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IL DISSESTO GEOLOG ICO E GEOA~IUI ENTALL IN ITALI A TRENTll'O- ALTO 73

17 agoslo 1989. - Una bambina di sei anni che si 9-10 agoslo 1948. - Straripa il Rio Tanas che invade di ssela a una sorgente al piede di una roccia resta la SS. n. 40 per circa 100 metri. 1n Valle Aurina per uccisa su l colpo da una frana in terri torio comunale erosioni spondali viene seriamente minacciata la sta­ di Angolo Terme in Val Camonica, provincia di bilità di tre edifici in località S. Pi etro di Predoi. A (follie: l'Uni tà, 18.8. 1989). Vipiteno straripa l'Isa rco per rOLtura di un argine in 7 gillgllo 1990. Nel Bresciano, dopo che per ore locali tà Castelpietra. Dissesti si verificano anche in Va l una piogg ia in sistente aveva interessaw il relrOte rra Pass iria e V al Saremina VOJJli: Anselmo e aL, 1984; del capoluogo tra i lag hi d:lseo edel Garda, un violento Mortara e al. , 1986). nu bifragio si abbatte in serata colpendo in particolare 4 se/telllbre 1948. - In Va l Venosta l'Adi ge straripa g li spaniacque compresi all 'incirca tra M. Maddalena a Glorenza, soprattutto per il notevole appo rto del e Coll e S. Eusebio, i cui opposti versa nti si affacciano Rio Puni, interrompendo la SS. n. 40. In Va l Senales su i fondo valle del T. Garza (bacino del F. Mell a, Va l si verifica no g ravi danni per frane e corrosioni di Trompia) e del bacino del F. Ch iese. Le acqua del sponda che provocano l'a sportaz ione, in vari punti, Garza, rapidamente in g rossate e ostruite nel deflusso della strada di accesso all a va lle. In Val Martello, da detriti c materiale arbustivo ammassati su ll e luci sempre in provincia di Bo lzano, frane ed erosioni di dei ponti, disa lveano erodendo lunghi tratti dell'adia­ spo nda interessano, lungo il Ri o l'lina, il territOrio cente SS. n. 237 (del Caffaro), trasformata in fiumara, comunale di Laces; le acque del tOrrente straripano allu vionando i cen tri ab itat i e le fraz ioni dei comuni provocando l'asportazione di due baracche di un di Ca in o e Nave, irrompend o nelle abitazioni situate cantiere edile c il danneggiamento di una casa in ai piani terreni e neg li opifici cartacei dell a zona, costruzione (fOllie: Anselmo e al., 1984). travolgend o e ammassando auto in sosta . L'a bitato di /5 /lIglio /950. - Di ssesti concomitanti a un violento Bovezzo subisce g ra vi danni; per precauzione vengono temporale provocano il croll o di un ponte su un anche evacuate alcune local ità nell a pia na a sud -est di Brescia (Belvedere di Ghedi. con circa 250 abitanti, tr ibutario del T. Aur ino c l'interru zione della SS. Il. 642 presso la fra zione S. Giovann i nel di Va ll e Viadana di Calv isano) comprese tra i fiumi Mell a e Aurina (provincia di Bolzano) VOli/e: Mortara e aL, Chi ese. 1986). Sul lato o rientale (bacino del Chiese) si determina l'abbattimento di 2 ponti, uno a Fostaga, ,'altro a 21 giugllo 1951. - Preced uta da piogge, una «grossa Sopra monte, ambedue frazioni del comun e di Gavar­ massa d'aCCj U3» minaccia la fraz ione di Tarres nel do, ad opera dell e acque del T. Vrenda; esondano comune di La ces (Val Venosta, provincia di Bolzano). anche le acgue del F. Chiese. Danni ingenti si registrano La sorgente a mOnte dell'abiraw si suddivide in a Vallio Terme e Villanova sul Clisi (fallii: Il Giornale, numerosi punti d'acqua con cospicue portate; pochi Corriere della Sera, 9.6. 1990). g io rni dopo le acque, infil tratesi, provocano una frana 18-19 ol/obre 1990. - Un nubifragio interessa la di colamento fangoso va lutata in circa IO mila mc zona compresa tra Va rese e i\ lilano. A Gallarate, in (fOllie: Anselmo e al., 1984). provincia di Varese, straripa l'A metto; interro({a 24 giugno /95/. - In provincia di Bo lzano lIna frana l'autostrada dei laghi (fOllte: La Repubblica, di 30 mila mc interrompe la strada del Rombo in 20. 10 .1990). località Monregand a nel comun e di Moso in Va l Pa ssi ri a (è una riattivazione di un grandioso fenomeno che nel 1401 ostrui l'alveo del T. Passirio seppellendo i mas i di Eri, Ahornach, \Xlieselchen, dando origine 1.5 . CRONISTORIE -A LTOATESIN E al Lago di Kummer; ripetu te rotture di questo sbar­ ramento si verificarono tra il 141 9 e il 1770 provo­ 1946. In Val Martell o, provincia di Bol za no, si cando di sastrose onde di piena con g ra vi distru zioni verificano fran e e disa lveamenti lungo il corso del Ri o in rutta la Va l Passiria fino a Meran o). Interru zioni Plima (fOllie: Anselmo e al., 1984). stradali per frane si verifi ca no nell a zona di Vipiteno 22giugll0 1948. - In Va l Venosta (Bolza no) le acque e in particolare lun go la strada Vipiteno- Ridanna, del F. Ad ige provocano il crollo di un ponte ferroviario no nchè in Val di Vizze, in località Mas i Pia zze-Ri ve a Castelbello (fOllie: f\nselmo e al. , 1984). (fOllie : Mortara e al., 1986). 16 Itl!,lio 1948. - Per una piena del T . Au rino 29 gillgllo 1951. Tra Lasa e Castelbe ll o (Va l (Bolza no) si verificano allagamenti e interru zioni dell a Venosta, provincia di Bolza no) si verificano sei frane ; SS.n. 642 (fOllie: Mortara e al. , 1986). viene interrotta la SS. n. 40 (fO llie: Anselmo e al. , 1984). 74 v. CATENACCI

