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Repertorio toponomastico ticinese Archivio di Stato Viale Stefano Franscini 30a CH-6501 Bellinzona Telefono +41 91 814 14 90 Telefax +41 91 814 14 99 Internet [email protected] - www.ti.ch/archivio-rtt

Archivio dei nomi di luogo 32. CAGIALLO

© 2013 Archivio di Stato del Cantone Ticino Tutti i diritti riservati.

ISBN 978-88-96200-19-3 Printed in Switzerland

Progetto grafico: Chris Carpi

Stampa: Tipo-offset Jam SA _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 3

CAGIALLO

A CURA DI MARCO IMPERADORE IN COLLABORAZIONE CON ALDO MOROSOLI E PIERCARLO BESOMI

ARCHIVIO DEI NOMI DI LUOGO

REDAZIONE CLAUDIO BOZZINI, MARCO IMPERADORE, TARCISIO PELLANDA CARTOGRAFIA CLAUDIO BOZZINI

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ARCHIVIO DI STATO DEL CANTONE TICINO, BELLINZONA JAM EDIZIONI, PROSITO _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 4

La foto scattata all’inizio del Novecento, ci riporta indietro nel tempo quando la strada che scende nella piazza del paese chiamata Pasquè era ancora in terra battuta. Sul lato sinistro l’oratorio di santa Lucia. Più oltre la stalla di Martina Ferrari e quella di Antonio Cattaneo; in quest’ultima era presente anche la sua bottega di falegname. _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 5

SALUTO DEL MUNICIPIO DI

Per la terza volta, dopo e Roveredo, il Comune di Capriasca ha il grande privilegio di figurare tra i volumi pubblicati dall’«Archivio dei nomi di luogo». Il paese di Cagiallo è oggetto di quest’ultimo lavoro di ricerca. Lo studio dei nomi dei luoghi ha permesso di risalire alle origini lingui- stiche ma anche di (ri)scoprire gli antichi modi di dire, i soprannomi dati ad alcune famiglie, le peculia- rità del territorio che sono entrate a far parte della parlata comune. La toponomastica delle città spesso si riferisce a nomi di persona, ai suoi abitanti illustri. Più raro è il riferimento ai nomi di luogo, al paesaggio e alla natura. Nei nostri paesi capita invece il contrario. La toponomastica è fortemente legata al territorio, alla presenza del mulino (morín), del ricovero (ricò- vro), della piazza del magnano (magnán), dell’essicatoio delle castagne (gra). Testimonianze di una ci- viltà contadina ormai scomparsa e lontana ma che sopravvive grazie a questi importanti riferimenti. Non solo di nomi di luogo si parla in questo volume ma anche di quelli delle famiglie che per rico- noscersi diedero dei soprannomi ai cognomi d’origine. Mestieri e caratteristiche di un nucleo famigliare divennero a tutti gli effetti dei cognomi. Ecco così che dai Ferrari, dai Cattaneo, dai Morosoli, … na- scono i Petegián, i Prèvet, i Mócch. Anche questo un modo per tramandare ricordi e atmosfere che non ci sono più ma che restano sotto la pelle di chi è nato e cresciuto in queste terre. Purtroppo di queste testimonianze del passato resta solo un’antica traccia, in molti casi nemmeno quella. È bello dunque che i nomi di luogo e le testimonianze del passato possano continuare a vivere, tramandate alle gene- razioni future e trasmesse a chi visita il paese. Le strade di terra battuta sono oggi asfaltate, i radiatori hanno sostituito il camino, le lampadine le candele e le piazze sono più vuote di un tempo perché si comunica in altro modo, senza bisogno di incontrarsi. Dopo aver letto queste pagine, passeggiando in paese, basterà chiudere gli occhi per tor- nare indietro cent’anni e assaporare odori e atmosfere di un passato a noi caro… e si potranno anche sentire le campanelle dei barín che pascolano nei prati della campagna.

