Riva del Garda - - - - - Toscolano Maderno - Isola del Garda

International Chamber Music Festival 2016 - XX Iª Edizione

Associazione Cultura In Musica Limes Alba a Toscolano. Foto Riccardo Podavini. Patrocinio con Contributo

XXIª EDIZIONE International Chamber Music Festival Alla scoperta degli antichi luoghi del Garda Riva d/Garda - Limone s/Garda - Tremosine s/Garda Tignale - Gargnano - Toscolano Maderno Gardone Riviera - Isola del Garda 2016

Con il contributo del Con il contributo del Con il contributo del Con il contributo del Con il contributo del DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI TIGNALE TREMOSINE SUL GARDA GARGNANO TOSCOLANO MADERNO GARDONE RIVIERA Calendario concerti 2016 XXIª Edizione International Chamber Music Festival

B - Venerdì 6 Maggio Pieve di Tremosine s/G Chiesa San Giovanni ore 20.30 Pag. 29 ENSEMBLE NOVALIS Musiche dedicate all’alba di Haydn - Grieg - Strauss - Respighi

B - Sabato 28 Maggio Gargnano Convento San Tommaso ore 17.00 Pag. 51 ORCHESTRA ACCENTO JUNIOR (Austria) Musiche di Händel - Bach - Telemann - Bruckner - Grieg

B - Domenica 19 Giugno Gargnano Marina di Bogliaco ore 21.00 Pag. 61 DUO Christian Elin, Sassofono e Clarinetto basso - Maruan Sakas, Pianoforte Musiche per l’alba di Frescobaldi - Bach - Jarret/Gabarek - Elin

B - Sabato 25 Giugno Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00 Pag. 24 RECITAL Frieder Berthold, Violoncello - Carlo Levi Minzi, Pianoforte Musiche di Zemlinsky - Beethoven - Strauss

C - Domenica 3 Luglio Isola del Garda ore 18.30 Pag. 88 ENSEMBLE GAGGIA Lars Grünwoldt, Baritono Musiche di Beethoven - Conci - Brahms

B - Domenica 10 Luglio Toscolano Maderno Museo della Carta ore 17.30 Pag. 76 DUO Vita Peterlin, Violoncello - Žan Trobas, Fisarmonica Musiche di Bach-Cassadò-Piazzolla

B - Venerdì 22 Luglio Toscolano Maderno Golf di Bogliaco ore 21.00 Pag. 71 RECITAL AL CHIARO DI LUNA Marco Ciampi, Pianoforte Musiche di Mozart - Chopin - Brahms - Liszt

A - Domenica 31 Luglio Bogliaco di Gargnano Palazzo Bettoni ore 21.00 Pag. 47 DUO BAROCCO Sophie Westbrooke, Flauto dolce - James Akers, Liuto Musiche Rinascimentali - Barocche

2 B - Domenica 7 Agosto Campione di Tremosine sul Garda Univela Beach ore 5.30! Pag. 32 RECITAL ALL’ALBA Maria Chiossi, Arpa Musiche dedicate all’alba di Glinka - Faurè - Salzedo

B - Giovedì 11 Agosto Bogliaco di Gargnano Chiesa San Pier D’Agrino ore 20.30 Pag. 67 ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Stefano Ferrario, Concertatore Costanza Fontana, Soprano Gli archi dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Musiche di Respighi - Pergolesi - Boccherini - Verdi

A - Domenica 21 Agosto Riva d/G Hotel Lido Palace ore 20.30 Pag. 20 TRIO NONES Alberto Nones, Pianoforte - Luca Mengoni, Violino - Marco Bernardin, Violoncello Musiche di Vivaldi - Schumann-Zandonai

B - Sabato 27 Agosto Tignale Santuario di Montecastello ore 20.30 Pag. 37 ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Direttore: Giampaolo Pretto Gervasio Tarragona Valli, Clarinetto Musiche di Weber - Beethoven

B - Domenica 4 Settembre Gardone Riviera Villa Alba ore 21.00 Pag. 83 RECITAL Eduard Kunz, Pianoforte Musiche di Beethoven - Chopin - Rachmaninov

B - Domenica 11 Settembre Toscolano-Maderno Museo della Carta ore 20.30 Pag. 78 KALANDOS ENSEMBLE Musiche “Gypsy”

B - Sabato 8 Ottobre Tignale Chiesa San Marco di Piovere ore 20.30 Pag. 41 TRIO BAROCCO Sara Pegoraro, Soprano - Frieder Berthold, Violoncello - Daniela Manusardi, Clavicembalo Musiche di Monteverdi - Purcell - Boccherini

A - Domenica 16 Ottobre Navazzo di Gargnano Hotel Villa Sostaga ore 17.00 Pag. 56 ENSEMBLE NOVALIS Musiche di Beethoven - Mendelssohn

3 Limone sul Garda Tignale

Gardone

Tremosine sul Garda Gargnano

Isola del Garda

Toscolano Maderno

ASSOCIAZIONE CULTURA IN MUSICA LIMES

L’obiettivo dell’Associazione Cultura in Musica Limes è quello di realizzare serate musicali di alto livello. L’associazione non è a scopo di lucro e i concerti sono ad entrata libera, quindi per coprire i suoi costi dipende da donazioni, un’ iscrizione annuale è ben accetta; quota ordinaria € 30; come sostenitore € 50 (a persona).

Ci sono 3 categorie di concerti: A - Concerti riservati ai solo soci previa prenotazione a causa di uno spazio ristretto. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando in anticipo.

B - Concerti aperti a tutti, ad entrata libera, si accettano donazioni.

C - Il concerto all’Isola del Garda del 3 luglio richiede per il transfer, la visita dell’isola e l’aperitivo un costo speciale per i soci di € 30 che deve essere versato in anticipo al momento della prenotazione all’Associazione Cultura in Musica Limes. I non-soci pagano € 40 rivolgendosi direttamente all’amministrazione dell’isola tel. 328.6126943 - 328.3849226 mail: [email protected].

L’iscrizione all’Associazione Cultura in Musica Limes e donazioni sono possibili tramite un bonifico bancario sul conto di Cultura in Musica Limes IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 presso Cassa Rurale Alto Garda BIC: CCRTIT2104P comunicando indirizzo e dati d’iscrizione via email: [email protected]; oppure prima dei concerti dove sarà consegnata la tessera. SI PREGA DI PRENOTARE tel. 338.3246226.

4 Der gemeinnützige Musikverein Cultura in Musica Limes hat sich zur Aufgabe gemacht seinen Mitgliedern hochrangige klassische Konzerte anzubieten. Es wird kein Eintritt verlangt, aber der Verein muss seine Kosten decken. Daher ist ein jährlicher Migliedsbeitrag erforderlich;normaler Beitrag € 30; Fördererbeitrag €50. Die Konzerte teilen sich in folgende Kategorien:

A - Konzerte in besonders exklusivem Rahmen, nur für Mitglieder, die reserviert haben. Falls Plätze frei bleiben ist Einlass auch für Nicht-Mitglieder, welche vorher reserviert haben. Tel. 0039.338.3246226 B - Alle übrigen Konzerte sind Eintritt frei, Spenden willkommen. C - Am 3. Juli auf der Isola del Garda für Mitglieder € 30, Bitte im voraus bezahlen. Inbegriffen ist der Transfer zur Insel ab Porticciolo di Barbarano um 18.30 Uhr, die Besichtigung der Insel und ein Aperitif vor dem Konzert. (Nicht- Mitglieder buchen zum Preis von € 40 direkt bei der Inselverwaltung unter 328.6126943 - 328.3849226 oder [email protected]).

Der jährliche Mitgliedsbeitrag pro Person sollte bitte vor den Konzerten auf das Vereinskonto von Cultura in Musica Limes bei der Cassa Rurale Alto Garda IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 - BIC: CCRTIT2104P überwiesen werden. Bitte vergessen Sie nicht, uns gleichzeitig mit der Überweisung Namen und Adresse bekanntzugeben, eventuell per e-mail an [email protected], oder bezahlen Sie direkt vor dem Konzert. Der Verein ist dringend auf Spenden angewiesen und Ihr Beitrag ist sehr willkommen. RESERVIERUNGEN bitte unter Tel. 0039.338.3246226

The aim of the Association is to offer its members musical evenings of a high standard. It is not a profit-making organisation, but needs to cover its costs and therefore depends on donations. Free entry to the concerts, but a payment of an annual subscription is welcome: standard supporter € 30, special supporter € 50.

There are three types of concerts: A - concerts for members (who need to book in advance). If there are still seats available, non-members may also book but are kindly asked for a donation. 0039.338.3246226 B - concerts open to all, free entry a donation is welcome. C - For the 3th July concert on the Isola del Garda members are asked to transfer € 30 before the concert to the bank account of Cultura in Musica Limes. This includes transport from the port of Barbarano at 18.30, a guided tour of the island, and refreshments before the concert. Priority booking for members. (Non-members pay € 40 and book directly with the administration of the Island under 328.6126943 -328.3849226 or [email protected]).

Membership can be paid into the following bankaccount: IBAN: IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 BIC: CCRTIT2104P. PLEASE SEND ALSO AN EMAIL WITH YOUR ADRESS: [email protected] Membership can also be paid in cash before the start of the concert (please arrive 30 mins before the start). Members will be issued a membership card. Telephone number for bookings Tel. 0039.338.3246226

5 Alba dal Dos del campanil dela mughera, Limone. Foto Pierangelo Girardi.

6 Introduzione Alba, risveglio ad una nuova consapevolezza

Milena Rodella, presidente

Per i romani la dea dell’alba si chiamava Aurora, mentre nella mitologia greca era conosciuta come Eos il cui nome deriva da Eoo che significa oriente. Da Titone ebbe due figli Ematione e Memnone. Memnone venne ucciso da Achille nel decimo anno della guerra di Troia. Da quel giorno la dea Eos fu così affranta per la perdita del proprio figlio che le sue lacrime si trasformarono nella rugiada del mattino.

Il tema dell’alba è stato scelto sì per la sua magica aura di colori, ma anche perché, il momento del mattino, con le cose ancora avvolte nella purezza della rugiada il mondo sembra immerso di una certa verginità pronta al risveglio. Il gallo anche nel vangelo canterà all’alba, quasi un ammonimento, un presagio, una possibilità ancora da compiersi. Un momento quello della notte che incontra il giorno dove tutto deve ancora accadere e ancora avremmo la possibilità di cambiare il corso degli eventi oppure di rinascere a nuova vita. E ci si immagina allora un alba risvegliati dalla ‘Morgenstimmung’ di Grieg forse verso una nuova consapevolezza di sé, ad una presa d’atto del mondo che ci circonda in ogni suo ‘crescendo vibrare’, già nei primi momenti di chiarore sentiamo il canto degli uccelli, il mondo ancora nella fase dell’ascolto di cosa e chi spezzerà il magico silenzio della notte. Poi con l’alba arriva il momento visivo come se il mondo stesse nascendo ora, come ci viene proposto nella affascinante atmosfera creata dalla musica del ‘Tramonto’ di Respighi, dove nonostante il titolo è ‘il mattino’ a fare da protagonista. Proprio nel concerto di apertura del Festival avremo modo di sentire tutti questi pezzi musicali dedicati all’alba compreso il quartetto ‘Aurora’ di Haydn, non a caso nella chiesa di San Giovanni a Pieve di Tremosine, in maggio nel mese della madonna, in questa chiesa che intorno all’anno 1000 viene ricostruita in stile romanico e dedicata a Santa Maria con un abside rivolto verso il sorgere del sole. L’alba quindi che sia per tutti un augurio, un momento di preghiera laica in cui la buia morte ritraendosi si pieghi invece ad incarnare ancora una volta una nuova vita, che sia un momento, quasi di ringraziamento per il nostro esistere, poiché non ci sono tenebre alle quali non faccia seguito la luce, il soffio della vita.

7 Morgendämmerung Zu neuem Bewusstsein

Milena Rodella

Bei den Römern hiess die Göttin der Morgenröte Aurora, während sie in der griechischen Mythologie unter dem Namen Eos bekannt war. Dieser Name leitet sich von Eoo ab, das bedeutet Orient. Von Tithonus bekam Eos zwei Söhne: Emathion und Memnon. Memnon wurde im zehnten trojanischen Krieg von Achill getötet. Von diesem Tag an war die Göttin Eos so verzweifelt über den Verlust ihres Sohnes, dass sich ihre Tränen in Morgentau verwandelten.

Das Thema Morgendämmerung haben wir nicht nur wegen der besonderen Farben kurz vor Sonnenaufgang gewählt, sondern auch, weil es sich um einen besonders stimmungsvollen Moment handelt. Die Welt ist in einen Mantel aus Tau gehüllt; noch ist sie unversehrt, aber bereit, zu erwachen.

Im Evangelium kräht der Hahn beim Morgengrauen, es ist wie eine Vorhersage, eine Ahnung, die sich erfüllen wird. Der Moment, in welchem die Nacht auf den Tag trifft, wo alles im Werden ist und wir noch die Möglichkeit haben, den Lauf der Dinge zu ändern oder in ein neues Leben geboren zu werden.

Lassen wir uns bei Sonnenaufgang von der Morgenstimmung von Edvard Grieg inspirieren und vielleicht zu einem neuen Bewusstsein unseres Selbst finden, zu einer Kenntnisnahme der uns umgebenden Welt mit ihren langsamen, schwellenden Vibrationen . Schon bei der ersten Morgendämmerung hören wir den Gesang der Vögel, die Welt ist noch in einer Phase des Hinhörens, wer und was die magische Ruhe der Nacht unterbrechen würde, dann erscheint sichtbar die Morgenröte, als würde die Welt in diesem Moment geboren, so wie es in Respighis Tramonto stimmungsvoll vertont wird. Natürlich ist es kein Zufall, dass wir unser „Alba-Festival“ in der über tausend Jahre alten Kirche San Giovanni in Pieve mit Josef Haydns“Sonnenaufgangsquartett-Aurora“ eröffnen. Die dortige frühere über tausend Jahre alte Kapelle wurde bald zu klein und man erbaute ein der heiligen Maria gewidmetes Kirchegebäude im romanischen Stil, mit einer der aufgehenden Sonne zugewandten Apsis.

Die Morgendämmerung soll für uns alle ein Symbol sein: wie ein Gebet, dem sich der dunkle Tod beugen muss und in dem das Leben sich erneuert. Sie soll ein Moment sein, in dem wir dankbar sind, zu existieren, denn es gibt keinen Schatten, dem nicht ein Licht folgen würde, der Hauch des Lebens uns immer wieder umhüllt.

8 Prime luci del mattino, il Basso lago visto dal Monte Comer. Foto Riccardo Podavini.

9 Dawn, waking up to renewed consciousness

Milena Rodella

In latin the goddess of dawn was called Aurora, whereas in the greek mythology she was known as Eos which was derived from Eoo, which means the Orient. She had two sons by Titon: Emathion and Memnon. Memnon was killed by Achilles in the tenth Trojan war. From that day the goddess Eos was so overcome by the loss of her son that her tears were transformed into the morning dew. The theme of dawn was chosen not only for its magical range of colour, but also because during those first moments when everything is still touched by the dew, the world still appears clothed in innocence, on the cusp of waking up. In the gospel the cockerel also crows at dawn, almost like a warning or an omen of something that will be fulfilled. The moment in which night turns into day and where anything can happen and where we might still have the possibility to change the course of events or even to be reborn. We can imagine being woken up at dawn by Grieg’s Morgenstimmung, perhaps with a renewed self- consciousness, or an acknowledgement of the slow vibrations of our surrounding world. Already during the first glimmers of light we can hear the singing of the birds while the world is still listening to the magical silence of the night. The arrival of the dawn is the visual moment in which the world is as reborn and resembles the wonderful atmosphere which Respighi composed for his Tramonto, which despite the title, the real theme of the composition is the morning and the rising sun. We will be playing all these musical compositions dedicated to the dawn at the opening concert in May, the month dedicated to St. Mary. The church in Pieve dates back to around the year 1000 when the old chapel became too small and a new religious building was erected in the romanesque style with an apse that faced the rising sun and was dedicated to St. Mary. Dawn could be regarded as a wish, a moment of prayer in which the darkness of death retreats and life starts afresh. The moment should almost be like a thanksgiving for our existence, because every gloom is followed by light, the breath of life.

10 Alba; fuori dai luoghi comuni

Mario Tonincelli

Nell’uso comune intorno al termine alba ci sono un po’ di equivoci. Alcuni intendono con alba il periodo (abbastanza lungo) che intercorre dal primissimo rischiararsi del cielo a pochissimi minuti prima del sorgere del Sole, altri invece intendono con alba l’istante vero e proprio del sorgere del Sole. In gergo, infatti, dicendo “dall’alba al tramonto” si intende effettivamente il tempo in cui il Sole è visibile. Per contro si dice poi anche ‘inizia ad albeggiare’ intendendo il rischiararsi progressivo del cielo. Il termine aurora invece è univoco e pone l’evento da pochissimi minuti prima del sorgere del Sole al suo sorgere stesso. L’aurora, anche se dura poco, è il fenomeno più imponente del giorno, assistervi in un mattino particolarmente favorevole è di una bellezza unica e il colore per l’appunto dorato e naturalissimo che il Sole ormai incipiente e veramente prossimo all’orizzonte conferisce all’atmosfera sembra preannunciare con potenti e regali suoni di trombe il suo imminente arrivo. Nessun’altra parte del giorno porta con sé altrettanta energia vitale, la natura in quel momento ci sprona e ci dice che tutto si deve svegliare e tutto deve operosamente vivere... L’alba è il periodo, abbastanza lungo, che inizia dal momento in cui cominciamo a percepire la prima tenuissima luce che la nostra amatissima stella nell’approssimarsi all’orizzonte inizia a diffondere nell’atmosfera e che termina pochissimi minuti prima del sorgere del Sole. Dapprima essa è veramente tenue e si manifesta molto debolmente e solo ad Est, mentre l’Ovest rimane ancora totalmente buio, poi però e sempre più imperiosamente avanza verso Ovest illuminando sempre più il cielo sino a rischiararlo completamente della sua luce bianca velata di un delicatissimo azzurrino. L’alba (appunto dal latino albus bianco) termina pochissimi minuti prima del sorgere vero del Sole quando, come dicevo, apparirà in tutta la sua magnificenza di colori e di vita, l’aurora, la quale cessa repentinamente al sorgere del Sole, dopodiché tocca a noi e solo a noi raccogliere il messaggio della natura ad operare ed iniziare con rinnovata energia la nuova giornata che ci viene concessa. Dal mio punto di vista, preferisco quindi parlare di alba intendendo il progressivo rischiararsi del cielo e di sorgere del Sole quando esso, preceduto dall’aurora, realmente sorge. In astronomia si parla invece di crepuscolo serale e di crepuscolo mattutino. Con “crepuscolo serale” s’intende il periodo che intercorre tra il completo tramonto dell’ultimo lembo di sole sotto l’orizzonte e il buio completo della notte, dove ha veramente fine il “crepuscolo serale astronomico” il quale si conclude totalmente quando il nostro astro raggiunge i 18 gradi sotto l’orizzonte. Da quel momento in poi è veramente notte per quanto riguarda gli astronomi. Con “crepuscolo mattutino” s’intende invece il periodo che intercorre dalla primissima e tenuissima luce dell’alba, quando, il Sole raggiungendo sempre i 18 gradi sotto l’orizzonte (da qui la mia preferenza per questa visione del termine) inizia a far sentire la sua imminente presenza, ed il primissimo sorgere del lembo superiore del nostro astro. In astronomia, non essendo essa poetica come la letteratura, non esiste l’aurora che da quanto ne so significa “ora dorata” intendendo

11 Alba a Cima Rest, con una bella e rara congiunzione di Venere Marte e Giove in un ristrettissimo spicchio di cielo mattutino. 11 Novembre 2015. Foto Mario Tonincelli.

12 “momento” con “ora” quindi “momento dorato” poiché in effetti dura molto poco. Ma cosa succede qui sul lago, che differenze ci sono tra estate ed inverno e come spiegare la differenza dei colori tra il sorgere e il tramontare del Sole? Noi abbiamo la fortuna immensa di vivere in un luogo magnifico, quindi, quando il nostro astro si affaccia, o trascorso il giorno, ci lascia, il nostro bellissimo paesaggio non fa altro che arricchirsi di nuove note che sta a noi cogliere o meno. Siamo purtroppo sempre poco attenti al colore della luce, ma essa è sempre mutevole, come le note musicali, e tutto quindi intorno a noi assume tonalità, e di conseguenza, armonie sempre diverse a seconda delle infinite combinazioni delle condizioni atmosferiche, che sono il rigo musicale sul quale la luce del Maestro Sole compone. Tutto in questa musica dipende dall’atmosfera e dall’inclinazione del Sole su di essa. Detto questo la luce estiva sarà nei fatti sempre più potente e violenta della luce invernale che è sempre più debole e tranquilla. Del resto anche in natura (che sempre dovrebbe insegnarci le cose) l’estate è dell’azione mentre l’inverno è del riposo (per chi può... naturalmente...). Tutto questo è dovuto dal grado di assorbimento della luce da parte dell’aria. Quando i raggi del Sole sono poco inclinati sull’orizzonte essi devono penetrare maggiore atmosfera per giungere sino a noi e quindi vengono maggiormente assorbiti da essa, da qui il colore che vira verso il rosso ovvero la frequenza che passa con maggiore facilità ed è meno assorbita quando il Sole si mostra basso sull’orizzonte. La maggiore colorazione rossa del tramonto rispetto al sorgere del Sole è dovuta solo alla maggior concentrazione nell’aria di vapore acqueo e polveri che nel corso della giornata vi si sono accumulati e che assorbono ancora di più la luce spostandola maggiormente verso il rosso. Per contro la minore colorazione rossa che si presenta normalmente al mattino al sorgere del Sole è dovuta al minore contenuto di vapore acqueo contenuto nell’atmosfera, che è precipitato al suolo con la rugiada trascinando con sé anche (un poco) il pulviscolo atmosferico. A parità di queste condizioni (che non avverranno mai) la colorazione del cielo al sorgere o al tramontare del Sole sarebbe assolutamente la stessa.

