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I luoghi abitati dai frati cappuccini nella Tuscia*

Cenni storici PADRE RINALDO CORDOVANI

donne e bambini; gli uomini erano mondiale nel convento si istallarono i ospitati all’interno del convento, reparti del maresciallo Kesserling e, dove avevano trasportato anche le per i danni subiti dal convento, il cose più importanti e necessarie dalle Ministero dei Lavori Pubblici inviò loro case, per salvarle dal saccheg- nel 1971 una buona somma di dana- gio. Il convento non fu toccato, anzi ro per far fronte a lavori di ristruttu- quasi ogni giorno il Duca e i suoi razione dell’edificio. dignitari vi si recavano a passeggiare Dal primo aprile 1982 il convento e provvedendo a rifornire i frati e i è stato affidato all’Istituto delle profughi di pane, vino ed altro cibo Suore Sacramentine di Bergamo che necessario. hanno reso l’ambiente del convento, I frati furono costretti ad abban- ormai in grave abbandono, più con- donare il convento almeno quattro fortevole per le loro attività. Il consiglio comunale di volte. Nel 1660 per disposizione Nel 1999 hanno promosso Acquapendente nella seduta del 5 pontificia che richiedeva la riduzione l’“Associazione Casa di Lazzaro” giugno 1570 mise all’ordine del gior- delle case religiose, nel 1798 per come luogo d’incontro e di condivi- no la proposta di invitare i frati cap- decreto della Repubblica Romana sione, privilegiando le famiglie e i puccini nel territorio del , che indemaniò tutti i beni degli “sofferenti”. affidando a loro la chiesa della Ordini religiosi, espulse i frati dal Madonna di Portonebbiano o altro convento e si appropriò dei loro beni, luogo, di scrivere al Ministro provin- dei quali, nota il cronista, “la minima ciale e fare del tutto affinché accet- parte resta alla Repubblica, perché tassero l’invito. Nel 1575, i frati, fra di loro si dividono impunemente i consultati, scelsero un terreno su un calici ed argenti ed altre sacre sup- poggio sopra la valle Citerna dietro a pellettili ed utensili dei conventi”. Castel Nuovo “per un tiro d’archibu- Caduta la Repubblica, vi tornaro- gio”. Il Comune comprò i terreni e li no l’anno successivo. Nel 1810 per la offrì ai frati, i quali vi piantarono la soppressione napoleonica ed, in fine, croce ed iniziarono la costruzione nel 1875 in occasione della soppres- dello stabile con il contributo del sione degli Ordini religiosi da parte Comune e di privati. del Governo italiano. Furono accolti Il vescovo, mons. Simoncelli, in una casa del Cavalier Falzacappa. derogando alla proibizione di intro- Il convento fu ricomprato il 12 otto- Il Consiglio comunale di durre nuove fondazioni religiose, ne bre 1878 da Domenico Mazzuoli e Bagnoregio nel 1565 approvò autorizzò la costruzione, perché ceduto ai frati, che vi tornarono il 7 all’unanimità la richiesta di chiamare richiesti con insistenza dal Comune. dicembre successivo e vi rimasero i cappuccini nella città con l’impe- Fu terminato nel 1579. La piccola fino alla morte dell’ultimo frate cap- gno da parte di tutta la comunità di chiesa fu dedicata a San Francesco puccino nel 1980, padre Bernardo provvedere al necessario per la d’Assisi. Nel 1642 i cappuccini furo- Fioretti da , laureato costruzione del convento. Passarono no coinvolti nella vicenda guerresca in lettere classiche che insegnò per degli anni alla ricerca del luogo e di Odoardo Farnese, Duca di Parma, molti anni nel liceo statale di della chiesa più idonei. Solo nel 1581 che si era ribellato al Papa. Tentarono Acquapendente e fu parroco per 15 il Comune consegnò ai cappuccini la di fare opera di pace e mantennero anni nella parrocchia rurale di chiesa di Santa Maria de Jajaro o per molto tempo in chiesa più di 200 Centeno. Durante la seconda guerra dell’Olmo, in contrada Aiaio, messa

* Nell’elenco dei conventi cappuccini nella Tuscia sono inclusi anche quelli umbri di Ficulle e di Orvieto, perché fanno parte della Provincia Romana dei Frati Cappuccini, che comprende anche quei Territori.

