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MMAAPP edito e diretto da PIER PAOLO MOCCI MAGAZINE

MARZO 2019 intervista MapMagazine NED Edizioni illustrazione di Valerio De Cristofaro COPIA GRATUITA FoodMap NED Edizioni foto di Giambalvo & Napolitano ANNO 2 - NUMERO 9 Vi racconto tutto di me alle pag. 6-7 DISTRIBUITO A ROMA E A MILANO NED EDIZIONI www.mapmagazine.it

PRIME VISIONI

Primavera d’autore , guida ai film in sala Spila a pag. 10

gli omaggi di Massimo Wertmuller a pag. 8 di Valeria Arnaldi alle pag. 14-15 con l’illustrazione di Valerio De Cristofaro speciale LA NOTTE È PICCOLA PER NOI Ermisino alle pag. 4-5

INTERVISTE

Kim Rossi Stuart, il mio esordio letterario Germini a pag. 9

Francesca Leone, salviamo la nostra Terra Mocci alle pag. 16-17-18-19

Gabriele Bonci, porto la pizza in America

Santanocita alle pag. 20-21

marzo 2019 cover story 4 Amami ancora Esce giovedì 14 marzo, La notte è piccola per noi - Director’s Cut , commedia romantica e sofisticata diretta da Gianfrancesco Lazotti per Rai Cinema in sala con Distribuzione Indipendente. Un ricchissimo cast - quasi tutto al femminile - con la vicenda che si svolge nel tempo di una notte, in una balera romana, tra amori ritrovati ed altri... mai finiti Nella foto, Teresa Mannino

na grande pista illu - cameriera filosofa, una cartomante di - spesso si intrecciano l’una con l’al - con moltissimi nomi coinvolti, fino ginato per tanto tempo, prendere vita minata, circondata spensatrice di speranze, un ballerino tra. ai maestri Panaro e Leroy. attraverso un attore bravo è una delle da tavoli, e una dal “piede assoluto” e altri bizzarri per - È vero, il film è un po' un puzzle o, sul set è accaduta una cosa curiosa, ha emozioni della vita. Quasi terapeutico. band che suona mu - sonaggi, percorrono con passo leggero, forse, un murales sulla facciata di un prevalso il personaggio sull'attore. Io U sica dal vivo. si sus - questa notte di periferia e stordimento. palazzo di periferia. Guardandolo ti non mi rivolgevo ad Alessandra Panaro Mai tante donne sono state dirette seguono le storie di una donna che si tratta del film diretto da Gianfrance - puoi concentrare su qualcosa che ti col - ma ad “Adelina”, così come Andrea sar - nello stesso film. aspetta il suo uomo, sparito all’improv - sco Lazotti, La notte è piccola per noi - Di - pisce, i colori, una figura che ti sembra toretti era “l'ex pugile” a tempo pieno, Ci sono molte presenze femminili effet - viso senza dare spiegazioni. Un ragazzo rector’s Cut , nelle sale dal 14 marzo con più espressiva ma poi, se ti allontani, ony “Naomi, la cantante” e così via. tivamente, o sono forse proprio le e una donna più matura si sono dati un Distribuzione Indipendente (prodotto riesci ad avere una visione d'insieme. Perfino durante l'ora di pausa si ricrea - donne a fare il film, dalla Andreozzi a appuntamento al buio. Un pugile alcoli - da Elda Ferri in collaborazione con Rai Alla fine ognuno avrà distribuito il pro - vano nella mensa gli stessi tavoli della tutte le altre, non ultime Capotondi tra sta vuole riconquistare la sua ex. Un ca - Cinema) con un cast all star, molto al prio gradimento all'uno o all'altro per - balera. Giselda Volodi che nel film in - i tavoli, Reggiani, Mannino e ony sul rabiniere si imbatte in una vecchia femminile. A raccontare il film è lo sonaggio, secondo un personale terpreta “Fatima”, una donna sola per - palco. conoscenza, un pregiudicato latitante. stesso regista Lazotti. sistema di selezione. ché ha paura della felicità, ha pranzato Quattro professoresse in libera uscita si isolata per quattro settimane, forse per Con Cristiana Capotondi ha lavo - concedono l’ebrezza di una serata in ba - Immaginiamo non sia stato facile La bellezza e l’unicità del film non abbandonare la sua eroina. Vedere rato diverse volte. lera. Una coppia di anziani gelosi, una dirigere tanti attori, con storie che stanno in un cast molto variegato un personaggio che hai scritto e imma - Con lei sul set c'è un'intesa che non ha

IL CAsT| LeROy e TuTTI GLI ALTRI LA TRAMA| AMORI e FuGhe, TuTTO IN uNA NOTTe

Nella foto Cristiana Capotondi, con un inedito look, nei panni della cameriera della balera La cantante e attrice Thony, una delle protagoniste principali del film: tutte le vicende ruotano attorno alle sue canzoni...

Un cast ricchissimo, prevalente - Mannino, Lucrezia Paulis, Francesco Una sala da ballo alla periferia di giovane e talentuosa (al microfono spaccato divertente e divertito mente al femminile, compone il Pizzuti, Francesca Reggiani, Ruben Roma è il teatro di questo racconto la bravissima Thony). Intorno un sulla società e sui tempi che gruppo di “amici in un interno” del Rigillo, Rino Rodio, Andrea di un sabato sera lungo un intero mix impazzito di personaggi bor - stiamo vivendo, leggera ma mai film La notte è piccola per noi . sartoretti, Francesco sisti, stag, film. Una balera, il ritmo scandito derline, dalle tante e diverse sfac - superficiale. Tutti che alla fine dal - Eccoli tutti: Michela Andreozzi, Elena Tchepeleva, ony, Giselda da balli che prendono vita sulle cettature, con una dose massiccia l’amore fuggono e nell’amore sem - Francesca Antonelli, Cristiana Capo - Volodi e con la partecipazione note delle più famose canzoni ita - di sano e delicato humour. Ne brano voler disperatamente tondi, Riccardo De Filippis, Tom - straordinaria di Alessandra Panaro liane di ogni epoca, appositamente viene fuori una commedia ironica, rifugiarsi. maso Lazotti, Barbara Livi, Teresa e Philippe Leroy. rivisitate e rinfrescate da una band colorata, a tratti profonda, uno

GLI EVENTI| IL FILM CON GLI ATTORI IN SALA Il ricchissimo cast de La notte è piccola per La settimana successiva il film sarà pro - noi - insieme al regista Gianfrancesco La - grammato, dal 20 al 24 marzo al Cinema zotti e a Giovanni Costantino di Distribu - delle Provincie, sempre a Roma. Il film zione Indipendente - parteciperà a andrà anche a Milano (al Cinemino) e in numerose proiezioni introducendo e pre - altri spazi in via di definizione. sentando il film direttamente al pubblico Altre proiezioni-evento sono poi in fase di in sala. La prima proiezione-evento, aperta perfezionamento nei principali capoluo - al pubblico, è in programma mercoledì 13 ghi. Per conoscere le sale nelle quali verrà marzo alle ore 21 a Roma presso il Nuovo programmato il film si può consultare il Cinema Aquila. sito www.distribuzioneindipendente.it marzo 2019 cover story 5

INTERVIsTA |MICheLA ANDReOZZI

Michela Andreozzi in una scena del film bisogno di molte parole, direi quasi un certificato di garanzia per un regista. Mi - chela Andreozzi è un vero talento natu - rale ed è anche un'attrice molto generosa, «La mia “milf” svampita e sognatrice, non c'è cosa che non sappia darti. Di ony mi ha colpito la sensualità, portata con naturalezza, quasi inconsapevol - mente. Teresa Mannino ha uno sguardo pieno di tante cose: potresti inquadrarla alla ricerca di una botta di vita» senza darle una scena, e qualcosa ne tire - resti fuori comunque. E questo vale anche per Francesca Reggiani: i suoi primi piani muti te li ricordi. Curioso per - di MAURIZIO ERMISINO ché lo strumento principale di qute at - trici in genere è la parola. n sabato sera tradizione antica, ed è stato pia - sono bravissime a gestire il set: «Questo è un film corale e Alessandra Panaro, diva di Poveri in una balera, cevole conoscerla. per me Kathryin Bigelow è più che si ispira ad Altman e a ma belli? persone con brava di James Cameron. Non ci Ha rimesso piede sul set dopo 40 anni di tante storie di - Che ruolo interpreta? è stato dato lo spazio per fare scola: tante solitudini, assenza e sembrava casa sua, anche lei U versesi incon - Io faccio una vera “milf”, che ha questo, allora ce lo dobbiamo formidabile. Poi aggiungo Giselda Volodi trano. Una di queste è Ghega, un look da Kim Kardashian del prendere… varia umanità, inserite in che rende prezioso tutto quello che tocca. una donna matura che ha cono - nord, almeno così dice lei… In re - un luogo poetico come la E ancora Gegia, Francesca Antonelli, Bar - sciuto un ragazzo in chat, ma è altà è una bugiarda patentata: è A livello di recitazione i ruoli bara Livi, talmente giuste nei loro ruoli molto più giovane di lei. A inter - più adulta di quello che dice, ha per le donne stanno diven - balera. Un luogo che, da esserne quasi coautrici. sì, è vero ho pretarla è Michela Andreozzi, ar - una vita completamente diversa, tando più interessanti? a differenza della parlato solo di donne.... tista poliedrica. Abbiamo parlato è una donna talmente triste che Ho appena finito di girare un con lei de La notte è piccola per noi si deve inventare qualcos’altro. E film da regista che si chiama discoteca, è fuori dal Prossimo film? e di molte altre cose. questo è anche il bello del perso - Brave ragazze con Ambra Angio - tempo, dove si balla ma si Vorrei raccontare una storia d'amore, la naggio. si dà un appuntamento lini, serena Rossi, Ilenia Pasto - più improbabile che si possa immaginare. Che film è La notte è piccola al buio con un ragazzo più gio - relli e silvia D’Amico, con me parla anche. E parlare, per noi ? vane di lei che ha conosciuto on sfonda una porta aperta… incontrarsi di persona, Ci racconta i suoi maestri e il cinema È un film alla Altman, o alla line, solo che lei ha mentito da a cui si è ispirato? scola: è un film corale, un’istan - una parte e lui dall’altra: lei pen - È più difficile far piangere o in questi tempi social, Come spettatore vedo tutto, anche film tanea del mondo, e di varia uma - sava di incontrare un uomo e lui ridere? è una cosa rivoluzionaria» che non sarei mai capace di concepire. nità, vista all’interno di una una ragazza. Invece lei è una È più difficile far ridere. La com - Cuaron, Inarritu ma anche sorrentino, balera. Ci sono delle storie che si donna e lui un ragazzo, potrebbe mozione è un sentimento più ac - hanno un modo di immaginare diverso intrecciano nello stesso spazio- essere sua madre. È una bugiarda cessibile del riso, nella vita siamo dal mio e quindi i loro film mi incantano. tempo e il minimo comune deno - per tristezza. più sensibili alle tematiche dram - Mi capita anche di vedere film che mi minatore è il ballo. Non sapevo matiche, l’umorismo va un po’ «Il mio personaggio è una danno un senso di frustrazione perché bene dell’esistenza di queste re - Attrice, cantante, regista, scelto… vera “milf” con un look vorrei averli concepiti io. Ultimamente altà: invece sono tante e molto sceneggiatrice, comica, imi - mi è successo con Cold War . frequentate. Per me un posto che tatrice: qual è il ruolo che le Cosa ricorda del periodo di da Kim Kardashian permette di conoscersi e parlare si addice di più? Non è la Rai , dove cantava le del Nord Italia, Con le dovute cautele, pensiamo che di persona, in questi tempi “so - La regia: dà più soddisfazione, ti canzoni delle ragazze? il suo La notte è piccola per noi sia un cial”, è rivoluzionario. nascondi dietro la macchina da Un grande maestro della televi - è una bugiarda patentata: piccolo omaggio a ettore Scola, forse presa ma un film è quello che in sione, Gianni Boncompagni, che molto più adulta di quello il più grande regista italiano nel diri - La balera è un luogo democra - assoluto ti racconta meglio, non mi ha insegnato l’arte della leg - gere gli attori. tico. riguarda solo un personaggio, gerezza. Diceva che bisogna fare che dichiara, ha una vita si riferisce a Ballando Ballando? Geniale! È come fare il militare: trovi di ma la storia, la scrittura, l’allesti - bene anche la televisione del completamente diversa, Era un film muto che attraverso il ballo tutto. C’è un mio amico, molto mento. nulla. Teneva molto alla cultura: raccontava 60 anni di storia francese. Un elegante, che va spesso in questi è la prima persona che ho chia - è una donna talmente capolavoro. No, però, troppa grazia. La posti frequentati anche dalla Perché si crede ancora che la mato quando mi sono laureata. notte è piccola per noi ha poco in comune nonna… Il ballo è trasversale, la regia non sia un lavoro per In quel programma facevo un po’ triste che si deve inventare con quel film, io racconto una serata ita - balera è un luogo-non luogo. In donne? di tutto, che è un po’ la mia ca - qualcos’altro. liana con i toni della commedia. Detto discoteca si balla e ci si sballa, in Fare la regia significa che non hai ratteristica. E Boncompagni mi questo penso che tutti dobbiamo molto balera si balla e si diventa più una vita, se hai un bambino e ha incoraggiato in questo. Aveva Prossimamente uscirà ad Ettore scola. Ci ha insegnato a dare di - veri, più naturali, ci si scambia devi lavorare alla preparazione di ragione: in questo momento sto - il mio secondo film gnità a tutti personaggi che si mettono in della vita. Non c’è l’artificio della un film e poi stare mesi sul set è rico saper fare più cose è una scena. L'umanismo di scola è la sua vera discoteca e del divertimento a davvero difficile… è un fatto di forma di sopravvivenza garan - da regista, Brave ragazze » lezione. Gli ho per questo dedicato il tutti i costi: in una sala da ballo mancanza di tempo. si tende ad tita. film”. c’è molto gruppo, c’è la possibi - associarlo a un problema di ge - ©RIPRODUzIONE RIsERVATA Pier Paolo Mocci lità di mangiare, di parlare. È una stione del set. Invece le donne ©RIPRODUzIONE RIsERVATA marzo 2019 biopic 6 Tv Guarda la video intervista a Christian De sica sulla pagina Facebook MapMagazine NeD edizioni

