Lunedì, 19 Settembre 2016 www.corrieredelmezzogiorno.it Gela CULTURA, TRADIZIONI E INNOVAZIONE DEL TERRITORIO

La sfida e il futuro dell’isola Il «Patto per la Sicilia», firmato dal premier Renzi, pone finalmente la città al centro degli interessi del governo nazionale

di Roberto Chifari

ela vuole cambiare volto e cerca un ri- lancio dopo anni di inerzia, una città che insegue il riscatto grazie alle poten- G zialità che ha intrinseche. All’interno delle pagine di questo speciale vi racconteremo un angolo di Sicilia poco conosciuto passando dalla ripartenza economica dopo la chiusura del Petrolchimico ad una nuova rete di trasporti che i gelesi attendono da oltre cinquant’anni e che il «Patto per la Sicilia», firmato qualche giorno fa dal premier Matteo Renzi, pone Gela al centro degli interessi del Governo nazionale. Intanto, si lavora per rilancio del turismo, per una nuova rete idrica e fognaria, per la tutela del mare e per un rinnovato risveglio culturale tra musei e biblioteche e la salvaguardia di uno dei siti archeologici più interessanti della Sici- lia. Perché qui, in questo angolo dell’isola che si affaccia al Maghreb, risalgono i primi insedia- menti dell’isola, punto strategico per i Greci che in questo lembo di terra che giunge fino ad Agrigento avevano insediato la propria cultura. Gela è stata anche punto di riferimento per po- eti, scrittori e drammaturghi, come il poeta gre- co Eschilo che qui passò gli ultimi anni della sua vita incantato dalle coste brulle dell’isola. Tra riscatto e sviluppo

Col primo sbarco alleato nel 1943, la memo- mira a diventare un polo per l’energia pulita apre un altro per il rilancio della città che coin- rabile scoperta archeologica delle fortificazioni Le infrastrutture con la riconversione del Petrolchimico e può volgono diversi settori sociali come l’artigiana- greche di Capo Soprano nel 1948 e con la sco- Il Comune punta intercettare - grazie alla sua posizione strategi- to, il commercio, l’agricoltura, l’arte, il compar- perta dei giacimenti petroliferi nel 1956, Gela ca nel cuore del Mediterraneo - le rotte com- to agroalimentare e la cultura. Per farlo lo scor- Sul web assunse un ruolo cruciale al livello nazionale alla valorizzazione merciali d’Europa con un Porto, che se poten- so giugno è stato presentato il brand «Gela città È possibile restituendole quella notorietà che ha sempre del turismo ziato, potrà essere volano di sviluppo di tutto il d’amare», realizzato da Simone Ciaramella, stu- consultare lo avuto nella sua millenaria storia. I fatti più re- e alla realizzazione Paese. dente gelese in Graphic Design presso l’Accade- speciale Gela centi, quelli degli ultimi quarant’anni, hanno di una nuova rete Un piano di rilancio che passa soprattutto mia di Belle Arti di Catania, un modo per rilan- sul sito contribuito in modo fortemente negativo a idrica e fognaria dalla consapevolezza che un capitolo, quello di ciare l’immagine di una città troppo spesso ste- www.corrierede contrassegnare l’immagine di una città che i un’economia basata sulla trasformazione del reotipata. lmezzogiorno.it gelesi desiderano scrollarsi di dosso. Oggi Gela petrolio si è definitivamente chiuso, e se ne © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 Lunedì 19 Settembre 2016 PA

La curiosità Gela (Terranova dal 1550 al 1927) ha oltre 75 mila di Gela, la seconda della Sicilia per estensione, e in Istituzioni abitanti e si trova in provincia di Caltanissetta. È il parte collinare; è compreso tra la fascia costiera Quando la città primo comune della provincia per popolazione e il meridionale e i territori di Butera, Mazzarino, sesto della regione, nonché il quarto della Niscemi ed Acate. Il golfo di Gela è il più vasto della era chiamata provincia e il dodicesimo della regione per Sicilia. Lungo la costa sono presenti tre formazioni Terranova superficie. Come racconta Wikipedia, Gela è un collinari di un certo rilievo di cui le prime due sono importante centro agricolo, industriale e balneare. quasi «gemelle»: quella su cui sorge la città storica, Ricca di testimonianze di quella che fu una delle quella di Montelungo e quella di Manfria. La prima più influenti polis del mondo greco, il territorio di è quasi completamente invasa dalle costruzioni Gela è in parte pianeggiante e costituito dalla piana mentre le altre due soltanto parzialmente. Messinese: «Gela è la mia sfida» Il sindaco siciliano è stato eletto un anno fa con il movimento Cinque Stelle rebbe non solo l’isola ma l’in- tero Paese. Un traffico impor- «Turismo, porti e agroalimentare: così diventerà del Mediterraneo» tante necessita di infrastruttu- re dello stesso livello, ma Gela ha tutte le carte in regola per diventare un punto strategico omenico Messinese per il mare». Chi è da poco più di un an- Come si può ripartire dopo no è alla guida della la chiusura del petrolchimi- Domenico città gelese. Nel suo co? Messinese è D programma ha inserito quat- «La nostra città può diven- nato a Favara tro obiettivi per cambiare