Il Municipio di Capriasca, ringrazia i ricercatori che hanno reso possibile questo prezioso volume e augura ai lettori un buon viaggio per le strade di Cagiallo.

Lorenzo Orsi Municipale di Capriasca _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 6

In questo angolo della piazza di santa Lucia, sole- vano operare gli artigiani ambulanti: il seggiolaio, l’ombrellaio, l’arrotino e il magnano. Lo vediamo, quest’ultimo, intento a «stagnare» le pentole a lui consegnate dalle massaie. Lo assiste e l’aiuta curio- so il ragazzo Gianni Motta. Alle sue spalle l’entrata della falegnameria di Piero Besomi. _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 7

Sulla strada che da Cagiallo porta in Val Colla, dopo la chiesa di san Matteo, era vitale e assai fre- quentato il grotto dei Ferrari, gestito dall’omonima famiglia, la quale teneva più sopra un ombreggiato viale per il gioco delle bocce (v. r’Ostería di Mòta e a San Maté).

Nella pagina successiva: la contrada dei Torrigiani, famiglia che possedeva due case esposte al sole del mezzogiorno. Qui viveva la numerosa famiglia di Giovanni Rigolini, un robusto carrettiere, che morì schiacciato dal proprio carro. Più oltre la casa di Severino Morosoli. _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 8 _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 9

CRITERI DI EDIZIONE

L’ARCHIVIO DEI NOMI DI LUOGO La serie «Archivio dei nomi di luogo» è una raccolta di repertori toponomastici locali che risponde all’esigenza fondamentale della salvaguardia in prospettiva archivistica del patrimonio toponomastico del cantone Ticino. In questa direzione, l’operazione si scarica dell’intenzione scientifica dell’ap- profondimento e della discussione del materiale (che rimane delegata al «Repertorio toponomastico ticinese») e libera le sue risorse nella direzione della salvaguardia di due aspetti fondamentali dei to- ponimi ticinesi: la forma originaria e locale (dialettale) e la localizzazione esatta del luogo designato. Qualsiasi informazione legata al nome e altrimenti recuperabile (origine etimologica, interpretazione, forme archivistico-documentarie ecc.) è qui tralasciata, nella prospettiva di un’ottimizzazione dell’in- tervento. L’opera di raccolta del patrimonio toponomastico cantonale è un’opera che si ripropone un rilievo sistematico dello strato microtoponomastico ed è quindi impresa fortemente condizionata dal noto e più volte misurato degrado quantitativo e di sostanza dei dialetti della Svizzera italiana, codice dal quale deriva la serie stessa dei toponimi. L’interferenza dei dialetti regionali e dei centri e dello stesso italiano contribuiscono a ridimensionare la portata sociolinguistica della competenza dialettale in senso lato e della competenza delle varietà arcaiche e tradizionali in modo particolare. Si capirà quindi quanto risulti importante mettere in atto nel più breve tempo possibile una revi- sione del materiale già disponibile e una raccolta di quello tuttora non repertoriato, nella prospettiva di disporre entro breve tempo di un corpus completo di nomi di luogo riferibili a strati secolari e desti- nati probabilmente alla completa estinzione entro qualche decennio.

LA STORIA DEI RILIEVI TOPONOMASTICI La base del presente materiale è rappresentata dai rilievi condotti dall’università di Zurigo nel pe- riodo dall’autunno del 1964 all’estate del 1984 che hanno coinvolto circa 800 informanti locali, per- sone in gran parte nate nell’Ottocento. Parte di queste raccolte è il risultato di indagini a tavolino, al- tre risultano impreziosite da rilievi sul campo. Il fondo base è rappresentato da circa 60’000 toponimi uniformemente ripartiti su tutto il territorio cantonale. Lo schedario contiene i microtoponimi di tutti i comuni del Cantone per una superficie totale di 281’248 ettari. Di regola la raccolta comprende natu- ralmente l’indicazione del nome (nella maggior parte dei casi anche nella grafia fonetica che specifica esattamente i tratti fonetici peculiari), una localizzazione in base alle coordinate sulla Carta nazionale svizzera, una descrizione del luogo, annotazioni fornite dall’informante. Ai fascicoli comunali si accompagna in alcuni casi una cartina con la localizzazione geografica del nome: le cartine completano un terzo di un totale di 250 rilievi comunali, ma il lavoro di localizzazione continua parallelamente all’attività di revisione e ‘ripulitura’ dei rilievi condotti, ininterrotta già a par- tire dall’inizio degli anni Ottanta. _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 10

