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Colore: Composite ----- Stampata: 16/09/01 22.38 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 20 - 17/09/01

20 lo sport lunedì 17 settembre 2001

FORSE LA ROMA SI È ILLUSA DI ESSERE INVINCIBILE SETTE GIORNI DI CALCIO IN TV l crollo delle squadre romane (neppure una vittoria in sacrificava per gli altri: mi dispiace dirlo, ma questo mi ha vertici, di giocare ogni anno per il primo posto, di apparte- questa realtà. Con altre trentuno partite da disputare, sareb- Oggi alle 20,45 posticipi di serie B: due nelle prime sei partite del campionato) sta assu- fatto capire che la Roma ha bisogno di un chiarimento nere all’elite del calcio. La Juventus c’è riuscita anche nelle be assurdo arrendersi, ma il pericolo è che la squadra pensi Bari-Palermo (Tele+) e I mendo proporzioni che non avrei immaginato, e co- interno per ripartire, tenendo però conto che la Juventus ultime stagioni, in cui con Ancelotti in panchina ha raccol- soltanto alla Champions League. E mercoledì a Bruxelles Cittadella-Reggina (Stream). me me i tifosi della capitale già molto delusi. Mi sono vola e l’Inter è nella sua scia e che dunque se non si vuole to 144 punti che in altri periodi le avrebbero permesso di c’è un’altra partita delicatissima contro l’Anderlecht: in Domani alle ore 20,45 Juve-Celtic sbagliato nel sottovalutare la portata dei risultati iniziali. rinunciare così presto alla lotta per il titolo non c’è davvero conquistare uno dei due scudetti, ma quel che conta è la caso di sconfitta, i giallorossi rischierebbero l’eliminazione (Stream). Mercoledì: Champions Soprattutto da parte della Roma: li avevo percepiti come più tempo da perdere. Detto che gli arbitri (questa volta lezione dei bianconeri, abituati da un secolo a vivere nei al primo turno in un girone che era stato considerato, League con Anderlecht-Roma incidenti di percorso del dopo-scudetto, invece erano già Bolognino e Rosetti) hanno ricominciato a sorridere ai quartieri più alti del campionato. all’atto del sorteggio, abbastanza agevole lasciandosi anda- (Canale5) e Lazio-Nantes (Stream); una spia evidente dei problemi emersi in modo molto forti ( generoso il rigore pro-Inter, inesistente quello Con lo scudetto sul petto, è possibile che la Roma si sia re in campionato, dove attualmente figura nelle posizioni : andata sedicesimi. chiaro ieri a Piacenza, erano avvisaglie di una crisi che non pro-Juve) ma ai bianconeri era stato annullato un gol sentita invincibile, magari dopo aver vinto anche la Super- di retrovia, in compagnia della Lazio (un’altra formazione Giovedì andata 1˚ turno Coppa può più essere nascosta. Ho visto una Roma dal gioco regolare, e che il Chievo è già al di là di ogni previsione, coppa di Lega, soltanto ventisei giorni fa. Un grosso errore, indecifrabile, che stenta a produrre gioco e gol, nonostante Uefa: Inter-Brasov (Rom); Bate prevedibile, ma quello che mi ha colpito è stata la mancan- credo che la Roma sarà chiamata ad un severo esame di umanamente comprensibile per chi non aveva mai vinto abbia tenuto Crespo, il capocannoniere dello scorso tor- Borisov (Bie)-Milan alle 16 su Rai2; za di dialogo in campo. Sia di dialogo tecnico, tra campioni coscienza da Capello. Non è questione di schemi, né tanto niente. È proprio adesso che la Roma deve preoccuparsi di neo) e del Parma, cioè di altre grandi in clamoroso ritardo. Parma-HJK Helsinki (Fin) alle che certo non possono aver disimparato tutto in poche meno di uomini sono tutti di prima scelta, compreso Pa- dare il meglio di se stessa, perché è chiaro che non avrà Guai a pensarla così. Un atteggiamento simile significhereb- 18,30 su Rai2; settimane di vacanza, sia di dialogo interpersonale tra i nucci arrivato da tre giorni, è soltanto questione di mentali- regali da nessuno, e l’espulsione di Lima a Piacenza (l’arbi- be cancellare lo scudetto e la grande festa popolare di tre il punto le coppe di calcio Dnepr (Ucr)-Fiorentina. giocatori. Ognuno di loro andava per conto suo, nessuno si tà. Per mentalità, intendo la capacità di restare a lungo ai tro Collina ha forse esagerato) è l’ultima dimostrazione di mesi fa, domenica 17 giugno.