il tare il polo energetico green nel 1965 volto di Gela: dal turismo alla sul Mediterraneo. Siamo riu- e si è laureato riconversione del petrolchimi- sciti a dialogare con Eni per ri- all’Università co, dalle potenzialità dell’agro- convertire il petrolchimico da degli Studi di alimentare alla portualità di un polo di green economy a Palermo una città come Gela al centro una bioraffineria di terza ge- conseguendo del mediterraneo. nerazione che garantirebbe una laurea in Sindaco, con il Patto per la anche nuove opportunità oc- Ingegneria Sicilia quale futuro intravede cupazionali». Informatica. per Gela? Quali asset strategici ha Il 16 giugno «Spero bene, ma attendo di intravisto per Gela? 2015 è vedere l’elenco ufficiale delle «Penso all’agroalimentare. diventato opere destinate a Gela. Spero Le potenzialità sono enormi e sindaco con i che questo budget possa esse- può diventare un’occasione di Cinque Stelle re utile per superare un gap di rilancio per i produttori locali, dopo aver vinto oltre vent’anni. Serve un riam- abbiamo una visione di svilup- il ballottaggio modernamento della rete fo- po sostenibile di Gela che pos- contro il Pd gnaria che di fatto non esiste, sono rilanciare il territorio. Angelo Fasulo. il rifacimento della rete idrica, Con l’aeroporto di Comiso c’è Alle elezioni una serie di investimenti per una partnership che garantirà Messinese ha lo sviluppo della città. Progetti rapidi collegamenti tra Comi- raggiunto il che non possono più attende- so e Gela. Il porto, poi, è un 64,6% delle re. Ben venga una notizia del punto di attracco per le navi preferenze genere, ma voglio realmente che ci darà una marcia in più». vedere cosa sarà destinato ai E poi? gelesi, non vorrei che fosse la «Puntiamo sul mare. Abbia- solita lista dei desideri di cui La sfida vinta mo venti chilometri di spiag- non esiste una copertura im- Edilizia Nella foto gia con fondali meravigliosi. Il mediata». «Ci sono opere attese sopra nostro mare è il volano del tu- Effettivamente anche il go- il sindaco rismo, ma deve essere tutelato vernatore Crocetta nutre da oltre 50 anni Messinese perché il nostro mare è fonte qualche dubbio su quanto e fondamentali e a sinistra di ricchezza». sarà destinato a Gela? per il territorio» la festa Per un quartiere di Gela «Le faccio un esempio. Ho in occasione l’acqua è arrivata nelle abita- letto un articolo del 1969 che della sua zioni private dopo trent’an- dichiarava che l’autostrada Ge- Ambiente elezione ni… la-Ragusa sarebbe stata inau- «Possiamo essere «Dopo trent’anni nel quar- gurata nel 1973, ovvero quattro tiere di Manfria finalmente si è anni dopo. Ebbene sono pas- il polo energetico green riusciti ad avere l’acqua pota- sati quarantasette anni e l’au- Pronti a dialogare bile nelle case, ma qualcosa tostrada è ancora ferma in pro- anche con l’Eni» non è andato per il verso giu- vincia di Siracusa. Ci sono sto con la gestione dei privati. opere infrastrutturali che il La rete idrica va rivista perché territorio attende da cinquan- per molti gelesi l’acqua non ar- t’anni e che sono cruciali per lo so. Non ci sono più fondi per lo sbarco degli Alleati nella se- fronte ad una delle rotte com- riva per giorni interi e quando sviluppo della nostra città. far fronte alla spesa corrente, conda guerra mondiale. Gela merciali più importanti del c’è, arriva in piena notte. E così Non vorrei che fosse solo paro- ma nonostante tutto stiamo ha delle potenzialità uniche, Mediterraneo. Gela può fare in tanti, la notte stanno svegli le, perché alle parole ci deve cercando, con le poche risorse ma quando mi sono insediato tanto per il suo futuro, ma de- in attesa dell’acqua necessaria essere una conseguenzialità». a disposizione, di garantire i il primo sentimento che ho ve potenziare le proprie infra- per riempire le cisterne. Dob- Se volesse fare un bilancio servizi essenziali per la cittadi- percepito è stato lo stordimen- strutture». biamo superare questa critici- del suo primo anno da sinda- nanza». to. Ho trovato una città de- In che modo? tà, i miei concittadini devono co? Com’è cambiata Gela negli pressa, con un notevole calo «Il nostro porto potrebbe poter dormire la notte sereni e «È stata sicuramente ultimi anni? demografico. Abbiamo lavora- ospitare grandi navi che traffi- devono poter sapere di avere un’esperienza impegnativa, le «Gela è una città ricca di to per rilanciarla sotto tutti i cano in questa rotta e che at- l’acqua quando aprono i rubi- aspettative sono altissime. storia, punto strategico duran- punti di vista. Lo sviluppo di traccano in altri porti europei. netti». Purtroppo le risorse destinate te la dominazione greca, la pri- Gela passa proprio dalla sua È un progetto strategico, fatti- Roberto Chifari ai comuni sono ridotte all’os- ma città ad essere liberata con posizione strategica. Siamo di bile per la città ma di cui giove- © RIPRODUZIONE RISERVATA Accoglienza e solidarietà, il porto punto di approdo dei migranti Nel 2016 sono arrivati in duemila. Il fenomeno raccontato in un tour con politici, artisti e musicisti

