comprensorio della VIA AMERINA e delle FORRE

Regione

guida ai musei del comprensorio della via amerina e delle forre itinerari tra memoria e Cultura

guida ai musei del comprensorio della via amerina e delle forre REDAZIONE: a cura di Giorgio Felini

TESTI: gli autori sono indicati in fondo ai singoli testi

PROGETTO GRAFICO: Massimiliano Cicconi

FOTO: Le foto comprese nei testi, se non diversamente indicato, sono state fornite dagli autori. Foto relative a : Doriano Pedica (Accademia Fotografica Italiana). Foto delle pagine 2, 12, 28-30: Massimiliano Cicconi. Foto da pag. 21 a pag. 26: Archivio fotografico SBAEM, fotografo F. Baliani. E’ vietata ogni ulteriore riproduzione o duplicazione delle immagini non autorizzata, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo ottenuta.

STAMPA: Union Printing spa

SI RINGRAZIANO : - La Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria Meridionale per aver consentito l’uso delle immagini da pag. 21 a pag. 26 - Regione Lazio / Assessorato alla Cultura / Area Valorizzazione Patrimonio Culturale - Coordinamento Comuni del Comprensorio della Via Amerina e delle Forre - Ente Parco Regionale Valle del Treja

La presente pubblicazione è cofinanziata con DGR Lazio n.718 del 24.10.2003 nell’ambito della L.R. n.40 del 22.12.1999 www.viaamerina.eu

NOTE PER LA CONSULTAZIONE: - i soggetti delle foto inseriti nel testo sono evidenziati in grassetto. - Considerata la frequente variabilità degli orari e degli accessi ai singoli musei, si rimanda ai loro siti o a quelli dei comuni di riferimento.

il comprensorio loro idiecicentri urbanidelComprensorio. Su quest’impalcatura sisnodala rete delle strade provincialicheconnettonotra aViterbo. scavalca iCimini percondurre che dalla valle del TevereCompleta la rete della grande viabilità la via Ortana FABRICA diROMA

Viterbo

Viterbo SS Cassia SS

A1 Firenze

Roma

Valle del Baccano

Amelia CASTEL S.CASTEL ELIA

Amelia

FALERIA Tevere

Terni SS Flaminia SS

A1 Roma

Roma le collega. provinciale Nepesinache lato est, con l’arco della ovest, e dalla Flaminia nel Cassia nel marginesud- so delfiumeTevere, dalla parallela alcor che corre gente dell’AutostradaA1 rappresentato dalla tan - Il quadrodella viabilità è Provincia diRoma. e asud conla cia di bria, aestconlaProvin- nord conla Regione Um- di Viterboconfinandoa alla Provinciateramente in- appartiene Il territorio lese, Vasanello eOrte. di Roma, Corchiano,Gal Civita Castellana, Fabrica ,Castel Sant’Elia, sono Nepi, Calcata, parte che nefanno comuni I dei Sabatini. sud dal sistema collinare gini deimontiCiminiea propag- ovest dalleprime del fiumeTevere, verso limitato a nord dal corso provincia diViterbo,ède- della est delterritorio sud colloca nella parte Amerina edelleForre si Il Comprensoriodella Via - - 1 2 musei e comprensorio stel Sant’Elia; Museo d’Arte Sacra e Museo delle Confraternite riunite, a Orte); a Orte); riunite, SacraeMuseodelle Confraternite stel Sant’Elia;Museod’Arte alla religione cristiana(Museo della Spiritualità della Valle a Ca- Suppentonia, legate nellaNatura,aCalcata) o letestimonianze Arte (Opera BoscoMuseodi “Casimiro Marcantoni”aCivitaCastellana), le valenze ambientali enaturalistiche Vasanellovolta ilsettoreceramico(MuseoCivicodi e MuseodellaCeramica Tra questi musei,alcuniassumono specifiche, privilegiandotal- configurazioni museologia. della ememoriecompresineidiversiambiti esposti, convariemodalità,reperti quali vengono nei civici musei ai tradizionali prevalgono raccoltevicine luoghi Museo Civico, Nepi),mentreinaltri lana; Museo Civico Archeologico,Orte; settore archeologico (Museo Archeologicodell’AgroFalisco,Civita Castel- compresiinprevalenzanel alcuni casireperti di allestimento,propongonoin I musei esistenti lungol’asse della via Amerina, così come le raccolte in corso ed etnoantropologici. borando progetti per allestire spazi espositivie valorizzare i benistorici,artistici e con caratteristiche diverse; in altri, si stannoela museali, anche se in forme Alcunidiquestipaesi, come risulterà dalla Guida, dispongonogiàdistrutture contatto contalirealtà. tali, il miglior bigliettodavisitaoffrire ai visitatoriea quanti fossero entrati in ai valori ambien- consapevoli chetalivalenzeinsieme rappresentino, impegno, comeunodeibenidatutelareevalorizzareconilmassimo storico-artistico I centristoricipostisulla via Amerina hannosempre considerato il patrimonio

MUSEIeRACCOLTE COMUNALI - strumentazione audiovisiva. strumentazione settore, consussidiodi di mostre temporaneeeincontri quali trovanospazio culturali polivalenti,nei fatto centri di blioteche egliarchivistorici,costituendo spesso, affiancanoalleraccolte espositivelebi- museali indicate, Le strutture Musei –ArchivistoriciBiblioteche precisi riferimentialvisitatoreattento. in esame, infatti, hannosubitopochevarianti al loro primo impianto,offrendo ginaria èquasisempresalvaguardata dalle poche modificheambientali;icentri sono vicine e la lettura ori- tempo poterrisalireal contesto primario; le strutture anche neipochicasidiallontanamento daquestaèpossibileinbrevespaziodi compare,spesso, nella collocazione originaria e oartigianale Il manufattod’arte museale. vato inunastruttura suggestive,senzachel’oggettodaammiraresiaconser e visteparticolarmente conciòlapossibilitàdibeneficiarescorci museo fuoridalmuseo,intendendo enaturalistichedeivaricentri,nell’otticadel le peculiaritàstoriche,artistiche assaporare appieno di della viaAmerinapermette il tragitto visita lungo Una Museo fuoridalmuseo Calcata. in questo ultimo settoreèdacollocare anche ilMuseo della civiltà contadinadi conspazidestinatialle memorie etnoantropologiche; rinascimentale emoderna, riferibili all’età medievale, storiche eartistiche vengono affiancate testimonianze archeologicidell’età falisca eromana, nel Museo Civico diGallese, ai reperti

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3 musei e comprensorio 4 Calcata Forra delParco Regionale dellaValle delTreja aCalcatainProvincia diViterbo. sudueettaridibosco nella alla realizzazione diquestopercorso di opered’arte Anne Demijttenaerecomincia a lavorare cetto di estetica all’ecosistema, l’artista anche per la fondatrice diquestoBosco Museo. Nel 1994, estendendoil con- loèdiventato Il Bosco,storicamente,èstatospessol’ultimorifugiodilibertà, società ecologicamenteorientata. allo sviluppo diuna stione epianificazionedelpaesaggiocomelinead’indirizzo come attività essenzialialla evidenzia ilconnubioestetica-manutenzionege creativa manutenzione che, annullando la differenza tra contenitore e contenuto, conla naturalistica e “conservate” di ingegneria realizzate contecniche gioni, e le sta- tufo, fiori,erbe con profumie colori chevariano con le ore del giorno acqua,legno,massidi terra, in edossaconopered’arte carne Bosco in Un nellarealizzazionedelleopere. grezzi propridelterritorio perla sua scelta di impiegaresolo i materialinaturali all’aperto, opere d’arte che ospitano da altriluoghi contemporaneachesidistingue diarte all’aperto nellaNaturaèunmuseo-laboratoriosperimentale Opera BoscoMuseodiArte

NATURA OPERABOSCOMUSEODIARTENELLA estetico delle forme singoleoinseriteincontesticomplessi. estetico delleforme e video-maker impegnato nelsettoredella progettualità finalizzataallo sviluppo Anne, designer-graficoli connesse,collaborafigliodi ancheJonasClementoni, dell’Opera Bosco ealle attività promoziona- Da alcunianni,alla gestione artistica percorso delMuseo. ito, nelcorsodiworkshop,alla creazione dinuoveopereeall’ampliamento del volta, accademici euniversitarichehanno,divolta in contribu e studenti artisti di InquestidiciannoveannidiattivitàOpera Bosco ha accolto gruppi dici artisti. altri un- di dalla DemijttenaereedaCostantinoMorosinconlapartecipazione nell’ottobre del 1996 conunpercorso di quaranta lavori realizzati ingranparte alpubblico e aperto nellaNaturaèinaugurato Arte Opera BoscoMuseodi essere laforestaoriginariadiquestoluogo. gono alla preistoriaeunagrandebio-diversitàchesuggeriscequellopoteva Un paesaggio varioconmassi che risal- e pareti ditufo,segniantropizzazione dalla preistoria,finoaoggiinunottimostatodiconservazione. memoria storicaearcheologicacheègiunto, di sé, pieno Bosco bellodi Un

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5 Calcata 6 Calcata in modo responsabile comunicando il sentimento di appartenenza altotale. in modoresponsabilecomunicandoilsentimentodiappartenenza produrre il concettodi impattocheintroducano forte di vulgazione conimmagini di tutela e valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente e veicolo originale di- dove gradabile; unluogoopera è l’opera dunque, stessa a diventare strumento bio-de- La scelta dei materiali naturali grezziassicura all’opera una metamorfosi asentirsinatura. esoprattuttoètornare perbellearti negozio diarticoli sotto bosco c’èunaquantitàdimaterialidiversimaggiorechenoninungrande metro quadrodi un èscoprirechein terra, sporcarsi di di il piaceredell’infanzia a corpoconl’ambiente,èritrovare nellanaturaèlavorareun in Fare arte finora unacollanadiottovolumi. che documentanole attivitàechecostituiscono delle pubblicazioni regolarmente espettacoli.IlMuseocura visite guidate,seminari,laboratori,mostre,concerti inoltre livello scolastico,ogni dall’infanziaall’università,organizza di e studenti ambientalecoinvolgendodocenti plinare esvolge attività dieducazioneartistica multidisci formazione di sistema originale anche un Il Museorappresentaquindi

- paesaggio rilevandoneleproprietàfisiche,chimicheedestetiche. in qualsiasi ambiente naturale, evidenziando, divolta in volta, la specificità del essere “reinventato” stabilito nelpaesaggio,può artistico Perché l’intervento Biennale diArchitetturaVenezia 2014. nell’ambito della 14. nella Natura sull’Isola della Certosa un percorso di Arte Consiglio d’Europaela sua fondatrice,AnneDemijttenaere,èinvitataarealizzare Speciale delPremioNel 2011enel2013ricevelaMenzione delPaesaggio del università eassessoratiregionaliedinternazionali. diRoma edidiverse Moderna attività culturali,della Galleria Nazionale d’Arte èentratonegliinteressidelMinisterodeibeniedelle nazionali edinternazionali, amanifestazioni MUSART nel1997.DallailMuseo partecipa sua inaugurazione Opera BoscoèinseritonelSistemaMuseale di competenzadella Regione Lazio

Anne Demijttenaere Jonas Clementoni

7 Calcata 8 Calcata datazione. e laloro l’uso deisingolioggetti a stampa,indica Una breve,maefficace,guida annovera attualmentecirca200oggetti,inprevalenzadegliultimiduesecoli. di privatihannopoiintegratola Successive donazionidotazionemuseale, che anche ilprimoallestimento. a Calcata, pazione all’inizialeprogettodialcunivolontariresidentichecurarono campagne locali e della Tuscia,- donatipoial (1991), vide la parteci Il Museo, fondato nel 1992 conoggettiraccolti dall’antiquario Ercole Sora nelle mutamento dell’inizialedestinazione. al sino una progressivadecadenzafunzionale, tura chiesastica,determinandone - tempi dalla svoltosinoaqueistrut anche ilruolo 1940, eventochecondizionò sciolta nel diaccoglienzaerasededell’omonimaconfraternita, La struttura Decollato, nellapiazzaomonima. Comune diCalcata (0761-587021), è collocato nella ex Chiesa diSanGiovanni Il Museo della Civiltà contadina e delle tradizioni popolari, di competenzadel

