Atti Parlamentari —1— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998

RESOCONTO STENOGRAFICO

303.

SEDUTA DI MARTEDI` 27 GENNAIO 1998 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE

INDI DEI VICEPRESIDENTI LORENZO ACQUARONE E PIERLUIGI PETRINI

INDICE

PAG. PAG. Preavviso di votazioni elettroniche ...... 3 Calderisi Giuseppe (FI) ...... 8 Cavaliere Enrico (LNIP) ...... 24 Assegnazione in sede legislativa del disegno Caveri Luciano (misto Min. linguist.) ...... 37 di legge n. 4386 ...... 3 Ceremigna Enzo (misto-SI) ...... 35 Presidente ...... 3, 5 Contento Manlio (AN) ...... 16 Rizzi Cesare (LNIP) ...... 3 Crucianelli Famiano (SD-U) ...... 40 Ruffino Elvio (SD-U) ...... 4 Di Capua Fabio (SD-U) ...... 6 Vito Elio (FI) ...... 5 Fumagalli Sergio (misto-SI) ...... 33 Progetto di legge costituzionale – Revisione Meloni Giovanni (RC-PRO) ...... 27 della parte seconda della Costituzione – A.C. 3931 (Seguito della discussione) ...... 5 Palma Paolo (PD-U) ...... 19

(Ripresa discussione sulle linee generali – (La seduta, sospesa alle 14, e` ripresa alle 15) 44 A.C. 3931) ...... 6 Presidente ...... 27 Missioni (Alla ripresa pomeridiana) ...... 44

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: sinistra democratica-l’Ulivo: SD-U; : FI; alleanza nazionale: AN; popolari e democratici-l’Ulivo: PD-U; per l’indipendenza della Padania: LNIP; rifondazione comunista-progressisti: RC-PRO; centro cristiano democratico: CCD; rinnovamento italiano: RI; misto: misto; misto-socialisti italiani: misto-SI; misto patto Segni-liberali: misto-P. Segni-lib.; misto-verdi-l’Ulivo: misto-verdi-U; misto-CDU: misto-CDU; misto minoranze linguistiche: misto Min. linguist.; misto rete-l’Ulivo: misto-rete-U. Atti Parlamentari —2— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

PAG. PAG. Sull’ordine dei lavori ...... 44 Novelli Diego (SD-U) ...... 120 Presidente ...... 44 Orlando Federico (RI) ...... 69 Colombo Furio (SD-U) ...... 44 Pagliarini Giancarlo (LNIP) ...... 115 Pecoraro Scanio Alfonso (misto-verdi-U) . 110 Ripresa discussione – A.C. 3931 ...... 44 Peretti Ettore (CCD) ...... 57 (Ripresa discussione sulle linee generali – Pistelli Lapo (PD-U) ...... 84 A.C. 3931) ...... 44 Rebuffa Giorgio (FI) ...... 48 Presidente ...... 116 Sbarbati Luciana (RI) ...... 108 Acquarone Lorenzo (PD-U) ...... 61 Stucchi Giacomo (LNIP) ...... 102 Benedetti Valentini Domenico (AN) ...... 76 Tassone Mario (misto-CDU) ...... 72 Cossutta Maura (RC-PRO) ...... 90 Urbani Giuliano (FI) ...... 79 Detomas Giuseppe (misto Min. linguist.) . 74 Folena Pietro (SD-U) ...... 44 Ordine del giorno della seduta di domani . 125 Fontan Rolando (LNIP) ...... 86 Considerazioni integrative del deputato Gasparri Maurizio (AN) ...... 53 Paolo Palma (A.C. 3931) ...... 125 Lo Presti Antonino (AN) ...... 98 Maggi Rocco (PD-U) ...... 101 Testo integrale dell’intervento del deputato Luciano Caveri (A.C. 3931) ...... 126 Manzione Roberto (CCD) ...... 104 Martino Antonio (FI) ...... 95 Resoconto stenografico della seduta del 5 Maselli Domenico (SD-U) ...... 93 febbraio 1997 relativo all’intervento del deputato , richiamato Massa Luigi (SD-U) ...... 113 dal deputato nel suo Miraglia Del Giudice Nicola (CCD) ...... 122 intervento (A.C. 3931) ...... 134

N. B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell’Allegato A. Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell’Allegato B.

SEDUTA PRECEDENTE: N. 302 — LUNEDI` 26 GENNAIO 1998 Atti Parlamentari —3— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

La seduta comincia alle 11. CESARE RIZZI. Signor Presidente, in questa materia vi e` un decreto-legge che MARIA BURANI PROCACCINI, Segre- scade il 14 marzo. Quindi, la lega nord tario, legge il processo verbale della seduta non capisce per quale motivo si debba di ieri. avere tanta premura nell’assegnare alla (E` approvato). Commissione difesa, in sede legislativa, l’esame di questo provvedimento. PRESIDENTE. Comunicazioni all’As- Prima di parlare di eventuali proroghe, semblea saranno pubblicate nell’allegato A sarebbe opportuno capire quali obiettivi ai resoconti della seduta odierna. sono stati raggiunti e quali si intendano raggiungere con riferimento ai militari Preavviso di votazioni elettroniche impiegati a Napoli e in Sicilia. In Com- (ore 11,02). missione si e` parlato piu` volte del compito PRESIDENTE. Poiche´ nel corso della svolto da questi militari nella provincia di seduta potranno avere luogo votazioni Napoli e soprattutto a Caserta, dove ci mediante procedimento elettronico senza risulta che sia aumentata in modo preoc- registrazione di nomi, decorrono da que- cupante la microcriminalita`. sto momento i termini di preavviso di Noi siamo nettamente contrari all’asse- cinque minuti previsti dall’articolo 49, gnazione in sede legislativa di questo prov- comma 5, del regolamento. vedimento: riteniamo infatti che dovrebbe essere discusso dall’Assemblea e che tutte le forze politiche dovrebbero intervenire al Assegnazione in sede legislativa riguardo. Innanzitutto la lega nord e` con- del disegno di legge n. 4386 (ore 11,03). traria perche´ lo Stato sta ponendo la Pada- nia in una condizione di assedio attraverso PRESIDENTE. Ricordo di aver propo- una presenza sempre piu` massiccia di sto, nella seduta di ieri, a norma del polizia, carabinieri e Guardia di finanza, comma 1 dell’articolo 92 del regolamento, forze provenienti dalle zone di Napoli e che il seguente disegno di legge sia defe- della Sicilia. Polizia, carabinieri e Guardia rito alla IV Commissione permanente (Di- di finanza andrebbero impegnati in quelle fesa) in sede legislativa: zone invece di inviarvi i militari. Non dimentichiamo, infatti, che questo provve- « Disposizioni per la sostituzione del dimento ci costa 40 miliardi. personale delle Forze armate impiegato in Il dato piu` importante e` che, trattan- servizio di controllo del territorio in Sicilia dosi di un provvedimento che coinvolge e nella provincia di Napoli (4386), con il forze dell’ordine, abbiamo piu` volte chie- parere delle Commissioni I, V, VII e XI. sto in Commissione che sia ascoltato in CESARE RIZZI. Chiedo di parlare con- un’audizione il ministro dell’interno, in tro. quanto la materia e` di sua competenza. Ma il ministro Napolitano non e` mai PRESIDENTE. Ne ha facolta`. venuto in Commissione e questo ci preoc- Atti Parlamentari —4— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 cupa perche´, ripeto, l’utilizzo delle forze DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. dell’ordine, cioe` polizia, carabinieri e Allora debbo rinunciare ad intervenire Guardia di finanza, rientrano nella sua perche´ intendevo parlare contro. Se mi competenza. Ritengo, quindi, che sarebbe consente, Presidente, poiche´ mi sono tro- necessaria una audizione del ministro per vato, in questa contingenza, a presiedere spiegarci per quale motivo il compito in la Commissione difesa, desidero solo in- questione venga attribuito ai miliari, con formare i colleghi che in Commissione una spesa di 40 miliardi, anziche´ alle proceduralmente non abbiamo pregiudi- forze dell’ordine. cato nulla. Abbiamo sospeso la discus- Noi, ripeto, siamo contrari all’assegna- sione sul provvedimento che avevamo in zione in sede legislativa del provvedimento esame ad evitare la duplicazione di per- per i motivi che ho esposto. Innanzitutto corso. gli effetti prodotti dal decreto-legge in vigore non scadranno nel breve periodo; PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole fino al 14 marzo mancano ancora alcune Benedetti Valentini. settimane e quindi avremo ancora tempo per discutere la questione. In secondo ELVIO RUFFINO. Chiedo di parlare a luogo vengono coinvolte polizia e Guardia favore. di finanza, sulle quali e` competente il Ministero dell’interno. Infine, prima di PRESIDENTE. Ne ha facolta`. prevedere una proroga, occorre conoscere i dati, sapere cosa si e` fatto, se in questo ELVIO RUFFINO. Invito i colleghi ad periodo i militari che abbiamo inviato aderire alla richiesta di assegnare il prov- hanno risolto qualche problema, quali vedimento alla Commissione difesa in obiettivi sono stati raggiunti. Non si puo`, sede legislativa. Nella particolare situa- infatti, chiedere la proroga di un provve- zione in cui versa l’aula, infatti, mette- dimento senza sapere cosa sia stato fatto. remmo a rischio un intervento che e` Non si puo` ogni volta procedere alla cieca invece assolutamente necessario. La sede e per questo motivo riteniamo assurdo legislativa, oltretutto, non impedisce il assegnare l’esame di un provvedimento dibattito, anzi ci garantisce, forse, la cosı` importante alla Commissione difesa possibilita` di svolgerlo, anche con l’audi- in sede legislativa. La maggioranza faccia zione del ministro dell’interno, come e` pure quello che vuole, ma abbiamo il stato richiesto e come mi pare ragionevole diritto di esprimere le nostre opinioni; se che sia. esiste un’opposizione e` bene che si cono- Se il decreto-legge in vigore fosse la- scano anche le ragioni per le quali essa sciato decadere e il disegno di legge non chiede che il provvedimento non venga fosse approvato per tempo, rischieremmo assegnato in sede legislativa, ma possa di interrompere la presenza delle forze essere discusso in Assemblea con la par- armate in Sicilia e a Napoli, con le ovvie tecipazione di tutte le forze politiche. ripercussioni negative per la sicurezza DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. nazionale e la lotta alla criminalita` che i Chiedo di parlare. colleghi possono immaginare e che sicu- ramente non possiamo permetterci solo PRESIDENTE. Onorevole Benedetti perche´ non abbiamo i tempi per discutere Valentini, chiede di parlare a favore ? un provvedimento. In secondo luogo, pur tenendo conto dei dubbi e delle discus- DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. sioni che si sono svolte nei mesi e negli Poiche´ sono giunto in aula dopo che lei anni scorsi e della reiterazione di un aveva dato la parola al collega... provvedimento che ci ha visti discutere PRESIDENTE. Possono parlare un ora- piu` volte in quest’aula e in Commissione tore a favore ed uno contro; l’onorevole difesa, questo disegno di legge, come il Rizzi ha parlato contro... decreto-legge dello stesso contenuto, del Atti Parlamentari —5— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 resto, prevede la sostituzione a giugno della separazione dell’attivita` ordinaria del- delle forze armate con forze di polizia e l’Assemblea dalla discussione delle riforme con giovani di leva in servizio ausiliario costituzionali; fra l’altro, anche per la par- presso l’Arma dei carabinieri e la Polizia tecipazione a questo punto dell’ordine del di Stato. Si tratta quindi, nel contempo, di giorno di colleghi senatori, che altrimenti un provvedimento assolutamente necessa- non avrebbero titolo a partecipare alla rio per non abbassare la guardia nella seduta. Pertanto, le chiediamo di rinviare la lotta alla criminalita` e di un provvedi- deliberazione sull’assegnazione in sede legi- mento che apre la strada ad una norma- slativa ad un’altra seduta, nella quale la lizzazione della presenza dello Stato nella Camera potra` deliberare in maniera ordi- lotta alla criminalita` in situazioni signifi- naria su questo e su altri provvedimenti. cative per l’ordine pubblico del paese. Mi pare, quindi, vi siano tutti i motivi PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole perche´ l’Assemblea decida in modo tale Vito. Non credo di poter accogliere la sua che questo dibattito avvenga effettiva- richiesta, perche´ sostanzialmente in que- mente, affinche´ un provvedimento legisla- sto caso si tratta di una deliberazione che tivo, magari corretto nel modo in cui il riguarda l’ordine dei lavori, non il merito Parlamento vorra`, sia emanato. La richie- della questione. Se avessimo dovuto deli- sta che rivolgo a tutti, maggioranza, op- berare sul merito di progetti di legge, non posizione e, in particolare ai colleghi della avremmo potuto farlo. Si tratta di mec- lega e di alleanza nazionale (che invito a canismi che attengono all’ordine dei la- riflettere ed a modificare, se possono, la vori, come tante altre attivita`, che non loro determinazione), e` di accordare la possono essere sospese dal fatto che sia in sede legislativa per permettere di affron- corso l’esame sul testo elaborato dalla tare l’esame del provvedimento. Sarebbe Commissione bicamerale. gravissimo che il Parlamento non trovasse modo e tempo per affrontare una que- ELIO VITO. Rientra nella dialettica fra stione cosı` delicata. maggioranza ed opposizione !

ELIO VITO. Chiedo di parlare sull’or- PRESIDENTE. Fra l’altro, ieri e` stata dine dei lavori. data comunicazione di questa assegnazione e nessuno ha sollevato obiezioni quando e` PRESIDENTE. Ne ha facolta`. stato annunciato il suo inserimento all’or- dine del giorno della seduta odierna. Forse, ELIO VITO. Presidente, desidero solo avremmo potuto discutere la questione ieri rilevare che la Conferenza dei capigruppo nel momento in cui fosse stato contestato aveva deciso di mantenere separate le setti- l’inserimento di questo punto all’ordine del mane dedicate alla discussione dei lavori giorno, ma non e` stato fatto. della Commissione bicamerale da quelle Passiamo ai voti. dedicate al lavoro ordinario della Camera, Pongo in votazione la proposta di anche per separare l’attivita` di riforma assegnazione a Commissione in sede legi- costituente dell’Assemblea stessa, dall’atti- slativa del disegno di legge n. 4386. vita` ordinaria, che vede un conflitto fra (E` approvata). maggioranza, opposizione e Governo. Per quanto vi fosse stato un assenso all’assegnazione del provvedimento in og- Seguito della discussione del progetto di getto alla Commissione difesa in sede legi- legge costituzionale: Revisione della slativa da parte del presidente del nostro parte seconda della Costituzione (3931) gruppo, sicuramente tale assenso non vi e` (ore 11,11). stato alla sua iscrizione all’ordine del giorno di questa seduta. Il nostro gruppo PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ritiene importante mantenere il principio il seguito della discussione del progetto di Atti Parlamentari —6— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 legge costituzionale: Revisione della parte voluto significare questo: un segnale al seconda della Costituzione. mondo politico della insostenibilita`diun sistema, dell’impossibilita` di continuare a percorrere una strada che non aveva (Ripresa della discussione sulle linee ge- offerto brillanti e luminosi esempi di nerali – A.C. 3931) trasparenza e di efficienza, un segnale che e` consistito in una richiesta a tutti noi di PRESIDENTE. Ricordo che nella se- dire basta a questo sistema. Al popolo ed duta di ieri si e` aperta la discussione sulle alla gente sara` data parola alla fine di linee generali. questo processo di revisione della nostra E` iscritto parlare l’onorevole Di Capua. Carta costituzionale, attraverso uno o piu` Ne ha facolta`. – lo vedremo – referendum, che do- vranno sancirne la definitiva legittima- FABIO DI CAPUA. Presidente, onore- zione. voli relatori, il processo di riforma che Il mondo politico ha interpretato que- abbiamo avviato in queste settimane e che sto bisogno, questo segnale forte, e l’ha e` giunto nella nostra aula e` il risultato tradotto nella volonta` di avviare un pro- anche di una forte sollecitazione che ci e` cesso di riforma costituzionale. Si e` trat- giunta dal paese, dai cittadini, dalla gente, tato di una scelta impegnativa, di alto dal popolo. Una sollecitazione ed una profilo, sicuramente epocale. Non puo` richiesta di un incremento di governabi- quindi essere consentita una lettura della lita`, di stabilita` nel nostro paese, di revisione costituzionale alla stregua di uno adeguamento delle nostre istituzioni al strumento di riaccreditamento storico: la pieno esercizio della democrazia e del storia non si riscrive. La nostra prima governo del nostro paese. Una sollecita- Costituzione e` nata da vicende storiche zione che e` giunta da un paese, da un note ed ormai profondamente radicate popolo che e` stato in questi anni prota- nella sensibilita` e nei sentimenti di tanta gonista di grandi mutamenti, che ha ma- gente, da vicende cioe` non cancellabili. La nifestato una grande voglia di cambia- riscrittura della Carta costituzionale ri- mento, di rinnovamento, che ha chiesto e sponde pertanto all’esigenza di ridefinire chiede stabilita` e governabilita`. Ma il un patto sociale tra istituzioni e cittadini. paese chiede anche un incremento di Tale compito e` dato al Parlamento. trasparenza, di legalita`, di onesta` politica: Quest’ultimo, in questi mesi, ha inteso dice « basta » all’ipocrisia politica, dice svolgere una funzione ed un ruolo costi- « basta » all’eccesso di burocrazia, chiede tuenti per dare una risposta compiuta, maggiore autogoverno per gli enti locali e saggia e, ci auguriamo, autorevole alle per le comunita`. forti sollecitazioni dei cittadini. Ci tro- E` il paese che di fatto ha segnato un viamo, quindi, ad esaminare un testo passaggio nella storia politica della nostra licenziato dalla Commissione bicamerale, nazione, che ha avviato quel processo di sulla quale sono state dette molte cose. nascita di questa seconda Repubblica, Molti parlamentari hanno avuto modo di probabilmente non pensando necessaria- ascoltare affermazioni anche un po’ mi- mente a un passaggio di revisione costi- nacciose circa l’ipotesi di un crollo del- tuzionale. I cittadini ci hanno sollecitato l’iniziativa costituente di fronte a modifi- un cambiamento radicale e profondo del che, non so se marginali o sostanziali, del modo di fare politica, di vivere nelle testo varato dalla Commissione. Si tratta nostre istituzioni, di concepire l’impegno di una posizione sicuramente non condi- politico, con una cultura di servizio, di visibile. La sovranita` di questa Assemblea grande disponibilita`, di grande apertura. Il e` – credo – assolutamente fuori discus- segnale ed il messaggio che la gente hanno sione, cosı` come lo e` la sua capacita`di lanciato in questi anni, attraverso le por mano ad una riscrittura del testo grandi mobilitazioni referendarie, hanno licenziato dalla Bicamerale. Atti Parlamentari —7— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

D’altra parte, conosciamo tutti le note ziale la separazione delle carriere dei vicende che hanno caratterizzato la storia magistrati, perche´ vorrei soltanto che ve- della scrittura del testo della Bicamerale. nisse sancito in modo chiaro un principio: La scelta semipresidenzialista – se per- quello della salvaguardia ad ogni costo mettete – e` stata abbastanza casuale, dell’autonomia della magistratura. Ri- legata a circostanze verificatesi nell’aula tengo, infatti, che l’esame delle riforme della Bicamerale, in modo incredibile. non debba rappresentare un’occasione di Senza quelle vicende abbastanza occasio- rivalsa nei confronti di un’azione merito- nali, ci troveremmo probabilmente di ria che ha consentito negli anni passati al fronte ad un testo diverso in materia di paese di cambiare e di rinnovarsi, di forma di Stato e di forma di Governo; ci modificare il suo assetto, di interpretare i troveremmo, cioe`, a discutere di un im- veri bisogni e di corrispondere alle solle- pianto diverso sul quale gran parte delle citazioni reali dei cittadini. forze politiche avrebbe forse legittima- Anche per quel che concerne il semi- mente preteso di esercitare il diritto di presidenzialismo, i cittadini non chiedono riscrittura, di revisione, di emendabilita`. altro se non governabilita` e stabilita`. Quindi, proporre un discorso quasi ricat- Spetta quindi a noi trovare una soluzione tatorio (o il testo passa cosı` com’e`, oppure tale da rispondere a queste richieste e a crolla tutto), e` sicuramente inaccettabile. questi bisogni, senza drammatizzare le Non mi soffermo sulle polemiche che varie posizioni. hanno accompagnato le ipotesi di una Per quanto riguarda l’assetto del Par- nuova legge elettorale, sicuramente parto- lamento, sembrava prossimo il varo del rite in un contesto non istituzionale, in monocameralismo. Sono note le polemi- luoghi ed ambienti non idonei, che hanno che relative ad un ampliamento delle gia` visto feroci e legittime polemiche di ipotesi. Inoltre, ogni giorno aumentano le gran parte del Parlamento rispetto a scelte sollecitazioni che vengono dal basso: na- operate al di fuori di quest’aula. scono i partiti dei sindaci, i partiti dei Quindi, la sovranita` dell’Assemblea e il sindaci dei comuni maggiori, i partiti dei diritto che essa ha di riscrivere il testo presidenti delle regioni, delle province, della Costituzione e` assolutamente fuori probabilmente tra un po’ si formeranno i discussione. Vi deve essere anche la con- partiti delle comunita` montane e quan- sapevolezza del ruolo che viene conferito t’altro. La struttura del Senato, quindi, si all’Assemblea, che impone alla stessa e ai gonfia e si sgonfia a seconda delle neces- suoi componenti una distinzione netta tra sita`, mentre e` necessario assumere una le scelte di forma costituzionale ed i temi posizione definitiva al riguardo. Si parla che attengono al governo del paese, di- di rappresentanza degli enti locali, ma stinguendo le maggioranze costituenti da cosa altro sono i parlamentari se non quelle di governo. La maggioranza di espressione nelle istituzioni centrali di governo ha avuto un mandato per risol- bisogni e di sentimenti delle singole realta` vere dei problemi concreti, urgenti e locali di provenienza ? Perche´ allora non sostanziali della vita dei cittadini. La sforzarsi per definire il ruolo dei parla- Carta costituzionale e` altro, e` un insieme mentari anche nei territori di provenien- di regole che devono disciplinare la nostra za ? Come si puo` far finta di non capire vita istituzionale, civile e sociale. Pertanto, che ci sono dei grossissimi problemi di su di essa non puo` pesare questa posi- relazione e di collaborazione tra i livelli zione politica e questo intreccio di situa- istituzionali locali e centrali ? Perche´ non zioni assolutamente anomale. arricchire anche il ruolo dei parlamentari Vi sarebbe molto da dire sui vari temi, di competenze e di compiti specifici da ma io mi permetto di accennare solo ad svolgere in sintonia e d’intesa con i alcune questioni. rappresentanti degli enti locali ? Per quanto attiene alla giustizia, sono Mi soffermo infine sulla questione del uno di coloro che non considera sostan- federalismo, sulla quale chiedo al senatore Atti Parlamentari —8— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

D’Onofrio di prestarmi attenzione. Il di- ma una buona riforma all’altezza delle battito sul federalismo, dobbiamo dar- esigenze del paese. Questa e` la convin- gliene merito, ha preso le mosse nel paese zione non solo di forza Italia ma anche la sulla base di una forte sollecitazione profonda convinzione personale di chi proveniente dalla lega nord; non sarebbe come me e` impegnato ormai da alcuni corretto ignorarlo. Tuttavia, dobbiamo lustri a questo obiettivo, ha speso quattro dare al problema una risposta compiuta. o cinque anni della propria attivita` poli- I cittadini vogliono sapere quale tipo di tica per promuovere i referendum eletto- federalismo si intenda adottare. Si vuole rali, per introdurre il collegio uninominale sostituire il centralismo romano con maggioritario, superare il cancro della ` quello delle regioni ? E questa la scelta proporzionale, per intraprendere il diffi- definitiva ? O vogliamo spingerci piu`inla` cile e faticoso cammino della costruzione, nell’attribuzione di ruoli e di compiti, anche nel nostro paese, della democrazia partendo dalle comunita` piu` semplici, piu` dell’alternanza e dell’affermazione del periferiche, quelle in cui il principio di principio di responsabilita` politica, che e` sussidiarieta` viene realizzato piu` compiu- stato il grande assente della storia della tamente ? Vogliamo dare risposta ad un nostra Repubblica. bisogno di autogoverno e di autodetermi- Dobbiamo avere tutti piena consapevo- nazione compiuta e vera ? lezza delle conseguenze gravissime che Se e` questo l’obiettivo, dobbiamo dare deriverebbero da un nuovo, ennesimo responsabilita` alle popolazioni; se poi fallimento della revisione costituzionale e vogliamo affidare un ruolo definitivo e del processo riformatore. La delegittima- maggiore alle regioni, dobbiamo consen- zione della classe politica che ne conse- tire a tutte le popolazioni di scegliere il guirebbe sarebbe forse esiziale per tutto il proprio ambito territoriale ed ammini- paese. Non credo infatti che dal falli- strativo all’interno del quale realizzare mento, dalle rovine, possa nascere in compiutamente il loro desiderio di auto- modo palingenetico nulla di buono, ri- determinazione. Quindi le ipotesi di mo- tengo invece che possano solo aprirsi difica degli ambiti territoriali di nuove spazi per avventure pericolose e per future regioni devono tener conto, con il « l’antipolitica ». Occorre invece recupe- dovuto rispetto, delle legittime aspirazioni rare il primato della politica – della e richieste delle popolazioni che le abi- politica, ho detto – e non del partitismo tano. o, per chiamare le cose con il loro nome, Rivolgo in maniera pressante questa della partitocrazia. E` anche questa una mia sollecitazione al senatore D’Onofrio sfida piu` che mai attuale. affinche´ tenga conto di richieste prove- Se da una parte dobbiamo fare di tutto nienti da territori marginali posti all’in- per riuscire a realizzare la riforma (ab- terno delle singole regioni. Allorche´si biamo questa sorta di imperativo), dall’al- istituiscono nuovi e maggiori poteri alle tra pero` disponiamo di un testo prodotto regioni occorre – lo ripeto ancora una dalla Commissione bicamerale che pre- volta – rispettare la volonta` dei cittadini senta gravi inadeguatezze su alcuni nodi che le abitano. fondamentali. Attenzione: vi sono anche molti aspetti positivi, ai quali abbiamo PRESIDENTE. E` iscritto a parlare dato un contributo rilevante. Non bisogna l’onorevole Calderisi. Ne ha facolta`. fare di « tutt’erba un fascio », ma vi sono aspetti, contraddizioni ed inadeguatezze GIUSEPPE CALDERISI. Signor Presi- che dobbiamo correggere. Bisogna riuscire dente della Camera, signor presidente a compiere un salto di qualita` e miglio- della Commissione bicamerale, colleghi, rare il testo percorrendo la difficile strada dobbiamo fare di tutto per riuscire a di un’intesa di piu` elevato profilo su tutte realizzare la riforma della Costituzione, e quattro le materie della riforma, cioe` certamente non una riforma purchessia, forma di Stato, forma di Governo, bica- Atti Parlamentari —9— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 meralismo e giustizia, alle quali aggiungo zialista francese. E` opportuno ricordare anche la riforma elettorale. La strada e` questo episodio perche´ costituisce un fatto quella del confronto, del dialogo, non per quanto mai significativo. vincere contro qualcuno o per umiliare Signor presidente della Commissione qualcuno, bensı` per « convincere », cioe` bicamerale, credo che si tratti di trovare per vincere insieme. le condizioni per un’intesa di piu` alto Voglio prima di tutto aprire un dialogo profilo. Purtroppo sono state perse alcune con i colleghi del partito popolare ai quali occasioni per una riforma di questa na- do atto, dopo il voto sul semipresidenzia- tura. Non voglio fare polemiche spicciole, lismo di aver accettato questa scelta della presidente D’Alema, ma che almeno si Commissione, anche se essa era molto tragga insegnamento della ripetute occa- distante dalla loro posizione. Mi fa pia- sioni perdute, che ricordo brevemente: la cere ricordare che l’ipotesi presidenziali- vicenda della cosiddetta legge Rebuffa; sta non e` affatto estranea alla stessa l’audizione del professor Sartori in bica- cultura dei popolari, basti pensare alla merale, quando da parte del Polo, non posizione di Mortati che era favorevole al solo di Fini, si disse sı` alla proposta che sistema presidenziale o quella del sena- egli prospettava; l’audizione del professor tore Elia, espressa nella Enciclopedia del Barbera, che ipotizzo` un modello di go- diritto alla voce « Forma di governo », a verno del premier, tradotto da forza Italia favore dell’elezione diretta del premier. in un emendamento a mia firma, agli atti della seduta del 13 maggio, pagina 711 LEOPOLDO ELIA. Non forzare ! dell’allegato n. 7. Credo che Rutelli abbia scoperto un po’ in ritardo questa strada, CESARE SALVI, Relatore sulla forma che forse bisognava percorrere allora, di governo e sulle pubbliche amministra- quando ci sarebbero state le condizioni. zioni. Non gradisce ! Ora non ritengo si possa tornare indietro rispetto alla scelta compiuta. GIUSEPPE CALDERISI. Voglio ricor- Vorrei ricordare che e` previsto un dare, se mi e` consentito, anche Dossetti. referendum confermativo da svolgersi a Nel libro di Melloni c’e` un passo che conclusione dell’iter parlamentare, che riferisce le parole di Dossetti: « Ci fu una non puo` essere assolutamente preso sotto pregiudiziale; fu decisa in una primissima gamba. Non e`, presidente D’Alema, una riunione della direzione tenuta dopo l’ini- pistola scarica, come qualche volta ella ha zio della Costituente, prima della designa- detto. Non basta qualche bandierina per zione delle Commissioni, una riunione del vincere bene il referendum. Se dietro non gruppo dirigente fatta con De Gasperi, al c’e` la sostanza e la qualita`, e` difficile Celio, nella casa generalizia dei passioni- ottenere quel largo consenso necessario. Il sti, in cui si discusse principalmente della corpo elettorale e` capace di comprendere scelta tra una Repubblica parlamentare o molto piu` di quello che spesso alcuni una Repubblica presidenziale. Io tendevo ritengono. Voglio ricordare il referendum un po’ alla Repubblica presidenziale, che sui quattro punti di contingenza, svolto non avrei visto male » – e` sempre Dossetti nel 1985, quando molti pensavano che, che parla – « ma la maggioranza si trattandosi di una vicenda di carattere schiero` decisa per la Repubblica parla- economico-finanziario, sarebbe stato fa- mentare, soprattutto per la paura del cile ottenere una vittoria. Non e` accaduto fronte popolare, della sinistra vincente cosı`. con un candidato non estremista, non Attenzione, perche´ non basta vincere Togliatti ma Nenni ». Fu questa una scelta in questo referendum con una percentuale opportunita` politica, non di distanza dal del 55-60 per cento dei consensi a livello modello di Repubblica presidenziale, nazionale. Con un risultato del genere a quella americana, perche´ allora, ovvia- livello nazionale si rischia di perdere nel mente, non c’era il sistema semipresiden- nord del paese, nel Veneto, in Lombardia, Atti Parlamentari —10— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 forse in Piemonte. Sarebbe una spacca- la mano pubblica detenga, o comunque tura che potrebbe spalancare le porte a decida, su una quota cosı` rilevante del- quella secessione altrimenti forse irrealiz- l’economia del paese. E` difficile immagi- zabile. nare il radicamento dello stesso bipolari- Gia` nel 1993 abbiamo corso questo smo in queste condizioni, perche´ le spinte rischio. Interpretando molto male le in- di natura consociativa sarebbero forti e dicazioni degli elettori espresse nel refe- tali da rimettere in discussione la scelta rendum, abbiamo fatto una legge eletto- bipolare (cio`, ripeto, qualora non si cor- rale che avrebbe potuto portare alla di- regga questa anomalia del nostro sistema visione in tre del paese. Senza Berlusconi economico). e forza Italia avremmo avuto con molta Quando si riforma l’ordinamento della probabilita` la vittoria della lega in tutti i Repubblica – ed anche se non e` in gioco collegi del nord, del PDS al centro, non di la prima parte della Costituzione – non si AN ma del MSI al sud. Solo grazie a puo` prescindere dalla realta` dell’economia Berlusconi e a forza Italia siamo riusciti e dall’attuale distorsione del rapporto a rendere « nazionali » e a bipolarizzare le pubblico-privato. Occorre dunque interve- elezioni e si e` evitata una pericolosissima nire per correggere la situazione, inse- spaccatura del paese. rendo almeno alcune garanzie, alcuni pa- Dobbiamo percio` impedire che il refe- letti, quel principio di sussidiarieta` oriz- rendum e la riforma istituzionale siano zontale che introdotto a giugno – con una un’occasione per offrire su un piatto cattiva formulazione – e` stato sostanzial- d’argento il realizzarsi di un’ipotesi che e` mente cancellato a settembre. Riteniamo assolutamente da scongiurare. che la nuova Costituzione debba sancire Veniamo ora al merito della proposta chiaramente che una determinata attivita` della Commissione bicamerale. Dopo il puo` essere svolta da un soggetto pubblico voto a favore del sistema presidenziale, solo se questo e` in grado di garantire nel giugno scorso fu concentrata l’atten- risultati piu` efficaci di quelli conseguiti zione e fu raggiunta un’intesa solo sulla dall’iniziativa autonoma dei cittadini. forma di governo. La forma di Stato ed il In secondo luogo, occorre una signifi- bicameralismo non vennero affrontati con cativa ridistribuzione dei poteri dallo il medesimo approfondimento. Per la Stato centrale alle autonomie territoriali forma di governo si cerco` un equilibrio, avviando un effettivo processo federalista, scostandosi visibilmente dal sistema pre- il che vuol dire attribuzione di significativi sidenziale alla francese; l’elezione a suf- poteri legislativi, di autonomia finanziaria fragio universale diretto del Presidente e impositiva alle regioni: il federalismo della Repubblica fu accompagnata da una non puo` essere soltanto spartizione di significativa, forte riduzione dei poteri potere amministrativo tra Stato centrale e presidenziali. comuni. Occorre ora compiere una valutazione In altri termini, il problema generale sulla riforma costituzionale nel suo com- dei pesi e dei contrappesi non e` quello di plesso. Il testo approvato manca di un diminuire il potere del Presidente della equilibrio complessivo e di un valido Repubblica a favore del Primo ministro o sistema di pesi e di contrappesi, con del Parlamento, bensı` quello di diminuire, particolare riguardo al rapporto tra forma nel loro complesso, i poteri delle istitu- di governo, forma di Stato e bicamerali- zioni politiche centrali trasferendoli alle smo. Infatti l’introduzione di una forma di autonomie territoriali, al mercato e alla governo semipresidenziale con elezione a societa`. Una volta riequilibrati i rapporti suffragio universale diretto del Presidente tra Stato e mercato e tra Stato centrale e della Repubblica va realizzata seguendo autonomie territoriali, i poteri del Presi- un ben determinato disegno di ridistribu- dente della Repubblica risulteranno auto- zione dei poteri. In primo luogo, e` im- maticamente ricalibrati ed emergera` chia- pensabile mantenere un sistema nel quale ramente che non occorrono modifiche di Atti Parlamentari —11— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 segno riduttivo, ma anzi qualche ritocco vita del nuovo Parlamento e gli ultimi sei che rafforzi la figura istituzionale del mesi del mandato presidenziale. Non solo vi Presidente eletto direttamente dai citta- e` anche la possibilita` da parte del Presi- dini, nella direzione del testo originario dente della Repubblica di revocare il pre- presentato dal relatore Salvi. mier. Cosı` pure in Austria, dove il Presi- Il testo di giugno, apprezzabile per il dente della Repubblica, a livello di poteri suo valore politico – perche´ quell’intesa formali, puo` revocare il premier. Vogliamo salvo` la bicamerale e anche per il tenta- prendere a modello il testo della Costitu- tivo di individuare un possibile equilibrio zione austriaca o di quella portoghese ? all’interno della sola forma di governo – Facciamolo, siamo perfettamente d’ac- presenta aspetti di ambiguita` che lo cordo; tuttavia, a livello di poteri formali, in espongono al rischio, molto consistente, di quei paesi la Carta prevede poteri piu` forti gravi conflitti istituzionali derivanti dalla della stessa Costituzione francese. In questi separazione tra la legittimazione del Pre- paesi vi e` l’elezione diretta del Presidente sidente della Repubblica e la sua respon- della Repubblica ed un sistema semipresi- sabilita` politica e i conseguenti poteri di denziale che funziona, a prevalenza del governo. A mio avviso tale la separazione, premier, non in virtu` dei poteri formali ripeto, tra legittimazione e responsabilita` previsti nella Carta, ma delle caratteristiche e` molto pericolosa, sarebbe un grave peculiari del sistema politico. Non staro`a errore. Non mi riferisco al caso della ricordare le vicende dell’Austria del dopo- coabitazione – eventualita` da ritenersi guerra o quelle del Portogallo. Si tratta di tendenzialmente una eccezione – perche´ paesi molto diversi dal nostro. Il Portogallo, cio` significa che vi e` stato un voto per esempio, ha soltanto 9 milioni di abi- successivo degli elettori di segno opposto a tanti ed evidentemente e` difficile raffron- quello che ha portato all’elezione del tarlo con un paese come l’Italia, che ne ha Presidente della Repubblica (e saremmo ben 57 milioni. Il raffronto, semmai, va di fronte ad una situazione di affievoli- fatto con paesi che hanno un sistema mento della legittimazione del Presidente politico simile al nostro, come avviene per della Repubblica, il quale deve necessa- la Francia. riamente ritrarsi dall’esercizio dei propri Come ci immaginiamo la campagna poteri). Mi preoccupa invece il conflitto elettorale per l’elezione del Presidente che puo` insorgere tra Presidente e premier della Repubblica ? E` immaginabile che si nel caso di non coabitazione: questa e`la discuta di come i candidati si apprestino tematica alla quale dobbiamo prestare a fare i garanti, a nominare le authority attenzione. ed a svolgere non so quale compito di Alcuni pensano ad un sistema basato garanzia ? Evidentemente no, sappiamo sull’elezione diretta del Presidente della che alcuni leader politici hanno sostan- Repubblica con un ruolo di garante, di zialmente gia` dichiarato che si candide- notaio, e si citano l’Austria e il Portogallo. ranno in queste elezioni. E` inevitabile che L’Italia, pero`, non e`ne´ l’Austria ne´il si discutera` di programmi politici, di Portogallo. Non solo, va chiarito che in indirizzo politico. Andiamo comunque Austria e in Portogallo i poteri formali del verso un sistema in cui il Presidente della Presidente della Repubblica previsti dalle Repubblica avra` una forza politica rispettive Costituzioni sono di gran lunga enorme, derivata dal voto di milioni di maggiori sia rispetto a quelli delineati dal elettori. Credo allora che l’ammonimento testo della bicamerale, sia nei confronti di Duverger dovrebbe essere ben presente degli stessi poteri che la Carta costituzio- ai nostri occhi; e` un ammonimento rivolto nale francese sancisce per il Presidente ai membri della Commissione bicamerale della Repubblica. In Portogallo, ad esem- e comparso sulla Rassegna parlamentare pio, vi e` un potere di scioglimento in capo al del febbraio 1997. Dice Duverger: « Vorrei Presidente della Repubblica con due sole mettervi in guardia contro un possibile limitazioni temporali: i primi sei mesi di errore, che potrebbe risultare molto grave Atti Parlamentari —12— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 e che e` il prodotto del genio italiano, il GIUSEPPE CALDERISI. Credo che si quale tende a scartare le soluzioni serie tratti di parole quanto mai significative, per rincorrere idee brillanti: la proposta dalle quali dobbiamo trarre un insegna- secondo cui bisogna eleggere un Presi- mento. Se lo scopo della riforma e` quello dente senza poteri. Una scelta completa- di realizzare il bipolarismo, di affermare mente folle: se l’eletto dal popolo e` scelto il principio di responsabilita` politica, senza un legame con un programma e credo che dobbiamo fare tutto tranne che chiari poteri dei quali e` responsabile, si eleggere un Presidente che risulti irre- crea un sistema perfetto per eleggere dei sponsabile dal punto di vista politico. demagoghi, che giocheranno il gioco di Voglio riferirmi ad alcune proposte moltiplicare le premesse elettorali, delle quali non saranno obbligati a presentare avanzate dal gruppo dei popolari, i quali il conto. Siamo seri: e` esattamente il addirittura vogliono ridurre i poteri del genere di soluzioni che possono creare Presidente previsti nel testo della bicame- delle dittature opponendo un demagogo rale. A questo proposito vi e` una que- ad un Parlamento impotente ». stione da chiarire. Da parte dei popolari si dice che bisogna eliminare il potere del CESARE SALVI, Relatore sulla forma Presidente della Repubblica di sciogli- di Governo e sulle pubbliche amministra- mento delle Camere nel momento in cui zioni. Scusi, onorevole Calderisi, a quando egli viene eletto dai cittadini, con la risale questo testo ? previsione dell’obbligo del premier di di- mettersi in quel momento per consentire GIUSEPPE CALDERISI. Al febbraio al Presidente di procedere o meno allo 1997. scioglimento; cio` attribuendo al Presidente della Repubblica un ruolo di raccordo con CESARE SALVI, Relatore sulla forma gli orientamenti della sovranita` popolare. di Governo e sulle pubbliche amministra- Si tratta di un potere fondamentale. Il zioni. Quindi non si riferisce al nostro collega Mattarella lo attribuisce ad un mio testo ! Mi sarei preoccupato se si fosse emendamento presentato nella bicame- riferito al nostro testo. rale, ma non e` cosı`. Questo e` un testo che fu frutto dell’intesa tra le maggioranze GIUSEPPE CALDERISI. Non al testo: politiche. Si tratta infatti dell’emenda- si trattava di un invito ai componenti la mento che fu avanzato dal relatore Salvi Commissione bicamerale. Ho citato la (pagina 25 del Bollettino di martedı`24 data: la Commissione ha iniziato i suoi giugno; emendamento IV.7.15 del relatore lavori appunto nel febbraio 1997. Era un Salvi). L’emendamento, quindi, collega auspicio di Duverger in ordine al dibattito Mattarella, non e` mio. La questione che che stava iniziando allora, ma credo che posi io in Commissione era diversa; era ci riguardi ancora... un problema di date, di coincidenze tem- porali che potevano far sı` che questo CESARE SALVI, Relatore sulla forma principio, in alcune circostanze, non tro- di Governo e sulle pubbliche amministra- vasse attuazione. Questo potere, pero`, e` zioni. Questa e` una sua opinione, non di frutto di un emendamento, che pure Duverger ! condivido, non mio ma del relatore Salvi. Ebbene, se si elimina questo potere di GIUSEPPE CALDERISI. Se il relatore scioglimento si toglie, lo ripeto, quel po- Salvi vuole conoscere il nuovo parere di tere di raccordo con gli orientamenti della Duverger, l’unico modo e` di chiederglielo ! sovranita` popolare e credo che andremo verso un sistema che non e` assolutamente CESARE SALVI, Relatore sulla forma possibile condividere. Ci troveremmo di di Governo e sulle pubbliche amministra- fronte alla stessa situazione in cui si trovo` zioni. Provvederemo. lo scorso anno la Bulgaria. Se ricordate, Atti Parlamentari —13— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 gli elettori elessero un Presidente avente PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE un orientamento politico di destra; il LORENZO ACQUARONE (ore 11,48) premier allora in carica, di sinistra, aveva il potere di controfirma sul decreto di GIUSEPPE CALDERISI. Gli elettori, scioglimento e non la concedeva, sicche´vi allora, sentirebbero come un inganno furono addirittura moti di piazza perche´ l’elezione di un Presidente della Repub- il Presidente della Repubblica non poteva blica che non ha neppure, lo ripeto, la dar vita ad un Governo con l’indirizzo funzione di garanzia degli orientamenti politico scelto dagli elettori. Se si vuole del corpo elettorale. arrivare a questo, siamo in una situazione Ritengo importante l’emendamento quanto mai paradossale. Passigli che e` stato introdotto, il quale Il potere di scioglimento, inoltre, non si prevede che per evitare situazioni di crisi latente, che non vengono formalizzate, il esercita solo nel momento in cui effetti- Presidente della Repubblica abbia il po- vamente si procede allo scioglimento. tere di rinviare il Governo alle Camere Come ci hanno insegnato Mortati in or- per far verificare da queste ultime la dine all’articolo 88 della Costituzione e situazione fiduciaria. Credo pero` che que- Debre´, il potere di scioglimento in capo al sta previsione sia insufficiente. Al ri- Presidente della Repubblica serve a ga- guardo voglio ricordare un episodio veri- rantire la stabilita` dei Governi, e`un ficatosi in Germania. potere fondamentale di deterrenza. Invito Per cercare di evitare il ribaltone, quindi (questa e` una proposta specifica Schmidt penso` di chiedere la fiducia per oggetto di un emendamento presentato da incastrare Genscher. Quest’ultimo con- forza Italia) a valutare l’ipotesi che il cesse la fiducia, ma una settimana dopo potere di scioglimento venga configurato fece il ribaltone. Cio` significa che non puo` come in Francia ed in Portogallo. essere sufficiente un voto di fiducia per Sono tendenzialmente contrario alla superare situazioni di crisi latente, di casistica. Se pero` si vuole mantenerla, si fronte alle quali il Presidente della Re- stia attenti a lasciare un varco, uno pubblica si troverebbe ad essere impo- spiraglio per situazioni particolari. Voglio tente, qualora non potesse esercitare al ricordare che nel 1994 Sca`lfaro, l’attuale riguardo un’azione di deterrenza. Presidente della Repubblica, ha sciolto le Vengo all’altra questione fondamentale Camere con un Governo che era piena- della legge elettorale (debbo andare molto mente in carica, che anzi lui ha voluto veloce, perche´ il tempo a mia disposizione fosse mantenuto nella pienezza dei poteri. sta per esaurirsi). Ebbene, se noi daremo vita a questo testo, Certamente se e` stata realizzata un’in- creeremo una situazione per la quale tesa, credo sia giusto che chi l’ha realiz- Sca`lfaro nel 1994 non avrebbe potuto zata rivendichi il rispetto dei patti. Ma sciogliere le Camere. nell’ambito di miglioramenti che tentino Ed allora, stiamo attenti. Abbiamo di elevare il profilo complessivo della presentato emendamenti anche per mi- riforma su tutti gli aspetti – forma di gliorare la casistica; ce n’e` anche uno che Stato, forma di governo, bicameralismo e ha origine dai popolari, sia pure concepito giustizia – credo sia giusto migliorare per una diversa logica. Ci sono varie l’ipotesi di riforma elettorale. ipotesi ed invito caldamente a tenerle in Voglio innanzitutto precisare che e`da considerazione. Se infatti si va a ridurre evitare l’idea – lo dico visto che ci sono addirittura il potere di scioglimento del tendenze proporzionalistiche – che si Presidente della Repubblica, ci troviamo possa abbinare l’elezione diretta del Pre- di fronte ad un sistema nel quale i partiti sidente della Repubblica con un sistema avrebbero piena liberta` di azione e di di tipo proporzionale: riprodurremmo le movimento, di tenere in vita o disfare istituzioni della repubblica di Weimar e Governi. questa mi sembra un’ipotesi assoluta- Atti Parlamentari —14— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 mente da scartare. Penso abbiano fatto CESARE SALVI, Relatore sulla forma bene al convegno di Liberal, di fronte ad di governo e sulle pubbliche amministra- ipotesi di questo tipo, a prevedere la zioni. Tanto per riformare ! necessita` di un nuovo ricorso allo stru- mento del referendum in materia eletto- BEPPE PISANU. Spiegagli che e`un rale, visto che e` stata trovata una solu- intervento e non un interrogatorio ! zione che evita anche la necessita` dell’ap- provazione della legge Rebuffa. MAURIZIO GASPARRI. Non e` un esa- Dobbiamo evitare una situazione di me ! doppia legittimazione sia del Presidente sia del premier. Il sistema a doppio turno CESARE SALVI, Relatore sulla forma di coalizione con premio di maggioranza di governo e sulle pubbliche amministra- crea una sorta di mostro a due teste: zioni. Con il collega Calderisi abbiamo una abbiamo, da una parte, il Presidente della consuetudine, non credo percio` che si Repubblica eletto direttamente e, dall’al- risenta ! tro, un sistema ancora non definito: come si configura esattamente al secondo tur- GIUSEPPE CALDERISI. Non mi ri- no ? Cosa compare sulla scheda, i nomi sento, se serve perche´ il dialogo sia dei due candidati premier ? Si fanno allora fecondo ! due elezioni dirette ! Oppure due liste contrapposte ? Ma questo comporta che il MARCO BOATO, Relatore sul sistema capolista sia il premier, e dunque si delle garanzie.E` un segno di attenzione ! tratterebbe, se non di una elezione, di una sua legittimazione diretta. Quali sareb- GIUSEPPE CALDERISI. Certamente bero, poi, gli altri nomi sulla lista, quelli dico cose che sono oggetto di dibattito, dei componenti il Consiglio dei ministri ? altrimenti gli interventi non servirebbero Vogliamo dunque prevedere l’elezione di- a nulla ! retta del Consiglio dei ministri ? O vo- Voglio ricordare che se nelle ultime gliamo, invece, mettere sulla scheda solo i elezioni in Francia avesse vinto Chirac, simboli ? Credo pero` che in nessun paese ma di poco, avrebbe comunque dovuto al mondo esista l’idea di votare in modo cambiare il premier: non avrebbe potuto impersonale. Rischieremmo, oltretutto, di nominare nuovamente Juppe´. Pero`, nel favorire forti processi di astensione ! caso in cui noi indicassimo sulla scheda il La verita`e` che la logica stessa del nome del Primo ministro, renderemmo premio di maggioranza e` abbastanza impossibile quella flessibilita` che dovrebbe estranea al sistema semipresidenziale, rappresentare una caratteristica positiva perche´ il momento della sua bipolarizza- del sistema che vogliamo scegliere. zione e` proprio quello dell’elezione del Allora attenzione perche´–e` un para- Presidente della Repubblica. Per il resto... dosso che mi auguro sia preso come utile CESARE SALVI, Relatore sulla forma provocazione – rischiamo una sorta di di governo e sulle pubbliche amministra- regressione nel dibattito sulle riforme zioni. E qual e`, secondo lei, il sistema costituzionali: rischiamo cioe` di appro- elettorale piu` adatto ? dare, nel complesso, ad una soluzione per la forma di governo e per la legge GIUSEPPE CALDERISI. Lo dico, col- elettorale che e` quella sulla quale si lega Salvi. Credo ci voglia un sistema blocco` il dibattito politico nei primi anni aggregante, fondato sul collegio uninomi- ottanta. nale maggioritario in una delle tante Rischiamo di mettere in piedi un si- versioni esistenti (ad uno o due turni). Per stema che e`, in parte, quello che voleva esempio, anche il sistema attuale, non e`il Craxi, con l’elezione diretta del Presidente migliore, ma, al limite, potrebbe andare della Repubblica (che non voleva cam- bene, collega Salvi. biare null’altro) e, in parte, quello che Atti Parlamentari —15— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 proponeva De Mita, che suggeriva una organo politico, per cui parlare di Senato legge elettorale proporzionale con il pre- delle garanzie e` una contraddizione in mio di maggioranza. Noi rischiamo dun- termini. Perche´ dovrebbe essere il Senato que di abbinare queste due soluzioni, che delle garanzie ? Perche´ eletto con il si- allora erano ritenute entrambe inade- stema proporzionale ? Attenzione, perche´ guate, come se, mettendole insieme po- rischiamo di creare una situazione nella tesse venir fuori un sistema che funzioni. quale, se e` solo la Camera a concedere la A me sembra invece importante una fiducia ed il Senato e` eletto con il sistema scelta coerente: non sono un feticista del proporzionale, con le leggi bicamerali che presidenzialismo, anche se non credo si abbiamo previsto, tra cui abbiamo inserito possa tornare indietro rispetto alla scelta quelle riguardanti i diritti fondamentali, fatta. Avevo presentato anche la soluzione rischiamo che qualunque materia debba del governo del premier, sebbene io sia essere approvata con legge bicamerale. personalmente fautore – so di essere in Pertanto, le leggi riguardanti l’indirizzo minoranza e quindi non ho avanzato con politico dovranno essere approvate anche forza la proposta, perche´ non vi erano le dall’altro ramo del Parlamento. In questo condizioni – del sistema presidenziale modo rischiamo – ripeto – di creare una vero e proprio sul modello statunitense. situazione nella quale il Presidente del Ritengo il sistema semipresidenziale Senato puo` diventare il capo dell’opposi- piu` adatto al nostro paese – il governo del zione ed intralciare l’azione di Governo, premier richiederebbe troppe ortopedie potendo richiedere la procedura bicame- costituzionali –, quindi mantengo ferma rale con il pretesto che la materia ri- questa scelta, ma dobbiamo evitare di guarda diritti fondamentali. Quindi, rac- creare un sistema che non sia coerente. comando massima attenzione su questo Ecco la questione fondamentale. punto. Vengo, per concludere, agli altri aspetti Se vogliamo fare della Camera una della riforma, cui ho accennato prima, per effettiva sede di snodo, di tutela e di avanzare alcune specifiche proposte di sviluppo del processo federalista, dob- modifica. biamo concepire un Senato diverso. La Per quanto riguarda la forma di Stato composizione mista produceva un bica- e` necessario, per la credibilita` stessa della meralismo estremamente macchinoso, ri- riforma, dare un contenuto concreto al- schia di pregiudicare di fatto la funzio- l’aggettivo federale, che figura nel titolo nalita` della forma di governo e, al tempo della parte seconda per definire l’ordina- stesso, non garantisce un effettivo ruolo mento della Repubblica, aggettivo peraltro dei senatori integrati, cioe` di coloro che che risulta privo di riscontri effettivi nel sono eletti in rappresentanza delle auto- testo. nomie regionali e locali riguardo a deci- Credo occorra prevedere una Camera sioni legislative che su quell’ambito vanno che sia effettivamente federale, come ha ad incidere piu` direttamente. Quindi e`di detto il relatore D’Onofrio; per una Ca- gran lunga preferibile all’ipotesi di un mera delle garanzie ho forti dubbi... Senato eletto contestualmente alle Assem- blee regionali. Si tratta poi di attribuire PRESIDENTE. Onorevole Calderisi, la alle regioni la possibilita` di proporre una interrompo per invitarla a concludere. forma di autonomia piu` avanzata. Ab- biamo elaborato uno specifico emenda- GIUSEPPE CALDERISI. Mi avvio rapi- mento, che non ho ora il tempo di damente a concludere, signor Presidente. illustrare, nel quale delineiamo una forma Eventualmente tre o quattro minuti potro` di federalismo progressivo, che a nostro recuperarli nell’ambito del tempo riser- avviso dovrebbe essere introdotto. Il col- vato al gruppo di forza Italia. lega Boato e` gia` intervenuto altre volte sul Se si istituisce un Senato delle garan- problema per esempio della regione Ve- zie, elettivo, esso e`, per definizione, un neto, ma credo che dobbiamo stare molto, Atti Parlamentari —16— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 molto attenti rispetto a quello che sta PRESIDENTE. E` iscritto a parlare succedendo nel nord del paese, e non solo. l’onorevole Contento. Ne ha facolta`. Questi fatti non possono essere assoluta- mente sottovalutati, se vogliamo governare MANLIO CONTENTO. Signor Presi- la situazione. dente, onorevoli colleghi, nel dibattito Deve essere introdotta l’elezione diretta sulle riforme costituzionali una delle del presidente della Regione, e deve essere prime osservazioni svolte dai commenta- migliorata anche della disciplina del fe- tori indipendenti si e` concentrata sul deralismo fiscale ed altri aspetti che ora metodo seguito per aggiornare la parte non ho il tempo di affrontare. seconda della Carta fondamentale. Tale Concludo, signor Presidente, citando percorso, e` stato osservato, risulterebbe alcune affermazioni dell’onorevole Marti- viziato da un errore di fondo, quello di nazzoli, che e` molto critico nei confronti aver preferito affidare la riscrittura dei del testo approvato dalla Commissione principi ai rappresentanti eletti in Parla- bicamerale. Il collega Martinazzoli e` fau- mento piuttosto che ad una assemblea tore del centro, ma propone l’abolizione costituente eletta su base proporzionale. A della quota proporzionale, e in questa sua detta di molti, quest’ultima sarebbe stata proposta vedo un fatto positivo... in grado di esprimere con una maggiore aderenza, rispetto agli equilibri determi- ENRICO CAVALIERI. Fa finta ! nati dalla competizione elettorale maggio- ritaria, gli aggiustamenti necessari per GIUSEPPE CALDERISI. Se fa finta, realizzare una riforma coerente con le questo e` un’altra questione, ma non esigenze avvertite nel paese e in sintonia credo. con le mutate condizioni interne ed in- ternazionali. L’obiezione e` stata condivisa dalla de- PRESIDENTE. Onorevole Calderisi, ha stra politica fin dalle prime battute del sforato il tempo a sua disposizione ormai processo riformatore, dal momento che di tre minuti. alleanza nazionale si era apertamente schierata proprio a favore di tale indica- GIUSEPPE CALDERISI. Concludo, si- zione, sicura che essa costituisse il modo gnor Presidente. Come dicevo il collega migliore per affrontare la stagione delle Martinazzoli avverte su Liberal di stare riforme. Sotto il profilo politico va quindi attenti, perche´ – si dice – si rischia « di ricordato che l’attuale percorso non e` inventare il bipolarismo proporzionale, il stato voluto dall’opposizione, ma e` stato centralismo federalista ed il presidenzia- determinato da un rapporto di forza che lismo assembleare, il tutto nel contesto di vedeva la maggioranza parlamentare de- una transizione intransitiva ». Certamente cisamente ostile all’istituzione di una As- sono paradossi, degli ossimori; certamente semblea costituente. vi e` dell’ironia nelle sue parole, ma vi e` Una volta sciolto il problema del me- anche un qualche fondo di verita`. todo, alla destra politica restavano due Dobbiamo sforzarci di migliorare il possibilita`: operare per rendere ancora testo e di trovare un’intesa per una piu` arduo il processo di cambiamento, riforma di profilo piu` alto, che abbia la oppure partecipare al dibattito nella spe- capacita` di superare i dubbi sollevati da ranza che quel processo potesse essere tante parti politiche, che non sono solo condizionato dagli orientamenti culturali quelle che vogliono comunque avversare che ispirano l’azione riformatrice di al- ed affossare la riforma, ma anche di leanza nazionale. Era infatti evidente che quanti vogliono una riforma veramente la scelta di una Commissione parlamen- all’altezza delle esigenze del paese (Ap- tare avrebbe finito per accentuare il peso plausi dei deputati del gruppo di forza delle forze politiche nella stesura del Italia). nuovo assetto costituzionale, se non altro Atti Parlamentari —17— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 a causa degli incidenti di percorso che, diretta del Presidente della Repubblica coinvolgendo di volta in volta i partiti, alla conservazione di modelli reputati da avrebbero potuto riflettersi negativamente piu` parti come superati o comunque non anche sui lavori della bicamerale e quindi piu` adeguati al comune sentire. sul risultato finale di quest’ultima. Inutile Il presidenzialismo, pero`, non rappre- dire che quella preoccupazione si e` rive- senta soltanto uno dei principi istituzio- lata fondata, dal momento che diverse nali piu` significativi della stagione rifor- tensioni hanno contribuito a lasciare matrice, ma costituisce, a parere di al- aperte alcune questioni rinviandone l’ap- leanza nazionale, la condizione necessaria profondimento in questa sede, con ogni per conciliare nell’ambito dell’unita` dello intuibile conseguenza rispetto all’esito Stato la sovranita` nazionale con il raffor- conclusivo, qualora ragioni di schiera- zamento delle autonomie. Personalmente, mento prevalessero sulle questioni di condivido l’opinione di coloro che in principio. termini politici e costituzionali hanno Per sgombrare il campo da equivoci di evidenziato lo stridente conflitto tra la sorta, non sembri superfluo precisare che titolazione della parte seconda della Co- l’interesse di alleanza nazionale anche in stituzione, descritta come ordinamento questa fase del processo costituente, non e` federale della Repubblica, e l’articolazione rappresentato dall’esigenza di ottenere regionale, ribadita, conformemente al ri- una legittimazione da sinistra. Tale que- conoscimento delle autonomie locali pre- stione, infatti, puo` venire sollevata sol- visto nella prima parte del dettato costi- tanto da chi ha scordato le vicende di un tuzionale, dalle nuove disposizioni del recente passato in cui le patenti di legit- testo di riforma. timazione, per usare una metafora di In verita`, l’operazione di maquillage estrema attualita`, erano contingentate e il non convince e sembra voler concedere monopolio nel dispensarle non apparte- piu` alla dialettica politica che non al neva al popolo italiano, ma al partito di rigore scientifico. Si tratta di una opinione maggioranza relativa, che le elargiva personale, ma la vera ricchezza dello esclusivamente a sinistra, con il risultato sforzo riformatore e` costituita da una di rafforzare quest’ultima e di far pagare articolazione gia` esistente e collaudata, il costo dell’operazione alla collettivita`, quella di un sistema di autonomie che come dimostrano i dati sul debito pub- rappresenta l’originalita` istituzionale del blico ed il riferimento temporale che sistema italiano ma che non ha funzio- delimita il periodo di maggiore accelera- nato, tranne in alcuni casi, a causa del zione della crescita di quest’ultimo. suo appiattimento nei confronti dell’orga- Quel che conta per alleanza nazionale nizzazione statuale, di cui ha purtroppo e` riuscire a far comprendere come il ripetuto i limiti e gli errori. Definire presidenzialismo sia gia` nel sentimento di federalista un assetto riconosciuto di au- larghissima parte del popolo italiano, al tonomie differenti e differenziate potra` punto che una esclusione del principio quindi soddisfare esigenze politiche, ma riformatore in questa sede costituirebbe finisce per negare la realta` italiana e la non un rischio per presunte legittimazioni sua identita` sociale, culturale e politica. della destra politica, ma una palese inca- Una ricchezza, quella italiana, in grado di pacita` di interpretare il cambiamento del reggere la sfida piu` difficile per ogni Stato paese collocandolo in un contesto davvero moderno, quella cioe` della competizione europeo e moderno. Si potra` discutere istituzionale. Se e` vero che un’ammini- sulla maggiore o minore ampiezza dei strazione inefficiente genera ingiustizia e poteri presidenziali ed e` evidente quale sia tensioni, allora e` giunto davvero il mo- la nostra posizione in merito, ma risulte- mento di liberare risorse intellettuali per rebbe davvero incomprensibile agli occhi favorire il confronto sui modelli organiz- della pubblica opinione approfittare di zativi; e la diversita` di questi ultimi non tale occasione per sacrificare l’elezione costituira` una minaccia all’unita` nazio- Atti Parlamentari —18— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 nale, ma rafforzera` lo sforzo di ciascuna essere utilizzati contro l’unita` nazionale e autonomia proprio in direzione di un si trasformino in ulteriori opportunita`a interesse comune generale, proteso a rea- vantaggio della riforma dello Stato. lizzare finalmente quello Stato al servizio Ipotizzare, a determinate condizioni, dei cittadini che tutti auspicano. una maggiore liberta` legislativa per le Abbiamo decisamente bisogno di una regioni nell’ordinamento degli enti locali e gamma piu` ricca di soluzioni istituzionali delle relative circoscrizioni, potrebbe co- e tali opportunita` puo` essere offerta la- stituire un ulteriore suggerimento da non sciando maggiori spazi di liberta` alle sottovalutare. In quanto appartenente ad regioni nella riorganizzazione del loro una regione autonoma, poi, mi permetto sistema di autonomie locali. Il dibattito di sottolineare l’opportunita` che l’attuale tra difensori e detrattori dell’ente provin- meccanismo di revisione degli statuti spe- ciali possa prevedere un percorso piu` ciale, ad esempio, non puo` essere risolto semplice, magari consentendo di limitare con una disposizione risolutrice di rango ad una sola deliberazione delle Camere costituzionale, ma potrebbe trovare rispo- l’approvazione di una modifica degli stessi ste diverse secondo le scelte organizzative allorche´ l’iniziativa legislativa sia pro- dei nuovi modelli istituzionali che le mossa dalla regione interessata. Cio` con- regioni intendessero perseguire. Alla sentirebbe di mantenere dignita` costitu- norma costituzionale, quindi, spetterebbe zionale agli statuti di autonomia e di soltanto il compito di indicare come tali conciliare il procedimento di revisione con assetti possano essere ridisegnati, magari la snellezza richiesta dai tempi moderni. attraverso la doverosa previsione del ri- Di qualche ulteriore questione pare corso all’istituto del referendum, ma non doveroso occuparsi al fine di sottoporle al quello di predeterminare all’interno di vaglio dei relatori. Una di queste riguarda uno schema rigido l’assetto delle autono- le leggi tributarie che secondo il progetto mie. E proprio la distinzione tra i modelli al nostro esame verrebbero sottratte alla istituzionali regionali potrebbe costituire competenza dei due rami del Parlamento la base di partenza per una competizione per essere relegate alla stregua di prov- in grado di porre a confronto strade vedimenti di minore importanza, rimessi differenti, ma tutte rivolte a dare risposta alla competenza residuale di carattere ad una richiesta diffusa: maggiore effi- generale. Gia` il professor Bosello, in un cienza nelle pubbliche amministrazioni. appunto giornalistico, meglio di chi parla Certo, il rischio che alcuni modelli ha evidenziato l’anomalia di una tale finiscano per appesantire i vincoli attuali soluzione che rivela, purtroppo, come la esiste. Ma la sanzione, in tal caso, non questione fiscale sia stata considerata potra` che essere riposta nelle mani dei sostanzialmente estranea ai diritti fonda- cittadini, in grado di giudicare sulla base mentali dei cittadini, nonostante costitui- di un confronto molto ampio. Non solo, la sca oggi uno dei punti fondamentali dei sanzione sara` semplificata sul piano po- rapporti tra i cittadini e lo Stato. L’irra- litico anche dalla minore crescita degli gionevolezza di tale soluzione risulterebbe indicatori sociali ed economici di una amplificata dalla previsione di una doppia regione rispetto ad un’altra e, quindi, di lettura per materie od oggetti apparente- un’organizzazione rispetto ad un’altra. mente meno importanti, o comunque di Muove di qui il suggerimento critico a pari dignita`. Riconoscere tale prerogativa rivedere alcune parti del testo dedicato per le norme in tema di telecomunica- alle autonomie, rendendolo piu` agile con zione e escluderla per le leggi tributarie il ricorso a norme di rango costituzionale sembra infatti quanto meno azzardato. che si limitino ai principi e che offrano Una seconda questione riguarda il ri- margini di azione piu` ampi al sistema corso alla decretazione d’urgenza in ma- delle autonomie regionali, in modo che teria tributaria, che sembrerebbe esclusa alcuni argomenti non siano suscettibili di dall’attuale formulazione in positivo della Atti Parlamentari —19— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 norma, ma che meriterebbe una risposta autorevolmente ribadito – si sarebbe do- precisa, almeno nel corso dell’iter parla- vuto impedire piu` correttamente il ricorso mentare, al fine di evitare che nella all’analogia, che costituisce un istituto ben prevista adozione di decreti-legge sul delineato nel sistema legislativo vigente. fronte delle norme finanziarie si finisca Quest’ultima osservazione consente di per ricomprendere anche l’istituzione dei chiudere con l’opportunita` – purtroppo tributi, con buona pace di tutte le disser- trascurata fino a questo momento – che tazioni in tema di statuto del contri- il testo venga sottoposto al vaglio di una buente. Non pare corretto l’atteggiamento commissione scientifica che, nel rigoroso di chi suggerisce un dettato legislativo che rispetto della sostanza dei contenuti, si presta ad equivoci, eludendo la precisa possa suggerire una stesura piu` rigorosa, richiesta di porre fine ad interventi in in modo da evitare che la stagione delle materia fiscale improvvisi ed inaspettati, riforme si apra proprio all’insegna di una che sorprendono i contribuenti, esponen- peggiore qualita` dell’iniziativa legislativa, doli a costi inaspettati e a situazioni soprattutto di quella di rango costituzio- paradossali. nale. Per queste ragioni, ci siamo premurati Alleanza nazionale dunque offre il suo di indicare, nel caso in cui cio` non venisse contributo anche in questa difficile occa- chiarito a dovere, l’esclusione espressa sione, certa com’e` che la capacita`di dalla decretazione d’urgenza dell’istitu- interpretare il cambiamento non puo` oggi zione di nuovi tributi, anche allo scopo di essere disgiunta dalla responsabilita` dei ribadire l’importanza che la destra poli- comportamenti. E quella responsabilita`, tica attribuisce alla questione fiscale, che che alleanza nazionale avverte profonda- meritava certamente una considerazione mente, ci impone di non rassegnarci ad piu` attenta, anche in relazione ai principi un paese immobile, ma di concorrere, che presiedono all’esercizio del potere nell’interesse degli italiani, a disegnare la legislativo. nuova Italia (Applausi dei deputati del Da ultimo, pare corretto sottolineare gruppo di alleanza nazionale). come il dibattito sulla giustizia abbia sortito effetti negativi anche sotto il pro- PRESIDENTE. E` iscritto a parlare filo dell’impianto sistematico del nuovo l’onorevole Palma. Ne ha facolta`. disegno di riforma. Difficilmente com- prensibile, sotto quest’ultimo profilo, ri- PAOLO PALMA. Signor Presidente, col- sulta l’introduzione di una disposizione leghi deputati, adesso che il Parlamento si volta a chiarire la portata ed i limiti delle appresta a riformare la seconda parte norme penali, la cui collocazione nella della Carta del 1948 sento di dover parte seconda sembra palesemente con- riaffermare che questa Costituzione ha traddire i principi dedicati alla materia dato un forte contributo al progresso dalla parte prima ed esclusi dalle modi- sociale e civile della nazione nel cinquan- fiche. Non si tratta certo di un pregiudizio tennio che abbiamo alle spalle. L’attualita` di merito sulla nuova disposizione, ma di dei principi fondamentali e di tutta la una questione di forma volta a sottoli- prima parte dimostra che i costituenti del neare come la Carta costituzionale non 1946-1947 si comportarono come il co- possa essere terra di contesa per l’affer- struttore sapiente della parabola: avendo mazione di principi, anche condivisi e costruito sulla roccia, evito` che la sua casa condivisibili, ma la cui collocazione tra- fosse travolta dalla tempesta. Vada ad essi disce l’amplificazione data piu` a vicende il nostro ricordo grato. d’attualita` che non al rigore scientifico. Quell’edificio non e` crollato; ha solo Quel rigore che pare mancare del tutto, mostrato i segni dei tempi, fisiologiche ad esempio, nella disposizione che vieta crepe affiorate in seguito alle grandi l’interpretazione analogica in materia pe- trasformazioni avutesi nel nostro paese in nale, nel mentre – come qualcuno ha piu` di mezzo secolo, trasformazioni che la Atti Parlamentari —20— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Costituzione ha favorito. Le stesse incisive materia di piu` antico dibattito tra le forze modifiche proposte dalla bicamerale non politiche, almeno fin da quando Pacciardi stravolgono il sistema politico-costituzio- avanzo` la sua proposta presidenzialista. nale che si e` venuto consolidando in Italia Il giudizio sul testo prodotto dalla dal dopoguerra ad oggi. Esse si muovono Commissione e` complessivamente positivo, piuttosto nell’ottica dell’aggiornamento e ma questo non significa che non siano della codificazione di comportamenti che necessarie correzioni significative per cor- fanno gia` parte della costituzione mate- rispondere alle esigenze di semplicita`, di riale. efficacia e di chiarezza delle norme, tali Con questa premessa possiamo percio` da assicurare un equilibrio armonico tra affermare di sentirci un po’ meno archi- gli organi costituzionali. Sara` bene, percio`, tetti rispetto a Giorgio La Pira il quale, che le Camere, le sole titolari del potere l’11 marzo 1947, confesso` in quest’aula il costituente, possano esaminare con atten- suo stato d’animo, quello di un architetto, zione il testo; che ogni parlamentare possa appunto, che guarda all’edificio crollato portare il suo contributo di riflessione per per ricercare le cause del crollo e all’edi- migliorarlo; che il dibattito, signor Presi- ficio futuro « con il desiderio di evitare le dente, si svolga senza strozzature e senza debolezze costitutive del precedente e di gli stucchevoli ricatti – dei quali ha dare ad esso solide basi, robusti muri parlato il collega Di Capua – di buttare maestri ed il degno coronamento di una tutto per aria; che non si confonda la volta ». stesura della seconda parte della Costitu- Per La Pira erano falliti sia il tipo di zione con una gara di velocita`. Cio` perche´ costituzione statalista che il fascismo saremo giudicati non per qualche mese in aveva elaborato in modo frammentario piu` o in meno, ma per la sapienza del ma con coerenza, sia lo Statuto albertino, nostro lavoro, per aver costruito sulla caratterizzato da un eccesso di individua- roccia anziche´ sulla sabbia. lismo. Noi ci troviamo in una situazione Le correzioni che auspico ai fini di un affatto diversa; ci troviamo di fronte ad piu` armonico equilibrio tra poteri riguar- una Carta parzialmente inadeguata non dano in particolare i rapporti tra il per cause intrinseche, strutturali, ma per Presidente eletto a suffragio universale cause esterne, storiche. Cio` significa che la diretto e il Primo ministro, anch’egli Costituzione deve essere modificata ed dotato di analoga investitura. Si tratta di adattata alle nuove circostanze, nel ri- correzioni che vanno in senso opposto a spetto dei principi fondanti della Repub- quelle appena delineate dal collega Cal- blica e dei suoi presupposti etico-politici. derisi. In altre parole, non basta aver E` questa la posizione sostenuta negli respinto l’ipotesi del cosiddetto semipre- ultimi mesi da un altro nostro maestro, sidenzialismo francese, con il quale la Giuseppe Dossetti, ingiustamente dipinto, democrazia italiana farebbe alcuni passi invece, come un ottuso conservatore; ed e` indietro, ne´ basta avere escluso dal nostro questa la posizione dei popolari. orizzonte l’innaturale presidenzialismo Il compito che ci attende non puo` pero` americano o il discutibile modello israe- essere considerato di secondaria impor- liano. Tutto questo rischia di essere un tanza, tanto piu` che vi e` bisogno di buon risultato a meta` se non si chiarisce vigilare per impedire che forze sempre in meglio che il titolare effettivo del potere agguato possano introdurre stravolgimenti di indirizzo politico e delle funzioni di sia per quanto riguarda la forma di Governo e` il Primo ministro, secondo la Governo sia con riferimento ai temi de- grande tradizione che prevale in Europa, licati della giustizia e dell’indipendenza in varie forme assimilabili l’una all’altra: della magistratura. da Londra a Madrid, da Vienna a Stoc- Vorrei soffermarmi, in particolare, sui colma, da Bonn a Dublino; se non si temi relativi al circuito Parlamento-esecu- chiarisce, cioe`, che il Presidente della tivo-Capo dello Stato, che costituiscono la Repubblica e` l’alto magistrato, il garante Atti Parlamentari —21— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 dell’unita` nazionale e della Costituzione, il cazioni univoche degli elettori ed in pre- cotitolare del solo potere di indirizzo in senza di gruppi parlamentari l’un contro materia di politica estera e di difesa: due l’altro armati. campi tipicamente bipartisan, strettamente La tragedia di Weimar costituisce an- connessi all’unita` nazionale, nei quali gia` cor oggi un duro, illuminante monito per oggi, peraltro, il Capo dello Stato agisce tutti i democratici. In quella Costituzione, autorevolmente ed in modo rilevante. prototipo della categoria semipresiden- Con questi paletti e, naturalmente, con ziale, confluivano – ce lo ha spiegato regole, tutte da costruire, che eliminino i Mortati – elementi del tipo presidenziale, rischi antidemocratici insiti nell’influenza parlamentare e a premier, ma nella realta` del sistema informativo (da questo punto il costituente tedesco del 1919 si era di vista, quella delle elezioni del 1994 non dimostrato particolarmente sensibile nel e` stata una bella pagina), si puo` affermare dare maggior peso all’esigenza di conferire che il voto-beffa della lega nella bicame- un vasto e saldo potere ad un capo, il rale sia stato in un certo senso provvi- cancelliere, « fornito del prestigio prove- denziale, perche´ un Presidente eletto di- rettamente dal popolo puo` meglio rappre- niente dal trovarsi alla testa delle forma- sentare l’unita` di una Repubblica che, zioni politiche uscite vittoriose dalla gara contemporaneamente, potenzia le autono- elettorale ». A questo capo fu affiancato mie con soluzioni di tipo federale. A un altro capo, designato direttamente dal questo Presidente – ecco il senso di un popolo, con il risultato di introdurre articolo aggiuntivo da me presentato – nell’ordinamento « un dualismo piu` spic- affidiamo volentieri la facolta` di nomi- cato di quello caratteristico della forma nare, come gia` fa l’attuale Capo dello monarchico-costituzionale ». Ma – ecco la Stato, un certo numero di senatori a vita, conclusione per noi importante del grande suggerendo l’esclusione dei personaggi che costituente del 1947 – « le disarmonie abbiano fatto o facciano parte del ceto derivanti dalla eterogeneita` dei congegni politico. predisposti dalla Costituzione avrebbero Senza quei « paletti », invece, non si potuto venire, in pratica, almeno in parte puo` negare il rischio di una diarchia eliminate da una salda distribuzione delle conflittuale, pericolosa per la stabilita`ela forze politiche e dalla possibilita` conse- credibilita` delle istituzioni. Ho pero` fidu- guente di pronunce relativamente univo- cia che il Parlamento sapra` trovare le che e sufficientemente indicative di orien- soluzioni piu` limpide e coerenti, rivol- tamenti determinati ». gendo la sua attenzione al funzionamento Nel crollo della Repubblica di Weimar dei sistemi semipresidenziali europei nei ebbe, insomma, un ruolo di primo piano quali l’elezione diretta del Capo dello –e` ormai giudizio consolidato – il si- Stato non ha dato luogo ne´ a degenera- stema elettorale proporzionale, che con- zioni plebiscitarie ne´ a conflitti istituzio- sentı` il dilagare rissoso dei partiti e delle nali paralizzanti. fazioni a danno dei poteri legittimi del A ben vedere, pero`, c’e` un’altra con- Reichstag e dello stesso presidente del dizione per il buon funzionamento della Reich, al quale veniva di fatto impedita diarchia: essa presuppone una piu` decisa una seria scelta del cancelliere. sterzata maggioritaria, nel senso che il Il costituente italiano del 1998 ha il conflitto tra il Presidente e il Primo dovere di tenere ben presente questo ministro o la deprecabile subordinazione scenario nel momento in cui si accinge a di quest’ultimo saranno probabili se dalle disegnare un suo originale sistema semi- urne non usciranno risultati chiari sulle presidenziale, perche´ oggi l’alternativa, piu` maggioranze che dovranno governare il che tra parlamentarismo e presidenziali- paese, se venisse cioe` data al Capo dello smo, e` tra democrazia maggioritaria e Stato la facolta` di intervenire nella for- democrazia proporzionale, soprattutto nel mazione del Governo in assenza di indi- nostro paese. Atti Parlamentari —22— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Rispetto all’impianto che ho cercato di Sarebbe un modo, questo, per rendere delineare, il testo della bicamerale con- ancor piu` esplicito quanto prevede la tiene alcune ambiguita` e contraddizioni, lettera b) dell’articolo 66 (il Capo dello che sara` bene rimuovere senza che questo Stato « nomina il Primo ministro tenendo significhi ridurre i poteri del Capo dello conto dei risultati delle elezioni della Stato a quelli di un notaio, perche´ anche Camera dei deputati ») e per favorire una soluzione del genere sarebbe perico- quella bipolarizzazione che quasi tutte le losa, in stridente contraddizione con l’in- forze politiche dicono di ritenere un vestitura popolare. obiettivo da perseguire con maggiore de- Da questo punto di vista destano per- terminazione. plessita` i punti d) ed e) del nuovo articolo Sulla base della stessa logica ho avan- 66, che danno al Presidente della Repub- zato la proposta di una norma costitu- blica rispettivamente la facolta` di chiedere zionale « anti-ribaltone » o meglio, come al Primo ministro di presentarsi alle preferisco chiamarla, « anti-trasformisti- Camere per verificare la sussistenza del ca ». rapporto di fiducia ed il potere di auto- Un emendamento aggiuntivo all’arti- rizzare la presentazione alle Camere dei colo 70, firmato come il precedente anche disegni di legge del Governo. dai colleghi popolari Bianchi, Niedda e Si tratta di norme destinate alla de- Pepe, prevede che il Presidente della suetudine nel caso (che tutti noi auspi- Repubblica sciolga la Camera (o le Ca- mere) qualora si costituisca una maggio- chiamo) di ordinati e leali rapporti tra ranza diversa da quella elettorale, non Capo dello Stato e Primo ministro, ovvero prima di sei mesi e non oltre dodici mesi a dar luogo a pericolosi conflitti o frizioni; dalla formazione del nuovo Governo. norme che sembrano essere state intro- Immagino le obiezioni a queste due dotte per motivi di bandiera dopo la proposte, a cominciare da quella per cui saggia decisione di non affidare al Presi- non e` opportuno inserire nella Costitu- dente della Repubblica, come invece av- zione vincoli di tipo elettorale. Ma in viene in Francia, la Presidenza del Con- proposito voglio ricordare quanto ha siglio dei ministri. scritto il senatore Salvi, relatore sulla Un’altra norma poco comprensibile ed forma di governo e sulle pubbliche am- ambigua in un testo che affida chiara- ministrazioni: « Cio` che si puo` sicura- mente al Governo la direzione della po- mente affermare, sulla base dell’espe- litica nazionale e` quella che prevede le rienza storica e della comparazione inter- dimissioni del Governo all’atto dell’assun- nazionale, e` che un sistema semipresiden- zione delle funzioni da parte del Presi- ziale difficilmente puo` convivere, pena dente della Repubblica, un’aggiunta mal- rischi e squilibri, con un sistema elettorale destra che rischia di aprire la strada ad che mantenga la frammentazione partiti- elezioni anticipate anche sulla base di un ca ». capriccio del Capo dello Stato. Per mi- Non ci manchi percio` il coraggio del- gliorare la chiarezza e la coerenza mag- l’innovazione – colleghi, ancorando questa gioritaria del nuovo impianto costituzio- nuova seconda parte della Costituzione ad nale, le Camere dovrebbero, a mio avviso, un’indicazione maggioritaria netta, poiche´ fare anche qualcosa di piu` . Personalmente si tratta di un requisito fondamentale per ho proposto, con un emendamento ag- la stessa sopravvivenza del sistema. giuntivo all’articolo 74, che ci si candidi Essa ha una piu` generale, forte moti- alla carica di Primo ministro attraverso vazione che si compendia, a mio giudi- dichiarazione di collegamento con i can- zio... didati alle elezioni alla Camera dei depu- tati, fermo restando il potere formale di nomina da parte del Presidente della PRESIDENTE. Onorevole Palma, do- Repubblica. vrebbe concludere. Atti Parlamentari —23— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