Al “Friuli” battuta l’Udinese per 2-1. In gol anche Inzaghi e poi Muzzi su rigore

Luca Bottura Nel segno di Shevchenko Calcio, tv, guerra. Tre ingredienti in grado di mandare fuorigiri qualunque avvenimen- to. E la pay per view non fa eccezione, rega- Il Milan di Terim lanciato alla caccia della Juventus lando allo spettatore un prepartita schizofre- nico, diviso, come l’animo di chiunque ab- bia dovuto affrontare in questi giorni la quo- UDINESE 1 tidianità personale e l’orrore d’oltre oceano. microfilm Ecco allora la splendida, toccante, coreogra- MILAN 2 fia del Friuli in ricordo delle vittime di New 14’ York: fragili cuori di carta neri fatti sventola- UDINESE: Turci 6, Bertotto 6.5, Sottil 5, Zamboni 5.5, Pieri 6, Pinzi Pezzo di bravura di She- volata del georgiano sembra pulita. re prima della gara. Ecco Adriano Galliani 6 (55’ Martinez 6.5), Helguera 5.5, Pizarro 6, Jorgensen 6.5, Iaquin- vchenko. Controllo e tiro dal limite Il suo piede sinistro colpisce prima (sì, quello che l’ultima volta s’era commosso ta 6 (81’ Di Michele sv), Muzzi 6.5 (81’ Di Michele sv). dell’area: il suo esterno destro (pe- il pallone e poi (ma è inevitabile) le per lo spegnimento dei riflettori di Marsi- raltro in precarie condizioni di equi- gambe del giocatore colombiano. Il glia) confessare al microfono criptato che da MILAN: Abbiati 6.5, Contra 6.5, Laursen 6.5, Maldini 6, Kaladze 6, librio) s’infila alle spalle di Turci. rigore non c’è, Borriello lo fischia, martedì scorso pensa un po’ meno al Milan. Umit 6, Gattuso 6.5 (75’ Donati sv), Albertini 6.5, Serginho 6 (89’ 52’ Scambio in profondità tra i due Muzzi lo trasforma. Ecco, pure, un accidentato pre-partita con Roque Junior sv), Shevchenko 6.5 (81’ Brocchi sv), Inzaghi 5.5. attaccanti rossoneri. Da She- 82’ Calcio d’angolo a favore del Mi- miss Friuli. Chiamata, sfortunella, a discetta- ARBITRO: Borriello di Mantova 6.5 vchenko a Inzaghi, l’ex juventino lan. Sul cross dalla destra interviene re in diretta di cose che qualcuno deve aver- calcia di sinistro in diagonale tenen- Laursen di testa al limite dell’area. le scarabocchiato in fretta su un gobbo poco RETI: 14’ Shevchenko, 54’ Inzaghi, 73’ Muzzi (rigore) do basso il pallone che s’infila sotto La palla colpisce la traversa e va fuo- leggibile. Un’ora di supplizio e monosillabi, NOTE: ammoniti Contra e Gattuso il corpo del portiere dell’Udinese. ri. raccontando squadra per squadra i giocatori 73’ Episodio dubbio in area milani- 91’ Miracolo di Abbiati che respin- che ama di più. Sul precipizio del doppio TELECRONACA: Tecca 6, Di Marzio 7, De Grandis 7, Mangiante 6 sta. Entra sulla sinistra Martinez e ge con i piedi un tiro dal limite di senso. E, soprattutto, due minuti cercando viene affrontato da Kaladze. La sci- Zamboni deviato da un compagno. di raccontare la sua America. Si poteva evita- re? La risposta sono altre tre domande: si poteva evitare di giocare? E di trasmettere la stetizzare gli avversari. Ci riesce per un quar- con Pieri resta spesso un passo indietro. Co- sa di tattica”. E pazienza se il Friùli per il che ha ragione De Grandis: Hodgson si dice petenza. Merito del feeling con Contra, in no di diventare una babele senza costrutto, partita? E di scriverne? Chi è senza peccato, to d’ora scarso, poi Shevchenko trova uno sì, la poca Udinese che si vede è un po’ di vecchio mister diventa Frìuli: nemmeno il come l’hanno sempre detto tutti. Mischia crescendo. E di una macchina rossonera un album di figurine attaccate negli spazi eccetera. spiraglio dal limite e mette alle spalle di Tur- Muzzi, che di rado prende il tempo a Laur- capo equipaggio Massimo Tecca e l’inviato a nell’area del Milan, nulla di fatto, consigli sempre più solida. A Di Marzio ricorda il sbagliati. E che confusione ci sia in panca lo Preso atto che la notturna se ne batte ci un destro a pelo d’acqua. E’ il suo quarto sen e Maldini, e un po’ più di Jorgensen. bordocampo De Grandis sono d’accordo su per gli acquisti. Umit avvia