n Sicilia i migranti vengono smistati fra tà», ovvero «apriti» in lingua arrampica, ed è grazione, al Cimitero dei migranti di Castel- l’attore palermitano Luigi Lo Cascio che ha I nomi cinque strutture del governo e una miria- la nuova avventura promossa dall’associa- lamare del Golfo. percorso a piedi in compagnia di Noufou de di piccole comunità, solo nel centro zione «Nottedoro», che è partita giorno lo Quattro tappe che coinvolgeranno i terri- Yabrè, ragazzo di 25 anni del Burkina Faso in  Coinvolti d’accoglienza di Lampedusa si trovano a scorso 13 settembre da Caltanissetta e si con- tori di altrettante città siciliane, Palermo, Italia dal 2008, i dintorni della città, passan- nell’iniziativa I fronte di una capienza di 250 persone quasi cluderà il prossimo 3 ottobre, giornata na- Trapani, Siracusa e la provincia di Caltanis- do per uno Sprar, costeggiando un Centro l’attore, Luigi un migliaio di profughi. Nel comprensorio zionale in memoria delle vittime della mi- setta, e che avranno come protagonisti un ri- per richiedenti asilo e visitando un antico Lo Cascio, il di Gela nel 2016 sono transitati oltre duemila chiedente asilo con una storia emblematica forno del Borgo Santa Rita. Le prossime tap- comico, profughi di cui ad un certo punto si perdono di migrazione alle spalle e un personaggio pe:domenica 25 settembre a Trapani e vedrà Roberto Lipari, le tracce. Ecco perché anche la cultura ha de- pubblico. «Le riprese video delle tappe mo- camminare insieme il sindaco di Palermo il musicista, ciso di scendere in campo per portare all’at- streranno il dialogo, fuori dai ruoli, tra i pro- Leoluca Orlando e Khan Toseef Ahmed, rifu- Roy Paci e il tenzione dell’opinione pubblica un proble- tagonisti di quel tratto di percorso che attra- giato politico del Kashmir. sindaco della ma, che come si è detto più volte, non riguar- versa paesaggi naturali e antropologici stra- Mercoledì 28 a Siracusa e Pozzallo con il città da soltanto la Sicilia ma l’intera Europa. ordinari – spiega Martino Lo Cascio ideatore musicista Roy Paci, venerdì 30 a Palermo con Metropolitana Un attore, Luigi Lo Cascio; un comico, Ro- di Effetà - la bellezza della natura e la profon- il comico Roberto Lipari, mentre il giro si di Palermo, berto Lipari; un musicista, Roy Paci, e il sin- dità delle parole si contamineranno con la concluderà il prossimo 3 ottobre al Cimitero Leoluca daco della città Metropolitana di Palermo, visione di quelle aree che segnano l’odissea dei migranti di Castellammare del Golfo, do- Orlando Leoluca Orlando, andranno in cammino fra del migrante». Odissea che continua anche ve riposano uomini, donne e bambini che Sprar, centri d’accoglienza e luoghi di sbarco dopo essere riusciti a evitare la morte, supe- hanno perso la vita in mare cercando un fu- della Sicilia al fianco di quattro richiedenti rando gli infiniti travagli per raggiungere turo in Europa. asilo, per condividere storie passate e pre- l’Europa. R. C. senti, emozioni e pensieri. Si chiama «Effe- I flussi L’arrivo di un gruppo di migranti Il tour ha avuto inizio da Caltanissetta con © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 19 Settembre 2016 3 PA

La curiosità La piazza Sant’Agostino di Gela si veste di street art. tragediografo che a questa città appartiene non Cultura Le panche che arredano l’agorà gelese grazie solo per monumenti e istituti a lui intitolati. Urban Art, all’iniziativa «Urban Art – L’Eschilo seduto» - Soddisfazione anche per l’obiettivo di incentivare il promossa dall’assessorato agli Eventi del Comune rispetto e il senso civico attraverso l’arte. I prossimi piazza S. Agostino del Golfo insieme all’associazione culturale Uncle obiettivi cui guardiamo – ha annunciato infine il l’agorà gelese Jack – diventano un’insolita «tela» di sei artisti, componente della Giunta Messinese - sono Porta giovani gelesi e calatini, già affermati creativi in giro Marina, per restituire alla città un pezzo della sua per l’Italia. «Gli artisti – ha commentato con storia, ed il piazzale della Stazione perché sia compiacimento l’assessore comunale agli Eventi biglietto da visita degno dei nostri pregi». (v.c.) Eugenio Catania – hanno reso omaggio al © RIPRODUZIONE RISERVATA Poleis, così Gela valorizza la sua storia Il progetto è stato messo a punto con altri sette Comuni dell’hinterland siciliano