PAOLO PALMA. Mi avvio alla conclu- persino l’approvazione dei timidi progetti sione, Presidente, solo due minuti ! di decentramento amministrativo avanzati da Marco Minghetti e Carlo Farini. PRESIDENTE. Non le posso concedere Oggi il sud deve dare prova di sapersi due minuti; cerchi di sintetizzare. cimentare nella sfida federalista, con la consapevolezza che autogoverno, autosuf- PAOLO PALMA. Avevo intenzione di ficienza finanziaria, responsabilita` nelle consegnare una parte scritta. decisioni di spesa richiedono una societa` Dicevo che la motivazione si compen- civile piu` robusta ed una piu` forte ten- dia nel dovere di sradicare la storica sione morale nelle classi dirigenti. malapianta del trasformismo e quei com- portamenti politici che di recente vanno PRESIDENTE. La prego di concludere, sotto il pittoresco nome di « inciuci ». onorevole Palma. A questo punto, signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione di considerazioni integrative PAOLO PALMA. Signor Presidente, col- del mio intervento in calce al resoconto leghi deputati, quest’ultima riflessione mi stenografico della seduta odierna. induce ad affermare che il lavoro che stiamo per compiere e` importante e ne- PRESIDENTE. La Presidenza lo con- cessario, ma che sbaglieremmo se alla sente. riforma volessimo attribuire facolta` tau- maturgiche. Non possiamo non condivi- dere il monito che Jemolo lancio` nella PAOLO PALMA. Signor Presidente, col- meta` degli anni sessanta, quando in Italia leghi deputati, come parlamentare della si comincio` a parlare di riforme costitu- Calabria e del Mezzogiorno d’Italia non zionali. Egli avvertiva che sarebbe stata potrei concludere quest’intervento senza ingenuita` attribuire un valore determi- almeno accennare al federalismo pros- nante per lo sviluppo di uno Stato alla sua simo venturo. Carta costituzionale, perche´ buoni citta- Il federalismo, o regionalismo raffor- dini, buoni amministratori, una classe zato che sia, potra` costituire per il Mez- politica degna possono far procedere nel zogiorno una grande opportunita` se, come miglior modo un paese che abbia una credo, andra` in porto nella versione so- Costituzione imperfetta od anche sia privo lidaristica e cooperativa. di una Carta costituzionale; viceversa l’ot- E` questo lo stato d’animo di quanti si tima Carta costituzionale non puo` impe- battono per un riscatto vero, certo, defi- dire disordine e decadenza. Una demo- nitivo, dalle sue storiche arretratezze. crazia non vive ma e` destinata alla dege- E` questa la linea delle forze riforma- nerazione se non puo` contare... trici memori delle battaglie meridionaliste, condotte nel segno del federalismo, fin dai primi anni del secolo, dal pugliese Gae- PRESIDENTE. La prego, onorevole tano Salvemini, dal siciliani Luigi Sturzo, Palma. dall’irpino Guido Dorso. In anni piu` recenti le classi dirigenti PAOLO PALMA. ... su buoni cittadini, meridionali culturalmente piu` attrezzate e buoni amministratori, una classe politica desiderose di spezzare il predominio di degna. vecchie, arrugginite clientele – penso al calabrese Antonio Guarasci – hanno scommesso sulla possibilita` reale che il PRESIDENTE. Onorevole Palma, le ci- Mezzogiorno possa fare finalmente da se´. tazioni sono belle ma tolgono tempo al E` venuta meno l’obiezione antiautono- pensiero originale di chi le esprime. mistica fondata sull’arretratezza del sud, E` iscritto a parlare l’onorevole Cava- che subito dopo l’unita` d’Italia impedı` liere. Ne ha facolta`. Atti Parlamentari —24— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

ENRICO CAVALIERE. Signor Presi- Non e` con le leggi elettorali o con la dente, colleghi deputati, dopo un anno magistratura che fermerete la lega; non di dall’entrata in vigore della legge istitutiva certo con le riforme minimali. Avete della Commissione bicamerale, siamo ar- scelto la strada della bicamerale perche´ rivati alla discussione in aula del testo che era quella che garantiva il minor rischio questa Commissione ha elaborato. Un possibile per questo sistema; avete espres- anno durante il quale il dibattito e` rima- samente impedito che si mettesse mano sto strettamente legato agli argomenti che alla prima parte della Costituzione, perche´ i nuovi padrini costituenti hanno affron- volevate che nulla cambiasse. Perfino il tato incontrandosi in una grande sala di lucchetto della Costituzione, l’articolo 138, un grande palazzo in Roma, distante anni e` rimasto immutato; non e` stata prevista, luce dai luoghi reali della quotidianita`, nemmeno per il futuro, la possibilita`di quelli che si trovano al piano terreno, riformare la Costituzione italiana attra- dove vivono ed operano i popoli. Ne e` verso l’assemblea costituente. E` chiaro che scaturito un risultato che lascia del tutto per voi il popolo non ha nessun diritto di indifferenti, nella loro profonda insoddi- decidere, nemmeno quello di indicare i sfazione, i cittadini, che probabilmente principi del tipo di ordinamento statuale avevano gia` lasciato ogni speranza, ma che si vuol dare. Per loro decidono i anche gli operatori istituzionali del livello padrini costituenti. regionale, provinciale e comunale che, Ecco le grandi riforme, con il titolo: magari per convinzione dottrinale, ave- Ordinamento federale della Repubblica, vano sbandierato questa ventata di rinno- ovvero « federalismo all’amatriciana ». vamento che invece odora del chiuso di Ecco l’articolo 58, in base al quale 31 queste vecchie stanze. competenze – dico 31 ! – rimangono in Ricordo quando la lega comincio`a esclusiva allo Stato centrale, con in piu`la parlare, o meglio a riparlare di federali- spada di Damocle della possibilita`di smo. Ricordo lo scherno, le accuse di intervento dello Stato anche sulle compe- egoismo o, ancora peggio, di razzismo. tenze delle regioni, che vengono ridimen- Adesso, almeno a parole, federalismo fa sionate nel timore che possano assumere rima con buonismo; centralismo e stata- piu` forza contrattuale e conseguente po- lismo, i nemici storici della lega, sono tere legislativo. Ecco l’articolo 55: il pas- nell’immaginario collettivo sinonimi di saggio fondamentale che stabilisce che inefficienza e profonda ingiustizia, quindi Roma e` la capitale della Repubblica; non termini carichi di negativita`. Adesso sono se ne era accorto nessuno ! Poi c’e`la tutti federalisti, con le opportune ma strabiliante invenzione del cosiddetto fe- ridotte eccezioni, antistatalisti ed anticen- deralismo fiscale, che prevede che le tasse tralisti, sempre con le dovute eccezioni. I continuino ad essere pagate a Roma la cattivi sono i secessionisti. quale, bonta` sua, ne restituisce il 50 per Secessione viene dal verbo secedere, cento dopo aver detratto una quota per gli ovvero distaccarsi, ovvero prendere atto interessi passivi del debito pubblico, una che, a fronte dell’impossibilita` per il po- quota non precisata per interventi speciali tere costituito di essere anche potere nelle aree del Mezzogiorno ed un’altra costituente e quindi di autoriformarsi, i quota, anch’essa non precisata, per costi- popoli attraverso una loro rappresentanza tuire un fondo di perequazione a favore politica vanno all’incasso nei confronti di delle aree depresse, leggasi Mezzogiorno. questo Stato. Il titolo di credito vantato e` A conti fatti, sicuramente alle regioni, alle di una consistenza che si e` accresciuta in province e ai comuni della Padania con- modo direttamente proporzionale alle viene l’attuale incertezza dei miseri tra- mancate risposte, alle ingiustizie, al com- sferimenti rispetto alla drammatica cer- portamento marcatamente coloniale che tezza di un cinquanta per cento di zero questo Stato ha con arroganza imposto ai che, dove la gente e` abituata a far tornare popoli della Padania. i conti, e` uguale a zero ! Atti Parlamentari —25— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

La nostra proposta – non accolta – toposto al referendum popolare ? Sono prevedeva che le competenze esclusive pronto anch’io a fare una scommessa: i dello Stato fossero ridotte al minimo, popoli della Padania lo bocceranno ! ossia la politica estera con esclusione dei Certo, voi direte che la maggioranza degli rapporti economici e di quelli con italiani lo ha approvato e non dubito che l’Unione europea che non puo` essere dalle regioni del Mezzogiorno otterrete considerata estero in proiezione; la giu- ampi consensi, come abbiamo appena stizia; la sicurezza e la difesa nazionale. ascoltato. Vi troverete pero` con un vecchio Ce ne sarebbero gia` in abbondanza di testo costituzionale, delegittimato dall’ap- compiti da svolgere per dimostrare di provazione del nuovo testo da parte delle essere uno Stato giusto che garantisce Camere, e con una parte dell’Italia, la uguaglianza davanti alla legge di tutti i Padania, che non accetta la vostra pro- cittadini; di essere uno Stato che tutela la posta. E ancora una volta, in modo molto sicurezza senza trasformarsi in ricettacolo piu` netto, piu` definito, la questione Pa- di tutte le organizzazioni malavitose o dania risultera` irrisolta ! C’e` un’intera terroristiche che circolano nel mondo. societa`, composta dai popoli della Padania Abbiamo chiesto inutilmente la piena che non si sente piu` rappresentata da attribuzione ai comuni, e in alternativa questo Stato; una societa` sempre rispet- agli enti territoriali, della potesta` imposi- tosa delle leggi, da sempre, anche quando tiva e del prelievo fiscale; l’introduzione avvertiva che erano ingiuste; una societa` del principio secondo il quale la percen- che questo Stato ha erroneamente cercato tuale massima della pressione fiscale non di omologare, imponendo l’italianita`, o puo` superare quella della media europea: meglio la romanita` e la meridionalita` niente di tutto questo ! Niente di niente ! quali modelli positivi da replicare. Una Avete detto di no al referendum di auto- societa` che non puo` piu` accettare le determinazione, il solo modo che gli Stati regole imposte dai burocrati della Magna hanno per essere legittimati dai popoli, Grecia, perche´ non le capisce e non le unici depositari della sovranita` irrinuncia- vuole capire ! Questa societa` ha gia` bile che possono consegnare in affida- emesso il suo verdetto di colpevolezza nei mento ad un organismo statale, ma che – confronti della vostra azione gattoparde- proprio attraverso l’arma democratica del sca, sempre e comunque – non mi stan- referendum – possono usare, riappro- chero` mai di ripeterlo – a strenua difesa priandosene, quando lo Stato non rispetta di uno Stato e di tutti i suoi apparati, il patto, il foedus. alcuni dei quali non accettano di scom- Complimenti per il risultato, ottenuto parire per passare definitivamente le con- dovendo guardare con un occhio alla segne agli organismi territoriali; altri di stabilita` di Governo e con l’altro al ridimensionarsi per essere strumento del- raggiungimento della quota di consenso l’organizzazione della societa` e non mero necessario al cammino delle cosiddette apparato, la cui funzione oltre che fun- riforme. Peccato che questi equilibrismi, zionalita`, resta tutta da dimostrare. che tanta soddisfazione devono aver dato Abbiamo assistito nei giorni scorsi alla al presidente della Commissione, D’Alema, battaglia forse vinta sul terreno istituzio- siano destinati a rimanere un esercizio di nale ma certamente perso sui campi fertili sapiente e fragile tessitura politica – a delle nostre campagne, del ministro Pin- sentire le dichiarazioni di Cossutta – to-De Curtis, come e` stato definito, con senza riscuotere entusiasmo al di fuori del amara ironia, dal collega Borghezio. Il ristretto club dei soliti noti. Ammettendo ministro si e` presentato con tutta l’arro- pure che il bookmaker Mussi vinca la ganza della classe politica meridionale, scommessa, cioe` che le Camere approvino che questo Stato ci ha insegnato a cono- un testo che certamente non sara` rivolu- scere, per difendere posizioni indifendibili, zionario rispetto a quello oggi in discus- per coprire verita` che farebbero scandalo sione, cosa succedera` quando verra` sot- e vanno taciute per ragion di Stato, come Atti Parlamentari —26— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 la supermazzetta della Federconsorzi uti- MARCO BOATO. Relatore sul sistema lizzata per pagare i carrozzoni sindacali delle garanzie. Credo che questo non si del mondo agricolo ! Un ministro che non possa dire ! Non si puo` dire che da questi dovrebbe piu` esistere in considerazione banchi sia partito l’ordine di uccidere del fatto che i cittadini si erano espressi, Falcone ! Credo che questo non si possa mediante referendum, per l’abolizione del dire ! Ministero dell’agricoltura! E` bastato poco, una delle solite partite delle tre tavolette ENRICO CAVALIERE. Niente bombe, per far sı` che nulla accadesse: si e` niente terrorismo, sarebbe troppo comodo semplicemente cambiato il nome del Mi- per voi, troppo facile, collega Boato ! nistero, lasciando invariate tutte le fun- Ci sono strumenti molto piu` forti, che zioni, tutti i funzionari e i dirigenti che lo trovano facile consenso e presa indelebile (Commenti del deputato Boato). Ho parlato abitano ! Siete tutti colpevoli e lo siete dei tuoi amici, Boato. maggiormente ora perche´ affrontate il E` bastato ricordare ai nostri popoli chi problema, ancora una volta, con lo spirito sono e da dove vengono, in poche parole di reprimere anziche´ dialogare, dispo- lavorare intensamente sul nostro territo- nendo affinche´ tutta la questione venga rio, nelle nostre nazioni, per far rinascere posta come un problema di ordine pub- un’identita` forte, mai sopita, nonostante blico. un piano sistematico tendente alla crea- Abbiamo ben capito chi ha ispirato e zione del popolo italiano, entita` fumosa quale scopo abbiano le relazioni dei co- che non esiste e non esistera` mai. siddetti servizi segreti italiani sul « peri- Dovete prenderne atto, dovete arren- colo di secessione ». Abbiamo imparato a dervi all’evidenza del diritto internazio- conoscerli bene, questi servizi, e forse li nale e prevedere che non solo i diritti avremmo conosciuti meglio, e li conosce- dell’individuo vengano riconosciuti e ga- rebbero meglio soprattutto i cittadini, se rantiti, ma anche i diritti dei popoli. non si fosse provveduto ad « incasinare » Leggete con serenita` i dati che vengono gli archivi del Ministero dell’interno af- dalla mia terra, dati che parlano di un finche` solo gli addetti potessero mettervi rifiuto convinto di questo Stato, ma non mano. cercate di distorcere il vero significato di Non vi sono, cari colleghi, analogie con tale sentimento. Non e` egoismo, non e` il 1968, se non per la forte tensione che ottuso iperattivismo lavorativo, non e` sem- si avverte nella societa` padana; ma e`la plice protesta. E` voglia di liberta`, e` voglia tensione dei padri di famiglia, dei lavo- ed orgoglio meritato di sentirsi cittadini ratori autonomi e dipendenti, di chi ha la europei prima ancora che l’Europa nasca responsabilita` concreta di garantirsi un e nemmeno forse del tipo di Europa che futuro e garantirlo alle nuove generazioni. sta nascendo. E` anche una sana invidia Non sono le motivazioni ideologiche di nei confronti di quei popoli che dai loro figli viziati di ricche e potenti famiglie, governi hanno ricevuto promesse che sono niente a che vedere con gli anni in cui da state mantenute: pensiamo agli scozzesi, questa aula e da questi banchi partivano ai gallesi, ai catalani ed ai siciliani, popolo le disposizioni che armarono le mani di quest’ultimo che gode, a Costituzione ita- quei giovani che per questo motivo adesso liana vigente, di privilegi negati ad altri. volete e dovete perdonare. Non accetteremo mai di sacrificare in Niente a che vedere nemmeno con nome dell’unita` nazionale l’economia dei anni piu` recenti in cui, sempre da questa nostri popoli, la nostra cultura e la nostra aula e da questi banchi, partirono gli legittima aspirazione all’autogoverno. E` ordini per l’uccisione di Falcone; vedi caso illuminante a tal proposito quanto pre- poi, a brevissima distanza, si sciolse il vede la Dichiarazione dei principi di nodo per l’elezione del Presidente della diritto internazionale concernenti le rela- Repubblica italiana. zioni amichevoli e la cooperazione in Atti Parlamentari —27— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 accordo con la Carta delle Nazioni Unite PRESIDENTE. Mi auguro che lei si sia – risoluzione 2625 dell’Assemblea gene- reso conto della gravita` di alcuni passaggi rale delle Nazioni Unite del 24 ottobre delle sue affermazioni. Me lo auguro 1970: « Ogni Stato ha il dovere di pro- sinceramente. muovere azioni individuali o separate al fine di realizzare il principio di egua- ENRICO CAVALIERE. Ho il testo glianza dei diritti e della autodetermina- scritto e come tale lo consegno all’Assem- zione dei popoli. L’istituzione di uno Stato blea. indipendente e sovrano, la libera associa- zione o l’integrazione in uno Stato indi- PRESIDENTE. Ognuno e` responsabile pendente o il costituirsi di qualunque delle sue azioni e dei suoi comportamenti istituzione politica liberamente decisa da di fronte alla propria coscienza e di fronte un popolo, costituiscono altrettanti modi al paese. di attuare il principio di autodetermina- zione da parte di quel popolo. Nulla e` ENRICO CAVALIERE. Al mio popolo, inteso ad incoraggiare o autorizzare non di fronte al paese ! azioni di smembramento totale o parziale dell’integrita` territoriale o dell’unita` poli- CESARE SALVI, Relatore sulla forma tica di uno Stato indipendente e sovrano di governo e sulle pubbliche amministra- che rispetti i diritti di uguaglianza e di zioni. Ma quale popolo ! Ma cammina ! autodeterminazione dei popoli ». Per un’ovvia proprieta` transitiva, si puo` ENRICO CAVALIERE. Il popolo vene- dunque affermare che il diritto interna- to ! zionale non sancisce l’indivisibilita` terri- toriale di quegli Stati che, come l’Italia, CESARE SALVI, Relatore sulla forma non garantiscono l’esercizio del diritto di di governo e sulle pubbliche amministra- autodeterminazione dei popoli. zioni. Vallo a dire a Venezia che ti hanno La storia si ripete e la storia e` fatta di « trombato » anche al consiglio comunale ! Stati che nascono e Stati che muoiono, Stati che si compongono e Stati che si MASSIMO D’ALEMA, Presidente della dividono, con fini che comunque mutano Commissione parlamentare per le riforme per adattarsi e configurarsi ai popoli che costituzionali. Cialtrone ! vivono in determinati territori. Popoli che, invece, non muoiono mai, nonostante la CESARE SALVI, Relatore sulla forma storia ci abbia fatto conoscere drammi di governo e sulle pubbliche amministra- olocaustici ed oppressioni di ogni genere. zioni. Il tuo popolo ! Nemmeno al consi- Noi riuscirete a cancellarci, non riu- glio comunale di Venezia sei riuscito a scirete ad omologarci nella vostra italia- farti eleggere ! nita`: rivendico il diritto del popolo veneto di associarsi liberamente con i popoli PRESIDENTE. E` iscritto a parlare fratelli della Padania e di autogovernarsi; l’onorevole Meloni. Ne ha facolta`. rivendico il diritto all’autodeterminazione del mio popolo ! GIOVANNI MELONI. Signor Presi- PRESIDENTE. Onorevole Cavaliere, lei dente, se mi consente un’osservazione sa meglio di me che l’articolo 68 della forse poco aulica e curiale, mi pare che in Costituzione vigente e` tale da impedire a questa discussione, almeno fino a questo chiunque, a maggior ragione a me, il punto, ci troviamo in una situazione che sindacato sul contenuto del suo inter- definirei un po’ strana. vento, che mi guardo bene dal fare. Chi e` presente in questa sede, mentre interviene, sottolinea l’importanza di que- ENRICO CAVALIERE. Ci manchereb- sta discussione, quasi la storicita` del- be ! l’evento. Allo stesso tempo chi sta qui e Atti Parlamentari —28— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 soprattutto chi sta fuori di qui, leggendo maltrattata e vituperata. Egli pero` dimen- i giornali e seguendo i mezzi di comuni- tica che se oggi, insieme all’onorevole cazione di massa, ha la sensazione che la Cavaliere, puo` parlare a proposito – ed partecipazione di questa Camera a questo anche un tantino a sproposito – di liberta` evento storico sia molto limitata e, senza e di autodeterminazione, lo deve in buona soffermarsi su questo dato con accenti di misura a quegli uomini e quelle donne carattere moralistico, che sono assoluta- che allora presero le armi schierandosi mente fuori luogo, credo sia necessario in dalla parte giusta. qualche modo cercare di capire perche´vi Caduta del fascismo, dicevo, Resi- sia una partecipazione cosı` inversamente stenza, scelta della forma repubblicana, proporzionale alla dichiarata importanza avvio di un sistema politico democratico: dell’evento. insomma, la necessita` di una ricerca che Non credo – proprio perche´ non voglio inventasse tutto, che desse sostanza e fare del moralismo e perche´ ne sono forma alle scelte che, a loro volta, trae- assolutamente convinto – che si tratti di vano origine dall’incontro e dal confronto neghittosita` od ignavia da parte di depu- di culture e di concezioni diverse. Culture tati, i quali, secondo questa interpreta- e concezioni, pero`, vive, operanti incisiva- zione, dovrebbero ritrarsi di fronte al mente sul e dentro il corpo sociale. compito forse piu` importante che capitera` Certo, si puo` sottolineare che era loro di affrontare nel corso del mandato. anche incontro e scontro di personalita` Si tratta inoltre di deputati che, nella grandi, presenti allora, forse, in quantita` stragrande maggioranza, sono donne ed maggiore di quanto oggi non sia; perso- uomini che dimostrano ogni giorno di non nalita` grandi non solo per naturale atti- essere affatto indolenti, ma di lavorare a tudine, ma diventate tali proprio in fun- pieno ritmo. zione della drammaticita` degli eventi con Ieri pero`mie` sembrato di cogliere un cui la storia della prima meta` del secolo accento pessimistico nella relazione del- breve li aveva costretti a misurarsi. l’onorevole D’Alema, il quale ha ricordato Ma i toni grigi della politica oggi non il clima di tensione morale e politica della sono dovuti solo alle ovvie diversita` della Costituente del 1947 ed ha poi sconsola- storia. A me pare che vi sia una specifica tamente concluso che oggi la politica e` piu` ragione politica che toglie colore e sfuma grigia. Credo che l’onorevole D’Alema tutto nel grigio e che sia la stessa ragione abbia ragione. Mi sembra che i tempi nei per la quale la discussione che stiamo qui quali ci si muove non siano esaltanti, fino svolgendo non ottiene altro se non una al punto che il maggior centro di potere, debole partecipazione ed un’attenzione la piu` grande economia finanziaria del che io credo inadeguata. mondo in questi giorni e` bloccata perche´ La ragione specifica che mi pare si impegnata a risolvere i problemi che possa sottolineare consiste nel fatto che il derivano dagli amori del giovane Clinton... problema della revisione costituzionale viene affrontato in modo assai pragmatico ELIO VELTRI. Che non e` il giovane e ridotto a terreno di confronto della Werther ! politica quotidiana. A me pare che in tutti questi mesi la GIOVANNI MELONI. Che non e` Wer- discussione che vi e` stata intorno a questi ther, ma Clinton ! temi metta in evidenza come vi sia stata Vengo al grigiore di casa nostra, che una commistione tra politica quotidiana sara` anche determinato dalle condizioni ed esercizio di un potere che, sebbene storiche, dal fatto che non si possono fare costituito, esercita funzioni costituenti. paragoni tra la situazione odierna e quella Io credo che questa commistione sia del dopoguerra, con la caduta del fasci- molto pericolosa e credo che, innanzitutto, smo e con la Resistenza, che ieri, nell’in- ad essa debbano attribuirsi le scelte – tervento dell’onorevole Lembo, e` stata cosı` alcune poco chiare, altre francamente Atti Parlamentari —29— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 pasticciate, altre del tutto da respingersi – mento; non credo lo sia in genere, non che stanno nel testo della bicamerale. credo lo sia in questo caso. Si osservi che Sempre l’onorevole D’Alema ricordava nel paese nel quale piu` vorticosamente e un fatto che a me pare incontestabile e profondamente si manifestano i cambia- cioe` che di esigenza di riforme costitu- menti, gli Stati Uniti, quella e` la situa- zionali si parla da circa vent’anni e, se si zione nella quale si e` meno proceduto ad fa riferimento a posizioni dottrinali adeguamenti di carattere costituzionale. espresse da piu` parti, anche da piu`di Personalmente credo che l’impellenza del- vent’anni. Ma questa circostanza non l’innovazione nelle istituzioni, come tutti spiega affatto perche´ oggi e non prima si sappiamo, anche se il trascorrere del sia giunti a portare in un’aula parlamen- tempo tende a farcelo dimenticare, sia tare un progetto che non mi sentirei di dovuta ad una traumatica crisi del sistema definire organico, ma che certo e`un politico, in cui peraltro il paese versa progetto ampio di revisione costituzionale. ancora, determinata dalla clamorosa in- Le ragioni che avevano condotto all’in- controvertibile dimostrazione, sotto gli oc- sediamento della Commissione Bozzi, per chi di tutti i cittadini, che le classi esempio, al messaggio del Capo dello Stato dirigenti del paese hanno piegato ogni nel 1991 e alla susseguente discussione regola istituzionale e politica al servizio parlamentare, non erano le stesse per le dei propri interessi, contro quello gene- quali nel corso di questa legislatura la rale, il perseguimento del quale costituiva questione della revisione costituzionale e` l’elemento precipuo intorno cui si era diventata improcrastinabile. Non erano le stretto il patto costituzionale del 1948. Per stesse neppure, secondo me, quelle che tali motivi, la crisi non e` di crescita, come avevano condotto all’insediamento della pure e` stato sostenuto; non e` dovuta al bicamerale De Mita-Iotti, sebbene essa trascorrere del tempo, alla storia; non e` abbia lavorato tra il 1992 ed il 1994 nel dovuta ai cambiamenti esterni; non e` mezzo del precipitare di eventi destinati a dovuta ai ritardi nel cogliere le trasfor- sconvolgere tutto o quasi tutto. mazioni nell’economia e nella societa`. E` La ragione per la quale si e` reso crisi invece di legittimazione della politica necessario considerare come un punto di e delle istituzioni in cui essa si svolge. La non ritorno il varo delle riforme costitu- crisi e` tanto piu` acuta perche´ si accom- zionali, ossia il cambiamento delle nostre pagna ad un’altra crisi – che poi non e` istituzioni politiche, e` stata indicata con « altra », ma e` precisamente la stessa (uso grande precisione e consapevolezza pro- il concetto di « altra » solo per distingue- prio nel corso del dibattito sulla legge re), che riguarda l’economia, i diritti costituzionale istitutiva della bicamerale. sociali, primo fra tutti il diritto al lavoro. In quella occasione l’onorevole D’Alema In questi giorni si e` parlato a lungo di disse che non fare le riforme, non farle in Stato di diritto, ma se si rimane ancorati questa legislatura avrebbe significato il a tale concezione – questa sı` vecchia – fallimento di un’intera classe politica. Ed invece di concepire la realta` come Stato io credo che il futuro presidente della delle garanzie; se i diritti che da tali bicamerale avesse visto giusto. Ma perche´ garanzie derivano non sono soltanto quelli aveva visto giusto ? Forse perche´ trascorsi politici, ma anche sociali, ossia quei diritti cinquant’anni, preso atto delle grandi tra- che pongono in capo allo Stato e alla sformazioni avvenute nel mondo, vi era comunita` un obbligo di fare, un dovere di un semplice problema di adeguamento prestazione, perche´ siano soddisfatti i (parola che anche in questa sede e` stata bisogni dei cittadini; se questa e` la con- spesso utilizzata) alla Carta costituzionale, cezione moderna (che non significa l’ul- per il fatto stesso del trascorrere del tima), allora bisogna concludere che non tempo ? si esce dalla crisi in cui versa il paese Non credo che l’urgenza delle riforme aggiornando la Costituzione in base ad costituzionali sia dovuta a questo ele- ingegneristici criteri di efficienza. Si esce Atti Parlamentari —30— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 dalla crisi perche´ negli assetti istituzionali sono, a parte le definizioni, sistemi pre- rinnovati trovano risposta quei problemi sidenziali... per i quali le istituzioni stesse sono entrate in crisi. Devono allora essere CESARE SALVI, Relatore sulla forma operate alcune scelte di fondo che, pro- di governo e sulle pubbliche amministra- prio perche´ il dibattito e` stato cosı` anco- zioni. Questa no ! rato ai temi della politica quotidiana, non sono state messe in evidenza ed effettuate. PRESIDENTE. Onorevole Meloni, lei sa Voglio riassumere il mio intervento – meglio di me che il senatore Salvi e`un scuserete la mia estrema sinteticita`– illustre civilista, ma non e` certamente sottolineando che le cause, le quali ave- digiuno di nozioni di diritto pubblico. vano condotto alla crisi di cui sto par- lando, sono in sostanza da individuarsi in GIOVANNI MELONI. Lo so perfetta- un deficit di democrazia. La risposta mente. Se per caso e` sembrato che volessi dovrebbe allora essere quella della espan- impartire lezioni a qualcuno, me ne scuso, sione della democrazia, come strumento perche´ il mio intento non era assoluta- per la ricomposizione di un rapporto fra mente questo. Voglio dire soltanto che vi politica e cittadini, che nutrono nei con- sono sistemi definiti presidenziali in cui il fronti della politica una diffusa diffidenza. Presidente non e` Capo del Governo. Cio` non ammette che invece di una sintesi mirabile, come era stata raggiunta nel CESARE SALVI, Relatore sulla forma corso dei lavori dell’Assemblea Costituente di governo e sulle pubbliche amministra- nel 1948, si inseguano tutte le posizioni zioni. Non e` cosı`! politiche, anche quelle dettate da interessi contingenti e particolari. A me sembra GIOVANNI MELONI. D’altro canto, se che le scelte contenute nel testo oggi in si volesse ricorrere alla categoria del discussione non rispondano all’esigenza di semipresidenzialismo, mi sembra che an- ricostruire, attraverso un bilancio effettivo che questa sarebbe dal punto di vista della democrazia, il rapporto tra cittadini giuridico una categoria assolutamente e politica, che e` l’essenza e l’unico stru- inafferrabile. mento attraverso il quale uscire dalla Il punto e` che, possiamo chiamarlo crisi. Non lo e`, mi sembra, il presiden- presidenzialismo o semipresidenzialismo, zialismo. Il senatore Salvi ha detto una ci troviamo di fronte ad un Presidente che cosa che a me pare eccessiva, cioe` che puo` sciogliere le Camere e che puo`, in non e` presidenzialismo, perche´ il Presi- radice, eliminare ogni forma di coabita- dente, cosı` come ipotizzato, non e` Capo zione, come si dice ora. Credo invece che del Governo. Il senatore Salvi sa bene che la soluzione che sarebbe stata piu` rispon- vi sono sistemi presidenziali in cui il dente alle esigenze di allargamento della Presidente non e` capo del Governo. Certo, democrazia ed insieme di stabilita` poli- si puo` parlare di semipresidenzialismo... tica, che non ho difficolta` a riconoscere come valore, sarebbe stata quella del CESARE SALVI, Relatore sulla forma premierato. di governo e sulle pubbliche amministra- Che cosa dire, poi, della questione del zioni. Puo` piacere o no, ma e` proprio la rapporto tra Stato e regioni ? Uso questa definizione del presidenzialismo quella espressione perche´ non riesco a trovarne per cui il Capo dello Stato e` Capo del un’altra. Si puo` veramente affermare che Governo. nel testo adottato vi sia federalismo ? Quale modello di federalismo ? So bene GIOVANNI MELONI. Senatore Salvi, che nei manuali di diritto pubblico risulta credo che a compulsare i libri di diritto ormai chiaro che il federalismo non ha pubblico si trovino definizioni del presi- modelli definiti e che deve essere giudi- denzialismo le piu` diverse e certamente vi cato pragmaticamente, ma qualche carat- Atti Parlamentari —31— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 teristica che indichi che si tratta di uno estesissima delle leggi bicamerali, una Stato federale dovrebbe pur esservi e si contraddizione da chi voleva che il Senato dovrebbe riuscire a trovare un riferimento fosse una Camera delle garanzie e chi a qualche modello, che invece non si voleva che il Senato fosse una Camera trova. D’altro canto, se si pensasse che delle regioni; motivo per cui ci troviamo non e` uno Stato federale ma regionalista, con questo mostro tricefalo composto da si rimarrebbe anche in questo caso del due Camere e una « cameretta » per le tutto delusi, perche´ anche sul piano del- questioni regionali. Senza che si risolva l’affermazione del regionalismo mi sembra assolutamente niente, senza spiegare che il ragionamento non funzioni. Cosı` perche´ la nostra proposta di monocame- come non funziona, colleghi, sul punto su ralismo, che sarebbe l’unica non solo per cui era stata piu` ampia la discussione in semplificare il potere al centro, ma anche merito alle inadempienze e alle ineffi- per esaltare il potere delle regioni, non sia cienze della Costituzione, per il modo con praticabile, mentre lo sia invece una cui quest’ultima disegnava le regioni e per soluzione con la quale si rischia non solo il modo con cui nella pratica costituzio- una grandissima delusione (senza alcuna nale esse sono state attuate. Era questo il semplificazione) ma anche di perpetuare punto sul quale bisognava riuscire a tro- attraverso i rapporti tra ceti politici re- vare un grande accordo, non legato alle gionali e ceti politici nazionali un ceto esigenze di questa o di quella parte politico che, attraverso questi meccanismi, politica. diverrebbe immortale. Da questo punto di vista, mi sembra E cosa dire, ancora, del fatto che la che cio` che viene postulato sia ancora una Costituzione ipotizzata sostituisce in larga volta un modello assolutamente centrali- misura alla riserva di legge la riserva di sta, che si sposta dallo Stato alla regione. regolamento ? Se cio` semplifica dal punto Che cio` sia molto penetrato risulta chiaro di vista del Governo, mi pare che non dagli interventi di chi chiede addirittura semplifichi affatto da quello sia della l’indipendenza, come l’onorevole Lembo, massa della produzione normativa, sia che e` intervenuto ieri, il quale alla fine ha della democrazia. detto: non ci date l’indipendenza e nem- Vengo ora a parlare rapidamente di meno il federalismo, dateci almeno lo alcuni dei temi che piu` mi stanno a cuore. statuto siciliano. Questo e`, alla fine, il Desidero parlare delle questioni che con- punto di approdo, senza una considera- cernono i problemi della giustizia. Tutti zione critica sull’esperienza che si e` svolta sappiamo che su questo tema non si e` proprio in tema di centralismo nelle piu` manifestato accordo, non si sono potute grandi regioni a statuto speciale, come la fare votazioni, non si e` arrivati ad uno Sicilia e la Sardegna, in cui l’elemento stato definitivo della questione. Vorrei della specialita` dello statuto non e` riuscito fare un’osservazione rispetto al ragiona- ad impedire l’attuazione di uno schema mento che ieri ci ha proposto in que- ministeriale che ha centralizzato tutto e st’aula in modo articolato (lo aveva gia` ha depresso le comunita`. fatto piu` volte) l’onorevole Boato. Egli in Era questo il punto di rinnovamento sostanza afferma di essersi mosso costan- della democrazia su cui si sarebbe dovuto temente tra autonomia e responsabilita` lavorare e attraverso il quale ci si sarebbe della magistratura da un lato e diritti dei potuti attendere una diversa collocazione cittadini dall’altro. Sembrerebbe dunque delle classi dirigenti del Mezzogiorno, non che l’autonomia della magistratura debba piu` sussidiate ma protagoniste dei loro trovare un limite affinche´ essa non leda i destini. diritti dei cittadini. Sembrerebbe che au- Tutto cio` manca completamente. E tonomia da un lato e diritti dei cittadini cosa dire dell’assetto del Parlamento, sul dall’altro rappresentassero due interessi quale non voglio neanche soffermarmi non dico contrapposti, ma comunque di- troppo. Il Senato, la Camera, un’area versi, rispetto ai quali bisogna operare Atti Parlamentari —32— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 una mediazione. A me, francamente, ono- compressione, una limitazione o una su- revole Boato, non pare che sia cosı`.Ame bordinazione del potere giudiziario al sembra... potere politico. Non e` certo questa l’ope- razione che deve essere fatta con la MARCO BOATO, Relatore sul sistema Costituzione. delle garanzie. Posso fare un’interruzione ? E allora proviamo ad osservare alcuni punti, sui quali brevemente concludo. GIOVANNI MELONI. Sı`, anche due. Secondo l’articolo 117, « i giudici sono soggetti soltanto alla legge ». I pubblici MARCO BOATO, Relatore sul sistema ministeri, no; si usa per i pubblici mini- delle garanzie. Ho detto che il valore dell’autonomia e dell’indipendenza, che va steri una diversa formulazione. Perche´si salvaguardato e rafforzato, e` anche a distingue ? Onorevole Presidente, lei che e` tutela dei cittadini, non che va limitato in un fine giurista, quali immagina che sa- rapporto ai cittadini. ranno i commenti fra qualche mese, fra qualche anno, quando la dottrina si oc- GIOVANNI MELONI. Non ho detto... cupera` di questa distinzione per arrivare poi alla pratica ? Quando si incomincera`a PRESIDENTE. Diamo atto che l’ono- vedere che, per esempio, nei lavori preli- revole Meloni avra` letto la sua relazione, minari, in una prima fase, nel testo della onorevole Boato. bicamerale sia i giudici sia i magistrati del pubblico ministero erano soggetti soltanto MARCO BOATO, Relatore sul sistema alla legge e poi si e` acceduto invece a delle garanzie.E` un dialogo rispettoso con questa trasformazione. Come verra` inter- Meloni. pretata ? Si dira`, secondo un antico bro- cardo, che ubi lex voluit dixit esenon GIOVANNI MELONI. Certo. Quello che dice che e` cosı`, vuol dire che e` diversa- volevo dire – anche con questa precisa- mente. E dunque i pubblici ministeri zione, onorevole Boato, il senso del mio rischiano di essere soggetti a qualcos’altro. ragionamento non cambia – e`cheame La stessa idea del coordinamento fra gli sembra che non vi sia niente da mediare uffici del pubblico ministero non rischia – tra l’autonomia del magistrati e la liberta` vado molto rapidamente – di incidere dei cittadini, perche´ l’autonomia dei ma- sulla sostanza dell’azione penale ? gistrati e` una condizione, la condizione Ma andiamo oltre, all’articolo 118: indispensabile dei diritti dei cittadini. unita` della giurisdizione. Credo che l’ul- timo testo presentato sia largamente mi- MARCO BOATO, Relatore sul sistema gliorato rispetto a quello precedente, per delle garanzie. Esattamente quello che lo meno perche´ non ci sono piu` i giudici penso anch’io. speciali, ma non c’e` unita` della giurisdi- zione, non c’e` unita` della giurisdizione ! GIOVANNI MELONI. Bene, allora ve- Badate, vorrei solo notare che, per Costi- diamo se riusciamo a metterci d’accordo tuzione, e` stata abolita la distinzione tra anche su qualcos’altro. interessi legittimi e diritti soggettivi, di- Se ci fosse un momento in cui l’auto- stinzione sulla quale si fondava la giuri- nomia dei magistrati – credo che in sdizione amministrativa, per lunga tradi- proposito non faticheremo a metterci zione. Avendo abolito questa distinzione, d’accordo – fosse altro che non difesa, perche´ mantenere la distinzione tra ma- garanzia dei diritti dei cittadini, sarebbe gistratura ordinaria e magistratura ammi- arbitrio, sarebbe violazione di legge, sa- nistrativa ? Per di piu` , dicendo che i rebbe reato da perseguire attraverso altre magistrati amministrativi si occuperanno strade, ma certo non si difende questo di che cosa ? Di una cosa curiosa, difficile tipo di diritti dei cittadini attraverso una da definire: di tutte quelle materie che Atti Parlamentari —33— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 attengono all’esercizio dei poteri pubblici, sara` una libera espressione di volonta` dei cosa che non e` cosı` facilmente e imme- cittadini, dal momento che questi ultimi diatamente delimitabile. saranno costretti all’operazione piu` sem- Nell’articolo 120 la magistratura viene plice ed intellettualmente meno nobile, considerata autonoma da ogni potere. quella che normalmente si realizza nei Sara` una questione lessicale, ma io avrei mercati quando ci si trova di fronte preferito dire « da ogni altro potere », all’alternativa del prendere o lasciare in perche´ ritengo che la magistratura sia un blocco. I cittadini, al contrario, dovreb- potere. bero essere messi nella condizione di Per chiudere, vorrei fare riferimento poter dire che vi sono cose che vanno alle due sezioni del CSM, questione che bene ed altre che andrebbero respinte; se credo sia destinata ad animare ancora la cosı` non sara`, la conclusione di questo discussione, per dire semplicemente che processo segnera` un momento nel quale la tutta la partita che riguarda le due sezioni democrazia sara` stata calpestata (Applausi del CSM, ma anche gli articoli 122 e 124, dei deputati del gruppo di rifondazione relativi alla Corte di giustizia, ci presenta comunista-progressisti – Congratulazioni). una situazione che io credo sia inquie- tante. Le due sezioni del CSM distinte in PRESIDENTE. E` iscritto a parlare qualche modo postulano una specializza- l’onorevole Sergio Fumagalli. Ne ha fa- zione in senso poliziesco dei pubblici colta`. ministeri, per cui se questo in qualche modo avvenisse credo che ci troveremmo SERGIO FUMAGALLI. Signor Presi- di fronte a tanti Forrester, che agiscono dente, non sono un costituzionalista e, magari con ispirazioni di carattere poli- quindi, non ho la presunzione di discet- tico, come in questi giorni sembra stia tare di dottrina. Sono un parlamentare avvenendo negli Stati Uniti. Contempora- socialista e milanese e, quindi, cerchero`di neamente, si pongono dei paletti molto portare il riflesso di queste due sensibilita` forti al passaggio dall’una all’altra fun- nell’intervento che mi accingo a svolgere, zione dei magistrati, richiedendo ad essi il ritenendo che cio` possa risultare utile ad concorso. Contemporaneamente, d’altro un dibattito di ampio respiro, molto im- canto, si fa un’operazione rispetto alla portante per il paese. quale i CSM, sia quello della magistratura E` da almeno quindici-vent’anni che in ordinaria sia quello della magistratura questo Parlamento e` presente la consape- amministrativa, sostanzialmente scom- volezza della necessita` di una revisione paiono. La Corte di giustizia composta da organica della nostra Costituzione. Oggi, nove membri giudica e si muove non pero`, questo impegno deve essere affron- soltanto con riferimento alle azioni disci- tato con la consapevolezza che tale esi- plinari, peraltro esercitate da un procu- genza si e` modificata, non consistendo piu` ratore generale, ma agisce addirittura nella necessita` di adeguare la Carta co- come giudice di unico grado per le deci- stituzionale alla realta` attuale, anch’essa sioni amministrative assunte dai rispettivi notevolmente mutata rispetto al dopo- CSM. Presidente, credo che non possa guerra, quanto, piuttosto, in quella di sfuggire come in questa situazione il vero adeguare la Carta costituzionale non sol- ed unico Consiglio superiore della magi- tanto all’assetto attuale della nostra realta` stratura sia proprio la Corte di giustizia, e della nostra societa`, ma anche alla che di fatto rischia di annullare il governo rapidita` del mutare dei riferimenti fon- di autonomia dei magistrati. damentali sui quali la nostra societa`si Concludo, Presidente, osservando come impernia e si imperniera`. un’ispirazione che non si muove nel senso In sostanza, non possiamo limitarci ad dell’espansione della democrazia si ritrovi aggiornare la Costituzione ad oggi: dob- nell’atto che dovra` concludere tutto il biamo invece scrivere norme che conten- processo, cioe` nel referendum, che non gano al loro interno la possibilita`di Atti Parlamentari —34— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 interpretare un oggi che continua a cam- multiforme e capace di valorizzare le biare, che permettano di gestire una diversita` e di esaltare i contributi indivi- trasformazione continua, generata da duali alla crescita dell’intera comunita`. cause non controllabili ne´ in ambito Il futuro non appartiene all’uniformita` nazionale ne´ in ambito europeo, quindi la e al centralismo, ma sara` multiforme e possibilita` non soltanto di esprimere la policentrico. La sfida della nuova Costi- particolare realta` di oggi o il punto di tuzione passa attraverso la capacita`di equilibrio attuale o di un prevedibile gestire questa complessita` che avanza futuro. inarrestabilmente nel rispetto di quei va- Questa esigenza comporta l’inseri- lori che i socialisti hanno contribuito a mento di elementi di flessibilita` nelle scrivere nella prima parte della Costitu- norme che andremo ad approvare e a zione e che rappresentano un tratto irri- proporre alla nazione. nunciabile della nostra civilta`. Nei prossimi decenni i diversi sistemi Restando a queste riflessioni generali, territoriali del mondo – l’Italia o le parti si impongono almeno due considerazioni d’Italia – si troveranno a competere fra di nell’analizzare il testo pervenuto alle Ca- loro, spinti da numerosi fattori tecnologici mere; sarebbero di piu` , ma altri svilup- e dalla convergenza delle culture, non peranno temi ulteriori, inoltre il tempo a soltanto sul piano economico degli scambi disposizione di ciascuno di noi e` poco e va commerciali o dei costi di produzione ma rispettato. Si tratta di considerazioni che anche su quello dei valori, in un modo sono contenute concretamente anche negli che probabilmente fino ad oggi non ab- emendamenti che i socialisti italiani biamo conosciuto. hanno presentato al testo di base. La strada per fare sopravvivere i molti La prima riguarda la necessita`di valori essenziali scritti nella prima parte differenziare funzioni e competenze delle della Costituzione, che non cambia, passa Camere, individuando nel Senato delle anche attraverso la capacita` degli assetti regioni l’ambito in cui si esprime il istituzionali e di governo della nostra coordinamento, il confronto e la regola- democrazia, disciplinati dalla seconda zione dei conflitti, delle controversie e parte, che ci accingiamo a riscrivere, di delle collaborazioni tra le diverse autono- renderli efficaci ed efficacemente attivi mie. Su questo tema si deve fare una nella vita quotidiana dei cittadini e, scelta chiara, che raccolga e sintetizzi i quindi, nella sfida globale che la nostra tanti contributi che sono stati apportati cultura, la nostra economia, la nostra non solo da noi a questo dibattito, elimi- stessa identita` si troveranno a sostenere nando pero` con decisione i rischi di con altre culture, altre economie ed altre sovrapposizione di competenze e di con- identita`. fusione, nonche´ la volonta` di mantenere Anche per questa ragione e` fondamen- in vita aspetti diversi e fra di loro tale che nell’unita` dell’identita` nazionale incompatibili. trovi posto una flessibilita` istituzionale In questo modo si risolvera` con chia- che permetta alle tante diversita` di cui e` rezza anche il tema del bicameralismo fatto il nostro paese di svilupparsi in perfetto, che ha ormai fatto il suo tempo, modo originale ed autonomo. recuperando efficienza ed efficacia al pro- Il federalismo, che e` stato introdotto cesso legislativo e di governo, in sostanza nel dibattito politico di questi anni pre- all’intera nostra democrazia. valentemente dalla lega come un elemento La seconda considerazione riguarda la rivendicativo di una parte della nazione proposta, che i socialisti hanno avanzato rispetto ad un’altra, come un’anticamera con pochi altri all’inizio ed oggi con piu` strumentale della secessione e della divi- voci a sostegno, di decostituzionalizzare le sione, e` invece nella sensibilita` dei socia- province. Ritengo necessario uscire con listi lo strumento di uno sviluppo cultu- chiarezza dallo schema istituzionale ge- rale, di uno sviluppo sociale ed economico rarchico, che costruisce il centralismo Atti Parlamentari —35— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 statale componendo via via i comuni in grande addensamento urbano che deve province, le province in regioni e queste vedersi riconosciuto un ruolo speciale nello Stato. Occorre farlo operando una nello sviluppo della nazione. semplificazione che riconosca due livelli Questo passa anche attraverso la pos- locali di governo con funzioni diverse, non sibilita`, per la comunita` lombarda, di con differente dignita` o gerarchicamente riorganizzare il proprio territorio in fun- condizionati: l’uno dovrebbe essere re- zione di una prospettiva e di un ruolo nazionale ed internazionale che oggi non sponsabile della gestione operativa del trova, negli assetti istituzionali esistenti, territorio, il comune; l’altro dovrebbe gli strumenti adeguati per realizzarsi. avere funzioni legislative di pianificazione, la regione. La necessita`, le caratteristiche e le PRESIDENTE. Concluda, onorevole Fumagalli. funzioni di un eventuale organismo inter- medio devono essere lasciate alla valuta- zione ed alla decisione di ciascuna re- SERGIO FUMAGALLI. Una Repubblica gione. Non e` infatti possibile che le tante federale, organizzata su comuni e regioni diversita` del nostro territorio siano co- e sull’unita` nazionale rappresentata, per tutti, da un Presidente eletto dal popolo e strette in un’identica gabbia istituzionale, che abbia, nella liberta` e nell’autonomia, che si tratti di governare i 200 mila gli strumenti della flessibilita` necessaria abitanti della Valle d’Aostaoi9milioni per reggere la sfida di un futuro che puo` della Lombardia. Non e` neppure possibile essere pieno di ombre, ma anche affasci- che i confini ed i compiti di tali organismi nante, nel rispetto dei valori fondanti siano predefiniti omogeneamente su tutto della nostra civilta`. il territorio nazionale. Questo e` il progetto che come socialista La gestione dei fenomeni sovracomu- e come milanese vorrei contribuire a nali sempre piu` richiede il libero coinvol- costruire (Applausi dei deputati del gruppo gimento delle municipalita`, piuttosto che misto-socialisti italiani). la sovrapposizione di livelli istituzionali, che appesantiscono, anziche´ alleggerire i PRESIDENTE. E` iscritto a parlare problemi, rendendo sempre piu` spessa l’onorevole Ceremigna. Ne ha facolta`. quella coltre di burocrazia che soffoca il paese. ENZO CEREMIGNA. Signor Presi- Dunque, organizzare lo Stato su tre dente, onorevoli colleghi, come ci ha livelli costituzionali e` una vera semplifi- ricordato ieri il presidente D’Alema, il cazione ed anche una fonte di raziona- Parlamento italiano e` chiamato a fornire lizzazione e di contenimento dei costi di il proprio contributo alla riforma della gestione della nazione molto piu` , per cosı` seconda parte della Costituzione repubbli- dire, della riduzione del numero dei par- cana. Si tratta, in tutta evidenza, del piu` lamentari. solenne degli impegni posti a base del Per concludere, desidero svolgere l’ul- lavoro di questa XIII legislatura, impegno tima riflessione come parlamentare mila- che viene a cadere a cinquant’anni di nese. Infatti, non posso non chiedere che distanza dalla promulgazione della nostra il Parlamento si soffermi a pensare al Carta fondamentale. Forse non e`un ruolo che la grande realta` urbana mila- esercizio inutile attingere, in questa fase nese riveste per il presente e per il futuro di avvio della discussione, alla memoria del paese. Non sto parlando del comune storica che tale ricorrenza evoca, anche di Milano, dei confini amministrativi e per collegare lo sforzo che oggi dispie- della municipalita` milanese, bensı`diun ghiamo con il livello e lo spessore del fenomeno che ha ormai reso un unicum grande lavoro che prima di noi seppero urbano tutta la Lombardia subalpina, un svolgere i padri costituenti sotto l’impulso Atti Parlamentari —36— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 del Ministero della Costituente, guidato gno di che sia coerente in se´, ma anche e dal Vicepresidente del Consiglio di allora, soprattutto quello di renderlo conforme, Pietro Nenni. non contraddittorio con quanto scritto Gia` il richiamo al clima e allo spirito, nella prima parte della Carta costituzio- che animava allora i rappresentanti della nale. nostra neonata democrazia, rischia di In sostanza, intendiamo asserire che rappresentarci un contrasto stridente, con riformare si puo` e dunque si deve, purche´ una certa sottovalutazione dei lavori di ci sia l’intesa che riformare non e` sino- oggi, un certo appiattimento sull’attualita` nimo di abrogare o, peggio, rinnegare, ma che potrebbe determinare esiti non all’al- significhi assicurare il naturale sviluppo tezza delle decisioni di destino che siamo ed il necessario ammodernamento degli chiamati ad assumere per il nostro paese. strumenti per l’esercizio della democrazia, Ecco dunque che viene ad imporsi la salvaguardando un sistema di valori e di necessita` di definire, nella nostra discus- principi condivisi e intangibili. sione, il metodo, gli ambiti, i limiti ed i E` nostra convinzione che, se questo vincoli che liberamente e concordemente sara` il contesto vincolante entro il quale assumiamo per riscrivere, riformandola condurremo il nostro approfondimento, si profondamente, la seconda parte del det- potra` giungere ad un testo finale che dara` tato costituzionale. Sottolineo gli avverbi nuovo impulso alla nostra democrazia, « liberamente » e « concordemente » per- nuovi orizzonti alla partecipazione dei che´, mai come in questo campo di deci- cittadini, forma e sostanza al nostro ori- sioni, vanno privilegiati in assoluto l’inte- ginale contributo di italiani alla costru- resse del paese, il nostro senso dello Stato zione europea. e del suo divenire. Appare giusto percio`il I principi di una sovranita` popolare richiamo ad un modus operandi capace di effettiva e piu` direttamente espressa, e del travalicare maggioranze precostituite, cosı` superamento dello Stato accentratore, come e` giusta la volonta` di ricercare come prima di me diceva il collega Fu- larghi e diffusi consensi per scelte che magalli, le nuove articolazioni di potere risulteranno tanto piu` persuasiva quanto alle quali corrispondono nuove assunzioni piu` saranno condivise. di responsabilita`, le regole di governo Se questo vale per il metodo, per le della Repubblica capaci di realizzare e modalita` con le quali ci sentiamo di favorire stabilita`, operativita` e governabi- « approcciare » il tema, per quanto con- lita` rappresentano altrettanti campi di cerne invece i contenuti, sentiamo il bi- ricerca critica, di confronto costruttivo, sogno di definire ambiti e vincoli della sui quali ognuno, a partire dal testo discussione. La necessita` di riformare la licenziato dalla bicamerale, e` chiamato a parte II della Costituzione e` sentita per cimentarsi. generale ammissione e da anni. Se cosı`e`, Grande attenzione andra` quindi posta per noi vuol dire che il sistema di valori, sul sistema dei diritti e delle liberta` dei l’integrita` dei principi fondamentali, i di- cittadini, sul loro esercizio, sul quadro di ritti e le liberta` contenuti e definiti nella garanzie giuridiche e giurisdizionali che parte I della Costituzione non solo con- ne rendano effettiva la titolarita`. Su que- fermano la loro vigenza e validita`, ma sto ambito, piu` che su altri, si e` acceso un continuano a rappresentare un vincolo di dibattito che, poiche´ risulta troppo con- conformita` che qualsiasi innovazione sulla dizionato da vicende contingenti, rischia seconda parte e` chiamata a rispettare. di alimentare contrapposizioni che po- Se infatti sono sottoposti al nostro trebbero risultare drammaticamente fuor- esame l’ordinamento federale della Re- vianti. Occorrera` percio` grande saggezza e pubblica, i poteri, le funzioni, la forma grande realismo per costruire un tessuto dello Stato e la forma di governo, l’am- connettivo di regole per la giustizia, che e` ministrazione della giustizia, abbiamo non l’altra faccia della medaglia dei diritti e soltanto l’obbligo di dar vita ad un dise- delle liberta`. Questo tessuto, prima ancora Atti Parlamentari —37— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 di rispondere alle pressioni di parte, PRESIDENTE. E` iscritto a parlare ancorche´ legittime, deve porsi l’obiettivo l’onorevole Caveri. Ne ha facolta`. di rispondere alle esigenze di una giustizia che funzioni in tempi certi e ragionevoli, LUCIANO CAVERI. Signor Presidente, con forme, modalita` e costi apprezzabili e colleghi, se nell’attuale dibattito politico sostenibili per i cittadini e la collettivita`. sulle riforme non si ricordasse la singo- Queste a noi sembrano autentiche esi- larita` della cosiddetta questione valdo- genze prioritarie. Se sapremo veramente stana, si dimenticherebbe un problema uscire dal contingente e guardare piu` sempre presente di cui non a caso si lontano. Se ancoreremo il nostro sforzo occuparono cinquant’anni fa, in questi su basi di partenza che poggino sugli stessi giorni, i costituenti repubblicani. effettivi problemi da risolvere, diverra` piu` Dico subito che consegnero` agli uffici il naturale e assai meno lacerante il con- testo integrale del mio intervento, affinche´ fronto sulle competenze, le sfere di auto- sia pubblicato, consentendolo la Presi- nomia, le separazioni funzionali degli am- denza, in calce al resoconto stenografico biti di intervento, la sovraordinazione o la della seduta odierna, limitandomi in que- subordinazione delle gerarchie e delle sta sede ad un intervento piu` sintetico. funzioni, poiche´ tutto potra` essere ricon- ducibile all’obiettivo vero, quello cioe´di PRESIDENTE. La Presidenza lo con- un sistema giustizia efficace ed effettiva- sente. mente operante. LUCIANO CAVERI. Grazie, Presidente. A seconda delle istituzioni che hanno PRESIDENTE. Onorevole Ceremigna, caratterizzato la Valle d’Aosta nei diffe- la prego di concludere. renti periodi storici, appare ben ricono- scibile il segno di un desiderio di auto- ENZO CEREMIGNA. Sto concludendo, governo, che ha accompagnato i valdo- signor Presidente. stani nel lungo e significativo tragitto degli E` dunque questo lo spirito con il quale ultimi nove secoli, in cui prima della ci predisponiamo a fornire il nostro con- Repubblica hanno convissuto con la mai- tributo alla riscrittura della seconda parte son de Savoie, seguendo i destini dinastici della Costituzione; uno spirito critico e e l’espansione territoriale di questi conti, costruttivo nella consapevolezza che il divenuti prima principi e poi re d’Italia. E` testo fornito dalla bicamerale offre non percio` utile segnalare, proprio alla ricerca solo le opportunita`, ma anche la necessita` degli elementi di continuita` o, se preferite, di un apporto piu` corale del Parlamento di longue dure´e, un crescendo nella con- teso ad affinare e migliorare, perfezionan- sapevolezza di essere un vero e proprio dolo, il lavoro, comunque pregevole, gia` pays d’Etat, al quale ha corrisposto un svolto. particolarismo giuridico, politico, ammini- Signor Presidente e colleghi, siamo di strativo e religioso. La sua forza e` stata fronte ad un impegno grande e complesso, tale che le resistenze alla normalizzazione ma anche ad una grande opportunita`: del centralismo sabaudo, che culmino` con dare alla nazione un progetto definito di la seconda meta` del diciottesimo secolo, modernizzazione e di nuova coesione mo- sono state il senso di una reale adesione rale e materiale che accompagni i nostri ai valori del particolarismo. concittadini verso il ventunesimo secolo. E` Con la perdita di altri territori fran- una sfida che ci sentiamo di raccogliere; cofoni, il processo di unita` d’Italia diventa e` un traguardo comune che ci sforzeremo anche il tentativo sempre piu` forte di in ogni modo, come deputati socialisti, di sradicamento del francese e del franco- contribuire a raggiungere (Applausi dei provenzale dalla Valle d’Aosta, nella logica deputati del gruppo misto-socialisti italia- nazionalistica di una sola lingua per un ni). paese. Questo, tra l’altro, innesca quello Atti Parlamentari —38— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 che e` stato definito un conflit de civilisa- ciale, che certo ha contribuito al benes- tion perche´ il modello unitario centrali- sere della Valle e la regione autonoma e` stico prescelto obbliga alla omologazione e oggi l’indiscutibile punto di riferimento guarda con sospetto ad ogni diversita`. per i valdostani. Tuttavia non si e` man- La Valle d’Aosta dalla fine del secolo cato nel tempo di criticare i limiti o le scorso vede unirsi due temi: autogoverno inapplicazioni dello statuto e lo sforzo e` e conservazione delle lingue, che si som- stato quello di operare affinche´ l’autono- mano in una questione valdostana che mia speciale fosse concepita come un diventa drammatica con il fascismo, al- modello dinamico perche´ la non centra- lorche´vie` un tentativo violento di sra- lizzazione alla base del federalismo non e` dicamento culturale e, come altrove, di il decentramento; il decentramento im- distruzione di ogni istituzione autonomi- plica l’esistenza di un potere centrale che stica, al quale i valdostani reagiscono considera la diffusione del potere non un organizzandosi politicamente (ricordo diritto, ma una concessione. Jeune Valle´e d’Aoste). Oggi, di fronte alla crisi delle ideologie Cosı` le forze politiche espressione della e dei sistemi politici che ne sono stati Resistenza debbono, nel secondo dopo- l’espressione, e` interessante rilevare la guerra, prendere atto che per la questione grande forza e modernita` ed anche il valdostana – problema interno e interna- messaggio di speranza che vi e` nel fede- zionale anche per il ruolo della Francia – ralismo. Lo sforzo e` quello di mettere e` necessaria una soluzione persino anti- insieme i vantaggi delle dimensioni piu` cipatoria del successivo percorso costi- piccole con la necessita` di convivere in tuente. Quindi, dal 1° gennaio 1946 entra strutture piu` grandi, secondo l’antico in vigore un decreto luogotenenziale che principio di sussidiarieta` per il quale non sancisce la nascita di una circoscrizione bisogna affidare alle unita` di governo piu` autonoma, in base alle condizioni geogra- grandi le funzioni che possono essere fiche, economiche e linguistiche della svolte in maniera soddisfacente dalle unita` Valle d’Aosta. piu` piccole. Purtroppo pero` i federalisti in I valdostani in quegli anni chiedono di Italia, nel passato ma anche oggi, sono piu` e le loro speranze di un modello sempre stati perdenti: auguriamoci che federalista – il consiglio Valle presenta cosı` non sia alla fine dei nostri lavori ! alla Costituente uno statuto di autonomia Certo la Valle d’Aosta ha sempre cre- in questo senso – si infrangono contro le duto nel federalismo. Durante la Resi- decisioni della stessa Costituente di dar stenza sono state scritte pagine impor- vita sı` ad autonomie differenziate, Valle tanti. Ricordo a questo proposito la di- d’Aosta compresa, ma il quadro comples- chiarazione di Chivasso del 1943 dei sivo della Costituzione da un lato ed il rappresentanti delle popolazioni alpine, la` testo specifico dello statuto di autonomia dove si legge, per esempio, che il federa- della Valle d’Aosta del febbraio 1948 lismo rappresenta la soluzione del pro- dall’altro, dimostrano come sia stato blema delle piccole nazionalita`, o le lucide scelto il regionalismo e non il federalismo. considerazioni di Emile Chanoux, martire Ricordo a questo proposito le critiche della nostra resistenza, il quale scrisse: circostanziate dell’Union Valdotaine al de- « Tutti i popoli hanno diritto a conservare creto luogotenenziale e poi allo statuto di i propri caratteri, la propria personalita` autonomia ed evoco, tra le altre argomen- etnica e storica, a qualsiasi complesso tazioni, la critica verso uno statuto politico appartengano ». octroye´, cioe` non frutto di una libera In ultimo, vi e` stata un’iniziativa alcuni scelta, e l’assenza di una garanzia inter- anni fa, nel 1991: una costituzione fede- nazionale rivelatasi invece preziosa per il ralista, la prima presentata in questa sud Tirolo. Cosı` la Valle d’Aosta ha Camera, purtroppo non citata nei lavori nell’ultimo mezzo secolo operato in un della bicamerale. All’articolo 1 si sinte- quadro istituzionale di autonomia spe- tizza cosı` il pensiero: « I popoli delle Atti Parlamentari —39— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 regioni, » – segue l’elenco di tutte le nata che assegna a tutti una potenziale regioni attuali, piu` Trento e Bolzano – specialita` con legge costituzionale (e non « nell’esercizio della loro sovranita` e del si sarebbe potuto fare diversamente). Tut- loro diritto all’autodeterminazione, si co- tavia manca nel testo trasmesso una stituiscono in repubbliche e liberamente si norma transitoria sulle autonomie spe- uniscono con vincolo federativo nella Re- ciali, che deve essere un’occasione utile pubblica federale italiana ». Consideriamo per dare respiro vero alle autonomie questa proposta la migliore delle risposte speciali, per consentire loro di essere un possibili a chi, come la fondazione Agnelli, modello piu` avanzato e per uscire final- dando all’assetto dello Stato una mera mente da statuti concessi, permettendo impostazione economica, ha proposto ad- alle assemblee regionali delle regioni a dirittura di sopprimere la Valle d’Aosta, statuto speciale di dotarsi esse stesse, con considerandola troppo piccola e dunque maggiore liberta` e spirito costituente, degli incapace di reggersi sulle proprie gambe; statuti che consentano anche alla mia una tesi ripresa anche da alcune forze Valle d’Aosta di scegliere, perche´ di scelta politiche, che puo` essere smentita sullo deve trattarsi. stesso terreno e che si deve contestare, a Infatti, se e` vero che lo statuto e` stato maggior ragione, perche´ non e` federalista concesso, e` indubbio, pero`, che alla sua chi dimentichi la componente culturale e base vi sia una sorta di rapporto pattizio di identita` storica dei partecipanti al patto che impedirebbe, anche nel quadro at- federativo. tuale, una scelta che non consente un Ebbene, e` indubbio come questa nostra reale coinvolgimento dei valdostani. impostazione non sia rinvenibile nel testo Con i colleghi della componente delle varato dalla bicamerale. Procedero` per minoranze linguistiche del gruppo misto esempi. Il primo e` nel titolo che e` stato abbiamo comunque presentato una serie dato alla seconda parte della Costituzione di emendamenti con i quali ripristinare – ordinamento federale della Repubblica alcuni capisaldi del federalismo. – come se l’etichetta del prodotto potesse Se immaginiamo un nuovo testo di una essere diversa dal suo contenuto. Se si parte consistente della Costituzione ita- esamina l’articolo 58, concernente la ri- liana non possiamo peraltro non imma- partizione di potesta` legislative tra Stato e ginare una costituzione europea che dia regioni, si scopre non solo quanto sia piu` vita, per la sua elaborazione, ad una fase lungo e vasto l’elenco delle materie rima- costituente a livello continentale. Se fede- ste allo Stato, ma soprattutto che la ralismo dovra` essere, questa stessa costi- disciplina generale verra` dettata dallo tuzione dovra` porsi a tutela delle mino- Stato in ulteriori materie. Inoltre pendono ranze linguistiche e dei popoli autoctoni, come una spada di Damocle sia il con- uscendo dalle secche del diritto interna- cetto della tutela di imprescindibili inte- zionale. ressi internazionali sia, all’ultimo comma Bisogna trovare formule di tutela reale, dello stesso articolo, un vasto ed abnorme ma vi e` un secondo terreno, cui accenno potere sostitutivo dello Stato. Aggiungiamo brevemente, sul quale potremmo essere le perplessita` sulle norme finanziarie ed anticipatori della politica europea ed esso anche sull’elezione diretta del Presidente riguarda la montagna. Lo dico come della Repubblica: in quanto non contro- rappresentante di una comunita` alpina bilanciata da una svolta federalista questa che ha avuto modo di capire come il nuova figura creera` una situazione di mondo della montagna sia una realta` accentramento che ci preoccupa. importante in Italia, che cerca collega- Se siamo lieti, come abbiamo sempre menti europei. sostenuto, che le autonomie speciali siano In conclusione, Presidente, per quel salvaguardate, rimarchiamo come la ri- che e` della Valle d’Aosta, sia chiara la conferma della specialita` sia accompa- necessita` di riconoscere a determinate gnata da una sorta di norma indetermi- comunita`, come la nostra, strutture poli- Atti Parlamentari —40— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 tiche adatte ad un autogoverno moderno federalismo la scelta per il futuro, allora ed aperto all’esterno, con cui poter sal- ogni popolo, compreso quello valdostano, vaguardare e sviluppare la nostra identita`. sara` libero di scegliere. Il bilinguismo, che la Valle d’Aosta cerca di coltivare, rappresenta un’espe- PRESIDENTE. E` iscritto a parlare, rienza interessante, a vocazione europea, ultimo per questa mattina, l’onorevole che consente alla Valle d’Aosta di parte- Crucianelli. Ne ha facolta`. cipare a quei sommet de la francophonie che rappresentano una delle reti organiz- FAMIANO CRUCIANELLI. Presidente, zative mondiali. onorevoli deputati, siano nel pieno di una Il puzzle e` definito: una Valle d’Aosta grande transizione, di trasformazioni epo- piu` libera, inserita in un’Italia federale ed cali e dentro i mutamenti che investono la struttura materiale del mondo l’Italia e` in un’Europa federale, appartenente ad ancora oggi al centro di un’acuta crisi una euroregione attorno al Monte Bianco politica e istituzionale. Non di meno, la e punta avanzata di interesse nel vasto difficolta` della democrazia non e` un’esclu- mondo della francofonia (e con la piccola siva italiana. comunita` walser di lingua tedesca che e` La straordinaria evoluzione tecnologica anche una finestra sul mondo germano- di questo fine millennio sta mutando alla fono). radice i modi di produzione e di comu- Sarebbe dunque un paradosso se chi nicazione, l’immaginario collettivo di cen- come noi ha sperato nel federalismo in tinaia di milioni di uomini e penetra in quanto superamento naturale dei limiti profondita` nella struttura materiale, bio- connessi all’autonomia speciale, si ritro- logica, morale e culturale dell’individuo e vasse alla fine con una riforma costitu- della societa`. E` questo un evento che ci zionale che riduca gli spazi di governo proietta verso un futuro carico di spe- locale. ranze e di inquietudini. Peraltro la tutela di chi e` minoranza L’integrazione mondiale dell’economia, puo` essere lasciata nelle mani delle mag- la liberta` di movimento dei capitali, dei beni, delle merci, il primato indiscutibile gioranze ? E` legittimo che oggi le altre dei mercati finanziari (basti pensare che regioni operino, prima che per il federa- mentre ai tempi di Keynes gli scambi sul lismo, per il ridimensionamento delle au- mercato finanziario erano tre volte supe- tonomie speciali ? Non e` piu` logico, qua- riori rispetto agli scambi di beni e servizi, lora si volesse questo federalismo a fisar- oggi quel rapporto e` divenuto 60 ad uno): monica, fare delle piccole autonomie spe- questi mutamenti hanno come prima con- ciali il terreno naturale di seguenza quella di ridurre fortemente sperimentazione di assetti istituzionali piu` l’autonomia delle diverse realta` nazionali. avanzati ? Quel che e` certo e` che qualora E` sempre meno possibile la democrazia in ai valdostani non venisse consentito di un solo paese. sviluppare l’autonomia speciale in dire- Tuttavia, un nuovo diritto internazio- zione del federalismo parlare oggi di una nale fa fatica a sbocciare e le organizza- Republique du Val d’Aosta in chiave fede- zioni superstatali, perfino le piu` innova- ralista non e` una provocazione. Allora ci tive come quelle comunitarie europee, appelleremo alle istanze europee ed in- sono ferme ad una contraddittoria convi- ternazionali per il nostro riconoscimento, venza tra principio sovranazionale e prin- arrivando, se e` il caso, a chiedere diret- cipio di sovranita` nazionale. tamente all’Unione europea un legame di Il deperimento degli Stati nazionali, federacy. l’assenza di un nuovo ordinamento inter- Non e` fantapolitica, ma e` la consape- nazionale capace di regolare i nuovi poteri volezza che siamo ad un tornante storico economici e finanziari crea incertezze e della storia italiana e se non sara`il pericolo, come afferma uno degli espo- Atti Parlamentari —41— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 nenti piu` prestigiosi del mondo finanziario serenita` ed oggettivita` le ragioni comuni quando dice che senza regole ed ordina- della convivenza civile e` decisivo che menti si rischia l’implosione dello stesso questa tempesta depositi i suoi materiali, sistema economico-finanziario. altrimenti grande e` il rischio della stru- Siamo al centro di mutamenti che mentalita`, della parzialita`, invece di quella hanno investito la struttura dello Stato, il razionalita` necessaria a riflettere la nuova rapporto tra il cittadino e lo Stato, lo dimensione dei problemi umani. stesso contratto sociale. La grande diffi- Noi possiamo vivere questa transizione colta` del welfare State e, piu` in generale, costituzionale con serenita`, perche´ ab- della teoria keynesiana, che pure molto ha biamo la fortuna di una preziosa eredita`, dato alla civilizzazione del capitalismo in che e` una Costituzione, la nostra, che questo secolo, riflettono tali profonde mu- conserva nei suoi principi forza morale, tazioni. forza politica ed anche attualita`. Una Il riflesso di questi eventi si e` avuto – Carta costituzionale che affonda le radici ne´ poteva essere diversamente – anche in un passaggio tragico e decisivo del nel nostro dibattito in bicamerale. Cosı`e` nostro paese, che ha ragioni profonde stato quando abbiamo discusso della ipo- nell’incontro creativo e fecondo di quelle tesi di costituzionalizzazione del Trattato culture che sono state alla base della di Maastricht, dell’autonomia e dell’indi- nostra civilta` democratica di questo se- pendenza della Banca d’Italia o anche del colo. Una Costituzione non compromessa principio di sussidiarieta` dell’articolo 56. dal tempo, forte nei principi, non rigida, Una discussione che in alcune sue pro- non schematica, capace di vivere e di poste entrava in rotta di collisione con la assorbire i mutamenti del tempo. prima parte della Costituzione e quindi Innovazione e continuita` nel nucleo con la stessa legge istitutiva della bicame- forte dei principi che sono alla base della rale. nostra Carta fondamentale e` il binomio Ma al di la` dei pur importanti confini che dovrebbe sostenere la nostra opera di formali, riconosco l’importanza del con- riforma, avendo presenti due rischi reali. fronto aperto: una discussione che neces- Il primo l’ho gia` detto: e` la tentazione di sariamente dovra` svilupparsi – me lo piegare frettolosamente ed avventurosa- auguro – al di la` di bandiere ideologiche mente ad interessi di parti i principi della ormai logore, perche´ l’evocazione della Carta fondamentale del nostro ordina- crisi e del crollo dello statalismo nelle sue mento. Il secondo e` l’idea – o, meglio, diverse famiglie non legittima il mercato l’illusione – che le riforme istituzionali ed il liberismo come valori assoluti e, abbiano in se´ la forza per tirarci fuori da tanto meno, quegli imperativi costituzio- questa difficile transizione italiana. Non e` nali che si volevano introdurre in bica- cosı` e la storia recente dovrebbe esserci di merale. ammonimento. Bene ha fatto la Commissione a non La crisi del nostro paese non e` solo da accettare fra i propri principi – perche´di logoramento della macchina istituzionale questo si trattava – la priorita` dei vincoli e dei suoi meccanismi tecnici. Essa e`, in finanziari su quelli economici e sociali, il primo luogo, crisi di legittimazione, di primato del privato nelle attivita` dello credibilita` della classe dirigente, della Stato sul pubblico, la sostituzione del politica e quindi delle istituzioni. lavoro con il mercato come asse portante In questi anni novanta e` stato travolto della nuova Costituzione. un intero sistema politico, dissolti partiti Come ho gia` detto, siamo dentro una che sino a ieri governavano questo paese, grande tempesta, entro una transizione incrinata la coesione sociale e l’identita` epocale e molto dovra` essere riscritto, nazionale. Uscire da questa crisi non e` proprio se abbiamo a cuore l’evoluzione semplice, ne´ sara` breve. democratica del sistema mondo. Ma Debbono essere messe in campo tre perche´ si possano domani scrivere con piu` condizioni, che debbono interagire virtuo- Atti Parlamentari —42— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 samente tra loro: il risanamento finanzia- sociali autentici, come fu per il New deal rio e lo sviluppo economico; una nuova roosveltiano in America, per il laburismo funzione della politica e la ricostruzione inglese dopo la guerra, per il reaganismo di un sistema politico; le riforme istitu- e il thatcherismo negli anni ottanta. Senza zionali. questa consapevolezza, quando ci si affida Sul primo obiettivo si sono fatti alcuni unicamente a meccanismi elettorali ed passi in avanti. Il risanamento finanziario istituzionali, il risultato e` ben poca cosa. non e` piu` un’utopia; l’ingresso in Europa In conclusione, vorrei fare qualche e` ormai possibile. Certo, restano aperti i considerazione su due capitoli del pro- capitoli decisivi dell’economia, il primo dei getto della Commissione bicamerale. La quali e` l’occupazione, questione non solo riforma della seconda parte della Costi- italiana: un problema che, se non risolto, tuzione, che e` al centro del dibattito, ha rischia di compromettere tutto e tutti. un obiettivo ambizioso: entrare in sintonia Rilievi, quindi, si possono e si debbono con la domanda di cambiamento di questi fare. Tuttavia la premessa perche´ si possa ultimi anni. Il risultato dei lavori della avviare la stagione delle grandi riforme e` Commissione bicamerale e` per molti versi ormai realizzata. e su alcuni aspetti fondamentale e utile, Cio` su cui invece i ritardi sono ciclopici ma non privo di contraddizioni ed ele- e` proprio la ristrutturazione del sistema menti discutibili, in primo luogo, il fede- politico e la tendenza forte e` quella di ralismo, che a ragione viene considerato il tornare all’antico, avendo pero` perso le cuore della riforma. L’ipotesi di riforma si virtu` e le ragioni del passato: in questo muove nella giusta direzione della distri- emerge tutta la fragilita` del « sistema buzione territoriale del potere reale, delle Italia ». funzioni, delle competenze e delle risorse I nostri dovevano essere gli anni del che vanno dal centro verso la periferia. Si bipolarismo, della competizione, dell’alte- realizza cosı`, come ha detto il relatore rita` tra i due schieramenti, della chiarezza D’Onofrio, un nuovo patto costituente, tra delle responsabilita` e delle scelte, ma la Stato, regioni ed autonomie locali per realta` si sta muovendo in ben altre quanto riguarda la ripartizione delle fun- direzioni. Dallo scontro e dalla polemica, zioni legislative, delle risorse finanziarie, talvolta infondata tra i due poli, siamo l’organizzazione costituzionale e centrale passati ad una fase nella quale la ten- dello Stato ed il procedimento di revisione denza dominante e` il litigio all’interno dei costituzionale. E` una scelta coraggiosa, ma poli, la ricerca di trasversalismi, la fram- esposta su due versanti. Innanzitutto, la mentazione del sistema politico e la tra- necessita` di un coerente sviluppo federa- sformazione dei partiti in macchine e lista, su cui vi sono ipotesi e proposte comitati elettorali. avanzate dall’organizzazione delle autono- Infine, forti sono i tentativi e le ten- mie locali che intervengono sia sulla tazioni per la resurrezione del centro, distribuzione dei poteri, sia sulla funzione scelta discutibile non solo per il valore del Senato, ipotesi e proposte che devono aggiunto di instabilita` che introduce nel essere attentamente valutate dall’Assem- sistema, ma perche´e` un fattore di inqui- blea. In secondo luogo non possiamo, namento dell’intero sistema, spinge al- facendo come gli struzzi, ignorare i pos- l’omologazione, al doroteismo, alla indif- sibili effetti che una riforma pienamente ferenza per i contenuti. federalista puo` produrre sul tessuto uni- Le riforme istituzionali possono con- tario e sull’unita` del paese. tribuire a risolvere le debolezze, le zone di L’organizzazione federale della Repub- crisi del sistema politico-istituzionale, ma blica e` la risposta forte alle tentazioni e` necessaria la consapevolezza che l’alter- secessioniste, ma perche´ possa essere nanza, di cui tanto si parla, si realizza e reale, e non volgersi nel tempo nel suo produce vitalita` democratica, laddove e contrario, e` decisivo che insieme alla quando si collega a processi politici e struttura federale del paese si affermi la Atti Parlamentari —43— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 sua unita` reale, si risolva quella distanza Diversamente, nella bicamerale si e` enorme, sociale ed economica, che separa scelta la via dell’elezione diretta del Pre- il nord dal sud. Diversamente, la tenta- sidente della Repubblica, del semipresi- zione della parte forte del paese, anche denzialismo temperato. Credo sia sba- sulla base delle nuove competenze e dei gliato replicare, come pure si e` fatto, poteri delle regioni ad integrarsi con il ideologicamente a questa scelta, evocando centro nord-Europa diverra` fatale. Lo gli spettri dell’autoritarismo e del plebi- stesso principio di perequazione, di soli- scitarismo. Cio` che a me preoccupa in darieta` tra regioni forti e deboli alla lunga primo luogo sono le contraddizioni, le rischia di trasformarsi in una mela avve- possibili incoerenze del sistema proposto, lenata. queste sı` foriere di evoluzioni pericolose. Il federalismo puo` essere la risposta Si afferma che il Presidente conserva la giusta all’ipotesi di rottura del paese; puo` sua funzione di garante, obiettivo che determinare una nuova coesione ed iden- condivido e condividerei pienamente; ma e` tita` nazionale, ma potrebbe non tanto una scelta che rischia di essere in con- paradossalmente, in assenza di alcune traddizione sia con l’elezione diretta sia condizioni, accompagnare ed accelerare i con i poteri attribuiti al Capo dello Stato. processi di disgregazione. In questo L’ipotesi non probabile, ma certa, e` che emerge con forza, in modo drammatico, il l’elezione diretta del Presidente della Re- legame tra riforme istituzionali e politica, pubblica nel nostro sistema si risolvera`in politica economica, finanziaria ed indu- uno scontro politico aspro tra i due striale. schieramenti politici che si battono per il La questione meridionale, che forse e` governo del paese. Ne risultera` un Presi- lo scandalo piu` macroscopico e vergo- dente politicamente caratterizzato e ipo- gnoso della storia di questo paese, e` tecato, molto distante dalla ipotetica fun- un’emergenza che, anche alla luce delle zione di garante e il potere del Presidente riforme costituzionali, non e` piu` rinvia- della Repubblica di sciogliere le Camere bile. Per inciso, vedo che la presenza del immediatamente dopo la sua elezione Governo e` assicurata dal sottosegretario accentua ancor piu` la funzione politica Corleone: mi auguro che questa solitudine del capo dello Stato. non stia ad indicare una distanza del Il secondo aspetto e` il possibile con- Governo rispetto a cio` che l’Assemblea sta flitto tra il Presidente della Repubblica e discutendo. La politica e le sue realizza- il Primo ministro, un conflitto possibile zioni e` l’altra faccia coessenziale, perche´ per le deleghe sostanziali attribuite al le riforme istituzionali possano avere un Capo dello Stato, che ha la competenza in buon esisto. materia internazionale e di difesa. Il Al capitolo « forma di governo » fanno relatore, senatore Salvi, sostiene che le capo alcune delle questioni piu` brucianti modalita` di scelta del Primo ministro, il sul terreno istituzionale: un nuovo equi- quale e` di fatto indicato dagli elettori, librio tra potere del Parlamento e potere riducono i rischi di una espansione in- dell’esecutivo, stabilita` del Governo e par- controllata dei poteri presidenziali. Non vi tecipazione dei cittadini, infine il conso- e` dubbio, ha ragione il senatore Salvi. Al lidamento dell’opzione bipolare del si- pari tempo, non dovrebbe pero` sfuggire stema. Resto convinto che la risposta piu` che questa potenziale diarchia trascina la adeguata a questi problemi sia il premie- possibilita` di un conflitto molto perico- rato, ovvero l’indicazione di un premier loso. collegato ad una possibile maggioranza, ed Non entro nel merito – ed ho concluso una normativa rigida per impedire il – del problema piu` spinoso. Mi riferisco famoso « ribaltone » in Parlamento, affi- al capitolo sulla riforma della giustizia, sul dando al Capo dello Stato la funzione di quale il gruppo della sinistra democratica garanzia tanto dell’indipendenza quanto ha presentato emendamenti e ha detto dell’integrita` della nazione. parole chiare. Il presidente D’Alema ha Atti Parlamentari —44— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 giustamente richiamato l’obiettivo gene- dei cancelli del campo di Auschwitz. Il 27 rale del progetto di riforma: avvicinare i gennaio e` la data alla quale sta pensando cittadini al potere e cogliere il cambia- in questo momento il Senato della Re- mento. Attenzione, perche´ se in questo pubblica per la definizione di un progetto dibattito (e vi sono tutte le possibilita` che di legge sul giorno della memoria. Lei, cio` accada) dovesse imporsi la volonta`di Presidente, e i colleghi ricorderanno che riaffermare il comando politico sulla giu- questa Camera ha presentato per prima stizia e sulla magistratura, si colpirebbe un progetto di giorno della memoria; non un capitolo ma una delle architravi avevamo indicato il giorno 16 ottobre. portanti della riforma costituzionale. Mi Vorrei invitare i tanti colleghi che avevano auguro che la ragione prevalga e che firmato la proposta che indicava il 16 questo dibattito parlamentare possa giun- ottobre come il giorno della memoria ad gere a buon esito e determinare quella aderire all’indicazione che ci viene ora svolta, anche sul terreno istituzionale, di dalla proposta del Senato. In tal modo, cui il paese ha bisogno. quando quella proposta sara` approvata dal Senato e perverra` alla Camera, quanti PRESIDENTE. Sospendo la seduta, che avevano aderito alla proposta della Ca- riprendera` alle ore 15. mera ed altri ancora potranno ricono- scersi in quella data, desiderata ed indi- La seduta, sospesa alle 14, e` ripresa cata da tanti che ricordano – per tante alle 15. ragioni, dal progetto di sterminio, alla deportazione, alla persecuzione politica – il 27 gennaio come l’inizio della libera- PRESIDENZA DEL PRESIDENTE zione d’Europa. LUCIANO VIOLANTE PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Colombo. Non c’e` dubbio che la libera- Missioni. zione del campo di Auschwitz segni per l’umanita` una data fondamentale per il PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi progresso della civilta`. Spero davvero che dell’articolo 46, comma 2, del regola- il Senato possa licenziare al piu` presto mento, il deputato Montecchi e` in mis- questo progetto di legge, di modo che sione a decorrere dalla ripresa pomeri- possiamo esaminarlo e ben prepararci per diana della seduta odierna. l’anno venturo. Pertanto i deputati complessivamente in missione sono trentasei, come risulta dall’elenco depositato presso la Presidenza Si riprende la discussione (ore 15,02). e che sara` pubblicato nell’allegato A ai resoconti della seduta odierna. (Ripresa discussione sulle linee generali – A.C. 3931)

