Corporazione Piloti Messina
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3° Trofeo “Città Di Letojanni” 10^ Prova Del Grand Prix Provinciale Dei Due Mari Letojanni (ME) - 15 Dicembre 2013 Classifica Assoluta - Km
3° Trofeo “Città di Letojanni” 10^ Prova del Grand Prix Provinciale dei Due Mari Letojanni (ME) - 15 Dicembre 2013 Classifica Assoluta - Km. 6,15 Ordine Numero Tempo Impiegato Media Ritardo Cat. Nome Società Arrivo Pettorale (GG:HH:MM:SS:MS (Km/h) sul primo ) 1 49 MM65 (1) Vinciguerra Francesco Marathon Club Taormina 00:00:25:50.399 04.12 2 200 NO_CM (1) Muscolino Emanuele 00:00:26:19.559 04.16 00:00:29.160 3 61 MF40 (1) Pistone Maria Forte Gonzaga 00:00:26:54.100 04.22 00:01:03.701 4 91 ASS_F (1) Satullo Livia Torrebianca 00:00:27:06.509 04.24 00:01:16.110 5 11 TF (1) Colafati Francesca Filippide Messina 00:00:27:26.639 04.27 00:01:36.240 6 48 MM60 (1) Barbera David Marathon Club Taormina 00:00:27:50.049 04.31 00:01:59.650 7 23 TF (2) Castorina Valentina Podistica Messina 00:00:27:52.779 04.32 00:02:02.380 8 28 MF40 (2) Indelicato Maria Podistica Messina 00:00:27:54.099 04.32 00:02:03.700 9 60 MF50 (1) Pirrone Giuseppina Forte Gonzaga 00:00:28:06.329 04.34 00:02:15.930 10 50 MM65 (2) Pilota Carmelo Marathon Club Taormina 00:00:28:17.000 04.35 00:02:26.601 11 59 MF40 (3) Oteri Caterina Forte Gonzaga 00:00:29:01.279 04.43 00:03:10.880 12 94 MF40 (4) Trifirò Domenica Lucia Club Atl. Torrese 00:00:29:08.259 04.44 00:03:17.860 13 95 MF45 (1) Lo Surdo Emilia Club Atl. -
01.Elencotesi (2002-2012)
ELENCO TESI IN FORMATO ELETTRONICO DAL 2002 AL 2012 (DIVISO PER ANNO ACCADEMICO E IN ORDINE ALFABETICO DI LAUREANDO) - 0 - ANNO ACCADEMICO 2000/2001 N. TESISTA TITOLO RELATORE CdS Tra luce e buio: sala cinematografica lungo il torrente 1917 Ragusa Pietro Simone Rita SAR Calopinace ANNO ACCADEMICO 2001/2002 N. TESISTA TITOLO RELATORE CdS 822 Buffon Domenico Progetto di una residenza integrata in uno spazio pubblico Partenope Renato TAU 1588 Priola Basilio Progetto di parcheggio integrato allo spazio pubblico Partenope Renato SAR 845 Santamaria Giusi Progettare con il sole Lauria Massimo 845 Trimarchi Valentina Progettare con il sole Lauria Massimo - 1 - ANNO ACCADEMICO 2002/2003 N. TESISTA TITOLO RELATORE CdS Riqualificazione paesaggistica del lungomare di Marina di 1 Abatematteo Daniela Celestini Gianni Gioiosa Jonica 129 Abela Nicoletta Un nuovo ponte sulla fiumara S. Agata Thermes Laura Il progetto dell'esistente e la città meridionale. Calopinace e il 485 Aglesi Concettina Thermes Laura suo argine Storia e conservazione dei fabbricati dei Carafa a Bruzzano 165 Agostino Caterina Simonetta Giuseppe SCBBA Zeffirio Ridefinizione di un territorio tra Locri e Roccella. Il Parco del 102 Agostino Giuseppina Quistelli Antonio Architettura Torbido 171 Storia e conservazione del ponte sul fiume Angitola nel Albano Giovanni Ceradini Vittorio SCBAA comune di Pizzo Calabro Progetto per la riqualificazione spaziale e funzionale dell’area 196 Alessio Rocco Neri Gianfranco Architettura compresa tra Pietrenere e il fiume Petraie a Palmi Gerace tra XVI e XVII secolo. Conservazione e restauro delle 604 Alfieri Angela tre chiese della “Piana”: Santa Maria di Monserrato, Santa SCBAA Francesca Romano, Santa Maria della Grazie 152 Amato Gaspare La fascia costiera sud di Messina: un nuovo scenario urbano De Cola Bruno Architettura Emergenze storicizzate. -
Studi E Strumenti 4, 2001-2002
