ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA XIII LEGISLATURA

L’ATTIVITÀ PARLAMENTARE

DI

A CURA DI PROF. FRANCESCO TERESI DOTT. IOLANDA CAROSELLI

VOLUME PRIMO

1 QUADERNI A CURA DEL SERVIZIO STUDI LEGISLATIVI E SUPPORTO ATTIVITÀ LEGISLATIVA DELL’ARS 2004

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA XIII LEGISLATURA

L’ATTIVITÀ PARLAMENTARE

DI

GIUSEPPE LA LOGGIA

A CURA DI PROF. FRANCESCO TERESI DOTT. IOLANDA CAROSELLI

VOLUME PRIMO

1 QUADERNI

A CURA DEL SERVIZIO STUDI LEGISLATIVI E SUPPORTO ATTIVITÀ LEGISLATIVA DELL’ARS 2004

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA XIII LEGISLATURA

1 QUADERNI

A CURA DEL SERVIZIO STUDI LEGISLATIVI E SUPPORTO ATTIVITÀ LEGISLATIVA DELL’ARS 2004

L’ATTIVITÀ PARLAMENTARE

DI

GIUSEPPE LA LOGGIA

A CURA DI PROF. FRANCESCO TERESI DOTT. IOLANDA CAROSELLI

VOLUME PRIMO

III Legislatura 1947-1951 III Legislatura 1951-1955 III Legislatura 1955-1959

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

Assemblea Regionale Siciliana

INDICE GENERALE

VOLUME PRIMO

Presentazione Pag. VII

Introduzione » XI

I Legislatura » 1

II Legislatura » 205

III Legislatura » 643

VOLUME SECONDO

IV Legislatura » 981

VLegislatura » 1271

–V–

Assemblea Regionale Siciliana

PRESENTAZIONE

La vicenda storica dell’autonomia regionale, pur tra luci ed ombre, costituisce un dato irrinunciabile con cui con- frontarsi per tracciare un bilancio della Sicilia contempo- ranea, terra dalle mille sfaccettature, ricca di contraddi- zioni e fertile di idee, speranze, risorse intellettuali, tutto- ra non adeguatamente espresse. Oggi, a distanza di quasi sessant’anni dall’avvento della Regione, i Siciliani hanno acquisito consapevolezza del- l’importanza dell’autonomia quale strumento di riscatto civile e chiedono a gran voce un rinvigorimento delle isti- tuzioni autonomistiche, unito a maggiore efficienza. Le Istituzioni regionali, la cui immagine è stata messa a dura prova dal giudizio assai critico espresso dalle cro- nache di questi anni nei confronti delle classi dirigenti politiche e burocratiche isolane, rappresentano oggi più che mai l’emblema di una sicura rinascita della Sicilia. A condizione, però, che la classe dirigente di oggi sappia cogliere, nel rinnovato assetto istituzionale che scaturirà mercè la riforma dello Statuto in discussione, l’opportuni- tà di dare ai Siciliani le risposte che essi attendono: sal- vaguardia delle tradizioni ed apertura all’innovazione, sviluppo sostenibile ed interscambio con i paesi dell’eu- romediterraneo, valorizzazione del territorio e dell’im- menso patrimonio culturale che fa della Sicilia una terra dalle rimarchevoli potenzialità di crescita in un’economia globalizzata e postindustriale.