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I luoghi abitati dai frati cappuccini nella Tuscia

a disposizione dal vescovo. nell’epidemia che colpì il paese nel degli Anguillara, moglie di Paolo Subito dopo acquistò anche il ter- 1707, nella quale morirono 180 per- Emilio Cesi, marchese di Riano. Fu reno adiacente per costruirvi il con- sone. Diressero l’assistenza ai malati poi ceduto poi al Principe Giuseppe vento, che fu completato nel 1585. In e uno di loro, padre Angelo da Giustiniani. La chiesa fu consacrata questa circostanza si ampliò anche , ne fu contagiato e morì il 21 luglio 1696 da mons. Nicola l’antica chiesa della Madonna infetto il 4 settembre di quell’anno. Cardini, vescovo di Acquapendente e dell’Olmo, che fu dedicata al bagno- Nell’ultima guerra mondiale il dedicata all’Immacolata Concezione. rese san Bonaventura. convento divenne punto di riferimen- Il convento, posto su una collinet- Qualche anno dopo, nel 1597, fu to per la popolazione, che si rifugia- ta e immerso nel verde, è stato luogo costruita la sacrestia e ampliato il va in convento per cuocere il pane e di noviziato e di studio. convento, che successivamente ospi- tirare su l’acqua dal pozzo del chio- Con l’attuazione delle leggi di tò per molti anni e a varie riprese, gli stro, poiché la condotta pubblica era soppressione, ad opera del Governo studenti cappuccini per i corsi di filo- stata bombardata. italiano, il convento fu indemaniato e sofia. Questo favorì l’impianto e Nel dopo guerra, grazie all’inizia- i cappuccini furono costretti ad l’ampliamento di una biblioteca ben tiva del concittadino prof. andarsene il 6 luglio 1875. fornita ed aggiornata, per cui nel Bonaventura Tecchi, accolse il L’anno successivo fu comprato 1910 fu necessario costruirne una “Centro di Studi Bonaventuriani”, da all’asta pubblica dal Principe nuova sopra il coro. lui creato e gli incontri del movimen- Odescalchi a nome dei frati stessi, Nel corso degli anni anche la to “Per un mondo migliore”, ideato che intanto aveva ospitati nella chie- chiesa fu oggetto di attenta cura. Si dal gesuita padre Lombardi. sa di San Vincenzo. ristrutturarono le cappelle laterali e Notissimi gli ultimi frati bagnoresi: Qui è nato padre Francesco se ne fecero di nuove, sull’altare Antonio Gentili, Bonaventura Pellegrini, il grande missionario stu- maggiore fu collocata la grande tela Paiolo, Camillo Mostarda, dioso in Eritrea, che tradusse anche con San Francesco e San Ildebrando Pasqualoni. la Bibbia nella lingua gheez. Bonaventura che venerano Con atto notarile del 1966 il con- Nel 1949 il convento fu affidato a l’Immacolata. L’opera d’arte ora si vento è stato ceduto alle Suore del Don Ildebrando Onofri, Abate può ammirare nella chiesa dei cap- Protettorato di S. Giuseppe che Generale dei Benedettini silvestrini, puccini di Orvieto. hanno ristrutturato il complesso fina- il quale vi istituì un orfanotrofio fem- Con l’avvento dell’effimera lizzato alla formazione cristiana e minile. Repubblica Romana, si avanzò l’ipo- religiosa e alle attività proprie Nel 1961 il complesso fu alienato tesi di trasformare il convento in dell’Istituto. in favore del Pio Sodalizio delle Ospedale, ma non se ne fece nulla. Riparatrici del Santo Volto. Invece i cappuccini furono costretti ad abbandonare il convento nel 1810, perché il regime napoleonico aveva deciso la soppressione di tutti gli enti religiosi. Lo stabile fu messo in ven- dita, ma siccome non si presentò nes- suno a comprarlo, i frati poterono tornarvi e rimanervi tranquilli fino al 1873, quando anche il Governo ita- liano soppresse tutti gli Ordini reli- giosi, ne incamerò i beni che vendet- te all’asta ed espulse tutti i religiosi Bassano di dai conventi. () I cappuccini di Bagnoregio furo- Il convento di Bassano fu iniziato no accolti nel palazzo Riccianti, oggi a costruire nel 1580 per interessa- Il primo convento dei cappuccini Quintarelli, fino a quando non riusci- mento da Maddalena Orsini, moglie a Civita Castellana risale al 1534. rono a riacquistare il loro convento. di Angelo De’ Cezi degli Anguillara Furono chiamati dalla Comunità, che I cappuccini si resero disponibili e fu condotto a termine da Porzia costruì per loro un piccolo convento

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con chiesa dedicata a Sant’Anna. Ma d’affitto col Principe Torlonia per la dovette essere abbandonato perché il durata di otto anni, ma il Principe luogo era malsano. Nel 1577 il cedette gratuitamente convento, orto, Consiglio comunale costruì il nuovo vigna e bosco ai cappuccini stessi, con chiesa intitolata a San Lorenzo rimasti nei locali del convento grazie Martire. Il terzo convento fu costrui- al Municipio, che riservò a loro una to nel 1636. Il papa Urbano VIII, con parte dello stabile affinché officias- una lettera del 1636 indirizzata sero la chiesa. Messo all’asta una all’architetto pontificio, il cappucci- seconda volta il 5 maggio 1891, fu no padre Michele da Bergamo, lo comprato dai frati stessi per lire autorizzava a vendere all’asta il vec- 