Archivio di Stato di Palermo Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica Quaderni Studi e strumenti 4 2001-2002 PREFAZIONE La Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Palermo aveva avviato, negli anni scorsi, una esperienza positiva con la pubblicazione dei Quaderni. Vorremmo continuare e, se possibile, stabiliz- zare quella esperienza. Nel programmare la attività dei Quaderni vorremmo prefiggerci degli obiettivi. Vorremmo saperci rivolgere in modo privilegiato agli utenti diretti della Scuola, ai numerosi giovani – e anche meno giovani – che hanno scelto e scelgono di accedere alla Scuola APD di Palermo. In questa prospettiva si privilegeranno i testi di interventi “esterni”, ad integrazione delle lezioni dei docenti interni delle varie discipline. Nell’alveo di una fortemente auspicata politica di valorizzazione del pa- trimonio archivistico, vorremmo potere dedicare uno spazio – auspicabil- mente sempre più vasto – alla edizione di strumenti di descrizione dei fondi e/o delle serie che si conservano presso il nostro Istituto. Vorremmo, se pos- sibile, dedicare una apposita sezione a specifiche ricerche che muovano dal- la analisi dei fondi che qui si conservano. L’impegno vorrà essere a che alla composizione delle suddette sezioni concorrano, prevalentemente, compe- tenze interne all’Archivio di Stato di Palermo ovvero competenze formatesi in attività collaborative con l’Istituto. Il che non esclude la collaborazione e l’interazione con competenze di diversa appartenenza. Nell’avviare la ripresa di una positiva esperienza è opportuno interro- garsi circa la missione, oggi, delle Scuole di APD. Da anni sembrava avviata una riforma che tenesse conto di nuove esigenze, di diverse prospettive che la professione degli archivisti vive. -
Archivio Storico Messinese - 50
SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA ARCHIVIO STORICO MESSINESE - 50 - o l.Jj ,.....; o :> S iracusanre ", M E S S I N A 1987 ARCHIVIO STORICO MESSINESE PERIODICO DELLA SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA Autorizzazione n. 8225 Tribunale di Messina del 18·XI-1985 - ISSN 0392-0240 Direzione e Amministrazione presso l'Università degli Studi - 98100 MESSINA COMITATO DIRETTIVO Sebastiana Consolo Langher, Presidente Maria Alibrandi, v. Presidente Salvatore Bottari Vittorio Di Paola, v. Presidente Federico Martino Rosario Moscheo Giacomo Scibona Angelo Sindoni, Direttore Responsabile REDAZIONE Giacomo Scibona, coordinatore generale Giovanni Molonia Rosario Moscheo SOMMARIO: S. BOSCARINO SA ALBERTI Il Duomo di Messina dopo il terremo Note sul monastero basiliano di to del 1908 tra consolidamento e ri- San Michele Arcangelo il N uovo in costruzione ........................................................ Pago 5 Troina .. _............... ".......................... ".. """ .... "..... » 123 V. LA ROSA G. MOLONIA La chiesa di S. Elia a Noto antica.... Pago 45 La chiesa di Sant'Andrea Avellino e la "seconda casa" dei Teatini a Mes- A. FAZIO-G. GIORGIANNI sina ...... "........................ " ..................................... .. » 157 La Chiesa di S. Maria di Portella (Messina) ............... ".... """"""" ....... ".".............. Pago 77 In copertina: Provincia Messanen.sis vel Mamertina, da Atlante delle Provincie Cappuccine, Roma 1640 c. (Collezione Luciano Ordile). ARCHIVIO STORICO MESSINESE Periodico fondato nel Millenovecento SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA ARCHIVIO STORICO MESSINESE - 50 - III serie - XLI Vol. 50° dalla fondazione M E S S I N A 1987 SALVATORE BOSCARINO IL DUOMO DI MESSINA DOPO IL TERREMOTO DEL 1908 TRA CONSOLIDAMENTO E RICOSTRUZIONE * Il Duomo della città di Messina era uno dei maggiori esempi dell'architettura medioevale della Sicilia e del Mez zogiorno d'Italia; esso ha avuto attraverso i tempi una vita tormentata, contrassegnata da crolli, incendi e molteplici in- terventi di ammodernamento e di trasformazione. -
The Royal Citadel of Messina. Hypothesis of Architectural
