ANNO 4 - NUMERO 65 - 15/30 settembre 2005-Quindicinale Testata fondata dall’Assemblea regionale siciliana nel 1962-Fondazione Federico II editore 0 0 0 0 , , 1 1 Û Û

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e e n n o o i i z z i i d d e e p p S S ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA - XIII LEGISLATURA I DEPUTATI PER GRUPPO PARLAMENTARE

Forza Italia (19) Savarino Giuseppa (Agrigento); UFFICIO DI PRESIDENZA Presidente: Misuraca Salvatore (); Savona Riccardo (Palermo). Arcidiacono Giuseppe (Catania); Baldari Nicola (Messina); La Margherita Democrazia è Libertà (6) Presidente Beninati Antonino Angelo (Messina); Presidente: Barbagallo Giovanni (Catania) Guido Lo Porto Cascio Francesco (Palermo); Culicchia Vincenzo (Trapani); Catania Giuseppe (Regionale); Genovese Francantonio (Messina); Vice Presidenti Cimino Michele (Agrigento); Gurrieri Sebastiano (Ragusa); Salvatore Fleres Confalone Giancarlo (Siracusa); Tumino Carmelo (Enna); Vladimiro Crisafulli D’Aquino Antonino (Messina); Zangara Andrea (Palermo). Fleres Salvatore Eugenio (Regionale); Giambrone Vincenzo (Agrigento); Margherita per l’Ulivo (5) Deputati Questori Leanza Edoardo (Enna); Presidente: Ortisi Egidio (Siracusa) Franco Catania Leontini Innocenzo (Ragusa); Galletti Giuseppe (Caltanissetta); Andrea Zangara Maurici Giuseppe (Trapani); Manzullo Giovanni (Agrigento); Girolamo Turano Mercadante Giovanni (Palermo); Spampinato Giuseppe (Catania), Moschetto Angelo (Catania); Vitrano Gaspare (Palermo). Deputati Segretari Pagano Alessandro (Caltanissetta); Sebastiano Burgaretta Aparo Scoma Francesco (Palermo); Sicilia 2010 (5) Vicari Simona (Palermo). Presidente: Ferro Giovanni (Palermo) Giuseppe Basile Miccichè Calogero (Agrigento); Angelo Paffumi Democratici di Sinistra (10) Morinello Salvatore (Caltanissetta); Giuseppe Galletti Presidente: Speziale Calogero Arturo Orlando Leoluca (Regionale); (Caltanissetta) Raiti Salvatore (Catania). Capodicasa Angelo (Agrigento); 55° GOVERNO DELLA REGIONE (*) Cracolici Antonino (Palermo); Crisafulli Vladimiro Adolfo (Enna); Centro Democratico (5) Presidente De Benedictis Roberto (Siracusa); Presidente: Sbona Sebastiano (Siracusa); Giannopolo Domenico (Palermo); Acanto Giuseppe (Palermo); Oddo Camillo (Trapani); Basile Giuseppe Mario (Catania); Lo Monte Carmelo (Messina); Assessori Panarello Filippo (Messina); Scalici Antonino (Palermo). Michele Cimino Villari Giovanni (Catania); (Presidenza) Zago Salvatore (Ragusa). UDC-Democratici per le Libertà (5) Innocenzo Leontini Presidente: Mancuso Fabio Maria (Agricoltura e Foreste) Alleanza Nazionale (9) (Catania); Presidente: Formica Santi (Messina) Ardizzone Giovanni (Messina); Alessandro Pagano (Beni Culturali e Pubblica Istruzione) Granata Benedetto Fabio (Siracusa); Brandara Maria Grazia Elena Incardona Carmelo (Ragusa); (Regionale); Salvatore Cintola Infurna Giuseppe (Agrigento); Costa David Salvatore (Regionale); (Bilancio e Finanze) Ioppolo Giovanni (Catania); Turano Girolamo (Trapani). Carmelo Lo Monte Lo Porto Guido Giacomo (Regionale); (Cooperazione, Commercio, Artigianto Sammartino Bartolo (Palermo); Gruppo Siciliani Uniti (2) e Pesca) Stancanelli Raffaele (Catania); Presidente: Acierno Alberto (Palermo); Virzì Gioacchino (Palermo). Cristaudo Giovanni (Catania). Raffaele Stancanelli (Famiglia, Politiche Sociali e Autonomie Locali) Movimento per l’Autonomia (8) Nuova Sicilia - Riformisti (2) Presidente: Leanza Nicola (Catania); Presidente: Rotella Domenico (Regionale) Antonio D’Aquino Amendolia Antonino (Catania); Nicotra Raffaele Giuseppe (Catania). (Industria) Di Mauro Giovanni (Agrigento); Franchina Giuseppe (Messina); Mario Parlavecchio Rifondazione Comunista (2) (Lavori Pubblici) Lo Curto Eleonora (Trapani); Presidente: Forgione Francesco (Palermo) Neri Sebastiano (Regionale); Francesco Scoma Liotta Santo (Catania). (Lavoro, Previdenza Sociale, Formazione Paffumi Angelo (Messina); Prof. Emigrazione ed Immigrazione) Pistorio Giovanni (Catania). Riformisti e Liberali Democratici Patto per la Sicilia (2) Giovanni Pistorio Unione Democratica Cristiana Presidente: Antinoro Antonio (Palermo); (Sanità) e di Centro (7) Segreto Giuseppe (Agrigento). Francesco Cascio Presidente: Dina Antonino (Palermo) (Territorio ed Ambiente - vice pres.) Burgaretta Aparo Sebastiano (Siracusa); Misto (3) Fabio Granata Cintola Salvatore (Palermo); Presidente: Garofalo Ottavio (Catania), (Turismo, Comunicazioni e Trasporti) Cuffaro Salvatore (Regionale); Catania Franco (Catania); Fratello Onofrio (Trapani); Sanzeri Salvatore (Agrigento). (*) dal 1 settembre 2004

2 Cronache Parlamentari Siciliane Sessant’anni di Autonomia

a cura di Nuova serie, anno 4, numero 65 Pasquale Hamel 15 Settembre 2005 Vito Orlando Periodico edito dalla Fondazione Federico II Cadenza: quindicinale Prezzo di copertina Û 1,00 Abbonamento annuo Û 15,00 Registrazione presso il Tribunale di Palermo n. 39 del 23 ottobre 1997

Direttore Responsabile SOMMARIO SOMMARIOVito Orlando e.mail [email protected]

5 SESSANT’ANNI DI AUTONOMIA SPECIALE IN SICILIA Amministrazione Via Nicolò Garzilli, 36 - Palermo 6 I PRESIDENTI DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA tel. 091.6262833 - 091.6262445 fax 091.6262962 e.mail [email protected] 12 I PRESIDENTI DEI 55 GOVERNI DELLA REGIONE SICILIANA

28 IL REGIONALISMO DI FONDAZIONE FEDERICO II 30 L’AUTONOMISMO UNITARIO DI PAOLO D’ANTONI Consiglio di amministrazione Presidente: Guido Lo Porto. 31 PAOLA VEDUCCI TOCCO: PRIMA DONNA IN GIUNTA Componenti: Salvatore Fleres, 32 ANTONIO VARVARO, LA SINISTRA SEPARATISTA Vladimiro Crisafulli, Francesco Catania, Andrea Zangara, Girolamo Turano, 34 INES GIGANTI CURELLA Sebastiano Burgaretta Aparo, ...... , Giuseppe Basile, Angelo Paffumi, Giuseppe 35 FU LA LOGGIA A VOLERE L’ARTICOLO 38 DELLO STATUTO Galletti, Salvatore Cintola, Giovanni Tranchina, Giuseppe Silvestri, Francesco 37 E IL SECONDO PARTITO CATTOLICO Tomasello, Ferdinando Latteri

39 CATTOLICESIMO E POLITICA IN GIUSEPPE D’ANGELO Sindaci revisori: Francesco Faraci, Filippo Mannone, Salvatore Quattrocchi.

• I SERVIZI AMMINISTRATIVI DELL’ARS • LA FONDAZIONE FEDERICO II Impaginazione: • Le COMMISSIONI PARLAMENTARI Rosa Ingrassia • Avvisi di gara a pagina 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26 e 27 Fotografie: Publi Photo Via S. Meccio 6, Palermo

Distribuzione: Promoeditor Via Generale Giuseppe Sirtori 25, Palermo

Stampa: Eurografica Srl Via Saladino 1, Palermo

Questo numero è stato chiuso La Fondazione Federico II in redazione il 6 settembre 2005 si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali pendenze, relative a testi www.ars.sicilia.it e illustrazioni, con gli aventi diritto che non sia stato possibile reperire. Cronache è online all’indirizzo: Il giornale dà ampia libertà ai propri collaboratori; le opinioni espresse non impegnano la linea editoriale della testata. http://www.ars.sicilia.it/Notiziari/Notiziari.htm

Cronache Parlamentari Siciliane 3

uando il 25 maggio 1947, nella Sala d’Ercole dell’an- Altro discorso è la valutazione non sempre pienamente Qtico Palazzo dei Normanni, si insediava l’Assemblea soddisfacente dei risultati conseguiti dall’opera degli esecutivi regionale siciliana, si coronava un lungo e difficile cammino chiamati alla corretta e piena applicazione di quegli strumen- verso l’autonomia, che si era avviato nel secolo precedente ti. È così che, in un non lontano passato, l’Assemblea è stata dopo l’unificazione nazionale e la soppressione del glorioso il crogiuolo o, come è stato detto, il “laboratorio politico” nel Parlamento siciliano. quale sono state sperimentate nuove ipotesi solutorie, per la Per i siciliani, che vantano antichissime tradizioni parla- verità, con esiti non sempre felici. Proprio per ciò, l’Assemblea mentari, si trattava di un traguardo di eccezionale valore, tale non è stata, come naturalmente doveva essere, solo luogo di da giustificare le speranze e le attese in esso riposte e che lo elaborazione di proposte legislative - talora di elevato valore Statuto autonomistico, promulgato il 15 maggio 1946, certi- innovativo, a partire dalla riforma agraria o quella che modi- ficava attribuendo all’As- fica la normativa elettora- semblea regionale siciliana le per gli enti locali attra- una posizione centrale nel- Sessant’anni verso l’elezione diretta dei l’architettura costituziona- sindaci -ma è stata anche, le della Regione. d’Autonomia speciale e soprattutto, sede di E, proprio per sottoli- dibattiti di alto livello poli- neare il valore dell’Istitu- in Sicilia tico e, quindi, cassa di zione, i novanta rappre- risonanza dei tanti gravi sentanti eletti dal popolo problemi che hanno afflit- siciliano vollero modellare l’organizzazione ed il regolamento to ieri e che affliggono ancora oggi l’Isola. È innegabile che dell’Assemblea su quelli di un’altrettanto prestigiosa istituzio- tale ruolo in questi ultimi anni si sia un po’ appannato. Ma ne parlamentare cioè la Camera alta, il Senato. Una scelta ciò è avvenuto, prevalentemente, per cause esogene, a partire lungimirante che è durata nel tempo e che, in questi ultimi dalla generale crisi, che tra la fine degli anni ’80 e primi del anni, si è vieppiù consolidata. ‘90, ha attraversato la classe politica nazionale con gravi effet- Una scelta che non può essere messa in discussione nel ti di ricaduta su quella regionale. dibattito sulla riforma dell’assetto istituzionale dello Stato. Non a caso, però, quella stagione è stata per l’Assemblea Pensare ad un articolazione regionale dello Stato, su base l’inizio di un serio tentativo di rilancio delle ragioni dell’auto- federalista o meno, alla devoluzione o, a maggior ragione, nomia. Necessità sentita, quasi come un segno premonitore, pensare ad un’Europa composta di aree regionali omogenee, dalla parte più avvertita della classe politica siciliana. E pro- in cui la Sicilia ed il suo Parlamento non conservino una cen- prio di quegli anni l’inaugurazione di una stagione ricca di tralità le cui radici affondano nelle antiche e nuove motivazio- convegni di studio, seminari, dibattiti e pubblicazioni pro- ni dell’autonomia, sembra una costruzione destinata a sgreto- mossi dall’Assemblea e che, talvolta, hanno visto l’istituzione larsi in partenza, quasi una contraddizione col presente, stessa impegnata in prima persona. In definitiva, può dirsi prima che col più o meno recente passato. che l’Assemblea regionale in quegli anni ha assunto un ruolo E nel recente passato, dal 1946 ad oggi, nonostante i gravi in certo senso anche di stimolo nei confronti di altre realtà, problemi e le difficoltà che hanno attraversato la Regione, sollecitando l’intervento nel dibattito. L’Assemblea, quindi, si l’Assemblea ha mantenuto la sua centralità anche perché è posta come coscienza critica del popolo siciliano e difenso- garantita da felici scelte, al vertice dello stesso organo, di per- re dell’attualità dell’Autonomia speciale, allo stesso modo in sonalità di alto prestigio e di sicura autorevolezza a comincia- cui nel passato era stata baluardo dell’identità e dell’autono- re dal suo primo presidente, l’onorevole Ettore Cipolla, giuri- mia del Regno di Sicilia. In tal modo ha difeso con grande sta insigne, capace di governare una rappresentanza ancora dignità l’indipendenza della rappresentanza politica, anche divisa da profondi e radicali contrasti ideologici. contrapponendosi, in quanto espressione delle tendenze com- Ed è questo un dato ricorrente: il ruolo guida che perso- plessive del popolo siciliano, anche a tentativi di prevaricazio- nalità politiche di rilievo, con una sicura linea di continuità, ne dell’esecutivo, continuando oggi, dopo l’elezione diretta del hanno saputo assicurare all’Assemblea, prima negli anni presidente della Regione, il suo percorso riformatore con una della ricostruzione post-bellica che, per il legislatore regiona- nuova legge elettorale e adeguando il proprio statuto nella le, ha coinciso con quella delle grandi riforme della società logica della riaffermazione della specialità autonomistica. siciliana, poi in quelli della crescita e della industrializzazio- Un’Assemblea che, nonostante le critiche troppo spesso ne, fornendo ai governi che si sono succeduti idonei stru- ingiuste, mantiene intatto il suo prestigio restando il vero menti legislativi. punto di riferimento delle aspettative del popolo siciliano.

Cronache Parlamentari Siciliane 5 I PRESIDENTI DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

Il primo presidente dell’Assemblea regionale viene eletto a Sala d’Ercole e subito proposto come siciliana è stato l’on.le Ettore Cipolla che abbia- presidente della stessa Assemblea. mo ricompreso, proprio per il ruolo che giocò nel Come presidente dell’Assemblea dimostrò momento dell’avvio della Regione, fra i padri grande competenza ed equilibrio meritandosi la dell’Autonomia regionale siciliana (vedi “Cronache stima di tutti i gruppi politici presenti. Parlamentari” n. 39/40). Rieletto nel 1955, fu assessore all’industria e commercio nel 3° governo Alessi e al lavoro nel 2° Nella seconda legislatura è stato presidente governo La Loggia, la sua carriera politica fu, l’on.le Giulio Bonfiglio (nella foto). improvvisamente, interrotta dalla morte avvenuta NATO nel 1896, era un noto avvocato agrigenti- nel 1958. no che, all’università di Napoli dove si era laurea- to, era stato allievo di Roberto De Ruggero, uno Nella terza legislatura sono stati presidenti gli dei più famosi giuristi dell’epoca. Intrapresa la on.li , dal 1955 al 1956 e professione di avvocato il cui profilo abbiamo tracciato seguendo una tradizio- fra i padri dell’Autonomia. ne familiare che aveva illustrato il Foro di Nella quarta legislatura è stato presidente Agrigento, raggiunse l’on. Ferdinando Stagno d’Alcontres (nella foto). ben presto una grande NATO a Messina nel gennaio del 1929, apparte- notorietà divenendo neva ad una delle famiglie più nobili e potenti della uno dei più famosi Sicilia di allora. Professore di fisica presso l’univer- penalisti del suo tempo. sità di Messina, partecipa Con lo scoppio della come ufficiale di marina alla prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale e, pur potendolo fare, non come tanti soldati italiani, si era sottratto al dovere dopo l’8 settembre è catturato verso la patria e, sul dai tedeschi e internato in un fronte, fece valere il suo lager. Da quell’esperienza coraggio meritandosi esce indenne ma anche raf- una medaglia d’argento forzato nei suoi principi che ed una di bronzo. Tornato in patria, fondo ad affondano in una profonda Agrigento una sezione di combattenti e reduci di fede religiosa. Tornato a cui, per sette anni, fu anche presidente. Nel 1924 Messina, riprende la sua atti- accettò la candidatura alle elezioni politiche nelle vità di docente universitario fila del partito popolare e mancò l’elezione per soli che associa a quella ammini- 180 voti. Con l’affermarsi del regime, lasciò la poli- strativa, è consigliere comu- tica per dedicarsi alla professione mantenendo, nale e sindaco di Messina. tuttavia, un dignitoso atteggiamento di opposizio- Nel 1951 è il primo dei ne al regime. non eletti all’Assemblea Nel dopoguerra, fu chiamato a ricoprire cari- regionale siciliana e, nel 1955 riesce ad essere elet- che di amministratore pubblico, fu presidente del- to con un risultato trionfale. l’ospedale di Agrigento, dimostrando doti non La sua esperienza politica ed amministrativa lo comuni di correttezza e di capacità. portano a rivestire, immediatamente, cariche di Nel 1951, candidato all’Assemblea regionale governo, è infatti assessore al bilancio nel 3° gover- siciliana nelle fila della Democrazia Cristiana, no Alessi e all’agricoltura nel 1° governo La Loggia.

