Diacronie Studi Di Storia Contemporanea
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Secrets and Bombs: the Piazza Fontana Bombing and the Strategy of Tension - Luciano Lanza
Secrets and Bombs: The Piazza Fontana bombing and the Strategy of Tension - Luciano Lanza Secrets and Bombs 21: TIMETABLE – A Basic Chronology (with video links) January 29, 2012 // 1 2 Votes Gladio (Italian section of the Clandestine Planning Committee (CPC), founded in 1951 and overseen by SHAPE (Supreme Headquarters Allied Powers, Europe) 1969 25 April — Two bombs explode in Milan: one at the FIAT stand at the Trade Fair and another at the bureau de change in the Banca Nazionale delle Communicazione at Central Station. Dozens are injured but none seriously. AnarchistsEliane Vincileone, Giovanni Corradini, Paolo Braschi,Paolo Faccioli, Angelo Piero Della Savia and Tito Pulsinelliare arrested soon after. 2 July — Unified Socialist Party (PSU), created out of an amalgamation of the PSI and the PSDI on 30 October 1966, splits into the PSI and the PSU. 5 July — Crisis in the three-party coalition government (DC, PSU and PRI) led by Mariano Rumor. 5 August — Rumor takes the helm of a single party (DC — Christian Democrat) government. 9 August — Ten bombs planted on as many trains. Eight explode and 12 people are injured. 7 December — Corradini and Vincileone are released from jail for lack of evidence. Gladio 12 December — Four bombs explode. One planted in the Banca Nazionale dell’Agricoltura in the Piazza Fontana in Milan claims 16 lives and wounds a further hundred people. In Rome a bomb explodes in the Banca Nazionale del Lavoro, wounding 14, and two devices go off at the cenotaph in the Piazza Venezia, wounding 4. Another bomb — unexploded — is discovered at the Banca Commerciale in the Piazza della Scala in Milan. -
Tesi Di Dottorato
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Corso di Dottorato in Storia (X ciclo) Tesi di Dottorato LA PROPAGANDA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA E DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO NEGLI ANNI DELLA GUERRA FREDDA ATTRAVERSO I DOCUMENTARI CINEMATOGRAFICI Coordinatore Candidata Ch.mo Prof. Massimo Mazzetti Mariangela Palmieri Matr. 8882700018 Tutor Ch.mo Prof. Pasquale Iaccio Anno accademico 2010-2011 Ai miei genitori INDICE Introduzione 1 Primo capitolo La storia e il cinema I.1 Alle origini della Nuova storia 5 I.2 I mass media come fonte 7 I.3 Il cinema e la storia della mentalità 10 I.4 Problemi di metodo 18 Secondo capitolo Il documentario in Italia dal secondo dopoguerra agli anni sessanta II.1 La difficile vita del documentario italiano 23 II.2 Una palestra per i principianti, un’opportunità per i veterani 28 II.3 I legami col neorealismo 30 II.4 Lo «scandalo» dei documentari, ovvero una legislazione sbagliata 33 II.5 La censura 37 II.6 Il documentario nelle mostre e sulle riviste specializzate 41 Terzo capitolo Identità e cultura del Partito Comunista Italiano e della Democrazia Cristiana III.1 Il PCI da «partito d'avanguardia rivoluzionaria» a «partito nuovo» 47 III.2 La politica culturale del PCI 50 III.2.1 Il reclutamento degli intellettuali nell'immediato dopoguerra 51 III.2.2 La vicenda de «Il Politecnico» e la svolta dopo il 1947 55 III.2.3 Il terribile 1956 62 III.3 La nascita della DC nel solco del nuovo protagonismo della Chiesa 67 III.3.1 Cattolici: cultura e società 69 III.3.2 La costruzione del partito di massa 72 III.3.3 Il rapporto -
Compagni: La Borghesia Mercanteggia La Verità Perle