«Non mi perdonano il successo, i miei film hanno incassato oltre 400 milioni di euro e forse alcuni hanno raccontato la piccola borghesia degli anni 80 meglio di tante “opere d’autore” che hanno visto tre persone in sala. Mio padre era un gigante, ma ad un certo punto non riusciva più a raccontare il Paese come lui, più di chiunque altro nel cinema, fino ad allora aveva fatto: si mise a fare Il Giardino dei Finzi Contini mentre Luchino Visconti girava Morte a Venezia . Io? ho dovuto prendere un’altra strada e non me ne pento: meglio primeggiare in un genere piuttosto che fare la comparsa per via del cognome che porto» intervista di PIER PAOLO MOCCI illustrazione di VALERIO DE CRISTOFARO foto di LETIZIA GIAMBALVO e VITALIANO NAPOLITANO marzo 2019 biopic 7

hristian De sica Mi dica. una volta conobbi Charlie Chaplin. come non lo ab - I grandi autori, i grandi artisti, passano Eravamo a Parigi, nella hall di un grande biamo mai visto. O molti momenti di solitudine e depres - albergo. Mio papà si assentò un attimo meglio, come ha sione. Mio padre e Luchino Visconti per tornare in camera a prendere una C dato assaggio di sé verso la fine della loro carriera si fre - cosa, ed io rimasi lì. Nel frattempo ar - durante qualche in - quentavano molto, e si confrontavano rivò Chaplin e gli dissero che io ero il fi - tervista o fuori scena. Quello in pro - sul fatto che non fossero più in grado di glio di De sica e si mise vicino a me. Mio gramma il 30 marzo all’Auditorium raccontare ciò che li circondava. Perché padre tardava, secondo me era corso in Parco della Musica di Roma (e poi in si chiudevano nelle loro ville, con gli bagno ed era una cosa lunga, e Chaplin tournée in tutta Italia, con tappa a Mi - yacht e la bella vita, godendo nel farsi si mise a fare delle cose meravigliose lano il 14 aprile agli Arcimboldi) sarà chiamare maestri. Ma Visconti diceva a con la bombetta. Avevo Charlot davanti uno spettacolo diverso dagli altri. “Non mio padre: “Vittò, tu non puoi più fare che stava facendo un minispettacolo faccio certo i Giganti della Montagna – Ladri di Biciclette ed io non posso più fare tutto per me. Qualcosa di indescrivibile. racconta – ma piuttosto sarà una festa La Terra Trema . Tieni, leggiti questo ro - da trascorrere insieme ai fan, tra clip dei manzo, tu gira Il Giardino dei Finzi Contini Nello spettacolo che debutterà il 30 miei cinepanettoni, tanti aneddoti su che io faccio Morte a Venezia ”. Non erano marzo al Parco della Musica ci sarà mio padre e la musica”. Già, le canzoni, più in grado di raccontare ciò che li cir - esattamente tutto questo che ci tante canzoni, con 50 elementi d’orche - condava, e ne soffrivano molto, e hanno siamo detti, insieme alle canzoni di stra ad accompagnare “Christian rac - cominciato a trasporre sul grande Frank Sinastra e Liza Minnelli. uno conta Christian De sica”, spettacolo che schermo i classici della letteratura. spettacolo atipico che lei ci tiene a va verso il sold-out e che aggiunge Grandi film, manieristi, per farsi dire chiamare festa. nuove date di giorno in giorno (info su quanto fossero bravi. Perché io mi metto in mezzo alla gente www.ticketone.it oppure www.the- Non mi vergogno dei cinepanettoni, e dalla platea inizio a raccontare. Non ci base.it). “Il mio produttore è un tren - sono durati per quasi mezzo secolo. È sarà quarta parete, sarà una cosa molto tenne molto in gamba, Niccolò Petitto, stata la forma popolare, anche triviale informale tra amici. Non c’è la star sul gli ho detto che avrei accettato solo se non lo nego, che ha raccontato piccola palco e lo spettatore in sala. sarà tutto mi avesse fatto cantare, la cosa che amo borghesia, cafoni arricchiti, e altre classi molto colloquiale, aneddoti e ricordi, di più e che forse mi riesce meglio”. sociali meglio di molti altri film d’au - con l’amico Pino strabioli a ricollegare i tore. pezzi della storia e a fare da cerimo - eccolo De Sica, 40 anni di carriera niere. costellata da un successo al di sopra Sfonda una porta aperta. Sta par - di ogni ragionevole dubbio. un suc - lando con un laureato in Storia del Dicevamo dei suoi incontri, diver - cesso che i salotti buoni certo non Cinema, che ha adorato il Neoreali - tente quello con Montgomery Clift. gli perdonano. smo, che si è laureato con Francesco Era uno degli attori più importanti della Ultimamente sto ricevendo premi alla Rosi con una tesi sul suo cinema ci - Hollywood degli anni d’oro. Io ero un carriera, come se far ridere il pubblico e vile, ma che considera il primo Va - ragazzino, abitavamo a Roma in una costruire una battuta fosse più facile di canze di Natale un piccolo bella casa a Via severano, a Piazza Bolo - far un piano sequenza in una landa de - capolavoro. La commedia brillante gna. All’epoca solo in pochi sapevano solata della pianura padana. Bello il ci - nema d’autore per carità, lo dico senza ironia, ma dobbiamo convenire su una cosa: se non incassa, un motivo ci sarà. Se una cosa è troppo popolare va vi racconto criticata. Ormai sono rimasti in pochi, si parlano addosso. Il pubblico ha voce in capitolo, e guai se non l’avesse, è un termometro importante. Ma in questi ambienti viene troppo spesso screditato. Come se gli incassi non facessero gola a tutti. I miei film hanno incassato oltre 400 mi - lioni di euro, De Laurentiis ci si è com - prato una squadra di calcio con i soldi che gli ho fatto guadagnare per Natale sul Nilo . Non scherziamo.

Anche Totò veniva denigrato al - l’epoca sua, se fate ridere così scarsi non siete. Passerò per presuntuoso o pazzo, ma a mio avviso, alcuni cinepanettoni o film di Natale hanno raccontato meglio il nostro Paese di tante opere sofisticate, con la macchina da presa puntata dal - di Capra e Wilder ha fatto scuola, Da fine marzo in tour per l’Italia lo spettacolo “Christian della sua omosessualità, si diceva fosse l’alto verso il basso. Lo sa cosa diceva ma tutti citano Bergman o Tarkov - il compagno di Truman Capote, par - mio padre…?” skij perché fa fico. racconta Christian De Sica”, ricco di bellissime canzoni, liamo di nomi enormi del cinema e della La vostra generazione ci ha sdoganato. divertenti gag e aneddoti cult. Dai ricordi del grande papà letteratura mondiale. Insomma Clift Avete consumato VHs con i nostri film venne a casa nostra per conoscere mio leggeri. Li avete mandati a loop tanto Vittorio ai brani di , alle clip delle scene padre dall’America. solo che mio padre che oggi sono i più scaricati dalla rete. “trash” dei suoi cinepanettoni. Ma soprattutto tanti era sceso per comprare le sigarette e la Ed io continuo ad avere un pubblico gio - donna di servizio lo fece accomodare in vanissimo che ripete a memoria le momenti memorabili della sua vita privata, come «quella salotto. Io ero molto piccolo e stavo lì scene dei miei film con le battute che di - volta che Charlot fece uno spettacolo tutto per me » con il mio vasetto. ventano “gif” sui social. Ragazzi che mi fermano per strada e che mi salutano Non mi dica… “Bella zio”. sì, mi sono anche arricchito sì: ho fatto la cacca davanti a Montgo - e molto. Ma la soddisfazione più grande il primo da un’altra parte, altrimenti e le sue abilità da showman, quel mery Clift. Avevo il mio angoletto, solo lì è l’enorme affetto del pubblico e averci sarei rimasto una mezza calzetta, il pa - cantare e stare sulla scena come mi rilassavo. Lui fu molto carino, mio creduto sempre, anche all’inizio quando cioccone figlio del Commendatore, rac - pochi? fratello più grande mi disse che mi rac - la scelta di fare il cinema “di serie B” fu comandato. Poco prima di quei film, che diventa - contò una storiella o una canzoncina. un azzardo enorme. rono cult, feci molta rivista e avanspet - Poi salì mio padre e fece finta di niente, e quindi? tacolo. Ma soprattutto sono salutò uno dei più grandi attori di Holly - Quel cognome che porta - per citare Per 11 mila lire a posa ho cominciato a reminiscenze di quando, da ragazzino, wood dicendo in un inglese macchero - una battuta di un film di suo co - fare i film di Corbucci, Oldoini e Castel - andavo per l’Italia e per il mondo con nico: “Quello che fa la cacca nel vasino è gnato - “po esse ferro e po esse lano e Pipolo. Ma la svolta vera fu mio papà. Che come tutti sapete gio - mio figlio Christian… venga andiamo piuma”. quando rifiutai una particina in un cava nei casinò e in ogni casinò in cui mi nello studio. Maria un caffè per il si - se sei figlio di un premio Oscar che ha grande film per fare Felicino in Sapore di portava c’erano grandi show musicali, gnore, e apra le finestre che c’è un po’ scritto la storia non puoi percorrere mare e Don Buro in . produzioni kolossal, da Wanda Osiris e aria di chiuso. Prego si accomodi…”. quella strada, sfigureresti e basta. Dopo La mia storia iniziò lì, un successo mai Gene Kelly. Io vedevo e rivedevo quegli Mio padre era anche così: geniale e un le prime partecipazioni in film dell’ul - visto. Con un paio di film finii di pagare spettacoli mentre lui perdeva soldi al ta - grande improvvisatore, forse grandis - timo Rossellini, di Festa Campanile, mi le cambiali lasciate in eredità da mio volo verde. Poi tornava da me, mi diceva simo anche per questo. resi conto che dovevo cambiare total - padre, altrimenti ci pignoravano la sta - che non era stata una grande serata, e ©RIPRODUzIONE RIsERVATA mente genere. Dovevo cercare di essere tuetta. mi portava a cena con le star. Lo sa che marzo 2019 cultura 8

LIBRO CHE SPETTACOLO Promuovere la lettura insieme allo spettacolo Petri e Gianfranco Calligarich, mentre la casa Alessandro Meluzzi e la scrittrice Cinzia Tani, il dal vivo. È partita la XII edizione di “Libro: che del Jazz e la Filarmonica romana faranno da 15 aprile la Pegaso Università ospiterà un dibat - spettacolo!”, originale iniziativa dell’AGIs nata cornice agli appuntamenti dedicati al connubio tito su temi dell’infanzia e del bullismo alla pre - Da Lidia Ravera a Lié Larousse nel 2008 da un’idea del curatore Pier Paolo Pa - tra musica e poesia (il 17 marzo), con un duetto senza della criminologa Barbara Cremonese e scali. La rassegna, dedicata in quest’occasione a tra la poetessa Lié Larousse ed il contrabasso del Vice Presidente del Parlamento Europeo, Scrittori, musicisti e poeti per Carlo Giuffrè, si snoda in 22 appuntamenti in jazz di Paolo Damiani e, il 31 marzo, con il poeta David sassoli. NED Edizioni, che edita MapMa - programma fino al 16 maggio che avranno Vincenzo Mascolo prima del concerto “Chopin gazine, sarà presente il 12 maggio al Teatro Fla - luogo a Roma, con alcune tappe anche a Treviso e… Liszt” con il giovane pianista Federico Nico - iano con uno dei suoi romanzi pubblicati, “Black la kermesse organizzata dall’AGIS e Jesi. sedici gli autori coinvolti, alcuni di letta. All’Academy TIM (13 marzo) si parlerà del out”, alla presenza dell’autore Gianluca Pavia. grande spessore come Lidia Ravera, Romana rapporto tra donne e potere con lo psichiatra Programma su: www.agisweb.it. ©RIPRODUzIONE RIsERVATA