Sull’ordine dei lavori (ore 15,01). PRESIDENTE. E` iscritto a parlare l’onorevole Folena. Ne ha facolta`. FURIO COLOMBO. Chiedo di parlare sull’ordine dei lavori. PIETRO FOLENA. Senza molti giri di parole vorrei dire che nella proposta di PRESIDENTE. Ne ha facolta`. riforma costituzionale al nostro esame quello della giustizia e` un nodo ancora FURIO COLOMBO. L’occasione del 27 politicamente irrisolto. Dico questo senza gennaio offre uno spunto importante da fare torti al lavoro faticoso, di cui del passare alla memoria di questa Camera. Il resto la nostra parte politica e` stata 27 gennaio e` il giorno dell’abbattimento protagonista, condotta nel Comitato per le Atti Parlamentari —45— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 garanzie della bicamerale e condotta in Le liti condominiali, gli sfratti, le cause aula, in due occasioni di confronto che di lavoro (il processo del lavoro fu rifor- hanno registrato anche qualche momento mato piu` di vent’anni fa) i tempi, i costi, difficile. Di questo lavoro sicuramente il l’inefficacia del giudicato, tutto questo fa relatore, onorevole Boato, e` stato un sentire chiunque ha a che fare con la tessitore infaticabile–edicio` gli va dato giustizia, senza che sia un delinquente, di merito, lo dico con ammirazione sincera – essere considerato dentro un procedi- talvolta perfino al di la` del necessario mento come un delinquente. Si dice che la limite che esiste alla pazienza umana nel piu` grande condanna e` dover partecipare cercare punti di intesa, di compromesso o ad un procedimento, non e` la condanna. soluzione. O la riforma della giustizia, per via Ma non sarebbe corretto rappresentare costituzionale e per via ordinaria, riuscira` i termini del lavoro che si e` fin qui a rispondere con coraggio a questo pro- condotto, anche per vedere che cosa blema, oppure, se rimarra` nell’ambito possiamo fare nella fase che si apre, della polemica quotidiana fra giustizia e quando esamineremo gli emendamenti, politica, fra politica e giustizia, avremo come una mediazione fra giustizialisti e fatto tutti fallimento. nemici dei magistrati. Per parte nostra – Quindi, credo che abbia ragione il non ho ragione di ricredermi anche ri- presidente Fini quando ricorda che al spetto alle prime affermazioni che termine di questo processo si votera` per il avemmo modo di fare in sede di bicame- referendum e che, aggiungo, il voto sara` rale e credo debba essere questa la giustamente uno solo (non si cambiano le tensione culturale ideale che attraversa la regole del gioco a meta` partita e non posizione della sinistra – il nodo « giusti- avrebbe senso spezzettare un’espressione zia politica » non e` il cuore del moderno di sovranita` su una materia come questa). problema della giustizia. Noi non ne- Ma voglio aggiungere che il cittadino di ghiamo che questo nodo si ponga in fronte alla riforma, che presenteremo, a termini molto complessi e che anzi costi- quel momento del voto sapra` valutare su tuisca un nervo scoperto, ma, colleghi, questo punto se prevale lo spirito del facciamo attenzione – questo mi pare il passato, i fantasmi di ieri, una voglia di problema che abbiamo, anche in questa rivalsa, l’insofferenza sistematica per i discussione – a rappresentare al paese, controlli di legalita`, oppure se le sue all’Italia una specie di lotta sorda, senza garanzie – nel processo penale, quelle di esclusione di colpi, fra poteri e istituzioni: difesa, se imputato, ma anche quelle di chi (come per esempio il potere giudizia- risarcimento e di tutela, se vittima di un rio) assumendo un indebito profilo poli- reato nel medesimo processo (anche a tico e chi (una parte del mondo politico) quelle garanzie bisogna pensare) – sa- manifestando una volonta`, che appare ranno piu` forti. Il cittadino nel voto odiosa, di creare una nuova area di valutera` se le garanzie di una giustizia immunita` per le classi dirigenti, una meno costosa, di un accesso a chi ha un specie di giustizia per i « vip » contrappo- reddito piu` basso, di tempi piu` rapidi, sta ad una giustizia per le persone nor- della certezza del giudicato, saranno piu` mali. Questa rappresentazione, se dovesse forti. passare, sarebbe benzina sul fuoco di un Certo, sappiamo che non tutto si fa per malessere che esiste sul punto della giu- riforma costituzionale, ma noi dobbiamo stizia, perche´ avverrebbe al di sopra delle disegnare un progetto che sappia dare teste di chi lavora, delle famiglie, delle risposta a questo problema – questo per imprese, delle comunita`, del grande biso- noi e` garantismo, radicale nei valori, gno di giustizia che cresce e si moltiplica perche´ pone il tema delle liberta` del- nella societa` e che purtroppo nel 1998 l’uomo, dei diritti, delle garanzie nella rimane ancora largamente inevaso, larga- societa` di oggi e di domani – e poi sappia mente denegato. individuare concrete soluzioni. Non invece Atti Parlamentari —46— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 un garantismo a intermittenza, della do- tendiamo di avere la verita` e le soluzioni menica, delle feste comandate; non solo tecniche giuste. Lo spirito che ci anima quando qualcuno di noi–ecie` successo non e` questo. Siamo pronti alla ricerca – si sente, oppure e` ingiustamente colpito, anche di nuove soluzioni che fino a questo accusato, sbattuto in prima pagina. Il punto non sono state esaminate in bica- garantismo non puo` nascere solo da que- merale. Ma, a mio modo di vedere, in sto. Italia il problema non e` dato dall’eccesso Non c’e` stato in questi mesi – io credo di controllo di legalita` sulle classi diri- – un assedio nei confronti del Parla- genti: non e` qui la patologia. La patologia mento. C’e` stata una discussione vivace, e`, semmai, in uno Stato invadente, in dura, in qualche momento anche un po’ troppe leggi, nell’invadenza, per molti scomposta, a volte ingiusta, a cui pero` anni, di partiti in molte sfere della societa`, hanno partecipato in modo importante in un’idea di giurisdizione ottocentesca, di magistrati, avvocati, operatori della giusti- garantismo formale, ma che non badava zia e cittadini e questa e` una grande alle vere garanzie dei cittadini, nella ricchezza a cui io credo non dobbiamo convinzione che tutto debba per forza rinunciare. Dobbiamo saper ascoltare finire di fronte ad un giudice, anzi ad un quello che viene da questi mondi della tribunale, in gradi di giudizio che si giustizia e della societa`. aggiungono gli uni agli altri e che non E` vero che si e` rappresentato il dibat- sono piu` soltanto tre. E` in questa dire- tito in modo un po’ improprio, appunto: zione che, a mio giudizio, cresce la sfi- la magistratura che criticava cio` che ducia. avveniva qui dentro (e non dico che non Credo che – lo dico con vera volonta` vi siano state delle dichiarazioni o degli di dialogo ai colleghi del Polo e, in elementi, in certi passaggi, che hanno particolare, a quelli di forza Italia, i quali confermato questo dubbio). Ma e` anche si richiamano apertamente alle tradizioni vero, d’altra parte, che non sono mancate del liberalismo democratico – dovrebbe polemiche e campagne a volte molto costituire motivo di interesse il lavorare scomposte contro singoli uffici giudiziari, per individuare soluzioni che abbiano la contro singoli magistrati, in cui ogni atto capacita` di autoregolamentare molti con- della magistratura veniva descritto come flitti nella societa`, inserendo meccanismi un tentativo di interferire nel processo di di equilibrio che permettano ai piu` deboli riforme costituzionali. di ricevere tutela. Intendo dire, cioe`, che Ebbene, noi, tra Scilla e Cariddi, tra la crisi dello Stato sociale, la minore giustizialismo e garantismo della dome- capacita` di rappresentanza sociale di nica, siamo convinti che bisogna muoversi molti interessi, e` l’altra faccia della crisi – ed in questo senso siamo aperti sul della giustizia. Molti conflitti imboccano la terreno delle soluzioni – in un passaggio via giurisdizionale, specie quella penale. stretto, con una linea di equilibrio, di Cosı`, nella societa` si domanda piu` legit- sobrieta`, sapendo che forse oggi questa timazione politica alla magistratura, anzi linea e` minoritaria nel Parlamento e, alle magistrature. Si tratta di un grande probabilmente, anche nel paese (gli animi problema contemporaneo che non ri- sono ancora molto eccitati e su questi guarda soltanto l’Italia (dove pure e` piu` temi si vorrebbe la lotta di tutti contro acuto, perche´ le strutture sono inefficienti, tutti: la politica che usa le inchieste o la farraginose, vi e` uno Stato ottocentesco e, magistratura che fa politica). Badate che quindi, una concezione molto burocratica) la linea dell’equilibrio, fino a due-tre anni ma un ambito piu` vasto. fa, non esisteva, ma io credo che essa sia La novita`, quindi, andrebbe ricercata, destinata a crescere nell’opinione pubblica sia per via costituzionale sia per via del paese. ordinaria, nella grande sfida delle solu- In questa discussione e nel confronto zioni extragiudiziarie, nei filtri, nelle che avremo successivamente, noi non pre- forme di conciliazione, nei sistemi piu` Atti Parlamentari —47— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 efficaci di risoluzione immediata dei con- regge e voglio dirlo con simpatia ed flitti, nei giudizi di sola equita`, negli amicizia ai colleghi che hanno sostenuto arbitrati accessibili a tutti, nelle forme di l’utilita` della separazione delle sezioni del mediazione anche sociale, di conflitti, in Consiglio superiore della magistratura. un nuovo ruolo che anche il settore del Fate attenzione perche´ questa soluzione volontariato puo` assumere in questo realizza finalita` opposte rispetto a quelle campo, collocando quindi nel procedi- che ci si propone: ha solo una finalita` mento giurisdizionale vero e proprio cio` genericamente simbolica, enfatizza l’auto- che e` effettivamente meritevole di atten- referenzialita` del pubblico ministero, la zione in quell’ambito. sua irresponsabilita` e fa venire meno Ci dicono: voi parlate d’altro ma il persino il controllo sulla carriera dei problema e` quello del rapporto tra giu- pubblici ministeri che nel Consiglio supe- stizia e politica. Io rispondo: no, siete voi riore della magistratura i giudici eserci- a parlare d’altro ! Il punto e` proprio tano sui pubblici ministeri. questo. La riforma qualche passo in Al di la` della questione delle due avanti ce lo fa fare nel senso di questa sezioni, voglio domandare pacatamente se nuova idea di giustizia; cito, ad esempio: siamo davvero convinti che uno Stato di l’unicita` delle giurisdizioni; la specializza- diritto sia piu` forte dove le carriere sono zione del giudice amministrativo non piu` separate, dove l’accusa viene fatta dalla come giudice dell’interesse legittimo ma polizia o dove il procuratore e` eletto. Dico del conflitto tra individuo, comunita` so- questo non per demonizzare quei sistemi, ciali ed organizzazione dei servizi pub- perche´ sono grandi democrazie liberali, blici; la riserva di codice e la grande pero` leggo sul New York Times di questi stagione di riforma dei codici, che noi giorni, a proposito del procuratore spe- dobbiamo aprire; il tema della riforma ciale Kenneth Starr che, spendendo 30 della giustizia costituzionale, allargando la milioni di dollari in quattro anni, ha possibilita` di accesso ma anche stando organizzato un ufficio che ha come unico attenti a contemperare tale possibilita` con compito quello di mettere sotto accusa il la necessita` di non collassare l’organo Presidente degli Stati Uniti, che « la Co- supremo che chiude il sistema. stituzione americana non prevede questo Credo che occorra maggiore coraggio ufficio, un sistema di governo in cui un per spingere in questo senso. In una ispettore generale con poteri illimitati societa` dove cresce la liberta`, non tutto tiene in pugno il Presidente degli Stati deve essere regolato pubblicamente dalla Uniti ». Aggiunge « non sembra esserci procedura, ma cio` che lo e` deve essere limite; c’e` il rischio di assoggettare la sicuro, efficace, accessibile e certo per Presidenza ad un’inchiesta giudiziaria per- tutti. manente ». Questo e` il modello degli Stati E` in questo quadro che si pone il tema Uniti, che ci viene descritto da molti come del penale: il giusto processo, la parita` quello da perseguire. Si ricordera` che e`il delle parti, la terzieta` del giudice. Noi non frutto del Watergate e si rammentera`la solo non neghiamo che il problema esista, storia di questi uffici, ma tutto cio`e` anche ma riteniamo anche che si tratti di un il frutto di un sistema accusatorio di quel problema fondamentale che va comunque tipo, che non e` quello a cui noi aspiriamo, letto all’interno di questa ottica, del rap- un sistema in cui il dominio dell’accusa in porto tra societa` e giustizia. molti casi appare davvero illimitato. E qui non possiamo negare, colleghi, Allora noi consigliamo prudenza, col- che la bicamerale ha espresso due voti leghi. Ci vuole prudenza e non si deve contraddittori: infatti, da un lato ha detto spettacolarizzare ne´ attribuire un ecces- « no » alla separazione delle carriere, dal- sivo significato simbolico a tale aspetto. Il l’altro ha detto « sı` » alla separazione delle presidente Berlusconi ha detto ieri: o sezioni del Consiglio superiore della ma- cambia la riforma o non votiamo. A parte gistratura. Questa contraddizione non che non e` un buon modo di discuterlo Atti Parlamentari —48— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 quello di dire: o cambia la riforma o non almeno si decidano ! –, proprio perche´ votiamo, vorrei osservare inoltre che an- tutto questo non e` vero, abbiamo da anni che noi vogliamo che questa riforma avviato un mutamento. Sentivamo che la cambi, perche´ siamo sinceramente con- nostra cultura politica della sinistra era vinti che sia un errore, pure dal punto di insufficiente per valorizzare i temi della vista di chi sostiene la separazione delle liberta`, dei diritti e delle garanzie. Ab- carriere, l’idea delle due sezioni, tuttavia biamo quindi avviato un cambiamento che cerchiamo una linea di equilibrio. riguarda tutti, perche´ questa e` una ricerca Deve essere chiaro che il PDS e la che deve riguardare tutti. sinistra democratica non potrebbero ac- Chiediamo anche agli altri di guardare cettare o tollerare gravi stravolgimenti, avanti e di non soffermarsi sulle ragioni di contro i principi di controllo della legalita`, rancore, ne´ di rimanere con la testa che minino l’indipendenza della magistra- rivolta al passato, ma di volgere la testa al tura e che in qualche modo la assogget- domani, con la volonta` di evitare davvero tino al potere politico. Se questa volonta` che il paese sia dominato dalla cronaca si dovesse affermare, sicuramente per noi giudiziaria. cio` costituirebbe uno strappo non accet- L’Italia sta trovando un po’ piu`di tabile. serenita` sul terreno economico e sociale e Invece apprezziamo la ricerca aperta. sta trovando un po’ piu` di orgoglio. L’onorevole Mantovano, coordinatore di Abbiamo la grande possibilita` di dare tutti alleanza nazionale, l’altro giorno ha detto insieme, ciascuno dalle diverse colloca- che la separazione delle sezioni non li zioni politiche e parlamentari, un contri- convince e che bisogna lavorare sul co- buto al bisogno di fiducia e di giustizia del siddetto « lodo Tinebra », con cio` inten- paese. Evitiamo, dunque, che tutto cio` dendo la possibilita` di eleggere proporzio- vada sprecato a causa di una volonta` nalmente il Consiglio superiore della ma- faziosa o di parte di imprimere un segno gistratura in rapporto a pubblici ministeri di rivalsa o di rivincita alle discussioni e giudici. Ebbene, discutiamo questa pro- sulla giustizia nelle prossime settimane posta. (Applausi dei deputati del gruppo della L’onorevole Marini, a sua volta, ha sinistra democratica-l’Ulivo). sollecitato la formulazione in questi giorni PRESIDENTE. E` iscritto a parlare di nuove idee e di nuove proposte; siamo l’onorevole Rebuffa. Ne ha facolta`. prontissimi a discuterne e apprezziamo questa volonta` di ricerca. Noi non ci GIORGIO REBUFFA. Signor Presi- confronteremo, quindi, sulla base di vin- dente della Camera, signor presidente coli di maggioranza, bensı` sulla base della della Commissione, e` vero quanto ha constatazione che anche le forze che osservato teste´ l’onorevole Folena, che sostengono il Governo possono essere piu` dobbiamo cioe` procedere con spirito forti nel momento in cui affrontano il sgombro, quasi prescindendo dalla realta` nodo delle differenze che ci sono fra di che ci circonda, perche´ questa e` la natura loro e cercano soluzioni di tipo nuovo. dello spirito costituente. Concludendo, vorrei dire che abbiamo Vorrei pero` ricordare i postulati poli- di fronte un passaggio veramente difficile. tici da cui era partito il lavoro che ha Basta poco per far saltare questo sforzo, dato inizio alla Commissione bicamerale, ma e` un passaggio possibile, che si puo` anche se mi rendo conto che nell’elencarli perseguire. potro` fare riferimento ad impressioni, Lo spirito costituente sta nel saper sensazioni, volizioni, atteggiamenti perso- mettere da parte ragioni di fazione, nel nali. Se sara` cosı`, me ne scuso, ma credo saper individuare il bene comune. Noi, che siano impressioni, sensazioni, volizioni rappresentati talvolta come coloro che ed atteggiamenti non solo della mia parte danno ordini alle procure e talaltra come politica, ma della grande maggioranza di coloro che ricevono ordini dalle procure – questo Parlamento. Atti Parlamentari —49— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Il primo postulato e` che le riforme sutta, ma anche di una preoccupazione costituzionali erano necessarie perche´il diffusa all’interno del Parlamento. Mi processo politico degli ultimi anni aveva riferisco alla paura, direi al feticcio, che travolto la vecchia soggettivita`, i protago- una riforma razionalizzante del meccani- nisti del vecchio sistema politico e richie- smo di decisione politica tagli le culture deva, comunque, un aggiornamento della politiche e ideali presenti nel paese. nostra Costituzione. D’altra parte, non la Se questi erano i postulati, la domanda dottrina giuridica, ma questo stesso Par- che mi pongo e che tutti ci dovremmo lamento – come ha osservato anche il porre e` se ci siano oggi, all’inizio di questa presidente D’Alema – era consapevole da fase difficile, le condizioni per un patto piu` di un decennio che di questo si costituzionale. trattasse. Devo dire con estrema franchezza che, Il secondo postulato (forse di carattere rispetto al momento di partenza, le con- piu` personale) e` che esistessero forze dizioni sono piu` difficili. Questo non vuol politiche interessate ad un profondo pro- dire che il patto non sia praticabile, ma cesso di riforma del nostro ordinamento solo che bisogna essere realisti e dire che politico, di cui – non mi stanchero` mai di le condizioni sono piu` difficili. Le ragioni ricordare – la nostra Costituzione e` uno di tale situazione saranno oggetto di ri- strumento. L’obiettivo non e` la riforma costruzione storica o anedottica o giorna- del testo, bensı` la riforma dei comporta- listica; non credo che in questo momento menti politici, delle prassi politiche e delle ci interessino, perche´ sarebbero impron- soggettivita` politiche. Questo secondo po- tate allo stile della recriminazione e del stulato e` forse quello che, almeno secondo rimpianto, che in questa fase nessuno la mia opinione, ha incontrato maggiori deve avere: sarebbe una ricerca delle difficolta` ad evidenziare un riscontro sulla occasioni perdute. realta`. Mi pare (e` forse una constatazione Dunque, siamo di fronte a condizioni impressionistica) che, da quando e` comin- piu` difficili, la prima delle quali e` che ciato il nostro lavoro, lo spazio riforma- siamo tutti consapevoli, per quanta reto- tore si sia retoricamente ampliato ma nei rica possiamo fare, che il testo prodotto e`, fatti, forse, ristretto. per usare un eufemismo corrente, larga- Il terzo postulato era che il nocciolo mente insoddisfacente, o per lo meno della riforma avrebbe dovuto portare a inferiore alle attese. Diro` in conclusione compimento il sistema bipolare. Ho ascol- quale posizione sia onesto avere di fronte tato, con l’interesse che gli devo dedicare a questo testo, che ha un numero elevato sempre e che peraltro e` sincero, l’inter- di punti critici, cioe` non punti insoddi- vento di ieri dell’onorevole Cossutta. Giu- sfacenti per l’estetica di giuristi o per il dico estremamente riduttivo pensare che nostro piacere dottrinario, ma punti critici l’articolazione culturale di una grande perche´, se accolti come sono, rischiano di nazione si debba ridurre all’articolazione porre nel meccanismo politico che vo- dei suoi partiti politici perche´ altro e` gliamo riformare elementi di complica- l’articolazione delle culture ideali, altro e` zione e non di semplificazione. il meccanismo della politica. Razionaliz- Voglio aggiungere che non solo il testo, zare e semplificare il meccanismo delle ma anche le condizioni politiche in questi decisioni politiche non vuole mai dire mesi hanno reso piu` difficile il percorso semplificare le culture politiche, anzi in riformatore; mi riferisco anche alle con- qualche caso significa renderle piu` libere, dizioni per le quali non abbiamo saputo piu` aperte, piu` capaci di esprimersi. Dico agganciare – questa forse e` una colpa di tutto cio` non solo perche´ si trattava di tutti – l’opinione pubblica, rendendola una mia preoccupazione, dal momento consapevole del valore della riforma. che la mia volonta` di attenzione e di I punti critici sono stati gia` elencati; mi dialogo si manifesta anche nei confronti richiamo anche ad alcune pregevoli parti della parte politica dell’onorevole Cos- delle relazioni, in particolare a quella del Atti Parlamentari —50— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 senatore D’Onofrio, che ho trovato con- genere ? Un illustre studioso, il professor divisibile sotto molti punti di vista. Vorrei Cassese – il quale non e` certo schierato prendere ad esempio un punto critico che con la mia parte politica – ha scritto che li riassume tutti e che rende il meccani- il presidente disegnato dal testo della smo che abbiamo definito un meccanismo bicamerale e` un organo alla ricerca di una difficile, incerto, che ha bisogno di cor- sua funzione, il che probabilmente e`il rezioni profonde. punto di partenza della realta`: un organo Parto da un’osservazione che rivolgo alla ricerca della sua funzione. Ma che con l’amicizia di sempre al senatore Salvi cosa puo` rendere certa e prevedibile la ma, in realta`, anche a me stesso per i miei ricerca della funzione del presidente elet- vecchi vizi mentali. L’osservazione ri- to ? All’elenco delle difficolta` a cui ho guarda i limiti nell’uso della compara- accennato, deve essere aggiunto un terzo zione istituzionale. Sono sempre stato elemento, ossia la trasformazione dell’isti- interessato alla comparazione tra i mo- tuzione Presidente della Repubblica nel delli di questa o quella nazione, ma nostro paese. quando si procede in questo modo trovo Un solo accenno. Nel 1975 il presidente sempre un punto di debolezza perche´ non Leone invio` un messaggio alle Camere si possono confrontare sistemi che rispon- che, al termine di un lungo dibattito, dono ad esigenze di governo della com- decisero di non discuterlo, in quanto plessita` molto diverse da quelle che ab- questo avrebbe messo la Presidenza della biamo noi. Mi piace sentir comparare un Repubblica nel circuito della politica. Fu certo modello al sistema portoghese o a questa la posizione assunta dall’allora quello austriaco o a quello islandese, ma partito comunista italiano e da altri poi rifletto e mi rendo conto che il gruppi politici, tant’e` che quel messaggio governo della complessita` delle societa` non fu discusso. democratiche ha per noi due caratteristi- Oggi il Presidente della Repubblica che molto semplici. italiana e` certamente nel circuito della Noi siamo un grande paese popoloso, politica, il che testimonia le difficolta`di non una nazione di cinque milioni di un elemento peculiare che torna all’idea abitanti; siamo un paese in cui il ruolo di « Presidente di garanzia ». In un mec- della politica nella societa` civile, come si canismo come quello vigente, ossia parla- dice con espressione metaforica, e` stato mentare classico che attribuisce al Presi- molto, molto alto. Cio` vuol dire che dente della Repubblica talune funzioni di l’adozione di meccanismi come quello garanzia – per definizione – queste, a dell’elezione diretta del vertice delle isti- causa degli eventi politici, hanno travali- tuzioni deve essere calibrata e ponderata cato, non sono piu` tali. La Presidenza con un’attenzione molto particolare. della Repubblica ha subito una trasfor- Intendo dire che sul vertice delle isti- mazione tale da essere inserita nel cir- tuzioni – vedremo se con o senza poteri cuito della politica. – si riversano le domande, le richieste e Ho fatto questa valutazione a latere per le aspettative, che ricadono sul sistema ritornare al punto centrale, ossia quello politico del nostro paese. E l’Italia ha del meccanismo elaborato che rischia di chiesto sempre molto al suo sistema po- essere privo di contrappesi. Quali sono litico per motivi che, in questo momento questi contrappesi ? Il primo – sul quale non ci interessano. Vi e` pero` un sovrap- ritengo che ci si debba assumere total- peso di domanda che ha gravato sul mente la responsabilita`–e` la definizione sistema politico e che forse rappresenta netta dei poteri del Presidente, il che non una delle ragioni per cui oggi, come in significa aumentarli, bensı` circoscriverli passato, la politica e` risultata faticosa, attraverso i vincoli posti dalle norme difficile e ingolfata. Che cosa significa giuridiche. Poiche´ questo, a mio avviso, eleggere un Presidente della Repubblica, non sarebbe sufficiente, altri due elementi vertice dell’esecutivo, in un sistema del si impongono ed il primo e` rappresentato Atti Parlamentari —51— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 dal sistema federale – lo dico incidental- Come ha affermato il senatore D’Ono- mente, ma credo che dovremo discutere frio, pur con le cautele e le responsabilita` nuovamente dei referendum multipli, ri- del relatore, l’autogoverno e` un meccani- chiamati anche da alcuni colleghi –. smo federale, ma non basta scrivere « or- E` vero – ne sono assolutamente certo dinamento federale dello Stato », perche´vi – un meccanismo costituzionale e`un siano i fondamenti del sistema federale. meccanismo a orologeria; forse abbiamo Possiamo fare finta, come in Alice nel imboccato questa strada, quella cioe`di paese delle meraviglie, che il padrone delle immaginare la costruzione di quattro parole decida per tutti, per cui basta meccanismi a orologeria per poi giustap- definire una cosa ed immediatamente essa porli uno accanto all’altro. Il Presidente si trasforma nell’oggetto ? Non credo che eletto con poteri indefiniti, con poteri che questo sia possibile. Vi e` poi un problema spesso – e` stato detto – verranno rinviati politico, che questa mattina e` stato ricor- alla prassi, non comporta un rischio per dato dall’onorevole Calderisi e che io il fatto che i poteri non sono definiti, voglio richiamare perche´ forse e` il piu` bensı` perche´ non sono stabiliti dei con- grave: l’autonomia privata. Il principio trappesi al Presidente stesso. A chi si dell’autonomia privata si esprime nell’idea contrappone il Presidente eletto ? Si con- che le funzioni pubbliche sono esercitate trappone ad autorita` istituzionali altret- sempre dal mercato e, quando non e` tanto forti, che nella tradizione politica possibile, dallo Stato. Questa e` la defini- dell’occidente hanno due nomi: self gover- zione piu` elementare del principio di nment, autogoverno che ormai diventa sussidiarieta`. federalismo, e magistratura indipendente, Senza questa elementare affermazione, questione sulla quale faro` qualche ac- che deve essere inserita nella seconda cenno in seguito. Abbiamo dunque degli parte della Costituzione, perche´ fa parte scogli da superare. degli equilibri fra i poteri e non puo` Il presidente D’Alema nella sua rela- essere considerata soltanto un’afferma- zione ha affermato che nessuno respinge zione di principio, non esistono contrap- il progetto nella sua globalita`: non vorrei pesi ad un Presidente eletto. che in questo vi fosse un’illusione ottica, Veniamo, infine, al processo. perche´ in realta` le cose sono piu` compli- Noi consideriamo il processo come cate di cosı`. Il progetto non esiste ancora argomento tecnico. Purtroppo, questo e forse e` questa la ragione per la quale paese ha una maledizione che rischia di nessuno lo respinge nella sua globalita`; il uccidere le riforme, ossia il collegamento progetto deve essere ancora scritto in – che e` avvenuto, che fa parte della alcune sue parti fondamentali. cultura politica e che e` una menzogna Abbiamo aumentato i poteri del citta- sulla storia d’Italia – tra trasformazione dino: dove ? I poteri del cittadino si politica ed inchieste della magistratura. esprimono in quattro punti: la rappresen- Questo e` un punto su cui si puo` discutere tanza, l’autogoverno, l’autonomia privata finche´ si vuole, ma non c’e` dubbio che il ed il sistema processuale. Sono questi i collegamento arbitrario tra inchieste della modi attraverso i quali si aumentano i magistratura e trasformazione del sistema poteri del cittadino. Il nostro meccanismo politico e` un elemento che pesa enorme- rappresentativo forse garantisce abba- mente sul nostro lavoro, sui nostri modi stanza, anche se non tutto, per quanto di pensare ed anche, se si puo` usare riguarda questo aspetto. Credo che i paesi questo termine molto colloquiale, sui no- moderni abbiano bisogno, per tante ra- stri « tic ». gioni anche di governo della complessita` Ed allora, ci sono questi contrappesi ? di piu` elezioni. Non e` un caso che dalle Credo che questo sia il punto centrale regioni e dalle autonomie provenga la della questione che abbiamo fronte: for- richiesta dell’elezione diretta del presi- nire i contrappesi alla elezione diretta. dente della regione. C’erano altre strade, l’onorevole Calderisi Atti Parlamentari —52— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 le ha ricordate. Sono strade di altre rarlo, di aggiornarlo. Dobbiamo sapere occasioni perdute. Credo che da quella che se ci accontentiamo di una riforma elezione diretta non si possa ne´ si debba purchessia, una parte di questo paese la tornare indietro, perche´e` un punto cen- rifiutera`. Credo non sia un rischio acca- trale. Come per tutte le cose, il voto demico pensare che se queste aule doves- decide la verita`. sero produrre un testo definitivo di ri- Capisco le preoccupazioni che insor- forma costituzionale, il quale fosse sotto- gono di fronte ad un meccanismo di posto a referendum – che richiede una questo genere; non le attribuisco soltanto certa percentuale – e` molto probabile che (anche se ci sono) agli interessi politici o quella parte del paese che ha ansia e partitici quotidiani; le attribuisco a quella necessita` di modernizzazione, qualora non che e` stata chiamata una grandiosa uto- trovasse nel testo risposte a quell’esigenza pia, che in questo dibattito ha avuto molto di modernizzazione, esprimerebbe un voto spazio. Mi riferisco al concetto in base al negativo. quale, essendo la democrazia il pluralismo Questo vuol dire che non siamo nel dei valori, cioe` essendo in essa impossibile assumere un valore come punto di vista 1946, quando condizioni internazionali unico, da essa fosse esclusa l’idea stessa di consentirono una spaccatura del paese sul leadership. Come diceva Kelsen, che e`il referendum istituzionale. Questo e` il ri- formulatore forse piu` completo di questa schio che mi pare piu` evidente. grandiosa utopia, come e` stata chiamata, Dobbiamo sapere che nel riscrivere le una democrazia e` una democrazia senza regole della Costituzione ciascuno ha una capi. responsabilita` non solo nei confronti della Cio` era certamente vero nel 1920, cosı` propria parte politica. Assumeremmo una come e` certamente vero che questo modo grave responsabilita` verso il paese, se di intendere lo sviluppo della democrazia scrivessimo regole indefinite, affidando la e` molto diffuso ed ha molto impregnato la precisazione del loro contenuto al futuro. nostra cultura politica. Vorrei pero` invi- Sarebbe irresponsabile scriverle, sapendo tare tutti ad un minimo di riflessione su in anticipo che vi sono dei rischi. Sarebbe questo punto. sleale. Una minima riflessione ci dice poche Per questo abbiamo un atteggiamento cose. Ci dice che noi abbiamo un pro- critico verso il testo al nostro esame e non blema di trasformazione del sistema po- solo per la responsabilita` nei confronti litico, che siamo ancora in una fase di della nostra parte politica, che pure nel transizione; ci dice che questo e` un paese processo di riforma si e` esposta molto (ed che ha ancora bisogno, al di la` delle io ne sono contento). modifiche costituzionali, di altre riforme Siamo al bivio: le riforme sono certa- della struttura economica e del tessuto mente necessarie, e questa e` una convin- della nostra societa` civile; ci dice che zione ancora comune nel paese, ma il questo e` un paese che ha ancora molti testo che abbiamo prodotto non e` il testo problemi di scollamento, che non ha riformatore che il paese che vuole la compiuto totalmente il suo processo uni- modernizzazione si aspetta. Dobbiamo al- tario, che nel profondo, forse, non ha lora avere la forza di cambiare o il ancora acquisito tutta la complessita` delle coraggio di dire « no », conoscendo in ogni moderne democrazie di massa. caso i rischi. Credo che quello presidenziale sia an- Io, come, credo, tutti i colleghi del cora il meccanismo che riesce ad evitare Parlamento, mi accingo a questo lavoro le derive plebiscitarie, i rischi dello scol- con il massimo di buona fede e di lealta`. lamento. Spero – anzi, ne sono convinto – che esse Siamo quindi di fronte al compito di non verranno meno in nessuno, ma credo cambiare il testo che abbiamo. Usiamo il che dovremmo evitare con grande atten- termine che vogliamo, parliamo di miglio- zione il pericolo che mi appare piu` grave, Atti Parlamentari —53— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 quello di gettarci nella retorica della Quella prospettata e`, in realta`, una riforma purchessia e di affidare al paese soluzione interessante, innovativa, ma un documento incompleto. certo di compromesso. Non abbiamo un Il lavoro e` dunque ancora da comin- vero federalismo, non abbiamo vera sus- ciare. Mi auguro e spero che riusciremo a sidiarieta` e sulla giustizia i nodi sono svolgerlo. Credo che l’unico atteggiamento ancora da sciogliere. C’e` dunque un po’ di possibile sia quello, nel merito, di essere tutto, ma non c’e` la soluzione. molto critici e molto responsabili (Applau- Questo nasce dall’attuale anomalia po- si dei deputati dei gruppi di forza Italia e litica, giacche´ il fronte della modernizza- di alleanza nazionale). zione in questo Parlamento siede preva- lentemente nei banchi dell’opposizione; PRESIDENTE. E` iscritto a parlare infatti, e` nell’area non di sinistra che si l’onorevole Gasparri. Ne ha facolta`. trovano le forze piu` autenticamente pre- sidenzialiste. MAURIZIO GASPARRI. Signor Presi- Molti colleghi parlamentari del centro- dente, onorevoli colleghi, indubbiamente il destra sposerebbero e forse voteranno testo che e` arrivato in aula e` frutto di una emendamenti proponenti un presidenzia- serie di mediazioni e di compromessi. lismo vero, all’americana, che – ripeto – Negarlo sarebbe pura ipocrisia, meravi- e` il vero presidenzialismo. La lega, che gliarsene anche. certamente ha una posizione politica di- La verita`e` che questo processo di versa da quella del Polo – sul fronte del riforme e` viziato da una condizione di federalismo ha assunto toni eccessivi e fondo che anche l’onorevole Rebuffa rile- l’hanno portata a parlare di secessione, vava nella parte conclusiva del suo inter- che noi non condividiamo affatto, e della vento. Nel paese c’e` un’opinione pubblica ridefinizione dei poteri del territorio, uso molto piu` avanzata sul terreno delle questa espressione – e` una forza di riforme e c’e`, quindi, una maggioranza modernizzazione e di cambiamento, ri- reale riformista che e` molto piu` avanti spetto agli assetti precedenti. Lo stesso della maggioranza parlamentare. discorso vale per le forze del Polo. Questa e` la realta`: vi e` separazione tra La sinistra, in effetti, per ragioni cul- chi ha maggiore apertura verso forme di turali e forse nostalgiche era legata e, in modernizzazione delle istituzioni e chi alcuni settori lo e` ancora, all’impianto invece frena il processo. Il testo al nostro della Costituzione del 1948, che e` stata esame e` dunque frutto dell’azione fre- trasformata spesso in un feticcio idelogico: nante della maggioranza politica, della questa e` la realta`. Di frequente si e` dato maggioranza di Governo, che e` maggio- ad essa valore ideologico e ci sono voluti ranza qui dentro, ma che sul terreno della anni ed anni per arrivare a questo em- modernizzazione delle istituzioni non e` brione di riforma, a questa ipotesi di maggioranza e che, pur tuttavia, su alcuni riforma, tant’e` che il mio gruppo parla- temi ha svolto un’azione di freno. mentare non si e` affatto messo di traverso Si pensi, per esempio, alla questione rispetto al processo riformatore; ha anzi del presidenzialismo: il testo al nostro capitalizzato alcuni risultati, qualcuno ot- esame, in effetti, fa delle aperture alla tenuto anche in maniera rocambolesca e democrazia diretta, all’elezione popolare confusa. Mi riferisco, per esempio, alla del Capo dello Stato. Devo dire, in realta`, possibilita` di eleggere direttamente il Pre- che ieri il relatore Salvi ammetteva che la sidente della Repubblica, un’ipotesi, lo soluzione scelta non e` propriamente pre- sappiamo tutti, maturata in circostanze sidenzialista, perche´ il presidenzialismo che, con un eufemismo, potremmo defi- vero si ha quando il Presidente della nire complesse, poiche´ sono state le tat- Repubblica e` anche capo dell’esecutivo, tiche a portare ad un risultato di un certo come negli Stati Uniti, e quindi governa tipo, forse l’eterogenesi dei fini. Qualcuno realmente il paese. si proponeva un certo scopo e comunque Atti Parlamentari —54— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 si e` conseguito un risultato, che noi terno delle due grandi aree; pur con capitalizziamo e riteniamo importante, queste conseguenze, qualcosa si e` deter- perche´, anche se non ha i poteri di un minato. vero Presidente « presidenziale », rappre- In questa fase del dibattito dobbiamo senta comunque un contributo alla edifi- tutti partecipare con spirito responsabile e cazione di un bipolarismo che e` gia`un costruttivo, rendendoci conto che in que- risultato politico, e` gia` una riforma della sto Parlamento le forze non di sinistra politica. sono di modernizzazione e piu` in sintonia Spesso alcune riforme hanno determi- con la vasta opinione pubblica. Le forze di nato conseguenze sulla politica, come per conservazione, spesso permeate, per cosı` esempio quella elettorale. Il mio partito dire, di nostalgismo ideologico, per cui la all’epoca era contrario al referendum sul- Costituzione del 1948 ha negato all’Italia l’introduzione del sistema maggioritario; la sua identita` nazionale nel processo del in quel momento temeva le conseguenze dopoguerra, tali forze, dicevo, nella rimo- di un possibile isolamento politico, che zione del fascismo e della dittatura, hanno viveva in maniera totale. Dopo di che, la rimosso anche il concetto di nazione. Alla riforma elettorale, unita sicuramente ad fine non e` rimasto alcun embrione di alcuni fattori esterni (l’esplodere di scan- identita` nazionale e la Costituzione e` dali, Tangentopoli) creo`unmix che ha diventata un mito, al di la` del suo valore cambiato i comportamenti dei partiti. intrinseco. La Costituzione e`sı` un atto Infatti, gli stessi partiti, cambiate le regole importante, ma e` pur sempre un insieme elettorali, hanno dovuto cambiare se di norme, non e` un atto messianico, stessi; ne sono nati di nuovi, mentre altri perche´ l’identita` nazionale di un popolo sono crollati. Quindi dall’introduzione di non si puo` fondare soltanto su norme, nuove regole e` venuta la spinta a cam- anche se le piu` elevate di un determinato biare le formule politiche, i partiti ed momento storico. Un paese occupato a anche i programmi. rimuovere le cose sbagliate del passato, ha Dopo questa premessa un po’ critica e finito per rimuovere anche quelle essen- pessimista, con cui ho fotografato un ziali, come l’idea stessa di nazione, che e` compromesso, voglio invitare i colleghi riaffiorata recentemente. che sono tiepidi a pensare che anche in Qualche settimana fa ha suscitato scal- questo caso il Presidente ipotizzato dalla pore, un articolo del Presidente della riforma, pur non dotato di pieni poteri, Camera pubblicato su Il Messaggero, ar- comunque eletto dal popolo, potrebbe ticolo che riproponeva la questione del- avere una valenza, una utilita` ai fini della l’identita` nazionale. Lo abbiamo letto con democrazia dell’alternanza bipolare. Con interesse, perche´ quella riflessione, ve- questo meccanismo di elezione diretta che nendo da sinistra, era importante, ma su prevede il ballottaggio gli schieramenti si alcuni settori della politica risuonava dovranno consolidare e quindi gli effetti come qualcosa di gia` metabolizzato. Noi politici potrebbe essere piu` validi di una stessi oggi, fatti i conti con il passato e norma perfetta. con le generazioni nuove, riproponiamo L’esperienza del sistema elettorale ha una identita` nazionale al di fuori di dimostrato cio` ed anche la vigente legge qualsiasi retaggio del passato. elettorale che si propone di modificare Si e` fatto bene, quindi, ad aver stori- non e` perfetta, pero` in qualche modo ha cizzato anche la Costituzione del 1948; determinato conseguenze politiche par- non e` piu` il succedaneo di altri tipi di zialmente positive ed interessanti. Si sono identita`, che vanno ritrovati in una rifles- creati embrioni di schieramenti, si e` re- sione piu` matura sulla storia e sulle gistrata una tendenza al bipolarismo con tradizioni del nostro paese. Bisogna fare tutti i meccanismi di polverizzazione e di attenzione, pero`, a non limitarsi solo a proliferazione di gruppi e gruppetti all’in- parlare di questi argomenti senza vedere Atti Parlamentari —55— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 quello che va migliorato. Ritengo che nascere una reazione corale e spontanea occorra tornare a riflettere in maniera per difendere di piu` le garanzie del molto serena su alcuni aspetti. cittadino di fronte alla giustizia, questa Una volta che la sinistra ha infranto situazione fa dimenticare la garanzia alla questo tabu` e che il relatore e il presi- sicurezza, un fenomeno che nella Costi- dente delle Commissione hanno fatto pro- tuzione non e` analizzato in modo appro- prio il risultato di quel voto della bica- fondito e che forse andrebbe costituzio- merale, perche´ non perfezionare questo nalizzato, perche´ il bisogno di sicurezza e` meccanismo ? Una volta che si e` entrati un fattore importante quanto il diritto alle nel sistema dell’elezione diretta, perche´ garanzie nelle procedure e quello ad un non migliorare i meccanismi del federa- processo equo e trasparente. E non vi e` lismo ? Lo dice l’esponente di un gruppo contrasto fra la garanzia per le parti in che su questo aspetto e` stato piu` tiepido; un processo e la garanzia per la sicurezza ma e` un’esigenza che viene dal territorio, di tutti i cittadini. un antidoto ai fenomeni di secessionismo, Occorre, allora, un po’ di coraggio. perche´ un falso federalismo alimenterebbe Vorrei dire, inoltre, che non si puo` nep- fughe in avanti, aumenterebbe il numero pure fare un discorso di altra natura di coloro che scalano i campanili anziche´ politica perche´, se si rompe questo quadro di quelli che, ragionevolmente, vogliono di riforme, vi e` solo la prospettiva elet- un rapporto piu` diretto tra comunita` torale. locali e poteri locali. Allo stesso modo, rispetto ad altri principi di sussidiarieta`, non vi possono PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE essere le privatizzazioni selvagge. Spesso PIERLUIGI PETRINI (ore 15,58) lo Stato non arriva in certe realta`. Prima di venire in quest’aula ho parlato con MAURIZIO GASPARRI. Si agisce quasi alcuni operatori dei SERT e ho visto il con una sorta di stato di necessita`. Credo dramma di queste persone che in termini che tutti dobbiamo fare uno sforzo di di lotta alla tossicodipendenza fanno responsabilita`. La sinistra ha accantonato molto ma non riescono ad ottenere grandi il feticcio ideologico della Costituzione del risultati. Spesso il volontariato, laico, cat- 1948; sono passati cinquant’anni, per cui tolico, di qualsiasi tipo, che e` privato quella Costituzione ha svolto la sua fun- sociale, ottiene risultati migliori. La sus- zione. La prima parte resta intatta e forse sidiarieta`, allora, non puo` significare che alcune norme andrebbero riviste; questa lo Stato arretra in certi settori e, control- necessita` maturera` forse nelle ulteriori lando, verificando, stabilendo delle regole, fasi del dibattito. L’assemblea costituente non fa agire altri, che con motivazioni non era un pericolo o una minaccia, ma etiche, volontarieta` e determinazione mag- forse sarebbe servita a stemperare gli giore riescono ad ottenere dei risultati. Ho aspetti personalistici perche´, quando il citato l’esempio, attuale e drammatico, testo giungera` al Senato, credo che i della lotta alla droga, ma ne potrei citare senatori guarderanno con interesse al loro altri. destino e a quello dell’istituzione che In merito alla sussidiarieta` come con- rappresentano. Questo e` inevitabile. Forse correnza verso il meglio tra pubblico e un’assemblea costituente avrebbe avuto privato, si puo` dire qualche cosa di piu`. una terzieta` maggiore rispetto a fattori La giustizia e` un tema delicato, sul quale che esistono (si possono negare anche sono state dette e scritte tante cose, per questi con ipocrisia) come appartenenza cui non ne aggiungo altre. Mi limito ad ad una Assemblea. invitare tutti ad abbinare al tema delle Dal momento che non si e` scelta quella garanzie quello della sicurezza, perche´ strada, percorriamo in maniera costrut- spesso, in una Italia in cui la magistratura tiva e responsabile questa, ma con un po’ ha travalicato i confini e quindi ha fatto di coraggio in piu` . Quel che e` stato scritto Atti Parlamentari —56— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 e` il minimo indispensabile e indietro non CESARE SALVI, Relatore sulla forma si puo` tornare. Capisco le preoccupazioni di governo e sulle pubbliche amministra- di rifondazione comunista che, nell’ambito zioni. Non tocchiamo questo tasto, per di uno schieramento nostalgico del centro- favore ! sinistra, e` la punta piu` sincera e piu` avanzata del nostalgismo e del conserva- MAURIZIO GASPARRI. Non tocco torismo, quindi vive ancora nella mitolo- questo tasto, va bene. Allora, qualcuno, gia della Costituzione del 1948 pur in un non si sa chi, entita` metafisiche, sostiene mondo che e` cambiato. che se falliscono queste riforme lo sbocco Credo che il testo in esame sia il sara` il voto. Non vorrei che si agisse in minimo, dal quale si deve semmai andare queste aule (della Camera oggi, del Senato avanti, nella direzione della giustizia, della quando sara`) con questa spada di Damo- sussidiarieta`, del presidenzialismo, del fe- cle sulla testa. Noi dobbiamo tentare, deralismo. Non abbia paura la sinistra e responsabilmente, di fare queste riforme non brandisca la minaccia delle elezioni, perche´ la maggioranza modernizzatrice e perche´ se le riforme dovessero fallire, e innovatrice dell’Italia, gli elettori che le questo, presidente D’Alema, e` un argo- vogliono, certamente sarebbero delusi sia mento ricorrente, sotterraneo... In politica da riforme false, da riforme di apparenza le elezioni sono un’eventualita` sempre e non di sostanza, sia dal fallimento delle presente, non e` questo il tavolo che riforme stesse. decidera` scioglimenti, ma nel dibattito Pero` se il fallimento nascesse dal rile- politico si dice... vare che il loro contenuto e` deludente, che non risponde alle aspettative ? Non si deve MASSIMO D’ALEMA, Presidente della pensare che rompere sulle riforme com- Commissione parlamentare per le riforme porti che si vada a votare, quasi come costituzionali. Mi scusi, io rispondo di cio` fosse una minaccia. Noi dobbiamo giudi- che dico. Le cose sotterranee interesse- care liberamente nel merito delle scelte ranno i minatori, i geologi o non so chi ! che saranno fatte, rispettando il lavoro istruttorio che la bicamerale ha svolto, il MAURIZIO GASPARRI. Allora, sic- lavoro dei relatori, del presidente, di tutti, come siamo tutti un po’ minatori nell’arco anche dei leader politici che hanno con- della giornata e i minatori sono una tribuito con taluni accordi politici che non categoria rispettabile... devono scandalizzare nessuno, che sono PRESIDENTE. Ci sono anche gli spe- sempre esistiti nella vita politica. Solo leologi ! qualcuno che vive nel mondo delle illu- sioni pensa che tutto si faccia solo con gli MAURIZIO GASPARRI. C’era anche emendamenti o con gli atti formali, men- Jacques Cousteau che andava negli abissi tre ci sono anche volonta` sostanziali che del mare. L’onorevole D’Alema e` un na- a volte accompagnano i processi delle vigante di superficie, al massimo va in Assemblee elettive. Non sono tra quelli barca a vela e non scende negli abissi... che si scandalizzano se c’e` stato l’incontro della crostata o il patto delle scaloppine o MASSIMO D’ALEMA, Presidente della non so cos’altro. E` evidente che in politica Commissione parlamentare per le riforme la volonta` dei leader e` importante. Non si costituzionali. Le barche a vela non scen- deve avere paura di andare ad approfon- dono negli abissi ! Anzi, uno e` preoccu- dire i temi che abbiamo elencato, di pato di evitarlo ! cambiare laddove sara` necessario, certo senza pensare di arretrare rispetto a cio` MAURIZIO GASPARRI. Alcuni giorna- che e` stato fatto. listi scrivono queste cose. I giornalisti non Anche sulle autonomie locali, lei, pre- sono amati dall’onorevole D’Alema, pero` sidente D’Alema, si e` giustamente fatto si dice... carico delle esigenze dell’ANCI, dei co- Atti Parlamentari —57— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 muni, interpretandole. Ma vi sono anche ETTORE PERETTI. Non so se lo spi- le regioni, entita` importanti sul territorio rito costituente, come si diceva qualche e non vorremmo che anche in proposito vi giorno fa, e` assente o presente in que- fosse una componente ideologica – non st’aula. Certo e` che il dibattito che ci ha nella sua determinazione, caso mai in preceduto fin qui e i risultati della Com- quella della maggioranza del Parlamento missione bicamerale risentono della diffi- – ad ascoltare piu` i comuni, perche´lı` colta` e dei condizionamenti di questa fase forse vi e` una certa prevalenza politica politica. Dal risultato finale dei lavori di nelle amministrazioni (certamente, per modifica della seconda parte della Costi- volonta` democratica degli elettori), che le tuzione dipenderanno non solo il giudizio regioni, che pure hanno esigenze e aspet- storico su questa classe dirigente, ma tative. anche la capacita` per la politica stessa di Credo che il tempo a mia disposizione stabilire il primato che le compete nel sia esaurito. Noi affrontiamo sgombri da governare i processi della societa` contem- pregiudizi questo compito di riforme. Non poranea. siamo spinti dalla necessita` di sabotare Tutti noi siamo consapevoli del fatto per il gusto di farlo: non lo hanno fatto che il paese si aspetta un segnale chiaro i nostri colleghi in Commissione e non lo sulla possibilita` di uscire finalmente da faremo in aula; ma neppure siamo con- questa lunga fase di transizione. E` un dizionati dal ricatto per cui se non si compito che richiede grande capacita` po- approvera` questo testo cosı` com’e` po- litica, ma soprattutto un grande spessore trebbe saltare tutto, potrebbero esservi le morale, per improntare la nostra azione elezioni, scoppierebbe il caos. Se ci sa- riformatrice non tanto e non solo alle ranno le elezioni ci saranno con le pro- esigenze e agli equilibri della politica, cedure che la Costituzione vigente pre- quanto ad una rigorosa analisi della so- vede. Ci sono state in tante occasioni e cieta` del nostro tempo. E` quindi il mo- potrebbero esservi anche in questa. An- mento di guardare dentro noi stessi, per diamo avanti sperando che si navighi a attingere alle nostre convinzioni piu` pro- vista, in superficie, senza doversi immer- fonde, dimenticando per un momento le gere negli abissi per poter far sı` che sulle nostre convenienze. banchine, nel porto, sul molo, la gente che Svolgero` questo intervento secondo tre aspetta l’arrivo di questa nave non sia ordini di considerazioni, anche se neces- delusa e l’accolga con ghirlande di fiori e sariamente sommari: la riforma nel con- non lanciando sassi dalla riva perche´ testo delle trasformazioni sociali, la que- questo sarebbe un pessimo risultato per stione veneta e la critica al testo della tutti. bicamerale sulla forma di Stato. La riforma nel contesto delle trasfor- PRESIDENTE. E` iscritto a parlare mazioni sociali. La nostra societa`e` radi- l’onorevole Peretti. Ne ha facolta`. calmente diversa, ovviamente, da quella ETTORE PERETTI. Signor Presidente, del tempo della Costituente ed e` cambiata colleghi, vorrei innanzitutto dire che con- sulla scorta di profonde trasformazioni di sidero un onore e un privilegio poter carattere economico, sociale, culturale e partecipare a questo dibattito sulle ri- politico, trasformazioni spinte da una forme istituzionali, anche se dire questo e` grande rivoluzione tecnologica. Non pos- forse eccessivo in un’aula sonnolenta siamo commettere l’errore di sottovalutare come questa. Sento comunque tutto il la spinta tecnologica ne´ di demonizzarla, peso della responsabilita` che questo com- guardando ad essa solo con la paura che porta... possa provocare effetti perversi sull’evo- luzione sociale. Invece, e` importante ri- MARCO BOATO, Relatore sul sistema conoscere che siamo stati colti di sor- delle garanzie. Guarda che siamo attentis- presa. Il tempo delle certezze e dei dogmi simi, pero` ! Non e` « sonnolenta » ! assoluti e` finito. Viviamo una vera e Atti Parlamentari —58— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 propria crisi di interpretazione del rap- mente modificato il mondo del lavoro. porto fra i fatti sociali, quelli economici e Puo` sembrare paradossale, ma l’aspetto le evoluzioni culturali: il loro legame e le piu` inquietante non e` tanto l’alto livello di loro reciproche influenze spesso ci sono disoccupazione – che comunque oggi in sconosciuti. E, di riflesso, la crisi della Italia supera il 12 per cento e che politica e` prima di tutto crisi di interpre- riguarda purtroppo un giovane su tre – tazione, solo dopo e` anche crisi di ge- quanto l’inconsistenza degli strumenti di stione. Quindi, e` prima di tutto crisi delle politica economica fin qui proposti per ideologie e dei modelli culturali e solo ridurla. Anche l’Unione europea, pur- dopo e` crisi degli strumenti. troppo, sembra rassegnata a convivere con Ovviamente, tutto questo ci sta po- questo elevato tasso di disoccupazione. nendo un pesante condizionamento. Oggi Andiamo incontro ad un periodo storico le analisi di maggior successo prefigurano in cui il lavoro umano inutilizzato sara` la conclusione di un processo storico: la l’elemento caratterizzante. Oggi la crea- fine del lavoro, la fine dell’economia, la zione di ricchezza avviene prevalente- fine dello Stato nazione, la fine delle mente attraverso la sostituzione del lavoro ideologie, la fine della politica; analisi umano con le macchine e la tecnologia; la tutte in chiave assolutamente pessimistica. polemica sulle 35 ore dimostra, in Italia Certo, siamo a fine secolo e si vede, e si come in Europa, che la questione e` sente anche. Pero`, la societa` del terzo essenzialmente politica e concerne gli millennio ha bisogno di un nuovo pensiero aspetti redistributivi della ricchezza, i positivo; non possiamo smettere di cre- meccanismi di esclusione delle minoranze dere in una societa` migliore. Quindi, non piu` deboli e delle generazioni future, ci rassegniamo a seguire passivamente i frutto spesso di convenienze e di vincoli di cambiamenti della societa`, vogliamo orien- natura prevalentemente elettorale. Sor- tarli. Crediamo che sia ancora raggiungi- prende come, in queste condizioni, la bile l’obiettivo di una societa` civile che coesione sociale abbia ancora tenuto. possa offrire opportunita` a tutti e che, Il processo di globalizzazione lega tra proprio dal processo di globalizzazione, loro, con effetti ancora completamente da possano nascere opportunita` di inclusione valutare e da definire, le prospettive di e non nuove e dolorose esclusioni; per crescita economica, le condizioni sociali e dirla con Ralf Dahrendorf, che si possa la capacita` politica. Gli effetti della glo- quadrare il cerchio tra benessere econo- balizzazione non risparmieranno nessun mico, coesione sociale e liberta` politica. aspetto e nessun attore, sia esso sociale, La crisi del modello sociale del nostro economico o istituzionale. Le informa- paese – comune peraltro a tutti i grandi zioni, gli individui, le risorse finanziarie e paesi europei – ha molte facce. Innanzi- le imprese attraversano i confini delle tutto, ha quella del cambiamento della nazioni senza impedimenti. Per questo, da struttura demografica. Il numero degli tempo ormai, anche i termini « Stato » e anziani supera quello dei giovani. Oggi il « nazione » hanno perso buona parte del 16 per cento della popolazione ha piu`di loro significato economico. Ed e` per que- 65 anni e questa percentuale e` destinata sto che la riforma in questione deve dare a raddoppiarsi in meno di tre decenni. La risposta innanzitutto a questi mutamenti. combinazione tra la crescita zero, l’au- Oggi dobbiamo prendere atto che il mento delle aspettative di vita e una ruolo dello Stato e della pubblica ammi- legislazione particolarmente generosa ha nistrazione, come attori della politica eco- modificato il rapporto fra lavoro e pen- nomica e sociale, va ridefinito, forse tra- sioni. Oggi i pensionati sono piu` dei lasciando tutto l’armamentario ideologico lavoratori regolari. che ci siamo trascinati fino ad oggi. L’altra faccia di questa crisi, comunque Va rivisto il ruolo dello Stato come collegata alla precedente, e` rappresentata strumento di manipolazione e di redistri- dalle trasformazioni che hanno radical- buzione della ricchezza, soprattutto Atti Parlamentari —59— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 perche´ la condizione di paese, in cui la Va quindi riconsiderata la legislazione spesa pubblica ed il prelievo fiscale sono sociale, per ridurre i fenomeni di esclu- intorno al 50 per cento del prodotto sione, con particolare riferimenti ai gio- interno lordo, pone non soltanto un pro- vani, ai disoccupati ed alle future gene- blema legato alla qualita` della spesa ma, razioni, assegnando al mercato un ruolo anche e soprattutto, una questione di senza pregiudizi. democrazia. E` , questo, un passaggio fondamentale La stessa prospettiva della moneta rispetto al quale la riforma misurera` tutto unica europea, con il trasferimento della il suo valore e che tuttavia richiede una responsabilita` monetaria dallo Stato al- riscrittura nel testo licenziato dalla bica- l’Unione, determina uno scenario comple- merale. tamente nuovo. Al di la` delle polemiche Il secondo problema che intendo af- politiche sul modo in cui il paese giunge frontare e` rappresentato dalla questione a questo appuntamento, dobbiamo aspet- veneta. Anche in qualita` di deputato tarci una vera e propria rivoluzione. Se e` veronese e veneto, non posso sottrarmi vero – come e` vero – che l’euro signifi- dall’inserire nel dibattito sulle riforme chera` nuove opportunita` (deficit sotto quella che viene ormai comunemente de- controllo, bassa inflazione, bassi tassi di finita la questione del nord-est. Cio` non interesse e cosı` via), l’impossibilita`di tanto perche´ si tratta di una moda alla usare la leva della svalutazione per ren- quale non e` possibile sottrarsi, ma perche´ dere i nostri prodotti piu` competitivi la questione del nord-est – e del Veneto richiamera` tutti alla responsabilita` di ren- in particolare – offre la chiave di lettura dere piu` concorrenziale il sistema paese di un aspetto importante del contesto e italiano, il suo sistema fiscale, la sua del presupposto della riforma. burocrazia, le sue infrastrutture, la sua Il modello veneto, come e` noto, e` legislazione. Il paese si rendera` conto di caratterizzato da un sistema sociale ed dover aumentare rapidamente il grado di economico basato sulla piccola e media liberta` della sua economia, che oggi pone impresa a carattere familiare. Si e` cioe` l’Italia soltanto al quarantaduesimo posto creata e consolidata nel tempo una per- di un’ipotetica classifica internazionale, fetta osmosi fra l’impresa e la famiglia e riducendo completamente il ruolo dello viceversa, con scambio del fattore lavoro, Stato come attore economico ed amplifi- delle risorse finanziarie e delle necessita` candone il ruolo di stimolo e di regola- manageriali; un mercato che, fino a pochi zione della libera concorrenza, moderniz- anni fa, era caratterizzato da una con- zando e semplificando anzitutto la sua correnzialita` attenuata, da prodotti di alta legislazione. qualita` ma a basso contenuto tecnologico Questo processo richiamera` non sol- e da forte impiego di lavoro e quindi da tanto la classe politica ma anche quella un sistema produttivo relativamente sem- imprenditoriale ad uno sforzo non co- plice, che ha garantito efficienza di ge- mune di interpretazione e di gestione del stione e grande redditivita`. nuovo scenario che si va componendo. Proprio l’efficienza di gestione e la Alla quantita` ed alla qualita` della spesa grande redditivita` hanno costruito un si- pubblica, inoltre, e` legato il ruolo dello stema di ricchezza del tutto inedito in una Stato come fattore redistributivo. L’equita` realta` come quella veneta, dove il ricordo e la sostenibilita` della spesa sociale vanno della miseria e dell’emarginazione e` an- garantite ponendo in equilibrio le oppor- cora ben presente. Questo miracolo eco- tunita` che il mercato e` in grado di nomico e` stato favorito da un contesto di assegnare e tenendo conto delle necessita` valori derivati dalla cultura cattolica e di attenuare gli eccessi che possono al- contadina. Il rispetto della persona e la largare ulteriormente il solco tra chi ha in centralita` della famiglia hanno pervaso abbondanza e chi non raggiunge nem- l’ambiente di lavoro e le manifestazioni meno la soglia di sussistenza. sociali, garantendo una coesione sociale Atti Parlamentari —60— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 che ha rappresentato forse il principale consumo da parte dei figli. I valori del elemento che ha favorito il miracolo lavoro, della famiglia, della religione e economico. delle relazioni sociali non riescono a Oggi questo sistema e` entrato pesan- transitare dalla generazione che ha creato temente in crisi. La spinta della globaliz- il benessere alla successiva. Transita zazione, che e` stata accettata senza riserve l’azienda materiale, non il sistema di da una mentalita` comunque aperta alla valori che l’ha costruita. competizione, ha moltiplicato le occasioni Quando il sistema economico conosce imprenditoriali, ma non ha saputo man- una forte accelerazione, ma la crescita tenere allo stesso passo della crescita culturale, politica e sociale stentano a economica la consapevolezza del muta- tenere il passo, matura una miscela di mento in atto. A questa trasformazione paure e di frustrazione che diventa brodo sono anche mancate le risposte istituzio- di coltura della irresponsabilita`. nali e politiche, soprattutto nella richiesta Senza voler evocare episodi particolari alla pubblica amministrazione e in parti- di violenza personale o di pseudo violenza colare allo Stato di infrastrutture, servizi, politica, e` sufficiente far riferimento al flessibilita` e semplificazione legislativa in crescente rifiuto di partecipazione e di particolar modo in materia fiscale. appartenenza alle istituzioni tradizionali Proprio la carenza di infrastrutture e ed alla tradizionale rappresentanza poli- di servizi, quando le imprese, in quanto tica e sindacale. Per questo e` giusto ed piccole, non riescono a provvedervi per imprescindibile inserire nel dibattito sulla conto loro, sta diventando la palla al riforma costituzionale la questione del piede del sistema veneto. Quindi, la pic- nord-est, non per esaurirla nell’ambito cola impresa familiare, che inizialmente della richiesta di riforma federale dello per la sua dinamicita` e flessibilita` era un Stato. fattore competitivo, sta diventando ele- La terza ed ultima considerazione ri- mento di fragilita`. Comunque vi e` una guarda la critica alla proposta di riforma paura diffusa che non possa reggere que- dello Stato. Quanto ho detto fin qui sti ritmi di crescita. rappresenta una premessa sufficiente per Lo Stato e la pubblica amministrazione arrivare ad esprimere un giudizio negativo non hanno ancora saputo dare una rispo- sulla proposta di forma dello Stato uscita sta a tale richiesta. La ricerca dell’auto- dalla Commissione bicamerale. Non ha nomia e` innanzi tutto la denuncia di senso proporre un certo grado di federa- questo immobilismo, pero` l’analisi del lismo: la Costituzione o e` federale o non disagio veneto, o meglio, del suo disorien- lo e`, e la Costituzione uscita dalla bica- tamento non puo` esaurirsi qui, perche´ merale non lo e` per nulla perche´ non altrimenti commetteremmo un atto di stabilisce chiaramente il principio di sus- falsificazione e di mistificazione dannoso sidiarieta`, mantenendo invece in una di- soprattutto per la gente veneta. stinzione ambigua il rapporto tra le fun- La velocita` del raggiungimento del be- zioni del pubblico e del privato; assegna nessere ha stravolto il sistema dei valori allo Stato un’eccessiva pletora di funzioni ed ha sconvolto il tradizionale sistema di attraverso l’ambigua formula della « tutela rappresentanza degli individui nella fami- di imprescindibili interessi nazionali » pa- glia, nella pratica religiosa, nella parteci- rimenti, mantenendo in capo allo Stato pazione sociale. C’e` stata una sorta di pressoche´ inalterato l’attuale livello di metamorfosi culturale. La crescita econo- risorse finanziarie, attraverso un’altret- mica ha provocato una perdita di conno- tanto ambigua formulazione che esclude tati riferiti alla tradizione, al paesaggio, dalla ripartizione tra le regioni e lo Stato ma soprattutto al sistema tradizionale di centrale le risorse necessarie per gli in- valori. terventi volti a favorire uno sviluppo Si e` passati dalla cultura della parsi- economico e sociale equilibrato sul terri- monia dei padri alla ostentazione del torio nazionale. Cio` basta per riportare, in Atti Parlamentari —61— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 capo allo Stato, tutte le funzioni ed i federale della Repubblica, prevedendone poteri di prima, e questo non e` federali- l’elezione contestualmente a quella dei smo. rispettivi consigli regionali. Infine, lascia del tutto irrisolto il nodo Come si puo` notare, questa e` un’im- della trasformazione del Senato in una postazione radicalmente diversa rispetto a Camera federale. Io credo invece in un quella uscita dalla Commissione bicame- federalismo che poggi le sue basi su una rale. Per questo credo che alle forze pubblica amministrazione, che nelle sue politiche serva una particolare dose di articolazioni centrali e periferiche dia coraggio, anche perche´ non vi nascondo chiaramente attuazione ai principi della che una riforma in senso federale prefi- responsabilita`, della sussidiarieta` e della gura una riduzione del ruolo della rap- solidarieta`. E` su queste basi che poggia la presentanza politica e di quella sociale. nostra richiesta di modifica. Chiediamo Dal destino di questa riforma – lo infatti che venga ripristinata la formula- dicevo all’inizio del mio intervento – zione iniziale dell’articolo 56 sulla sussi- dipendera` il giudizio su questa classe diarieta`, che stabilisca chiaramente la dirigente, ma questo cammino di riforma precedenza dell’iniziativa del privato ri- dovrebbe essere anche l’occasione per far spetto a quella del pubblico e, nel pub- riacquistare alla politica un ruolo ed un blico, alle istituzioni piu` vicine ai cittadini; valore che sembra avere smarrito; c’e` pero` che vengano ridotti all’essenziale, proprio anche bisogno di far riacquistare alla vita per le esigenze determinate da questa pubblica, non solo nelle manifestazioni nuova fase economica e sociale, sia la della sua classe politica, ma anche nei potesta` legislativa che le funzioni ed i comportamenti individuali di tutti i citta- poteri dello Stato, in particolare che lo dini un valore etico senza il quale anche Stato, fatte salve alcune sue funzioni la migliore delle Costituzioni non avrebbe irrinunciabili, determini solo criteri gene- alcuna utilita`. A noi comunque spetta rali della legislazione e i livelli minimi dare l’esempio, garantendo una soluzione sulle prestazioni concernenti i diritti so- dignitosa a questo lavoro di riforma. ciali, sulla scorta della sua ormai cronica e non piu` contestabile incapacita` a gestire PRESIDENTE. E` iscritto a parlare con equita` ed economicita` questi processi. l’onorevole Acquarone. Ne ha facolta`. Chiediamo inoltre che venga assicurata agli enti locali la piena corrispondenza tra LORENZO ACQUARONE. Signor Pre- funzioni, poteri e risorse. Chiediamo an- sidente, signor presidente della Commis- che che nella determinazione del livello sione bicamerale, onorevoli colleghi, nella dei tributi da assegnare alle regioni il scorsa legislatura, intervenendo nel dibat- computo venga effettuato escludendo dalla tito sulle riforme costituzionali – allorche´ totale delle risorse da ripartire solo il si discuteva se e in quale modo riformare servizio del debito ed il fondo perequativo, la Carta costituzionale – avevo dichiarato e non anche quella quota di risorse di aver dovuto superare numerose per- dall’ammontare indefinito, necessaria per plessita` prima di decidermi ad intervenire non meglio definiti interventi a favore e cio` perche´ professore di diritto pubblico. dello sviluppo economico e sociale. Chie- In quell’occasione avevo ricordato l’auto- diamo anche che venga prevista la possi- revole ammonimento di Vittorio Ema- bilita` che, con legge costituzionale, pos- nuele Orlando, caposcuola della pubblici- sano essere disciplinate, secondo statuti stica italiana, che in un discorso giusta- speciali, forme e condizioni particolari di mente famoso svolto all’Assemblea costi- autonomia anche per altre regioni, modi- tuente aveva detto che, in tema di assetto ficando la formulazione contenuta nel costituzionale dello Stato, era un errore la testo della Commissione bicamerale. In- reiterata invocazione dell’intervento dei fine chiediamo che il Senato assuma una tecnici, perche´ la fissazione delle regole configurazione consona all’organizzazione costituzionali e` soprattutto un fatto poli- Atti Parlamentari —62— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 tico e quindi sono i politici i veri tecnici articoli e degli emendamenti, di contri- del settore. La tesi e` vera, ma solo in buire alla loro affermazione. D’altro parte. canto, non ho la pretesa di assumere una Non vi e` dubbio che le grandi scelte posizione che qui non mi spetta, per costituzionali abbiano natura squisita- impartire lezioni di scienza giuridica. mente politica ed ai principi della politica, Conseguentemente, vorrei che il mio che interpretano le esigenze della collet- odierno intervento fosse inteso per quello tivita` nazionale, devono rifarsi. che in realta`e` e vuole essere: un sincero Per questo non mi stupisco, non mi contributo al miglioramento, dal punto di rammarico oltre misura se certe soluzioni vista tecnico-giuridico, del testo sottoposto relative ai grandi temi della riforma della al nostro esame. seconda parte della Costituzione sono Il lavoro svolto dai membri della Com- evidente frutto di compromesso. Quando missione bicamerale e` stato certamente il compromesso e` chiaro assolve un’utile faticoso ed ha portato, a mio avviso, ad funzione: quella di contemperare, in un alcuni buoni risultati. Il merito maggiore punto di giusto equilibrio differenti cor- della bicamerale e` pero` forse di carattere renti ideologiche che sono presenti nella politico, cioe` di essere riusciti per la realta` sociale. D’altro canto, anche la prima volta a far arrivare alla fase deci- vigente Costituzione, per molti e signifi- sionale un testo organico di revisione della cativi aspetti discende da compromessi tra seconda parte della Costituzione, merito le forze politiche presenti nell’Assemblea rilevante se si pensa agli inutili sforzi delle costituente e questo non impedisce di precedenti Commissioni bicamerali che considerarla una buona Costituzione, che pure avevano elaborato testi di notevole ha contribuito a radicare nella coscienza valore, di cui sarebbe ingiusto negare civile i principi fondamentali dei diritti e l’importanza anche per l’influenza che dei doveri dei cittadini, che ha dotato essi hanno avuto sul testo attuale. l’organizzazione dello Stato di strumenti Detto questo, e ribadite le intenzioni di giuridici, in parte superati, che non di contribuire in modo costruttivo al compi- meno hanno consentito un indiscutibile mento della riforma costituzionale, con sviluppo del nostro paese. altrettanta franchezza debbo dichiarare Tuttavia, non posso non rilevare come che, secondo il mio modesto parere, l’elabo- la Costituzione sia un testo normativo, un razione tecnico-giuridica del testo di legge particolare testo normativo che, come tale, di revisione costituzionale non appare im- deve ispirarsi a principi di buona legisla- mune da critiche; quindi, da questo angolo zione sotto il profilo della tecnica giuri- visuale, il lavoro dei commissari della bica- dica. merale e` stato meno meritorio rispetto a Pertanto, nella fase preliminare di quanto va ad essi riconosciuto sul piano esame del testo presentato all’Assemblea politico, come ho gia` detto. dalla Commissione bicamerale, reputo non Alla luce di quanto premesso, dedi- inutile un intervento, se non esclusivo, chero` il mio intervento a tre distinti almeno di prevalente carattere tecnico. ordini di problemi: il primo attiene in La Camera non e` un’accademia scien- generale agli aspetti di tecnica legislativa; tifica ed anch’io, come tutti i colleghi, il secondo e il terzo riguardano invece due sono qui non gia` in virtu` della cattedra settori dei quali credo di poter parlare universitaria da tanti anni ricoperta, ma sulla scorta di un’esperienza maturata in in forza di una libera legittimazione po- anni di studio e di lavoro. Intendo rife- polare, chiesta ed ottenuta in nome dei rirmi alla pubblica amministrazione e alla principi politici della coalizione e del giustizia amministrativa. partito cui mi onoro di appartenere. Sotto A mio avviso, in molte sue parti il testo questo profilo, condividendo le posizioni che ci e` stato consegnato e` inutilmente politiche dell’Ulivo e dei popolari, cer- sovrabbondante e deve essere sottoposto a chero` in futuro, nel corso dell’esame degli numerosi tagli al fine di renderlo piu` Atti Parlamentari —63— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 snello e, come cerchero` di dimostrare, piu` loro incapacita` a disciplinare situazioni efficiente. Secondo un autorevole studioso che ancora non esistono, ma che gia`si che si occupo` approfonditamente della intravedono, soprattutto se si pensa alla Costituzione di Weimar – una delle mi- collocazione dell’Italia nel futuro contesto gliori dal punto di vista tecnico, ma ahime` europeo. quella che ha dato i peggiori risultati – le Il denunciato eccesso di disciplina di costituzioni hanno la pretesa superba di dettaglio, che pare sottenda una profonda durare per secoli. Questo e`veroeloe`in diffidenza nei confronti del futuro legisla- particolare per quella parte che riproduce tore ordinario, e` per larga parte inutile. la dichiarazione dei diritti; lo e` meno per Teniamo conto che non siamo chiamati a le parti di natura organizzativa, che de- fare una nuova Costituzione ma ad ag- vono tendere a durare a lungo come leggi giornare quella vigente, modificandola e fondamentali dello Stato. migliorandola. Ebbene, per poter avere validita` nel Spesso si rinvengono nel testo proposto lungo periodo i testi costituzionali deb- dalla Commissione bicamerale veri e pro- bono contenere principi di carattere ge- pri riassunti di norme legislative vigenti, nerale tali da poter dire tante cose con nei cui confronti e` ben lecito porsi la poche e semplici parole; tali da poter questione che vorrei cosı` riassumere: se a regolare una realta` sociale in movimento. Costituzione vigente e` stato possibile in- Sono troppo convinto dell’ineliminabile trodurre queste norme nel nostro ordina- forza della certezza del diritto per cedere mento, che necessita`vie` di modificare la alla tentazione di proporre a questo fine Costituzione per dire le stesse cose, cri- principi flessibili. Sono pero` altrettanto stallizzandole ed impedendone il normale persuaso che la cristallizzazione che segue sviluppo ? Per alcune, ma poche di esse, ad ogni opera di codificazione – ed a puo` replicarsi che per la loro importanza maggior ragione di una codificazione di e` opportuno inserirle in Costituzione per rango costituzionale – potra` essere atte- renderle immodificabili o comunque dif- nuata se si evita di scendere eccessiva- ficilmente modificabili. Per molte altre mente nel dettaglio; se si evita di dettare questa giustificazione non esiste ed il una regolamentazione minuta e puntuale, volerle elevare a norme costituzionali non forse valida oggi ma incapace di discipli- fa altro che appesantire inutilmente il nare razionalmente i fenomeni del futuro. testo della futura Costituzione. L’eccesso di disciplina puntuale e set- Non solo: l’indirizzo seguito pare, a toriale e`, a mio giudizio, il difetto piu` mio avviso, porsi in contrasto con l’au- rilevante del testo in esame, che porta spicata tendenza verso la delegificazione, inevitabilmente a due conseguenze nega- in ordine alla quale addirittura riterrei tive. Da un lato la costituzionalizzazione opportuno rafforzare le indicazioni, che di norme non aventi valore di principio mi paiono piuttosto timide, contenute fara` aumentare il contenzioso costituzio- nell’articolo 98 del testo sottoposto al nale nei conflitti giuridici. Infatti, per nostro esame. quanto si intenda regolamentare singole L’invito e` dunque quello di compiere fattispecie, non potranno mai essere eli- una radicale opera di snellimento, guar- minati i dubbi applicativi che in molti dando di piu` ad eliminare norme costi- settori finirebbero per essere sottratti alla tuzionali vigenti che precludono allo normale e fisiologica interpretazione evo- Stato, al legislatore ordinario, di intro- lutiva degli operatori del diritto (siano essi durre modificazioni all’ordinamento, che interessati alla dottrina o alla giurispru- non a costituzionalizzare norme che, se denza) per essere devoluti soltanto al gia` sono state introdotte, e` segno evidente giudice delle leggi, al giudice costituzio- che lo potevano essere a Costituzione nale. Dall’altro lato – e qui la critica e` piu` vigente. pesante – la rigidita` tipica delle norme Contemporaneamente un invito radi- costituzionali fara` emergere prestissimo la calmente diverso, e cioe` ad essere piu` Atti Parlamentari —64— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 chiari e precisi, si rivolge a disposizioni in Passo ora all’esame, necessariamente ordine alle quali la contrapposizione in sintetico, delle disposizioni sull’organizza- Commissione bicamerale e` stata piu` forte zione e sull’attivita` amministrativa: nel e la natura di compromesso delle solu- complesso mi paiono buone ed in linea di zioni accolte appare piu` evidente. principio meritevoli di consenso, anche Mi riferisco in particolare a due dei perche´ con esse quasi sempre ci si e` punti cruciali della discussione politica e limitati ad affermazioni di principio e non culturale degli ultimi tempi: il modello si e` inteso dettare una specie di regola- presidenzialista o semipresidenzialista che mento, come si e` invece fatto per il settore dir si voglia, ed il tipo di assetto da dare della giustizia, specie di quella penale. al sistema organizzativo in materia di Questo non esclude che anche nei loro giustizia penale. confronti sia necesaria un’adeguata opera Non entro oggi e probabilmente non di sfoltimento. Ad esempio, perche´ mai entrero` nel futuro nel merito di questi irrigidire con precise disposizioni costitu- due temi, ma in ordine ad essi racco- zionali un procedimento amministrativo mando caldamente che, quale che sia la proprio nel momento in cui, per opera del soluzione definitiva, essa debba essere legislatore, ma soprattutto dell’informa- chiara, senza lasciare spazio al formarsi tica, sta subendo radicali modificazioni ? in materia della cosiddetta Costituzione E` bene, a mio avviso, che la nuova materiale, soggetta come essa e` alle mu- Costituzione richiami il principio generale tevoli opzioni di chi detiene di volta in del giusto procedimento, lasciando al fu- volta la maggioranza politica. turo legislatore ordinario la compiuta Per terminare sul punto della qualita` disciplina della materia. della legislazione costituzionale, ricordo Per quanto riguarda l’organizzazione, a che i costituenti sottoposero il testo della mio avviso c’e` da aggiungere qualcosa e da vigente Costituzione all’esame dei piu` fa- toglierne qualche altra. Non e` stato af- mosi italianisti dell’epoca: forse sara`il frontato il problema dei sottosegretari di caso di farlo anche questa volta, ma non Stato che pure, partecipando attivamente credo che ci voglia l’ausilio di esperti del all’attivita` di Governo, specie nei rapporti settore per correggere una disposizione con il Parlamento, mi pare non possano quale quella dell’articolo 86, ultimo non avere rilevanza costituzionale. E` una comma, dalla quale risulterebbe – letta questione vecchia, certo non nuova, che si testualmente – che i membri del Parla- trascina fin dall’inizio del secolo; sarebbe mento « fanno parte » di una corrispon- bene risolverla in questa sede. ` denza. E una perla che vi pregherei di Per contro, sono state costituzionaliz- rilevare. zate le cosiddette autorita` indipendenti. Non se ne precisa la natura, che io reputo MARIDA DENTAMARO, Relatore sul amministrativa, peraltro con una interpre- Parlamento e sulle fonti normative e sulla tazione che puo` essere largamente conte- partecipazione dell’Italia all’Unione euro- stata. Indipendenti da chi, da che cosa ? pea. Sono parte, non fanno parte. Non si dice quali rapporti essi abbiano con il Parlamento al quale, cosı` almeno e` LORENZO ACQUARONE. Fanno parte scritto, dovrebbero soltanto riferire. o sono parte, e` lo stesso. So bene che queste istituzioni sono oggi di gran moda, ma potrebbe anche MARIDA DENTAMARO, Relatore sul essere un fenomeno passeggero, come in Parlamento e sulle fonti normative e sulla un recente passato e` successo per le partecipazione dell’Italia all’Unione euro- agency. Ad ogni modo, non sono favore- pea. No, e` diverso. vole ad organismi che non si inquadrino nello schema razionale per cui il Governo LORENZO ACQUARONE. Facciamo dirige la politica nazionale e ne risponde dunque parte di una corrispondenza ! in Parlamento. Se poi si vogliono istitu- Atti Parlamentari —65— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 zioni piu` svincolate dagli indirizzi contin- Credo di conoscere piuttosto bene – genti della politica governativa e` suffi- forse non siamo in molti, almeno in ciente la legislazione ordinaria perche´, se quest’aula – la produzione scientifica del cosı` non fosse, non avrebbero potuto senatore Salvi, tanto da capire che nella essere costituite le numerose, importanti sua ottica la norma proposta potrebbe autorita` oggi esistenti. dare buoni risultati. Secondo me, pero`, almeno per il momento, l’idea del diritto PRESIDENZA DEL PRESIDENTE privato funzionalizzato al raggiungimento LUCIANO VIOLANTE (ore 16,40) di interessi collettivi (qui Salvi e` stato influenzato da Rodota`) e` ancora un’aspi- LORENZO ACQUARONE. Per lo stesso razione nobile e forse un po’ utopica di ordine di ragioni sono contrario alla alcuni studiosi. Nella realta` delle cose, costituzionalizzazione dei principi di au- onorevoli colleghi, il diritto privato e` tonomia e di indipendenza della Banca ancora il diritto del piu` forte. Non mi d’Italia, almeno per quanto attiene alla pare quindi sia il caso di introdurre nella funzione di vigilanza. Carta costituzionale una norma quale Le indubbie benemerenze del nostro quella proposta, a meno di non tempe- istituto di emissione non ci possono far rarla con tante e tali previsioni, volte a far dimenticare che sul terreno della vigilanza sı` che anche in questo settore siano gli ultimi 15 anni hanno fatto registrare assicurati i principi di uguaglianza e di inquietanti omissioni (l’esemplificazione trasparenza, da mitigarne la rigidita`, ma potrebbe essere molto lunga). probabilmente, cosı` facendo, da renderla Ed allora, quis custodiet ipsos custo- inutile. des ? Proprio per la centralita` del Governo E` ora tempo che io dedichi la mia anche in materia creditizia, reputo oppor- attenzione ai problemi della giustizia am- tuno l’eliminazione, o quanto meno la ministrativa. Qui, almeno per alcune parti, riduzione, del portato dell’articolo 110 nel il mio dissenso dal testo proposto dalla testo della Commissione. Personalmente, Commissione e` netto e radicale. anche perche´ non mi piace un’Europa che Il relatore Boato sa della stima e della sia l’Europa di governatori delle banche simpatia che ho per lui. Non penso, centrali, sarei favorevole alla totale elimi- quindi, possa risentirsi sul piano perso- nazione. Posso capire, pero`, le limitazioni nale della critica di fondo che io credo di che derivano al nostro ordinamento dal dover muovere a tutto l’impianto della rispetto degli strumenti comunitari. Que- parte del testo sottoposto al nostro esame sti, ad ogni modo, ne´ riguardano, ne´ dedicato alla giustizia. E` proprio in questo potrebbero riguardare, le funzioni di vi- settore che si riscontra maggiormente il gilanza. difetto che ho denunciato all’inizio del Per quanto poi concerne l’attivita` delle mio intervento: voler disciplinare tutto e pubbliche amministrazioni, mi lascia subito, scendendo in una regolamenta- molto perplesso la proposta di costituzio- zione di dettaglio che risente troppo del nalizzare il principio in forza del quale contingente, che cristallizza modelli di esse dovrebbero sempre agire, salvo de- organizzazione e di funzionamento forse roghe specifiche, in base alle norme del gia` superati oggi e che rischiano seria- diritto privato. mente di ritardare razionali innovazioni Che l’evoluzione attuale dei modelli di che necessariamente, anche in questo attivita` amministrativa porti sempre di piu` campo, anche nel campo della giustizia, all’adozione di regole di diritto comune e` dovranno intervenire per armonizzare il cosa nota. E` pero` altrettanto noto che i nostro sistema a quello comunitario e a benefici di questo indirizzo sul piano quello degli altri Stati dell’Unione euro- dell’efficienza non sembrano compensare i pea. danni che esso arreca sul terreno dell’im- Non intendo occuparmi dei problemi parzialita` e della trasparenza. della giustizia penale, se non per dire che Atti Parlamentari —66— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 l’attenzione che ad essi e` stata riservata e` vendiano dell’oralita`, peraltro gia` fallito sproporzionata rispetto ai problemi della nel processo civile, e` stato autorevolmente giustizia civile, di quella penale e, a mio ricondotto ad una visione autoritaria dello avviso, di quella tributaria. Quest’ultima Stato e all’enfatizzazione dei poteri del rischia addirittura di essere completa- giudice. Non credo che siano questi gli mente trascurata con la prevista soppres- obiettivi che i colleghi componenti della sione dei giudici tributari, che tanto fati- Commissione bicamerale intendevano rag- cosamente sono stati di recente organiz- giungere. zati, finalmente in modo corretto e razio- Ma vediamo piu` da vicino i problemi nale. della giustizia amministrativa e le solu- zioni che per essi sono state avanzate. MARCO BOATO, Relatore sul sistema Dopo qualche iniziale tentativo e` ca- delle garanzie. Lei sa che sono stato messo in minoranza su questo punto. duto il principio della giurisdizione unica, nobile nelle intenzioni ma assai discutibile nei possibili concreti risultati. E` stato LORENZO ACQUARONE. Ne prendo atto e mi auguro che vi sia una resipi- invece riaffermato, ed e` cosa giusta, il scenza dell’Assemblea. principio dell’unitarieta` della funzione Se si prescinde, come deve farsi giurisdizionale, nel senso di attribuire pari quando si legifera in materia costituzio- dignita`, ruolo e, soprattutto, indipendenza nale, dalle situazioni travagliate e preoc- a tutti coloro che nel momento solenne – cupanti degli ultimi anni, che tutti ci Satta avrebbe detto: sacrale – del giudizio auguriamo abbiano seria e definitiva so- sono chiamati ad applicare la legge al luzione nell’unico modo proprio di un caso concreto. paese civile, e cioe` con la celebrazione Detto questo, a mio modesto avviso, si rapida ed equa dei processi, non puo` e` sbagliato, se non tutto, quasi tutto, per essere disconosciuto che per la maggio- quanto attiene all’individuazione degli or- ranza dei cittadini – parliamo di un dinamenti diversi da quello giudiziario futuro almeno cinquantennale – il rap- ordinario con i quali articolare la neces- porto con il giudice penale dovrebbe saria varieta` oggettiva della giurisdizione. essere raro e patologico, mentre quello Si sbaglia, a mio avviso, nel voler con i giudici civili, tributari e, in minor sottrarre alla Corte dei conti la sua misura, anche amministrativi rientra in- tradizionale funzione giurisdizionale. Se- vece nelle naturali previsioni di una civile colare esperienza induce a ritenere l’uti- convivenza. lita` di un giudice speciale per le materie L’eccesso di attenzione per le questioni di contabilita` pubblica e di responsabilita` attuali della giustizia penale talora disci- amministrativa. Infatti solo un tale giudice plinate, che a mio modesto parere trove- ha le conoscenze specifiche e la sensibilita` rebbero piu` idonea collocazione in norme per conoscere i delicati problemi di ma- legislative, se non regolamentari, di ordi- neggio di denaro pubblico, per giudicare namento giudiziario, ha influenzato anche le singole responsabilita`, anche ai fini l’ottica con la quale sono stati riguardati della riduzione equitativa del danno, isti- i problemi degli altri settori della giustizia. tuto utile quello della riduzione per con- Ma, francamente, e` mai possibile par- temperare la giusta applicazione delle lare in termini generali di giurisdizioni regole di diritto nella comprensione delle con i principi di oralita`, concentrazione circostanze che possono concorrere ad ed immediatezza ? Sul piano pratico una attenuare il grado di responsabilita`. Per tale enunciazione non puo` far sorridere inciso, vorrei aggiungere che se non si chi ha una qualche dimestichezza con le vuole che gli aspetti piu` scottanti in aule giudiziarie. Sul piano teorico, per materia di illeciti amministrativi finiscano limitarmi ad una sola esemplificazione, sempre e totalmente nella competenza del vorrei qui ricordare che il principio chio- giudice penale, non mi pare proprio il Atti Parlamentari —67— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 caso di eliminare il controllo preventivo di comune a quasi tutti i paesi europei, legittimita` sugli atti piu` importanti del- addirittura alla stessa Unione europea, l’autorita` governativa. riguardando le funzioni della Corte di A mio avviso, si sbaglia ancora nel giustizia. voler riservare al Consiglio di Stato la sola Ancora sbagliata – mi scuso del lungo funzione consultiva per attribuire le sue elenco delle critiche – e` la previsione con funzioni giurisdizionali alla divisata Corte norme costituzionali di soli due gradi di di giustizia amministrativa, che dovrebbe giudizio in materia di giustizia ammini- anche sostituirsi alla Corte dei conti in strativa e, aggiungo io, contabile. Valide sede giurisdizionale. esperienze straniere, da ultimo quella So bene che tra i non addetti ai lavori francese, indicano nella via di un doppio l’attribuzione ad un solo organo di fun- grado di giudizio di merito e un ulteriore zioni consultive giurisdizionali e` vista con grado di sola legittimita`, un utile modello sfavore, perche´ si teme che cio` intacchi il per accelerare la definizione dei processi principio della indipendenza e della ter- amministrativi ed assicurare uniformita`di zieta` di coloro che sono chiamati ad indirizzi giurisdizionali. operare insieme come consulenti e come Non e` questa la sede per trattare giudici. approfonditamente previsioni del genere, L’opinione pero`, sempre a mio modesto importa pero` evitare che l’introduzione di avviso, nasce da un superficiale approccio norme come il testo dell’articolo 119 della ad una materia cosı` delicata, che va Commissione bicamerale precludano in studiata ed approfondita, senza gli entu- futuro al legislatore ordinario di appor- siasmi dei neofiti. Ritengo, e so di avere tare tali innovazioni al sistema che ga- con me la maggioranza degli studiosi di rantisce la giustizia nei confronti dell’am- diritto amministrativo, che l’attribuzione ministrazione. di funzioni consultive all’organo di ultima Piena adesione invece merita il nuovo istanza della giurisdizione amministrativa criterio per il riparto della giurisdizione integra e completa la stessa attivita`di tra giudice ordinario ed amministrativo, consulenza, in quanto tradizionalmente le che sostituisce quello ormai largamente decisioni del Consiglio di Stato, oltre che superato che si fonda sulla natura delle a decidere il caso controverso, fissano i situazioni soggettive fatte valere, diritti o principi cui deve ispirarsi la futura azione interessi legittimi che siano. amministrativa. Quanto al problema della L’attuale criterio di riparto, che era possibile e reciproca incidenza dell’attivita` stato fondato piu` di cento anni fa su un consultiva e di quella giurisdizionale, dopo principio di liberta`, ossia quello di elimi- aver rilevato che di fatto chi conosce nare in sede di tutela dei diritti dei davvero le tradizioni ed il funzionamento cittadini il foro speciale dell’amministra- del Consiglio di Stato, indipendente negli zione, muove in definitiva dal mito del- anni bui quando non lo fu il giudice l’unicita` della giurisdizione e dalla con- ordinario, non ha mai negativamente ri- statazione del suo fallimento. Progressiva- scontrato tale fenomeno, osservo che esso mente, caduta la visione di un’ammini- puo` essere facilmente risolto attribuendo strazione autoritaria ed insieme quella al legislatore ordinario la fissazione di che individuava nel diritto soggettivo la regole per disciplinare il passaggio dei pienezza della liberta` giuridica dei citta- magistrati del Consiglio di Stato dall’una dini, e` giusto guardare oggi non piu` agli all’altra funzione. atti autoritativi e alla loro impugnazione, Concludendo sul punto, mi pare non ma ai rapporti tra cittadini e pubblica inutile osservare che il Consiglio di Stato, amministrazione ed individuare conse- quale solo organo consultivo, era tipico guentemente un giudice idoneo a giudi- degli Stati italiani preunitari e che per carli in caso di conflitto. contro oggi la duplice funzione dell’organo Non so se la formula adottata sia la di vertice della giustizia amministrativa e` migliore, perche´ il cosiddetto sistema ta- Atti Parlamentari —68— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 bellare delle materie non ha dato buoni assolto lodevolmente il compito di garan- risultati in Germania. Si potrebbe forse tire la legittimita` costituzionale delle leggi pensare ad una separazione basata piu` e degli atti aventi forza di legge, nonche´di sulla natura del rapporto, ma, comunque, assicurare equilibrio nei rapporti tra po- il superamento del vigente criterio di teri dello Stato e tra Stato e regioni. Se riparto va sicuramente guardato con fa- ora attribuissimo davvero alla Corte tutte vore. Peraltro, una conseguenza inevita- le funzioni elencate nell’articolo 134, in bile del nuovo sistema e` quella, non verita` daremmo origine o alla sua paralisi rinvenibile nel testo al nostro esame, della o quanto meno ad ingorghi tali per cui creazione di un tribunale dei conflitti, di varrebbe il vecchio detto che « giustizia cui facciano parte magistrati di tutte le ritardata e` giustizia denegata ». superiori giurisdizioni, e non della sola So anch’io che il filtro del giudizio Corte di cassazione, i cui orientamenti, incidentale ha dato luogo ad inconve- quali giudici della giurisdizione, lasciano nienti, non foss’altro per aver letto, come sovente perplessi. avvocato in una causa, una sentenza della Sempre in tema di giustizia ammini- strativa, mi dichiaro personalmente con- Cassazione che spiegava, con cento pagine trario alla minuta elencazione delle in- di motivazione, che la questione di costi- compatibilita` dei magistrati amministrativi tuzionalita` che avevamo sollevato era ma- che puo` benissimo essere lasciata al fu- nifestamente infondata. Il problema delle turo legislatore ordinario. In proposito modalita` di accesso alla Corte non e` stato prendo ad esempio il fenomeno apparen- comunque affrontato dalla Commissione temente piu` scottante: quello degli arbi- bicamerale, ancorche´ essa non avesse trati. quella giustificazione dell’urgenza che im- La partecipazione di giudici ammini- pedı` al costituente di affrontarla in sede strativi a collegi arbitrali e` oggetto di di redazione della Carta costituzionale. numerose e non infondate critiche. Tut- Ma forse e` un bene, perche´ un’approfon- tavia, anche con riguardo alla tendenza dita riflessione sul punto mi sembra in- europea e non solo europea alla soluzione dispensabile. di conflitti attraverso modelli alternativi a Ho concluso. Mi rendo conto di avere quelli giurisdizionali, e quindi anche di espresso piu` rilievi critici che argomenti di tipo arbitrale, perche´ precludere per sem- consenso, ma credetemi, non mi pareva il pre la possibilita` di meglio disciplinare tali istituti, correggendone le disfunzioni e caso di sottolineare quanto di buono c’e` valorizzandone le potenzialita` in tema di nel testo della Costituzione proposto (e ce rapidita` e di efficienza ? n’e` molto), ritenendo piu` utile sottoporre In definitiva, anche nel settore della alla comune attenzione quanto sembra giustizia amministrativa, come, a mio av- meritevole di ulteriore approfondimento e, viso, anche in quella ordinaria, penale o mi auguro, di miglioramento. civile che sia, e` necessario sfoltire le Dunque, spirito critico ma costruttivo, norme sottoposteci dalla Commissione di perche´ col consenso di tutti e tutti ap- tante, di troppe disposizioni di dettaglio in portando il contributo della propria espe- modo che la futura Costituzione sia ve- rienza si possa presentare al giudizio ramente, come deve essere, norma fonda- sovrano del popolo un testo della seconda mentale e di principio. parte della Costituzione che sia degno di Qualche brevissima considerazione, in- quello, giustamente non soggetto a revi- fine, collegata con i temi gia` trattati, con sione, della prima parte, che garantisce e riferimento alle garanzie costituzionali. tutela la nostra posizione di liberi citta- Onorevoli colleghi, c’e` un modo sicuro dini in un libero Stato (Applausi dei per impedire ad un giudice di funzionare, deputati del gruppo dei popolari e demo- ed e` quello di gravarlo di troppe compe- cratici-l’Ulivo e del deputato Boato – tenze. La Corte costituzionale ha sinora Congratulazioni). Atti Parlamentari —69— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

