Giuseppe La Loggia

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Giuseppe La Loggia ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA XIII LEGISLATURA L’ATTIVITÀ PARLAMENTARE DI GIUSEPPE LA LOGGIA A CURA DI PROF. FRANCESCO TERESI DOTT. IOLANDA CAROSELLI VOLUME PRIMO 1 QUADERNI A CURA DEL SERVIZIO STUDI LEGISLATIVI E SUPPORTO ATTIVITÀ LEGISLATIVA DELL’ARS 2004 ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA XIII LEGISLATURA L’ATTIVITÀ PARLAMENTARE DI GIUSEPPE LA LOGGIA A CURA DI PROF. FRANCESCO TERESI DOTT. IOLANDA CAROSELLI VOLUME PRIMO 1 QUADERNI A CURA DEL SERVIZIO STUDI LEGISLATIVI E SUPPORTO ATTIVITÀ LEGISLATIVA DELL’ARS 2004 ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA XIII LEGISLATURA 1 QUADERNI A CURA DEL SERVIZIO STUDI LEGISLATIVI E SUPPORTO ATTIVITÀ LEGISLATIVA DELL’ARS 2004 L’ATTIVITÀ PARLAMENTARE DI GIUSEPPE LA LOGGIA A CURA DI PROF. FRANCESCO TERESI DOTT. IOLANDA CAROSELLI VOLUME PRIMO III Legislatura 1947-1951 III Legislatura 1951-1955 III Legislatura 1955-1959 ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA Assemblea Regionale Siciliana INDICE GENERALE VOLUME PRIMO Presentazione Pag. VII Introduzione » XI I Legislatura » 1 II Legislatura » 205 III Legislatura » 643 VOLUME SECONDO IV Legislatura » 981 VLegislatura » 1271 –V– Assemblea Regionale Siciliana PRESENTAZIONE La vicenda storica dell’autonomia regionale, pur tra luci ed ombre, costituisce un dato irrinunciabile con cui con- frontarsi per tracciare un bilancio della Sicilia contempo- ranea, terra dalle mille sfaccettature, ricca di contraddi- zioni e fertile di idee, speranze, risorse intellettuali, tutto- ra non adeguatamente espresse. Oggi, a distanza di quasi sessant’anni dall’avvento della Regione, i Siciliani hanno acquisito consapevolezza del- l’importanza dell’autonomia quale strumento di riscatto civile e chiedono a gran voce un rinvigorimento delle isti- tuzioni autonomistiche, unito a maggiore efficienza. Le Istituzioni regionali, la cui immagine è stata messa a dura prova dal giudizio assai critico espresso dalle cro- nache di questi anni nei confronti delle classi dirigenti politiche e burocratiche isolane, rappresentano oggi più che mai l’emblema di una sicura rinascita della Sicilia. A condizione, però, che la classe dirigente di oggi sappia cogliere, nel rinnovato assetto istituzionale che scaturirà mercè la riforma dello Statuto in discussione, l’opportuni- tà di dare ai Siciliani le risposte che essi attendono: sal- vaguardia delle tradizioni ed apertura all’innovazione, sviluppo sostenibile ed interscambio con i paesi dell’eu- romediterraneo, valorizzazione del territorio e dell’im- menso patrimonio culturale che fa della Sicilia una terra dalle rimarchevoli potenzialità di crescita in un’economia globalizzata e postindustriale. –VII– Assemblea Regionale Siciliana Autonomia quale forma di organizzazione istituzionale in grado di coniugare la salvaguardia dell’identità di una terra ed un popolo ricchi di una storia plurimillenaria con l’appartenenza ad una nazione e ad uno stato italiano in grado di fare dell’armonizzazione delle diversità il princi- pale fattore di coesione sociale, all’insegna di valori con- divisi, quali la libertà, la democrazia, la solidarietà. È stato forse questo, tra i tanti, il principale merito di quel- la élite di politici ed intellettuali che ebbero piena la con- sapevolezza che, tra le macerie ancora fumanti della seconda guerra mondiale, la fondazione della Regione siciliana costituiva l’unica risposta adatta a conciliare il glorioso passato dell’Isola e l’anelito mai sopito ad Istituzioni ad essa proprie, con l’unità politica di uno stato italiano allora fortemente provato dalle devastazio- ni della II guerra mondiale e dilaniato al suo interno da laceranti divisioni in grado di comprometterne l’esistenza stessa. Visto all’interno di tale prospettiva, lo Statuto