6 Cronache Parlamentari Siciliane Rieletto con sempre più vasti consensi nel po parlamentare democristiano. A Rosario Lanza 1959, dopo un aspro scontro fra milazzisti e demo- è affidato il difficile compito di coordinare e gesti- cristiani, riesce a occupare il più alto seggio re le strategie del partito contro il governo assembleare. Milazzo. Con la caduta di Milazzo il ruolo di La sua è una presidenza difficile, i contrasti Lanza diviene sempre più rilevante e, nel governo sono enormi, il gioco politico esasperato e Stagno Majorana della Nicchiara è assessore al bilancio. d’Alcontres si trova molto spesso in difficili situa- Nel 1963 è eletto presidente dell’Assemblea zioni che solo il garbo e la nobiltà del suo tratto regionale siciliana carica a cui viene confermato riescono a fargli superare. nel 1967. Alla scadenza del mandato non ripresenta la Il periodo in cui Lanza è presidente dell’Ars è propria candidatura preferisce accettare la carica fra i più tempestosi dell’era dell’Autonomia, è il di presidente della Cassa di risparmio per le pro- periodo del centrosinistra ma è anche il perido dei vince siciliane e, da quel seggio, continua a fare franchi tiratori, dei ricatti parlamentari, dei gover- politica in termini notabilari. ni che si succedono ad un ritmo impressionante Nel mondo finanziario, nel quale ormai è L’azione di Lanza si muove in un ambito estre- immerso, Stagno d’Alcontres vede aprirsi dinanzi mamente difficile per cercare di dare autorevolez- un cursus honorum che lo porterà alla presidenza za alle istituzioni. delle Casse di risparmio della Comunità economi- Nel 1971 Rosario Lanza rinuncia a candidarsi, ca europea. la sua uscita dalla politica è compensata con la La sua carriera viene improvvisamente inter- nomina a consigliere di Stato e successivamente a rotta dalla morte avvenuta nel marzo del 1976. presidente del poligrafico dello Stato. Significativo è l’apprezzamento che gli espo- nenti di tutte le forze politiche siciliane mostrano Nella settima legislatura, si sono succeduti, nel commosso cordoglio espresso in occasione rispettivamente Angelo Bonfiglio (nella foto) e Mario della commemorazione in assemblea regionale Fasino. siciliana. NATO ad Agrigento nel 1928, era figlio del presi- La quinta e la sesta legislatura sono presiedu- dente Giulio Bonfiglio e ne te dall’on. Rosario Lanza (nella foto). proseguiva la tradizione ERA nato a Barrafranca nel giugno del 1912. familiare. Laureato in giu- Laureato in Giurisprudenza e scienze politiche, risprudenza con il massi- intraprende l’attività forense. Nel dopoguerra ini- mo dei voti e la menzione zia la sua attività politica nelle fila della presso l’università cattoli- Democrazia cristiana e dopo un tentativo fallito ca di Milano, intraprende- nel 1947, viene eletto nel 1951 deputato va, con grande passione e all’Assemblea regio- professionalità, la carriera nale siciliana. forense. Nel 1959, con la Nel 1955, rieletto morte prematura del padre ne raccoglie l’eredità per la seconda volta politica. Si candida nelle fila della Democrazia cri- e, dopo essere stato stiana e viene eletto deputato all’Assemblea regio- presidente del colle- nale siciliana. Nel parlamento regionale mette in gio dei deputati que- evidenza la vasta preparazione giuridica e la pro- stori, è assessore ai fonda cultura umanistica che lo portano a ruoli di lavori pubblici nel 1° grande responsabilità. Capogruppo del gruppo e nel 2° governo La democristiano, dal 22° al 25° governo regionale è Loggia. Con l’avvento confermato assessore per i lavori pubblici e nel 26° di Milazzo alla presi- e 27° governo è assessore regionale per l’agricoltu- denza della Regione, ra e le foreste. Nel 1971 è eletto presidente dell’as- assume l’incarico di semblea regionale siciliana, ruolo che, pur nella presidente del grup- difficile situazione, assolve con grande prestigio ed

Cronache Parlamentari Siciliane 7 autorevolezza assumendo decisioni che costitui- eletto presidente della Regione. Guida ben cinque scono dei precedenti nella prassi parlamentare. governi di centrosinistra in un momento di grave Nel 1974 viene eletto Presidente della Regione. crisi della Regione. Nel 1974 è eletto presidente Angelo Bonfiglio è il presidente della nuova stagio- dell’Assemblea regionale. Anche da quel seggio fa ne politica di collaborazione fra le forze politiche valere la sua grande competenza. Nella successiva che verrà denominata “solidarietà autonomista”, legislatura accetta di fare l’assessore al territorio e una collaborazione che avrebbe dovuto cambiare ambiente, ramo d’amministrazione che aveva con- il volto della Sicilia dandole la spinta politica ed tribuito a creare allorquando da presidente della economica necessaria al suo sviluppo. La riforma Commissione lavori pubblici aveva fatto approvare della Regione per il rilancio dell’Autonomia è uno una riforma urbanistica che, da chi aveva fatto dei grandi progetti che si intesta Bonfiglio in quel- scempio del territorio, era stata giudicata penaliz- la stagione carica di fermenti e di novità. zante. Nell’86, considerando che non vi fossero più Nel 1976 è rieletto presidente della Regione ma, le condizioni per un suo ulteriore impegno, non dopo poco più di un anno, passa la mano a ripresenta la propria candidatura. Per anni, la sua . Nel 1978 lascia l’Assemblea conoscenza approfondita della legislazione regiona- regionale siciliana per la presidenza della Cassa di le e la moria storica dell’Autonomia sono stati punti Risparmio per le province siciliane. Nel 1983 è di riferimento per la politica regionale. eletto al parlamento nazionale, come deputato si occupa dei problemi della giustizia. Una breve Nell’ottava legislatura, per la prima volta dal esperienza parlamentare perché nel 1987 non rie- 1951, la presidenza dell’Assemblea non è occupata sce a farsi riconfermare. Tornato alla professione da un democristiano. In seguito ad un accordo forense, muore improvvisamente nel 1999. politico, che prevede una rotazione fra comunisti e democristiani, viene eletto il comunista (nella foto), nato nel luglio del 1920, Pancrazio De Pasquale e, alle sue dimissioni, in a San Severo, laureato in lettere e giurisprudenza, contrasto con il patto di legislatura, un altro la sua carriera politica è lunghissima e copre gran comunista, Michelangelo Russo. parte della storia dell’Assemblea regionale siciliana. Pancrazio De Pasquale (nella foto), nacque a Attivista dell’Azione cattolica, partecipa alle batta- Giardini nell’agosto del 1925. Laureato in filosofia glie del primo dopo- diviene allievo del filosofo guerra e, nel 1951 marxista Galvano Della viene candidato al- Volpe. Inizia giovanissimo l’ARS nelle file della la militanza nelle fila della Democrazia Cristiana. gioventù comunista, con- All’Assemblea è ri- sigliere comunale a Mes- confermato fino alla sina, nel 1958 è eletto de- ottava legislatura. In putato nazionale. Confer- Assemblea si fa notare mato nel 1963 diviene un per la sua attenzione e riferimento per il partito. precisione nello svol- Nel 1967 lascia il parla- gimento dei vari uffici mento nazionale per l’As- ai quali è chiamato. semblea regionale sicilia- Assessore ai lavori na con il compito specifi- pubblici nel 5° gover- co di rimettere ordine nel no, agli enti locali nel gruppo comunista, del 6° governo, all’industria nel 7° e nell’11° governo è quale diviene presidente, e assessore all’agricoltura e le foreste dal 13° al 21° di rilanciarne l’iniziativa governo. Questa costante presenza gli consente una politica. Il suo impegno conoscenza completa della macchina regionale al assembleare è assorbito punto da farne un riferimento essenziale nell’elabo- dall’obiettivo di moraliz- razioni delle politiche regionali. Nel marzo del ’69 è zare la vita politica assem-

8 Cronache Parlamentari Siciliane bleare, acconsente infatti a votare a favore del- semblea regionale in sostituzione di De Pasquale. l’abrogazione del voto segreto sul bilancio che, in Nella funzione si muove con estrema cautela cer- precedenti occasioni era stato motivo di vergogno- cando di ripettare il ruolo istituzionale assegnato- si mercanteggiamenti. Rieletto nel 1971, da il suo gli. Nel corso della sua presidenza viene ucciso il appoggio politico e teorico alla stagione politica di presidente della Regione Piersanti Mattarella al solidarietà autonomista che prevedeva la collabo- quale non aveva mai mancato di dimostrare il pro- razione del P.C.I. con i partiti di centrosinistra per prio sostegno. Rieletto ancora nel 1981 e nel 1986, un progetto di sviluppo democratico della Sicilia. offre il suo contributo di esperienza e di impegno Nel 1976 è eletto presidente dell’Assemblea regio- al lavoro legislativo, divenendo punto di equilibrio nale siciliana e in tale ruolo, gestito con grande nei momenti più difficili dello scontro parlamenta- autorevolezza, si fa garante del progetto di solida- re. Nel 1991 lascia l’Assemblea e nel 1992 è eletto rietà autonomista. Nel 1979 lascia l’Assemblea per senatore. La sua attività politica prosegue anche al il parlamento europeo, il primo eletto a suffragio di fuori dei ruoli istituzionali assumendo talora universale. A Strasburgo è presidente della posizioni coraggiose anche in contrasto con la Commissione affari regionali. Rieletto nel 1984 sinistra ufficiale. Qualche sua affermazione viene entra in conflitto con la nuova dirigenza del parti- colta infatti come cedimento rispetto ai fenomeni to e nel 1989 non viene ricandidato. Il dissenso malavitosi e di corruzione presenti nella regione. con i responsabili del P.D.S. lo porta a lasciare il partito e a candidarsi nelle fila di Rifondazione La nona e la decima legislatura sono presie- Comunista tornando alla Camera nel 1992. Muore dute da Salvatore Lauricella (nella foto) uno dei per- improvvisamente nel settembre di quell’anno. sonaggi storici della sinistra socialista, non solo Michelangelo Russo (nella foto), nasce a Sciacca siciliana. nel gennaio del 1931. Fin da giovanissimo attivista NASCE in Ravanusa (Ag) nel maggio del 1955 da politico, è eletto nel 1971 deputato all’Assemblea una famiglia di socialisti, il padre Giuseppe era un regionale siciliana. Rieletto nel 1976, assume la noto esponente antifascista. Laureato in giuri- carica di presidente del gruppo parlamentare gui- sprudenza inizia la professione forense e la mili- dandolo nel difficile percorso della solidarietà zia nel partito e nel sindacato. Segretario regiona- autonomista. Nel 1979 è eletto presidente dell’As- le del partito socialista guida l’incontro storico tra

Cronache Parlamentari Siciliane 9 democristiani e socialisti che sfocia nella formula ne eletto deputato regionale. In Assemblea, dove di centrosinistra. Nel 1963 viene letto al parlamen- viene confermato nel 1986 e nel 1991, assolve to e si afferma fra i leader nazionali del partito. ruoli di primo piano, è infatti capogruppo dei Viene riconfermato nel ’68, ’72, ’76 e ’79. Ministro socialisti. Nell’ultimo governo Nicolosi, il 44° della della ricerca scientifica, ministro dei lavori pubbli- storia dell’Ars, è chiamato a reggere l’Assessorato ci in numerosissimi governi di centrosinistra, nel ai lavori pubblici. Nel 1991 viene eletto alla presi- 1980 decide di dimettersi per candidarsi denza dell’Assemblea regionale siciliana, carica all’Assemblea regionale siciliana. Eletto nel 1981, dalla quale si dimette nel 1993, dopo un avviso di candidato dal suo partito alla presidenza della garanzia per un inchiesta, cui risulterà definitiva- Regione, viene eletto presidente dell’Assemblea mente totalmente estraneo nel 2004. regionale siciliana, ruolo che assolve con grande Angelo Capitummino (nella foto), nasce ad prestigio e peso politico. Nel 1986 viene rieletto Isnello nel febbraio del 1945. Laureato in giurispru- deputato regionale e, ancora una volta, presidente denza si dedica sin da giovane all’associazionismo dell’Assemblea regionale siciliana. In questo ruolo cattolico militando nelle ACLI delle quali diviene il contende la leadership politica siciliana al presi- presidente regionale. Proprio come candidato delle dente della Regione Rino Nicolosi. Nel 1992 si ACLI viene eletto de- ricandida al parlamento nazionale dove viene rie- putato regionale nel letto nonostante la fronda delle nuove generazioni 1976. Nel corso della del partito. L’esperienza della legislatura del ’92 sua prima legislatura conclude la sua esperienza politica attiva ritiran- si impegna sul ver- dosi per ragioni di salute. Salvatore Lauricella è sante dei problemi stato un politico di razza, gran tessitore di allean- dell’occupazione so- ze e ideatore di progetti politici ha avuto una par- prattutto quella gio- ticolare attenzione alla difesa e all’attuazione dello vanile e su quello, Statuto spingendo, proprio sotto la sua presidenza ancor più stimolante d’Assemblea, a elaborare proposte di riforma tese della pace. Partecipa, a rivitalizzarne i contenuti. Muore improvvisa- a questo proposito, al- mente nel 1997. le manifestazioni con- tro l’istallazione dei L’undicesima legislatura, una delle più diffici- missili Cruise nella li per l’Assemblea regionale siciliana per lo scari- base di Comiso. Rieletto nel 1981, alla fine della carsi della questione morale sui molti membri di legislatura è assessore regionale alla presidenza, sala d’Ercole, registra due presidenze, quella del ruolo che ricopre ancora nella 10ª legislatura. Dopo socialista Paolo Piccione (nella foto) e quella del cat- essere stato presidente del gruppo parlamentare tolico Angelo Capitummino. democristiano, nell’undicesima legislatura, viene NASCE a Messina eletto nel 1993 presidente dell’Assemblea regiona- nel febbraio del 1932. le siciliana. Ricandidatosi nel 1996 non viene rie- Laureato in giuri- letto deputato. sprudenza, intrapren- de la professione fo- La dodicesima legislatura, dopo la difficile rense. Già da studen- esperienza della precedente, è segnata dal tenta- te universitario viene tivo di rilancio del Parlamento siciliano che attratto dall’impegno trova nell’attivismo del suo presidente, Nicola politico aderendo al Cristaldi (nella foto), il portavoce più autorevole. gruppo giovanile del NASCE a Mazara del Vallo (TP), nel dicembre P.S.I. Consigliere co- del 1951. Dopo avere intrapreso gli studi di munale a Messina e architettura, si dedica, con passione alla vita componente del co- politica cittadina nelle fila del Movimento socia- mitato regionale so- le italiano, dove giovanissimo diviene consiglie- cialista, nel 1981 vie- re comunale.

10 Cronache Parlamentari Siciliane La tredicesima legislatura è nel segno dei gran- di cambiamenti istituzionali, modifica dello Statuto e nuova legge elettorale ne sono i segni più eviden- ti. Alla presidenza viene chiamato, Guido Lo Porto (nella foto), parlamentare di grande esperienza e lea- der indiscusso di Alleanza Nazionale in Sicilia. NATO a Palermo nel 1937, fin da giovane si dedi- ca all’attività politica all’interno delle facoltà, dove diviene, negli anni che vanno dal 1960 al 1965, con- sigliere nazionale dell’UNURI. Dopo la laurea in giurisprudenza, inizia la professione di avvocato. Nel 1972 è eletto depu- tato nazionale, carica nella quale sarà, suc- cessivamente, ricon- fermato in tutte le legi- slature fino al 2001. Nel 1981, neosegretario provinciale del suo par- All’interno del suo par- tito è candidato, senza successo all’Assemblea. Ma tito ha ricoperto tutte nella legislatura successiva, nel 1986, viene eletto le cariche direttive, fi- superando per un pugno di voti, un personaggio no a raggiungerne i storico del Movimento Sociale come Dino vertici con la nomina a Grammatico che era stato deputato dal ’51, e occu- vicesegretario nazio- pandosi in modo particolare di pesca. Rieletto nel nale del Msi. Dopo le 1991, diviene capogruppo di An e leader dell’oppo- politiche del 1994, sizione all’Ars. Diviene uno dei promotori della viene nominato sotto- legge per l’elezione diretta dei sindaci, che l’Ars segretario alla Difesa approvò, prima in Italia. Nel 1996, dopo il succes- nel 1° governo Berlu- so della Casa delle Libertà, viene eletto presidente sconi. Negli anni ’90 è dell’Assemblea regionale siciliana. il leader indiscusso di La sua è una presidenza di grande attivismo Alleanza Nazionale culturale, il suo impegno ha un preciso obiettivo, siciliana della quale è fare del Palazzo il centro della vita culturale sici- il coordinatore regio- liana. Questo impegno, criticato da una minoran- nale. Nel 2001 lascia la za, consente all’Assemblea di superare la grave Camera dei deputati crisi nella quale era caduta nella precedente legi- per l’Assemblea regio- slatura e di dare all’istituzione una visibilità che nale siciliana della varca i confini nazionali. Promuove la fondazione quale viene eletto pre- Federico II e mostre, convegni, manifestazioni si sidente. La presidenza Lo Porto coincide con il susseguono a ritmo incalzante nel segno dello slo- cambiamento delle regole elettorali, l’elezione diret- gan “ Sicilia terra di cultura “che lo stesso Cristaldi ta del presidente della Regione permette maggiore ha coniato. Negli stessi anni è eletto sindaco di stabilità. Lo Porto si impegna per la modifica del Calatafimi, cittadina provinciale che viene valoriz- Regolamento assembleare, per una nuova legge zata dall’attivismo del suo nuovo sindaco, cui con elettorale e per la riforma dello Statuto, proprio per legge regionale cambierà anche nome in adattarli alle nuove regole portate dalla modifica Calatafimi Segesta.. Nel 2001 Cristaldi lascia del titolo V della Costituzione. l’Assemblea regionale siciliana per il Parlamento Significativo è lo sforzo del presidente nella dife- nazionale divenendo vice capogruppo di An. Dal sa della specialità autonomista contro il tentativo di seggio alla Camera continua a seguire i problemi appiattimento come conseguenza delle riforme della Sicilia. costituzionali.