15 luglio 1951. - A seguito di un violento temporale Poi, a fine lugl io 1985, sull'onda dell'emozione per la crolla un ponte su un tributario del T. Aurino e si catastrofe della Val di Stava, la Giunta provinciale verifica l'interruzione dell a 55. n. 642 presso la frazione varerà un nuovo progetto che prevede la cancella zione S. G iovanni nel comune di Valle Aurina (Bolzano) di Zambana Vecchia entro un anno (follie: la Repub­ (fOllie: Mortara e al. , 1986). blica, 2.8. 1985; Famiglia Cri stiana, n. 36, 28.8.1985). 26 luglio 1951 . Sempre in Val Venosta, dopo le 20-21 agosto 1956. Verso la sera del giorno 20, piogge iniziatesi il giorno 23, straripa nuovamente il a seguitO di un improvviso nubifrag io, il F. Isa rco in Rio Tanas nei pressi della frazione Oris ne) comune pi ena straripa e si apre un nuovo alveo nell'abitato di di Lasa, ptovocando l'interruzione della SS. n. 40 Brennero (provincia di Bolzano), che viene g ravemen­ (fOllie: Anselmo e al. , 1984). te dan neggiato per all agamenti e al! uvionamenti di materia le detritico g rossolano. Alle ore 4 del g iorno 8 agosto 1951 . L'Adige straripa a Lasa, allagando 21 , dopo aver abbattuto le arg inature di emergenza sca ntinati e stalle, ed esce dagli argini anche in località nel frattempo approntate, l'J sarco invade nuovamente Paludi nel comune di allo Stelvio (poco a sud l'abitato (fonle: Mortara e al., 1986). di Malles Venosta), alla gando circa 25 ha di terreno (fOllie: Anselmo e al. , 1984). 12 agoslo 1958. - Ad ovest di , in Val Venosta (provincia di Bol zano), l'abitato di Naturno 8 agosto 1952. - In locali tà Sorgenti Ma lghe di viene allagato per lo straripamento del Rio della Chi esa Praro allo Stelvio circa 100 mc di rocce precipitano (fonle: Anselmo e al., 1984). da q 2160 ostruendo l'alveo del T. Salda che disalvea (fOllte: Anselmo e al., 1984). 28-29 giugno 1959. - i\ seguito di forti piogge un g rande eventO alluvionale si verifica nel bacino del T. oltobre 1953. - In provincia di Bolzano ingenti Aurino. Particolarmente colpiti gli abitati di Predoi, trasporti di massa ro rrentizi si verificano nel T. Infero Cadipietra di Valle Aurina, Campo Tures (dove in località :Mezzaselva nel comune di Fortezza (Bol­ perdono la vita due persone) e Lutago. Nel tronco a zano), con interruzione della 55. 11. 12 del Brennero, monte dj quest'ultima local ità il T. Aurin o modifica c in Val Vizze dove una massa di blocchi, terticcio e il proprio corso spostandosi sulla sinj stra per effetto tronchi d'albero invade la strada di fo ndovalle al km degli ingenti apporti solidi e liquidi dei rii Bianco, 16 (fOllie: Mortara e al., 1986). Rosso, ero e T o rba. Oltre S. Giacomo l'alveo del 7 agoslo 1955. - Frana di Zambana in provincia di Rio del Sasso, alla confluenza con il Rio di Landro, . Una fetta di rocce crolla dalle pendici del M. si amplia in mi sura visrosis sima passando da una Paganella abbattendosi nei pressi dell 'abitato. Ha larghezza di 5-6 111 ad o ltre 120 m e allu vionando le o ri gine una lunga vicenda (vedere eventi del 25 abitazioni dell e località Albergo Valle Aurina. A S. novembre 1955 e del 16 aprile 1956) (fonte: 11 Resto Pietro alcune abitazioni rurali vengono sgomberate del Carlino, 6.8. 1985). per la minaccia di frane. Undici ponti in legno vengono 25 novembre 1955. - A Zambana un franamento asportati, ed estesi all agamenti sono segnalatj ne ll e proveniente dalle pendici sovrastanti interessa alcune zone di fondovalle lungo tutta l'asta valliva. La SS. case, per fortuna senza provocare vittime. 11 Presidente n. 642 subisce numerose e gravi interruzioni per frane, della g iun~a provincia le ordina lo sgombero della zona erosioni, allagamenti e allu vionamenti del T. Aurino (fon le: La azione, 28.8. 1986). e dei suoi tributari. L'evento colpisce anche di Fundres e la media Val Isarco, dove vengono 16 aprile 1956. - i\ Zambana, in provincia di segnalate frane presso il Passo di Pennes e l'interru­ Trento, le acque del Ri o J\1aor trascinano m:tteriale zione della SS. n. 12 del Brennero su un trattO di 100 solido - forse in parte fornito da materiale di frana - m per un processo di trasporto solido (circa 1000 mc) travolgendo alcune abitazioni. Pochi giorni dopo ( 19 o ri g inarosi dal Rio Inferno presso Mezzaselva di aprile) l'abitato viene dichiarato in abitabil e, con posto Fortezza (follti: D onà, 1962; Mottara e al., 1986). di blocco al ponte Noce. Viene costruita, sul la to opposto (s inistro) dell ' Adige, Zambana Nuova, che 14 111glio 1959. - Alle o re 11 ,30 si ripetono i dissesti raggiungerà circa 1700 abitanti nel 1977. Ma nell'a­ a J\I{ezzase lva di Fortezza, con 500 mc di fango e detriti bitato o ri g inario (che verrà chiamato Zambana Vec­ che ostrui scono la SS. n. 12 per circa 80 m (fOllie: chia) continuerann o a dimorare circa 36 famiglie (98 Mo rtara e al., 1986). persone) ufficialmente abusive. el 1977 l'Ammini­ I sell.mbre 1960. - L' Adige straripa in diversi punti strazione provinciale presenterà un di segno di legge della Val Venosta (Bolza no), in patticolare a Resia, per l'immediata evacuazione; il progetto verrà affos­ Silandro e Laces; l'allagamento più vasto si verifica a sato per le vivaci proteste e peti zioni deg li abitan ti. Lasa (follte: Anselmo e al., 1984). IL DISSESTO GU)LO(ìlCO l o. ('j1 ~ Ot\~ IBI ENTA LE 11\ ITA LI \ TRE1\TIl\.O·,\I.TO \01( .1 -. 75