IL RICORDO| 25 ANNI DALLA SCOMPARSA DI MASSIMO TROISI

L’ATTORE MAssIMO WERTMULLER RACCONTA, CON UN ARTICOLO E UNA VIGNETTA, LA sUA AMICIzIA CON L’IMMENsO ARTIsTA Gentile, fragile e cortese, un principe malinconico

«Lo ricordo pieno di poesia, come lo sono spesso i napoletani. Aveva il sorriso nel cuore, una leggerezza, un “relativismo filosofico”. Ci conoscemmo per il film di scola, Il viaggio di Capitan Fracassa . Massimo era un gran signore e un po’… scugnizzo…»

di MASSIMO WERTMULLER

ella carriera di un somma, rappresentato, come nel attore tutti i lavori ‘600, sul carro semovente e che ve - sono importanti. niva sempre pagato dal pubblico in Ogni film e ogni natura, in capre e caciocavalli. Una N spettacolo lo sono, scena, questa, che sarebbe stata gi - dalle produzioni rata di lì ad un’ora circa. Per uno indipendenti e con meno pretese come me che era pure ancora gio - agli allestimenti più sfarzosi. Ma in vane, ma soprattutto per uno che co - ogni carriera ci sono dei piloni por - minciava a fare questo mestiere e tanti, quei momenti o quegli incon - stava ancora agli albori più inconta - tri che – inevitabilmente – ti hanno minati della passione e dell’ambi - dato qualcosa in più degli altri. A me zione, cosa e quanto poteva è successo almeno quattro volte. significare stare lì a montare, im - Con In nome del Popolo sovrano di Gigi provvisando, una scena con Mas - Magni; con D’amore si muore , a teatro, simo Troisi? Ora che ci penso, su con Terlizzi e Patroni Griffi (nella quei carri, in quello studio cinemato - parte che fu di Romolo Valli nel - grafico, in cui c’era una natura rico - l’unica edizione precedente); con La struita artificialmente, si faceva Squadra in Tv nella parte del com - teatro vero, anche se stavamo fa - missario Pettenella e con il film Il cendo cinema. E Massimo era un at - viaggio di Capitan Fracassa di e “con” tore teatrale, prima di tutto, come Ettore scola, e interpretato dal sot - sanno essere teatrali tutti i napole - toscritto insieme a Vincent Perez, tani. Non serve ricordare che il solo Toni Ucci, Lauretta Masiero, Emma - De Filippo può essere messo accanto nuelle Beart, , Tosca ai più grandi scrittori di teatro. Una D’Aquino, Claudio Amendola, Remo sua opera può stare su uno scaffale Girone, Marco Messeri, Jean Pierre vicino a shakespeare con natura - Duriez, Ciccio Ingrassia, Giuseppe lezza. Massimo non stava già molto Cederna, e… Massimo Troisi! Ecco, bene, eppure era alla perenne ricerca se ci penso un po’ mi vengono i bri - del lato leggero dei momenti della vidi: ho conosciuto e lavorato con vita. Ricordo pure che un appunta - gente come , Nino mento fisso era quando mi chiedeva Manfredi, (il mio mae - di accompagnare una sua canzone stro) e, appunto, Massimo Troisi. La vignetta di Massimo Wertmuller dedicata a Massimo Troisi. Sotto la locandina dello spettacolo La gente di Cerami , in scena dal 7 al 17 marzo al Teatro Vittoria facendo io tutti gli strumenti musi - Chi era Massimo? Lo ricordo gentile, cali con la bocca, perché li imitavo fragile e cortese, come un principe loro passato, glorioso varietà. Mas - cose come stavano: in uno dei primi andai il giorno dopo da Testa, ovvia - bene e lo facevo ridere. malinconico. E lo ricordo pieno di simo, e io accanto a lui, era il primo giorni di lavorazione Ettore mi si av - mente. Un altro giorno, invece, Et - Massimo Troisi era Napoli, dolcezza poesia, come lo sono spesso i napo - che si sedeva all’indiana per terra, vicinò, dopo avermi guardato da tore doveva girare una sequenza e e vita, una città allegra che vive nella letani, cominciando da Totò. E sic - davanti a tutti, estasiato come un molto, per dirmi “Te vesti come un lasciò me, Massimo e Toni Ucci ad sensazione leggera di una perenne come era napoletano, e i napoletani bambino. Era un set pieno di affetto, pellegrino in visita dal Papa… Tieni, improvvisare la scena dell’appari - vacanza. E non perché non ci siano hanno pure sempre il sorriso nel con un’atmosfera simile a quella che prendi questo bigliettino da visita, zione dello spettro a Don Giovanni e lavoratori, professionisti o perché cuore, una leggerezza, un “relativi - avrei ritrovato, grazie a Gigi Magni, vai da Testa, a nome mio, e comprati al suo servo Pulcinella, una scena non si conosca fatica e dolore. Ma smo filosofico” verso i fatti della sul set de In nome del Popolo sovrano . un vestito decente…”. sapevo che che si sarebbe girata subito dopo. proprio per questo. Dentro un ospe - vita, Massimo era anche tanto, ma Ci si voleva bene. E ci si diceva le era il suo modo di volere bene e Uno spettacolo nello spettacolo, in - dale, una volta, sentii un malato ter - tanto, simpatico. Massimo era sì un minale che scherzava sul fatto che principe malinconico, un poeta, ma doveva essere ormai accompagnato era pure scugnizzo. DAL 7 AL 17 MARzO AL TEATRO VITTORIA DI ROMA per camminare. Faceva ridere lui Ricordo quel set del “Capitan Fra - tutti gli altri. cassa” come una succursale della Dobbiamo imparare dai napoletani: vita, un’ambasciata nobile del nostro Sul palco l’omaggio ad un altro grande, Vincenzo Cerami molto attaccati alla loro napoleta - lavoro. Difatti passavamo pratica - nità, alla loro comunità, eppure i più mente le nostre intere giornate lì, su Uno spettacolo in compagnia delle ture, poesie e racconti) in La gente di generosi, perché l’abbraccio che ti ac - quel set, sempre in costume, perché parole di Vincenzo Cerami, anzi in Cerami , in scena dal 7 al 17 marzo al coglie a Napoli non lo trovi da nes - non c’era il tempo per cambiarsi. Al - compagnia della “gente” di Cerami. Teatro Vittoria di Roma, a Testaccio. sun’altra parte. sorride Napoli, e ti lora succedeva spesso che, invece di Massimo Wertmuller e Anna Fer - Un popolo di piccoli antieroi a cui fa sorridere, come era Massimo. andare a mensa, si restasse nei ca - ruzzo tornano a grande richiesta a far Anna e Massimo danno voce con le Massimo fu leggero leggero, deli - merini per la pausa, in fervente at - vivere i personaggi resi celebri dalla parole del poeta e la musica di Nicola cato, signorile, riservato, anche tesa del momento in cui Toni Ucci e penna spietata e poetica del celebre Piovani eseguita dal vivo da Alessio quando se ne andò. Lauretta Masiero interpretassero scrittore di Un borghese piccolo piccolo e Mancini e sergio Colicchio ©RIPRODUzIONE RIsERVATA per noialtri gli sketch, le canzoni del decine di altri scritti (tra sceneggia - ©RIPRODUzIONE RIsERVATA marzo 2019 cultura 9 Lee mie gguuaarriiggiioonni

L’attore e regista debutta nella narrativa con una raccolta di racconti delicati ed intensi: da uno di questi ha tratto il soggetto del suo ultimo film, Tommaso , ad un altro si ispirerà per il prossimo. «Io non scrivo per sfogarmi ma per costruire, sperando nella bellezza. Penso che questo percorso di ricostruzione sia legato a una necessità, quella di imparare nella vita ad accettare la sofferenza»

di CAROLINA GERMINI

Nella foto Kim Rossi Stuart, accanto la copertina del libro Le guarigioni , edito da La Nave di Teseo

e Guarigioni , edito Qual è la grande differenza che ha Pensa che all'origine della necessità l'identità del - da La nave di Teseo, avvertito tra la scrittura di racconti Tv di scrivere ci sia la necessità di ela - l'autore possa è una raccolta di cin - e il lavoro cinematografico? borare un trauma? confondersi que racconti e segna Io ho sempre scritto, fin da ragazzo. Da Guarda la video intervista a Kim sì assolutamente. Io non scrivo per sfo - con quella del L l'esordio letterario quando ho tredici anni mi siedo alla Rossi stuart sulla pagina Facebook garmi ma per costruire, sperando nella personaggio. del regista e attore Kim Rossi stuart. scrivania a scrivere. Poi non ho fatto MapMagazine NeD edizioni bellezza. Penso che questo percorso di Tutti i personaggi che incontriamo in altro che scrivere per il cinema. ricostruzione sia legato a una necessità, ha intenzione di trasformare que - questo libro sono legati da un desiderio Amando le regole di questo ambiente e quella di imparare nella vita ad accettare sti racconti in altri film? comune di indagare la sofferenza, sia la soffrendo anche la gabbia in cui ti trovi la sofferenza. sì, già sto lavorando a una trasposizione propria, a cui è facile prestare più atten - scrivendo solo per il cinema, che ti co - per il cinema di uno di questi quattro zione, sia quella degli altri. È quello che stringe a scrivere in funzione dell'im - Il secondo racconto, Il maniaco inesi- racconti però devo ammettere che a me accade a un personaggio maschile che magine filmata. Io ho amato molto stente, ha ispirato il suo film Tom- interessano tutti dal punto di vista cine - abbiamo già incontrato nel film Tom - invece con la scrittura creativa la possi - maso. Qual è il rapporto del matografico. Per me fare un film o un maso , seconda esperienza di regia per bilità di lasciarmi andare a un flusso li - protagonista maschile con la soffe - racconto nel quale si mettono a nudo le Kim Rossi stuart. Cosa significa guarire beratorio, che mi ha consentito di renza? cose più povere di noi stesse può essere ed è possibile riuscirci da soli? Il quadro articolare all'infinito una frase, fino a Lui è un uomo che a un certo punto si molto utile perché viviamo in una so - di T.s. Harris, Love , che compare in co - raggiungere ciò che veramente desideri. rende conto della sofferenza che hanno cietà che vive costantemente la preoccu - pertina, e che ritrae due amanti stretti Nel cinema ci sono dei tempi diversi da anche gli altri. Pensa in particolare a pazione di apparire. E allora parlare in un bacio in una piscina, sembra rispettare, che non te lo permettono. In quella delle donne con cui è stato. Ciò della sofferenza può essere un modo smentire questa possibilità. questo senso la letteratura mi ha procu - che mi ha divertito nel lavorare a questo per rompere questa tendenza. rato molto piacere. racconto è stato sperimentare come ©RIPRODUzIONE RIsERVATA marzo 2019 agenda cineteatro & tv 10

NATIONAL GeOGRAPhIC PRIME VISIONI sarà nelle sale solo l’11, 12 e 13 marzo come la regia), il filmato si avvale di rari materiali evento speciale (Nexo Digital) il docu-film Dia- d’archivio, con la partecipazione straordinaria, bolik sono io prodotto da Maite Bulgari, che pro - tra gli altri, di Gianni Bono, Andrea Carlo pone un inedito identikit del mitico ladro Cappi, Massimo Cantini Parrini, Alfredo Ca - GENIALE ARETHA Inedito e misterioso Diabolik creato dalle sorelle Giussani. Un’indagine avvin - stelli, Tito Faraci, Carlo Lucarelli, Milo Manara, cente sul mistero del primo disegnatore di Dia - i Manetti bros. Diabolik è tuttora uno dei fu - Un 2019 ricco di novità per National Geogra - In sala il docu-film bolik, inspiegabilmente scomparso senza metti più venduti in Italia e un’icona assoluta phic che annuncia alcuni delle prossime pro - lasciare tracce dopo aver consegnato le tavole del mondo della letteratura disegnata. duzioni in arrivo sul canale 403 di sky (e 314 del primo albo della saga. scritto da Mario ©RIPRODUzIONE RIsERVATA del digitale terrestre). sulla leggenda del terrore Gomboli e Giancarlo soldi (che ne firma anche Prima tra tutte la terza stagione di Genius , la serie prodotta da Ron Howard e Brian Grazer che quest’anno sarà dedicata ad Aretha Fran - klin. Genius Aretha Franklin ripercorrerà la vita hOMe VIDeO della grande artista, dalla sua strabiliante car - riera alla sua influenza sulla cultura contem - Eagle Pictures cala i suoi cult poranea. Considerata la più grande cantante dei nostri tempi, Aretha Franklin è stata un prodigio della black music ma anche un’im - Due grandi cult della storia del cinema sono di - portante attivista per i diritti civili. Imparò a sponibili da questo mese nell’imperdibile edi - suonare il piano da autodidatta e iniziò la sua zione combo della collana “Il Collezionista” carriera cantando nei cori gospel insieme al targata Eagle Pictures, contenente sia il for - padre. Firmò il suo primo contratto all’età di mato DVD che Blu-ray. Il 13 marzo sarà dispo - 18 anni, ha venduto oltre 75 milioni di dischi nibile Balla coi lupi , l’emozionante avventura in tutto il mondo. Sarà un mese favorevole diretta e interpretata da Kevin Costner, edita in Le riprese prenderanno il via in estate. La versione integrale. Il 20 marzo sarà la volta in - serie andrà poi in onda su National Geogra - ai cineasti “impegnati” con vece di Traffic , capolavoro pluripremiato del ge - phic nei primi mesi del 2020. tante uscite italiane. nere crime firmato da steven soderbergh. Dal 27 febbraio è inoltre disponibile anche Amores Spazio a Luchetti, Archibugi, Perros , lo straordinario film che ha fatto cono - Lazotti, Gelpi, Veltroni, Mieli. scere il regista Alejandro Iñárritu al grande Grandi attori sullo schermo pubblico. Primo capitolo della Trilogia sulla Morte, seguito da 21 grammi e Babel , il film con i ritorni di Omar Sy, segue tre vite intrecciate ed è stato candidato al Samuel L. Jackson, premio Oscar 2001. Nicole Kidman ©RIPRODUzIONE RIsERVATA e Russell Crowe TeATRO Sul palco la malattia Omar Sy, nelle sale dal 4 aprile nel film Il viaggio di Yao. Accanto Aretha Franklin, prossimamente su National Geographic guardandola in faccia PRIMAVERA per sentirsi più forte