la ripresa con un Milan di Liedholm, che fu scudettato. A Ber- dimostra Hodgson all’atto di effettuare il del quarto d’ora di ritardo, il Milan è già lì gol in campionato, è soprattutto il segno di Senza effetti concreti. Concretissimo, inve- come si pronuncia il cognome di Roy Hodg- cross che sbatte sulla testa di Inzaghi e rim- lusconi, che meno di un mese fa voleva cac- primo cambio: dentro Martinez e non una che attacca. C’è Umit da testare, ci sono i una superiorità milanista poco appariscente ce, lo è Gianni Di Marzio, che dalla cabina son. Se in settimana avranno il tempo di palla sul fondo. Superpippo lo rivedremo al ciare il turco, dovrebbe ricordare come finì punta, pur avendone tre a disposizione. Alla cinque gol segnati alla Fiorentina da legitti- ma pervasiva: a sinistra, Serginho circumna- commento regala qualche domanda condivi- riguardarsi una leggendaria puntata di “Mai 9’, servito da Shevchenko per il 2-0, e il 26’ con Zaccheroni: tricolore pure lì. All’- mezz’ora, però, proprio il colombiano si pro- mare, c’è un campo viscido da domare. viga Helguera con continuità. In mezzo, Al- sibile (“Perché l’Udinese non aggredisce a dire gol” – quella in cui il tecnico dell’Udine- più tardi all’atto di bestemmiare un gol già se ricorda che i 20 stranieri (Stream, nel cura un rigore. Muzzi lo segna. Finalmente L’Udinese, che recupera a centrocampo le bertini e Gattuso spingono composti. Sem- centrocampo?”) e qualche certezza altrettan- se prendeva lezioni della sua madrelingua da fatto davanti a Turci. Umit riapparirà – riap- pregara, aveva mostrato in un bel servizio il nell’Udinese entrano Pavon e Di Michele. energie di Jorgensen e Pizarro, cerca di ane- mai è proprio Umit che nel faccia a faccia to lampante: “Gattuso era un cagnaccio, ora Aldo, Giovanni e Giacomo – scopriranno pare – sempre più spesso sulla corsia di com- bunker tecnologico che li seleziona) rischia- Tardi.

In edicola «Ho giocato con tre geni», di Massimo Mauro. Una biografia del calciatore che è anche storia della crescita di un uomo il personaggio Da Zico a Maradona passando per Platini Zidane? Ma forse aveva Aldo Quaglierini va, insopportabile. Non piace alle istitu- zioni, la società tentenna, Ferlaino son- ragione l’Avvocato da i giocatori per sapere se stanno con ROMA I tre geni sono Zico, Platini, ma lui, cerca di metterglieli contro. Il so- soprattutto Maradona. È evidente che è gno si trasforma in realtà dura da af- E se avesse ragione l'Avvocato? A ta sembra a portata di mano. In- lui il giocatore, ma forse l’uomo, che ha frontare. Nel lavoro, Diego non si alle- Torino cominciano a crederci, a vece no. Nel secondo tempo Ca- colpito di più Massimo Mauro nella na, è incostante e capriccioso, ma quan- Madrid fanno gli scongiuri. Zida- pi e Joaquin affondano il Real. E' sua bella carriera di calciatore. Bella per- do gioca fa vincere la squadra («Se vi ne? Bello da vedere più che utile il terzo fallimento dello scorcio ché Mauro è stato un bravissimo gioca- trovate in difficoltà, non abbiate paura. alla squadra: così se n'era uscito iniziale della Liga. Alla prima tore, perché ha vinto ma soprattutto Passatemi la palla, ci penso io»). Nella Gianni Agnelli, commentando la giornata i madridisti si erano ar- perché, come lui stesso dice, ha avuto la vita si droga, cessione del secolo del club juven- resi in trasferta al Valencia, poi fortuna di conoscere, frequentare, vive- Lo scudetto viene festeggiato in mo- tino. Qualcosa come 130 miliar- era arrivato l'unico punto finora re, giocare con tre geni. La sua carriera Massimo Mauro do freddo dalla società, su un panfilo in di di lire per accontentare il fuori- messo in carniere, al Bernabeu scorre telegraficamente, riassunta e ri- ai tempi alto mare. Mauro fugge a Napoli men- classe francese e stabilire il nuo- contro il Malaga. E sempre con stretta, in un libro («Ho giocato con tre dell’Udinese con tre la città impazzisce, va in mezzo ai vo record stori- Zidane in