Capriasca, Un Comune Equosolidale Capriasca È Stato Il Primo Comune in Ticino Ad Ottenere Il Riconoscimento Città Equosolidale “Fair Trade Town”
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Capriasca citta equosolidale - marzo 2020 Capriasca, un comune equosolidale Capriasca è stato il primo comune in Ticino ad ottenere il riconoscimento città equosolidale “Fair trade town” Attualmente in Svizzera ci sono dieci comuni o città equosolidali (fair trade town), di cui già due in Ticino: Bellinzona e Capriasca. La prima ad ottenere questo riconoscimento a livello svizzero è stata Glarona Nord nel febbraio 2017, mentre Capriasca l’ha ricevuto il 16 giugno 2018, seguita da Bellinzona lo scorso 25 maggio. Nel frattempo, altri 12 comuni svizzeri hanno inoltrato la richiesta per divenire città equosolidale e sono già elencati sul sito internet www.fairtradetown.ch. Oltre che in Svizzera, l’associazione Fair trade town è attiva con successo in più di 30 paesi di tutto il mondo, dove si contano oltre duemila città equosolidali. Capriasca, un processo già in atto nel 2000 Ma cosa significa essere città equosolidale? L’adesione di Capriasca è il frutto di un'iniziativa partita dal basso, con una mozione interpartitica e idee di privati, tra cui una serie di attività già organizzate in precedenza sul territorio. Un primo approccio in questa direzione lo si ritrova anche nel Regolamento del Comune di Capriasca, nato nel 2000 con l’unione di Cagiallo, Lopagno, Roveredo, Sala Capriasca, Tesserete e Vaglio, ai quali s’aggregarono nel 2008 anche Bidogno, Corticiasca e Lugaggia. Nel documento venne infatti introdotto un preambolo con una relazione alla sostenibilità: “Il Comune di Capriasca promuove le attività per soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza pregiudicare i bisogni di quelle future […], attraverso uno sviluppo che consideri la compatibilità tra l’equità sociale, la protezione ambientale e l’efficienza economica. […]”. Nel dicembre del 2015 venne poi accettata dal Consiglio comunale una mozione per iniziare ufficialmente il processo di certificazione. Cosa ha fatto il comune Capriasca Supportato dal preambolo del Regolamento comunale, dalle attività già annualmente in agenda (per esempio la colazione equa in occasione della giornata mondiale del commercio equosolidale prevista quest’anno il 9 maggio presso l’Irish Pub di Tesserete) oppure dall’apertura della Bottega del Mondo a Tesserete nel 2007, Capriasca ha trovato le condizioni adatte per la sua candidatura, coordinata dal gruppo di lavoro incaricato di seguirne lo sviluppo e definire le modalità d’esecuzione dei criteri stabiliti da Swiss fair trade, l’associazione responsabile del marchio città equosolidale in Svizzera. Oggi il gruppo è formato dal municipale Mathieu Moggi, Francesca Spiegler, Elly Regazzoni, Daniela Stampanoni, Marco Bianchi e Venanzio Menghetti che s’impegnano per coinvolgere, gestire e implementare nuove attività equosolidali, tra cui citiamo: • Utilizzo di caffè, zucchero e tè del commercio equo da parte dell’amministrazione comunale • Organizzazione d’attività, per esempio la serata "Domani" nel 2018, con informazioni sulle città equosolidali, la visione di filmati, una discussione e la condivisione di un pasto. • Disponibilità di prodotti del commercio equo in alberghi e ristoranti della Capriasca (Stazione di Tesserete, Osteria Menghetti di Bigorio, Grotto Fagiano a Oggio, Irish Pub Alpino di Tesserete, Villa Barnabò di Treggia, Osteria Grotto del Chico di Bidogno). • Coinvolgimento di istituzioni e ditte che mettono a disposizione prodotti equi, principalmente di succhi, tisane, tè, caffè, noci, barrette di cereali o cofanetto degustazione Fair snack box (asilo nido Il Girotondo, Casa dei Pinin, Scuola Elementare, Scuola Media, Convento del Bigorio, OAKK27, Bianchi Tecno elettrodomestici, Radical falegnameria, Il Salone Coiffeuse, l’Atelier di gioielli La Scintilla, L’Oasi Reformhaus). • Collaborazione con la società atletica USC Capriaschese che ha distribuito premi sostenibili in occasione di alcune delle sue manifestazioni sportive, come la corsa podistica Tesserete- Gola di Lago. • Collaborazione con l’Associazione culturale Glenfleadh che in occasione dell’evento “L'Irlanda in Capriasca” ha utilizzato e venduto succhi e zucchero equosolidali. Cos’è il commercio equo Swiss fair trade è l'associazione mantello delle organizzazioni equosolidali in Svizzera ed è affilata a Fair trade town, che opera invece a livello internazionale. Swiss fair trade è stata fondata nell'ottobre del 2007 succedendo al Forum svizzero per il commercio equo, alla cui base c’è lo sviluppo sostenibile globale, con le sue componenti sociali, economiche ed ecologiche. Il commercio equo si prefigge di garantire in tutto il mondo un salario che permetta di vivere degnamente con le proprie famiglie. Obiettivi che si raggiungono con prezzi equi e trasparenti, un accesso equo al mercato mondiale, possibilità di ottenere prefinanziamenti e relazioni commerciali stabili. Parametri che permettono a lungo termine una possibilità concreta di migliorare la qualità di vita, soprattutto a produttori e piccoli coltivatori dei paesi del sud in via di sviluppo. Non da ultimo si mira al rispetto delle convenzioni contro il lavoro forzato, la discriminazione o il lavoro infantile e una produzione nel rispetto dell’ambiente. I paesi importatori s’attendono invece alti standard qualitativi che rispondano ai bisogni dei consumatori. I principi del commercio equo vengono verificati con dei controlli regolari, in tutte le fasi di produzione. Informazioni e approfondimenti su www.fairtradetown.ch, www.swissfairtrade.ch .