CIVILTA’ MUSEODELLA CONTADINA scevro dalettureartefatte. estrinseco, non mentale che più ordine a un e nellasistemazioneimprontata quali ritrovare gli echidel tempo trascorso, nel colore dei materiali(legnoeferro) raccolte, proposte inunassemblaggio simile alle antiche cantineesolai, nei Lo stessoallestimento,moltosempliceespontaneo,suggeriscelospiritodelle in sensolatoenell’accezionepiùampiadeltermine. alle memorie locali elementiriconducibili degli operatori,chetendonoaproporre nelle intenzioni presente d’interesse ambito popolari, alle tradizioni riconducibili Il Museo, nato cometestimonianzadella civiltà contadina, presentaalcunireperti macchinario perimpastareilpanerisalentealXVIIIsecolo. tessitura,fabbro,…):inquestosettoreèpresenteunantico re eparrucchiera, (barbie- e attrezzaturaperlavori di artigianato stoviglieria dacucinainterracotta) d’uso domestico(tostacaffè, oggetti alla tostaorzo, civiltà contadina, riferibili Il museo,dicarattere demologico, comprendeunaraccolta di attrezzida lavoro

Note trattedalsitodelMuseo

9 Calcata 10 Faleria numerosi pellegrinichelungolaFlaminiasidirigevanoversoRoma. come luogodisosta ediriposodai che ricoveropergliammalatierautilizzato L’edificio infatti,oltre è legato al culto diSanGiulianol’Ospitaliere. La struttura, all’XIsecolo. risalire intorno liano diStabbia”risalgono al XVI secolo, ma la sua presenza puòessere fatta Le piùantichenotiziedocumentatedagliattiriguardanti“l’Hospitale di SanJu- nodocus” etalvolta“Ospitaliere”. sanitario chiamato“Xe- due santesi.Nel1500eradirettodaunsovrintendente seppe Agneni, l’ospedale era luogo di curaperipoveri ed era amministrato da Faleria”Stabbia oggi di Da quantosileggenell’opera“Storia dellostoricoGiu- strada Flaminia. situato nell’antica contrada detta “Spedaletto”, lungola via che conduceva alla L’ospedalefuori dellemuracastellane, al di Stabia eraubicato diSanGiuliano

OSPEDALETTOdiSANGIULIANO studio, dilettura,incontrodirettoatuttalapopolazione. oltre cheunluogodi incontri, dibattiti, per convegni,mostre,rappresentazioni, Obiettivo delprogettoèla creazione della Biblioteca Comunale ediuncentro progetto “OspedalettodiSanGiuliano-BibliotecaePolo Culturale”. Musicae dell’Ibimus, insiemeall’Associazione GiovaniFaleria, ha dato vita al con ilProfessor Giancarlo Rostirolla, musicologo efondatore della Biblioteca Comunale diFaleriapresupposti, l’Amministrazione Con questi collaborazione in agibile. ditornare allastruttura Un recenterestaurohapermesso figure diSanGiulianoeS.AntonioAbate. va un della quale siconser Nel complesso è presente ancheunaCappella, all’interno

affresco raffigurante la Madonna col Bambinoaicuilatiemergonole Nicola Rinaldi -

11 Faleria 12 Castel Sant’Elia presso l’ex museale, allestita della struttura la collocazione all’interno ha, infine,permesso ne pes, dovefuronoespostisinoal2001.Unasuccessivaazioneconservativa ramenti furonotrasferitinella casa del custode nelsantuariodiS.Maria ad Ru- direstauro,operatonellasecondametàdel‘900,ipa- intervento seguito diun a volte lospostamentodeireperti, più Dopo varievicendechedeterminarono postasottol’altaremaggioredoverimaseroperlungotempo. un’urna e collocatiin Abate, sitanelcentrostoricodiCastel Sant’Elia, di Sant’Antonio alla metà del‘600iparamentifuronotrasferitinella chiesa parrocchiale Intorno dellabasilicadiSant’Elia. all’interno sull’esistenza elaconsistenzadellaraccolta, all’epocaprime notizie custodita le almeno dall’inizio del ‘600, quandouninventariofornisce essere ricostruita raccolta di paramentiliturgiciunicanel suo genere.La storia della collezione può edesponealpubblicouna conserva Castel Sant’Elia di Il MuseodellaSpiritualità

SPIRITUALITA’ MUSEODELLA Oratorio diSant’Anna all’opera di artigiani islamiciattiviinSiciliaduranteilXIIsecolo. all’opera diartigiani di questimanufatti l’attribuzione hanno permesso figure diserpentiintrecciati, calzari, con dei e lalavorazioneadarabescosulcuoio medaglioni, di all’interno chedecorano il frammento,costituitidaanimali paratamente. Ifiniornamenti anche un largo frammento ditessutolavoratoadarazzo corazione adarazzoedisandalipontificali.Alla pianeta puòessere ricondotto di maggioreinteressesonounapianetachepresentatraccede- Gli oggetti ticolare coloreazzurro. possono essere fatti risalireal XVI secolo, come nelcaso della pianeta dal par tonacella, una coppiadimitreetrepaiacalzari pontificali.Alcunideiparamenti oggi. L’elenco deimaterialicomprende: dalmatiche,pianete,casule,camici,una sinoad risalenti alMedioevo che sisonoconservati di questotipoindumenti secolo, è costituita,soprattutto,dalla loro rarità; pochisono,infatti,gliesemplari possono essere datati al XII-XIII deiparamenti,cheinlarga parte La particolarità la grandedevozionedellacomunitàdiCastelSant’Eliaversoiduesanti. data diqueste“reliquie”, alla conservazione contribuito ha fortemente tradizione abati delmonasterodiSant’Elia,vissutinelVIsecolo.Questa Nonnoso, primi La tradizione locale collega alle i paramentiliturgici figure deiSantiAnastasio e

oggi custoditose- Stefano Francocci -

13 Castel Sant’Elia 14 Nepi “il Pizzo”e“Torre dell’Isola”. località “Solfatare”, ’70 delsecolo scorsoin daglianni ricerche svolteapartire il Paleoliticoa MedioeilBronzoFinale.Sitratta seguito di di materialirinvenuti fra attestazioni chedocumentanolapresenzaumananelterritorio delle principali L’allestimento della quale sonoesposte alcune siapreconunavetrina all’interno dallaPreistoria sinoalRinascimento. suo territorio l’evoluzione storicadiNepiedel sintetizzare nologici etopograficicheintende L’esposizione in unpercorso che sisviluppa secondo parametri cro- èarticolata ha trovatoladefinitivacollocazionenelpalazzoadiacentealPalazzo Comunale. dell’edificioenellaprimaveradel2014ilMuseoCivico rita neilocali seminterrati Nobile del Palazzo Comunale. All’inizio del 1998 l’esposizionemuseale fu trasfe al del 1995nella pubblico dal giugno Sala allestimento delMuseoCivico,aperto neimagazzinistatali, a mentre altricontribuironocostituireilprimo ritornarono deimateriali dell’esposizione,parte la mostra ‘le necropoli di Nepi’.Al termine Meridionale,incollaborazione con ilComunediNepi,realizzò logica per l’Etruria minacciavano diessere dispersi otrafugati. Nel 1992 laArcheo- Soprintendenza i materialiarcheologici che un “depositoperibeniculturali”conservare risale agli anni’80del secolo scorso, comunale istituì quando l’amministrazione nepesino provenientidal territorio La nascitadiunaprimaraccolta di reperti

MUSEOCIVICO - secolo a.C.. del VI e l’inizio databilifrailVII larga parte materiali in che harestituito Cerro” inesposizioneprovienedalla “necropoli del Un numeroconsistentedireperti “San Paolo”beni diprestigionotevole e“SanteGrotte”,comprendentivalore. secolo a.C., comeattestanoirecentiritrovamenti effettuatinelle necropoli di dal VI apartire particolare ad accentuarsiin socialetende La differenziazione presenza diuncetoaristocraticoaventeconsistentepotenzialeeconomico. dellaqualeemergela del VIIsecoloa.C.,all’interno già all’inizio ben organizzata L’analisil’esistenza diunasocietà diindividuare funerari permette deicorredi el’AgroFalisco. interna dimediazionefral’Etruria svolto unruolo falisco, abbia piccolo centro, situatoal confine sud-occidentaledel territorio decennihannomesso effettuatein lucecomequesto negliultimi Le scoperte collezione civica. della piùimportante età preromanachecircondanol’abitato.E’questalaparte urbano della città diNepi,illustrata dai materiali provenienti dalle storicalegataallosviluppo passando atrattarelaparte Il percorsoprosegue

necropoli di

15 Nepi 16 Nepi diffuse nei territori limitrofi. diffuse neiterritori e ritorio falisco,Narceinparticolare, dal ter ceramiche provenienti duzioni I materialitrovanoconfrontinellepro- menti florealievegetali. comprendenti delperiodoorientalizzante, tipici tivi vascolari recano i mo- nate. Leforme documentata nell’area falisco-cape- tecnica ben colorate, secondouna con sostanze poi riempite incisioni, ti, sonofrequentementedecoraticon Gli impasti, numericamenteprevalen- del simposio. ceramico connessoconlapratica dalla presenza diunriccomateriale espostisonocaratterizzati I corredi

teorie di volatili, ele- - di Novi. cropoli meridionale della città “necropoli diTre Ponti”, ne- dalla presenza della rizzato trate neltrattoviariocaratte- Le ricerchesisonoconcen- Archeologica. visione della Soprintendenza logico Romano conlasuper Archeo- delGruppo da parte oggetto diaccurate indagini percorso della strada è stato il Amerina. AnorddiNepi, anche al passaggio della Via notevole ricchezza,grazie esistenza, ma le conferì una la na nonpregiudicò sua della cittànell’orbitaroma- dell’Agro Falisco, l’entrata venne peraltri centri abitati A differenza diquantoav- etrusco. delterritorio conducevano all’interno Veioche le direttrici centro strategicocollocato lungo era un nel396a.C..Nepi L’arrivodel territorio. deiRomani aNepièdipocosuccessivoalla caduta di na, ilpercorsomusealepassa ad illustrareilperiodorelativoalla romanizzazione Terminata l’esposizionedeimateriali provenienti dalle necropoli dietà preroma- come l’aspergillumbronzeo,lafibulabronzeaanulareeloscarabeoegizio. ceramico,alcunioggettisingolari oltre adunriccocorredo 3 cheharestituito, oro edargento.Frain vi èlatomban. esposizione, sontuose in lesepolturepiù personali bronzo edornamenti in oggetti presenza diceramiched’importazione, databili fra il VII ed il III secolo a.C., caratterizzati dalla rinvenuti ricchicorredi, delle tombe a camera sono stati a bambini. All’interno re entro fossa riservate sepoltu- e di alcune tombeacameraancoraintatte di cezionale ritrovamento l’ec- Alcune campagnediscavo, svolte fra il2003ed2004,hannopermesso tro abitatodiNepi. quasi completamentedevastata essendo situataapochissimadistanzadal cen- proveniente dalla “necropolidiSante Grotte”. Questa area cimiteriale è stata espositivadedicataalperiodopreromanosiconcludeconilmateriale La parte