72 I, Giornale Ouotidiano - Sped. in abb. posto - Gruppo 1/70 - Anno l-N. 172 - Venerdì 3 novembre 1972 ~---------------------------------------------- VENERDl ,3 NOVEMBRE 1972 di ~di del ra- uali del la ci odo Lire 50 lue- 3ra n è ieu gni STRAGE DI STATO: DOPO LE NOSTRE RIVELAZIONI. DI IERI tra- 0- può 40 e i La ndo tna- me :0 i le i )RI. POLIZIA, CARABINIERI, FINANZA, RIFIUTANO DI 'PERQUISIRE SE STESSI: LA . , ono zio, lrte STORIA DI UN MAGISTRATO SOLITARIO. da gni, del DAL MINISTRO DEGLI INTERNI UNA DISPERATA SMENTITA CHE EQUIVALE A ~a n ivo ter ap An UNA CONFESSIO ~E. r>ar- ac ROMA, 2 novembre in diretto rapporto col ministero. In Catenacci, .Allegra e Provenza, circo- - rsi, Quale parte hanno avuto nel complotto che va dalla stra parole 'povere, il documento autoriz lano in un primo tempo anche quelli . \1 in- . zava di fatto l'occultamento di prove, dei questori di Roma, Parlato, e di riet- ge del 12 dicembre all'uccisione di p'inelli, alla persecuzione di testimonianze, indizi. Ciò che è poi Milano (nel '69-'70), Guida. Poi i no- Valpreda e dei suoi compagni, il presidente del consiglio di. al regolarmente successo. Pare che mi più grossi spariscono. i si lora, Mariano Rumor, e il suo ministro di polizia, Franco Restivo? . inoltre si « indirizzassero» le indagi- Anzi, si cerca di insabbiare an for Una risposta sarebbe contenuta in uno dei documenti seque ni nèll'unico senso in cui di fatto che gli altri tre procedimenti. Alberi· izio strati nel corso della perquisizione alla questura di 'Milano di andarono, cioè a sinistra. -
I GOVERNI ITALIANI ( 25 Luglio 1943 - 6 Agosto 1970)
Settembre- Ottobre 1970 756. Governi 1943-1970 I GOVERNI ITALIANI ( 25 luglio 1943 - 6 agosto 1970) DALLA CADUTA DEL FASCISMO ALLA ASSEMBLEA COSTITUENTE 0 I• MINISTERO BADOGLIO (25 Luglio 1943 - 17 aprile 1944) ( ) Pr esid. Consiglio: PIETRO BADOGLIO - Affari Ester i: RAFFAELE GUA RIGLIA - PIETRO BADOGLIO - Interno: UMBERTO RICCI - VITO R.EALE - Africa italiana: MELCHIADE GABBA - PIETRO BADOGLIO - Giustizia: GAETANO AZZARITI - ETTORE CASATI - F inanze: DOMENI CO BARTOLINI - GUIDO JUNG - Guerra: ANTONIO SORICE - TADDEO ORLANDO -Marina: RAFFAELE DE COURTEN -Aeronautica: RENATO SANDALLI - Educazione Nazionale: LEONARDO SEVERI - GIOVANNI CUOMO - Lavori Pubblici: ANTONIO ROMANO- RAFFAELE DE CARO - Agricoltura e Foreste: ALESSANDRO BRIZI - FALCONE LUCIFERO - Co mtmicazioni: FEDERICO AMOROSO - TOMMASO SICILIANI - I ndustr ia, Commercio e Lavoro: LEOPOLDO PICCARDI - EPICARMO CORBINO - Cultura popolare: CARLO GALLI - GIOVANNI CUOMO - Scambi e Valute: GIOVANNI ACANFORA- GUIDO JUNG - Produzione bellica: CARLO FA V AGROSSA - Alto commissario per la Sardegna: PINNA - Alto commissa rio per la Sicilia: FRANCESCO MUSOTTO - Alto commissario per l'epum zlone nazionale: TITO ZANffiONI - Commissario generale per l'alimenta zione: CAMll;RA. n• MINISTERO BADOGLIO (22 aprile 1944 - 18 giugno 1944) P·resid. Consiglio: PIETRO BADOGLIO - Ministri senza portafoglio: BE NEDETTO CROCE, CARLO SFORZA, GIULIO RODINO, PIETRO MANCI NI, PALMIRO TOGLIATTI - Esteri: PIETRO BADOGLIO - Interno: SAL VATORE ALDISIO • Africa italiana: PIETRO BADOGLIO - Giustizia : VINCENZO ARAN·GIO-RUIZ - Finanze: QUINTO QUINTIERI - Guer ra : TADDEO ORLANDO - Marina: RAFFAELE DE COURTEN - Aeronautica: RENATO SANDALLI - Pubblica Istruzione: ADOLFO OMODEO - Lavori Pubblici: ALBERTO TARCHIANI - Agricoltura e Foreste: FAUSTO GUL LO - Comunicazioni: FRANCESCO CERABONA - I ndustria e Commercio: ATTILIO DI NAPOLI - ALto commissario per le sanzioni contro iL fasci smo: CARLO SFORZA - Alto commissario per l'assistenza morale e mate riale dei profughi di guerra: TITO ZANIBONI. -
Senato Della Repubblica V Legislatura
SENATO DELLA REPUBBLICA V LEGISLATURA 310a SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO LUNEDI " 10 AGOSTO 1970 (Antimeridiana) ~.~~ ... Presidenza del Presid~nte FANFANI INDICE CONGEDI . ., Pag.16199 GOVERNO Composizione . .16199 Comunicazioni: COLOMBO,Presidente del Consiglio dei mi~ nistri . 16201 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150) Senato della Repubblica ~ 16199 ~ V Legislatura 310' SEDUTA (antimerid.) ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 10 AGOSTO 1970 Presidenza del Presidente FANFANI P RES I D E N T E. La seduta è aper- l'on. dotto prof. Francesco DE MARTINO, ta (ore 12,40). Deputato al Parlamento, Ministro Segretario Si dia lettura de>!processo verbale. di Stato senza portafoglio, Vice Presidente dei Consiglio dei ministJ1i; T O R E L L I, Segretario, dà lettura l'on. dotto prof. Paolo Emilio TAVIANI, del processo verbale della seduta precedente. Deputato al Parlamento, Ministro Segreta- rio di Stato senza portafoglio, con l'incarico P RES I D E N T E Non essendovi di Ministro per gli interventi straordinari osservazioni, il processo verbale è appro- nel Mezzogiorno e nelle zone depresse del vato. Centro-Nord; l'on. avv. Carlo Russo, Deputato al Par- Congedi lamento, Ministro Segretario di Stato senza portafoglio; PRESIDENTE. Ha chiesto con- l'on. avv. Eugenio GATTO,Senatore della gedo il senatore Avezzano Comes per gior- Repubblica, Ministro Segretario di Stato sen- ni 15. za portafoglio; Non essendovi osservazioni, questo con- l'on. ing. Camillo RIPAMONTI, Senatore gedo è concesso. della Repubblica, Ministro Segretario di Stato senza portafoglio; l'on. dotto Giuseppe LUPI s, Deputato al Annunzio di composizione del Governo Parlamento, Ministro Segretario di Stato senza portafoglio; P RES I D E N T E. -
ANNO 4 - NUMERO 65 - 15/30 Settembre 2005-Quindicinale Testata Fondata Dall’Assemblea Regionale Siciliana Nel 1962-Fondazione Federico II Editore 0 0 0 0 , , 1 1 Û Û
Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Palermo - Cronache Parlamentari Siciliane-Agenda della Sicilia 15 settembre 2005 Û 1,00 T A T A e e N N s s N N t t a a O O t t a a 4 4 f f o o - - n n N N d d U U a a M M t t a a E E d d R R a a O O l l l l ’ ’ 6 6 A A 5 5 s s s s - - e e 1 1 m m 5 5 / / b b 3 3 l l e 0 e 0 a a s s e e r r e e t t t t g g e e i i m m o o n n b b a a r r e e l l e e 2 2 s s 0 0 i i 0 0 c c 5 5 i i l l i i - - a a Q Q n n u u a a i i n n n n d d e e i i l l c c 1 1 i i n n 9 9 a a 6 6 l l e e 2 2 - - F F o o n n d d a a z z i i o o n n e e F F e e d d e e r r i i c c o o I I I I e e d d i i t t o o r r e e ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA - XIII LEGISLATURA I DEPUTATI PER GRUPPO PARLAMENTARE Forza Italia (19) Savarino Giuseppa (Agrigento); UFFICIO DI PRESIDENZA Presidente: Misuraca Salvatore (Palermo); Savona Riccardo (Palermo). -
Legislature V of Italy and Andreotti I Cabinet
Department of Political Science Chair of History of Political Institutions Legislature V of Italy and Andreotti I Cabinet Roberta Cristin Prof. Domenico Maria Bruni Matr. 081392 SUPERVISOR CANDIDATE Academic Year 2018/2019 2 Index Index....................................................................................................... 3 1. Introduction; ..................................................................................... 6 2. The Fifth Parliamentary Term; ..................................................... 14 2.1. The elections and the composition of Parliament; ................................ 14 2.2. Andreotti in the V Legislature ................................................................ 15 2.3. Leone II Cabinet ..................................................................................... 17 2.3.1. The composition .......................................................................... 17 2.3.2. The main measures ...................................................................... 18 2.3.3. The reasons for the end of government ....................................... 20 2.4. Rumor I Cabinet...................................................................................... 20 2.4.1. The composition .......................................................................... 20 2.4.2. The main measures ...................................................................... 21 2.4.3. The reasons for the end of government ....................................... 23 2.5. Rumor II Cabinet ................................................................................... -
Ix° Congresso Nazionale Della Democrazia Cristiana (