6-9 sell'lIIbr, 1960. - A seguiro di piogge rorrenziali n. 42 località Aligazzano), Zamballa (I, Paganella, il Ri o Inferno interrompe nuovamente la 55. n. 12 minacòa i resti di Zambana Vecchia). (fOllie: l'v[ortara e al., 1986). Le superfici franose per circa la metà dei movimenti 19-20 s,II'lIIb" 1960. [n Val Venosta straripano franosi citati ammontano a 156 ha per la provincia di il Rio Puni e il Ri o Soldura con all agarnento della Bolzano e 147 ha per CJuella di Trento (follte: ministero piana di Sluderno. Altri straripamenti si verifi cano a dci LL.PP., indagine sui movimenti franosi in Jtalia, Vezzano d Silandro e a Resia di Curon Venosta. In 1964). Val Martello st raripa il Rio Plima. Sempre in provincia 27-28 maggio 1965. - Pi ccole frane si verificano in di Bo lzano, neWalta Va ll e Isarco, due fran e interrom­ wne le va lli altoatesine, e in particolare in Val d'Ega pono la strada della Va l di Vizze poco o ltre la centrale e Va l Sarentina (fOllie: Mortara e al., 1986). idroelettrica di Prati Va l di Vizza (fO/lti: Anselmo e 22 gil/gllo 1965. - 'ei tardo pomeriggio, per al., 1984; Mortara e al., 1986). l'ostruzione di un pome, l' lsarco in piena straripa / 963. Una frana per cola mento invade l'abitato invadendo la sede ferroviaria in località Terme di di Piavenna in Val Venosta (foll/e : Anselmo e aL, Brennero (fOllie : l'vlortara e al. , 1986). 1984). 25-2611/glio 1965. - Serie d i frane e piene tOrrentizie fille (111110 /963. - Sono attivi movimenti franosi nei con cospicui trasporti in massa coinvolgono la 55. tl. sottoelencati lerritori comunali (i l numero arabo tra 12 e la ferrovia del Brennero. Il giorno 25 in località parentesi indica il numero dei dissesti franosi): La 1\lara presso Bressanone, una frana per cola mento iII provi1Jcia di Bolzano: originarasi nel Ri o del'Orso ostrui sce la ferrovia Appiallo ( I, testata Rio Rosso), A/'elengo ( I, frana provocando il deragli amento del direttissi mo Monaco­ « Hofen), alto bacino Ri o Sinigo), Badia ( I, minaccia Ro ma. Un fenomeno anal ogo si sviluppa il giorno strada della Va l Badia), Casle/rollo (2, tra Ponte successivo nell 'al veo del Rio Lutter dove una «massa Gardena e Ponti ves, mi nacciano 55. n. 12 c ferrovia), d i roccia, terriccio e fango e alberi sradi cati}) del vol ume Chillsa (2, strada di Lazfont), Com,do all' !sarro ( I, d i circa 100 mila mc si abbatte sullo scalo ferroviario minaccia strada del Passo di Costalunga), Car/accia­ di Fortezza «su un fron te di oltre 100 m e per un'altezza TerllleIJo-Alagrè ( I. minaccia il fondoyalle e gli abitati variabile da 3 a 6 n1» (fOllie: Mortara C al. , 1984). sparsi), Dobbiaro ( I, valle Ri o S. Sil vestrao), Eglla ( I, 