10214. Nel 1911 fu utilizzato come chio convento e la chiesa per locale contumaciale. costruirne uno nuovo dedicato a San Farnese Fu venduto alle Suore di Nostra Lorenzo Martire in località Nottiano. Il convento di Farnese fu fondato Signora della Mercede il 22 novem- La Comunità contribuì in modo dal Duca di , Mario Farnese. bre 1926. determinante alle spese e gli operai La chiesa, dedicata a San Francesco Farnese è il luogo di nascita di prestarono la loro opera lavorando d’Assisi, fu consacrata da mons. due celebri frati cappuccini. Padre insieme ai frati, anche nel costruire il Ferdinando Farnese, vescovo di Angelo (Leone Leoni), Ministro pro- ponte che unisce il convento al Parma. In questa chiesa sono sepolti vinciale e Custode generale. Dal paese. Nel 1703 si aggiunsero alcune cinque della famiglia Farnese: Mario 1948 al 1955 fu presidente dei stanze, due locali per gli ospiti e per e la moglie Camilla, Ferdinando, Cappellani nell’ospedale di Santa gli infermieri. Nel 1721 il convento Ferrante e Fabio. Nel 1592 furono Maria della Pietà in Roma. Religioso venne restaurato e la chiesa fu rifatta fatti dei lavori finanziati dal Principe dotato di «buon senso», abbellito di del tutto. Verso la fine del 1700 le Sigismondo Chigi e nel 1628, su un carattere affabile e paterno, sereno truppe francesi invasero Civita richiesta di una nobildonna di e cordiale. E’ morto a Roma nel 959. Castellana, i frati dovettero abbando- Montalto, fu eretta una cappella in L’altro è padre Giovanni Battista nare il convento che fu occupato dal onore del beato Felice da Cantalice, (Giulio Fabrini), uomo di vivida quartiere generale delle truppe, poi il primo santo dei cappuccini. intelligenza, di vasta cultura e di saccheggiato e devastato. Nel 1672 ci fu una grande carestia marcato senso del concreto, insegnò Nel 1639 moriva a Priverno padre e a Farnese, allora Principato di teologia e fu Ministro provinciale per Innocenzo da Civita Castellana in Agostino Chigi, nipote di Alessandro un sessennio, 1° Definitore e fama di santità. Pare Ilario da Civita VII, fu razionato il pane. Procuratore generale (1964-1970). Castellana (Petrangola Giovanni) nel Nel convento dei cappuccini, il Per 20 anni fu Officiale della Sacra 1656 morì vittima di contagio nel pane non mancò mai per la durata di Congregazione per i Religiosi e gli servire gli appestati a Sezze. due mesi, cioè fino alla stagione del Istituti Secolari. E’ morto a Roma nel Con la legge di soppressione raccolto del grano. “Iddio, si legge 1979, a 65 anni. degli istituti religiosi emanato dal nelle cronache, lo moltiplicava di governo italiano, il convento divenne maniera che i frati ne avevano proprietà demaniale e, in parte, abbondantemente e per i loro bisogni comunale, la chiesa divenne cappella e per dispensarne ai poveri”. funeraria e nell’orto dei frati fu stabi- Il 19 ottobre 1867, vicino al con- lito il cimitero. I cappuccini presero vento si verificò uno scontro tra gari- in affitto una casa con orto e vigna un baldini e zuavi pontifici. po’ fuori la città e vi rimasero ancora I garibaldini occuparono il fabbri- per sei o sette anni in attesa di ritor- cato del convento e gli zuavi, venuti nare in convento. da , la vigna. Frate Pietro Ci furono vari tentativi in questo da Montemontanaro volle spalancare senso anche da parte del Comune e la porta del convento per facilitare la della Diocesi. fuga ai garibaldini sconfitti. Nel frattempo in varie città italia- Alcuni di loro, già fuori della ne scoppiò il colera e il Municipio porta, gli spararono addosso ucciden- chiese al governo l’utilizzo dell’ex dolo sul colpo. Fu ferito gravemente convento per adibirlo a lazzaretto, e i anche un altro frate, mentre traspor- cappuccini vi furono fatti tornare per tava un fascio di legna. I caduti nella assistere i malati con la promessa di battaglia furono sepolti vicino alla riavere il convento. cappella della Madonna di Loreto Ficulle Ma, cessata l’epidemia, nel 1885, costruita e officiata dai frati. Nel territorio di Ficulle in un il governo riprese lo stabile e lo mise Il 27 settembre 1875, in seguito bosco a tre chilometri dal paese si in vendita all’asta pubblica. alle leggi di soppressione promulgate trovavano dei ruderi che vennero Oggi la chiesa, in parte diruta, è dal Governo italiano, furono venduti denominati “le mura di San adibita a magazzino e il suo titolo all’asta tutti gli oggetti del convento Francesco”. “San Lorenzo” è stato trasferito alla già indemaniato. Il 22 dicembre 1879 Erano i resti di una primitiva nuova chiesa parrocchiale. il Municipio stipulò un contratto chiesa e di un convento che avevano

