Processo Bagliesi
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Processo Lima
CORTE DI ASSISE - SEZIONE SECONDA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO L’anno millenovecentonovantotto il giorno quindici del mese di luglio, riunita in Camera di Consiglio e così composta: 1. Dott. Giuseppe Nobile Presidente 2. Dott. Mirella Agliastro Giudice a latere 3. Sig. Spinella Giuseppe Giudice Popolare 4. “ Cangialosi Maria “ “ 5. “ Arceri Mimma “ “ 6. “ Vitale Rosa “ “ 7. “ Urso Rosa “ “ 8. “ Rizzo Giuseppe “ “ Con l’intervento del Pubblico Ministero rappresentato dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Gioacchino Natoli, e con l’assisstenza dell’ausiliario Lidia D’Amore ha emesso la seguente SENTENZA nei procedimenti riuniti e iscritti ai N 9/94 R.G.C.A, 21/96 R.G.C.A. 12/96 R.G.C. A. CONTRO 1 1) RIINA Salvatore n. Corleone il 16.11.1930 Arrestato il 18.01.1993 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO- Detenuto per altro - Assente per rinunzia Assistito e difeso Avv. Cristoforo Fileccia Avv. Mario Grillo 2) MADONIA Francesco n. Palermo il 31.03.1924 Arrestato il 21.04.1995 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Giovanni Anania Avv. Nicolò Amato del foro di Roma 3) BRUSCA Bernardo n. San Giuseppe Jato il 09.09.1929 Arrestato il 21.10.1992 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Ernesto D’Angelo 4) BRUSCA Giovanni n. San Giuseppe Jato il 20.02.1957 Arrestato il 23.05.1996 - Scarcerato il 10.04.1998 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Luigi Li Gotti del foro di Roma Avv. -
1 Dipartimento Di Scienze Politiche Cattedra Storia Dei Partiti E Dei
1 Dipartimento di Scienze Politiche Cattedra Storia dei partiti e dei movimenti politici Salvatore Riina: vita criminale e organizzazione mafiosa RELATORE Prof. Andrea Ungari CANDIDATO Priscilla Roscioli Matr. 073562 ANNO ACCADEMICO 2015-2016 2 SOMMARIO Introduzione ......................................................................................................................................... 3 Cosa si intende per il termine “Mafia”? ............................................................................................... 5 ANALISI BIOGRAFICA .................................................................................................................... 8 Infanzia ................................................................................................................................................ 8 Adolescenza: i primi reati .................................................................................................................... 9 Guerra tra Corleonesi ....................................................................................................................... 10 Verso Palermo ................................................................................................................................... 11 Struttura e organizzazione di Cosa Nostra ................................................................................................. 12 Il “sacco di Palermo” ................................................................................................................................ -
18 Settembre 1999
