Gianfranco Miglio: Lineamenti Biografici

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Gianfranco Miglio: Lineamenti Biografici Pubbl. 70% - Filiale Novara Spedizione in abbonamento postale: Speciale GGIIAANNFFRRAANNCCOO MMIIGGLLIIOO:: UUNN UUOOMMOO LLIIBBEERROO 37 Bimestrale edito da La Libera Compagnia Padana 38 Anno VII - N. 37/38 - Settembre-Dicembre 2001 IIndicendice Premessa e ringraziamenti – Carlo Stagnaro . 1 ● Introduzione La speranza è nell’opera – Leo Miglio . 3 Gianfranco Miglio: lineamenti biografici. 5 ● Il maestro e il collega Gianfranco Miglio: un uomo libero – Alessandro Vitale . 12 La lezione di Miglio e la rinascita lombarda – Roberto Formigoni . 18 Gianfranco Miglio: scienziato, collega, amico – Augusto Barbera . 19 “Lì c’è la Svizzera”, mi disse il Professore – Giancarlo Pagliarini . 21 Il mio amico Miglio e il suo sogno del contratto sovrano – Massimo Cacciari. 24 Ricordo di Gianfranco Miglio – Alessandro Campi . 29 In memoria di Gianfranco Miglio. Orazione funebre – Alberto Quadrio Curzio. 32 ● L’intellettuale anticonformista Un intellettuale realista e anticonformista – Ettore A. Albertoni . 35 Il rifiuto dell’utopia. Miglio e la cultura architettonica – Gilberto Oneto . 38 Montagne di libertà – Lorenzo Busi . 40 Gianfranco Miglio e i mass-media: un rapporto complesso – Alessandro Vitale e Stefano Talamini . 45 Il professore rimasto fuori dal coro – Leonardo Facco . 50 ● Il politico scomodo Gianfranco Miglio padano e padanista – Gilberto Oneto . 51 Sud e Nord insieme per dividersi. Uno sguardo meridionale su Miglio – Antonio Cardellicchio . 58 È Gianfranco Miglio il vero “precursore” della Seconda Repubblica - Marcello Staglieno . 62 Miglio e la Lega – a cura della Redazione . 66 Lettera agli elettori – Gianfranco Miglio . 70 Gianfranco Miglio e il diritto di secessione – Davide Gianetti . 71 ● Lo scienziato della politica Il diavolo e l’acqua santa: le radici cattoliche del libertarismo migliano – Rocco Ronza . 74 Gianfranco Miglio da Schmitt al mercato. La logica Periodico bimestrale di una conversione – Carlo LottieriAnno VII - N. 37/38 Settembre-Dicembre 2001 . 86 Disobbedire ai tiranni è obbedienza a Dio. Il diritto di resistenza in G. Miglio – Carlo Stagnaro. 92 L’eredità di Gianfranco Miglio – Alessandro Vitale . 108 ● Antologia Auguri (4 dicembre 1999) . 117 La teoria neofederale di Gianfranco Miglio . 119 Due diversi tipi di obbligazione: la “cieca fedeltà” o il libero contratto . 124 Ciò che attendiamo dagli Alleati e ciò che loro daremo (27 aprile 1945) . 126 Prolusione (8 dicembre 1964). 128 La Padania e le grandi regioni (28 dicembre 1975). 139 Lettera a Massimo Cacciari (ottobre 1993) . 141 Decalogo di Assago (12 dicembre 1993) . 143 Intervento a Bologna (6 febbraio 1994) . 144 Intervento al Senato, 17 maggio 1994 . 149 I rischi del Federalismo debole (1995) . 152 Intervento al Senato, 23 maggio 1996 . 159 Intervento al Senato, 15 gennaio 1997. 161 Oltre lo Stato-nazione: l’Europa delle città (2001) . 163 Bibliografia di Gianfranco Miglio . 171 Premessa e ringraziamenti di Carlo Stagnaro idea di realizzare un numero dei Quaderni (ma sarebbe meglio dire: disgregare e ricompor- Padani dedicato a Gianfranco Miglio risale re in nuove forme) le nostre istituzioni pubbli- L’ a molto tempo fa. Era da poco trascorso il che, era inimmaginabile che la voce del “Vec- Natale dell’anno 2000 quando Gilberto Oneto mi chio professore” fosse assente a causa del suo propose l’incarico. Non nascondo, e non nascosi precario stato di salute. Secondariamente, si vo- allora, che l’idea mi apparve “bella e terribile”: leva in qualche maniera ringraziare lo studioso l’opera era meritoria, ma anche rischiosa. Non lombardo per l’immenso peso che le sue spalle nego neppure di aver provato e di provare tutto- avevano dovuto reggere – tutti, in qualche ma- ra un senso di affettuosa soggezione quando niera, gli siamo debitori. È esclusivamente me- scrivo o parlo di questo straordinario protagoni- sta della cultura con- temporanea. In ogni caso, curare tale pubblicazione era tutt’altro che semplice e, con questa consapevo- lezza, accettai l’onore e l’onere di farlo. Grande era il lavoro da svolgere e grande l’impegno ri- chiesto. Il risultato, inoltre, doveva essere al- meno tale da riuscire a comunicare l’importan- za, nella storia del pen- siero politico come nei sommovimenti culturali che hanno recentemen- te scosso le nostre regio- ni, della persona a cui è ispirato e dovuto. Lo scopo dell’iniziati- va era duplice. Da un la- to, era necessario mette- re a disposizione del pubblico uno strumento volto a comprendere l’uomo – Gianfranco Mi- glio – e le sue intuizioni politiche e scientifiche. In un momento come l’attuale, caratterizzato da un forte dibattito in- torno alla necessità di riformare radicalmente Anno VIl, N. 37/38 - Settembre-Dicembre 2001 Quaderni Padani - 1 rito della cocciutaggine e della viva intelligenza chi non ha bisogno né di comandare né di ubbi- di Miglio, infatti, se oggi si parla di federalismo, dire è davvero grande”. Se c’è una cosa evidente e se tale