Fernanda Pivano
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Post/teca materiali digitali a cura di sergio failla 08.2009 ZeroBook 2011 Post/teca materiali digitali Di post in post, tutta la vita è un post? Tra il dire e il fare c'è di mezzo un post? Meglio un post oggi che niente domani? E un post è davvero un apostrofo rosa tra le parole “hai rotto er cazzo”? Questi e altri quesiti potrebbero sorgere leggendo questa antologia di brani tratti dal web, a esclusivo uso e consumo personale e dunque senza nessunissima finalità se non quella di perder tempo nel web. (Perché il web, Internet e il computer è solo questo: un ennesimo modo per tutti noi di impiegare/ perdere/ investire/ godere/ sperperare tempo della nostra vita). In massima parte sono brevi post, ogni tanto qualche articolo. Nel complesso dovrebbero servire da documentazione, zibaldone, archivio digitale. Per cosa? Beh, questo proprio non sta a me dirlo. Buona parte del materiale qui raccolto è stato ribloggato anche su girodivite.tumblr.com grazie al sistema di re-blog che è possibile con il sistema di Tumblr. Altro materiale qui presente è invece preso da altri siti web e pubblicazioni online e riflette gli interessi e le curiosità (anche solo passeggeri e superficiali) del curatore. Questo archivio esce diviso in mensilità. Per ogni “numero” si conta di far uscire la versione solo di testi e quella fatta di testi e di immagini. Quanto ai copyright, beh questa antologia non persegue finalità commerciali, si è sempre cercato di preservare la “fonte” o quantomeno la mediazione (“via”) di ogni singolo brano. Qualcuno da qualche parte ha detto: importa certo da dove proviene una cosa, ma più importante è fino a dove tu porti quella cosa. Buon uso a tutt* sergio Questa antologia esce a cura della casa editrice ZeroBook. Per info: [email protected] Per i materiali sottoposti a diversa licenza si prega rispettare i relativi diritti. Per il resto, questo libro esce sotto Licenza Creative Commons 2,5 (libera distribuzione, divieto di modifica a scopi commerciali). Post/teca materiali digitali a cura di Sergio Failla 08.2009 (solo testo) ZeroBook 2011 Post/teca 3 Agosto 2009 3/8/2009 3/8/2009 Fitwalking, l'arte di camminare Fitwalking, l'arte di camminare Passeggiare per mantenersi in salute Passeggiare per mantenersi in salute La nuova arte di camminare si chiama FitWalking, letteralmente "camminare per la forma fisica". Ed è proprio per mantenersi in forma, ritrovare equilibrio e benessere che molti già praticano questa nuova disciplina. Per metterla in pratica non basta una comune passeggiata però: il fitwalking, infatti, insegna a camminare nella maniera giusta per ritrovare la salute. Il fitwalking è, stranamente, made in Italy (anche se ideato seguendo la scia del sistema americano), e il suo ideatore e campione italiano di Atletica, Maurizio Damilano (che, nonostante il nome, non viene da Milano ma da Cuneo) afferma che è adatta a tutti in quanto non richiede particolari attrezzature o conoscenze. È un metodo che vede l’essere umano nel suo insieme percependolo, cioè, da un punto di vista olistico. Insegna quindi a prendere il ritmo giusto, non soltanto nelle camminate ma anche nella vita; così frenetica e poco adatta alla nostra natura. Attraverso il fitwalking si può prendere una pausa da questo frenetismo con la libertà di muoversi alla velocità desiderata, fermandosi una volta tanto anche a guardare davvero le cose intorno a noi evitando di subirle, come al solito, senza nemmeno accorgersene. Sul sito ufficiale si legge che "Fare fitwalking con regolarità è un po’ come tornare indietro nel tempo, quando camminare era l’unica vera forma di locomozione". Esistono tre tipi di fitwalking: Lifestyle, Performer Style e Sport Style. Il primo è dedicato a chi desidera fare fitwalking unicamente per svago. A chi ama fare passeggiate e godersi la bellezza della natura. Il performer Style, invece, è pensato per chi intende la camminata non solo come momento di relax ma anche come benessere e fitness allo scopo di ottenere benefici fisici come maggiore tonicità a muscoli, riduzione della massa grassa ecc. L’ultimo, lo sport style, è adatto ai veri sportivi. Questo tipo di fitwalking prevede anche allenamenti specifici e gare. TUTTO IN MOVIMENTO Il fitwalking è considerato uno sport completo perché coinvolge tutto il corpo: - Piedi: il suo movimento corretto è di fondamentale importanza in quanto governa tutte le attività delle gambe, del bacino, del tronco, delle braccia e delle spalle. 