Defensive Architecture of the Mediterranean. XV to XVIII centuries / Vol II / Rodríguez-Navarro (Ed.) © 2015 Editorial Universitat Politècnica de València DOI: http://dx.doi.org/10.4995/FORTMED2015.2015. 1716 The Royal Citadel of Messina. Hypothesis of architectural restoration for the conservation and use Fabrizio Armaleoa, Marco Bonnab, Maria Grazia Isabel Brunoc, Sebastiano Buccad, Valentina Cutropiae, Nicola Faziof, Luigi Feliceg, Federica Gullettah, Vittorio Mondii, Elena Morabitol, Carmelo Rizzom aESEMeP, Messina, Italy, [email protected],bESEMeP, Messina, Italy, [email protected], cESEMeP, Messina, Italy, [email protected], dESEMeP, Messina, Italy, [email protected], eESEMeP, Messina, Italy, [email protected], fESEMeP, Messina, Italy, [email protected], g ESEMeP, Messina, Italy, [email protected], hESEMeP, Messina, Italy, [email protected], iESEMeP, Messina, Italy, [email protected], lESEMeP, Messina, Italy, [email protected], mESEMeP, Messina, Italy, [email protected] Abstract The hypothesis of architectural restoration wants to ensure the conservation and the use of the Royal Citadel through a conscious reinterpretation of the work and a cautious operation of image reintegration. The Royal Citadel of Messina, wanted by the King of Spain Charles II of Habsburg, was designed and built, at the end of the XVII century, by the military engineer Carlos de Grunenbergh. It is a "start fort" located at the entrance of its natural Sickle port, that is a strategic place for controlling the Strait of Messina, the port and especially the people living here. The project is neither retrospective or imitative of the past forms, nor free from the constraints and guidelines resulting from the historical-critical understanding, but conducted with conceptual rigor and with the specific aim of transmitting the monument to the future in the best possible conditions, even with the assignment of a new function. -
I Terremoti E I Maremoti Dello Stretto Di Messina Dal Mondo Antico Alla Fine Del XX Secolo: Descrizioni E Parametri
estratto dal volume: Il terremoto e il maremoto del 28 dicembre 1908: analisi sismologica, impatto, prospettive, a cura di G.Bertolaso, E.Boschi, E.Guidoboni e G.Valensise, DPC–INGV, Roma–Bologna 2008, 813 pp. I terremoti e i maremoti dello Stretto di Messina dal mondo antico alla fine del XX secolo: descrizioni e parametri Alberto Comastri e Dante Mariotti Un excursus storico di oltre duemila anni sintetizza le conoscenze atte- state da fonti scritte. Antiche testimonianze, annotazioni in codici me- dievali, ma anche dettagliate relazioni di epoca moderna e rilevazioni contemporanee consentono di delineare un quadro il più possibile com- pleto della sismicità di quest’area, abitata fin dai tempi più remoti. Emergono diversi terremoti minori, alcuni dei quali quasi dimenticati, che tuttavia confermano un’immagine dell’attività sismica nell’area dello Stretto caratterizzata da eventi frequenti, ma dominata da rari ter- remoti catastrofici. Un’esplorazione nella storia sismica dello Stretto L’abate Giuseppe Mercalli, nel suo classico studio I terremoti della Calabria meri- dionale e del messinese (1897), definì 18 “centri sismici” – oggi diremmo aree sismo- genetiche – da cui si originavano i terremoti che periodicamente colpivano la parte meridionale della Calabria e il messinese. Tra questi, Mercalli non considerò il “cen- tro sismico” dello Stretto di Messina, perché riteneva che le notizie di cui era in pos- sesso, relative a terremoti localizzati a Messina e a Reggio Calabria, fossero effetti lo- cali di terremoti originati in aree adiacenti, soprattutto nella zona della Piana di Gioia Tauro, di cui fossero rimasti ignorati gli effetti nelle aree epicentrali. Dopo il catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908, Mercalli (1909) fu costretto a rivedere la sua ipotesi precedente e, al termine dello studio dedicato a quell’evento straordinario, riconobbe l’esistenza del “centro sismico” Reggio–Messina, a cui colle- gò oltre al terremoto del 1908, gli altri eventi di cui aveva notizia. -