he Gela sia una cittadi- strategia territoriale proposta Mission na culturalmente è quello di realizzare un poli- avanzata è fuori da centrismo per l’allocazione,  Nell’integrazi ogni dubbio. Vuoi per l’integrazione e la valorizzazio- one del C la sua biblioteca comunale ne di funzioni e servizi nei ter- sistema dei istituita nel 1875 con un patri- ritori di riferimento». grandi monio librario composto da Nell’integrazione del siste- attrattori 28.450 volumi, vuoi per il Mu- ma dei grandi attrattori cultu- culturali seo Archeologico Regionale rali spiccano Piazza Armerina spiccano (che contiene circa quattro- con la Villa Romana del Casale Piazza mila e duecento reperti crono- e ovviamente il Parco archeo- Armerina con logicamente distribuiti dalla logico e Museale di Gela. Il la Villa Romana preistoria all’età medievale) o progetto mira così ad intercet- del Casale e per via della sua acropoli gre- tare il finanziamento previsto ovviamente il ca situata nel cosiddetto Parco dal Piano di Azione Coesione, Parco delle Rimembranze; il comu- il cui esito si conoscerà a fine archeologico e ne nisseno possiede svariati anno. Museale di beni da valorizzare e tutelare. Questo nuovo piano di lavo- Gela A tal proposito, Gela si è fat- ro avrà come obiettivo la rea- ta portavoce di un progetto - lizzazione di un policentrismo  Il progetto insieme ad altri sette comuni (territori in rete) per l’alloca- mira così ad dell’hinterland (Piazza Arme- zione l’integrazione e valoriz- intercettare il rina, Niscemi, Butera, Vittoria, zazione di funzioni e/o servizi finanziamento Acate e Comiso) - recentemen- nei territori di riferimento. previsto dal te presentato al Ministero dei L’integrazione del sistema Piano di Azione Beni e delle Attività Culturali. dei grandi attrattori culturali e Coesione, il cui La proposta si chiama «Poleis delle sue risorse materiali e esito si – Attrattori e nodi della cultura immateriali, ambientali, ga- conoscerà a in rete» ed è volta al sostegno e l’obiettivo di rivitalizzare, ri- I luoghi stronomiche e religiose, rap- fine anno. Gela alla progettazione integrata di I contenitori I contributi generare e riusare gli spazi A sinistra presentano quindi la strategia ha anche scala territoriale per la valoriz- Tra i grandi attrattori Si punta ad intercettare vuoti, dormienti, abbandona- la colonna per un nuovo posizionamento, grandi risorse zazione culturale. ti, indefiniti o in transizione a del Tempio volto al miglioramento delle culturali «L’associazione di comuni, culturali ci sono il finanziamento favore dell’arte, della cultura e di Atena qualità competitive del territo- di cui Gela è capofila – ha Piazza Armerina previsto dal Piano della creatività, che hanno as- e sopra rio, mediante l’apertura ester- spiegato l’assessore comunale il Parco archeologico di Azione Coesione sunto negli ultimi anni una un’immagine na del sistema locale nonché alla Cultura, Francesco Salini- dimensione nuova dal punto del Castello la valorizzazione del suo patri- tro -, ha lo scopo di trasforma- di vista quantitativo e qualita- di Gela monio identitario. re il giacimento delle risorse tivo. Venera Coco materiali e immateriali con Il principio generale della © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Lunedì 19 Settembre 2016 Corriere del Mezzogiorno PA Corriere del Mezzogiorno Lunedì 19 Settembre 2016 5 PA

La curiosità Didattica Sull’isola solo l’Università etnea ha una propria emittente radiofonica L’università di Catania è l’unico ateneo siciliano ad avere una dell’Ateneo ma anche quella della città. Tutti i giorni, studenti propria emittente radiofonica, Radio Zammù universitari, animano l’emittente con programmi di www.radiozammu.it , fondata nel 2006, che trasmette in informazione e intrattenimento, con interviste e streaming via internet e su Fm. Punto di riferimento per la approfondimenti. Nel 2014 e nel 2015, inoltre, Radio Zammù comunità universitaria catanese, è anche un laboratorio ha vinto il premio nazionale per il miglior format radiofonico, radiofonico per gli studenti universitari, aperto a chi ha voglia assegnato nel corso dell’annuale Festival delle Radio di imparare e sperimentare. La radio segue e racconta la vita universitarie. (f.c.) Da nove anni la città senza Ateneo troduzione dei requisiti mini- Centinaia di studenti sono distribuiti tra Catania, Palermo, Enna e Messina mi di docenza che, giustamen- te, richiedono agli Atenei di Da 2007 in poi chiusi nel territorio siciliano tutti i corsi di laurea decentrati garantire un numero minimo di docenti stabilmente impe- gnati nell’attività di ogni corso di studio. Si tenga conto, pe- era una volta l’uni- raltro, - continua - che molti Il fatto versità a Gela. enti locali, che avevano inizial- «C’era», perché no- mente sostenuto economica- Gela da circa ve anni fa chiudeva- mente questi corsi, a seguito nove anni non C’ no tre corsi di laurea e da allo- dei provvedimenti restrittivi di è più sede ra gli studenti sono stati co- finanza pubblica, non sono decentrata di stretti a dividersi tra i quattro stati più in grado di mantene- corsi di laurea, poli universitari siciliani o a re gli impegni assunti, nello in modo spostarsi ancora più lontano, stesso momento nel quale gli particolare varcando lo stretto di Messina. Atenei subivano tagli drastici dell’Università Da allora, sono tanti gli stu- del finanziamento statale. Non degli Studi di denti che sperano possa ria- si vedono, oggi, all’orizzonte Catania. Oggi prire. Il rettore dell’università cambiamenti significativi del- centinaia di di Catania, Giacomo Pignata- le ragioni che hanno condotto giovani sono ro, è