3 sellembre /965. - Il maltempo interessa l'intera località Laghetti, con pericolo per SS. n. 12), Fie allo reg ione tridentina e in particolare l', cau­ Sciliar ( I, tra Cornedo e Bria, con pericolosità per la sando g ravi danni e la morte di 8 persone. Tutte le strada di Tires), Lam ( I, Fossaro Falzander), Lail'es valli laterali dell'alta e media Val Venosta sono chiuse (2, abitato di Pi neta e capoluogo), /IIeralio ( I, abitaro per franei una frana per cclamentO provoca 4 vittime di Quarazze), /IIoso iII Passiria ( I, frana «del Gallo», a S. i\lartino di Laces. Numerosi abitati della Val minaccia strada de) Rombo), Postal (I, capoluogo e Pusteria sono isolati per frane, mentre si registrano SS. n. 38), RacilleJ ( I, località ~ lasseria), RetlolI-Sarmlilio estesi all aganlenti da parte del Isa rco a Campodazzo ( I, tra Castel Ro ncolo e Mezzav ia, con pericolo per r. di Renon, Chiusa, Bressa none e Vipiteno, e del T. la strada del Passo Pennes), Stelvio ( I, km 5 stracla di Aurino presso Molini di Tures. Solcla ), T,rlallo ( I, testata Rio S. Marg herita); Completamente interrotte, a monte di Bolzano, le in prollillcia di Trento: comunicazioni su l fondova ll e per franamen ti (follti: Ca/lirmo (l , località Murazzi), Callal S. 130vo ( I, Anselmo e al. , 1984; Mortara e al., 1986). località Val Portell a) Castel di Fiemme ( I, locali tà Molina, con pericolo per bacino idroelettrico di 15-17 agosto 1966. Una forte perturbazione Stramentizzo), Cetlla S. Nicolò ( I, località Pian dei Piani atmosferica interessa in panicolar modo il settore Menegoi, con pericolo per la S.P. della Fricca), GrigliO o ri entale dell a provincia di Bo lzano e il confinante ( I, SS. della Va lsugana, località Puele), Lit'o ( l ,località Tirolo dove si registrano danni gravissimi e 13 vittime. Preghena), Mazzill ( I, SS. n. 48), Riva del Garda ( I, umerosissime le interruzioni lungo l'intera rete viaria crolli da M. Rocchetta su abitazioni capoluogo), per frane, erosioni, allagamenti e alluvionamenti nelle Rovereto ( I, crollo e rotalamento massi su abitati di \~a lli 5arentina, lsarco, Pusteri a e Aurina. Cisterna e Norigli o), S. Michel, alf Adig' ( I, SS. n. 12 Cro ll a il nuovo ponte Walde sul T. Rienza a del Brennero, loca li tà Doss della Forca), Sod,r ( I, S. P. Bru nico, mentre in località S. J\1aurizio di Campo Fersina-Avisio, località Rio Brusato), Terres Anaunia, Tures una frana investe un gruppo di 5 case danneg­ localilà Capilel), Trelilo (2, SS. n. 45 in località Cadi ne, g iandole seriamente. Per minaccia di frana vengono crolli di ma ssi in locali tà Doss Trento), Vmlliglio (SS. sgomberate alcune abi ta zioni a Caminata e Va l di Vizze. 76 V. CATENACCI