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il titolo di San Francesco del Monte, fabbricati a spese del popolo, in ricordo del passaggio di San Francesco in quel luogo nel 1218, mentre era ospite dei benedettini della Badia di San Nicolò del Monte Orvietano. Quando, nel 158o, vi furono chia- mati i Cappuccini, si progettò un restauro, ma vista la condizione del vecchio fabbricato, si decise di Montefiascone costruire un nuovo convento più vici- Il convento di Gallese fu fondato La prima residenza dei frati cap- no al paese, in cima ad una collina, il primo marzo 1501, secondo una puccini fu nell’Isola Bisentina del dove vi era una piccola cappella in memoria d’archivio, su richiesta del lago di , chiamati da cui era raffigurata la Madonna delle Duca Altemps, sul colle di Santa Odoardo Farnese nel 1599, su richie- Grazie che diede, poi, il titolo alla Maria. Il terreno fu donato dal sta di Clemente VII e vi rimasero chiesa e al convento. Capitolo della collegiata. fino al 1631. Prima di loro vi erano Il popolo e il Comune con grande La chiesa fu dedicata a San stati i francescani Osservanti, i quali generosità e impegno contribuirono Francesco. Nel 1625 (in occasione vi erano andati su richiesta di alla costruzione, alla realizzazione della beatificazione del primo santo Ranuccio Farnese, che aveva restau- dell’orto, del bosco e delle mura di cappuccino, Felice da Cantalice) rato il convento e le chiese dell’isola. cinta. Dal vecchio convento si cercò Gaspare Tassi fece dipingere e porre Il 5 maggio 1568 la Signora di trasferire quel poco che era rima- sull’altare maggiore un quadro con la Armellina aveva donato ai cappucci- sto. Vi fu trasportata anche la campa- Madonna che porge il Bambino al ni una casetta nella città di na con incise le invocazioni alla Beato Felice, San Francesco e il Montefiascone. Ma con l’andare Vergine, a San Francesco e lo stem- committente. Ma il posto era scomo- degli anni il luogo si rivelò troppo ma comunale. do e poco salubre, perciò i frati, nel angusto e la Comunità di Nel 1629 con il contributo di un 1637, decisero di abbandonarlo e Montefiascone s’incaricò di costruire lascito, si costruì un dormitorio su costruirne un altro altrove. per loro un convento in contrada progetto di padre Michele da Il Duca Altemps e restaurò il con- Taratarola. La nuova costruzione fu Bergamo, che allora stava costruen- vento con interventi ambientali per benedetta il 4 febbraio 1580. do il grande convento romano di migliorarne l’aria, e i cappuccini Allora essi lasciarono definitiva- Piazza Barberini. rimasero. mente il convento dell’Isola Nel 1640 moriva a Genova padre Nel 1685 moriva a Sundi, nel Bisentina e si trasferirono, con tutte Lorenzo da Ficulle, sacerdote di Congo, padre Filippo da Gallese, per le loro masserizie, nel nuovo conven- santa vita. Nel 1857, Poi IX, in visita 17 anni missionario apostolico nel to. Nella peste del 1657-58 quattro cappuccini morirono nell’assistenza alle terre del Patrimonio di San Congo, dove lavorò tra sofferenze e agli appestati in paese e nel circonda- Pietro, si sostò in preghiera nella privazioni di ogni genere. Morì ucci- rio del lago. Di nuovo furono volon- chiesa dei cappuccini e si fermò a so dagli idolatri per aver distrutto tariamente in prima linea nell’assi- salutare i frati. tutti i loro idoli. stenza ai colpiti dall’epidemia nel Il convento, assieme a quello di Il convento fu chiuso e abbando- 1761: in quella circostanza fr. Felice Orvieto, fu soppresso nel 1860 con nato prima nel 1652 per decisione di da Montefiascone (Zampetta Regio decreto del Commissario Papa Innocenzo X che volle ridurre il Giuseppe) scrisse un libriccino di Generale Marchese Gioacchino numero dei conventi, poi nel 1875 norme igienico-sanitarie come istru- Pepoli, e i frati, espulsi e senza abita- per la soppressione degli Ordini reli- zioni per assistere i malati, dato che zione, lasciarono la casa e il paese giosi decretata dal Governo Italiano. non si trovava più chi se ne prendes- definitivamente nel 1863. Fu abbandonato definitivamente nel se cura. Nel 1884 il sindaco Mauri, a Oggi è Casa di riposo per anziani. giugno 1894, anche perché a ridosso nome della Giunta, chiese ai cappuc- Vi si conserva una lettera autentica di del convento era stato costruito il cini che si tenessero pronti per assi- San Crispino da . cimitero.

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stere i malati in previsione di una ti a nel 1792. Furono provviso- fino al 1881, poi furono accolti pres- eventuale epidemia, perché non si riamente sistemati nell’Ospizio so il Santuario della Madonna delle trovava chi potesse farlo. lasciato libero dai francescani della Grazie e il convento fu venduto Nel 1916-’17 nel convento fu sta- Penitenza, detti Scalzetti, con la pro- all’asta il 20 ottobre 1882. Lo ricom- bilito il Lazzaretto e vi furono rico- spettiva di costruire in seguito un prarono e vi rimasero fino 1907, verati 16 malati di meningite. convento per loro. Fu affidata a loro quando il convento fu alienato a I cappuccini furono cacciati dal anche la chiesa delle Catacombe. favore delle Suore Oblate Salesiane convento più di una volta dai vari La presenza dei cappuccini in Francesi. Oggi è abitazione privata. governi che si sono succeduti. questo ospizio, affiliato al vicino L’ultima volta fu nel 1873, per la convento di Ronciglione, durò fino al soppressione decretata dal Governo 1796. italiano. Allora i frati si