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17 Nepi 18 Nepi caratterizzate da una invetriatura di color verde e databili fra l’VIII e l’XIsecolo, caratterizzate daunainvetriaturadicolorverdeedatabilifral’VIII aperta, aforma VII secolo. Accanto al materiale paleocristiano,altrelucerne riferibili alperiodochevadalIV monolicni cimiteriale. Sitrattaindilucerne dell’area Una vetrinaesponeunaselezionedeimaterialirecuperatiall’interno dell’omonimacatacomba. all’interno Santi Tolomeodei eRomano,seppelliti dallamatronaSavinilla Nepi, di patroni da metà del III secolo, sotto l’imperatore Claudio il gotico, è collocato il martirio a RomaLa vicinanza ed alla secon- favorìunarapidadiffusione del cristianesimo costituiscono illapidariumdelMuseoCivico. vari e l’altra con dedicaaCerere.Vicinoaiduealtari,alcunielementimarmorei L’esposizione museale presenta, infatti,duearevotive:unacondedicaaDiana collezione delMuseoCivico. della romana è costituitadalle numerose epigrafi,alcune delle quali facentiparte per l’epoca che rimane consistente più l’antica città.Latestimonianza terizzato periodo diprosperitàabbiacarat- lungo che un base aidatiraccoltièdesumibile oscure, main La topografia e levicendedella Nepi romanarimangonoinparte didatarequestesepoltureentrolaprimametàdelIsecolod.C.. ha permesso del bancotufaceo.L’analisivate sulleparetiesulpiano materiali recuperati dei collocate colombario costituito dasepoltureadincinerazione entro nicchiesca- effettuate:un scoperte unadelleimportanti un plasticoinscala 1:1 ricostruisce dell’esposizionemuseale interesse. All’interno diparticolare recuperare reperti di individuaredelle sepolture ancora non violate e di Gli scavi hannopermesso

Stefano Francocci deiBorgia”. esse dal“Forte anche il XVIsecolo,provenienti ceramiche, databilifra il XIVed dell’allestimento esponealcune Farnese.Luigi L’ultima vetrina naco recante le insegne diPier successivamente con uninto- ma lapideocircolare,coperto collocato anche unaltro stem- Allo stesso periododeveessere il 1535. diNepifra il 1521e vernatore proprietario del castello e go- personaggio eccentricochefu nardo Accoltidetto“l’Unico”, diBer (1499-1501). Diestremo interesse èancheunlargo fregio marmoreo na ducadiBisceglie,fuinvestitadalpadre,Alessandro VI, delDucatodiNepi in cuiLucreziaBorgia,dopoaver contratto matrimonioconAlfonso d’Arago- delperiodo quelle degliAragona diNapoli,costituisceunararatestimonianza Fra imateriali,unostemma,recanteleinsegnedellafamigliaBorgiaunitea finale dell’esposizionemuseale. costituiscono lasezione ed il2007, effettuati frail2005 Borgia”, dei del “Forte collezione civica, insieme ad altri rinvenuti nel corso degli ultimilavori di restauro della confluitiall’interno del Palazzo Comunale. Questireperti, sotto ilportico l’800 alcunifregi marmorei furono Durante prelevati dal e collocati castello muro dicintaquadrangolaredifesodaquattrobastionicircolari. l’ampliamentodella rocca medievaleconlarealizzazionedel è, infatti,attribuito A Rodrigodal 1479al1492, Borgia,proprietariodelcomplesso architettonico deiBorgia”. dellechieseedelcastello,ilcosiddetto “Forte compiuti all’interno una fase diprosperitàperlacittà,attestatadalavori Già nel‘400erainiziata sviluppourbanistico. florido, caratterizzatodaunimportante All’epoca Nepi visse un periodo catacomba e ritrovati i corpiintattideiMartiri. di SanTolomeo, le gallerie della secondo la tradizione locale furono riscoperte secolo quando nel 1540, a seguito della demolizione della chiesa medievale Il cultodeisantiTolomeoil XVI impulsodurante eRomano ebbeparticolare testimoniano lacontinuitàdifrequentazionedellacatacomba.

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19 Nepi 20 Civita Castellana Muse. sec. d.C.,conilciclodelle nove come losplendido sarcofagodelII nizzato, roma- ormai si impongonoall’attenzione altrimaterialiprovenientidal territorio, perraggiungerelesale espositive posteal primo piano Attraversando i duecortili alla conoscenzadelcostumefunerario dellegentifalische. sec.a.C. introduce e VII pietra dell’VIII esarcofagiin scelta selezionatadiurne la sua manovra) che conducenel primo bastione detto della Rotonda, dove una per è la ruota siaccedeattraverso un pontelevatoio (ancora conservata Al Forte pavano lavalledelTreja SabinieCapenati. instrettocontattoconEtruschi, archeologico dell’Agro falisco, dedicato all’antico popolo dei Falisci, cheoccu- accoglie ilMuseo per glisfollatidopoilsecondoconflitto mondiale,oggi Rifugio brigante Gasparone. anche ilcelebre da circaquarant’anni cuparono Civita,vitrovaronoimprigionato italianeoc- “la BastigliadelloStatoPontificio”.definì Nel 1870,quandoletruppe lo pericolosi, tantoche l’archeologoingleseGeorgeDennis più ritenuti politici i detenuti qui tra il1819e 1846furonoconcentrati “caldi” delRisorgimento negli annipiù maggiore; inparticolare nianza nelle celle che circondanoilCortile come carcereenerimanetestimo- fuutilizzato Dal 1750circaal1870ilForte Farnese eClementeVIII. Paoloaffrescati; traquesti riccamente origine in III loro visitegliappartamenti, ancora oggipienad’acqua.MoltifuronoiPonteficidurante le cheutilizzarono cheinsistesuunamonumentale cisterna pozzo ottagonale al centro della corte, bugnatodiaccesso al mastiosiail sia ilbelportale familiare contraddistingue Il nomedelPapa d’onore. conlostemma Cortile del loggiatodello splendido da SangalloilGiovane,alqualesidevemastioottagonaleesecondoordine fucompletata da Antonio Con Giulio II, ilPapa (1503-1513), la fortezza guerriero il DucaValentino. ad AlessandroeaCesare, a PierMatteod’Amelia),cheinneggiano l’attribuzione inferiore(controversa stemmi maanchenelle grottesche affrescate nel portico IBorgiahannolasciato l’impronta della loro presenza nonsolo negli artiglieria. della linea conlosviluppo in criteri, moderni più della chiesasecondoi territori le architetture militaridell’epoca, edificata a difesa dei confinisettentrionali da SangalloilVecchio cherealizzò,alla fine delXVsecolo, bel- una delle più ad Antonio Fu(1492-1503) adaffidarelasuacostruzione Alessandro VIBorgia fossato cheadovestricalcaquellodell’anticocentrofalisco. incombentesul poderosi bastionisullosperoneoccidentaledella città odierna, Sangallo si stagliaconisuoi La massiccia mole a pianta pentagonale del Forte Il Forte Sangallo

MUSEOARCHEOLOGICO DELL’AGRO FALISCO denza deimanici edelleprese. - plastici soprattuttoincorrispon da motivi e talora arricchiti dipinti ometrici oanimalisticigraffiti o ge- spezie), decoratedaornati miscelare ilvinoconacqua e a bullasormontati dall’ollaper tipiche (adesempioisostegni vascolari traddistinte da forme ceramiche locali in impasto,con- delle produzioni ge l’importanza emer antichi più Già neicorredi no finoallametàdelIIIsec.a.C. dall’ VIII secolo ci accompagna- funerariche ne aCelle aicorredi rinvenute sottoiltempiodiGiuno- colo nucleoditombeapozzetto nianze delXsec. a.C. conunpic- testimo- sua storia,dalleprime lefasi della possibile ripercorrere Attraversando le saleespositiveè dopo Viterbo. dai Romani centro dellaprovincia il principale nel 241a.C.,costituisce distrutta falisca, sullerovinedell’antica città Civita Castellana, tanza: ancoraoggisorta della sua impor Nel Museo,Falerii occupaunpostodirilievoproprioinvirtù rilevanti qualiCorchianoeVignanello. chevedeva, più anord,la presenza dicentri egemonia suunampioterritorio, mente citatanellefontigrecheeromane(oltre FaleriiFaliscicittà dei ed unica realtà urbanadelterritorio espressa , principale Falerii eilsuoterritorio ancora oggilastoriadellesuecollezioni. di Villa Giulia a Roma, con ilquale il Museo dell’Agro FaliscoEtrusco intreccia e fondantedelMuseo all’epoca il nucleooriginario costituito del 1800,hanno rappresentati nelMuseo:Falerii eNarce,che,indagatiestensivamentealla fine falische adessere genti delle antiche principali Sono soprattuttoiduecentri

- Fescennium ), esercitava la sua - -

21 Civita Castellana 22 Civita Castellana posto sulbacinodeidefunti,probabilmenteunacoppiamaritale. de- La ricchezzadelsepolcro è segnalata dai moniliedallo scudo interracotta sullabasedeidocumentidiscavo(sala4). ne nelmuseolaricostruzione si propo- con accessodaunafossa,sepoltureintronchidiquercia,cui tomba acamera Straordinaria testimonianzadiquestatransizioneè una piccola ricavate nelbancoditufo. Le sepoltureinfossa lasciano progressivamente il posto alle tombe a camera A quest’epocarisalgonoanchelepiùanticheiscrizioniinfalisco. all’insediamento. necropoli dispostearaggieraattorno urbana conle Nel corsodelVIIsec.a.C.ilcentroacquistaunadimensione

produzioni localiafigurerossedelIVeIIIsec.a.C. favorirà la nascitadelle substrato propizio, ca digrandequalitàche,creandoun di ceramicaatti- ricettivi ed economicodella regione edivieneunodeicentripiù Tra VI eVsecolo l’eccezionale protesidentariafissainoro(sala2). mito diAnchiseaccecatodalleaquileperavere osato unirsi alla dea Afrodite o ed elettro,conildistanziatoredicavalli oro, argento conlosplendidoaffibbiaglioin Sangallo,celotestimonia dal Forte esposti: la necropoli diValsiarosa, quasi acontattoconilsitooggioccupato L’emergere diuncetosociale di alto lignaggio èevidenteinmoltideicorredi

Falerii centrale nel sistema politico assume sempre più unruolo le cui figurine plasticheevocanoil cui le

23 Civita Castellana 24 Civita Castellana delle popolazioniconfinanti. con l’Apollo Sorano veneratosulMonteSoratte,laMontagnaSacradeiFalisci e su unframmento divaso qui greco, chealludealcultodeldioApollo, identificato falisca Apolonosgraffita fasce, letestevotive,l’iscrizione in bambini gnale, coni Vi- è ildeposito votivodelsantuariodell’acropolidi (sala 5). Riccodisuggestioni zione distatuacultointufo,cuirestala testa con coronadifoglie dibronzo in età romana, ricordato daOvidionegliAmores,cihalasciato una rara attesta- falisca e nonsolo.Notoancora per lacomunità di riferimento del VIsecolopunto Vignale, nel fondovalle, era il santuario diGiunoneCurite,findalla prima metà fronte all’acropolidi strategica di posizione In urbiche. delle porte prossimità Famosiaccesso ein le viedi lungo ubicati della città, santuari eranoanchei Roma econaltrecittàetrusche. con concorrenza in nera,largamenteesportata di ceramicaavernice produzione ceramica argentataopolicromacondecorazionearilievo(sala 5). Fiorenteèla come glistamnoi del Pittore del Diespater classicheggiante, impronta ancora di antica dellaproduzione, ra, nellafasepiù I ceramografifalisci esprimonolalorocreativitàinveriepropricapolavori, talo-