siciliano emanato nel 1946 rappresenta una sintesi emblematica dello slancio etico, della sapienza politica e giuridica di una classe dirigente vivace e brillante, capace di coniu- gare passione civile e spirito riformatore, fantasia proget- tuale e propensione al nuovo, con illuminato ardimento e squisita adesione ai valori democratici ed unitari cui informare le istituzioni nazionali alla vigilia del varo della nuova Costituzione italiana. Di quella generazione di Grandi Siciliani, ai quali appar- tennero tra i protagonisti gli Aldisio, gli Alessi, i Restivo, e suo padre Enrico, il principale artefice del tema del “riparazionismo” ipostatizzato nell’articolo 38 dello Statuto, Giuseppe La Loggia è uno dei più fedeli conti- nuatori e principali eredi. Pur non avendo fatto parte della Consulta che elaborò lo Statuto, egli divenne un interprete di primo piano dell’at- tuazione della disciplina costituzionale regionale, parteci- – VIII – Assemblea Regionale Siciliana pando al più alto livello al delicato avviamento della fun- zionalità degli organi e degli uffici di Palazzo dei Normanni e di Palazzo d’Orleans, e sostenendo sagace- mente la Regione nel confronto dialettico con lo Stato. Permeato da forti idealità liberali e cattoliche, sorretto da una illustre tradizione familiare e da una solidissima pre- parazione culturale di giurista, Giuseppe La Loggia è stato impegnato per cinque legislature nelle file dei gover- ni centristi della Regione, coronando la sua carriera poli- tica regionale con le cariche di Presidente dell’Assemblea e di Presidente della Regione, prima di trasferire la sua esperienza nell’Aula di Montecitorio, che lo vide presti- gioso parlamentare per oltre quindici anni. Fautore di un autonomismo unitario rigoroso e concreto, filone culturale e politico che si richiamava a Sturzo e al meridionalismo liberale, Giuseppe La Loggia ha saputo interpretare coerentemente la missione storica a cui fu chiamato quale esponente di rango della classe dirigente della “prima Regione”. Occorreva porre riparo ai torti subiti dall’Isola a causa di un centralismo amministrativo ed economico che in ottan- t’anni di unità aveva drenato risorse economiche dalla Sicilia a favore dell’apparato industriale del Nord del Paese; occorreva porre mano alla riforma agraria e rea- lizzare infrastrutture di prima necessità per le città e le campagne; occorreva creare le condizioni per uno svilup- po irreversibile del tessuto economico al fine di incremen- tare il reddito regionale. A questi e ad altri compiti si dedicò con squisito impegno politico e rara perizia tecnica Giuseppe La Loggia, nei cinque rami di amministrazione cui fu preposto quale membro del governo regionale per circa un ventennio. E tali qualità traspaiono con chiarezza dai discorsi parla- mentari all’Assemblea Regionale Siciliana che egli pro- nunciò nell’arco di cinque legislature e che questa Presidenza è oggi orgogliosa di presentare, ringraziando –IX– Assemblea Regionale Siciliana in primo luogo il prof. Franco Teresi per la serietà e la puntualità con cui ne ha curato l’edizione. Quel che è necessario recuperare, nel clima di attesa per l’esito delle riforme che attraversa oggi il Paese e la Sicilia, è quella tensione ideale che pervase la prima generazione di dirigenti politici che diede vita alla Costituzione repubblicana ed allo Statuto della Regione siciliana. Una fede nell’avvenire che consentì di dialoga- re al di là delle divisioni ideologiche e spesso del puro opportunismo elettoralistico, nel nome di un’unità da sal- vaguardare e a cui guardare per superare le sfide che la società ed il mondo di allora ponevano. Confidiamo dunque nella capacità con cui le nuove gene- razioni di Siciliani impegnati nelle attività politiche, cul- turali, imprenditoriali e sociali, sapranno guardare al valore esemplare del patrimonio ideale che uomini come Giuseppe La