ln località Torcolo di Campodazzo (Renon) un'am­ mente colpiti gli insediamenti posti nei pressi di pia frana ingombra l'alveo del F. l sa rco, che in questo confluenze di corsi d'acqua, con danni concentrati evento raggiunge limiti di portata allarman ti UOJlli : nei quartieri di più recente costruzione ubi cati con Pippan, 1973; Anselmo e al. , 1984; Mortara e al., 1986). discutibile oculatezza (Predazzo, Fiera di Primiero). 3-4 novelllbre 1966. - Le intense precipitazioni, che Interamente distrutti gli abitati di Ischiazza e Sacco colpiscono quasi un terzo del territorio italiano, di Valfloriana, e gravissimi danni a quelli di Tonadi­ provocano in gentissimi danni (tab. I l). co, Siror, Mezzano e Imer in Val Cismon (follli: DPR 9.1 1. 1966 in CU 9 nov., n. 280; Ferrari, 1967; Pell egrin i, 1969; Padoan, 1974; Croce a al., 1976; Botta 1977; Anselmo e al. , 1984; Mortara e al., Tab. 11. - Dissesti idrogeologici in Trentino-A. Adige, 3·4 novembre 1966. 1986).

perccmuak danni n. viuime 31 dicelllbre 1966-1 genllaio 1967. - A Cadipietra di a sedi abit:uc (*., Valle Aurina (provincia di Bolzano), nella notte, una massa di parecchie mi g liaia di mc precipita a valle pro\'. Bolzano 13,360"0 3 in vestendo un ma so Fontanive e i\1ezzacasa, provo Tremo 86,63% 22 (fonte : 1976).

(*) Dali dmlRI; da Croa t al.• 1976. /2 gillgllO 1972. - Le precipitazioni, che con mag­ giore intensità si abbattono sul Veneto orientale e In provincia di Bolza no l'azione erosiva dei torrenti parte del Bresciano, provocano in provincia d i Trento provoca scalzamenti e franamenti delle sponde con sporadiche erosioni e tracimazioni arginali rispettiva­ sconvolgimenti d'interi insediamenti lungo la Val mente lungo il corso del F. Sarca ad Arco, e dell' Adige d'Ega e la Va l Badia. Straripa l'Adige con allagamenti a Borghetto di Avio. tra Silandro e Tel presso :Merano, come pure presso In provincia di Bolzano fenomeni d i dissesto si Bolzano. Tutte le vallate confluenti nella Val Venosta veri ficano in Val Pusteria, con fra ne sparse nei comuni sono interessate da frane e da erosioni sponda Ii. ell a di Sesto, Monguelfo e Valdaora; a l\!erano si produ­ sola Val d'Ultimo si veri ficano una cinquantina d i cono erosioni al rilevato ferroviario ad opera del T. frane; straripano anche i corsi d'acqua a Laces, Silan­ Passirio (fOllie: Govi e al., 1979). dro, Caldaro, Resia, Tubre, Curon Venosta e in Val :Martello. In Vall e Aurina si ri attivano alcuni impor­ 22-23 agoslo 1973. - Dissesti sparsi 111 provll1cla tanti corpi franosi. A Cadipietra ( Va ll e Aurina) viene di Bolzano, il più notevole dei quali avviene a nord segnalato un piccolo franamento sul versante destro, di Malles in Val Venosta, dove sull a conoide della «primo sintomo veramente allarmante)) di un grande Fossa dell' Alpe si producono sensibili fenomeni di fenomeno (volume 700-800 mila mc) noto fin dal erosione e all uvionamento, l'interruzione dell a 55. n. X V1II secolo. 40, e l'invas ione per una frana per colamento Di ffuse le frane per cola mento per fl uidificazione nell'abitato di Piavenna. In Valle lsarco, a nord di di suo li che raggiungono alte concentrazioni a 5. Fortezza, una frana interrompe la ferrovia del Martino in Casies (Va ll e di Casies, 42 per kmq). Una Brennero in località Le Cave. Jn provincia di Trento massa di 30AO mil a mc di materiali allu vionali fuo­ la piena del T. Raina provoca l'allagamento della ri usciti dal Rio Inferno coinvolge parzialmente l'abi­ frazione omonima e del sottostante abitato di Castel­ tato di i\'Iezzaselva di Fortezza, interrompendo anche fondo danneggiando 13 edifi ci (fol1li: 0111 11.6.1974 la 55. n. 12 del Brennero. in CU 7 ag., n. 207; Fenti e al., 1975; Govi e al., el Trentino sono impraticabili , per lo straripa­ 1979; Anselmo e al., 1984). mento di tutti i corsi d'acqua, la Valsugana, la Val di /4 dicelllbre /974. - Una grande frana di scivola­ Fiemme e la Va l Gardena. L'Adige supera all'idrome­ mento, di circa 320 mila mc, interrompe la SS n. 43 tro di Trento il li vell o di piena del 1882; lungo il al km 20 in località Ceramica di Vigo di T on, in tratto tra Trento e Rovereto si verificano ben Il rotte provincia di Trento, distruggendo un capannone arginal i. industriale (fOllie: Largaiolli e al., 1975). Enormi i danni nel quartiere Campotrentino di Trento. 13 dicembre / 975. - In provincia di Bolzano, in Numerosi centri abitati della media Valsugana Valle Isa rco presso Campodazzo, una frana per crollo (V illa Agnedo, Tuenno-Fracena, Strigno), costruiti su p roduce danni lungo la 55. n. 12 del Brennero (fig. cono id i, vengono invase da fa ngo e detriti. Dura- 29) (fol1te : gelllile COIIl/micaziol1e del dr. V. Spoglia) . IL DISSESTO GEOLOGICO F GEO.\MI3IENTALE I~ ITALIA TRENTINO-A LTO ADIGE 77