PRESIDENTE: Buongiorno. Vediamo i presenti. Graviano Giuseppe. è attivato il collegamento audiovisivo con Tolmezzo? ISPETTORE Colella: Buongiorno, signor Presidente, qui è Tolmezzo. Graviano Giuseppe è presente; e attualmente si trova in comunicazione telefonica col proprio avvocato di fiducia. PRESIDENTE: è nella saletta? Non lo vediamo. Non lo vediamo e… ISPETTORE Colella: sì, signor Presidente, perchè è in cabina telefonica. PRESIDENTE: Ah, c’è una cabina che non vediamo, va bene. Allora, intanto ci dà la sua qualità? Lei è ufficiale di Polizia Giudiziaria? ISPETTORE Colella: Sono l’ispettore Colella, Colella Antonio. PRESIDENTE: Bene. Nel caso che non ci sia già un provvedimento, lei è autorizzato a svolgere le funzioni di assistenza nell’udienza, ai sensi dell’articolo 146 disposizioni di attuazione del Codice di procedura penale. Ecco, ci dà atto ora che non sono posti limitazioni, o impedimenti all’esercizio… Prego. ISPETTORE Colella: Do atto che non sono posti impedimenti, o limitazioni, all’esercizio dei diritti e delle facoltà spettanti all’imputato. Che è attivato il collegamento audiovisivo tra l’aula di udienza e il luogo in cui si trova l’imputato, con modalità che assicurano la contestuale, effettiva e reciproca visibilità delle persone presenti nei luoghi collegati e la possibilità di udire quanto vi viene detto. Do atto inoltre che è garantita la possibilità per l’imputato di consultarsi riservatamente con il proprio difensore di fiducia. PRESIDENTE: Grazie. è presente il difensore dell’imputato, l’avvocato Giangualberto Pepi, anche in sostituzione del codifensore, avvocato Salvo. Riina Salvatore. è attivato il collegamento audiovisivo con Ascoli Piceno? VICESOVRINT. Leo: Buongiorno, signor Presidente, da Ascoli. -
Giornale Storico E Letterario Della Liguria
Conto Corrente con la Posta ANNO XI - 1 55 Ó-XIII Fascicolo I - Gennaio-Marzo GIORNALE STORICO E LETTERARIO DELLA LIGURIA PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE Direttore: ARTURO CODIGNOLA Direzione e Amministrazione G E N O V A - Via Lomellini, 2 1 (Casa Mazzini) Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 FRATELLI PAGANO TIPOGRAFI EDITORI - S. A. V IA M O N T IC E L L I, Jl - GENOVA - TELEFONO 52004 iB«iBMBi>B»f n—«B Il B«fH »**·Μ ·Μ ·~·*.·Μ ·«*»*··*«·»ί e·*·!!·*···*·:!»·«·'··«··"»* *·»··"·*Ι ·Μ·*Ι··· ·«♦·*» »«IBII ·ΙΙ ·ΙΙ·Ι1· II· UBI!· 11*1 Ι·ΙΙ ·ΙΙ·Ι Nostre Edizioni POESIE IN DIALETTO GENOVESE di Martin Piaggio • ò* edizione, curata da Giulio Gatti - Prefazione di L. A. Cervetto . · L. 1 ö .—- LA CUCINIERA GENOVESE di Gio Batta e Giovanni padre e figlio Ratto - 1 S a edizione - Prefazione di Carlo Panseri ...··· L. ö . ANNUARIO GENOVESE FRATELLI PAGANO £ Guida di Genova e Provincia (Lunario del Signor Regina) 1 1 9 ediozione · 3 0 ,« — ; i 1 — SOMMARIO = Arturo Codignola, Il credo di Mazzini - Ferruccio Sassi, E v o lu z io n e delle forme politiche Lunigianesi dal secolo X ll e! X V I - Mario Bat- tietini, Rapporti di Mazzini con democratici del Belgio. - Paola Catel, Ancora sul congresso repubblicano del 30 a p rile 1646. - Renato Giar- delli, Saggio di una bibliografia generale della Corsica. - R A S S E G N A BIBLIOGRAFICA: Arrigo Solini, L'idea dell' unità italiane nell'età napoleonica (Vito Vitale) - Ilario Rinieri, / vesto»'/ della Corsica (Adolfo Bassi) - SPIGOLATURE E NOTIZIE. Giuseppe Bisogni Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 A n n o XI 1935*XIII F a s c ic o l o 1.° - G e n n a i o -M a r z o GIORNALE STORICO E LETTERARIO DELLA LIGURIA Direttore: A R T U R O CO D IG NO LA Comitato di Redazione : Carlo Bornate - Pietro Nurra - Vito A. -
Il Costume E` Cambiato. Una Parte Rilevante Dei Catanesi Ha Compreso
