Le Culture Politiche Italiane E L'integrazione Europea Nella
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE CORSO DI DOTTORATO DI RICERCA Storia d’Europa: società, istituzioni e sistemi politici europei XIX-XX secolo XXI CICLO Dal vincolo esterno all’europeizzazione? Le culture politiche italiane e l’integrazione europea nella rincorsa alla moneta unica (1988-1998) (M-STO/04) Coordinatore: Prof. Leonardo Rapone Tutor: Prof. Leonardo Rapone Dottorando: Massimo Piermattei 2 Al nonno Adalberto, che ha conosciuto solo l’italica lira.. ...a Danielino, piccolo europeo con la moneta unica …ai miei genitori che con i loro sforzi con l’uno e l’altro conio e con la loro presenza, mi hanno permesso di realizzare tanti miei sogni, tra i quali questo, …grazie! 3 4 Dal vincolo esterno all’europeizzazione? Le culture politiche italiane e l’integrazione europea nella rincorsa alla moneta unica (1988-1998) INTRODUZIONE Perché questa ricerca …………………………………………………………... 9 L’arco cronologico, i partiti, le fonti, le ipotesi………………………………… 11 CONSIDERAZIONI STORIOGRAFICHE …………………………………………………... 17 CAPITOLO 1 UNA NUOVA STAGIONE POLITICA PER LA CEE E PER L ’E UROPA : I PARTITI ITALIANI DA HANNOVER AL CROLLO DEL MURO 1. Il contesto storico/politico italiano e comunitario negli anni ’80 …………… 29 2. I partiti italiani e l’integrazione europea ……………………………………. 32 3. I primi passi verso l’unificazione monetaria: il Consiglio europeo di Hannover ………………………………………………………………………... 36 4. Il referendum d’indirizzo e la nuova legge elettorale ……………………....... 39 4.1 La legge del 18/01/1989, n.9................................................................. 39 4.2 Il referendum d’indirizzo…………………………………………….. 42 5. La campagna elettorale per le elezioni europee del 18 giugno 1989 ………... 46 5.1 I partiti, l’Italia, l’Europa del 1992, la campagna elettorale…………. 47 5.2 “Esaminatori ed esaminandi”: il confronto tra PSI e PCI……………. 56 5.3 Gli esclusi: la campagna elettorale del MSI-DN e della Lega Lombarda……………………………………………………………………….. 62 5.4 Il referendum in campagna elettorale: un’occasione mancata………. 66 6. I risultati delle elezioni europee: implicazioni e conseguenze per l’Italia e la CEE ……………………………………………………………………………... 67 7. Il Consiglio europeo di Madrid e il VI governo Andreotti …………………... 72 8. A Strasburgo, passando da Berlino, per una nuova Europa ………………... 76 5 CAPITOLO 2 LA DIFFICILE STRADA VERSO MAASTRICHT 1. Nuovi percorsi per le forze politiche italiane ………………………………... 83 2. L’unificazione tedesca e quella europea: il punto di vista dei partiti italiani .. 95 3. Avere le carte in regola: i provvedimenti in vista della presidenza di turno … 102 3.1 La lira nella fascia stretta dello SME………………………………… 102 3.2 La commissione speciale per le politiche comunitarie………………. 104 3.3 La legge comunitaria e il rispetto degli impegni presi……………….. 107 4. I Consigli europei di Dublino e l’avvio del semestre di presidenza italiano … 111 4.1 I Consigli europei di Dublino dell’aprile e del giugno 1990………… 112 4.2 L’avvio della presidenza di turno italiana della CEE………………… 115 5. Roma capitale d’Europa in una nuova atmosfera internazionale …………… 121 6. Il primo Consiglio europeo di Roma ……………………………………….... 125 7. Le Assise parlamentari e l’avvio delle CIG ………………………………...... 130 8. Il 1991: segnali di crisi per l’Italia e l’Europa……………………………… 134 9. Nascono il PDS e la Lega Nord ……………………………………………… 136 10. La strada verso Maastricht …………………………………………………. 139 10.1 Il vertice di Lussemburgo e lo scoppio della crisi jugoslava……….. 141 10.2 I partiti italiani e il progetto della presidenza olandese……………... 144 11. Maastricht …………………………………………………………………... 151 12. Le reazioni dei partiti italiani al Consiglio europeo di Maastricht ………… 157 CAPITOLO 3 “I L CHIODO NELLA ROCCIA ”: LA RATIFICA DEL TRATTATO DI MAASTRICHT NEL CROLLO DI UN SISTEMA PARTITICO 1. Lo scoppio della crisi italiana ……………………………………………….. 161 2. La firma del Trattato di Maastricht e la crisi italiana ……………………….. 163 3. Le critiche del Parlamento europeo ………………………………………….. 167 4. Il referendum danese …………………………………………………………. 168 5. Verso la ratifica: i temi del dibattito …………………………………………. 170 5.1 La situazione dell’Italia………………………………………………. 176 5.2 Grandi manovre nel PPE e tra i socialisti europei…………………… 181 6 6. L’influenza del referendum francese: perplessità e problematiche costituzionali nel dibattito politico italiano …………………………………… 184 7. La ratifica del Trattato di Maastricht ……………………………………….. 188 8. L’impronta di Maastricht nella fine di un sistema partitico ………………… 197 9. I partiti italiani e l’Europa nel 1993: un anno interlocutorio ……………….. 199 CAPITOLO 4 VERSO UNA FRATTURA SULL ’E UROPEISMO ? IL NUOVO SISTEMA PARTITICO E L’U NITÀ EUROPEA 1. Un nuovo sistema partitico ………………………………………………….. 