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18 martedì 8 gennaio 2008

IN SCENA

PERCHÈ NON FATE UN SANREMO PARALLELO importanti nella vita». Certo non l’hanno presa così bene ex PER TEOCOLI, DALLARA, DIK DIK, SHAPIRO? vincitori più recenti come l’italica soul-girl Alexia o come Povia, quello dei piccioni e dei bambini che fanno «oh» (il quale, infatti, Proposta: perché non fare un Sanremo «parallelo» dove gareggino ha già detto di esser stato escluso eprché al governo c’è il gli esclusi? Sarebbe carino, poi, vedere quale edizione ha più centrosinistra...), ma è chiaro il disegno luciferino del Gran Baudo: successo: quella «ufficiale» in bilico tra nuovo e vecchio, con il rap limitare al massimo i finto-naif e gli old-fashion che fanno tanto «rivoluzionario» di Frankie Hi Nrg e Little Tony, o quella «anima mia». E così, per far strada al «nuovo» noblesse oblige popular-vintage con Teo Teocoli e Tony Dallara? Eh sì, perché questi (vedere alla voce Tricarico, L’Aura, Cammariere), ha cortesemente ultimi due sarebbero tra i trombati dell’edizione 2008 insieme a rispedito al mittente le canzoni dei Camaleonti, dei Dik Dik e di gente come il glorioso Edoardo Shel Shapiro. Al palo anche ex loltie come Silvia Salemi, ex rocker Vianello (sì, quello dei Watussi) e come Omar Pedrini, ex rapper come Dj Jad, ex tamburellatori l’immenso Teddy Reno, che con partenopei come Tony Esposito, nonché autrici amate dalla critica molta eleganza ha reagito affermando come Cristina Donà. Una strage: però non siamo sicuri che alla che «a quasi 82 anni ci sono cose più fine non vincerebbe il Sanremo parallelo... Roberto Brunelli

CINEMA «» SCELTE OBBLIGATE ha gag stuzzicanti e ha vinto la gara degli incassi natalizi, Pierac- Film in sala cioni è andato bene anche se di- Sempre verte meno, i due hanno portato al 30% la quota degli italiani visti i soliti noti nell’ultima stagione. Proviamo a capire perché tanto successo ■ di Gabriella Gallozzi

■ di Dario Zonta chi volesse vedere altro? Un altro film a parte i cinepanettoni, s’inten- Ede. Nello specifico, altro rispetto a Na- tale in crociera oUna moglie bellissima che tan- to fanno impennare l’Auditel, pardon il box office, al punto, come sempre, da far dire ai soliti «ottimisti» che il cinema italiano è in rimonta ed ha ritrovato il suo pubblico. Al- tro non c’è. O meglio, oltre a «loro» scarseg- giano altri film sul grande schermo. A Nata- ome ogni anno, all’indomaniC della Befana, ci si le è così, si sa. Fa parte della «tradizione» an- trova a valutare il successo dei film natalizi, i cine- che questo. Natale in crociera ha una poten- panettoni, e a chiedersene il perché. Natale in cro- za di fuoco di 800 copie, Una moglie bellissi- ciera di e Una moglie bellissima di Leo- ma è uscito in 700. E se nelle grandi città un nardo Pieraccioni si sono divisi il botteghino di piccolo film come Lezioni di cioccolato, fortu- queste festività, raccogliendo rispettivamente 22 nato esordio di Claudio Cupellini, è riuscito milioni e 18 milioni di euro (ma nell’ultimo week a ricavarsi nel periodo natalizio un suo ina- end Pieraccioni ha superato Parenti di una man- spettato posto in classifica, non accade cer- ciata di spettatori) e facendo balzare a oltre il 30% to lo stesso nei piccoli centri. Dove andare al- la quota di mercato di film italiani visti nell’ulti- «Natale in crociera» con Christian De Sica Laura Torrisi e : «Una moglie bellissima» la ricerca di Caramel della libanese Nadine Labaki, per esempio, può diventare un’im- presa impossibile (del resto, in tutta Firenze nel periodo