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ESPOSIZIONE DEL MATERIALE I fascicoli della collana presentano una forma di esposizione dei toponimi improntata all’econo- mia del materiale redazionale (oltre che dei materiali intesi in senso tipografico). Essa riprende nell’i- dea di base quella applicata da quasi vent’anni nella serie «Repertorio toponomastico ticinese» (ai cui criteri e alla loro discussione si rinvia), liberandosi qui dai dati non strettamente necessari per gli intenti della presente sede. Si riprende quindi qui il sistema a schede successive, con il nome, una numera- zione di riferimento, una localizzazione e una breve descrizione del luogo designato.

NUMERAZIONE L’elenco dei nomi segue la logica dell’ordine geografico, disponendo la sua successione lungo iti- nerari storici e tradizionali (sentieri, trasferimenti ‘professionali’ ecc.). La ricerca di singole forme (in pro- spettiva linguistica, ad esempio) è facilitata dalla ripresa in appendice di tutto il materiale nella forma di un indice alfabetico. Qui i nomi composti sono ripresi nei singoli lessemi. Nel caso di territori comunali particolarmente vasti si impone la suddivisione in zone di intervento circoscritte. Denominazioni ulteriori dello stesso luogo e varianti diacroniche, vengono segnalate con il si- stema di numerazione .1, .2 ecc. e seguono direttamente il toponimo scelto come lemma principale.

GRAFIA SEMPLIFICATA La grafia utilizzata corrisponde esattamente a quella applicata al «Repertorio toponomastico tici- nese». In sostanza il sistema si basa su un’estensione delle regole dell’italiano, di cui si riprende qui an- che il carattere normativo (la forma non come il parlante la pronuncia effettivamente, ma, meglio, come crede adeguato pronunciarla). A ciò si aggiunge un limitato complemento di regole, che riguar- dano fondamentalmente due aspetti: l’accento tonico e la quantità delle vocali toniche.

Accenti Si accentano le sillabe toniche di tutte le unità lessicali che formano il toponimo eventualmente complesso. L’accento acuto () viene usato per tutte le vocali toniche, escluse le e e le o aperte per cui si utilizza l’accento grave (`). Non si accentano i monosillabi, fatta eccezione per quelli con e e o (di cui si indicano apertura o chiusura), per gli avverbi monosillabici, per gli infiniti monosillabici e per alcune forme particolari (dí ‘giorno’). Come in italiano, si sceglie di mettere l’accento dove nel sistema lessi- cale due unità vengono ad avere una forma fonetica coincidente, differenziabile graficamente con l’uso dell’accento (si pensi all’italiano si/sì, da/dà ecc.). Quando c’è corrispondenza tra una forma dia- lettale e una italiana si sceglie di mettere l’accento sulla forma accentata in italiano. Non si accentano le preposizioni articolate (anche se plurisillabiche), le congiunzioni, i pronomi personali. Nelle parole terminanti per due vocali identiche, equivalenti a una vocale lunga, si pone l’accento sulla prima delle due unicamente se si tratta di e oppure o. ö e ü vanno considerate toniche se l’accento non è indicato altrove nell’unità lessicale.