Camera dei Deputati —17— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Il costume e` cambiato. Una parte rilevante dei catanesi ha compreso che avere rapporti di amicizia con personaggi dell’ambiente malavitoso non era una ragione di forza o di vanto, ma una rinuncia grave al bisogno di legalita`. Una nuova classe politica ha compreso che non e` possibile « gestire » i mafiosi come pacchetti di voti elettorali, perche´e` la mafia che ha la pretesa di gestire la politica, piegandola ai propri fini di lucro e di potere. Ma altri gravi presupposti strutturali permangono e rendono difficile lo sradicamento del sistema di potere mafioso. Sono questi i problemi legati allo sviluppo economico, alla questione minorile, alla endemica disoccupazione, ai modelli culturali di riferimento, alle problematiche di urbanizzazione, alla corruzione, al reinserimento sociale degli emarginati, per i quali qualcosa si e` fatto, ma molto e` ancora da compiersi. E` per questa ragione che tuttora la famiglia di cosa nostra e gli altri gruppi di criminalizzata sono presenti e forti sul territorio nonostante lo sforzo enorme e qualificato che ha contraddistinto la risposta dello Stato negli anni novanta (vd. Infra capitoli5e6). Camera dei Deputati —18— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI PARTE SECONDA 1. Attuale situazione della criminalita` catanese. 1.1. Il nuovo assetto della famiglia di « cosa nostra » catanese negli anni novanta. Il nuovo assetto della mafia catanese veniva a determinarsi al- l’indomani della stagione processuale conclusasi con la sentenza del processo ORSA MAGGIORE. Si e` trattato del procedimento che, meglio di ogni altro, ha riassunto le vicende di cosa nostra catanese tra gli anni 70 e gli anni 90, consentendo la condanna di tutti i componenti storici dell’organizzazione e, tra essi, dello stesso Bene- detto Santapaola, di Aldo e Sebastiano Ercolano, Vincenzo Aiello, Eugenio Galea, Natale di Raimondo. -
Il Patto Mafia-Stato Nelle Carte Di Riina
Il patto mafia-Stato nelle carte di Riina 26 maggio 2003 — pagina 23 sezione: CRONACA PALERMO - Cosa nascondeva Totò Riina nel suo covo? Perché il generale Mario Mori e quegli altri ufficiali del Ros non perquisirono la tana del boss di Corleone e non la sorvegliarono mai? Cosa c' era dentro quella cassaforte scardinata da un muro, aperta con la fiamma ossidrica da una mezza dozzina di mafiosi che entrarono indisturbati nella villa appena qualche giorno dopo la cattura del loro capo? Il sospetto che avanzano alcuni pentiti è che nel covo ci fosse il "papello", quelle richieste che Cosa Nostra inoltrò a pezzi dello Stato a cavallo delle stragi del '92 e del '93 per fermare le bombe mafiose. Pace in cambio di un regime carcerario meno duro, pace in cambio della revisione del maxi processo. Nell' inchiesta giudiziaria sullo "svuotamento" della villa di un boss che era rimasto latitante per un quarto di secolo, tra testimonianze di colonnelli e generali, ci sono infatti anche le confessioni di tre collaboratori di giustizia. Uno è Giovanni Brusca, l' altro è Santino Di Matteo, il terzo è Balduccio Di Maggio. Raccontano dei misteri del covo e delle «carte scottanti» che poteva aver occultato lo «zio Totò», ciascuno di loro però offre una sua verità sui segreti di almeno vent' anni di mafia che custodiva il capo dei capi. Brusca parla del boss di Corleone e subito ricorda «che aveva l' abitudine di conservare i documenti in una cassaforte». Poi aggiunge: «Io stesso, quando Riina abitava alla Molara (è una borgata di Palermo, ndr), l' ho visto varie volte aprire e chiudere una cassaforte a muro, dentro la quale vi erano conservate molte carte». -
IL CACCIATORE Uell’Istinto Innato Da Cacciatore Si Era Già Palesato Durante La Gioventù, Quando Armato Di Fucile Amava Addentrarsi Nei Boschi a Caccia Di Prede