natalizio era in un solo cinema, nonostante la buona ffluenza di pubblico). In provincia sono poche, anzi pochissime le chances di imbattersi in pellicole che non si- ano i nostrani cinepanettoni. Oppure i con- La ricetta dei cinepanettoni sueti kolossal natalizi provenienti d’oltreo- ceno, tipo Le pagine perdute o La bussola d’oro, per non dire delle immancabili produ- zioni di casa Disney, che quest’anno ha scel- ma stagione. Lasciando i numeri agli statistici, a trasformandola in una serie di mini spot (come ma è populista. Mentre De Sica impersona sem- Gli incassi to l’ironia di Come d’incanto. Quel pubblico noi interessa sciogliere il mistero che sostiene que- quelli di De Sica testimonial). Ogni due minuti c’è pre il professionista romano arricchito, cafone di provincia, insomma, che magari rientra sto suffragio, capire se il merito è «cinematografi- una trovata, un’idea, una battuta. Le scene sono ma simpatico, sbruffone e amatore concentrato nella statistica tutta italiana di quelli che co», dei film in sé, oppure è «industriale», trattan- conchiuse, strisce definite, brevi numeri da caba- di tutti i vizi italici, Pieraccioni è l’uomo qualun- Pieraccioni sorpassa De Sica vanno al cinema una sola volta l’anno, cioè do il come un prodotto, un mar- ret. È il cinema al tempo di questa tv, da Zelig agli que, qui un venditore di frutta. Che, con la faccia ma solo durante la Befana a Natale, come potrebbe scegliere altro? chio. spot della Tim. Le facce sono quelle note al picco- da bravo ragazzo, propone un immaginario qua- La questione della distribuzione limitata a Premessa: non tutti i film italiani che escono a Na- lo schermo: De Sica, Nancy Brilli, Fabio De Luigi, lunquista, bacchettone e moralista. La tradizione Dati Cinetel alla mano, da quando sono pochi titoli, del resto è annosa e proprio di tale sono dei cinepanettoni. Ci ha provato, un Na- la Hunziker. Quadra il cerchio il «product place- importante dell’anarchismo toscano (a cui si po- andati entrambi in sala, 14 dicembre, De recente è finita anche al centro di notevoli tale fa, la Commedia sexy di D’Alatri, tentativo non ment» (la possibilità di usare marche e prodotti trebbe alla lontana rifare) si trasforma in populi- Sica con Natale in crociera e Pieraccioni con polemiche. A denunciare il totale oligopo- riuscito di accreditare un’aurea natalizia a un film nel film). Insomma, stesse facce, stessi prodotti, smo sempliciotto, cavalcando l’antipolitica. Ma Una moglie bellissima hanno incassato lio del settore è stato, tra gli ultimi, Pasquale senza una sua tradizione alle spalle e tutt’altro che stesso meccanismo (una gag e via), stesso immagi- questa è per Pieraccioni una novità che sembra pa- rispettivamente 22 milioni 669 Scimeca proprio a partire dalla sua scelta popolare, nonostante Bonolis. Sono «certi» attori, nario… tutto per far sentire «a casa» lo spettatore gare. Il comico ambisce ad estendere l’uditorio: il mila euro contro 18 milioni 349 mila euro. «autarchica» di portare in sala il suo Rosso comici, registi e produttori a definire, per la loro che è uscito di casa. popolo televisivo sì (la protagonista Torrisi viene Anche se nel week end della Befana il più malpelo, attraverso una campagna a soste- presenza, la qualità al cinepanettore. I nomi sono Se Natale in crociera è popolare, Una moglie bellissi- dal Grande fratello), ma anche i lettori di settima- visto è stato il comico toscano. Da soli hanno gno dello sfruttamento dei bambini minato- sempre gli stessi: Christian De Sica, Massimo Bol- nali politici, di quotidiani progressisti