Cronache Parlamentari Siciliane 11 I PRESIDENTI DEI 55 GOVERNI DELLA REGIONE

ALESSI Giuseppe (5/47-3/48) di transizione formato da monarchici, democri- (vedi Padri dell’Autonomia - “Cronache Parlamentari” n. 39/40) stiani, liberali e, naturalmente, uscocchi (così era- ALESSI II (3/48-1/49) no definiti i cristiano sociali). RESTIVO Francesco (1/49-7/51) L’esperienza dura appena quattro mesi. (vedi Padri dell’Autonomia) Dopo quell’esperienza Majorana transita nei RESTIVO II (7/51-7/55) liberali e con essi tenta di ritornare al Parlamento ALESSI III (7/55-9/56) siciliano. Tentativo non riuscito. Chiusa l’esperien- LA LOGGIA Giuseppe (9/56-11/57) za politica si dedica agli interessi di categoria dive- (vedi Padri dell’Autonomia) nendo membro del Consiglio nazionale della Con- LA LOGGIA II (11/57-10/58) fagricoltura. MILAZZO Silvio (10/58-8/59) Muore a Catania nel 1982 (vedi Padri dell’Autonomia) MILAZZO II (8/59-12/59) CORALLO Salvatore (6/61-9/61) MILAZZO III 12/59-2/60) NASCE a Siracusa nel 1925. La sua è la vita di un uomo d’azione che sente forte la vocazione MAJORANA DELLA NICCHIARA Benedetto all’impegno politico. Già (nella foto) (2/60-6/61) nel 1944 si iscrive infatti al NACQUE a Catania nel 1899. La sua biografia è Partito socialista a Forlì quella di un rampollo di quella aristocrazia agra- dove la famiglia si era tra- ria siciliana catanese che sferita. E, in Romagna fa comprese la utilità di le sue prime esperienze di seguire i fatti politici per dirigente politico: segreta- meglio garantire gli inte- rio della Camera del lavoro ressi di ceto. di Forlì, poi di Ravenna. La sua attività politica Nel 1951 assume il presti- inizia nel dopoguerra con gioso incarico di vicese- l’adesione al partito gretario della federazione dell’“Uomo Qualunque” è socialista di Milano. eletto sindaco di Militello Ritornato in Sicilia nel Val di Catania. pieno della bufera milazzi- Nel 1947, sempre nella sta, nel 1959 viene eletto lista dell’Uomo Qualunque deputato regionale sociali- conquista il seggio sta con 7.131 voti. all’Assemblea regionale La sua presenza assembleare è segnata da un siciliana, seggio al quale grande equilibrio politico, quale presidente del sarà confermato, stavolta nella lista dei monarchi- gruppo socialista, non si lascia trascinare dalle ci, nel 1951 e nel 1955. passioni e cerca punti di convergenza politica nel- Nel 1955 viene eletto vicepresidente dell’Assem- l’interesse della Regione. Proprio questa condizio- blea regionale siciliana ed alla fine della legislatu- ne lo porta a guidare un governo di transizione che ra partecipa all’esperienza milazzista. chiude definitivamente l’esperienza Milazzo. Con Milazzo è rieletto all’Ars nelle file dell’Unio- Nel ’63 è assessore all’industria nel 3° governo ne Cristiano Sociale, ed è assessore alle finanze e di centrosinistra guidato da D’Angelo. Rieletto nel vicepresidente del secondo e terzo governo. ’63, si schiera contro la maggioranza del suo parti- La crisi dell’esperienza milazzista lo porta ad to e, dopo la scissione, aderisce al P.S.I.U.P.. Con il abbandonare il suo leader e a guidare un governo nuovo partito è rieletto nel ’67 e nel ’71. E’ anche

12 Cronache Parlamentari Siciliane vicepresidente dell’Assemblea regionale. Nel ’76 CONIGLIO II (3/66-1/67) lascia l’Ars, viene infatti eletto alla Camera dei CONIGLIO III (1/67-8/67) deputati nella circoscrizione Milano-Pavia. Nello stesso anno è eletto al Consiglio GIUMMARRA Vincenzo (nella foto) (8/67-9/67) d’Europa. NASCE a Ragusa nel maggio del 1923. Il suo per- corso politico è emblematico per quegli anni. D’ANGELO Giuseppe (9/61-8/62) Dopo la laurea in giurisprudenza e filosofia si ini- (vedi Padri dell’Autonomia) zia la professione di avvo- D’ANGELO II 8(/62-10/62) cato ma, quasi subito è D’ANGELO III (10/62-7/63) attratto dall’esperienza D’ANGELO IV (7/63-8/63) politica e conquista la D’ANGELO V (8/63-1/64) segreteria provinciale D’ANGELO VI (1/64-8/64) della D.C. di Ragusa. Assessore alla provincia CONIGLIO Francesco (nella foto) (8/64-3/66) nel 1955 viene eletto ARISTOCRATICO di tratto elegante, nasce a all’Assemblea regionale Catania nel settembre del 1916. Dopo la laurea in siciliana nella III legisla- giurisprudenza, si dedica alla sua azienda agricola tura. E’ stato parlamenta- acquisendo grande competenza nel settore agrico- re regionale Dc per cin- lo. Il suo impegno politico matura nel secondo que legislature (dalla III dopoguerra dapprima come rappresentante della alla alla VII) In questa sua categoria in diversi legislatura fa parte del consigli d’amministrazione, consiglio di presidenza fra i quali il consiglio gene- come deputato segretario rale della Cassa di Rispar- mentre nella successiva mio, quindi con la candida- viene eletto vicepresidente, e nella successiva tura nelle file della De- ancora deputato questore. L’esperienza parlamen- mocrazia cristiana all’as- tare e di partito lo portano a guidare il 22° gover- semblea regionale siciliana. no regionale, un governo di transizione subito Nel 1955 risulta eletto con dopo le elezioni. Nella prima giunta Fasino è un consistente suffragio. assessore all’Agricoltura e, in un altro periodo di Nel 1959 viene rieletto e, transizione guida il 30° governo della Regione. Nel con la caduta di Milazzo, 1976 rinuncia a candidarsi e viene nominato pre- entra a far parte della com- sidente della Cassa di Risparmio. Con le elezioni pagine Majorana della dirette al parlamento europeo è il candidato natu- Nicchiara quale assessore per i lavori pubblici. Da rale di una DC Dorotea che guarda a sinistra, quel- quel momento è sempre presente nelle compagini la DC che è saldamente guidata da Antonino governative di centrosinistra nel decisivo incarico Gullotti. Giummarra viene eletto nel ’79 al di assessore per gli enti locali. La uscita di scena Parlamento europeo precedendo , del presidente D’Angelo, dopo una difficile media- leader storico della DC. Nella successiva legislatu- zione, viene incaricato di succedergli. Guida ben ra è ancora una volta eletto ma, nel 1989, essendo tre governi della quinta legislatura, governi di mutati gli equilibri politici, preferisce non ripre- breve durata e carichi delle contraddizioni della sentare e ritirarsi nella sua Ragusa. lunga transizione politica siciliana aperta con la fine dell’esperimento milazzista. Nel 1967 risulta CAROLLO Vincenzo (9/67-4/68) primo eletto nel collegio di Catania ma ormai il NASCE a Castelbuono, centro del Madonie par- suo ciclo parlamentare è esaurito, Nel 1971 infatti ticolarmente vivace dal punto di vista politico, l’8 rinuncia alla candidatura e viene nominato presi- dicembre 1920. Dopo la laurea in lettere, consegui- dente dell’ESPI, proprio quello dell’ente siciliano è ta col massimo dei voti, si dedica alla carriera poli- il suo incarico politico di prestigio. tica seguendo le orme di tanti giovani cattolici

Cronache Parlamentari Siciliane 13 affascinati dal messaggio mato. Assessore ai lavori pubblici nel 5° governo, sturziano. Nel 1955 è già agli enti locali nel 6° governo, all’industria nel 7° e deputato all’Assemblea nell’11° governo è assessore all’agricoltura e le regionale siciliana nel grup- foreste dal 13° al 21° governo. Questa costante pre- po della Democrazia cristia- senza gli consente una conoscenza completa della na. Il periodo è molto caldo macchina regionale al punto da farne un riferi- e molti giovani deputati mento essenziale nell’elaborazioni delle politiche restano affascinati dalla regionali. Nel marzo del ’69 è eletto presidente secessione milazzista, fasci- della Regione. Guida ben cinque governi di centro- nazione alla quale il nostro sinistra in un momento di grave crisi della sfugge proponendosi come Regione. Nel 1974 è eletto presidente uno dei più fieri oppositori dell’Assemblea regionale. Anche da quel seggio fa di Milazzo. Nel ’59 viene rie- valere la sua grande competenza. Nella successiva letto ed entra a far parte del legislatura accetta di fare l’assessore al territorio e governo Majorana come ambiente, ramo d’amministrazione che aveva con- assessore per l’agricoltura. Dopo un passaggio tribuito a creare allorquando da presidente della come assessore al lavoro, nei governi di centrosini- Commissione lavori pubblici aveva fatto approva- stra, guidati Francesco Coniglio assume la guida re una riforma urbanistica che, da chi aveva fatto dell’assessorato per gli enti locali. La sua autorevo- scempio del territorio, era stata giudicata penaliz- lezza ne fa il naturale candidato a sostituire alla zante. Nell’86, considerando che non vi fossero più presidenza della Regione Coniglio. Presiede, dun- le condizioni per un suo ulteriore impegno, non que, il 23° e 24° governo della regione. Nel 1971 ripresenta la propria candidatura. Per anni, la sua non si ricandida e nel ’72 è eletto senatore nel col- conoscenza approfondita della legislazione regio- legio Termini- Cefalù. Rieletto nel ’76, ’79 e nel nale e la moria storica dell’Autonomia sono stati 1983 chiude la sua esperienza politica nel 1986. punti di riferimento per la politica regionale. Carollo ha avuto un posto di rilievo nella vicenda politica siciliana, il suo bagaglio culturale ed FASINO II (4/70-2/71) umano ha sempre rappresentato un riferimento FASINO III (2/71-8/71) per generazioni di democristiani. FASINO IV (8/71-10/71) FASINO V (10/71- 12/72) CAROLLO II (4/68-2/69) GIUMMARRA II (12/72-3/74)

FASINO Mario (2/69-4/70) BONFIGLIO Angelo (3/74-8/76) NATO nel luglio del 1920, a San Severo, laurea- NATO ad Agrigento nel 1928, avvocato, consi- to in lettere e giurisprudenza, la sua carriera poli- gliere comunale della sua città ininterrottamente tica politica è lunghissima e dal 1952 al 1979, figlio di un ex presidente dell’Ars, copre gran parte della storia Giulio, è stato deputato regionale per cinque legi- dell’Assemblea regionale slature, dalla IV all’VIII. Assessore ai lavori pubbli- siciliana. Attivista dell’Azio- ci in quattro governi e all’Agricoltura in due. ne cattolica, partecipa alle Da presidente della Regione fu all’inizio promo- battaglie del primo do- tore di iniziative tendenti alla piena attuazione poguerra e, nel 1951 viene dello Statuto, dando prova di candidato all’ARS nelle file grande senso delle istituzioni e della Democrazia Cristiana. coerenza. Il suo governo segna All’Assemblea è riconferma- l’avvio della collaborazione del to fino alla ottava legislatu- centro sinistra con il Pci, allora ra. In Assemblea si fa notare guidato in Sicilia da Occhetto, per la sua attenzione e pre- attraverso un “patto program- cisione nello svolgimento matico” di fine legislatura, e la dei vari uffici ai quali è chia- presidenza dell’Ars al comunista

14 Cronache Parlamentari Siciliane De Pasquale nella successiva. Con lui raggiunge il MATTARELLA II (3/79-5/80) suo culmine la cosiddetta “Regione imprenditri- Assassinato Mattarella il 6 gennaio 1980, le sue ce”, con una serie di interventi legislativi nel nel funzioni furono assunte dal vice presidente settore delle partecipazioni regionali. Gaetano Giuliano.

BONFIGLIO II (8/76-3/78) D’ACQUISTO Mario (5/80-8/81) NASCE a Palermo il 18 giugno 1931, avvocato, MATTARELLA Santi (3/78-3/79) intraprende la carriera politica come molti giova- NATO a Castellammare del Golfo il 24 maggio ni professionisti del tempo. Nel 1963 è eletto al- 1935, Piersanti Mattarella rappresenta una delle l’Assemblea regionale siciliana ed inizia un cursus espressioni migliori della classe dirigente siciliana, honorum che lo porterà al ver- raro esempio di uomo politico con una forte forma- tice della Regione. Assessore al zione culturale di taglio moderno che si intesta un lavoro nel 26° governo ed ai grande progetto politico mirato a cambiare il volto lavori pubblici nel 27° torna al stesso della regione. Il suo governo, ancora assessore al obiettivo, purtroppo tronca- lavoro nel 30° e 31° governo. to da mano assassina, era di Nell’ottava legislatura è presi- liberare l’Isola dalla sogge- dente della Commissione finan- zione mafiosa ma anche di ze e, successivamente, nei due formare una classe politica governi Mattarella assessore al con le carte in regola che bilancio. Nel 1980, dopo l’assas- non soffrisse dei consueti sinio di Piersanti Mattarella, complessi di inferiorità e viene chiamato a sostituirlo. È che, inoltre, rifuggisse, un momento estremamente dif- dalle solite lamentazioni. ficile, molte polemiche, spesso L’isola, nel suo pensiero, ingiuste, frutto di un clima pesante lo investono doveva non chiudersi ma direttamente costringendo l’azione di governo a aprirsi al resto del Paese. muoversi con estrema difficoltà. Nella nona legi- Dopo aver trascorso a slatura è ancora presidente della Regione ma nel Roma i suoi primi anni for- 1983 lascia la regione per il parlamento nazionale. mato alla severa scuola dei Alla Camera dei deputati dopo un’esperienza nel Gesuiti, si laurea in giuri- consiglio di presidenza è sottosegretario alla giu- sprudenza e intraprende la stizia e presidente della prestigiosa commissione carriera universitaria. Ma è Finanze e Tesoro. Chiude la sua storia politica nel la politica che lo appassio- 1994. Uomo di buona cultura borghese, molto na, nella politica egli vede legato ai valori dell’Autonomia, può essere consi- il naturale sbocco del suo derato l’ultimo esponente della vecchia classe diri- impegno etico. Eletto all’Assemblea regionale nel gente democristiana. 1967, diviene subito riferimento per la moderniz- zazione della vita amministrativa. A Mattarella si D’ACQUISTO II (8/81-12/82) devono la riforma burocratica regionale, la rifor- ma del bilancio, la legge sulla programmazione. LO GIUDICE Calogero (12/82-10/83) Assessore al bilancio, nel 1978 viene eletto NASCE ad Enna il 16 giugno 1938 e si forma alla Presidente della Regione e guida una giunta scuola di Giuseppe D’Angelo condividendone la appoggiata dal partito comunista. Dopo una crisi forte tensione sociale e l’impegno moralizzatore. politica viene rieletto nel ’79 mentre nei suoi con- Dopo la laurea in economia e commercio inizia la fronti monta una forte resistenza. Il 6 gennaio carriera universitaria che lo porterà alla cattedra 1980, in una stagione di grande violenza che di sociologia agraria presso l’università di Catania. insanguina le strade siciliane, viene ucciso per Le prime esperienze politiche le vive a Enna nelle mano mafiosa. fila dela Democrazia Cristiana e, nel ’71, dopo il

Cronache Parlamentari Siciliane 15 ritiro del suo maestro, viene SARDO Modesto (3/84-2/85) eletto deputato regionale con Nato a Mineo il 1° settembre 1929, si impegna diecimila voti in più dell’ex nel sociale e frequenta l’Azione cattolica nella quale assessore Sammarco avversarlo matura la vocazione per la politica. Dopo la laurea di D’Angelo. in giurisprudenza inizia la carriera forense senza Segue in quegli anni le aper- abbandonare l’impegno poli- ture a sinistra e, nel 1976, è tico. Nel 1963, in pieno capogruppo di una democrazia clima di centrosinistra, è cristiana impegnata nel proget- eletto deputato al parlamen- to di solidarietà autonomista. to siciliano. In Assemblea Nel 1982, dopo il ritiro di viene considerato riferimen- D’Acquisto viene eletto presi- to per la sua finezza giuridi- dente della Regione. Un gover- ca. Proprio per queste sue no breve in un momento di competenze viene nominato grandi contraddizioni. Nei successivi governi è magistrato del Consiglio assessore per l’agricoltura, nel 1989 e nella succes- Stato. Assessore in più go- siva legislatura è parlamentare europeo. verni dal 1967 in poi, dopo Vicesegretario regionale della Democrazia cristia- l’esperienza di presidente dl na nel 1990. A conclusione del secondo mandato a gruppo parlamentare, succe- Strasburgo si ritira per dedicarsi, a pieno tempo, de a Nicita, formando nel all’insegnamento universitario. 1984 il 32° governo della Regione. È un governo che vive la stagione infelice dell’emergenza mafiosa e NICITA Santi (10/83-3/84) dell’uso distorto dell’antimafia. Il 32° governo rie- NASCE a Furci Siculo il 4 agosto 1939 ma la sua sce a dare una soluzione al problema degli enti carriera politica si svolge a Siracusa dove assume strumentali della Regione. Si dimette nel 1985. ruoli via via più importanti nel partito e nella Nell’86 non ripresenta la sua candidatura in Ars amministrazione. Laureato in agraria e funziona- ma tenta quella al Senato. Il risultato non favore- rio regionale è il classico esem- vole lo induce ad abbandonare la politica attiva. pio di politico a tutto tondo ma Muore a Catania nel 1991. anche di attento conoscitore della macchina del potere di cui NICOLOSI Rosario (2/85-8/86) sa servirsi per le sue fortune DOMINA per intero la decima legislatura, presie- politiche. dendo dal 1986 al 1991 tutti i governi, di centro Deputato regionale nel ‘71, sinistra. Nato ad Acireale nel 1942, diviene deputa- più volte assessore regionale to Dc all’Ars nel 1976. Nel 1981 diviene assessore nei governi di solidarietà auto- all’Industria e dal ’82 all’85 ai lavori pubblici. In- nomista, si occupa delle proble- terpreta il decisionismo tipico della politica degli matiche del lavoro giovanile e anni ’80, rafforzando l’esecutivo. dell’amministrazione regionale. Nel 1983 succede a Lo Giudice alla presidenza della Regione . La sua è una presidenza breve perché problemi giudiziari lo costringono alle dimissioni tanto che nel 1986 la Democrazia cristiana decide di non ricandidarlo. La sua forte tempra lo porta a sfida- re il partito e, nel 1991, viene trionfalmente eletto come indipendente nelle fila del partito socialde- mocratico. Un breve passaggio perché nel dicem- bre dello stesso anno torna alla D.C. Dopo questa legislatura decide di ritirarsi.

