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Dalla Terra alla Luna. Rocco Petrone, l’italiano dell’

“Dalla Terra alla Luna” di Renato Cantore – Rubettino Editore

Questo libro uscito nei tipi della casa editrice Rubettino è il secondo lavoro scritto dal giornalista Renato Cantore sulla esplorazione spaziale e sul ruolo fondamentale nel successo del programma Apollo che ha portato uomini sulla Luna di Rocco Petrone, figlio di genitori lucani emigrati negli USA da Sasso di Castalda, in Basilicata.

Il precedente lavoro, La Tigre e la Luna (Rai ERI 2009) è stato ampliato ed arricchito con la consultazione di documenti ed interviste a testimoni ed esperti, come il presidente dell’ASI – Agenzia Spaziale Italiana, quello del Johnson Space Centre, ecc. che hanno consentito di avere nuovi elementi per evidenziare lo straordinario ruolo di Rocco Petrone oltre che per contestualizzare meglio il programma spaziale in un periodo storico esaltante e drammatico. Rocco Petrone in camera bianca con lo scienziato George Carruthers

Il programma Apollo ha coinvolto più di mezzo milione di persone ed il successo finale è stato possibile per il contributo di intelligenza, professionalità e passione di tutti i partecipanti. Tuttavia, in questo successo corale sicuramente ci sono state alcune persone il cui ruolo è stato preminente: il Presidente Kennedy per la decisione di inviare uomini sulla Luna, lo scienziato che ha definito il progetto e Rocco Petrone che ha predisposto le infrastrutture per il lancio, organizzato il lavoro di quanti dovevano fornire i vari contributi determinati nel rispetto dei tempi. E, al riguardo, secondo alcuni non si sarebbe mai arrivati in tempo sulla Luna senza Rocco Petrone. Rocco Petrone e sullo sfondo il Crawler-transporter mentre sposta il Saturno V

Il libro descrive in modo sintetico le tappe dello sviluppo professionale di Rocco Petrone, cresciuto in una modesta famiglia di immigrati le cui speranze di raggiungimento del benessere erano state compromesse dalla morte del capofamiglia per un incidente sul lavoro quando lui (terzo figlio) aveva solo sei mesi.

Per fortuna, grazie all’impegno, alle sue qualità, alla naturale capacità di primeggiare a scuola, Rocco non solo venne ammesso nella esclusiva Accademia di West Point, ma fu anche uno dei più brillanti tra gli 800 allievi e per questo fu assegnato a incarichi militari delicati ed innovativi. Come il cruciale programma dei missili balistici che lo porterà in contatto con Wernher Von Braun, scienziato noto per aver sviluppato missili per le forze armate statunitensi insieme ad un centinaio di scienziati e tecnici tedeschi che avevano già lavorato con lui a Peenemunde in Germania allo sviluppo delle V2. Rocco Petrone a colloquio con Wernher Von Braun

Nelle note vicende successive alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, Von Braun prima lavorò allo sviluppo dei missili balistici statunitensi e poi al programma spaziale che doveva ridurre il gap con i russi e portare l’uomo sulla luna. Una delle condizioni poste da Von Braun per partecipare al programma spaziale fu quella di avere Rocco Petrone come responsabile delle operazioni di lancio.

E questo malgrado le grandi differenze tra i due che Renato Cantore richiama nel suo lavoro. “Wernher e Rocco, Von Braun e Petrone, già i nomi raccontano una assoluta diversità. Von Braun era un raffinato scienziato tedesco dall’aspetto austero e dallo sguardo di ghiaccio, biondo, occhi azzurri, mascella volitiva….”, ” Petrone invece era un giovane ufficiale dell’esercito dal nome che più italiano non si può, ingegnere meccanico, figlio di emigrati arrivati in cerca di fortuna nel paese delle mille opportunità, con il fisico imponente, i capelli neri, l’incarnato scuro e lo sguardo vivace che ricordavano le sue radici del Sud più profondo…”. Cosa potevano avere in comune persone cosi diverse……..?” Molte cose, tra le quali la competenza, la determinazione, la resistenza allo stress, la leadership. Qualità che furono indispensabili per fare un lavoro esaltante ma incredibilmente difficile e pericoloso come dimostrato dal disastro dell’ (tre astronauti morti sulla rampa di lancio), in un contesto tra i più drammatici della storia americana: l’assassinio del presidente Kennedy a Dallas, la guerra in Vietnam, l’assassinio di Martin Luther King e subito dopo di Robert Kennedy.

Rocco Petrone a Cape Kennedy nel 1969 (foto: Nasa)

La nazione sembrava smarrita e l’avventura spaziale una fuga dalla realtà. Per Von Braun e Rocco Petrone, mantenere il programma al riparo dalle incertezze e dai dubbi è stato un compito forse perfino più difficile del confronto con le complessità e le incognite di un progetto senza precedenti.

Una epopea che va ricordata, essendo tra le cose più esaltanti non solo degli ultimi 50 anni ma della intera storia umana. E il libro di Renato Cantore è la narrazione di una epopea fatta, con la stringatezza del resoconto giornalistico.

In questo suo nuovo lavoro Renato Cantore cita anche i successivi incarichi di Rocco Petrone dopo la sbarco sulla Luna: direzione del Programma Apollo con la gestione anche del drammatico volo dell’Apollo 13 (quello della famosa comunicazione che esordiva:”…Houston, abbiamo un problema…”; la direzione del pensatoio spaziale americano il Marshall Space Flight Center; ecc.

Un libro asciutto ed appassionante che si legge d’un fiato!