Die Morgendämmerung, in einem ganz neuen Licht betrachtet

Mario Tonincelli

Im allgemeinen Sprachgebrauch gibt es rund um den Begriff Morgengrauen einige Missverständnisse. Einige bezeichnen mit Morgengrauen die (ziemlich lange) Zeit zwischen dem ersten Aufhellen des Himmels bis wenige Minuten, bevor die Sonne tatsächlich erscheint; andere wiederum bezeichnen damit den Augenblick, in dem die Sonne aufgeht. Oft bezeichnet man „von Sonnenauf- bis untergang“ die Zeit, in welcher die Sonne tatsächlich am

13 Himmel zu sehen ist. Dem entgegengesetzt sagt man „es beginnt zu dämmern“ und meint damit die fortschreitende Lichtentwicklung am Himmel. Der Begriff Sonnenaufgang dagegen ist ziemlich eindeutig und bezeichnet die Zeit, kurz bevor die Sonne erscheint, bis sie ganz zu sehen ist. Der Sonnenaufgang ist der wichtigste Moment des Tages, obwohl nur von kurzer Dauer. Diesen an einem klaren Tag mit zu erleben ist einmalig schön. Die natürlich goldene Farbe, die die Sonne vorausschickt, kündigt sie wie mit mächtigen Trompetenstößen an. Keine andere Tageszeit birgt so viel lebendige Energie. Alles Leben erwacht aufs Neue und beginnt sein Werk…. Das Morgengrauen ist der ziemlich lange Zeitraum, wenn das erste Morgengrauen zu erkennen ist und unser geliebter Sonnenstern seine Strahlen in die Atmosphäre versendet und der wenige Minuten vor Sonnenaufgang endet. Zuerst ist das Morgenrot nur schwach im Osten zu erkennen, während der Westen noch tief im Dunkeln liegt, dann jedoch wird das Licht immer mächtiger Richtung Westen und erhellt den Himmel mit einem zarten Pastellblau. Das Morgengrauen (Alba, aus dem Lateinischen = weiß) endet wenige Minuten vor dem tatsächlichen Sonnenaufgang (Aurora) und der mit dem Erscheinen der vollständigen Sonne vorüber geht. Die Natur sendet uns die Nachricht, mit erneuter Energie unser Tageswerk zu vollbringen. Persönlich ziehe ich es vor, von Morgengrauen zu reden und von Sonnenaufgang erst dann, wenn die Sonne tatsächlich erscheint. In der Astronomie spricht man von Morgen- und Abenddämmerung, wobei die Abenddämmerung der Zeit zwischen dem kompletten Sonnenuntergang am Horizont und der vollständigen Dunkelheit entspricht: die Sonne ist dann 18 Grad unter dem Horizont. In diesem Moment beginnt die astronomische Nacht. Die Morgendämmerung dagegen beginnt wiederum, sobald die Sonne 18 Grad unter dem Horizont erreicht und endet, sobald sich die Sonne zu zeigen beginnt. Die Astronomie, als eine der ältesten Wissenschaften vermeidet eher poetische Sprache. Die schöne Bezeichnung Aurora – wörtlich “vergoldeter Moment”, weil tatsächlich nur von kurzer Dauer – wird nicht verwendet. Was geschieht hier am Gardasee, welche Unterschiede gibt es zwischen Sommer und Winter und wie erklärt man den Farbunterschied zwischen Sonnenaufgang und -untergang? Wir haben das große Glück, in einer großartigen Landschaft zu leben. Sonnenaufgang und -untergang bereichern dieses Szenario noch mehr und es liegt an uns selbst, diese Wunder wahrzunehmen. Wir beachten die Farben des Lichts leider oft zu wenig. Das Licht ändert sich ständig, wie die Töne in der Musik und alles um uns herum nimmt verschiedene Lichtschattierungen, Farbtöne an, um wie in der Musik in verschiedenen Harmonien zu spielen, je nach den unzähligen Kombinationen der Wetterphänomene. Sie sind das Notenpapier, auf dem Meister Sonne komponiert. Alles hängt bei dieser Musik von der Atmosphäre ab und vom Eintrittswinkel, mit welchem die Sonne auf die Erde scheint. Das Sommerlicht ist immer stärker und eindringlicher als das winterliche Licht, dass eher zart und beruhigend ist. Davon abgesehen ist der Sommer für unsere Lehrmeisterin Natur die Zeit der Aktion, während der Winter für das Ausruhen gemacht ist (natürlich nur, wer es sich leisten kann…..) All dies ist dem Grad der Lichtabsorption seitens der Luft zu verdanken. Wenn die Sonnenstrahlen flach über dem Horizont geneigt sind, müssen sie mehr Atmosphäre durchdringen, um zu uns zu gelangen und werden deshalb von der Atmosphäre mehr absorbiert. In diesem Fall tendiert die Farbe gegen Rot, denn Rot hat diejenigen Frequenzen, die die Atmosphäre leichter durchdringen können und am wenigsten absorbiert werden, wenn die Sonne niedrig über dem Horizont steht.

14 Die stärkere Rotfärbung bei Sonnenuntergang gegenüber dem Sonnenaufgang ist nur der Tatsache zu verdanken, dass in der Zusammensetzung der Luft mehr Dämpfe und Staub konzentriert sind, die sich tagsüber ansammeln konnten und das Licht noch mehr absorbieren, so dass die Rotfärbung intensiver ausfällt. Die geringere Rotfärbung bei Sonnenaufgang am Morgen ist darauf zurückzuführen, dass es weniger Wasserdampf in der Atmosphäre gibt, weil dieser über Nacht als Tau zu Boden gegangen ist und einen Teil des atmosphärischen Feinstaubs mit sich genommen hat. Bei absolut gleichen Ausgangsbedingungen (die es nie geben wird), wäre die Himmelsfärbung bei Sonnenaufgang und -untergang dieselbe.

Aurora dal Carè Alto, Gruppo dell’Adamello. 9 maggio 2010. Foto Giovanni Arici.

15 Dawn: unusual places

Mario Tonincelli

The everyday use of the word “dawn” can be somewhat ambiguous. For some “dawn” is the (fairly lengthy) period between the first light in the sky and the few minutes before the actual rising of the sun, whereas for others “dawn” is the moment the sun really rises. In fact, the everyday expression of “from dawn to sunset” effectively means the time during which the sun is visible. On the other hand, one can also say “it is beginning to dawn”, meaning the progressive lightening of the sky. However, “daybreak” is unequivocal and places the event from a few minutes before the rising of the sun to the actual rising. Daybreak may be short but it is the most impressive phenomenon of the day and seeing it on a particularly good morning, its beauty is unique and the naturally golden colour of the sun, which by now is incipient and very near the horizon, seems to announce its imminent arrival with almost majestic sounds of a trumpet. No other part of the day has as much vital energy and nature, in that moment, is spurred on and tells everything to wake up and live! Dawn is a fairly long period which starts from the moment in which we begin to see the first tentative signs of light on the horizon given off by our beloved “star” and which finishes a few minutes before the rising of the sun. At first it is really tentative and weakly shows itself only in the east, while the west remains totally dark, but after that moves irresistibly towards the west, becoming ever brighter until the sky is completely taken over by its bright light, veiled in delicate blue. Dawn (Italian: alba, from the latin albus bianco) finishes a few minutes before the actual sunrise when, as said before, daybreak will appear with all its magnificent colours and life which will suddenly be absorbed by the rising sun. After that it is up to us and only up to us to accept nature’s message to work and begin with renewed energy the new day which has been given to us. So from my point of view I prefer to talk about the “dawn”, meaning the progressive lightening of the sky and the rising of the sun and “daybreak” when the sun has really risen. In astronomy one talks about evening twilight and morning twilight. With “evening twilight” is meant the period in between the complete setting of the last edge of the sun and the complete darkness of the night. The end of the “evening twilight”, i.e. its total completion, is when our planet has reached 18 degrees under the horizon. From that moment on it really is night, according to the astronomists. With “morning twilight” is meant the period between the very first and tentative signs of light of the dawn when, the sun again having reached 18 degrees below the horizon, begins to make its presence felt and the first rising of the upper edge of our planet. In astronomy, which is not as poetic as literature, daybreak (Italian: aurora) does not exist. The word “aurora” comes from “ora dorata” (golden hour), so, “moment” linked to “ora” becomes “golden moment” which in effect does not last very long. But what happens here on the lake, what is the difference between summer and winter and how to explain the difference in colour

16 between the rising and the setting of the sun? We have the great fortune to live in a magnificent place, so, when our planet appears, or rather goes through the day, then at the end of the day, our beautiful countryside is enriched with different colours, which we observe – more or less. Unfortunately we do not really notice the colour of the light, but it is always changing, like musical notes, so all around us we have tonality and therefore ever different harmonies depending on the endless combinations of atmospheric conditions which are the musical lines on which the light of Master Sun is composed. Everything in this music depends on the atmosphere and the gradient of the sun. Having said that, summer light will always be stronger and “violent” than winter light which is always weak and tranquil. In nature also, summer is all about action, while winter means rest (of course for those who can…). All this depends on the degree to which light absorbs air. When the rays of the sun are far above the horizon, they have to penetrate more atmosphere before it reaches us and are therefore better absorbed. That means that when the colour starts turning red the rays pass more easily, and are being less absorbed when the sun is low over the horizon. A really red sunset as against a rising sun is only due to the higher concentration in the air of steam and dust which during the day has accumulated and which absorb the light even more, to result in the colour red. On the other hand, the lighter colour red which is normal in the morning when the sun rises, is due to the lesser amount of steam in the atmosphere which has fallen on to the ground in the form of dew and taken with it (a little) of the atmospheric dust. Under the same conditions (which will never happen) the colouring of the sky would be absolutely the same, whether at the rising or the setting of the sun.

Aurora dal sentiero 136 dele greste de la mughera, Limone. Foto Pierangelo Girardi.

17 Lido Palace, Riva del Garda, between tradition and modernity

December 1899 Riva del Garda: in one of the most breathtaking spots on the lake the Lido Palace Hotel opened its doors. At that time the Trentino Region formed part of the Hapsburg Empire and the strategic border town of Riva was chosen by the Imperial family together with numerous high-ranking guests and intellectuals such Thomas Mann, Franz Kafka e Friedrich Nietzsche as their holiday retreat. The investors’project was not only to build an hotel but to regenerate the entire area by endowing it with parks, gardens and urban furniture and by turning it into an area that was designated as Lido Point. This ambitious plan had the aim of turning the small town and its beach into the Empire’s Riviera, with evergreen parks and gardens where visitors could enjoy the sun and breathe the healthy air of the south. In the fortunate Belle Époque era, the Lido counted amongst its guests the heir to the throne, Archduke Francesco Ferdinando, the Russian Great Duchess Olga Alexandrova, sister of Czar Nicola II with all her following, the American millionaire Vanderbilt and many others. After WWI, Riva joined the Italian kingdom and it was visited by King Vittorio Emanuele and Queen Elena in 1921. After WWII, the Lido had a mixed fortune until the present day, which combines a contemporary charm with timeless elegance.

18 Lido Palace, Riva del Garda il fascino della Belle Epoque

Nel 1899 a Riva del Garda la notte di San Silvestro si brinda l’inaugurazione del Lido Palace. Il XX secolo si affaccia con un gran bagliore: è l’Epoca Bella. I viaggiatori si moltiplicano attratti da una nuova curiosità, tra Parigi e Vienna corre l’Orient Express, Riva del Garda favorita dal clima e dal fascino del suo territorio si afferma come una delle mete da raggiungere per l’alta borghesia, artisti e intellettuali come Thomas e Heinrich Mann, Franz Kafka e Friedrich Nietzsche. Il progetto degli investitori era rivolto non solo alla realizzazione dell’hotel, ma anche alla rivisitazione dell’intera area con l’obiettivo di dotarla di parchi e giardini, nonché alla definizione dell’arredo urbano di quella che sarà denominata Punta Lido. Tale ambizioso programma mirava a far diventare la cittadina e la sua spiaggia la riviera dell’Impero grazie alla presenza di lussureggianti parchi e giardini e di consentire di beneficiare del sole e dell’aria salubre del Sud. Durante il fortunato periodo della Belle Époque, il Lido Palace annovera tra i suoi ospiti illustri l’erede al trono Arciduca Francesco Ferdinando, la Granduchessa russa Olga Alexandrova, sorella dello zar Nicola II, con tutto il suo seguito, il miliardario americano Vanderbilt e molte altre personalità di spicco. Dopo la prima guerra mondiale, Riva del Garda diventa parte del Regno Italiano e nel 1921 sono documentati un soggiorno del re Vittorio Emanuele e della Regina Elena. Dal 1945 il Lido Palace vive momenti di alterne fortune fino a giungere ai giorni nostri con la sua splendida veste contemporanea e la sua ineguagliabile eleganza.

Lido Palace, Riva del Garda Faszination zwischen Tradition und Moderne

Kurz vor der Wende zum 20. Jahrhundert öffnet das Lido Palace Hotel in Riva del Garda seine Pforten. Riva del Garda liegt damals an der südlichen Grenze des Habsburgerreiches und ist einer der beliebtesten Erholungsorte der Kaiserfamilie, aber auch für Künstler und Schriftsteller wie Thomas und Heinrich Mann, Franz Kafka und Friedrich Nietzsche. Im Jahre 1899 beginnt die Geschichte des Lido Palace. Die Investoren planen neben dem Hotelbau auch die Gestaltung der natürlichen Peripherie. So erhält das Hotel herrliche, weitläufige Grünanlagen und Riva del Garda eine Grunderneuerung: Das Städtchen soll die Riviera seiner Zeit werden und als Erholungsort der “Reichen und Schönen” etabliert werden. Der Bau strahlt an nahezu jeder Stelle die Faszination und Klasse seiner interessanten Tradition aus. Der Erste Weltkrieg von 1914-18 ist eine schwere Zeit und bringt große Veränderungen für ganz Europa mit sich. Nach dem Krieg ist Riva Teil des italienischen Königreiches. 1921 besuchen König Vittorio Emanuele und Königin Elena Riva del Garda und logieren im Lido Palace. Sie lieben das Lido Palace genauso wie ehemals die Habsburger Kaiserfamilie. Heute präsentiert sich das Hotel modern, ohne dass dabei das Flair und die Eleganz der damaligen Zeit verlorengegangen ist.

19 Domenica 21 Agosto Riva del Garda Lido Palace Hotel Viale Carducci, 10 ore 20.30

A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando in anticipo cell. 338.3246226 (presentarsi entro le 20.00) Trio

Alberto Nones, Pianoforte Luca Mengoni, Violino; Marco Bernardin,Violoncello

PROGRAMMA Antonio VIVALDI (1678-1741): Sonata a Tre Largo maestoso - Allemanda - Aria - Corrente

Robert SCHUMANN (1810-1856): Phantasiestücke op. 88 1. Romanze 2. Humoreske 3. Duett 4. Finale

Riccardo ZANDONAI (1883-1944), Trio-Serenata Moderato calmo - Tempo di Valzer - Lento, grave e angoscioso Allegro Agitato - Lento e grave

[email protected] +39 0464 021899

20 21 La Chiesa di San Benedetto di Limone sul Garda

La Chiesa Parrocchiale, è stata costruita nel 1691 da Andrea Pernis, su una precedente chiesetta romanica che sembra risalire a prima del sec. XI. Vi sono custoditi numerosi capolavori artistici: L’altare maggiore (1724) è di Cristoforo Benedetti, di Brentonico commissionato dalla nobile famiglia Bettoni proprietaria a quei tempi di molte limonaie e della garbera. La pala (1547) che raffigura la deposizione di Gesù è del veronese Battista d’Angolo detto il Moro. Ai lati vi sono due dipinti di Andrea Celesti, dell’inizio del Settecento. L’altare del S. Sacramento è di Silvestro e dei fratelli Ogna, di (1699). L’altare del S. Rosario (1704) è di C. Benedetti, la pala rappresenta la Madonna col Bambino, i misteri del S. Rosario e i SS. Antonio e Giacomo di Compostela. L’altare di S. Antonio di Padova (1696) è di marmo intarsiato e stucco levigato. L’altare del Crocifisso (1721) è anche opera di C. Benedetti, il crocefisso è barocco, in legno di bosso. Sull’arco trionfale vi è un complesso scultoreo, che raffigura l’Annunciazione, (C. Benedetti). L’organo è di Damiano Damiani del 1831; il battistero è della fine del 500’, fu voluto da S. Carlo Borromeo che visitò la parrocchia nel 1580, qui è stato battezzato il limonese San Daniele Comboni (1831-1881).

Die Hauptkirche zum Heiligen Benedikt in Limone sul Garda

Wurde im Jahre 1691 von Andrea Pernis auf den Überresten eines früheren romanischen Kirchleins aus dem 11. Jahrhundert neu errichtet. Die Kirche birgt zahlreiche Stücke wertvoller Kirchenkunst. Der Hauptaltar (1724) ist von Cristoforo Benedetti aus Brentonico. Das Altarbild (1574) stammt vom Veroneser Meister Battista D’Angolo, auch Moro genannt. Die Gemälde zu beiden Seiten des Altars sind Meisterwerke des berühmten Malers Andrea Celesti vom Anfang des 18. Jahrhunderts. Auf dem Hauptbogen oberhalb des Altars befindet sich eine Skulptur von C. Benedetti, Mariä Verkündigung darstellend. Das Taufbecken wurde vom heiligen Carlo Borromeo, der 1580 Limone besuchte, gestiftet. Hier wurde der weltbekannte Limoneser Missionar Daniele Comboni (1831- 1881) getauft. Das auffallende Holzkreuz aus Buchsbaum, am Haupteingang zur Rechten, ist ebenfalls Cristoforo Benedetti zuzuschreiben.

The Church of St. Benedict in Limone sul Garda

Was rebuilt in 1691 by Andrea Pernis, on the remains of a previous Romanesque chapel from the XIth century. Many artistic masterpieces are preserved in the Church: the main altar (1724) by Cristoforo Benedetti from Brentonico ; the altarpiece (1547) shows the deposition of Jesus attributed to Battista d’Angolo from Verona, known as the Moro and is framed by two paintings from Andrea Celesti (beginning 18 th century). The altar

22 of the Blessed Sacrament (1699) by Silvestro and the brothers Ogna from Rezzato, showing the last supper; the altar of the Rosary (1704) by C. Benedetti. The altar of St. Antonius from Padua (1696) made of marble and plaster. The altar of the Crucifix (1721) also by C. Benedetti, is made of box-wood. On the main arch there is a sculpture of the Annunciation by C. Benedetti. The baptistry (1580), was ordered by St. Carlo Borromeo who visited Limone, and San Daniele Comboni was baptized here.

Alba inoltrata a Limone Sul Garda. Foto Pierangelo Girardi.

23 Sabato 25 Giugno Limone s/G Chiesa San Benedetto ore 21.00

B - Entrata libera-Eintritt frei-Free entry Recital

Frieder Berthold, Violoncello - Carlo Levi Minzi, Pianoforte

PROGRAMMA

Alexander von ZEMLINSKY (1871-1942): Drei Stücke (Friedrich Buxbaum zugeeignet) Humoreske - Lied - Tarantell

Ludwig van BEETHOVEN (1770-1827): Sonata in Fa Maggiore op. 5/1 Adagio sostenuto-Allegro - Allegro vivace

Richard STRAUSS (1864-1949): Sonata in Fa Maggiore op. 6 (Hanus Wihan gewidmet) Allegro con brio - Andante ma non troppo - Finale: Allegro vivo

24 25 La Chiesa di San Giovanni Battista con il borgo di Pieve. Per gentile concessione di Domenico Fava.

26 La Chiesa di San Giovanni Battista a Pieve di Tremosine sul Garda

La Chiesa di Pieve è situata nel centro storico del paese in un punto panoramico a picco sul lago. È la prima cappella cristiana a Tremosine dell’era del VIII-IX secolo che a sua volta si ergeva su un antico luogo sacro dedicato al dio Bergimo divinità dei Cenomani bresciani. Verso l’anno 1000 la Chiesa di Tremosine era diventata una ‘pieve’ cioè ‘un centro importante, numeroso e ricco di rendite’, la vecchia cappella risultò piccola e si costruì un edificio religioso dedicato a Santa Maria in stile romanico con un abside rivolto verso il sorgere del sole; il campanile che vediamo oggi è di questo periodo. Intorno al 1570 viene demolita la vecchia pieve per una nuova chiesa e nel 1633 si nomina come protettore San Giovanni Battista. È un edificio molto ricco, con un altare maggiore e 6 ricchi altari laterali con dei bellissimi lampadari di Murano del 1956. Ad esempio: La pala del presbiterio, del 1687, che raffigura San Giovanni venne dipinta dal Veronese Francesco Barbieri. L’altare è stato intarsiato nel marmo da Domenico Corbarelli nel 1702. Il coro dell’altare maggiore, il bancone e gli scanni delle sagrestie sono opere lignee di Giacomo Luchini realizzate a Tremosine tra il 1700-1729 dove aveva il suo laboratorio, a Luchini si deve anche il prezioso mobile della sagrestia della Chiesa di San Benedetto a Limone restaurato nel 2013. L’organo del 1835 fu costruito dal frate cappuccino Damiano Damiani (1771-1842) che realizzò in tutto 127 organi tra i quali quello di Limone, di Gargnano e di Toscolano Maderno.

Per maggiori informazioni vedasi: Don Gabriele Scalmana. Le Chiese Tremosinesi. Edito dalla Biblioteca di Tremosine nel 2006.

Die Kirche San Giovanni in Pieve/Tremosine sul Garda

Die Kirche von Pieve befindet sich im Zentrum des Dorfes, steil über dem See. Die erste christliche Kapelle von Tremosine existierte bereits zwischen dem achten und neunten Jahrhundert. Sie entstand anstelle einer noch älteren religiösen Kultstätte, die der cenomanischen Gottheit Bergimo gewidmet war. Um das Jahr 1000 wurde die Kirche von Tremosine zur Pfarrkirche. Dies bedeutete einen Zuwachs der Bevölkerung und mehr Wohlstand. Die alte Kapelle wurde bald zu klein und man erbaute ein der heiligen Maria gewidmetes religiöses Gebäude im romanischen Stil, mit einer der aufgehenden Sonne zugewandten Apsis. Der Kirchturm aus dieser Zeit ist heute noch erhalten. Um 1570 wurde die alte Pfarrkirche zerstört und man erbaute eine neue Kirche, die 1633 Johannes den Täufer als Schutzpatron erhielt. Diese Kirche ist reich verziert mit einem Hauptaltar und sechs Seitenaltären sowie wunderschönen Murano-Lampen von 1956. Aus der Fülle der Einrichtung einige Beispiele: Das Altarbild des Presbyterium von 1687 mit dem heiligen Johannes wurde von dem Veroneser Maler Francesco Barbieri geschaffen. Der Altar wurde von Domenico Corbarelli im Jahr 1702 aus Marmor gehauen. Der Chor des Hauptaltars, die Bank und das Chorgestühl sind Holzschnitzereien

27 von Giacomo Luchini, die zwischen 1700 und 1729 in seiner Werkstatt in Tremosine geschaffen wurden. Von Luchini hergestellt ist auch das wertvolle, im Jahr 2013 restaurierte Möbelstück der Sakristei der Kirche San Benedetto. Die Orgel von 1835 wurde von dem Kapuzinermönch Damiano Damiani (1771–1842) gebaut. Von ihm stammen insgesamt 127 Orgeln, unter anderem diejenigen von Limone, Gargnano, Sasso und Toscolano Maderno.