–VII– Assemblea Regionale Siciliana

Autonomia quale forma di organizzazione istituzionale in grado di coniugare la salvaguardia dell’identità di una terra ed un popolo ricchi di una storia plurimillenaria con l’appartenenza ad una nazione e ad uno stato italiano in grado di fare dell’armonizzazione delle diversità il princi- pale fattore di coesione sociale, all’insegna di valori con- divisi, quali la libertà, la democrazia, la solidarietà. È stato forse questo, tra i tanti, il principale merito di quel- la élite di politici ed intellettuali che ebbero piena la con- sapevolezza che, tra le macerie ancora fumanti della seconda guerra mondiale, la fondazione della Regione siciliana costituiva l’unica risposta adatta a conciliare il glorioso passato dell’Isola e l’anelito mai sopito ad Istituzioni ad essa proprie, con l’unità politica di uno stato italiano allora fortemente provato dalle devastazio- ni della II guerra mondiale e dilaniato al suo interno da laceranti divisioni in grado di comprometterne l’esistenza stessa. Visto all’interno di tale prospettiva, lo Statuto siciliano emanato nel 1946 rappresenta una sintesi emblematica dello slancio etico, della sapienza politica e giuridica di una classe dirigente vivace e brillante, capace di coniu- gare passione civile e spirito riformatore, fantasia proget- tuale e propensione al nuovo, con illuminato ardimento e squisita adesione ai valori democratici ed unitari cui informare le istituzioni nazionali alla vigilia del varo della nuova Costituzione italiana. Di quella generazione di Grandi Siciliani, ai quali appar- tennero tra i protagonisti gli Aldisio, gli Alessi, i Restivo, e suo padre Enrico, il principale artefice del tema del “riparazionismo” ipostatizzato nell’articolo 38 dello Statuto, Giuseppe La Loggia è uno dei più fedeli conti- nuatori e principali eredi. Pur non avendo fatto parte della Consulta che elaborò lo Statuto, egli divenne un interprete di primo piano dell’at- tuazione della disciplina costituzionale regionale, parteci- – VIII – Assemblea Regionale Siciliana pando al più alto livello al delicato avviamento della fun- zionalità degli organi e degli uffici di Palazzo dei Normanni e di Palazzo d’Orleans, e sostenendo sagace- mente la Regione nel confronto dialettico con lo Stato. Permeato da forti idealità liberali e cattoliche, sorretto da una illustre tradizione familiare e da una solidissima pre- parazione culturale di giurista, Giuseppe La Loggia è stato impegnato per cinque legislature nelle file dei gover- ni centristi della Regione, coronando la sua carriera poli- tica regionale con le cariche di Presidente dell’Assemblea e di Presidente della Regione, prima di trasferire la sua esperienza nell’Aula di Montecitorio, che lo vide presti- gioso parlamentare per oltre quindici anni. Fautore di un autonomismo unitario rigoroso e concreto, filone culturale e politico che si richiamava a Sturzo e al meridionalismo liberale, Giuseppe La Loggia ha saputo interpretare coerentemente la missione storica a cui fu chiamato quale esponente di rango della classe dirigente della “prima Regione”. Occorreva porre riparo ai torti subiti dall’Isola a causa di un centralismo amministrativo ed economico che in ottan- t’anni di unità aveva drenato risorse economiche dalla Sicilia a favore dell’apparato industriale del Nord del Paese; occorreva porre mano alla riforma agraria e rea- lizzare infrastrutture di prima necessità per le città e le campagne; occorreva creare le condizioni per uno svilup- po irreversibile del tessuto economico al fine di incremen- tare il reddito regionale. A questi e ad altri compiti si dedicò con squisito impegno politico e rara perizia tecnica Giuseppe La Loggia, nei cinque rami di amministrazione cui fu preposto quale membro del governo regionale per circa un ventennio. E tali qualità traspaiono con chiarezza dai discorsi parla- mentari all’Assemblea Regionale Siciliana che egli pro- nunciò nell’arco di cinque legislature e che questa Presidenza è oggi orgogliosa di presentare, ringraziando –IX– Assemblea Regionale Siciliana in primo luogo il prof. Franco Teresi per la serietà e la puntualità con cui ne ha curato l’edizione. Quel che è necessario recuperare, nel clima di attesa per l’esito delle riforme che attraversa oggi il Paese e la Sicilia, è quella tensione ideale che pervase la prima generazione di dirigenti politici che diede vita alla Costituzione repubblicana ed allo Statuto della Regione siciliana. Una fede nell’ che consentì di dialoga- re al di là delle divisioni ideologiche e spesso del puro opportunismo elettoralistico, nel nome di un’unità da sal- vaguardare e a cui guardare per superare le sfide che la società ed il mondo di allora ponevano. Confidiamo dunque nella capacità con cui le nuove gene- razioni di Siciliani impegnati nelle attività politiche, cul- turali, imprenditoriali e sociali, sapranno guardare al valore esemplare del patrimonio ideale che uomini come Giuseppe La Loggia rappresentano, per vincere insieme con rinnovato entusiasmo le sfide di una Sicilia progredi- ta, crocevia di un’Europa integrata ed aperta alle esigen- ze del Sud del mondo.

Guido Lo Porto Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana

–X– Assemblea Regionale Siciliana

INTRODUZIONE

Giuseppe La Loggia nasce alla politica giovanissimo, alla scuola del padre, Enrico La Loggia, antifascista, demola- burista, autore di un fortunato libretto, “Ricostruire”, dove si teorizza il “riparazionismo”, e che diventa “ degli autonomisti unitari”1. Subito dopo la firma la dichiarazione antise- paratista del 24 ottobre 1943 del Fronte unico siciliano redatta da Enrico La Loggia, dove si riafferma, “nel sicu- ro auspicio della più rapida e totale liberazione della Patria”, la volontà della Sicilia “che sia mantenuta intat- ta l’unità d’Italia”2. Professore di diritto del lavoro alla Facoltà di Economia e commercio dell’Università di , il giovane La Loggia aderisce alla Democrazia cristiana, non poco sug- gestionato dall’insegnamento di Luigi Sturzo, del quale diventa in seguito discepolo e amico. Di Sturzo e del padre eredita il rigore morale e l’habitus alla meticolosa e puntigliosa dimostrazione di quanto

1 R. MANGIAMELI, La regione in guerra 1943-’50, in Storia d’Italia. Le regioni italiane dall’Unità a oggi. La Sicilia, a cura di M. Aymard e G. Giarrizzo, Torino, Einaudi, 1987, 536 ss.; G. BIANCO, Introduzione, in Giuseppe La Loggia, discorsi parlamentari, a cura di G. Malgari, Camera dei deputati, Roma, 2002,XIII. 2 La dichiarazione può leggersi in E. LA LOGGIA, Autonomia e rina- scita della Sicilia, Palermo, IRES, 1953, 58 e in F. RENDA, Storia della Sicilia dal 1860 al 1970, III, Palermo, Sellerio, 1987, 104.