Loggia rappresentano, per vincere insieme con rinnovato entusiasmo le sfide di una Sicilia progredi- ta, crocevia di un’Europa integrata ed aperta alle esigen- ze del Sud del mondo. Guido Lo Porto Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana –X– Assemblea Regionale Siciliana INTRODUZIONE Giuseppe La Loggia nasce alla politica giovanissimo, alla scuola del padre, Enrico La Loggia, antifascista, demola- burista, autore di un fortunato libretto, “Ricostruire”, dove si teorizza il “riparazionismo”, e che diventa “il manifesto degli autonomisti unitari”1. Subito dopo la liberazione firma la dichiarazione antise- paratista del 24 ottobre 1943 del Fronte unico siciliano redatta da Enrico La Loggia, dove si riafferma, “nel sicu- ro auspicio della più rapida e totale liberazione della Patria”, la volontà della Sicilia “che sia mantenuta intat- ta l’unità d’Italia”2. Professore di diritto del lavoro alla Facoltà di Economia e commercio dell’Università di Palermo, il giovane La Loggia aderisce alla Democrazia cristiana, non poco sug- gestionato dall’insegnamento di Luigi Sturzo, del quale diventa in seguito discepolo e amico. Di Sturzo e del padre eredita il rigore morale e l’habitus alla meticolosa e puntigliosa dimostrazione di quanto 1 R. MANGIAMELI, La regione in guerra 1943-’50, in Storia d’Italia. Le regioni italiane dall’Unità a oggi. La Sicilia, a cura di M. Aymard e G. Giarrizzo, Torino, Einaudi, 1987, 536 ss.; G. BIANCO, Introduzione, in Giuseppe La Loggia, discorsi parlamentari, a cura di G. Malgari, Camera dei deputati, Roma, 2002,XIII. 2 La dichiarazione può leggersi in E. LA LOGGIA, Autonomia e rina- scita della Sicilia, Palermo, IRES, 1953, 58 e in F. RENDA, Storia della Sicilia dal 1860 al 1970, III, Palermo, Sellerio, 1987, 104. –XI– Assemblea Regionale Siciliana sostenuto, alla luce delle norme giuridiche e della concre- tezza. Da ciò i suoi continui riferimenti ai dati legislativi e statistici, di cui vi è larga testimonianza negli interventi e nei discorsi all’Assemblea

  1010
Recommended publications
  • Diacronie Studi Di Storia Contemporanea 
    Diacronie Studi di Storia Contemporanea www.studistorici.com N. 3 | 2|2010 | Dossier : Luoghi e non luoghi della Sicilia contemporanea: istituzioni, culture politiche e potere mafioso 5/ «Le spinte e i ritorni» Politica, istituzioni e società siciliane nel secondo dopoguerra: gli anni delle riforme Fausto PIETRANCOSTA* Lotta per l’autonomia e lotta contro lo statalismo furono le battaglie che il Governo regionale doveva continuare a combattere contro lo Stato, aspetto questo, che Giuseppe Alessi ribadì, quando affermò che: «l’autonomia regionale è un fatto dei nostri tempi, infatti, di fronte al predominio delle nuove realtà istituzionali è necessaria la tutela dell’individuo, essa però non può più realizzarsi come nella Francia dell’89, contrapponendo allo Stato i diritti dell’individuo, oggi ciò non è più possibile, per cui tale tutela può concretarsi contrapponendo allo Stato delle realtà politiche, le autonomie regionali, che possono meglio bilanciarne il peso politico». 1.Gli anni Cinquanta: la politica e le riforme a classe dirigente siciliana di fronte alla nascita del nuovo ente regionale siciliano si ritrovò a dover affrontare due ordini di problemi: la difesa dello LStatuto e l’organizzazione della struttura della Regione da un lato, e l’esercizio delle competenze regionali attraverso un’attività legislativa rispondente alle aspettative dei siciliani dall’altro 1. La tutela della conquistata autonomia regionale si tradusse nella salvaguardia delle disposizioni presenti nello Statuto siciliano, e quindi nel massimo impegno da parte del Governo regionale e dell’Assemblea regionale siciliana nella fase 1 HAMEL, Pasquale, Da nazione a regione storia e cronaca dell’autonomia regionale siciliana 1947-67 , Caltanisetta, Salvatore Sciascia, 1984, pp.