rifugiarono nella frazione di Zepponami e costruirono la chiesa della Madonna del Giglio e, intorno, il piccolo con- vento (1873). Il convento fu destina- to a biblioteca e il terreno venduto all’asta. I cappuccini vi tornarono nel 1877, ma il Comune lo mise all’asta nel 1892 e i cappuccini su richiesta Orvieto della popolazione e del vescovo, lo La prima notizia della presenza dei ricomprarono e vi tornarono di cappuccini in Orvieto è del 25 ottobre nuovo. L’ultima guerra ha veduto il 1550, quando chiesero al comune un convento pieno di gente, di tedeschi sussidio per acquistare delle coperte. e di americani. La profonda cantina Il convento dei cappuccini di Orte Il Consiglio stanziò subito 5 fiorini. del convento fu rifugio sicuro ed fu costruito nel 1596 per interessa- Inizialmente ebbero un luogo vicino ospitale per tante famiglie durante i mento della famiglia Quarta, che si alla chiesa dell’Annunziata. Nel 1551 il bombardamenti. riservò il diritto di sepoltura nella Comune deliberò di costruire un con- Il 26 maggio 1944, alle ore 7,10, tomba di famiglia in chiesa. vento in una zona coltivata a vigneto in alcune bombe caddero nell’orto del Il vescovo di Civitacastellana contrada San Lorenzo fuori le mura, ma convento, ma senza provocare danni Angelo Sozzadini la consacrò il 20 poi si decise di acquistare la chiesa e il alle persone. Il convento era diventa- agosto 1624 e fu dedicata a San monastero di San Bernardo, dove i cap- to non solo rifugio, ma anche luogo Michele Arcangelo e San Francesco puccini si trasferirono nel 1571. di raccolta di viveri e vestiario d’Assisi. I cappuccini esitarono un La struttura fatiscente fu adattata Nel corso dei secoli, 31 cittadini po’ prima di dare il consenso per secondo le loro esigenze, con materiale di Montefiascone sono divenuti cap- costruirlo, tanto che se ne discusse in così povero che presto si dovette inter- puccini. Uno di questi, fr. Felice una riunione tenuta a Frascati il 24 venire per restaurarlo. (Mengarani Giannantonio) è “servo aprile 1592, e si diede parere negati- Nel 1664 i frati, dietro richiesta insi- di Dio”, morto in fama di santità nel vo: “non si vinse per avere 37 fasoli stente del Comune che considerava il 1828. Molti ricordano ancora il in disfavore e 36 fave in favore”. convento troppo lontano dalla città e “cavadenti” fra Lorenzo da Bagnaia Poi, evidentemente ci si ripensò. poco sicuro per i religiosi, chiesero il (+ 1935) e, soprattutto, il concittadi- Sopra le porte del Coro c’erano due permesso sia ai Superiori che al Papa no padre Bernardo Fioretti, professo- piccoli quadri del Baciccio. Alessandro VIII di vendere il convento re di lettere classiche nelle scuole Mons. Nuzzi, sotto il pontificato per trasferirsi in un altro luogo messo statali, morto nel 1980. Per molti di Clemente XI vi costruì un piccolo loro a disposizione da alcuni cittadini. anni vi è stato il seminario per i dormitorio, la biblioteca ed “un Ma il permesso non fu mai concesso. ragazzi aspiranti alla vita dei cappuc- pezzo di sito verso Viterbo”, Vennero eseguiti, alcuni lavori necessa- cini, nel 1981 vi si trasportò provvi- costruendovi anche una cappella, ri, come, ad esempio, il rifacimento dei soriamente il liceo scientifico e altre dipinta poi dal nipote Innocenzo muri della clausura. scuole superiori. Ora è casa di acco- Nuzzi. I cappuccini furono ripetutamente glienza, soprattutto per gruppi giova- Ad Orte il 10 aprile 1639 padre cacciati dal convento dalle varie sop- nili. Michelangelo da Genova mentre pressioni del 1800. nella predica di quaresima stava par- Vi tornarono dopo quella napoleo- lando del Paradiso, spirò esclaman- nica e ricomprarono il convento dopo do: Paradiso, Paradiso! Qui morì il quella italiana. Quando vi rientrarono 18 settembre 1702 padre Serafino da nel 1897, lo trovarono ridotto in pessi- Todi, religioso di grande prudenza, mo stato e bisognoso di grandi restauri. abilità ed esemplarità di vita. Il 22 ottobre dello stesso anno, in occa- E’ tradizione che l’acqua del sione della festa del Beato Crispino da pozzo fu trovata miracolosamente. Viterbo, che vi era vissuto per circa 40 Durante la soppressione decretata anni, venne riaperta la chiesa. Nepi dal Governo italiano nel 1873, i frati Nel 1949 a causa del numero esiguo II frati cappuccini furono chiama- riuscirono a rimanere in convento di religiosi il convento di Orvieto venne