IL CACCIATORE uell’istinto innato da cacciatore si era già palesato durante la gioventù, quando armato di fucile amava addentrarsi nei boschi a caccia di prede. Saverio Barone adesso è adulto e quel suo raffinato fiuto tra tecnica e istinto ora lo utilizza proficuamente nella sua professione: quella di PM. E’ l’ultimo elemento ad Qessere entrato a far parte del pool antimafia, un gruppo di uomini dello Stato votati alla legge che, a rischio della propria incolumità, hanno fatto della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata una ragione di vita e che per molti, troppi, ha significato trovare la morte. “Il Cacciatore” è una coproduzione Cross Production, Beta Film in collaborazione con Rai Fiction, diretta da Stefano Lodovichi e Davide Marengo, in onda in prima serata e in prima visione su Rai2 da mercoledì 14 marzo. I primi due episodi saranno visibili in anteprima online su RaiPlay da domenica 11 marzo. Liberamente ispirato alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella, raccontata nel libro Cacciatore di Mafiosi , la serie in sei serate è la storia di due mondi, due inferni paralleli: quello degli uomini della giustizia, destinati a vivere sotto scorta in una quotidianità perennemente violata dalla paura di agguati e attentati mafiosi e dall’altra quella dei boss, sempre in fuga, artefici di un presente in cui le uniche regole sono violenza, sangue e morte. Un potere che ha i connotati del male assoluto e che non ha più pietà di nessuno, neppure dei bambini. DA MERCOLEDÌ 14 MARZO SU IN ANTEPRIMA DALL’11 MARZO I PRIMI DUE EPISODI SU PRESENTAZIONE l Cacciatore – liberamente ispirato (Vincenzo Pirrotta), sospettato di collusioni con Leoluca Bagarella (David Coco) e Giovanni Saverio dà la caccia. -
Cosche D'italia
Settimanale di politica, cultura ed economia realizzato dal Centro di Studi e iniziative culturali “Pio La Torre” - Onlus. Anno 6 - Numero 21 - Palermo 28 maggio 2012 ISSN 2036-4865 Cosche d’Italia Placido Rizzotto, eroe della Repubblica Vito Lo Monaco l 24 maggio 2012, dopo 64 anni, sono stati celebrati i funerali di stato casuale che tutto ciò sia avvenuto, sempre alla presenza Stato per Placido Rizzotto, alla presenza del Presidente della di Napolitano, dopo la celebrazione del trentennale dell’ucci- IRepubblica, dei rappresentanti della Camera, del Senato, dei sione di La Torre e il ventennale delle stragi di Capaci e via Governi, nazionale e regionale. Nella Chiesa Madre di Corleone D’Amelio. Il messaggio che ricaviamo dall’insieme di queste hanno officiato il Vescovo di Monreale, i parroci e i frati delle chiese manifestazioni, nel momento in cui riprende la strategia della locali, Luigi Ciotti. Solenne riconoscimento per un eroe della Re- tensione, è che per sciogliere i nodi del presente occorre ta- pubblica, proposto qualche mese fa tramite il web da Art21 e da gliare quelli del recente passato condividendo l’analisi storica e L’Unità, rilanciato da uomini politici, associazioni antimafia, sem- politica che mafia, terrorismo, P2, P3, P4, nelle loro diversità plici cittadini e prontamente accolto dal Governo Monti che ne ha strutturali e organizzative, sono tutti frutti avvelenati e illegali di riconosciuto la forte valenza democratica. Ora bisogna estendere quella parte della classe dirigente che non ha mai accettato la il riconoscimento di eroi della Patria a tutti gli altri quarantasei uc- democrazia. cisi dalla mafia nella lotta per la riforma agraria, perché essi come Placido Rizzotto, contadino povero che andato in guerra, di- i partigiani del CentroNord, battendosi contro il latifondo e il suo si- venta partigiano, matura una coscienza di classe che lo porta stema di potere politico e mafioso, hanno contribuito a unire l’Italia a dirigere i suoi compagni contadini verso i diritti, la terra, la de- e a costruire la Repubblica. -