    [Show full text]
  • Servizio Della Biblioteca
    ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA SERVIZIO DELLA BIBLIOTECA GIORNALI CORRENTI E CESSATI POSSEDUTI DALLA BIBLIOTECA Elenco in ordine alfabetico di titolo* Aggiornato a luglio 2020 TITOLO CONSISTENZA L’AGRICOLTURA MECCANIZZATA. Mensile 1955-1965 d'informazioni, tecnico, commerciale, sindacale, amministrativo, fiscale, a cura della Cooperativa trebbiatori. L’AMICO DEL POPOLO. Settimanale cattolico. 1957-1959 L’AMICO DEL POPOLO Si pubblica tutti i giorni di 1875-1881 mattina. L'APE IBLEA. Giornale per tutti [poi La Sicilia 1/1/1869-31/12/1870 cattolica]. L’ARTIGIANATO D’ITALIA. Organo della 10/1/1953-30/11/1986 Confederazione generale dell'artigianato d'Italia. L’ARTIGIANATO TRAPANESE. Organo mensile 1/1/1954-31/12/1955; 6/3/1957- dell'Associazione provinciale degli artigiani. 30/10/1958 ASSO DI BASTONI. Settimanale satirico 11/7/1948-17/10/1954 anticanagliesco. ATENEO PALERMITANO. Periodico dell'Università 1952-1956 degli studi di Palermo. AVANTI! 1949-1993 AVVENIRE [già Avvenire d’Italia]. 4/12/1968- L’AVVENIRE D’ITALIA [poi Avvenire]. 23/6/1911; 28/12/1911; 2/1/1965-1968 AVVISATORE. Settimanale commerciale - agricolo - 5/1/1946-31/12/1986 industriale - marittimo. L’AZIONE. 16/1/1915; 24/12/1915 AZIONE SINDACALE. Organo della Confederazione 8/1951-10/1952 italiana sindacati nazionali lavoratori. BANDIERA AZZURRA. Periodico monarchico di 16/7/1948-8/10/1949 opposizione BANDIERA ROSSA. Organo dei gruppi comunisti 15/01/1965-15/12/1966 rivoluzionari. BOLLETTINO DEI LAVORI E DEGLI APPALTI 1956-1974 DELLA CASSA PER IL MEZZOGIORNO. BULLETIN DE L'ÉXECUTIF ÉLARGI DE 12/7/1924 * Titoli ordinati parola per parola; in caso di titoli uguali si ordina secondo il sottotitolo; l’articolo iniziale non viene preso in considerazione.
    [Show full text]
  • Rapporto 2019 Sull'industria Dei Quotidiani in Italia
    RAPPORTO 2019 RAPPORTO RAPPORTO 2019 sull’industria dei quotidiani in Italia Il 17 dicembre 2012 si è ASSOGRAFICI, costituito tra AIE, ANES, ASSOCARTA, SLC-­‐CGIL, FISTEL-­‐CISL e UILCOM, UGL sull’industria dei quotidiani in Italia CHIMICI, il FONDO DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA “Salute Sempre” per il personale dipendente cui si applicano i seguenti : CCNL -­‐CCNL GRAFICI-­‐EDITORIALI ED AFFINI -­‐ CCNL CARTA -­‐CARTOTECNICA -­‐ CCNL RADIO TELEVISONI PRIVATE -­‐ CCNL VIDEOFONOGRAFICI -­‐ CCNL AGIS (ESERCENTI CINEMA; TEATRI PROSA) -­‐ CCNL ANICA (PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE, AUDIOVISIVI) -­‐ CCNL POLIGRAFICI Ad oggi gli iscritti al Fondo sono circa 103 mila. Il Fondo “Salute Sempre” è senza fini di lucro e garantisce agli iscritti ed ai beneficiari trattamenti di assistenza sanitaria integrativa al Servizio Sanitario Nazionale, nei limiti e nelle forme stabiliti dal Regolamento Attuativo e dalle deliberazioni del Consiglio Direttivo, mediante la stipula di apposita convenzione con la compagnia di assicurazione UNISALUTE, autorizzata all’esercizio dell’attività di assicurazione nel ramo malattia. Ogni iscritto potrà usufruire di prestazioni quali visite, accertamenti, ricovero, alta diagnostica, fisioterapia, odontoiatria . e molto altro ancora Per prenotazioni: -­‐ www.unisalute.it nell’area riservata ai clienti -­‐ telefonando al numero verde di Unisalute -­‐ 800 009 605 (lunedi venerdi 8.30-­‐19.30) Per info: Tel: 06-­‐37350433; www.salutesempre.it Osservatorio Quotidiani “ Carlo Lombardi ” Il Rapporto 2019 sull’industria dei quotidiani è stato realizzato dall’Osservatorio tecnico “Carlo Lombardi” per i quotidiani e le agenzie di informazione. Elga Mauro ha coordinato il progetto ed ha curato la stesura dei testi, delle tabelle e dei grafici di corredo e l’aggiornamento della Banca Dati dell’Industria editoriale italiana La versione integrale del Rapporto 2019 è disponibile sul sito www.ediland.it Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi” per i quotidiani e le agenzie di informazione Via Sardegna 139 - 00187 Roma - tel.