agos/o /979. - La SS. n. 12 e la ferrovia del Brennero cipale dell ' Adige, dall'alro bacino dell 'Oglio al bacino (Bolza no) vengono ostruite da una ventina di frane dell' lnn svizzero ed austriaco). Le precipitazio ni totali (fOIl/e: Morrara e al., 1986). raggiungono altezze comprese tra poco meno di 9 flgos/o /980. - In provincia di Bolzano la ferrov ia 100 e oltre 200 mm, con caratteri di marcata u­ del Brennero subisce un'interruzione a seguito di un niformità; neve alle quote più elevate. L'Adige rag­ trasporto di massa torrentizio in un piccolo tributario g iunge la massima altezza di 2,95 m sullo zero presso Chiusa (fOIl/e: Morrara e al. , 1986). corrispondente (s tazione di 'l'cl) con una portata /8-/9 II/glia / 98/ . - Sempre in provincia di Bolza no, d i 12 I1K jsec. ] 0 Val Venosta frane ed alluvioni a segu ito di un evento alluvionale, si registrano g ua sti si manifestano diffusamente; oltre 400 i senzateno. all a rete viaria in Valle Au rina e in Val Sarentino. Una Si registrano circa 40 frane per kmq in Val di frana per cola mento provoca una vittima a 5. G enesio ,Mazia, 30 frane per kmq nel settore compreso tra Atesino a monte di Bolzano. La ferrovia e la 55. n. Prato allo Stelvio c Stelvio, (frequentissime le frane 12 del Brennero subiscono varie interruzioni tra anche nelle vicine valli di Trafoi e Solda), 15 frane Bolza no e Bressanone. L'Adige rompe l'arg ine sinistro per km

Fig. 29. Territorio comunale di Renon in provincia di Bolzano, presso Cam podazzo. DanncggiamcllIi provocat i da un franamenro pe r crollo e rotolamcnto lungo la srrada dci Brennero, 13 apri le 1975 (foIOl!,rajia di V. Spagna, Regione Venelo). LlJfldslid, (rockJa/l) dalI/aga 011 Ib, slale road 01 Brnmero l/('(1r CfllllpodaZZO oJ Rrnofl ( Bolzol/o ), Aprii /3, /975. 78 V. CATENACCI

Fig. 30. - Montechiaro in tçrrilOrio comunale di Prato allo Stelvio in Val Venosta, presso la confluenza con la Valle di Trafoi, provincia di Bolzano. Danni ad abitazioni e alla sede stradale provocati dal trasporto di massa totrcntizio innescalOsi lungo il Rio Cavallaccio, 22-23 maggio 1983"(un/ile rOllrUJ;Ollt ANSA). - Damngu rtIIIltingfrom a dtbrùfloul ntar Monluhiaro oj Pralo 0/10 SleIt·jo ( Bolzano ), Aloy 22-23, 1983.

dei materiali sul fondo. Molti di essi subiscono cana(jzzato, ricoperto da lastroni di cemento e asfaltizzato momentanee ostruzioni provocate da tronchi d'albero o per consentire (anni 60) il coll egamento viari o con nuovi altri ostacoli, la cui rimozione da luogo a pulsazioni di insediamenti edilizi. Il F. Adige inizia a tracimare dagli piena che esaltano erosioni laterali, cedimenti a catena e argini già nclJa tarda serata del giorno 22, in particolare tra miscele solido-liquide ad elevata densità, grande mobilità Oris e Lasa. Quasi contemporaneamente un'altra e capacità di alluvionamento. A :Montechiaro (prato allo tracimazione avviene più a va IJ e, in sponda destra poco a Stelvio) successive ondate di piena del Ri o Cavall accio monte dell'abitato di Laces, con all agamento delle causano l'alluvionamento della parte bassa dell'abitato, campagne si tuate tra il fiume e la linea ferroviaria. Poi, dove l'alveo era stato artificialmente ri stretto e forzata­ nelle prime o re del g iorno 23, altre tracimazioni si mente deviato senza tener conto delle dimensioni e delle manifestano tra Oris e Lasa e a Silandro (fol1ti: L. pendenze del bacino a mOnte (fig. 30). A Oris di Lasa si Il . 11 . 1983, n. 546; Anselmo e al., 1984). rivela insufficiente la luce del ponte all o sbocco del Rio /6 maggio / 985. - In provincia di Bolza no una piena Tanas su ll a conoide. A Laces la piena ci el T. Almbach del F. Adige provoca il sifonamento dell'argine nei produce l'allagamentO e il parziale all uvionamentO pressi dell'abi tato di Salorno inducendo la popolazione dell'abitato proprio in corrispondenza di un tratto della zona a traslocare mobili e masserizie nella parre IL DISS ESTO GEOLOG ICO E GEOAMBIENT A !. F. IN IT,\ Ll A TR ENTI NO-A LTO ADIGE 79