16 Cronache Parlamentari Siciliane Il suo governo caratterizza un periodo in cui la legislature consecutive, nell’arco di vent’otto anni. Regione ha una grande capacità di spesa, spesso La lunga esperienza di governo dell’on. Leanza discrezionale, e non sempre indirizzata nella giu- ha inizio nel 1985 con la carica di Assessore regiona- sta direzione, come i 1.100 miliardi di allora stan- le al Lavoro, incarico che mantenne nel corso della ziati per la ricapitalizzazione del Banco di Sicilia e X Legislatura (1986-1991) sino al 43° Governo, dive- della Sicilcassa. I fondi statali e comunitari (8000 nendo Assessore regionale all’Agricoltura nel succes- miliardi) vengono gestiti senza il controllo sivo esecutivo. dell’Assemblea. Di quegli anni un certo disinteres- Nell’XI Legislatura (1991-1996) risultò il deputa- se verso l’emergenza mafiosa che stava crescendo, to siciliano con il maggior numero di preferenze, fino ad esplodere negli omicidi eccellenti di Lima quasi centomila voti, ed assunse la guida del e di Ignazio Salvo. Tentò iniziative in politica este- 45°Governo della Regione, dal 12 Agosto 1991 al 16 ra: Destò scalpore una sua visita in Libia a Luglio 1992, in una fase particolarmente delicata Gheddafi, in un momento di forte tensione di quel della vita politica regionale, caratterizzata da molte- paese con l’Occidente. Dopo aver guidato cinque plici emergenze e dall’impellente necessità dell’avvio governi, nell’ottobre 1991 si dimette dall’Ars per di un processo di modernizzazione delle Istituzioni. candidarsi alla Camera, dove viene eletto con A distanza di quasi dieci anni, fu eletto per la 110.000 preferenze. Arriva la stagione di Mani seconda volta Presidente della Regione, carica che pulite che investe Nicolosi come molti altri espo- ha rivestito dal 26 luglio 2000 all’11 luglio 2001, in nenti della prima repubblica. In un famoso memo- un momento di travaglio e di difficoltà politica, riu- riale del 1997 inviato alla procura di Catania scendo ad ottenere una convergenza di consensi che Nicolosi parla del sistema di distribuzione degli gli fece assumere il ruolo di “traghettatore” verso un appalti e delle tangenti ai partiti. La morte improv- Governo di centrodestra. Un’esperienza che conclu- visamente lo coglie nel 1998. de anche la fase storica dell’elezione degli esecutivi regionali da parte dell’Assemblea. NICOLOSI II (8/86-8/87) Nell’attuale legislatura è stato Presidente della NICOLOSI III (8/87-1/88) Commissione per la revisione dello Statuto, che NICOLOSI IV (1/88-12/89) sotto la sua direzione è pervenuta al completamento NICOLOSI V (12/89-8/91) dell’elaborazione di una proposta unitaria di rifor- ma della Carta fondamentale della Regione. E’ LEANZA Vincenzo (8/91-7/92) scomparso il 7 aprile 2004, proprio alla vigilia del NACQUE a Cesarò, sui Nebrodi, il 3 dicembre 1932. dibattito in aula sulla riforma statutaria. Si dedicò presto con passione all’attività politi- ca nella Dc, assumendo sin dal 1956 la carica di CAMPIONE Giuseppe (7/92-5/93) sindaco del comune d’origine, S. Teodoro, che DIVIENE presidente della Regione in un mantenne ininterrottamente per un periodo di momento difficile della Sicilia, dopo gli attentati ai trentotto anni. giudici Falcone e Borsellino. Nel 1976 fu eletto per la prima volta all’Assemblea Nato a Santa Lucia del Mela il 16 agosto 1935, regionale siciliana di cui è rimasto deputato per sei laureato in giurisprudenza e docente universitario, la sua immagine è stata sempre quella di un intel- lettuale prestato alla politica. Grande conoscitore della storia sociale italiana, si guadagna la fama di brillante conferenziere e, soprattutto, di uomo lon- tano dalle camarille del potere. Proprio per questo motivo viene chiamato alla segreteria D.C. in un momento in cui vengono messi da parte taluni notabili in odor di mafia. Il suo protettore Antonino Gullotti lo sponsoriz- za in incarichi amministrativi e gli spiana la strada all’Assemblea regionale siciliana nel 1976 imponen- dolo alle gerarchie del suo partito. In Assmblea pre-

Cronache Parlamentari Siciliane 17 siede la commissione re- GRAZIANO Matteo (5/95-7/96) gionale antimafia e si gua- PRESIDENTE traghettatore in un’Assemblea che dagna la stima della sini- certamente non rispecchiava più la volontà degli stra. elettori siciliani. Dal disfacimento dei vecchi parti- Nel 1992, in un momen- ti erano nati diversi gruppi parlamentari senza più to di grande crisi, viene collegamento con la società civile. Basti pensare chiamato alla presidenza che Forza Italia, il partito più votato alle politiche della Regione guidando il del 1994, contava all’Ars un solo deputato su 90, primo governo che vede la l’ex repubblicano Fleres. Resta negli annali l’ulti- partecipazione organica ma legge varata primo dello scioglimento della sinistra ex comunista. dell’Assemblea, un provvedimento omnibus, da Oggi è ordinario di Geo- molti considerato l’ultimo “assalto alla diligenza” grafia politica ed Econo- per tanti politici che non sarebbero tornati all’Ars. mia alla Facoltà di Scienze Lo stesso Graziano non viene rieletto. politiche dell’Università di Messina. PROVENZANO Giuseppe (7/96-1/98) È IL PRIMO presidente della Regione della cosid- CAMPIONE II (5/93-12/93) detta “seconda repubblica”. Proviene infatti dalla società civile, è apprezzato MARTINO Francesco (12/93-5/95) docente universitario ed NASCE a Messina il 24 marzo del 1937 ed, in un economista, e viene indicato certo senso, è figlio d’arte, è nipote del ministro da Forza Italia al vertice Gaetano Martino. della Regione. Nella sua Dopo la laurea in economia e commercio, ini- giunta vi sono per la prima zia la carriera universitaria che lo porta alla catte- volta, dopo il primo governo dra di Tecnica bancaria. Milazzo del 1958, tre espo- In Assemblea regionale arriva nel 1981, eletto nenti della destra. Un gover- nelle fila del partito liberale del collegio di no che vara provvedimenti Messina. Si distingue per il garbo e l’equilibrio importanti in campo econo- politico guadagnandosi la mico-finanziario e del lavo- stima degli avversari. Esercita ro, ma rimane impelagato il ruolo di guida del gruppo tra le secche di meccanismi liberale in ARS. Dopo essere parlamentari vecchio stam- stato membro del consiglio di po, che lo costringono dopo un anno e mezzo a presidenza, riveste la carica di gettare la spugna. Sarà un governo più rimpianto assessore per il territorio e dopo, che apprezzato quando in carica. l’ambiente e successivamente per l’industria nel 39° e nel 41° DRAGO Giuseppe (1/98-11/98) governo. Nel dicembre del NATO a Scicli (Ragusa) nel 1955, laureato in 1993, mentre infuria la crisi medicina è stato sindaco di Modica dal 1986 al che porterà alla fine della 1987, Dal 1991 all’Ars, diviene presidente della prima repubblica viene chia- commissione Sanità e dal dicembre 1993 fino al mato alla Presidenza della 1996 è stato Assessore regionale al Lavoro ed alla Regione per guidare il 48° Formazione Professionale. Nel giugno 1996 viene governo. Nel maggio del 1995 rieletto all’Ars, risultando il primo degli eletti in si dimette. Nella 12ª legislatura tutta la Sicilia con oltre 17.500 voti. non ripresenta la propria candidatura ma viene A gennaio 1998 viene eletto Presidente del 51° eletto nel comitato delle Regioni a Bruxelles. Dopo Governo Regionale. È un momento di travaglio questa ultima esperienza si ritira dalla politica politico nazionale caratterizzato dalla nascita attiva. della cossighiana Udr, cui lui aderisce, ma non

18 Cronache Parlamentari Siciliane dimenti messi in cantiere dal governo Provenzano, la soppressione degli enti economici e una modifi- ca statutaria. Tenta con due rimpasti e un secondo governo di ricompattare una maggioranza che stava cedendo, ma cade a causa di quelle stesse contraddizioni che ne avevano favorito la nascita. Oggi è segretario regionale dei Ds.

CAPODICASA II (11/99-7/00) confluisce poi nell’Udeur di Mastella che svuota i LEANZA II (7/00-6/01) gruppi parlamentari dell’Udc e del CCd. Dopo meno di dieci mesi è costretto a dimettersi perché CUFFARO Salvatore (dal 6/01) la maggioranza di centro destra va all’opposizione IL PRIMO presidente della Regione eletto diret- per il cosiddetto “ribaltone”. Nel 2000, nel governo tamente dai cittadini ottiene un vero e proprio ple- Leanza del “contro ribaltone”, è assessore alla biscito alle urne, un milione 564 mila voti, 600 Presidenza. Eletto nel 2001 alla Camera con l’Udc, mila in più del suo avversario, l’ex sindaco di oggi è Sottosegretario di Stato alla Difesa nel II° Palermo . Il suo programma di governo Berlusconi. governo diviene il “contratto con i siciliani”. Nato a Raffadali nel 1958, medico radiologo, CAPODICASA Angelo (11/98-11/99) Cuffaro è cresciuto politicamente nei movimenti GRAZIE alla nuova maggioranza nata con il giovanili della Dc. Giovane consigliere comunale a sostegno del nuovo gruppo dell’Udeur diviene il primo presidente della Regione proveniente dalla sinistra. 55 anni, originario dell’agrigentino dove comin- cia la sua militanza nel Pci, deputato regionale dal 1986, è stato vice presidente dell’Ars nell’XI legisla- tura. In quel momento è l’esponente di mag- gior spicco del centro sinistra (è capogruppo dei Ds), quando viene indicato dalla nuova maggioranza al vertice della Regione. È un governo che vede in- sieme un esponente di Rifondazione comuni- sta, seppur indipen- dente, come l’autore- Palermo, a 33 anni è già deputato all’Ars. È un atti- vole professore Fede- vissimo assessore all’Agricoltura in tutti e cinque i rico Martino, uno dei governi della XII legislatura. Grazie all’investitura Comunisti italiani e popolare modifica i tradizionali rapporti presiden- due diessini, insieme a te –assessori, che assumono un forte connubio con sette ex democristiani. lui, trasformando quasi la sua giunta in un gover- Cerca di snellire la macchina amministrativa e no del presidente. Alle elezioni europee del 2004 della Regione, sopprimendo enti inutili e riforman- viene eletto nelle fila dell’Udc con 162 mila prefe- do la burocrazia regionale. Sotto la sua presidenza renze, ma rinuncia al seggio. È vice segretario vengono portati a termine due importanti provve- nazionale del suo partito.

Cronache Parlamentari Siciliane 19 GliGli avvisi di gara (Ai sensi della Legge regionale 2 agosto 2002 n. 7, Art. 23)

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI COMUNE DI RIBERA E AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE PROVINCIA DI AGRIGENTO DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI Avviso di gara E DELL’EDUCAZIONE PERMANENTE AREA - SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI Questo Ente ha indetto per il giorno 29/09/2005 alle ore E AMBIENTALI DI CATANIA 8,00 un’asta pubblica per i lavori di “opere di Urba- nizzazione nel Piano Insediamenti Produttivi (P.I.P.) in c/da Estratto avviso di gara Donna Vanna - 2° lotto”. Importo a base d’asta Û Si rende noto che il giorno 13/10/2005 alle ore 10,00 sarà 2.279.084,35, cat. OG3, oneri per la sicurezza Û 76.976,88. celebrata la gara relativa ai lavori di restauro della Basilica L’estratto del bando sarà pubblicato nella GURS p.II. Il SS. Pietro e Paolo in Acireale (CT). bando integrale e il capitolato speciale d’appalto sono visio- I.B.A. Û 1.392.396,47 di cui Û 34.809,91 oneri per la sicurez- nabili e/o ritirabili presso l’ufficio Tecnico Comunale, Via za. Riggi 58, 92016 Ribera - Tel. 0925/561314 - fax Categoria prevalente OS2, classifica III; altre categorie: 0925/540006. Le offerte dovranno pervenire entro le ore OG” classifica II scorporabile, subappaltabile ed a qualifi- 13,30 del giorno 26/09/2005. cazione obbligatoria; OS30, classifica II scorporabile, non subappaltabile e a qualificazione obbligatoria. Il Dirigente U.T.C. Per la partecipazione alla gara è richiesta certificazione Ing. S. Ganduscio SOA. Presentazione dell’offerta a mezzo raccomandata del servi- zio postale, ovvero mediante agenzia di recapito autorizza- COMUNE DI CANICATTI ta, entro le ore 9,00 del 13 novembre 2005. AFFARI GENERALI - Settore 1 Il bando di gara integrale e la relativa documentazione potranno essere visionati presso la Soprintendenza per i Si rende noto, ai sensi dell’art. 20 della legge n. 55/90, che Beni Culturali e Ambientali di Catania, Via Luigi Sturzo, l’appalto dei lavori per la realizzazione delle opere di smal- 62, U.O. XVIII, stanza n° 18, tutti i giorni dalle ore 9,00 alle timento delle acque meteoriche a nord-ovest del centro abi- ore 13,00 nonché, il Mercoledì, dalle 15,30 alle 17,30. tato 1° Stralcio funzionale è stato aggiudicato all’A.T.I. F.lli È possibile acquistarne una copia, fino a sette giorni ante- Carlino s.n.c. (capogruppo), Sciacca - LAM srl (mandante), cedenti il termine perentorio di presentazione delle offerte, Vill. Peruzzo AG. Importo Û 755.377,98. Avviso integrale è presso Mail Boxes sito in Via Luigi Rizzo, 19/A Catania - tel. stato pubblicato all’albo pretorio e nella GURS. 0039.95.7152744 - nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 13,00, sabato escluso. Il Funzionario Responsabile Il Responsabile Unico del Procedimento è l’Arch. Giuseppe Rag. A. Pontillo Sciacca. Il presente avviso viene spedito per la pubblicazione alla G.U.R.S. in data 08 Agosto 2005 COMUNE DI ACICATENA PROVINCIA DI CATANIA Il Soprintendente Avviso di gara Dott. Maria Grazia Branciforti Il giorno 01/09/2005 ore 12,00 sarà esperito pubblico incan- to ai sensi della Legge 109/94 e s.m. e i. coordinata con le norme della L.R. 7/2002 e s.m. e i. Per l’affidamento dei lavori “Progetto esecutivo bretella viaria in Acicatena”. Importo a b.a. Û 3.268.443,34 categoria richiesta OG3 Class. V il bando di gara, il modello di partecipazione e ulteriori notizie sono riscontrabili presso il Settore Tecnico e Tecnico Manutentivo sito in Piano Consolazione n. 18 - tel. 095/804758, e sul sito www.comune.acicatena.ct.it.

Il R.U.P. Dott. Ing. Alfio Grassi

20 Cronache Parlamentari Siciliane Gli avvisi di gara

MUNICIPIO DELLA CITTÀ DI MISTRETTA COMUNE DI MONREALE Il Responsabile del Settore A.U.T. www.comune.monreale.cres.it Rende noto Avviso di gara

Che il giorno 22/09/2005 alle ore 10,00 avrà luogo il pubbli- È indetto per il giorno 0709/2005, alle ore 10,00, pubblico co incanto per i lavori di “Ammodernamento e ristruttura- incanto per l’appalto dei lavori di recupero della pavimen- zione del civico acquedotto reti esterne e sorgenti”. tazione delle piazze Vittorio Emanuele e Guglielmo e delle L’importo complessivo dei lavori è pari a Û 1.136.205,82 di vie Roma, Dante e D’acquisto, con importo a base d’asta di cui Û 1.102.663,83 per i lavori a base d’asta e Û 33.541,79 Û 2.349.878,00 (inclusi Û47.666,00 per oneri di sicurezza per oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza non sogget- non soggetti a ribasso). ti a ribasso. Categoria OG6 - classifica III. Il testo integrale L’opera è finanziata con fondi del P.O.R. Sicilia 2000-2006 del bando è pubblicato all’albo pretorio e sul sito dell’ente. (misura 2.01 - azione F), nell’ambito del P.I.T. 19 “Alto Il responsabile del procedimento e l’Ing. Anna Sidoti. Belice Corleonese”. Il relativo bando è pubblicato, nella G.U.R.S. del Il Responsabile del Settore A.U.T. 19/08/2005 ed è disponibile, in forma integrale, nel sito Dott. Ing. Anna Sidoti sopra indicato.

Il Dirigente del Settore LL.PP. Ing. Maurizio Busacca COMUNE DI ACICATENA (CT) Avviso rettifica bando di gara

Il bando di gara “Lavori realizzazione bretella varia in COMUNE DI SANTA FLAVIA (PA) Acicatena” è stato rettificato: Categoria richiesta OG3 clas- Esito gara sifica V - importo a b.a. Û 3.268.443,34. Termine partecipazione ore 12,00 del 26/09/2005. Il 08/08/2005 sono stati aggiudicati in via definitiva i lavori Informazione: Piano Consolazione 18 - Acicatena, tel. di “Realizzazione dell’impianto antincendio nel porto di 095/804758 e sul sito www.comune.acicatena.it. Porticello” alla ditta AGOTRON Piccola Soc. Coop. Con sede in ACI S. Antonio (CT) mandataria della ditta Impresa IL RUP Antonio Carmelo Bella, con sede in Belpasso (CT), che ha Dott. Ing. Alfio Grassi offerto un ribasso pari al 22,28% sull’ importo a base d’asta di Û 547.819,57 corrispondente ad una offerta di Û 425.765,36 oltre Û 28.832,61 per oneri sicurezza. S. Flavia 18/08/2005 COMUNE DI SANTA CROCE CAMERINA PROVINCIA DI RAGUSA Il Capo U.T.C. Avviso esito di gara Ing. P. Cirrincione

Si rende noto che il 27, 28 ed il 29/06/2005 è stata esperita gara di P.I. per l’affidamento dei lavori di “Manutenzione straordinaria dei marciapiedi ricadenti in alcune vie del centro abitato”. L’aggiudicazione è stata effettuata ai sensi dell’art. 17, della L.R. n. 7/02. Imprese partecipanti 118, aggiudicataria è l’ATI: Straedil di Leone Antonio (RG) e Caruso geom. Giorgio (Modica “RG”),con il ribasso del 23,78% sull’im- porto a base d’asta di Û 1.229.422,50. L’elenco completo delle imprese partecipanti è disponibile sul sito web www.santacrocecamerina.com S. Croce Camerina 19/08/2005

Il Dirigente 3° Dip.to Geom. G. Corallo

Cronache Parlamentari Siciliane 21 Gli avvisi di gara

REGIONE SICILIANA COMUNE DI MODICA - IV SETTORE ASSESSORATO REGIONALE BENI CULTURALI AMBIENTALI E P.I. Avviso di gara AREA SOPRINTENDENZA BENI CULTURALI AMBIENTALI AGRIGENTO Il dirigente