Rivista Di Temi Di Critica E Letteratura Artistica
Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica numero 3 - 20 maggio 2011 Direttore responsabile: Giovanni La Barbera Direttore scientifico: Simonetta La Barbera Comitato Scientifico: Claire Barbillon, Franco Bernabei, Silvia Bordini, Claudia Cieri Via, Rosanna Cioffi, Maria Concetta Di Natale, Antonio Iacobini, César García Álvarez, Simonetta La Barbera, Donata Levi, François-René Martin, Emilio J. Morais Vallejo, Massimiliano Rossi, Gianni Carlo Sciolla, Philippe Sénéchal. Redazione: Carmelo Bajamonte, Francesco Paolo Campione, Roberta Cinà, Nicoletta Di Bella, Roberta Priori, Roberta Santoro. Progetto grafico, editing ed elaborazione delle immagini: Nicoletta Di Bella e Roberta Priori. Università degli Studi di Palermo ISSN: 2038-6133 - DOI: 10.4413/RIVISTA Facoltà di Lettere e Filosofia Copyright © 2010 teCLa – Tribunale di Palermo – Autorizzazione n. 23 del 06-10-2010 Dipartimento di Studi culturali http://www.unipa.it/tecla __________________________________________________________ Società Italiana di Storia della Critica d’Arte © 2010 Università degli Studi di Palermo Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica numero 3 - 20 maggio 2011 48 Simonetta La Barbera Presentazione 12 Carmelo Bajamonte L’iter editoriale del “Mercurio siculo o sia collezione enciclopedica di materie, e argomenti relativi alle arti, scienze, e belle lettere” (1818) 26 Nicoletta Di Bella Musica nel “Poliorama pittoresco” 50 Jolanda Di Natale La modernità raggiunta: il rinnovamento della vita musicale a Palermo tra Otto e Novecento attraverso la nuova stampa periodica specializzata (“La Sicilia musicale” 1894-1910; “L’arte musicale” 1898; la “Rassegna d’arte e teatri” 1922-1936) 86 Marcella Marrocco Stefano Bottari direttore di “Arte antica e moderna” (1958-1966). Note sull’arte meridionale Proprietà artistica e letteraria riservata all’Editore a norma della Legge 22 aprile 1941, n. -
2015 FORMED Orihuela.Pdf
PROCEEDINGS of the International Conference on Modern Age Fortifications of the Western Mediterranean Coast FORTMED 2015 DEFENSIVE ARCHITECTURE OF THE MEDITERRANEAN XV TO XVIII CENTURIES Vol. II Editor Pablo Rodríguez-Navarro Universitat Politècnica de València. Spain EDITORIAL UNIVERSITAT POLITÈCNICA DE VALÈNCIA Colección Congresos UPV Los contenidos de esta publicación han sido evaluados por el Comité Científico que en ella se relaciona y según el procedimiento que se recoge en http://ocs.editorial.upv.es/index.php/FORTMED/FORTMED2015 © editor Pablo Rodríguez-Navarro © de los textos: los autores © 2015, de la presente edición: Editorial Universitat Politècnica de València www.lalibreria.upv.es / Ref.: 2111_04_01_01 Imprime: ISBN : 978-84-9048-377-0 (obra completa) ISBN : 978-84-9048-426-5 (Vol. II) DOI: http://dx.doi.org/10.4995/CONGR.2015 Modern Age Fortifications of the Western Mediterranean Coast. Se distribuye bajo una licencia de Creative Commons Reconocimiento-NoComercial-SinObraDerivada 4.0 Internacional. Basada en una obra en http://ocs.editorial.upv.es/index.php/Congreso (URL del congreso en OCS) IV Defensive Architecture of the Mediterranean. XV to XVIII centuries / Vol II / Rodríguez-Navarro (Ed.) © 2015 Editorial Universitat Politècnica de València Table of contents Preface .................................................................................................................................................... XV Contributions .......................................................................................................................................... -