Andrà in onda questa estate su National Geo - Dopo le cinque serate sold out di gennaio, graphic e Hot Zone, la serie che vede prota - D’autore torna in scena al Teatro Petrolini di Roma, dal gonista Julianna Margulies (vincitrice di un 12 al 14 Marzo, Per sentirmi viva, lo spettacolo di Golden Globe e due Emmy per e Good Wife di GABRIELE SPILA e con simona Amorese che - dal 2015 - parte - e di un Emmy per il suo ruolo in E.R. ). La cipa al progetto “Raccontami di te” realizzato serie, basata sul best seller di Richard Preston dall’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di e ispirata ad una storia vera, è un thriller opo un primo bimestre non Roma con un racconto sulla sua storia dal ti - scientifico che vede al centro la dottoressa particolarmente felice, il LA MIA sECONDA VOLTA tolo: “Ero lì mentre...”. Una messa in scena che Nancy Jaax, scienziata dell’esercito ameri - botteghino attende dalla Il nuovo film di Gelpi “per ricucire le ferite” offre una chiave di lettura intima ed ironica che cano impegnata in prima linea per evitare primavera segnali di risve - accompagna lo spettatore, tenendolo per una possibile e letale epidemia di ebola. Nel glio. Le premesse per un pe - È possibile ricucire le ferite, anche quelle più mano, a scoprire dall’interno cosa succede in 1989, infatti, quando il virus colpisce per la D riodo positivo non profonde? Quelle ferite che la vita ci procura una famiglia costretta a dover convivere con il prima volta alcune scimmie presenti in un la - mancano. Il mese di marzo si apre infatti (il 6) e che indeboliscono o ci rafforzano?L’antica e cancro. “ Per sentirmi viva - dichiara l’autrice - è la boratorio di Washington, non esiste alcuna con uno dei titoli più attesi della stagione: Cap- affascinante arte giapponese del Kintsugi è storia di una bambina, una figlia inaspettata cura e la malattia appare da subito un peri - tain Marvel (Disney) di Anna Boden e Ryan Fleck, la metafora del nuovo film di Alberto Gelpi, che ho portato in grembo con amore e pazienza colo per tutta l’umanità. Nel cast anche Noah ambientato nel 1995 e movimentato da un su - La mia seconda volta, dal 21 marzo nelle sale. per molti anni, e che i miei occhi hanno visto Emmerich ( e Americans ) e Liam Cunnin - percast di prestigio (Brie Larson, samuel L. Jack - Nel cast, tra gli altri, Luca Ward, Federico nascere con quella stessa meraviglia che si ri - gham ( Il trono di spade ). son). Il giorno dopo in sala, tra le altre proposte, Russo e Daniela Poggi. serva alle cose belle, ai miracoli che la vita ci Inizieranno nei prossimi mesi le riprese di anche Non sposate le mie figlie 2 (01 Distribution), propone, inattesi ed insperati. La diagnosi di e Right Stuff, la serie prodotta da Leonardo secondo capitolo delle spassose vicende di una demy Two). Per la gioia dei più piccoli sbarca cancro è arrivata nel lontano 2006, a 25 anni, a Di Caprio e tratta dal best seller di Tom Wolfe famiglia francese molto allargata, e C'è tempo (Vi - sugli schermi, il 28 marzo, la rivisitazione in live primavera inoltrata, con l’allungarsi delle gior - sui primi passi della corsa americana per la sion), opera prima di finzione di Walter Veltroni, action di un grande classico come Dumbo (Di - nate, in quel periodo in cui si programmano le conquista dello spazio. La serie prende il via film on the road che segue le vicende di un qua - sney), diretto da un maestro del cinema mon - vacanze estive. sopravvissuta sì, verrebbe da nel 1958, nel pieno della guerra fredda rantenne precario (stefano Fresi) di colpo ve - diale come Tim Burton. sempre il 28, il nuovo dire, eppure ancora in corsa, perché que - quando l’Unione sovietica sembra stare vin - nuto a conoscenza dell’esistenza di un film di , Vivere (01 Distribu - st’ospite dentro di me non se ne è veramente cendo la competizione per lo spazio. Il go - fratellastro con cui condividerà un avventuroso tion), con Micaela Ramazzotti, Adriano Gian - mai andato, così la convivenza è diventata rou - verno americano lancia allora il programma viaggio in macchina. Nicole Kidman e Russell nini, Massimo Ghini e . Dopo i tine e le cure un impegno da inserire costante - Mercury composto da 7 ambiziosi astronauti. Crowe sono i protagonisti (14 marzo) di Boy Era- successi di Quasi amici e Famiglia all’improvviso , mente nell’agenda settimanale”. e right stuff racconta la storia di questi 7 uo - sed - Vite cancellate (Universal), la vera storia di un l’attore Omar sy torna al cinema, il 4 aprile, con “Raccontami di te” è una iniziativa invece pro - mini e delle loro famiglie, diventati improvvi - diciannovenne che sfida i pregiudizi della pro - Il viaggio di Yao (distribuito da Cinema di Valerio mossa da Maria Cecilia Cercato, oncologo epi - samente celebrità, protagonisti di una vincia più retriva e dichiara la propria omoses - De Paolis) diretto da Philippe Godeau, comme - demiologo del servizio di Epidemiologia e competizione che li avrebbe uccisi o portati sualità. sempre il 14 in sala due film italiani: dia tenera e divertente dove un ragazzo senega - Registro Tumori, in collaborazione con Ales - all’immortalità. l’atteso Momenti di trascurabile felicità (01) di Da - lese (Lionel Basse) compie un viaggio di 387 km sandra Fabi e Elvira Colella, oncologhe, e Isa - Annunciata inoltre la serie di documentari niele Luchetti, basato sull'omonimo romanzo di per raggiungere il suo idolo (Omar sy), un cele - bella Bertazzi, coordinatore infermieristico Activate che indaga le diverse cause delle po - Francesco Piccolo e interpretato da Pif; e La notte bre attore che apprezza a tal punto il gesto del dell'Oncologia Medica A che ha l'obiettivo di far vertà estrema in cui versa una grande parte è piccola per noi - Director's Cut (Distribuzione Indi - suo ammiratore da decidere di riaccompagnarlo conoscere un nuovo approccio clinico assisten - della popolazione del pianeta. Tra i temi trat - pendente) di Gianfrancesco Lazotti, commedia a casa in un viaggio che sarà per i due pieno di ziale basato sul “raccontare di sé” per compren - tati l’educazione delle giovani donne, l’ap - corale con Michela Andreozzi e Cristiana Capo - sorprese e ricordi. L’11 aprile escono il film di dere ed essere compresi, per superare gli provvigionamento sostenibile, i soccorsi in tondi. Ancora cinema italiano, il 21 marzo, con animazione Wonder Park (20th Century Fox) di schemi e le barriere che limitano la comunica - caso di disastri. La serie vede la partecipa - Luca Marinelli protagonista di Ricordi? (Bim Di - David Feiss, Clare Kilner e Robert Iscove, e After zione, per migliorare la relazione di cura. zione di attivisti celebri come Rachel Brosna - stribuzione) di , articolata storia (Leone Film Group e 01) di Jenny Gage con Jo - Per la Medicina Narrativa, questo spettacolo è han, Hugh Jackman, Uzo Aduba, Usher e d'amore fra due insegnanti, mentre Mike Leigh sephine Langford, storia di una studentessa le una testimonianza di come, dall’esperienza di Pharrel Williams. Activate sarà in onda su Na - ci riporta indietro nel tempo, esattamente nel cui sicurezze vengono messe seriamente alla malattia, si possa trarre forza vitale per “rina - tional Geographic il prossimo inverno. 1819, per raccontarci una delle più sanguinose prova dopo l’incontro con un misterioso ragazzo. scere”. ©RIPRODUzIONE RIsERVATA repressioni dei tempi moderni in Peterloo (Aca - ©RIPRODUzIONE RIsERVATA ©RIPRODUzIONE RIsERVATA marzo 2019 agenda cineteatro & tv 11

I musicarelli italiani e Fame - saranno famosi hanno fatto scuola. Ora sono numerose le serie incentrate su Gli Oscar italiani nel ricordo di Fantastichini rockstar e canzoni. Una Guida ragionata alla scelta La 64a edizione dei David di sempre più affermata: il suo Eu- chini, scomparso prematura - Donatello - il premio più im - foria corre per 7 statuette. Nelle mente all’età di 63 anni. “Fanta - portante del cinema italiano - categorie principali i papabili stico” è nella cinquina del #SIAMOSeRIe verrà trasmessa in diretta mer - vincitori sembrano essere: miglior attore non protagonista coledì 27 marzo su Rai Uno, in Alessandro Borghi per il suo per il suo papà in De André - prima serata, condotta da Carlo stefano Cucchi in Sulla mia pelle , Principe Libero di Luca Facchini, Conti. Tra i film in lizza con più Marianna Fontana in Capri-Re - e prevarrà postumo - ad hono - nomination: Dogman 15, Capri- volution , mentre tra film, regia e rem - sui “rivali” Massimo Revolution 13, Chiamami col tuo premi collaterali si spartiranno Ghini ed , pur nome e Loro 12, Lazzaro Felice e molto del bottino Garrone e bravissimi in A casa tutti bene di Sulla mia pelle con 9. Molto bene sorrentino. sarà un’edizione Gabriele Muccino e Dogman . , regista ormai nel ricordo di Ennio Fantasti - ©RIPRODUzIONE RIsERVATA