Quelle: Gabriele Scalmana. Die Kirchen von Tremosine. Herausgegeben von der Bibliothek Tremosine 2006.

The Church of San Giovanni in Pieve di Tremosine

The church is situated in a panoramic area within the historic centre of Pieve. It is the first christian chapel of Tremosine of the 8th-9th century, which in turn was erected on an ancient sacred site which had been dedicated to the god “Bergimo”, a Brescian divinity. Towards the year 1000 the church of Tremosine had become a parish church, in other words “an important centre with a rich revenue”. The old chapel became too small and a new religious building was erected, dedicated to St. Mary, in the romanesque style with an apse that faced the sun. The bell tower we see today is from that period. Around 1570 the old parish church was demolished and replaced by a new church and in 1633 it took St. John the Baptist as protector. It is a very rich building, with a main altar and six rich side altars with beautiful Murano chandeliers from 1956. For example : the altar-piece in the presbytery, which depicts St. John is from 1687 and was painted by Francesco Barbieri from Verona. The altar is inlaid with marble and was done by Domenico Corbarelli in 1702. The choire of the main altar, the balcony and the benches in the sacristy are the work of Giovanni Luchini, carried out between 1700 and 1729 in Tremosine where he had his workplace. Luchini is also responsible for the precious furniture in the sacristy of the Church of St. Benedict which was restored in 2013. The organ dates back to 1835 and was built by the Capuchin friar Damiano Damiani (1771-1842) who built a total of 127 organs, amongst which the ones in Limone, in Gargnano, in Sasso and in Sasso above Toscolano-Maderno.

Text taken from: “The Tremosine Churches” by Don Gabriele Scalmana.

28 Venerdì 6 Maggio Pieve di Tremosine sul Garda Chiesa San Giovanni ore 20.30

B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry Ensemble Novalis

Simone Riksman, Soprano Sebastian Gugala, Yuko Ishikawa, Violini Markus Berthold, Viola; Frieder Berthold, Violoncello

PROGRAMMA

Joseph HAYDN (1732-1809): Quartetto in 76/4 ‘l’Aurora’ 1. Allegro con spirito 2. Adagio 3. Menuett. Allegro 4. Finale. Allegro ma non troppo

Richard STRAUSS (1864-1949:“Morgen“ Op. 27/4 per Soprano e Quartetto Morgen! (testo di John Henry Mackay)

Edvard GRIEG (1843-1907): ‘Morgenstimmung’ aus Peer Gynt Suite Allegretto Pastorale

Ottorino RESPIGHI (1879-1936): ‘Il Tramonto’ (1914 testo di Pierce Shelley) per Mezzosoprano e Quartetto

29 Campione, le facciate arancioni delle abitazioni Appunti di storia di Campione

tratto da ‘Cìncali storie di vita, tra Campione, Milano, Zurigo e Limone sul Garda’ di Mario Rodella

Per conoscere la storia di Campione, (frazione del Comune di Tremosine d/G) ci sono testi storici e alcune biografie di persone più o meno illustri che, sia pur per breve tempo, hanno vissuto sul piccolo conoide del Tignalga. Su tutti Ercolano, vescovo di ,che qui visse, (VI° secolo), in meditazione e preghiera in una grotta inaccessibile, a picco sul lago. Tutto’ora Campione festeggia Sant’Ercolano, come il patrono della parrocchia, ogni 12 agosto. A Campione avrebbe passato alcuni dei suoi giorni anche la regina Adelaide (vissuta tra il 931e il 999, è stata reggente del Sacro Romano Impero e del Regno di Francia ed è venerata come santa della Chiesa cattolica). Un tempo, grazie all’abbondante flusso di acqua del fiume Tignalga, a Campione vi erano una cartiera, molini e fucine. Con il dominio della repubblica di Venezia, gli Archetti, la più ricca famiglia di mercanti dell’Italia Settentrionale, padroni di ferriere nel Bresciano e nel Trentino, realizzarono fucine per la lavorazione del ferro. Ospiti dei marchesi Archetti vennero a Campione Francesco Ferdinando, figlio di Maria Teresa d’Austria, nel 1777 in crociera sul Garda, e nel 1780 il doge Paolo Renier. Dopo un’alluvione che distrusse il paese, a fine Ottocento Campione risorse a nuova vita. La ditta Feltrinelli di Gargnano, poco dopo il 1890, acquistò l’intero promontorio e nel, 1896, vi costruì il cotonificio. Si constatò che l’acqua del Tignalga era una forza da imbrigliare e da utilizzare. L’opera di ingegneria idraulica fu soprattutto del veneziano Vittorio Olcese, protagonista nel realizzare l’intero paese. Dopo la chiusura dello stabilimento di proprietà Olcese, avvenuta nel 1981 a causa della crisi economica degli anni Settanta, nel 2002 Coopsette, diviene proprietaria dell’area dando nuova vita all’intero borgo valorizzandone l’aspetto turistico.

30 Campione del Garda: Geschichtliche Notizen

von Mario Rodella

Unter den zahlreichen Persönlichkeiten, die in Beziehung zu Campione del Garda gebracht werden können ist der Heilige Herculanus, Erzbischof von Brescia im 6. Jahrhundert zu nennen. Er lebte viele Jahre als Eremit in völliger Abgeschiedenheit in einer Grotte am südlichen Ende Campiones. Bis heute wird an seinem Namenstag am 2. August ein grosses Fest gefeiert. Dank des reich fliessenden Wassers des Flusses Tinalga gab es früher eine Papierfabrik, sowie Eisenschmieden, die von der damals in Norditalien reichsten Familie Archetti aus Brescia, unter der Vorherrschaft der Republik Venedigs, gegründet wurden. Campione war berühmt für seine Nagelproduktion. Als Gäste der Familie Archetti besuchten Franz Ferdinand, Sohn der österreichischen Königin Maria Theresia im Jahr 1777 und 1780 der Doge Paolo Renier das spektakulär gelegene Campione. 1896 gründete die Familie Feltrinelli aus Gargnano eine Baumwollspinnerei. Diese wurde durch das innovative Wasserkraftprojekt des Ingenieurs Vittorio Olcese modernisiert und der ganze Ort neu aufgebaut. Aufgrund der Wirtschaftskrise der Siebziger Jahre wurde die Fabrik im Jahr 1981 geschlossen. Seit 2002 ist der Ort im Besitz der Gesellschaft Coopsette, die den Ort mit einem ambitionierten Tourismus-Projekt neu gestaltet will. Campione del Garda: Notes on history of a small village

by Mario Rodella

Campione’s history can be gleaned from historic texts and the biographies of several more or less well-known people who, even if only for a short period, spent some time on the small Tignalga headland. Above all there was Ercolano, Bishop of Brescia, who in the VIth century lived in an inaccessible grotto above the lake to allow him to meditate and pray. To this day, on the 12th August, Campione celebrates St. Ercolano, patron saint of the parish. At one time Campione had a paper factory, mills and forges. It became famous for its ironmongery, thanks to the abundant waters of the Tignalga river; being within the domain of the and the influence of the Archetti’s, northern ’s richest merchant family and owners of ironworks in the Brescia and Trentino areas and who built the forges of Campione. Among the Archetti’s guests in Campione were Francis Ferdinand, son of Maria Teresia of Austria, when he cruised around in 1777, and in 1780 the Doge Paolo Renier. At the end of the 19th century, after a flood that destroyed the whole village new life was breathed into Campione. Shortly after 1890 the Feltrinelli’s of Gargnano bought the whole of the promontory and in 1896 built the cotton factory. It was also established that the waters of the Tignalga were a force that could be harnessed and be used. The hydraulic engineering was above all the work of Vittorio Olcese. After the closure of the cotton factory in 1981, brought about by the economic crisis of the 70’s, the area became the property of Coopsette in 2002 in order to concentrate on the tourist trade.

31 Domenica 7 Agosto Campione di Tremosine s/G Univela Beach ore 5.30

B - Entrata libera - Eintritt frei - Free Entry Recital all’alba

Maria Chiossi, Arpa

PROGRAMMA

Simone SPAGNOLO (1985-): Silenzio, Omaggio a John Cage

Marcel TOURNIER (1879-1951): Vers la source dans le bois

Jacques DE LA PRESLE (1888-1969): Le jardin mouillé

Henriette RENIE’ (1875-1956): Consolation

Mikhail GLINKA (1804-1857): Nocturne-Aubade

Carlos SALZEDO (1885-1961): Chanson dans la nuit

Gabriel FAURE’ (1845-1924): Impromptu

SEGUIRÀ CAPPUCCINO OFFERTO DAL RISTORANTE UNIVELA

Der Cappuccino, danach, wird von Restaurant Univela beach ausgegeben

The Capuccino will be offered afterward from the Restaurant Univela Beach 32 Ristorante “Da Guido” Campione del Garda (Bs) - Tel. 0365 916999 www.ristorantedaguido.it - e-mail: [email protected]

SPECIALITÁ: PESCE DI LAGO E DI MARE SPEZIÄLITAT: FISCH VOM SEE UND MEER 33 Vicino alla chiesa - neben der Kirche Il sole dopo l’aurora al porto di Tignale. Foto Maurizio Poinelli. Il Santuario della Madonna di Montecastello di Tignale

Il santuario sorge su uno spuntone di roccia calcarea a picco sul lago in una posizione panoramica straordinaria dalla quale si può ammirare il Lago di Garda. Una volta arrivati alla frazione di Gardola si procede per il bivio che conduce al Santuario, una ripida strada costeggiata dalle cappelle che illustrano i Misteri del Rosario. Al termine della salita, dopo il parcheggio, all’ingresso si presentano due edifici ottocenteschi, si entra in un loggiato, da qui si presenta la monumentale scalinata di accesso alla chiesa, su due rampe, che risale al 1599. La chiesa, ricostruita sui ruderi di un antico castello, è costituita da una chiesa inferiore, romanico gotica, e da una superiore, barocca. Quest’ultima custodisce nel presbiterio, dietro l’altare maggiore, un’antica struttura in pietra che è l’avanzo di un tempietto che pare antecedente al 800 d.C., la cosiddetta “Casa Santa”, che conserva un affresco del secolo XIV attribuito alla scuola di Giotto, raffigurante la Madonna e Gesù benedicente. L’edificio che è sovrastato da una cupola in rame, si presenta con tre navate. L’altare maggiore comprende una struttura con colonne in legno dorato con le statue di S. Pietro e S. Paolo. Il lavoro era attribuito alla famiglia bresciana dei Boscaì pare invece sia stata realizzata da un ‘intagliatore Valsabbino della metà del XVII secolo’ (Mariani, 125).*

34 I quattro medaglioni dipinti su rame, che rappresentano episodi della Beata Vergine Maria sono stati realizzati da Giovanni Andrea Bertanza, dopo il 1611. Bertanza è lo stesso autore del grande dipinto, ex voto, subito sull’entrata, nella navata destra, voluto dalla comunità di Tignale per la liberazione del brigante Zuan Zanone Beatrici, detto Zanzanù, che con la sua banda aveva seminato terrore tra la popolazione dell’Alto Lago tra il XVI e il XVII secolo; la sua morte avvenne il 16 agosto 1617. Le due navate laterali comprendono due ricchi altari lignei del secolo XVII. Sulla parete di sinistra della navata esistono due tele attribuite al pittore veneziano Andrea Celesti (1637-1712). L’architettura di Montecastello, avvenuta in più fasi, rispecchia la storia complessa che ha attraversato questo luogo. Una concatenazione di eventi che vanno dalla leggenda alla storia culturale ed economica di un edificio collocato ad un limite geografico. Due affreschi quattrocenteschi (uno di essi porta la data del 1498), la Madonna col Bambino e altri santi tra cui un San Sebastiano, San Vigilio di Trento e un Santo Vescovo, forse Zenone patrono di Verona, o Erculiano vescovo di Brescia, e un altro con la Madonna in trono con il vescovo Vigilio, figure significative che evidenziano la funzione strategica che aveva questo ‘santuario di confine’ come lo definisce il Mariani: ‘La presenza dei vescovi patroni delle diocesi confinanti potrebbe costituire una riaffermazione della duplice posizione speciale di Tignale: soggetta a Venezia tramite la Riviera nel temporale e a Trento nello spirituale’ (Mariani, 77). Montecastello sottostava, infatti, fino al 1785 alla diocesi di Trento. Demarcava il confine tra Austria e Italia, tra lo stato Visconteo, quello e Austro-Ungarico. La dimensione di confine determina anche la leggenda intorno alla sua fondazione basata su una battaglia di conquista avvenuta sul luogo nel 1283. Gli avvenimenti hanno per protagonista il duca d’Austria Alberto d’Asburgo che avrebbe fatto costruire una rocca presso la chiesa di Santa Maria di Moncastello dopo la conquista di Limone e Tremosine. I bresciani avrebbero occupato poi la rocca. Conclusa la pace con i trentini, i bresciani avrebbero distrutto la rocca ed edificato una chiesa, dedicata a ‘Maria Ausiliatrice’ e poi denominata ‘di Moncastello’. Mariani confuta quest’ultimo aspetto sostenendo che ‘una prima struttura, connessa con la distruzione di una fortezza preesistente sia da riferire verso la metà del Quattrocento’ e non all’avvenimento storico del 1283 (2004, 84).

Die Wallfahrtskirche Madonna di Montecastello* liegt auf einem Felsvorsprung aus Kalkstein mit einer atemberaubenden Panoramasicht über den gesamten südlichen Gardasee. Die Kirche befindet sich auf den Resten einer alten Burg. Der untere Teil der Kirche ist in romanischem, der obere Teil in barockem Stil gehalten. Der letztere verbirgt im Presbyterium hinter dem Hauptaltar einen antiken kleinen Steintempel aus dem 8. Jahrhundert, die sogenannte “Casa Santa”. Diese weist eine der Giotto Schule zugeschriebenen Freske aus dem 14. Jh. und eine Madonna mit dem Christuskind auf. Von einer auffallenden Kupferkuppel dominiert, besteht das Gebäude aus drei Kirchenschiffen. Der Hauptaltar ist aus vergoldeten Holzsäulen konstruiert, die die Statuen von Petrus und Paulus darstellen. Ursprünglich der Brescianer Familie Boscaì zugeschrieben, nimmt man jedoch an, dass er das Werk eines unbekannten Holzschnitzers aus dem Valsabbia-Tal des 17. Jh. ist (M. Cargnoni, 1997 in Mariani, 125).* Die vier auf Kupfer gezeichneten Rundbilder stellen Episoden aus dem Leben der Jungfrau Maria dar und stammen von Giovanni Andrea Bertanza, gefertigt um 1611. Er ist auch der Schöpfer des beeindruckenden ex voto Wandgemäldes direkt am Eingang rechts, einem Auftragswerk der Tignales nach der Befreiung vom Banditen Zuan Zanone Beatrici (genannt Zanzanù). Dieser hatte die Bevölkerung des oberen Gardasees zwischen dem 16. und 17. Jh. in Angst und

35 Schrecken versetzt. In den beiden Seitenschiffen stehen zwei opulente Holzaltare aus dem 17. Jh., die der Madonna von Loreto und dem Heiligen Josef gewidmet sind. Man nimmt an, dass auf der linken Wandhälfte des Kirchenschiffs sogar zwei Gemälde des berühmten Meisters Andrea Celesti (1637-1712) ihren Platz haben. Die Architektur von Montecastello spiegelt die abwechslungsreiche Geschichte dieses Ortes und ist in verschiedenen Phasen entstanden. Der Standort in einem kulturellen Grenzgebiet zwischen der Republik Venetien und dem Austria- Ungarischen Reich unterstreicht die strategische Bedeutung dieses besonderen Bauwerks. Obwohl im Hoheitsgebiet Venetiens gelegen, wurde die Kathedrale bis 1785 von der Trentiner Diozöse geistlich betreut.

The Sanctuary of the Madonna di Montecastello at Tignale The sanctuary is situated on a calcareous spur of rock on a sheer cliff above the lake from where there is a beautiful panoramic view across Lake Garda. The church which was rebuilt on the ruins of an old castle, consists of a lower church in the roman gothic style and an upper church in the baroque style. In the presbytery behind the main altar of the upper church are the remains of a small temple which can be dated back to around 800 AC and is called the “Holy House”. It contains a fresco of the fourteenth century which has been attributed to the school of Giotto and represents the Madonna being blessed by Jesus. The building is dominated by a copper cupola and consists of three aisles. The main altar has gilded wooden columns with statues of St. Peter and St. Paul. The work was originally attributed to the Boscai family from Brescia, but it now appears to have been the work of a carver from Valsabbia, dating back to the middle of the seventeenth century (Mariani, 125)*. Four medallions painted on copper representing the Virgin Mary had been attributed to Palma the Younger, but were in fact done by Giovanni Andrea Bertanza, after 1611. The large painting in the entrance of the aisle on the right is also Bertanza’s work and was commissioned by the people of Tignale after having been liberated from the highwayman Zuan Zanone Beatrici, also called Zanzanu. He died on the 16th August 1617, but he and his band had terrorized the population of the Alto Adige between the sixteenth and seventeenth century. The two side aisles both have richly decorated wooden altars from the seventeenth century and are dedicated to the Madonna of Loreto and St. Joseph, respectively. On the wall of the left aisle are located two paintings by the Venetian painter Andrea Celesti (1637-1712). The architecture of Montecastello is the result of various periods and mirrors the complicated history of the area. A chain of events spread across the cultural and economic history of a building on a precipice. Two frescoes of the fifteenth century (one dated 1498), the Madonna and Child and other saints such as St. Sebastian, St Vigilio of Trento and a saintly Bishop, perhaps Zenone patron of Verona, or Erculiano bishop of Brescia, and another one of the Madonna with bishop Vigilio. These figures show the strategic importance of this “border sanctuary” as described by Mariani: “The presence of the patron bishops of the bordering dioceses could indicate a reaffirmation of the special position of Tignale: subject to Venetian influence for the temporal and to Trento for the spiritual (Mariani, 77). Until 1785 Montecastello belonged to the Trento diocese and was the boundary between Austria and Italy.

* La maggior parte di questo scritto fa riferimento al testo di / Siehe hierzu folgende Literatur / Large part of this piece refers to a work by Enrico Mariani Monte Castello di Tignale. Un santuario del Garda fra Trento e Brescia. Vannini, Brescia, 2004. (Monte Castello di Tiagnale. A sanctuary between Trento and Brescia”. Ed. Vannini, Brescia, 2004).

36 Sabato 27 Agosto Tignale Santuario Montecastello ore 20.30

B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry

Lasciare l’auto in fondo alla salita-shuttle a richiesta-si prega d’arrivare entro le 20.00 Unterhalb parken-Shuttle nur bei Bedarf Parking at the bottom of the road-Shuttle available Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Direttore: Giampaolo Pretto Gervasio Tarragona Valli, Clarinetto

PROGRAMMA

Giampaolo PRETTO: Pezzo per clarinetto e orchestra (Prima esecuzione assoluta - Commissione dell’Orchestra Haydn)

Carl Maria von WEBER (1786-1826): Concerto per clarinetto e orchestra nr. 2 in mi bemolle maggiore, op.74

Ludwig van BEETHOVEN (1770-1827): Sinfonia nr. 4 in si bemolle maggiore, op. 60

37 Chiesa di San Marco a Piovere di Tignale. Foto Maurizio Poinelli.

38 La Chiesa di San Marco a Piovere di Tignale

La sua prima attestazione documentata risale al 1537, ma venne consacrata a San Marco nel 1633; nella liturgia cristiana la dedicazione di una chiesa si fa compiendo la “circumambulazione” esterna e interna della medesima, e deponendo sotto l’altare maggiore le reliquie di un santo a sacra tutela dell’edificio. La presenza di San Marco ha assunto comunque rilevanza particolare anche nella tradizione popolare. La coincidenza della festa (25 Aprile) con il risveglio della bella stagione ha fatto fissare alla stessa data la rogazione liturgica, celebrata fino ad alcuni anni fa con una processione attraverso le vie del paese e della campagna. Dal punto di vista religioso il culto di San Marco si svolgeva in quattro momenti: il primo dell’adorazione, poi del ringraziamento, a ciò si aggiungeva l’impetrazione, ossia la domanda di perdono. Nella processione tutti questi momenti erano più o meno intensi. Il celebrante alla fine della prima messa procedeva all’impetrazione, che consisteva nella benedizione della campagna e nell’evocare il santo per un buon raccolto. La festa quindi si consumava in due momenti: uno in chiesa e l’altro fuori, senza fratture, nella vita comunitaria. Degni di interesse l’opera lignea della Madonna col Bambino di scuola veronese del Quattrocento e il dipinto Madonna con i Santi Marco, Giovanni Battista e Antonio di Padova, i medaglioni con i Misteri del Rosario (1704), e la tela dei Santi Antonio, Rocco e Valentino (Gianbattista Avvera, 1670).

Die Kirche San Marco in Piovere/Tignale

Die Kirche wurde erstmals 1537 urkundlich erwähnt, aber erst 1633 wurde sie dem Heiligen Markus geweiht. In der christlichen Tradition wird eine Kirche geweiht, in dem man sie innen und außen “umläuft”. Zusätzlich wird unter dem Hauptaltar die Reliquie eines Heiligen verwahrt, der die Kirche schützen soll. Die Kirche hat auch in der volkstümlichen Tradition immer eine Rolle gespielt. Das Zusammenfallen des Namenstags mit dem Erwachen des Frühlings hat dazu geführt, dass Bittgebete an diesem Datum (am 28. Mai) gesprochen wurden, bis vor wenigen Jahren gab es sogar eine Prozession durch das Dorf und die umliegenden Felder. Der religiöse Kult um Sankt Markus bestand aus verschiedenen Elementen: die Anbetung, der Dank für die Ernte, die Bitte um Vergebung. In der Prozession wurden diese Elemente mehr oder weniger intensiv erlebt. Der Priester sprach am Ende der ersten Messe ein besonderes Gebet, das aus der Segnung der Felder und der Anbetung des Heiligen mit der Bitte um eine gute Ernte bestand. Das Fest bestand so aus zwei Teilen: zuerst wurde in der Kirche gefeiert, dann draußen und auf diese Weise ohne Bruch ins dörfliche Leben integriert. Interessant die Holzschnitzerei der Muttergottes mit dem Kinde aus dem 15. Jahrhundert, der Veroneser Schule sowie das Gemälde Muttergottes mit den Heiligen Markus, Johannes dem Täufer und Antonius von Padua, die Medaillons mit den Geheimnissen des Rosenkranzes von 1704 und die Leinwand des Heiligen Antonius, Rocco und Valentino von Gianbattista Avvera (1670).