5 Post/teca - Gambe: con queste si esegue un movimento energico per tonificare i muscoli. - Anche e tronco: è necessario muoversi con assoluta naturalezza a livello del bacino in quanto questo, insieme alle anche, permette di mantenere fluido il movimento e tonificare i muscoli laterali del tronco e del girovita. - Braccia: anche se non sembra sono necessarie per l’impulso della camminata. - Spalle: non devono essere piegate troppo in avanti o indietro per mantenere il busto ben eretto. - Collo e testa: anche questi sono di fondamentale importanza per una corretta postura. Per maggior informazioni http://www.fitwalking.it/ [email protected] Luigi Mondo & Stefania Del Principe La nuova arte di camminare si chiama FitWalking, letteralmente "camminare per la forma fisica". Ed è proprio per mantenersi in forma, ritrovare equilibrio e benessere che molti già praticano questa nuova disciplina. Per metterla in pratica non basta una comune passeggiata però: il fitwalking, infatti, insegna a camminare nella maniera giusta per ritrovare la salute. Il fitwalking è, stranamente, made in Italy (anche se ideato seguendo la scia del sistema americano), e il suo ideatore e campione italiano di Atletica, Maurizio Damilano (che, nonostante il nome, non viene da Milano ma da Cuneo) afferma che è adatta a tutti in quanto non richiede particolari attrezzature o conoscenze. È un metodo che vede l’essere umano nel suo insieme percependolo, cioè, da un punto di vista olistico. Insegna quindi a prendere il ritmo giusto, non soltanto nelle camminate ma anche nella vita; così frenetica e poco adatta alla nostra natura. Attraverso il fitwalking si può prendere una pausa da questo frenetismo con la libertà di muoversi alla velocità desiderata, fermandosi una volta tanto anche a guardare davvero le cose intorno a noi evitando di subirle, come al solito, senza nemmeno accorgersene. Sul sito ufficiale si legge che "Fare fitwalking con regolarità è un po’ come tornare indietro nel tempo, quando camminare era l’unica vera forma di locomozione". Esistono tre tipi di fitwalking: Lifestyle, Performer Style e Sport Style. Il primo è dedicato a chi desidera fare fitwalking unicamente per svago. A chi ama fare passeggiate e godersi la bellezza della natura. Il performer Style, invece, è pensato per chi intende la camminata non solo come momento di relax ma anche come benessere e fitness allo scopo di ottenere benefici fisici come maggiore tonicità a muscoli, riduzione della massa grassa ecc. L’ultimo, lo sport style, è adatto ai veri sportivi. Questo tipo di fitwalking prevede anche allenamenti specifici e gare. TUTTO IN MOVIMENTO Il fitwalking è considerato uno sport completo perché coinvolge tutto il corpo: - Piedi: il suo movimento corretto è di fondamentale importanza in quanto governa tutte le attività delle gambe, del bacino, del tronco, delle braccia e delle spalle. - Gambe: con queste si esegue un movimento energico per tonificare i muscoli. - Anche e tronco: è necessario muoversi con assoluta naturalezza a livello del bacino in 6 Post/teca quanto questo, insieme alle anche, permette di mantenere fluido il movimento e tonificare i muscoli laterali del tronco e del girovita. - Braccia: anche se non sembra sono necessarie per l’impulso della camminata. - Spalle: non devono essere piegate troppo in avanti o indietro per mantenere il busto ben eretto. - Collo e testa: anche questi sono di fondamentale importanza per una corretta postura. Per maggior informazioni http://www.fitwalking.it/ [email protected] Luigi Mondo & Stefania Del Principe ------------------------ Tra vent'anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. > Mark Twain ---------------------------------- 1 Agosto 2009 DIBATTITO L'irrosolto lascito della rivoluzione sessuale Condivido tutte le preoccupazioni di Michela Marzano sulla sorte delle donne «ai tempi del Cavaliere» (la Repubblica del 30 luglio): nel contesto del sistema mediatico e culturale oggi dominante, esse si sentono sempre più umiliate, vedendo il loro corpo ridotto a oggetto di consumo e avvertendo la crescente impossibilità di "esprimersi" indipendentemente dallo sguardo degli uomini. Il dissenso dalla Marzano comincia subito, però, quando essa individua nel 1968 e soprattutto nella rivoluzione sessuale degli anni Settanta un momento di svolta, che avrebbe consentito alle donne di «disporre finalmente del proprio corpo» e a tutti (uomini e donne!) di lottare per costruire secondo libertà la propria vita. Ancora una volta il 1968 e gli anni Settanta vengono indebitamente mitizzati. Nessuno vuole negare il rilievo sociologico di quegli anni, ma continuare ad attribuire loro il merito di aver (per la prima volta!) messo in discussione il «vecchio sistema patriarcale» che avrebbe governato per millenni il 7 Post/teca rapporto tra i sessi è profondamente mistificante. Riconosciamo almeno che è dall’avvento del cristianesimo che uomini e donne sono considerati assolutamente pari in dignità