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aggregato a quello di Bagnoregio e nel santo che il padre guardiano dovette il titolo della chiesa e i nomi dei fonda- 1954 fu ceduto al Vescovo della città imporgli di smetterla di fare miracoli. tori. A i cappuccini diffusero per adibirlo a sede di villeggiatura del Per circa 40 anni visse e si santificò anche il culto del primo santo Seminario Diocesano. in convento e nel circondario orvietano dell’Ordine, Felice da Cantalice (1513- In seguito, fino al 1965, l’ala ovest Crispino da Viterbo (+1750). 1587), beatificato il primo ottobre 1625 del convento fu adattata ad abitazione Nel 2004 ha cessato di vivere padre e sepolto a Roma. per una famiglia di agricoltori. Gianfranco M. Chiti, già Generale dei Nel giorno della festa ci fu un gran- Successivamente tutta la struttura fu Granatieri di Sardegna, che ha rico- de concorso nella chiesa del convento. venduta al chirurgo orvietano Lucio struito il convento e lo ha predisposto Si racconta che la signora Caterina e Urbani che l’acquistò con lo scopo di per l’accoglienza di gruppi e di famiglie sua nipote, segnate con l’olio che arde- fare di questo luogo un piccolo cimite- che avvertono il bisogno di un momen- va a Roma sulla tomba del Beato, furo- ro per sé e per i suoi familiari, sceglien- to di quiete e di pace. no liberate subito, e per sempre, dalla do come sepoltura una delle due cap- La sua memoria è in benedizione. febbre. pelle della chiesa. Morto il prof. Il convento fu abbandonato nel Urbani, il convento fu ereditato 1632 e molti arredi furono trasportati in dall’Opera del Duomo. quello vicino di Acquapendente. Dopo alterne vicende, caratterizzate L’abbandono fu determinato dalla in ultimo dalla decisione di cederlo alla morte degli Sforza e dalla situazione Presidenza Nazionale delle ACLI, per fatiscente dello stabile, per cui il interessamento dell’associazione “San Cardinale Antonio Barberini incluse Crispino da Viterbo”, nel 1987 il nella lista di chiusura di alcuni conven- Consiglio Amministrativo della ti, anche quello di Proceno. Fabbriceria, l’“Opera del Duomo di Nella Tuscia contemporaneamente Orvieto”, deliberava la donazione del- Proceno fu chiuso anche il convento dell’Isola l’intero complesso ai frati Cappuccini Fu il Marchese Paolo I° Sforza e la Bisentina nel lago di Bolsena. della Provincia Romana, perfezionata il moglie Lucrezia a volere a Proceno i Successivamente lo stabile fu affi- 24 settembre 1991 con regolare atto Cappuccini nel 1570. Con l’apporto dato ad un eremita. Nel 1694 fu perfino notarile. Fino al 1990 il convento, con determinate della Comunità locale e di restaurata la volta della chiesa. l’attigua chiesa, era rimasto in stato di privati, costruì un convento con chiesa Abbandonato del tutto verso il 1752, abbandono. In quell’anno fu incaricato dedicata a San Paolo. Quando morì, nel tutte le suppellettili, nel 1763, furono come custode del convento Padre 1597, il Marchese fu sepolto, secondo trasportate nella chiesa del paese e, nel Gianfranco M. Chiti, che ne ha curato la sua volontà, nella chiesa da lui fonda- 1779, i cappuccini di Acquapendente la ricostruzione e il restauro. ta. Nel 1577 la Comunità ha in bilancio vennero a portarsi via le ossa dei frati II 12 maggio del 1990 fu nuova- alcune spese per il trasporto del mate- che erano morti e sepolti nella chiesa di mente consacrata la chiesa che venne riale e per la costruzione di una vasca San Paolo, ridotta ad una rimessa. dedicata a San Crispino da Viterbo. Era nel convento di San Paolo. lo stesso giorno in cui, nel 1748, fra Sia il comune sia i privati contribui- Crispino lasciò il convento di Orvieto rono a mantenere i cappuccini a per quello di Roma. La chiesa del con- Proceno. Nel 1614 un nobile locale, vento, inizialmente concepita priva di Orazio Mantecassi, lasciò per testa- cappelle, è coperta con una volta a botte mento agli eredi di fare una elemosina a tutto sesto ed è priva di finestre. di un moggio di grano e cinque salme E’ stata abbattuta la parete che divi- di grano ai Cappuccini. deva la chiesa dal coro per i religiosi e Il convento era situato su una colli- vi è stata posta la pala d’altare che raf- netta appena fuori del paese, che con- figura l’Immacolata Concezione, pro- serva ancora il nome del titolare della Ronciglione veniente dall’ex convento dei cappucci- chiesa. Una lapide ritrovata sul posto ed Dal 1581 i cappuccini furono pre- ni di Bagnoregio. Qui morì nel 1617 ora murata sulla casa colonica in locali- senti a Ronciglione nella località che fra’ Paolo da Porano, sepolto in un tà San Paolo, attesta l’ubicazione del ancora oggi è detta “I cappuccini sobrio monumento in chiesa. Così convento, la data della sua costruzione,

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vecchi”, che dista circa un chilome- teologia, fondatore e assistente eccle- Confraternita del Gonfalone e del tro e mezzo dal centro, oggi adibito siastico di varie Associazioni di Purgatorio, il restante del fabbricato fu ad abitazione privata. Azione Cattolica di cui nel 1926 fu dato alle famiglie che ne fecero richie- Nel 1627, su richiesta del popolo nominato consigliere superiore nella sta in data 5 marzo1817. e per interessamento della duchessa Direzione Nazionale. Esaminatore Margherita Aldobrandini, fu posta la sinodale della diocesi di Viterbo. croce e la prima pietra del nuovo Negli anni cinquanta-settanta del convento in località il “Prato delle secolo scorso, padre Mariano da Chiavi”, vicino alla Via Cassia, Torino, il frate della Tv recentemente comodo per una abbondante sorgente dichiarato Venerabile, era solito tra- d’acqua e per ospitare i frati di pas- scorrere i mesi estivi in questo