Fig.31. Valle Sa rentina in provinci a di Bob:ano. Effett i dell 'erosione di sponda provocata dalle acque di T. Talvera, 16 maggio 1985 (glnlile concwione ANSA). - DaHlage rem llingjroHl a flrea'" erofion , Sarentina Vallry ( Holzano), May /6, /985. alta del paese. Nella provincia si registrano anche altri tezza di circa 14 m proprio in corrispondenza dell'a­ tipi di dissesto (fig. 3 1) U Dllle: Pas'lualin, interroga­ bitato di Stava, situato sulla sinistra dell'incisione zione parlamentare n. 4- 10983 del 24.9.1 985). valli va, devastandolo completamente. Procedendo verso valle, il colamento asporta tutti 'Juegli edifici di /91l1glio / 985. - Tragedia lungo il Rio Stava fino Tesero situati in fila continua sulla sponda destra del allo sbocco sul T. Avisio (Val di Fiemme) in territorio Rio Stava, per i esaurirsi nella zona di confluenza comunale di Tesero, tra Cavalese e Predazzo, provincia con il T. Avisio. determinandovi uno sbarramento di Trento; 269 vittime (fi gg. 32-35). con formazione di un piccolo invas o. Cedono in località Pozzole le arginature in terra, La colata di fango, il cui volume verrà stimato in sabbiose, di due bacini di decantazione per lo scarico 230-240 mila mc (di cui 40-50 mila mc forniti dai dei materiali sterili, fan gosi, provenienti dalla miniera processi erosivi lungo la valle e dal disfacimento di di fluorite di Prestavel, posta a monte della fra zione edifici e sradicamento di alberi ), percorre in totale una di Stava. distanza d i 4,2 km coin volgendo un'area di circa 435 Una ventina di mi nuti dopo il tocco di mezzogiorno mila m'l. 11 tutto, sulla base dei dati di un sismogramma la massa fangosa, accompagnata da un fone boato, reg istrato a Cavalese, in circa 7 minuti a partire dalle ore sfonda l'arg ine del bacino superiore riversandosi su 12,24 (rottura degli arg ini del bacino inferiore), pertanto quello inferiore il cui argine cede immediatamente. La con una velocità media di circa 600 m al minuto. colata di fango precipita lungo la valle del Rio Stava Oltre alle 269 vittime, il bi lancio complessivo è di e. per effetto di pulsazioni per i continui apponi di 56 edifici e 6 capannoni industriali e/o commerciali materiale e dei numerosi adattamenti di traiettoria completamente distrutti; 8 ponti da demolire; 9 edifici dovuti alle forme dell'asse vallivo. raggi unge un'al- g ravemente danneggiati. 80 V. CATENACCI

Fig. 32. - Frana della Val di Stava, comune di Tesero in provincia di T rento, 19 luglio 1985. I bacini di decantazione di Prestavel fotografati qualche anno p ri ma del disastro, presumibilmentc nel 1982 ({olografia Ed. Pllblilux, Trrnto). - Duanfo/ion basini pbologrnpbed some)'ea rs btjore (prohably in /982) oj landi/ide diJiJJ/er, Slm'a Vo/lq "fa r T esero ( Trento), July /9, 1985.

L'evento suscita emozioni e po lemiche. Un quoti­ ne, non ri entrando tra le opere classificabili co me diano cosÌ titola un articolo del pres idente dell ' Acca­ dighe, ri cadono sotto la competanza territo ri ale della demia dei Lincei: «Ministri, i colpevoli sono tutti tra Provincia Autonoma di Trento. La magistratura d i vo i» (La Repubblica, 24.7.1985). Un peri odico pub­ Trento apre un'inchiesta per omicidio colposo plurimo blica un articolo dal titolo « Silenzio, si paga» (L'E­ e inondazione colposa; un'altra viene avviata dall a spresso, 27.10. 1985). T itolare dell a concess ione per Presidenza del Consigli o dei Ministri ; un'altra ancora la colti vazione dell a flu ori te di Prestavel ris ulta essere, viene avviata dall' Assemblea legislati va provinciale. fi n dal 1941 , la Società Montecatini, che reali zza il Dei 63 iniziali avvisati di rea to, 32 vengono prosci o lti bacino di decantazione (inferiore) nel 1961 , e il bacino e 3 posti a piede libero. superiore negli anni 1970- 197 1. Nel 1976 la conces­ Le conclusioni dell a commissione istituita dall a sione passa all a Società Fluormine, e nel 1980 all a Presidenza del Consigli o vengono rese pubbliche il 15 Società Prealpi i\1inerari a. G li impianti di decantazio- lugli o 1986. Esse evidenziano che g li arg ini dei bacini II, DISSESTO GEOLOG ICO E GEOt\MBIENT /\ I.E IN ITALIA TR ENTINO-ALT O ADIGE 81