PRESIDENTE. L’onorevole Acquarone vida la definizione di « grande occasione » ha parlato qualche minuto in piu` , ma non data da D’Alema a questo tentativo di ho dubbi che il presidente del suo gruppo riscrittura delle regole, occasione che pur- proporra` di ridurre i tempi dei colleghi troppo manco` sia all’amico Bozzi che alla che interverranno dopo. Commissione De Mita-Iotti, anche perche´ ` E iscritto a parlare l’onorevole Or- solo una cultura oggi maggioritaria di lando. Ne ha facolta`. centro-sinistra, permeata di tolleranza li- FEDERICO ORLANDO. Signor Presi- berale poteva offrire a tutti, senza scap- dente della Camera, signor presidente patoie, la possibilita` di riscrivere le regole della bicamerale, onorevoli senatori, col- insieme, senza vincitori e vinti. leghi deputati, non da finissimo ed affa- Dovremo lavorare dunque perche´ que- scinante giurista come l’onorevole Acqua- sto tentativo abbia l’approvazione del po- rone, ma da vecchio giornalista spero che polo italiano nei referendum confermativi. un po’ di vis polemica senza malizia mi E per ottenerla dovremo – rubo l’espres- aiuti a non far sbadigliare i nostri dieci sione ad un giovane collega di Micromega, lettori ed ascoltatori estranei alla scienza Marco Travaglio – tradurre in italiano giuridica. l’intero testo della bicamerale; e non solo Comincero` confessando anch’io, come quello della bozza Pera-Zecchino-Boato, ha fatto ieri l’onorevole Boato, di aver presa di mira dal giovane collega. Tra- fatto il ritiro spirituale per prepararmi a durre in italiano significa anche e soprat- questo appuntamento. Purtroppo non tutto rendere chiara la lettera del testo sono riuscito a reincarnarmi nello spirito per renderne sicuramente democratica di Calamandrei ricordato da Boato, percio` l’applicazione, visto che scritture poco non posso portarvi qui la voce di altri chiare hanno consentito in un secolo e spiriti magni della patria. Posso soltanto mezzo l’alternarsi di governi liberali e di dirvi di aver scoperto un paradosso rileg- esperienze autoritarie e dittatoriali, di gendo la storia costituzionale italiana governi democratici e di avventure clep- dallo statuto carloalbertino alla Carta tocratiche senza mai modificare la legge repubblicana e cioe` che voi avete creato le fondamentale dello Stato. Per tradurre in potenzialita` di un ritorno alla Costituzione italiano comincero` con il ricordare che se monarchica. Questo paradosso per chi, e` apprezzabile la volonta` di un capo di come me, ha conservato un rispettoso partito di non restare chiuso nell’ombra affetto per il legame che nel segno dello della segreteria, ma di avere una sua statuto carloalbertino unı` il liberalismo di proiezione istituzionale – volonta` che ha Cavour alla monarchia nel risorgimento e spinto l’onorevole D’Alema ad assumersi il fino a Giolitti e a Vittorio Veneto, po- peso della bicamerale – la formula del trebbe essere motivo di gratitudine verso premierato (leadership-premiership)e` cer- tutti voi. Ma poiche´ credo che una gra- tamente in Europa la piu` classica e titudine cosı` motivata vi imbarazzerebbe, rassicurante proiezione di un leader nelle visto che voi volete di certo una Costitu- istituzioni di Governo. zione repubblicana, evitero` di esternarla L’onorevole Fini mi perdonera` se non ed anzi mi assumero` il compito di sotto- credo che egli si accontenti di una vittoria linearvi le scivolate statutarie che forse mutilata, come e` stato definito il presi- avete preso involontariamente, sperando denzialismo rocambolescamente uscito che vogliate correggerle nell’interesse della dalla bicamerale. Io credo, invece, che se democrazia che ci unisce. passasse il progetto la vittoria mutilata potrebbe tornare a sciogliere le ali al vento perche´ ricadremmo in pieno in PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE quella incertezza nella definizione dei PIERLUIGI PETRINI (ore 17) poteri di Governo spettanti al Capo dello FEDERICO ORLANDO. Cosı` facendo Stato e al Capo del Governo che era la spero anche di dimostrare quanto condi- chiave dell’esecutivo diarchico dell’ordina- Atti Parlamentari —70— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 mento carloalbertino e che la Costituzione Liberali e comunisti, oltre allo storicismo, repubblicana in gran parte corresse ne- hanno in comune il senso dello Stato, sia gando poteri esecutivi al Capo dello Stato, pure per modelli di Stato abissalmente che nello statuto li esercitava per mezzo diversi. Del resto, alla Costituente Togliatti dei suoi ministri e che la bicamerale vuole mostro` piu` senso dello Stato dei radical- ridargli (e non solo in politica estera e massimalisti, cosı` come De Gasperi ne della difesa). Davvero non ci tranquillizza ebbe piu` di tanti laicisti. Cerchiamo dun- l’immagine del presidente-freezer che ci ha que di definirlo piu` nettamente questo descritto ieri il professor Salvi. Un presi- Presidente eletto: non di Governo ma solo dente che esercita poteri diretti di Go- di garanzia, rimodellando conseguente- verno quando, appena eletto dal popolo, mente il resto. scioglie la Camera, se vuole, per farsene Nel quale resto metterei almeno un una piu` amica e nomina primo ministro paio di cose relative all’ordinamento fe- non il capo della coalizione che ha vinto derale, che vorrei, senatore D’Onofrio, le elezioni, ma un rappresentante di vedere molto piu` spinto, prima che – quella coalizione. Poi rientra nel conge- assumendo in qualche parte del paese latore dove esercita gli altri suoi poteri contenuti catalani, che, come lei sa, sono non di Governo, ma torna a scongelarsi in ebollizione perpetua – diventi anacro- per fare politica estera e della difesa e poi nistico, scavalcato da un confederalismo rientra ancora nel freezer del suo ruolo estorto alla nazione. Cosı`, quando leggo garantista, in un continuo entrare e uscire che l’omogeneita` di condizioni tra le non so fino a qual punto pregiudizievole regioni a statuto ordinario non e` un dato per la sua natura organolettica di presi- immodificabile e necessario e che ognuna dente democratico e quindi per la buona di esse potra` ottenere un ampliamento salute della democrazia, che e` poi cio` che della propria autonomia attraverso la via ci interessa. Forse io sono spinto a cari- della legge costituzionale, vedo ancora una care le tinte dall’ansia di prevenire danni, volta una Costituzione in itinere, qual era ma e` un fatto che se i costituenti del nella sua flessibilita` lo Statuto albertino, 1946-1947 tolsero al Presidente della Re- che itinerando itinerando ci porto` a Cas- pubblica poteri diretti di governo fu anche sibile. Meglio stabilire subito che non le perche´ – come hanno sottolineato gli leggi del Parlamento, ma gli statuti regio- storici (ricordero` Carlo Ghisalberti) – nali perfezionano la rispondenza degli l’esercizio di quei poteri da parte della ordinamenti alle specificita` locali e che Corona piu` volte aveva condizionato in spetti alla Camera delle autonomie – senso antiparlamentare la politica del quale dovrebbe essere tout court il Senato paese. Ricordiamoli, colleghi, i governi di – valutare nella sua collegialita` che una o Corte, i governi delle sciabole, prima e piu` delle venti assemblee legislative regio- dopo Crispi, fino all’eta` giolittiana. E nali non abbia scavalcato il limite che possiamo escludere che un simile scenario l’unita` e l’indivisibilita` della Repubblica si ripeta ? Se date al Presidente poteri comporta per ogni statuto. esecutivi non potete pretendere che non li Senato indefinito: d’accordo, senatrice eserciti con l’intenzione di risponderne Dentamaro, concepito a fisarmonica e solo al popolo che direttamente lo ha comunque troppo pletorico, come lo sa- eletto. Ma se li esercita, visto che glieli rebbe del resto la Camera se il pendolo date, non potete piu` immaginarlo come un dell’oscillazione fra i 400 e i 500 deputati Presidente di garanzia: egli sara` il capo dovesse tendere verso la cifra piu` alta. della maggioranza dei suoi elettori, che Ma piu` grave del numero dei parla- potrebbero anche non dividersi in destra mentari a me sembra il carattere di e sinistra, ma, faccio per dire, in sudisti e conservazione corporativa del Parlamento, nordisti o altre consimili malandrinate. forse il piu` debole fra tutti i capitoli della Non meravigliatevi se le mie sono le stesse riforma dal punto di vista della volonta` preoccupazioni dell’onorevole Cossutta. innovativa. Atti Parlamentari —71— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Giustizia. Voi ricordate che nel sistema dovrebbero guardare con spirito nuovo. statutario la magistratura, che pronun- Lacci e lacciuoli in cui sembra essersi ciava le sue sentenze nel nome del re, specializzata la sottocommissione per la subiva un’interferenza continua dell’ese- giustizia, se e` vero quel che scrive Stefano cutivo diarchico, Capo dello Stato e Capo Rodota`: « La gerarchizzazione degli uffici, del Governo, che il presidenzialismo al- il peso maggiore dei politici nel CSM, l’italiana minaccia di restituirci. La Costi- l’esistenza di una Corte di giustizia per i tuzione repubblicana aveva svincolato i giudici... » e, io aggiungerei, lo sdoppia- giudici da ogni altro potere, subordinati mento del CSM, la dispersione della giu- solo alla legge. Oggi la bozza Pera-Zec- stizia costituzionale in mille faccende, la chino-Boato vuole restaurare l’assoggetta- relazione del guardasigilli sull’azione pe- mento per una parte della magistratura, nale, il grande inquisitore dei giudici quella inquirente e cioe` il motore che, se nominato dal Senato (che io vi proporrei parte, fa muovere anche la magistratura di chiamare coerentemente El coreghe- giudicante, ma se resta spento consente a dor), « ... certamente costituirebbero una tutta la magistratura di ormeggiare nel forte spinta al conformismo giudiziario porto delle nebbie, per la tranquillita`di nei confronti dell’indirizzo parlamenta- tutti gli eversori... re ». Un ritorno, anche qui, dunque, allo MARCO BOATO, Relatore sul sistema Statuto carloalbertino. E poi storcete il delle garanzie. In quali articoli e` scritto ? muso se qualcuno vi chiede di fare rien- trare in Italia i fantasmi dei Savoia ! FEDERICO ORLANDO. ...da prima pa- Onorevole Presidente, onorevole gina, alle cui esigenze garantiste ci siamo D’Alema, questo mio non e` il preannuncio sensibilizzati piu` che non a quelle della di un « no » nel referendum approvativo, difesa della societa` civile nei loro con- che io spero si moltiplichi in quattro fronti. referendum, uno per ogni capitolo della Certo, so bene anch’io che sono prin- riforma. In proposito, ho firmato la legge cipi liberali la separazione delle funzioni costituzionale che vorrebbe introdurli. e, in condizioni di sicurezza, anche quella Questo e` un appello ai colleghi tutti a delle carriere; la parita` tra accusa e voler rendere il nuovo assetto istituzionale difesa, anche per chi non sia in grado di il piu` possibile coerente con gli equilibri, pagarsi avvocati miliardari; l’oralita` del le prudenze, le certezze, la funzionalita`di processo; il contraddittorio; il giudice una moderna democrazia parlamentare; equidistante; la non interferenza del giu- questa funzionalita`, fino ad oggi compro- diziario nell’esecutivo e viceversa; la ridu- messa da un bicameralismo ripetitivo, dal zione della sfera penale; la ricerca del- dominio delle corporazioni, dalla debo- l’arbitrato nelle vertenze civili; la defeu- lezza del Governo in Parlamento, rischia dalizzazione della giustizia amministrativa in avvenire di essere compromessa dalla e tributaria. Ma questi principi liberali guerra intestina nel potere diarchico, dalla non debbono servire per creare una po- paralisi della magistratura, dalla sopraf- lizza assicurativa alla classe dirigente, cosı` fazione sociale dei piu` forti o furbi sui piu` come l’economia di mercato non puo` fare deboli o onesti, con la conseguenza, ono- da paravento a chi rifiuta principi ed revole D’Alema, che cercheremo rimedio, istituti come lo Sherman Act, il blind come nei cinquant’anni passati, in una trust, la liberalizzazione della societa` at- Costituzione praticata o materiale – che traverso l’abolizione dei monopoli, delle dir si voglia – diversa da quella scritta. E licenze, degli albi corporativi, del valore speriamo si tratti di rimedio, non di legale dei titoli di studio e di tutti gli altri sotterfugio... ! lacci e lacciuoli che strangolano i giovani, Evitiamo di arrivare ad un referendum gli intraprendenti, i non conformisti, a cui dilacerante, caricato dalla miscela del le regioni, chiamate ad essere europee, progetto giustizia, del modello di Governo Atti Parlamentari —72— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 non opportunamente razionalizzato, del Voglio ricordare a me stesso e ai federalismo deludente e, infine, di un colleghi perche´ abbiamo avvertito l’esi- referendum unico, vero ricatto ai cittadini: genza di procedere ad una modifica della prendere tutto o lasciare tutto ! Carta costituzionale. Tale esigenza non e` Avviamo subito l’esame della legge elet- stata avvertita solo in questa legislatura, torale, spero nello schema doppioturnista ma − e` stato ricordato da colleghi − anche del documento D’Amico, perche´, come in quelle precedenti. Parte quindi da hanno insegnato De Gasperi, nel 1946, lontano la necessita` di riformare per Debre´ nel 1958 e, credo, anche Adenauer assicurare al paese la stabilita` del sistema in Germania, la legge elettorale precede politico e la governabilita`, per favorire un l’architettura istituzionale, che vi si mo- piu` corretto rapporto ed equilibrio dei della ! Non costruiamo le istituzioni con poteri, per realizzare il federalismo, per spirito illuministico, non innamoriamoci mettere a punto un sistema puntuale di di istituzioni straniere, come i patrioti garanzie che tuteli i diritti dei cittadini e napoletani di cui l’anno prossimo celebre- quindi la civilta` del paese stesso, per remo il bicentenario della generosa ma affrontare i problemi della giustizia che astratta e, percio`, sanguinosa illusione ! sono stati ampiamente ricordati. Imitiamo, piuttosto, i nostri Costituenti del Abbiamo l’interesse oggi di conseguire 1946-1947, i quali seppero schiarire le alcuni obiettivi fondamentali, che certo ombre dello Statuto carloalbertino, ma sono legati alle riforme costituzionali. senza rompere la tradizione inaugurata Allora dobbiamo dirci in primo luogo con nel Risorgimento. Facciamo in modo che estrema chiarezza che il Parlamento ha la grande occasione produca frutti non commesso un errore; mi riferisco al fatto per noi, non per la classe dirigente, ma che, alla vigilia delle elezioni del 1994, si per i cittadini che si attendono dalla e` approvata una riforma elettorale senza politica, dalla giustizia, dall’amministra- aver prima o contestualmente posto mano zione, dal mercato piu` attenzione per alla riforma costituzionale. Forse cio`e` loro ! (Applausi dei deputati del gruppo di avvenuto perche´ qualcuno pensava che il rinnovamento italiano). rafforzamento di un certo sistema politico PRESIDENTE. E` iscritto a parlare all’interno del nostro paese, il rafforza- l’onorevole Tassone. Ne ha facolta`. mento del sistema dell’alternanza potesse scaturire unicamente dalla riforma del MARIO TASSONE. Signor Presidente, sistema elettorale e non invece dalla onorevoli colleghi, inizio il mio intervento contestualita` della revisione delle norme manifestando una grande considerazione costituzionali e di un adeguamento ad nei confronti dei colleghi che si sono essa del sistema elettorale. impegnati nella bicamerale per il lavoro Anche in questo particolare momento che essi hanno svolto. E` alla nostra si sta commettendo qualche errore. La attenzione un progetto che e` il frutto di riforma, certo, del sistema elettorale non un impegno rilevante, anche se, per dire e` oggetto della riforma costituzionale, ma la verita`, ho visto qualche cedimento in rimane nell’ombra; il problema della ri- taluno dei padri costituenti. forma elettorale e` presente nel nostro Ritengo che le valutazioni che dob- dibattito. Certo questo problema va af- biamo fare in questo particolare momento frontato, ne´ puo` essere esaustivo a tale debbano andare al di la` del dato contin- riguardo un semplice incontro di vertice. gente, delle vicende particolari che inve- Non faccio delle battute riferite ad incon- stono spezzoni della politica. Certo, non tri avvenuti in certe case, intorno a certi nutro una fede cieca nell’idea, mentre tavoli, mentre venivano serviti determinati qualcuno poco fa ha manifestato la sua menu, perche´ cio` non ha importanza. Una fede nell’idea, anche se si tratta dell’idea riforma elettorale e` importante, certa- prevalente del momento, quella in cui si mente, nella misura in cui abbiano la esprime in generale fiducia ed adesione. volonta` di procedere in modo serio alla Atti Parlamentari —73— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 riforma della nostra Costituzione. Si deve come un sistema presidenziale oppure dunque affermare un sistema bipolare, avere il coraggio di rivedere anche il ruolo che non e` in alcun modo scaturito dalla del Primo ministro e della sua elezione, riforma elettorale, perche´ ci troviamo altrimenti potrebbe sembrare che queste invece di fronte ad un falso sistema modifiche nascano da vicende particolari bipolare, ad un imperfetto sistema bipo- della storia politica del nostro paese, lare. successive ad incontri decisi per sanare Vi e` una situazione di confusione, un situazioni contingenti e non operanti in magma incompiuto, una situazione non una proiezione ampia per un adegua- lineare e non trasparente della nostra mento della Costituzione alle esigenze del vicenda politica. Occorre dunque operare in questa di- paese. rezione, per dare una risposta ai quesiti Desidero richiamare l’attenzione dei da me richiamati all’inizio dell’intervento. colleghi anche sul sistema del Parlamento La proposta del semipresidenzialismo, ap- che e` stato ampiamente trattato dalla provata dalla Commissione bicamerale, e` senatrice Dentamaro. Concordo sulla dif- sufficiente per assicurare governabilita`? ferenziazione fra i due rami del Parla- Bisognera` fare, a mio avviso, qualche mento, anche se mantengo alcune perples- approfondimento, perche´ allo stato attuale sita` sull’integrazione del Senato della Re- il bipolarismo e` rappresentato solo dal pubblica. Forse i senatori non saranno Presidente della Repubblica, eletto a suf- d’accordo sulle conclusioni della Commis- fragio universale, e dal premier.Mac’e`un sione bicamerale; ma l’integrazione con i pericolo: fino a quando non si crea una rappresentanti dei consigli regionali, pro- certa differenziazione fra le maggioranze, vinciali o dei consigli comunali e` un dato rispetto alle maggioranze necessarie per squilibrante rispetto allo stato di questi l’elezione del Presidente della Repubblica, eletti che partecipano ai lavori del Senato. la proposta e` accettabile; ma in fondo – Bisogna chiarire bene i rapporti tra i c’e` un punto che si evince dall’articolato – diversi livelli istituzionali dal momento il potere del Presidente della Repubblica e` che si prevede anche la conferenza Stato- elastico. Si tratta di un semipresidenzia- regioni-comuni, presieduta dal Primo mi- lismo temperato. Il termine italiano e` nistro o da un suo delegato, tanto piu` che brutto, usato, consumato... si prefigura un Parlamento che si « allar- ga » o si « restringe »; bisogna avere ben MASSIMO D’ALEMA, Presidente della chiari i rapporti tra la Conferenza Stato- Commissione parlamentare per le riforme regioni, e questo Parlamento, che cambia, costituzionali. Autolesionista ! secondo la natura ed i temi del dibattito che affronta, la sua natura. Su questo MARIO TASSONE. Sı`, autolesionista. I avanzo qualche perplessita`. nostri commentatori, onorevole D’Alema, Ho letto con molta attenzione la rela- fanno uso di battute ormai vecchie, ma zione del senatore D’Onofrio. Ho notato in noi parliamo di semipresidenzialismo quella relazione tutta l’amarezza perche´il temperato che si elasticizza, si espande suo disegno non si e` realizzato, almeno nel suo potere nella misura in cui entra in nelle conclusioni cui e` pervenuta la bica- crisi l’area di altri poteri (mi riferisco al merale. Questo e` un dato su cui bisogna Primo ministro e al Governo stesso). I riflettere. rapporti dunque vanno ben definiti, Anche la questione degli statuti speciali perche´ la possibilita` di espansione senza delle regioni e` emersa in termini molto che contemporaneamente vengano fissati forti e la proposta di elevare a rango alcuni principi puo` portare a grandi in- costituzionale lo statuto delle regioni ha convenienti. Occorre capire fino in fondo interessato molto i lavori della bicamerale. se sia giusto mantenere questo tipo di Il fatto che esista uno iato tra questo semipresidenzialismo contrabbandandolo tipo di relazione e le conclusioni cui si e` Atti Parlamentari —74— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 giunti comporta una riflessione e la ne- tema della riforma della seconda parte cessita` per il Parlamento di emendare il della Costituzione avevo gia` avuto modo di testo. intervenire in occasione della discussione Per quanto riguarda la magistratura, il generale per l’approvazione della legge fatto piu` rilevante che e` emerso credo sia costitutiva della Commissione bicamerale. stata l’attenzione da parte dei magistrati Allora, nel salutare con entusiasmo la per il lavoro compiuto dalla bicamerale e nuova fase di riforma che ci si accingeva dal relatore. Dobbiamo allora chiarire ad aprire, tracciavo un quadro piuttosto fino in fondo che cosa vogliamo per il preoccupato della situazione maturata in sistema delle garanzie e per la magistra- vaste zone d’Italia. Avevo fatto cenno alle tura. Certamente, non e` sostenibile il aspirazioni di ampi strati della popola- principio delle due sezioni senza creare le zione, soprattutto al nord, che guardano condizioni per la separazione delle car- con crescente interesse alla possibilita`di riere tra giudici e pubblici ministeri. una riforma della Costituzione in senso Qualcuno diceva quest’oggi che bisogna federalista, come opportunita` ed occasione assolutamente assicurare l’indipendenza per superare le difficolta` di uno Stato della magistratura, che sicuramente e` una come il nostro, assai articolato quanto a conquista di civilta`; tuttavia la separa- realta` culturali, sociali, economiche e ter- zione delle carriere non significa che il ritoriali, ma assolutamente centralizzato PM debba essere soggetto all’esecutivo o per cio` che attiene alla distribuzione dei ne debba essere condizionato, perche´ci poteri ed alla sua organizzazione. sono vari provvedimenti per evitarlo. La necessita` di ripensare la forma di Ritengo, anche dopo aver ascoltato gli Stato in senso federale, patrimonio storico ultimi interventi, che in questo momento dei movimenti autonomisti che per primi stiamo vivendo la subalternita` della poli- hanno sollevato il problema, sembrava tica e del Parlamento ad alcuni magistrati ormai condivisa da tutte le forze politiche. o ad una certa cultura dei magistrati. La sfida, che pareva essere stata raccolta, Allora, se dobbiamo fare una riforma, era quella di riuscire, nell’esaltazione delle attenta e forte, credibile della Carta co- diversita` e delle peculiarita`, a governare i stituzionale, dobbiamo assicurare una grandi processi culturali, sociali ed eco- prevalenza del Parlamento, nel rispetto nomici dello Stato. dell’indipendenza della magistratura e All’atto della costituzione della Com- delle competenze degli altri poteri. missione bicamerale, nelle dichiarazioni di Signor Presidente, ed ho concluso, non intenti, questo concetto avrebbe dovuto intendo dare quei giudizi negativi o tran- guidare con decisione i lavori di revisione cianti che spesso vengono dati perche´si della Costituzione. apre una partita politica tra i protagonisti, Cio` risultava tanto piu` importante in perche´ c’e` un dare ed avere, perche´ci questa fase, nella quale la costituzione sono stati accordi passati anche sulla testa dell’unita` europea si muove sempre piu` del Parlamento, accordi che forse hanno verso un’Europa delle regioni anziche´ ridimensionato, un po’ ristretto i margini un’Europa delle nazioni. Dinanzi all’esito di lavoro della bicamerale. Intendo solo di lunghi mesi di lavoro della Commis- ribadire che una riforma costituzionale sione, non senza una certa delusione e non riguarda questa o quella forza poli- amarezza non e` possibile non rilevare che tica, ma tutto il paese, con le sue esigenze i propositi della vigilia sono stati in larga di giustizia, di civilta` e di progresso. parte disattesi. Il risultato e` un progetto in cui il federalismo appare una facciata per PRESIDENTE. E` iscritto a parlare coprire uno Stato regionale che conserva l’onorevole Detomas. Ne ha facolta`. marcati aspetti di centralismo. Del fatto ne e` consapevole anche l’onorevole D’Ono- GIUSEPPE DETOMAS. Signor Presi- frio, dalla cui relazione emergono evidenti dente, onorevoli senatori e colleghi, sul i limiti del progetto al nostro esame. Il Atti Parlamentari —75— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 principio di sussidiarieta`, che dovrebbe riali competenze legislative primarie, ha informare l’intero impianto federalista, e` dato prova, in oltre cinquant’anni, di gravemente minato dalla previsione di una efficienza e di buon governo. In questo generica tutela degli imprescindibili inte- senso ritengo non debba andar persa ressi dello Stato, tra le materie legislative l’occasione di sperimentare in queste di competenza statale. Una disposizione realta` nuove potenzialita` per i poteri questa che nella sua potenzialita` puo` locali, introducendo quella prima disposi- estendersi, con una valutazione unilate- zione transitoria che la Commissione rale, sino a coprire e vanificare le potesta` aveva inserito, ma che poi e` stata sop- residuali che dovrebbero, secondo l’im- pressa, tanto che non si rinviene nel testo pianto proposto, essere in capo alle re- al nostro esame. gioni. Non e` tanto la valutazione delle singole MARCO BOATO, Relatore sul sistema competenze legislative regionali che po- delle garanzie. Ma verra` reintrodotta. trebbe essere compressa, quanto il fatto che si mette in discussione alla base la GIUSEPPE DETOMAS. In materia di stessa natura pattizia della Costituzione e regioni a statuto speciale mi permetto di degli statuti regionali, che e` il fondamento dissentire con forza dalle considerazioni del federalismo; e` il disconoscimento della formulate in quest’aula, sia pur in modo natura originaria dei poteri riconosciuti velato, e da me ritenute infondate. Esse alla regione. intravedono in queste realta` motivi di Ribadisco che per una seria e concreta separatezza, di privilegio, di immotivata ipotesi di riforma dello Stato in senso diversita`, dimenticando le profonde ra- federale non si puo` prescindere da una gioni di peculiarita` che ne hanno giusti- vera attuazione dei principi di autonomia ficato il riconoscimento e che sono ancora costituzionale delle regioni, dalla sussidia- attuali. rieta` piena e dall’autosufficienza finanzia- Dal tema della ripartizione dei poteri ria. Anche su quest’ultimo punto il pro- su base territoriale, fondata sulle diversita` getto risulta assolutamente insufficiente se culturali, sociali ed economiche, non va non viene ripensata la piena capacita` disgiunto il problema della tutela delle impositiva autonoma delle regioni. minoranze linguistiche presenti in Italia. I limiti della proposta elaborata dalla Dispiace dover rilevare che anche su Commissione bicamerale trovano un’ulte- questo specifico tema la bicamerale non riore conferma nel fatto che, nell’ipotiz- abbia colto l’occasione per incidere dav- zare il superamento del bicameralismo vero, dando finalmente sostanza all’arti- perfetto, sia stata prevista una Camera colo 6 della Costituzione, rimasto finora delle garanzie piuttosto che una Camera lettera morta. Le minoranze linguistiche delle regioni (istituzione quest’ultima che rappresentano un patrimonio di inestima- tradizionalmente accompagna tutti i si- bile valore, sono una risorsa da valoriz- stemi federali). zare perche´ caratterizza in modo unico Queste considerazioni, accanto a quelle l’Italia e la sua cultura. Per questo ho contenute negli interventi susseguitisi, im- presentato un emendamento affinche´ nelle pongono una profonda riflessione che materie che gli statuti regionali regole- dovra` necessariamente portare ad una ranno sia presente la tutela e la valoriz- modifica del testo in esame. Un valido zazione delle minoranze linguistiche, at- riferimento potra` essere l’esperienza ma- traverso idonee misure atte a favorirne la turata dalle regioni a statuto speciale, in rappresentanza politica nelle istituzioni e particolare dal Trentino-Alto Adige e dalle ad assecondarne i processi di aggrega- province autonome di Trento e Bolzano. zione. In esse una profonda cultura di autogo- Come primo e unico deputato della verno, accompagnata da un modello isti- storia della comunita` ladina, sento forte il tuzionale che assegna alle realta` territo- dovere di portare all’attenzione di questo Atti Parlamentari —76— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Parlamento la vicenda della mia popola- onorevoli colleghi della Commissione bi- zione. Quest’ultima, rimasta unita per camerale, ragioni cosiddette di opportu- secoli sotto un’unica entita` politica e nita` o di realismo mi hanno indotto nei amministrativa, poi per un’ignobile poli- mesi scorsi a non presentare tutta una tica di assimilazione perpetrata dal regime serie di emendamenti, sui quali pure fascista, si e` trovata divisa tra due regioni avevo svolto un certo approfondimento. e tre province. Una separazione che ha Quelle stesse ragioni non mi indurranno creato tre minuscole realta` inserite in tre pero` in questa sede a fare a meno di diverse comunita`, assediate da modelli alcune espressioni di parere decisamente culturali che hanno minato la stessa personali, in molti casi forse anche con- sopravvivenza della minoranza ladina. trocorrente, che pero` ritengo debbano Questa popolazione vive ora con preoc- essere manifestate, non curandomi mini- cupazione la ventilata ipotesi di supera- mamente delle ricadute politiche o tatti- mento della regione Trentino-Alto Adige che, di carattere elettorale o di altro con la creazione di due diverse regioni, il genere. Scelgo volutamente di stare al Trentino e il Sud Tirolo, perche´ cio` tema. rappresenterebbe un’ulteriore accentua- Data la ristrettezza dei tempi a dispo- zione dei confini che gia` la dividono. sizione, mi soffermero` in maniera molto Dicevo che i ladini vivono con preoc- sintetica su tre aspetti. In primo luogo, a cupazione questa fase, ma guardano an- mio modesto parere, la Repubblica e`la che con grande fiducia e speranza la traduzione in organizzazione istituzionale, possibilita` di sanare un’ingiustizia della in un dato momento storico, di una storia. Ho presentato in questo senso un nazione: di tutto questo non vedo ne´ emendamento che introduce una disposi- traccia ne´ sensibilita` nel testo che ci viene zione transitoria che prevede l’introdu- proposto. Pertanto taluni miei emenda- zione nel sistema ordinamentale di un’isti- menti, e comunque questo mio intervento, tuzione rappresentata dai comuni ladini rivendicano questo rapporto: la sostanza dolomitici con funzioni che riguardano storica e` la nazione e l’ordinamento e`la esclusivamente materie culturali e lingui- sua traduzione istituzionale. All’interno di stiche. Questa entita`, senza mettere in questa organizzazione istituzionale la pre- discussione i confini regionali e provin- minenza, onorevoli colleghi, non puo` che ciali, darebbe la possibilita` di una tutela essere dello Stato. Concepire, come av- reale, di uno sviluppo sociale e culturale viene nel testo, che la Repubblica sia omogeneo che le consentirebbe di guar- composta sullo stesso piano da enti locali, dare con serenita` il futuro, senza rischi di da regioni e da Stato, non e` conciliabile assimilazione e di conseguente scomparsa. con la mia cultura e la mia formazione ` E questa una piccola realta` e forse cio`, istituzionale. E` lo Stato l’ente centrale, il ad un osservatore disattento, puo` sem- depositario legittimo, storico e democra- brare un problema marginale nel pano- tico della sovranita` nazionale. Vero e` che rama complessivo delle riforme, ma pro- l’interfaccia, il bilanciamento dello Stato e` prio per questo e` anche l’occasione per l’individuo con i suoi valori, con la sua misurare la nostra maturita` di classe centralita` e quindi con i suoi diritti e politica, che anche in una fase di grandi doveri. scelte non perde d’occhio i problemi, le Alle soglie del 2000 dobbiamo renderci aspettative e le aspirazioni, ma soprattutto conto che la nostra societa`e` cresciuta e, la stessa sopravvivenza delle popolazioni. quando si cercano trovare formule istitu- PRESIDENTE. E` iscritto a parlare zionali e costituzionali che contemperino l’onorevole Benedetti Valentini. Ne ha il mix tra Stato ed individuo, troviamo i facolta`. gruppi sociali che spontaneamente e fina- listicamente si organizzano. Questo e`un DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. nuovo aspetto della democrazia, un Signor Presidente, onorevoli colleghi ed aspetto epocale del pluralismo che non Atti Parlamentari —77— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 puo` essere liquidato da chicchessia: se pre piu` accentratrici che stiamo attuando anche lo facessimo, faremmo soltanto nelle varie branche della pubblica ammi- della repressione politica. Non sono sol- nistrazione e dei servizi pubblici, dopo tanto i partiti, la loro organizzazione ed i aver affermato il contrario in queste aule loro messaggi, i punti di aggregazione parlamentari. della societa` contemporanea; dobbiamo La questione del rapporto tra regioni, tenerne conto, altrimenti ci abituiamo alla province e comuni, come ben si vede demagogia ed ai luoghi comuni imperanti. anche dal dibattito di questi giorni, e` ben Se tutto cio`e` controcorrente, mi onoro lontana dall’essere risolta. Anch’essa e` ugualmente di farlo presente e di andare dominata da una molteplicita` di luoghi contro la demagogia ed i luoghi comuni comuni e di contraddizioni profonde. imperanti. Contrariamente all’opinione di molti, non Il secondo aspetto riguarda la que- credo, ad esempio, alla differenziazione stione delle regioni, delle province e dei nell’ambito delle regioni tra quelle a comuni, cioe` tutto il sistema delle artico- statuto speciale ed a statuto ordinario. lazioni delle autonomie e dei compiti delle Sollevero` scandalo, ammesso che si sia articolazioni endostatali della Repubblica. ancora in grado oggi di farlo, ma non Sono un grande fautore – non a credo a questa differenziazione. Non solo, parole, ma nei fatti, nei convincimenti, ma credo anche alla necessita` di attri- negli scritti, nei pronunciamenti, nelle buire forti ma ben dettagliati poteri a proposte – del decentramento ammini- regioni ed enti locali, mentre la potesta` strativo. Credo moltissimo in tale decen- legislativa, in particolare quella generale, tramento, che ritengo sia uno dei pro- va riservata allo Stato. blemi epocali della nostra civilta`, della Credo senz’altro al ruolo dei comuni; nostra organizzazione dei poteri pubblici comuni forti, dotati di poteri e di risorse. e dei bisogni stessi della comunita` e del Starei per dire che opto, preferibilmente o popolo. Sotto questo profilo avrei voluto, nettamente, per il federalismo delle citta`. o meglio vorrei, che nella Carta costitu- Dunque, comuni forti, riorganizzati, dotati zionale fosse affermato il principio, por- di risorse. tato dunque a dignita` costituzionale, del- Notate bene, come state facendo, che l’obbligo della prossimita` dei servizi al quando parlo di regioni, province e co- cittadino. muni non mi interessa minimamente da Ho preso la parola piu` volte in que- chi siano contingentemente governati, ne´ st’aula su diverse materie ed in occasione se la maggioranza di essi siano del centro- di varie riforme o razionalizzazioni per destra o dell’Ulivo. In questa sede – l’ho dire che non sono d’accordo con il pro- dichiarato all’inizio del mio intervento – cesso di accentramento progressivo in voglio essere impolitico al massimo e forse poche sedi, in poche grandi citta` della piu` ingenuo di quanto io stesso voglia nostra comunita` nazionale, di uffici ero- apparire. Pero`, non mi interessa niente gatori ed organizzatori dei servizi pubblici chi governi regioni provincie e comuni, ne´ fondamentali. Stiamo seguendo un mo- chi ne governi la maggioranza. dello di insediamento antropico che la Al momento attuale ritengo le regioni gente soffre sempre di piu` , che le nostre strumenti inidonei a sopportare la sta- comunita` soffrono e che non ci portera`a gione del federalismo. Noi pensiamo sem- buoni risultati in termini di qualita` della pre a chi sia federalista e chi no. Spesso, vita. peraltro, intendiamo per federalismo tutto Come dicevo, sono un grande fautore ed il contrario di tutto. Si dice: « Pero`, se del decentramento amministrativo e dun- per federalismo si intende questo, allora que vorrei che nella Carta costituzionale sono federalista anch’io », oppure: « No, se fosse recepito il principio della prossimita` il federalismo e` questo, non ne parliamo dei servizi al cittadino. Tutto questo, proprio ». Questa e` l’epoca delle parole infatti, e` contraddetto dalle riforme sem- che vanno al di la` e contro la sostanza. Atti Parlamentari —78— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Di quali regioni, dunque, stiamo par- mente si agita, non sia un gran problema: lando come destinatari di poteri federali ? non mi pare si ponga con particolare Delle attuali ? Questo e` il grande equivoco, necessita`. perche´ mi pare che nel testo che dovrebbe La questione, invece, e` se debba esservi essere licenziato le regioni siano quelle la seconda Camera con compiti differen- attuali, che vengono elencate e chiamate, ziati e dunque anche in posizione diffe- per cosı` dire, con nomi e cognomi. renziata. Sono tra quelli che immaginano Di che cosa parliamo, allora ? Di fede- una seconda Camera come Camera alta di ralismo calandolo su strumenti che sono garanzia, che raggruppa e riassume, cioe`, – chiunque li stia governando o li abbia varie ed importanti funzioni di garanzia. governati – largamente inidonei a soppor- Sono d’accordo con questa scelta: ne tare questo tipo di cambiamento: lo sono parlavo anche prima che la Commissione di sicuro territorialmente, nonche´ sul bicamerale affrontasse il tema. Certo, in piano dell’organizzazione. Questo e`un questo caso, dovrebbe essere una Camera problema che tutti tacciono, quando in- a numero ristretto di componenti. vece non dobbiamo lasciarlo a questa o Chissa` perche´ quando si difende la quella fondazione, a questo o quell’ente, necessita` di una seconda Camera si sor- piu` o meno nobile, di studi e ricerca. ride, quasi si trattasse di una difesa Parlavo del rapporto tra regioni, pro- categoriale dei nostri colleghi senatori ! vince e comuni. E` vero, si sente l’esigenza Non vedo perche´ non vi sia un altrettanto di un raccordo dei comuni, si sente largo e malizioso sorriso per la volonta` l’esigenza di un’area piu` vasta, con rife- dei deputati di difendere il loro ruolo e la rimento forse a quelli che chiamavamo loro Camera ! Questo non si capisce bene: « comprensori ». Quanto alle province il quasi che il Senato diventi all’improvviso problema non e` se soffocarle o meno: un impiccio. ognuno rivendica la propria ragion d’es- Non sono d’accordo, invece, sulla Ca- sere. La questione e` che se prevediamo la mera delle autonomie. Anche qui vado sparizione delle regioni, sara` necessario controcorrente (se necessario): non m’in- teressa, ma una volta che si rivendicano prevedere delle « provincione », dei dipar- piu` forti poteri in capo alle autonomie o timenti di area vasta che raggruppino le addirittura poteri legislativi piu` significa- competenze, le funzioni, le risorse. tivi per le regioni, mi chiedo quale ne- Se invece continueremo a concepire le cessita` vi sia di una Camera parlamentare regioni come entita` di piccole dimensioni, dove abbiano proiezione le rappresen- onorevoli colleghi, allora le province non tanze delle regioni stesse. Cio` mi pare, avranno spazio e dunque il problema non anzi, controproducente, negativo, contrad- sara` quello di soffocarle o meno nelle loro dittorio. Se dovranno avere poteri piu` prerogative o di ritagliare per forza, al- forti, con una propria identita` e proprie l’uno e all’altro livello, alcune funzioni. La peculiari caratteristiche, non si vede verita`e` che una volta che si confederano perche´ le loro rappresentanze debbano i comuni in aree piu` vaste di natura avere sede anche in una Camera parla- comprensoriale, per le province non ri- mentare. marra` spazio, se resteranno piccole ed La verita`e` che si deve finalmente inidonee realta` come quelle alle quali mi affrontare, senza i tabu` legati alle pole- sono riferito. miche del passato o a spettri piu` o meno La terza questione che affronto e` agitantisi, il problema della rappresen- quella del bicameralismo. Anche qui vado tanza categoriale, degli interessi legittimi un po’ contro corrente, ma solo in parte. dei gruppi sociali, che debbono uscire allo Se si scegliera` il monocameralismo, mi scoperto e non restare lobby che non sembra che il problema del numero dei assurgono a dignita` costituzionale e che parlamentari, che spesso demagogica- non si assumono responsabilita` politiche o Atti Parlamentari —79— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 di concorso nella formazione delle leggi alle richieste che parti dell’ordinamento alla luce del sole, nelle sedi ufficiali. substatale avanzano con rivendicazioni Si pone, dunque, il problema della prettamente categoriali e particolaristiche. rappresentanza non soltanto politica, ma Penso che se non affronteremo queste anche degli interessi sociali legittimi delle tre questioni potremo anche fare tratta- categorie della cultura, del lavoro, della tive politiche su questo o quel punto del produzione. documento della Commissione bicamerale, La dispensa che in questi giorni e` stata ma non avremo affrontato problemi che ci fatta recapitare nelle nostre caselle dal ricadranno sulle spalle in maniera formi- CNEL – che non credo sia organo che dabile e dirompente (Applausi dei deputati tende alla sovversione dell’ordine costi- del gruppo di alleanza nazionale). tuito e che anzi alcuni miei emendamenti tendono a portare nella organizzazione PRESIDENTE. E` iscritto a parlare costituzionale dello Stato – ci chiede di l’onorevole Urbani. Ne ha facolta`. porci il problema dell’articolazione del pluralismo sociale, altrimenti faremmo . Signor Presi- opera di repressione nei confronti dello dente, onorevoli colleghi, sento innanzi- stesso. tutto il dovere di scusarmi con tutti coloro Una volta che siamo ormai in pieno che sono intervenuti e che non ho potuto scenario di garanzie pluralistiche e di ascoltare per colpa di una mia indisposi- democrazia indiscussa, senza che vi siano zione che – temo – disturbera` anche voi pericoli rispetto a questo tipo di scelta che ora ascoltate le mie parole; per questo fondamentale, il problema della rappre- cerchero` di limitare al massimo il mio sentanza categoriale degli interessi legit- intervento. timi si pone anche a livello di proiezione Credo che dobbiamo partire da un parlamentare. punto, cioe` la consapevolezza che tra Ecco dunque un ruolo, una fisionomia pochi giorni inizieremo ad esprimerci con e una identita` delle prerogative che in una un voto sulla proposta di legge piu` rile- delle Camere parlamentari possono tro- vante della nostra storia recente, pros- vare riscontro in una fase transitoria con sima. Infatti, aggiornare una carta fonda- il potenziamento delle facolta` e dei poteri mentale, comporta ovviamente molte re- di iniziativa in capo al CNEL, tanto per sponsabilita` anche per il futuro. Dob- fare un esempio quanto mai concreto. biamo anche renderci conto che stiamo Concludendo, nel mio intervento ho modificando (spero in meglio e questa e`la puntualizzato la questione dello Stato e ragione del tentativo), lo stesso patto della sua centralita`, come interfaccia dei civile, che e` a fondamento della compe- diritti dell’individuo e quindi della sutura tizione politica e piu` in generale della che deve realizzarsi con le formazioni convivenza civile. sociali, che finalmente devono trovare Dico subito, ma tutti lo sapete bene, legittimazione e potere di pronuncia- che giudico questo tentativo di riforma mento. La seconda questione riguarda il necessario ed urgente. E` certamente ne- rapporto tra regioni, province e comuni cessario perche´ i precedenti che hanno che, come mi sono permesso di sottoli- accompagnato i patti civili che abbiamo neare, e` ben lungi dall’essere risolta e che alle spalle sono storicamente quanto di dovremo affrontare in questa sede con piu` carente si possa immaginare sullo coraggio ed anche con anticonformismo. scacchiere mondiale. La terza questione, che reputo fondamen- Il nostro e` un paese che fino al secolo tale, concerne il bicameralismo, come scorso non aveva conosciuto l’esistenza di scelta assolutamente irrinunciabile di dif- uno Stato e quando tale conoscenza e` ferenziazione delle due Camere nella com- avvenuta ha assunto forme per cosı` dire posizione e nelle attribuzioni dell’una senza popolo, elitarie, oppure forme au- rispetto all’altra, senza nulla concedere toritarie. Quando poi, piu` recentemente, Atti Parlamentari —80— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 ha conosciuto tentativi di costituzione di spie piu` corpose, che attengono allo stesso un patto civile secondo alcuni canoni rapporto politico interno a quest’aula e fondamentali della democrazia politica, piu` in generale alla nostra capacita` rap- cio`e` accaduto – purtroppo – in presenza presentativa degli elettori che ci hanno di profondissime e laceranti divisioni ci- votato. Penso innanzitutto ai troppi emen- vili. damenti che abbiamo davanti; e` difficile Questa e` la prima volta, nella storia del calcolare quanto siano significativi della nostro paese, che si tenta di gettare le basi volonta` politica dei gruppi che si sono per un patto civile di tipo democratico e finora battuti per questo tentativo di sufficientemente rappresentativo dei citta- riforma costituzionale, ma credo che la dini stessi. loro misura non sia inferiore alle 5 mila Giudico questa riforma anche urgente, unita`. Cinquemila emendamenti sono non solo per le carenze del passato, ma troppi, se vengono da chi vorrebbe ap- soprattutto per quello che abbiamo di provare o migliorare il testo e non scon- fronte. Penso, naturalmente, alla nostra volgerlo. appartenenza all’Unione europea e quindi Tra le spie che mi preoccupano, penso a tutti i problemi di compatibilita`edi all’asimmetria e alla sproporzione che c’e` competitivita` che abbiamo davanti e tra il numero dei critici e il numero dei penso, in particolare, alla scommessa che difensori di questa riforma e di questo abbiamo accettato qualche anno fa di testo. I critici sono troppo eccedenti ri- dare vita ad una democrazia, come suol spetto ai difensori per non essere preoc- dirsi, di tipo bipolare, quindi notevol- cupati. Qual e` la ragione di questa asim- mente semplificata, ma anche funzionante metria e del fatto che la riforma e`a molto meglio di altre forme di democrazia rischio ? Il direttore di un grande quoti- che poggiano su una pluralita` eccessiva di diano italiano ci ha accusato di aver formazioni della volonta` popolare di tipo predisposto una proposta di riforma co- collettivo. Era urgente che il nostro paese stituzionale senz’anima. Non credo sia del approdasse a questo tentativo, ma e` an- tutto vero che la proposta che abbiamo di cora piu` urgente che tale tentativo ap- fronte sia interamente senz’anima. Proba- prodi oggi ad un successo. bilmente un embrione possiamo vederlo, Cio` premesso, devo dire molto franca- anche se vi confesso che lo ritengo insuf- mente che considero quella che abbiamo ficiente. Quale puo` essere questo embrio- davanti a noi una riforma a rischio. Credo ne ? Se non ho capito male e se non che dobbiamo essere realisti di fronte a riferisco male le parole del presidente tutto questo e che non possiamo confon- D’Alema, esso puo` essere ravvisato nel dere le nostre aspettative con la realta`. Le tentativo di avvicinare lo Stato ai cittadini. spie che inducono a ritenere questa ri- Se non ho capito male non posso che forma a rischio sono molteplici e devono essere d’accordo, anche perche´ credo – essere prese sul serio. Non temo, da probabilmente il collega Salvi lo ricorda – questo punto di vista, tanto l’indicatore di essere stato tra i primi a usare questa sul quale si sono soffermati alcuni com- espressione, anche se fuori dal nostro mentatori, sui giornali di oggi in partico- paese... lare, cioe` il numero degli assenti in questa sede. Credo che in quasi tutte le revisioni CESARE SALVI, Relatore sulla forma costituzionali del passato e degli anni a di governo e sulle pubbliche amministra- noi piu` vicini gli assenti siano sempre stati zioni. A Londra. piu` numerosi delle minoranze che si sono assunte questo onere. Il problema non e` GIULIANO URBANI. Dico subito che questo, anche se lo considero un sintomo giudico l’embrione un embrione; e` troppo da non sottovalutare. poco. E` troppo poco perche´ tutta la Quando pero` affermo che la riforma in nostra proposta si presenta in formula- esame mi sembra a rischio, penso ad altre zioni che sono caratterizzate da una Atti Parlamentari —81— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 timidezza e da un’intermittenza che si sta asimmetria tra i troppi critici ed i capisce anche, poi, perche´ non muovano pochi difensori e` purtroppo lo specchio, la non dico all’entusiasmo, ma comunque al vetrina, dell’insufficienza nell’affrontare consenso immediato, pieno ed adeguato questi due obiettivi storici. Possiamo per- allo scopo. Dobbiamo prendere atto del metterci tutto, oggi, meno che di varare fatto che questo consenso e` insufficiente una riforma della Carta costituzionale che in riferimento alle due ragioni fondamen- non sia adeguata ai due problemi che ho tali per cui questo nostro paese ha oggi sommariamente richiamato. Va da se´ che bisogno di un nuovo patto civile. piu` debole e` la capacita` non dico di entusiasmo, ma di suscitare consensi in primis in noi stessi e poi nel paese, piu`si PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE inizia in modo avventuroso il cammino di LORENZO ACQUARONE (ore 18) questa riforma sia nelle aule parlamentari sia nella prospettiva di una verifica po- GIULIANO URBANI. Quali sono queste polare attraverso il referendum. due ragioni fondamentali ? La prima e` che Cosa traggo da queste premesse ? abbiamo bisogno di un collante civile di Traggo che siamo di fronte ad una ri- valori condivisi, se volete, molto piu` ampio forma che, perche´ necessaria e perche´ del passato; questo lo richiede lo stesso urgente, ma anche perche´ a rischio, deve bipolarismo. Se vogliamo giocare a questo essere rinforzata e salvata con il concorso gioco molto impegnativo che e` la demo- di tutti coloro i quali ritengono la riforma crazia bipolare, dove chi vince vince tutto necessaria e urgente. Dico subito molto e chi perde perde tutto, occorre fare in francamente che la condizione perche´ modo che chi perde non abbia paura di questa riforma possa essere salvata (nel perdere e che la fiducia di chi perde in senso di risultare adeguata ai compiti chi vince sia sempre accettabile. Non storici che ha di fronte) e` che si faccia un voglio farvi perdere tempo con riferimenti salto di qualita`. storici di carattere comparativo, ma credo Se mi permettete la prosecuzione della che tutti noi possiamo vedere facilmente i metafora che richiamavo prima, dall’em- riscontri storici di quanto ho detto. brione piu` o meno condiviso dobbiamo Ma abbiamo bisogno di un nuovo patto passare a quell’anima che risulti facil- civile anche per un’altra ragione. Abbiamo mente visibile da tutti, perche´ se non e` cioe` bisogno di un incremento di legitti- facilmente condivisa e vista da tutti e`di mazione democratica delle nostre istitu- per se´ insufficiente. Siamo in una demo- zioni. Veniamo – in anni molto recenti – crazia e abbiamo a che fare con la da una profonda perdita di fiducia dei visione, la percezione che i cittadini cittadini nelle istituzioni democratiche. hanno di quel che facciamo. Non basta Fra i paesi europei continuiamo ad essere avere la coscienza a posto, occorre anche quello con il piu` basso grado di fiducia avere il successo, la capacita` di convincere dei cittadini nelle proprie istituzioni. Non i nostri stessi concittadini. e` cosı` che si puo` entrare in Europa con Io credo che – per usare l’espressione il passo giusto e con le carte veramente in che ho attribuito prima al presidente regola. Abbiamo quindi oggi bisogno di un D’Alema e spero di non aver falsato le sue patto civile soprattutto per aumentare – parole ne´ quel che intendeva dire – se ripeto – il collante che accomuna le varie l’embrione di valore di questa riforma sta forze politiche in competizione tra loro; nell’avvicinare lo Stato ai cittadini (ed io abbiamo bisogno di un nuovo patto civile condivido che stia in questo), il salto di per aumentare la fiducia dei cittadini e, qualita` consista nell’ampliare gli strumenti quindi, la legittimazione democratica. Ma di sovranita` dei cittadini contenuti in per fare questo non ci basta l’embrione, questa proposta di riforma. Non basta abbiamo bisogno di qualcosa di piu` . Per avvicinare lo Stato ai cittadini, credo che una ragione molto semplice, perche´ que- noi dobbiamo far risaltare nel testo co- Atti Parlamentari —82— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 stituzionale che si tratta di un testo che per la digressione, perche´ credo che su contiene – questo sı` – un salto di qualita` questo punto potremo tornare in altri nell’ampliare gli strumenti di sovranita` momenti. politica dei cittadini. Si tratta di strumenti Vorrei fare due esempi di questo che che vanno dalle scelte dirette (elezioni ho chiamato un salto di qualita`. Il primo dirette e quant’altro), agli strumenti di e` il caso della giustizia. Ahime`, nelle controllo, fino a quella gamma di stru- settimane e nei mesi scorsi ci sono state menti che consentono un diretto esercizio troppe incomprensioni gravi su questo da parte di ciascuno di noi delle proprie punto, troppe deformazioni polemiche facolta` decisionali nella convivenza civile. inaccettabili. Quello che Einaudi chiamava Per essere piu` chiaro, credo che questo i « fantocci polemici »: la costruzione, la salto di qualita` debba essere compiuto deformazione sistematica di quello che dice l’avversario per renderne le ragioni soprattutto in due direzioni. Una prima meno forti, per ridicolizzarle. Non e` cosı` direzione consiste nell’affermare in ma- che si riesce ad impostare un dibattito ne´ niera esplicita alcuni valori civili che non civile ne´ tanto meno costituente. Per sono rinunciabili e mi permettero` di fare essere piu` esplicito, credo che in materia un esempio molto concreto su questo. di giustizia ci troviamo di fronte ad Cosı` come mi permettero` di fare un altro almeno tre esigenze cruciali e che defini- esempio molto concreto anche a proposito sco irrinunciabili. del secondo terreno sul quale dobbiamo La prima e` legata all’indipendenza e compiere questo salto di qualita` e cioe`la all’autonomia di tutti i magistrati; la costruzione di un edificio costituzionale seconda alla terzieta` ed all’imparzialita` che sia massimamente equilibrato nei del giudice rispetto al magistrato chiamato poteri che contiene e a cui da` vita. a svolgere l’accusa; la terza all’apoliticita` Perche´ ? Perche´ proprio dall’equilibrio di e, quindi, ad una serie di incompatibilita` questi poteri discendono garanzie per i dei magistrati rispetto al campo della cittadini; se i poteri non sono sufficien- politica. Non e` accettabile che possano temente equilibrati non discendono garan- esservi sospetti di uso politico della giu- stizia da parte di qualsivoglia magistrato ! zie, ma rischi, pericoli per i cittadini Credo che a questi tre aspetti debbano stessi. essere legate tre garanzie che debbono Non ho tempo di soffermarmi su un coesistere, senza dar luogo ad alcuna punto che meriterebbe una grande atten- asimmetria; e debbono coesistere non zione. A me e` molto spiaciuto sentire il perche´ noi costituiamo varie rappresen- presidente Cossutta quando l’altro giorno, tanze che producono un compromesso a proposito della presentazione delle sue politico. No ! Debbono coesistere perche´e` considerazioni critiche in tema di semi- giusto che sia cosı`, trattandosi di tre valori presidenzialismo, ha considerato negativa- posti a fondamento della convivenza ci- mente – cosı`mie` parso; non so se sbaglio vile. Su questo punto, qualsiasi polemica – la pluralita` delle fonti di legittimazione strumentale alla quale diamo vita – ren- delle varie forme di potere (qualcosa diamocene conto ! – mina alla base le eletto direttamente, qualcosa eletto attra- fondamenta stesse della democrazia e verso la rappresentanza, qualcosa eserci- della civilta` giuridica. tato in maniera diversa, come le autorita` Anche sul federalismo vi sono troppe indipendenti e quant’altro). Mi e` dispia- lacune e troppe ambiguita`; troppo con- ciuto che non abbia potuto vedere in tutto servatorismo di tipo centralista e di tipo questo una garanzia, perche´ una forma di burocratico e` riscontrabile nel testo al diversificazione, di pluralita` di fonti di nostro esame. Credo che anche in questo legittimazione e` proprio cio` che aumenta caso ci troviamo di fronte a due esigenze gli strumenti di limitazione, di controllo e di importanza cruciale. La prima e` quella di equilibrio dei poteri. Ma chiedo scusa di avere molto piu` coraggio nel prevedere Atti Parlamentari —83— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 forme di autogoverno, anche legislativo, europea, si troveranno piu` di altre esposte per le regioni, per le grandi citta`, per i allo stimolo di una competizione con comuni. La seconda esigenza e` data dal riferimento alla quale non possiamo limi- fatto che dobbiamo accompagnare il fe- tarci a dire che, forse, il carico fiscale deralismo con una minore presenza della aumentera`, cosı` come pure il carico bu- mano pubblica. Per essere franco, credo rocratico, nel momento in cui si vara una che noi dobbiamo porci nella condizione Costituzione che non tiene sotto controllo di essere in grado di rispondere a questo questi due elementi. Cio` significherebbe interrogativo: il carico fiscale per i citta- spingere queste regioni o all’esito della dini, cioe` il prelievo fiscale della mano sconfitta sul piano della competizione pubblica, aumentera` o diminuira` ? Non si internazionale oppure, probabilmente, al- tratta di una domanda retorica: chiunque l’esito della disperazione. Francamente, di noi abbia una qualche dimestichezza non vorrei spingere nessuno ne´ verso con le esperienze storiche contemporanee, l’esito della sconfitta ne´ verso quello della sa che in tutti i paesi moderni – mi disperazione. riferisco agli ultimi cinquant’anni – nei Signor Presidente, credo di poter con- quali si e` proceduto a forme di federa- cludere dicendo che possiamo salvare lizzazione dello Stato, l’incremento del- questa riforma facendole compiere quel l’imposizione fiscale non e` stato mai salto di qualita` al quale accennavo e che inferiore al 5-10 per cento. E` chiaro che, ho cercato, anche se molto sommaria- se il nostro paese vuol far parte del- mente, di esemplificare affrontando sol- l’Unione europea, una cosa di questo tanto due temi che probabilmente sono di genere sarebbe impensabile. importanza prioritaria in rapporto ad E` questa la ragione per la quale vi altri. Penso che saremo capaci di com- chiedo formalmente di prevedere, se dav- piere questo salto di qualita`, anche perche´ vero intendiamo condurre seriamente il dobbiamo essere consapevoli che, se que- gioco del federalismo in termini virtuosi e sta riforma fallisce, il nostro paese corre non viziosi o patologici, un tetto fiscale un rischio di delegittimazione, in altri costituzionale al prelievo della mano pub- termini di perdita di fiducia nella politica blica. Non tutti gli Stati costituzionali ma soprattutto – e` quello che piu` temo – contemporanei configurano una previ- nelle istituzioni democratiche. Una demo- sione di tal genere, ma la configurano crazia che non riesce a risolvere i pro- sicuramente tutti i paesi che erano am- blemi dei cittadini si indebolisce da sola. malati di eccesso fiscale. Del resto, e` Non possiamo ne´ dobbiamo correre que- quando si ha una malattia che e`il sto rischio, ma per non correrlo dobbiamo momento di ricorrere ad una medicina. essere consapevoli di quello che dobbiamo Non amo i tetti fiscali previsti in Costi- offrire con la nostra proposta di riforma tuzione, ma so che se le Costituzioni, costituzionale al paese, in rapporto alle storicamente e ancora oggi, sono insiemi sue esigenze e alle sfide che deve affron- di limiti ai poteri, questo e` uno dei limiti tare. di cui oggi abbiamo bisogno. Il presidente D’Alema ha intitolato il Probabilmente le riflessioni su questo suo libro con l’espressione « La grande punto potrebbero esser ampliate. Io le occasione » ed in tal modo ci ha oppor- condenso dicendo che, per fare una Co- tunamente ricordato che ci troviamo di stituzione capace di convincere, di entu- fronte ad una grande occasione. Io con- siasmare e di determinare il consenso cordo con lui per le ragioni che ho popolare, noi abbiamo il dovere di dare a illustrato all’inizio del mio intervento e tutti gli italiani l’indicazione di cosa puo` per tante altre motivazioni che non ho accadere approvando una Costituzione di esposto, ma che tutti potete facilmente un certo tipo. Vi sono tutte le regioni immaginare. Ci troviamo di fronte ad una settentrionali, in particolare alcune, che, grande occasione e dobbiamo essere solo per effetto del nostro ingresso nell’Unione consapevoli che, per non perderla, dob- Atti Parlamentari —84— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 biamo dare anche una grande risposta zero e la capacita` di trovare un’intesa attraverso una grande Costituzione (Ap- solida e credibile costituisce sicuramente plausi dei deputati dei gruppi di forza uno dei terreni sui quali la classe diri- Italia, di alleanza nazionale, del CCD, gente di questo paese puo` ritrovare cre- misto-CDU, misto-socialisti italiani e di dibilita` della politica e rispetto, per usare deputati del gruppo dei popolari e demo- le parole di Delors. cratici-l’Ulivo – Congratulazioni). Capire il ritmo ed il fluire dei processi PRESIDENTE. E` iscritto a parlare politici e`, dunque, la chiave di lettura che l’onorevole Pistelli. Ne ha facolta`. permette di comprendere perche´ oggi e` forse possibile realizzare cio` che ieri e` LAPO PISTELLI. Signor Presidente, stato politicamente, non tecnicamente im- onorevoli colleghi, nella sua relazione di possibile. ieri il presidente della Commissione bica- Costituzionalisti e commentatori inizia- merale ha sottolineato due elementi poli- rono a denunciare le inadempienze e i tici che credo sia opportuno ed impor- ritardi della nostra Carta 35 anni fa. tante riprendere nel corso della discus- Gruppi trasversali di parlamentari, auto- sione generale. Da un lato, egli ha enfa- tizzato come l’aggiornamento del nostro revoli ma isolati, iniziarono una rifles- impianto istituzionale si incardini su una sione sulla necessita` delle riforme fin dal tavola di valori ampiamente condivisi 1970. Per venire piu` vicini a noi, basta dalla comunita` nazionale contenuti nella ricordare il repertorio di proposte tecni- prima parte della Costituzione e come camente pregevoli, ma politicamente non questa sia stata alla base di uno straor- comunicanti fra loro, raccolto dalla Com- dinario cinquantennio di sviluppo e di missione Bozzi del 1983, e il dibattito del maturazione democratica. Credo sia stato 1988, dopo oltre cinque anni di proposte un modo elegante e convincente di fare dell’allora segretario della democrazia cri- giustizia su tanta retorica che ha contrap- stiana, Ciriaco De Mita, sulla nuova sta- posto e contrapporrebbe una prima Re- tualita` o sulla democrazia dell’alternanza pubblica viziosa ad una seconda virtuosa e dopo le suggestioni socialiste sulla e di ricondurre invece la riflessione isti- grande riforma ispirata da Giuliano tuzionale in un alveo di maggiore paca- Amato. tezza, facendo comprendere la comples- Non se ne fece nulla; non basto` nem- sita` dei processi politici e della nostra meno il messaggio alle Camere del Presi- faticosa transizione verso la democrazia dente Cossiga nel 1991 o la nuova Com- bipolare. missione De Mita-Iotti, che arresto` i pro- Dall’altro lato, il presidente ha sottoli- pri lavori prima dell’esame dell’Assem- neato e spiegato il valore dell’accordo, di blea, travolta fra l’altro dall’impeto del un patto politico unificante rispetto alle movimento referendario. esigenze astratte di un testo costituzionale E` decisivo, dunque, ed importante che coerente ed elegante, ma politicamente tutte le culture politiche – vecchie o debole. nuove che siano o si definiscano – pos- In un saggio dei primi anni ottanta, sano riconoscersi in questo sforzo, che Jaques Delors scriveva testualmente: rinuncino a qualcosa della propria impo- « Fintantoche´ la politica somigliera`adun stazione per confluire in un’intesa co- gioco a somma zero in cui vince chi mune. Sarebbe pero` – lo voglio dire – un straccia l’avversario avvalendosi di ogni errore simmetrico ritenere che il testo mezzo lecito o illecito, la gente si infiam- all’esame dell’Assemblea sia politicamente mera` allo scontro, applaudira` il vincitore, inemendabile. Uso l’avverbio « politica- ma non portera` alla politica il rispetto che mente » poiche´ so che la procedura che le e` dovuto ». abbiamo scelto prevede giustamente mol- Le riforme istituzionali non possono teplici vie di ingresso al raggiungimento di essere, per definizione, un gioco a somma un accordo, fino all’ultimo minuto; vorrei Atti Parlamentari —85— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 evitare che esse possano essere sbarrate esplicita della modellistica francese di un per impedire che siano imboccate in senso potere bicefalo. Non si enfatizza quasi opposto, ossia come vie di fuga. mai che un Capo dello Stato eletto diret- Vorrei svolgere due brevi considera- tamente puo` essere inquadrato, anziche´ zioni sulla forma di governo e sul bica- solamente nella modellistica francese di meralismo. Abbiamo ascoltato, in molti un esecutivo diarchico, anche in una autorevoli interventi, una tesi legittima ma diversa modellistica, quella che per esem- singolare: il testo licenziato dalla Com- pio lo vede quale garante e riferimento missione bicamerale, frutto dell’intesa po- autorevole della unita` della comunita` na- litica di « casa Letta » (cosı` i giornalisti lo zionale a fronte di un’attribuzione dei raccontano), sarebbe un importante ma poteri a regioni ed autonomie territoriali, timido passo nella direzione giusta, quella quale esito di un processo federalista. del vero semipresidenzialismo alla fran- Sembra, da alcuni interventi, che il cese. In questo quadro sarebbe compito grado di coerenza della nostra riforma dell’Assemblea completare il lavoro ab- debba essere misurato in gradi di scosta- bozzato. Non e` mia intenzione ricordare le mento dall’esperienza francese; invece, modalita` rocambolesche con cui la bozza con l’eccezione della Francia (che e` ap- semipresidenziale prevalse su quella del punto eccezione e non regola), gli altri premier ne´ sottolineare che si deve usare grandi partner europei ai quali spesso ci prudenza quando una scelta del genere e` richiamiamo (Spagna, Gran Bretagna e adottata con pochi voti di maggioranza. Germania) appartengono alle famiglie del Preferisco fare un altro ragionamento. Governo del cancelliere, del premier.In Negli interventi a cui ho fatto riferimento molti sistemi, nei quali il Presidente e` si da` per scontato, per vero, per implicito, direttamente eletto, il peso della guida per conosciuto e condiviso dall’opinione dell’esecutivo e` decisamente sbilanciato pubblica che i modelli semipresidenziali o verso il premier (Austria, Portogallo e presidenziali siano il presente dell’Europa Irlanda); se poi si contano i moltissimi ed il futuro del nostro paese. casi in cui il ruolo apicale e` attribuito a Affinche´ la discussione generale sia monarchie costituzionali (Spagna, Gran fondata su opinioni, certo legittime ma Bretagna, Belgio, Olanda e paesi scandi- che non pretendano di rovesciare i dati navi), si comprende che l’identificazione reali, e` bene riprendere alcuni elementi fra modello francese e modello europeo e` che i commissari hanno approfondito una mistificazione. Altrettanto opportuno molte volte durante i loro lavori. Se la e` ricordare i diversi ma stabili cicli politici domanda di partenza per cambiare la che hanno caratterizzato i partner europei forma di governo e` « serve una maggiore sopra citati (diciannove anni di governo stabilita` istituzionale e un piu` chiaro conservatore in Gran Bretagna, quasi riconoscimento di responsabilita` ? », la ri- venti di guida socialista in Spagna, i sposta e` affermativa. Se a questa fa quattordici del cancelliere Kohl in Ger- seguito una seconda domanda: « e` questa mania) per dimostrare come i Governi del esigenza soddisfatta solamente dal mo- premier rispondano assai bene alla do- dello semipresidenziale ? », in tal caso la manda di stabilita` e responsabilita` che risposta e` altrettanto seccamente negativa. muove a sua volta la domanda di riforma Nelle preoccupazioni di molti colleghi che del modo di governo. intendono potenziare i poteri del Capo Ho svolto questa riflessione perche´, se dello Stato, poiche´ temono un ruolo senza la Commissione ha raggiunto un’intesa funzioni (come molto chiaramente ha ragionevole sul sistema semipresidenziale, osservato in precedenza l’onorevole Re- non e` possibile ne´ corretto leggere questa buffa), un Presidente eletto che « andreb- intesa con i criteri del vecchio-nuovo o be a caccia » di poteri in virtu` della sua antico-moderno, non europeo-europeo e legittimazione diretta, vi e` l’assunzione meno che mai considerarlo quale punto di Atti Parlamentari —86— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 partenza per rosicchiare ulteriori spazi e ranno su altre parti del testo. Voglio guadagnare qualche altro chilometro in concludere percio` ringraziando sincera- direzione di Parigi. mente i membri della Commissione e i Se cosı` invece non fosse, diverrebbe relatori dei Comitati per la loro fatica, legittima l’operazione in senso opposto, rivolgendo pacatamente a tutti noi l’au- tesa a limitare i poteri attualmente con- gurio di saper interpretare questa difficile feriti al capo dello Stato, per ridisegnare, ma esaltante stagione, all’altezza che essa tramite gli emendamenti disponibili, la richiede, sapendo accantonare o almeno forma di governo e ridare fiato e corpo ad mediare l’interesse di parte e cogliendo un sistema di premierato – aggiungo io – questo momento come ulteriore e decisiva europeo e moderno. occasione di riconciliazione della nostra La seconda questione riguarda il Par- comunita` nazionale con la politica (Ap- lamento. Non voglio negare alcuno dei plausi dei deputati dei gruppi dei popolari meriti oggettivi del lavoro della Commis- e democratici-l’Ulivo e della sinistra demo- sione bicamerale e del suo presidente, se cratica-l’Ulivo – Congratulazioni). affermo che la soluzione alla fine rag- giunta non lascia contento quasi nessuno. PRESIDENTE. E` iscritto a parlare Dal testo esce un Senato cosiddetto delle l’onorevole Fontan. Ne ha facolta`. garanzie, eletto con un sistema piu` che proporzionale, non abilitato al rapporto di ROLANDO FONTAN. Signor Presi- fiducia con il Governo, ma abilitato a dente, in questa quasi vuota aula non si legiferare su diritti fondamentali civili e sente certo il palpitare di un Parlamento politici, cioe` estensivamente quasi su tutto, che sta per fare la grande riforma, che sta con un assetto variabile nel caso di per disegnare il futuro di quella che voi questioni regionali locali, che ha fatto dite Italia. In effetti, l’errore sta alla parlare di sistema « tricamerale ». radice, perche´ avete fatto un accordo, che Va detto senza reticenze che, in questo a suo tempo abbiamo definito extrapar- caso, la mediazione politica ha dato vita lamentare, e continuate in sostanza su ad un ircocervo. Potremmo attribuire al quella linea. Avete rifiutato l’assemblea Senato la generalita` delle funzioni, ma costituente e avete cercato di mettere verremo meno all’impegno di differenziare insieme qualcosa all’interno del « palaz- il nostro bicameralismo perfetto. Spero zo », un po’ per reciproci interessi. allora che l’Assemblea possa esaminare Non c’e` in sostanza la volonta`di senza pregiudizi gli emendamenti che cambiare. D’Onofrio ieri, nella sua rela- mutuano l’assetto dal Bundesrat, per tra- zione, ha citato il senso del cambiamento, sformare il Senato in Camera delle regioni ma non mi sembra che finora ci sia stato. e delle autonomie. Questa operazione ren- I lavori della Commissione, tutto som- derebbe leggibile lo sforzo riformatore, mato, lo hanno confermato: sono stati semplificherebbe il processo legislativo, lavori sterili perche´e` mancata effettiva- coinvolgerebbe il mondo delle regioni e mente una volonta` di riforma, sono stati delle autonomie nel necessario processo di lavori chiusi, per non dire completamente creazione di consenso intorno alla nuova blindati, tranne qualche movimento attivo Carta costituzionale, accompagnerebbe il che si e` verificato con la comparsa della processo di federalismo normativo, ammi- lega. In sostanza, ci e` stata fin dall’inizio nistrativo e fiscale graduatoeapiu` una blindatura che mi pare si cerchi di velocita` che abbiamo immaginato. In so- mantenere anche in quest’aula. stanza, eliminerebbe uno dei risultati piu` In sostanza, in Commissione non si e` controversi e delicati del lavoro della svolta una vera discussione perche´ gli Commissione; non me ne vogliano i col- accordi venivano fatti di notte per essere leghi senatori. poi ratificati di giorno. Poi, qualche ac- Signor Presidente, altri deputati del cordo e` saltato, ma questo fa parte delle mio gruppo sono intervenuti ed interver- regole del gioco. Atti Parlamentari —87— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Come dicevo, fin dall’inizio c’e` stato un nella continuita` » che tradotto significa accordo tra Polo e Ulivo, il primo convinto mantenere la situazione cosı` com’e` (tant’e` che, con questa riforma, sarebbe riuscito che nella relazione si e` riferito all’aggior- a scardinare la maggioranza; poi si e` namento). E se si parla di aggiornamento, dimostrato che cosı` non era e quindi c’e` non c’e` nessuna particolare novita`; c’e` stato un pieno fallimento su tutta la linea. solo una volonta` di restaurazione. Si Quello che piu` interessava era la legge vogliono mantenere le competenze in capo elettorale ed oggi se ne e` cominciato allo Stato; il federalismo fiscale non fa beatamente a parlare: abbiamo sentito il capolino; il Senato delle regioni viene collega Calderisi dire che la legge eletto- buttato lı` all’ultimo momento, pur essendo rale fatta a suo tempo non e` sufficiente stato da noi proposto. per fermare la lega e che bisogna cam- Abbiamo assistito alla farsa delle re- biarla. Si deve dare atto al collega Cal- gioni, che sembravano avanzare proposte derisi di aver messo a nudo la verita`; il rilevanti, ma di fatto non si e` fatto nulla ! problema e` l’accordo per una diversa Le regioni, da parte loro, non hanno legge elettorale allo scopo di fermare la minimamente discusso del problema fi- lega nord per l’indipendenza della Pada- nanziario, il che rappresenta un fatto nia (Applausi dei deputati del gruppo della negativo. Si discute solo della seconda lega nord per l’indipendenza della Pada- parte della Costituzione perche´ mostra gli nia) ! Tutto il resto e` secondario, non anni, come dice il senatore Salvi nella sua interessa ! Tutto il resto, ossia la Com- relazione. E` vero, ma e` altrettanto vero missione bicamerale, le riforme e via che anche la prima parte della Costitu- dicendo, serve per coprire la commedia, la zione mostra gli anni ed e` stato eviden- mascherata ! A tenere in piedi questo ziato piu` volte nel corso del dibattito. teatrino non c’e` soltanto la sinistra, il Come si puo` pensare di modificare la PDS, ma anche alleanza nazionale, che seconda parte della Costituzione, cioe`la pur parlando di federalismo e di grandi struttura operativa di una societa`, se riforme, storicamente ha assunto posizioni manca l’adeguamento dei principi ? Dal ultraconservatrici, come ha confermato 1948 al 2000 – probabilmente al 2020 – anche in Commissione. E non si puo` dire secondo voi la societa` italiana o padana che cosı` non sia, dal momento che ancora non e` minimamente cambiata ? Se i prin- cantano quell’inno secondo cui « l’Italia, cipi restano tali e` evidente e logico che la che schiava di Roma, Iddio la creo`»! struttura e` inadeguata, e` fuori della realta`. Schiava di Roma, questo e` il senso dei In sostanza voi state tradendo le aspetta- lavori della Commissione ! tive sia dei cittadini italiani, sia dei In sostanza, e` un fallimento anche per cittadini padani. Vi e` una forte richiesta chi, come forza Italia, ha sbandierato di autonomia alla quale contrapponete valori come liberta`, novita`, progresso; vi e` una finta autonomia; vi e` una forte la volonta` di non modificare minima- richiesta di indipendenza da parte del mente l’assetto dello Stato ed essa si nord, ma voi avete bocciato il principio, rinviene, oggi piu` che mai, nell’asse al- non solo il fatto; vi e` una forte richiesta leanza nazionale-PDS. Cosı` non poteva della Padania di avere meno Stato, di dare non essere, perche´ sono gli unici due veri poteri allo Stato, di avere meno regole e partiti statalisti e centralisti ! Emerge meno centralizzazione del sistema finan- chiaramente alla luce del sole quando ziario. arriva il giorno ! Oggi il giorno e` arrivato Voi state lavorando esattamente al e loro mostrano tutto lo statalismo e la contrario. C’e` una richiesta di liberta`, cioe` centralita` che li caratterizza. di meno Stato, di meno istituzioni: voi D’altra parte anche il presidente invece state lavorando per rimarcare e D’Alema ha affermato piu` di una volta, mantenere l’impianto di questo Stato. Poi, oltre a scriverlo nel libro che ha pubbli- logicamente e fortunatamente, si va verso cato, che il concetto e` « riforme sı`, ma la secessione. Voi con questa riforma Atti Parlamentari —88— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 ritenete di far tacere il nord; facciamo darsi delle regole; non potete permettere una grande operazione di marketing, fac- che le comunita` padane si diano le pro- ciamo un po’ di confusione nelle idee prie regole perche´ esse sarebbero ben della gente (magari qualcuno ci crede diverse da quelle di questo Stato, nonche´ anche), facendo credere che abbiamo da quelle che stabilirebbero le regioni cambiato tutto, mentre in realta` non meridionali. Non potete permettere che le abbiamo cambiato niente. Vi sbagliate, regioni e le comunita` del nord gestiscano perche´ alla fine il cittadino giudichera`, i loro soldi attraverso la loro gente perche´ perche´ al cittadino, e soprattutto a quello voi volete utilizzare la vostra gente: questo padano, non interessano i grandi sistemi, non potete permettervelo perche´ eviden- le grandi ideologie ormai finite da tempo: temente sarebbe troppo. Ecco perche´ al- egli vuole i fatti concreti. Allora mi chiedo cuni di voi hanno lanciato l’idea degli con la vostra proposta che cosa e` cam- statuti speciali e delle competenze; noi biato e che cosa cambiera` per il cittadino: non crediamo a questo, anche perche´ quali maggiori liberta` avra` il cittadino, qualsiasi competenza che sia a favore quali maggiori poteri avranno le istitu- delle comunita` locali e del nord e` pro- zioni locali, quale sistema fiscale vi sara`? dromica all’indipendenza. Il risultato e` che si paghera` di piu` perche´, Nella sua lucida follia politica il sena- oltre alle tasse dello Stato, si dovranno tore Servello l’ha sempre rimarcato in pagare anche quelle degli enti locali, che Commissione, ed a ragione, perche´ cosı`e` aumenteranno. e cosı` sara`: ecco perche´ non potete, oltre In sostanza, la situazione che si pro- che non volete, dare alcuna concessione. spetta e` esattamente contraria al volere Vedremo chi in questa aula votera`a dei cittadini. Nel contempo, fortunata- favore di un indirizzo veramente federa- mente, aumenta anche l’identita` dei popoli listico ! Alla fine forse si arrivera`adun del nord, l’identita` padana. E sicuramente referendum; abbiamo gia` contestato il ha contribuito e sta contribuendo anche la referendum unico, come adesso fa anche bicamerale: che vada avanti la bicamerale, rifondazione comunista, sostenendo che che prolunghi i suoi lavori, perche´ ogni eventualmente si sarebbero dovuti indire giorno che passa facilita la comprensione piu` referendum e non ricorrere ad una da parte dei cittadini del nord che non sorta di scatola chiusa. Ad ogni buon hanno ancora capito. Forse, a forza di conto, a parte il rischio di plebiscito – sı` parlare, cominceranno a capire anche o no –, l’importante e` che il nord, non coloro i quali fino ad oggi non hanno solo quello rappresentato dalla lega, non capito. Auspichiamo, dunque, una lunga potra` accettare questa nuova Carta e non durata della bicamerale, perche´ cio` non lo fara`. Cosı`, paradossalmente, mentre voi fara` altro che aiutare a capire coloro i con il grande referendum intendete – o quali non hanno capito che la volonta` non intendevate – chiudere e blindare il cer- e` quella di cambiare bensı` quella di far chio, quest’ultimo vi scoppiera` in mano, finta di cambiare. perche´ questo sara` un modo per sancire Ho sentito parlare molto di Europa: una precisa volonta` e, quindi, quello che l’Europa e` il morire degli Stati centralisti. era il distacco. Infatti, una Costituzione Voi ritenete che, entrando in Europa, si che si dica riformatrice e nuova non puo` risolva ogni problema, mentre non sara` nascere se una parte del paese, quella piu` assolutamente cosı`; vi sara` invece qualche progredita socialmente, culturalmente ed detonatore in piu` , come qualche collega di economicamente, e` contraria. forza Italia ha evidenziato, a favore delle Ha ragione allora Rebuffa a dire che e` istanze del nord. In sostanza, non soltanto necessario cambiare molto di questo testo. voi non volete mettere in piedi un sistema Staremo a vedere. In fondo, qui si tratta federale, ma non potete neanche farlo: di fare una Costituzione per lo Stato non potete consentire ai comuni, alle Italia. Lo Stato c’e`; quello che non si dice province ed alle regioni la possibilita`di e` che non esiste la nazione, ma piu` Atti Parlamentari —89— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 nazioni come idem sentire, come momento Noi avevamo proposto il Senato delle culturale, come storia, tradizioni ed eco- regioni, che e` stato bocciato. Ed allora, nomia; tutti quegli elementi, cioe`, che quale sistema federalista ? Uno degli ele- fanno una nazione. Lo ripeto: esistono piu` menti fondamentali di un sistema federa- nazioni. A suo tempo si e` voluto mettere listico, infatti, e` il Senato delle regioni. insieme questo Stato, ma non si e` tenuto Evidentemente non si vuole permettere conto del fatto che esistevano, esistono ed alle autonomie di dire la loro ed allora si esisteranno diverse nazioni. Questo dovete boccia il Senato delle regioni, salvo but- mettervelo bene in testa. tarlo lı` all’ultimo minuto per cercare di A grandi linee, entro piu` nel merito. Si parare il colpo. e` parlato molto di federalismo e del Rimangono ancora in piedi enti quali il principio di sussidiarieta`, ma i poteri non Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, l’Avvocatura dello Stato, la Corte cambiano. Lo stesso D’Onofrio nella dei conti; tutte strutture lobbistiche che prima parte della sua relazione ha parlato hanno portato a questa disgregazione, a di federalismo fiscale dicendo che qual- questo Stato lontano dai cittadini. cosa si e` fatto, salvo poi rimangiarselo C’e` poi il problema delle garanzie e nella seconda, dove afferma che il fede- della magistratura. Giustamente Boato ri- ralismo non e` garantito. cordava che gia` nella Costituente alcuni Sempre nel merito, vengo alla potesta` erano preoccupati delle pressioni che ar- legislativa. Tutte le vere e proprie com- rivavano dalla magistratura. La magistra- petenze rimangono in capo allo Stato e tura e` sempre stata un potere forte e negli quello che non siete riusciti a fermare ultimi tempi lo e` diventata ancora di piu`, adesso lo fate rientrare dalla finestra, perche´ fa politica e molte altre attivita`. E` dicendo che lo Stato per « imprescindibili piu` forte, pero`, anche dei cittadini, perche´ interessi nazionali » dovra` gestire esso le utilizza la carcerazione preventiva per regole. Peraltro, si sa gia` benissimo quali ottenere le prove: basta parlare con qual- saranno gli imprescindibili interessi na- siasi cittadino che abbia avuto a che fare zionali. con la giustizia per saperlo ! Federalismo fiscale: alla fine tutti i Parlate addirittura di una corte di cittadini, particolarmente i padani, paghe- giustizia della magistratura, cioe`diun ranno ancora di piu` perche´, oltre alle organo composto di magistrati che assu- tasse che gia` pagano dovranno pagare mera` provvedimenti disciplinari sui magi- anche per quella che voi definite potesta` strati stessi: mi pare che siamo alla pura impositiva a favore delle regioni o degli follia istituzionale ! Ci sarebbe veramente enti locali. Quindi, un completo falso. da lavorare ! Noi abbiamo paura anche del presi- Parlate di Corte costituzionale. In un denzialismo. Vogliamo un rapporto fidu- sistema federale tale organo dovrebbe ciario con il Presidente della Repubblica. avere un potere enorme: allora fate una Ieri Salvi diceva che alcuni vedono il Corte costituzionale che rappresenti dav- presidenzialismo foriero di rischio. Veris- vero le autonomie locali e le regioni e simo. Ovunque c’e` un rischio, soprattutto non, come sempre, un organo nominato in Italia e, quindi, tutto il sistema che si dal centro. sta delineando andra` a ridimensionare il Da questi pochi passaggi, che svilup- Parlamento ed a facilitare qualche perso- peremo in futuro, mi pare che non vi sia naggio che non rappresentera` i cittadini. stata alcuna volonta` riformatrice. Gia` questi ultimi sono abbastanza poco Il presidente della Commissione, ono- rappresentati; gia` queste istituzioni sono revole D’Alema, concludeva ieri la sua molto lontane; con il presidenzialismo, relazione, dicendo: « Questo patto » – in- pero`, saremo ancora piu` distanti, soprat- tendeva: costituente – « potra` nascere tutto alla luce di tutto quanto sta acca- soltanto da un’intesa, di cui siano prota- dendo. goniste tutte le forze sane e vive del Atti Parlamentari —90— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 paese ». Penso che abbia ragione, l’onore- vissuta solo come uno dei tanti momenti vole D’Alema, ma non partecipando la della politica da osservare per poi aspet- lega, non partecipando quella parte sana tare. e viva – sia politicamente che socialmente L’elettorato dei vostri partiti cerca di – del paese, mi pare che quel patto sia gia` capire cosa dite e cosa decidete. La vostra morto. e` una chiamata all’adesione piu` che una In effetti questo progetto mi pare non presa di coscienza collettiva, di spinta un « morticino », come veniva definito dai popolare ad un progetto per il futuro. banchi della sinistra ieri, ma un morto. Il Non e` poca cosa ! problema adesso e` quello di cercare di L’onorevole D’Alema ha parlato di crisi portarlo all’obitorio, di scaricarsi la re- dei partiti, delle forme della politica come sponsabilita`. A questo servira` il teatrino segno moderno da indagare, spartiacque dei prossimi giorni e delle prossime set- per risposte moderne da offrire, ma la timane ! spinta al cambiamento e`, in realta`, a mio Ad ogni buon conto ribadisco che la parere, rincorsa dei partiti verso regole di gente del nord, la gente della Padania sopravvivenza nella competizione per la vuole cose ben diverse da quelle che state governabilita` del paese. facendo. Se pensate di fermare le legit- E` la politica, questa politica che da time richieste e, soprattutto, le sacrosante, oggi guida una operazione tutta interna ad vitali esigenze della gente del nord con essa e soltanto ad essa. Allora, onorevole questo progetto di riforma, non avete D’Alema, il consenso che lei cerca qui in capito niente, avete sbagliato tutto e, tutto quest’aula e`, appunto, ricerca di consenso sommato, avete dato una mano alla cre- tra i partiti, vuole essere un patto fonda- scita dell’identita` padana: forse un giorno tivo, ma e` solo ricerca di un accordo il nord vi ringraziera` (Applausi dei depu- politico. tati del gruppo della lega nord per l’indi- Cambiate la seconda parte della Costi- pendenza della Padania). tuzione, volete staccarla in modo indolore dalla prima parte, ma la ferita resta, e` PRESIDENTE. E` iscritta a parlare profonda ed e` costituita dall’abbandono di l’onorevole Maura Cossutta. Ne ha facolta`. un patto fondativo, che ha costruito nel nostro sistema democratico le regole isti- MAURA COSSUTTA. Presidente, colle- tuzionali. ghe e colleghi, siamo giunti alla discus- Credo che cio` non fosse necessario, sione generale sulle riforme istituzionali: urgente; sarebbero bastate delle modifi- sul lavoro della bicamerale si dovra` espri- che; invece, l’elezione diretta del Presi- mere il Parlamento e poi il paese. dente della Repubblica ed il presidenzia- Siamo in una fase costituente, ma non lismo sono il segno per me piu` chiaro di ve ne e` percezione ed e` questa la prima quest’azione scardinante che si e` voluta cosa che vorrei sottolineare: manca il portare sino in fondo. clima, la tensione ideale, l’affidamento Si introduce in modo indolore il prin- delle passioni e delle speranze. Grande e` cipio del governo della maggioranza, qual- lo scarto tra quello che stiamo discutendo cosa che si pone definitivamente oltre qui ed il modo di sentire e di ragionare di l’espressione della volonta` popolare. Un chi sta fuori di qui. Presidente eletto con suffragio universale, Nonostante il grande impegno dei mass con poteri forti, che non sara` super partes, media e degli apparati dei partiti, il una figura di controllo istituzionale, ma sentire comune e` lontano. Allora mi ri- sara` espressione di una maggioranza. Gia` volgo a lei, onorevole D’Alema, e ai il sistema bipolare dell’alternanza, il si- colleghi della maggioranza: state cam- stema elettorale maggioritario avevano biando le regole della democrazia, la operato una forzatura. Oggi, per necessita` forma dello Stato e del governo del nostro di logica e di coerenza interna, il presi- paese, ma l’eccezionalita` del momento e` denzialismo viene accettato. Atti Parlamentari —91— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