Violence, Gender Dynamics and Mafia Women
Performance matters more than masculinity: violence, gender dynamics and mafia women Item Type Article Authors Cayli, Baris Citation Cayli, B. (2016) "Performance matters more than masculinity: Violence, gender dynamics and mafia women", Aggression and Violent Behavior, Vo. 29 (July-August) pp. 36-42. 10.1016/ j.avb.2016.06.001 DOI 10.1016/j.avb.2016.06.001 Publisher Elsevier Journal Aggression and Violent Behavior Download date 29/09/2021 16:07:35 Link to Item http://hdl.handle.net/10545/611824 ÔØ ÅÒÙ×Ö ÔØ Performance matters more than masculinity: Violence, gender dynamics and mafia women Baris Cayli PII: S1359-1789(16)30060-X DOI: doi: 10.1016/j.avb.2016.06.001 Reference: AVB 1010 To appear in: Aggression and Violent Behavior Received date: 12 February 2016 Revised date: 25 April 2016 Accepted date: 2 June 2016 Please cite this article as: Cayli, B., Performance matters more than masculinity: Vio- lence, gender dynamics and mafia women, Aggression and Violent Behavior (2016), doi: 10.1016/j.avb.2016.06.001 This is a PDF file of an unedited manuscript that has been accepted for publication. As a service to our customers we are providing this early version of the manuscript. The manuscript will undergo copyediting, typesetting, and review of the resulting proof before it is published in its final form. Please note that during the production process errors may be discovered which could affect the content, and all legal disclaimers that apply to the journal pertain. ACCEPTED MANUSCRIPT Performance matters more than masculinity: Violence, gender dynamics and mafia women Baris Cayli University of Derby, One Friar Gate, DE1 1DZ, Derby 1. -
Vito Vitale Catturato in Un Casolare Nel Palermitano
15POL01A1504 ZALLCALL 11 23:24:15 04/14/98 LA LOTTA ALLA MAFIA l’Unità 3 Mercoledì 15 aprile 1998 Per alcuni pentiti era l’erede di Riina, per altri il braccio destro di Bernardo Provenzano. «Era pronto a uccidere il pm Sabella» 15POL01AF01 1.0 7.0 Arrestato il boss pistolero Vito Vitale catturato in un casolare nel Palermitano PALERMO. Aveva approfittato di monastero dei Benedettini i quali vuoto un blitz che vedeva schie- LE PRIMULE ROSSE mo all’inizio - fra Partinico e Pa- curatore aggiunto di Palermo, una situazione delicatissima negli (forse) non potevano sospettare rati 250 uomini. lermo. Ma proprio a Palermo, ne- Guido Lo Forte. equilibri di Cosa Nostra. Mentre quella contiguità tanto imbaraz- Chi è Vito Vitale? Iniziò con gli ultimi tempi stava cercando di «Dall’arresto di Vitale - ha det- nessuno sparava più, era rimasto zante. Non aveva armi con sé. un furto di legumi e guidando entrare facendo il gran balzo. Si to il vice di Caselli - la procura di l’unico e l’ultimo a regolare i suoi Non era in compagnia di guarda- senza patente. Aveva diciassette A «’zu Binnu» sa che il pubblico ministero Al- Palermo, che ha seguito passo per conti a colpi di calibro 38. Pisto- spalle. Aveva trovato una soluzio- anni. Un gradino dietro l’altro, si fonso Sabella era da tempo nel passo un’attività di ricerca diffici- lero, oltre che boss riconosciuto. ne molto spartana: il suo giaci- darà da fare: finirà all’Ucciardone suo mirino: il magistrato, titolare le, pericolosa, ma come nel passa- Delinquente di recentissima no- glio, da qualche settimana, era per l’indispensabile «battesimo il primato di numerose inchieste che aveva- to fruttuosissima, trae grande mina, più che «uomo d’onore» diventato un ovile maleodorante del fuoco» dopo avere ricoperto no portato all’arresto di uomini soddisfazione. -
Guilds in Early Modern Sicily