–XI– Assemblea Regionale Siciliana sostenuto, alla luce delle norme giuridiche e della concre- tezza. Da ciò i suoi continui riferimenti ai dati legislativi e statistici, di cui vi è larga testimonianza negli interventi e nei discorsi all’Assemblea regionale e in Parlamento e soprattutto nelle sue Relazioni al bilancio della Regione siciliana nella qualità di Assessore alle finanze sotto il primo governo Alessi. Protagonista autorevole della prima esperienza autono- mistica siciliana, egli fa parte della cosiddetta “triade” - di cui parla Montanelli nei suoi commenti alla situazione siciliana dell’epoca – assieme a e a , “triade” che – secondo la testimonianza di Giuseppe Alessi3 – diventa nelle prime due legislature “realmente il punto di riferimento per tutto quanto riguardava la Regione” con “assoluta concordia di inten- ti, una assidua disciplina nel lavoro, uno straordinario impegno politico”, pur nella assoluta diversità “l’uno dall’altro”. Di questa “triade” La Loggia rappresenta “il giurista”: “quando sorgevano problemi delicatissimi ma complicati – ricorda Alessi – egli veniva consultato e risolveva con naturalezza e con statuizioni a tutti gradite”. Il contesto socio-politico in cui il Nostro si trova ad ope- rare è tra i più esaltanti e nel contempo tra i più difficili dell’autonomia, di cui si ponevano le basi. “Mai nella storia siciliana – rileva Francesco Renda4 - vi è stato un periodo in cui i problemi dell’economia e del

3 G. ALESSI, Giuseppe La Loggia all’Assemblea regionale siciliana, in Giuseppe La Loggia discorsi parlamentari, a cura di G. Malgari, Camera dei deputati, Roma, 2002, XXIX. 4 F. RENDA, Storia della Sicilia, cit., 319. Su questo periodo v. le acute riflessioni di G. GIARRIZZO, Sicilia oggi (1950-86), in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità a oggi. La Sicilia, cit., 603 ss.

–XII– Assemblea Regionale Siciliana suo sviluppo abbiano avuto tanto peso nel dibattito politi- co e culturale isolano quanto negli anni dell’autonomia. E mai, come in quegli stessi anni, il tema della colloca- zione della Sicilia in rapporto allo sviluppo nazionale è stato così ampiamente e consapevolmente trattato. Quel che distinse la nuova classe dirigente siciliana formatasi nell’immediato dopoguerra all’interno dei grandi partiti popolari di massa o delle grandi associazioni professio- nali di categoria fu appunto quella speciale e sorprenden- te consapevolezza: che era dall’economia che bisognava muovere, oltre che dall’innovazione giuridico-istituziona- le; ed era sul terreno dell’economia che in modo partico- lare occorreva cimentarsi, se realmente si voleva un rifio- rire politico e morale della Sicilia”. Di quella classe politica Giuseppe La Loggia ne è il rap- presentante più avveduto e il protagonista più agguerrito e consapevole. Basti ricordare le sue battaglie per la riforma agraria e quel- la per l’industrializzazione della Sicilia5, tutte portate a com- pimento con chiara e documentata visione dei problemi6;

5 Quest’ultima conclusa con l’approvazione della legge regionale 5 agosto 1957, n. 51, contenente “Provvedimenti straordinari per lo svi- luppo industriale”, riprodotta con il relativo dibattito in Assemblea e la conclusione abbastanza articolata sui contenuti della legge di G. La Loggia, in SVIMEZ, Il Mezzogiorno all’Assemblea Regione Siciliana (1947-1976), a cura di S. La Rosa, Milano, 1981, 188 ss. La relazione conclusiva di La Loggia è alle pp. 267 ss. Su questa legge v. S. BUTE- RA, Introduzione, in SVIMEZ, Regionalismo siciliano e problema del Mezzogiorno, a cura dello stesso, Milano, 1981, 34 s. e G. LA LOG- GIA, I problemi della industrializzazione siciliana discussi in seno all’Assemblea regionale siciliana, in Bollettino Ufficio Studi della Cassa di Risparmio V.E., n. 1, marzo 1958. 6 Su questi aspetti v.: SVIMEZ, Il Mezzogiorno all’Assemblea regio- nale siciliana (1947-1976), cit., 10 ss.; SVIMEZ, Regionalismo sici- liano e problema del Mezzogiorno, cit.