(sala elaborati prodottidi 5) ein Falerii Novi,realizzatainpianurasulsitodiunvillaggioprecedente. romanamadalnomeantico, si accompagnalanascitadiunanuovacittà,ormai sociale, politico edeconomicodell’agro falisco. Alla rovina dituttiicentriurbani avuto conseguenzepesantianchesuglialtricentrichecostituivanoiltessuto hanno LacadutadiFaleriiterritoriale. nella organizzazione elasuadistruzione vero eproprioterremoto a.C. haprovocatoun La conquistaromananel241 le appliqueafigurafemminileinceramicaargento,diproduzionefalisca. Troia), come vasellame dabanchettoinbronzoeceramica,oggettiparticolari notevole è lo locale (tracui produzione figurate di con ceramiche pregevoli corredi no alcuni tanti nell’orbitapoliticadiFalerii. Dalle necropoli diCorchiano(sala 6)provengo- Un cennomeritanoanchele testimonianze archeologichedeglialtricentrigravi- diVillaGiuliaaRoma. famoso ApolloespostonelMuseoEtrusco straordinarie coniciclistatuarideisantuarierettinella località Scasato, tracuiil via Gramscinella sala nelcorsodelsecolo 5) eraggiungono successivo punte tigianato locale di altissimo livello findal V sec. a.C. (si vedano le ar templari sonoespressionediun degli edifici architettoniche Le decorazioni

con scene tratte dal mito della conquista e distruzione di stamnos conscenetrattedal mito della conquista edistruzione antefisse di -

25 Civita Castellana 26 Civita Castellana evidente una grande varietà nelle forme e nelle tecniche espressive; non si ha espressive; non enelletecniche grande varietà nelleforme una evidente ceramiche inimpasto,prodotte localmente, appare leproduzioni Osservando una tombaacameradell’inizio del VIIsec.a.C. maritale, dell’aristocrazialocalecoppia, probabilmente sepoltain una di corredo del entrare afarparte di nell’ambito familiareprima alungo fu conservata sciuto, subgeometrica diproduzionecorinzia, che,perilvalore che le veniva ricono- a questoperiodounacoppa greca, findalla metà dell’VIIIsec.a.C.Appartiene diVeio. precocementeceramiche diimportazione città etrusca ANarcearrivano lungo la municazione valle del conla Trejavicina e potente e neglistrettirapporti co- d’essere nelcontrollodelleviedi del sitotrovalasuaragione La ricchezza daparata(sala8,vetrina centrale). dal carro eccezionali suuntelointessutodiplacchettebronzoeambra eaccompagnata una fossa principesse, comelasignoradiPizzoPiede,sepoltain di dimensioni e daglioggettifunzionalialla preparazione delbanchetto;talora vere eproprie perla tessitura ela filatura gestione della casa è sottolineato daglistrumenti di minili dialto rango, ilcuiruolo dipettorale;figurefem- sorta della figuraacomporreuna faïence, dispostisulbusto ornamenti in oro,ambra, per lapreziositàdegli zione ad attirarel’atten- femminili soprattutto alcunesepolture rari espostinelmuseo:sono fune- la ricchezzadeicorredi e ilVIIsec.a.C.Lotestimonia tra l’VIII soprattutto portanza fu uncentrodiprimariaim- eCalcata, Parco dellaValle delTreja tra chiamata le, Narce(forseanticamente Nell’agro falisco meridiona- Narce carattere ufficialel’usodeldialettofalisco(sala6). museo, che, ancora agli del inizi II sec.a.C. mostra in undocumento pubblico di esposta nel so: ne ètestimonianzala tabella in bronzocondedicaa Minerva, processo lungoecomples- della societàfalisca fuperòun La romanizzazione mater familias preposta alla

Tevnalthia), ogginel motiv unleit veienteèd’altraparte einparticolare La vicinanzaalmondoetrusco comeautorevole. culturale avvertito falisca, modello ma anchelavolontàdiadeguarsiadun nella comunità Etruschi segnala forselapresenzastabiledi scritti testi peri esclusiva dellalinguaetrusca delle classi aristocratiche. L’adozionemostra anche l’usodella scrittura daparte E’ questounperiododigrandevivacitàeconomica,sociale e culturale, come aleonieanimalifantastici. vede contrappostefigurediarmati coppia digrandivasi biconici conunascena di caccia (o di danzarituale)che alla locale tecniche estilistiche tradizione dell’impasto,sideveuna innovazioni dialtoprofilocheconiugasapientemente non solo a Narce.Adunartigiano chenelcorso del VIIsec.a.C.svolgono la loro attività gole personalitàartistiche organizzato,ma piuttosto sin- qui, a differenza di Falerii, un sistema artigianale degli altari. suungrandevassoio) sigillati vicinoaduno rinvenuti e pinzedafuoco in ferro ferro sacrificali (coppiadialariin è ilcomplessodeglistrumenti Straordinario MaiaeFortuna. e Persefone ediMinerva Demetra di confronti nei prevalentemente alfemminile devozione una evidenza in offerenti) mettono statuette estatuedi fasce eseduti, in dema egioielli,bambini con dia- femminili votive(testeebusti offerte di vari nuclei dei La composizione del Vsec.a.C.giungeallafineII chedalla prima metà e altariall’aperto, diedifici complesso moltoarticolato un resti di luce i in fiume Treja.portato tra il1985 eil2003hanno Gliscavicondotti - LeRote,sua storiavengonodalsantuariodiMonteLiSanti sullespondedel sulle fasifinalidella osservazioni mica esocialedelcentrofalisco.Interessanti unaflessioneecono- Proprio laconquistaromanadiVeio nel396a.C.comporta aVeio. Portonaccio ricavata dalle stesse matriciusatenelfamosoispirata oaddirittura tempiodi nica diedificitemplari databili tra la fine del VI e i primidecennidel V sec.a.C.,

dituttala storia diNarce,comedimostraanchela decorazione architetto- Maria AnnaDeLuciaBrolli

27 Civita Castellana 28 Civita Castellana stoviglierie. vasi e ceramica di duzione manifattura deditaalla pro- Treja, primoesempiodi così laFabbricanacque terrieri; ramusi, proprietari Stefano eFrancesco Co- ai quali seguirono itoscani originari diFabrica di Roma, Giovanni AntoninoMizzelli, tra cuiFrancescoditori, e Volpato e alcuniimpren- Giovanni Trevisan detto Valadier,veneto l’incisore chitetto romanoGiuseppe iniziativa videcoinvoltil’ar stellana e Ponzano: questa tra CivitaCa- del territorio argilla dalle cave di caolino prelevare di cio ilpermesso chiesero alla Reverenda CameraApostolica delloStatoPontifi- e artigiani artisti di dalla fine del XVIII secolo, quando ungruppo Le esposizionimostranoreperti città. ‘900, quandotaleattivitàdivenneilfulcrodella vita sociale ed economicadella Sessanta eSettantadel anni negli industriale al maturaredellaproduzione sino Il Museodocumental’attivitàceramicadiCivitaCastellana artigiane dalle origini dai soci-operai,qualivennedefinito“padredeiceramisti”. suo nell’area restano ancoraledueciminiere commerciale dedicata al suo nome.Il Casimiro Marcantoni della ceramica cittadina, produzione omaggio aunadelle figure piùimportanti

del 1907, inserito in uno splendida cornice inceramica,fuvoluto ritratto del1907,inseritoinunosplendidacornice MUSEO dellaCERAMICA “Casimiro Marcantoni” , imprenditore degli inizi del , imprenditore degliiniziNovecento,della cui fabbrica - La denominazione scelta perilmuseorende La denominazione Ceramica, voluta e realizzatadaUldericoMidossi. laboratori della Regia ScuolaProfessionale per la San Giorgio,chenel1915/16accoglieva alcuni collocato locali dell’ex chiesamedievaledi nei di lavoro, viene estrumenti manufatti artistici grazie alle donazioni difamiglie civitoniche di storico Palazzo Petroni Andosilla, ma nel 2008, Il museonascenel1995,allestito neilocali dello cedere annualmente agli studenti più meritevoli; una parte della collezione, di più meritevoli;unaparte cedere annualmenteaglistudenti di oggettiinceramicaeporcellana e unaconsistentesommadidenarodacon- UldericoMidossilasciò alla Scuola la sua collezione Nel 1930,alla sua morte, realizzatedagliallievidell’Istituto. di ispirazionemoderna co, con sede a fianco dell’ex chiesa: nel museo sono esposte opere in ceramica - oggiLiceoArtisti La Scuola d’Arte, è consideratailnucleodioriginedell’ Istituto Chiesa diSanGiorgio,attualesedeespositivadelmuseo. situatanellostoricoPalazzoceramica, inizialmente PetroniAndosilla, poinellaex la Regia enel1914istituì ScuolaProfessionalegeometrico eornamentale perla di fattura orientale. Nel 1893 organizzòunprimocorsodidisegno particolare ceramica,in Ulderico Midossi,Sindacodella città egrandecultoredell’arte nell’incrementodella vocazione ceramicalocale fu Altra figura importante la produzione. volti aottimizzare e ladecoratrice,tutti ilchimico re, ilfornaciaio, professionali, tra iqualilo stampato- prietari allo stesso tempo, condiversiruoli lapresenzadisoci-operai,lavoratori epro- Nelle fabbriche siandòaffermando stica dielevataqualità. - igienicosanitari,insiemealla ceramica arti spaziò dalla stoviglieria agliarticoli che della produzione, notevole incremento del Novecentosegnaronoun Gli inizi dell’Ottocento,attribuitoalVolpato. smaltatadelprimoquarto in terraglia il preziosoGruppoquesto periodo,siunisce di esposti Agli oggetti neoclassico

stampo, basatasumodelli affiancata lafoggiaturaa siera Alla tecnica deltornio raffinato gustoestetico. dipregevolefatturae d’arte dustrie locali,uscironooggetti livelli: dallein- altissimi giunse Castellana, che neglianni rag- Civita ceramicadi artistica riferibilialla produzione perti sono collocati re- esposizioni centraledelle Nella parte nel Museo. trovato adeguata collocazione del XIXsecolo, bile agliinizi ha orientale edata- provenienza

29 Civita Castellana 30 Civita Castellana del Tettuccio diMontecatinirealizzatedallaCeramicaPercossi. alle TermeBasilio Cascella nel 1927ipannelliapiastrelledestinati che disegnò conlaCeramicaFaliscaDuilio Cambellotti,checollaborò tra ledue guerre Ars, e vanno ricordati fama: traquesti di artisti ceramica, insiemealcoinvolgimentodi nella Scuolad’arte impegnati eccellenti decoratoriedaidocenti di al contributo nelle fabbriche,dovuto artistico fervore successivo siregistraun Nel decennio “stile Civita”moltoapprezzatosulmercatoestero. la tendenza a ripetere modelli antichi diedevita a un vero proprio stilechiamato al gustorinascimentale; al1920,vicini dotti nellaCeramicaCoramusiintorno italiana tradizionale,come mostrano vasi in maiolicapro- o graffitisuingobbio ceramica l’ arte restava comunque fonte d’ispirazione matura. Laprima ormai doveprogettie sperimentalismo aggiunserocreativitàaunaproduzione d’arte, di CivitaCastellana Le fabbriche furono nelcorsodelNovecentounafucina Testa diabissino. con una una MadonnaconBambinoelostampodiunesemplare miniaturistico no aglianni30delNovecento,ilmodello in gesso di unmedaglioneraffigurante vari decoratiarilievo,cometestimonianooggettiusatidalla ceramica FACI intor gesso, necessariperrealizzarevasieoggetti ricavare stampidi d’argilla dacui

conferenze delMuseo. nella sala ne, conservate la Tempestacui Giorgio- di tra mose operepittoriche, le raffiguranti copiedifa - pregevoli pannelliaformel Perino Amoroso nacquero i dalla collaborazione con realizzato da raffigurante unCarriolante smo emergedalbiscuit incisivo reali- un mentre tore bulgaroAssenPeikov, anni Cinquantadello scul- presenza infabbrica negli ca Marcantoni: famosa è la che siebberonella Cerami- - santi collaborazioniartisti Alcune delle più interes- Guido Calori; - - estremamente funzionali. alpasso col gustodell’epoca nella scelta deicolori, centi, piùsnellinellaforma, esempi divasi e cassette prodotti nelle Ceramica Simas enella Ceramica Vin- L’evoluzioneSessanta eSettantaèdocumentatadagli negli anni della produzione igienicosanitari. da rivestimentoel’ampiagammadiarticoli nontralasciandolepiastrelle domestico edella tradizionaleceramicaartistica, di stoviglierieuso nella produzione consistente incremento tizzata. Cifuun deipassaggifuautoma- la maggiorparte e nellacatenadiproduzione a tunnel toscanasipassòaiforni perlestoviglierie;dalla fornace forte come laterraglia così sanitari, igienico articoli di usato nellaproduzione l’unico mentale divenne economico neglianniSessanta: l’innovativo vitreous-china,damaterialesperi- Civita Castellana al boom di basi condusseroleindustrie Queste promettenti nato negli Stati Unitie ben presto in uso nelle Ceramiche Marcantoni e Sbordoni. canica el’utilizzodimaterialinuovi,adalta resistenza, comeilvitreous-china mec- produzione dei sistemidi con la modernizzazione neglianni, perfezionata il 60%diquella nazionale: glistabilimentisieranomoltiplicatiela produzione Negli anniTrentadelle la ceramiche diCivitaCastellana produzione costituiva Cassieri allafinedell’Ottocento. fabbriche: èilcaso del raroesemplare di timbroinusonella Ceramica deiFratelli delle o simboliaraldicidellefamiglieproprietarie stampate atampone,connomi finaledell’esposizioneèdedicataalle marche difabbrica, generalmente La parte