teoria è emersa dal buio dell’ignoranza nella storia di Gianfranco Miglio, è che questi per entrare nel gergo comune e nelle richieste non ha mai indossato alcuna uniforme: né da pressanti dei cittadini. generale, né da soldato. Il 10 agosto 2001, però, tutto è cambiato. La Per la medesima ragione, chi gli è stato vicino scomparsa del professore muta interamente il o ne ha letto e apprezzato gli scritti non può es- senso di questa pubblicazione. Non si tratta più sere considerato un suo “seguace”. Semmai, un di un regalo o una dimostrazione di stima e di amico o un estimatore. Questo numero dei Qua- gratitudine, bensì di un tributo alla memoria e derni Padani è stato realizzato da costoro per i di un omaggio alla grandezza di una persona loro simili; da uomini liberi per altri uomini li- che ci ha lasciati. E che va riconosciuta per beri. Con la speranza che nessuno che non ap- quello che è. Gianfranco Miglio non è stato solo partenga a tale categoria allunghi mai le mani un professore, un politico, un comunicatore. È sulla memoria del Vecchio Professore, che invece stato uno studioso di genio: e come tale è giusto costituisce un’eredità irrinunciabile per tutti noi. che sia consacrato alla storia, nonostante la sua Ogni sillaba, ogni articolo, ogni scritto antolo- statura sia stata in passato talora implicitamente gizzato oggi, dopo la sua scomparsa, ha un peso ammessa, più spesso negata dai mezzi di comu- differente: pur tenendo presente, è bene preci- nicazione. sarlo ancora una volta, che parte di quanto qui Nell’ambito di questa breve premessa, voglio pubblicato risale a prima che egli ci lasciasse. In ricordare solo un lato del carattere del professo- questo senso, è stato anche particolarmente ar- re. Un aspetto che viene per sua natura poco no- duo effettuare la scelta dei testi autografi. La re- tato, e che merita invece di essere messo in am- gola di condotta è stata quella di presentare al pia evidenza. Nel suo ultimo libro, L’asino di lettore un Miglio nascosto, poco accessibile, ma Buridano, in riferimento alla propria presa di ugualmente radicale e lucido nella evoluzione posizione a favore del sistema elettorale maggio- del suo pensiero. ritario nel 1993, egli scrive: “Mi sbagliavo”. Prima di cedere il passo alla lettura dei contri- Non è certo quella l’unica occasione in cui il buti presentati da alcuni fra i maggiori studiosi politologo comasco ha ammesso i propri errori, del pensiero migliano, voglio ringraziare Gilber- o ha trovato nei propri scritti del passato ele- to Oneto e Alessandro Vitale, che sono stati in- menti che egli sentiva l’esigenza di rivedere e sieme a me gli autori della cernita, oltre che i correggere. Il fatto però che un uomo di tale due veri artefici di questo lavoro, nel quale io ho grandezza abbia avuto il coraggio di riconoscere svolto i compiti del “manovale”. quella che in fondo è la propria umanità, e di Ringrazio vivamente anche gli autori che con farlo pubblicamente, è segno evidente della sua disponibilità ed entusiasmo hanno risposto alla limpidezza. Sfido chiunque a trovare altri stu- mia “chiamata”, e gli amici che mi sono stati vi- diosi del suo calibro che siano stati pronti a cini e mi hanno aiutato: Antonella Carnelli, comportarsi alla stessa maniera. Marco Bassani, Cesare Galli, Pierluigi Mennitti, Gianfranco Miglio una volta affermò: “Se la Alberto Mingardi e Robi Ronza. mia vita ha avuto uno scopo non era certo di Resta inteso che, mentre gli onori sono equa- avere un posto nella storia d’Italia. Semmai nel- mente ripartiti tra tutti coloro che hanno colla- la storia del pensiero politico”. Entrambi gli au- borato alla realizzazione di questo numero spe- spici, e il volume che avete tra le mani ne dà at- ciale dei Quaderni Padani, eventuali imperfezio- to, si sono rilevati veritieri. D’altra parte, come ni o errori sono unicamente responsabilità del ebbe a dire Johan Wolfgang Goethe, “soltanto suo curatore. 2 - Quaderni Padani Anno VIl, N. 37/38 - Settembre-Dicembre 2001 Introduzione La speranza è nell’opera di Leo Miglio* difficile raccontare Gianfranco Miglio, an- il Mastro don Gesualdo di Verga fu una delle po- che per chi gli è stato vicino come pochi, che opere letterarie che mi prescrisse da ragaz- Èintellettualmente come nessuno. Difficile zino). perché la sua inestinguibile sete di sapere e di Certo che la sua convinta accettazione del- capire, la sinergia che era capace di innescare l’Uomo per quello che è, con i suoi slanci e le tra i suoi molteplici interessi e il fascino che il sue meschinità, anche tradotte in comporta- discorso ampio e non convenzionale esercitava menti istituzionali, gli valse una fama di cinico sui suoi ascoltatori non sono traducibili in un (che non era) e l’imbarazzo di molti. Ma di que- ritratto statico e limitato. Forse, come di una sto, appunto, poco gli importava - o forse se ne grande città, si possono compiaceva - tenendosi solo ritrarre alcuni scorci: compagnia con i ritratti di suggestivi, veritieri, ma Machiavelli e Hobbes del parziali.
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