– XIII – Assemblea Regionale Siciliana battaglie condotte dapprima come Assessore all’agricol- tura e foreste sotto il primo e secondo governo Alessi (dal 30 maggio 1947 all’8 marzo 1948 e dal 9 marzo 1948 all’11 gennaio 1949) e quindi come Assessore alle finan- ze sotto il primo e il secondo governo Restivo (dal 12 gen- naio 1949 fino alla fine della legislatura e dal 20 luglio 1951 fino alla fine della legislatura)- ritenuti questi come “gli anni…fra i più densi e formativi della personalità di La Loggia”7 - e nella terza legislatura come Presidente della Regione, preposto anche all’industria e commercio (dall’11 settembre 1956 al 25 novembre 1957; e dal 26 novembre 1957 al 30 ottobre 1958). Prosegue la sua azione politica, sempre improntata ad una particolare attenzione allo sviluppo dell’Isola, nella quarta e nella quinta legislatura sotto i governi D’Angelo (dal 19 ottobre 1962 fino alla fine della legislatura, dal 25 luglio 1963 al 19 agosto 1963 e dal 20 agosto 1963 al 28 gennaio 1964) quale Assessore al turismo e ai trasporti. Egli dell’Assemblea è Presidente dal 1955 al 1956. Di questa attività vi è ampia testimonianza negli interven- ti e nei discorsi pronunciati dal nostro in Assemblea e qui ampiamente riprodotti. Risalta ancora una volta il suo piglio di giurista: nelle relazioni sul bilancio, “fonte preziosa di conoscenza della realtà siciliana, delle difficoltà e dei progressi in atto”8, costante è il richiamo all’art. 81 della Costituzione e al suo “pieno rispetto” e ciò nell’intento – come è stato sot- tolineato da Gerardo Bianco9 - “di dare un assetto razio- nale e solido alla gestione della finanza siciliana”; come è costante in quelle relazioni “la sottolineatura sull’im-

7 G. BIANCO, op. cit., XVI. 8 G. BIANCO, Introduzione, in Giuseppe La Loggia discorsi parla- mentari, cit., XVI. 9 G. BIANCO, op. cit., XVI.

– XIV – Assemblea Regionale Siciliana portanza dell’art. 38 dello Statuto regionale, - voluto dal padre -, che rappresentava, con la previsione del fondo di solidarietà nazionale, la grande speranza di sviluppo della Sicilia”10, quale “massimo successo del “riparazio- nismo”, tesi centrale della ricostruzione e dell’autonomi- smo unitario”11. Giurista sì, ma al contempo politico di razza. Autorevole esponente della corrente fanfaniana12, in tale sua qualità viene eletto per ben due volte Presidente della Regione. Di questo periodo della sua presidenza piuttosto trava- gliata vi è una testimonianza di Giuseppe Alessi, che qui si trascrive: “…il primo anno del suo governo, il Presidente La Loggia procedette col ritmo della normalità. La tenace, costante opposizione social-comunista non riusciva a riflettersi nel resto dell’Aula. A fine d’anno il bilancio venne approvato senza difficoltà”. In effetti, il primo governo La Loggia è vittima della dissidenza interna e “frana…sull’insuperabile opposi- zione dei liberali della Sofis”13 abbattuto dai franchi

10 G. BIANCO, op. ultima cit. loco cit. 11 G. BIANCO, op. cit. loco cit.; S. BUTERA, L’economia siciliana nell’immediato dopoguerra 1943-’50, in Portella della Ginestra 50 anni dopo, I, 1947-1991, Caltanissetta-Roma, 1999, 113 ss. 12 Ma v. al riguardo quanto rileva G. GIARRIZZO, op. cit., 622 s.: “Battezzato come “fanfaniano”, al pari di Salvatore Lima (dal ’56 sin- daco ci Palermo) e di Antonino Gullotti, La Loggia junior si afferma come uomo di governo più che come uomo di partito. Il suo “liberali- smo” ne fa nondimeno un interprete duttile del centrismo fanfaniano, che si copre a destra con i liberali staccati dai monarchici e a sinistra con i socialisti invitati a farsi autonomi dal Pci; denunciato come “amico dei monopoli, La Loggia ha una concezione moderna della finanza e dell’industria”. 13 G. GIARRIZZO, op. cit., 623.