Una scena di Nashville QUANTA MUSICA NELLE SERIALIT À- TV

di GIULIA SOI zione spagnola di Antena3 che all'inizio l'ambiente e le vicissitudini della musica Per gli appassionati della black music, degli anni 2000 è andata in onda su Ita - country con una splendida Connie Brit - sono state create invece Empire e e get lia1 e che ha portato alla notorietà Mo - ton nei panni della superstar Rayna down. Non è una scelta che paga sempre, ma mondo ha scoperto la vivace Miley nica Cruz, sorella minore di Penelope; James. Dal 2014 per quattro stagioni, La prima è una produzione internazio - nella storia della lunga serialità televi - Cyrus; con le tre stagioni di Violetta Grandi domani, sorella gemella delle due Amazon ha prodotto Mozart in the jungle nale Fox: è tutt'ora in onda dopo cinque siva non sono mai mancate produzioni (nata su Disney Channel Argentina, in appena citate prodotta dalla Fascino di (in onda in Italia su sky Atlantic): tratta stagioni, segue le vicende dell'eccentrica che hanno scelto la musica come prota - Italia è stata vista sia sui canali Disney, Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, dall'omonimo libro di Blair Tindall, rac - famiglia Lyon proprietaria di un'eti - gonista dell'impianto narrativo. sia su Rai Gulp tra il 2012 e il 2015), è con Marco Giallini e Francesco Paolan - conta le avventure di Rodrigo de sousa, chetta discografica hip-hop e vanta la Risale al 1966 uno dei primi e pionieri - diventata famosa la showgirl Martina toni nel corpo docenti; Glee, produzione il direttore della Filarmonica di New colonna sonora di Timbaland. La se - stici tentativi di genere: I Monkees, in stoessel; chissà che non accada lo stesso internazionale della Fox, che dal 2009 al York interpretato da Gael Garcia Bernal. conda è stata ideata per Netflix nel 2016 onda per due anni sulla NBC e successi - ad Aurora Moroni e Chiara del Francia, 2015 ha raccontato le altalenanti vi - Il 2016 ha visto poi in onda, entrambe da Baz Lurhman e racconta la nascita vamente trasmessa anche in Italia, fu le protagoniste di Sara e Marti, serie mu - cende musicali e sentimentali dei gio - per una singola stagione, Vinyl e Roadies: delle prime black crew di New York; il una sorta di sit-com nata per creare a ta - sicale italiana del 2018 anch'essa in vani alunni/artisti della McKinley High la prima è stata prodotta da Martin mix di rap, break dance e graffiti non è volino (al di qua e al di là della quarta onda sia su Disney Channel sia su Rai school; Smash, versione leggermente più scorsese e Mick Jagger, è stata tra - però riuscito a sfondare il muro della parete) la rock band che avrebbe dovuto Gulp. Pensate per una fascia di pubblico adulta della precedente, con cui steven smessa in America dalla HBO e in Italia prima stagione. Non possono rimanere tenere testa al dilagante successo di Bea - un po' meno young, sono numerose spielberg ha provato a raccontare Bro - da sky Atlantic e traccia un quadro a fuori da questa panoramica internazio - tles e Rolling stones. anche le serie che discendono da un adway e l'universo del musical e che ha tinte forti della scena musicale newyor - nale, due serie musicali ideate da Ivan Non ebbe – evidentemente – il successo altro archetipo d'eccezione: Fame – Sa- resistito per due sole stagioni (in onda kese di fine anni '70; la seconda è andata Cotroneo per Rai Uno: in qualche modo sperato, ma divenne senza dubbio l'ar - ranno Famosi, trasmessa dal 1982 al tra il 2012 e il 2015 su NBC negli stati in onda su showtime (inedita in Italia) e figlie della tradizione dei musicarelli chetipo di diversi prodotti Disney che, 1987 sulla NBC e in Italia – con un anno Uniti, su Mya e La5 in Italia). mostra le stranezze e le follie di tutti gli degli anni 70 (su cui ci ri promettiamo nel corso degli anni, hanno avuto l'op - di scarto – su Rai2. La severità dell'inse - Rientrano invece a pieno titolo nella addetti ai lavori dei grandi tour della di tornare presto): Tutti pazzi per amore portunità di sfornare talenti musicali: gnante Lydia Grant interpretata da Deb - programmazione mainstream quattro musica rock. Ultima ma non in ordine di (2008-2012) e La compagnia del cigno dalle due stagioni di Lizzie McGuire (in bie Allen e le acrobazie del suo migliore serie molto diverse tra loro, che hanno merito, è una chicca poco nota ai più: si (2019) hanno riportato la musica prepo - onda su Disney Channel e su Italia1, dal allievo Leroy Johnson (Gene Anthony raccontato vari spaccati del mondo mu - chiama Sun records, è andata in onda nei tentemente in auge sull'ammiraglia del 2001 al 2004) ha preso il largo la car - Ray) sono solo due dei mille motivi per sicale professionistico. Nashville è andata soli stati Uniti su CMT e merita l'appel - servizio televisivo pubblico. riera di Hillary Duff; grazie alle quattro cui questo prodotto sulla scuola d'Arte in onda dal 2012 al 2018 (AMC e poi lativo di romanzo di formazione dei pio - ©RIPRODUzIONE RIsERVATA stagioni di Hannah Montana (stessa pro - di New York ha fatto epoca. Ne sono pa - CMT per gli stati Uniti, Foxlife e poi Vo - nieri del rock Elivs Presley, Jerry Lee grammazione, dal 2006 al 2011) il lesi discendenti: Paso Adelante, produ - dafone TV per l'Italia) e ha raccontato Lewis e Johnny Cash.

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marzo 2019 14

di VALERIA ARNALDI illustrazione di VALERIO DE CRISTOFARO

«Il mio regno per notona e senza amore. In un’overdose di pollo, realtà sono un inguaribile dico spesso». Paolo Vil - ghiottone. Non c’è dieta laggio è affascinato dal che tenga. Per salvarmi cibo, quasi sedotto, ne non mi rimane che an - sente le tentazioni, su - dare a pregare la Ma - bisce la gola, ne perce - donna di Fatima». pisce il bisogno fisico e Villaggio scherza su anche simbolico. Così lo quello che sente un pro - esalta nei suoi film. se blema. E lo irride in la trasformazione in scena. La sua maschera mucca, che segna il suo per eccellenza, Fantozzi, esordio sul grande ha fame. spesso. Ed è una schermo, non è opera fame che sembra venire sua, lo sono invece le da lontano, simbolo di un tante scene e citazioni appetito mai sazio che è nei film che hanno frutto delle tante come protagonista Fan - aspirazioni e fan - tozzi. tasie soffocate. sono le scene delle E il cibo, in questi casi, non è mai mero ac - cene con la signorina silvani cessorio o strumento per provocare uno ma anche le grandi feste, la scoppio di risa, o almeno non è solo quello, frittatona con le cipolle bensì un ulteriore modo per definire il per - che accompagna come sonaggio. È anche nel rapporto con il cibo rito la visione della che si percepisce la nevrosi dell’impiegato, partita ma anche il perché è anche lì nell’alimento divorato con “tuffo” nella po - foga, che si misura la sua frustrazione. Vil - lenta. E non si laggio lo ha confessato, ha sofferto di buli - tratta solo di Fan - mia. tozzi. Il piatto a «Credo che la mia sia una malattia – ha rac - base di topo, in Dove contato – una sorte di male oscuro, che mi vai in vacanza? , film spinge a rimpinzarmi di cibo. A volte mi del 1978, ricorda forse alzo nel cuore della notte, apro il frigo e mi un aneddoto del suo pas - faccio un’overdose di pollo, spaghetti e sato, in una delle tante se - torta pasqualina. Freddissimi. Immangia - rate trascorse con De bili. sono come una casalinga frustrata che André. «Di notte, da ra - si trasforma in un’orchessa per dispera - gazzi, andavamo a casa di zione, per dimenticare la propria vita mo - uno che era paralizzato e che

Nella foto la copertina del libro di Valeria Arnaldi “Lo chiamavano Fantozzi: vita, passioni e cinema di Paolo Villaggio” di cui pubblichiamo un estratto per gentile concessione della casa editrice Red Star Press / Bizzarro. Valeria Arnaldi (Roma, 1977) è lau - reata in Scienze Politiche, giornalista professionista, scrive su quotidiani e mensili italiani e stranieri. Cura mostre di arte contemporanea in Italia e all’estero, ha scritto e diretto spettacoli e cortometraggi. Ha pubblicato diversi libri di vario argomento, dall'arte ai fumetti alla cucina.

L’illustrazione - non presente nel libro, ma realizzata per questo servi - zio - è di Valerio De Cristofaro, arti - sta romano classe 1978, attualmente impegnato in una mostra collettiva a Dubai sulla Pop-Art. In Italia, le opere di Valerio De Cristofaro sono esposte in esclusiva presso la galleria d’arte “Segni di Sogni”, in Via Fonte Buono 35 a Roma. marzo 2019 libri 15

noi chiamavamo benevolmente il paralitico. Pubblichiamo un estratto di Lo chiamavano Fantozzi. Vita, passioni e cinema lane con le cotiche, no!». si andava da questo signore che aveva una di Paolo Villaggio di Valeria Arnaldi, edito da Red star Press/Bizzarro Il cibo per Villaggio è tante cose: avventura e porta-finestra che dava su un giardinetto fe - convivialità. Gola, gusto, premio. Anche se - tido. Notte di tregenda. Io, Fabrizio e Gigi duzione, o suo tentativo. Ed è memoria. Non Rizzi, l’unico benestante. C’erano anche due solo. È storia. Villaggio ha conosciuto la ragazze bruttine. L’unico che aveva delle PAOLO guerra e le conseguenti privazioni. Ricorda belle donne era Gigi Rizzi che era anche bene la fame, per questo forse il cibo sembra l’unico con dei soldi, si figuri era stato con la non bastare mai. E la sua assenza è dolore. Bardot! sentiamo un raspìo alla porta-fine - Fisico. «Quando decisero di andare a dormire stra in legno…Vediamo un gatto nero che si – scrive in “Fantozzi subisce ancora” - Fan - erge sulle zampe, si alza e vomita un grosso tozzi aveva i sintomi della classica “fame topo. Urla di orrore dei presenti. Fabrizio, della madonna”: aumento improvviso della aveva una sua caratteristica, quella per va - Villaggio salivazione, leggero nervosismo psicomoto - nità di stupire tutti, e fa alla compagnia: rio, aumento del ritmo respiratorio e vora - “Questo topo, se mi date ventimila lire, me lo gine allo stomaco». sintomi che Villaggio mangio!” e Rizzi: “Te li dò io!” Fabrizio: conosce bene e sperimenta spesso. “Metti i soldi sul tavolo!” Gigi Rizzi tira fuori E, nello stesso libro, parlando di Fantozzi, un lenzuolo di banconote e le mette sul ta - scrive ancora: «A lui dava fastidio quando gli volo. De André respirando toccavano o solo gli guardavano la pancia: come un sub, di era il suo problema. Perché aveva una pancia colpo… senza la fame di da malato: sembrava una medusa, era una oscena, rivoltante vescica che si spostava come un essere vivente. Come se fosse piena di siero. Per lui era come convivere con una creatura extraterrestre attaccata ai fianchi che ti guarda ogni tanto con sguardo dal basso, implorante: sempre a chiedere cibo, acqua e, soprattutto di notte, ancora cibo». Fantozzi La fame descritta da Villaggio è “viva”, qual - cosa che sovrasta l’uomo, se ne impadroni - sce, lo domina. rulli di tamburi perché non c’erano… si mila lire della scommessa ci invita a cena in Al cibo Villaggio dedicherà anche uno dei abbassa, morsica la coda del topo e la un posto poco raccomandabile, frequentato suoi tanti annunci sulla morte, in un’intervi - succhia come uno spaghetto cinese. Poi da portuali e prostitute chiamato “Il Ragno sta rilasciata a Marie Claire: «Invece di essere dice: “Non lo mangio tutto perché non verde” e ordina un piatto di fagioli con le co - cremato, penso alla possibilità di essere bol - ho appetito!”. Applauso. Con le venti - tiche. Vomitò. Il topo l’ha digerito, le fagio - lito. Mi immagino un bel pentolone in Piazza del Popolo a Roma, con i fiori dentro, la pre - parazione, tu che arrivi e tutti che ti applau - Fantozzi ha una fame che sembra venire da lontano, dono. Però devi avere il diritto ad essere preservato da cose umilianti, tipo il limone o simbolo di un appetito mai sazio che è frutto delle tante la carota. La carota può suscitare ilarità». ©RIPRODUzIONE RIsERVATA aspirazioni e fantasie soffocate marzo 2019 biopic 16

Francesca Leone fotografata da Marco Palombi. L’artista è ripresa nella sua istallazione “GIARDINO” allestita al museo Macro di Roma nel 2017 marzo 2019 biopic 17 francesca LEONE «L’ aarrttee ci salverà»

Ha esposto alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano, artista internazionale e figlia del leggendario regista: «Le mie opere di denuncia contro la piaga dei nostri tempi, l’inquinamento del pianeta nel quale viviamo. Ognuno deve fare la sua parte»

intervista di PIER PAOLO MOCCI

oteva scegliere la strada di fa - miglia. Non avrebbe avuto difficoltà a muovere i passi in un mondo, seppur difficile ed P impervio, dove suo padre aveva dominato le scene, realizzando capolavori inarrivabili. Avrebbe potuto seguire le orme che i fratelli Andrea e Raffaella hanno intrapreso, af - fermando negli anni quella che ora è una delle società cinematografiche più prestigiose a livello internazionale, la Leone Film Group (hanno portato in Italia film come e Wolf of Wall Street, e Post, La La Land, Green Book e hanno prodotto con Lotus Production film come Per - fetti sconosciuti, A casa tutti bene …). Avrebbe potuto seguire un percorso già mar - cato, Francesca Leone, cresciuta con a pranzo e sedendosi a tavola, a cena, con Clint Eastwood, mentre suo padre ossessionato dalla perfezione studiava una scena da musicare con Ennio Morricone nel salotto. Ma Francesca ha cercato la sua strada, studiando all’Accade - mia di Belle Arti e seguendo la sua inclinazione per l’arte moderna e soprattutto contempora - nea. Una passione, anzi un’esigenza espressiva scoperta “tardi”, ma che negli ultimi dieci anni le ha portato riconoscimenti straordinari a li - vello internazionale. Le opere di Francesca Leone hanno il pregio di non poter essere raccontate. sono opere uniche, monumentali, concettuali, delle quali bisogna se - guire le tracce e ammirarle dal vivo nella loro im - petuosità fisica ed evocativa. Ecco, forse, quella tela imponente, che spesso è un muro o una la - stra – ama giocare con i materiali – rievoca la fi - gura del padre. marzo 2019 biopic 18

biografia La consacrazione nel mondo dell’arte per Francesca riconoscimento internazionale: il Museo d’Arte Mo - Arti di san Pietroburgo. Nello stesso anno è presente Leone arriva nel 2007, protagonista di una mostra derna e Contemporanea (MMOMA) di Mosca la no - al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli con la mostra collettiva ai Musei Capitolini con la sua prima produ - mina Membro Onorario dell’Accademia Russa delle “Corpo Terra”. Il 2015 si apre con una mostra perso - zione di opere, alla quale segue la sua prima perso - Belle Arti. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 2011 nale a singapore e si chiude con la monumentale nale dal titolo “Riflessi e riflessioni” al Loggiato di e nel 2013. Nel 2014 è protagonista di tre personali esposizione “Our Trash” a La Triennale di Milano. san Bartolomeo di Palermo (2008) e, alla fine dello al MAC – Museo di Arte Contemporanea di santiago Nel 2017 presenta “Giardino” al Museo Macro di Si può considerare, a tutti gli ef - stesso anno, Palazzo Venezia a Roma le dedica una del Cile, al MACBA – Museo di Arte Contemporanea Roma e nel giugno dello scorso anno torna a Pa - fetti, figlia d’arte. mostra personale dal titolo “Primo Piano”. Quindi il di Buenos Aires e al Museo dell’Accademia di Belle lermo ed espone “Monaci” al Real Albergo dei Poveri. Papà era un grande artista, qualcosa che andava oltre qualsiasi tipo di inte - resse e fine se non quello che perse - guiva lui, della bellezza e del racconto per immagini. Ha fatto pochi film per - ché erano quelli che amava fare. Mi ha aiutato ad ascoltare me stessa, seguire quel che dovevo essere e quel che do - vevo fare. Basta convivere con i propri difetti, bene e male, perché in fondo in ognuno di noi c’è il buono, il brutto e il cattivo”.