39 The Church of San Marco in Piovere/Tignale

The church’s first documents go back to 1537, but it was dedicated to St. Mark in 1633; in the Christian liturgy a church is dedicated by an internal and external “circumnavigation” of that particular church and the placement under the main altar of a relic of the aforementioned saint. The church of St. Mark has played an important role in everyday village life. The saint’s day (25 April) coincides with the start of spring and resulted in the solemn prayers of the litany being held on the same day. This was celebrated up until a few years ago with a procession that wound through the streets and countryside. From a religious point of view, the cult of St. Mark was comprised of several elements : first the adoration, then the thanksgiving, followed by the request for forgiveness. In the procession these various elements were of great intensity. The celebrant, at the end of the first mass proceeded to the thanksgiving, which meant blessing the countryside and praying to the saint for a rich harvest. The saint’s day therefore consisted of two parts, one was celebrated inside the church and the other, without any delay, outside, as part of village life. Of particular interest is the wooden panel of the “Madonna with Baby” from the Verona school of the fifteenth century and the painting “Madonna with St. Mark, John the Baptist and ”, the medallions with the Mystery of the Rosary (1704) and the canvas of “Saints Anthony, Rocco and Valentine” (Gianbattista Avvera, 1670).

Al Torchio ristorante pizzeria

Via Europa, 1 25080 Gardola di Tignale (BS) Tel. 0365.760296 [email protected] www.altorchiotignale.it

40 Sabato 8 Ottobre Tignale/Piovere Chiesa San Marco 20.30

B - Entrata libera - Eintritt frei - Free Entry Trio Barocco

Sara Pegoraro, Soprano Frieder Berthold, Violoncello - Daniela Manusardi, Clavicembalo

PROGRAMMA

Hector FIOCCO (1703-1741): Lamentazioni del mercoledì santo

Henry PURCELL (1659-1695): An evening hymn

Luigi BOCCHERINI (1743-1805): Sonata in La Maggiore Nr.6 Adagio - Allegro - Moderato

Alessandro GRANDI (1590-1639): O quam tu pulcra

Tarquinio MERULA (1595-1665): Or ch’è tempo di dormire

Claudio MONTEVERDI (1567-1643): Venite videte

41 42 Il sole dopo l’aurora al porto di Gargnano. Foto Franco Ghitti.

43 Palazzo Bettoni. Foto F. Ghitti

44 Il Palazzo dei Conti Bettoni di Bogliaco*

La costruzione di palazzo Bettoni rispecchia lo stile tipico settecentesco e del primo romanticismo ebbe infatti inizio nei primi anni del ‘700 per opera dell’architetto Adriano Cristofori allievo del Sanmichele e massimo esponente dell’architettura veronese dell’epoca. Fu commissionato da Giandomenico Bettoni e portato a termine dai figli Carlo, Delay e Conte Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773) che era anche Signore di Schenna e comandante della cavalleria dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Furono questi ultimi ad incaricare Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767) a ideare lo scenario prospettico del giardino all’italiana visibile dalla gardesana. Le statue sulla sommità della villa sono ad opera dello scultore veronese Giovanni Battista Locatelli e rappresentano le varie divinità: Bacco, Cerere, Venere, Giove, Plutone, Teti, Giunone e Mercurio, alternate da gruppi composti di due putti ciascuno. Nelle nicchie sopra le tre finestre centrali delle due facciate, vi sono busti di marmo che appartennero ad una villa reale di Augusta in Baviera. Il portale colonnato di stile dorico che regge il balcone del piano nobile e lo scalone costruito nel 1758 vennero disegnati dall’architetto Giovan Battista Marchetti. La scalinata che si divide in due rampe a tre elevazioni, è decorata da statue mitologiche in pietra della cava di Arco opere anche queste del Locatelli (1770). Gli affreschi sulle pareti dello scalone interno e del salone centrale sono attribuite ai fratelli Beniamino (1704-1794) e Fabrizio Galliari (1709-1790). In questo salone, in stile fra il rococò e il neoclassico (detto anche barocchetto) realizzato tra il 1761-62, venne ricevuto in festa Giuseppe II, figlio dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che soggiornò proprio a Palazzo Bettoni nel 1765, quando in visita sul Garda partecipò anche alla famosa pesca del carpione. In questo salone, in occasione dell’apertura del Festival Arturo Benedetti Michelangeli, nel luglio 1964, si esibì in un concerto sinfonico Agostino Orizio con gli allievi di Michelangeli. Il palazzo è ancora abitato interamente arredato nei vari stili dell’epoca, ospita diverse sale, scale e stanze, con soffitti prospettici, interessantissima la biblioteca e la cappella con un’opera del pittore veneziano Andrea Celesti. Der Palast der Grafen Bettoni in Bogliaco*

Der Entwurf des Palazzo Bettoni ist ein typisches Beispiel für die Arbeit des Architekten Adriano Cristofori des 18. Jh. bzw. der frühen Romantik des 19. Jh. Cristofori war ein Schüler von Sanmichele, dem führenden Baumeister dieser Zeit in Verona. Das Bauwerk war ein Auftrag Giandomenico Bettonis und wurde durch seine Söhne Carlo, Delay und Graf Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773), der auch Herrschafter von Schenna und Kommandant der Kavallerie der österreichischen Kaiserin Maria Theresa war, beendet. Die von der Gardesana aus zu bewundernde perspektivische, typisch italienische Gartenanlage des Meisters Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767) entstand ebenfalls in ihrem Auftrag. Die zahlreichen Statuen auf der Dachterasse des Palazzo sind das Werk des Veroneser Künstlers Battista Locatelli. Sie repräsentieren die Götter der griechischen Mythologie Bacchus, Demeter, Venus, Jupiter, Pluto, Junio und Merkur, die sich mit Figuren von jeweils 2 Putten gruppieren. In den Nischen über den drei

45 Fenstern in der Mitte der Vorder- und Rückfassade findet man Marmorbüsten aus einer Villa der Prinzessin Augusta von Bayern. Der Eingang unter den Säulen, die auch den sich darüber befindenden Balkon der herrschaftlichen Etage tragen, wurden im dorischen Stilgebaut.Das trifft auch auf die Treppe aus dem Jahre 1758, entworfen vom Architekten Giovan Battista Marchett zu. Das beeindruckende Treppenhaus ist mit mythologischen Figuren aus Steinen des Steinbruches von Arco dekoriert (siehe Fotos). Sie sind ebenfalls von Battista Locatelli (1770). Die Fresken stammen von den Brüdern Beniamino (1704-1794) und Fabrizio Galliari (1709-1790). Der Saal im ersten Stock im Rokoko- bzw. neoklassischen Stil aus den Jahren 1761-62 wurde 1765 Schauplatz eines zu Ehren von Josef II°, dem Sohn der Kaiserin Maria Theresia, gehaltenen Banketts. Er verweilte dort im Palast einige Zeit und nahm an der berühmten Karpfenangelei auf dem Gardasee teil. The Palace of the Counts Bettoni in Bogliaco*

The design of the Palazzo Bettoni is a typical example of the architect Adriano Cristoferi of the late seventeenth century as well as the early romatic style of the eighteenth century. Cristofori was a pupil of Sanmichele, the best master builder of his time in Verona. The building was commissioned by Giandomenico Bettoni and finished by his sons Carlo, Delay and Count Giovanni Antonio Bettoni (1712-1773) who was also Lord of Schenna and commander of the Cavalry of the Empress Maria Theresa of Austria. From the Gardesana (the road that runs along the lake) we can also admire the typical italian gardens that they commissioned from Amerigo Vincenzo Pierallini (1764-1767). The numerous statues along the roof of the Palazzo are the work of the sculptor Giovanni Battista Locatelli of Verona and represent various deities: Bacchus, Demetrius, Venus, Jupiter, Pluto, Juno and Mercury and each are separated by a group of 2 puttis. In the niches above the three windows in the middle of the front and rear facades are marble busts that originate from a villa owned by Princess Augusta of Bavaria. The colonnaded portal in doric style that supports the main balcony as well as the sweeping stairs built in 1758 were designed by the architect Giovan Battista Marchetti. The impressive stairwell divides into two flights and is enhanced by mythological statues carved from stone that was quarried in Arco and also designed by Locatelli (1770). The frescoes in the stairwell and in the main reception room are by the brothers Beniamino (1704-1794) and Fabrizio Galliari (1709-1790). It was in this reception room which is in a style between rococo and neoclassic from the year 1761/62, that Joseph II – son of the Empress Maria Teresa of Austria – was feted when in 1765 he came to Lake Garda and even took part in the famous carpfishing event. The Palazzo is still inhabited and has some very interesting rooms with prospecting ceilings, such as the library and the chapel.

*Si fa riferimento in particular modo al testo:/Siehe hierzu:/For more information we recommend the book by: Umberto Perini La Riviera del Garda: Gargnano nella Storia e nell’Arte (1974).

46 Domenica 31 Luglio Gargnano Palazzo dei Conti Bettoni ore 21.00

A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando in anticipo previa offerta libera. Duo Barocco

Sophie Westbrooke, Flauto dolce; James Akers, Liuto

PROGRAMMA

Da British Library - 14°secolo manoscritto Toscano believed to/attribuito alla famiglia dei Medici: Salterello Lamento di Tristano e La Rota de La Manfedina

Jacobus DE MILARTE Da Cancionero de Palacio, Madrid Biblioteca Real, 1470-1510: Vincicios - Tres morillas; Enemiga le soy, madre; Vamos, vamos a cenar Franco ALONZO: La Tricotea Francisco DE LA TORRE: La alta

Diego ORTIZ: Recercadas Primera y Segunda - pubblicato nel 1553

Dario CASTELLO: Sonatas Prima y Segunda - pubblicato nel 1629

sponsored by Marijke Curtis

47 Il sole dopo l’aurora sulla Catena del Baldo. Foto Alido Cavazzoni.

48 Alba vista dal Convento di San Tommaso di Villa, inverno 2016. Foto Roberto Pozzo. Il Convento di San Tommaso di Villa

Situato accanto alla chiesetta di San Tommaso con elementi del 1400, il convento venne ceduta ai frati minori nel 1904 dall’allora parroco Don Lorenzo Conforti, che volle il ritorno dei francescani nel paese di Gargnano ospitante una delle Chiese di San Francesco fra le più antiche del Nord d’Italia. Furono infatti i francescani, che arrivarono per la prima volta a Gargnano nel 1220, ad avere un ruolo decisivo nell’economia alto-gardesana legata per secoli alla produzione dei limoni ed alla coltivazione degli olivi. Accanto alla Chiesa di San Tommaso si trova il convento dei frati francescani che venne costruito in parte tra il 1905 e il 1926 tutt’ora residenza dei Frati minori e sede del Centro Europeo di Rinascita. L’architettura del convento si ispira alla tipologia conventuale francescana con una pianta quadrata di 40 metri

49 di lato con l’edificio su tre lati racchiudenti un bel giardino e una terrazza con un’ampia veduta panoramica sul lago e sul borgo di Villa. Sul giardino si apre su tre lati un chiostro con colonne di ispirazione corinzie sormontate da archetti a sesto acuto che si ripetono nelle finestre del piano superiore.

(Per ulteriori informazioni consultare ‘Frammenti di Grazia. Sfogliando i primi 100 anni del convento San Tommaso di Gargnano’. Centro Europeo, Poggio degli Ulivi, 6 Gargnano, 2005).

Das Kloster San Tommaso in Villa di Gargnano

Neben der kleinen Kirche von San Tommaso in Villa di Gargnano aus dem Jahre 1400 liegt der Konvent der Franziskanermönche, in dem sich heute ein europäisches Studienzentrum befindet. Der Konvent entstand zwischen den Jahren 1905 und 1926 auf Initiative des Priesters Don Lorenzo Conforti, der eine Rückkehr der Franziskaner nach Gargnano veranlasste, nachdem diese schon im Jahre 1220 in Gargnano ansässig gewesen waren und den Zitronen-und Olivenanbau kultiviert hatten. Die Architektur des Konvents ist im traditionellen Stil der Franziskanerklöster mit drei geschlossenen Seiten und der Öffnung in Richtung See, im Innenhof mit einem schönen Garten, mit Terrasse und wunderbarem Panorama über den gesamten südlichen Gardasee, gestaltet. Das Mauerwerk ist durch einen Kreuzgang mit Korinther Säulen und Bögen, die sich über den Fenstern im ersten Stock wiederholen, gekennzeichnet.

(Nähere Informationen finden sie im Buch “Frammenti di Grazia” vom Konvent auch ‘Centro Europeo’ Poggio degli Ulivi, 6 Gargnano, 2005 herausgegeben).

The Monastery of San Tommaso in Villa

Next to the small church of San Tommaso which dates from 1400 is the Monastery of the Franciscan monks from Villa which was established between 1905 and 1926 on the initiative of Father Don Lorenzo Conforti to encourage a return to Gargnano. The Franciscans were already in Gargnano in 1220 for the cultivation of lemons and olives which played an important role in the local economy. The architecture of the Monastery is in the conventional Franciscan style: 40 m. long with three walls enclosing a lovely garden and a terrace offering a wonderful view over Villa and the southern part of the lake. The cloister surrounds the garden on three sides, has corinthian columns and arches which are mirrored by the windows on the first floor.

(More information can be found in the book Frammenti di Grazia edited by the European Centre in 2005 which is based at the Monastery).

50 Sabato 28 Maggio Gargnano Convento di San Tommaso ore 17.00

B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry Orchestra da Camera Accento Junior Direttore: Lore Schrettner

PROGRAMMA

Georg Friedrich HÄNDEL (1685-1759): Menuett, Bourrée

Johann Sebastian BACH (1685-1750): Du bist bei mir

Georg Philipp TELEMANN (1681-1767): Trés vite da Don Quichotte“ Suite

Anton BRUCKNER ( 1824-1896): Locus iste

Edvard GRIEG (1843-1907): Morgenstimmung „Peer Gynt“

Camille SAINT SAËNS (1835-1921): Danza da „Samson und Delila“

Restaurant Lido

Via Colletta, 61 - Loc. Villa 25084 Gargnano (BS) Tel: 0365 791042 Fax: 0365 791042 51 Alba a Gargnano. Foto Alido Cavazzoni.

52 53 Via Sostaga, 19 - 25084 Navazzo di Gargnano Tel. +39 0365 791218 Email: [email protected]

54 Villa Sostaga a Navazzo di Gargnano Dopo essere stata disabitata per tanti anni la famiglia Seresina, innamorata di Gargnano e del lago, decise di iniziare una lunga opera di restauro, trasformando la Villa in un Boutique Hotel aperto al pubblico di cui quest’anno ricorrono i primi 10 anni di attività. Storicamente la dimora collinare di Villa Sostaga rivestiva fin da sempre una funzione di residenza estiva, ideale per abbandonare l’afa e la calura della Riviera, durante i mesi più caldi, e residenza di caccia nei mesi invernali. Accogliente e sobria nel contempo, la Villa è solo un esempio dell’intraprendenza della nobile Famiglia Feltrinelli, che, negli anni a cavallo tra 800 e ‘900, realizzò non solo opere private come il Palazzo in Piazza Vittorio Veneto, ma fu attiva anche nell’ambito sociale ed assistenziale. A tale attivismo si deve la costruzione a Gargnano, di un ospedale ricovero, della scuola materna ed elementare oltre che la creazione del cimitero e del Convento di S. Tommaso, a Villa di Gargnano. L’Ing. Giuseppe Feltrinelli, invece, firmò disegno e messa in opera della via di collegamento tra la Riviera e Montegargnano, facilitando il raggiungimento delle varie frazioni, anche le più arroccate, nelle quali vennero eretti altri due edifici scolastici. Circa vent’anni più tardi, per favorire il commercio di legname, florida attività dell’entroterra Gardesano, il nastro stradale proseguì in direzione Val Vestino, favorendo non solo il trasporto di materiali dalla montagna al lago, ma creando anche grandi opportunità di comunicazione tra il lago di Garda, il lago d’Idro e le Valli più chiuse ed isolate.

Villa Sostaga in Navazzo di Gargnano Der Ursprung der Villa Sostaga geht auf das Ende des 18. Jahrhunderts zurück, als sich der Graf Giuseppe Feltrinelli entschloss, eine Jagdresidenz bauen zu lassen. Zahlreiche Palazzi in Gargnano und Umgebung gehen auf die Initiative der Familie Feltrinelli zurück. Nicht nur Privatgebäude wie die Villa Sostaga und die Villa in Piazza Vittorio Veneto sondern auch das Krankenhaus, die Schule, der Friedhof, der Convento San Tommaso, sowie die Strasse in Richtung und Montegargnano sind den Feltrinellis zu verdanken. Jahrzehnte unbewohnt, gewann die Villa Sostaga dank dem Engagement der Familie Seresina aus Mailand, die sich im Jahr 2005 entschieden hatte, das Haus zu renovieren und in ein geschmackkvolles Luxus-Hotel zu verwandeln, ihre alte Schönheit zurück. In diesem Jahr feiert sie ihr 10 jähriges Jubiläum.

Villa Sostaga in Navazzo di Gargnano For many years Villa Sostaga remained uninhabited, until the arrival of the Seresina family, 10 years ago, who undertook the extensive renovations and transformed the building into a luxury hotel, but at the same time retaining its period atmosphere. Situated on the top of a splendid hill and surrounded by a forest, Villa Sostaga is in a unique position with stunning views over Lake Garda. The building dates back to the end of the 1800’s, when Count Giuseppe Feltrinelli decided to build a hunting lodge. It was subsequently renovated by Alberico Belgioso, who, in order to escape some of he hottest months, transformed it into a summer residence for the whole family and their guests. The Feltrinelli family have been responsible for a number of important buildings in Gargnano, such as a hospital, the cemetery, a nursery, the primary school, the San Tommaso convent and the roads that lead to Montegargnano, to Lake Valvestino and Lake Ledro. The family’s main activities were in the timber trade and later on in banking.

55 Domenica 16 Ottobre Navazzo di Gargnano Hotel Villa Sostaga ore 17.00

A - Concerto riservato ai solo soci previa prenotazione. Se ci saranno posti disponibili il concerto sarà aperto anche ai non-soci prenotando in anticipo 338.3246226 Ensemble Novalis

Massimo Giuseppe Bianchi, Pianoforte Yuko Ishikawa, Violino; Markus Berthold, Viola Frieder Berthold, Violoncello

PROGRAMMA Ludwig van BEETHOVEN (1770-1827): Quartetto nr. 2 in Re Maggiore Allegro moderato - Andante con moto - Allegro rondò

Felix MENDELSSOHN (1809-1847): Quartetto Nr. 3 in Si Minore op. 3 1. Allegro molto 2. Andante 3. Allegro molto 4. Finale: Allegro vivace

Sig. Gabriele Seresina - Hotel Tre Punte Via Mons G. Tavernini, 50 25084 Gargnano (BS) - Italia

Telefono +39 0365 791178 E-mail: [email protected] - Web: www.hoteltrepunte.it

56 Il sole irrompe tra le nubi. Foto Alido Cavazzoni.

57 Alba a Gargnano. Foto Franco Ghitti.

58 Gardenia al Lago Du Lac Gargnano - Lago di Garda Tel. ++39.0365.71195 www.lakefrontboutiquehotels.it 59 [email protected] 60 Domenica 19 Giugno Gargnano Marina di Bogliaco ore 21.00

B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry Duo

Christian Elin, Sassofono soprano e Clarinetto basso Maruan Sakas, Pianoforte

THE GIFT Christian Elin: Un pas jusqu’au seuil Girolamo Frescobaldi: Due Canzoni Johann Sebastian Bach: Sonata Mi bemolle Maggiore BWV 1031 Allegro - Siciliano - Allegro

Maruan Saka / Christian Elin: Juste pour le plaisir

Maruan Sakas: Some kind of Blues

Christian Elin: Il vento dell’ovest

Christian Elin: En route

Christian Elin: The scent of light Keith Jarrett - Jan Gabarek: Country

Concerto sponsorizzato da:

61 Alba, Gargnano settembre, 2015. Foto Stefano Schick.

62 La Chiesa di San Pier d’Agrino* di Bogliaco

La chiesa è situata a Bogliaco verso Fornico in via ‘per Villavetro’ è riconoscibile già dal lago grazie all’alto campanile merlato. L’edificio religioso, d’origine Romanica, ristrutturato nella sua forma attuale tra il 1389 e il tardo Cinquecento è Chiesa parrocchiale fin dal 1419 e rappresenta una complessità storica, sociale e culturale andata perduta. La statua più significativa e misteriosa della Chiesa, in legno massiccio di latifoglia, e restaurata negli anni 90’, è ‘Il San Piero in cattedra’ non solo perché è la più antica, (della metà del Quattrocento), e probabilmente ad uso processionale, ma anche per la sua espressività nonostante l’essenzialità delle forme, come ben la descrive Monica Ibsen: ‘un’unica linea racchiude l’intera figura e definisce ad uno stesso tempo un corpo senile curvato ed appesantito e una presenza spirituale di grande intensità che affiora nel modellato del volto poco rilevato ma sensibilissimo’(93). Il prospetto monumentale dell’organo, la cassa e la cantoria della mostra dell’organo con un ostensorio a sbalzo cesellato sono opera di Gianbattista Pollana, figura di maggior spicco delle maestranze del legno trentine (simile a quella di Roncone suo paese natale e di quella della parrocchiale di Riva d/G). Quest’opera testimonianza della presenza degli artigiani trentini delle giudicarie e di quanto operassero nell’Alto Garda, figure come Giacomo Lucchini che tra il 1700 e il 1729 teneva bottega a Pieve di Tremosine dove realizza il coro della Chiesa di San Giovanni, e a Limone lo stupendo mobile intarsiato della sagrestia del 1718. Verso la fine del Seicento San Pier d’Agrino si colloca al centro delle strategie familiari dei ceti dominanti. Nel 1700 facendo erigere l’altare marmoreo di Sant’Antonio da Cristoforo Benedetti con la pala di Andrea Celesti (S. Antonio, L’angelo custode e S. Liborio), la famiglia Bettoni consacra la sua ascesa sociale insieme alle altre famiglie importanti del tempo come i Grazioli, i Bertera e i Pulli (a quest’ultima, ad esempio, si deve il rifacimento del nuovo altare del Rosario in marmo del 1729). Nonostante le molte figure compresse nel quadro, quello del Celesti, è ‘un dipinto arioso per la luminosità che sfalda le forme e dissolve i volumi ed animato dal moto circolare degli sguardi e da quello a spirale del gruppo centrale, che si accorda mirabilmente con la soasa marmorea’ come commenta la Ibsen (110). Agli inizi del 700’ la famiglia Bettoni, diventa fondamentale nella promozione artistica di Bogliaco e dell’alto Garda, donando nel 1724 l’altare maggiore di San Pier D’Agrino con marmi, di Borgo Valsugana e di Carrara, realizzati da C. Benedetti (1657-1740). Benedetti era il principale esponente della più importante famiglia di marmorai trentini, artista di fiducia della famiglia alla quale fece realizzare anche l’altare maggiore nella Chiesa di S. Benedetto di Limone e lavori a Innsbruck. Del 1721 è il contratto stipulato con l’architetto Cipriano Tacchi finanziato da Gian Francesco Bettoni e che venne ultimata da altri intorno al 1733, la costruzione del Santuario del Crocefisso proprio di fronte a San Pier d’Agrino e sede della confraternita della Trinità di cui il Bettoni era protettore.