In questi anni e` avvenuto qualcosa di vedo questo nesso indissolubile, tra quello profondo, le cui conseguenze non sono che succede in tale sede per quanto state subito a tutti chiare: e` questa la riguarda la Commissione bicamerale e questione su cui dobbiamo indagare, di- quello che succede in materia di Stato scutere e tanto a sinistra, tra la maggio- sociale, nonche´ quello che potrebbe suc- ranza. Oggi sono la prima donna che cedere, viste le opzioni in campo ed il interviene in questa Assemblea. Anche per nesso tra riforme istituzionali e trasfor- questo credo che si debba affrontare una mazioni dello Stato sociale. Anche qui il discussione tra donne della maggioranza, nuovismo sottolinea la modernita` della tra le compagne del PDS, le donne dei riforma contro le iniquita`, i nuovi bisogni, collettivi e delle associazioni per attivare il i nuovi soggetti, ma in realta` le tutele non pensiero, la parola critica delle donne. si ampliano, si restringono e la liberta`di Il sistema maggioritario era stato pre- scelta diventa fondativa di un nuovo sentato come elemento virtuoso per affi- sistema di garanzie sociali in cui l’inter- nare la democrazia contro lo spezzetta- vento del privato compete con quello del mento quasi atomistico dei partiti e si pubblico in un modello di domanda- affidavano poteri taumaturgici agli elettori offerta di tipo assicurativo. dei collegi in una moderna utopia del I diritti sociali sono spezzettati nel- collegio, divenuto quasi territorio della l’atomismo indifferenziato dei diritti dei democrazia diretta. In realta`, e` passata singoli che si assicurano la tutela, re- una scelta di esclusione delle minoranze, stando tra loro disuguali. Si sgretola il di semplificazione di quello che resta ruolo dello Stato – mi rivolgo alle donne irriducibilmente complesso. Sono derive – inteso da noi sempre come terzo sog- profonde, contaminazioni – a mio parere getto tra gli interessi economici del mer- – con elementi culturali regressivi, anche cato e l’autorganizzazione dei bisogni di destra, e pur fatti passare per moderni: della societa`, fondamentale per le donne di questo vi e` da discutere anche tra per non essere ricacciate nell’ambito pri- donne. vatistico della riproduzione. Cancellando Forse e` stata proprio la rincorsa ad il conflitto oggettivo ed insanabile tra una tendenza egemonica delle destre a far interessi del mercato e responsabilita` pub- dimenticare come storicamente sempre blica del benessere, lo Stato sociale e` stato esse abbiano saputo contemporaneamente anche per noi donne la piu` grande co- essere arcaiche e moderne; abbiano sa- struzione del novecento, che ha cambiato puto anche affascinare con linguaggi mo- le condizioni concrete di vita, il modo di derni, di cui ne stravolgevano l’uso. pensare e persino di pensarsi. Diritti civili, Non si e` saputo capire – questa e`la sociali e di cittadinanza, oggi vengono critica che faccio alla sinistra, al PDS – e declinati – purtroppo – nel linguaggio cogliere proprio nei processi della moder- della subcultura dei diritti dei singoli, nizzazione gli elementi intrinseci neoau- liberi di scegliere: questo e` oggi il linguag- toritari e corporativi. La liberta` dell’indi- gio comune della politica. viduo e` diventata liberta` di scelta per il Sono tempi difficili, perche´ difficile e` plebiscitarismo. La soggettivita`, la voglia ritrovare innanzitutto un sentire comune, di protagonismo e` divenuta affidamento quella cultura di riferimento fondativa del ad un capo, ad un leader, verso una patto sociale iscritto nella Costituzione, cultura della competitivita`. che continuo a chiamare cultura del- Il modello istituzionale necessario al l’uguaglianza e dell’universalismo. A sini- contesto storico della globalizzazione, del- stra sembra essersi persa la bussola, l’accentramento dei poteri, sempre piu` tali quella che orienta le analisi, i ragiona- ed anche dei saperi, e` quello che riesce a menti, la lettura delle trasformazioni ma- sostenere un modello sociale di inclusio- teriali e delle coscienze. Di piu` : io dico ne-esclusione, che abbandona la cultura che e` avvenuta una rottura di paradigma. dell’universalismo e dell’uguaglianza. Oggi Bobbio scriveva, vi ricordate, colleghi, Atti Parlamentari —92— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 delle promesse non mantenute della de- nilizza, ma cresce l’esclusione della parte mocrazia, ma collegava la permanenza femminile della societa` dalla sfera della delle forme capitalistiche di produzione, decisionalita` politica. oggi selvaggiamente dominanti, in conflitto Questa esclusione viene nominata da col principio di uguaglianza non formale, tutti, ma essa e` da definire, ricorda altre collegava il potere dei mass media,la cose, e` collegata ad altri problemi, e` altro, possibilita` di manipolare il consenso in e` cosa differente. Questa esclusione ha a conflitto con l’autonomia delle persone, la che fare con la mancanza di partecipa- burocrazia degli apparati statali in con- zione democratica presente, ad esempio, flitto con l’espressione dell’autodetermina- nell’astensionismo, ma non si esaurisce in zione popolare, trasformando la parteci- questo. L’esclusione della donna ha a che pazione in una finzione istituzionale. fare con i processi di affidamento leade- ristico, con i consensi dei sindaci, per Questa bussola, quella di Bobbio, sa- esempio, che portano all’eccesso di con- rebbe gia` utile e sufficiente per affermare sensi agli stessi sindaci, come abbiamo che la democrazia non e` malata di con- visto, perche´ si premia chi occupa gia`i flitto, ma di crisi di rappresentanza, spin- posti. Ma l’esclusione delle donne riguarda gendo non verso il recupero fisiologico del anche la crisi della sinistra, della politica, nostro sistema politico con ingegnerie dei partiti, incapaci di mettersi in rela- istituzionali, ma dentro, ad aggredire la zione con i percorsi, la teoria e la pratica questione nodale della legittimazione del dell’esperienza della donna. Ma e` qualcosa potere, del consenso, della liberta` dei di altro, di piu` , di qualitativamente di- soggetti. Invece oggi quello che si sta verso, che nessuno, neanche a sinistra, ha compiendo, a mio parere (e mi rivolgo alle mai definito e assunto come categoria di donne), e` la mutilazione della rappresen- interpretazione. tanza. Di questo dovremo parlare a sini- Questa esclusione smaschera la natura stra, nella maggioranza. Quando la par- monca di questa democrazia. Non c’e` tecipazione e` indirizzata solo al voto utile, indignazione, come dice una mia caris- quando l’astensionismo e la sottrazione sima amica e compagna, non c’e` scandalo diventano elemento marginale, oggettivo, sociale per una societa` fatta di donne e di strutturale del sistema, vuol dire che sta uomini in cui pero` solo la parte maschile avvenendo una rottura di paradigma. e` titolare della rappresentanza. Allora, Mi rivolgo alle donne. Credo che cio` sia non puo` sentirsi salva la coscienza demo- importantissimo, colleghe del PDS, tra noi cratica se si accetta soltanto l’esistenza anche distanti, perche´ sono convinta che della parita` formale tra donne e uomini solo la dissonanza del nostro pensiero, il senza ottenerla. La quantita` di questa pensiero femminile, possa smascherare esclusione chiama in causa proprio la questa febbre, questa contaminazione a qualita` del patto sociale finora pensato e sinistra. Mi rivolgo alle donne perche´da agito dalla parte maschile. Direi che la troppo tempo ascoltano senza parlare. Se, crisi della politica e` crisi innanzitutto di quando si parla di riforme istituzionali, di eticita`, proprio perche´ deriva dalla man- regole, si parla dei rapporti tra i generi, canza di indignazione sociale. non solo si aggrediscono tutti i nodi della Le donne vengono tutelate, assimilate, questione democratica, ma si fa di piu`. omologate, ma c’e` ancora ingiustizia so- Quando parliamo di elette (vi ricordate le ciale femminile, cittadinanza incompiuta ultime elezioni ?), di quanto sia sempre delle donne. Quale cultura di riferimento, maggiore il numero delle escluse, par- allora, quando parliamo di riforme isti- liamo della qualita` e non solo della tuzionali, di regole, di forme della politica quantita` della democrazia. Aumentano le e del Governo ? Quale cultura di riferi- donne che governano (assessori nei nostri mento offriamo per dare risposta alle consigli comunali), diminuiscono le donne donne, per offrire soluzioni a tutto que- che rappresentano. La societa` si femmi- sto ? Quella del plebiscitarismo, del pre- Atti Parlamentari —93— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 sidenzialismo, del sistema elettorale mag- che pure gode di una Costituzione tra le gioritario ? Quella della governabilita` migliori al mondo e che e` riuscito a senza rappresentativita` ? Che cosa pen- passare in questo secolo momenti molto sano, che cosa sceglieranno le compagne difficili economicamente e politicamente del PDS ? Sono momenti difficili, per me senza smarrirsi del tutto e` un centralismo di grande inquietudine e di grande soffe- burocratico che e` venuto sclerotizzandosi renza. in cento e piu` anni di unita`. Nonostante Vorrei che dalle donne venisse una il valore di molti servitori ed impiegati spinta forte, critica, positiva proprio dello Stato la macchina burocratica si e` perche´ dissonante. Mettere al centro la ormai incrostata e spesso si inceppa. La democrazia di genere e` il terreno mo- derno, per me, dell’assunzione di respon- cosa e` tanto piu` grave in quanto l’Italia ha sabilita` politica delle donne. una storia singolare. So che tra noi esistono differenze e che L’Italia ha raggiunto per la prima volta su queste ci siamo tante volte separate e una sua particolare unita` sotto Augusto, divise. Oggi e` necessario tentare ancora, quando il regime che vigeva nell’Italia riprovare con chi sceglie tra noi un peninsulare – romana dopo la guerra percorso separato di soggettivita` mistica, sociale – fu esteso a quella che si chia- quasi assoluta, con chi e` tentata di go- mava ancora Gallia cisalpina. Roma pero` vernare i processi delle cose, magari a non ne fece una provincia. Lascio` alle partire dalla rivendicazione di una liberta` singole citta` totale indipendenza ammini- individuale che sempre di piu`e` liberta` strativa, pur essendo partecipi alla vita privilegiata di poche; o con chi accetta il politica della capitale. Il cittadino di Man- paradigma della governabilita` come limite tova, di Taranto, di Lucca eleggeva i e anche risorsa, occasione, terreno di sfida duumviri nella sua citta` e, se voleva, i e di riscatto solo individuale. Per me consoli di Roma imperiale. Questa parte- sottrazione o inclusione sono atteggia- cipazione degli italiani ad un comune menti speculari di chi accetta di separare i diritti sociali da quelli individuali senza destino ma ad autonomie forti ed a domande di cambiamento. Ma serve di- diversita` di origine, fusesi in un’amalgama scutere. Serve discutere e ricominciare a comune, accompagna tutta la nostra sto- discutere proprio da qui. ria. Cartaginesi, greci, itali, celti, germani Ed allora, onorevole D’Alema, le regole hanno riconosciuto nel terreno della pe- si possono fare insieme, ma se si parte da nisola un’unita` notevole pure in una storia mediazioni necessarie su grandi questioni. fatta di particolarismi. Se la Francia ha la Ed allora, onorevole D’Alema, sul patto di sua unita` territoriale dal 455, noi abbiamo genere qual e` la mediazione cercata, e con conosciuto una separazione politica che e` chi ? Io credo che il dibattito sulla bica- durata dal 568 (discesa dei longobardi) merale, sulle riforme istituzionali, sullo fino al 1870, cioe` 1300 anni. E` stata pura Stato, sulla forma di governo dovrebbe follia, nel secolo scorso, credere di poter ricominciare da qui. E forse gli esiti non imitare la Francia, quella di Luigi XIV o sarebbero scontati (Applausi dei deputati della rivoluzione francese o di Napoleone del gruppo di rifondazione comunista-pro- a seconda che la si guardasse da destra o gressisti). da sinistra, nel creare un grande Stato centralizzato che vedeva in Torino, Fi- PRESIDENTE. E` iscritto a parlare renze e Roma il suo baricentro, cosı` l’onorevole Maselli. Ne ha facolta`. importante da determinare la crisi della citta` che cessava di essere capitale. Non DOMENICO MASELLI. Signor Presi- mancarono nell’entourage di Cavour – che dente, signor presidente della bicamerale, piuttosto guardava invece all’Inghilterra – signori membri del Governo, colleghe e voci che lo invitavano a mantenere al- colleghi, tra i tanti mali del nostro paese, meno la distinzione doganale tra sud e Atti Parlamentari —94— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 nord. Ma egli morı` e i consigli del Rossetti citta`, ciascuna con caratteristiche proprie e dello stesso Minghetti non furono ascol- che la fanno unica e irripetibile. Questo tati. ha particolare valore per le aree metro- Il 24 dicembre 1861 Ricasoli abolı`la politane, ma si applica ad infiniti nostri luogotenenza del sud e la conseguenza fu centri, molti dei quali hanno avuto il il fallimento delle industrie nascenti, la ruolo di capitali o di citta`-Stato nel corso riduzione delle regioni storiche a pure dei secoli e nel nuovo ordinamento de- espressioni geografiche, il brigantaggio, vono ritrovare o valorizzare appieno la l’emigrazione selvaggia e incontrollata loro dignita`, molte volte perduta. come unico rimedio. Il rapporto tra comuni e regioni non Nonostante esistano nel nostro paese dovra` essere di conflitto o di subordina- macroregioni che corrispondono a grandi zione, svolgendo esse ruoli sussidiari. Piu` realta` storiche (l’ex Regno di Napoli, l’ex forte sara` il compito della regione dove Repubblica di Venezia, da Bergamo a sara` ben distribuito. Si e` parlato per Pordenone, che ha tenuto una sua collo- secoli, per esempio, di nazion Toscana, cazione autonoma, prima come Marca perche´ i Medici nel cinquecento distribui- trevigiana, dal 952 fino al 1400, e poi nella rono i compiti tra le citta` del loro Repubblica dominatrice del Mediterraneo dominio: se Firenze era la capitale, Pisa orientale), non e` pero` mai mancata da era la citta` universitaria, Livorno il porto queste regioni una coesione superiore e franco (unico nel suo genere nel Mediter- spirituale, mantenuta attraverso le auto- raneo), Siena la seconda capitale, Pistoia, nomie microregionali dei feudi, dei co- Arezzo e persino Radicofani i centri di muni, delle strutture neofeudali della co- confine. Percio` penso che la provincia siddetta eta` moderna. debba mantenere un ruolo e, la` dove e` Credo percio` che la soluzione federale possibile, se la regione lo vuole, deve che il nuovo modello di Costituzione ci coincidere con le microregioni tradizio- propone, pur contemperata da un Go- nali. La provincia dovrebbe resuscitare ed verno centrale piu` forte e piu` incisivo, ma incarnare queste regioni storiche – Mon- estremamente piu` snello, sia quanto ci ferrato, Salento, Cilento, Valdinievole, occorra. Il rapporto tra le varie istanze Versilia e Valle del Serchio – tante volte della vita civile non deve essere gerar- abbandonate e dimenticate, in cui si strut- chico, ma deve realizzare per gradi il tura storicamente la nostra realta`. principio fondamentale, che e` quello di In questo rapporto dialettico e coope- sussidiarieta`, come comune, provincia, re- rativo tra i vari enti che formano la realta` gione, Stato devono essere solo i gradi di Italia, il cittadino non deve ne´ essere cui si puo` servire il cittadino per realiz- considerato un individuo in lotta contro zare la sua vita civile. gli altri per affermarsi, secondo la legge Ognuno di questi gradi ha un riscontro dell’homo homini lupus, in economia nella storia e nella geografia del nostro come in tutti gli altri settori della societa`, paese. Lo ha il comune, che resta fonda- ne´ deve essere un oggetto dell’azione degli mentale e che deve trovare – mi sembra enti pubblici, che alternativamente lo as- lo trovi – nel nuovo modello di Costitu- sistono, lo inglobano o lo schiacciano. zione un suo ruolo sia di carattere im- Principio di sussidiarieta` significa li- positivo sia di programmazione del terri- berta` di aggregazione in associazioni non torio. Lo ha la provincia, che mi pare necessariamente tese al profitto, possibi- giusto lasciare nell’elenco dell’articolo 55. lita` di utilizzare gli organi pubblici perche´ Lo ha, a maggior ragione, la regione, si realizzino le grandi affermazioni della protagonista della trasformazione in atto. prima parte della Costituzione. Ho citato in quest’ordine, perche´ fin Per noi e` valida la trilogia responsa- dai tempi del Cattaneo e` chiaro che la bilita` individuale, tutela delle fondamen- citta` debba essere protagonista democra- tali strutture della vita associativa come la tica della nostra storia, che e` storia di famiglia, liberta` di associazione e di libera Atti Parlamentari —95— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 cooperazione. Il diritto-dovere al lavoro e` . Presidente, ono- una di queste affermazioni, che per me e revoli colleghe e colleghi, che il problema per il movimento cristiano-sociale, cui mi esista, nessuno, credo, e` disposto a negare: onoro di appartenere e che qui rappre- e` necessaria una riforma dello Stato. sento, e` uno dei principali diritti del- Abbiamo oggi troppo Stato in termini di l’uomo ed e` nostro dovere tutelare e costo – mai nell’intera storia d’Italia, mai, rivendicare. lo Stato era costato tanto ! – e, al tempo A parer mio, l’esistenza di comuni, stesso, abbiamo troppo poco Stato in province e regioni e` essenziale perche´ termini di risultato. coincide con la nostra tradizione. Abbiamo uno Stato che assorbe una Sembra pacifico che allo Stato, nel percentuale di reddito nazionale che non quadro costituzionale attuale, spetti la ha precedenti nella nostra storia, ma che tutela della liberta` religiosa ed il rapporto fallisce miseramente perfino nei suoi com- con le chiese e con le religioni; temo, piti fondamentali. Basti pensare alla si- tuttavia, il fatto che non se ne parli. tuazione dell’ordine pubblico (ci sono Troppe volte il nostro paese ha pensato zone d’Italia in cui lo Stato assente lascia che la liberta` religiosa fosse un optional, il controllo del territorio alla criminalita` cosı` come la tutela delle minoranze etni- organizzata) o a quella della giustizia. che o linguistiche. So, pero`, che e` neces- La giustizia civile, date le inammissibili sario che la liberta` religiosa, acquistata lungaggini della giustizia pubblica, e` stata esattamente 150 anni fa e varie volte in larga misura privatizzata, con il ricorso smarrita per strada, sia il primo compito massiccio a transazioni ed arbitrati. dello Stato. Se vi fosse un solo dubbio che La giustizia penale riesce ad essere, il nostro Stato debba attuare quanto contemporaneamente, permissiva e liber- affermato in materia dall’articolo 8 della ticida: non ci protegge dai criminali (il 65 Costituzione, sarebbe necessario accettare per cento degli omicidi ed il 95 per cento l’emendamento Spini, volto ad inserire dei furti dichiarati restano impuniti) e l’argomento del rapporto con le religioni lascia marcire in carcere molte migliaia di nell’elenco dell’articolo 58. nostri concittadini innocenti, innocenti se Proprio mentre si sta discutendo la non altro perche´ ancora non definitiva- prima intesa con una religione non giu- mente giudicati colpevoli. deo-cristiana, quella buddista, diventa evi- Stando cosı` le cose, non stupisce che dente la necessita` che questa materia sia vada crescendo nel paese un rifiuto di il primo dei compiti di tutta la vita questo Stato burocratizzato, inefficiente, pubblica. Ho visto con grande gioia al centralista, sprecone e corrotto, in cui i secondo posto dell’elenco dei compiti dello cittadini non si riconoscono piu`. Stato quello della tutela delle migrazioni, La crescita esponenziale dello statali- del diritto di cittadinanza e del diritto smo, della fiscalita`, dello spreco, della dello straniero; ma questo si mescola a invasione della politica nella nostra vita di quell’altro e ci indica una societa` nuova in tutti i giorni, sta spaccando il paese. cui e` importante la liberta`. Giorno dopo giorno si fa sempre piu` grave Percio` le religioni minoritarie esistenti la disperazione dei disoccupati, specie al nel paese ci chiedono che si possa vivere sud, e sempre piu` minacciosa l’esaspera- in un’autentica liberta` di coscienza, non zione dei contribuenti, specie al nord. Una clericale ne´ anticlericale, ma in cui il riforma e` necessaria ed urgente. libero dialogo sia cosa comune e, nel Date le dimensioni del problema, rispetto, si crei una nuova vita associata in siamo tutti convinti che la soluzione vada cui ogni coscienza si esprima in piena ricercata alle radici, che si debba cioe` liberta` (Applausi – Congratulazioni). partire dalla Costituzione, dalla parte scritta del rem publicam constituere ed in PRESIDENTE. E` iscritto a parlare particolare dall’ordinamento costituzio- l’onorevole Martino. Ne ha facolta`. nale della Repubblica. Atti Parlamentari —96— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Non condivido il pessimismo di quanti profondamente convinto della inadegua- sostengono che il nostro non possa essere tezza del metodo che mi sono astenuto qualificato momento costituzionale in as- entrambe le volte dal votare a favore della senza di una necessaria discontinuita` sto- istituzione della Commissione bicamerale. rica. Io credo che la riforma costituzio- Il mio convincimento si fonda sull’ovvia nale sia non soltanto necessaria, ma an- constatazione che, in materia costituzio- che, a certe condizioni, possibile. nale, e` perfettamente legittimo avere opi- Tuttavia, le riforme costituzionali dif- nioni diverse e contrastanti su quale sia la feriscono dalla normale attivita` legislativa scelta piu` opportuna per il futuro costi- anche per via dell’orizzonte temporale di tuzionale del paese. piu` lungo periodo che devono porsi. L’ec- Data l’assenza di un consenso maggio- cessiva frequenza di adattamenti costitu- ritario sulle soluzioni da adottare, mi zionali non e` soltanto difficile, e` anche sembrava improbabile che questo potesse gravemente dannosa per la credibilita` scaturire, in pochi mesi, dal lavoro della delle istituzioni. Lo Statuto albertino per Commissione. Temevo che, nel tentativo di un secolo e la Costituzione repubblicana realizzarlo, si sarebbe dato vita ad un per mezzo secolo hanno retto alla prova ibrido, ad un insieme di pezzi di sistemi del cambiamento con esiti che sono su- costituzionali diversi ed incompatibili fra scettibili di essere valutati in modo di- loro, confermando la vecchia saggezza verso, ma hanno dato, con la loro longe- che, quando un comitato si riunisce per vita`, una indicazione che io ritengo do- disegnare un cavallo, il risultato e`un vremmo rispettare. cammello. Le Costituzioni si modificano infre- Il risultato dell’attivita` della Commis- quentemente. Noi non vogliamo correre il sione sta lı` a dimostrare la fondatezza di rischio, Presidente, che valga anche per il questa previsione: vi sono pezzi di parla- nostro paese la storiella che si raccontava mentarismo e di presidenzialismo, reto- a proposito della Francia, quella del si- rica federalista e regole centraliste. Ce n’e` gnore che, avendo chiesto copia della per tutti i gusti, ma l’insieme e` pericoloso, Costituzione francese, si sentı` rispondere contraddittorio, farraginoso ed incom- dal bibliotecario che in quella biblioteca prensibile. Dubito fortemente che gli ita- non trovavano posto i periodici. liani si riconosceranno in questo ordina- La riforma costituzionale, quindi, e` mento che conferma i limiti propri di tutti necessaria ed urgente; ma, dato che e` gli ibridi che, come il mulo, non hanno destinata a durare a lungo, non possiamo motivo di essere orgogliosi dei loro ascen- permetterci leggerezze, improvvisazioni o, denti e nessuna speranza di avere discen- come oggi si dice, soluzioni pasticciate. denti. Oltretutto non e` affatto vero che un Qualcuno ha provocatoriamente ricor- cambiamento comporti sempre ed inevi- dato cosa sarebbe accaduto se il 2 giugno tabilmente un miglioramento; si puo` an- 1946 avessimo seguito questo metodo: che cambiare in peggio. avremmo convocato due esperti di parte Questo e`, a mio avviso, il caso di monarchica e due di parte repubblicana, questo progetto di riforma costituzionale li avremmo chiusi in una stanza chie- che, se approvato, potrebbe benissimo dendo loro di dar vita ad un progetto che rappresentare un peggioramento rispetto mettesse d’accordo entrambe le posizioni. alla situazione esistente. Con cio` non Avremmo finito con l’avere non un pro- intendo affatto criticare quanti si sono getto chiaro bensı` un progetto composto adoperati, all’interno della Commissione da una parte repubblicana ed una mo- bicamerale, per produrre un testo da narchica, una « rearchia » o una « mona- sottoporre al nostro esame. pubblica ». La responsabilita` di questo testo e dei In secondo luogo le costituzioni ven- suoi limiti non ricade sulle persone, ma gono scritte sulla carta, e` vero, ma vivono sul metodo prescelto. Fu proprio perche´ nella mente e nel cuore di quanti saranno Atti Parlamentari —97— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 chiamati ad osservarle. Un processo co- Governi liberticidi o tirannici. Dubito for- stituzionale che non coinvolga fin dall’ini- temente che i suoi sudditi si sarebbero zio il popolo, ma gli riservi soltanto il lamentati se il Governo di Stalin fosse compito residuale di approvare o respin- stato meno stabile ! La stabilita` dell’ese- gere quanto proposto, viene visto come cutivo e` un fatto positivo quando esiste un estraneo dall’opinione pubblica. Questo sistema di contrappesi costituzionali al spiega perche´ la stragrande maggioranza suo potere che garantisca contro il rischio degli intervistati e`, secondi i sondaggi, di abusi. E` questo il vantaggio principale indifferente all’attivita` della Commissione del sistema americano, dove Presidente e bicamerale. Si tratta di un grave limite di Congresso rappresentano il limite reci- questo progetto. proco ai poteri dell’altro organo. Ma di Riassumo brevemente le principali per- tutto cio` non mi sembra che vi sia traccia plessita` suscitate da questo testo. Anzi- in questo progetto. tutto la novita` principale e piu` discussa Quanto al federalismo, alla sussidia- del progetto, l’elezione diretta del Presi- rieta` verticale, a parte i limiti ammessi dente della Repubblica, giustifica una se- rie di preoccupazioni. Qualcuno ha detto persino dal relatore, il senatore D’Onofrio, che dovrebbe continuare a trattarsi di un mi sembra illusorio pensare di poter organo neutro di garanzia, ma e` pensabile procedere in assenza di una seria riforma che una persona eletta direttamente dal degli enti locali. popolo, che ha dovuto quindi affrontare Abbiamo oggi troppi livelli di governo una battaglia elettorale, si presenti al locale e troppi enti locali. Su 8.102 co- giudizio degli elettori senza un pro- muni, per esempio, ben 3.654 e cioe`il45 gramma politico ? O vogliamo far credere per cento, hanno una popolazione infe- che, dopo aver vinto il confronto eletto- riore ai 2 mila abitanti. Quanto alle rale in base a quel programma, una volta regioni, alcune di esse sono, per popola- eletto dimentichi le sue idee e cessi di zione e territorio, piu` grandi di Stati essere uomo di parte ? Elezione diretta e europei di medie dimensioni. E` evidente ruolo neutro di garanzia non mi sem- che, se non si risolve prima il problema brano compatibili. dell’ottima dimensione dell’ente locale, la Inoltre ci si era mossi con l’intento di riforma federale appare destinata a fal- realizzare una forma attenuata di presi- lire. denzialismo, ma si e` poi finito con il dar Quanto al bicameralismo prefigurato vita ad un Presidente che ha, da un lato, da questo progetto, esso merita un di- poteri maggiori del Presidente degli Stati scorso a parte. Il bizantinismo che carat- Uniti (potendo sciogliere le Camere) ed il terizza la proposta – un compromesso tra cui potere non e` controbilanciato, come Senato delle regioni, bicameralismo per- accade negli Stati Uniti, dai poteri del fetto e bicameralismo imperfetto – costi- Parlamento. Che dire poi del fatto che, tuira`, ne sono convinto, oggetto di gustosi presiedendo il Consiglio supremo per la interventi e dissacranti ironie da parte dei politica estera e la difesa, il Capo dello parlamentari. Stato compete, per cosı` dire, con il Go- Infine, manca Amleto. E` come se, nel verno ? mettere in scena il capolavoro di Shake- La verita`e` che il sistema presidenziale speare, il regista avesse dimenticato il non viene difeso dai suoi sostenitori protagonista. E` certamente un limite grave perche´ garantisca stabilita` all’esecutivo. La ed una manifestazione di ipocrisia che la stabilita` del Governo, infatti, non e`un legge elettorale si limiti a restare dietro le valore assoluto o non e` necessariamente quinte, quando, per ragioni comprensibili, un valore assoluto; noi vogliamo che siano da piu` parti si ritiene che rappresenti stabili i Governi rispettosi dei diritti e l’elemento principale dell’intera costru- delle liberta` dei cittadini, vogliamo che ci zione. Da essa, infatti, dipendera` la strut- si possa invece liberare agevolmente dei tura del Parlamento e la sua forza, tanto Atti Parlamentari —98— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 piu` necessaria in quanto chiamato a uomini, ogni controllo esterno o interno controbilanciare i poteri del Presidente e sul governo diverrebbe superfluo. Ma, dell’esecutivo. nell’organizzare un governo di uomini che Salvo una puntuale valorizzazione del dovranno reggere altri uomini, si dovra` principio di riequilibrio dei rapporti tra mettere questo governo in grado di con- pubblico e privato, troppo genericamente trollare i propri governati e quindi obbli- formulato nell’articolo 56, non vi e` nulla garlo ad autocontrollarsi ». in questo progetto che garantisca la so- Credo che questa avrebbe dovuto es- luzione di quello che considero il princi- sere l’ispirazione del progetto di riforma pale problema costituzionale: l’abbandono della Costituzione, ma credo che sia as- delle regole di una societa` liberale e sente nel testo in esame (Applausi dei l’adozione su larga scala ed in misura deputati del gruppo di forza Italia). crescente dei vizi della democrazia acqui- sitiva. PRESIDENTE. E` iscritto a parlare In una societa` liberale, dove l’ambito l’onorevole Lo Presti. Ne ha facolta`. dell’azione pubblica e` rigorosamente de- limitato e dove massimo e` lo spazio ANTONINO LO PRESTI. Signor Presi- offerto alle iniziative individuali, private e dente, onorevoli colleghi, sviluppero` il mio volontarie, il consenso popolare e` lo stru- intervento – nel breve tempo a disposi- mento per la realizzazione di alcuni zione – affrontando il tema posto dall’ar- grandi progetti di interesse generale. La ticolo 56 del progetto della nuova Carta democrazia acquisitiva ha ribaltato questo costituzionale che, nello spirito innovativo concetto: il consenso e` divenuto il fine che ha guidato i costituenti della bicame- dell’attivita` politica, la spesa pubblica lo rale, avrebbe dovuto sancire normativa- strumento per la sua acquisizione. La mente nel rango piu` elevato, cioe` quello democrazia acquisitiva finisce cosı` per costituzionale, il principio di sussidiarieta`. porre in essere una redistribuzione mas- Il proposito dei costituenti era sicura- siccia di potere e di reddito a favore del mente motivato dal convincimento che settore politico e a danno della societa` fosse finalmente giunto il momento, grazie spontanea. alla stagione delle riforme avviata da Dobbiamo al piu` presto passare dalla questo Parlamento, di tirare le fila del discrezionalita` nelle decisioni politiche al- dibattito che da oltre sessant’anni si e` l’imperio di regole costituzionali che vin- sviluppato attorno alla complessa que- colino le decisioni di spesa e di entrata. stione e di rendere, in un dato normativo, Solo cosı` potremo liberarci dalla burocra- quello che e` stato un portato storico e tizzazione della societa` e dalla politiciz- culturale dell’evoluzione dei rapporti tra zazione della vita che sono alla base della Stato e societa`. Cio` grazie anche – o forse crisi finanziaria, economica, politica e e` meglio dire soprattutto – al determi- morale del nostro paese. A me sembra che nante apporto della dottrina sociale cat- l’era della discrezionalita` sia finita e che tolica che in diversi documenti ha elabo- sia venuto il momento delle regole. rato e individuato il principio di sussidia- Dovremmo trarre ispirazioni dalle pa- rieta`. role dei padri fondatori della democrazia Nel magistero della Chiesa il principio, americana. Thomas Jefferson diceva che come e` noto, viene per la prima volta nelle questioni di potere bisognava smet- proposto dall’enciclica di Pio XI Quadri- tere di parlare di fiducia negli uomini gesimo anno, risalente al 15 maggio 1931, perche´ occorreva metterli in condizione di con una formulazione che ancora oggi e` non nuocere con le catene della Costitu- considerata classica e che, quindi, merita zione. E ancora, non so se Hamilton o di essere testualmente citata. Affermava Madison, diceva: « Se gli uomini fossero papa Pio XI che deve restare saldo il angeli, non occorrerebbe alcun Governo. principio importantissimo nella filosofia Se fossero gli angeli a governare gli sociale secondo il quale « Siccome e` ille- Atti Parlamentari —99— Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 cito togliere agli individui cio` che essi vigilanza, di sostegno e di incitamento. possono compiere con le forze e l’indu- Alla base di questo principio, che nell’evo- stria propria, per affidarlo alla comuni- luzione del pensiero cattolico segue di ta`... » pari passo ed anticipa, per certi versi, gli sviluppi della societa` moderna – che di PRESIDENTE. Vi prego colleghi di contro propone un’accentuazione del po- consentire all’onorevole Lo Presti lo svol- tere dello Stato sui vari ambiti della vita gimento dell’intervento in maniera tran- sociale – rimane l’uomo, il valore in se´ quilla. della persona umana come potenziale strumento di affermazione dei diritti in- ANTONINO LO PRESTI. Dicevo che dividuali, anche attraverso le formazioni « Siccome e` illecito... » sociali. Il ruolo centrale dell’individuo e` rico- PRESIDENTE. Colleghi, perche´ dovete nosciuto in quella parte della Carta co- farvi richiamare all’ordine ? stituzionale – l’articolo 2 – non intaccata dal progetto di riforma, ed il compen- ANTONINO LO PRESTI. Posso anche diarsi di tale ruolo nell’ambito delle for- sospendere il mio intervento. mazioni sociali individuate dalla Carta vigente, come il luogo in cui si svolge la PRESIDENTE. Lei prosegua, onorevole personalita` del singolo, legittima il pri- Lo Presti. Vi prego nuovamente, colleghi, mato della societa` civile e dell’individuo in di lasciar continuare l’onorevole Lo Presti. piena sintonia con il principio di sussi- diarieta`. Di guisa che i gruppi sociali ANTONINO LO PRESTI. Ripeto, papa organizzati, a partire dalla famiglia, che Pio XI affermava che « Siccome e` illecito svolgono una funzione sociale – per esem- togliere agli individui cio` che essi possono pio nel campo dell’istruzione e del volon- compiere con le forze e l’industria propria tariato – operano con piena dignita` come per affidarlo alla comunita`, cosı`e` ingiusto strumenti di un servizio pubblico a tutti rimettere ad una maggiore e piu` alta gli effetti, che deve essere riconosciuto societa` quello che dalle minori e inferiori come tale dallo Stato. Invero, quello che comunita` si puo` fare ». Tradotto in ter- deve definirsi servizio pubblico e` concetto mini sintetici, cio` significa non faccia lo Stato quello che il corpo sociale, le legato non gia` alla pubblicita` della fun- comunita` sociali, le aggregazioni di indi- zione secondo lo schema statalistico che vidui possono fare da se´. tutti vorrebbero superare, bensı` alla for- Il principio viene ripreso in tutti i mazione ed alla natura del servizio stesso, documenti pastorali, divenendo uno dei chiunque sia chiamato a gestirlo o ad cardini della dottrina sociale della Chiesa offrirlo. Purtroppo, il dettato costituzio- cattolica, oltre che strumento di costru- nale dell’articolo 2 fino ad oggi e` rimasto zione dei valori di solidarieta`; quella lettera morta. Si e` trattato di un principio solidarieta` concreta che arricchisce e ce- teoricamente affermato, rimasto pero` menta l’unita` di un popolo. inapplicato nella pratica, tant’e` vero che Lo Stato, la comunita` superiore, se- ancora oggi il settore dell’iniziativa no condo questa « naturale impostazione » – profit non riesce a trovare sostegno da lo dico tra virgolette – si prefigge lo scopo parte dello Stato e del potere politico. di aiutare in maniera suppletiva le com- Quest’ultimo equivoca quasi sempre sulle ponenti del corpo sociale, organizzate in finalita` di quel settore, guardando ad esso forme associative, sostituendosi ad esse come ad un campo da sfruttare per le ove queste non possano svolgere le pro- proprie finalita` di potere, piuttosto che prie funzioni e riservandosi in ogni caso le come un orizzonte di benessere e di parti che ad esso spettano di direzione, di solidarieta` diffusa che puo` sgravare lo Atti Parlamentari — 100 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Stato o migliorare, nel senso piu` politico Il testo emendato dell’articolo 56 e`, del termine, le condizioni di vita del senza tema di smentita, la nuova codifi- prossimo. cazione di un vecchio concetto dello Stato Ma se c’era una speranza di rendere accentratore, che solo nell’ambito delle concreto quel dettato normativo, oggi, alla proprie articolazioni istituzionali, sviluppa luce di quanto ha prodotto la bicamerale, un’azione riduttiva e marginale... Forse il possiamo con certezza affermare che nella senatore Salvi non e` interessato... nuova Costituzione la centralita` dell’indi- CESARE SALVI, Relatore sulla forma viduo, la funzione delle formazioni sociali di governo e sulle pubbliche amministra- ed il principio di sussidiarieta` che era zioni. Chiedo scusa, collega. stato sbandierato come ormai acquisito nel progetto di riforma, non solo e` stato ANTONINO LO PRESTI. Chiedo scusa definitivamente seppellito, ma addirittura io per averla interrotta. Dicevo, un’azione riduttiva e marginale del principio di stravolto, con un’inversione di rotta di 180 sussidiarieta`, che diviene cosı` criterio re- gradi, sia con riferimento al dibattito golamentare dei rapporti tra enti pubblici culturale, etico, sociale e religioso di oltre e non tra istituzioni, societa` civile, for- mezzo secolo, sia con riguardo al testo mazioni sociali ed individuo. approvato dalla bicamerale il 30 giugno Mi permetto di lanciare un appello dai 1997, che e` stato letteralmente e concet- banchi di alleanza nazionale a tutte le tualmente sovvertito dagli emendamenti forze politiche che hanno, tra i valori che hanno imposto una riformulazione fondanti della loro azione, il rispetto dei che ha novellato, degradandolo, il princi- diritti dell’individuo, la consapevolezza pio di sussidiarieta` medesimo. Cio`e` po- della centralita` dell’uomo e, fra i modelli tuto accadere grazie all’apporto determi- della nuova societa`, la diretta partecipa- nante di sedicenti cattolici – l’emenda- zione dei gruppi, dei popoli alla costru- mento che ha stravolto il testo originario zione del proprio destino affinche´ questa era infatti del senatore Elia, esponente del norma venga modificata ed il testo ripor- partito popolare – che, voglio sperare in tato almeno al suo originale, quello ap- buona fede, ma con un’incredibile dose di provato il 30 giugno 1997. Quest’ultimo ingenuita`, hanno avuto la presunzione di non e` certamente il meglio che si potesse affermare e costituzionalizzare il principio sperare, ma almeno pone il principio di di sussidiarieta`, dandone pero` un conte- sussidiarieta`, siccome elaborato, sotto il nuto che ne smentisce la natura, al punto profilo della corretta enunciazione da un da rendere sussidiarie le formazioni so- dibattito alimentato da documenti pasto- ciali alle istituzioni. rali verso i quali tutti i cattolici devono il La lettura del testo emendato dell’ar- massimo rispetto. ticolo 56 e` dunque emblematica del de- Diversamente avremmo compiuto un grado concettuale che il principio ha altro grande passo verso la proletarizza- subito, con buona pace di tutti quei zione della societa` e mortificato le aspet- pontefici, dottori della Chiesa cattolica, tative di un’intera nazione, di un popolo filosofi, sociologi, giuristi e studiosi di che vuole ampliate le prerogative di par- economia antistatalisti, che nel tempo tecipazione alla vita del proprio paese. La hanno contribuito, attraverso un’attenta concreta attuazione del principio di sus- analisi dell’evoluzione dei rapporti tra sidiarieta` rappresenta proprio una di que- societa` e Stato, ad elaborare e concettua- ste prerogative, forse una delle piu` signi- lizzare un portato culturale che oggi la ficative, perche´ da essa discendono sinceri presunzione di alcuni e l’ignoranza di altri e sicuri benefici per la crescita sociale, ha reso assolutamente inutile e foriero di morale, ma anche politica ed economica ulteriori equivoci e tensioni nell’ambito della nazione (Applausi dei deputati dei dei rapporti fra le istituzioni e la societa` gruppi di alleanza nazionale e di forza civile. Italia). Atti Parlamentari — 101 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

