Il CINEMA E LE IDEOLOGIE POLITICHE ALLA MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA

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Il CINEMA E LE IDEOLOGIE POLITICHE ALLA MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA Il CINEMA E LE IDEOLOGIE POLITICHE ALLA MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA. A Thesis submitted to the Faculty of the Graduate School of Arts and Sciences of Georgetown University in partial fulfillment of the requirements for the degree of Master of Arts in Italian Studies By Lauren Amelia Jones, B.A. Washington, DC April 20, 2015 Copyright 2015 by Lauren Amelia Jones All Rights Reserved ii Il CINEMA E LE IDEOLOGIE POLITICHE ALLA MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA. Lauren Amelia Jones, B.A. Thesis Advisor: Gianni Cicali, Ph.D. ABSTRACT This thesis explores the relationship between political ideologies and cinema in Italy in relation to the Venice Film Festival, from the fascist period to the 1968 contestation. In particular, newspaper and magazine reviews are used to show that the ideologies of Italian political parties and of the Church had an impact on the Italian films shown at the Venice Film Festival and that Italian cinema became viewed as a means to exert one’s own ideology onto the masses. The thesis begins with the creation of the Venice Film Festival under the Fascist regime, discussing the ambiguous relationship between State and cinema and the contradictory ideologies that can be seen in the Italian films awarded at the festival. In the post-war period a political and ideological battle between left and centre-right political parties began as they fought for power. The Venice Film Festival can be seen to be a microcosm of this battle and an analysis of the films shown in this period demonstrates that the different political parties, in particular the Italian Communist Party and the Christian Democrats, fought for hegemony over Italian cinema as a means to exert their own ideology. Finally, the thesis discusses the events of 1968 when the social unrest known as the contestation reached the film festival, showing again that the political atmosphere of Italy was reflected at Venice and in Italian cinema. This year the film festival was contested for being undemocratic and politically compromised and immediate reform was demanded, as such the festival as it was known changed forever. iii INDICE Introduzione ..................................................................................................................... 1 Capitolo I: Il Fascismo e il Cinema ................................................................................. 6 L’industria cinematografica degli anni trenta ............................................................. 8 È nata una star: la Mostra di Venezia ....................................................................... 10 Ideologie contraddittorie ........................................................................................... 14 Luciano Serra, pilota ................................................................................................. 23 L’assedio dell’Alcazar .............................................................................................. 25 La corona di ferro...................................................................................................... 28 Noi vivi e Addio Kira ............................................................................................... 30 Capitolo II: La Rinascita ................................................................................................ 37 La nascita del neorealismo ........................................................................................ 39 La battaglia politica................................................................................................... 47 Le polemiche alla Mostra del 1948 ........................................................................... 51 Verso un neorealismo «cristiano» ............................................................................. 62 La fine di un’epoca ................................................................................................... 70 Capitolo III: La Mostra del 1954 ................................................................................... 77 La vita politica .......................................................................................................... 77 La Mostra del 1954 ................................................................................................... 79 Senso ......................................................................................................................... 80 La strada del realismo ............................................................................................... 85 iv La strada .................................................................................................................... 87 Capitolo IV: La Mostra del 1959 ................................................................................... 94 L’apertura a sinistra .................................................................................................. 94 La direzione della Mostra ......................................................................................... 96 Una doppia premiazione ........................................................................................... 97 La lettera di Rossellini ............................................................................................ 103 Capitolo V: La Contestazione ...................................................................................... 109 Il movimento studentesco ....................................................................................... 110 La Mostra di Luigi Chiarini .................................................................................... 114 La Cina è vicina ...................................................................................................... 116 Pasolini e la contestazione ...................................................................................... 120 Teorema .................................................................................................................. 123 Conclusioni .................................................................................................................. 133 Bibliografia .................................................................................................................. 139 v Introduzione La prima mostra internazionale per la cinematografia nacque a Venezia nel 1932 come estensione della Biennale che esisteva già dal 1895, ed è ancora conosciuta oggi come la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Fu concepita per celebrare l’arte cinematografica di tutto il mondo, e sarebbe stata anche una buona iniziativa per lanciare il cinema italiano e l’immagine di un’Italia colta sul piano internazionale. Fu immediatamente un successo: coinvolse sette nazioni e attirò circa 25.000 spettatori nell’anno di inaugurazione.1 Inizialmente una Mostra biennale, dal 1935 si decise di tenerla annualmente. Poco dopo il grande successo dell’evento internazionale, essa attirò l’occhio del governo fascista che si coinvolse nella Mostra sempre di più, dai premi in onore del Duce Benito Mussolini fino all’impostazione di uno statuto che avrebbe sottomesso il funzionamento della Mostra alle direttive del governo fino alla contestazione del 1968.2 La Mostra mantenne sempre una certa autonomia, ma in questo periodo, dal fascismo alla contestazione, un’analisi dei film italiani proiettati e premiati (o non premiati) ci mostra che il governo e la politica italiana in generale ebbero sempre una grande influenza sulla Mostra. Il periodo fascista visse un rapporto ambiguo con la Mostra. Il governo capì che Venezia poteva essere sfruttata come strumento per lanciare una nuova immagine dell’Italia del regime sul piano internazionale. In questo periodo ci fu anche un grande interesse a promuovere un’industria cinematografica di successo in Italia come quella hollywoodiana, e l’avvio di iniziative come il Centro Sperimentale di Cinematografia sono testimonianze dell’importanza data anche alle qualità artistiche del cinema durante la dittatura. I film quindi 1 Giuseppe Volpi, “La Mostra di Venezia”, Cinema, n.3 (1936):100-101. 2 Si tratta dell’ordinamento del Regio Decreto 13 febbraio 1936, n.891. Vedi capitolo I. 1 non furono concepiti semplicemente come strumenti di propaganda e questo è evidente quando guardiamo alcuni di quelli proiettati alla Mostra di Venezia. Pochi film prodotti durante il fascismo, infatti, possono essere considerati propaganda fascista. Si trovano più spesso invece temi nazionalistici e patriottici in combinazione con generi popolari come il melodramma e la storia d’amore. I film proiettati alla Mostra di Venezia, come Luciano Serra, pilota (Goffredo Alessandrini) o L’assedio dell’Alcazar (Augusto Genina), riflettono temi importanti all’ideologia fascista, come il patriottismo. Allo stesso tempo, però, vi si possono leggere temi contradittori che echeggiano contraddizioni nell’ideologia fascista stessa (o diverse anime del fascismo) e nel rapporto che il governo aveva con il cinema, un rapporto che fu diviso fra la promozione dell’arte, gli interessi commerciali e la promozione dell’immagine dell’Italia fascista. Durante gli anni di guerra, un periodo in cui ci si aspetterebbe un controllo maggiore sulla Mostra, si vede invece la premiazione di alcuni film anti-guerra e anti-dittatura. La corona di ferro (Alessandro Blasetti), per esempio, ha un forte messaggio pacifista e discutibilmente rappresenta anche una critica del regime fascista. Ugualmente, la critica forte della dittatura comunista
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