Corso Di Laurea Magistrale in Filologia E Letteratura Italiana Tesi
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Corso di Laurea magistrale in Filologia e letteratura italiana Tesi di Laurea Dino Buzzati e il mondo della cronaca giornalistica Relatore Ch. Prof. Ilaria Crotti Correlatori Dott. Alberto Zava Dott.ssa Marialuigia Sipione Laureando Chiara Tormen Matricola 834721 Anno Accademico 2011/2012 Sommario Capitolo primo ..................................................... 3 I.1 Scrittori giornalisti, giornalisti scrittori ..................................................................................................... 3 I.2 Il giornalismo nella vita di Buzzati .......................................................................................................... 20 Capitolo secondo ............................................... 41 II.1 Buzzati scrittore e giornalista ................................................................................................................ 41 II.1.1 Lo scrittore fantastico ..................................................................................................................... 41 II.1.2. Le immagini ricorrenti: la montagna, la città, il deserto, il mondo animato della natura ............ 58 II.1.3 Il poliziesco ..................................................................................................................................... 66 II. 1.4. La scrittura .................................................................................................................................... 69 Capitolo terzo .................................................... 73 III.1 Buzzati scrittore di cronaca .................................................................................................................. 73 III.2.1 La cronaca italiana ......................................................................................................................... 75 III.2.2. La cronaca africana ....................................................................................................................... 80 III. 2.3. La cronaca di guerra .................................................................................................................... 86 III. 2.4. La cronaca del bestiario ............................................................................................................... 95 III.2.5. La cronaca alpinistica .................................................................................................................. 101 III. 2.6. La cronaca sportiva .................................................................................................................... 109 Capitolo quarto ................................................ 119 IV. 1. Il mondo della cronaca nera ............................................................................................................. 119 Bibliografia ....................................................... 148 2 Capitolo primo I.1 Scrittori giornalisti, giornalisti scrittori1 Il giornalismo è presente nella vita di molti scrittori: esso costituisce un punto di riferimento per il genere del romanzo e, in generale, per tutta la narrativa. Già dal Settecento le riviste critico-filosofiche e le gazzette (il «Tatler», lo «Spectator», la «Frusta letteraria», il «Caffè») si vedono affiancate da DO tamento della censura portano ad uno sviluppo sempre maggiore dei giornali che diventano mezzi di propagazione di idee e di autopromozione di scrittori. Ad esempio di questo periodo possiamo ricordare i giornalisti Balzac2 e Dickens3 , grandi scrittori di romanzi. Dalla seconda metà O la stampa periodica definisce sempre più precisamente i suoi settori: cronache, recensioni, inchieste, reportage di viaggio e di guerra. Vi è lo sviluppo del Naturalismo promosso ad esempio da Zola4 e da Matilde Serao5. Il primo diviene leggenda del giornalismo quando scrive 1 Per questa prima parte del mio studio mi sono riferita ai seguenti volumi: G. GOZZINI, Storia del giornalismo, Milano,Mondadori, 2000; C. BERTONI, Letteratura e giornalismo, Roma, Carocci, 2009; G. ALFETRA, S, CIRILLO, Dal giornalismo alla letteratura, Milano, Einaudi, 1994; C. MARABINI, Letteratura bastarda, Milano, Camunia, 1995; G. LICATA, Storia del Corriere della Sera, Milano, Rizzoli, 1976. 2 Balzac (Tours 1799- Parigi 1850) ha un rapporto discontinuo con il giornalismo. Egli è infatti collaboratore delle testate di Emile de Girardin («La Mode», «Le Voleur», «La Caricature», «La Presse»). Tenta poi invano di mantenere la direzione della «Chronique de Paris» e della «Revue parisienne » e questo fa crescere in lui un profondo astio verso il mondo del giornalismo. Certo è che la collaborazione giornalistica porterà lo scrittore ad una maturazione letteraria e potrà essere fonte utile per la stesura delle sue opere. 