    [Show full text]
  • OLIVIERI DINO RESUME>
    RESUME> OLIVIERI DINO >1984/BOOT HTTP://WWW.ONYRIX.COM /MATH/C64/ /ASM.6510/BASIC/ /INTEL/ASM.8086/ /C/M24/BIOS/ >1990/PASCAL/C++/ADA/ /F.S.M/FORTRAN/ /ASM.80286/LISP/ /SCHEME/ /SIMULA/PROLOG/ /80386/68000/ /MIDI/DELUXEPAINT/ /AMIGA/ATARI.ST/ /WEB/MOSAIC/ /ARCHIE/FTP/MAC.0S9/HTTP/ /JAVA/TCP.IP/CODEWARRIOR/ /HTML/PENTIUM.3/3DMAX/ /NETSCAPE/CSS/ >2000/ASP/IIS/PHP/ /ORACLE/VB6/ /VC++/ONYRIX.COM/FLASHMX/ /MYSQL/AS2/.NET/JSP/C#/ /PL.SQL/JAVASCRIPT/ /LINUX/EJB/MOZILLA/ /PHOTOSHOP/EARENDIL.IT/ /SQL.SERVER/HTTP/ /MAC.OSX/T.SQL/ /UBUNTU/WINXP/ /ADOBE.CS/FLEX/ZEND/AS3/ /ZENTAO.ORG/PERL/ /C#/ECMASCRIPT/ >2010/POSTGRESQL/LINQ/ /AFTERFX/MAYA/ /JQUERY/EXTJS/ /SILVERLIGHT/ /VB.NET/FLASHBUILDER/ /UMAMU.ORG/PYTHON/ /CSS3/LESS/SASS/XCODE/ /BLENDER3D/HTML5/ /NODE.JS/QT/WEBGL/ /ANDROID/ /WINDOWS7/BOOTSTRAP/ /IOS/WINPHONE/MUSTACHE/ /HANDLEBARS/XDK/ /LOADRUNNER/IIB/WEBRTC/ /ARTFLOW/LOGIC.PRO.X/ /DAVINCI.RESOLVE/ /UNITY3D/WINDOWS 10/ /ELECTRON.ATOM/XAMARIN/ /SOCIAL.BOTS/CHROME.EXT/ /AGILE/REACT.NATIVE/ >INSERT COIN >READY PLAYER 1 UPDATED TO JULY 2018 DINO OLIVIERI BORN IN 1969, TURIN, Italy. DEBUT I started PROGRAMMING WITH MY FIRST computer, A C64, SELF LEARNING basic AND machine code 6510 at age OF 14. I STARTED STUDYING computer science at HIGH school. I’VE GOT A DEGREE IN computer science WITHOUT RENOUNCING TO HAVE MANY DIFFERENT work experiences: > videogame DESIGNER & CODER > computer course’S TRAINER > PROGRAMMER > technological consultant > STUDIO SOUND ENGINEER > HARDWARE INSTALLER AIMS AND PASSIONS I’M A MESS OF passions, experiences, IDEAS AND PROFESSIONS. I’M AN husband, A father AND, DESPITE MY age, I LIKE PLAYING LIKE A child WITH MY children.
    [Show full text]
  • Degli Otto Giornalisti Siciliani Uccisi Dalla Mafia in Cinquant'anni Cosimo Cristina Mauro De Mauro Giovanni Spampinato Peppino Impastato
    LA SICILIA dentro la Sicilia 70 anni tra cronaca e storia Foto turi ragonese (Scardino) otale in vendita € 1,80 € vendita in otale t + il quotidiano € 1,30 – – 1,30 € quotidiano il + I r I mart € 0,50 supplemento I I supplemento 0,50 € LA SICILIA LA In abbinamento a a abbinamento In I MARTIRI VI DOMENICO SANFILIPPO EDITORE 2 I MARTIRI | Tra cronaca e storia La siciLia, i nostri ricordi, La nostra storia Supplemento del quotidiano del 19/09/2015 Coordinamento editoriale Luigi ronsisvalle Coordinamento tecnico Paola Platania Progetto grafico PKSud Stampa e allestimento Centro stampa Simeto Docks Hanno collaborato: Giuseppe Giuffrida Enrico migneco Enzo minissale Ancora cento passi Delfo Sinatra Viviana tempio marlene Vacatello Direttore responsabile e cento passi ancora mario Ciancio Sanfilippo Editrice Domenico Sanfilippo Editore Spa Seguite lasicilia.it di Luigi Ronsisvalle anche su Facebook e twitter Erano persone normali. Siciliani come dal 1960 ad oggi, è costata la vita a otto furore di piazza. Tanto da dovere essere tanti. Innamorati del loro lavoro e della giornalisti. La loro tragica fine, e le loro sottratto dalla sua scorta ai poliziotti in- ....................................... loro idea di libertà ed eguaglianza civile. storie personali e professionali così di- ferociti che lo avevano circondato ten- Direzione e redazione: Un prete, un magistrato, un imprendito- verse, confermano che l’informazione e tando di aggredirlo e costretto a trovare v.le Odorico da Pordenone, 50 re. Siciliani lontani tra loro, il cui destino la verità costituiscono un insostituibile riparo in un’auto blindata. 95126 Catania è però stato unito, in un’unica, tragica balurado alla violenza mafiosa dovun- Rileggere quelle pagine 30 anni dopo, tel.