Vocali Si usano le vocali dell’italiano. I segni ä, ö, ü indicano rispettivamente una e molto aperta, la vo- cale del francese peu, quella del francese plus. Per quanto concerne le vocali (atone) indistinte si tra- scrive a per rendere la intermedia tra a ed e, si trascrive e per la intermedia tra e e o. La a molto ‘scura’ (cioè velarizzata, tendente verso o), di alcuni dialetti della valle di Blenio, si indica con â. _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 11

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Semivocali i, ü e u sono da considerare semivocali quando formano sillaba con la vocale precedente o se- guente (Biögn, Quint). La situazione di i completamente vocalica in una posizione che si presterebbe anche a una sua interpretazione semivocalica, viene disambiguata con l’uso della dieresi (Mïiöia, Formïiéi).

Consonanti Si usano di regola le consonanti dell’italiano. L’opposizione tra la s sorda (italiano sera) e la rispettiva sonora (italiano rosa) in posizione intervo- calica si rende con ss per la sorda e s per la sonora (Pregassóna, Robassácch, Casíma). Una soluzione analoga vale per la z (sorda) dell’italiano azione, resa con zz, e quella (sonora) dell’italiano zona, resa con z (Novazzán, Gaziròla). Le fricative palatali corrispondenti, seguite da i oppure e e in fine di parola, sono rese rispettivamente con sc (italiano sciame) e sg (francese jour). Di solito nei dialetti della Svizzera italiana s diventa sc (o sg) davanti a un’altra consonante (con l’eccezione di alcuni dialetti della valle Capriasca e della parte alta della valle del Cassarate). Questo fe- nomeno non è esplicitato graficamente. Si adotteranno peraltro le seguenti soluzioni particolari:

sc-r bösc-ru sc-c s-ciòpp sg-r böisg-ra sg-g s-giaff

Per la resa di due suoni particolarmente diffusi in alcune varietà locali di dialetti ticinesi della fascia alpina e avvicinabili alle pronunce di chi- nell’italiano chiave (sordo) e di ghi- nell’italiano ghianda (so- noro), anche se con carattere più spiccatamente palatale, si ricorre a c’ e g’. Per quanto concerne l’uso di q ci si allinea alla sua occorrenza in italiano (Quint); non si usa cq (Áqua Frésca). Per quanto riguarda le consonanti finali dopo vocale tonica si utilizza la consonante finale sem- plice con una vocale accentata lunga e la consonante finale raddoppiata con una vocale accentata breve, con l’eccezione delle fricative palatali sc e sg, che presentano una soluzione particolare:

voc. tonica breve + -cch Neròcch lunga + -gh/-ch Brisságh breve + -tt Ligurnétt lunga + -d/-t Arbéd breve + -ff al Bóff lunga + -v/-f Röv breve + -ss Caráss lunga + -s Füs breve + -cc Montécc lunga + -g/-c al Colég breve + -sc Besásc lunga + -sg Canésg breve + -cc’ Stráda di Vacc’ lunga + -g’/-c’ Piègn di Furmíg’ breve + -ll Viganèll lunga + -l Rïál _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 12

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La soluzione non è utilizzata per articoli e preposizioni articolate. Essa è adottata anche in casi di consonanti finali che non presentano opposizione: -m, -p, -z (vocale tonica precedente sempre breve) e -r (vocale tonica precedente sempre lunga). Il raddoppiamento di -n in posizione finale indica l’arti- colazione dentale (Aránn) in opposizione a quella velare (Camorín) della nasale. Nelle forme uscenti per consonante preceduta da vocale non accentata si adotterà la consonante sorda o quella sonora, determinando di volta in volta (senza un criterio preciso, ma in base a conside- razioni riguardanti l’etimo del termine, la famiglia lessicale a cui appartiene e l’analogia con il lessema corrispondente italiano) quale delle due sia la più adeguata (Birònich). Lo stesso discorso vale per i nessi formati da n-, m-, l- e r- più consonante (Nuránch, Mairénc’, Mürált, Quint, Camp Lungh, Dòss Grand, San Giòrg, Bórgh, Ca di Rináld) e per i dittonghi discendenti (Béit). Di regola si ricorre all’apostrofo unicamente al posto di una vocale caduta, per esempio negli ar- ticoli e nelle preposizioni articolate (l’Aqua, l Arbru da el Arbru). Sono riportati gli articoli e le preposizioni che si accompagnano al nome raccolto.