*Testo di riferimento/Reference and work cited by: Monica Ibsen, San Pier D’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia, 2001.

63 64 Die Kirche San Pier D’Agrino* in Bogliaco

Befindet sich in Bogliaco, Richtung Villavetro und ist schon vom See aus an dem hohen, mit Zinnen versehenen Kirchturm zu erkennen. Das Gebäude ist romanischen Ursprungs, hat aber seine aktuelle Form zwischen 1389 und dem Ende des 16. Jahrhunderts erhalten. Seit 1419 ist sie eine Pfarrkirche mit vielfältigen historischen, sozialen und kulturellen Verflechtungen. Die wichtigste und geheimnisvollste Statue der Kirche aus massivem Hartholz ist die des Heiligen Petrus (San Piero in Cattedra), entstanden um 1450 für den Gebrauch bei Prozessionen und in den Neunziger Jahren restauriert. Trotz ihrer Einfachheit ist sie sehr ausdrucksvoll, wie Monica Ibsen zutreffend beschreibt: „Eine einzige Linie hält diese Figur zusammen und zeigt einen alternden, gebeugten und schweren Körper gleichwohl auch eine intensive sprituelle Präsenz, die durch sein sensibles Gesicht ausgedrückt wird.“ (93) Bemerkenswert ist die Größe der Orgel und des Chores. Erwähnung verdient ebenso eine verzierte und geschnitzte Monstranz von Gianbattista Pollana, einem der wichtigsten Trentiner Holzschnitzer. Sie ähnelt der Monstranz in seinem Geburtsort Roncone und derjenigen in der Pfarrkirche von Riva del Garda. Das Werk zeigt, dass Handwerker aus den Judikarien-Tälern auch am Gardasee aktiv waren, Künstler wie Giacomo Lucchini, der zwischen 1700 und 1729 eine Werkstatt in Pieve di Tremosine führte, wo er das Chorgestühl der Kirche von San Giovanni erschuf und in Limone den wunderschönen geschnitzten Schrein (von 1718) für die Sakristei. Gegen Ende des 17. Jahrhunderts war San Pier d’Agrino gesellschaftlicher Treffpunkt für die Familien der Oberklasse. Mit der Errichtung des Marmoraltars für den Heiligen Antonius, geschaffen von Cristoforo Benedetti und mit dem Altarbild von Andrea Celesti (der Heilige Antonius, der Schutzengel und der Heilige Liborio), demonstrierte die Familie Bettoni ihren sozialen Rang. Andere damals einflussreiche Familien waren Grazioli, Bertera und Pulli. Letzterer verdanken wir z.B. die Renovierung des neuen Rosenkranzaltars aus Marmor von 1729. Obwohl das Altarbild von Celesti viele Personen zeigt, ist es ein “luftiges und helles Bild, das seine Lebendigkeit durch die Blicke der zentralen Menschengruppe erhält und gut zu dem marmornen Altar passt“, schreibt Monica Ibsen (110). Am Anfang des 18. Jahrhunderts verdiente sich die Fam. Bettoni bei der Förderung der Kunst in Bogliaco und im oberen Gardaseebereich weiteres Ansehen: 1724 wurde der Hauptaltar von San Pier d’Agrino gestiftet wird, der aus Marmor aus Borgo Valsugana und Carrara besteht und von C. Benedetti (1657 - 1740) geschaffen wurde. Benedetti war das herausragendste Mitglied der wichtigsten Trentiner Marmorbildhauerfamilie und wurde zum Künstler des Vertrauens der Familie Bettoni, die ihn auch mit der Schaffung des Hauptaltars in der Kirche S. Benedetto in Limone und verschiedenen Arbeiten in Innsbruck beauftragt hatte. Das von Gian Francesco Bettoni finanzierte Kreuzheiligtum gegenüber der Kirche San Pier d’Agrino, Sitz der Brüderschaft der Dreifaltigkeit, dessen Förderer Bettoni war, ist das Ergebnis eines Vertrags mit dem Architekten Cipriano Tacchi von 1721 und wurde 1733 fertiggestellt.

*Aus: Monica Ibsen, San Pier d’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia 2001.

65 The Church of San Pier d’Agrino* in Bogliaco

Is situated in Bogliaco, going towards Fornico on the road “to Villavetro” and is highly visible from the lake because of its crenelated bell tower. This religious structure is Romanesque in origin but was rebuilt in its present form between 1389 and the late fifteen hundreds and became the parish church from 1419. It symbolizes a complex social and cultural history which has since been lost. The most important and mysterious statue in the church, made of solid wood and restored in the 1990’s, is “St. Peter in the pulpit”. It is the oldest statue, dates from the middle of the fifteenth century and was probably used in religious processions. It is full of expression and has been described by Monica Ibsen as follows: “a single line holds the figure together and shows an ageing, bent and heavy body but at the same time an intensely spiritual presence which shines through the sensitivity of his face” (93). Notice also the grandeur of the organ casing and the choir, an embossed and chiselled monstrance, an outstanding example of woodwork by Gianbattista Pallana (similar to the one in Roncone where he was born, and the one in the parish of Riva d/G). This is an example of the Trentino craftsmen who were working in the Upper Garda region, people like Giacomo Lucchini who between 1700 and 1729 had his workshop in Pieve di Tremosine where he produced the choir for the Church of San Giovanni and in 1718 the beautifully inlaid furniture for the sacristy in Limone. Towards the end of the seventeenth century the church of San Pier d’Agrino became an important part in the domestic lives of the upper classes. In 1700 the Bettoni family donated the marble altarpiece of Saint Anthony sculptured by Cristoforo Benedetti, with the painting by Andrea Celesti, (Saint Anthony, the Guardian Angel and Saint Liborio), with this altar the Bettoni family celebrated her social standing, alongside other important families of the time, such as the Grazioli, Bertera and Pulli. This last family was responsible for the remake of the new marble altar of the Rosary in 1729. Despite the number of people represented in the painting by Celesti, it is “a painting full of space because of the way the figures are illuminated and enlivened by the glances between them and the central group and the marble surround which matches beautifully”, according to Ibsen (110). At the beginning of the eighteenth century, the Bettoni family had become the pivotal point for artistic life in Bogliaco and the Upper Garda. In 1724 they donated the main altar of San Pier d’Agrino, which was made out of marble from the Borgo Valsugana and Carrara, by the artist Cristoforo Benedetti (1657-1740). Benedetti was the principal representative of the most important marble-working families in Trentino, and favourite artist of the family which had paid for the main altar in the Church of San Benedetto in Limone and also for works in Innsbruck. The Sanctuary of the Cross, opposite San Pier d’Agrino and headquarters of the Brotherhood of the Trinity of which Gian Francesco Bettoni was the Patron, was the result of a contract with the architect Cipriano Tacchi, dated 1721, paid for by Bettoni and completed by others in 1733.

*Testo di riferimento/Reference and work cited by: Monica Ibsen, San Pier D’Agrino di Bogliaco sul Garda, Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia, 2001.

66 Giovedì 11 Agosto Bogliaco Chiesa San Pier D’Agrino ore 20.30

B - Entrata libera - Eintritt frei - Free Entry Orchestra Haydn di Bolzano e Trento

Stefano Ferrario, concertatore Costanza Fontana, soprano Gli archi dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento

PROGRAMMA

Ottorino RESPIGHI (1879-1936): Antiche danze ed arie per liuto - III suite

Giovanni Battista PERGOLESI (1710-1736): Stabat Mater “Cujus animam - Vidit suum”

Luigi BOCCHERINI (1743-1805): Stabat Mater: “Tui nati vulnerati”

Pietro MASCAGNI (1863-1945): Cavalleria rusticana: Intermezzo (arr. Stefano Ferrario)

Giuseppe VERDI (1813-1901): da Otello “Ave Maria”

Nino ROTA (1911-1979): Concerto per archi

67 Tutto è troppo bello per esprimerlo a parole.

Lefay Resort & SPA Lago di Garda.

68 LUOGHI DA COLLEZIONE

Lefay Resort & SPA Lago di Garda. www.lefayresorts.com +39 0365 241800

69 70 Venerdì 22 Luglio, GOLF DI BOGLIACO PRESSO LA CLUB HOUSE ORE 21.00

B - Entrata libera - Eintritt frei - Free entry Recital al chiaro di luna

Marco Ciampi, Pianoforte

PROGRAMMA

Robert SCHUMANN (1810-1856) Canti dell’alba op. 133 nr. 1 - 2 - 3

Frederic CHOPIN (1810-1849) Ballata n. 1 op. 23

Johannes BRAHMS (1833-1897) Intermezzo op. 118 n.2

Franz LISZT (1811-1886) Rapsodia ungherese n. 12

W.A. MOZART (1756-1791) Sonata in Fa Maggiore KV 280 Allegro assai - Adagio - Presto

J.S. BACH (1685-1750) Ferruccio BUSONI (1866-1924) Ciaccona

Su prenotazione, prima del concerto, il Ristorante del Golf di Bogliaco organizzerà una cena sul terrazzo a prezzo speciale Tel. 0365 540548

71 Luci del mattino da Toscolano dalla Chiesetta di Supina, luglio 2015. Foto Riccardo Podavini.

72 Aurora a Toscolano Maderno, febbraio 2016. Foto Loretta Vicentini.

73 Il museo della Carta di Toscolano - Maderno

Inserita nel Parco dell’Alto Garda Bresciano la Valle delle Cartiere si propone come uno dei casi più rappresentativi nel panorama del patrimonio storico-industriale italiano. Già a partire dal XIV secolo Toscolano fu famosa per le fabbriche di carta che rifornivano numerose stamperie veneziane e parte del nord Italia, tanto che nel 1510 gli abitanti del Garda fecero un omaggio a Luigi XII re di Francia donandogli olio, olive e carta di Toscolano. Famosa in particolare la tipografia dei fratelli Paganini che produceva nel XVI secolo edizioni dei classici latini. Dalla metà del 1800 a Toscolano venivano prodotte carte di alta qualità, filigranate ed adatte alla stampa di denaro. Oggi possiamo riscoprire le testimonianze di questo passato industriale lungo La “Valle delle Cartiere” un percorso che costeggia lo spumeggiante torrente Toscolano tra gallerie, ponti e i resti dei vecchi opifici. La Valle delle Cartiere ospita il Museo della Carta, uno dei siti di archeologia industriale più importanti del Nord Italia, visitabile da Pasqua a ottobre; al suo interno si ripercorrono le tappe della storia della produzione della carta attraverso un suggestivo percorso di visita che comprende la dimostrazione della produzione di fogli di carta filigranata realizzata a mano dai mastri cartai”. Negli interrati si propongono le modalità di produzione utilizzate dal Quattrocento al Settecento, che prevedevano il maglio da carta, il tino e il torchio. Vengono mostrate anche le fasi conclusive della lavorazione: asciugatura, collatura, lisciatura e formazione delle risme. Al piano superiore esiste una raccolta di documenti: il primo, datato 1381, attesta ufficialmente l’attività nella valle. Sono inoltre esposti volumi antichi, stampati dalla famiglia Paganini. In altre sale si racconta il metodo usato dal Settecento all’Ottocento, con tre macchine ‘olandesi’ e la prima continua in legno, ricostruita su disegno originale.

Das Papiermuseum in Toscolano - Maderno

In den Naturschutzpark des oberen Gardasees eingebettet, liegt das Tal der Papierfabriken bei Toscolano-Maderno und ist ein repräsentatives Beispiel italienischer Industriekultur. Schon im 15. Jh. war das Tal wegen seiner Papierfabrikation berühmt und belieferte Druckereien in Venedig und in ganz Norditalien. Im Jahre 1510 beehrten die Bewohner den franzöischen König Ludwig XIV° mit Oliven, Öl und feinem Papier aus Toscolano. Die Qualität des Papiers wurde hochgeschätzt und im 19. Jh. sogar zur Gelddruckerei verwendet. Wir können heute noch Zeugnissen dieser goldenen Zeit im pittoresken Tal des Flusses zwischen verfallenen Brücken und Resten verfallener Fabrikgebäude begegnen. Das Gebäude beherbergt heute das von der Gemeinde von Toscolano- Maderno mit grossem Sachverstand und Aufwand restaurierte Papiermuseum. Dort kann man den gesamten Prozess der Papierherstellung in allen Einzelheiten nachvollziehen. Im oberen Teil des Gebäudes sind viele Dokumente, die den Werdegang der Geschichte schildern, aufbewahrt und im Keller ist in jüngster Zeit eine kostbare kleine Papiermanufaktur, in liebevoller Kleinarbeit von den ehemaligen Mitarbeitern der bis heute produktiven Papierfabrik von Toscolano, wiederbelebt worden.

74 The Paper Museum in Toscolano - Maderno is situated in The Paper Mill Valley

The Paper Mill Valley delle Cartiere is part of the Alto Garda Bresciano Park and is one of the best examples of Italy’s industrial heritage. Already in the fourteenth century Toscolano was famous for its paper manufacture, supplying various printers in Venice and other parts of northern Italy. In 1510 the inhabitants of Garda even paid homage to Louis XII, king of France, by giving him oil, olives and paper from Toscolano. Particularly famous were the printers Paganini Bros. who produced editions of latin classics in the sixteenth century. From the middle of the 1800’s Toscolano produced paper of a very high quality, watermarked and suitable for printing money. Today we can rediscover this industrial past along the Paper Mills Valley, a route that takes us along the Toscolano torrent, through tunnels, over bridges and along the ruins of old factories. The building is today the Paper Museum. It shows the method of production in use between the fifteenth and eighteenth century, including the mallets, vats and the press. The various processes are also shown: from the drying through the smoothing out to the final product – a ream of paper. The top floor houses a selection of documents, the first one dated 1381 officially certifies the business of paper making. Old books printed by the Paganini family are also on show. In some of the other rooms the process used between the eighteenth and nineteenth century is explained, with three “dutch” machines and a wooden one reconstructed according to the original design.

Museo della Carta di Toscolano - Maderno

75 Domenica 10 Luglio Toscolano Maderno Museo della Carta ore 17,30

B - Entrata libera - Eintritt frei - Free Entry Duo Vita Peterlin, Violoncello - Žan Trobas, Fisarmonica

PROGRAMMA

J. S. BACH (1685-1750): Sonata Nr. 1, BWV 1027 in Sol Maggiore 1. Adagio 2. Allegro ma non tanto 3. Andante 4. Allegro moderato

Jukka TIENSUU (*1948): Fantango (1984)

Domenico SCARLATTI (1685-1757): Sonata in Sol Minore, “The Cat’s Fugue”

Gaspar CASSADÒ (1897-1966): Solo-Suite (Intermezzo e Danza Finale)

Igor STRAVINSKY (1882-1971): Tango

Béla BARTÒK (1881-1945): Danze rumene

Astor PIAZZOLLA (1921-1992): Le Grand Tango

76 Mattino a Toscolano Maderno. Foto Loretta Vicentini.

77 Domenica 11 Settembre Toscolano Maderno Museo della Carta ore 20.30

B - Entrata libera-Eintritt frei-Free Entry Gipsy Music con il Kalandos Ensemble Karel Boeschoten, Violino e Primás; Gyula Boni, Viola; Csaba Lukács, Clarinetto; Gyula Csik, Cimbalom; Zsolt Boni, Contrabbasso

PROGRAMMA AD IMPROVVISAZIONE

78 KALANDOS ENSEMBLE La musica popolare ungherese è intrecciata con quella degli zingari: canzoni (Nóta), danze (Csárdás) pezzi virtuosistici (friss Csárdás), romanze. Soprattutto il violino esprime appieno la musica zingara ancora fin dai tempi di F. Liszt che ne fu grande ammiratore e la descriveva così: “I suoni che si sentono dal violino magico cadono come gocce di un’essenza spirituale nel nostro orecchio incantato.” L’olandese Karel Boeschoten ha fondato nella primavera 2002 l’ensemble “Kalandos” che significa “avventura” in ungherese. Si è avventurato infatti nel mondo della musica zingara insieme a dei musicisti Rom di Budapest. Karel Boeschoten è primo violino chiamato “Primás”. L’ensemble Kalandos ha suonato in tutta Europa la loro musica piena di vita, ricchissima in espressione stile ungherese. Come dice il famoso Primás zingaro Béla Berkes: il medico guarisce il corpo, lo zingaro guarisce l’anima.

KALANDOS ENSEMBLE „Der Arzt heilt den Leib, der Zigeuner die Seele.“ sagt Béla Berkes, der berühmte Zigeunerprimas. Die meisten von uns denken bei ungarischer Volksmusik sofort an die Zigeunermusik, denn diese ist untrennbar mit Ungarns Musikwelt verwoben. Die ungarischen Musiker der Roma entdeckten die ursprüngliche ungarische Volksmusik für sich und machten sie einem breiten Publikum zugänglich. Béla Bartók sprach von „einer neueren ungarischen volkstümlichen Kunstmusik“. Diese Musik hat sich im Laufe der Jahrzehnte stets weiter entwickelt und so sind dann auch berühmte traditionelle Titel gespielt vom Kalandos Ensemble auf neue Art zu hören. Karel Boeschoten hat ein Programm ausgewählt, das die Vielfalt der ungarischen Volks- und Zigeunermusik zeigt: die zusammen gestellten Lieder (Nóta) mit Tänzen (Csárdás) und einem virtuosen Finale (friss Csárdás), Zigeunerromanzen, Werbungstänze und Ausflüge in die rumänische Volksmusik. „Die Töne, welche der Zaubergeige entstiegen, fielen wie Tropfen einer geistigen Essenz in unser bezaubertes Ohr.“ Der Komponist Franz Liszt beschrieb tief bewegt so sein Erlebnis beim Klang der Zigeunergeige. Wenn ein Nicht-Zigeunermusiker eine Ungarische Kapelle gründet und diese als Primás (erster Geiger) leitet, kann das fast abenteuerlich genannt werden. Und genau das geschah, als der Niederländer Karel Boeschoten im Frühling 2002 das Ensemble Kalandos - das ungarische Wort für „abenteuerlich“! -gründete. Boeschoten, in vielen Musikrichtungen zuhause, liebt die ungarische Volksmusik seit seiner Jugend. Die anderen Musiker stammen aus Budapest und sind ungarische Zigeuner (Roma), die weltweit auftreten.

KALANDOS ENSEMBLE “The doctor cures the body, the gypsy the soul” according to Bela Berkes, a famous gypsy musician (first violin). The Roma (gypsies) discovered the original Hungarian folk music, made it their own and opened it up to the world. Franz Liszt was also very moved by the sound of the gypsy violin. Kalandos ensemble was formed in 2002 by a non- gypsy Dutchman, Karel Boeschoten - who leads the ensemble as first violin, something highly unusual. They are, however, very successful and have performed at many festivals throughout Europe.

79 Immagine storica di Gardone Riviera. Da: Memory of the Lake/La memoria del lago, Il Garda del fotografo Negri, Fondazione Negri, 2003, p. 100

80 Villa Alba a Gardone Riviera

Villa Alba è un maestoso esempio di costruzione neoclassica. Il suo nome originale era “Villa Ruhland”, che tradotto significa “paesaggio tranquillo”. Edificata fra il 1901 ed il 1910 dal costruttore Richard Langensiepen, è la più maestosa delle ville gardonesi. Doveva essere anche luogo di vacanza per l’imperatore Francesco Giuseppe e la principessa Sissi, ma causa la prima guerra mondiale questo non fu mai possibile. Per disposizioni del proprietario, l’architetto Schäfer, fu progettata in stile neoclassico, con colonne ioniche, creando una struttura che ricordasse i monumenti dell’Acropoli di Atene. Infatti le splendide sculture del frontone a coronamento della facciata riportano scene mitologiche copiate dal frontone del celebre Partenone. Il vero spettacolo di Villa Alba è la riproduzione identica (stesse pieghe anche nei vestiti) delle cariatidi dell’Eretteo (sempre sull’Acropoli di Atene). Inoltre la villa è immersa in un parco pubblico secolare, regno di uccelli e scoiattoli, dove c’è anche un percorso vita e la biblioteca comunale. Da settembre del 1943 all’aprile 1945 fu considerata la capitale tedesca del Sud Europa ed a Villa Alba venne istallato il centro trasmissioni militari e la stazione radio: tutti gli ordini e disposizioni da e per Berlino passavano di lì. Sempre nello stesso periodo parte della villa fu allestita come centro termale e quotidianamente i fanghi arrivavano da Abano Terme. La villa fu acquistata dal comune nel 1970.

