12. Hasan Atiya Al-Nassar, Il Poeta Esule E La Poetica Della Dissidenza 183 13
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MODERNA/COMPARATA ISSN 2704-5641 (PRINT) | ISSN 2704-565X (ONLINE) — 32 — MODERNA/COMPARATA COLLANA DIRETTA DA Anna Dolfi – Università di Firenze COMITATO SCIENTIFICO Marco Ariani – Università di Roma III Enza Biagini – Università di Firenze Giuditta Rosowsky – Université de Paris VIII Evanghelia Stead – Université de Versailles Saint-Quentin Gianni Venturi – Università di Firenze Flaviano Pisanelli e Laura Toppan Confini di-versi Frontiere, orizzonti e prospettive della poesia italofona contemporanea Firenze University Press 2019 Confini di-versi : frontiere, orizzonti e prospettive della poesia italofona contemporanea / Flaviano Pisanelli e Laura Toppan. – Firenze : Firenze University Press, 2019. (Moderna/Contemporanea ; 32) https://www.fupress.com/isbn/9788864539331 ISSN: 2704-5641 (print) ISSN: 2704-565X (online) ISBN: 978-88-6453-932-4 (print) ISBN: 978-88-6453-933-1 (online PDF) ISBN: 978-88-6453-934-8 (online EPUB) Progetto grafico di Alberto Pizarro Fernández, Lettera Meccanica Srls Il presente volume è stato realizzato grazie al contributo dell’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo, dell’Université Paul-Valéry Montpellier 3 e dell’Université de Lorraine-Nancy. Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti a un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line (www.fupress.com). Consiglio editoriale Firenze University Press M. Garzaniti (Presidente), M. Boddi, A. Bucelli, R. Casalbuoni, A. Dolfi, R. Ferrise, M.C. Grisolia, P. Guarnieri, R. Lanfredini, P. Lo Nostro, G. Mari, A. Mariani, P.M. Mariano, S. Marinai, R. Minuti, P. Nanni, G. Nigro, A. Perulli. L’edizione digitale on-line del volume è pubblicata ad accesso aperto su www.fupress.com. La presente opera è rilasciata nei termini della licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/legalcode). La licenza permette di condividere l’opera, nella sua interezza o in parte, con qualsiasi mezzo e formato, e di modificarla per qualsiasi fine, anche commerciale, a condizione che ne sia menzionata la paternità in modo adeguato, sia indicato se sono state effettuate modifiche e sia fornito un link alla licenza. © 2019 Firenze University Press Pubblicato da Firenze University Press Firenze University Press Università degli Studi di Firenze via Cittadella, 7, 50144 Firenze, Italy www.fupress.com This book is printed on acid-free paper Printed in Italy A Hasan Atiya Al-Nassar e alla sua ‘rivoluzione silenziata’ INDICE I L’INTERCULTURALITÀ NELL’EPOCA CONTEMPORANEA: LE POETICHE DELL’ALTERITÀ 1. Il ‘secolo breve’: trasformazioni, paradossi, persistenze 11 2. I Cultural Studies. Verso nuove prospettive critiche 13 II LINGUE E SCRITTURE ERRANTI 1. La nascita della letteratura italiana della migrazione 19 2. Canali di diffusione e ricezione in Italia 21 3. Verso una letteratura italofona? 22 III LA POESIA ITALOFONA: LINGUE, IDENTITÀ E FRONTIERA 1. L’esperienza dell’erranza e la questione della dislocazione identitaria 27 2. I poeti italofoni e la poetica dell’inter-lingua 30 3. I primi studi critici 34 4. Alcune voci della poesia italofona della migrazione 39 IV I POETI ITALOFONI CONTEMPORANEI. PROFILI CRITICI 1. Per una metodologia dell’erranza: la critica incontra i poeti 53 2. Božidar Stanišić e la poetica dell’inter-tempo o della ‘leggerezza’ al confine tra prosa e poesia 57 3. Arben Dedja: sguardi chirurgici sul corpo-memoria e sulla deperibilità della materia 73 4. Mihai Mircea Butcovan, un poeta ‘controvoglia’ 86 5. Barbara Serdakowski: la parola poetica e l’infinitudine delle lingue e dei mondi 101 6. «Dal niente spunta un filo di parole»: la poesia di Barbara Pumhösel 111 7. Per una poetica della separatezza: il corpo-parola nella scrittura di Eva Taylor 124 8. Vera Lúcia de Oliveira, o del dolore come misura e conoscenza del mondo 135 9. Densa e leggera la parola, come il ludo. La poesia-pensiero di Carlos Sánchez 153 10. Francisca Paz Rojas e la costruzione di un’identità in divenire 164 11. Nader Ghazvinizadeh: per una poetica del paesaggio tra due rive 175 12. Hasan Atiya Al-Nassar, il poeta esule e la poetica della dissidenza 183 13. Cheikh Tidiane Gaye, un poeta-testimone della Negritudine 195 Flaviano Pisanelli e Laura Toppan, Confini di-versi. Frontiere, orizzonti e prospettive della poesia italofona contemporanea, © 2019 FUP, CC BY 4.0 International, published by Firenze University Press (www.fupress.com), ISSN 2704-565X (online), ISBN 978-88-6453-933-1 (online PDF) V INTERVISTE 1. Božidar Stanišić 205 2. Arben Dedja 212 3. Mihai Mircea Butcovan 218 