e di trasmis- portato a oltre il 30% la quota di mercato dei ri in America Latina. Le pellicole in sala, ef- di, Neri Parenti, Aurelio De Laurentis, i fratelli Van- sioni alla Santoro. film italiani nell’ultima stagione e staccano fettivamente (e basta guardare i tamburini zina, Pieraccioni, a volte Salemme, Aldo Giovanni Molte famiglie vanno Insomma, se nella geografia politica della comici- nettamente il terzo: La bussola d’oro con su qualunque quotidiano) non vanno mai e Giacomo. Ad esclusione di Parenti, gli altri s’al- al cinema solo per tà italiana di questo Natale De Sica copre l’area ro- Nicole Kidman che in quattro settimane ha al di là di quella decina di titoli distribuiti ternano cortesemente il turno natalizio. Parlando mana e del centro, in tutti i sensi, Boldi quella mi- totalizzato 8 milioni 689 mila euro. Seguono Il dai grandi «marchi». E giusto nelle grandi di marchio «di qualità» e tentate imitazioni, s’arri- Natale. E scelgono quei lanese di ascendenza berlusconiana, Pieraccioni mistero delle pagine perdute con Cage (7 città, dove ancora resistono i cosidetti cine- va a una prima risposta: i cinepanettoni sono allo copre l’aerea toscana e di una sinistra appannata. milioni 698mila euro), Bee Movie (5 milioni e club le «offerte», appaiono più variate. In stesso tempo un prodotto industriale e una tradi- nomi che danno sapori Certo, parliamo di film natalizi e non di denun- mezzo di euro) e gli oltre 4 milioni di Leoni provincia a dettare legge sono invece i block- zione. Gli studi statistici dicono che la maggioran- cia. Eppure la commedia del toscano ha due facce per agnelli di Redford (ottimo risultato per un buster. E a Natale, dunque, i cinepanettoni za delle famiglie italiane va al cinema una volta al- riconosciuti e magari (e forse per questo incontra più spettatori): quella film così parlato) e il buon esordio nel week che, come accade in tv con L’isola dei famo- l’anno, e a Natale. Molti scelgono De Sica o il Pie- ricordano la tivù scanzonata e burlesca, e quella di «scrittura», che end del vincitore di Venezia 2007, Lussuria di si, per esempio, continuano a fare «ascolti» raccioni di turno per una sorta di inconsapevole ri- strizza solo l’occhio all’antipolitica dilagante. Ang Lee: mezzo milione di euro. in mancanza di alternative. vendicazione nazionalistica, ma anche per una consuetudine e tradizione, per la garanzia di trova- re, come il panettone, ad ogni morso lo stesso sa- LA TRAMA / 1 Da un paese toscano nuda. Una donna qualunque, popolana LA TRAMA / 2 Due storie parallele e propone di accompagnare il cognato, co- pore. I milioni che vanno al cinema «solo a Nata- alle Seychelles e ritorno con la morale d’Italia, si spoglia. Parte la proposta inde- simpatiche. Peccato non si incrocino sì da poter stare in vacanza con l’aman- le» sono, giocoforza, il popolo della tv, quelli che i cente: un set alle Seychelles e tanti soldi te. restanti 364 giorni vedono i film sul piccolo scher- La «Moglie bellissima» per comprare il negozio. Dopo qualche Amanti, mogli e cognati Tutto il viaggio sarà un aprirsi e chiudere mo, mischiati alle fiction, alla pubblicità e alle tra- pensiero, «s’accetta». Al ritorno nulla è co- di porte, per evitare il fatale incontro tra smissioni di intrattenimento. È un fatto di nume- me prima. La moglie bellissima scappa con il cognato e l’amante… ri: 6 milioni di biglietti venduti (ad oggi quelli dei di Pieraccioni tradisce il fotografo e lascia il marito alla solidarietà nel gioco degli equivoci Parallela a questa storia, ne scorre un’al- due film natalizi) sono