–XV– Assemblea Regionale Siciliana tiratori il 31 ottobre 1957 proprio in sede di votazione conclusiva a scrutinio segreto della legge di bilancio 1957-195814. Succeduto a se stesso il 26 novembre 1957 alla guida di un governo monocolore, ancora una volta subisce la boc- ciatura del bilancio e nonostante i voti positivi sui singo- li articoli espressi a scrutinio palese15. La Loggia dapprima resiste rifiutandosi di dimettersi “con un sottile distinguo giuridico e politico sulla natura del voto”16 – ritenuto avere soltanto un valore tecnico e non politico17 - e avendo dalla sua Luigi Sturzo, che bolla di immoralità il comportamento d’aula della maggioranza18; ma alla fine capitola convinto, pur dopo avere ancora otte- nuto l’approvazione dei singoli articoli del bilancio, di non potere superare positivamente il voto finale a scrutinio segreto.

14 Su cui si v. anche M. CIMINO, La caduta del governo La Loggia, in Cronache meridionali, 1957, 766 ss. 15 Su queste vicende v. ancora una volta G: GIARRIZZO, op. cit., 625 e F. RENDA, Storia della Sicilia, cit., 393 ss.. 16 Ecco la dichiarazione di La Loggia nella seduta del 2 agosto 1958: “Stamane, in sede di discussione del disegno di legge concernente gli stati di previsione dell’entrata e della spesa della Regione siciliana, il Governo ha creduto di dover controllare la sua maggioranza, ponendo la questione di fiducia sulla intera tabella B) con tutti i suoi emenda- menti, cioè a dire in concreto sull’intera politica della spesa della Regione siciliana. Il Governo ritiene pertanto che il voto di questa sera che segue, a poche ore di distanza, un voto di fiducia non possa inter- pretarsi in senso politico…Il Governo non può interpretare il voto di questa sera se non come voto di natura tecnica”: Assemblea Regionale Siciliana, Resoconti parlamentari, Terza legislatura, seduta del 2 ago- sto 1958, 3547 s. 17 R. MENIGHETTI, F. NICASTRO, Storia della Sicilia autonoma 1947-1996, Caltanissetta-Roma, 1998, 70. 18 L: STURZO, Carteggi siciliani nel secondo dopoguerra, a cura di V. De Marco, Caltanissetta-Roma, 1999, 221.

– XVI – Assemblea Regionale Siciliana

Così esce di scena dalla politica siciliana Giuseppe La Loggia, l’ultimo della “triade” dei padri dell’autonomia: dopo di Lui all’Assemblea regionale – scrisse Montanelli – “c’era il vuoto, e poi il vuoto e quindi gli altri 87 depu- tati”19. Da allora l’impegno politico del Nostro si svolge nell’Aula di Montecitorio e per altre quattro legislature soprattutto nelle Commissioni parlamentari e in special modo in quelle finanziarie, prima della VI (finanza e teso- ro) e quindi del bilancio, di cui viene eletto presidente e dove ha modo nelle relazioni dei bilanci dello Stato di mettere a profitto la sua vasta competenza in materia finanziaria, con una particolare attenzione ai problemi del Mezzogiorno. Ma non solo. In quella veste egli parte- cipa da par suo al dibattito sul divorzio alla luce del disposto costituzionale. Ma non sono meno importanti i suoi interventi sulla riforma tributaria, sull’ordinamento universitario, sulla questione redio-televisiva. Da ultimo è da registrare la sua partecipazione al Consiglio d’Europa, che lo avvicina alle tematiche europee, di cui diventa convinto cultore. Di questo periodo un appassionato ricordo vi è nel con- tributo di Gerardo Bianco nella Introduzione ai discorsi parlamentare del Nostro, più volte richiamata in questa Introduzione. Con questo ricordo mi piace concludere, riportando una annotazione che con efficacia incomparabile dà la statu- ra dell’uomo e del politico. “Egli – dice Bianco – procedeva in modo piano e dialet- tico. Non vi sono né verbosità, né concessioni retoriche, se non qualche rituale omaggio agli interlocutori, anche avversari. Siamo, dunque, lontani dal linguaggio gladia-

19 R. MENIGHETTI, F. NICASTRO, op. cit., 71.

– XVII – Assemblea Regionale Siciliana torio ed effervescente dell’oratoria politica tipica di una certa epoca. Anche in questo v’era il timbro di uno stile diverso, che coltivava, appunto, il ragionamento e l’argo- mentazione serrata e documentata, in un linguaggio dal- l’ampio e compassato periodare”. Questo era l’uomo, lo studioso, il politico, dallo stile signorile e tollerante, pur nella difesa delle proprie opi- nioni e delle proprie posizioni politiche.