Si rende noto che dal 13 Luglio 2004 al 24 Agosto 2004 è Dà avviso che in data 18 Ottobre 2005 sarà celebrato il pub- stato espletato un pubblico incanto per l’aggiudicazione dei blico incanto per il conferimento in appalto dei lavori di lavori di “P.O.R. Sicilia 200 - 2006. Asse II - Misura 2.01 - completamento degli impianti di pubblica illuminazione Azione A.2 -Circuito Museale, Programma a titolarità nell’abitato di Modica-1° stralcio esecutivo, importo a base regionale - Agrigento. - Lavori di ristrutturazione funziona- d’asta Û 2;266.826,37; è richiesta attestazione SOA per la le del contenitore museale con interventi per la predisposi- categoria “OG 10”, classifica “IV”. L’opera sarà finanziata zione di sistemi informativi per il monitoraggio delle attivi- dalla cassa Depositi e Prestiti con i fondi del risparmio tà espositive nel Museo Archeologico Regionale S. Nicola di postale. Il bando integrale è pubblicato all’albo pretorio e Agrigento”. -Importo complessivo dei lavori è Û sul sito www.comune.modica.rg.it. Per maggiori informa- 1.300.275,50, di cui Û 79.108,07 per oneri di sicurezza non zioni le imprese interessate possono contattare il Servizio soggetti a ribasso. Contratti - Appalti OO.PP. (0932.759260 -759291 - 759325, Hanno partecipato alla gara n.35 Imprese. fax 0932.752556). Sono state escluse per irregolarità nella documentazione n. 10 imprese. Ing. Giuseppe Patti L’appalto è stato aggiudicato all’impresa Costruzioni POZ- ZOBON di Vicenza che ha offerto il ribasso del 20,87% sul prezzo a base d’asta. GE.S.I.P. PALERMO S.P.A. L’UFFICIALE ROGANTE Avviso di rettifica e proroga dei termini Dott.ssa G. Sepe Si comunica che, in merito alla gara avente ad oggetto l’af- IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO fidamento del servizio di noleggio a lungo termine di auto- Arch. G. Picarella carri senza conducente, pubblicata nella GUCE n. 2005/S 142-141893 del 26/07/2005 e nella GURS n. 31 del IL SOPRINTENDENTE 05/08/2005 sono state apportate delle rettifiche all’art. 3 Dott.ssa G. Costantino (Requisiti tecnici e allestimenti richiesti) del Capitolato Tecnico. In particolare le tipologie dei motori previste per tutti gli autocarri sono da intendersi EURO 3 anziché EURO 4. COMUNE DI S. ALESSIO SICULO (ME) I termini di ricezione delle offerte vengono fissati per il Avviso di aggiudicazione appalto giorno 27 Settembre 2005 alle ore 09,00. La gara verrà espletata nello stesso giorno alle ore 10,00. Per ulteriori Si rende noto, che i lavori di consolidamento località S. informazioni contattare l’ufficio affari Legali e Generali Margherita I° Stralcio, sono stati aggiudicati all’A.T.I. della Società appaltante tel. 091/7904111 fax 091/7904415 C.A.E.C. Società Coop. E impresa Centro Idro Geo - e-mail: affari [email protected]. Tecnico di Di Vita Roberto con il ribasso del 24,07%. L’amministratore Delegato Il Responsabile del procedimento Avv. Massimo Felice Lombardi Geom. Albion Trimarchi

22 Cronache Parlamentari Siciliane Gli avvisi di gara

COMUNE DI CAMPOBELLO DI MAZARA (TP) MUNICIPIO DELLA CITTÀ DI MISTRETTA Avviso bando di Gara IL RESPONSABILE DEL SETTORE A.U.T. Rende noto “Lavori per la realizzazione della discarica di rifiuti non pericolosi del Comprensorio n. 31 - 2° Stralcio Funzionale” Che il giorno 22/09/2005 alle ore 10,00 avrà luogo il pubbli- Importo a base asta: Euro 1.578.983,95 co incanto per i lavori di “Ammodernamento e ristruttura- Categoria prevalente: “OG 12” classifica IV° zione del civico acquedotto reti esterni e sorgenti”. Categoria scorporabile: “OS 1” classifica II° L’importo complessivo dei lavori è pari a Û1.136.205,82 di L’esecuzione di opere scorporabili può essere assunta da cui Û 1.102.663,83 per lavori a base d’asta e Û 33.541,79 per imprese mandanti qualificate: oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza non soggetti a Sistema di gara: Asta pubblica da esperirsi ai sensi dell’art. ribasso. Categoria OG 6 - classifica III. Il testo integrale del 21 comma 1) e 1 bis) della L. 109/94 coordinata dalla L.R. bando è pubblicato all’albo pretorio e sul sito dell’ente. Il 7/2002 e L.R. 7/2003. Responsabile del procedimento e l’ing. Anna Sidoti. Luogo esecuzione: Comune di Campobello di Mazara. Pubblicazione G.U.R.S. n° 33 del 19/08/2005 Il Responsabile del Settore A.U.T. Data presentazione offerta: 15/09/2005 Dott. Ing. Anna Sidoti Per informazioni: Ufficio IV Settore Servizi alla Città tel. 0924933217

Il Dirigente COMUNE DI NICOLOSI Arch. Ignazio Graziano PROVINCIA DI CATANIA Risultanze di gara

REGIONE SICILIANA Si rende noto che il giorno 22/06/2005 è stata esperita la Azienda Unità Sanitaria Locale n°6 gara per pubblico incanto relativa ai lavori di “potenzia- mento impianti di pubblica illuminazione”; Importo posto Sede Legale Via G. Cusmano, 24 - Palermo Û Settore Patrimoniale e Tecnico a base di gara 1.121.805,24; Imprese partecipanti n° 76; Via Pindemonte n° 88 Palermo imprese escluse n. 1; aggiudicataria è risultata l’impresa Avviso di gara R.T.I. Giusylenia s.r.l., con sede in Agrigento via Imera n° 201, e Bartolomeo De Francisci s.r.l., con sede in Agrigento Si rende noto che questa Azienda U.S.L. n° 6 Palermo viale Leonardo Sciascia n° 228, che ha prodotto il ribasso dovrà appaltare, mediante pubblico incanto da esperirsi del 23,80% sull’importo a base d’asta. con il sistema di aggiudicazione previsto dall’art. 21, comma 1 bis, della legge 109/1994 e con le modifiche ed IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO integrazioni apportate dalle LL.RR. 7/2002 e 7/2003, i lavo- Ing. M. Santonocito ri per gli interventi relativi ai sistemi di sicurezza passiva dei plessi ospedalieri della Azienda U.S.L. n. 6 (ex IPAI, Casa del Sole, Aiuto Materno, G.F. Ingrassia) nella città di Palermo. Importo a base d’asta Û 970.999,61. Categorie richieste: Prevalente OG11, scorporabile o subap- paltabile OG1. Il bando è pubblicato all’albo dell’Azienda e all’albo preto- rio del Comune di Palermo e per estratto sulla G.U.R.S. n° 36 del 09/09/2005. Data di presentazione dell’offerta: entro le ore 9,00 del 04/10/2005. Per informazioni rivolgersi al Servizio Patrimonio, Via Pindemonte n° 88 Palermo (Tel. 091/7033338-3006, Fax. 091/7033484).

Il Direttore Generale Dr. Salvatore Iacolino

Cronache Parlamentari Siciliane 23 Gli avvisi di gara

COMUNE DI PIANA DEGLI ALBANESI COMUNE DI NICOLOSI PROVINCIA DI PALERMO PROVINCIA DI CATANIA “DIREZIONE INFRASTRUTTURE Risultanze di gara E GESTIONE DEL TERRITORIO”. Si rende noto che il giorno 29/06/2005 è stata esperita la ESTRATTO AVVISO DI PUBBLICO INCANTO gara per pubblico incanto relativa ai lavori di “riqualifica- zione del centro storico”; Importo posto a base di gara Û STAZIONE APPALTANTE: Comune di Piana degli Albanesi, 1.172.010,07; Imprese partecipanti n° 83; imprese escluse via P.Togliatti n°2 – 90037 n. 1; aggiudicataria è risultata l’impresa Consorzio Piana degli Albanesi (PA) tel. 091 8574144 fax 0918574796; Cooperative Costruzioni, con sede in Bologna via della PROCEDURA DI GARA: Pubblico incanto ai sensi della Cooperazione n° 30, che ha prodotto il ribasso del 23,80% legge 109/1994 e s.m.i.; sull’importo a base d’asta. LUOGO DI ESECUZIONE: Centro Storico; NATURA DELLA PRESTAZIONE: Interventi di riqualifica- IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO zione in ambiti del centro storico – ambito via Costantini e Ing. M. Santonocito quartiere Rocche; IMPORTO COMPLESSIVO DELL’APPALTO (compreso gli oneri di sicurezza): Û 1.015.766,52 Û CATEGORIA PREVALENTE: “OG10” 631.544,36; COMUNE DI LIBRIZZI TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE: PROVINCIA DI MESSINA L’anno duemilacinque il giorno 06 del mese di settembre Ufficio Tecnico Piazza Catena, 4 – 98064 LIBRIZZI (ME) alle ore 9,30; E-mail [email protected] ESPERIMENTO DELLA GARA: L’anno duemilacinque il giorno 06 del mese di settembre alle ore 10,30; AVVISO DI GARA L’estratto del bando è stato pubblicato sulla G.U.R.S. n. 33 del 19/08/2005; Questo Ente ha indetto per il giorno 06.09.2005 con inizio Gli interessati possono richiedere ulteriori informazioni alle ore 12,00 pubblico incanto per i lavori di “Costruzione presso la Direzione Lavori Pubblici – Servizio LL.PP. via di un Centro Agroalimentare”. Importo a base d’asta inclu- P.Togliatti, 2 – 90037 Piana degli Albanesi (PA) tel.091 si oneri per sicurezza Û 2.394.708,81, oneri per la sicurez- 8574144 fax 091 8574796. za non soggetti a ribasso Û 52.345,98. Categoria Prevalente OG 1 classifica IV. IL RESPONSABILE DELLA DIREZIONE Il bando integrale ed il disciplinare di gara sono pubblicati Arch. Aurelio Mancuso all’albo pretorio del Comune di Librizzi con sede in Librizzi Piazza Catena, 4. Per informazioni e per acquistare copia integrale del bando CITTÀ DI CATANIA - P.O. APPALTI OO.PP. e del disciplinare rivolgersi all’ufficio tecnico del Comune di Librizzi tel 0941 32281 – 367027 – 28. Avviso di Gara L’estratto del bando è stato trasmesso alla GURS in data 11.08.2005. Quest’amministrazione Comunale ha indetto per il giorno 12 Settembre 2005 ore 10,00 pubblico incanto per l’appalto IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA dei lavori di ristrutturazione, manutenzione ed adegua- TINDARO FALLIANO mento al D.lgs. 626/94 dei servizi igienici delle scuole della città. Importo a b.a. inclusi oneri per la sicurezza Û 1.000.000,00; categoria prevalente OG 11 classifica III per Û 1.000.000,00; per informazioni rivolgersi presso VIII° Direzione e Manutenzione 1° Servizio M.E.S. via E. De Nicola n. 16 Catania. L’estratto del bando è stato trasmesso alla G.U.R.S. in data 5/8/2005.

IL DIRETTORE Ing. Giacomo Bonifacio

24 Cronache Parlamentari Siciliane Gli avvisi di gara

COMUNE DELLA CITTÀ DI CEFALÙ IACP PALERMO Via Q. Sella 18 - Pa - tel. 091/6011111 Si rende noto che l’appalto dei lavori inerenti il “Restauro e Avviso di gara completamento per la fruibilità del Teatro Comunale - P.O.R. Sicilia 2000/2006 - Misura 2.01 - Azione C - Circuito La GURS del 09/09/2005 pubblica l’estratto del pubblico Monumentale - Programma a Regia Regionale - Comune di incanto dei “Lavori di manutenzione straordinaria per Cefalù, esperito il 27 luglio 2005, è stato aggiudicato, l’adeguamento alla legge n. 46/90 degli impianti elettrici dei all’Impresa A.T.I. Costruzioni Pozzobon S.p.A. magazzini, degli impianti elettrici condominiali e delle (Capogruppo) associata con l’impresa BOSCO IMPIANTI- linee elettriche montanti agli appartamenti degli stabili di STICA GENERALE S.p.A. (mandante cooptata) con sede in intera proprietà dello IACP e/o dello stato in gestione allo Acireale (CT) Via Nazionale Catania n° 183/a, legalmente IACP siti in Palermo zona Sud”. Importo a ribasso Û rappresentata dal Sig. Bosco Alessandro, per un importo 2.307.807,80 - Oneri per la sicurezza Û 37.013,02. Gara del contrattuale di Û 1.648.681,98 comprensivo di Û 84.669,09, 18/10/05 ore 10,00. Sito internet www.iacp.pa.it/ per oneri per la sicurezza, al netto del ribasso del 24,05%. Palermo lì 06/09/05. Hanno partecipato alla gara n° 29 Imprese. Escluse n° 2 Imprese. Ufficio Contratti Cefalù 06/09/2005 Geom. Vincenzo Zummo

IL PRESIDENTE DI GARA Ing. Matteo Crisà PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO DIREZIONE GARE E CONTRATTI Esito di gara COMUNE DI VALGUARNERA CAROPEPE Si avvisa che nella GURS n. 31 del 05/08/2005 è stata pub- Avviso di gara blicata la risultanza dell’asta pubblica del 17/06/2005 relati- va ai”Lavori di consolidamento da prog.va 10+800 a Ai sensi della L. 109/94 e successive modifiche. Testo coor- prog.va 18+000, ripresa del piano viario in tratti saltuari e dinato con le norme della L.R. n. 7/02 e 7/03. È indetto il sistemazione tratti adiacenti S.P. n. 53 “Dell’Incantena “Alia pubblico incanto per i “Lavori di riqualificazione urbana di - B° Mandragiumenta”. Importo complessivo dei lavori Û Via Matteotti. Via Garibaldi. Via Sant’elena e Quartiere Û Û 1.500.000,00. Marcato”. Importo a base d’asta 1.012.648,98, di cui Impresa aggiudicataria Frangiamore Giovanni con un 28.281,02per oneri sicurezza non soggetti a ribasso. ribasso del 27,79%. Categoria prevalente OG3. Classifica IV. Le offerte dovran- Le risultanze di gara sono altresì consultabili sul sito inter- no pervenire entro le ore 12,00 del 30/09/2005. Per informa- net www.provincia.palermo.it zioni contattare l’Ufficio Tecnico P.za Repubblica 13 tel. 0935/955137, fax 0935/957201. IL DIRETTORE Dr. Maurizio Zingale Il Responsabile dell’U.T.C. Geom. Cristofero Bruno

Cronache Parlamentari Siciliane 25 Gli avvisi di gara

COMUNE DI FRANCOFORTE ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI Avviso di gara E AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI Si avvisa che in data 20/09/2005 sarà celebrato il pubblico E DELL’EDUCAZIONE PERMANENTE incanto per il conferimento in appalto dei “Lavori di conso- AREA - SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI lidamento della zona nord-ovest del centro abitato E AMBIENTALI DI CATANIA Francoforte”. Importo dei lavori Û 1.509.255,69 di cui Û59.628,00 per Avviso di Rettifica oneri sulla sicurezza non soggetti a ribasso; categorie pre- Nella gara fissata per il 13 Ottobre 2005 alle ore 10,00 valenti: OG 13 classifica II - OS 21 classifica - IV. Il bando Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania relativa ai lavori di è pubblicato in forma integrale presso l’albo pretorio del Restauro della Basilica SS. Pietro e Paolo in Acireale (CT) Comune e per estratto è in corso di pubblicazione sulla per errore è stata indicata quale data di presentazione dell’ G.U.R.S. Per maggiori informazioni le imprese interessate offerta la data del 13 Novembre 2005 invece della data cor- possono contattare il Settore LL.PP. (tel. retta che è: ore 9,00 del 13 Ottobre 2005. 095948114;fax095940852). IL SOPRINTENDENTE IL COORDINATORE SETTORE LL.PP. Dott.ssa Maria Grazia Branciforti Ing. Alberto Crisafulli

COMUNE DI PALERMO

COMUNE DI MANIACE Quest’Amministrazione dà avviso che giorno 19/10/2005 PROV. CATANIA procederà al Pubblico Incanto per “Lavori di manutenzio- Esito di gara ne straordinaria del plesso scolastico D.D.S. Borgo Ulivia - Palermo”. Importo complessivo dei lavori Euro Si rende noto che la gara del giorno 10 Marzo 2005 per i 1.278.957,05#. Le ditte interessate potranno consultare il lavori per il mantenimento dell’originario uso del suolo bando integrale pubblicato sul sito all’indirizzo attraverso il recupero della funzionalità dei sistemi natura- www.comune.palermo.it e all’albo pretorio. li, il mantenimento dell’uso tradizionale agro- forestale del Palermo lì 5 Settembre 2005 territorio, la prevenzione incendi, la prevenzione e la ridu- zione dei fenomeni di desertificazione - località IL DIRIGENTE Sementarile. Dott. Giovanni Carlo Galvano Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza) Û1.136.376,58. È stata aggiudicata alla ditta: Impresa Costruzioni CIES- SECI di Nicosia (EN) che ha offerto il ribasso del 24,83% Ditte partecipanti n° 26 Ditte escluse: n° 00

Il Responsabile dell’area Tecnica Geom. Giuseppe Trusso C.

26 Cronache Parlamentari Siciliane Ritratti

CITTÀ DI ENNA PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA Il Dipartimento 3°Servizio Appalti - Contratti In data 13/09/2005 è stato trasmesso alla G.U.R.S. per la Via Prefettura 14, tel. 095/4011111, fax 095/321009 pubblicazione, l’estratto di bando gara relativo all’appalto Esito plurimo di asta pubblica dei lavori di “Costruzione di una tribuna e rifacimento di una pista di atletica leggera da 6 a 8 corsie nel campo scuo- Ai sensi dell’art. 20 legge 55/90, si rendono noti gli esiti dei la di Enna Bassa” dell’importo a base d’asta di Û seguenti lavori finanziati con mutuo della Cassa Depositi e 2.242?624,50 comprensivo di Û 60.550,86 per oneri di sicu- prestiti; rezza non soggetti a ribasso. Finanziamento: Mutuo Gara del 13/06/05 Lavori di costruzione di n; 24 aule del Credito Sportivo prat. 19168/00 - Mutuo Cassa DD.PP. pos. IPSIA “E. Fermi” di Catania. N. 4176477/00. Termine di ultimazione dei lavori: giorni Importo a base di gara Û 1.494.083,94. Ditta aggiudicata- 450. La gara sarà esperita alle ore 11,00 del 19/10/2005. ria: RTI Gecoim srl con sede in Misterbianco. Ribasso del Aggiudicazione ai sensi dell’art. 21, comma 1 della legge n. 23,57%. 7/2003. Gara del 21/06/05. Lavori di m.s. di una strada del Enna 14/09/2005 Consorzio di bonifica denominata Canalaci - Cantera nel territorio di Bronte. Importo a base di gara Û 1.223.353,47. IL DIRIGENTE DEL III SETTORE Ditta aggiudicataria: Edilpali srl con sede in Catania. Ing. S. Roberti Ribasso del 23,82%.

Il Dirigente Dott. A. Basile

COMUNE DI PRIOLO GARGALLO PROVINCIA DI SIRACUSA Avviso di gara

Si rende noto che questo Comune in data 27/09/2005 pro- cederà alla gara di pubblico incanto per l’affidamento dei lavori di “completamento della strada di P.R.G. collegante gli svincoli con le vie di fuga. Legge 433/91” dell’importo a base d’asta di Û 3.450.047,22. Il bando di gara è pubblicato all’albo pretorio del Comune ed è stato trasmesso per estratto alla G.U.R.S. in data 19/08/2005

Il Dirigente dell’U.T.C. Ing. Salvatore Ullo

LEGGE REGIONALE 2 AGOSTO 2002 N. 7 Art. 23 Pubblicità [...] 3. Per i lavori di importo pari o superiore a un milione di euro ed inferiore alla soglia comunitaria, gli avvisi ed i bandi di gara sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e, per estratto, su uno dei principali quotidia- ni nazionali con particolare diffusione nella regione e su almeno tre quotidiani regionali, nonché su almeno un perio- dico a diffusione regionale e su un periodico edito dalla Fondazione Federico II per conto dell’Assemblea regionale siciliana. [...]