LOCALIZZAZIONE Su apposite cartine del territorio comunale annesse al fascicolo si riportano i toponimi secondo la loro numerazione nell’elenco, indicandone l’esatta ubicazione. Quando è data dalla carta nazionale (scala 1:25’000), l’altitudine della località rilevata viene indi- cata esplicitamente.

DESCRIZIONE La descrizione si limita alle caratteristiche morfologiche del luogo designato. A queste si aggiun- geranno singole osservazioni dell’informante interpellato, là dove queste ultime non corrispondano a dati già disponibili (per esempio nella bibliografia o grazie alla consultazione dei documenti d’archivio, delle carte geografiche e storiche ecc.). _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 13

CAGIALLO. DATI E FONTI

DENOMINAZIONI Cagiallo è il nome ufficiale dell’abitato e del comune fino al 15 ottobre 2001, data nella quale il villaggio è entrato a far parte del nuovo comune di Capriasca. La forma dialettale locale è Cagiáll [1]. Gli abitanti non hanno particolare denominazione in ita- liano e nel dialetto locale, fatta eccezione per il tipo quelli di – [2]. Le famiglie patrizie di Cagiallo sono: Bettini, Cattaneo, Cattola, Deluigi, Ferrari, Moggi, Morosoli, Motta, Scalmanini [3]. L’ex comune di Cagiallo contava quattro frazioni: Almatro, Bettagno, San Matteo-Muralta, Sa- rone.

POPOLAZIONE Il comune fa parte del Circolo di , nel distretto di Lugano. Dall’ottobre 2001, Cagiallo con , Roveredo Capriasca, Sala Capriasca, Tesserete e , è aggregato nel nuovo comune di Capriasca. Da aprile 2008, anche Bidogno, Corticiasca e Lugaggia sono confluiti nella nuova realtà co- munale. Il presente volume tiene conto della situazione precedente. La popolazione residente era di 611 abitanti il 10 ottobre 2011 [4]. Dei 262 residenti attivi nel 2000 (237 nel 1990), 7 persone erano occupate nel settore primario (3 nel 1990), 39 nel secondario (64 nel 1990) e 177 nel terziario (169 nel 1990); 39 erano lavoratori di settore non determinato o che non hanno indicato il settore (una persona nel 1990) [5]. Nel 2000 la lingua madre («principale») era l’italiano per 483 abitanti (89,8%, mentre 83,1% era il dato medio cantonale) [6], il tedesco per 38 persone (7,1%, contro 8,3%), il francese per 7 persone (1,3%, contro 1,6%) e un’altra lingua per 6 persone (1,1%, contro 6,8%) [7]. Nel 2000 i monolingui dialettofoni in famiglia a Cagiallo erano il 20,5% della popolazione [8] (contro una media cantonale del 14,7%). Usava il dialetto, insieme ad altri codici, compreso l’italiano, il 48% della popolazione (contro il 33,9% della media cantonale).

1. DETI 651 indica una forma dialettale Casgiáll. 2. DETI 651 riporta gli etnici Cagiallése, -ési per l’italiano e Kascialés (singolare e plurale) per il dialetto lo- cale. Gli abitanti di Cagiallo sono detti «i Barin (= agneaux)» (Fehlmann 1990, 237; Gilardoni 1954, § 811; Ri- gola 1881, 14). 3. Cfr. Maggi (1997, 251). La fonte riporta anche i nomi delle famiglie Battaglini e Meneghelli, estinte nel comprensorio del patriziato, e i soprannomi di sette famiglie patrizie. La famiglia Morandi risulta pure estinta al momento della pubblicazione. 4. Dati forniti dall’Ufficio del controllo abitanti del comune di Capriasca. 5. «Annuario statistico ticinese. Comuni» (2010, 220). 6. «Annuario statistico ticinese. Comuni» (2010, 125). 7. «Annuario statistico ticinese. Comuni» (2010, 127). Il totale di riferimento per il calcolo dei dati medi cantonali riguardanti il tedesco, il francese e un’altra lingua è stato determinato sulla base della percentuale indicata per l’italiano. 8. Le percentuali sono calcolate sul totale delle risposte valide. Dati del Censimento federale della popo- lazione del 2000, elaborazione di Matteo Borioli, Ufficio cantonale di statistica. _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 14