    [Show full text]
  • Patto Per La Sicilia», Firmato Dal Premier Renzi, Pone Finalmente La Città Al Centro Degli Interessi Del Governo Nazionale
    Lunedì, 19 Settembre 2016 www.corrieredelmezzogiorno.it Gela CULTURA, TRADIZIONI E INNOVAZIONE DEL TERRITORIO La sfida e il futuro dell’isola Il «Patto per la Sicilia», firmato dal premier Renzi, pone finalmente la città al centro degli interessi del governo nazionale di Roberto Chifari ela vuole cambiare volto e cerca un ri- lancio dopo anni di inerzia, una città che insegue il riscatto grazie alle poten- G zialità che ha intrinseche. All’interno delle pagine di questo speciale vi racconteremo un angolo di Sicilia poco conosciuto passando dalla ripartenza economica dopo la chiusura del Petrolchimico ad una nuova rete di trasporti che i gelesi attendono da oltre cinquant’anni e che il «Patto per la Sicilia», firmato qualche giorno fa dal premier Matteo Renzi, pone Gela al centro degli interessi del Governo nazionale. Intanto, si lavora per rilancio del turismo, per una nuova rete idrica e fognaria, per la tutela del mare e per un rinnovato risveglio culturale tra musei e biblioteche e la salvaguardia di uno dei siti archeologici più interessanti della Sici- lia. Perché qui, in questo angolo dell’isola che si affaccia al Maghreb, risalgono i primi insedia- menti dell’isola, punto strategico per i Greci che in questo lembo di terra che giunge fino ad Agrigento avevano insediato la propria cultura. Gela è stata anche punto di riferimento per po- eti, scrittori e drammaturghi, come il poeta gre- co Eschilo che qui passò gli ultimi anni della sua vita incantato dalle coste brulle dell’isola. Tra riscatto e sviluppo Col primo sbarco alleato
    [Show full text]
  • ACCEPTED on ANNALS of GEOPHYSICS, 62, 2019; Doi: 10.4401/Ag-8308 ‟AREAPPRAISAL OFTHE 1968 VALLE DEL BELÌCE SEISMIC SEQUENCE
    ACCEPTED ON ANNALS OF GEOPHYSICS, 62, 2019; Doi: 10.4401/ag-8308 ‟A REAPPRAISAL OF THE 1968 VALLE DEL BELÌCE SEISMIC SEQUENCE (WESTERN SICILY): A CASE STUDY OF INTENSITY ASSESSMENT WITH CUMULATED DAMAGE EFFECTS„ Raffaele Azzaro1*, Maria Serafina Barbano2, Andrea Tertulliani1, Claudia Pirrotta2 1) Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Italy 2) Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università di Catania, Italy ‟A REAPPRAISAL OF THE 1968 VALLE DEL BELÌCE SEISMIC SEQUENCE (WESTERN SICILY): A CASE STUDY OF INTENSITY ASSESSMENT WITH CUMULATED DAMAGE EFFECTS„ Raffaele Azzaro1*, Maria Serafina Barbano2, Andrea Tertulliani1, Claudia Pirrotta2 3) Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Italy 4) Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università di Catania, Italy ABSTRACT In 1968, six earthquakes with magnitude between 5.1 and 6.4 destroyed or heavily damaged several towns in the Valle del Belìce (western Sicily), causing some three hundred fatalities. There have been some critical issues in the intensity assessment however in the macroseismic studies produced over the years , since the MCS scale was used as an estimation of shaking rather than a representation of the damage scenario; in practise, intensity was assigned for each earthquake of the sequence disregarding the effect of the cumulative damage. The case-study of the 2016-17 earthquakes in Central Italy reflected the difficulty in estimating the intensity in localities repeatedly hit by strong shocks, producing macroseismic parameters (epicentre, magnitude) inconsistent with the instrumental ones. As for the 1968 Valle del Belìce sequence, the Parametric Catalogue of Italian Earthquakes CPTI15 reports the macroseismic parameters, owing to the inadequacy of the seismic network operating in Italy in that period.