cifre da Auditel più che da dei paesani e all’hobby del musical in cui tra. Un’animalista svampita (Michelle normale Cinetel. Gli autori delle commedie natali- e ne paga le conseguenze con i suoi amici (un coro di spalle ottime, nel «Natale in crociera» Hunziker) per non metter sotto un cane, zie lo sanno bene e infarciscono di canditi televisi- da Rocco Papaleo a Massimo Ceccherini) investe un giovane scrittore che elogia vi la pasta del panettone. on Una moglie bellissima ci troviamo passa il tempo, provando Grease nei locali n Natale in crociera Christian De Sica è con i suoi libri le virtù del single. Il man- Prendiamo Natale in crociera. È uno dei migliori in un ridente paesino dell’aretino (è della chiesa. La moglie viene a sua volta tra- un medico ricco e affascinante. Vive cato soccorso provoca una reazione a ca- film della serie, per una particolare felicità di sce- Cstato girato ad Anghiari) alle prese dita e scappa, ma fa un incidente in mac- I con la moglia Nancy Brilli e il figlio in tena che porterà i due a diversi incon- neggiatura che, nei limiti del meccanismo, è me- con un venditore di frutta e verdura (Pie- china e resta zoppa. Ergo torna dal marito, una villa cafona fuori Roma. Lo coglia- tri-scontri, tra chi si sente perseguitato e more della lezione del vecchio cinema popolare, raccioni) e sua moglie, appunto bellissima che certo l’accoglie, ma non senza la sotte- mo, nella prima scena, al cellulare men- chi perseguita senza volerlo. I due, senza non solo italiano. Parenti richiama, bonariamen- (Laura Torrisi, notata dal regista-attore ranea morale: chi va con lo zoppo impara a tre si scioglie in frasi amorose con un re- saperlo, sono i testimoni di nozze di una te, i modelli della slapstick comedy di Hawks (con quando ha partecipato a un’edizione del zoppicare. Ovvero, chi abbandona i valori trogusto di scuse: parla con l’amante e le coppia che convolerà a nozze durante piccola citazione da La Signora del Venerdì), e chie- Grande fratello). I due hanno un sogno: la- della famiglia e della vita semplice… promette che questo Natale staranno fi- una crociera, la stessa di prima. Ne com- de al Christian mattatore (ormai senza Boldi, che sciare il banco del mercato e comprare un La storiella è piena di riferimenti ad una va- nalmente insieme. Tutto è organizzato, binano di tutte… ha girato con Matrimonio alle Bahamas un cine- negozio. Non hanno i soldi e ogni anno ri- ga attualità politica. Scena madre: Leonar- la famiglia in montagna e lui dedito al la- Peccato solo che queste due storie non si pandoro prenatalizio molto sciatto) di fare il verso mandano il progetto. Fino a quando arriva do alle Seychelles s’intrattiene con la popo- voro. A guastare il progetto è il giovane incrociano mai, coabitando solo sulla ai siparietti alla Totò, De Sica padre, Eduardo. Ma in paese il fotografo di una rivista famosa. lazione locale di colore a cui tenta di spiega- fratello della moglie che tenta il suicidio stessa nave, e tutto rimane un po’ mecca- Parenti non ci crede fino in fondo, ha paura di Il suo obiettivo cade sulle curve della mo- re l’Ici, la tassa di successione e il concetto perché abbandonato dalla ragazza. Rime- nico. Con, anche, Nancy Brilli, Aida Ye- non rispondere ai «tempi» di concentrazione del glie bellissima, e ne rimane folgorato. del condono. E gli autoctoni giù a ridere. dio dello psicologo? Una crociera! Il tra- spica, Alessandro Siani... popolo televisivo. E così sferza la sceneggiatura, Lampante l’idea: farle fare un calendario, d.z. dimento aguzza l’ingegno e Christian si d.z.