Gabriella Lombardo Guilds in early modern Sicily. Causes and consequences of their weakness PhD Thesis in Economic History London School of Economics Supervisor: Dr. S.R. Epstein 2001 UMI Number: U146336 All rights reserved INFORMATION TO ALL USERS The quality of this reproduction is dependent upon the quality of the copy submitted. In the unlikely event that the author did not send a complete manuscript and there are missing pages, these will be noted. Also, if material had to be removed, a note will indicate the deletion. Dissertation Publishing UMI U146336 Published by ProQuest LLC 2014. Copyright in the Dissertation held by the Author. Microform Edition © ProQuest LLC. All rights reserved. This work is protected against unauthorized copying under Title 17, United States Code. ProQuest LLC 789 East Eisenhower Parkway P.O. Box 1346 Ann Arbor, Ml 48106-1346 T)-\cSc- S F 78 (S Abstract The thesis investigates the character and actions of craft guilds in early modem Sicily. Sicilian craft guilds emerged only in few towns and compared to most other European regions were less numerous relative to the total population; they also never had a firm political role in urban administration. The thesis investigates the causes and consequences of this weakness in two directions. First, it examines the operation of the guild system through the actions and interests of individual members, focusing in particular on the craftsmen’s incentives to participate in guild activities or alternatively 'free ride’. Second, it analyses the institutional and economic framework within which Sicilian guilds emerged and survived for around four centuries, and discusses the consequences of their weakness. -
Le Donne D'onore E L'onore Delle Donne
Università degli Studi di Torino FACOLTÀ DI PSICOLOGIA Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Criminale e Investigativa Tesi di Laurea Magistrale Le donne d’onore e l’onore delle donne: Cosa Nostra al femminile tra appartenenza e opposizione Candidato/a Relatore Stella Di Vincenzo Ch.mo Prof. Marco Bertoluzzo Matricola 333591 A. A. 2009/2010 A mio Nonno A Maria Aurora Gueli Ai miei insostituibili genitori A me, Stella… INDICE INTRODUZIONE p.6 CAPITOLO I Cosa Nostra 1.1 Genesi e rappresentazione sociale: tra realtà e apparenza p.10 1.2 L’istituzione della legge Rognoni-La Torre p.16 1.2.1 I contenuti dell’art 416 bis p.20 1.3 La sospensione delle ordinarie regole di trattamento: l’art. 41 bis o.p. p.26 1.3.1 Analisi dei contenuti applicativi del regime di “carcere duro” p.30 CAPITOLO II Donna o Madre 2.1 Il ruolo materno nell’universo mafioso p. 36 2.1.1 Le madri “modello” p.42 2.1.2 Gli angeli vendicatori p.46 2.2 Famiglia e famiglia: un possibile conflitto p.51 2.3 Gli “intoccabili”: donne e bambini uccisi dalla mafia p.59 CAPITOLO III L’altra metà dalla mafia 3.1 La criminologia femminile e lo stereotipo culturale p.68 3 3.1.1Lo stereotipo della donna dentro Cosa Nostra p.73 3.2 L’impunità della donna di mafia: il paternalismo giudiziario p.76 3.3 Le attività criminali della donna di mafia. Droga e prostituzione p.86 3.3.1 Da messaggere a manager p.93 3.3.2 Le funzioni direttive p.99 3.4 La decostruzione dello stereotipo p.105 3.4.1 L’emancipazione femminile all’interno della mafia p.108 CAPITOLO IV Le donne del disonore 4.1 L’emergenza pentiti: supporto delle donne al pentimento p.112 4.1.1 L’opposizione al pentimento p.117 4.2 Le collaboratrici di giustizia p.129 CAPITOLO V L’onore delle donne 5.1 Le testimoni di giustizia p.158 5.1.1 Il modello emancipativo p.166 5.1.2 Le donne si costituiscono parti civili p.174 5.1.3 Commenti conclusivi p.190 5.2 Le Associazioni Antimafia p.194 CAPITOLO VI 6.1.