cam- geni», Massimo Mauro, con Luca Ar- accanto la stella suoi tifosi, lo riconoscono, rischia brut- co per il trasferi- po. Il francese gentieri, Baldini e Castoldi) che è da brasiliana Artur to. Ma vuol vivere la felicità di tutti, mento di un cal- era rimasto a pochi giorni in libreria, ma i ricordi e Angtunes vive in mezzo alla gente. Poi la situazio- ciatore. La Ju- guardare (per gli aneddoti spiegano un mondo di vizi Coimbra detto ne lentamente degenera e quello del cal- ventus che si pri- squalifica) solo e di virtù, di onori e di felicità, ma an- Zico cio diventa un mondo che «non ti mi- va del suo uomo una volta, in oc- che di sacrifici e di fatica. Di lavoro. E, a I due militarono gliora come persona, un mondo chiuso di punta, il Real casione della pri- ben guardare, parlano di uomini. Di insieme nei che non insegna ma aiuta a dimenticare Madrid che pro- ma sfida di parole date. Di amicizia. campionati quello che sai, un mondo dove c’è tanto va ad addiziona- Champions Lea- Maradona è l’uomo che colpisce di 83-84 e 84-85 di sbagliato, a cominciare dai dirigen- re ulteriore tas- gue, all'Olimpi- più nel racconto di Mauro. ma è un ti». Un mondo in cui un giocatore vie- so di classe a co contro la Ro- punto di arrivo, è la scoperta della fragi- ne insultato al grido di «terrone» e poi una squadra già ma. Alzi la ma- lità del genio, dell’intima debolezza del- negli spogliatoi viene avvicinato dai tifo- qualitativamen- no chi non sa l’artista. Della forza, ma effimera, della si avversari che si complimentano: «Io te stratosferica. com'è andata. genialità ma,talvolta, disperata. Della za non è stile. Lo stile Juventus l’aria sono calabrese come te, bravo tu che sei Poi la prova del Un'eccellente forza e della solitudine. Il viaggio di che si respira, è un mondo di emozioni del sud... ». «Ma allora, perché mi avete campo avrebbe prestazione del Mauro parte da Catanzaro, sua città di «Il brasiliano e rapporti»). E, più importante di tutte Diego è l’amico fischiato?... ». «Quei ragazzi erano fieri dato il responso: Real, un nitido nascita, in quegli anni luogo di fermen- è perfetto, un vero le cose, in quegli anni, Platini. Sua mae- che ti dà sicurezza e felici di poter parlare con me, ma chi ha fatto l'affa- successo sui ti sociali ed economici, humus che favo- stà Platini. dalla tribuna mi odiavano. La legge del re? L'avvio di stagione parla bian- campioni d'Italia. L'Avvocato risce il nascere di una squadra che si professionista In allenamento provi a fare le cose Dice: “Passami ». Un mondo-branco che sbrana conero: gli uomini di Lippi guida- gongola e si bea del suo commen- proietta verso la grande ribalta naziona- Michel un re. che fa un campione e le fai male (rac- la palla. Ci penso io” Maradona. Tutti sanno che usa cocai- no la classifica a punteggio pie- to? Moggi si gode il primato e le. Le sue doti innate, la sua capacità, e conta Mauro) ma quelle di Platini non na. ma per anni l’antidoping non sa, no. Le “merengues” devono lec- sghignazza per l'affare fatto? Zi- la sua grandissima volontà lo aiutano a Inimitabile» ci riesci nemmeno. È talmente bravo Star e uomo fragile» non vede. Poi, improvvisamente, vede carsi le ferite: un solo punto con- dane è divenuto un fastidio più sfondare e, in breve, approda all’Udine- che quando imbastisce l’azione e non è tutto. E lo distrugge. quistato in tre partite. E scava che una stella di prima grandez- se. Non cambia soltanto il clima, cam- sicuro che il compagno gli ripassi la Distrugge l’uomo, non il simbolo. scava è sempre Zizou l'ago della za? O, peggio ancora, uno che bia tutto, ma più di ogni altra cosa è palla (perché magari c’è qualcuno piaz- Non il significato. La passione che ha bilancia nelle prestazioni madri- porta sfortuna? Meglio andarci l’incontro con Zico a colpire il ragazzo. sollevò di peso, lui, Zico... ») ma ben zato meglio) lo serve in modo che l’al- gliori alla concorrenza (o addirittura so- sucitato, l’emozione e il senso di riscat- diste. Quando