Tamara Patilli

31 Civita Castellana 32 Fabrica di Roma a sededell’Amministrazione. l’immobile el’annesso parco sono statiacquistatidal Comune diFabrica e adibiti fondamentale nella vita economicaesociale del paese. Alcuni annifa, un ruolo è statodatoinenfiteusialla famiglia Cencelli,casatacheebbe di anticheorigini, dal 1756 quando corso del tempo ha subito diverse modifiche, le ultime a partire stato di proprietàdell’ Ospedale di SantoSpiritoinSaxia, insieme alla Rocca. Nel periodol’immobileè cessivo alla cacciata della famiglia dei DiVico.Per uncerto Fabricadi Prefetti checontrollavanoilterritorio suc- nelperiodoimmediatamente L’attuale Palazzo delComune realizzazione. nonancora rese pubbliche, ma inserite inunprogettodiprossima particolarità ne esistemazioneacuradirettamentedelComune;questesiaggiungono valorizzazio- di impegno conun parte interesse, in di e gruppi da associazioni tutelate Fabrica diRomastoriche earcheologiche,inparte èpienadiricchezze

RACCOLTA COMUNALE Palazzoospitava i probabilmente origine ComunalerisalealXVsec.ein sono farebrevivisiteguidate. Il Palazzo sipos- e surichiesta frequentabili sono quotidianamente eilGiardino trattati vergatiamanodidiversiargomenti. dell’ Ottocentoe d’epoca,librioriginali di testiagronomia,rivisteegiornali na disponibilitàdel Comune, riordinata e restaurata dopo unlungolavoro, ricca Di prossimaeadeguatacollocazioneanchelabibliotecaCencelli,oranellapie- versità diViterbo. rare, studiate anchedall’Uni- possono ammirare diverse specie di rose ormai interesse ilrosetoCencelli,dovesi archeologici.Diparticolare reperti e alcuni una fontanaconlostemmadellafamigliaCencelli,peschiera anche prende cipressi; com- ancorasiepidibossoemonumentali “all’italiana”, checonserva Degno dinotaè il meraviglioso giardino storico,esempiodello stile cosiddetto raffiguranti scenedelVecchio Testamento. edecorano,insiemeagliarazzi,leparetidell’attualeSala consiliare, che ornano Nelle stanze del palazzo Cencelli si possono murali, ammirare pregevoli dipinti

33 Fabrica di Roma 34 Fabrica di Roma - La facciata si innalza ad ovest e presenta tre oculicircolari, uno in corrispon presente alcunaapertura. delle finestrechesitrovanelsettoresettentrionale;sulla navatella non èinvece del conventoepresentalastessa scansione solo dall’interno sud, siosserva inquattrosettori,conmonoforenellanavatacentraleelaterale.Illato trafforti, fora. mostra lascansione,attraversoicon- Il lato nord delcorpolongitudinale disposte sesto sulfondodaunamonoforaetrefinestreatutto Il transettonordèornato e comunicacongliambienticonventualipostiasuddellachiesa. daduemonoforenelfiancoorientale Iltransettosudèaperto interruzioni. lunghe senza zona orientale, proseguendo poiverso ovest, lungo le navate, costruite ad essere eretta fula Secondo ilmetodod’operadeicistercensi,la prima parte inpeperinoedecorazionimarmoree. regolari coninserti sono blocchiditufo di etàtarda-repubblicanaeimperiale.Imaterialiutilizzati ni al di sopra delle abitazio- del decumano della città edècostruito corrispondenza dell’architettura cistercense.L’edificiogli esempimeglioconservati èfondato in La Falerii Novi,laChiesadiS.MariaFalleri elaViaAmerina , all’interno della città diFaleriiChiesa diS.Maria,all’interno Novi,costituisceunode-

ad triangulum, mentrenellato occidentale èvisibileunastrettamono- , nei giorni di sabato, domenica e giorni festivi. Maria diFalleri disabato,domenicaegiorni , neigiorni ci sipuòrivolgere al personale presso la e materiale informativo opuscoli perinformazioni, è visitabilesenzaalcunaformalità: La ViaAmerina eopuscoli. riale informativo e suFalerii della mate- chiesa sipossonotrovare pubblicazioni, Novi.All’interno sulla chiesa,suastoria dannoinformazioni grado. Accompagnatoriesperti diinteresseo studiosi, e per scolaresche di ogniordinee tamento pergruppi festividalle 9,00 alle 13,00. Sonopossibilivisitesuappun- Domenica egiorni con suoivolontari,edèvisitabileilSabato,la dal Comune nale, direttamente Meridio- La chiesa ègestita,inconvenzioneconlaperl’Etruria Soprintendenza del XIIel’inizioXIIIsecolo. tenenti alla famiglia dei Cosmati,operantinelpatrimoniodiSanPietro trala fine appar romani e Jacopo,marmorari dell’opera: Lorenzo autori (Quintavalle) egli una lunetta; sugli stipiti sileggono due iscrizionicheattestano la committenza di strombatoeduecoppiedicolonnineall’esterno marmoreo mostra unportale da un’edicola, ecorredata facciata dello stabile, preceduta forse da unportico diametro maggiorerispettoaglialtri.La navata; ilcentralehaun di ogni denza

Francesca Patrizi Doriano Pedica Chiesa diS. -

35 Fabrica di Roma 36 Corchiano turgia romana. paragonabilialla prima dramma - caratterizzata dadialoghirozziedisarmonici, Livio, ifescennininonsarebbero altro che unaespressione di poesia popolare, mascherati chedanzavano in predaaifumidelle abbondanti libagioni;secondo da personaggi clima eccitatoecoinvolgente,interpretati rio, sisvolgevanoun in licenzioso ediffamato durantelefeste.Glispettacoli,dalcontenuto particolare declamati in carattere goliardicoepungente di versus, componimenti fescennini sonovenutialla luce i Dal punto divistastoricoeletterario,inquestoterritorio (241 a.C.). e ilIIIsecolo a.C., conl’espansioneurbanisticael’avvio della romanizzazione logici cherisalgonoal periodo difiorituradelcentrofalisco, vale a dire trailVI archeo- reperti alcuni suoi palazzipubblici dei e romane,custodisceall’interno protostoriche, etrusco-falische preistoriche, versità, dimemorieetestimonianze veroscrignodibiodi- naturaliedelleforre, Corchiano, ilpaesedeimonumenti

RACCOLTA COMUNALE lucosque. Et Cimini cummonte lacum niaque arva Hi Soractis habent arcesFlavi- sque Faliscos, Hi Fescenninas aciesaequo- Virgilio (Eneide,VII,695-697): versi di i sono sco, indicativi scennium Per unalocalizzazionediFe gine alteatroromano. latina edatoori- drammaturgia avrebbero ispiratola fescennini i la letteraturaclassica,infatti, nella storia del- Porfirione: e parlano anche Festo, Servio durante lecerimonienuziali, chiano, edella loro esecuzione scennium Della loro derivazione da e del territorio fali- edelterritorio , forsel’anticaCor Fe - - - - cingere ilpiccoloAscanio. in ginocchio,nell’atto di basso asinistra, glio, main prodotto sullespalle del fi- alla tradizione, nonvieneri- Anchise, contrariamente Romolo e Remo; ilpadre lupa, impegnataadallattare gurante l’immaginedella che recaunoscudoraffi nio, conl’eroevirgiliano tati Enea,AnchiseeAsca sono rappresen- municipio pressoilvecchio servato Così, nelframmentocon- dazione dell’Urbe. il mitodella fon- si rafforza Da questevicendenascee figlia delreLatino. serà la principessa Lavinia, coste delLazio,dovespo- faranno approdaresulle lo peregrinazioni Lunghe Anchise eilfigliolettoAscanio. di Priamo; dopola sconfitta, fuggedalla città infiammeconilvecchiopadre diTroia alla guerra dalla parte figlio diAnchiseeAfrodite,partecipa dei Dardani, rappresentailmitodiEneaedella fondazione diRoma: Enea,principe Il reperto, Vecchio (PiazzaXXSettembre). sarcofago di etàromana e suscitaprofondointeresse“IlFescennino”,Cattura l’attenzione e vasellamedomestico. frammentiditegole Archeologico Romano, sonoconservati del Gruppo esperti della locale ScuolaMediastatale “dott. Carlosottol’attentaguidadegli Urbani”, Nella sala consiliare del Palazzo municipale, inunateca risistemata dairagazzi

custoditonella sala grande delPalazzo del Comune - - frammento di

37 Corchiano 38 Corchiano in gloriatraisantiValentino, Biagio,Valentino vescovoeSebastiano. limitrofe, raffigurala e nellecomunità vo aCorchiano L’affresco, adAlessandro, attribuito aiTorresani,pittore moltoatti- inparticolare ecclesiastico, volutadalcommissarioprefettiziodeltempo. dell’edificio infatti ricavata dalla demolizione dell’anticoluogodicultoeparte tettore, insiemeconSanBiagio,diCorchiano:laprimasedecomunaleèstata del XVI secolo, che ricordala chiesa romanicadedicataa San Valentino, pro- unpregevoleaffresco della seconda metà Nello stessoambienteèconservato

Madonna con il Bambino Madonna con del ComuneVecchio Corchiano, Palazzo Margherite rosa..., Adriana Soares, curato dalla Web Art Gallery Mega Art. MegaArt. Gallery curato dallaWeb Art unevento promosso dal Comune e d’arte, citori del concorso internazionale vin- Questa sedeèdestinata,inoltre,all’esposizionedioperedonatedaartisti temporanea, perlaqualeèprevistol’allestimentodiunapinacoteca. Nella sala consiliare dell’antico palazzo comunale, trova spazio la pittura con- Pittura contemporanea

Livio Martini

39 Corchiano 40 Gallese della città, arroccata sul forte pianorotufaceo. sulforte della città,arroccata aspetto alla relativa fotoaerea,mostrailtipico legno delcentrostorico,unito in mentre unplastico comunale, con l’uso del suolo e la viabilità antica e moderna, prodotti della campagna. Alcunefotoaereepresentanopoil’intero comprensorio fossili, materiali vulcaniciecalcarei, conespositoricontenentireperti territorio, relativeallavicendageologicadel seguono fotoecarte interni; ficio eglispazi dell’anticoedi- Nell’ingresso delMuseo, un pannelloillustrala conformazione orientale delterritorio. urbane, sipuòapprezzareunasuggestivavistasullavalle del Tevere esullazona prossimialle mura archivio storicoebibliotecacomunale.Daglispaziesterni, e fotografia, ambienti per restauro, posto ristoro, ratori per ceramica, artigianato il centrostampa,labo- la direzione, museali lareception, Completano lestrutture locale annessoalMuseo. un ampio mostre temporaneesonoospitate,disolito,inpiazzaSantaMaria, come teatroespazioespositivo,male La stessaSalavienetalvolta utilizzata audio evideo. destinata adaccogliere i visitatorieattrezzataconstrumentazione e nei pannellicollocati nel chiostro, che ospita anche la sale espositive nelle quattro vari aspettidellarealtàcomunalesonopresentati I