Cronache Parlamentari Siciliane 27 IL REGIONALISMO DI FRANCO RESTIVO

l regionalismo – affermava Franco Lo troviamo così fra i firmatari dell’appello agli Restivo, nella sua relazione sull’autono- angloamericani contro il separatismo e a favore di “Imia regionale, nel 1944, al congresso un’autonomia che fosse rispettosa delle storiche della Democrazia cristiana di Acireale – difende la aspettative della Sicilia. libertà svolgendo una funzione di equilibrio nella Chiamato, come docente dell’università di vita dello Stato, il quale, se esorbita dai suoi limiti, Palermo, a dare il suo contributo quale componen- urta contro il diritto delle funzioni regionali, provo- te della Commissione di studio per la redazione candone le forze di resisten- za, riaffermatici della liber- tà”. Un atto di fede nel siste- ma di bilanciamento dei poteri al quale, da studioso giuspubblicista ma, anche, in forza della frequentazio- ne con esponenti del movi- mento politico dei cattolici, credeva fermamente. Franco Restivo, figlio di quell’Empedocle Restivo che ebbe un peso notevole nella cultura e nella politica palermitana, nasceva a Palermo il 25 maggio 1911, in un periodo in cui Paler- mo perdeva la sua centrali- tà e lentamente veniva ri- cacciata nella marginalità della provincia. La sua formazione è quella dello studioso che, ben presto, si impone nel- l’ambito accademico senza, tuttavia, perdere di vista la realtà sociale che lo circon- dava. Franco Restivo (al centro) durante una visita all’Anic di Gela nel 1965 Seppure tentato dal fascismo, i suoi interessi politici ben presto lo dello Statuto regionale siciliano, di lui si ricordano avvicinarono agli ex popolari, ad Aldisio, a i significativi suggerimenti nella predisposizione Mattarella ad Ambrosini del quale, ultimo, apprez- della Carta statutaria ed in particolare il completa- zava lo studio pubblicato nel 1933 sul tema mento dell’art. 38, l’articolo relativo al fondo di “Autonomismo regionale e federalismo” a cui solidarietà nazionale voluto da Enrico la Loggia. molto deve il modello di autonomia individuato Nel ’46 viene eletto alla Costituente nelle fila per la Sicilia. della Democrazia cristiana ma la passione che lo Questa contiguità lo porta ad aderire alla neo- legava all’istituto regionale lo portò a rinunciare nata Democrazia cristiana ed ad avvicinarlo a per potersi candidare, sempre nelle fila della DC Giuseppe Alessi. all’Assemblea regionale siciliana.

28 Cronache Parlamentari Siciliane l’unico presidente della Regio- ne che può vantare sette anni (il cosiddetto felice settennio) di ininterrotta presidenza. Rieletto nel 1955, giudicando esaurita la sua esperienza par- lamentare all’Assemblea, si dimette per assumere la presi- denza della Cassa di Rispar- mio per le province siciliane. Nel 1958, Franco Restivo passa al parlamento naziona- le, eletto con buon suffragio alla Camera dei deputati. Anche alla Camera fa valere la sua preparazione tecnica che lo porta a presiedere impor- tanti commissioni parlamen- tari fra le quali la Commis- sione inquirente per i giudizi contro i parlamentari. Rieletto nel 1963 e successivamente Franco Restivo con Giuseppe Alessi nel 1968 proprio in quest’ulti- E nel 1947 viene eletto all’Ars e chiamato a far ma legislatura viene chiamato alla importante cari- parte del primo governo della Regione come vice- ca di ministro dell’Interno nei governi Leone, presidente e assessore alle Finanze. Rumor e Colombo e, successivamente, quale mini- Nel momento di formazione dell’istituto regio- stro della difesa nel primo ministero Andreotti. nale il suo contributo si rivela prezioso e, pur col- Gli anni in cui Restivo riveste cariche di gover- locandosi in un’area moderata, gli concilia la no coincidono con l’esplosione del terrorismo e stima dei colleghi anche l’inasprimento delle tensioni di sinistra. sociali che mettono a dura La sua autorevolezza lo prova la democrazia italiana e designa quale naturale che, in qualche modo, vengo- successore di Giuseppe no addebitati alla inadegua- Alessi alla guida del gover- tezza del Governo nocendo no regionale nel 1949. all’immagine politica di un E, già dalle dichiara- conservatore illuminato quale zioni programmatiche, fu Franco Restivo a cui fu emerge il valore della con- però riconosciuto un profon- tinuità del suo governo do senso dello Stato ed una rispetto a quelli preceden- fede altrettanto profonda ti, una continuità che nella democrazia. significa difesa e consoli- Rieletto ancora una volta, damento dell’Autonomia non fece più parte del governo regionale siciliana. ma non mancò di dare il suo Rieletto nel 1951, autorevole apporto, fino alla viene confermato presi- sua prematura scomparsa, nel dente della Regione con 1976, ai lavori parlamentari e un governo che dura l’in- all’elaborazione politico-pro- tera legislatura. Restivo è grammatica del suo partito.

Cronache Parlamentari Siciliane 29 L’AUTONOMISMO UNITARIO DI PAOLO D’ANTONI

n governo di unità siciliana, con la parte- ma anche sull’aboli- “Ucipazione di tutti i partiti darebbe, sia sul zione dell’istituto pre- piano legislativo che amministrativo, la possibilità fettizio nell’Isola. Su di un rinnovamento e di potenziamento della nostra questo entra in pole- vita politica regionale, di cui universalmente è avver- mica con l’allora mi- tita la necessità”. Queste parole, di ancora fervida at- nistro dell’Interno tualità, pronunciava a Sala d’Ercole nel 1954 Paolo Scelba. D’Antoni infatti, è ancora prefetto, seppur D’Antoni. fuori ruolo e Scelba l’invita a dimettersi. Ottiene una Autonomista apprezzato sia da Dossetti che da feroce replica. Ma a dimettersi nel gennaio 1949 è Togliatti, D’Antoni è stato uno dei parlamentari tra- l’intero governo Alessi e D’Antoni fino alla fine della panesi all’Ars che più lustro hanno dato alla città fal- legislatura diviene vice presidente dell’Ars. cata. Fu infatti Prefetto di Trapani e di Palermo, Ma sul tema dell’autonomia e su quello che deve Vice Alto commissario per la Sicilia, assessore regio- essere il suo contenuto politico ed economico, ormai nale in sei governi, vice presidente dell’Ars e della D’Antoni è sempre più in dissenso con la Dc e nel Regione. 1951 si candida nel collegio di Trapani con la Nato nel 1895, fu in gioventù attratto dal movi- “Concentrazione autonomista siciliana” e all’Ars mento nasiano, costruito attorno alla figura politica diviene presidente del gruppo misto, visto che la sua di maggior spicco che Trapani aveva espresso: lista ottiene complessivamente solo tre seggi. Si trat- Nunzio Nasi. Nasi infatti fu sindaco, presidente ta però del primo esperimento politico autonomista della provincia, più volte ministro, e stava ad avviar- siciliano. si ai vertici della politica italiana ( e della massone- Intanto a Trapani l’anno successivo è il primo ria) quando fu travolto da uno scandalo sulla gestio- eletto alle amministrative con “l’Unione cittadina ne dei fondi per la cancelleria del suo ministero e rinascita”, una civica che unisce liberali, repubblica- dichiarato in eleggibile. Ma a cavallo tra i due seco- ni, uomo qualunque, socialdemocratici e indipen- li la politica trapanese continuò a essere monopoliz- denti. zata da lui e dal suo movimento “democrazia del Nel 1955 la clamorosa decisione di ricandidarsi lavoro”. per la terza volta all’Ars, ma come indipendente E il giovane D’Antoni, sotto le ali protettrici di nelle liste del Pci. Eletto si batte autorevolmente per Nasi, animò la vita politica e amministrativa con un il mantenimento dell’Alta Corte. settimanale “Stroncature”, che diresse dal 1921 al E nel 1958 Milazzo nel suo primo governo, quel- 1924, tra i primi a assumere una posizione critica lo che vide insieme Msi, Pci, monarchici e fuoriusci- nei confronti dal fascismo, già prima del delitto ti dalla Dc, lo vuole come assessore alla pubblica Matteotti. Durante il ventennio lasciò la politica per istruzione e vice presidente della Regione. l’avvocatura. Gli alleati nell’agosto del 1943 lo chia- Nella quarta legislatura torna ancora all’Ars sem- mano subito. Prima regge la prefettura di Trapani, pre per il Pci e diviene presidente della commissione poi quella di Palermo, e nel 1946 diviene Vice Alto Pubblica istruzione durante la seconda fase dell’era commissario per la Sicilia. Milazzo. Subito dopo, lasciato il Pci per la concen- Nel 1947 viene eletto nella prima Assemblea re- trazione Psi-Psdi-Pri, nel 1961 torna assessore, sta- gionale siciliana come indipendente nelle liste Dc, volta alle Finanze, in quattro governi, fino al 1963. sia nel collegio unico regionale che in quello di Tra- Alle elezioni del 1963 si candida nel collegio di pani. Trapani per il Pri ma è battuto per 162 voti dal mar- Diviene subito capogruppo della Dc, poi assesso- salese Diego Giacalone. re ai Trasporti nel secondo governo. Diviene, insie- Fu anche consigliere di amministrazione della me ad Alessi, uno dei protagonisti dello scontro con Sofis, dell’EAS, dell’istituto Roosevelt e delle il governo nazionale sull’articolo 38 dello Statuto, Cotonerie meridionali. Morì a Palermo nel 1982.

30 Cronache Parlamentari Siciliane PAOLA VERDUCI TOCCO: PRIMA DONNA IN GIUNTA

’Assemblea regionale siciliana, in molte Loccasioni, è stata palestra di anticipazioni di novità politiche. Lo è stata fin dalla prima legi- slatura portando, in un periodo in cui non solo in Sicilia ma nel resto del mondo il problema delle donne non era ai primi posti dell’agenda politica, una donna ad una responsabilità di governo. Paola Verduci Tocco, eletta deputato della prima assem- blea nel collegio di Palermo fu, infatti, chiamata a far parte del primo governo della Regione, guidato da Giuseppe Alessi, quale Assessore regionale al lavoro e alla previdenza sociale. Sarebbero tra- scorsi ben cinquant’anni perché un’altra donna fosse chiamata a ricoprire una carica di governo nella giunta regionale. Paola Verduci è stata un raro esempio di donna impegnata in politica con ruoli di responsabilità. Paola Verducci Tocco (al centro) durante una riunione Nata a Messina nel marzo del 1902 si era laureata in chimica e farmacia ed aveva iniziato l’attività profes- In questa sua azione dava esempio di una passio- sionale e, in parallelo, si era tuffata nell’impegno nalità non comune che coniugava ad un’intelligenza sociale. La sua formazione cattolica, di un cattolice- tecnica sempre presente. simo sociale e la fascinazione per il progetto sturzia- Nel 1951, ricandidata, viene ancora una volta elet- no la trascinarono nell’agone politico nel quale river- ta all’Assemblea regionale siciliana e ancora una sò la sua concezione dell’impegno, un impegno vissu- volta viene chiamata a fare parte del terzo governo to come vera e propria missione in favore dei più della Regione guidato da Franco Restivo; in questo deboli. caso la delega che viene assegnata all’on. Verduci è Questa sua vocazione politica manifestava anche quella dei trasporti e delle comunicazioni, un ramo nei pubblici comizi e nei contraddittori con gli avver- di amministrazione abbastanza di frontiera se si con- sari politici. Dalla sua c’era un vigore fisico che non sidera lo stato dei trasporti siciliani nel dopoguerra. la abbandonerà mai nel corso della sua vita fino a Ormai, però, i tempi eroici della politica tramon- tarda età. tavano a favore di tempi prosaici in cui si affermava- Nelle elezioni del 1947 è eletta deputato pre- no gli ingombranti apparati partitici e Paola Verduci cedendo personaggi che, nel tempo, sarebbero stati veniva lentamente emarginata dal panorama politico protagonisti della vita politica siciliana. nel quale irrompevano nuovi protagonisti non sem- Nell’ambito dell’azione di governo, animata da pre carichi delle motivazioni di cui la deputata demo- una grande tensione morale, elabora provvedimenti cristiana era portatrice. Nel 1955, infatti, ricandida- a sostegno delle famiglie siciliane e per tentare di tasi per la terza volta, sebbene fosse premiata dalla dare soluzione agli storici e drammatici problemi fiducia di 18.811 elettori, non riusciva a ritornare a della povertà. Sala d’Ercole. In questo senso si può ricordare l’azione svolta Nonostante la sconfitta proseguiva la sua attività per una politica della casa, problema par- politica e sociale sempre tenendo fede a quei princi- ticolarmente sentito nel dopoguerra, che – per pi cristiani dei quali era stata informata la sua giovi- Paola Verduci Tocco – rappresentava il pre- nezza. supposto indispensabile per la politica familiare e Paola Verduci Tocco moriva nell’agosto del 1996 per un ordinato e coerente sviluppo sociale. all’età di novantaquattro anni.

Cronache Parlamentari Siciliane 31 ANTONINO VARVARO LA SINISTRA SEPARATISTA

ersonalità complessa quella di Antonino corso tenendo, tuttavia, una posizione di distacco PVarvaro, deputato all’Assemblea regionale nei confronti di certe contorsioni che manifestava siciliana dalla seconda alla quinta legislatura ma, il leader Finocchiaro Aprile e rispetto alle pressio- soprattutto, protagonista di primo piano della sta- ni dei grandi agrari. gione separatista. Varvaro ch’era nato a Partinico nel 1894, si era distinto per la sua posizione di critica al fascismo che ne avevano fatto un riferimento per quanti, in Sicilia, si ponevano sulla spon- da dell’opposizione al regime. Questa sua opposizione, fatta di piccoli gesti ma, certa- mente, esemplari, non divenne mai strumen- to di critica aprioristica ma si sostanziò nella ricerca di un confronto, spesso difficile utiliz- zando lo spazio consentitogli dalla sua pro- fessione di avvocato penalista nella quale eccelse. Alla fine degli anni trenta sta con “Sicilia e libertà” movimento orientato a sini- stra. Nel ’43 fu fra i fondatori del Movimento separatista del quale ben presto fu leader, il numero due dopo Finocchiaro Aprile. Nel movimento separatista egli rappresen- tava quella fazione che raggruppava giovani intellettuali siciliani convinti che l’indipen- denza dell’Isola era lo strumento per un pro- fondo rinnovamento delle sue strutture eco- nomiche e sociali. Una posizione dunque antitetica a quella dell’aristocrazia agraria, rappresentata in particolare dai baroni La Motta e Tasca, che intendeva dare una solu- zione conservatrice alla questione siciliana. Quella di Varvaro era una scelta di sinistra che non aveva mai dissimulato, ma che non gli Volutamente si astenne dal far parte della dele- impedì di divenire segretario generale del gazione del M.I.S. che arruolava il bandito Giu- Movimento indipendentista siciliano. liano, del quale era stato difensore, nelle fila del- Questa sua posizione trovò un’ulteriore confer- l’EVIS, la “forza armata” che avrebbe dovuto so- ma nel momento in cui dichiarò di condividere stenere la lotta per l’indipendenza della Sicilia. pienamente il documento che i comunisti di Varvaro fu infatti fra quelli che non condivisero Palermo avevano diffuso subito dopo l’occupazio- l’azione armata, della quale si faceva apostolo il ne alleata della Sicilia e che auspicava “la costitu- prof. Canepa. Egli, come ribadì nel congresso del zione di una repubblica federativa siciliana in ’45, lavorava per le riforme, per la partecipazione seno alle repubbliche italiane a base socialista.” popolare alla lotta di indipendenza e contro la guer- Della vicenda separatista condivise tutto il per- riglia, ben presto strumento della mafia agraria.

32 Cronache Parlamentari Siciliane Pochi giorni dopo questo congresso, di fronte che invitava i comunisti a prendere in mano la all’aggravarsi della situazione, il governo Parri bandiera delle rivendicazioni sociali che erano decideva di passare alle maniere forti: Finocchiaro state terreno di cultura del separatismo. Aprile, l’avvocato Ristuccia e Antonio Varvaro E nel 1951 Varvaro, nelle fila del Blocco del Po- venivano arrestati e portati a Ponza. polo, era eletto deputato all’Assemblea regionale. La prigionia durò molto poco, i tre esponenti di In Assemblea si occupò soprattutto della pub- un M.I.S. che ormai si indirizzava sulla via del tra- blica amministrazione e del rapporto che la stessa monto, ritornavano in libertà e riprendevano la aveva con i cittadini, cioè di quella tutela dei dirit- propria azione politica. ti che molto spesso era calpestata. A questo punto, mentre la parte conservatrice Condivise, nonostante le perplessità di parte del dei separatisti tentava un accordo con i monarchi- suo partito, l’esperienza milazzista vedendo nella ci in occasione del referendum istituzionale, stessa la possibilità di riprendere la bandiera degli Varvaro rompeva con il M.I.S. ufficiale e fondava antichi ideali sicilianisti che l’avevano visto prota- il Movimento per l’indipendenza siciliana demo- gonista nel dopoguerra. In quell’occasione sosten- cratico e repubblicano. ne che i veri sovversivi in fatto di statuto e di linea Nelle consultazioni per la prima Assemblea politica autonomista erano proprio i presunti regionale siciliana, il movimento fondato da difensori che non l’attuarono pienamente e la inde- Varvaro non riusciva ad essere rappresentato. bolirono con un cosiddetto partititismo unitario. Ormai il percorso dell’ex esponente separatista Nel 1967 lasciò l’Assemblea regionale mante- era segnato, la sua adesione al Partito Comunista nendo sempre i suoi ideali e le sue solidarietà, pro- veniva sancita in quegli anni anche sulla scorta seguì la sua attività professionale fino al momento dell’appello lanciato nel ’44 dallo stesso Togliatti della morte, avvenuta nell’agosto del 1971.