lui gioca il Real piano, per carità. Averne di cam- È il sogno di tutti i ragazzi. La , il presto ci si accorge che quel mondo tro sia costretto per forza a ripassargli la lo per bloccarli... ), si alza la posta, la to, quelli no. Non potrà mai. non vince mai, quando se ne sta pioni del genere, averne di gioca- grande calcio, i campioni. non è fatto soltanto di applausi e di palla... («passaggio dettato») e soprattu- «politica» della Juventus entra in crisi. Con Maradona, Mauro arriva al in tribuna (o a casa) la formazio- tori che accarezzano il pallone co- E Zico è «il miglior professionista felicità, non son tutte rose e fiori. Zico to ha «una grande intelligenza». Si chiude un ciclo, e il viaggio di Mau- punto culminante della sua parabola. ne di Del Bosque torna a dettare me lui. Il problema è un altro: il che io abbia mai conosciuto». Passa se ne va improvvisamente, per proble- È il periodo del successo, dello scu- ro, giocatore di talento e richiestissimo, Racconta tutto, con spirito anche scan- legge. L'ultima puntata della tele- troppo stroppia. E far coesistere, «ore a migliorarsi, a curarsi perfino du- mi fiscali abbandona l’Italia. detto, della Coppa Intercontinetale, ma approda a Napoli, al Napoli. Che a quel zonato, ma sempre aderente alla realtà. novela “zidaniana” è recente, risa- nello stesso centrocampo, artisti rante le partitelle tra noi non riusciva a Entra in campio la Roma di , anche della consapevolezza che il mon- tempo significa, Maradona. Infarcisce la storia di racconti e aneddo- le a sabato sera, terza giornata del calcio come Figo, Zidane e scherzare. Il migliore del mondo». Ti una promessa di contratto, una firma, do del pallone è pieno di storture, di Maradona è un sogno e un dolore, ti (una fuga in discoteca in Romagna, della Liga spagnola. Il Real è di McMannaman, senza pagare da- parla, ti insegna, ti fa crescere, è l’allena- poi i giochi tra le società, tra i manager, vizi, di mostruosità. Lo sport rischia di un’emozione e una sofferenza, Il rapor- ubriachi di alcol, musica e donne; un’al- scena al “Manuel Ruiz de Lope- zio in fase difensiva, è impresa tore ideale, l’amico e il maestro, e, chia- arriva la Juventus. Mauro è bravo e alla diventare «sport di grandi sponsor, do- to tra i due è ottimo, Massimo e Diego tra in Giappone, per mettersi nelle ma- ra” di Siviglia, al cospetto della alquanto dura. A Del Bosque l'ar- ramente, il grandissimo campione. Ci Juve piace. Finisce a Torino, ed è l’im- ve il business conta sempre più del- sono buoni amici. E Diego è un genio, ni di una geisha). E apre uno squarcio matricola Betis. Zidane si sbloc- duo compito. Quando il tecnico si immagina, la felicità del ragazzo, del patto con la grande società, la prima tra l’evento e dei calciatori che dell’evento uno che in campo ti illumina, ti dà for- sulla vita reale di un giocatore che pia- ca: suo il gol che permette ai cam- spagnolo avrà trovato la quadra- giovane che si trova davanti a un cam- tutte. La storia del calcio che passa da- sono i soli protagonisti». za ed energia, un poeta del pallone. E no piano cresce e si fa uomo. Matura e pioni in carica di pareggiare la tura del cerchio, Zidane tornerà pione del genere, a giocare insieme con vanti agli occhi, Villar Perosa, Agnelli, In questo mondo irrompe Berlu- fuori è un amico fraterno, uno che ti si fa saggio tra i campioni, in mezzo a rete iniziale di Casas: un bel tiro Zidane, l'Avvocato cambierà lui, («E quando lo aiutavo a fare gol, mi lo stile Juve («non si tratta dei capelli sconi, usa quantità di denaro enormi aiuta, che si batte per te. Ma è fragile, è diversi e autentici artisti. Sogno e obiet- al volo su assis di Guti. Sembra il idea, Moggi non penserà più che correva sempre incontro e una volta mi corti o della cravatta, quella è apparen- per pagare i giocatori e strappare i mi- sotto pressione, una pressione eccessi- tivo di ogni ragazzo. segnale giusto, l'inversione di rot- l'affare l'ha fatto solo lui.