PRESIDENTE. E` iscritto a parlare consenso praticamente universale, sicche´ l’onorevole Maggi. Ne ha facolta`. sara` opportuno attuarlo senza subire, anche inconsciamente, il ricatto delle note ROCCO MAGGI. Signor Presidente, spinte secessionistiche, ovvero con esaspe- onorevoli colleghi... rata indiscriminazione, tenuto conto che se il decentramento e` sicuramente utile a PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole garantire una maggiore rapidita` di rispo- Maggi. sta da parte della pubblica amministra- Onorevole sottosegretario Castellani, mi zione ed un migliore adeguamento alle duole ricordarle che i telefoni cellulari concrete esigenze locali, non puo` dimen- non sono ammessi in aula. ticarsi la fatica storica che porto` all’unita` del nostro paese, non sempre e dovunque ROCCO MAGGI. Discutendosi da circa scevro dal retaggio di culture vicine alla 15 anni dell’esigenza, ovvero dell’opportu- feudalita` ed alle satrapie tendenti alla nita`, di revisionare parzialmente la nostra sopraffazione ed alla negazione del diritto, Costituzione, senza che finora si sia rag- cui lo Stato centrale non puo` e non deve giunto alcun concreto risultato, credo ci si abdicare. debba accostare al tema con grande Sulla forma di Governo e sul Parla- umilta`, prudenza ed onesta` intellettuale. mento sara` bene poi discutere senza Se infatti e` certo che esiste un’obiettiva, prevenzioni e senza tatticismi, tenendo quanto diffusa, domanda di riforme da conto, tra l’altro, che il numero dei parte del paese, volta al miglioramento parlamentari deve essere verificato e de- della vita democratica attraverso il rag- ciso rispetto ad una maggiore esigenza di giungimento di una maggiore stabilita` semplificazione e di efficientismo da una politica e, quindi, governabilita` che, a parte, ma non puo` non tenersi conto, nostro avviso solo il bipolarismo compiuto dall’altra, della concreta e capillare rap- puo` garantire, e` altrettanto innegabile il presentativita` in tutto il territorio nazio- rischio di confusione tra la materia co- nale, quale espressione massima (mi rife- stituzionale e la legislazione ordinaria, che risco al numero dei parlamentari) di spesso puo` essere sufficiente ed idonea a liberta` e di indipendenza anche da revan- rispondere alle spinte riformatrici della chismi partitocratici o da derive plebisci- societa`, come e` stato gia` evidenziato da tarie sempre in agguato. alcuni precedenti interventi, in particolare A proposito del sistema delle garanzie proprio dal suo – da me apprezzato –, – mi avvio alla conclusione – non posso presidente Acquarone. esimermi dal fare un cenno alla vexata Si richiede quindi da parte nostra un quaestio della proposta di istituzione di attento impegno che filtri cio` che real- due sezioni del Consiglio superiore della mente necessita per una migliore effi- magistratura, rilevando che essa, anche cienza del nostro sistema democratico, per buona parte della maggioranza, e` eliminando il troppo ed il vano che risulti conseguenza diretta della previsione della estraneo alla materia costituzionale. Un quindicesima tesi dell’Ulivo, che rileggero` convinto assenso, percio`, alle riforme ve- a me stesso. In essa, tra l’altro, si disse, ramente indispensabili, ma non a tutti i quando si concepı` questo programma di costi e, soprattutto, segnate da una larga Governo, che le priorita` erano « una convergenza di tutte le componenti poli- maggiore distinzione tra funzioni del giu- tiche e della maggioranza dei cittadini dice e funzioni del pubblico ministero, attraverso i referendum. Solo in questo con una restrizione delle possibilita`di senso il nostro sara` un ruolo rispettoso passare dalle une alle altre, senza pero` dell’attualita` storica senza cadere nella arrivare alla separazione delle carriere ». retorica o, peggio, nella demagogia. Mi pare sia il presupposto logico e natu- Per cio` che attiene alla forma di Stato rale della proposta che e` stata poi pro- diro` solo che sull’assetto federativo vi e` dotta dalla Commissione bicamerale. Atti Parlamentari — 102 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Personalmente, peraltro, ho sempre partorito dalla Commissione bicamerale espresso la mia convinzione, anche attra- senza che questa Assemblea – le presenze verso una specifica proposta di legge di lo dimostrano – ma, a dire il vero, revisione costituzionale. Salvaguardandosi nemmeno l’opinione pubblica, riesca ad – come e` stato fatto – l’indipendenza dei entusiasmarsi dei contenuti della riforma pubblici ministeri e l’obbligatorieta` del- stessa. Anche dai sondaggi che vengono l’azione penale, non dovrebbe preoccupare riportati sulla stampa emerge quanto di- neppure la separazione delle carriere che sinteresse vi sia per i contenuti della discende naturalmente dal principio della riforma e per il lavoro della Commissione terzieta` del giudice ed e` stata oggetto di bicamerale. una precisa risoluzione del Parlamento Il teatrino dei mesi scorsi ha generato europeo, cui l’Italia ha aderito e che io un documento piatto, scialbo, insufficiente non mi sottrarro` dal leggervi. nella sua portata complessiva, privo cioe` ` E la risoluzione n. 132/36 dell’8 aprile di quel contenuto veramente innovativo 1997. A proposito della risoluzione sul che la gente, i cittadini, ingenuamente ma rispetto dei diritti dell’uomo dell’Unione non per colpa loro, si aspettavano. europea, al punto 58 precisa, con riferi- La Commissione bicamerale guidata mento ai diritti in campo giudiziario, che: dal presidente D’Alema e` riuscita a com- « l’indipendenza della magistratura costi- piere un’impresa per certi versi impossi- tuisce uno dei pilastri dello Stato di bile, quella di fare una riforma senza diritto ed il fondamento stesso di una disturbare troppo i soggetti istituzionali protezione efficace dei diritti e delle li- interessati. In sostanza si propone di non berta` fondamentali di tutti i cittadini e, in modificare nulla di concreto. particolare, di coloro che devono compa- Il suo, lo deve ammettere, presidente rire in giudizio », ritenendo « che sia D’Alema, oltre ad essere un clamoroso altresı` necessario assicurare la terzieta` del fallimento e` il segnale piu` forte dell’im- giudice giudicante attraverso la separa- possibilita` di cambiare questo Stato dal- zione delle carriere di magistrato inqui- l’interno. Questo Stato non riesce, non rente e magistrato giudicante, al fine di puo` e non vuole rinnovarsi. garantire un processo equo ». Si tratta di Allora, di fronte a simili risultati, gli una risoluzione alla quale il nostro paese uomini coraggiosi, i veri politici, coloro ha aderito. cioe` che veramente hanno a cuore il Nessun magistrato, ne´ inquirente ne´ destino dei propri popoli, non possono far giudicante, peraltro, dovrebbe preoccu- altro che ammettere la sconfitta, azzerare parsi dell’applicazione di tali principi che, tutto e dare la parola ai cittadini, per- non prevedendosi neppure in prospettiva mettendo, attraverso un referendum di la sottoposizione del pubblico ministero indirizzo, che siano loro ad indicare il all’esecutivo, sono tra i cardini dello Stato tipo di Stato – di nuovo Stato o di nuovi di diritto e della piu` logica ed elementare stati – che desiderano. cultura giuridica, oltre che del comune Ma voi questo coraggio non lo avete e sentire che dovrebbe sempre ispirare un non lo avrete mai, perche´ siete schiavi del vero processo riformatore (Applausi dei potere, siete succubi di voi stessi. In ogni deputati del gruppo dei popolari e demo- vostra azione, in ogni vostra proposta cratici-l’Ulivo). state molto attenti ad utilizzare al meglio il bilancino della politica, per non dare PRESIDENTE. E` iscritto a parlare fastidio a nessuno. l’onorevole Stucchi. Ne ha facolta`. Signor Presidente, ci vuole determina- zione e, soprattutto, non bisogna avere GIACOMO STUCCHI. Presidente, col- nulla da perdere per fare vere rivoluzioni. leghi (pochi, a dire la verita`), ci troviamo La lega nord per l’indipendenza della oggi a discutere il progetto di riforma Padania questa forza, questo coraggio, della seconda parte della Costituzione questa determinazione li ha sempre di- Atti Parlamentari — 103 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 mostrati, concretizzandoli in questa sede nulla di piu` sbagliato. L’attuazione di un nelle proprie proposte emendative. Non ci federalismo vero, quello che riconosce il illudiamo che verranno accolte: non siamo rispetto dei singoli e l’identita` di tutti i cosı` ingenui e, soprattutto, sappiamo di popoli, ha una sola conseguenza: la li- che pasta siete fatti. berta`. I padani sono, pero`, persone concrete Detto questo, signor Presidente, arrivo e non si accontentano del « brodino ri- alla parte piu` importante e che piu`mi scaldato » rappresentato dal testo oggi al preme illustrare. In una vera Costituzione nostro esame e, soprattutto, signor Presi- federale, non solo nel titolo, che serve a dente, i padani hanno imparato a non gettare fumo negli occhi alla gente, non credere ai prodigiosi effetti delle promesse deve essere precluso il diritto dei singoli degli imbonitori romanofili. popoli ad autodeterminarsi. Del resto, se I popoli padani chiedono molto di piu`, escludiamo le solite ed inaccettabili affer- chiedono rispetto, chiedono liberta`, chie- mazioni dell’uomo del Colle, i richiami del dono giustizia vera, chiedono organizza- Vaticano o peggio ancora le minacce zione: tutte cose che il vostro Stato non unitarie dei fascisti di turno, basta guar- puo` dare. dare oltre confine per capire che la Signor Presidente, la Costituzione che struttura geopolitica si sta modificando. vi accingete a ritoccare si e` rivelata nella Studi approntati dal CSIS di Washington sua interezza (quindi, non solo la seconda ci svelano che entrano il 2010 molte realta` parte), di essere cioe` il mezzo tramite il nazionali smetteranno la loro veste attuale quale si sono generate le forme parassi- per assumere una diversa connotazione. tarie, burocratiche e farraginose della Vi sara` pure, signor Presidente, una ra- prima Repubblica. gione di tutto questo ? Francamente credo I costituenti non ebbero il coraggio di proprio di sı`. Infatti, analizzando la vera ascoltare le voci fuori del coro, che gia` natura degli Stati federali, si evince con allora parlavano di vero federalismo e si nettezza il primato della societa` sullo battevano contro l’ipotesi centralista e Stato, quello dei cittadini sulle istituzioni unitaria dello Stato. Lo stesso grave errore pubbliche. Non possiamo dimenticare un – purtroppo – lo state commettendo voi ulteriore concetto fondamentale: il pri- oggi, anche se cio`, a dire il vero, non desta mato dell’individuo sulla nazione. Nessun in me grandissima meraviglia. Infatti, e`a uomo, dunque, puo` essere costretto a tutti noto che tra gli innumerevoli detrat- sentirsi parte di una nazione che egli non tori del federalismo e delle sue implica- sente sua e che non condivide. In sostanza zioni bisogna annoverare i pensatori di questo conferma che in un vero ordina- origine marxista, socialista e statalista; in mento federale il diritto di secedere e` poche parole, la parte politica rappresen- innegabile. Esso e` un diritto naturale, tata dal presidente della Commissione ovvero un diritto precedente a quello D’Alema e dai suoi compagni di maggio- positivo, precostituzionale. ranza. Rifacendosi a interessantissimi esempi Una delle tesi abusate dai suoi com- storici, ricordo come argomenti di questo pagni per gettare fango addosso al vero tenore vennero lucidamente esposti da federalismo sostiene infatti che esso com- Altusio gia` nel settecento, un protofede- porta una maggiore radicalizzazione del ralista, il quale riteneva che il diritto alla capitalismo selvaggio nella societa`, figlia di secessione spettasse ad ogni individuo, un liberismo sfrenato dell’economia e gruppo o comunita` che si sentisse op- delle istituzioni. Voi uomini di sinistra, in pressa dalla tirannide di chi deteneva il sostanza, ritenete che l’attuazione della potere. vera riforma federale generi conseguenze Dopo avere esercitato ogni alternativa drammatiche ed una ulteriore perdita di pacifica non poteva esserci ulteriore valori fondamentali, quali la solidarieta`, la strada che la secessione per ovviare alle redistribuzione sociale e l’uguaglianza: vessazioni. Quello che Altusio chiamava il Atti Parlamentari — 104 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 diritto di secessione per altri era il diritto gate, delle fratellanze imposte, delle soli- di uscita, per Thomas Jefferson era il darieta` retoriche e coatte. Non c’e` piu` diritto-dovere naturale di resistenza ri- storia, geografia, lingua, razza o religione spetto ad un Governo precostituito. che possa obbligare un bergamasco, un Ricordiamo in questa sede, perche´mi lombardo o un veneto a sentirsi italiano, sembra opportuno, quanto veniva affer- se egli non lo desidera o non e` disposto mato nella dichiarazione d’indipendenza ad accettarlo. americana: tutti gli uomini sono creati Signor Presidente, colleghi, si prenda uguali ed indipendenti; da questa crea- atto di questa volonta` dei popoli padani e zione su base di uguaglianza derivano di altri popoli oggi costretti e confinati diritti intrinseci ed inalienabili, fra i quali nello Stato italiano, individuando quindi la vita, la liberta` e la ricerca della felicita`. nuove forme statuali che permettano agli Allo scopo di garantire questi diritti sono stessi di sentirsi liberi e di vivere pacifi- costituiti tra gli uomini Governi, i quali camente nel rispetto delle diversita`, senza derivano i loro poteri dai governanti. Ogni sopraffazione alcuna. Essere fieri di ap- volta che una qualsiasi forma di governo partenere ad un determinato popolo e` tende a negare tali fini, e` diritto del legittimo, purche´ si riconosca legittima popolo modificarlo e distruggerlo per l’identita` degli altri popoli, anche molto crearne uno nuovo, che si fondi su quei lontani e molto diversi dal nostro. In caso principi. Anche la paziente sopportazione contrario, si corre il rischio di pensare dei coloni inglesi in America trovo` in- che il proprio popolo, grande o piccolo somma il suo giusto limite laddove essi che sia, e` l’unico degno di nota e che gli vennero privati dei diritti fondamentali. altri sono forse, chissa`, marmaglia. E` proprio per questo che non si Mi creda, signor Presidente, il folle capisce perche´ quella logica oggi, a di- spirito nazionalista italiano in questo ha stanza di due secoli, non debba trovare la gia` peccato troppo. Si cerchi allora di stessa possibilita` di applicazione. cambiare rotta, cominciando col rivedere Signor Presidente, colleghi, la consape- integralmente i contenuti del provvedi- volezza di essere dei coloni si sta sempre mento preparato dalla sua Commissione e piu` diffondendo tra i padani. Incivile e andando nella direzione della liberta` (Ap- folle sarebbe considerare il dibattito in plausi dei deputati del gruppo della lega proposito come il frutto di farneticazioni, nord per l’indipendenza delpla Padania). anziche´ di liberta`, poiche´, come diceva Goethe, nessuno e` piu` schiavo di chi PRESIDENTE. E` iscritto a parlare ritiene di essere libero senza esserlo. Il l’onorevole Manzione. Ne ha facolta`. diritto di scegliersi e conquistare non puo` essere considerato un optional. ROBERTO MANZIONE. Signor Presi- Il futuro dei popoli, dopo il crollo dente, onorevoli colleghi deputati, onore- dell’Unione sovietica e del comunismo voli colleghi senatori, onorevole rappre- dell’est europeo, e` segnato: e` un futuro di sentante del Governo, l’attuale stagione di liberta` in nuovi Stati, in nuove nazioni riforme costituzionali costituisce il punto indipendenti e sovrane. La Padania ha gia` di approdo, in Parlamento, di un dibattito, iniziato questo cammino e nulla e nessuno di un confronto e di uno scontro dialettico lo potra` arrestare. I padani hanno deciso che ha visto ormai da anni impegnate che e` giunto il momento di abbandonare, tutte le forze politiche, spesso supportate di smantellare le patrie ottocentesche, dal contributo di molti e autorevoli rap- aggressive ed imperiali, per riconoscersi in presentanti del mondo accademico e piccole patrie, difensive e secessioniste. Gli scientifico. Ma ritenere che la competi- uomini oggi intendono fuggire da ogni zione possa avere connotati tecnici e`un concezione oggettiva e violenta della na- grossolano errore, giacche´ la capacita` zione, favorendo la progressiva disgrega- tutta politica di prefigurare scenari isti- zione soprattutto delle comunanze obbli- tuzionali nei quali i cittadini del terzo Atti Parlamentari — 105 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 millennio dovranno confrontarsi e convi- delle nuove pressanti e legittime richieste vere non potra` essere delegata ad alcun dei diversi livelli territoriali per mettere tecnico. mano ad una revisione per certi versi Un autorevole collega, in un discorso di indifferibile. Federalismo e sussidiarieta`, qualche mese fa, rivendicava la necessita` elezione diretta del Presidente della Re- di riscoprire e ricercare, novello Diogene pubblica, inserimento in Costituzione delle di Sinope, il politico e la vocazione poli- authority e della Banca d’Italia, parteci- tica, di ricostruire una classe dirigente pazione all’Unione europea, sdoppiamento responsabile e coraggiosa, che guidi con- del CSM e contestuale separazione delle sapevolmente le sorti del nostro paese. funzioni, nuove regole per la giurisdizione. Egli diceva che il politico di oggi deve Sono questi i principali tratti somatici del sopprimere il minotauro della violenza, progetto di revisione costituzionale appro- dell’irrazionalita`, del cinismo, del razzi- vato dalla Commissione bicamerale nei smo e della discriminazione, deve poi primi giorni di novembre dello scorso affrontare un mare tempestoso, come fece anno. Si conclude cosı` la seconda fase dei Teseo per raggiungere la riva ed entrare neocostituenti e dopo 15 anni il processo nel palazzo del mostro, che rappresenta di revisione della Carta costituzionale simbolicamente il labirinto della societa` abbandona il limbo delle ipotesi ed as- contemporanea. Deve rischiare di essere sume caratteri e connotati di concretezza. distrutto o soppresso, ma deve imparare a Proprio con riferimento a quelle pres- governare il presente e a progettare il santi richieste dei diversi livelli territoriali futuro; deve dimostrare, in buona so- di cui parlavamo poc’anzi, cominceremo stanza, se merita la fiducia che gli e` stata la nostra analisi nel merito proprio dalle accordata, e lo deve fare ritrovando la spinte autonomistiche degli enti locali. Per capacita` di riprendere a lottare. quanto riguarda il federalismo – un po’ E` difficile pensare di riuscire a con- leggero nell’attuale formulazione – la bi- cludere un lavoro arduo ed insidioso come camerale ha licenziato un progetto che si quello di riscrivere la seconda parte della colloca per intero al di fuori di quell’im- Costituzione, ma se fosse facile non sta- pianto sistematico tracciato dalla Costitu- remmo qui a parlarne. Noi deputati del zione del 1947. La novita` maggiore va centro cristiano democratico siamo pronti ricercata nell’uso della tecnica enumera- a lottare, a profondere tutto quell’impegno tiva ai fini della distribuzione delle com- e quella capacita` che alla fine deve petenze ai diversi livelli territoriali di portarci ad uccidere il mostro dell’indo- Governo. In analogia con quanto si regi- lenza, del pressapochismo, dell’indiffe- stra per gli ordinamenti di tipo federale il renza e dello scetticismo, per dimostrare progetto non immagina piu` lo Stato cen- che tutti dobbiamo concorrere nel co- trale come ente a competenza generale, struire, nel ritrovare la speranza, perche´ chiamato cioe` ad intervenire in tutte le crediamo nelle potenzialita` del nostro materie che non gli siano espressamente paese e vorremmo consapevolmente con- sottratte, ma come ente a competenze correre alla costruzione e alla scrittura enumerate. Competenza generale il pro- del suo futuro. getto riconosce invece alle regioni per Dobbiamo onestamente riconoscere quanto riguarda la legislazione ed ai che la seconda parte della Costituzione ha comuni per cio` che attiene all’ammini- mostrato ormai da tempo di contenere strazione. Altra novita` rilevante deve co- potenzialita` e limiti dei quali non sempre gliersi in relazione all’organizzazione re- si e` apprezzata tempestivamente la giusta gionale, la disciplina della quale viene portata. Solo la capacita` del Parlamento demandata per intero alle stesse regioni di assorbire senza eccessivi traumi spinte che dovranno scegliere la propria forma dirompenti non ha messo in crisi l’intero di Governo ed il proprio sistema eletto- assetto istituzionale. Occorreva pero` pren- rale. Nello stesso segno e` indirizzata la dere coscienza del particolare momento, disciplina dell’autonomia finanziaria degli Atti Parlamentari — 106 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 enti locali mentre l’autonomia tributaria all’insegna della prudenza estrema, se non dovra` essere stabilita da leggi dello Stato addirittura dell’immobilismo. Tramontato, che costituiranno la base per la loro per fortuna, il mito della giurisdizione istituzione a livello locale. unica, che sarebbe stato un ritorno piu` Questa mancanza di autonoma capa- che un’innovazione, atteso che fra il 1865 cita` impositiva deve indurci a meditare e il 1889 il sistema della giurisdizione seriamente sulla volonta` di introdurre unica era stato sperimentato nel nostro realmente quell’autentico federalismo fi- paese con risultati poco soddisfacenti, si e` scale del quale ha parlato non a caso il passati ad un concetto, per la verita` senatore D’Onofrio. Altro dato significa- abbastanza ambiguo, di unita` funzionale tivo per la disciplina dell’autonomia fi- della giurisdizione. Viene modificata la nanziaria puo` essere individuato nella concezione, ispirata al sistema francese, di partecipazione al gettito complessivo del- una giustizia amministrativa che ruota l’entrata tributaria dello Stato. Di rilievo, intorno al Consiglio di Stato nella sua ancora, l’attribuzione dei beni demaniali doppia funzione di consigliere del principe ai comuni nel cui territorio gli stessi sono – attivita` consultiva – e giudice (ora quasi ubicati, con la sola eccezione di quelli solo di appello), per arrivare ad un riservati espressamente allo Stato, alle sistema nel quale il Consiglio di Stato e` regioni e alle province con legge approvata declassato quale organo ausiliario di con- dalle due Camere. sulenza giuridico-amministrativa del Go- A proposito delle leggi, nel tentativo di verno. Il ruolo del Consiglio di Stato eliminare tutti i limiti di un sistema di verrebbe assunto dalla Corte di giustizia bicameralismo perfetto diventato ormai amministrativa che dovrebbe essere inve- anacronistico, sono state introdotte delle stita di funzioni di appello rispetto ai TAR indubbie novita` che hanno pero` determi- regionali. In tal modo il giudice ammini- nato la notevole frammentazione del pro- strativo nel suo complesso diventa cosı`un cedimento legislativo. Sulla base del testo giudice puro, assorbendo anche le fun- approvato in Commissione e della previ- zioni giurisdizionali in materia di conta- sione di un Senato definito « a geometria bilita` pubblica e di responsabilita` patri- variabile » e` possibile oggi contare almeno moniale dei pubblici funzionari, esercitate cinque categorie principali di procedi- fino ad oggi dalla Corte dei conti. menti legislativi. Astrattamente sono pre- Altra novita` importante, anche se an- viste leggi bicamerali paritarie per le quali cora non meglio definita e` da ravvisarsi e` prevista la presenza del Senato in nel criterio di riparto della giurisdizione composizione semplice, leggi bicamerali fra giudice ordinario e giudice ammini- paritarie con il Senato in composizione strativo, passandosi dalla distinzione dei integrata, leggi a bicameralismo imper- diritti oggettivi... fetto con il Senato in composizione inte- grata e leggi a bicameralismo imperfetto MARCO BOATO, Relatore sul sistema con il Senato in composizione semplice, delle garanzie. Soggettivi ! nonche´ leggi monocamerali in senso pro- prio. A tale proposito molto probabil- ROBERTO MANZIONE. ... fra diritti mente – o meglio, certamente – occorrera` soggettivi ed interessi legittimi. Grazie, prevedere un meccanismo meno articolato onorevole Boato. e piu` agevole. Passando adesso al tema della giustizia, MARCO BOATO, Relatore sul sistema dirompenti appaiono le novita` introdotte delle garanzie. La sto ascoltando con nel sistema in tema di giustizia ammini- attenzione. strativa, ancor piu` se rapportate ad un progetto di riforma costituzionale che nel ROBERTO MANZIONE. La ringrazio. suo complesso, in particolar modo per Dicevo, passandosi dalla distinzione fra quanto riguarda la giustizia, e` improntato diritti soggettivi ed interessi legittimi a Atti Parlamentari — 107 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 quella della competenza sulla base di modo un deterrente o una garanzia. Tutto materie omogenee indicate dalla legge. sommato mi convinceva di piu` la vecchia Tutto l’impianto, pero`, non ci convince formulazione dell’articolo 132 che preve- appieno ed occorrera` operare una rivisi- deva la possibilita` di stabilire per legge le tazione del nuovo sistema prospettato, misure idonee ad assicurarne l’effettivo anche sulla scorta degli emendamenti esercizio. Tale assunto, per esempio, po- presentati. teva configurare una preindicazione delle Cosı` come, onorevole Boato – illustre priorita` sulla falsa riga della famosa relatore –, non ci convince appieno il circolare Zagrebelsky che tutti cono- prospettato sistema della separazione sciamo. Ne´ mi tranquillizza, a tale pro- delle funzioni tra magistrati del pubblico posito, la scoperta da parte della Com- ministero ed i giudici ordinari. Non ci missione dell’articolo 405 del codice di convince perche´e` una scelta a meta` procedura penale, che ha determinato rispetto a due modelli assolutamente an- l’inserimento dell’inciso relativo alla noti- titetici e contrapposti. In questa logica, tia criminis. E che questo sia l’effettivo consequenzialmente, non ci convince la nervo scoperto di tutto il nostro sistema bipartizione del CSM che, invece, avrebbe delle garanzie e` testimoniato dalla ricor- ragion d’essere solo in considerazione renza del problema in tutte le audizioni, della effettiva separazione delle carriere. da quello di Gaetano Pecorella, presidente Al riguardo abbiamo letto i fiumi di dell’Unione delle camere penali, a quella inchiostro che sono stati scritti in merito di Elena Paciotti, presidente dell’Associa- a quella necessita` di cultura della giuri- zione nazionale magistrati, che espressa- sdizione che giustificherebbe da sola la mente riconosce – e bisogna dargliene necessita` di non separare le carriere. La atto – che esiste realmente un problema verita`e` che a parte gli organismi rappre- di non effettivita` del principio dell’obbli- sentativi, ribadita l’indipendenza dall’ese- gatorieta` dell’azione penale. cutivo, gli stessi giudici non vedrebbero Certamente apprezzabili appaiono poi male una netta separazione delle carriere le piu` specifiche garanzie processuali as- rispetto ai magistrati del pubblico mini- sicurate ai cittadini con il disposto del- stero; cosa, questa, che si sposerebbe – e l’articolo 130. A parte la collocazione, la non e` un dato secondario – con i principi paura e` pero` che in un sistema proces- di terzieta` del giudice previsti dalla ri- suale cosı` squilibrato e cosı` condizionato forma del codice di procedura penale, come quello attuale certe previsioni pos- vanificando e facendo venir meno quelle sano restare mere enunciazioni di princi- diffidenze legate ad una forma di inqui- pio. namento ambientale che obiettivamente Qualche perplessita` desta ancora l’ar- contamina il nostro sistema processual- ticolo 101 che riduce il quorum necessario penalistico. per l’approvazione dell’amnistia e dell’in- Allo stesso modo non si comprende dulto, modificando un’innovazione oppor- perche´, rispetto all’obbligatorieta` del- tunamente introdotta con la legge costi- l’azione penale, pur riconoscendo tutti la tuzionale del 6 marzo 1992, n. 1. sostanziale ipocrisia della dizione, non si Abbiamo limiti di tempo e devo quindi sia operata una scelta che consentisse in avviarmi alla conclusione. Come dicevo qualche modo di mitigare o eliminare una all’inizio dobbiamo avere il coraggio di discrezionalita` assolutamente insindaca- andare avanti sulla strada delle riforme. bile che, di fatto, il sistema attuale rico- Per riprendere il mito di Teseo dobbiamo nosce ad ogni pubblico ministero. Ne´si affidarci all’aiuto di Arianna che nella puo` ritenere che l’aver introdotto l’obbligo nostra societa` deve rappresentare la forza per il ministro della giustizia (per fortuna autentica dei valori umani e sociali im- e` sparita la grazia) di riferire annual- prontati anche a buon senso che, pur mente al Parlamento sull’esercizio del- senza essere pregni di eroismo, risultano l’azione penale costituisca in qualche essenziali per vivere e per progredire, per Atti Parlamentari — 108 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 fare in modo che vengano sempre piu` posta ottenne in questa Camera oltre accentuati i diritti dei cittadini comuni nei cento firme. La ritenni e in parte la confronti dei pubblici poteri. Noi ce la ritengo ancora valida, anche perche´ ero metteremo tutta (Applausi dei deputati del mossa dall’intento di chiedere delle mo- gruppo del CCD). difiche non sostanziali, ma significative e chiare della seconda parte della Costitu- PRESIDENTE. E` iscritta a parlare zione, affinche´ fosse piu` compatibile con l’onorevole Sbarbati. Ne ha facolta`. le esigenze della governabilita` e della stabilita`. Questa Commissione, a mio av- LUCIANA SBARBATI. Signor Presi- viso, avrebbe anche scongiurato i tentativi dente, onorevoli colleghi, il problema della di secessione e avrebbe anche rafforzato revisione della seconda parte della Costi- le possibilita` di un incontro tra lo schie- tuzione si e` affermato in questi anni con ramento del Polo e quello dell’Ulivo. iniziative diverse e direi sparse; pero`, in Pensavo allora che la costituzione di maniera organica, profonda, credo sia una assemblea costituente eletta con il stato posto con il messaggio alle Camere sistema proporzionale fosse giustificata dell’allora Presidente della Repubblica, soltanto per una totale riscrittura della Francesco Cossiga. Fin da quel momento, Costituzione. Oggi – alla luce del lavoro il partito repubblicano dichiaro` la propria svolto dalla bicamerale, che apprezzo, sia scelta a favore di una seconda Assemblea per la mole sia per la qualita`, ancorche´ costituente. Questo, tanto per i risultati non lo condivida per intero – penso che che aveva dato la prima, quanto soprat- forse sarebbe stata necessaria la elezione tutto per il fallimento delle Commissioni di una seconda assemblea costituente. che erano state espresse dai legislativi, che Infatti, le scelte fatte – ancorche´ corag- avevano evidenziato tanto forti influenze giose, innovative, sofferte, ben pilotate con esterne dalle tendenze decisamente con- una lunga mediazione, raggiungendo dif- servatrici. ficili equilibri di compromesso – oggi ci Era evidente che la statura morale dei propongono un testo che ritengo faticoso, nostri padri costituenti, desiderosi di af- di difficile lettura, a volte contraddittorio fermare dei principi di liberta` e preoccu- e certamente complicato per i cittadini. pati anche e soprattutto per l’unita` del Vorrei ricordare a questo proposito a tutti paese, non fece imboccare allora la via i colleghi che la Costituzione deve avere della forma dello Stato federale, che oggi un dettato semplice, chiaro, poiche´ deve molti reclamano con varie accezioni e che essere studiata nelle scuole e compresa e` stato un punto cruciale del dibattito dal popolo. anche in questa Commissione bicamerale. L’Assemblea costituente, contro la for- Vennero allora scartati, in tema di forma mula dello Stato accentrato, scelse la di governo, sia la forma presidenziale sia forma di Stato caratterizzata dalle auto- quella direttoriale e fu adottata la forma nomie regionali, intermedia tra lo Stato parlamentare, con la previsione anche di unitario e lo Stato federale. La politica dispositivi contro le degenerazioni del delle autonomie, come tutti sappiamo, parlamentarismo, secondo l’ordine del ebbe pero` un processo molto lento, per un giorno Perassi. Fu creata la Corte costi- forte ritardo soprattutto nella formazione tuzionale e costituito il Consiglio superiore della classe politica regionale, che non era della magistratura. adeguata ai compiti da assolvere. Io, contrariamente alla maggioranza Per questo motivo, risulta prioritario del mio partito, nella scorsa legislatura fui per noi repubblicani puntare, dentro que- presentatrice, con l’amico Ugolini, di una sto testo, alla riforma della seconda Ca- proposta di legge per l’istituzione di una mera, quale Camera delle autonomie, co- Commissione bicamerale, che sostanzial- struendola non soltanto come Camera mente ha anticipato quella che abbiamo delle regioni, ma anche come Camera dei votato in questa legislatura. Quella pro- comuni. Per questo abbiamo presentato Atti Parlamentari — 109 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 un nostro emendamento, come pure altri, zionalizzato, che per la propria autotutela certamente non moltissimi ma sostanziali, si riferiva quasi esclusivamente alla rigi- considerato anche che non eravamo rap- dita` della Costituzione, in gran parte presentati nella Commissione bicamerale inattuata o attuata in modo ritardato. (questa e` stata una grande amarezza, Voglio soltanto ricordare che la Corte perche´ credo che un partito storico come costituzionale ha iniziato a funzionare nel il nostro, che tanto ha dato alla Repub- 1955 e le regioni a statuto ordinario blica, alla democrazia e alla liberta`, forse iniziarono nel 1970. Le uniche modifiche avrebbe avuto un piccolo diritto a sedere della nostra Carta sono state infatti por- in quel consesso). tate avanti tramite i regolamenti parla- L’idea chiave di questa nostra ipotesi mentari. innovativa sta nell’entrata a pieno titolo Oggi nelle fila del mio partito vi sono nel processo decisionale-politico generale tanti sostenitori del semipresidenzialismo dei rappresentanti delle autonomie, non come pure quelli del cancellierato; cosı`e` soltanto degli eletti nei collegi regionali e oggi e cosı` posso anche ricordare e` stato dei designati nei consigli regionali, ma ieri. Non c’e` per questo nessuna divisione anche, di diritto, dei sindaci dei capoluo- profonda; c’e` semplicemente l’accettazione ghi di regione, di provincia autonoma e di di idee che possono essere diverse. Ma una quota di sindaci eletta dai loro ritengo che il rafforzamento del vertice colleghi. In tal modo, noi crediamo che si binario Presidente della Repubblica-Primo possa instaurare, nella storia degli enti ministro, che emerge dai lavori di questa territoriali di livello politico, un rapporto bicamerale, non ci possa assolutamente diretto costituzionalmente incentrato nella trovare contrari, ma certamente piu` ac- seconda Camera. Questo modello, a nostro corti nell’assegnazione dei ruoli e anche avviso, riesce a superare la stessa soglia – nel dosaggio delle rispettive attribuzioni un po’ angusta, per la verita` – di fede- del Capo dello Stato e dello stesso pre- ralismo, poiche´ punta ad assegnare al mier. Come partito repubblicano, infatti, comune un ruolo di protagonista, un fin dai tempi della costituzione della ruolo di grande attualita`, moderno, per Repubblica romana del 1849, abbiamo realizzare quell’Italia dei comuni che un sostenuto la tesi di un esecutivo forte, secolo fa evocava un signore che si chia- autorevole, responsabile, non esposto ad mava Giuseppe Mazzini. attacchi e manifestazioni di degenerazione Per la profonda delicatezza del tema e parlamentaristica. Per questo motivo, ap- anche per gli sconcertanti sintomi di punto, abbiamo presentato alcuni emen- disgregazione istituzionale che oggi si ri- damenti per creare una primaria parla- levano nel paese, noi come deputati re- mentare nel procedimento di elezione del pubblicani cerchiamo di offrire un invito Capo dello Stato, semplificando per ai nostri colleghi della bicamerale per quanto concerne la presentazione delle un’attenta considerazione dell’articola- candidature e dando alla fase parlamen- zione delle autonomie locali, con riferi- tare, in caso di esito positivo, una grande mento alla realta` della provincia e soprat- rilevanza per il raggiungimento del quo- tutto anche con una migliore definizione rum. Abbiamo voluto prevedere con que- del quadro delle autonomie regionali e del sto emendamento il voto di investitura del federalismo fiscale, per giungere ad un Primo ministro della Camera dei deputati, assetto piu` efficace di quello federale, insieme al voto di sfiducia costruttiva, al nella considerazione che l’Italia e` comun- fine di avere reali garanzie di fronte ad que gia` Stato membro dell’Unione euro- un quadro sostanzialmente semipresiden- pea ed ha trasferito all’autorita` europea zialista quale quello scelto dalla Commis- parte della sua stessa sovranita`. sione bicamerale. E` un contributo. Circa la forma di governo, ricordiamo Circa la Corte costituzionale, pensiamo che i nostri padri costituenti avevano anche che occorrerebbe meglio meditare strutturato un sistema parlamentare ra- una proposta di risoluzione dei problemi Atti Parlamentari — 110 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 tecnici relativi all’ampliamento delle sue PRESIDENTE. E` iscritto a parlare attribuzioni, mentre non riteniamo di l’onorevole Pecoraro Scanio. Ne ha fa- dover mettere in discussione principi che colta`. ormai costituiscono i pilastri della nostra civilta` giuridica in tema di giustizia e ALFONSO PECORARO SCANIO. Si- pensiamo che tutta la discussione parla- gnor Presidente, vorrei anzitutto ricordare mentare debba partire da una ricogni- che ho ritenuto di presentare pochi emen- zione attenta e rigorosa di quanto la damenti al testo licenziato dalla bicame- Costituzione prevede, a partire dallo rale e che, fin dalla scorsa legislatura, stesso articolo 101. avevo sottoscritto la proposta di istituire Infine, riteniamo che il tentativo di un’assemblea costituente. Francamente, condurre in porto le riforme costituzio- ritengo che la via maestra da percorrere per la modifica della Costituzione debba nali, fatto dal presidente D’Alema e da passare attraverso la possibilita` di chia- tutta la Commissione, debba essere sup- mare direttamente i cittadini alla defini- portato adeguatamente da tutti coloro i zione delle nuove regole, con l’istituzione quali hanno a cuore la democrazia ed il di un consesso democraticamente eletto futuro dell’Italia. per svolgere questa funzione, che si occupi Cio` non puo` significare comunque per direttamente di riforme costituzionali, nessuno l’obbligo di appiattirsi su risolu- magari non prevedendo l’immediata rie- zioni prese a maggioranza che fossero leggibilita` dei suoi componenti, onde ot- ritenute confuse o addirittura dannose, tenere un risultato che, in qualche modo, rinunciando a dare il proprio apporto in sia – come ha detto ieri l’onorevole Boato maniera costruttiva. Il consesso deve agire – presbite e non miope, con la capacita` liberamente, con grande spirito critico e quindi di ragionare in termini di riforme con alto senso di responsabilita`. costituzionali guardando lontano e non In conclusione, vorrei lanciare a tutti alle immediate convenienze delle diverse noi – soprattutto a voi della bicamerale – formazioni politiche. un appello ad evitare il cosiddetto rifor- Entrando nel merito, credo che oc- corra definire in modo chiaro, di piu`e mismo immobile, spesso causato dalla meglio, la parte relativa al federalismo. nevrosi della fuga in avanti, per rinnovare L’Italia e` il paese delle mode: oggi tutti sempre di piu` e ad ogni costo. In questi sono federalisti. Provengo da una forza trent’anni la nostra pubblica amministra- politica nata federalista (tanto che si zione e` stata condannata ad un lento chiama ancora « federazione »), magari declino proprio a causa di questo vizio con la difficolta` di essere incorsa all’inizio profondo del suo DNA, vizio che ha in ingenuita` su questo argomento, ma che scavato un abisso tra il paese reale e le ha comunque inserito il principio di sus- istituzioni democratiche. sidiarieta`, di cui tanto si parla, in tutti gli Con la presunzione di ritenere che la atti fondanti promossi dai verdi in questo nostra tradizione politica, quella del par- paese, trattandosi di uno degli aspetti che tito repubblicano, la nostra parola ed il si contestava al partito tradizionale, con nostro pensiero siano ancora necessari particolare riferimento all’eccesso di cen- all’Italia, noi continueremo a lavorare per tralismo ed alla disattenzione al rapporto un’Italia piu` unita e piu` libera, in un’Eu- diretto con il territorio. ropa federata e pacifica, con la consape- Ovviamente, non e` nelle denominazioni che va ricercata la sostanza delle cose. Un volezza della nostra posizione di estrema federalismo che riproducesse il centrali- minoranza, ma anche con l’orgoglio di smo a livello regionale, cosa che gia` essere ancora necessari alla Repubblica vediamo in molte situazioni, con regioni con la nostra cultura laica e repubblicana che diventano piccoli staterelli che ripro- (Applausi – Congratulazioni). ducono e peggiorano la difficolta` dello Atti Parlamentari — 111 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Stato nazionale, sarebbe una prospettiva Quanto alla giustizia, si tratta di un che non potrebbe non preoccupare chi si tema del quale si parla moltissimo. Con- accinge a varare un processo di riforma divido l’orientamento di chi sostiene che della Costituzione. Si tratta, in particolare, le riforme debbano essere realizzate con di evitare la perversione della riprodu- una visione presbite e non miope. Il zione in scala – quindi, ancor piu` diffi- contributo offerto dalla Commissione bi- cilmente controllabile – dei processi ne- camerale sul versante delle garanzie e del gativi che accompagnano i rapporti tra potenziamento dei diritti della difesa e` cittadini e pubblica amministrazione, tra fondamentale. A mio avviso, invece, tale cittadini e potere. Tutti possiamo consta- contributo risulta assolutamente negativo tare come, gia` con riferimento alle dele- sotto il profilo dell’atteggiamento punitivo ghe ai comuni ed alle province, le regioni nei confronti di una parte della magistra- tura, cosı` come si esplica, ad esempio, pongano problemi infiniti, e, mentre ri- nella divisione del CSM e nei meccanismi vendicano con forza alcuni poteri dallo disciplinari. Laddove si rivendica una Stato centrale, si dimostrano assoluta- maggiore tutela del cittadino, si definisce mente incapaci di applicare la sussidia- invece un meccanismo che porterebbe rieta` agli altri livelli. gran parte della magistratura italiana ad Accanto a questa prima preoccupa- essere facilmente e permanentemente sot- zione, vorrei richiamare il problema delle toposta a procedimenti disciplinari. Si grandi citta` metropolitane. Dobbiamo tratta di un aspetto che, a mio avviso, non creare un sistema equilibrato tra grandi e agevola un rapporto piu` equilibrato e che, piccoli comuni, in un paese nel quale le invece, rende piu` perverso il meccanismo citta` non possono essere soltanto le grandi della giustizia. metropoli. Dico questo come deputato Se si riuscira` ad introdurre modifiche eletto in una grande citta` metropolitana, a questa parte del testo, considerando che in un collegio urbano. La preoccupazione in questo paese si avverte la necessita`di che deve accompagnarci oggi e` quella di rendere paritari i diritti di accusa e di scorporare i grandi centri. Sono favore- difesa... Tale obiettivo puo` essere conse- vole alla creazione di distretti, almeno guito in due modi: riducendo la forza e le nelle tre grandi metropoli italiane, se- possibilita` della magistratura, sia inqui- guendo il modello di Berlino o di Am- rente sia giudicante, oppure potenziando e burgo, dando in questo modo non piu` rafforzando i diritti della difesa. Credo poteri alle grandi citta`, bensı` piu` spazio che il secondo percorso sia quello giusto, alle piccole e medie citta` che rischiano di mentre la prima via, molte volte sbandie- essere soffocate dal ruolo dominante, sia rata soprattutto dalle formazioni del cen- politicamente sia demograficamente, dei tro-destra in questo Parlamento, rappre- grandi centri. senti un tentativo di ridurre l’indipen- Un altro aspetto sostanziale rispetto al denza della magistratura, aspetto sul quale credo siano individuabili carenze quale, invece, dobbiamo essere particolar- attiene ai poteri dei cittadini. La riforma mente attenti, proprio per la visione di costituzionale al nostro esame e` poco letta lungo periodo che deve ispirare la riforma dal cittadino. Il discorso vale per i refe- e considerando che in questo paese, negli rendum e per la parte normativa attinente ultimi quarant’anni, abbiamo sofferto per alla pubblica amministrazione, nella la poca indipendenza e non per la troppa quale, a mio avviso, e` riscontrabile una indipendenza della magistratura. Questo e` debolezza, nonche´ per altri aspetti, solo un paese nel quale la magistratura e` stata apparentemente secondari, qual e`, ad per anni subalterna, incapace di far ri- esempio, l’inutile ed ulteriore limite di eta` spettare le leggi dello Stato. Questo lo che si pone rispetto all’elezione a senatore dicono quelli che oggi accusano la magi- o a deputato, disposizione che franca- stratura di incorrere in un eccesso di mente considero obsoleta. attivita`. In realta`, abbiamo avuto per anni Atti Parlamentari — 112 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 un totale eccesso di disattenzione, se non credo che con la riforma della Costitu- di subalternita` al potere politico, nono- zione si possa cancellare un’altra riforma stante le garanzie di indipendenza previste approvata dal Parlamento, quella che ren- dalla Costituzione. deva meno agevole l’approvazione di una Un Parlamento che guarda in modo legge di concessione dell’amnistia, proprio presbite dovrebbe preoccuparsi di quello per far diventare meno costante e conti- che e` avvenuto e capire che la situazione nuo il ricorso alla concessione di amnistie odierna e` caratterizzata da eventuali ec- nel paese. A maggior ragione, in un cessi che vanno limitati, ma che la storia sistema parlamentare maggioritario, l’am- di questo quarantennio – e, quindi, della nistia non puo` essere concessa con la Costituzione vigente – e` invece una storia semplice maggioranza assoluta dei com- diversa, cioe` la storia di una magistratura ponenti di ciascuna Camera. che e` stata subalterna al potere politico, al Vorrei soffermarmi, infine, sulla que- punto da non controllare in modo diffuso stione del referendum. Come e` noto, le vicende del potere politico che hanno ritengo si debba consentire ai cittadini portato alla corruzione ed al malcostume italiani di esprimersi su quesiti omogenei, in questo paese ad un livello obiettiva- alla luce delle pronunce della Corte co- mente esagerato. La nostra classe politica stituzionale. Un criterio del genere, se e` – ahime` ! – non e` riuscita nemmeno, in valido per i referendum abrogativi, a cinque-sei anni dall’inizio delle famose maggior ragione lo e` quando un cittadino inchieste di Mani pulite, a istituire una si deve esprimere su materia articolata. Commissione d’inchiesta per accertare La Commissione bicamerale ha addotto cosa sia stata la corruzione nel nostro argomenti diversi, legittimamente appro- paese, ne´ a costituire una Commissione vati con maggioranze differenti. Credo che sulla vicenda della Guardia di finanzia, dovrebbe essere consentito ai cittadini di mentre oggi si invoca una Commissione pronunciarsi in modo adeguato. In un d’inchiesta volta a stabilire le ragioni per dibattito come questo e` un argomento le quali la magistratura ha realizzato certi importante, non perche´ lo hanno soste- interventi. nuto costituzionalisti di chiara fama o Se riusciremo a raggiungere un equi- perche´ lo ha affermato Dossetti prima di librio riflettendo sui principi e sui valori, morire come elemento di differenza tra il potremmo senz’altro essere d’accordo. La referendum e il plebiscito. Il referendum vera posizione giustizialista nella storia di infatti consente di esprimerci in modo questo paese e` quello di chi vuole il articolato e libero, evitando di realizzare piccolo extracomunitario in galera ed il delle « Costituzioni arlecchino », ma evi- grande faccendiere di Stato in liberta`: tando anche di cadere nella logica del questa e` la vera posizione di tutti i « bere o affogare » o di imporre l’obbligo peronismi ! Dobbiamo smetterla con la di rispondere ad un quesito disomogeneo. favola del giustizialismo, riferito tra l’altro Sono questi gli aspetti da affrontare a chi chiede semplicemente che i politici nel corso di una discussione serena ed seguano le stesse procedure giudiziarie approfondita, nella quale nessuno pensa che deve seguire il normale cittadino di di avere in tasca la verita` assoluta e tutti questo paese. Proprio oggi abbiamo vis- sono disponibili a mettere in discussione, suto il paradosso dato dal fatto che, ovviamente nell’ambito dei valori di rife- quando un parlamentare si considera rimento a cui ognuno di noi si ispira, i spiato, afferma che si tratta di una cosa propri convincimenti per arrivare ad una gravissima, di un complotto, mentre vera scelta costituente. quando lo stesso mette le microspie, cio` Dobbiamo guardare i problemi in pro- diventa quasi una prerogativa del parla- spettiva per vedere come possiamo aggior- mentare. nare la Carta costituzionale, per fare in Signor Presidente, vorrei soffermarmi modo che questa riforma non si riduca sulla questione dell’amnistia, perche´ non solo ad un grande scontro sulla giustizia, Atti Parlamentari — 113 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 ma rappresenti invece una modifica di come quella cattiva lavandaia che non lungo periodo, che possa durare nel trova mai la pietra giusta su cui appog- tempo e che sia in grado di dare ai giarsi e compiere il proprio lavoro. cittadini una maggiore capacita` di inci- Le mie orecchie sono, quindi, abituate dere democraticamente nei processi deci- ad udire, forse prima di altre, il frastuono sionali. Questo infatti e` il nostro compito. del silenzio, quel rumore di fondo che Diversamente questa riforma si muove- nasce dal profondo della pancia del paese, rebbe in una logica partitocratica che non lasciando intendere una protesta, ma, ci interesserebbe e che svuoterebbe di forse ancor di piu` , una paura del nuovo. significato il nostro lavoro. Mentre voi, colleghi della bicamerale, lavoravate intensamente a riscrivere la PRESIDENTE. E` iscritto a parlare bozza delle nuove regole del nostro paese, l’onorevole Massa. Ne ha facolta`. il mio piu` modesto compito, insieme ad altri colleghi, era quello di lavorare ad un LUIGI MASSA. Signor Presidente, si- altro profondo cambiamento, come si usa gnor presidente della Commissione bica- maldestramente dire, a Costituzione inva- merale, colleghi senatori e colleghi depu- riata. Mi riferisco al grande processo di tati, signori rappresentanti del Governo, decentramento, riorganizzazione e dima- non nascondo la mia preoccupazione di grimento della macchina burocratica dello fronte alla variegata accoglienza regi- Stato, di decentramento alle regioni e agli strata, all’inizio di questo passaggio par- enti locali di funzioni e compiti ammini- lamentare, dalla proposta di riscrittura strativi, di sburocratizzazione, delegifica- della seconda parte della Costituzione che zione e semplificazione. la Commissione bicamerale ci ha sottopo- Mi riferisco, in particolare, alla legge sto. n. 59 ed al processo che con essa si e` Cerco di essere ottimista e di eviden- avviato. E` un processo che oggi, mentre ziare tutte le ragioni che devono spingere sta entrando nel vivo delle questioni, il Parlamento a ricercare con forza un soffre di quell’insieme di sensazioni che io accordo sulle principali regole del nostro chiamo il rumore profondo della pancia Stato. Mi accorgo che sono molti e che del paese. insieme rappresentano la maggioranza Nel primo testo a noi noto del vostro dell’Assemblea quei colleghi che, come lavoro, colleghi della bicamerale, la com- me, credono nell’assoluta necessita` che prensione di questo grande processo, che questa vicenda si concluda con un esito con legge ordinaria il Parlamento aveva positivo. Come dicevo, cerco di essere avviato, non sembrava piena, al punto che ottimista, ma non sempre ci riesco, so- circolava una battuta, quella di tentare di prattutto ultimamente. riscrivere la Costituzione a legge n. 59 Ognuno di noi in questa sede e` por- invariata. tatore di una particolare esperienza. Cia- Le correzioni apportate dagli emenda- scuno ha un proprio privilegiato punto di menti presentati e votati hanno invece osservazione. Il mio e` caratterizzato dal posto le premesse affinche´ questo disegno, fatto di essere uomo di sinistra, radicato tracciato dal Parlamento con legge ordi- nella storia delle mie borgate del nord- naria, sia pienamente recepito nella fase ovest sabaudo, con tutto cio` che ne costituente. Mi riferisco, come avrete gia` consegue. Non vi e` alcun dubbio che inteso, all’accoglimento del concetto della questa connotazione complessiva porti a pluralita` delle pubbliche amministrazioni, quella prudenza innata in chi combatte della loro reciproca autonomia all’interno intimamente tra la volonta` di innovare, di un quadro ordinato di competenze ben progredire e cambiare e la paura di definite, all’introduzione del principio di alterare meccanismi consolidati. E` la cul- sussidiarieta` verticale, alla prevalente sot- tura del « bugianen », della via vecchia e toposizione al diritto privato, al principio della via nuova, che ci spinge ad essere del privilegio del regolamento sulla legge, Atti Parlamentari — 114 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 a quello dell’autoresponsabilita` dell’ammi- contro le regioni di colore diverso e le nistrazione nell’espletare le proprie atti- regioni vorranno piu` potere perche´ cio` sta vita` attraverso la semplificazione del pro- nell’ordine delle cose. E tutti non vor- cedimento amministrativo, la separazione ranno piu` le province, le quali si difen- netta della politica dalla gestione, la pri- deranno furiosamente e non con tutti i vatizzazione del rapporto di pubblico im- torti. piego con tutto cio` che ne consegue. Quando ero ragazzo, mio padre, che Dovrei dire: bene o almeno fin qui mi insegnava ad andare in bicicletta, tutto bene, come diceva ad ogni piano soleva dirmi di non fissare la ruota, ma di quel tizio che cadeva dall’alto del palazzo. guardare avanti, perche´ quello era l’unico Ma gia` oggi, nella fase di concreta appli- modo per garantire l’equilibrio. Le ri- cazione della norma ordinaria di riforma, forme tendenzialmente le fanno i presbiti, nella fase di emissione dei decreti legisla- per i miopi c’e` qualche problema in piu`. tivi previsti dalla delega, si ode quel Quando i costituenti del secondo do- brontolio di pancia di cui parlavo. Nel poguerra lavoravano, avevano rispetto a momento in cui si incide con il bisturi, la noi paradossalmente due vantaggi di paura e` altra e il dolore si sente. fondo: l’assenza dei sondaggi quotidiani e Ecco allora che, in un paese in cui il un paese distrutto e alla fame. Noi ab- corporativismo e` spinto sino al limite biamo la maledizione di misurare ogni condominiale, le resistenze si fanno dav- giorno la temperatura dell’elettorato su vero intense. Finche´ scriviamo norme, qualsiasi cosa accada e su qualsiasi bat- tutto va bene; quando dobbiamo renderle tuta si dica. Noi abbiamo il vantaggio, ma cogenti, allora la musica cambia. Per anche la sfortuna, di avere un paese ragioni che interessano la storia piu` che prevalentemente garantito che, rispetto a l’analisi politica del secolo che sta per quello del 1948, ha piu` da perdere che da concludersi, l’Italia unita e repubblicana e` guadagnare, anche se il partito dei non diventata un sistema a feudalita` diffusa, garantiti, dai disoccupati del sud al popolo tanto che i particolarismi e gli interessi delle partite IVA del nord-est, tende a collettivi, semicollettivi e individuali costi- crescere. tuiscono un intreccio inestricabile, non Se l’agire quotidiano del Governo di un certo agevole da riformare. E` da lı` che paese deve avere le antenne ed essere nascono le maggiori resistenze. Noi siamo costantemente in contatto anche con le il paese in cui ogni privilegio e` considerato pulsioni sociali piu` basse, per fare le un diritto. riforme occorre forse staccare alcuni di Nelle prossime settimane, colleghi, in questi collegamenti e cercare insieme di quest’aula troveremo i « difensori del re » ipotizzare, in laboratorio, soluzioni prati- quando discuteremo di liberalizzazione cabili. del commercio. Il brontolar di pancia Se guardiamo la ruota della bicicletta o lascia intendere la volonta` di ogni italiano la punta dei nostri piedi, proveremo ine- di riformare il cortile del vicino, mai il vitabili sensazioni di vertigine, che ci proprio. bloccheranno, producendo un avvitamento Presidente, piu` dei sottili, palesi o dei nostri lavori e forse un fallimento che decisamente evidenti giochi politici, e`il non ci possiamo permettere. brontolar di pancia che mi sembra il Occorre allora volare alto, guardare pericolo piu` grande che corrono i nostri avanti e avere il coraggio di osare, ma lavori, perche´ poi la politica si piega piu` guai a noi se, mentre discuteremo con i facilmente alla ragionevolezza; gli interessi tempi che saranno necessari, perderemo particolari, invece, meno. I direttori gene- l’occasione di realizzare le grandi riforme rali si coalizzeranno se ne dovremo sop- a Costituzione invariata. primere uno, non si sa mai; i notai Ha ragione il collega Rebuffa quando protesteranno se ridurremo il numero dice che quel che serve e` la riforma delle degli atti; i sindaci vorranno piu` potere classi politiche prima che del testo della Atti Parlamentari — 115 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Costituzione. Il sovrappeso di domanda GIANCARLO PAGLIARINI. I lavori che egli denuncia oggettivamente esistere della Commissione bicamerale erano co- sul sistema politico si risolve alleggerendo minciati veramente molto male e i risul- lo Stato, favorendo un processo di decen- tati li vediamo nel testo che e` stato tramento, di liberalizzazione del sistema sottoposto al nostro esame, che e` debole autoritativo, coinvolgendo in modo equi- e che mi sembra abbia tutte le caratte- librato il sociale, il privato e favorendo ristiche di un’occasione perduta e che, se l’intervento del cittadino. non sara` modificato, non passera` mai Per fare questo non c’e` altra strada l’esame dei referendum popolari. Certa- che andare avanti, ritornando a far assu- mente in Padania questo testo verra` so- mere alle forze politiche quel ruolo che e` noramente bocciato. loro proprio e che per timore del passato In particolare ho due ricordi. Il primo recente abbiamo un po’ abbandonato, e` di circa un anno fa, febbraio 1997; in anche perche´ solo con il ritorno della quel mese la lega nord per l’indipendenza politica e della capacita` di selezione della della Padania aveva proposto di inserire classe dirigente noi costruiremo quella nella Costituzione italiana un articolo che rete di amministratori in grado di reggere prevedeva il referendum sull’autodetermi- (cosa che oggi non e` detto sia) un pro- nazione. cesso di trasformazione federalista dello Non potevamo non proporlo poiche´, a Stato; altrimenti, nel caos sanzioneremmo quei tempi, tutti parlavano di federalismo un mondo in cui gli imputati talvolta e quello era esattamente il principio posto fanno i giudici, i giudici fanno talvolta i alla base di ogni patto federale. La parola politici, i pretori fanno talvolta i medici, foedus infatti significa « patto » e un patto ciascuno invadendo i ruoli altrui. Nel ha senso solo se i contraenti sono liberi Governo il primato della politica deve e assolutamente di aderire al patto, se puo` essere ribadito solo se sapremo agire vogliono, ma anche di non sottoscriverlo, ricomprendendo nella Costituzione for- se non lo vogliono. Se non si ha questa male cio` che la societa` ha gia` consegnato liberta`, mi spiegate che razza di patto e`? a quella materiale. Credo che in questo La nostra proposta di legge costituzio- Parlamento ci siano le risorse per fare nale era composta di sette articoli, il tutto cio`. Mi auguro che si trovi il primo dei quali era il seguente: « La coraggio di farlo fino in fondo, con la Repubblica italiana riconosce ai popoli forza di sperimentare, con il minor nu- che ne fanno parte il diritto all’autode- mero di arrie´re pense´e possibili. Il lavoro terminazione ». Il secondo era il seguente: fatto da voi, colleghi della bicamerale e` « Il diritto all’autodeterminazione viene importante; il miglioramento del testo puo` esercitato attraverso un referendum po- e deve essere fatto, non dimenticando mai polare ». E` ovvio che, in assenza di questo che il meglio spesso e` nemico del bene e principio di liberta`, non e` assolutamente che il bene del paese e` una buona possibile parlare di federalismo. Ma quel riforma, che garantisca ai cittadini di nostro disegno di legge costituzione non e` ottenere uno Stato piu` « leggero », meno mai stato ne´ discusso ne´ bocciato dalla centralista, piu` giusto, meno burocratico, Commissione bicamerale, perche´ il Presi- piu` amico e in cui sia chiaro che chi vince dente Violante lo aveva dichiarato irrice- governa e chi perde controlla e che sia vibile e di conseguenza non lo aveva possibile anche perdere le elezioni, senza trasmesso alla Commissione guidata dal che cio` appartenga alla categoria del collega D’Alema. Comino, capogruppo dramma collettivo (Applausi dei deputati della lega nord, era intervenuto per pro- dei gruppi della sinistra democratica- testare contro questa assurda decisione l’Ulivo e misto-verdi-l’Ulivo). che vietava addirittura la discussione di un nostro disegno di legge e nel suo PRESIDENTE. E` iscritto a parlare intervento in aula aveva dichiarato che la l’onorevole Pagliarini. Ne ha facolta`. decisione del Presidente della Camera dei Atti Parlamentari — 116 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 deputati del Parlamento di Roma dimo- PRESIDENTE. Mi sembra che sia la strava che le istituzioni dello Stato ita- cosa piu` prudente. liano erano illiberali, antidemocratiche... GIANCARLO PAGLIARINI. Pero` l’alle- PRESIDENTE. Mi consenta, onorevole ghiamo agli atti, altrimenti non ci siamo Pagliarini: « il Parlamento » ! mica ! Benissimo, andiamo avanti ! Il secondo ricordo e` piu` lontano, risale ai mesi di luglio e agosto 1996. Quando si GIANCARLO PAGLIARINI. Nel mio stava elaborando il testo della proposta di testo c’e` « il Parlamento di Roma ». Siamo legge costituzionale, quella che poi a Roma, no ? avrebbe fatto nascere la Commissione bicamerale, la lega nord continuava a PRESIDENTE. Consenta alla Presi- proporre in tutte le sedi numerosi miglio- denza di precisare che, quando si parla ramenti. Polo ed Ulivo non ne hanno del Parlamento, e` il Parlamento. accettato nessuno, neanche successiva- mente; purtroppo la Commissione bica- GIANCARLO PAGLIARINI. Certo che merale non li ha tenuti in nessun conto. glielo consento, ci mancherebbe altro ! Io pero` ne voglio ricordare alcuni perche´ ...erano illiberali, antidemocratiche, re- li ritroveremo negli emendamenti che pressive e fasciste. discuteremo in questa stessa aula fra due Ricordo che alla parola « fasciste » il settimane. Presidente Violante era sobbalzato, era In primo luogo avevamo proposto di diventato pallido e aveva interrotto il inserire nella Costituzione un principio nostro capogruppo con queste precise volto a garantire un minimo di tutela parole: « Onorevole Comino, mi scusi, non costituzionale all’impresa. Non e` passato ? posso consentire che si dica “fascista” a Va bene, prendiamo atto che Polo ed questa istituzione. E` chiaro ? ». Ulivo non vogliono tutelare nella Costitu- Quell’interruzione significava, se le pa- zione le imprese ed il lavoro, ma vogliono role hanno un senso, che Violante non solo comandare loro, mentre una Costi- accettava che il Parlamento italiano fosse tuzione che garantisca maggiore tutela alle considerato fascista; pero` Violante non se imprese limiterebbe il potere dei politici. l’e` sentita di contestare la chiara ed Ecco perche´ questa proposta della lega esplicita dichiarazione che il Parlamento nord non e` stata accettata. italiano... In secondo luogo, proponevamo di re- golamentare nella Costituzione i confini del diritto di sciopero (naturalmente solo PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Pa- in casi particolari, cioe` nei servizi di gliarini, perche´ vuole che io, nei suoi pubblica utilita`, eccetera). Ma una propo- confronti, debba fare esattamente quello sta del genere avrebbe tolto potere ai che legittimamente e doverosamente ha sindacati e cosı` non se ne e` fatto nulla. In fatto l’onorevole Violante nei confronti di terzo luogo, chiedevamo di fissare nella Comino ? Se lei continua su questa strada, Costituzione un tetto massimo alla pres- mette me nella stessa condizione in cui si sione fiscale e inquadrare meglio nella e` trovato il Presidente Violante. Costituzione il potere di tassazione e limitarlo. Anche questa proposta della GIANCARLO PAGLIARINI. Onorevole lega nord non e` stata accolta perche´ Presidente, tutto quello che sto dicendo avrebbe tolto potere ai politici e li avrebbe risulta da un documento pubblico. Si obbligati ad un maggior senso di respon- tratta del resoconto stenografico della sabilita`. Ma scherziamo ? Questi sono pen- seduta di mercoledı` 5 febbraio 1997. A sieracci da calvinisti ! Via, via ! Polo e questo punto allegatelo agli atti ed io Ulivo di queste cosacce da padani non ne passo al resto. E` contento ? vogliono nemmeno sentire parlare ! Atti Parlamentari — 117 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