I grandi volti, i primi piani di Ser - gio Leone, sono il segno di conti - nuità ed eredità artistica che le ha lasciato? Credo di sì. Nella prima parte del mio percorso d’artista era quella la mia forma espressiva, l’inquadratura stretta su un volto accennato, segnato dal tempo, non ben definito. Non ho mai pensato di fare la regista. Il ci - nema ha fatto parte della mia vita ma non ho proseguito il cammino invece imprenditoriale intrapreso dai miei fratelli. Avevo un’esigenza di espri - mermi avendo forse anche la dote della manualità (è stata decoratrice per una bottega d’arte, specializzata nella decorazione di porcellane, ndr ) e nel fare sculture. Ero già grande quando intrapresi l’Accademia di Belle Arti, avendo avuto un’esperienza arti - stica e culturale mi ha aiutata nel cor - rere verso la meta. Lì ho capito che non è mai tardi per intraprendere e seguire una passione, perché una volta affinata la tecnica apporterai una maturità e una consapevolezza che, da giovanissima, non avresti avuto.

I suoi genitori conoscevano la sua indole? sì, certo. Ma forse non mi hanno spronata abbastanza o non sono stata io in grado di tramutare nelle mie corde gli input che recepivo da due ar - tisti come loro, mamma compresa (Carla Ranalli, fu prima ballerina dell’Opera, a 14 anni partecipava a tournée internazionali… ndr ). Non ci sono colpe, per carità. Ma erano tempi in cui più che essere inclini al fi - glio tendevano ad indirizzarlo. Meglio tardi che mai, per me questa strada è stata quella che cercavo e desideravo: è stato un percorso liberatorio per trovare una mia identità. L’arte mi ha fatto rinascere: c’è stata una mia prima vita e questa è la seconda, dove mi metto in gioco e tiro fuori con la pittura, la scultura e le installazioni il mondo che ho dentro e quello che os - servo.

A proposito del mondo che os - serva, nelle sue opere ci sono una forte sensibilità al tema ecologico e una netta denuncia dello stato di inquinamento del pianeta. È il grande problema dei nostri tempi. Un artista deve porsi delle domande e tentare di dare delle risposte attra - “Volto Sergio Leone” di Francesca Leone (tecnica mista su tela - 200x150 cm), foto Massimiliano Ruta verso quel che gli è più congeniale, ciò che sente di esprimere. E questo è quello che sento: ambiente, inquina - pesci ad esempio, spaventoso. Credo dalla pittura alla scultura? dentro. Poi ho cominciato a sentire normalmente nelle strade tra i mar - mento, plastica, tutto ciò che ci cir - fortemente in questo tema e sono Un passaggio importante e corag - l’esigenza di un cambiamento, di ciapiedi e le ho riempite di migliaia di conda e che crea surriscaldamento convinta che l'arte possa stimolare ul - gioso. Per anni ho fatto i grandi volti, usare materiali diversi, di scoprire piccoli oggetti di scarto, dalla siga - globale, inquinamento sul cibo, un teriormente le coscienze, sia nei sem - ritratti che ricordano sicuramente il cose nuove. sviluppare un percorso retta alla moneta persa, ad un og - ciclo che ci riguarda sia nel piccolo sia plici cittadini sia a livello politico modo di fare cinema di mio papà, che verso le grandi installazioni dove il getto, un marchio, tutto il nostro su scale molto più grandi, fino ad in - internazionale ci portava al doppiaggio e al missag - motivo principale è l’attualità. mondo. tere sacche di oceani abitati da pla - gio che eravamo piccolissimi, e queste Allora ho preso delle grandi griglie, a stica e da rifiuti. Ciò che finisce nei Per questo c’è stato il passaggio immagini ti rimanevano addosso e simboleggiare quelle che si trovano una riflessione sui tempi mo - marzo 2019 19

A sinistra “Carte 4” di Francesca Leone (olio su lamiera zincata e ferro - 180x180cm), 2018 foto Stefano D’Amadio

derni. cupero è la mia tela. sto tornando ad sì, e anche di memoria per i posteri. usare il pennello. La pittura in fondo Un critico disse che in quei contesti ci non si abbandona mai. Al centro, pannelli della mostra sono migliaia di tipologie di DNA e “DOMUS” di Francesca Leone quindi di pezzi di vita. Una speranza È severa con se stessa? in realtà di uscire da tutto ciò, di sti - sì, sono molto esigente. Ho preso da a Palacio de Gaviria, Madrid, 2018 molare sempre di più un popolo ed i mio padre, era molto pignolo. sono foto Cuauhtli Gutierrez suoi rappresentanti ad un cambia - un po’ maniacale. Un’opera nasce di mento e non essere più così miopi su getto e poi diventa una serie, ma questo tema, enorme, che riguarda prima di “uscire” e arrivare al pubblico tutti, nessuno escluso. sento una viene rielaborata e aggiustata mille In basso, grande, istallazione forte responsabilità verso le nuove ge - volte. Per non parlare della cura per la “MONACI” di Francesca Leone nerazioni. La Triennale di Milano, il realizzazione di una mostra. al Reale Albergo dei Poveri, Macro di Roma, Palermo e poi Madrid Palermo, 2018 hanno raccolto questo mio “racconto” Non crede che l’arte contempora - foto Laura Daddabbo e accolto le mie opere: una serratura nea dovrebbe essere maggior - vecchia, un congegno in disuso tutto mente presente nelle città come incastrato nel cemento. La serie si segno “artistico-architettonico” chiama “Voliera”, la costrizione di un urbano, per sensibilizzare ulte - oggetto, metafora dell’Uomo, rin - riormente il cittadino e quindi chiuso in una gabbia e impossibilitato l’opinione pubblica? a prendere il volo. Dovrebbe essere così, ogni artista sogna di avere una propria opera al Anche questa è un po’ Pop-Art, in centro di una piazza, in mezzo ad un fondo non è una ribellione al con - cortile di uno stabile, in mezzo alla sumismo sfrenato ciò che rappre - gente. Ma dipendiamo dalle ammini - senta? strazioni, mancano sempre i fondi, la Oppure è realismo, forse mostro sem - cultura non è mai una priorità. plicemente quel che succede, come Quando feci la mostra al Macro fanno i documentaristi o i fotografi. un’opera era installata all’atrio, al - Non so definire a quale corrente io ap - l’esterno, dove lo spettatore parteci - partenga, mi ritengo un’artista con - pava e metteva qualcosa in una grata temporanea inserita in un sistema e poi salendo vedeva “un prato fio - globale con il quale mi sento chiamata rito” dall’alto. Un gesto inconsapevole a relazionarmi. sento una necessità e che dava vita ad un risultato, un dia - la espongo, cercando di parlare ai gio - logo con il pubblico. Ci sono tanti as - vani, futuro del nostro Paese. Ognuno sessori alla cultura in gamba, altri di noi può fare qualcosa e tutti in - meno: sensibilità, cultura, lungimi - sieme facciamo molto. ranza, preparazione, scambio tra polo museale e territorio. Con quest’ul - Nuovi stimoli, progetti? timo che può diventare una grande Nelle ultime opere, “Carte”, lamiere mostra a cielo aperto. L’arte fa bene. ridipinte sembrano vedute dall’alto di ©RIPRODUzIONE RIsERVATA città, foreste, mari. Il materiale di re - marzo 2019 food 20