    [Show full text]
  • Attenti Alle Arance Spagnole! 7
    Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Data Titolo Pag. Rubrica Distretto Agrumi di Sicilia 16 Gazzetta del Sud 27/09/2018 TIMOII PER L'ONDATA DI ARANCE SPAGNOLE 2 1 Il Quotidiano di Sicilia 27/09/2018 RISCHIO DI CONTRAFFAZIONE PER LE ARANCE SICILIANE 3 8 La Sicilia 27/09/2018 LA TECNOLOGIA CONTRO LE "FINTE BIONDE" DI SICILIA (R.Fatuzzo) 4 Siciliaagricoltura.it 27/09/2018 AGRUMICOLTURA E RISCHIO FRODI ALIMENTARI: I PRESIDENTI 5 DELLE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA SCRIVONO AL 247.libero.it 26/09/2018 ATTENTI ALLE ARANCE SPAGNOLE! 7 Corriereortofrutticolo.it 26/09/2018 RISCHIO FRODI SUGLI AGRUMI, LETTERA AL MINISTRO CENTINAIO 8 Fanpage.it 26/09/2018 IN ARRIVO ENORME CARICO DI ARANCE DALLESTERO, ALLARME 10 DEGLI AGRICOLTORI: RISCHIO FRODI Freshplaza.it 26/09/2018 AGRUMICOLTURA E RISCHIO FRODI ALIMENTARI: I PRESIDENTI 12 DELLE ORGANIZZAZIONI SCRIVONO AL MINISTRO CEN Ilsitodisicilia.it 26/09/2018 GLI AGRUMICOLTORI SICILIANI PREOCCUPATI PER LA MASSICCIA 14 IMPORTAZIONE DI ARANCE SPAGNOLE It.geosnews.com 26/09/2018 ARANCE SPAGNOLE IN SICILIA, AGRICOLTORI LANCIANO LALLARME: 16 ECCO I RISCHI Italiafruit.net 26/09/2018 SOS FRODI PER LE ARANCE DI SICILIA, LETTERA A CENTINAIO 17 Italpress.com 26/09/2018 SICILIA: ALLARME PER IMPORT ARANCE SPAGNOLE 18 Ladiscussione.com 26/09/2018 AGRICOLTURA: ORGANIZZAZIONI CA... 19 Lasicilia.it 26/09/2018 «IN ARRIVO ARANCE BIONDE SPAGNOLE, RISCHIO FRODI E 20 PERICOLI FITOSANITARI» Qds.it 26/09/2018 AGRICOLTURA: IN SICILIA ALLARME DELLE ASSOCIAZIONI DI 22 PRODUTTORI PER IMPORT ARANCE SPAGNOLE Ragusanews.com 26/09/2018
    [Show full text]
  • La Sicilia E Gli Anni Cinquanta
    La Sicilia e gli anni Cinquanta Il decennio dell’autonomia Premessa: Perché una storia della Sicilia negli anni Cinquanta ? Un vuoto storiografico, lavori importanti sulla Sicilia del dopoguerra ma datati Maggiore attenzione della storiografia ad alcuni aspetti, tra questi: la mafia, il dopoguerra, il separatismo, le lotte contadine, l’intervento straordinario (Cassa del Mezzogiorno) Opportunità di studi che affrontino la storia della ricostruzione materiale, democratica e politica della Sicilia Scarsa rilevanza attribuita all’autonomia come motore della politica siciliana Scarsa conoscenza e consapevolezza del sistema e dell’identità autonomista, assenza di una riflessione anche in chiave comparativa Le origini dell’autonomia Separatismo: Movimento politico sorto nel 1943 che rivendicava la «separazione della Sicilia», L’autonomia siciliana delle origini godeva di una forte riprendendo suggestioni legittimazione politica, relazionata ai suoi obiettivi storici, a una sicilianiste (riferimenti alla classe politica regionalista e a una particolare congiuntura nazione siciliana, ai suoi diritti storica condizionata dalla complessa transizione alla storici oppressi dal Nord, alla democrazia siciliana negli anni della Guerra (1943-1945), in ricchezza dell’isola depredata seguito a: dagli stranieri)e mobilitando a) L’emersione del separatismo una militanza eterogenea. Un soggetto politico che b) La riorganizzazione dei partiti politici democratici apparirà una minaccia fino al c) La gestione dell’ordine pubblico, la riemersione 1945-1946, declinando dell’organizzazione mafiosa e del banditismo rapidamente dopo le prime elezioni democratiche d) Gli imperativi della Ricostruzione economica e della gestione degli ammassi I protagonisti del nuovo corso autonomistico Democrazia Cristiana (Alessi, Aldisio, Restivo, Giuseppe La Loggia, Milazzo, ecc.): ripresa del regionalismo di Luigi Sturzo, tentativo di rendere compatibile unitarismo (unità del Paese) e sicilianismo.