IX° CONGRESSO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (www.storiadc.it) Roma, 12-16 settembre 1964 Sede del Congresso: Palazzo dei Congressi Presidente del Congresso: Attilio Piccioni Segretario politico in carica: Mariano Rumor Presidente del Consiglio Nazionale in carica: Attilio Piccioni Governo in carica: II° Governo Moro Relazione del Segretario politico: "La Democrazia Cristiana per lo sviluppo della società italiana e per un moderno Stato democratico" Segretario politico eletto (dal Consiglio Mariano Rumor Nazionale): * * * Lavori preparatori Il Consiglio nazionale della DC (24-27 gennaio 1964) elegge il nuovo Segretario politico del partito, on. Mariano Rumor, in sostituzione dell'on. Aldo Moro diventato nel dicembre 1963 Presidente del Consiglio, con 127 voti favorevoli e 10 schede bianche. Lo stesso Consiglio nazionale approva le modifiche allo Statuto, introducendo il metodo proporzionale per l'elezione dei membri del Consiglio nazionale da parte dei delegati congressuali, e fissa la data del IX° Congresso per il 27-30 giugno 1964. La nuova Direzione centrale della DC (30 gennaio 1964) nomina una Commissione per la preparazione del Congresso, costituita dai Consiglieri nazionali Bubbico, Butini, Buttè, Cossiga, Dall'Oglio, Galloni, Pandolfi, Pistelli e Scalia, presieduta dal Segretario politico Rumor. La Direzione centrale (20 marzo 1964) approva all'unanimità il regolamento per l'elezione dei delegati al Congresso. La Direzione centrale (9 aprile 1964) fissa il tema del IX° Congresso: "La Democrazia Cristiana per lo sviluppo della società italiana e per un moderno Stato democratico". Il Consiglio nazionale (nello stesso giorno del 9 aprile 1964) approva le deliberazioni della Direzione. La Direzione centrale (16 aprile 1964) prende atto della presentazione delle quattro mozioni nazionali. -
La Sicilia E Gli Anni Cinquanta
La Sicilia e gli anni Cinquanta Il decennio dell’autonomia Premessa: Perché una storia della Sicilia negli anni Cinquanta ? Un vuoto storiografico, lavori importanti sulla Sicilia del dopoguerra ma datati Maggiore attenzione della storiografia ad alcuni aspetti, tra questi: la mafia, il dopoguerra, il separatismo, le lotte contadine, l’intervento straordinario (Cassa del Mezzogiorno) Opportunità di studi che affrontino la storia della ricostruzione materiale, democratica e politica della Sicilia Scarsa rilevanza attribuita all’autonomia come motore della politica siciliana Scarsa conoscenza e consapevolezza del sistema e dell’identità autonomista, assenza di una riflessione anche in chiave comparativa Le origini dell’autonomia Separatismo: Movimento politico sorto nel 1943 che rivendicava la «separazione della Sicilia», L’autonomia siciliana delle origini godeva di una forte riprendendo suggestioni legittimazione politica, relazionata ai suoi obiettivi storici, a una sicilianiste (riferimenti alla classe politica regionalista e a una particolare congiuntura nazione siciliana, ai suoi diritti storica condizionata dalla complessa transizione alla storici oppressi dal Nord, alla democrazia siciliana negli anni della Guerra (1943-1945), in ricchezza dell’isola depredata seguito a: dagli stranieri)e mobilitando a) L’emersione del separatismo una militanza eterogenea. Un soggetto politico che b) La riorganizzazione dei partiti politici democratici apparirà una minaccia fino al c) La gestione dell’ordine pubblico, la riemersione 1945-1946, declinando dell’organizzazione mafiosa e del banditismo rapidamente dopo le prime elezioni democratiche d) Gli imperativi della Ricostruzione economica e della gestione degli ammassi I protagonisti del nuovo corso autonomistico Democrazia Cristiana (Alessi, Aldisio, Restivo, Giuseppe La Loggia, Milazzo, ecc.): ripresa del regionalismo di Luigi Sturzo, tentativo di rendere compatibile unitarismo (unità del Paese) e sicilianismo. -
L'antimafia: Ascesa E Declino Di Una Risorsa Politica
Rivista di Storia delle Idee 8:1 (2019) pp. 67-109 ISSN. 2281-1532 http://www.intrasformazione.com DOI 10.4474/DPS/08/01/RCR365/43 Patrocinata dall’Università degli Studi di Palermo Antonino Blando L’antimafia: ascesa e declino di una risorsa politica 1. Mafia, Antimafia and the Struggle for Palermo Per sei mesi nel 1996 e sette estati, tra il 1987 e il 1999, gli antropologi newyorkesi Jane e Peter Schneider, si stabilirono a Palermo per condurre un’indagine sul campo sul fenomeno dell’antimafia. Non era la prima volta che i due studiosi portavano avanti simili ricerche in Sicilia. Vent’anni prima, nel 1976, era stata pubblicata negli Stati Uniti una loro ricerca dal titolo Culture and Political Economy in Western Sicily1. Il luogo da cui prendeva avvio la loro ricerca era stato un piccolo e povero paese della