4. Barbara Serdakowski 228 5. Barbara Pumhösel 235 6. Eva Taylor 244 7. Vera Lúcia de Oliveira 249 8. Carlos Sánchez 257 9. Francisca Paz Rojas 265 10. Nader Ghazvinizadeh 274 11. Hasan Atiya Al-Nassar 278 12. Cheikh Tidiane Gaye 280 ALBUM FOTOGRAFICO 287 BIBLIOGRAFIA Bibliografia degli autori 293 Bibliografia di autori italofoni citati nel volume 295 Testi critici 297 Sitografia 301 INDICE DEI NOMI 303 I L’INTERCULTURALITÀ NELL’EPOCA CONTEMPORANEA: LE POETICHE DELL’ALTERITÀ 1. Il ‘secolo breve’: trasformazioni, paradossi, persistenze Eric John Hobsbawm ha definito il XX secolo come il ‘secolo breve’, fissan- done l’inizio nel 1914, con la Prima Guerra mondiale, e la fine tra il 1989 e il 1991, con il declino ideologico, politico ed economico del blocco russo-sovieti- co1. In questo intervallo di tempo si sono registrate alcune trasformazioni stori- che di grande portata, tanto da cambiare profondamente gli equilibri geopoliti- ci mondiali. Basti pensare alla Rivoluzione cubana del 1959 e alle sue ripercus- sioni su scala mondiale, alla Guerra fredda, alle numerose rivoluzioni di ispira- zione borghese, anticapitalista o anticomunista, che si sono sviluppate in diver- se regioni del mondo e, non da ultimo, ai conflitti sorti in molte ‘periferie’ del nostro pianeta tra gli ex-colonizzatori e gli ex-colonizzati. Questo ‘secolo breve’ ha anche preparato il terreno a numerosi fenomeni po- litici, culturali e sociali sviluppatisi nei primi decenni del terzo millennio: i pro- cessi di globalizzazione e di massificazione, l’intensificarsi delle ondate migra- torie dal Sud-Est verso il Nord-Ovest del mondo, le crisi economiche dei paesi più industrializzati, la rivolta contro il potere in alcuni paesi arabi (la cosiddetta “Primavera araba”), la crescita di conflitti politici, nazionalisti, etnici o religiosi che coinvolgono attualmente numerose aree del mondo. Tutti questi avvenimen- ti hanno contribuito talvolta a modificare i rapporti tra culture, lingue e civiltà, sino a coinvolgere la relazione uomo-realtà. Questo confronto politico-identi- tario in corso mostra con evidenza la complessità del “Tutto-mondo” teorizzato con forza e convinzione dall’intellettuale antillese francofono Édouard Glissant2. A partire dall’epoca postcoloniale, e in parte grazie alla diffusione di nuove letterature portatrici di coscienze identitarie centrifughe, il sistema culturale eu- rocentrico – che aveva prodotto fino alla metà degli anni Cinquanta una dialet- 1 Cfr. Eric John Hobsbawn, Il Secolo Breve (1914-1991). L’era dei grandi cataclismi, tr. it. di Brunello Lotti, Milano, Rizzoli, 1995. 2 Cfr. Édouard Glissant, Traité du Tout-Monde, Paris, Gallimard, 1997 (Tutto-mondo, tr. it. di Geraldina Colotti, Roma, Edizioni Lavoro, 2009). Flaviano Pisanelli e Laura Toppan, Confini di-versi. Frontiere, orizzonti e prospettive della poesia italofona contemporanea, © 2019 FUP, CC BY 4.0 International, published by Firenze University Press (www.fupress.com), ISSN 2704-565X (online), ISBN 978-88-6453-933-1 (online PDF) 12 FLAVIANO PISANELLI E LAURA TOPPAN tica fissa tra un centro (l’Europa e l’America del Nord) e una periferia (il resto del mondo) – è stato progressivamente rimesso in discussione. All’interno dello spazio caraibico si è andata sviluppando una nuova concezione del mondo che implica peraltro una profonda riflessione sulle nozioni di identità, lingua, fron- tiera e cultura. Fondandosi sui principi dell’interculturalità, del meticciato cul- turale e della reciprocità, ed elaborando al contempo l’immagine di un mondo capace di aprirsi ai diversi mondi, alcuni intellettuali, tra i quali Aimé Césaire, Édouard Glissant, Frantz Fanon, Derek Walcott, Alejo Carpentier, e alcuni leader politici che hanno direttamente vissuto l’esperienza del colonialismo (Mahatma Gandhi, Antònio Agostinho Neto o Nelson Mandela) contribuiscono a rovescia- re la prospettiva monoculturale, svelando agli europei l’aspetto nascosto dell’eu- rocentrismo, ovvero la nozione che ha considerato per secoli la frontiera come una linea di frattura, di scontro, uno spazio di separazione. L’orizzonte poetico e identitario creolo delle Antille oppone infatti alla sacralizzazione del modello identitario tradizionale, fondato sul trinomio identità-cultura-lingua, l’elabora- zione di un’identità plurale e in fieriche implica al suo interno i neri, i bianchi, gli indigeni, gli indiani e i meticci. La nozione di frontiera è così riconnessa ad uno spazio in cui può prodursi un confronto capace di rinnovare il sentimento di ‘vicinato’ attraverso la circolazione di nuove idee creatrici. La tendenza a considerare la frontiera come uno spazio ‘poroso’ di scambio e,