    [Show full text]
  • Mafia E Politica Tra Lo Sbarco Alleato E La Fine Degli Anni ’50
    Corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali e Studi Europei Tesi di laurea in Storia contemporanea Mafia e politica tra lo sbarco alleato e la fine degli anni ’50 Relatore: Candidato: Chiar.mo Prof.re Sandro Rogari Agostino Amato Anno Accademico 2013/2014 Ad Agnese, ti difenderò dalla malvagità del mondo e ti aiuterò a riconoscerla. Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, 1961: “Forse tutta l’Italia va diventando Sicilia... A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso il nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno... La linea della palma... Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato... E sale come l’ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l’Italia, ed è già, oltre Roma”. Giovanni Falcone, intervista: “La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”. Paolo Borsellino, intervista: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. Sommario Introduzione..........................................................................................................................5 1. Lo sbarco alleato in Sicilia, l’AMGOT, il separatismo, il banditismo e la mafia.
    [Show full text]
  • Diacronie Studi Di Storia Contemporanea 
    Diacronie Studi di Storia Contemporanea www.studistorici.com N. 3 | 2|2010 | Dossier : Luoghi e non luoghi della Sicilia contemporanea: istituzioni, culture politiche e potere mafioso 12/ «Il diacono e il celebrante» Giuseppe Alessi e Salvatore Aldisio: una pagina di storia siciliana attraverso la vita e l’esperienza dei due protagonisti dell’autonomia regionale A cura di Deborah PACI e Fausto PIETRANCOSTA* L’intervista a Giuseppe Alessi e il suo profilo biografico sono stati curati integralmente da Fausto PIETRANCOSTA; l’excursus biografico su Salvatore Aldisio è stato redatto da Deborah PACI. «Ricordo che non avevamo una lira, un foglio di carta con stampato Regione non l’avevamo, una sedia non l’avevamo, una macchina per girare non l’avevamo, non avevamo niente. Quando entrai nel mio studio di Presidente feci col campanello per chiamare il segretario di Palazzo d’Orleans, il palazzo del Duca di Aosta, poi diventato il palazzo della Regione. Chiesi all’uomo della carta per fare un telegramma al Capo dello Stato, intendevo comunicare al Presidente che noi eravamo sinceramente unitari ed eravamo contro il separatismo. Non c’era carta intestata, allora presi un foglio di carta che avevo con me, la penna e scrissi un telegramma, ma non sapevo come spedirlo, noi non avevamo ancora nessuna legge che dicesse che eravamo organo dello Stato, chiamai allora il segretario dell’Alto Commissario, ma mi risposero che stavano raccogliendo le loro cose per andare via. Ero Presidente ma non potevo neanche scrivere al Capo dello Stato e ai prefetti per rapportarmi con loro e per fare sapere loro che li avrei tutelati, mi aiutò allora il Prefetto di Palermo che spedì le mie comunicazioni a Roma e nelle province.
    [Show full text]
  • Piersanti Mattarella, Un Democristiano Diverso Col Patrocinio Della Fondazione Banco Di Sicilia
    Piersanti Mattarella, un democristiano diverso col patrocinio della Fondazione Banco di Sicilia Basile, Pierluigi <1982-> Le carte in regola : Piersanti Mattarella. Un democristiano diverso / Pierluigi Basile ; saggio introduttivo di Giuseppe Carlo Marino. – Palermo : Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, 2007. 1. Mattarella, Piersanti. I. Marino, Giuseppe Carlo. 324.245082092 CDD-21 SBN Pal0209975 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” 4 Nota editoriale di Vito Lo Monaco, Presidente Centro Pio La Torre 8 Prefazione alla nuova edizione di Gianni Puglisi, Presidente Fondazione Banco di Sicilia 10 Prefazione di Giuseppe Carlo Marino, storico 35 Introduzione I Capitolo "Il figlio del ministro che si è fatto da sé" 41 La formazione giovanile 45 Le prime esperienze politiche 50 Nella DC in Sicilia alla fine degli anni Sessanta II Capitolo La Regione con le carte in regola 57 L’impegno al bilancio nei difficili anni del centro-sinistra 67 L’avvio della fase di “unità autonomista” 70 Gli anni della svolta: 1975-1978 III Capitolo La grande speranza 79 Mattarella presidente: una nuova fase per la politica siciliana 84 I segni della nuova politica 95 Il secondo governo di Mattarella. Gli ultimi mesi IV Capitolo Un delitto per non cambiare 107 6 gennaio 1980: il tramonto della grande speranza 112 Le reazioni e le prime interpretazioni dell’omicidio Mattarella 118 Le indagini e le conclusioni giudiziarie Appendice 126 Appendice I L’incontro con il Ministro Rognoni 127 Appendice II “I nodi sono grossi:
    [Show full text]