81 Die Villa Alba in Gardone Riviera

Von 1337 bis 1797 gehörte Gardone Riviera zum „Magnifica Patria“ mit Regierungssitz Salò. Ende des 19. Jahrhunderts wurde Gardone Riviera ein Kurort. Deutsche Ärzte empfahlen den Ort wegen der therapeutischen Eigenschaften seines Klimas besonders für längere Aufenthalte. Aus diesem Grund wollte der Österreicher Ludwig Wimmer das erste größere Hotel am See bauen. Als er im Jahr 1881 Bürgermeister Gardones wurde, fing er an, für die Gemeinde erfolgreich zu werben. Innerhalb von wenigen Jahren wurde sie zu einem Kurort. Der deutsche Komponist Ludwig Neuhoff lebte von 1898 in Gardone, ebenso der berühmte Dirigent Hans von Bülow, ein enger Freund Johannes Brahms’ und Gustav Mahlers. Von 1921 bis 1938 residierte Gabriele d’Annunzio in der gegenüberliegenden Vittoriale. Während der Zeit der Republik von Salò wurden die großen Hotels und Villen Sitz von Kommandostellen, Botschaften und Lazaretten. Die Villa Alba wurde im Auftrag des Fabrikanten Richard Langensiepen erbaut. Es war von ihm beabsichtigt, die Sommermonate in Gardone zu verbringen. Das Monumentalgebäude im Neoklassizismus mit ionischen Säulen und Statuen, die denen der Akropolis in Athen geradezu identisch nachempfunden sind, war Privatbesitz der Familie. Die Familie musste aufgrund des Kriegs Gardone verlassen und wohnte dann in Zürich. In den 1970er Jahren erwarb die Gemeinde Gardone die Villa.

Villa Alba in Gardone Riviera

The Villa Alba is an impressive example of neoclassical architecture. Its original name was “Villa Ruhland” which translates as “quiet land” from the German. It was built between 1901 and 1910 by Richard Langensiepen and is the grandest of all villas in Gardone. It was also meant to serve as a holiday home for the Emperor Franz Josef and Princess Sissi but the first world war intervened. The owner had instructed the architect, Mr. Schaefer, for a neoclassical design with ionic columns in order to create a structure resembling the Acropolis in Athens. The wonderful sculptures crowning the front of the building represent mythological scenes reminiscent of the famous Partenon. These are identical reproductions, going as far as the folds in the garments. The villa is immersed in a centuries-old park, inhabited by birds and squirrels, and also houses the local library. From September 1943 until April 1945 Gardone Riviera was regarded as the German capital of southern Europe and the Villa Alba served as the centre for radio and military transmissions: all communications to and from Berlin went via here. In the same period the villa was used as a thermal spa and at that time the mudbaths came from Abano Terme. The town council acquired the villa in 1970 and it has since been managed by various institutions.

82 Domenica 4 Settembre Gardone Riviera Villa Alba ore 21.00

B - Entrata libera - Eintritt frei - Free Entry Recital Eduard Kunz, Pianoforte

PROGRAMMA

L. v. BEETHOVEN (1770-1827): Sonata nr. 14 in Do diesis Minore op. 27/2 “Quasi una fantasia” Adagio sostenuto - Allegretto - Presto agitato

Franz SCHUBERT (1797-1828): Ave Maria (trasc. Liszt)

Frederic CHOPIN (1810-1849): Ballade nr. 1

Sergej RACHMANINOV (1873-1943): Sonata nr. 2 in Si bemolle Minore op. 36 Allegro agitato - Non allegro - Allegro molto

E’ gradita la prenotazione Chiuso il mercoledi

Osteria dell’Orologio - Via Butturini nr. 26 - Salò (Bs) Tel. +39.0365.290158 - Booking:83 [email protected] Immagine storica dell’isola del Garda. Da: Memory of the Lake/La memoria del lago, Il Garda del fotografo Negri, Fondazione Negri, 2003, p. 134-135

84 Isola del Garda L’isola è uno scrigno che racchiude una serie di complesse vicende che rispecchiano la storia delle genti che hanno abitato il lago. Accolse popoli antichi dai Romani ai longobardi come attestano le 130 lapidi Gallico- Romane ivi trovate e donate al museo Romano di Brescia. La prima menzione storica si trova in un decreto di Carlomanno dell’879 che documenta la donazione dell’isola ai frati di San Zeno di Verona. Fu luogo di meditazione anche per S. Francesco, S. Antonio da Padova e S. Bernardino da Siena. Fu quest’ultimo nel 1429 a dare nuovo impulso al vecchio monastero rinnovandolo ed ampliandolo fino a diventare importante centro ecclesiastico. Seguì un periodo di decadenza fino al 1778 quando con Napoleone, con la Repubblica Cisalpina, acquisì il diritto sull’isola. In seguito, ormai del demanio venne acquistata da diversi proprietari: Gian Battista Conter (1800), i fratelli Benedetti di Portese (1803), Giovanni Fiorentini di Milano (1806) ed il Conte Luigi Lechi di Brescia (1817). Grazie a Luigi Lechi che la famosa cantante Veronese Adelaide Malanotte (Verona 1785-Isola del Garda 1832), contemporanea di Rossini per la quale il compositore scrisse importanti pagine di musica, venne a vivere sull’isola. Tra il 1880 e il 1900 i nuovi proprietari, il Duca Gaetano de Ferrari di Genova e a sua moglie, l’Arciduchessa russa Maria Annenkoff si dedicarono alla progettazione e alla realizzazione del parco. La villa in stile neogotico- veneziano venne costruita tra il 1890 e il 1903, su progetto dell’architetto Luigi Rovelli. Le facciate del Palazzo sono decorate da finestre ad arco acute e nell’angolo sud ovest si erge una torre coronata da merlature a ricamo in pietra con decorazioni floreali in stile neogotico. Dopo la morte dell’Arciduchessa, l’isola passò in eredità alla figlia Anna Maria, sposa del Principe Scipione Borghese di Roma. Nel 1927 alla morte del Principe l’Isola passò in eredità alla figlia Livia, sposata con il Conte Alessandro Cavazza di mantenendola in ottimo stato per lasciarla in eredità al figlio Camillo e alla famiglia che tutt’ora la abita.

Die Isola del Garda Die kleine Insel ist wie ein antiker Schrein, der eine ganze Anzahl Geschichten verschiedenster Persönlichkeiten in sich trägt. Die gallisch-römischen Grabsteine bestätigen, dass die Insel schon in der Römerzeit bewohnt war. Die Insel wurde unter Pater Francesco Licheto 1470 zu einem wichtigen geistlichen Meditationszentrum. In den folgenden Jahren hatte sie verschiedene Besitzer: Gian Battista Conter (1800), die Brüder Benedetti aus Portese (1803), Giovanni Fiorentini aus Mailand (1806) und der Graf Luigi Lechi aus Brescia (1817). Luigi Lechi ließ wichtige Renovierungs- und Bauarbeiten ausführen. In diese Zeit fällt auch der Aufenthalt der berühmten Sängerin Adelaide Malanotte, als gute Freundin der Familie. Im Jahr 1860 wurde die Insel dem Baron Scotti zugeschlagen, der sie im Jahre 1870 dem Herzog Gaetano de Ferrari aus Genua und seiner Frau, der russischen Erzherzogin Maria Annenkoff, verkaufte. Sie widmeten sich der Planung und der Einrichtung des Parks und ließen fruchtbare Erde und exotische Pflanzen auf die Insel bringen. Die Villa im neogotisch-venezianischen Stil, vom Architekten Luigi Rovelli entworfen, wurde zwischen 1890 und 1903 gebaut. Nach dem Tod der Erzherzogin wurde die Insel von ihrer Tochter Anna Maria geerbt, die später den Prinzen Scipione Borghese aus Rom heiratete. Als der Prinz im Jahre 1927 starb, fiel die Insel an deren Tochter Livia, die mit dem Grafen Alessandro Cavazza

85 aus Bologna verheiratet war. Diese hielten die Insel in einem sehr gutem Zustand und hinterließen sie ihrem Sohn Camillo, der sie wiederum seiner Frau Charlotte und seinen sieben Kindern vererbte. Diese kümmern sich bis zum heutigen Tage mit Leidenschaft um den Erhalt des Parkes und des Palastes. Isola del Garda (Garda Island)

One can reach the Garda Island from Gardone and Barbarano. It could be considered like a box that contains a train of events that mirror the history of the people who lived around the lake. It has welcomed people from Roman times to the Lombards as shown by the 130 Gallic-Roman tablets that were unearthed and subsequently donated to the Roman museum in Brescia. The island was first mentioned in a decree by Charlemagne dated 879 in which it was given to the brotherhood of San Zeno of Verona. It was a place for meditation and was used as such by St. Francis, St. Anthony of Padua and St. Bernard of Siena. The latter gave it a new lease of life in 1429 when the old monastery was renovated and enlarged and became an important ecclesiastical centre. It fell into decline until in 1778 and the Cisalpina Republic acquired the right to the island. After that, instead of belonging to the state, it belonged to a succession of different owners: Gian Battista Conter (1800), the Benedetti brotherhood of Portese (1803), Giovanni Fiorentini of Milan (1806) and Count Luigi Lechi of Brescia (1817). For many years a famous singer, Adelaide Malanotte, lived on the island because of her friendship with the Lechi family. Between 1880 and 1900 the new owners, Duke Gaetano de Ferrari of and his wife the Russian Archduchess Maria Annenkoff dedicated themselves to the creation of a splendid park. The villa was built between 1890 and 1903 in neogothic-venetian style, designed by the architect Luigi Rovelli. The facades have arched windows and on the south-west corner the tower has stone battlements with flower decorations in the neogothic style. After the death of the Archduchess, the island was inherited by her daughter Anna Maria, who was married to Prince Scipione Borghese of Rome. The Prince died in 1927 and the island was then inherited by his daughter Livia, married to Count Alessandro Cavazza of Bologna, who maintained the island in perfect condition and passed it on to her son Camillo and his family who live there to this day.

86 Palazzo dell’isola. Foto Erik Sander.

87 Domenica 3 Luglio Isola del Garda Barbarano ore 18.30 Ensemble Gaggia

Andrea Rucli, Pianoforte; Yulia Berinskaya, Violino Rossana Cauti, Viola; Frieder Berthold, Violoncello Lars Grünwoldt, Baritono

PROGRAMMA

Ludwig van BEETHOVEN (1770-1827): Da “Scottish Songs” op. 108 nr. 2 Sunrise nr. 13 Come Fill, Fill, my good fellow, nr. 20 Faithfu’ Johnny

Ludovico CONCI (*1964): Aurora a Capo Reamol (esecuzione in prima assoluta su poesie di Milena Rodella 2016)

Johannes BRAHMS (1833-1897): Quartetto nr.1 in Sol Minore op. 25 1. Allegro 2. Allegro ma non troppo 3. Andante con moto 4. Rondò alla zingarese: Presto

C - Il concerto all’Isola del Garda il 3 luglio è gratuito. Per il transfer, la visita dell’isola e l’aperitivo vi è un prezzo speciale per i soci di € 30 che deve essere pagato in anticipo al momento della prenotazione all’Associazione Cultura in Musica Limes. Non-soci pagano € 40 rivolgendosi direttamente all’amministrazione dell’isola tel. 328.6126943 -328.3849226, mail: [email protected].

C - Für Mitglieder € 30, Bitte im voraus bezahlen. Inbegriffen ist der Transfer zur Insel ab Porticciolo di Barbarano um 18.30 Uhr, die Besichtigung der Insel und ein Aperitif vor dem Konzert. (Nicht-Mitglieder buchen zum Preis von € 40 direkt bei der Inselverwaltung unter 328.6126943 -328.3849226 oder [email protected]).

C - For the 3th July concert on the Isola del Garda members are asked to transfer € 30 before the concert to the bank account of Cultura in Musica Limes. This includes transport from the port of Barbarano at 18.30, a guided tour of the island, and refreshments before the concert. Priority booking for members. (Non-members pay € 40 and book directly with the administration of the Island under 328.6126943 -328.3849226 or [email protected]).

88 Alba all’isola del Garda, vista da Salò. Foto Loretta Vicentini.

89 I Musicisti / Die Musiker / The Musicians

Vedi registrazioni sul sito / Aufnahmen unter/ Recordings and video on: www.culturainmusicalimes.com

ENSEMBLE NOVALIS ha effettuato numerosi concerti internazionali nei centri culturali più importanti d’ Europa, Stati Uniti, Russia, Giappone e Corea, con una risposta entusiasta sia dal pubblico che dalla critica. Markus Berthold, Violino-Viola, studia con Norbert Brainin e musica da camera con il Quartetto Amadeus a Colonia e Londra. Partecipa ai masterclass di H. Szeryng, V. Paraschkevov e S. Devich (Quartetto Bartok). Come ospite di Festival internazionali e come primo violino e fondatore dell’Ensemble Novalis si esibisce in Europa e Asia. Sebastian Gugala, Violino, studia con Iwona Wojciechowska, della quale diventa assistente. Numerosi premi ai Concorsi come Brahms a Pörtschach e Viotti a Vercelli. Partecipa ai master di Isaac Stern, Henry Meyer, Emanuel Ax presso la Carnegie Hall di New York e partecipa ai corsi del Quartetto Guarneri, Quartetto Julliard e Quartetto Emerson. E’ membro del Orchestra Sinfonica di San Gallo in Svizzera. Yuko Ishikawa Violino, studia presso l’Indiana University di Bloomington (USA) con Mauricio Fuks. Ulteriori perfezionamenti ottiene ai „Master“ di Pinchas Zukerman, Abram Shtern, Pierre Amoyal e Victor Pikaisen e si specializza con il Trio Borodin e con il Quartetto di Tokyo. E’ membro dell‘ Orchestra Sinfonica di San Gallo in Svizzera. Frieder Berthold, Violoncello, studia con J. Starker a Bloomington negli Stati Uniti. Frequenta i masterclass del Quartetto Amadeus, del Quartetto Orlando e del Quartetto Bartok all’Orlando Festival, al FestiValGardena, in trio con Norbert Brainin (primo Violino del Quartetto Amadeus), con F. Erblich e M. Flaksman. Massimo Giuseppe Bianchi, Pianoforte, collabora con musicisti come B. Canino, A. Ballista, il Quartetto Stradivari ed è regolarmente ospite di numerose istituzioni musicali e Festival di prestigio in Italia e all’estero. Di imminente uscita il suo debutto discografico per l’etichetta Naxos. E’ stato invitato a tenere un corso sulla letteratura pianistica del ‘900 presso il Conservatorio di S. Cecilia a Roma. E’ direttore artistico di “Musica a Villa Durio” la prestigiosa stagione concertistica di Varallo Sesia. Das ENSEMBLE NOVALIS hat seit seiner Gründung vor mehr als zwanzig Jahren zahlreiche Konzerte gegeben, die vom Publikum ebenso wie von der Kritik (Corriere della Sera, Arena di Verona, WAZ, Das Orchester, CD- Classica etc.)mit Begeisterung aufgenommen wurden. Es ist regelmässiger Gast vieler internationaler Musikfestivals in Deutschland, Österreich, der Schweiz, Frankreich, Italien und Russland. Ihre Ausbildung haben die Mitglieder an renommierten Hochschulen in Köln und London, dem Konservatorium von Mailand, an der Indiana University/ Bloomington beim Amadeus Quartett, Borodin Quartett, Orlando Quartett und dem Bartok Quartett erhalten. Markus Berthold, Violine-Viola, Gründer und Primarius des Novalis Ensemble, Studium in Detmold und Köln beim Amadeus Quartett, Meisterkurse bei Norbert Brainin, Emmanuel Hurwitz, umfangreiche kammermusikalische Konzerttätigkeit in ganz Europa. Sebastian Gugala, Violine, studierte bei Iwona Wojciechowska in Lodz. Teilnehmer beim Isaac Stern Workshop in der Carnegie Hall in New York. Unterricht bei Isaak Stern, Henry Meyer, Emanuel Ax, dem Guarneri Quartett, Juilliard Quartett, Emerson Quartett. Yuko Ishikawa, Violine, studierte an der Indiana University in

90 Bloomington/USA bei Mauricio Fuks und nahm an Kursen bei P. Zukerman, P. Amoyal, V. Pikaisen teil. Frieder Berthold, Violoncello, Studium beim Amadeus Quartett in Köln und London und bei J. Starker in den USA; Kammermusikpartner von N. Brainin (Amadeus Quartett) F. Erblich (Orlando Quartett) und M. Flaksman. Massimo Giuseppe Bianchi, Klavier, spielt häufig mit B. Canino, A. Ballista und dem Stradivari Quartett bei internationalen Festivals und renommierten Konzertreihen in ganz Europa. Kürzlich ist eine Aufnahme von ihm beim Label Naxos erschienen. An der Akademie von Santa Cecilia in Rom gibt er Klavierkurse über das Klavierrepertoire des 20. Jarhunderts. Er ist künstlerischer Leiter des Festivals “Musica a Villa Durio” in Turin, sowie eines Festivals in Varallo. The ENSEMBLE NOVALIS studied with the members of the Amadeus Quartet, Borodin Quartet, Orlando Quartet and the Bartok Quartet. They have been performing numerous concerts, which have been highly acclaimed both by audience and critics, and are regularly invited to renowned international music festivals in Europe, Russsia and Japan. Markus Berthold, Violin-Viola, a student of Norbert Brainin, attended masterclasses given by H. Szeryng, V. Paraschkevov, E. Hurwitz and received intensive chamber music lessons given by the legendary Amadeus Quartet. Sebastian Gugala, Violin, studied with Iwona Wojciechowska in Lodz. Winner of important Competitions in Pörtschach and Viotti in Vercelli. He participated in the Stern Workshop at the Carnegie Hall, New York, coached by Isaac Stern, Henry Meyer and Emanuel Ax and chamber music by the Guarneri Quartet, the Juilliard Quartet and the Emerson Quartet. Yuko Ishikawa, Violin, studied at the Indiana University in Bloomington with Mauricio Fuks; attended Masterclasses by Pinchas Zukerman, Pierre Amoyal, Victor Pikaisen, Chamber music with R. Dubinsky (Borodin Quartet), K. Ikeda (Tokyo Quartet). Frieder Berthold, Cello, a student of Janos Starker and the Amadeus Quartet, has been a frequently invited soloist and a chamber musician in Europe, America, Russia, and Asia. Massimo Giuseppe Bianchi, Piano, is a frequent guest at international music festivals and concert series all over Europe where he plays with B. Canino, A. Ballista and the Stradivari Quartet. A recording at Naxos label was recently released. At the Academy of S. Cecilia in Rome he has given a Master classes. He is the artistic director of the festival “Musica a Villa Durio” in Turin and Varallo.

91 Simone Riksman, Soprano, studia presso l’Accademia di Rotterdam sotto la guida di Frans Huijts e Roberta Alexander. Si perfeziona con Margreet Honig presso l’Accademia di Alexander Oliver e partecipa al Festival Mozart di Aix-en-Provence. Frequenta i ‘masterclass’ di Graciela Araya, Carolyn Watkinson, Klesie Kelly e Christa Ludwig. Il suo repertorio include Bach, Haydn, Mozart, Schumann, Brahms, Mahler e Wolf fino ai compositori contemporanei e come membro dell’Opera di San Gallo in Svizzera si esibisce inoltre nel vasto repertorio lirico. Canta la 4ª Sinfonia di Mahler nelle principale sale concertistiche a Praga e Vienna. Suscita inoltre grande attenzione durante il ‘Peter de Grote Festival’, il Festival di Delft e il Gergiev Festival. www. simoneriksman.com Simone Riksman, Sopran, studierte an der Musikakademie in Rotterdam bei Frans Huijts und Roberta Alexander, wo sie mit Auszeichnung abschloss. Im Anschluss daran studierte sie bei Margreet Honig. Sie war Mitglied der Opera Academy von Alexander Oliver, sowie Teilnehmerin der Mozart Akademie beim Festival in Aix-en-Provence. Meisterkurse besuchte sie bei Graciela Araya, Carolyn Watkinson, Klesie Kelly und Christa Ludwig. Ihr weites Repertoire erstreckt sich von Bach, Haydn, Mozart über Schumann, Brahms, Mahler bis zur zeitgenössischen Musik, sowie, als Mitglied der Oper St. Gallen/ Schweiz über das gesamte gängige Opernrepertoire. Mahlers 4. Sinfonie führte sie in die grossen Konzertsäle von Prag und Wien. Weitere wichtige Auftritte hatte sie beim Peter de Grote Festival, dem Delft Festival und dem Gergiev Festival. www.simoneriksman.com Simone Riksman, Soprano, Studied with Frans Huijts and Roberta Alexander at the Academy of Music in Rotterdam, the Netherlands, further on with Margreet Honig. She has been a member of the New Opera Academy of Alexander Oliver. She has been a participant in the Mozart Academy of the Festival Aix-en-Provence, France. Attended masterclasses with: Graciela Araya, Carolyn Watkinson, Klesie Kelly and Christa Ludwig. Her repertoire includes oratorio as a.o. the St. John’s and St. Matthew’s Passion of Bach, Mozart’s Requiem, Faure’s Requiem, Haydn’s Stabat Mater and The Seasons, as well as concert repertoire, having performed Mahler’s Fourth Symphony in Prague and Vienna. www.simoneriksman.com

Carlo Levi Minzi, Pianoforte, allievo di E. Cavallo, V. Natanson, P. Baumgartner e M. Horszowski, ha tenuto concerti nelle principali città d’ Europa (Sala Verdi di Milano, Salle Pleyel Parigi, Tonhalle Düsseldorf, Liederhalle Hamburg etc.) e negli Stati Uniti (Lincoln Center New York, Academy of Music Philadelphia) ed effettuato numerose registrazioni. Il suo repertorio comprende, oltre al ciclo integrale delle sonate di Mozart, Beethoven, Schubert e Skrjabin, più di cinquanta concerti per pianoforte e orchestra. È professore ordinario al Conservatorio G. Verdi di Milano ed è stato Visiting Professor presso prestigiose istituzioni russe e americane. Ha inciso l’integrale delle Sonate di Beethoven e Brahms con N. Brainin (1°violino del celebre Quartetto Amadeus) per la Ducale. Carlo Levi Minzi, Klavier, studierte bei E. Cavallo, V. Natanson in Moskau, P. Baumgartner und M. Horszowski. Er hat zahlreiche Recitals in allen grossen Musikmetropolen weltweit gegeben (Sala Verdi di Milano, Salle Pleyel Parigi, Tonhalle Düsseldorf, Liederhalle Hamburg und in Amerika im Lincoln Center New York, Academy of Music Philadelphia) und spielt als Solist mit namhaften Orchestern. Sein umfangreiches Repertoire umfasst sämtliche Sonaten von Mozart, Beethoven, Schubert und Skrjabin... Zahlreiche Rundfunk und CD- Aufnahmen ( u.a. Brahms

92 Sonaten mit N. Brainin, Schubert- und Liszt- Sonaten) spiegeln sein breites pianistisches Spektrum wider. Er ist Professor am Mailänder Konservatorium und wird häufig im Rahmen von Gastprofessuren exklusiver musikalischer Stiftungen und Institutionen nach Amerika und Russland eingeladen. Carlo Levi Minzi, Piano is a student of Enrica Cavallo, Vladimir Natanson, Paul Baumgartner and Mieczyslaw Horszowski, Carlo Levi Minzi has given concerts in all major halls throughout the world. His repertoire, which extends from Bach to contemporary, includes the complete cycles of Mozart, Beethoven, Schubert and Skrijabin Sonatas, as well as more than fifty piano concertos. He is currently Professor at the “G. Verdi” Conservatory of Music of Milan and has been Visiting Professor in prestigious institutions such as the City University of New York, The Mannes College of Music of New York, the Oberlin Conservatory. He has partnered Norbert Brainin (leader of the Amadeus Quartet) in recording the entire cycle of Beethoven and Brahms Sonatas.