E ancora: inserire nella Costituzione servare il potere fa una politica di destra; un principio anti-trust; inserire il princi- il potere e` dei burocrati di Roma, non e` pio che con il debito pubblico si possono del popolo. fare investimenti ma non si possono fi- Il testo che stiamo esaminando e` stato nanziare le spese correnti (questo princi- scritto da mani che hanno questa conce- pio noi lo chiamavamo « clausola di tutela zione dello Stato e del potere. Il risultato delle generazioni future »); dare saldo e` che questo testo non delega potere ma presidio costituzionale al principio della ne accentra ancora di piu` a Roma, anche liberta` di stampa; eliminare la contraddi- se i membri della Commissione bicame- zione tra l’articolo 1 (« la sovranita` ap- rale, con grande fantasia e, devo dire, con partiene al popolo che la esercita nelle una « faccia di tolla » veramente incredi- forme e nei limiti stabiliti dalla Costitu- bile hanno avuto il coraggio di battezzare zione ») e gli articoli dell’attuale Costitu- questo testo centralista con il nome di zione che limitano enormemente l’eserci- « Ordinamento federale della Repubbli- zio del referendum; limitare con la Co- ca ». Meno male che non si sono spinti stituzione la presenza dello Stato nell’eco- fino ad intitolarlo « Ordinamento della nomia e sancire nella Costituzione il Repubblica federale » ! Capisco che ave- principio dell’assoluta uguaglianza tra vano bisogno di sollevare un polverone pubblico e privato. A mio giudizio queste per fare finta e cambiare qualcosa, ma a sono due sfere parimenti sovrane. Se tra tutto c’e` un limite. queste due sfere sorgono gravi conflitti, a Parlare di Repubblica federale sarebbe decidere deve essere la volonta` popolare stato veramente troppo e se ne sono resi attraverso un referendum. Il cosiddetto conto anche loro. Capite pero` che quella primato della politica secondo me e` parola magica, federale, dovevano pur un’idea falsa e una societa` libera e aperta metterla da qualche parte. Cosı`e` saltata e` sempre dualistica, poggia cioe` su un’as- fuori questa perla, questa Costituzione soluta uguaglianza tra privato e pubblico. kafkiana: stiamo discutendo dell’ordina- Nel testo elaborato dalla Commissione mento federale di una Repubblica che non bicamerale non vi e` traccia di questi e` federale. principi e noi li abbiamo inseriti in tutti Signori, la verita`e` che in questo testo i documenti, discussioni e incontri pub- di federale non c’e` niente di niente. blici. Queste sono affermazioni gravi che non E questo e` logico, perche´ alla base di posso fare senza poi dimostrarle e lo faro`, tutto il contrasto che qui, nel Parlamento commentando per voi e per la gente che italiano, si puo` quotidianamente toccare sta pazientemente ascoltando Radio radi- con mano tra i deputati e i senatori della cale l’articolo piu` centralista di questo lega nord per l’indipendenza della Pada- testo centralista: l’articolo 62, che parla nia e gli altri membri del Parlamento c’e` delle tasse. un’insanabile differenza culturale. La lega nord per l’indipendenza della Noi siamo convinti che il potere sia del Padania non ha mai perso l’occasione per popolo, della gente e, di conseguenza, proporre quella che noi chiamiamo l’in- tutte le nostre azioni e proposte vanno in versione dei flussi fiscali. Oggi i soldi delle quella direzione, ma la maggioranza dei tasse vanno quasi tutti a Roma, allo Stato membri della Commissione bicamerale e centrale, che ne spende una buona parte dei due rami del Parlamento italiano direttamente, perche´ gestisce in prima hanno idee diverse. persona alcuni servizi (istruzione, esercito, Il potere, per i nostri colleghi, sia del ministeri, giustizia, eccetera); quello che Polo che dell’Ulivo, e` e deve restare qui a non viene gestito direttamente da Roma Roma, nei palazzi del potere. Il potere e` torna indietro ai comuni (i cosiddetti cosa della Chiesa, della grande industria, trasferimenti statali). Con quei quattrini e dei sindacati, del grande partito di questa con le entrate proprie gli enti locali grande sinistra, cioe` quello che per con- svolgono i servizi non gestiti direttamente Atti Parlamentari — 118 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 dallo Stato, ma i trasferimenti sono, come Personalmente preferisco la prima so- si dice in gergo, fortemente vincolati: gli luzione, ma vanno bene anche le altre enti locali possono usare questi quattrini due. Ognuna delle tre elimina comunque solo per fare quello che gli dice lo Stato; l’assurdo balletto al quale dobbiamo as- se un ente risparmia da una parte, non sistere oggi, che genera tante ingiustizie e puo` usare quei soldi per fare altro. tanta inefficienza. La Commissione bica- Secondo la lega nord i flussi fiscali do- merale, con l’articolo 62, propone invece vrebbero essere invertiti, come abbiamo un balletto ancora piu` bizantino, piu` sempre proposto. centralista, piu` ingiusto e piu` inefficiente Oggi i soldi pagati, per esempio, da un di quello di oggi. Vediamo di cosa si cittadino di Vicenza, di Bergamo, di De- tratta. senzano, vanno a Roma dove si fermano L’inizio apparentemente e` buono e e fanno una brutta fine, ad eccezione di infatti il comma 2 dell’articolo 62 recita: quella piccola parte che Roma rimanda « I comuni, le province e le regioni sta- indietro ai comuni. Con l’inversione dei biliscono ed applicano tributi ed entrate flussi fiscali, i soldi delle tasse smettono di fare questi assurdi viaggi di andata e propri ». Uno allora dice: che bello, final- ritorno. Con la proposta della lega nord le mente comuni, province e regioni stabili- cose sarebbero organizzate in modo piu` scono ed applicano tributi ed entrate logico e razionale: le tasse di Bergamo propri ! Uno pensa che il sistema che resterebbero a Bergamo, che si terrebbe avevano in mente quelli che hanno scritto quello che gli spetta per svolgere i suoi un articolo che comincia in questo modo compiti; il resto andrebbe alle province, sia proprio quello che ho appena descritto che si terrebbero quello che e` necessario e dice: sono proprio contento, non ci sono per svolgere i loro compiti; il resto ancora piu` i soldi ballerini che vanno a Roma e alle regioni e infine a Roma, dove arri- che in piccola parte tornano indietro ! Che verebbe solo quello che spetta allo Stato bello, e` finita quell’assurdita` tecnica che e` centrale perche´ svolga i suoi compiti, la finanza derivata ! Che bello, il potere si senza i balletti di andata e ritorno ai quali avvicina al popolo, esce dai palazzi ro- dobbiamo assistere quotidianamente. mani ! Che bello, finalmente i politici Secondo noi, per raggiungere questo bravi saranno quelli che dimostreranno di obiettivo, ci si puo` organizzare in tre saper lavorare duramente e con creativita` modi. Il primo e` che le regioni si tengono il 100 per cento delle loro tasse ed ogni e non quelli che sono piu` abili a fare i giri anno decidono tutte assieme, con la mas- dei palazzi romani, con la mano tesa, sima trasparenza, cosa mettere in comune quelli piu` abili a chiedere soldi per il loro per le spese generali dello Stato, per le collegio, in cambio di un voto, di un dovute politiche di solidarieta` e per lo appoggio, di una raccomandazione o il sviluppo delle regioni piu` arretrate. Noi nome dell’appartenenza alla stessa fami- riteniamo che la quota da mettere in glia. Che bello, finalmente si sostituisce la comune non debba superare il 20 per cultura del lavoro e del fare alla cultura cento. del chiedere e dell’aiuto mafioso ! Un secondo modo e` che le regioni si Purtroppo non e` cosı`, perche´ l’articolo tengano le loro tasse e lo Stato e` titolare continua dicendo: « essi dispongono, inol- di una sola imposta che viene pagata da tre, di una quota non inferiore alla meta` tutti i cittadini di tutte le regioni. Con del gettito complessivo delle entrate tri- questi soldi lo Stato svolge i suoi compiti. butarie erariali, escludendo dal computo La terza possibilita`e` che il gettito delle le risorse da riservare, anno per anno, alle solite tasse (IVA, IRPEF, eccetera) venga esigenze indivisibili della comunita` nazio- suddiviso tra le regioni e lo Stato centrale. nale indicate nel quarto comma. » Come, Questo e` il principio della compartecipa- le entrate erariali ? Allora non avevamo zione. capito niente ? Cosa sono queste entrate ? Atti Parlamentari — 119 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Avevamo capito che non c’erano piu` e che cui il comune, la provincia e la regioni finalmente le tasse venivano pagate ai sono tenuti ». Non so se sia chiaro a tutti, comuni, alle province e alle regioni. ma qui si dice « superiori i costi necessari Si sente puzza di bruciato e allora all’erogazione dei servizi ». andiamo di corsa a vedere cosa dice Facciamo un esempio, prendendo dei questo quarto comma: « Sono sottratte dal sindaci a caso, quello di Lecco e quello di computo dei tributi erariali da ripartire Napoli. Supponiamo che il primo si im- tra comuni, province, regioni e Stato le pegni, lavori come un matto e riesca ad risorse destinate: a) al servizio del debito organizzare le cose in modo molto razio- pubblico; » – va bene, sono interessi pas- nale, cosı` che il comune di Lecco e`in sivi e tolti questi gia` non resta molto da grado di erogare un certo servizio al costo ripartire – « b) a far fronte a calamita` di 100 lire pro capite. Supponiamo invece naturali; » – questo e` giustissimo – « c) a che il sindaco di Napoli, non per colpa interventi volti a favorire uno sviluppo sua, abbia molto da fare, sia molto im- economico e sociale equilibrato sul terri- pegnato in importanti convegni e trasmis- torio nazionale, secondo quanto deliberato sioni televisive, in viaggi a Roma, e sup- con legge approvata dalle due Camere; ». poniamo che non trovi il tempo per E` chiaro che questi interventi svolti a organizzare le cose in modo razionale, favorire uno sviluppo economico e sociale con la conseguenza che lo stesso identico equilibrato su territorio nazionale non servizio che a Lecco costa 100 lire, a sono altro che assistenza al Mezzogiorno. Napoli venga erogato al costo di 150 lire. Questo vuol dire che continueremo ad Ebbene, se lo stesso servizio a Lecco costa avere fiscalizzazione di oneri sociali nel 100 lire e a Napoli costa 150, vuol dire Mezzogiorno, incentivi al sud, prestiti che a Napoli c’e` meno efficienza. Con la d’onore, borse di studio, 800 mila lire al Costituzione che ci viene proposta, questa mese a quelli che accettano di andare a inefficienza viene premiata e, dal fondo lavorare al nord e, gia` che ci siamo, 800 perequativo di cui stiamo discutendo, mila lire al mese a quelli che accettano di Roma prende le 50 lire che il comune di restare a lavorare a casa propria nel Napoli spende in piu` e le accredita sul Mezzogiorno. Insomma, le solite cose che conto di quel comune. in questi anni non hanno generato nes- Certo, l’articolo 62 prevede anche che suno sviluppo, non avendo nessun reale la quota di partecipazione ai tributi era- punto di contatto con il mercato. La riali sia applicata in modo uniforme a differenza e` che questo federalismo alla tutte le regioni. Ma non dobbiamo pren- romana sara` addirittura previsto nella derci in giro perche´e` ovvio che questa Costituzione. quota tendera` allo zero: dopo aver pagato Non e` pero` finita, perche´ si tolgono queste quattro cose, non resta piu` niente anche i soldi che servono per costituire il e una parte di quello che rimane deve fondo perequativo di cui al quinto essere data all’INPS, che altrimenti non comma. Andiamo di corsa a vedere cosa riesce a pagare le pensioni; un’altra parte c’e` scritto in questo quinto comma: « Con la tiene Roma per i suoi ministeri, per i legge e` istituito un fondo perequativo dal dipendenti statali, per i suoi enti inutili, quale sono erogati i trasferimenti annui a per svolgere le sue funzioni che, nel testo favore delle comunita` regionali nelle quali che stiamo esaminando, sono diventate la capacita` fiscale per abitante sia infe- trenta, alla faccia del federalismo, inclu- riore a certi parametri ». Questi sono altri dendo i beni culturali, l’ambiente, l’ordi- quattrini al Mezzogiorno, ma non e` finita. namento sportivo, il controllo delle so- Fate attenzione alla perla, perche´ilstanze alimentari, pesi, misure. comma 5 continua inserendo nella Costi- Da qui, come in un gioco dell’oca, si tuzione il « premio di inefficienza ». C’e` torna al comma 2: poiche´ le tasse che scritto infatti ancora: « o siano superiori i vanno a Roma restano come sono oggi, costi necessari all’erogazione dei servizi cioe` di gran lunga le piu` alte d’Europa, e Atti Parlamentari — 120 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 siccome questo testo introduce la grande pare ad un processo di rinnovamento novita` che i trasferimenti da Roma alla delle nostre istituzioni attraverso modifi- Padania diminuiranno in modo molto che costituzionali capaci di cambiare l’esi- significativo, come faranno i comuni, le stente e, nello stesso tempo, di allargare la province, le regioni della Padania a so- base decisionale, cioe` l’esercizio della de- pravvivere ? Non c’e` problema: le regioni, mocrazia. Tuttavia, dinnanzi alle proposte le province e i comuni della Padania non della Commissione bicamerale franca- si devono preoccupare perche´, se vor- mente debbo confessare che il mio sogno ranno pagare gli stipendi ai loro dipen- e` andato alquanto deluso. Cio` non signi- denti, chiudere qualche buca nelle strade, fica non riconoscere l’immane lavoro fare qualche altra cosa per i loro cittadini, svolto e le tante difficolta` politiche incon- potranno sempre applicare l’articolo 62, trate che, dobbiamo riconoscerlo, sono comma 2, della nuova Costituzione ita- state in larga misura superate. Non ap- liana e aumentare le tasse. L’abbiamo partengo alla categoria di chi ha santifi- appena visto: i comuni, le province e le cato l’attuale Carta costituzionale consi- regioni stabiliscono e applicano tributi ed derandola intoccabile; tanto meno faccio entrate proprie. parte dell’altra categoria, che considero Ma naturalmente dopo aver pagato le piu` pericolosa, quella cioe` di chi ritiene di solite tasse a Roma ! Tutto questo significa possedere la verita`, la soluzione salvifica, che e` previsto nero su bianco un enorme convinti di avere in tasca la ricetta unica e insostenibile aumento della pressione e migliore. Dico in questa sede cio` che fiscale. Questo, signori, e` solo uno dei penso, riproponendo alcune linee diret- tantissimi esempi del pessimo impianto di trici che, secondo me, si sarebbero dovuto base e della pessima matrice culturale del seguire mettendo mano alle modifiche testo consegnato dalla Commissione bica- costituzionali. merale. Un documento che ha un solo Per una serie di motivazioni troppo obiettivo: muoversi, agitarsi, sollevare un spesso dibattute, che per ragioni di tempo gran polverone, inventare falsi problemi e non richiamero`, si e` creata nel nostro false soluzioni per fingere di cambiare paese una frattura tra il paese reale e qualcosa affinche´ tutto rimanga come quello legale, tra il cittadino della strada prima e Roma possa continuare a sfrut- e il cosiddetto palazzo: questa crisi risale tare il lavoro dei popoli padani (Applausi alla fine degli anni settanta. Allora grandi dei deputati del gruppo della lega nord per movimenti di massa avevano coinvolto l’indipendenza della Padania) ! milioni di italiani: uomini, donne, giovani e anziani, al centro della loro azione PRESIDENTE. E` iscritto a parlare manifestata sui luoghi di lavoro, nelle l’onorevole Novelli. Ne ha facolta`. scuole, nelle universita`, nelle citta`, nel mondo delle professioni, nella cultura e DIEGO NOVELLI. Presidente, colleghi, nella vita quotidiana, avevano posto due credo che in un dibattito come l’attuale, precisi obiettivi, ossia un forte bisogno di dopo anni di polemiche e di tentativi cambiamento e di maggiore democrazia. I falliti o bruscamente interrotti dallo scio- cittadini chiedevano in sostanza di cam- glimento anticipato delle Camere, nel mo- biare e di contare di piu`. mento in cui si discute un nuovo disegno Quel grande movimento, sviluppatosi istituzionale sara` concesso ad ognuno di alla luce del sole, e` stato contrastato e noi di dire ad alta voce quale sogno si e` sconfitto da un altro movimento che si e` inseguito per tanti anni, quale modello di mosso in modo occulto servendosi di tutti Stato e di Governo avrebbe voluto vedere i mezzi, anche dei piu` barbari, per bloc- realizzati anche alla luce delle modeste care i processi di rinnovamento e cancel- personali esperienze vissute. lare le conquiste democratiche che ave- Sinceramente il mio sogno–enon vano caratterizzato la fine degli anni credo sia solo mio – e` quello di parteci- sessanta. Stragismo, terrorismo rosso e Atti Parlamentari — 121 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 nero, grande criminalita` organizzata, ma- dell’ordinamento, per renderla funzionale fia, apparati dello Stato deviati, logge ad un disegno politico ispirato a principi massoniche segrete sono state gli stru- di democrazia e di partecipazione. menti utilizzati dalle forze conservatrici e Non mi dilunghero` sulle proposte su reazionarie italiane e straniere, contrarie cui avrei voluto discutere, ne ricordero` ad ogni rinnovamento della nostra societa`, sommariamente alcune. Innanzitutto la protette dall’ingannevole schermo della riduzione drastica del numero dei parla- difesa dei valori dell’Occidente minacciati mentari, anche per rendere i lavori delle dal pericolo comunista. Camere piu` funzionali, piu` snelli, piu` Gli anni ottanta e il decennio da razionali, perche´ trecento deputati e cen- qualcuno definito della follia hanno se- tocinquanta senatori sono piu` che suffi- gnato per l’Italia un ulteriore appassi- cienti, considerati i nuovi compiti e le mento della vita democratica, un ulteriore responsabilita` che dovrebbero essere affi- allargamento della frattura, del distacco dati alle regioni e ai comuni. Inoltre la tra i cittadini e le istituzioni. Poi venne distinzione tra Camera e Senato per su- l’esplosione, dico io salutare, di tangento- perare l’inutile attuale doppia lettura im- poli, che portava alla luce profondi e posta dal bicameralismo; la netta separa- radicati fenomeni di degrado e di corru- zione tra esecutivo e legislativo, sancendo zione della nostra vita politica dal centro l’incompatibilita` tra i due organi come alla periferia dello Stato, contribuendo appartenenza; il massiccio decentramento oggettivamente ad accentuare la sfiducia, dei poteri dello Stato verso le regioni e le il qualunquismo, se non addirittura il realta` locali, nonche´ un reale decentra- disprezzo di larga parte dell’opinione pub- mento del ruolo e delle funzioni della blica verso la politica, le istituzioni re- capitale, in una visione reticolare della pubblicane e di fatto verso la democrazia. direzionalita` dello Stato. Illusoria, se non sciagurata, si rivelo`la Pur non avendo riserve di carattere scelta referendaria per l’introduzione del ideologico nei confronti del presidenziali- maggioritario, perche´ prima non si era smo, ritengo che questo modello istituzio- disegnata la nuova forma di Stato e di nale non risponda alle esigenze del nostro governo che si voleva adottare. Debbo dire paese; anzi sia una forma destinata ad che poteva andare peggio. Per quanto mi accentuare fenomeni negativi, incenti- riguarda, in riferimento alla mia parte politica, alle mie idee, alle mie aspirazioni, vando una cultura politica capace di non ho imbarazzo a confessare che ci e` logorare e non di irrobustire la vita andata bene, considerato che abbiamo democratica del nostro paese. vinto la lotteria del 21 aprile 1996. Il problema della governabilita` puo` Dovendo rinsaldare un tessuto demo- essere risolto diversamente, riservando cratico reso molto fragile dai tumultuosi alle coalizioni vincenti un premio di go- eventi politici nazionali ed internazionali vernabilita`; eliminado per legge ogni pos- accaduti negli ultimi dieci anni, ogni sibilita` di ribaltamenti delle maggioranze riforma istituzionale doveva partire, a mio parlamentari espresse dalla volonta` popo- avviso, dalla primaria esigenza di resti- lare; riducendo la durata del mandato tuire alla politica e alle istituzioni una delle Camere da cinque a quattro anni; dignita` culturale, una credibilita`, una ca- eleggendo direttamente gli esecutivi con pacita` di leggere la realta` e di interpretare indicazione del premier ed evitando ogni le esigenze dei cittadini coinvolgendoli, forma di esasperazione leaderistica che corresponsabilizzandoli nei processi rifor- considero culturalmente, prima ancora matori. Ecco la grande occasione che si che politicamente, dannosa, negativa per presentava; ecco il sogno di chi credeva e ogni societa` moderna, civile e progressista crede tuttora nelle possibilita` di un ade- intenzionata ad operare sempre sul filo guamento della Costituzione, nella parte della ragione e non della emotivita`. Atti Parlamentari — 122 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