Cronache Parlamentari Siciliane 33 INES GIGANTI CURELLA

ata a Licata nell’ottobre del 1914, Ines Cu- Conclusa l’esperienza parlamentare declinò Nrella Giganti è stata una delle tre donne l’invito a ripresentarsi preferendo dedicarsi all’atti- elette all’Assemblea regionale siciliana nella prima vità sociale senza assumere impegni istituzionali. legislatura. Laureata a Firenze in lettere classiche, Nel 1955, alla morte del marito, fondatore della al ritorno in Sicilia, iniziò il suo impegno nel Banca Popolare Sant’Angelo, diviene presidente sociale avendo come riferimento personaggi come dello stesso istituto di credito. Svolge quest’incarico Ambrosini, Aldisio e Alessi. Dirigente della Fuci, con autorevolezza, avendo una visione delle proble- svolse un’intensa attività a politica nelle file della matiche che andavano al di là dei piccoli interessi Democrazia cristiana spendendosi in prima perso- locali. Ribadì infatti il significato di un istituto di na in un momento estremamente critico della sto- credito che doveva tenere alto il valore dell’impegno ria della Repubblica. Nel 1947 si presentò alla ele- popolare e cooperativistico, sostenendo la funzione zioni all’Assemblea regionale siciliana, su solleci- eminentemente mutualistica a sostegno dello svi- tazione dell’arcivescovo di Agrigento e delle orga- luppo locale e dell’elevazioni delle classi più deboli.

Due immagini di Sala d’Ercole nella prima legislatura nizzazioni femminili cattoliche impegnate nella Nello stesso tempo, con una visione imprendito- Democrazia cristiana, riuscendo eletta nel collegio riale e manageriale non comune, sostenne l’espansio- unico regionale. ne dello stesso istituto di credito che proprio in que- In Assemblea la sua presenza si fece notare, gli anni iniziò il suo cammino di espansione che lo seguiva con attenzione i problemi legislativi che si portò a divenire uno delle principali banche siciliane. andavano affrontando, sapeva contrapporsi con Queste idee e visioni politico-imprenditoriali argomentazioni serrate ai colleghi rappresentanti Ines Curella Giganti le fece valere anche in consessi dei partiti di sinistra la cui opposizione era, in que- internazionali dove, è il caso del congresso interna- gli anni, particolarmente vivace. zionale delle Banche Popolari, prese la parola de- Tra i temi che le furono cari soprattutto quelli scrivendo con autorevolezza i percorsi che questo sociali, che affrontava con competenza e autorevo- genere di istituti avrebbero dovuto praticare nelle re- lezza. Il suo maggiore contributo lo diede al gioni a basso tasso di sviluppo come quella siciliana. momento della discussione della legge di riforma Nel 1961 lasciò la guida della Banca e nel giu- agraria che impegnò la prima Assemblea regiona- gno del 1982 decedeva nella sua Licata che aveva le siciliana. onorato a così alti livelli.

34 Cronache Parlamentari Siciliane FU LA LOGGIA A VOLERE L’ARTICOLO 38 DELLO STATUTO

Giuseppe La Loggia (a sinistra) durante una seduta dell’Ars

ssere figli d’arte può agevolare le carriere ma con una grande attenzione ai bisogni della gente, al Ese manca la stoffa difficilmente si potranno tema della solidarietà, a quello della giustizia sociale. cogliere risultati di grande livello. Proprio questa visione lo condusse su una sponda Giuseppe La Loggia, è stato un figlio d’arte ma, non certo collimante con quella del padre, lo condus- per certi aspetti, pur nutrendo grande rispetto e se cioè verso la nuova formazione politica democri- ammirazione per il proprio genitore, ne soffrì il peso stiana nella quale individuava il soggetto politico in quanto, lui stesso, di stoffa ne aveva tanta da pote- necessario a riaggregare, nel difficile periodo del re fare a meno di ogni, seppur autorevole, appoggio. dopoguerra, una realtà nazionale profondamente Il suo ingresso in politica, all’età di trentacinque lacerata nel suo tessuto organico. Il suo riferimento anni, avvenne con un certo ritardo rispetto alla iniziale fu, dunque, Sturzo con il quale avviò una cor- media ma non certo in sordina anche perché, subito diale frequentazione e del quale comprese, meglio di eletto all’Assemblea regionale siciliana nel 1947, fece molti altri, la modernità del linguaggio. parte del primo governo come assessore regionale Il mito dell’autonomismo regionale siciliano, alle Finanze. Ma prima di entrare in politica ebbe respirato in famiglia dalla più tenera età, costituì fin modo di maturare una robusta qualificazione profes- dall’avvio della sua attività lo stimolo fondamentale sionale come avvocato nello studio del padre Enrico della sua azione politica che lo portò a scegliere stra- e come docente di diritto del lavoro presso de non sempre facili ma che oggi, alla luce dei risul- l’Università di Palermo. tati di oltre cinquant’anni di autonomia, possono Durante l’apprendistato, sui libri e nelle aule giudi- essere considerate profetiche intuizioni; intuizioni ziarie e universitarie, maturò una sua personale visio- che la società siciliana non comprese appieno e di cui ne tecnocratica della politica che, tuttavia, coniugava si scontano gli effetti del mancato perseguimento.

Cronache Parlamentari Siciliane 35 La Loggia, infatti, con buona pace dei grandi per- sonaggi che segnarono la vita del primo tempo dell’Autonomia regionale siciliana, fu certamente quello che meglio comprese i mali della Sicilia e quali terapie adottare per disincagliare l’Isola dalle secche dell’immobilismo. Fin dall’avvio della sua attività di governo Giuseppe La loggia manifestò uno stile anomalo rispetto a quello praticato dai governanti isolani: niente verbosità spagnolesca, puntuale riferimento ai dati concreti, ripudio dell’improvvisazione. La sua idea-guida era infatti che ogni progetto di sviluppo dovesse avere dei forti e stabili ancoraggi, cioè delle certezze per non creare false illusioni. Queste idee se le portò dietro lungo tutto il per- corso, un vero curriculum honorum, che lo condusse pur pesante sconfitta non lo demoralizzò, per il resto a ricoprire le cariche più prestigiose dell’Assemblea della legislatura e per le due successive in cui fu pre- regionale siciliana. Nel 1955 fu infatti eletto presi- sente in Ars; continuò a svolgere, con serietà e gran- dente dell’Ars e nel 1956 presidente della Regione de professionalità, facendo cioè valere la sua eccezio- Siciliana. nale competenza giuridica, il suo lavoro di parlamen- La sua presidenza della Regione Siciliana segna tare senza acredini o riserve mentali accentando per- un passaggio decisivo nella storia dell’Autonomia, fino di fare l’assessore per il Turismo in uno dei tanti cioè il tentativo di creare le condizioni per fare com- governi di centrosinistra. piere alla Sicilia quel salto di qualità che avrebbe Nel 1969 fu eletto alla Camera dei Deputati dove potuto avviare un meccanismo di sviluppo, fondato proseguì il suo lavoro politico occupandosi soprattut- su una rapida industrializzazione, in grado di colma- to di problematiche finanziarie non stancandosi mai re il gap storico che la divideva dalle regioni più svi- di sottolineare i pericoli che potevano derivare dalla luppate del Paese. mancanza di attenzione alle compatibilità finanziarie. La Loggia tentò, infatti, di creare l’habitat neces- Fu, in quegli anni nei quali il sistema sembrava sario ad attirare i capitali necessari per avviare il impazzito, uno di coloro che più si batterono per meccanismo di sviluppo e di spingere il tessuto eco- dare un’energica sterzata per rimettere a posto i conti nomico siciliano a misurarsi con le sfide che il nuovo pubblici. modello avrebbe comportato. A Roma, ragioni di equilibrio, spesso dettate dal Purtroppo per la Sicilia, il suo progetto non fu tanto deprecato manuale Cencelli, gli impedirono di compreso (sic!) e contro di esso si levarono le tradi- far parte, come ne avrebbe avuto diritto, del governo, zionali forze della conservazione, rappresentate fu invece presidente, autorevole e stimato, della anche dall’associazione industriali siciliani, che si Commissione bilancio e finanze, padre della prima sono sempre mimetizzate all’interno del semprepre- legge finanziaria che, purtroppo, fu stravolta rispetto sente ribellismo siciliano. ai contenuti che lo stesso La Loggia aveva indicato. La Vandea dei tradizionalisti, sul cui carro prese- Nel 1983 il risultato elettorale gli negò il ritorno in ro posto le opposizioni di sinistra e di destra, diede Parlamento, una nuova generazione aveva catturato corso all’operazione Milazzo. quel consenso che a La Loggia era stato riconferma- Nell’ottobre del 1958, Giuseppe La Loggia, attacca- to per anni. La mancata elezione, un pesante colpo to con veemenza anche da molti suoi compagni di par- per chi aveva fatto con dignità il proprio lavoro, non tito, dovette gettare la spugna dimettendosi da presi- ne fiaccò la fibra, da vecchio notabile, carico di espe- dente della Regione mentre trionfava il pressapochi- rienza e cultura, continuò fino alla morte ad offrire il smo, il populismo e la tanto deprecata superficialità. suo contributo alla sua terra natia. La sconfitta di La Loggia, col senno del poi, deve L’Assemblea regionale siciliana, in suo onore, ha essere considerata l’ennesima sconfitta della Sicilia. appena pubblicato la raccolta di tutti i suoi interven- In un uomo di saldi principi come La Loggia, la ti parlamentari.

36 Cronache Parlamentari Siciliane SILVIO MILAZZO E IL SECONDO PARTITO CATTOLICO

n acuto giornalista quale fu Felice UChilanti, tratteggiando la figura dell’uomo politico siciliano, riportò la definizione che era stata appioppata, forse proprio dallo stesso Chilanti, a Silvio Milazzo che, come è noto, fu prota- gonista di una delle più controverse vicen- de della storia siciliana del novecento. “Mezzo barone e mezzo villano”, così veniva definito Milazzo, da parte di madre discendente da una delle più nobi- li famiglie siciliane e, da parte di padre, della buona borghesia calatina legata alle esperienze del cattolicesimo sociale. L’ambiente nel quale Silvio Milazzo si era formato era particolarmente stimo- lante, il padre Mario frequentava attiva- mente i circoli che i sacerdoti, Luigi e Mario Sturzo, baroni di Altobrando, avevano crea- tiva come assessore per il Lavori pubblici; rieletto to per dare una svolta all’impegno dei cattolici nel 1951, è assessore all’Agricoltura e foreste nella società dopo la non sempre esaltante vicenda prima e ancora ai Lavori pubblici poi. In questo risorgimentale. periodo è fra i leader della destra democristiana, Quell’ambiente lo aveva portato all’impegno quella di Mario Scelba, insofferente al nuovo corso politico nel Partito popolare che, nel 1919, con che la sinistra dei “professorini”, incarnata da l’appello ai liberi e forti, don Sturzo aveva fondato. , cerca di imprimere al partito ed Nel periodo fascista Milazzo non svolge un’atti- alla politica italiana. Questa insofferenza ne fa una vità politica di rilievo ma mantiene i contatti con il sorta di cavallo di Troia per quanti, singoli uomini mondo del popolarismo sturziano che, nostante politici, gruppi e partiti, credono che si debba tutto, a continua a fermentare. invertire il corso politico di cui è egemone la Il ritorno alla politica attiva di Silvio Milazzo è Democrazia cristiana. databile al 16 dicembre del 1943, allorquando par- Nel 1955, infatti, i voti di protesta del tecipa a Caltanissetta al 1° convegno della Parlamento siciliano lo portano alla Presidenza Democrazia cristiana, tenutosi nello studio di della Regione e solo l’impegno del capogruppo Giuseppe Alessi, manifestando simpatie separati- D.C., Giuseppe Alessi, scongiura una crisi che ste ed allineandosi con le tesi del senatore Luigi La potrebbe appalesarsi esiziale per il partito di mag- Rosa anch’egli calatino. gioranza. Silvio Milazzo, in quell’occasione, rispet- La posizione filoseparatista non gli aliena le tando le indicazioni del partito, si dimette ed al amicizie dell’ambiente popolare, la sua amicizia e suo posto, per superare la crisi, viene proprio elet- quasi devozione per don Sturzo lo protegge dalle to Alessi. possibili emarginazioni nella nuova formazione L’ubbidienza di Milazzo non viene ripagata politica democratico-cristiana alla quale aderisce. adeguatamente, nel corso della legislatura infatti, Nel 1947, candidato all’Assemblea regionale nonostante continui a far parte del governo, la sua siciliana, risulta primo eletto con 11.126 voti, e emarginazione è sempre più evidente, i fanfaniani subito entra a far parte della compagine governa- mal digeriscono le prese di posizioni di Milazzo ed

Cronache Parlamentari Siciliane 37 il suo modo paternalistico di far politica. partito e nonostante la minaccia e la successiva La rivincita del deputato calatino avviene nel espulsione, decide di proseguire il suo cammino 1958, quando non si allinea con il partito a soste- rispondendo, positivamente, a quella che definisce “chiamata d’Aula”. Nonostante il tentativo di dare una dimensione ammini- strativa alla sua presidenza, il senso politico non poteva esse- re eluso, il “milazzismo”, la composita coalizione che sostiene Milazzo, assume il significato di una rivolta contro il centralismo romano e i diktat dei partiti e si innesta nella tra- dizione del ribellismo siciliano le cui contraddizioni ho eviden- ziato nel saggio “Breve storia della società siciliana”. Nella gestione Milazzo si sommano elementi contraddit- tori che vanno dal desiderio di rompere con il sistema dei par- titi alla volontà di moralizzare la vita regionale, dalla vivifica- zione dell’Autonomia alla rea- zione contro i processi di modernizzazione che il fanfa- nismo aveva avviato nel resto gno del presidente della Regione Giuseppe La del Paese e anche in Sicilia. E, come bene sottoli- Loggia al quale era stato bocciato il bilancio e che nea Dino Grammatico, che con Milazzo fu asses- da quella bocciatura non voleva trarre, dimetten- sore all’Agricoltura, va distinto il primo governo, dosi, le naturali conseguenze. Milazzo ed altri cui aderì anche il Msi e che si chiuse al termine deputati sostennero, invece, che La Loggia doveva della legislatura, con le due esperienze successive. dimettersi e proprio la loro azione costrinse il pre- Era comunque una coalizione di gente in sidente a chiudere la sua parentesi politica alla buona fede ma anche di molti furbi che speravano guida della Regione. di far fortuna sulla rottura del sistema di potere. Opposizione di destra e di sinistra si trovarono La coalizione amministrativa, sostenevano così ad avere la possibilità di cavalcare ancora una parecchi uomini vicini a Milazzo, fra i quali l’ex volta la tigre Milazzo, per abbattere l’egemonia deputato democristiano Francesco Pignatone e democristiana. , non avrebbe potuto reggere Il 23 ottobre del 1958, a sorpresa, Silvio all’impatto elettorale e per questo motivo Milazzo, Milazzo viene eletto presidente della Regione, con- malgrado lui non fosse d’accordo, fu costretto a tro il candidato ufficiale Barbaro Lo Giudice, con dare vita ad una formazione politica, l’Unione cri- il voto di 16 dissidenti democristiani e di 29 fra stiano sociale. Quel partito fu l’elemento più pro- socialisti, comunisti, missini e monarchici. fondo di rottura con la Democrazia Cristiana, la Il voto d’Aula sconvolge i piani dei leader demo- sua nascita minava l’unità dei cattolici, il principio cristiani e li induce ad una serrata trattativa nel su cui aveva fondato le sue fortune la D.C. tentativo di costringere Milazzo alle dimissioni. L’Unione cristiano sociale scese in campo nella Questa volta, diversamente che nel 1955, competizione regionale del 1959, ottenendo un Milazzo non accetta il diktat della direzione del successo paragonabile a quello dei separatisti nel

38 Cronache Parlamentari Siciliane CATTOLICESIMO E POLITICA IN GIUSEPPE D’ANGELO

a figura di Giuseppe D’Angelo, deputato di LEnna più volte presidente della Regione, è una delle più controverse della storia del- l’Autonomia regionale siciliana, il suo nome si lega infatti alla nascita del centrosinistra in Sicilia ma, 1947. I milazzisti portarono in Assemblea ben anche, alla lotta dieci deputati, molti dei quali provenienti proprio contro i potentati dai separatisti e dalla formazione monarchica. finanziari, i signori Rieletto presidente della Regione, si trovò di delle esattorie, che fronte alla chiusura nazionale: la pericolosità del inquinavano la vita fenomeno milazziano aveva indotto, infatti la politica regionale. Democrazia cristiana a mettere in campo tutte le D’Angelo era na- sue energie migliori e tutti gli strumenti di pressio- to a Calascibetta, la ne a propria disposizione per costringere Milazzo cittadina che fu fa- alla resa. tale a Pietro d’Ara- D’altra parte, l’ambigua posizione del presiden- gona, il 15 novem- te della Regione, aveva costretto le forze che l’ap- bre del 1913. Pro- poggiavano a prendere le distanze anche perché fessore di filosofia rischiavano di essere risucchiate dal populismo si dedica, nel dopo- milazzista che già aveva avuto buon gioco dei guerra, al movi- monarchici. mento reduci e Si giunse così al voto del 1961, un voto che boc- combattenti dei ciò Milazzo, un voto gestito sull’onda dello scanda- quali diviene il lea- lo dei voti comprati. A sostituirlo, alla presidenza der riconosciuto. della Regione, fu uno dei suoi più stretti collabora- La sua vocazione tori che era stato adescato dalla D.C., cioè l’ex vice- politica lo porta, presidente della Regione, il barone Benedetto ben presto, ad ade- Majorana della Nicchiara. rire, come cattolico Si chiudeva così, in modo inglorioso la parabo- molto vicino alle gerarchie ecclesiastiche ennesi, la del milazzismo e del suo protagonista. alla formazione democristiana. Eletto sindaco di Nel 1963 Milazzo, ricandidatosi nell’Unione Calascibetta, nel 1947 è capolista, nella sua circo- cristiano sociale, non riuscì neppure ad essere scrizione, alle elezioni per la prima Assemblea eletto. regionale siciliana. Eletto, con 5.416 voti, è chia- Dopo quella sconfitta, si ritirò nella sua mato a fare parte del primo governo regionale, Caltagirone ritornando, novello Cincinnato, alla guidato da Giuseppe Alessi, con la delega alla cura delle sue vaste proprietà. Alimentazione. Della vicenda Milazzo rimase ben poco, se si L’equilibrio mostrato e la capacità politica lo eccettua il disdoro delle istituzioni di fronte alla confermano nei successivi governi della prima e comunità ed un termine, appunto milazzismo, della seconda legislatura. entrato con autorevolezza fra il lemmi del vocabo- Nella terza legislatura, rieletto con 18.168 voti, lario politico. non viene confermato nelle compagini governative

Cronache Parlamentari Siciliane 39 che si succedono mentre la sua posizione si sposta riequilibrare il sistema fortemente incrinato dalla verso la sinistra del partito. crisi milazzista. Proprio nella terza legislatura è uomo di punta Ma la formula, preceduta da un lungo travaglio nell’opposizione al governo Milazzo. politico, mostra subito le proprie debolezze in que- Nella quarta legislatura, nonostante la caduta sto certamente agevolata dalle posizioni poco chia- re espresse dal partito socialista. L’idea nenniana della conquista delle stanze dei bottoni per imprimere un corso diverso alla vita politica italiana trovò infatti una interpretazione riduttiva e, per certi aspetti, poco edificante: si ridusse, infatti, alla semplice spartizione delle fette di potere. I buoni propositi del presidente della Regione si infransero, di fronte ad una real- tà fatta di risse e di veti incrociati. Nella pri- mavera dell’anno successivo il governo è già in crisi e D’Angelo è costretto a varare un altro governo la cui durata non supera i tre mesi. Un terzo governo D’Angelo conclude la legislatura. Rieletto nella quinta legislatura, forma altri tre governi, di brevissima durata, e nel 1964 viene sostituito dal barone Coniglio, un aristocratico catanese più in sintonia con quei poteri forti che D’Angelo si era sforzato di combattere con la sua azione di governo. Proprio quei poteri forti, soprattutto i grandi esattori, sono in prima fila per com- batterlo nel momento in cui ripropone la sua candidatura per la sesta legislatura dell’As- semblea regionale siciliana. Giuseppe D’An- gelo infatti, nonostante la sua militanza fatta dei consensi che la Democrazia cristiana fa regi- di grande correttezza e capacità politica, nonostante strare negli altri collegi, incrementa i propri voti e la sua attenzione per il territorio che gli aveva sem- si prepara, da segretario regionale del partito, a pre espresso fiducia, non viene riconfermato. gestire il postmilazzismo. Sconfitto, ma non prostrato, continuò, da non Il 9 settembre 1961, dopo una lunga crisi che parlamentare, la sua battaglia politica tornando alla vede alternarsi tre presidenti della Regione, viene guida del partito e quindi alla presidenza dell’Espi, eletto presidente del primo governo organico di l’ente che gestiva le partecipazioni regionali. centrosinistra, formula che fa della Regione sici- Al suo impegno si deve la scelta della metanizza- liana una sorta di laboratorio politico. zione dell’Isola e proprio della società che gestiva la Per D’Angelo il centrosinistra era l’unica formu- metanizzazione, cioè la siciliana Gas, fu il primo la praticabile per realizzare i consensi necessari a presidente. fare uscire la regione dalle secche dello stallo D’Angelo muore, nel dicembre del 1991, a socio-economico nel quale si trovava e per riscat- Palermo, dove, pur continuando a mantenere solidi tare l’Isola dalle spire della criminalità mafiosa. Il legami con la sua provincia d’origine, si era defini- centrosinistra doveva, nel suo progetto, peraltro, tivamente trasferito.