Pasticceria-Gelateria Caffé Bar Centrale Piazza San Marco, 17 25088 Toscolano Maderno (BS) tel. 0365 541662

Limone sul Garda

Tutte le dodici camere sono ampie 93 e confortevoli, con vista lago. L’ORCHESTRA GIOVANILE ACCENTO della Stiria in Austria ha tenuto numerosi concerti in Italia, Germania e Austria. E’ una formazione di recente costituzione, in cui i giovani talenti emergenti suonano con grande entusiasmo raccogliendo esperienza nel campo musicale. Diretta e fondata dalla violinista e didatta Lore Schrettner questa orchestra è nota per la forte motivazione e per l’impegno dei suoi membri e quindi per la sua vivacità interpretativa con risultati di grande soddisfazione. Il repertorio include compositori di tutte le epoche. Das ACCENTO JUGENDORCHESTER setzt sich aus Musikschülern der Musikschule Knittelfeld (Österreich) zusammen. Die jungen Orchestermitglieder sind zwischen 9 und 15 Jahre alt und haben im Laufe der Jahre schon reichlich Orchestererfahrung gesammelt. Durch viele Auftritte (Weltwassertag Graz, Rotary Talente Konzerte,Benefizkonzert des Kiwanis-Clubs, Schlosskonzerte in der Steiermark, Silvesterkonzerte im Kulturhaus Knittelfeld) hat das Orchester einen großen Beliebtheitsgrad erreicht. Die Jugend musiziert mit Begeisterung und wählt die Stücke selber aus. Musikschuldirektorin Lore Schrettner studiert die Stücke ein und tritt bei den Konzerten in den Hintergrund, indem sie die 3. Violine spielt. The ACCENTO YOUTH ORCHESTRA, from Styria in Austria is has performed numerous concerts in Europe which have been highly acclaimed by their audience. Founded and directed by violinist Lore Schrettner the orchestra is known for the great motivation and dedication of the young members and for their lovely and lively interpretations. Their repertoire includes composers of all periods.

ENSEMBLE SERGIO GAGGIA Andrea Rucli, Pianoforte, è fondatore e promotore dell’ensemble, si è diplomato al Conservatorio di Firenze con Alessandro Specchi. Vincitore in numerose competizioni pianistiche. E’ stato prima allievo, poi partner in duo pianistico e assistente del pianista russo Konstantin Bogino, mentre ora continua da diversi anni un sodalizio di arte e amicizia con il violista e compositore Vladimir Mendelssohn. Ha partecipato a festival di musica da camera, tra cui quelli di Portogruaro, di Kuhmo in Finlandia, al Teatro dell’Ermitage di San Pietroburgo, del Sound Jerusalem in Israele, del Festival Pontino, e del Cantiere di Montepulciano. E’ direttore artistico del Festival di Musica da Camera a Cividale in Friuli. Yulia Berinskaja, Violino, figlia d’arte, si laurea con lode presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, perfezionandosi a Vienna con Dora Schwarzberg. Svolge intensa attività concertistica in Italia e all’estero e come didatta ha fondato la classe di Alto perfezionamento di violino presso l’Accademia Milano Music Masterschool. Incide per le etichette discografiche: Koch Records, Gramsapis e ArtClassic, SonArt Studio, Suonare News, Classica Viva, LimenMusic. Rossana Cauti, Viola, formatasi in Italia ed in Svizzera con Yuval Gotlibovich, Marco Fiorentini, Luca Ranieri. Si è esibita in festival internazionali tra i quali “New York Summer Festival”, “Southeast Missouri Chamber Music Festival”, “Aurora Chamber Music Festival”, “Southern Illinois Music Festival”. Collabora con l’Orchestra da Camera di Lugano e l’Orchestra “A. Vivaldi” di Como. Insegna presso l’Accademia “Cives Mundi” di Lugano. E’ fondatore del Festival Internazionale di Musica da Camera “Suoni d’Abruzzo”. Frieder Berthold, Violoncello, studia con Janos Starker a Bloomington negli Stati Uniti. Studia con il Quartetto Amadeus, il Quartetto Orlando, il Quartetto Bartok all’Orlando Festival, al FestiValGardena, suona in

94 trio con Norbert Brainin (primo Violino del Quartetto Amadeus), con Ferdinand Erblich e Michael Flaksman. www.frieder-cello.blogspot.com

ENSEMBLE SERGIO GAGGIA Andrea Rucli, Klavier, ist Gründer des Ensembles. Er studierte am Konservatorium von Florenz bei Alessandro Specchi. Im Anschluss besuchte er die Meisterkurse des russischen Pianisten Konstantin Bogino. Er ist Gastprofessor zahlreicher internationaler Festivals wie z. B. in Portogruaro, den Musikwochen im Teatro Olimpico in Vicenzo und dem bekannten Kuhmo Festival in Finnland. Mit dem Kammerorchester “I Cameristici” von Verona nahm er eine Cd u.a. mit Werken von Chausson. Er ist künstlerischer Leiter des Festivals von Cividale bei Udine. Yulia Berinskaja, Violine, kommt aus einer Künstlerfamilie. Sie hat am Konservatorium in Moskau studiert, ihre Ausbildung dann in Wien bei Dora Schwarzberg perfektioniert. Sie übt in Italien und international eine sehr aktive konzertistische Tätigkeit aus. An der Music Masterschool in Mailand bildet sie Schüler für Konzertexamen aus. Yulia Berinskaya hat für folgende Plattenlabels Musik eingespielt: Koch Records, Gramsapis e ArtClassic, SonArt Studio, Suonare News, Classica Viva, LimenMusic. Rossana Cauti, Viola, studierte bei Yuval Gotlibovich, Marco Fiorentini, Luca Ranieri. Sie ist Gast zahlreicher Festivals wie z.B.“New York Summer Festival”, “Southeast Missouri Chamber Music Festival”, “Aurora Chamber Music Festival”, “Southern Illinois Music Festival” und arbeitet mit diversen Orchestern wie dem l’Orchestra da Camera di Lugano und dem Orchestra “A. Vivaldi” in Como zusammen. Sie ist Gründerin und künstlerische Leiterin des Festivals Suoni degli Abruzzi bei Chieti. Frieder Berthold, Violoncello, Studium beim Amadeus Quartett in Köln und London und bei Janos Starker in den USA; Kammermusikpartner von Norbert Brainin (Amadeus Quartett) Ferdinand Erblich (Orlando Quartett) und Michael Flaksman. www.frieder-cello.blogspot.com

ENSEMBLE SERGIO GAGGIA Andrea Rucli, Piano, graduated at the Venice Conservatoire under A. Specchi. He attended masterclasses held by K. Bogino as his assistant and partner in chamber music. As soloist he performed with the Radio Orchestra of Slovenia, the Orchetra of Padova and Veneto and Sanremo Symphony Orchestra. A close friendship connects him to Vladimir Mendelssohn. He teaches masterclasses at the Kuhmo Festival in Finland. He is the artistic director of the Cividale Festival in Friuli. Yulia Berinskaja, Violin, graduated with honors in violin at the Moscow Tchaikovsky Conservatory, studying in Vienna with Dora Schwarzberg. She performs in Italy and all over Europe and as a teacher she is founder of the Academy Milano Music Masterschool. She works with many different recording labels: Koch Records, Gramsapis and ArtClassic, Sonart Studio, Playing News, Classic Viva, LimenMusic. Rossana Cauti, Viola, studied with Yuval Gotlibovich, Marco Fiorentini, Luca Ranieri. She has performed in internationally acclaimed chamber music festivals: “New York Summer Festival”, “Southeast Missouri Chamber Music Festival”, “Aurora Chamber Music Festival”, “Southern Illinois Music Festival”. She cooperates with Orchestra da Camera di Lugano and Orchestra “A. Vivaldi”, and runs her own coaching in Lugano, Switzerland,

95 Sole dopo l’aurora a Gargnano. Foto Francesco Aquila.

96 for the “Cives Mundi Academy”. She is the founder of “Suoni d’Abruzzo” Chamber Music Festival. Frieder Berthold, Cello, a student of Janos Starker in Bloomington at the Indiana University and the Amadeus Quartet in Cologne and London, has been a frequently invited soloist and a chamber musician in Europe, America, Russia, and Asia. www.frieder-cello.blogspot.com

Lars Grünwoldt, Baritono, nasce nel 1974 in Germania. Inizia gli studi presso la ‘Hochschule’ di Rostock e successivamente alla rinomata Scuola Superiore “Hans Eisler” di Berlino sotto la guida di Scott Weir. Frequenta i masterclass di Dietrich Fischer-Dieskau e Thomas Quasthoff. Vince numerosi concorsi e borse di studio (Mozarteum di Salisburgo e la Menhuin Foundation). Accanto a Jochen Kowalski canta presso la Opera di Berlino. Collabora con le più celebre orchestra come i Berliner Philharmoniker, Konzerhausorchester Berlin, Filarmonica di Praga. Si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale europee. Tramite il Coro della Radio e l’Opera di Berlino nascono preziose collaborazioni con Daniel Bareboim, Marek Janowski e Sir Simon Rattle. Regolarmente si esibisce nella Sala Filarmonica e nel Konzerthaus di Berlino. Lars Grünwoldt, Bariton, wurde in Mecklenburg geboren. Er begann sein Studium in Rostock bei A. Baldwin. Danach wechselte er an die Hanns Eisler Musikhochschule in Berlin, wo ihn Scott Weir ausbildete. Er besuchte zahlreiche Meisterkurse, u.a. bei Dietrich Fischer-Dieskau und Thomas Quasthoff. Er war Preisträger vieler bedeutender Wettbewerbe und wurde mit diversen Stipendien ausgezeichnet. An der Berliner Oper sang er an der Seite von J. Kowalski. Er arbeitete mit bedeutenden Regisseuren und Orchestern wie z. B. dem Konzerthausorchester Berlin, den Prager Symphonikern, den Berliner Sinfonikern zusammen. In Berlin verbindet ihn eine Zusammenarbeit mit den Dirigenten Daniel Barenboim, Marek Janowski und Simon Rattle. Regelmässig konzertiert er in der Berliner Philharmonie und dem Konzerthaus Berlin. Lars Grünwoldt, Baritone, was born in Germany. He started his studies under A. Baldwin at the Rostock Academy. He moved to the renowned Academy of Music Hans Eisler in Berlin, where he studied under Scott Weir. In the course of his studies he participated in numerous master classes, held by D. Fischer-Dieskau and T. Quasthoff. He cooperated with many important directors and with orchestras like the Konzerthausorchester Berlin, the Prague Symphony Orchestra, the Berliner Sinfoniker. His work in the Berlin Radio Choir has brought him together with Daniel Barenboim, Marek Janowski and Sir Simon Rattle. He regularly performs in the Berlin Philharmonie and the Konzerthaus Berlin.

Marco Ciampi, Pianoforte, nato a Napoli, ha studiato con A. Pennella, poi ha completato la formazione con diversi maestri importanti come A. Ciccolini, L. Howard, Maione, Marvulli, Spagnolo e D’Alessandro. Ha studiato anche composizione e Direzione d’Orchestra. E’ risultato vincitore del primo premio in più di trenta concorsi pianistici nazionali e internazionali grazie ai quali si è esibito presso molte tra le sale più prestigiose al mondo in cinque continenti (Carnegie Hall New York, Musikidomo Mosca, Seymor Theatre di Sydney) Le sue esecuzioni sono state trasmesse anche da molte stazioni radio, tra le altre Rai 3 e Radio Vaticana. Marco Ciampi, Klavier, gebürtiger Neapolitaner, studierte mit A. Pennella, später dann mit weiteren bekannten Pianisten, wie Aldo Ciccolini, L. Howard etc. Er studierte außer Klavier auch Komposition und Dirigieren. Er

97 gewann bei mehr als dreißig italienischen und internationalen Klavierwettbewerben den ersten Preis. So durfte er in einigen der berühmtesten Konzerthäuser (Carnegie Hall New York im letzten Jahr, Moskauer Konzerthaus und Seymor Theatre in Sydney) weltweit auftreten. Viele Radionsender, darunter auch Radio Vatikan und der Moskauer Klassik-Radiosender haben seine Aufführungen übertragen. Marco Ciampi, Piano, born in Naples studied with A. Pennella, A. Ciccolini, L. Howard, Maione, Marvulli, Spagnolo and D’Alessandro. He is winner of more than 30 national and international competitions performing for important societies in halls such as Carnegie Hall New York, International Center of Performing Arts in Moscow or Seymor Theatre in Sydney. His concerts were broadcasted in many countries and in Italy for Rai 3 and Radio Vaticana.

Sophie Westbrooke, Flauto dolce, inizia gli studi all’età di 5 anni con la madre. Nel 2014 vince il concorso della BBC Young Musician of the Year a Londra. Sophie ha anche un grande talento come compositrice, scrive per diversi formazioni esibendosi in Inghilterra e all’estero con diversi repertori che includono musiche medioevali fino alla musica contemporanea. Attualmente frequenta ancora la scuola Sevenoaks a Kent. Sophie Westbrooke, Blockflöte, begann bei ihrer Mutter im Alter von 5 Jahren das Flötenspiel, zunächst nur als Hilfe zum Notenlernen. 2014 gewann sie als den BBC Young Musician of the Year-Wettbewerb in London. Sophie ist auch eine begabte Komponistin. Ihre Werke bringt sie mit verschiedenen Ensemblen auch international zu Gehör. Ihr Repertoire reicht von mittelalterlicher Musik bis zur Moderne. Zur Zeit ist sie noch Schülerin in Sevenoaks in Kent. Sophie Westbrooke, Recorders, began playing the recorder with her mother at the age of five, as a way of learning to read music to aid her violin and piano studies. In 2014 she was a concerto finalist in the BBC Young Musician of the Year and only the second recorder player ever to reach the finals. She is a talented composer, is involved in many different music groups, performs in a wide repertoire of music from the medieval to the modern, enjoys studying conducting and all this while she is still a music scholar at Sevenoaks School (Kent).

James Akers, Liuto, ha studiato presso il Royal College of Music a Londra con Jakop Lindberg. Collabora con diversi gruppi e maestri come The Parley of Instruments, the Scottish, English and Irish Chamber Orchestras, The King’s Consort, The Hanover Band, English National Opera, Welsh National Opera, Opera North, Alison Balsom, Dame Emma Kirkby. Nel 2012 pubblica il suo solo cd “Thesaurus Harmonicus”. Attualmente insegna al Royal Conservatoire of Scotland. James Akers, Laute, studierte am Royal College of music in London bei Jakop Lindberg. Er arbeitet mit zahlreichen bedeutenden Ensemblen und Musikern zusammen, so z. B. The Parley of Instruments, the Scottish, English and Irish Chamber Orchestras, The King’s Consort, The Hanover Band, English National Opera, Welsh National Opera, Opera North, Alison Balsom, Dame Emma Kirkby. 2012 erschien seine erste Solo Cd unter dem Namen “Thesaurus Harmonicus”. Er unterrichtet am Royal Conservatoire of Scotland. James Akers, Lute, studied at the Royal College of Music, London, with Jakob Lindberg. He has worked with many famous English ensembles and musicians, such as The Parley of Instruments, the

98 Scottish, English and Irish Chamber Orchestras, The King’s Consort, The Hanover Band, English National Opera, Welsh National Opera, Opera North, Alison Balsom, Dame Emma Kirkby. His solo CD “Thesaurus Harmonicus” was released in 2012 and James is a lecturer at the Royal Conservatoire of Scotland. Christian Elin è un rinomato sassofonista, clarinettista, compositore e docente universitario fin dal termine dei suoi studi a Monaco e Basilea. Regolarmente è ospite di rinomate orchestre, fra le altre l’Opera e la Filarmonica di Monaco. In parallelo segue numerosi progetti solistici, ultimamente è stato eseguito a Brema in prima assoluta il suo concerto per sassofono e orchestra d’archi “Waves”. Der Saxophonist, Bassklarinettist undKomponist Christian Elin hat klassisches Saxophon studiert und sich dann demJazz und anderen Formen improvisierterMusik zugewandt. In seiner Biografie stehen Auftritte mit renommiertenOrchestern und Dirigenten auf bekannten Bühnen gleichberechtigt neben zeitgenössischen und experimentellen Projekten. The Saxophone and clarinet player Christian Elin was born in Munich in 1976. He regularly performs with leading orchestras such as the Symphonie Orchester des Bayerischen Rundfunks and the Münchener Philharmoniker as solo-saxophonist. Il pianista Maruan Sakas nasce nel 1985 a Erlangen in Baviera e vive dal 2004 a Monaco dove studia presso la Musikhochschule con Franz Massinger e Leonid Chzik. Insegna presso la medesima scuola. Vince numerose borse di studi del Steinway House di Weimar e della Fondazione Deutsche Studienstiftung e della Fondazione Yehudi Menuhin. Si esibisce nel ambito del Jazz come solista in tutta l’Europa. Der Pianist Maruan Sakas wurde 1985 in Erlangen geboren und lebt seit 2004 inMünchen, wo er zunächst Schulmusikund später Jazzklavier studierte. Seine Lehrer waren Franz Massinger und Leonid Chizik. Er unterrichtet an der Münchner Musikhochschule. Neben mehreren Bundespreisen erhielt er in Weimar den Jazzförderpreis des Steinway-Hauses München. Er ist stipendiat der Deutschen Studienstiftungsowie in der Förderung der Sir-Yehudi- Menuhin-Stiftung. Pianist Maruan Sakas was born in Erlangen in 1985 and since 2004 has been living in Munich, where he first studied Music for the Teaching Profession and jazz piano under Leonid Chizhik. Since 2010 he has been teaching at the Munich Conservatory, where he also leads the salsa band. In addition to winning several prizes he was also awarded the first prize for song improvisation at the competition for practical piano for music teachers in Weimar as well as the prize for young jazz pianists presented by the Steinway-Haus, Munich.

Maria Chiossi, Arpa, inizia all’età di nove anni presso il Conservatorio di Brescia sotto la guida di Anna Loro. A tredici anni vince il primo premio al Concorso Nazionale d’arpa “Victor Salvi”. Contemporaneamente coltiva il suo interesse per la filosofia, laureandosi con una tesi sulla natura del tempo musicale. Si trasferisce in Inghilterra per completare i suoi studi con l’arpa e diventa un’artista affermata a livello internazionale. Suona nelle più importanti sale da concerto in Europa. Esegue dei tour in Giappone, suona in Cina, rimane in Tailandia per quasi un anno come insegnante di arpa all’università di Bangkok. Attualmente lavora come prima arpa con diverse orchestre europee. Maria Chiossi, Harfe, studierte am Konservatorium in Brescia bei Anna Loro. Mit 13 Jahren gewann sie den

99 ersten Preis beim bekannten internationalen Wettbewerb “Victor Salvi”. Neben der Musik gilt ihr Interesse der Philosophie.Weitere Studien führten sie nach London an das Trinity College und schon wenige Jahre später begann ihre war international Karriere. Sie spielte nicht nur in den berühmtesten Konzertsälen Europas, sondern tourte auch durch Japan und China, blieb außerdem ein Jahr in Thailand als Professorin für Harfe an einer Universität in Bangkok. Sie ist Solo-Harfistin in verschiedenen europäischen Orchestern. Maria Chiossi, Harp, started playing at the age of nine when she entered the Conservatorio of Brescia, her hometown. She has studied at the University of Padua, Trinity College of Music London and has won various prizes and participated in several master classes with renowned harpists. She has performed with Riccardo Muti, Mischa Maisky, Michael Tilson Thomas and in 2013 was the principal harpist in the European Tour of the tenor Joseph Calleja. She freelances with many European orchestras.