Questi erano i sogni che continuo putato e` libero di esprimere il proprio ostinatamente a ritenere realizzabili e pensiero e non ci sono patti da rispettare trasformabili in realta` per cambiare l’esi- tra quello che proviene dalla Commissione stente. bicamerale e quanto decide il Parlamento. Purtroppo questo dibattito – e` l’ultima Il testo elaborato dalla bicamerale e` si- considerazione prima delle conclusioni – curamente perfettibile ed ognuno di noi non ha visto nel paese una grande mo- deve lavorare affinche´ venga migliorato, in bilitazione dei cittadini; una mobilitazione quanto le riforme appartengono necessa- delle intelligenze e delle coscienze. riamente a tutti. Avviene tutto – mi spiace dirlo – Mi preme fare alcune considerazioni, nell’indifferenza, nel disinteresse. Si e` iniziando dalla relazione dell’onorevole svolto un grande dibattito prima nella Boato in tema di giustizia. E` una rela- bicamerale ed ora in quest’aula e sui zione sicuramente interessante – del resto giornali abbiamo letto piu` pettegolezzi, l’onorevole Boato e` un esperto in questa piu` retroscena che non un confronto di materia – ma vi sono alcuni elementi che idee, di opinioni e di posizioni. Anche da mi lasciano perplesso. Non riesco a capire questo punto di vista credo che vi siano la distinzione del Consiglio superiore della motivi di preoccupazione: dobbiamo chie- magistratura in due tronconi, uno per il derci se noi addetti ai lavori abbiamo pubblico ministero e l’altro per l’organo fatto di tutto per non disturbare gli utenti giudicante: allora si dovrebbe avere anche o se invece abbiamo operato in modo da il coraggio di separare le carriere tra non essere disturbati. magistrati ed inquirenti e magistrati re- Mi riservero`, nel corso della discus- quirenti, garantendo tuttavia che l’ordina- sione sull’articolato, di esprimere il mio mento costituzionale tuteli l’autonomia e voto di volta in volta, non assumendo un l’indipendenza del pubblico ministero e atteggiamento negativo a priori. Il mio della magistratura requirente. Guai se stato d’animo non e` quello di un deluso pensassimo ad un pubblico ministero di- rassegnato, ma semmai quello di un in- pendente dal potere esecutivo ! Anzi – soddisfatto, che non rinuncia pero` alle devo dire quello che penso – preferirei proprie idee ed alle proprie convinzioni. Il che la Costituzione rimanesse cosı` com’e`, tempo, come sempre, sara` il miglior giu- senza separazione delle carriere e senza dice (Applausi dei deputati del gruppo della distinzione all’interno del Consiglio supe- sinistra democratica-l’Ulivo). riore della magistratura. Una cosa e` certa: se non si perverra` ad una separazione PRESIDENTE. E` iscritto a parlare delle carriere, sicuramente io ed altri l’onorevole Miraglia Del Giudice. Ne ha deputati firmatari di emendamenti in tal facolta`. senso non voteremo a favore della divi- sione del Consiglio superiore della magi- NICOLA MIRAGLIA DEL GIUDICE. stratura in due tronconi. Penso che l’impianto della Commissione bicamerale possa trovare accoglimento al- MARCO BOATO, Relatore sul sistema l’interno di questo Parlamento. Dopo tanti delle garanzie. Lei sa che neanch’io ho anni finalmente ci si trova di fronte alla votato a favore: e` stato il suo gruppo che possibilita` di riformare la seconda parte ha votato a favore ! della Costituzione. Affermare che ci si trova di fronte ad un impianto che puo` NICOLA MIRAGLIA DEL GIUDICE. essere accettato dal Parlamento non vuol Per questo affermavo che il principio dire pero` che questo impianto possa pacta sunt servanda vale relativamente, essere migliorato in sede parlamentare. Mi perche´ ogni deputato in questo caso e` permetto di non essere d’accordo con libero di decidere come vuole. Ritengo che l’onorevole Armaroli, il quale ieri affer- l’autonomia e l’indipendenza della magi- mava che pacta sunt servanda: ogni de- stratura siano beni di altissimo valore e Atti Parlamentari — 123 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 che nessuno possa imporre ad un depu- NICOLA MIRAGLIA DEL GIUDICE. E` tato di modificare il suo orientamento. stato un fatto molto positivo inserito nel Sono convinto che l’autonomia e l’indi- progetto di revisione costituzionale. pendenza di tutta la magistratura, inqui- Passando alla questione del presiden- rente e requirente, siano valori che tutti zialismo, penso che essa abbia risentito quanti noi, nuovi costituenti, dobbiamo dell’orientamento della pubblica opinione. tenere in considerazione. E` meglio per- Si e` arrivati ad una forma di semipresi- tanto che la magistratura sia lasciata cosı` denzialismo che, conoscendo il carattere com’e`, magari con degli accorgimenti. parlamentare della Repubblica italiana, Forse un accorgimento potrebbe essere credo possa essere largamente condivisa. incidere sull’obbligatorieta` dell’azione pe- Non ritengo che nel nostro sistema si nale. Ferma restando l’indipendenza della possano attribuire poteri troppo forti al magistratura, penso che forse intervenire Presidente della Repubblica, eletto oltre- su tale requisito non sarebbe una cosa tutto su base popolare. Ritengo che un campata in aria; il Parlamento potrebbe contemperamento fra i poteri di quest’ul- fissare dei criteri di priorita` dell’azione timo e quelli del Presidente del Consiglio penale, che altrimenti vengono decisi dal possano rispecchiare la realta` politica procuratore della Repubblica di ogni sin- italiana. Intervenendo in sede di legisla- golo circondario. E` inutile negare l’evi- zione costituzionale, non si possono di- denza: ogni procuratore, in buona fede, menticare tanti anni di storia, anche ritenendo che determinati interessi siano politica, non si puo` dimenticare cio` che e` meritevoli di tutela rispetto ad altri, pre- successo fino ad oggi: passare da un dilige determinati affari da portare avanti. sistema parlamentare ad un sistema com- Pertanto il Parlamento, in sede di riforma pletamente diverso, senza un anello di costituzionale, potrebbe stabilire i casi nei congiunzione, potrebbe essere effettiva- quali si renda effettivo l’inizio dell’azione mente pericoloso. Penso invece che tale penale. anello di congiunzione potrebbe essere Un altro punto sul quale mi preme di dato dall’attribuzione al Presidente della intervenire riguarda la giustizia ammini- Repubblica di poteri enormi in determi- strativa. Il Consiglio di Stato e la Corte dei nate situazioni: basti pensare che egli conti perderebbero, secondo la riforma presiede il Consiglio supremo di difesa e costituzionale, la giurisdizionalizzazione, che puo` indire nuove elezioni quando nel senso che non avrebbero piu` potere ritenga che sia mutato il quadro politico giurisdizionale e sarebbero soltanto dotati interno al paese. Si tratta di poteri di poteri consultivi. Invito ad una rifles- enormi, ai quali e` giusto stabilire un sione al fine di evitare che organi di contemperamento in sede parlamentare questa competenza non riescano a pre- attraverso il voto di fiducia che le Camere stare la loro opera nell’amministrazione danno al Presidente del Consiglio. della giustizia. Per quanto riguarda il federalismo, Concludendo il discorso sulla giustizia, penso che la relazione del senatore che ci vedra` impegnati in seguito, ho D’Onofrio – a questo proposito in pole- inteso soltanto manifestare l’orientamento mica con il collega Pagliarini, che pero`e` mio e di altri colleghi sulla necessita`di andato via –... non effettuare riforme che possano ledere l’autonomia e l’indipendenza della magi- MARCO BOATO, Relatore sul sistema stratura. delle garanzie. E` stato un blitz quello di Pagliarini ! MARCO BOATO, Relatore sul sistema delle garanzie. Lei sa che noi abbiamo NICOLA MIRAGLIA DEL GIUDICE. rafforzato l’indipendenza del pubblico mi- Evidentemente egli ha letto la sua rela- nistero stabilendo che e` indipendente da zione, ma non ha ascoltato quanto affer- ogni potere. mano gli altri: secondo me, in una demo- Atti Parlamentari — 124 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 crazia compiuta, questo non e` giusto. Se Recita ancora l’articolo 62: « Con legge si pretende la presenza dei relatori sa- e` istituito un Fondo perequativo dal quale rebbe anche giusto che chi svolge la sono erogati i trasferimenti annui a favore propria relazione debba stare a sentire delle comunita` regionali nelle quali la quanto affermano gli altri intervenuti, capacita` fiscale per abitante sia inferiore altrimenti si dice quello che si pensa ma a parametri definiti dalla legge stessa, o si ignora se quanto si e` detto sia giusto o siano superiori i costi necessari all’eroga- meno. Inoltre, poiche´ le nostre dichiara- zione dei servizi cui il Comune, la Pro- zioni escono al di fuori delle aule parla- vincia e la Regione sono tenuti. Scopo del mentari, cio`e` ancora piu` giusto, perche´ Fondo e` quello di consentire alle Regioni esse devono poter essere controbattute beneficiarie, alle Provincie e ai Comuni, di quando non sono rispondenti alla realta` svolgere le funzioni ed erogare i servizi di loro competenza ordinaria ad un livello di del testo elaborato dalla Commissione adeguatezza medio ed in condizioni di bicamerale. massima efficienza ed economicita`. La Il senatore D’Onofrio ieri e` stato di costituzione e la distribuzione del Fondo un’estrema chiarezza, perche´ ha incen- sono definite con legge secondo parametri trato la sua relazione su due punti, che uniformi ed oggettivamente determinabili, secondo lui sono stati positivi, pur essendo stabiliti per un periodo pluriennale (...) ». anche critico su alcuni aspetti del fede- Conclude l’articolo 62: « Le Regioni e ralismo. Lo stesso relatore ha lamentato gli enti locali possono ricorrere all’inde- la mancanza dell’autonomia impositiva bitamento solo per finanziare spese di degli enti locali: l’ha detto a chiare lettere, investimento e rispondono con il loro ma da qui a quanto ha affermato il patrimonio disponibile delle obbligazioni senatore Pagliarini ce ne corre ! Poiche´, contratte. E` esclusa ogni forma di garan- come dicevo poc’anzi, le nostre dichiara- zia dello Stato sui prestiti accesi dai zioni escono all’esterno, perche´ vengono Comuni, dalle Provincie e dalle Regioni ». trasmesse da Radio radicale,e` il caso di Signor Presidente, signori membri della controbattere in diretta, per cosı` dire, alle Commissione bicamerale, ho voluto leggere dichiarazioni del senatore Pagliarini. il testo dell’articolo 62 perche´ ad esponenti L’articolo 62 del progetto di legge della lega nord puo` essere consentito dire costituzionale proveniente dalla Commis- quello che si vuole, ma e` anche opportuno, sione bicamerale, infatti, recita testual- quando si esce all’esterno, dire la verita`. mente (i colleghi mi consentiranno una Infatti, di fronte a persone che hanno lettura di pochi minuti): « I Comuni, le lavorato in sede di Commissione bicame- Provincie e le Regioni hanno autonomia rale, rispetto ad un testo che, come dicevo, finanziaria di entrata e di spesa nelle puo` essere perfettibile e migliorabile, che forme e nei limiti stabiliti dalla Costitu- puo` anche essere dichiarato dall’Assemblea zione e dalle leggi approvate dalle due non sufficiente, in sede di legislazione costi- Camere. tuzionale, bisogna avere il coraggio di dire I Comuni, le Provincie e le Regioni la verita`. Ed allora, dalla lettura dell’arti- stabiliscono ed applicano tributi ed entrate colo 62 e` risultato chiaro che la Commis- propri. Essi dispongono, inoltre, di una sione bicamerale neocostituente ha inteso quota non inferiore alla meta` del gettito stabilire dei principi che sono completa- complessivo delle entrate tributarie era- mente diversi da quelli enunciati dall’ono- riali, escludendo dal computo le risorse da revole Pagliarini. riservare, anno per anno, alle esigenze Penso che in sede di riforma costitu- indivisibili della comunita` nazionale indi- zionale sia vietato a chiunque fare poli- cate nel quarto comma. Dispongono, infine, tica. In tale ambito non bisogna fare di trasferimenti perequativi senza vincoli di politica ne´ guardare all’elettorato, ma destinazione, qualora ricorrano le condi- andare ben al di la`. Stiamo discutendo di zioni previste dal quinto comma (...) ». norme costituzionali che saranno in vigore Atti Parlamentari — 125 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 per 30, 40 o 50 anni e nessuno di noi — Relatori: D’Alema, Presidente; sena- potra` sapere tra decenni quale sara` l’as- tore D’Onofrio, sulla forma di Stato, se- setto politico del nostro Stato. A questo natore Salvi, sulla forma di governo e proposito occorre pero` non dire cose che sulle pubbliche amministrazioni, senatrice non sono vere. E` necessario dichiarare la Dentamaro, sul Parlamento e le fonti verita` e migliorare il testo. normative, Boato, sul sistema delle garan- Come dicevo, di miglioramenti da in- zie. Relatore di minoranza: Armando Cos- trodurre ce ne sono; riguardano la giu- sutta. stizia e lo stesso federalismo. Forse, at- tribuire un’autonomia impositiva maggiore La seduta termina alle 21,20. agli enti locali sarebbe quanto mai op- portuno, cosı` come per quanto riguarda i poteri del Parlamento sarebbe opportuno CONSIDERAZIONI INTEGRATIVE DEL- rivedere la partecipazione di delegati dalle L’INTERVENTO DEL DEPUTATO PAOLO assemblee regionali. Analogamente, in PALMA IN SEDE DI DISCUSSIONE sede di revisione costituzionale sarebbe SULLE LINEE GENERALI SUL PRO- opportuna la partecipazione di membri di GETTO DI LEGGE COSTITUZIONALE assemblee legislative regionali. Penso pero` N. 3931 che il testo, cosı` come partorito dalla Commissione bicamerale, per perfettibile PAOLO PALMA. Sento ancora le pa- che sia, rappresenti un’ottima base di role dell’onorevole Buttiglione che all’in- partenza. In conclusione, signor Presi- domani della formazione del Governo dente, e` un’occasione da non perdere, Prodi alambiccava di composizioni e perche´ se manchiamo anche questa op- scomposizioni di maggioranze con asso- portunita`, che vede tutti uniti nella vo- luto disprezzo per la volonta` dei cittadini lonta` di modificare le norme costituzio- elettori. nali e di farle entrare in vigore, non so Quanto diversi la mentalita` e i com- quale altra possibilita` a breve termine portamenti del cancelliere Kohl che nel potremo avere per modificare un assetto 1982, due mesi dopo il ribaltone che lo costituzionale che dopo tanti anni ha aveva portato sulla poltrona di cancelliere, bisogno di una revisione (Applausi dei si fece battere al Bundestag per poterne deputati del gruppo del CCD). chiedere lo scioglimento e ottenere la legittimazione politica dagli elettori. PRESIDENTE. Grazie, onorevole Mira- In Europa si ragiona come Kohl, non glia Del Giudice. come l’onorevole Buttiglione. E` vero: nelle Onorevoli colleghi, il seguito della di- democrazie maggioritarie europee il prin- scussione e` rinviato alla seduta di domani. cipio secondo cui il governo e` espressione degli elettori non e` fissato da regole scritte. Tanto che il cancelliere tedesco fu Ordine del giorno costretto a provocare il voto parlamentare della seduta di domani. di sfiducia al suo governo chiedendo ad alcuni deputati di uscire dall’aula. PRESIDENTE. Comunico l’ordine del In Italia, pero`, le cose non stanno cosı`. giorno della seduta di domani. La cultura maggioritaria stenta ad affer- marsi in modo pieno e convinto. Abbiamo Mercoledı` 28 gennaio 1998, alle 11: alle spalle qualche secolo di trasformismi che soprattutto al sud, ma non solo al Seguito della discussione del progetto di sud, hanno prodotto guasti profondi nel legge costituzionale: tessuto sociale, nella cultura della legalita`, nell’etica pubblica e nel senso dello Stato. Revisione della parte seconda della Ecco perche´ abbiamo la necessita`di Costituzione (3931). introdurre regole che stimolino e facilitino Atti Parlamentari — 126 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 i comportamenti virtuosi, anche a costo di sede ristretta, visto che generalmente si un po’ di spregiudicatezza costituzionale. iscrivono a parlare i soli componenti della Del resto non si chiede di costituziona- Commissione di merito. lizzare una legge elettorale, ma di dare E` giunta l’ora di porre fine a questa un’indicazione esplicita in senso maggio- liturgia. ritario e bipolare. Credo che possiamo trovare l’ardire dell’innovazione anche per centrare que- TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO sto obiettivo. DEL DEPUTATO LUCIANO CAVERI IN SEDE DI DISCUSSIONE SULLE LINEE Il testo che ci viene sottoposto dalla GENERALI SUL PROGETTO DI LEGGE Commissione bicamerale bilancia saggia- COSTITUZIONALE N. 3931 mente il rafforzamento dei ruoli del Pre- sidente della Repubblica e del primo LUCIANO CAVERI. Approda per la ministro affidando nuovi poteri di con- prima volta in aula la discussione su una trollo, di contrappeso e di inchiesta al riforma sostanziale della attuale Costitu- Parlamento, del quale si migliora la fun- zione italiana e ne siamo lieti, perche´ zionalita`. riteniamo da tempo che questa non abbia Anche in questa materia penso possa affatto raggiunto i propri scopi e perche´ farsi un altro passo in avanti, con il pensiamo si debba prendere atto con medesimo fine della migliore efficienza serenita` del fallimento dell’attuale forma legislativa e di un ruolo piu` autorevole di Stato, insito gia` nelle scelte effettuate in delle due Camere. Si puo` prevedere che il concomitanza con la nascita della Repub- procedimento ordinario dei lavori parla- blica. Ci preoccupa pero` che questo pro- mentari diventi quello redigente e lasciare cesso di indispensabile cambiamento, la l’obbligo del procedimento referente ad un cui unica alternativa e` che il cambiamento numero limitato di provvedimenti: costi- arrivi da solo senza essere « pilotato » da tuzionali ed elettorali, di delegazione le- un metodo democratico e dunque con gislativa, bilanci e consuntivi, disegni di forme e modalita` che potrebbero dimo- strarsi pericolose, avvenga sul testo, che legge rinviati ai sensi dell’articolo 66. non condividiamo, elaborato dalla Com- L’adozione del procedimento redigente missione bicamerale. come ordinario aiuterebbe il Parlamento a Il mio punto di osservazione, da cui prendere decisioni in modo piu` approfon- scaturiranno un’analisi della situazione e dito e rapido; lo rafforzerebbe, ma non a proposte concrete, e` quello di deputato scapito del Governo, bilanciando gli effetti della Valle d’Aosta. Se nell’attuale dibat- dell’articolo 95; favorirebbe il definitivo tito politico sulle riforme non si ricor- passaggio dall’attuale sistema assembleare dasse la singolarita` della cosiddetta « que- ad un piu` maturo sistema parlamentare. stione valdostana », allora si dimentiche- Senza contare – e non e` un elemento da rebbe un problema sempre presente, di sottovalutare – che si eviterebbero ai cui non a caso si occuparono 50 anni fa, parlamentari molte ore di frustrazione in questi stessi giorni, i costituenti repub- che potrebbero essere utilizzate in modo blicani. certamente piu` intelligente e produttivo Avendo percio` oggi lo stesso valore nel lavoro redigente di Commissione. esemplare di mezzo secolo fa, ritengo E` inutile nascondersi che molte volte la indispensabile proporre nella discussione maggior parte di noi vota i provvedimenti un quadro riassuntivo del passato del mio al buio, secondo le indicazioni date col « Pays d’Aoste », della situazione nel tempo pollice dai colleghi della stessa parte dei rapporti fra Valle d’Aosta e Italia e del politica che hanno seguito il provvedi- futuro del popolo valdostano senza di- mento in Commissione. In aula, per lo menticare il processo di integrazione eu- piu` , si duplica il dibattito gia` svolto nella ropea. Cosı` facendo mi permettero`di Atti Parlamentari — 127 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 ribadire l’indispensabilita` delle riforme, di mazione e bisogna prepararsi ai cambia- segnalare le ragioni del dissenso rispetto menti senza subirli. Ed e` una delle ragioni alla proposta di legge costituzionale al che consente di guardare al passato per nostro esame e di parlare del federalismo trarne utili insegnamenti. e delle sue potenzialita`. Ed e` percio` utile segnalare, proprio La Valle d’Aosta, anzitutto. Questa alla ricerca degli elementi di continuita`o piccola regione a Statuto speciale ha una se preferite di « longue dure´e », come nel profonda consapevolezza di che cosa Duche´ d’Aoste vi fosse stato gia` dal Medio debba essere l’autonomia; e per questo Evo sino all’inizio del Settecento un « cre- augurarci che il federalismo connoti le scendo » nella consapevolezza di essere un riforme non e` una astrattezza, bensı` vero e proprio « Pays d’Etat », cui ha l’unica speranza che crediamo di indivi- corrisposto un particolarismo giuridico, duare oggi. Esiste infatti nella nostra politico, amministrativo, religioso. La sua storia una sorta di « fil rouge » che si puo` forza e` stata tale che le resistenze alla cogliere nel succedersi delle ere, delle « normalizzazione » del centralismo sa- epoche, dei millenni: gli abitatori della baudo, il cui culmine si e` avuto nella Valle d’Aosta, ciascuno a seconda dei seconda meta` del XVIII secolo, sono state propri tempi e dunque con le differenze il senso di una reale adesione ai valori del che vanno rimarcate per non peccare di particolarismo; e questo ha consentito alla ingenuita`, di strumentalita` o di determi- Valle di difendere, sino ad esaurimento nismo storico, hanno sempre avuto il delle sue chances, il proprio particolari- senso di appartenere ad un territorio smo, quando altrove era gia` stato cancel- anzitutto geografico riconoscibile e defi- lato. nito come tale dalla natura dei luoghi e Nel secolo successivo, alla compres- questo ha consentito la formazione di un sione delle tradizionali liberta`, si sommo`, popolo e di un paese dai tratti originali e anche in concomitanza con il cammino di precisi. Per fortuna affermare quest’oggi il unificazione, una persistente crisi dell’eco- nostro senso di nazionalita` non significa nomia e soprattutto si registro` la nascita essere interpreti di un nazionalismo vio- di un « problema linguistico ». Infatti, con lento e chiuso, bensı` di un senso di la perdita di altri territori francofoni (la appartenenza importante che non consi- Savoia e il Nizzardo), il processo di unita` dera i piccoli numeri un limite al rico- d’Italia divento` anche il tentativo sempre noscimento dei propri diritti e ad un piu` forte di sradicamento del francese e lavoro a favore di quei necessari cambia- del francoprovenzale dalla Valle d’Aosta menti di cui tutti possano godere. nella logica nazionalista di una sola lingua A seconda delle istituzioni che hanno per un paese, per quanto in crescente caratterizzato la Valle d’Aosta nei diffe- contraddizione con quello Statuto alber- renti periodi storici, appare ben ricono- tino che, adottato nel 1848, conteneva scibile il segno di un desiderio di auto- norme sull’uso del francese nel Parla- governo, che ha accompagnato i valdo- mento subalpino che dimostrano il radi- stani anche nel lungo e significativo tra- camento del bilinguismo nel territorio gitto degli ultimi nove secoli in cui hanno sabaudo. convissuto con la « Maison de Savoie », Dal punto di vista territoriale pero`la seguendo i sestini dinastici e di espansione nascita del Regno d’Italia e la rottura con territoriale di questi conti, divenuti prin- i territori d’oltralpe fa venir meno, nel cipi e poi re d’Italia. Un cammino lungo clima imperante degli Stati-nazione che e interessante, certo sempre meno condi- tanto hanno insanguinato l’Europa, il na- visibile piu` ci si avvicina alla storia turale ruolo di cerniera della Valle d’Ao- contemporanea, ma bisogna prendere atto sta, a cavallo delle Alpi, che viene invece dell’esito degli avvenimenti, perche´ a nes- dal centro considerata zona periferica e suna societa`e` consentito fermarsi, perche´ luogo di confine, inteso nella sua dizione il destino e` quello della continua trasfor- piu` deteriore, di separatezza con l’esterno. Atti Parlamentari — 128 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

E questo, tra l’altro, ha innescato quello nale anche per il ruolo della Francia, era che e` stato definito un « conflit de civili- necessaria una soluzione persino antici- sation » perche´ il modello unitario e cen- patoria del successivo percorso costi- tralistico prescelto obbliga alla omologa- tuente. Per questo, il 1° gennaio 1946 zione e guarda con sospetto ad ogni entra in vigore un decreto luogotenenziale diversita` e a ogni senso di appartenenza che sancisce la nascita di una circoscri- che confligga con il modello stesso, com- zione autonoma con un proprio ordina- preso naturalmente quell’« intramontani- mento speciale (nascono il Consiglio Valle, smo » che aveva radicato nei valdostani la piccolo parlamentino della Valle e una certezza di potere aver istituzioni proprie. Giunta che e` il suo Governo). Tale rina- Ed invece il centro e` sempre piu` centro, scita e` dovuta, secondo il decreto, alle la periferia – storia o non storia, poco condizioni geografiche, economiche e lin- importa – deve perdere ogni retaggio di guistiche della Valle d’Aosta. liberta` in proprio: siamo di fronte alla I valdostani in quegli anni chiedono di imposizione di una completa devoluzione piu` e le loro speranze di un modello al centro di ogni tipo di potere, con il federalista (il Consiglio Valle presenta alla conseguente fallimento, oltretutto, di ogni Costituente uno Statuto di autonomia in tentativo non diciamo neppure di cam- questo senso) si infrangono contro le mino federalista, ma neanche di timido decisioni della Assemblea costituente di decentramento, previsto ad esempio nelle dar vita sı` ad autonomie differenziate proposte Minghetti all’epoca dell’unifica- (articolo 116 della Costituzione), Valle zione italiana. d’Aosta compresa ma, da un lato il La Valle d’Aosta percio` dalla fine del quadro complessivo della Costituzione e, secolo scorso (quando cioe` il nostro ter- dall’altro, il testo specifico dello Statuto di ritorio era interamente appartenente sotto autonomia della Valle d’Aosta del febbraio il profilo linguistico e culturale all’area del 1948 dimostrano come sia stato scelto francofona) vede i temi dell’autogoverno e il regionalismo e non il federalismo. Ri- della conservazione delle lingue sommarsi cordo a questo proposito le critiche cir- in una « questione valdostana », che di- costanziate dell’Union Valdtaine al decreto venta drammatica con il fascismo. luogotenenziale e poi allo Statuto di au- Quando purtroppo le colpe e le omis- tonomia ed evoco, fra le altre argomen- sioni dell’Italia liberale divennero i delitti tazioni, la critica ad uno Statuto octroye´ e del Ventennio, si concretizzo` un tentativo non frutto di una libera scelta nonche´ violento di sradicamento culturale e, come l’assenza di una « garanzia internaziona- altrove, di distruzione di ogni istituzione le » rivelatasi preziosa invece per il Sud autonomistica, cui i valdostani reagirono Tirolo che l’ottenne. organizzandosi politicamente (penso alla Quel che e` certo pero`e` come gli Jeune Valle´e d’Aoste) e facendo della esponenti del mondo autonomista decisero « questione valdostana » uno dei temi di di lavorare nel quadro istituzionale loro cui la Resistenza dovette occuparsi in offerto, malgrado limiti e mortificazioni. nome sia dei piu` moderni principi di Cosı` la Valle d’Aosta ha nell’ultimo mezzo democrazia ma anche nel nome di quelle secolo operato in un quadro istituzionale radici, cosı` lunghe e articolate, che face- di autonomia speciale che ha certo con- vano e fanno dei valdostani un popolo a tribuito al suo benessere, e la regione se´ stante. Questo ha significato e significa, autonoma e` oggi l’indiscutibile punto di analogamente nell’attuale fase di passag- riferimento per i valdostani. Tuttavia non gio, la confluenza tra contingenze storiche si e` mancato nel tempo di criticare i limiti e sorgenti profonde di appartenenza. o le inapplicazioni dello Statuto: lo sforzo Le forze politiche della Resistenza do- e` stato quello di operare affinche´ l’auto- vettero, nel secondo dopoguerra, prendere nomia speciale fosse concepita come un atto che per la « questione valdostana », modello dinamico, e personalmente ho la problema interno e problema internazio- soddisfazione di essere stato il proponente Atti Parlamentari — 129 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 di quattro modifiche dello Statuto, suc- riorare ogni entusiasmo–einItalia ce ne cessivamente approvate, che hanno mi- sono stati – per quel cambiamento cui gliorato qualita` e quantita` dell’autonomia. tutti apparentemente tengono. Ma la verita`e` che il contesto complessivo Sicuramente oggi, di fronte alla crisi della Repubblica era – fra centralismo delle ideologie e dei sistemi politici che ne dello Stato, partitocrazia, crisi economica sono state espressione, e` interessante ri- – quello di uno Stato che aveva bisogno levare la grande forza e modernita`e di profonde riforme. anche il messaggio di speranza che c’e` nel Si e` inoltre dimostrato (ma la consa- federalismo. La logica del « patto » indica pevolezza e` stata crescente) che anche il principio essenziale di un’unione volon- quando gli accordi di autonomia hanno taria e consapevole che consenta obiettivi una costituzionalizzazione, se la logica di comuni con una diffusione del potere. Lo fondo e` quella di un rapporto centro- sforzo e` quello di mettere assieme i periferia, allora le istanze autonomiste vantaggi delle dimensioni piu` piccole con restano una concessione (dunque facil- la necessita` di convivere in strutture piu` mente comprimibili o ridimensionabili). grandi. Scherzosamente uno studioso di Le regioni, comprese quelle autonome, federalismo, nel commentare la difficolta` restano percio` troppo legate a decisioni e di spiegare cosa sia unione nella separa- umori del centro; e potremmo in questo zione, rispetto delle differenze nel rispetto senso proporre un tavolo su cui valutare dell’uguaglianza (che non significa eguali- ciascuna delle norme dello Statuto valdo- tarismo sterile, ma la presenza assieme di stano e la loro applicazione sulla base sia competitivita` e solidarieta` nel sistema) ha delle responsabilita` dello Stato sia della detto che il federalismo e` come volere la tendenza invasiva delle normative comu- botte piena e la moglie ubriaca. Eppure il nitarie. federalismo realizzato, pur con le sue La non centralizzazione, alla base del difficolta`, penso agli Stati Uniti, alla Sviz- federalismo, non e` il decentramento. Que- zera, alla Germania, dimostra un migliore st’ultimo, infatti, implica l’esistenza di un funzionamento, certo perfettibile, rispetto potere centrale che considera la diffusione all’altro modello, quello giacobino, dello del potere non un diritto ma – lo ripeto Stato. La logica deve essere quella della – una concessione e come tale sempre e diffusione del potere politico, che evita gli facilmente revocabile. La sovranita` in que- eccessi del centralismo, la nascita di un sta concezione resta unica e indivisibile e sistema dei partiti troppo centralizzato, il in capo allo Stato e solo qualche briciola persistere di aspettative verso il centro che di delega piu` o meno grande puo` essere significano incapacita` del ceto politico lasciata al sistema delle autonomie. Il locale di trovare da solo soluzioni per le regionalismo non e` federalismo e non lo proprie comunita`. Vi e` nel federalismo e` neppure il centralismo inefficiente e lo una divisione verticale dei poteri che dimostra, come una cartina di tornasole, agisce secondo l’antico principio di sussi- il fatto che all’attuale fase costituente in diarieta`, per il quale non bisogna affidare Italia il sistema autonomistico partecipa alle unita` di governo piu` grandi funzioni solo dall’esterno senza un coinvolgimento che possono essere svolte in modo soddi- reale. Su questo dobbiamo riflettere sfacente dalle unita` piu` piccole. perche´ il federalismo e` il segno di una Purtroppo i federalisti in Italia – e mentalita`, di un modo di pensare, che potremmo citare un lungo elenco da due pone al centro il cittadino con il suo senso secoli a questa parte – sono sempre stati civico e l’assunzione di una responsabilita`, perdenti. Hanno sempre vinto gli altri. In in un sistema che richiede « non solo ogni passaggio storico c’e` chi ha ripropo- politica ». Se il federalismo non e` « dal sto un modello alternativo al modello basso », ma si pone come un’operazione Stato-nazione unitario, ma senza essere verticistica, o peggio se si contrabbanda ascoltato. Ecco perche´ anche in questa tutt’altro per federalismo, cio` puo` dete- sede, ho parlato di federalismo per poi Atti Parlamentari — 130 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 tornare alla « questione valdostana », trat- tornando all’Union Valdtaine, considero teggiata in precedenza nelle sue linee naturale e coerente con le sue idee che la essenziali. Dicevo che la Valle d’Aosta ha prima costituzione federalista presentata sempre creduto nel federalismo: durante nel Parlamento italiano (da me depositata la Resistenza si sono scritte pagine im- la prima volta nel 1991) fosse il frutto di portanti; e ricordo a questo proposito la un lavoro di approfondimento svolto in dichiarazione di Chivasso del 1943 dei Valle d’Aosta. rappresentanti delle popolazioni alpine Questa proposta di legge costituzionale (valdostani e valdesi) che sembra un non citata nei lavori della Commissione ammonimento agli odierni costituenti la` bicamerale, sintetizza nel suo articolato dove si legge: « La liberta` di lingua come tutto quanto riteniamo debba esserci in quella di culto sono condizione essenziale un federalismo per l’Italia. Recita infatti per la salvaguardia della personalita` l’articolo 1: « I popoli delle regioni » (e umana; il federalismo e` il quadro piu` segue l’elenco di tutte le regioni attuali piu` adatto a fornire le garanzie di questo Trento e Bolzano), « nell’esercizio della diritto individuale e collettivo e rappre- loro sovranita` e del loro diritto all’auto- senta la soluzione del problema delle determinazione, si costituiscono in repub- piccole nazionalita` e la definitiva liquida- bliche e liberamente si uniscono con zione del fenomeno storico degli irreden- vincolo federativo nella Repubblica fede- tismi, garantendo nel futuro assetto euro- rale italiana ». Consideriamo questa pro- peo l’avvento di una pace stabile e dura- posta la migliore delle risposte possibili a tura; un regime federale repubblicano a chi, come la fondazione Agnelli, dando base regionale e cantonale e` l’unica ga- all’assetto dello Stato una mera imposta- ranzia contro un ritorno della dittatura ». zione economica, ha proposto di soppri- O le lucide considerazioni di Emile Cha- mere la Valle d’Aosta, considerandola noux, martire della resistenza valdostana, troppo piccola e dunque incapace di che scrisse: « Tutti i popoli hanno diritto reggersi sulle proprie gambe. Una tesi – a conservare i propri caratteri, la propria ripresa anche da alcune forze politiche – personalita` etnica e storica, a qualsiasi che puo` essere smentita sul terreno della complesso politico appartengano. Come concretezza ma che deve essere forte- l’uomo persona ha diritto a vedere salva- mente contestata perche´ non e` federalista guardata la propria personalita`, cosı`le chi dimentica la componente culturale e collettivita` umane devono poter sussistere di identita` storica dei partecipanti al patto serbando intatte le caratteristiche della federativo. Anzi proprio nel momento in loro personalita`. E` una legge giusta. E` cui gli spazi economici si allargano, ten- l’unica garanzia per la pace in Europa ». dono all’uniformita` e si globalizzano in Ricordavo gia` come il Consiglio Valle maniera crescente, allora l’articolazione presento` alla Costituente una bozza di territoriale deve essere legata alle identita`, statuto di autonomia marcatamente fede- alle peculiarita`, alla ricchezza delle cul- ralista e ricordo come una piccola for- ture locali, la` dove i cittadini si ricono- mazione politica, quale l’Union Valdtaine, scono e si ritrovano con il loro senso di ha parlato di federalismo anche quando appartenenza alla comunita`. E non di- nessuno lo faceva. mentichiamo che un’amministrazione E` una primogenitura di cui vado fiero pubblica piu` vicina agli interessi e ai ed e` in parte ricollegabile con il fatto che, problemi locali e` sempre piu` efficiente di se nel sistema istituzionale italiano sono un’amministrazione centralizzata. rimaste flebili braci di un disegno alter- Ebbene, e` indubbio che questa nostra nativo allo statalismo, lo si deve alla impostazione non sia rinvenibile nel testo battaglia solitaria delle autonomie diffe- varato dalla Commissione bicamerale. renziate, pur con le differenze che esse Procedero` per esempi. Il primo e` nel hanno avuto, nell’utilizzo piu` o meno titolo che e` stato dato alla nuova seconda buono delle loro autonomie speciali. Ma parte della Costituzione: « Ordinamento Atti Parlamentari — 131 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 federale della Repubblica », come se l’eti- una svolta federalista, creera` una situa- chetta del prodotto potesse essere diversa zione di accentramento che ci preoccupa. dal suo contenuto. Gia` il primo articolo E la stessa figura del Primo ministro non (che e` poi l’articolo 55), se coordinato con appare certamente come una soluzione, la prima parte che resta immutata (con quale la si prefigurava, di rafforzamento non pochi problemi di coordinamento), dell’esecutivo per controbilanciare il par- dimostra una contraddizione di fondo. Si lamentarismo, come se questo – e non la tratta di una polemica ben nota – basti forma di Stato, come noi pensiamo – pensare a certe prese di posizione del fosse il nodo il cui scioglimento avrebbe cosiddetto « partito dei sindaci », espres- consentito di affrontare con maggior se- sione delle grandi citta` italiane – che puo` renita` il problema della governabilita`, in essere riassunta cosı`: il vero federalismo un contesto di moltiplicazione reale dei italiano e` a base municipale e questa centri di governo dentro un sistema di autonomia comunale va garantita proprio pluralismo istituzionale, non foss’altro per contro il neocentralismo regionale. evitare che l’Italia, con un federalismo Se e` vero che l’affermazione di un debole, non rischiasse alla fine di scim- principio di sussidiarieta` (quale quella miottare le disastrose esperienze del- contenuta nell’articolo 56) e` opportuna l’America del sud. per garantire che questo neocentralismo E le regioni a statuto speciale ? Chi non si verifichi, e` vero anche che porre fosse interessato trovera` agli atti di questa demagogicamente sullo stesso piano re- Camera un mio intervento « a caldo », gioni, comuni e province (e il nuovo quando le Presidenze di Camera e Senato soggetto citato, lo Stato, assieme alla inviarono alla Commissione bicamerale definizione di Roma Capitale...) da`il anche le proposte di modifica degli statuti segno di un « federalismo all’italiana » che di autonomia, trattandosi di materia ad lascia sconcertati e che pone di fatto il essa non assegnata. La nostra tesi poi e` sistema delle autonomie, divise abilmente stata accolta, con nostra soddisfazione, fra loro, in una condizione di soggezione ma naturalmente restava intatto il pro- che finirebbe per riproporre un centrali- blema dell’articolo 116, questo sı` posto smo eguale al precedente. all’attenzione della Commissione bicame- Esaminando poi all’articolo 58 la ri- rale. Anche se condividiamo–eloab- partizione delle potesta` legislative fra biamo sempre sostenuto – che le auto- Stato e regioni, si scopre non solo quanto nomie speciali debbono essere salvaguar- sia lungo e vasto l’elenco delle materie date (anzi pensiamo che avrebbero dovuto rimaste allo Stato (alcune delle quali essere il naturale luogo di sperimenta- potrebbero essere « sfruttate » per ulte- zione di un federalismo piu` avanzato, e riori incursioni statali nei poteri e nelle qualcuno ha citato a mo’ d’esempio il funzioni regionali), ma soprattutto come modello spagnolo con l’interessante posi- la disciplina generale verra` dettata dallo zione differenziata di Catalogna e Paesi Stato in ulteriori materie. Pendono, come Baschi), rimarchiamo come la riconferma una spada di Damocle, sia il concetto della « specialita` » sia accompagnata da della « tutela di imprescindibili interessi una sorta di norma indeterminata che nazionali » sia, all’ultimo comma dello assegna a tutti una potenziale « specialita`» stesso articolo, un vasto e abnorme potere con legge costituzionale. Ne´ si sarebbe sostitutivo dello Stato. Aggiungiamo a que- potuto fare diversamente. Manca pero` sto la perplessita` sulle norme finanziarie ancora nel testo trasmesso la norma di cui all’articolo 62 e soprattutto il transitoria sulle autonomie speciali, che « pasticcio » che ha impedito l’essenziale deve essere una occasione utile per dare nascita di una seconda Camera espres- respiro vero alle autonomie speciali, per sione vera delle regioni. Il Presidente della consentire loro, come dicevo, di essere un Repubblica a nomina diretta da parte del modello piu` avanzato e per uscire final- popolo, poiche´ non controbilanciato da mente da statuti « concessi », permettendo Atti Parlamentari — 132 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 alle assemblee delle regioni a statuto L’Europa e` attualmente l’Europa degli speciale di dotarsi esse stesse, con maggior Stati. Se la scelta sara` questa, ogni etnia liberta` e con spirito costituente, degli del vecchio continente chiedera` di avere statuti che consentano anche alla mia uno Stato forte, centralizzato, di tipo Valle d’Aosta di scegliere. Perche´ di scelta napoleonico. E` stata la via d’uscita pre- deve trattarsi: infatti, se e` vero che lo scelta, con le conseguenze ben note, dopo Statuto e` stato « concesso », e` indubbio la polverizzazione di quel federalismo che alla sua base vi e` una sorta di fasullo che era l’ex Iugoslava. A questo rapporto « pattizio » che impedisce, anche « grande » nazionalismo, che diventa nel quadro attuale, una scelta che non espansionista, dominatore, aggressivo si consenta un reale coinvolgimento dei val- contrappone un « piccolo » nazionalismo, dostani. Certo tutto sarebbe diverso se si che e` fatto di affermazione pacifica di se´, scegliesse il vero federalismo: un tal piede di coesione, di dialogo. E` spesso un di partenza avrebbe consentito un approc- nazionalismo senza Stato, come nel caso cio veramente diverso, che oggi colgo con della Valle d’Aosta, cui solo il federalismo speranza sapendo pero` che vi saranno puo` garantire una via d’uscita che non molte difficolta` e crescera` la tentazione sfoci nel primo tipo di nazionalismo da ripetutamente manifestatasi di rendere me evocato. Sappiamo che lo Stato-na- tutti uguali ed omogenei in barba proprio zione – che, malgrado la sua presunta a quel principio federalista che prevede onnipotenza, ha occupato sinora solo lo l’esistenza di « status » diversi a seconda 0,2 per cento della intera storia dell’una- delle necessita` che si manifestano nelle nimita`–e` profondamente in crisi: lo diverse comunita` che liberamente costi- dicono i politologi, lo confermano i costi- tuiscono la Repubblica federale. tuzionalisti e persino gli economisti indi- Queste sono le ragioni per cui io e i cano nel nuovo livello regionale la scala colleghi della componente delle minoranze adatta per lo sviluppo e la gestone del- linguistiche del gruppo misto abbiamo l’economia in barba a quel principio di presentato una serie di emendamenti al mondializzazione che sembrava affer- testo miranti a ripristinare alcuni capi- marsi come l’unica verita`. Siamo di saldi del federalismo, con cio` inserendo fronte, come ha scritto un federalista, nella discussione temi che non possono all’affermazione del paradigma di Lilliput, essere un tabu` , quale il diritto all’auto- un mondo che sia una rete di rapporti di determinazione che e` solennemente san- entita` lillipuziane, contrapposto al gigante cito dalle dichiarazioni internazionali (che Gulliver, volto buono del Leviathan, la poi lo interpretano in verita` a modo loro) mostruosa creatura statuale cui un adagio e che dovrebbe essere regolato in Italia da germanico contrappone la saggia conside- una apposita norma costituzionale. razione, che spiega la sussidiarieta`: l’uomo Vorrei pero` tornare alla « questione e` piu` vecchio dello Stato. valdostana » e soffermarmi prima sulla L’Unione europea deve essere in questo prospettiva europea che non puo` sfuggire senso un banco di prova. Il federalismo a questo dibattito e poi sulla posizione europeo deve in qualche modo trovare politica che mi sento di assumere per le affermazioni piu` certe di quelle troppo prospettive future. generiche avute sino ad oggi. Se noi Iniziamo dalla prospettiva europea, che immaginiamo un nuovo testo di una parte mostra a sua volta due confluenti angoli consistente della Costituzione italiana, non di osservazione. Il primo riguarda la possiamo non immaginare una fase costi- nostra caratteristica di comunita` lingui- tuente a livello continentale. Se federali- stica, il secondo quella di popolo appar- smo dovra` essere, questa stessa Costitu- tenente al territorio montano, come ov- zione dovra` porsi a tutela delle minoranze viamente dimostrato dalle nostre vallate e linguistiche e dei popoli autoctoni, dai « quattromila » che attorniano il no- uscendo dalle secche di un diritto inter- stro territorio. nazionale bravissimo solo nell’elabora- Atti Parlamentari — 133 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 zione di testi molto solenni, che poi si comuni), e` destinata allo spopolamento o scontrano con le inerzie, le interpretazioni alla spoliazione delle popolazioni locali da di comodo e i soliti distinguo. Bisogna parte di un capitale affluito dall’esterno. E` invece trovare formule di tutela reali, percio` un tema delicato di democrazia, come potrebbe essere sin da subito, per che tra l’altro assume un aspetto parti- una realta` come la Valle d’Aosta, la colare per le Alpi, specie nel caso valdo- possibilita` di ricorrere direttamente alla stano, per il quale l’euroregione piu` na- Corte di giustizia del Lussemburgo o alla turale e` quella che aggrega i popoli che Corte europea dei diritti dell’uomo di vivono attorno al Monte Bianco; popoli Strasburgo. posti di fronte agli stessi problemi che Ne´ il vecchio trattato di Roma di aggregano ben piu` di una unione (piu`o quarant’anni fa, ne´ il piu` recente trattato meno artificiale) nel principio, ormai ana- di Maastricht si pongono invece il pro- cronistico, della separatezza creata dai blema delle minoranze. E se da poco confini. Tutto cio`, per fortuna, e` destinato tempo compare il termine di « sussidia- a sparire. rieta` », la sua applicazione e` per ora Da qui il mio accorato appello, all’ini- ristretta ai rapporti Unione-Stati. Bisogna zio di questo cammino costituente, af- uscire da questa impasse, come ha comin- finche´ si colga l’occasione per scegliere ciato a fare il Consiglio d’Europa (che e` con coraggio la « rivoluzione federalista ». gia` una fotografia di che cosa sara` So quanto il termine « rivoluzione » sia l’Unione europea « allargata » del futuro), caduto in disuso, anche per un suo cattivo con una serie di documenti. Ha scritto un utilizzo. Credo pero` che la scelta federa- federalista tedesco: « Quanto piu` la ’patria’ lista in Italia sarebbe davvero rivoluzio- viene ricercata in unita` di dimensioni naria, ben sapendo che il federalismo ridotte, tanto piu` l’Europa diventera`la offre, nella sua flessibilita` e apertura, ’casa’ comune con molte stanze ». E` un soluzioni pragmatiche concrete e adatte problema serio di partecipazione demo- alla nostra situazione. Sbaglia chi coltiva cratica. Ma noi abbiamo il dovere, come illusioni derivanti esclusivamente da una riformatori della Costituzione italiana, che revisione dei sistemi elettorali o dal raf- si proietta nel futuro, di capire che la forzamento dell’esecutivo, senza un mag- chiave di lettura per questi problemi e`il gior radicamento democratico che crei i federalismo, e di riflettere su quanto poco contrappesi necessari per evitare derive sia servita quella importante affermazione antidemocratiche. Se il centralismo avesse di principio ancora disattesa, contenuta funzionato, allora non saremmo neppure nell’articolo 6 della Costituzione vigente, qui: il fallimento della prima Repubblica in materia di minoranze linguistiche. e` invece davanti agli occhi di tutti; cio` Ma vi e` un altro terreno su cui deve determinare scelte coraggiose e non potremmo essere anticipatori della poli- un semplice vivacchiare che delle grandi tica europea e cio` riguarda la montagna. riforme fa l’occasione non per un grande Lo dico come rappresentante di una cambiamento, ma per semplici aggiusta- comunita` alpina, che ha avuto modo di menti che per buona parte potrebbero capire come il mondo della montagna sia essere attuati con un uso meglio definito una realta` importante in Italia, che cerca del regionalismo vigente. collegamenti europei. La montagna, gia` In conclusione, per la Valle d’Aosta evocata nell’articolo 44 della attuale Co- deve essere chiara la necessita` di ricono- stituzione, merita di avere un posto nel scere strutture politiche finalizzate ad un nostro dibattito, perche´ la montagna moderno autogoverno e aperte all’esterno, senza forme di autogoverno, in cui si adatte percio` a salvaguardare e sviluppare possano armonizzare e applicare alle par- la nostra identita`. Il bilinguismo che la ticolarita` le decisioni generali altrimenti Valle d’Aosta cerca di coltivare rappre- difficili da imporre in contesti cosı` par- senta una esperienza interessante, a vo- ticolari (pensiamo alla tematica dei piccoli cazione europea, che consente alla Valle Atti Parlamentari — 134 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303 di partecipare a quei « sommet de la SUO INTERVENTO IN SEDE DI DISCUS- francophonie » che rappresentano una SIONE SULLE LINEE GENERALI DEL delle reti organizzative mondiali. Il « puz- PROGETTO DI LEGGE COSTITUZIO- zle » e` definito: una Valle d’Aosta piu` NALE N. 3931 libera, inserita in un’Italia federale e in un’Europa federale, appartenente ad una DOMENICO COMINO... euroregione attorno al Monte Bianco e Di fronte a questo fatto grave, signor punta avanzata di interesse nel vasto Presidente, le comunico che il gruppo mondo della francofonia (e con la piccola della lega nord per l’indipendenza della comunita` walser vi e` anche una finestra Padania ritirera` formalmente, per prote- sul mondo germanofono). Sarebbe dunque sta, i propri rappresentanti dalla Commis- un paradosso se chi come noi ha sperato sione bicamerale (Applausi dei deputati del nel federalismo, in quanto superamento gruppo della lega nord per l’indipendenza naturale dei limiti connessi all’autonomia della Padania). Solleveremo pure, di fronte speciale, si ritrovasse alla fine con una alla Corte costituzionale, il conflitto di riforma costituzionale che riducesse gli attribuzione per chiedere l’annullamento spazi di governo locale. Per altro, la tutela dei lavori della Commissione bicamerale. di chi e` minoranza puo` essere lasciata Chiedero` inoltre ai dirigenti del movi- ` nelle mani delle maggioranza ? E legittimo mento al quale mi onoro di appartenere che oggi le altre regioni operino, prima di valutare altre possibili iniziative politi- che per il federalismo, per il ridimensio- che, non escludendo il ritiro delle nostre namento delle autonomie speciali ? Non e` delegazioni parlamentari di Camera e piu` logico, qualora si volesse questo fe- Senato e la denuncia dei fatti all’organiz- deralismo « a fisarmonica », fare delle zazione delle Nazioni Unite (Commenti – piccole autonomie speciali il terreno na- Applausi dei deputati del gruppo della lega turale di sperimentazione di assetti isti- nord per l’indipendenza della Padania) ea tuzionali piu` avanzati ? tutti gli organismi internazionali preposti Quel che e` certo e` che, qualora a noi alla tutela dei diritti dell’uomo, al fine di valdostani non venisse consentito di svi- accertare quanto illiberali, antidemocrati- luppare l’autonomia speciale in direzione che, repressive e fasciste siano le istitu- del federalismo (parlare oggi di una Re- zioni dello Stato italiano (Applausi dei publique du Val d’Aosta, in chiave fede- deputati del gruppo della lega nord per ralista, non e` una provocazione !), ci l’indipendenza della Padania)... appelleremmo alle istanze europee e in- ternazionali per il nostro riconoscimento, arrivando, se del caso, a chiedere diret- FABIO CALZAVARA. E razziste ! tamente all’Unione europea un legame di « federacy ». PRESIDENTE. Onorevole Comino, mi Non e` « fantapolitica » ma la consape- scusi. Non posso consentire che si dica volezza che siamo ad un tornante storico « fascista » a questa istituzione. E` chiaro ? della storia italiana: se non sara` il fede- ralismo la scelta per il futuro, allora ogni ENRICO CAVALIERE. Fascista ! popolo, compreso quello valdostano, sara` libero di scegliere. DOMENICO COMINO. Signor Presi- dente, mi lasci finire. RESOCONTO STENOGRAFICO (PAGINA 11856 E SEGUENTI) DELLA SEDUTA PRESIDENTE. Non posso consentire DEL 5 FEBBRAIO 1997 RELATIVO AL- che si dica « fascista » a questa istituzione L’INTERVENTO DEL DEPUTATO DOME- (Applausi dei deputati del gruppo della NICO COMINO, RICHIAMATO DAL DE- sinistra democratica-l’Ulivo e di rifonda- PUTATO GIANCARLO PAGLIARINI NEL zione comunista-progressisti) ! Atti Parlamentari — 135 — Camera dei Deputati

XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 27 GENNAIO 1998 — N. 303

DOMENICO COMINO. La prego di sara` libera e indipendente (Applausi dei lasciarmi concludere, signor Presidente deputati del gruppo della lega nord per (Una voce dai banchi dei deputati del l’indipendenza della Padania che scandi- gruppo della lega nord per l’indipen- scono: « liberta`, liberta`!»– Il deputato denza della Padania grida: « Stalin Cito agita la bandiera italiana). due ! »). ...uno Stato italiano che a parole so- stiene di conformarsi ai trattati interna- IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIO STENOGRAFIA zionali, secondo l’articolo 10 della Costi- tuzione, e che sistematicamente li disat- DOTT.VINCENZO ARISTA tende, negando l’esercizio democratico, L’ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE civile e pacifico del diritto naturale dei DOTT.PIERO CARONI popoli all’autodeterminazione. Signor Presidente, molto onorevoli col- Licenziato per la stampa leghi, che lo vogliate o meno la Padania dal Servizio Stenografia alle 23,20.