40 Cronache Parlamentari Siciliane I SERVIZI AMMINISTRATIVI DELL’ASSEMBLEA

L’Amministrazione dell’Assem- Lavori d’Aula Ragioneria blea dipende dal Segretario ge- Assiste la Presidenza durante le Predispone gli elementi per la reda- nerale, che ne risponde al Pre- sedute dell’Assemblea. zione dei progetti di bilancio e dei sidente dell’Assemblea. Due Svolge gli adempimenti necessari rendiconti consuntivi dell’Assemblea. Vice Segretari generali, dei per la convocazione dell’Assemblea Esercita il controllo delle spese su quali uno Vicario, provvedono, e per la predisposizione dell’ordine tutti gli atti che abbiano effetti finan- su delega del Segretario ge- del giorno. ziari o patrimoniali. Sovrintende al nerale, al coordinamento di Assiste la Conferenza dei Pre- servizio di tesoreria e di cassa. ampi settori operativi. sidenti dei Gruppi parlamentari. Cura la corresponsione dell’indennità L’apparato amministrativo è Cura le operazioni relative alle parlamentare, nonché dei contributi articolato in servizi e incarichi mozioni, interpellanze, interrogazio- ai gruppi parlamentari e l’applicazio- speciali, alla cui direzione so- ni e agli altri atti parlamentari man- ne, l’aggiornamento e la pubblicazio- no preposti consiglieri parla- tenendo i contatti con i Deputati pro- ne del Regolamento di amministra- mentari. I Servizi coordinano ponenti e con i competenti organi zione e contabilità dell’Assemblea. diversi uffici, secondo specifi- del Governo regionale. ci ambiti di competenze. Provvede alla Segreteria delle Personale Commissioni per la verifica dei Cura l’attuazione delle direttive gene- SERVIZI poteri e del regolamento interno. rali dei competenti organi della Presi- Segretariato generale Cura la redazione del processo ver- denza e dell’amministrazione dell’As- Il Segretario generale, in collabora- bale delle sedute dell’Assemblea semblea concernenti il personale. zione con i singoli direttori, indirizza regionale siciliana e provvede alla Dà attuazione alle norme riguardanti e coordina l’attività dei Servizi e redazione e alla pubblicazione del lo stato giuridico e il trattamento eco- degli uffici e per la migliore utilizza- resoconto stenografico delle sedute nomico del personale. zione del personale. dell’Assemblea. Cura gli atti preparatori per le riunioni Assiste il Presidente dell’Assem- Assicura, quando richiesto, il ser- del Consiglio dell’amministrazione, blea durante le sedute pubbliche e vizio stenografico per le riunioni della rappresentanza permanente sovrintende alla preparazione dei delle commissioni parlamentari. per i problemi del personale, del Col- lavori parlamentari. legio di conciliazione e del Collegio È il capo dell’Amministrazione: ne Biblioteca e documentazione arbitrale e ne registra le decisioni. dirige l’attività e ne risponde al Pre- Cura la raccolta del materiale biblio- Cura gli adempimenti relativi ai con- sidente. Cura la realizzazione degli grafico mettendolo a disposizione corsi e al collocamento a riposo del indirizzi stabiliti dai competenti dei Deputati e dei servizi dell’As- personale. organi dell’Assemblea. semblea. Detto materiale, in parti- Conserva ed aggiorna gli atti e i do- Rappresenta l’Amministrazione del- colare, concerne le pubblicazioni cumenti dell’Amministrazione e tutta l’Assemblea nella stipula dei con- materialmente connesse con l’attivi- la documentazione riguardante i rap- tratti ed esercita le funzioni che gli tà dell’Assemblea, nonché i testi porti dell’Amministrazione con le or- sono attribuite dal Regolamento di ufficiali delle leggi e degli atti parla- ganizzazioni sindacali dei dipendenti. amministrazione e di contabilità. mentari. Sovrintende alla procedura di valuta- È sostituito, in caso di assenza o di zione delle prestazioni individuali del impedimento, dal Vice Segretario Servizio legislativo e studi personale. generale vicario. Collabora agli studi e alle indagini connessi ad altri Servizi dell’Assem- Questura Commissioni blea e fornisce l’assistenza docu- Cura tutti gli atti preparatori del colle- Fornisce l’assistenza tecnico-buro- mentale nelle varie fasi del procedi- gio dei questori e gli atti esecutivi ine- cratica in ordine a tutto l’iter formati- mento legislativo renti alle delibere adottate. vo dei disegni di legge. Appresta la consulenza alla Pre- Cura la manutenzione degli immobili Studia le questioni di ricevibilità dei sidenza dell’Assemblea e agli altri facenti parte del patrimonio dell’As- disegni di legge presentati e ne cu- organi assembleari per i problemi semblea e di quelli demaniali di cui ra, secondo le direttive del Presi- inerenti lo svolgimento delle loro l’Assemblea usufruisce e dei relativi dente, l’assegnazione alle compe- funzioni istituzionali. impianti tecnologici. tenti commissioni legislative. Cura l’assistenza tecnico-documen- Provvede alla predisposizione e alla Cura la redazione e la stampa dei taria ai lavori delle commissioni e gestione degli adempimenti relativi testi nelle varie fasi procedurali ed svolge il lavoro preparatorio in ordi- all’acquisto dei beni e dei servizi e assiste l’attività delle Commissioni e ne ai disegni di legge e le pubblica- all’affidamento dei lavori, curando ‘attività legislativa in Assemblea ple- zioni dell’Assemblea relative alle l’espletamento delle gare pubbliche. naria. tematiche di natura istituzionale. Provvede a predisporre gli impegni di

Cronache Parlamentari Siciliane 41 spesa secondo le norme del regola- Controllo parlamentare Rapporti istituzionali mento interno di amministrazione e Verifica l’attuazione delle leggi e Cura i rapporti istituzionali con gli contabilità nei limiti dei fondi asse- l’adempimento, da parte del Governo organi Costituzionali, con i Consigli gnati in bilancio. e delle Amministrazioni ed Enti regio- regionali e con gli organismi rappre- Provvede alla gestione dei beni mobi- nali, degli obblighi che scaturiscono sentativi delle regioni italiane ed li e alla tenuta dell’inventario genera- da leggi o altri atti approvati dal- europee, acquisendone la documen- le del patrimonio l’Assemblea. Predispone, con l’ausi- tazione a supporto dell’attività degli apparati dell’Assemblea. lio di altri Servizi od organismi inte- Informatica Cura l’organizzazione e il funziona- ressati, la documentazione necessa- Cura l’operatività, la manutenzione mento delle sedi decentrate dell’As- ria per la redazione di testi unici e e la sicurezza di tutti gli apparati di semblea ed espleta attraverso esse testi coordinati. rete e coordina la gestione di tutti gli l’attività di informazione istituzionale apparati hardware. sulle funzioni e sulle iniziative dell’As- Cura la progettazione, l’analisi e Rapporti Ue semblea. coordina lo sviluppo, la manutenzio- Coordina l’ufficio di rappresentanza ne e la documentazione delle proce- per i rapporti con le Istituzioni del- Formazione e aggiornamento dure informatizzate. l’Unione europea acquisendo la Cura la formazione e l’aggiornamen- Coordina lo sviluppo di applicazioni documentazione dalle stesse prodot- to professionale del personale, pro- ponendo le iniziative necessarie in per l’integrazione tra le banche dati e ta e verificando le procedure di con- rapporto ai diversi profili formativi e l’interscambio delle informazioni, trollo comunitario dei disegni di legge tenendo conto anche delle esigenze curandone i criteri di sicurezza e le regionali. rappresentate dai Servizi. limitazioni di accesso. Segue la legislazione dell’Unione Mantiene i necessari contatti con le Europea ai fini delle refluenze le- istituzioni esterne di alta formazione, Servizio Informazione gislative nell’ambito della regione. promuovendo iniziative di studio sul e Comunicazione Espleta, relativamente alla sede di ruolo degli apparati interni dell’As- Redige e diffonde le informazioni Bruxelles, attività di informazione isti- semblea e delle altre Istituzioni legi- riguardanti l’attività dell’Assemblea e tuzionale sulle funzioni e sulle iniziati- slative e sull’evoluzione dei compiti tiene i rapporti con gli organi d’infor- ve dell’Assemblea. affidati alla burocrazia parlamentare. mazione esterni. Cura la rassegna stampa, un’agenzia di stampa quotidiana (Sala d’Ercole) LA FONDAZIONE FEDERICO II e il Televideo. È stata istituita nel dicembre del 1996, con la legge regiona- le n. 44, “al fine della più ampia conoscenza e della diffusione INCARICHI SPECIALI dell’attività degli organi istituzionali della Regione e dell’As- Ufficio di Gabinetto semblea in particolare, e dei valori e del patrimonio culturale della Sicilia”. della Presidenza È un ente di diritto privato la cui personalità giuridica è stata ricono- Ufficio alle dirette dipendenze del sciuta nell’agosto 1997 con un decreto del Presidente della Regione Presidente dell’Assemblea. Cura il Siciliana. raccordo tra il Presidente e i servizi e La Fondazione Federico II ha il compito di valorizzare la tradizione gli uffici dell’Amministrazione e tutte politica e culturale della Sicilia promuovendo iniziative finalizzate alla le attività di carattere istituzionale del Presidente, compresi i rapporti con più ampia conoscenza del retaggio storico del Parlamento e delle istitu- gli organi esterni. zioni giuridiche siciliane, dando una puntuale informazione sull’attività degli organi istituzionali della Regione, in particolare dell’Assemblea, Bilancio attraverso “la pubblicazione e diffusione di volumi, di riviste e notizie Cura l’analisi, la raccolta e la classifi- sull’autonomia e le sue istituzioni; la promozione di convegni di studio, cazione dei dati relativi ai flussi finan- di ricerche giuridiche e storiche sull’autonomia e le sue istituzioni, di ziari comunitari e nazionali ed alla borse di studio e la collaborazione con istituti universitari e di ricerca loro utilizzazione. italiani ed esteri e con i provveditorati agli studi siciliani; la conservazio- Cura la raccolta degli elementi ne e l’ordinamento dell’archivio storico dell’autonomia e dell’attività necessari per la quantificazione delle dell’Assemblea”. Tra le sue finalità anche “la promozione di iniziative entrate e delle spese della regione e volte alla valorizzazione del patrimonio culturale della Sicilia e delle per la verifica delle stime sottostanti opere di artisti siciliani”. le previsioni di bilancio. La Fondazione è presieduta dal Presidente dell’Assemblea regionale Provvede al monitoraggio dei prin- siciliana. Il suo Consiglio di amministrazione è composto dai membri del- cipali flussi di finanza pubblica anche l’ufficio di Presidenza dell’Ars, dai rettori delle tre attraverso la predisposizione di un Università siciliane e da tre componenti nominati dal archivio informatizzato. presidente dell’Assemblea, scelti fra i deputati in carica e/o tra rappresentanti del mondo della cultura.

42 Cronache Parlamentari Siciliane ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA XIII LEGISLATURA LE COMMISSIONI PARLAMENTARI

COMMISSIONE I COMMISSIONE IV UNIONE EUROPEA COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI AMBIENTE E TERRITORIO PARLAMENTARE Presidente Vicari Simona D’INCHIESTA E VIGILANZA Presidente Ardizzone Giovanni Presidente Vice Presidente SUL FENOMENO Vice Presidente Leanza Edoardo Beninati Antonino Angelo Ioppolo Giovanni Vice Presidente Vice Presidente Vice Presidente DELLA MAFIA IN SICILIA Miccichè Calogero Spampinato Giuseppe Sbona Sebastiano Segretario Moschetto Angelo Segretario Amendolia Antonino Vice Presidente Zago Salvatore Presidente Componenti Segretario Confalone Giancarlo Componenti Incardona Carmelo Acanto Giuseppe Burgaretta Aparo Sebastiano Vice Presidente Componenti Beninati Antonino Angelo Crisafulli Vladimiro Adolfo Catania Giuseppe Catania Franco Acierno Alberto Fratello Onofrio Crisafulli Vladimiro Adolfo De Benedictis Roberto Incardona Carmelo Vice Presidente Franchina Giuseppe Gurrieri Sebastiano Leanza Edoardo Mancuso Fabio Maria Ioppolo Giovanni Infurna Giuseppe Manzullo Giovanni Vice Presidente Misuraca Salvatore Ortisi Egidio Lo Curto Eleonora Barbagallo Giovanni Paffumi Angelo Sanzeri Salvatore Maurici Giuseppe Savarino Giuseppa Segretario Raiti Salvatore Segreto Giuseppe Spampinato Giuseppe COMMISSIONE Vicari Simona PER IL REGOLAMENTO COMMISSIONE II Componenti BILANCIO E (DPA n. 8 dell’1/8/2001) PROGRAMMAZIONE Amendolia Antonino COMMISSIONE V Presidente Burgaretta Aparo Sebastiano Lo Porto Guido Pres. ARS Presidente ...... CULTURA FORMAZIONE Forgione Francesco E LAVORO Vice Pres. Vicario Formica Santi Savona Riccardo Componenti Acierno Alberto Vice Presidente ...... Presidente Antinoro Antonio Garofalo Ottavio Segretario ...... Capodicasa Angelo Maurici Giuseppe Vice Presidente Baldari Nicola Cristaudo Giovanni Vice Presidente Villari Giovanni Rotella Domenico Componenti Dina Antonino Segretario Leanza Nicola Savarino Giuseppa Acierno Alberto Fleres Salvo Capodicasa Angelo Formica Santi Speziale Calogero Arturo Componenti Catania Giuseppe Liotta Santo Dina Antonino Catania Franco Spampinato Giuseppe Fleres Salvo Culicchia Vincenzino Ferro Giovanni COMMISSIONE SPECIALE Formica Santi COMMISSIONE Fratello Onofrio PER LA REVISIONE Genovese Francantonio PER LA VERIFICA DEI POTERI Liotta Santo Giambrone Vincenzo (DPA n. 9 dell’1/8/2001) DELLO STATUTO REGIONALE Mancuso Fabio Giannopolo Domenico Mercadante Giovanni Sammartino Bartolo Presidente Lo Porto Guido Pres. Presidente ..... Misuraca Salvatore Segreto Giuseppe ARS Vice Presidente Ortisi Egidio Tumino Carmelo Vice presidente Misuraca Rotella Domenico Vitrano Gaspare Salvatore Capodicasa Angelo Speziale Calogero Vice presidente Panarello Segretario Filippo Cristaudo Giovanni COMMISSIONE VI Segretario Virzì Gioacchino COMMISSIONE III SERVIZI SOCIALI E SANITARI ATTIVITÀ PRODUTTIVE Componenti Componenti Antinoro Antonio Baldari Nicola Presidente Infurna Giuseppe Presidente ...... Dina Antonino Brandara Maria Grazia Elena Vice Presidente Nicotra Raffaele Vice Pres. vicario Formica Santi Ioppolo Giovanni Dina Antonino Vice Presidente Oddo Camillo Segretario Dina Antonino Morinello Salvatore Segretario ...... Nicotra Raffaele Giuseppe Fleres Salvatore Eugenio Componenti Tumino Carmelo Forgione Francesco Componenti Basile Giuseppe Mario Garofalo Ottavio Catania Giuseppe Brandara Maria Grazia Elena Gurrieri Sebastiano Di Mauro Giovanni Roberto Confalone Giancarlo COMMISSIONE Galletti Giuseppe Cracolici Antonino PER LA VIGILANZA Misuraca Salvatore Garofalo Ottavio SULLA BIBLIOTECA Cristaudo Giovanni Neri Sebastiano Giambrone Vincenzo (DPA n. 11 dell’1/8/2001) Lo Curto Eleonora Manzullo Giovanni Orlando Leoluca Miccichè Calogero Mercadante Giovanni Componenti Ortisi Egidio Panarello Filippo Morinello Salvatore ...... Savarino Giuseppa Turano Girolamo Moschetto Angelo Liotta Santo Virzì Gioacchino Virzì Giocchino Zangara Andrea Savarino Giuseppa

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