provincia di Agrigento che nel saggio, per la consuetudine invalsa tra gli studiosi dell’epoca di usare pseudonimi in luogo di riferimenti reali, veniva indicato con il nome di Villamaura. In realtà si trattava del paese di Sambuca, dove i due antropologi si proponevano uno studio «mondiale» e di «lunga durata» che partiva dalla dominazione spagnola del XVI e arrivava fino al secondo dopoguerra. Tra gli attori essenziali di questa vicenda così lunga gli Schneider identificavano dei broker, cioè degli imprenditori rurali che da secoli mediavano il rapporto tra Sicilia e mercato-mondo. Appoggiandosi alle note tesi di Immanuel Wallerstein sulla precoce determinazione, in età moderna, di un’economia dualistica basata sullo scambio ineguale tra beni primari e manufatti, gli Schneider ritengono che già a partire dal XVI secolo la Sicilia era stata vittima di un «rapporto coloniale» collegato alla funzione dell’isola di grande esportatore di grano; tale rapporto avrebbe vissuto una nuova fase, neocoloniale, allorché il principale bene esportato diviene la manodopera, tra Ottocento e Novecento. -
Mafia E Politica Tra Lo Sbarco Alleato E La Fine Degli Anni ’50
Corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali e Studi Europei Tesi di laurea in Storia contemporanea Mafia e politica tra lo sbarco alleato e la fine degli anni ’50 Relatore: Candidato: Chiar.mo Prof.re Sandro Rogari Agostino Amato Anno Accademico 2013/2014 Ad Agnese, ti difenderò dalla malvagità del mondo e ti aiuterò a riconoscerla. Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, 1961: “Forse tutta l’Italia va diventando Sicilia... A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso il nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno... La linea della palma... Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato... E sale come l’ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l’Italia, ed è già, oltre Roma”. Giovanni Falcone, intervista: “La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”. Paolo Borsellino, intervista: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. Sommario Introduzione..........................................................................................................................5 1. Lo sbarco alleato in Sicilia, l’AMGOT, il separatismo, il banditismo e la mafia. -
Piersanti Mattarella Presidente Della Regione Siciliana Ucciso Dalla Mafia
Piersanti Mattarella presidente della Regione siciliana ucciso dalla mafia Francesco Michele Stabile Epifania 1980 Piersanti Mattarella, presidente della Regione Siciliana, viene ucciso da un killer davanti casa mentre con la famiglia si stava recando alla messa. Uccidere Piersanti fu come uccidere la speranza. Andrea Riccardi sottolinea che Mattarella era un uomo aperto alla speranza. Questa forza di speranza che ha il suo humus nella fede cristiana unisce Mattarella a don Puglisi, anche nella diversità del loro impegno. Questa speranza non la insegnano ad altri, ma cominciano a realizzarla fino a metterla a rischio della vita. Nell’omelia ai funerali il card. Salvatore Pappalardo si sofferma sulla fede di Piersanti: «Non era la sua una tradizionale osservanza, tanto meno un'ostentazione, ma un convinto atto di partecipazione alla celebrazione eucaristica [...]. Formato a una vita cristiana profonda e autentica l'onorevole Mattarella sapeva che per chi ama Cristo nulla lo può separare da lui: né la tribolazione, né l'angoscia, né il pericolo, né la vita, né la morte: il cristiano è sempre un coraggioso e trova nella sua fede il motivo e il sostegno della sua coerenza. La comunione con Cristo diventava presupposto ed esigenza di piena solidarietà e comunione con gli uomini ed era il segreto di quella così notevole capacità di comunicare, di dialogare, di intendersi sempre su un piano di correttezza e lealtà»1. Un passaggio dell’omelia punta dritto alla crisi morale di un partito, la Democrazia Cristiana, che aveva visto avvicendarsi, sovrapporsi e confondersi al suo interno irreprensibili uomini di Stato e personaggi discussi, coinvolti in scandali e malaffare, collusi a volte perfino con la criminalità.