Messinesi Insigni Del Sec. Xix Sepolti Al Gran Camposanto
GIORGIO ATTARD MESSINESI INSIGNI DEL SEC. XIX SEPOLTI AL GRAN CAMPOSANTO (Epigrafi - Schizzi Biografici) ,. • < in copertina: Messina, Gran Camposanto: Cappella Peirce (ing. V. Vinci) SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA REPRINT OPUSCOLI l 1. G. ATTARD Messinesi insigni del sec. XIX sepolti al Gran Camposanto (Epigrafi, Schizzi Biografici), 2" ed., a cura di G. Molonia, Messina 19912 (1926) SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA GIORGIO ATTARD MESSINESI INSIGNI DEL SEC. XIX SEPOLTI AL GRAN CAMPOSANTO (Epigrafi - Schizzi Biografici) Seconda Edizione a cura di GIOVANNI NfOLONIA MESSINA 1991 Vincenzo Giorgio Attard (Messina 1878 - 1956) INTRODUZIONE Nella raccolta di immagini di Messina preterremoto pervenuta attraverso Gaetano La Corte Cailler si trova una vecchia fotografia di Ledru Mauro raffigurante il "Gran Camposanto di Messina: il Famedio". In primo piano, seduto, è un anziano signore con una grande barba bianca con accanto, sdraiata a suo agio sul prato, una esile figura di ragazzo. In basso è la scritta di pugno del La Corte: "Il custode Attard e suo nipote". Giorgio Attard senior fu il primo custode-dirigente del Gran Cam posanto di Messina, di quell'opera cioè - vanto della municipalità peloritana - che, iniziata nel 1865 su progetto dell'architetto Leone Savoja, era statainauguratail6 aprile 1872 conIa solenne tumulazione delle ceneri di Giuseppe La Farina. Di antica e nobile famiglia maltese, Attard si era trasferito a Messina agli inizi dell 'Ottocento. Qui era nato il lO febbraio 1878 il nipote Vincenzo Giorgio Attard da Eugenio, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Natalizia Grasso. Rimasto orfano di padre in tenera età, Giorgio junior crebbe e fu educato dal nonno, che gli trasmise l'amore per il Camposanto sentito come "il sacro luogo dove si conservano le memorie della Patria, silenziose e nobili nel verde della ridente collina, sede degna per un sereno riposo". -
Il Genere Della Vanitas Nel Periodo Del Ventennio Fascista
Sede Amministrativa: Università degli Studi di Padova Dipartimento di Storia delle Arti Visive e della Musica SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN STORIA E CRITICA DEI BENI ARTISTICI, MUSICALI E DELLO SPETTACOLO CICLO: XXIV IL GENERE DELLA VANITAS NEL PERIODO DEL VENTENNIO FASCISTA Direttore della Scuola: Prof.ssa Vittoria Romani Supervisori: Prof.ssa Giuseppina Dal Canton Dott. Guido Bartorelli Dottoranda: Dott.ssa CHIARA COSTA ABSTRACT Il genere della vanitas nel periodo del ventennio fascista La ricerca ha preso avvio da un’indagine sul ciclico prosperare del genere vanitas in età contemporanea e precisamente nel XX secolo, senza trascurare l’eredità che in merito giungeva dagli ultimi anni dell’Ottocento né escludere l’influenza esercitata dal Novecento sul primo decennio del XXI secolo. Identificate alcune fasi cruciali in cui lo sviluppo della vanitas assunse particolare rilevanza, lo studio si è poi concentrato sul periodo del ventennio fascista, delimitando l’area d’interesse a quella italiana, in un momento che vede l’Europa intera, e non solo, avviarsi verso le esperienze tragiche della guerra e del genocidio. La tesi si apre con una riflessione sulle diverse tipologie della vanitas, valutando la pertinenza delle opere scelte al confronto con la classificazione consolidata del genere e rilevando gli elementi di continuità e discontinuità rispetto alla tradizione. Si sviluppa, quindi, esaminando il contesto in cui si trovano a operare gli artisti, che nei loro scritti sottolineano il condizionamento esercitato dagli eventi bellici -