Francesco Teresi Ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Palermo

– XVIII – Assemblea Regionale Siciliana

GIUSEPPE LA LOGGIA

(Agrigento, 1° maggio 1911 - Roma, 2 marzo 1994)

Laureato in giurisprudenza ed in scienze politiche. Avvocato. Consigliere di Stato. Professore di diritto del lavoro nell’Università di Palermo. Pubblicista. Autore di diverse opere nel campo del diritto del lavoro ed in materia economica e politica. Mandati ed incarichi nella Regione Siciliana Deputato all’Assemblea regionale siciliana nelle seguenti legislature: I legislatura (dal 25 maggio 1947 al 12 aprile 1951) II legislatura (dal 2 luglio 1951 al 5 aprile 1955) III legislatura (dal 4 luglio 1955 al 3 aprile 1959) IV legislatura (dal 7 luglio 1959 al 22 marzo 1963) V legislatura (dal 9 giugno 1963 al 3 aprile 1967). Presidente dell’Assemblea regionale siciliana nel 1955-1956. Incarichi nella Giunta regionale siciliana: I LEGISLATURA: Assessore all’agricoltura e foreste dal 30 maggio 1947 all’11 gennaio 1949. Assessore alle finanze ed enti locali dal 12 gennaio 1949 alla fine della legislatura.

– XIX – Assemblea Regionale Siciliana

II LEGISLATURA: Assessore alle finanze dal 20 luglio 1951 alla fine della legislatura.

III LEGISLATURA: Presidente della Regione Siciliana dal 27 settembre 1956 al 30 ottobre 1958.

IV LEGISLATURA: Assessore al turismo e trasporti dal 19 ottobre 1962 alla fine della legislatura.

V LEGISLATURA: Assessore al turismo, comunicazioni e trasporti dal 25 luglio 1963 al 28 gennaio 1964. Mandati parlamentari Camera dei deputati Vlegislatura - 19 maggio 1968 Circoscrizione XXIX di Palermo VI legislatura - 7 maggio 1972 Circoscrizione XXIX di Palermo VII legislatura - 20 giugno 1976 Circoscrizione XXIX di Palermo VIII legislatura - 3 giugno 1979 Circoscrizione XXIX di Palermo Incarichi parlamentari V LEGISLATURA Membro della IV Commissione giustizia (1968-69), (1970-71), (1972) e della V Commissione bilancio e par- tecipazioni statali (1968-69), (1970-71), (1972). Vicepresidente della V Commissione bilancio e partecipa- zioni statali dal 10 novembre 1971. Componente delle seguenti commissioni non permanenti: – dal 12 novembre 1968, Commissione speciale incarica- ta dell’esame dei provvedimenti concernenti la disciplina dei contratti di locazione degli immobili urbani; –XX– Assemblea Regionale Siciliana

– dal 29 dicembre 1971, Commissione parlamentare per il parere al Governo sulle norme delegate relative alla rifor- ma tributaria.

VI LEGISLATURA Membro della IV Commissione giustizia (1972-1973) e della VI Commissione finanze e tesoro (1973-1976). Presidente della VI Commissione finanze e tesoro dal 18 settembre 1973. Componente della Giunta delle elezioni dal 4 luglio 1972. Componente delle seguenti commissioni non permanenti: – dal 6 giugno 1972, Commissione speciale incaricata dell’esame, in sede referente, del disegno di legge n. 67; – dal 25 luglio 1972, Presidente della Commissione par- lamentare per il parere al Governo sulle norme delegate relative alla riforma tributaria, secondo quanto previsto dall’articolo 17 della legge 9 ottobre 1971, n. 825; – dal 5 aprile1973, Presidente della Commissione specia- le incaricata, in sede referente, dell’esame delle proposte di legge: Spagnoli ed altri, “Proroga dei contratti e dispo- sizioni sui canoni e sul rapporto di locazione di immobili urbani” (1188); Filetti, “Interpretazione autentica sulle cause di cessazione della proroga delle locazioni di immo- bili urbani” (1377); Riccio Stefano ed altri, “Tutela del- l’avviamento commerciale e disciplina delle locazioni di immobili adibiti all’esercizio di attività economiche e pro- fessionali” (528); – dal 4 luglio 1974, Commissione per il parere al Governo in materia di mercato mobiliare e società per azioni, pre- vista dall’articolo 2 della legge 7 giugno 1974, n. 216; – dal 19 novembre 1974, Commissione parlamentare per il parere al Governo sui decreti previsti dall’articolo 2 della legge di conversione del decreto-legge 6 luglio 1974, n. 251, concernente il regime fiscale dei prodotti petroli- – XXI – Assemblea Regionale Siciliana feri e l’imposizione di un prelievo tributario una tantum sui veicoli a motore; – dal 20 maggio 1976, Commissione parlamentare di vigi- lanza sull’anagrafe tributaria, prevista dall’articolo 2 della legge 27 marzo 1976, n. 60.