3 Fra il 1833 e il 1836 Dickens pubblica sul «Morning Chronicle» e sul «Monthly Magazine» degli Sketches by Boz, successivamente raccolt C E D N» e infine gestisce due riviste, la «Household Words» e la «All the Year Round». Ma sono gli Sketeches la sua fortuna, bozzetti di costume che rappresentano la metropoli londinese, sfondo di parecchi suoi romanzi come A Visit to Newgate. 4 Emile Zola nel 1862 inizia la sua collaborazione al Journal populaire di Lilla, diventando un giornalista, attività che prosegue per tutta la vita contemporaneamente a quella di scrittore. 3 articoli riguardanti 6 e che lo porteranno anche ad essere criticato e condannato a giudizio. Egli sfrutta la sua attività per esprimere le proprie idee senza paura di esporsi e rappresenta Ma egli è considerato innanzitutto un romanziere famoso per il ciclo dei Rougon-Macquart7 stica abbia influito molto sulla aspetto della società francese, facendo riferimento a inchieste minuziose e laboriose e su un preciso lavoro di documentazione. Zola è ammirato molto da Matilde Serao, fatto testimoniato da M 1902. Anche la Serao è scrittrice che aderisce al Naturalismo e giornalista, collaboratrice del «Capitan Fracassa» e del «Corriere di Roma», direttrice del «Corriere di Napoli» divenuto poi «Il Mattino» e infine direttrice del «Giorno» dal 1904 al 1927. Sicuramente uno dei suoi lavori più 5 Matilde Serao (Patrasso, 7 marzo 1856 Napoli, 25 luglio 1927), scrittrice e giornalista italiana, è protagonista del rinnovamento della pubblicistica italiana negli anni cruciali tra Ottocento e Novecento. Oltre ad aver lavorato intensamente come giornalista, è autrice di settanta opere. Nel 1862 lascia Napoli per raggiungere Roma dove per cinque anni collabora con « il Capitan Fracassa». Alla redazione del giornale conosce Edoardo Scarfoglio, suo futuro marito e collega: nel 1885 infatti i due fondano «Il Corriere di Roma». Il giornalismo è per Matilde Serao terreno e matrice di fatti, di osservazioni, di costumi, che lei portava poi nella sua arte "maggiore", nei suoi romanzi, come in Cuore infermo (1881) o in Addio amore (1890). Le sue note di cronaca spicciola sulla moda, sui cibi, i gusti, lo sport, le i, le novità del progresso, gli usi e costumi, le stagioni, il carnevale, le corse e tutte le grandi o piccole occasioni del nostro vivere quotidiano, cui fa riscontro un'attenzione particolare a fatti e avvenimenti sociali, insieme al fatto minuto, riportano alla concezione stessa del pensiero e dell'arte di Matilde Serao. Il 14 novembre del 1887 «Il Corriere di Roma» cessa le pubblicazioni. Poco dopo viene fuso con «Il Corriere del Mattino», facendo nascere «Il Corriere di Napoli». Nel 1891 Scarfoglio e la moglie lasciano «Il Corriere di Napoli», di cui cedono il proprio quarto di proprietà ricavando del denaro con cui la coppia decide per la fondazione di un nuovo giornale, chiamato « Il Mattino » che esce per la prima volta 16 marzo del 1892. 6 ‘ D 1894 alla deportazione per ) erà innocente. Il giornalista-scrittore verrà per questo cond grazie ai suoi studi e ai suoi articoli, verrà concessa la grazia e Dreyfus che nel 1906 sarà riabilitato totalmente e Zola ritornerà in patria. 7 Negli anni 1870-1893 Zola compone il ciclo dei Rougon-Macquart, una serie di romanzi incentrati sulla realtà sociale del tempo, i cui personaggi e ambienti sono osservati e descritti con grande realismo. Questa sua linea narrativa, oltre a grandi consensi, attira verso di lui spesso delle critiche da parte degli ambienti più conservatori e moralisti dell'epoca. Nei suoi romanzi vengono infatti rappresentate le ipocrisie e le bassezze della borghesia francese. In altri romanzi vengono denunciate invece le miserevoli condizioni di vita delle classi più povere (come per esempio in Germinal, ambientato in un villaggio di minatori), o la corruzione della società del Secondo impero, che lo porta ad essere giudicato addirittura un sovversivo. 4 efficaci è Il ventre di Napoli, raccolta di articoli pubblicata nel 1884 e nel 1906 in una nuova edizione8 che, nella prima parte, ‘ città: si tratta di descrizioni della vita del popolo (la superstizione, il potere degli usurai, la passione per il lotto) con una vasta gamma di aneddoti, di scene dialogate e di lunghe e accurate descrizioni. Sono da ricordare inoltre le opere narrative in cui possiamo notare giornalismo: i cinque racconti che compongono Il romanzo della fanciulla (1886) che rappresentano delle indagini dettagliate sulle diverse fasce sociali e il romanzo L . Suor Giovanna della Croce(1901) in cui la storia di una monaca anziana viene utilizzata per trasmettere al lettor della Napoli di fine Ottocento. Per quanto