Eduard Kunz, Pianoforte, nasce in Siberia e studia presso l’Accademia Gnessin e presso il Conservatorio Ciajkovski di Mosca con A. Diev e presso il Royal Northern College of Music a Manchester sotto la guida di N. Fisher e M. Ray. Nominato dalla Rivista BBC Magazine fra i dieci migliori pianisti della nuova generazione, ha vinto numerosi Concorsi: ‘The Grand Prix of George Enescu Competition’ a Bucaresti, ‘Richter Award’ della Fondazione Rostropovich, ‘The International Competition of New Orleans’, ‘The Cliburn International’, ‘Horowitz International Piano Competition’ e ‘Paderewski International’. Come solista è stato ospite del BBC Symphony Orchestra, della Philharmonia Orchestra London, della Scottish National Orchestra, della City of Birmingham Orchestra, Royal Liverpool Philharmonic, Deutsches Sinfonie Orchester, Royal Stockholm Philharmonic Orchestra. Si è esibito presso la Filarmonica di Berlino, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall, Royal Albert Hall di Londra presso il Louvre di Parigi. https://it.wikipedia.org/wiki/Eduard_Kunz Soundcloud https:// soundcloud.com/eduard-kunz-72043232/sets/eduard-kunz-live Facebook fun page https://www.facebook.com/ eduardkunzpianist/?ref=hl Eduard Kunz, Klavier, wurde in Sibirien geboren. Er studierte an der Gnessin Spezialschule und am Moskauer Konservatorium. Das BBC Music Magazin nominierte ihn als einen der 10 weltbesten Pianisten der neuen Generation. Als Gewinner hochrangiger internationaler Wetttbewerbe, darunter George Enescu Bukarest, New Orleans, Paderewski und Cliburn Wettbewerb, spielt er als Solist mit führenden Orchestern in ganz Europa, dem BBC Symphony Orchestra, BBC Scottish Symphony Orchestra and Royal Scottish National Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Royal Liverpool Philharmonic, Deutsches Symphonie-Orchester in der Berliner Philharmonie, dem Philharmonia Orchestra in derRoyal Albert Hall, dem Royal Stockholm Philharmonic Orchestra und dem Orchestre National du Capitole de Toulouse sowie Recitals in der Wigmore Hall in London, Bridgewater Hall in Manchester, Louvre in Paris, Concertgebouw di Amsterdam. https://it.wikipedia.org/wiki/Eduard_Kunz Soundcloud https://soundcloud.com/eduard-kunz-72043232/sets/ eduard-kunz-live Facebook fun page https://www.facebook.com/eduardkunzpianist/?ref=hl Eduard Kunz, Piano, was born in Siberia, studied at the Gnessin and at the Moscow Tchaikovsky Conservatoire. Named among 10 of tomorrow’s great pianists by the BBC Music Magazine, Eduard Kunz has performed and broadcast frequently with almost every major orchestra in the UK including BBC Symphony Orchestra and

100 Aurora verso Riva del Garda. Olio su tela cm. 70x70. Paolo Savegnago. Collezione privata.

101 BBC Concert Orchestra, BBC Scottish Symphony Orchestra and Royal Scottish National Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin at the Berlin Philharmonie, The Philharmonia Orchestra at the Royal Albert Hall, Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, as well as recitals at the Wigmore Hall in London, Bridgewater Hall in Manchester, Louvre in Paris, Concertgebouw in Amsterdam and Winterthur hall in Barcelona. Eduard is a winner of thirteen first prizes of International Piano Competitions including The Grand Prix of George Enescu Competition in Bucharest, the latest International Competition of the New Orleans and latest Paderewski International Piano Competition. He is a Verbier Festival laureate and a former BBC Radio 3, New Generation Artist. https://it.wikipedia.org/wiki/Eduard_Kunz Soundcloud https://soundcloud.com/eduard-kunz-72043232/sets/ eduard-kunz-live Facebook fun page https://www.facebook.com/eduardkunzpianist/?ref=hl

Vita Peterlin, Violoncello, nasce nel 1993 a Ljubljana in Slovenia. Studia presso l’Università di Musica- Danza e Arte a Graz in Austria con Julian Arp, e contemporaneamente a Lucerna con Christian Poltera. Vince importanti Concorsi Internazionali Ars Nova, Saleri, Temsig, Svirel e Val Tidone. Ottiene una Borsa di studio dalla Fondazione G. Magnani. Suona un violoncello del maestro francese Charles Brugère, affidato a lei dall’Università di Graz. Vita Peterlin, Violoncello, wurde 1993 in Ljubljana geboren. Ihre Ausbildung erfolgt u.a. in Österreich an der Kunstuniversität Graz bei Julian Arp und in Luzern bei Christian Poltera. Vita ist Preisträgerin vieler internationaler Wettbewerbe. Gewinnerin bei Ars Nova und beim Wettbewerb Saleri, Gewinnerin eines Stipendiums der G. Magnani Stiftung, zwei erste Preise beim Temsig Wettbewerb, in Val Tidone und Goldmedaille beim internationalen Musikwettbewerb Svirel. Sie spielt ein Cello des französischen Meisters Charles Brugère, Leihgabe der Kunstuniversität Graz. Vita Peterlin, Cello, was born in 1993 in Ljubljana, Slovenia. She is studying at the Music and Art University in Graz, Austria with Julian Arp and in Lucern, Switzerland with Christian Poltera. Winner of many national and international Competitions: Ars Nova, Saleri, Temsig, Svirel e Val Tidone and a schlarship from the G. Magnani foundation. Vita is playing a cello by the French luthier Charles Brugère a loan from the University in Graz.

Žan Trobas, Fisarmonica, inizia gli studi presso il Conservatorio di Maribor e continua presso l’Università di Musica Danza e Arte di Graz con Janne Rättya. Vince importanti concorsi per la fisarmonica classica a Temsig e Beltinci. In Giappone è finalista del Concorso JAA. Come solista e con diverse formazioni cameristiche si esibisce in tutta l’Europa e Giappone. Žan Trobas, Akkordeon, lernte das Akkordeonspiel am Konservatorium Maribor, beendete seine Ausbildung an der Kunstuniversität in Graz. Seit 2010 studiert er Interpretation mit Janne Rättya. Er gewann verschiedene internationale Wettbewerbe für klassisches Akkordeon und als Solist. Er gewann zweimal den ersten Preis im slowenischen Musikwettbewerb Temsig, ebenso beim internationalen Wettbewerb in Beltinci. Zudem gewann er den zweiten Preis auf dem sechsten JAA Wettbewerb in Japan. Als Solist und in verschiedenen Kammermusikensembles ist er an vielen Orten in Europa und Japan aufgetreten.

102 Žan Trobas, Accordion, began with his classical studies at the Conservatoire in Maribor, Slovenia, and with Janne Rättya at the University of Music and Art in Graz, Austria. Winner of several important Competitions in Temsig and Beltinci, finalist at the JAA Competition in Japan in 2013. He performs all over Europe and Japan as soloist and in various chamber music groups.

Alberto Nones, Pianoforte, si è diplomato a Trento sotto la guida di Antonella Costa, si è perfezionato in masterclass di P. Badura-Skoda, A. Ciccolini, S. Dorensky, C. Hellfer, L. Margarius e R. Zadra. Si è laureato in Filosofia all’Università di Bologna, alla London School of Economics. Già ricercatore all’Università di Cambridge e all’Università di Princeton, ha scritto e condotto per la RAI programmi radiofonici di divulgazione musicale e ha pubblicato libri. Docente in varie istituzioni e università, quali l’Università di Teramo, l’Università di Trento e l’Università degli Emirati Arabi Uniti, insegna presso la Civica scuola di musica di Recanati e all’Università della Svizzera Italiana a Lugano. Ha inciso per TAU Records e la integrale delle Mazurche di Chopin per Continuo Records. Alberto Nones, Klavier, hat am Konservatorium in Trient bei Antonella Costa und Franco Scala studiert und danach seine spezielle Konzertausbildung bei P. Badura-Skoda, A. Ciccolini, S. Dorensky, C. Hellfer, L. Margarius, R. Zadra durchlaufen. Gleichzeitig hat er in Bologna Philosophie studiert, in London einen Abschluss in Politischer Theorie absolviert und eine Doktorarbeit über internationale Studien geschrieben. Als Wissenschaftler hat er verschiedene Bücher über Musik veröffentlicht. Er ist Dozent an verschiedenen Institutionen und an der Universität von Lugano. Zudem hat er sämtliche Mazurken von Chopin auf CD für Continuo Records 2016 eingespielt. Alberto Nones, Piano, studied with Antonella Costa and Franco Scala and attended the masterclasses of P. Badura-Skoda, A. Ciccolini, S. Dorensky, C. Hellfer, L. Margarius, R. Zadra. He also graduated in Philosophy at the University of Bologna. At the London School of Economics a Master of Science in Political Theory, and completed his education with a PhD at the University of Trento. As a researcher at the University of Cambridge and and Post-Doc at Princeton University he has taught at various institutions, including the University of the United Arab Emirates, the University of Teramo and the University of Trento, and is currently teaching at the Music School of Recanati and at the University of Lugano. For Rai Radio, he published several books. His recent recordings include the complete Mazurkas by Chopin (Continuo Records, 2016). Luca Mengoni, Violino, ha compiuto gli studi a Pesaro sotto la guida di Rosetta Segreto. Ha frequentato i corsi con M. Fornaciari, P. Toso, D. Rossi, S. Pagliani, P. Prencipe, G. Franzetti, M. Marin, L. Spirer e F. Manara. Ad una intensa attività cameristica in varie formazioni affianca quella orchestrale, collaborando con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Estro Armonico, l’Orchestra Sinfonica delle Marche e i Solisti Abruzzesi. È docente presso la Civica scuola di musica di Recanati, di Tolentino e di Macerata. Suona un violino Roddiman M. del 1768. Luca Mengoni, Violine, hat am Konservatorium in Pesaro studiert und nach dem Studium seine Ausbildung bei bekannten Meistern wie M. Fornaciari, P. Toso, D. Rossi, S. Pagliani, P. Prencipe, G. Franzetti, M. Marin, L. Spirer e F. Manara. vervollständigt. Er erwarb ebenfalls ein Diplom als Violinpädagoge. Darüber hinaus hat er seine Ausbildung auch auf der Bratsche abgeschlossen. Er arbeitet mit bekannten Kammermusikensembles und

103 Orchestern (l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Estro Armonico, l’Orchestra Sinfonica delle Marche e i Solisti Abruzzesi) und spielt auf einem Instrument von M. Roddiman aus dem Jahr 1768. Luca Mengoni, Violin, graduated at the Conservatory of Pesaro under R. Segreto. He has subsequently attended Masterclasses with M. Fornaciari, P. Toso, D. Rossi, S. Pagliani, P. Prencipe, G. Franzetti, M. Marin, L. Spirer and F. Manara. He later graduated also in viola, and he is now completing a Master in Baroque violin at the Conservatorio in Cesena. He regularly plays as a soloist and in many chamber music ensembles, Orchestra Filarmonica Marchigiana, the Camerata Gigli and the Solisti Piceni. He teaches in Recanati and in Tolentino. He plays a Roddiman violin (1768). Marco Bernardin, Violoncello, è stato titolare della cattedra di Violoncello presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Molti suoi allievi suonano in importanti orchestre (Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala, Tonhalle di Zurigo, Orchestra Verdi di Milano, Camerata di Salisburgo) e alcuni hanno anche intrapreso una carriera solistica. Ha studiato con Libero Rossi e musica da camera con Bruno Mezzena a Trento, diplomandosi poi al Conservatorio di Piacenza. Contemporaneamente si è laureato presso la facoltà di Fisica dell’Università di Milano. Ha collaborato con orchestre prestigiose, come RAI di Milano, la “Haydn” di Trento e Bolzano e I Pomeriggi Musicali di Milano. Marco Bernardin, Violoncello, war zwischen 1982 und 2015 Professor für Violoncello am Konservatorium in Mailand. Viele seiner Schüler sind international anerkannte Orchestermusiker oder sogar Solisten. Bernardin hat Cello bei Libero Rossi und Kammermusik bei Bruno Mezzena studiert. Zusätzlich zur Musik ist er studierter Diplomphysiker. Er hat mit vielen Orchestern zusammengearbeitet. Marco Bernardin, Cello, has been Professor at the “G. Verdi” Conservatory of Milan. Many of his students are playing in important orchestras (Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala, Tonhalle Zürich, “Verdi” Orchestra of Milano, Camerata Salzburg) also as soloists. He studied with Libero Rossi graduating at the Conservatory of Piacenza. He also studied Physics at the University of Milan. He has cooperated with orchestras such as RAI (Milan), “Haydn” Orchestra of Bozen and Trento, and the Orchestra of the Pomeriggi Musicali di Milano.

Daniela Manusardi, Pianoforte, si diploma in pianoforte e composizione presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano ed in seguito in Germania, dove studia pianoforte e musica da camera con T.N.Baynov, A.Hernàdi, R. Kehrer presso la “Staatliche Hochschule für Musik” di Trossingen. Si esibisce in numerosi Festival e stagioni concertistiche in Italia, Germania, Svizzera, Danimarca, Romania, Bulgaria e Tailandia, sia in qualità di solista che in formazioni da camera. Ha effettuato registrazioni radiotelevisive in Italia, Svizzera (RTSI) e in Bulgaria. Insegna pianoforte principale presso il Conservatorio “E.Duni” di Matera. Daniela Manusardi, Klavier, studierte am Konservatorium von Mailand bei Carlo Levi Minzi und im Anschluss daran an der Musikhochschule in Trossingen bei T.N. Baynov, A. Hernàdi und R. Kehrer. Sie konzertiert in zahlreichen internationalen Konzertreihen und Musikfestivals in Italien, Deutschland, Schweiz, Dänemark, Rumänien, Bulgarien und Thailand als Solistin oder in Kammermusikformationen. Rundfun-k und CD Aufnahmen für den Sender Rai-RTSI in der Schweiz und in Bulgarien. Sie ist Dozentin am Konservatorium von Matera in der Region Basilicata.

104 Daniela Manusardi, Piano, studied with Carlo Levi Minzi at the Conservarory in Milan. Subsequently she studied in Germany at the Musikhochschule di Trossingen with T.N. Baynov, A. Hernàdi und R. Kehrer. She performs in many international Music festivals and concert series in Italy, Germany, Switzerland, Denmark, Romania and Thailand as soloist and chamber music. Recordings for broadcasting Rai in Italy, RTSI in Switzerland and Bulgaria. She is a teacher at the Conservatory of Matera in Abbruzzo.

Sara Pegoraro, Soprano, si è diplomata presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia e successivamente all’Istituto “F. Vittadini” di Pavia con il massimo dei voti e la lode. Ha proseguito poi gli studi con Claudio Desderi (Scuola di Fiesole), Montserrat Caballé, Alessandra Althoff Pugliese (Sommerakademie Mozarteum, Salisburgo) e Fernando Opa Cordeiro. Ha interpretato diversi ruoli operistici tra cui: Don Ettore (La Canterina, Haydn), Donna Rosina (Che Originali!, Mayr), Eugenia (Il Filosofo di Campagna, Galuppi), Donna Elvira (Don Giovanni, Mozart), la Seconda Dama (Die Zauberflöte, Mozart), Aida (Verdi). Sara Pegoraro, Sopran, hat am Konservatorium von Venedig studiert und anschliessend in Pavia mit Auszeichnung ihr Studium abgeschlossen. Weitere Studien folgten bei Claudio Desderi (Fiesole), Montserrat Caballé, Alessandra Althoff Pugliese (Sommerakademie am Mozarteum, Salzburg) und bei Fernando Opa Cordeiro. Sie ist in zahlreichen Rollen solistisch aufgetreten: Don Ettore (La Canterina, Haydn), Donna Rosina, Eugenia Galuppi, Donna Elvira (Don Giovanni, Mozart), la Seconda Dama (Die Zauberflöte, Mozart), Aida (Verdi). Sara Pegoraro, Soprano, studied at the Conservatoire in Venice and in Pavia at the Istituto “F. Vittadini”. She attended masterclasses with con Claudio Desderi (Scuola di Fiesole), Montserrat Caballé, Alessandra Althoff Pugliese (Sommerakademie Mozarteum, Salzburg) and Fernando Opa Cordeiro. She has been soloist in numerous operas: Don Ettore (La Canterina, Haydn), Donna Rosina, Eugenia Galuppi, Donna Elvira (Don Giovanni, Mozart), la Seconda Dama (Die Zauberflöte, Mozart), Aida (Verdi).

105 106 Alba da Salò, gennaio 2016. Foto Loretta Vicentini

L’aria riversa sulle cose terrene l’energia degli astri prima che il sole sorga: e’ l’alba. Levare gli occhi al cielo significa “andare oltre” la condizione mortale per accostarsi a Dio, secondo il pensiero scientifico di Seneca.

“Dall’etere luminosissimo fino a terra si estende l’aria, piu’ mobile, piu’ lieve e piu’ profonda della terra non meno che dell’acqua, ma piu’ spessa e piu’ pesante dell’etere, e di per se’ fredda e oscura. La luce e il calore le provengono da altri, ma non e’ sempre uguale a se stessa per tutta la sua estensione e’ modificata dagli elementi piu’ vicini”.

Ab aethere lucidissimo aer in terram usque diffusus est, agilior quidem tenuiorque et alior terris nec minus aquis, ceterum aethere spissior grauiorque, frigidus per se et obscurus. Lumen illi calorque aliunde sunt, sed non per omne spatium sui similis est: mutatur a proximis.

Lucio Anneo Seneca “Naturales quaestiones” I sec, d.C.

107 Villa La Limonaia APARTMENTS BED & BREAKFAST by LIANA Dove lo sciabordio delle onde si fonde con i riflessi della luna Wo sich das Spiel der Wellen mit dem Mondschein vereint

Camera “O’ sole mio”

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118 119 120 HotelHotel BogliacoBogliaco

L’ Hotel Bogliaco nasce dalla ristrutturazione di una Via C. Battisti, 4 Das Hotel Bogliaco ist eine antike Villa des 19. Jahrh. Villa ottocentesca offre ad uso gratuito un parcheggio mit allem modernen Komfort (Parkplatz nur für unsere e una spiaggia attrezzata, entrambi riservati ai soli 25080 Bogliaco (BS) Gäste), direkt am See, mit eigenem Strand exklusiv für ospiti dell’Hotel. Tel. 0365.71404 unsere Gäste. Aperto a tutti è invece il ristorante nel giardino Das Restaurant mit Seeterasse ist das ganze Jahr dell’Hotel direttamente a lago o durante la stagione [email protected] geöffnet und bietet kulinarische Spezialitäten der fredda nelle sale affrescate interne. www.hotelbogliaco.it Gardasee-Region.

121 Orchestra Accento Junior

Carlo Levi Minzi Christian Elin Maruan Sakas

Ensemble Novalis Simone Riksman

Milena Rodella

Yulia Berinskaya

Marco Ciampi

Andrea Rucli

Rossana Cauti

Lars Grünwoldt 122 Maria Chiossi

Kalandos Ensemble Massimo Giuseppe Bianchi Sophie Westbrooke

Eduard Kunz

James Akers

Vita Peterlin Daniela Manusardi

Andrea Rucli Sara Pegoraro Orchestra Haydn di Bolzano e Trento

Trio Nones

Žan Trobas

123 Un grazie di cuore va a tutti i nostri Sponsor, i sostenitori e alle tante persone che prestano il loro impegno gratuito e la loro professionalità per l’Associazione Cultura in Musica Limes. Besonderer Dank gilt allen unseren Sponsoren,Freunden, Mitarbeitern und unseren Mitgliedern. Many thanks to all our sponsors, friends, supporters and members of Association Cultura in Musica Limes. Collaborano; in Zusammenarbeit mit; in cooperation with: Marcella Andreoli, Mario Bardin, Riccardo Bergonzi, Frieder Berthold, Markus Berthold, Associazione Turistica Gargnano, Proloco Tremosine s/G, Proloco Tignale, Proloco Toscolano Maderno, Proloco Gargnano, Marijke Curtis, Padre Bruno Ducoli, Flaviano Ferrari, Marzia Ferretti, Maria Teresa Cazzago Bettoni, Esa e Guido Dusi, Karin Mahl, Thomas Baumgartner, Alberta Cavazza, Gabriele Galieni, Franco Ghitti, Pierangelo Girardi, Didi Lanzini, Sergio Lecchini, Don Giuseppe Mattanza, Don Roberto Baldassarri, Don Ruggero Chesini, Don Carlo Moro, Don Giuseppe Zacchi, Arianna Mazzon, Mario Nisoli, Bianca e Livio Perotti, Giusi Omboni, Giuliana Zumiani, Roberto Pozzo, Piero e Silvana Panciera, Carlo Rodella, Milena Rodella, Uta Rosebrock, Gabriella e Gabriele Seresina, Paolo Savegnago, Valeria Told, Cinzia Tonghini, Lino Ventimiglia, Fausto Vignolo, Fulvio e Titti Zezza. Direttore Artistico, Künstlerische Leitung, Artistic Director: Frieder Berthold. Fotografie; Fotos; Images by: Pierangelo Girardi, Roberto Pozzo, Franco Ghitti, Francesco Aquila, Alido Cavazzoni, Loretta Vicentini, Mario Tonincelli, Giovanni Arici, Riccardo Podavini, Stefano Schick, Maurizio Poinelli, Paolo Savegnago. Fotografie storiche di Giovanni Negri della Fondazione Negri di Brescia. Traduzioni, Übersetzungen, Translations: Marijke Curtis (English); Uta Rosebrock (Deutsch). Graphic design: Paolo Savegnago Ringraziamo per il sostegno; With the kind support of: Marjke Curtis, Gianfranco Scanferlato del Garnì Riviera di Gargnano, Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Via Statale 11 Maderno Comune di Tremosine s/G, Comune di Tignale, Comune di Gargnano, Comune di Toscolano Maderno, Comune di Tel. 0365-540200 Gardone Riviera, Cassa Rurale Alto Garda.

124 L’Associazione Cultura In Musica Limes si é costituita nel febbraio 2008 per iniziativa di Frieder Berthold, Silvio Fava, Milena Rodella e Fausto Vignolo per la realizzazione di questo libretto allo scopo di diffondere la musica classica ed allo stesso tempo per valorizzare la cultura, le tradizioni, la storia e la bellezza del territorio gardesano. Associazione Cultura in Musica Limes

Via Nanzello 10 25010 Limone sul Garda Direzione Artistica: Frieder Berthold cell. 338.3246226 [email protected] www.culturainmusicalimes.com Presidente Associazione: Milena Rodella cell. 338.9609016 e-mail: [email protected] Segretario: Fausto Vignolo Consiglieri: Uta Rosebrock, Mario Nisoli Marzia Ferretti, Andrea Zanini P. IVA e C/F: 02982400984 IBAN:IT 16 S 08016 54640 0000 07330538 BIC:CCRTIT2104P

Un grazie di cuore va a tutti i nostri Sponsor, i sostenitori e alle tante persone che prestano il loro impegno gratuito e la loro professionalità per l’Associazione Cultura in Musica Limes. Besonderer Dank gilt allen unseren Sponsoren, Freunden, Mitarbeitern und unseren Mitgliedern. Many thanks to all our sponsors, friends and supporters and members of Association Cultura in Musica Limes.

In copertina: Alba sul lago da Limone verso Riva del Garda. Foto Pierangelo Girardi. I luoghi della Musica Riva d/G Lido Palace, pag. 20

Limone s/G Chiesa di San Benedetto, pag. 24

Pieve di Tremosine s/G Chiesa di San Giovanni, pag. 29 Campione di Tremosine s/G Tignale Univela Beach, pag. 32 Santuario di Montecastello, pag. 37 Piovere di Tignale, Chiesa di San Marco, pag. 41 Gargnano Palazzo dei Conti Bettoni, pag. 47 Convento di San Tommaso, pag. 51 Navazzo, Villa Sostaga, pag. 56 Toscolano Maderno Marina di Bogliaco, pag. 61 Golf Club Bogliaco, pag. 71 Chiesa San Pier d’Agrino, pag. 67 Museo della Carta, pag. 76 Museo della Carta, pag. 78 Gardone Riviera Villa Alba, pag. 83

San Felice del Benaco Isola del Garda, pag. 88

Info: +39.338.3246226 e-mail: [email protected] www.culturainmusicalimes.com