un pò scettico ma al tem- a quell’opera di razionalizza- costretti a po stesso positivo a riguardo. zione. Il modo migliore, è cer- frequentare i « Il modo migliore per garan- tamente quello di aumentare corsi nelle tire ai tanti giovani, realtà co- l’impegno finanziario di Stato Università di me quella gelese – dichiara - e Regione, così come chiedo- Catania, per un accesso ai corsi di stu- no i Rettori, per garantire una Palermo, Enna dio è certamente quello di au- copertura ampia ed estesa del e Messina mentare l’impegno finanziario diritto allo studio per i giovani di Stato e Regione». bisognosi e meritevoli, come Oggi, un gran numero di prevede la nostra costituzione, studenti universitari, in assen- L’iniziativa ebbe un buon suc- ti con gli enti locali, promotori ciliane – racconta il rettore Pi- Storica nonché - conclude il rettore - za di un proprio ateneo, sono cesso attirando studenti anche degli stessi corsi decentrati. gnataro - è stata determinata Nella foto un accordo tra le diverse istitu- distribuiti tra Catania, Paler- dai comuni limitrofi, ma nel Gli unici corsi rimasti, in virtù dalla esigenza di razionalizza- sopra zioni per investire sull’edilizia mo, Enna e Messina. Nel 1999 2007 il rettore dell’ateneo cata- di convenzioni pluriennali zione delle attività formative, la facciata universitaria al fine di garanti- la provincia di Caltanissetta nese di allora, dispose la chiu- sottoscritte e garantite dagli peraltro avvenuta anche in della sede re servizi residenziali per gli aveva attivato tre corsi di lau- sura del polo gelese a nuove enti locali al termine di un lun- tante altre realtà universitarie monumentale studenti fuori sede». Intanto, rea decentrati con polo didat- iscrizioni. go contenzioso, nel 2012, sono italiane, anche sotto la spinta dell’Università parecchi studenti liceali, spe- tico in città. La facoltà di Eco- Dal 2007 in poi, l’università Architettura a Siracusa e Lin- del Ministero». degli Studi rano che possa attivarsi qual- nomia e, nel 2002, un corso di di Catania ha progressivamen- gue e letterature straniere a Poi aggiunge: «Tale razio- di Catania che corso di laurea a Gela, in scienze della comunicazione, te chiuso tutti i corsi di laurea Ragusa. nalizzazione ha avuto l’obietti- modo da poter avere quelle co- facoltà di Lettere e Filosofia, decentrati, per ragioni di na- «La chiusura delle attività vo di assicurare sostenibilità e modità tanto desiderate. che dipendevano dall’univer- tura economica legate ai rap- formative del nostro Ateneo a qualità delle attività formative, Francesca Capizzi sità degli studi di Catania. porti che erano stati sottoscrit- Gela, così come in altre città si- soprattutto a seguito dell’in- © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 Lunedì 19 Settembre 2016 Corriere del Mezzogiorno PA

Lo sport I cittadini gelesi hanno segnato la data dell’11 ultima generazione misto naturale e sintetico Lo sviluppo settembre con un cerchio rosso. Dopo oltre fino all’abbandono e alla chiusura dello stesso. L’economia riparte vent’anni, la squadra calcistica di Gela è tornata Ecco perché lo scorso 11 settembre c’erano a giocare allo stadio «Vincenzo Presti» una gara proprio tutti ad assistere alla seconda giornata con il calcio di serie D. L’ultima apparizione risale alla del girone I della serie D. Eppure il protagonista e il ritorno in Serie D stagione 1995/96. Da lì in poi due apparizioni non era la squadra di mister Infantino, ma il in C1, ma soprattutto tanta C2 fino alla vecchio impianto di via Niscemi per l’occasione scomparsa dal panorama calcistico. Dal 2011 risistemato dall’amministrazione comunale. la lenta risalita fino alla serie D, le traversie di La partita? Gela-Sarsale è finita 4-0. uno stadio moderno con un manto erboso di © RIPRODUZIONE RISERVATA Il rilancio comincia dal petrolchimico Dal 1960 ad oggi: ecco la storia dell’impianto che in questi anni ha cambiato il volto di Gela In futuro si punta alla produzione di biocarburanti con un progetto da 700 milioni di euro

o sviluppo della città di Gela è stato contrasse- gnato negli anni dalla La Sicilia che guarda L nascita e dallo sviluppo del polo petrolchimico. Da un’intuizione di Enrico Mattei, al Marocco convinto di poter contribuire alla ripresa economica e socia- riparte dagli investimenti le di una zona fortemente de- pressa come quella gelese, al- l’inizio degli anni Sessanta si sotica in quel lembo di Sicilia che guarda al Maghreb, cao- pensò all’idea di un complesso tica ed estrema per le fortissime contraddizioni. In un con- industriale destinato alla raffi- E testo in cui le testimonianze archeologiche rimandano a nazione e trasformazione in un passato straordinariamente ricco, la rapida espansione urba- prodotti finiti del petrolio. na degli ultimi decenni sconcerta e a tratti frastorna. Eppure L’idea nacque per creare un una nuova chiave di volta può dare linfa ad una cittadina che cre- grande polo industriale a Gela de fortemente nelle potenzialità di una risorsa come il