VII LEGISLATURA Membro della V Commissione bilancio e programmazio- ne-partecipazioni statali (1976-1978), (1978-1979). Presidente della V Commissione bilancio e programma- zione-partecipazioni statali dal 27 luglio 1976. Componente delle seguenti commissioni non permanenti: – dal 10 agosto 1976, Commissione parlamentare per il parere al Governo sulle norme delegate relative alla rifor- ma tributaria; – dal 21 gennaio 1977, Commissione speciale incaricata, in sede referente, dell’esame dei progetti di legge concer- nenti disposizioni in materia di locazione di immobili urbani; – dal 18 ottobre 1978, Commissione parlamentare per il parere al Governo sui decreti per la determinazione del- l’onere relativo ai regolamenti comunitari direttamente applicabili nell’ordinamento interno ai sensi dell’articolo 189 del trattato istitutivo della CEE, secondo quanto pre- visto dalla legge 3 ottobre 1977, n. 863.

VIII LEGISLATURA Membro della V Commissione bilancio e programmazio- ne-partecipazioni statali (1979-1981), (1981-1983). Presidente della V Commissione bilancio e programma- zione-partecipazioni statali dall’11 luglio 1979. Componente delle seguenti commissioni non permanenti: – dal 18 marzo 1980, Commissione parlamentare per il parere al Governo sulle norme delegate relative alla rifor- ma tributaria. – XXII – INDICE I LEGISLATURA

Discussione della mozione dell’onorevole Cuffaro ed altri sull’appalto dei lavori per la diga sul Carboipag. 3 Seguito della discussione della mozione Drago ed altri e Montalbano ed altri sull’equa partecipazione della Sicilia ai vantaggi del Piano Marshall ...... »10 Disegno di legge: «Stati di previsione dell’entrata e della spesa della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 1-30 giugno 1947» (8) ...... »17 Discussione del disegno di legge: «Stati di previsio- ne dell’entrata e della spesa della Regione siciliana per l’anno finanziario dal 1° luglio 1948 al 30 giu- gno 1949» (152, 152A, 152B, 152C, 152D) ...... »20 Disegno di legge: «Ratifica del D.L.P.R.S. 30 set- tembre 1948, n. 23» ...... »51 Disegno di legge: «Stati di previsione dell’entrata e della spesa della Regione siciliana dal 1° luglio 1949 al 30 giugno 1950» (243) ...... »67 Seguito della discussione del disegno di legge: «Stato giuridico ed ordinamento gerarchico degli impiegati regionali» (74) ...... »97 Seguito della discussione del disegno di legge: «Istituzione in Sicilia dell’Istituto regionale della vite e del vino» (236) ...... » 100

– XXIII – Assemblea Regionale Siciliana

Discussione del disegno di legge: «Concessione di contributi nelle spese per impianti di cantine sociali cooperative tra piccoli produttori e mezzadri della Sicilia (283) ...... pag. 137 Disegno di legge: «Riforma agraria in Sicilia» (401) (Seguito della discussione) ...... » 140 Disegno di legge: «Riforma agraria in Sicilia» (401) (Seguito della discussione) ...... » 144 Disegno di legge: «Riforma agraria in Sicilia» (401) (Rinvio del seguito della discussione) ...... » 151 Disegno di legge: «Riforma agraria in Sicilia» (401) (Seguito della discussione) ...... » 153 Disegno di legge: «Riforma agraria in Sicilia» (401) (Seguito della discussione) ...... » 162 Disegno di legge: «Riforma agraria in Sicilia» (401) (Seguito della discussione) ...... » 166

Sui danni causati dall’eruzione dell’Etna ...... » 173 Disegno di legge: «Istituzione dell’Ente per la riscossione delle imposte dirette nella Regione sici- liana» ...... » 176 Disegno di legge: «Istituzione dell’Ente per la riscossione delle imposte dirette nella Regione sici- liana» ...... » 190 Disegno di legge: «Stati di previsione dell’entrata e della spesa della Regione siciliana per l’anno finan- ziario dal 1° luglio 1950 al 30 giugno 1951» (380) . . » 198 Disegno di legge: «Stati di previsione dell’entrata e della spesa della Regione siciliana per l’anno finan- ziario dal 1° luglio 1950 al 30 giugno 1951» (380) (Seguito della discussione) ...... » 201

– XXIV – INDICE II LEGISLATURA

Elezione del Presidente della Regione ...... pag. 207 Disegno di legge: «Proroga delle agevolazioni tribu- tarie per le anticipazioni e finanziamenti in genere, in correlazione con operazioni di cessione o di costi- tuzione in pegno di crediti» (203) ...... » 209 Disegno di legge: «Stati di previsione dell’entrata e della spesa della Regione siciliana per l’anno finan- ziario dal 1° luglio 1952 al 30 giugno 1953» (199) . . » 213 Disegno di legge: «Proroga al 31 dicembre 1953 dei contratti di appalto esattoriali» (258) ...... » 243 Disegno di legge: «Approvazione dei ruoli organici dell’Amministrazione regionale» (180) ...... » 268 Disegno di legge: «Norme sul rapporto di lavoro dei dipendenti delle esattorie delle imposte dirette» (262) » 280 Disegno di legge: «Approvazione dei ruoli organici dell’Amministrazione regionale» (180) ...... » 286 Disegno di legge: «Provvedimenti per l’incremento economico della Regione» (299) ...... » 301 Disegno di legge: «Provvedimenti per l’incremento economico della Regione» (299) ...... » 307 Disegno di legge: «Variazioni di bilancio per l’anno finanziario 1952-53 ed altre norme di carattere finanziario» (primo provvedimento) (295) ...... » 314