MUSEOCIVICO“MarcoScacchi” insieme aivaloriambientaliepaesaggistici. della città e del territorio, nografica, storica e artistica e valorizzare la memoria et- con ilfinediconservare nel ConventodiSantaChiara(XVIIsecolo), è sorto to all’illustre musicistagallesinodel‘600ecollocato intitola- Il MuseoeCentroculturale“MarcoScacchi”, Sala multimediale, e autore di opere polifoniche conservate traicodicidellaCappellaSistina. e autoredioperepolifonicheconservate altus (contralto) gallesino, Maestro diCappella del Collegio dei CantoriPontifici di S.Maria Assunta a Gallese; ritratto del ‘600 diTeofilo Gargani, compositore e nellasacrestia della Cattedrale del XVI-XVIIpia deglioriginali secolo conservati I (897), tele delXIXsecolo, co- due papigallesini,Marino I (882-884)eRomano (1521-1580);iritrattidei secolo, attribuito aGirolamo Siciolante daSermoneta il delsecolo successivo; gomata, temperasulegnodelXVIsecolo, con interventi dall’antica ChiesadiS.MariadeiRaccomandati; unaCroceprocessionale ziare: unaCrocifissione,affresco del XVsecolo, staccato proveniente degli inizi esculture diepochediverse sono da eviden- dipinti Nella Sala con opered’arte, edemologico. dicaratterestorico, artistico reperti con Sul chiostrosiaprono quattro sale espositive, relative alla città e al territorio, delComune. e ilruolo la storia religiosa,ilpatronoSanFamiano, l’evoluzionedella città fortificazione, la per gliaspettiriguardanti attenzione romano emedievale,conunaparticolare falisco, il periodo al Novecento,comprendendo dalla preistoria tà edelterritorio, Lungo le pareti del chiostro, nove pannelli delineanole vicende storichedella cit-

Ritratto dicondottiero gallesino,oliosutela della seconda metàdelXVI sa-

41 Gallese 42 Gallese Piazza SantaMaria). nera,comuneesigillata)medievale (resti diunaceramicaattiva in a vernice rosse, ceramica ceramica locale antica (bucchero,ceramicaafigure produzione tipiche(il santuario antico,la villa romana, le sepolture) e riferimentialla strutture con alcune della storiacittàedelterritorio, cheologica delinealefasiiniziali ar e medievali,unacarta storici,prevalentementeantichi Nella Sala con reperti evalorizzazionedeiprodottiartistici. del restauronelrecupero,conservazione e il valore Due pannelli didattici suggerisconola lettura guidata diun’operad’arte era affissaprimadiesserecollocatanelMuseo. sul quale del palazzomunicipale, edificazione sindaco MarcoGalassieladatadi ilnomedel policroma esmaltata,riporta mattonella inceramicadel1474, Una policromoedoratodellasecondametàdelXVsecolo. bassorilievo inmarmo , Bambino eangeli interesse una Madonnacol Tra lesculture,diparticolare

- seconda metàdelsecolonumerosefabbrichediceramiche. dapavimentazione,alle quali siunirononella di manufattiincementoemarmette del XXsecolo, localiniano la con produzione sindagliinizi presenza diindustrie (Scalo Teverinastazioni testimo- eMontilapi). Altrememorievisiveeattrezzature attivaaGallese dal 1866,condue si riferisconopoialla ferrovia, Foto ereperti immagini chericordanolastoriadellabandamusicalecittadina. locali (le zitelle,lasveglia presentate, inoltre,alcunetradizioni dell’8 dicembre)e sono eaimestieripraticatinelterritorio; (vite, olivo,nocciolo,grano),alle arti ni Nella venienti dall’anticachiesadiSanGratiliano,donatidaiproprietaridell’edificio. gli affreschipro- menzione una particolare meritano museali: traquesti, ambiti vari raccordo trai di corridoi nei Altre opereeaffreschistaccati sonovisibili Museo. esposto neglispazidel che hanno e stranieri, italiani spesso donatidagliartisti, degli ultimidecenni, dipinti contemporaneasonoconservati Nella sala d’arte

Sala etnografica,sono riferibilialleesposti materialie coltivazio- immagini Giorgio Felini

43 Gallese 44 Vasanello il bollodelsuoproprietarioAncharius. sigillataitalica”(Isec.a.C.-Id.C.),con ca finedamensa,notacome“terra Terra sigillata situato a NorddiRoma. Inquestoluogosiproducevaunacerami- di produzione centrodi Vasanello di come importante l’importanza testimoniano vocabolo PoggioLocalità Cesurli,in 1985, in materiali dellaMentuccia.Questi nel 1984- raccolti durantegliscavicondotti distrutture, ediunaparte fornace Meridionaledallo scarico diuna tendenza periBeniArcheologicil’Etruria di vistaarcheologicoescientificositrattamaterialirecuperatidalla Soprin daunpunto sonoipiùimportanti I materialidella sezione CeramicaRomana dallaviabilitàprincipaledellaViaAmerina. determinata territorio del l’importanza materiali indicano questi per paralleli e confronti; utili vicine, dilocalità reperti comprendenti e daalcunedonazioni luoghi diculto,abitazioni dall’Archeoclub di Vasanello;raccolti neglianni provengono danecropoli, questi Nella sezioneTerritorio diVasanello. prendere l’importanza delle classi ceramiche e dal modo incuisonostate fabbricate che sipuòcom- dedicataalla tecnologia ceramica,perchéèattraversolavarietà ampia parte taglio didattico,con filo cronologicomasoprattuttoconun Il Museosegueun materialiche vannodalperiodofaliscofinoall’etàmoderna. fo. Conserva limitro- argilla nelterritorio di ceramica delpaese,favoritadainotevoligiacimenti re delcentrostorico,fissa l’attenzione sulla secolare della tradizione manifattura Il costituendoMuseo della Ceramica, con sede presso Palazzo Celestini nel cuo-

MUSEODELLACERAMICADIVASANELLO rientrano i materiali ceramici del periodo etrusco- falisco, i materialiceramicidelperiodoetrusco- rientrano - classica. che siricolleganoadunatradizionegiànotaarcheologicamenteperl’antichità forti della capitale, indizi e commerciodimanufattiinceramicaadestinazione diindividuarenellavalle delTeverepermettono un’areaprivilegiatadiproduzione delle doganediRoma perviafluviale,sulmercatoromano.Iconti terracotta, deiprodottiin polo Orte-Vasanello-Gallesemanifatturiero e sull’esportazione sul d’archivio dalXIVsecoloabbiamoabbondantedocumentazione A partire frammentidiceramicagraffita. e importanti e romagnola dall’area umbra mancano materialiimportati se non tolaziale anche area al- di maiolica rinascimentalemostranoicaratteri e boccalidi ciotole, piatti frammenti di consistenti più maiolica arcaica,mentre di frammenti si trattadi scientifiche; diindagini da ritrovamentiperlopiùcasualienonfrutto venienti pro- di reperti La sezioneCeramicaRinascimentaleesponeunapiccolaquantità deiprodotticeramici. una largaesportazione e Gallesecon la Flaminia eilTevere, equindi che assicuravano la possibilità di della Via Amerinaeilcollegamentoattraverso assi stradalisecondariconOrte centroeconomicodietàromanagraziealla vicinanza Vasanello fu importante ritrovati prodottibollatidallostesso dovesonostati che leprovinciedell’Impero(Austria,Africa, Spagna, Germania), raggiungevano numerosisitid’Italia(Campania, Umbria, Sicilia,Sardegna) e an- eilcorso del Tevereci. Attraverso le viediterra i prodotticeramicidiVasanello L’eccezionalitànumerose matri- di èaccresciutadalrinvenimento dellascoperta

Ancharius.

45 Vasanello 46 Vasanello Misciattelli, docente di chimica all’Università LaSapienzadiRoma,Misciattelli, docentedichimica asostituire ilMarchese,Paolo (1944-1978)cheportò la prestigiosa produzione corrono grazie allariper temporanea della famiglia Misciattelli;questioggetti donazione Completano l’esposizionediquestasala i materialidella orale acuimoltidegliOrlandihannotrasmessolelorosapienticonoscenze. vasanellese, attraverso una duraturaproduzione,ma anche graziealla tradizione locale e uncontributonotevole affinché questafosse sempre viva nella cultura dall’Ottocento, che halasciato indelebile nella un’impronta tradizione ceramica della famiglia Orlandi,dinastiadicocciarifin che untempoful’anticafornace sorgequella Vasanello,affitto; nelcuoredelcentrostoricodi ViaPorticella, in venivapresain in figlio.Ognifamigliaaveva una bottega, mentrelafornace molti deiqualilegatitralorodaparentela;ilmestierevenivatramandatopadre “i cocciàri”cheesercitavanoilmestiere,eranocircaunaventina, Gli artigiani, regioni vicineancoranelXXsecolo. sposizione al fuoco prodottedaicocciariecommercializzateintuttoilLazio che piùcaratterizzaquestazona,la realizzazione diceramichedestinateall’e artigianale le. Inoltre,lasezioneceramicadell’800-900raccontatradizione dell’attività ceramicanell’economialoca del postorivela la notevole importanza All’inizio del Cinquecento unedittodiGiuliodella Rovere a tutela degliartigiani

Ceramica Bassanello, - - - terruppe lasuacollaborazionecon laMisciattellicambiandolavoro. terruppe da Faenza.guida delceramistaGiovanniMassari, giunto Soltantonel1960in- dal marchese Misciattelli. Nel castello rimase a lavorare ben 14anni, sotto la da famigliacontadina,appenaadolescente entrò alavorare nella fabbrica aperta Natonel1931 pressi della chiesa diSanSalvatore, realizzaceramicaartigianale. uno deipiùnoticeramistivasanellesi chedaanni,nella sua piccola bottega nei Inoltre vieneespostaancheunaselezionediceramichebiancheMarioPieri seduta dallesembianzedolcieraffinate. attenta ricercaespressiva donna caratterizzatodaun’ e unastatuettadiragazza unritrattodi di Francesconinegli annidella aChieti sua pienamaturitàartistica, Vasanello. realizzate duranteilsoggiorno Sono esposte due scultureinterracotta ceramica di del suolegameconlaproduzione 1970)atestimonianza 1894-Orte L’ultimaFrancesconisala delMuseoèdedicata alleoperediGiulio (Viareggio dei luoghiattraversatieamatinellasuavitad’artista. aveva trovato il mezzo perun’iconografiapopolare sulla memoria nella terracotta presenteaVasanello, Giulio Francesconi, che artista nonché ilpiùimportante come i Maestri Marino Mazzacuratie Renatodi livello internazionale, Guttuso, zione. Alla valorizzazione ditale “prodotto” furonochiamatia collaborare artisti rossaconl’impastodolomiticobiancodisua crea- il secolare usodellaterra