il nostro appello Poche righe per chiedere ad en - Indirizzi utili a Milano trambi di deporre i mestoli. sono due personaggi unici nel loro genere. SE AMI LA PIZZA Gabriele vs Gabriele, mettete Veraci, romani (anche se Rubini è di Frascati), appassionati, preparati e DEVI PASSARE QUI pieni di talento. Gabriele Bonci e Ga - da parte i social e fate pace briele Rubini, meglio noto come A Milano la pizza si trova per tutti i gusti, di Chef Rubio, si sono dichiarati guerra tutte le forme e provenienze, napoletana, di PIER PAOLO MOCCI sui social e sono già numerosi i siti - romana, gourmet, sottilissima e al taglio. primo tra tutti Puntarella Rossa - Ma il taglio triangolare milanese è un must che nessuno dovrebbe perdersi. Alta con tanto pomodoro e uno strato di mozzarella che fila a coprire il tutto. A parte lo storico Spontini , che, dal 1953, con la sua ricetta non delude mai e che ormai vanta ben trenta locali sparsi per tutta la città e quasi LA CONQUISTA cinquanta aperture in tutto il mondo, ci sono altri posti dove potersi godere la deli - ziosa formula milanese della pizza. Da Mimmo, in via Alfredo Albertini a pochi passi dall’Arco della Pace e China Town, con - serva tutte le caratteristiche dei forni tradi - DELL’ zionali, un ambiente caldo e accogliente in AMERICA cui fermarsi e gustare una delle pizze al ta - glio più buone della città. sempre in zona, in via Paolo sarpi, da quarant’anni la Pizzeria da Giuliano richiama milanesi e turisti, a intervista voi la scelta! Ancora a gestione familiare è la Pizzeria Magica in via Lodovico Monte - di SIMONA SANTANOCITA gani, un locale raccolto, con tavoli di legno e un via vai da fare invidia alle strade del cen - tro. Impossibile non nominare anche Il Piz - raccia tatuate e stazza im - Ricorda i giorni che hanno preceduto gnaire, Passard, e i fratelli Roca in spagna. Mi zaleo – La vera pizza al taglio di Corso Cristoforo Colombo, dove sbizzarrirsi tra ponente: Gabriele Bonci l’apertura del suo storico locale? lascio ispirare dai miei viaggi, dai luoghi che vi - ogni tipo di farcitura, ottimo per un pranzo dopo aver conquistato Ho aperto Pizzarium in Via della Meloria, a due sito e dagli chef che stanno portando avanti la veloce da consumare anche all’aperto sulla Roma (Prati, san Pietro e passi dal Vaticano, con quel briciolo di follia che loro personale ricerca. Darsena in una bella giornata di sole. Im - B Mercato Centrale), apre il può avere un ragazzo di 25 anni. Dopo il prati - mancabile è il minuscolo Anche Forno di suo secondo locale a Chi - cantato in alcuni tra i più importanti ristoranti Contaminazioni culturali nelle sue crea - Via Carmagnola, un paradiso per gli avven - cago e macina ascolti sul canale 9 della piatta - di Roma, avevo deciso che era il momento di zioni? tori serali del quartiere Isola, pizzette, focac - forma Discovery Channel, “Pizza Hero – La aprire un’attività tutta mia. Ma non disponevo La tradizione è molto importante; ma traman - cine e croissant caldi a tutte le ore, solo sfida dei forni”. La fila dinanzi ai banconi dei di grandi risorse economiche quindi optai per dare un piatto significa inventarlo, quindi non d’asporto ma salva davvero la vita. Di nuova suoi locali vale l’attesa: nella sua produzione, ri - Pizzarium. I primi due anni furono durissimi, il credo nell’immobilismo gastronomico. Mi apertura è invece Crosta di via Bellotti in voluzione e tradizione, convivono nella rina - mio prodotto non veniva capito, la pizza rima - lascio contaminare da tutte quelle re - zona Porta Venezia, delizioso il pane come scita della pizza romana, ariosa e croccante, neva tutta sul banco, e a volte venivo deriso da altà, ingredienti, spezie, tecniche di la pizza, interessante è inoltre la ricercatezza concepita oggi secondo impasti leggeri, molto alcuni colleghi. Ma per fortuna ho resistito. cottura, che ritengo strumentali degli ingredienti come del locale che, pur of - alveolati e ricercati, così come negli infiniti ab - alla riuscita dei miei piatti. frendo una qualità veramente alta, rimane binamenti di ingredienti, consegnati a un estro un posto abbordabilissimo e davvero con - espresso secondo la stagionalità e l’alta qualità Quali competenze e cono - fortevole a tutte le ore del giorno. delle materie prime utilizzate. È ormai ricono - scenze deve avere un cuoco? Arianna Lomolino sciuto come il boss della pizza al taglio. Un Deve avere una imprescindibile ©RIPRODUzIONE RIsERVATA omone dai valori genuini quanto gli ingredienti preparazione culturale, sia di e la passione che mette nelle sue originali crea - stampo tradizionale ma soprat - zioni che, dagli esordi in poi, hanno incontrato tutto legata al settore: grande cono - LA TONDA A ROMA, AL TINELLO D’ABRUZZO il gusto del popolo capitolino, acquisendo nel scenza delle materie prime, capacità passaparola un successo straordinario. nel gestire la brigata, e soprattutto Eletto chef sul campo per l’abilità di come con - deve mettere al primo posto il piatto, E POI C’ È DANIELE FLAMINI disce le sue pizze e reinventa supplì unici nel mai se stesso. suo genere, Bonci non ha perso in questi anni LO CHEF-PIZZAIOLO quella grande umiltà che lo contraddistingue. Tutto nacque con le partecipazioni, esatta - Ci sono ristoranti dove è buona anche la pizza. mente dieci anni fa, alla “Prova del cuoco” con Con il passare degli anni, Al Tinello d’Abruzzo, Antonella Clerici, la ciliegina sulla torta (anzi la ha ribaltato il concetto surclassando quasi l’ot - mozzarella sulla rossa) di una carriera pronta ad tima cucina, che resta di altissimo livello, altri - esplodere da un momento all’altro. menti non si spiegherebbe il successo di una conduzione familiare con oltre 50 anni di storia. Bonci, partiamo dall’inizio. In quale mo - Accanto alle specialità abruzzesi e romane, ad un mento si è convinto che avrebbe passato menù vasto e variegato dove ci sono di buone gran parte della sua vita in cucina? parecchie cose, la pizza ha ormai assunto un sono nato con la cultura del buon cibo nel ruolo predominante. Grazie al talento, alla pas - DNA, ma la folgorazione è avvenuta durante la sione e alla dedizione di Daniele Flamini, che vigilia di Pasqua di circa 35 anni fa. Mia madre Chi sono stati i suoi con suo fratello Franco porta avanti la baracca aveva impastato e messo a lievitare la pizza di maestri? (con la mamma chef in cucina a dirigere l’orche - Pasqua. Ho assistito incantato alla magia della A parte Franco Pa - stra). Beh, quella del Tinello è una pizza tonda lievitazione, senza riuscire ad allontanarmi da lermo, che ringrazierò con pochi eguali su piazza: romana, fina, mor - quel panetto che vedevo aumentare di volume. sempre per avermi in - bida sopra e croccante sotto, leggerissima e gu - Da quel giorno ho capito che la cucina avrebbe trodotto al fantastico stosa. Il pizzaiolo è appunto Daniele che, negli rappresentato una parte fondamentale della mondo del pane, ho impa - anni ha sperimentato, cambiando e rinnovando, mia vita. rato da tutti, anche dai fino ad arrivare ad una tonda praticamente per - clienti, un autodidatta aiu - fetta: la scelta di diverse farine e la maturazione Oggi dell’arte di panificare è un maestro, tato dalla mia sconfinata cu - di queste dopo la macinatura, le temperature ma la gavetta è durata decenni. riosità che mi ha portato a d’impasto e di mantenimento, i segreti della lie - Il successo non è arrivato subito, e fare il cuoco scappare di casa a 17 anni… vitazione, le cotture. Al Tinello la pizza nasce da non garantisce l’approdo immediato in tv. Que - Ma non per andare in disco - un impasto con mix di farine (tra cui seminte - sto mestiere, per cui c’è molto da faticare, si sce - teca, per essere poi rintrac - grale) così da favorire il fattore nutrizionale. glie per passione, e solo se si ha ben chiaro ciato da mio padre nei panifici. Daniele, in queste ore, sta mettendo la ciliegina questo concetto arrivano poi le gratificazioni. sulla torta: creare una sua pasta madre acida per Essere noto mi ha permesso di far conoscere il Chef internazionali che utilizzarla come “starter” al posto del lievito di mio credo gastronomico, i miei prodotti, e di segue con interesse? birra per dare finalmente la firma all’impasto. diffondere la cultura del mangiare sano e consa - Adoro il movimento gastrono - Per passare da ottimo ad eccellente. pevole. Ciò che mi ha tolto è il tempo per me mico scandinavo, il cui protago - Al Tinello d’Abruzzo è in zona Piazzale delle stesso e per la mia famiglia. Ma fa parte del nista è René Redzepi; ma ammiro Provincie, in Via Arduino 17. gioco» molto anche i grandi nomi della Matteo Mocci cucina francese, Ducasse, Ga - ©RIPRODUzIONE RIsERVATA marzo 2019 food 21

che riportano le gesta un po’ pateti - tante, lasciando sgomenti i fan di Bonci sui supplì gourmet), o vice - di luce propria. solo loro sanno di LA VERSIONE DI LORI che della loro telenovela. Per carità, entrambi che non sanno a chi dar versa di non essere abbastanza pre - essere in coerenza, o meno, con il che scagli uno smartphone su una ragione e soprattutto non vorreb - parato per dare lezioni all’altro. Ne proprio percorso. sono due star, il suppellettile (ma lontano da qual - bero dar ragione ad uno piuttosto sono usciti post lunghi quanto pubblico non vuole scegliere, per - cuno) chi, in questi anni ipercon - che un altro. Difficile capire chi temi, dove il lettore nel dubbio ri - ché apprezza entrambi. Che pos - Il pane, re della tavola nessi, non ha preso mai d’aceto, abbia fatto partire la miccia, fatto schiava di perdere la stima, la sim - sano incontrarsi e realizzare accecato da invidie, gelosie e piccole sta che il patatrac riguarda la pre - patia e la fiducia gastronomica di qualcosa insieme da donare ai più ingiustizie da social, combattendo sunta “originalità” di oguno dei entrambi. si sono pestati i piedi per bisognosi e siglare una “pax fornel - da valorizzare meglio battaglie terribilmente inutili. due, accusati dall’avversario di rovi - motivi loro, due prime donne con lis”. Bonci e Rubio se ne sono dette nare la tradizione (Rubio contro un seguito enorme e ognuno vive ©RIPRODUzIONE RIsERVATA in cucina. Ecco come AMERICA BoGnabricelei

di LOREDANA MARTORI “Come si fa ad imparare a cucinare? Da dove inizio?”. Questa è la domanda più gettonata che spesso ricevo. Non ho dubbi nel rispon - dere. si impara osservando chi ha fatto vin - cere l'intenzione sulla mancanza: i nostri nonni. Quasi sempre, la cucina perfetta co - niuga e tira i fili di queste due parole. Dove la mancanza genera un capolavoro attraverso l'intenzione; pilotata dall'amore, sia chiaro. Così le nonne delle nostre nonne, si facevano bastare quel poco che avevano, impegnandosi ed elevandosi ad architette culinarie, con quella meravigliosa intenzione nel cuore: nu - trire i propri cari, renderli felici, mostrandogli come con poco si può ottenere molto. La magia! Mentre scrivo il mio primo articolo per MapMagazine mi trovo nel bel mezzo del sud Tirol, nel cuore delle Dolomiti, precisamente a san Candido.

Il fornaio romano, maestro della pizza e dei lieviti, apre due locali a Chicago e imperversa in tv con “Pizza Hero” sul 9. «Sono scappato di casa a 17 anni, di notte. Ma non andavo in discoteca, mio padre mi ha rintracciato nei forni a fare il pane. La gavetta è lunga e il successo potrebbe non arrivare mai, questo mestiere è molto Guardo estasiata la neve e il suo meraviglioso modo di rendere magico tutto ciò su cui si faticoso e si fa solo per passione. Ascolto musica reggae e mi faccio tatuaggi, ognuno posa. Così penso: quale esempio migliore di racconta una storia, non so più quanti ne ho». Prossime aperture Miami, New Orleans architettura culinaria se non i fantastici Cane - e qualche posto in Nord Europa e forse Asia, «ma ancora non posso ufficializzare» derli? Un piatto di sostanza, consistente, buono, succoso, che scalda il cuore e rinfranca lo spirito . Inestimabile patrimonio della no - Pizza hero sta portando alla ribalta un zioni: la gente apprezza la pizza in teglia, e impazzisce stra bella Italia. Queste nonnine belle, ispirate prodotto che è un “dono”, il pane, per supplì e porchetta. sono molte le ipotesi di aper - dalla magnificenza del territorio, si facevano spesso dimenticato dalle tavole o usato tura, ma per ora non c’è nulla di concreto. bastare un pò di pane raffermo, e quello che solo come accessorio. rimaneva nella credenza. Con le loro manine se la pizza è diventata ormai un alimento principale Quali sono le scelte etiche in cucina? levigate dal tempo, pian piano, formavano delle abitudini degli italiani, il pane viene troppo Utilizzare prodotti 100% naturali e sostenibili; ma delle polpette, che senz'altro avrebbero fatto spesso bistrattato, considerato decisamente seconda - anche tutelare i piccoli produttori e i contadini dai felici gli occhietti dei bambini infreddoliti dal rio e spesso allontanato dalla tavola ed eliminato dalle quali cerco di comprare, veri eroi del nostro tempo. ruzzolare allegro giù dai pendii innevati. Con diete. In tv torno a dargli la sua straordinaria dignità. Etica però significa anche salvaguardare i miei dipen - un pò di erbe offerte dalla natura e un pò di senza scomodare tempi antichi o evocare riti religiosi, denti, metterli in regola, coccolarli, e non fare nem - amore, venivano tuffate in un bel brodo bol - il pane è… il pane. Qualcosa di sacro, come d’altronde è meno un euro di nero. lente, leggero e profumato. Et voilà, capola - una messa laica tutto il processo della panificazione». voro! Intenzione batte Mancanza anche Altre passioni? stavolta. Questa foto l’ho scattata per voi. ha due pizzerie a Chicago, e sta aprendo a Miami La musica reggae e i tatuaggi. Non so più quanti ne ho Peccato solo non possiate sentirne il profumo. e New Orleans: aperture in vista anche in europa ma sono tutti legati al mio privato, ognuno è una sto - ©RIPRODUzIONE RIsERVATA e in Oriente? ria vissuta che custodisco gelosamente. Loredana Martori è stata concorrente della sesta edizione ©RIPRODUzIONE RIsERVATA Gli stati Uniti mi stanno regalando grandi soddisfa - di MasterChef Italia e del recente MasterChef All Stars marzo 2019 sport 22

IL FENOMENO WEB #CESENASTORIES All’inferno e ritorno, quel nobile calcio di provincia