Progetto Corsa Su Strada: È Tempo Di Bilanci E Premiazioni
Scritto da : Alessandro Calleri il : mercoledì, 25 gen, 2012 Progetto corsa su strada: è tempo di bilanci e premiazioni Giovedì 2 febbraio, nel corso della “Festa dell’Atletica”, l’assegnazione degli ambiti riconoscimenti ai vincitori per categoria della manifestazione, valida per il Campionato provinciale individuale e di società riservato ad Assoluti e Amatori/Master maschili e femminili. Quindici le tappe disputate, dal 29 maggio al 18 dicembre. Si svolgeranno giovedì 2 febbraio, durante l’attesa “Festa dell’Atletica”, in programma presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, le premiazioni dei vincitori relativi al “Progetto di Corsa su Strada” edizione 2011, valido per il Campionato provinciale individuale e di società riservato alle categorie Assoluti e Amatori/Master maschili e femminili. Le classifiche finali sono state stilate per effetto dei punti assegnati nel corso delle quindici tappe. In corso d’opera il calendario ha subito qualche modifica rispetto a quanto inizialmente predisposto su organizzazione del Comitato Provinciale FIDAL di Messina (con la collaborazione di Indomita Torregrotta, Podistica Capo d’Orlando, Atletica Nebrodi, Pol. Europa Messina, Marathon Club Taormina, Avis Castell’Umberto e Athlon San Giorgio). La manifestazione, che ha preso ufficialmente il via il 29 maggio 2011 con il trofeo Sant’Annibale per concludersi il 18 dicembre a Santa Teresa Riva, prevedeva gli ambiti riconoscimenti per i primi sei atleti di ogni categoria, maschile e femminile, le prime 6 società maschili e le prime 3 società femminili. Esaminando le graduatorie e soffermandosi sugli atleti classificati (almeno 10 le partecipazioni alle prove richieste per gli atleti, 12 per le società), a livello individuale gradino più alto del podio, tra gli Assoluti femminili, per Ines Pesavento (Club. -
CIRICE20 21 La Città Palinsesto / the City As Palimpsest
Con il patrocinio di / Under the patronage of Enti promotori/ Promoting institutions UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULL’ICONOGRAFIA DELLA CITTÀ EUROPEA CIRICE 20_21 IX CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI / 9TH INTERNATIONAL CONFERENCE 10-12 giugno 2021 / 10-12 june 2021 Teams / Participation Link: https://forms.office.com/r/GRMeaRcZ78 Università degli Studi di Napoli Federico II, corso Umberto I, 40 Dipartimento di Architettura, via Forno Vecchio, 36 La Città Palinsesto / The City as Palimpsest TRACCE, SGUARDI E NARRAZIONI SULLA COMPLESSITÀ DEI CONTESTI URBANI STORICI TRACES, GAZES AND NARRATIONS ON THE COMPLEXITY OF HISTORICAL URBAN CONTEXTS PROGRAMMA / PROGRAM André Corboz utilizzò il termine palinsesto per proporre un’efficace metafora (Le territoire comme palimpseste) tra il documento pergamenaceo e la città e/o il territorio su cui l’uomo applica il proprio fare. La pergamena, che dal Medioevo ha tramandato le scritture, era un materiale di grande pregio e veniva più volte riutilizzato, abraso, talvolta invertito e riscritto, pur non perdendo mai la propria ‘stratificazione’, di cui rimanevano leggibili le tracce. La città e il suo territorio sono come una pergamena, trasformati dall’azione della natura e dell’uomo, e dotati nei secoli di significati differenti in relazione alle società che li modificano, senza però cancellare i segni del tempo, sia naturali sia antropici. Gli studi, che si sono perfezionati nel corso degli anni, sono ancora attuali? La risposta è chiaramente affermativa e i layer che appaiono oggi sovrapponibili nei tessuti urbani e nei loro territori rappresentano per la nostra società un’eredità da non cancellare, ma, anzi, da conoscere ed esaltare.