con- saggio da e verso Roma. vento nel riposo laborioso e quieto La chiesa, su progetto realizzato tra la gente semplice e l’aria pulita. da padre Michele da Bergamo, era piccola, con solo due cappelle e con la copertura a volta. Nella seconda metà del XVII secolo fu collocata la Su proposta di Francesco Pagliaroni pala dell’altare maggiore, opera di (De Paglierini) il Consiglio comunale Scipione Pulzone “La Madonna di Vetralla espresse il desiderio di avere Assunta con i Santi” trasportata da nel territorio del paese i frati cappucci- Roma a Ronciglione. Nel 1700 la ni e il 14 luglio 1583 chiesero loro di chiesa si ingrandì con l’aggiunta di scegliersi il posto per costruirvi il con- nuove cappelle dedicate ai santi cap- vento. La scelta cadde sul terreno posto puccini e una alla Madonna di sopra la vigna di Giacomo Giometta. Pompei. Durante la soppressione Vi fu messa la croce il 25 luglio 1584 e napoleonica del 1810-1814, il con- Il primo marzo 1778 il pubblico il 18 novembre fu posta la prima pietra vento non subì gravi danni, perché Consiglio di San Lorenzo Nuovo della costruzione. alcuni frati poterono rimanere come espresse il voto unanime di chiamare i La chiesa fu consacrata nel 1588 in affittuari dell’orto. Invece, nella sop- frati cappuccini in Paese onore di sant’Antonio di Padova; l’ope- pressione decretata dal nuovo Stato Pochi mesi dopo, su espresso desi- ra fu realizzata con l’impegno e il finan- italiano dopo il 1870, i frati furono derio e interessamento del papa Pio VI, ziamento del Pagliaroni, il quale chiese costretti a consegnare un dettagliato il cardinale Pallotta, Pro-Tesoriere del ed ottenne dal Comune non solo l’auto- inventario alle autorità civili e a papa, scelse il luogo per costruirvi il rizzazione e il terreno, ma anche sussi- lasciare il convento pur continuando convento e lo consegnò ai cappuccini. di di vario genere. ad officiare la chiesa e a coltivare Volle anche piantare la croce, fece pre- Nel 1697 si effettuarono dei lavori l’orto. Il popolo e la magistratura cit- disporre il progetto dall’Ing. Francesco di ampliamento, aggiungendo nove tadina fecero di tutto perché i cap- Navone, assicurando che il Papa stesso stanze, una nuova cucina e la bibliote- puccini continuassero a svolgere la avrebbe provveduto alle spese. ca; nel 1754 si rifece il campanile e si loro opera a vantaggio spirituale Nel 1779 pose la prima pietra per la sostituì la campana. Nel 1858 fu rifatto degli abitanti, finché non lo ricom- costruzione della chiesa. il piccolo chiostro, anomalo per i con- prarono nel 1879. Il papa Pio VI seguì con molta sol- venti cappuccini. Cacciati dal convento I cappuccini furono incaricati di lecitudine i lavori, inviando a più ripre- messo all’asta durante la soppressione provvedere alla cura spirituale dei se denaro e donando anche una biblio- napoleonica (1810), i cappuccini ritor- carcerati e di prestare il servizio reli- teca. Finalmente il 12 ottobre 1784 la narono appena passata la bufera, ma gioso nell’ospedale di Sant’Anna. chiesa, ultimata, fu consacrata con il furono di nuovo espulsi ancora una Nel febbraio del 1916 giunse a titolo di San Serafino da Monte volta il 15 agosto 1876, alle ore 9, a Ronciglione il 60° Reggimento fan- Granaro, cappuccino marchigiano, pro- motivo della legge di soppressione teria (700 soldati quasi tutti sardi) e i prio nel giorno della sua festa. degli Ordini religiosi decretata dallo cappuccini si impegnarono sia per Per abbellire la chiesa fu chiamato Stato italiano. I frati furono accolti dal l’assistenza sanitaria che per quella dalla Sicilia il pittore cappuccino padre parroco della chiesa di San Francesco. spirituale. Nella seconda guerra Fedele da San Biagio Platani, che La gente accorsa nella chiesa del con- mondiale, quando la città subì il dipinse le opere d’arte a Roma nel con- vento per la festa dell’Assunta, fu allon- bombardamento, i frati si prodigaro- vento dell’Immacolata Concezione, tanata dalla polizia. Il fabbricato e il no nel soccorrere i sinistrati, nel con- dove Pio VI si recò di persona per terreno furono venduti all’asta pubblica fortare i morenti, curare i feriti ed vederle, prima che fossero trasportate a nel 1877. I frati riuscirono a ricomprar- estrarre le persone sepolte sotto le San Lorenzo Nuovo. Purtroppo, il 31 lo, ma lo trovarono vuoto di tutto e marzo 1787 morì tragicamente il frate devastato. Mancavano anche i 1369 macerie. Anche durante il passaggio incaricato della fabbrica, padre Andrea volumi della biblioteca. Il convento di del fronte svolsero opera di pacifica- dalla Tolfa, travolto da una frana nella Vetralla fin dal 1869 fu utilizzato come zione tra le parti, di assistenza ai cava di pietre per il convento. luogo di formazione dei giovani che bisognosi e di accoglienza. Con decreto della Santa avevano appena emesso i voti religiosi; Nel 1957 moriva padre Inno- Congregazione della Riforma venne nel 1877 fu aperto il noviziato e nel cenzo Casini da Ronciglione, predi- incorporato e poi ceduto alla 1904 vi fu messo lo Studentato di teo- catore, dottore e insegnante di sacra