n principio fu “Cam - Defrel, Eder – lo scorso luglio è uffi - pioni – Il sogno”, l’av - Una serie ideata da Francesca Bonetti che racconta la risalita, dopo cialmente fallito. Un’esposizione debi - veniristico format di la caduta negli inferi, del Cesena. Un calcio povero ma ricco di emozioni toria di 85 milioni di euro che hanno Italia Uno incentrato fatto naufragare la gagliarda compa - I sulla squadra dilet - e di passioni, un sorso di Romagna destinato a lasciare un segno. gine bianconera dai professionisti al tantistica del Cervia che ebbe il merito campionato nazionale dilettanti. Dalla di lanciare - oltre a qualche tronista – Le puntate hanno raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni protesta di una città intera, l’orgoglio il nuovo volto del calcio in tv, la giova - ferito, l’onta dell’anonimato e dei libri nissima e già prorompente Ilaria sul sito di Sky Sport. E la favola sta diventando realtà contabili in tribunale. Le telecamere D’Amico. hanno allora cominciato a seguire la Quella di “Campioni” fu una serie di di PIER PAOLO MOCCI rinascita. Partendo dai bar della ri - soli due anni probabilmente ideata in viera fino al campo di gioco, con i cal - anticipo rispetto ai tempi “social” di ciatori vecchi e nuovi alle dipendenze oggi. Troppo sacro il calcio per poterlo del veterano Davide Biondini, centro - affrontare da dentro, fin negli spoglia - campista di lungo corso (con dei pas - toi, durante gli allenamenti, raccon - saggi in Nazionale), che per la causa tando la vita privata dei suoi ha mollato tutto, e dalla serie A è an - protagonisti. I riflettori sulle gesta di dato a prendere per mano i compagni Alfieri, Giuffrida, Borriello Jr e Arrieta insieme al capitano De Feudis per far si andarono così spegnendo inesora - rinascere il nuovo Cesena. bilmente dopo appena un paio d’anni. sospinti da un clima di entusiasmo ir - A nulla valse la promozione in serie D refrenabile (8500 abbonati), e da una dei gialloblu e l’ottimo share. dedizione meticolosa dei suoi “attori Intanto il mondo cambiava e il calcio, protagonisti”, ecco le incredibili pro - rimanendo al passo coi tempi, aveva dezze di GR9 e compagni (l’attaccante disperatamente bisogno di essere rac - Giovanni Ricciardo, nella puntata 12 contato in modo poetico da chi stava con la telecronaca di Fabio Caressa, è notando qualcosa di strano, lavorando autore di una tripletta stratosferica affinché il sogno non scomparisse contro il santarcangelo). Una caval - davvero. Erano gli anni di Calciopoli, cata che ha l’aria di essere qualcosa di dell’Italia mondiale del 2006, ma eroico, che travalica i confini regionali, anche delle scommesse di Beppe si - e che sta contagiando tutti gli appas - gnori e di tutto il clan degli “zingari” sionati di calcio, di sport, e di storie che ha sconvolto l’ultimo decennio e epiche da raccontare ai propri figli. oltre. Un’ideale voce narrante felliniana con Televisivamente parlando, eccetto Nella foto grande i tifosi allo stadio Orogel - Dino Manuzzi. A centro pagina il bomber bianconero Giovanni Ricciardo, soprannominato GR9 parole e suoni tipici di quella terra, da qualche sporadica e documentaristica “burdel” a “patacca”, che oltre a conse - eccezione (si pensi al mediometraggio fuori in sordina “squadre da incubo” online in questi mesi su skysport.it, razione con sky. gnarci un sorso di Romagna ci restitui - Zero a Zero sulla vicenda di tre giovani (in verità prima su Tv8 e Cielo) il rea - dove la scelta del web - visibile free Ne viene fuori è un piccolo capolavoro, scono in immagini il significato di promesse della primavera della Roma) lity con Vialli e Amoruso mutuato senza abbonamento - ne sta decre - con le mini puntate che accompa - passione, impegno, sudore e sacrificio. abbiamo assistito al vuoto assoluto. dagli hotel, bar e ristoranti, con i due tando la fortuna, condivisa e visualiz - gnano il susseguirsi delle giornate di E tanto divertimento. Forza Cesena, A parte i soliti rotocalchi con ex gioca - ex calciatori che si sostituiscono a zata anche attraverso i social con campionato, partendo da una tragica – da tutti noi! tori e opinionisti brizzolati a parlare di Cannavacciuolo e Gordon Ramsey cer - numeri grandi e virali. calcisticamente parlando – situazione ©RIPRODUzIONE RIsERVATA fuorigioco in maniera anche un po’ cando di motivare e rimettere insieme si chiama #Cesenastories ed anche societaria: il fallimento e la retroces - Ecco come e dove vederlo: sessista, nulla da segnalare (non male squadrette di paese sconquassate. Ca - qui c’è lo zampino di Francesca Bo - sione d’ufficio nelle categorie non pro - #CESENASTORIES: due appuntamenti la serie “Giovani speranze” sulle giova - rino, con il limite di un format rigido e netti (ufficio stampa di “Campioni”) fessionistiche. Il Cesena - la settimanali per il docu-reality web, il mer - nili della Fiorentina andata in onda prevedibile, una favola con il dramma ora giornalista di sky sport, che ha provinciale che negli ultimi anni ha coledì ed il venerdì sul sito skysport.it, sulla anni or sono su Mtv). sky sport poi ha e il lieto fine. ideato il programma, realizzato dalla avuto nelle fila giocatori come Giac - App di Sky Sport e sugli account social deciso di azzardare: dal cilindro tira Niente in confronto alla favolosa serie società di calcio romagnola in collabo - cherini, Parolo, Candreva, Nagatomo, Twitter e Instagram di Sky Sport. marzo 2019 storie 23

uante storie, sem - plici e straordina - IL BLOG rie, nel blog “Tracce Volanti” della gior - Tracce volanti, nessuno è escluso Q nalista e scrittrice Valeria scafetta, Il blog di Valeria scafetta, raggiun - temi della mafia o dell’uguaglianza una donna coraggiosa, che non sta gibile scrivendo “Tracce Volanti sociale, giovani scrittori o aspi - smettendo di vivere la sua vita fino in blog” sul vostro motore di ricerca, ranti tali, cuochi, contadini, inse - fondo per raccontare quella degli altri, è un grande libro aperto pieno di gnanti e musicisti. Chiunque solo da un altro punto di vista. O me - storie e di sorrisi. Pochissimi, se abbia una storia da raccontare fi - glio, da un’altra latitudine. “Lasciare non nessun, personaggio famoso, nirà - prima o poi - sotto la lente e Roma, la mia amata città, è stato un piuttosto perfetti sconosciuti che la penna affabile di Valeria sca - modo per non odiarla e per ricomin - stanno dando un senso alla loro fetta. Per i lettori invece niente di ciare altrove con il pensiero un giorno, vita con spettacoli in scena sui più interessante. chissà, di tornare”. Valeria scafetta in questi mesi è diven - tata amica di MapMagazine e i nostri per alcuni diventato quotidianità, per giornali sono gemellati, è possibile che altri un po’ perso, per altri ancora, meta in futuro nasca qualcosa di professio - da raggiungere. La traccia volante che nale tra di noi. La stima e l’amicizia in - io chiedo alla fine di ogni intervista, ri - tanto sono già iniziate. Questa è la sua porta spesso le espressioni: non arren - storia. dersi, amare ciò che si fa, credere in sé stessi. Rispetto a chi pensa che vinca la Chi è Valeria Scafetta oggi e chi era rassegnazione e l’indifferenza, io sto prima di creare il suo blog e deci - avendo la fortuna di incontrare e scri - dere di andare a vivere in provin - vere di chi resiste e lavora, lotta, scrive, cia? canta, crea per sé e per gli altri. Ero, come credo di essere rimasta, una persona che non riesce a stare ferma e a Cosa vuole ora per sé, per il suo fu - concentrarsi su un solo impegno. Era turo, su cosa sta lavorando? nato da poco il mio secondo figlio, Vorrei cercare di non farmi travolgere Luca, ed avevo perso il mio lavoro sta - ogni volta da quello che faccio, per cui bile come direttore di un giornale on - ora vedo tracce ovunque e mi impongo line a Roma. Per fortuna avevo tempi da quotidiano. se penso al con - incontrato il geniale e generoso Gian - fronto con mia sorella, eterna ritarda - luca Nicoletti che mi ha portato a colla - borare per il suo sito sempre tratto linfa, come quando con il www.pernoiautistici.com. Nello stesso pancione sono andata nei primi centri La storia di Valeria Scafetta , giornalista, scrittrice e mamma tempo avevo iniziato a scrivere un libro di accoglienza approntati a Roma per insieme alla mia amica Nikki Guelfi, nel far fronte all’arrivo di centinaia di ri - quale ho provato a raccontare la sua chiedenti asilo, a raccogliere le loro sto - battaglia contro il tumore. La Zampata rie. Ne è venuto fuori un terzo libro della Tigre è stato pubblicato dalla Alter Scarpe nel deserto per Ded’a Edizioni. Ego mentre già ero qui a Pesaro: a di - Belle soddisfazioni stavano arrivando cembre di quest’anno ci siamo classifi - anche dal lavoro del giornale online su cate seconde nel Premio Internazionale Roma che stavo dirigendo, nel quale Roma ti lascio “La donna si racconta”. Parallelamente avevo raccolto tanti ragazzi con voglia a tutto, un’occupazione che credo avrò di imparare, ora giornalisti in forza in per sempre, senza timore di licenzia - diverse redazioni, purtroppo però è ar - menti (almeno lo spero), provavo e rivata la grande delusione. Ho capito provo a crescere i miei due figli, Viola e che tranne i meravigliosi redattori, gli Luca. Ho lasciato Roma quando ho ca - altri compagni di avventura non ave - perché ti amo troppo pito che sarebbe stato difficile trovare vano alcuna intenzione di portare un lavoro stabile in circuiti che cono - avanti il progetto: ho dovuto arren - scevo bene. Come ripeto spesso agli dermi e scrivere l’articolo di chiusura. «Il mio pensiero un giorno è quello di tornare, ma oggi Pesaro è la città ideale. amici: lasciare la mia amata città è stato un modo per non odiarla e per ricomin - Quando le è venuta l'idea del blog, Il mio blog “Tracce Volanti” è un serbatoio di vite e di esperienze: ciare altrove con il pensiero un giorno, “Tracce Volanti”, quali caratteri - chissà, di tornare. Pesaro è una culla stiche ha e a chi si rivolge. un modo per continuare a fare la giornalista come piace a me. che ha accolto me e la mia famiglia con stavo soffrendo di astinenza da scrit - Non bisogna arrendersi, basta amare ciò che si fa e credere in sé stessi. la serenità delle sue strade, spiagge, tura, tanto che pubblicavo cronache strutture ordinate e pulite. Un luogo dettagliate delle mie giornate nei post Non vince la rassegnazione e l’indifferenza, vince chi resiste e lavora, ideale per pensare ad altre idee e rico - di Facebook. Tra gli amici che consiglia - minciare a muoversi. vano di raccogliere i miei pensieri in un lotta, scrive, canta, crea… per sé e per gli altri» libro, c’è stato chi ha pronunciato la pa - La più grande soddisfazione della rola “blog”. sua "prima" vita e la più grande de - Ci ho pensato, lusione, professionalmente par - ne ho guardati durre e creare su carta personaggi e at - taria: io le chiedo i disegni e lei me li lando. alcuni e ho co - mosfere. Credo quindi che il blog sia ri - manda con calma, senza ansia, spesso Per fortuna nel mio percorso professio - minciato a ri - volto a chi si voglia prendere pochi vorrei essere lei. La domenica mi piace - nale ho avuto più soddisfazioni. Ho in - flettere. Mi minuti per scoprire una storia, sentirsi rebbe riuscire a dormire, senza sensi di contrato tanti maestri, sinceri che si sono chiesta meno solo ed emozionarsi. colpa, fino alle 11. spero quindi che i sono rivelati anche amici preziosi: Enzo cosa avesse col - miei figli capiscano quando mi capita di Ciconte, Vincenzo Vasile, Fabrizio Feo, pito dei miei Ogni persona si racconta in cam - trascurarli perché “sto scrivendo” o ma l’elenco sarebbe più lungo. Grazie a post: il rac - mino, tracce e pezzi di vita di per - grido “silenzio devo finire un’intervi - loro sono riuscita a provare l’emozione conto e la pre - sone che vedono lontana la meta sta”. Concretamente, mi piacerebbe in e l’orgoglio di pubblicare a soli 25 anni sentazione di ma che hanno capito che forse sta futuro raccogliere le tracce in un libro e il mio primo libro U baruni di Partanna situazioni e tutto nel viaggio. O forse hanno magari approfittare delle presentazioni Mondello. Storia di Mutolo Gaspare, ma - personaggi che fatto di necessità una virtù: assa - per mostrare dal vivo i protagonisti. Ci fioso pentito per Editori Riuniti e, a 27, il mi circondano. porare ogni giorno la vita e porsi abbinerei una mostra itinerante di dise - secondo Ammazzate Beppe Alfano per la È il mio modo obiettivi abbastanza "a vista", con gni di mia sorella con i quali realizze - collana “I Misteri d’Italia” dell’Unità. di lasciare una Sopra Valeria Scafetta, al centro il suo blog. Qui il disegno di Annelise, sua sorella licenza di sognare. remo a breve anche delle magliette e Altre soddisfazioni sono arrivate dai traccia. sto scoprendo che ognuno racchiude borse. Un viaggio di pagine scritte e di progetti di educazione alla legalità, por - Ognuno ha il mondi di esperienze e di possibilità, a tappe, percorse insieme alle mie tracce tati avanti con un gruppo di amiche ec - suo e ci sono tante persone che, incon - nale. Ogni tanto aggiungo ancora delle volte anche impensabili. Finora l’ele - volanti, nel nostro stile. Vorrei dare il cezionali, per la presidenza della sapevolmente, imprimono segni che mie cronache quotidiane: a 40 anni bi - mento comune è la necessità di non di - mio piccolo contributo nel diffondere Regione Lazio. Abbiamo seguito corsi possono aiutare gli altri a percorrere, ri - sogna sempre tenere in allenamento strarsi nel cammino, guardando consapevolezza, bellezza e solidarietà. di teatro in carcere, gemellaggi con trovare o intraprendere una strada. l’ironia. Il blog si arricchisce di altri soprattutto a quei passaggi, quei detta - In fondo, a 41 anni, credo ancora si scuole in realtà più difficili, fatto cono - sono le tracce volanti. C’è voglia di rac - segni speciali che sono quelli della ma - gli che sembrano minimi invece rac - possa cambiare il mondo. scere storie di lotta e di coraggio a cen - contarsi, di aprirsi: ogni mio articolo è tita di mia sorella, Annelise scafetta, chiudono la bellezza che dà la forza per Cristina Orazi tinaia di studenti. Dagli incontri ho uno scambio, un’operazione emozio - restauratrice, da sempre abile a ripro - andare avanti. In tutti c’è poi un sogno, ©RIPRODUzIONE RIsERVATA