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Nella situazione comunicativa al lavoro (o a scuola, secondo la formulazione della domanda rela- tiva nel modulo del Censimento federale della popolazione), i monolingui dialettofoni corrisponde- vano al 4,1% della popolazione (come il dato medio cantonale), mentre il 35,6% della popolazione parlava (anche) il dialetto (24,7% nel Cantone).

DATI SUL TERRITORIO E CONFINI La superficie del territorio comunale era di 555 ettari, di cui 348 occupati da superfici boscate (bo- sco, bosco arbustivo, boschetto), 143 occupati da superfici agricole utili (frutticoltura, viticoltura, orti- coltura, prati, campi, pascoli locali, alpeggi), 42 da superfici improduttive (corsi d’acqua, vegetazione improduttiva, superficie senza vegetazione), 22 da superfici d’insediamento (area edificata, superfici d’insediamento speciali, superficie del traffico) [9]. La densità per chilometro quadrato era circa di 97 abitanti [10]. Prima dei processi di aggregazione comunale, il comune di Cagiallo confinava a nord con i terri- tori di Lopagno e Tesserete, a est con il territorio di Sonvico, a sud con Sonvico e Lugaggia, a ovest con i territori di Lugaggia e Tesserete. A un’altitudine di 532 metri sul livello del mare [11], «Cagiallo, unitamente a Lopagno e Campe- stro, è situato sull’ampio declivio a forma di sperone che si estende a semicerchio, da est a ovest, dove il torrente Capriasca confluisce con il Cassarate» [12]. L’altitudine del territorio principale si estende dai circa 412 metri sul livello del mare nella zona de- nominata Vall dro Rónch ai circa 645 metri della zona di Almátro. L’ex comune presenta tre exclavi: il comprensorio di Betágn, a nord del territorio che ospita l’abi- tato principale e a est di Lelgio (ex comune di Sala Capriasca), che si estende anche al settore dell’al- peggio di Rompiágh, verso est e alle pendici meridionali del Caval Drossa; il comprensorio dell’alpeg- gio di Crönn, a nord del Monte Bar, che scende fino alle zone immediatamente a est dell’abitato di Isone, sul lato opposto del corso del fiume Vedeggio; due piccoli comprensori nel fondovalle del fiume Cassarate, a valle dell’abitato di Bidogno.

STORIA DEL RILIEVO E FONTI Un primo rilievo toponomastico fu condotto a Cagiallo da Mario Frasa nel periodo tra gennaio e ottobre del 1979 per conto del «Centro di ricerca per la storia e l’onomastica ticinese» dell’Università di Zurigo; in quella occasione, furono interpellati gli informanti Agostino Morosoli (1900-1992), Aldo Morosoli (1935) e Primo Bettini (1905-1987), raccogliendo circa 100 toponimi. Nel corso della primavera e dell’estate del 2012, il materiale è stato riveduto e aggiornato; in que- sta fase, hanno fornito preziose indicazioni gli informanti Piercarlo Besomi (1938), Tiziano Delorenzi (1953), Sonia Martinelli (1934), Aldo Morosoli, Miriam Pellegrinelli (1929), Gabriele Alberto Quadri (1950). La formazione del corpus di circa 170 nomi di luogo è poi stata definitivamente messa a punto nell’estate del 2013.