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I luoghi abitati dai frati cappuccini nella Tuscia

logia. Tra il 1924-’25 si avviò il convento solitario di Sant’Antonio di sono il missionario dei poveri”. Seminario per ragazzi aspiranti Padova al monte della Palanzana, a E predicò a Viterbo. all’Ordine dei cappuccini. Celebri cap- circa tre chilometri da Viterbo. L’antica sacrestia, trasformata in puccini nativi di Vetralla sono padre Qui trascorse l’anno di noviziato salone in occasione della costituzione Giacinto Brogiotti, morto nel 1659, anche san Crispino da Viterbo nel 1693. in rettoria della chiesa, fu affrescata da missionario in Congo, e padre Ippolito Attualmente questo antico convento dei padre Ugolino da Belluno negli Cecchini, Dottore in Diritto canonico, cappuccini è “l’Eremo di sant’An- anni1954-1955 con episodi della vita di superiore regolare nella missione del tonio”, adibito a casa di ritiro e di spiri- san Francesco. Cercer nel Vicariato Apostolico tualità. Intanto nel 1570 i cappuccini I frati cappuccini a Viterbo e provin- dell’Harrar e parroco a Dire-Daua. Nel ebbero un piccolo ospizio in città nel- cia sono stati sempre presenti nei 1941, in seguito all’occupazione della l’ambito della parrocchia di Santa momenti che hanno scandito la vita zona da parte delle truppe inglesi, fu Maria del popolo. della gente, soprattutto nella varia epi- processato e imprigionato. Rimpatriato Doveva servire ai frati di passaggio demia che colpirono la zona; alcuni di nel 1942, morì a Roma nel 1963. o a quelli malati o che dovevano sbriga- essi rimasero contagiati e morirono di Nel 1972 è stato ceduto alle mona- re delle faccende in città. peste o di colera. Erano presenti negli che Benedettine di Amelia. L’11 novembre 1589 fu posta la ospedali e nelle carceri, nelle campagne prima pietra del nuovo convento di e in città, e assistevano molte associa- Monte Uliveto, non molto distante zioni religiose laicali. Hanno assicurato dalle mura della città. Qui la comunità la loro assistenza spirituale ai frequen- dei cappuccini fu sempre numerosa, sia tatori dei bagni nel Bulicame, ai campa- perché vi furono concentrati i giovani gnoli di Respampani, Montecalvello, studenti che si preparavano alla vita Monterazzano. religiosa e al sacerdozio, sia perché vi Tra i tanti cappuccini nati a Viterbo fu allestita una “infermeria” a servizio e a Bagnaia basta ricordare San dei frati anziani e malati. Il frate infer- Crispino da Viterbo, morto nel 1750; miere dei cappuccini spesso era anche padre Luigi da Bagnaia, Ministro gene- chiamato a curare la gente e la farmacia rale dell’Ordine dei Cappuccini; padre Mariano da Bagnaia, missionario in del convento era, a volte, più fornita di Brasile per oltre 42 anni, morto a San quella della città Pedro do Turvo nel 188; padre Adriano I frati furono cacciati dal convento da Viterbo, (+1882), predicatore, inse- sia dall’effimera Repubblica Romana gnante di filosofia e teologia, che riac- (1798-1799) sia da Napoleone (1810) quistò il convento di San Paolo dopo la Viterbo sia dal governo italiano (1875), ma vi soppressione, lo restaurò e costruì L’Ordine dei Frati Minori Cap- sono sempre tornati e vi rimangono un’infermeria per i religiosi. puccini fu approvato da Clemente VII ancora oggi, anche se il vecchio con- Nell’immediato dopo guerra, la proprio a Viterbo il 3 luglio 1528. vento del 1589 è stato raso al suolo e chiesa del convento fu costituita in coa- Sicché si potrebbe affermare che sono ricostruito uno nuovo nel 1964. diutoria parrocchiale (1 marzo 1943) Il 20 giugno 1982 Giovanni Paolo II nati- almeno giuridicamente - in questa fino al 19 marzo 1961, quando fu isti- città. dichiarò santo Crispino da Viterbo, in tuita la parrocchia vicina di Santa Maria Già nel 1536 il vescovo Gian Pietro quella circostanza i viterbesi chiesero della Verità. Grassi chiese con insistenza alle autori- ed ottennero che i resti del loro santo I giovani teologi cappuccini, che tà cittadine di chiamare i frati cappucci- concittadino fossero trasportate nella frequentano l’Istituto teologico viterbe- ni a Viterbo per l’assistenza materiale e chiesetta del convento. se, animano varie attività religiose, cul- spirituale degli infermi nell’ospedale Nell’ultima cappella a destra è turali ed umane sia in convento che civico, che versava in condizioni disa- sepolto anche il celebre predicatore nelle varie parrocchie. strate. In un primo momento si pensò di cappuccino morto in fama di santità È in atto una radicale ristrutturazio- accoglierli nella chiesa di Santa Maria padre Carlo da Motrone, il quale, quan- ne del fabbricato per adeguarlo alla nor- delle Fortezze, ma, per il momento non do gli fu proposto di predicare le mis- mativa edilizia e per rispondere alle esi- se ne fece nulla. sioni a Viterbo per poi tornare a Roma, genze di un migliore utilizzo del con- Nel 1538 fu costruito per loro il rispose: “Dove vuole Dio andrò, ma io vento.

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