Tamara Patilli

47 Vasanello 48 Orte documenta in 84 schede esaustive il patrimonio artistico delmuseo. documenta in84schedeesaustiveilpatrimonioartistico dettagliato catalogo,recentementeedito, solo geografico,dellacittadina.Un non diriferimento, pinacoteche dell’Alto Lazio edell’Umbriameridionale,territorio trale collocandosi, per quantitàequalitàdelle opere esposte, ai vertici arredi, sculture lapideeelignee,oreficerie,paramenti ai qualisiaggiungono dipinti, espositivadioltrecinquanta presentaun’offerta sacradi Orte Il Museod’arte azionedirestauro. una importante di oggetto negliultimianni vile sonoesposteinveceteledalsec.XVIalXIX, in SanSilvestro prevalgono quelle relative nel Palazzoai secoli VIII–XVI, Vesco - per lacronologiadelleopereesposte: del museo sidifferenziano Le duesezioni tardo-seicentesche. forme le attuali XIII, ma che haacquisito,connumerosiampliamentieristrutturazioni, Palazzoallestita nelvicino Vescovile,è precedente alsec. origine la cui residenza Agli spaziespositividella sede originariasièaggiuntadirecenteunasezione che nelsecoloscorso. romani- Silvestro, della metà dell’XI secolo, restaurata nelle sue primitive forme pregio di essere ospitato nel contenitore piùanticodell’abitato: la chiesa di San nelLazio,hail oltre ad essere il primomuseodiocesanosorto Quello ortano, enellasuadiocesi. Orte in sacra esistenti opere d’arte importanti Silvestro lepiù nella ex chiesadiSan ed esporre similiani, cheinteseraccogliere, preservare Mas Il museoèstato inaugurato nel 1967 periniziativadel vescovo Roberto

MUSEODIARTESACRAD’IMPORTANZA DIOCESANA dell’attuale basilica. nel 1609perla costruzione il 705e706smantellato stranze costantinopolitanetra Santa, realizzatodamae- Giovanni VII,pressolaPorta tro in Vaticano, nell’oratorio di nell’antica basilica di SanPie- le apparatomusivocollocato frammenti diunmonumenta- alla visita: é’unodeipochi zio, anchecronologicamente, donna ‘bizantina’chedàini dal mosaico della partire notevole rilievo,a opere di Silvestro, presentanumerose San Il percorsoespositivo,in Ma- - - segno dellatestimonianza;nellamanosinistra,unlibrochiuso. nel dal cappuccio e la mano destra aperta a figura intera,conla testa coperta racolo dellamatrona romanaverificatosi Alessandria eilMi- uccelli, ilMiracolodellapredicain stimmate, laPredicaagli della vitadelsanto:l’Impressionedelle storiette angoli quattro e presentanegli diSanFrancesco;da decorazioniarilievo è impreziosito ildipinto chiesa ortana Siena), giànella San GiovanniBattista(Pinacotecadi Maestro deldossaledi di CivitaCastellana,estoriedellasuavita eilSanFrancesco benedicente, opera di unanonimopittorelaziale, proveniente dalla cattedrale il Redentore tavole delsec.XIII: senso cronologico,dueimportanti in Seguono,

Alcentro,sanFrancesco post mortem. , attribuito al , attribuito

49 Orte 50 Orte dell’inchinata, nell’incontroconl’iconadelRedentore. al rituale partecipa davantialla cattedrale ortana, dell’Assunzione eal termine, processionalmente nella festività getto digrandevenerazione,vienetrasportata edatata1420:l’icona,og- advocata diTaddeo (1362-1422),firmata diBartolo Alla pittura senesesideveanchelasuccessiva tavola a fondooro,laMadonna del CorporalediOrvieto. padre diVannuccio ediUgolinoVieri(sec.XIV),aveva prodotto il Reliquiario medievale, eseguita dalla bottega senese che pochianniprima,adopera del edatata1352,capolavoro dell’oreficeria na (documentato1348-1367),firmata Nel sec. XIV sicolloca la grande Croce-reliquiario

diVannuccio diViva da Sie- Tra i dipinti più importanti ospitati in SanSilvestro,emergelagrandepalad’altare ospitati Traimportanti più idipinti protetti dalmantellodellaVergine, papaAlessandroVIeCesareBorgia. nella qualesipossonoidentificare,traifedeli prevalente dasuofiglioEgidio, operadiCola è la la terza Gatti; 1480 percustodirela statua delsanto,recentementeattribuitaaSaturnino al intorno dipinte deiDisciplinati, lia inlinguavolgare, riferibilealla confraternita della vita Settanta delsec. XV; le quattro tavole della e melia e con Pinturicchio(1452 ca.-1513): il trittico del d’A- Lorenzo daViterbonellacappella Mazzatosta e incontattoconPiermatteo romana, collaboratore di (IImetà sec.XV),pittorediformazione di ColadaOrte Nel medesimo arco temporale si inserisconotreopere provenienti dalla bottega detto ilPastura (1445ca.-ante1516). coevi spiccapoila d’Amelia(1445ca.-1506ca.);tra i dipinti all’ambito diPiermatteo e attribuito Tradel Cinquecento. mi il Redentorebenedicentedatato1491 si evidenzia tutte Altre tavoleafondoorosicollocano tra lasecondametàdelQuattrocentoeipri-

Annunciazione, dettoperla sua provenienza Trittico di Chia,dipintoneglianni , pregevole composizione in dodici scene,ciascunaconlasuadidasca- , pregevolecomposizionein Madonna col BambinodiAntoniodelMassaro da Viterbo, Madonna deiRaccomandati Custodia di sant’EgidioconStorie , terminata in proporzione inproporzione , terminata Salvatore benedicente

51 Orte 52 Orte un piccolo Sant’Antonioabate inatteggiamentocontemplativo un del Domenichino; ai modi ambito bolognesevicino di un raffinatoartista lia, di della apostolo latelaconSant’Andrea delNomediGesùperlacattedrale di Orte; confraternita attribuita all’ambito di Francesco Vanni, al 1590 dalla commissionataintorno conda metàdelsecolo successivo, vanno ricordatelapala della e lase- quella schieradiopere,chesicollocano In tralafinedelCinquecento 1612), Francesco Vanni (1563-1610)eScipionePulzone(1540ca.-1598). vitanti nell’orbitadiGirolamo Muziano (1528-1592),Federico Barocci(1535?- Nella sezione delPalazzo Vescovilegra- prevalgono teleseicenteschedipittori Cinquecento. difine nel paesaggio si riconosce l’abitato di Orte chiesa dei CappuccinidiOrte; Chiara, Francesco e Caterina,diFrancesco da Castello (1540-1621), giànella del 1595raffiguranteL’Arcangeloil demoniotraisanti Michelechesconfigge

David con la testadiGo- Flagellazione diCristo,scuolaromana;ilDavidcon , attribuita aCesare Nebbia (1540-1614);lapregevole , attribuita composizione , inserito in un , inseritoin Circoncisione, testimoni artistici deisecoliXIXeXX. testimoni artistici La cronologiadella raccolta episcopali,soli si chiudeconunaseriediritratti delpiùnotoAgostino(1691-1758). Masucci (1726-1785),figliod’arte La MadonnadellaMercede appare alvenerabile Gonzalo Diaz,tela di Lorenzo (1556-1612) esanFelice daCantalice(1515ca-1587).Daevidenziare,infine, san Fedele da (1577-1622),san Sigmaringen Giuseppeda Leonessa martire cappuccina, raffiguranteil anonimo pittorediambitoromano,committenza la grande tela dei Treper la chiesa di SanRocco santi francescani, di di Orte; de (1599-1661) e Carlo Maratta (1625-1713). Tra queste opere si collocano la pala evoluzione dalbaroccoversoilclassicismoromanomediatodaAndreaSacchi nelPalazzo Vescovilesettecenteschi conservati I dipinti testimonianolalenta paesaggio idilliaco,attribuitoaFilippoLauri(1623-1694).

(1736)diPietroNelli(1672-1740),dipinta I SantiMicheleArcangeloeRocco Abbondio Zuppante

53 Orte 54 Orte Il museo è stato allestito nel 2001 nei locali attigui alla Il museoèstatoallestitonel2001neilocaliattigui Compagnia usatosolodisimiltorcie una Croceinmezzoaquattro altre contorcie a vento accese, havendo questa grosso velo bianco in testa e nonandavano scalze, la prima di esse portava il volto col cappuccio, ma havevano un Fratelli, se noncheerano coperte scalza conlescarpeall’Apostolica,numerosadiDonnevestitetuttecomei di corda,cappucciocalatosulviso,coronainmanoconunaCrocettalegno, vestitadisaccogrossocanavacciobianco,cinta pagnia diS.Croced’Horti delPopolo: LaCom- allaPorta Romadel loroarrivo 1651,p.267)almomento nel Dei confratelli e delle consorelle di SantaCrocesileggeunaoriginaledescrizione localeresonuovamente accessibiledirecenteeincorsoripristino. ortano; dell’abitato sottostante allachiesa,affacciato a strapiombosullarupe nel piano Santa Croce,cheaveva poi di il propriooratorioipogeo divenuta della Disciplina, dellaconfraternita d’uso daparte Almeno dalsec.XVilluogohaavutocontinuità Santa Croce. di soltanto comesededellaconfraternita fu utilizzato Sant’Agostino – eilvecchioimmobilepresso – luogodov’èrimastofinoainostrigiorni niane della Madonna diLoretoabbandonatoinepocanapoleonicadalle suore agosti- Nel1817l’ospedaleampidelmonastero venne trasferitoneilocalipiù fermi. dei Raccomandati della Vergine MariaconilnuovonomediOspedale degli In- Croce, fino al 1617, quandovifuannesso anche l’ospedale della confraternita Santa di accolto l’ospedalemaschiledellaconfraternita che nelpassatohanno Diario dell’Anno del Santissimo Giubileo MDCL (Giovanni Simone Ruggieri, MUSEOdelleCONFRATERNITE . chiesa diSant’Agostino

tecipata datutte lealtre, ta diSantaCroce epar - antiquo dalla confraterni ab , organizzata Morto processione del Cristo Trala questesidistingue dell’anno liturgico. principali manifestazioni alle la partecipazione ficenza ealculto,con alla bene- confraternale, storico ecclesiastico e recupero delpatrimonio alla salvaguardia eal vole ripresa ed èrivolta renti, haavutounanote- contano numerosiade- che Riunite, fraternite Oggi l’attivitàdelle Con- e lapropriadivisa. liturgico corredo proprio come sedeoperativa,il la lorochiesaoriginaria ce, mantenendotuttavia sede presso Santa Cro- con diOrte, nite Riunite un nuovoorganismodenominatoConfrater ecclesiastica andando a formare Misericordia eSantissimaTrinitàdall’autorità giuridicamente – sonostateunite residue–essenzialmenteSantaCroce, sopravvivenza. Nel 1946leconfraternite delle loro possibilità di gliantichisodalizihannoperso gran parte tale e pertanto dei loro (1889-1890) postia patrimoni disposizione dell’assistenza pubblica sta- all’Unità Nazionalehaprivatoleconfraternite che hafattoseguito La legislazione fondazioni esoppressioni. più modeste hanno dato luogo, tra Seicento eOttocento,a un via vai tra nuove secoli XIII e XX, conun piccomassimo di sedici nel Settecento. Tra di esse le cia dialmenoaltre tredici, distribuite–non tuttecontemporaneamente–tra i ‘dimestiere’,inoltre vi è trac- ‘diculto’ediquattroconfraternite confraternite L’Archivio la diquattordici documentazione conserva storicodiocesanodiOrte che, conlagestionedeiloroospedali,hannoavutonelpassato maggior rilievo. sopra citate ‘compagnie’ si limitaalledue non ortano Il panoramaconfraternale