9. «Annuario statistico ticinese. Comuni» (2010, 140-141). Rilevazione 1992/1997. 10. «Annuario statistico ticinese. Comuni» (2010, 141). Il dato riguarda il 2000. 11. «Annuario statistico ticinese. Comuni» (2010, 140). 12. Rossi et alii (1979, I, 208). _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 15

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Le fonti scritte, con le relative sigle impiegate nelle schede del corpus toponomastico sono elen- cate qui di seguito.

Fonti cartografiche

CN25 Carta nazionale della Svizzera, f. 1333 (Tesserete); scala 1:25'000; Ufficio federale di topografia, Wabern 2010.

CN50 Carta nazionale della Svizzera, f. 286 (Malcantone); scala 1:50'000; Ufficio fede- rale di topografia, Wabern 2011.

CN100 Carta nazionale della Svizzera, f. 48 (Sotto Ceneri); scala 1:100'000; Ufficio fede- rale di topografia, Wabern 2011.

CC Misurazione catastale svizzera. Piano corografico Ticino, ff. 85d (Sant’Antonino), 92b (Isone), 92d (Caval Drossa), 93a (Cima Moncucco), 95b (Tesserete), 95d (Son- vico); scala 1:5'000; Ufficio cantonale delle bonifiche e del catasto, Bellinzona 1975-1990.

C1866 Copia della mappa originale dei territori di Cagiallo, Campestro e Lopagno com- preso quello promiscuo con Roveredo e Lugaggia. Rilevata negl’anni 1866.67.68 dal Geometra Giuseppe Chiesa; scala 1:20'000.

RTT 1979 [Primo rilievo toponomastico (v. qui «Storia del rilievo e fonti»)].

Fonti d’archivio

Somm Catasto censuario del Comune di Cagiallo Circolo di Tesserete Cantone Ticino. Compilato negli anni 1866, 67 al 1870 dal «Geometra Chiesa Giuseppe da Sagno» ed approvato dal lodevole governo nell’anno 1885; 1866-1870; Archivio comu- nale, Comune di Capriasca, Tesserete.

APriv Besomi Archivio privato di Piercarlo Besomi, Cagiallo.

APriv Morosoli Archivio privato di Aldo Morosoli, Cagiallo.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AA.VV. (1970), San Carlo Borromeo nella Pieve Capriasca, Lugano.

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AA.VV. (1997), Speciale Cagiallo, «Rivista di Lugano», 21 novembre 1997.

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AA.VV. (2002), Il mulino di Cagiallo, Pregassona. _ANL_Cagiallo - Libro - def._ANL Layout 07.10.13 06:54 Pagina 16

16 ARCHIVIO DEI NOMI DI LUOGO

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INDICE

Saluto del Municipio di Capriasca 5 Criteri di edizione 9 Cagiallo. Dati e fonti 13 Il mulino elettrico di Cagiallo: qualche statistica dal registro 19 Famiglie e personaggi illustri di Cagiallo 21 Soprannomi delle famiglie di Cagiallo, Almatro, Sarone e Bettagno 23 Corpus toponomastico 35 Stradario di Cagiallo 83 Indice alfabetico 89

Si ringraziano per aver fornito le fotografie storiche l’«Archivio Audiovisivo di Capriasca e Val Colla» e in particolare Nicola Arigoni, Carmen Bernasconi-Sedili, Lucia Besomi, Piercarlo Besomi, Sandro Leiser, Aldo Morosoli, Danilo Morosoli, Bruna Negrini-Ferrari, Carolina Scholl-Denti, Nelda Trosi-Morosoli.

Cartine Territorio comunale [base CN25] Ortofoto Territorio comunale [base Swissimage 25]

I toponimi sono riportati sulle cartine seguendo la numerazione del corpus.

Dati delle carte PK 25 e Swissimage 25: © Ufficio federale di topografia 1995 e 2009 Autorizzazione BA130335 del 10.09.2013.

A sinistra: Felice Colombo su una vettura «Fiat Lancia» a Cagiallo nel 1915.