turismo, allo scopo di sfruttare il petro- volano di sviluppo economico e sociale. In che modo? Attraver- lio greggio scoperto nell’area so una sinergia tra più fattori che possa garantire un sistema mi- gelese. Fino ad allora la città sto di risorse tra pubblico e privato. Si parte dallo stanziamento era praticamente dedita alla di nuovi contributi per la Sicilia. La visita del premier Matto pesca e all’agricoltura, ma da lì Renzi ad Agrigento ha siglato di fatto l’accordo per il «Patto per il volto della città cambiò nel la Sicilia». Il Patto prevede investimenti per 5,7 miliardi di euro, giro di una decina di anni. La di cui parte provenienti dal fondo di sviluppo e coesione, oltre a costruzione di un impianto di circa un miliardo di somme provenienti da altri programmi, in queste dimensioni - maggiori particolare le risorse del Po-Fesr 2014-2020, le risorse dei Pro- anche della stessa città - rap- grammi Operativi Nazionali 2014-2020, le risorse del Program- presentarono un grandissimo ma Operativo Complementare Sicilia 2014-2020. Si tratta di ri- stravolgimento e impatto am- sorse che la Sicilia dovrà spendere entro cinque anni. Interventi bientale, economico, paesag- che porteranno una boccata d’ossigeno gistico e socio-culturale per all’economia isolana. La programma- una piccola realtà locale che fi- zione intermedia, secondo le direttive no ad allora aveva avuto il suo europee, dovrebbe consentire entro il sviluppo grazie alla posizione 2018, di spendere 758 milioni di euro strategica nel cuore della Sici- per tutta l’isola, pari al 17% dell’ammon- lia affacciata nel mare del Me- tare complessivo del finanziamento. La diterraneo. Eppure, il volto di Regione ha programmato una spesa su- Gela cambiò radicalmente nel periore, ovvero: 891 milioni di euro, pari 1960. I primi impianti entraro- al 20%. Entro il 2020 si dovranno utiliz- no in funzione tre anni dopo e zare ulteriori 3 miliardi 517 milioni, se negli anni successivi ne furo- Il luogo Sopra il petrolchimico di Gela ed in basso una foto storica di Enrico Mattei Premier Matteo Renzi così fosse parte degli investimenti po- no avviati molti altri con una trebbero ricadere con effetto immedia- capacità di lavorazione di 3 stravolgimento ambientale ciale, culturale e soprattutto to sul territorio e sul comprensorio. Gela ne beneficerà soprat- milioni di tonnellate annue di che è stato oggetto anche di fe- economica, per un piano di ri- tutto per le infrastrutture per un investimento di poco meno di grezzo. Nel giro di poco tem- roci proteste per una città che conversione tanto auspicato e due miliardi di euro. Si parte dall’asse autostradale Siracusa-Ge- po, Gela poté godere anche di del petrolchimico ne ha fatto ricercato da numerosi cittadi- la per un investimento di 251 milioni già finanziati, 67 milioni al una serie di importanti infra- un’economia per oltre quaran- ni e proclamato, tra ambiguità Comune di Gela per il completamento del porto, mentre l’itine- strutture a servizio dell’area t’anni. Negli anni ‘70, al lavoro e contraddizioni, da politici e rario Nord-Sud Camastra-Gela (ma il tratto dovrebbe fermarsi a industriale: un nuovo scalo erano stati impiegati oltre mil- amministratori. Il futuro? È la Nicosia) è stato programmato per una spesa di 121 milioni. Altri portuale, un collegamento ra- le unità operative, la crisi pe- produzione di biocarburanti interventi saranno destinati a spese accessorie e interventi mi- pido con Caltanissetta da un trolifera e le difficoltà degli an- con un investimento da 700 nori per rifare strade e infrastrutture per il territorio. Quasi un lato e Catania dall’altro e il ni Ottanta hanno portato ad milioni di euro che consisterà miliardo andrà invece al capitolo «Sviluppo economico ed atti- completamento della rete fer- un lento ed inesorabile decli- nella creazione nel giro di due- vità produttive». Cento milioni andranno in particolare alle co- rovia per Caltagirone. no. Nel 2014, il petrolchimico è tre anni di una bioraffineria siddette aree di crisi: di cui oltre 60 milioni in diversi progetti di Eppure dopo un periodo stato dismesso gettando que- che produrrà green diesel. Se- riqualificazione del comprensorio gelese, per la città è stata iniziale di fervore produttivo a sto territorio nella stessa de- condo il progetto a Gela saran- stanziata anche una cifra per un’area attrezzata per cani con per- pagarne le conseguenze sono pressione economica degli an- no prodotte 750mila tonnella- corso agility nel quartiere Macchitella e una piscina coperta da stati soprattutto i gelesi che ni ‘50. Eppure Gela può conta- te l’anno di gasolio verde, un 17 milioni di euro. Insomma per Gela si aprono nuovi scenari e hanno visto per anni un im- re in un passato storico senza biocarburante di elevata quali- se le parole diverranno fatti, per i gelesi si potrebbe aprire una patto ambientale, le cui conse- precedenti. Da qui la città può tà e sostenibilità ambientale. nuova stagione di sviluppo che possa essere per la prima volta