- -

55 Orte 56 Orte Di ognuna dellesettecon - Di ognuna del museo. gran parte ni ad arredare tuali usatinelle processio- ri- gli oggetti Sono quindi mazzi difiori. crocioni sonoabbellitida quella delvenerdìsanto,i In processionidiverseda ilgruppo. che chiudono suaste, reliquiari di sorta di pace, fine dueportatori una mazzadilegnoein- processione provvistidi delle filecoordinanola lampioni, ifurierichefuori di ne aipiedi,iportatori spalla e spessolecate- scalzi, conla croce in eretti,icirenei sportano dei crocioni,chesitra- iportatori naggi ricorrenti: dei perso- proprio corteo hanel confraternita Ogni gazze cheimpersonanolaMaddalena, la Veronica, letreMariee Piangenti. Rosario.ra- Seguono del SS.mo femminile la qualesfilaconfraternita dietro ealla Madonna Addolorata, vicine alla dietro eperciòpiùbaradelCristoMorto ordine inverso alla loro epoca di fondazione:le più recentiavanti,le più antiche elencate, in cotta bianca–sfilano,comequi e lacompagniadiSantaCrocein in cottabiancaemantella celeste; la Trinità incottarossa; la Misericordia innero Maria delle Grazie in cotta bianca e mantella blu; la compagnia dello Stendardino quella diSanta cotta biancaemantellamarrone; quella diSanMichelein grigio; maschili–la compagnia diSanPietro,conla cotta color Le setteconfraternite a memoriad’uomo. segueregoleimmutate la processionedelCristoMorto Oggi II,c.288v). dei secoliXVI-XVII, ArchivioStoricoComunalediOrte, , manoscritto Cristo suunabara che damoltadevotione…(LaFabrica Ortana un cessione per tutta la città, ove concorrono tutte le altre compagnie etsiporta Santa Croce]fannounapietosaebellapro venere sanctoasera[iconfratellidi come ricorda tra Cinquecento e Seicento lo storico don LandoLeoncini:… et il

- la grandedoppiaconchigliacheincoronailcapodelCristo. lecandeleecon bracci soprastantichesorreggono cinque con i alla perfezione si armonizzano ta. Levolutetraforatedellefiancate,plasmatesapientemente, eseguita nel1722dall’incisoreVittorioIacobonisudisegnodiGiacomoMistret- superba operaligneainteramentedorata, , orgogliocittadino, del CristoMorto Il cuoredelmuseo,comeildella processione del Venerdì Santo,èla ex votoelecottedeiconfratellidellevariecompagnie. ilsuonodellecampanenelsabato nelle sacrefunzioni santo,gonfaloni,quadri, per sostituire tricche-tracche detti palline bianchedelsicenerenon,attrezzi con lesue nel passato comeilbussolo perlevotazioni, dalle confraternite piegati im- uso comune o di uso liturgico di oggetti altri Sono espostiinoltrenumerosi settecenteschi dellaTrinità. Da notareilpregiodegliintaglisulcrocione‘bianco’ela ricchezza deilantenoni interesse. eventuali altrecrocidiparticolare lampioni, lepacied mazza, i una maschili sonoespostiuncrocione, fraternite

candele. tempo edalfumodelle sebbene attenuata dal sua policromiaoriginale statua presenta ancora la Campilio daSpoleto.La dell’ambito diBernardino XV,scultore uno operadi turale della fine delsec. ligneo agrandezzana- prezioso crocifisso un Santa Croce, è venerato di la stessa confraternita l’ingresso delmuseo,- Sull’altare che affianca tradizione. statua ‘vestita’diantica una lorata chetrasporta na dellaMadonnaAddo- nice la pregevole macchi- Ad essa fa da degnacor Abbondio Zuppante bara -

57 Orte 58 Orte secolo. alla fine del XIV enelXVIII compiute trasformazioni spetto attualesidevealle “ poverellereligiose”).L’a - paupercolae mulieres ( le monastero destinatoalle tonio era annessa ad un 1922, la chiesa diSant’An- secolo eofficiatasinoal Fondata alla fine del XIV chiesa attuale. sottoovicino alla costruita za diSanGiovenale, forse Capite e alla sua dipenden romano di SanSilvestro in secoli X-XIII,al monastero nei un’area appartenente, contrada SanGiovenale, in Abate chesorgenella Chiesa diSant’Antonio La sededel museo èl’ex per l’AltoMedioevo),visibileinaltoasinistra. rossoperl’EtàRomanacolorato (verdeperilPeriodocerchio un eblu Etrusco, ciascuno da contraddistinti cronologica enumerica, sequenza sono dispostiin RomanaI pannelli,infatti, eAltomedievale,evidenziatedaappositiindicatori. chiesa, eseguel’ordinenumericodeipannelli,attraverso tre sezioni,Etrusca, della senso orario,dall’ingressoall’interno La visitasisvolgeprocedendoin VI a.C.–XId.C.). all’Alto Medioevo (secoli Meridionale, che vannodall’epoca etrusca dell’Etruria Archeologici per iBeni materiali dellaSoprintendenza riunisce Sant’Antonio, di Rio Paranza) attraverso percorsi guidati.Allestito nei locali dell’antica chiesa to romano di Seripola; i castelli di Bagnolo, Baucche eCastiglioni; la valle del (ilpor della città edelsuoterritorio permuoversialla riscoperta di partenza Il museo,inquantodiffuso, non è una sede chiusa evuole essere un punto efruitore. artefice in ciascunola responsabilità per unpatrimonioculturale, di cuièilprincipale e risvegliare etrusche, dalle origini passato, apartire la memoriadelproprio è il luogo nel quale si vuole far conoscere alla comunità Il Museo Civico diOrte

MUSEOCIVICOARCHEOLOGICO - - vetrine. aventi uno spazio tanto sulle pareti quantonel corpo centrale del mobilio e nelle romana(repubblicana,imperialeetardoantica)ed altomedievale, etrusca, zioni delle se- b) cronologico, con la creazione diunitinerariochesisnoda all’interno Macchia diRuffo-Bagnolo). Seripola, maggiore rilevanzastorico-archeologica(S. Bernardino, di luoghi nei al Medioevo,edunaseriedicollegamenticonilterritorio evoluzione dalleorigini conlasua Orte, dall’abitato di a) tematico,conl’argomentoprincipalecostituito Per l’allestimentosièoptatoperunduplicecriterio: mente funerario,distribuitelungolepareti. di carattere e dellorocontenuto,nonchédelle prevalente- molteplici iscrizioni, delle vetrine all’osservazione comprensione deimaterialiesposti,introducendo dellastoriaealla Pannelliil visitatorealla scoperta testualiedillustrativiguidano 3) Altomedievale,dalVIall’XIsecolo. Romana (etàrepubblicana,imperialeetardoantica,dalIIsecoloa.C.alVd.C.); 2) 283 a.C.); dalla fine delVIa.C.alle due battaglie dellagoVadimone1) Etrusca, (308e suddivisointresezioni,consecutiveeconsequenziali: Il Museoèpertanto protagonista inepoca romana e ancor più nell’Alto Medioevo, sino all’XI secolo. volsininese, nellasecondametàdelVIsecolo a. C.,alle vicende chelavedono nella storia, dalla sua nascitacomeroccaforte da Orte conduttore ècostituito un percorso studiato secondoilcriteriocronologico,piùchetipologico.Ilfilo secondo armonicamente distribuirli di consentono disponibili espositivi porti le vetrine edisup- direperti; Il Museodisponediunacollezionepermanente

59 Orte 60 10) Tarda AntichitàeMedioevo altomedievale 9) Dallacittàromanaallafortezza manufattiinpietraeterracotta 8) Leproduzioniartigianali: 7) Lestrade,ilTevere fluvialediSeripola eilporto romana:ilperiodoRepubblicano el’etàAugustea 6) Orte 5) LebattagliedelLagoVadimone 4) L’abitato sepolta laparte diOrte: (VI-IIIsec.a.C.) inepoca etrusca diVolsinii3) Ilterritorio eOrte elaTomba diS.Bernardino 2) Lanecropolietrusca deiDelfini inunadelleprimeripreseaereedadirigibile diOrte 1) Ilterritorio Le tematicheaffrontatenelMuseosono: I TEMI

un’ abitazione. di ceramica damensa e aelementidicrollo (o di volontaria destrutturazione) prevalentementea vo diemergenzacondottoinPiazzaPietralata, da ricondurre Per quanto riguardal’ambitourbanosono esposti materiali provenienti dallo sca- ampolliniperunguentiebracieriinbronzo. vasi perleofferte, conalcuni adoppiospioventeeicorredi sepolcrali, un’urna fattura, duecippi frontati rispettoadunrosonecentrale,unatestadileoneinnenfroaccurata nenfro conduedelfiniaf rilevanzaunbassorilievo in Assumono particolare restituito unacospicuacollezionedimaterialioggiespostialmuseo. siddetta “Tomba deiDelfini”,chenonostantesaccheggiatadaclandestini,ha alla luce laco- ha peròriportato Archeologici per iBeni della Soprintendenza Uno scavo perduti. del 1995adopera sono pergranparte rinvenuti e ireperti secolo dall’AccademiadelVaticano escavata nel XIX Paranza, èstatascoperta ubicataasuddell’abitato,subitoaldilàdelRio La necropolidiSanBernardino, cronologico, allaprimefasidioccupazionidell’altopiano(VI-Vsec.a.C.). recuperati dascavidiemergenzanelcentroabitatoechericonducono,alivello e quelli Sono quiespostiimaterialiprovenientidalla necropoli diSanBernardino a) etrusca LE SEZIONI

- 61 62 all’esposizione di numerose forme didiverseclassiceramiche. all’esposizione dinumeroseforme e deivasai,grazie ne dinumerosicoperchisarcofago,funerari emiliari, cippi Seripola. Benrappresentataanchel’attivitàdegliscalpellini,grazieall’esposizio- Piane, unastatuatogataeun’aravotiva dedicata aMercurio,provenientida funeraridella necropoli delle nufatti didiversanatura,tracuispiccanoicorredi nelle villesuburbane.Fanno bella mostra diséinquestasezionenumerosima- occasionali diSeripolaedairinvenimenti giche provenientidagliscavi del porto Per l’età archeolo imperiale numerosesonole testimonianze quantoconcerne daglianni’30delsecoloscorsoal2005. a partire dalla riprese necropoli dellePiane,indagataarcheologicamenteapiù provenienti nianze monumentalidel periodo repubblicano,fatta eccezione dialcunicorredi di Seripolaedelpontedella via Amerina.Al momento nonrimangonotestimo- grazie al porto inambitotiberino della città amunicipium,conl’affermazione aRoma, vienepremiataconl’elevazione La sostanziale fedeltàchelegaOrte delle numerose indaginiarcheologiche svolte su siti dietà romana. anche invirtù Si trattadella sezione espositivarappresentatadalmaggiornumerodioggetti, b) romana

- una scarsamanutenzione. perire al malfunzionamento del cunicolo principalecausato, probabilmente, da della rete idraulicaipogeapersop- cometubatureall’interno sono statiimpiegati interesse risultano essere anche iblocchicavi di peperinoche Di particolare chezza dellacittadinàinetàaltomedievale. ric- una particolare diosservare provenienti da ambito urbanochepermettono l’esposizionedeimaterialilapideiescultorei importanza Assume particolare diOrte. cristiani rinvenutinelterritorio epitaffi su questefasieinquestasezionesonoespostiiprimi rare informazioni direcupe- hannopermesso piazza dellaLibertà Gli scavieffettuatinel2003in in concomitanzadell’elevazionedellacittàasedediocesana. dell’abitato si unisce ad una serie di trasformazioni foro e quasi al centro di Orte, Tradell’area VeVIsecolodel lanascitadiun’areacultocristiano,aimargini c) altomedievale

Stefano DelLungo Giancarlo Pastura 63 64 48 44 40 36 32 20 14 12 10 4

Museo CivicoArcheologico Museo delleConfraternite Sacra Museo d’Arte Orte Museo dellaCeramica Vasanello Museo eCentroculturale“MarcoScacchi” Gallese Raccolta Comunale Corchiano Raccolta Comunale Fabrica diRoma Museo dellaCeramica“CasimiroMarcantoni” Museo Archeologicodell’AgroFalisco Civita Castellana Museo Civico Nepi Museo dellaSpiritualità Castel Sant’Elia Ospedaletto diSanGiuliano - Comunale Raccolta Faleria Museo dellaCiviltàContadina nellaNatura Opera BoscoMuseodiArte Calcata