203 2. Le elezioni politiche del 27-28 marzo 1994 …………………………………. 205 2.1 Il tema “Europa” nella campagna elettorale per le politiche: nascita della frattura sull’europeismo nelle coalizioni e tra gli schieramenti…………... 208 3. Il primo test europeo per il nuovo sistema partitico. Le elezioni europee del 12 giugno 1994: ricette diverse per “l’Europa dei popoli” ……………………. 215 4. L’Europa di Forza Italia e le posizioni di Antonio Martino …………………. 225 4.1 La collocazione europea di Forza Italia……………………………… 231 5. Il MSI-AN al governo: la mozione del Parlamento europeo, la questione del “pericolo fascista” e la revisione del Trattato di Osimo ……………………….. 234 6. I risultati delle elezioni europee del 12 giugno 1994 ………………………… 242 7. Il futuro della UE nel dibattito politico italiano e nella cornice del governo Berlusconi ………………………………………………………………………. 250 8. Il documento della CDU-CSU “Riflessioni sulla politica europea” ………… 255 9. La caduta del governo Berlusconi: un nuovo anno di transizione alle soglie del semestre di presidenza italiano della UE …………………………………… 263 CAPITOLO 5 IL GOVERNO PRODI E L ’I NGRESSO DELL ’I TALIA NELLA TERZA FASE DELL ’UEM: IL DIFFICILE RAPPORTO CON RIFONDAZIONE COMUNISTA E IL RISCHIO SECESSIONE 1. Il dibattito sul futuro dell’Unione europea nel contesto del governo Dini: verso il semestre di presidenza della UE nell’incertezza del sistema politico …. 271 7 2. La campagna elettorale per le elezioni politiche del 21 aprile 1996: l’affermazione de l’Ulivo tra difficoltà finanziarie e chiusura del semestre di presidenza ………………………………………………………………………. 282 2.1 L’avvio della CIG nella campagna elettorale………………………… 283 2.2 Il centro-sinistra al governo: l’insuccesso del Consiglio europeo di Firenze e le difficoltà finanziarie……………………………………….............. 296 3. L’incontro di Valencia tra Prodi e Aznar: l’Italia scelse o fu costretta a scegliere? .............................................................................................................. 304 4. Il rientro nello SME ………………………………………………………….. 314 5. L’escalation leghista ………………………………………………………… 316 6. Diffidenze europee sul risanamento italiano ………………………………… 323 7. L’Europa va a sinistra: l’impatto della vittoria di Lionel Jospin ……………. 330 8. L’Europa va a sinistra: la destra italiana e l’integrazione europea nel quadro dell’opposizione al governo Prodi …………………………………....... 335 9. La Lega Nord: prove tecniche di secessione nel progressivo fallimento della strategia “due stati, due monete” ………………………………………………. 340 10. Maggio 1998: l’Italia è nell’Euro …………………………………………... 342 Conclusioni ……………………………………………………………………... 353 Ringraziamenti …………………………………………………………………. 363 Bibliografia Monografie …………………………………………………………………….... 365 Saggi da periodici………………………………………………………………. 373 Fonti …………………………………………………………………………….. 379 8 INTRODUZIONE “Chissà se anche l’Europa, che sembra così seria, è fatta per contare, per farci comandare per metterci in miseria, mah, chissà… ” (G. Gaber, Chissà ) Perché questa ricerca Questo studio, come molte ricerche di dottorato, è figlio di una tesi di laurea e delle tante domande che si aprirono in quel frangente suscitando l’esigenza di uno spazio di approfondimento e di riflessione ad un livello più alto; nello specifico, dallo studio delle campagne elettorali per le elezioni europee del 1994 e del 1999 in Italia, derivarono una serie di interrogativi e di stimoli a proposito del rapporto tra i partiti politici italiani e il processo d’integrazione europea, del loro contributo a tale costruzione, delle influenze della realtà comunitaria sulle culture politiche italiane. Uno dei punti di partenza è la convinzione che, benché il processo di unificazione sia nato, si sia sviluppato e nutrito soprattutto grazie all’iniziativa o all’intuizione di esponenti politici con funzioni di governo – basti pensare a De Gasperi, Spaak, Adenauer, Schumann, De Gaulle, Delors, Kohl, Mitterrand, Thatcher – o appartenenti al panorama intellettuale europeo – ad esempio, Veil, Spinelli, Habermas, Dahrendorf – esso rimanga comunque un fenomeno eminentemente politico, e pertanto è necessario che la ricerca storica dia spazio e approfondisca il ruolo svolto da chi si occupa, si potrebbe dire istituzionalmente, di dare forma e contenuti alla politica, per l’appunto, i partiti politici. Già nel 1941, nel celebre Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto , noto come Manifesto di Ventotene , Altiero Spinelli, con la collaborazione di Ernesto Rossi, delineò i diversi approcci con i quali i partiti avrebbero potuto porsi di fronte ad un eventuale percorso di integrazione fra gli stati europei: “La linea di divisione fra partiti progressisti e partiti reazionari cade perciò ormai non lungo la linea formale della maggiore o minore democrazia, del maggiore o minore socialismo da istituire,