guenze sono ancor’oggi ben trarne forza, ispirazione e idee Roberto Chifari slegata dalle politiche legate all’industria petrolchimica. (r.c.) visibili sulla cittadinanza. Uno per un progetto di rinascita so- © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’aeroporto non c’è, si vola da Comiso e Catania Distribuito con il non vendibile separatamente Direttore responsabile: Enzo d’Errico La cittadina siciliana non ha uno scalo. Ma fino al 1962 aveva il «Ponto Olivo» Redattore capo centrale: Carmine Festa Redattore capo centrale: Paolo Grassi Editoriale del Mezzogiorno s.r.l. con socio unico, soggetta a direzione e coordinamento da parte della società RCS Mediagroup S.p.A. uarantadue chilometri è la distanza che Malta, sempre qui ha avuto sede il 41º Stormo Presidente: Alessandro Bompieri devono compiere i gelesi per raggiun- Bombardamento Terrestre che operò nella zona Amministratore delegato: Domenico Errico gere il nuovissimo aeroporto di Comiso, con 18 Savoia-Marchetti e il 51º Stormo con aerei Produzione, amministrazione e sede legale: Vico II S. Nicola alla che è anche il più vicino alla città. Quel- Macchi M.C.202. Ma è stato soprattutto l’aero- Dogana, 9 80133 Napoli - Tel: 081.7602001 - Fax: 081.58.02.779 Q Reg. Trib. Napoli n. 4881 del 17/6/1997 lo di Catania dista poco meno di 100 chi- porto preferito dall’ex presidente dell’Eni Enrico lometri, quello di Palermo 220 chilometri, quello Mattei che usò più volte la pista gelese fino al © Copyright Editoriale del Mezzogiorno s.r.l. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può di Trapani 227, ma da fare interamente su strada giorno della sua morte. Alle 07:30 del 27 ottobre essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. statale. Insomma Gela non ha un aeroporto, ma 1962, decollò per l’ultima volta dall’aeroporto di Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. Stampa: Società Tipografica Siciliana S.p.A. il nuovo terminal di Comiso ha dato la possibilità Ponte Olivo per Catania con un aereo privato del- Strada 5a n. 35 - 95030 Catania - Tel. 095.59.13.03 a tutto il centro della Sicilia di raggiungere facil- l’Eni, un Morane-Saulnier MS.760 Paris. Il resto Sped. in A.P. - 45% - Art.2 comma 20/B Legge 662/96 Filiale di Napoli mente un aeroporto che nel giro di qualche anno della storia è noto a tutti. Mattei ripartì da Cata- Diffusione: m-dis Distribuzione Media Spa mira a diventare un polo di riferimento per quat- nia alla volta di Milano, il suo aereo precipitò nel- Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano - Tel. 02.25821 Pubblicità: Rcs MediaGroup S.p.A. tro province siciliane. Eppure fino al 1962 Gela ha le campagne di Bascapè, in provincia di Pavia, Dir. ADV &Communication Solutions Nazionale e Finanziaria avuto il suo aeroporto privato. Si tratta dell’aero- mentre durante un violento temporale era in av- Via Campania, 59/C - 00187 Roma - Tel. 06.6882.8692 - 06.6882.8662 Legale: Tel. 02.2584.6665 porto «Ponto Olivo», destinato prima alle opera- per collegare alle colonie d’Africa. Oggi ricono- vicinamento all’aeroporto di Linate. Da quel mo- www.rcscommunicationsolutions.it - [email protected] zioni militari durante il secondo conflitto mon- scerlo sarebbe impossibile, perché la pista è ri- mento inizio anche il declino dell’aeroporto, Pubblicità locale: PKSud srl. C.so Sicilia 43 - Catania diale, e dopo la fine della guerra, divenne aero- masta inutilizzata per più di 50 anni e non sareb- troppo piccolo per il trasporto civile e ormai in Tel. 095.73.06.336 - email: [email protected] porto privato dei dirigenti Eni che lo utilizzavano be facilmente localizzabile, ma il fascino di quel disuso per quello militare. Oggi l’aeroporto non Proprietà del Marchio: per i frequenti viaggi al Petrolchimico di Gela. Fu luogo è rimasto immutato, così come la storia esiste più ma è la testimonianza di un passato RCS MediaGroup S.p.A. costruito durante il ventennio fascista dalle trup- che è stata scritta. Da qui durante la seconda non troppo lontano. (r.c.) Distribuito con il pe della Regia Aeronautica come testa di ponte guerra mondiale sono partiti gli attacchi verso © RIPRODUZIONE RISERVATA Direttore responsabile: Luciano Fontana Corriere del Mezzogiorno Lunedì 19 Settembre 2016 7 PA

L’iniziativa Il grano duro dei campi geloi ed il pane di Burgio e Settefarine. A riscoprire questa Arte Gela, ancestrali risorse, tornano sulle tavole coltura è stato l’agronomo Salvatore Susino, Un concorso siciliane. Per salvaguardarli è stata proposta seguendo i consigli del nonno l’istituzione di un consorzio di tutela in favore ultranovantenne, che negli anni ’50 era per tutelare del grano di Russello e dei suoi derivati. gestore di un pastificio a Gela. Data la il pane tipico locale Possiede una taglia alta, un basso indice di riscoperta di questo prezioso cereale, il glutine, un colore particolarmente rosso che sindaco Domenico Messinese ha espresso esprime le qualità di questo grano antico, interesse nell’istituire un consorzio di tutela tornato alla ribalta grazie alla coltivazione della filiera. (Ve. Co.) sperimentale, riavviata a Gela tra le contrade © RIPRODUZIONE RISERVATA Gela, colonia dorica e polis del Mediterraneo Nel 1948 è stato trovato il parco archeologico Nel Museo cittadino raccolti oltre 4 mila reperti