– XXV – Assemblea Regionale Siciliana

Disegno di legge: «Esercizio provvisorio per l’anno finanziario 1954-55» (437) ...... pag. 322 Disegno di legge: «Stati di previsione dell’entrata e della spesa della Regione siciliana per l’anno finan- ziario dal 1° luglio 1954 al 30 giugno 1955» (415) . . » 325 Disegno di legge: «Istituzione presso l’Istituto regionale per i finanziamenti alle medie e piccole industrie di una Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane» (345) e proposta di legge: «Coordinamento, assistenza e sviluppo delle attivi- tà artigiane in Sicilia (111) ...... » 373 Disegno di legge: «Istituzione presso l’Istituto regionale per i finanziamenti alle medie e piccole industrie di una Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane» (345) ...... » 383 Disegno di legge: «Provvidenze in favore dell’Azienda Siciliana Trasporti» (363) ...... »411 Disegno di legge: «Norme per la contabilità genera- le dell’Amministrazione regionale» (448) ...... » 426 Discussione del disegno di legge: «Modifiche alla legge regionale 13 maggio 1953, n. 34, sui ruoli organici dell’Amministrazione regionale» (445) . . . . . » 432 Disegno di legge: «Stati di previsione dell’entrata e della spesa della Regione siciliana per l’anno finan- ziario dal l luglio 1954 al 30 giugno 1955» (415) . . . » 446 Disegno di legge: «Modifiche alla legge regionale 28 aprile 1954, n. 11 concernente sgravi fiscali per le nuove costruzioni edilizie» (485) ...... » 463 Disegno di legge: «Istituzione di una cattedra di Clinica ortopedica presso l’Università di Catania» (427) ...... » 479

– XXVI – Assemblea Regionale Siciliana

Disegno di legge: «Norme per l’espletamento dei concorsi regionali per posti di insegnante elementa- re» (465) ...... pag. 482 Disegno di legge: «Impiego del Fondo di solidarietà nazionale» (499) ...... » 486 Proposta di legge: «Provvidenze turistiche alber- ghiere» (511) ...... » 490 Per i naufraghi della motobarca “Maria Santissima” » 497 Proposta di legge: «Contributi per i servizi igienico- sanitari e per i servizi pubblici obbligatori del Comune di Lipari» (392) ...... » 498 Seguito della discussione della proposta di legge: «Fondo di solidarietà sociale per i lavoratori delle miniere» (527) ...... » 508 Seguito della discussione della proposta di legge: «Fondo di solidarietà sociale per i lavoratori delle miniere» (527) ed altre ...... » 516 Disegno di legge: «Variazioni di bilancio per l’anno finanziario 1954-55» (553) ...... » 556 Discussione della proposta di legge: «Aggiunte e modifiche alla legge regionale 13 maggio 1953, n. 35» (483) ...... » 584 Discussione del disegno di legge: «Trattamento eco- nomico del personale dell’Amministrazione centrale della Regione» (535) ...... » 587 Seguito della discussione del disegno di legge: «Provvedimenti straordinari per lo sviluppo indu- striale» (486) ...... » 623

– XXVII – INDICE III LEGISLATURA

Commemorazione del ministro Ezio Vanoni ...... pag. 645 Discussione della pianta organica del personale dell’Assemblea regionale siciliana (articolo 156 del Regolamento interno) ...... » 647 Dimissioni del Presidente della Regione e della Giunta regionale ...... » 673

Votazione per l’elezione del Presidente regionale . . . . » 676

Insediamento della Giunta regionale ...... » 680

Dichiarazioni del Presidente della Regione ...... » 682 Seguito della discussione sulle dichiarazioni del Presidente della Regione ...... » 696

Comunicazioni del Presidente della Regione su que- » 745 stioni di ordine costituzionale ......

Alta Corte per la Sicilia. Comunicazioni del Pre- sidente della Regione ...... » 750 Alta Corte per la Sicilia. Comunicazioni del Presidente della Regione (seguito della discussione) » 755 Proposte di legge (richiesta di procedura d’urgenza) » 779

Per la nomina di una Commissione speciale ...... » 782

Commemorazione di Giacomo Matteotti ...... » 786

– XXVIII – Assemblea Regionale Siciliana

Seguito della discussione del disegno di legge: «Provvedimenti straordinari per lo sviluppo indu- striale» (58) ...... pag. 787

Per la morte di Gaetano Salvemini ...... » 798