stata scelta dagli ameri- in pietra conservati nel Museo Il luogo I tesori cani come approdo per Archeologico regionale della Nella foto liberare la Sicilia dai na- cittadina. Ancora oggi si pos- a destra Gela è anche zisti, ma la città di Gela sono ammirare i resti di un il museo re nere e a figure rosse; ai resti tatori ma anche il centro stori- na, dominando la Piana di Ge- una cittadina È archeologico non viene ricordata solo per tempio del V sec. a.C., abita- del carico del “relitto di Gela” co di Gela ed i suoi monumen- la. Donato nel 1143 dal Conte di ricca di storia, quell’episodio che l’ha vista zioni, botteghe, le rovine di regionale (una nave mercantile greca af- ti meritano un approfondi- Butera, l’edificio monumenta- tradizioni e protagonista durante la mez- Molino a Vento, Capo Soprano di Gela, fondata davanti al porto della mento. Particolare attenzione le alla fine del XIV sec. è stato ricchezze zanotte del 10 luglio 1943, e Bosco Littorio, oltre che le uno dei più noti città); ai dettagli architettonici merita la neoclassica Chiesa assegnato da re Martino al No- archeologiche quando durante la Seconda Terme Ellenistiche, considera- in Sicilia provenienti dai templi e dalle Madre con l’annesso conven- bile Ruggero Impanella; suc- che Guerra Mondiale, un corpo di te il complesso termale più an- arule votive dall’emporio di to, la piazza di Sant’Agostino, cessivamente, sarebbe diven- affascinano spedizione formato da truppe tico presente in Italia. Molti di Bosco Littorio; ed infine, ad la chiesa di San Francesco di tato patrimonio degli Aragona americane, inglesi e canadesi questi frammenti e delle testi- un’ampia collezione numi- Paola e il teatro Eschilo. Degno di Terranova e poi dei Pigna- invase la Sicilia. monianze greche è possibile smatica risalente dalle colonie di nota anche «Il Castelluc- telli. È indubbio che quel comu- visionarle presso il Museo di greche. cio», costruito con blocchi di Massiccio e imponente con ne in provincia di Caltanissetta Gela che sorge accanto al- Ogni anno il museo cataliz- calcare bianco e calcarinite la sua struttura simmetrica e rimarrà impresso su tutti i li- l’acropoli. Inaugurato nel 1958, za a se una moltitudine di visi- gialla, che sorge su una colli- due torri terminali nel corso bri di storia per il grande sbar- nel corso degli anni, l’esposi- del tempo ha subito diverse ri- co, ma le peculiarità della cit- zione ha subito diversi amplia- strutturazioni ed è stato adibi- tadina hanno radici ancora più menti per via dei nuovi reperti to come sede d’importanti au- antiche e non si limitano solo da esporre, come avvenne nel torità locali. Durante la Secon- a quell’intensa operazione mi- 1984 e nel 1995 quando i per- Le mura antiche di Capo Soprano da Guerra Mondiale è stato litare. Nel VI sec a.C., infatti, è corsi espositivi e didattici fu- colpito da colpi di artiglieria stata una delle polis più poten- rono interamente rinnovati. Trecento metri di mura di cinta deli- arenaria, mattoni crudi, pietrame e ter- pesante che ne danneggiaro- ti del mar Mediterraneo, non- Divisa in due piani, la collezio- mitano l’estremità occidentale della ra, si sono consumate alcune delle più no gravemente la torre est e la ché potentissima colonia dori- ne vanta reperti ceramici, collina di Gela, abbracciando la città cruenti battaglie tra Greci e Cartagine- parte orientale del prospetto ca fondata nel VII secolo a.C.. bronzei e numismatici che greca gelese nel periodo compreso tra si. Il periodo della loro costruzione si sud mentre, negli anni ’80 e Sede di fortificazioni greche, permettono di assaporare la il IV e il III sec. a. C.. Scoperte tra il 1948 può datare intorno alla fine del V sec. ’90, ha subito diversi interventi Gela nel 1948 ha ridato alla lu- storia di Gela e dell’hinterland, e 1954, le mura timoleontee di Capo a.C., poco prima della presa di Gela da di restauro dai quali è stata ce un importante parco ar- dall’età preistorica fino all’età Soprano possono essere considerate parte dei Cartaginesi, invece, al tiranno rinvenuta una grande quantità cheologico; dall’acropoli e dal- medievale. Quattromila e due- uno degli esempi più straordinari del- Timoleonte sarebbe da attribuire solo di manufatti ceramici, ma an- la necropoli gelese provengo- cento i reperti contenuti nelle l’architettura militare antica. Non a ca- la sopraelevazione in mattoni crudi. che in ferro, bronzo e vetro. no, infatti, le decorazioni ar- varie aree museali che vanno so, attorno a questi blocchi di pietra © RIPRODUZIONE RISERVATA Venera Coco chitettoniche e gli ornamenti dai vasi corinzi ed attici a figu- © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 Lunedì 19 Settembre 2016 Corriere del Mezzogiorno PA