imminente coll asso; mancava pure ogni possibilità di ispezionare periodicamente i filtri di vall e. Ne i gesrori dell'impianro si sono messi in allarme, nei pochi mesi precedenti il crollo, allorchè si sono ve rificati sifona­ menti nel lato destro dell 'argin e superiore e rotture dell e condotte di scarico sia della diga superiore che di guella inferi ore. l n conclusione, afferma la com­ mi ssione, « l'impianro è croll aro essenzialmente perché progettato, costruito, gesti ro in modo da non offrire guei marg ini di sicurezza che la società civi le si attende da opere che possono mettere a repentaglio l'esistenza di intere comunità umane)).

Fig.33. rrana della Val di Stava, comune di Tesero in provincia di Tremo, 19 luglio 1985. l bacini di decant azione fotografali (lu alche ora dopo la tragedia (fotografia AerOIl. Md). Dualllalioll bllSiI/J pbolographl'dle lll hours after Ibe /andslide disasler, .r'tl/'ll [;allry lIear T rsero ( Trel/lo ) , l"!.>' /9, /985. erano in condizioni-limi te d i srabil irà , ovvero privi di guei margini di si curezza sui guaIi si basa l'affidabilità srarica di gualsias i opera di in gegneria civi le, ne erano soggetti a sisremi di contro ll o e moniroraggio che potessero porre in luce segni premonirori di un Fig. 35. Frana della Va l di Stava, comune di Tesero in provi ncia di Trento, 19 lug lio 1985. Zona a monte di Stava. Nonostante l'ampiezza della valle, l'altezza della colata sembra essere scac a ragguardevole a giudicare dai segni di scortecciatura dell'al­ bero. L'evento ha provocato la morte di 269 persone lfolograjia CNR-/RP/ Torino). - In spite of lbe ulidtness oj tbe vallry Ihl' barking in Ibe Iree indicalu a considerable dePlh oj Ihe jlow; 269 ptople have died. J /at'(/ Vallry Ileor Tesero ( T renlo), Jlf(y /9, /985.

Altrettanto severa la denuncia del coll egio dei periti nominato dall e Acli milanesi, costi tuitesi parte civile per le 44 vittime dell'Albergo Miramonti e per COnto d i 200 fa migli e. Vi si afferma, tra l'altro, che il tipo di diga fu scelto solo in base a criteri di risparmio, con "aggravante di una scarsissima conoscenza idro­ Fig. 34. Frana della Va l di Stava, comune di Tesero in provincia geologica. di T rento, 19 luglio 1985. Veduta dei resti dc! bacino superiore A un anno dalla sciagura, l'Associazione sin istrati (fotografia Corriere della Jera, luglio / 985). VieUI ol'he "pper basill afler Ihe slidillg, SltI/'a Vallry Va l di Stava, d'intesa con le Acl i milanesi, promuove llear Tesero ( Trel/lo) , Jlf(y /9, /985. la pubblicazione, su vari quotidiani e periodici, 82 V. CATENACCI dell'elenco completo delle 269 vittime, «perché la formazione di un invaso che si estende fino all e prime superficialità, I ~ noncuranza, l'a pprossima zione, l'in ­ case di Sacco l dissesti nel bacino del T. A urina sono curia , il cinismo, l'interesse, non debbano più prevalere particolarmente accentuati nell'area circostante Lutago sulla cura per l'uomo, la sacralità dell a vita umana, la di Va ll e Auri na, a seguito delle piene dei rii Bianco, coscienza dell e personali responsa bi lità )). Nero e Rosso. Lungo la valle del Rio Bianco si La conclusione dell'iter g iudiziario avverrà il 14 verificano all agamenti presso l'abitato di Riobi anco di dicembre 1989; degli Il imputati residui 4 verranno Vall e Aurina, e - per impedimento al deflusso dovuto assolti e ad altri 7 le pene già inflitte sa ranno ulterior­ alla totale ostruzione del ponte dell a SS. n. 621 - mente ri dotte. Un giudizio che «assolve, riduce, al.lu vionamenti e allagamenti nell'abitato di Lurago, condona)); questa sarà la considerazione riportata in dove ri sultano danneggiati numerosi edifici. q ua si tutti gli organi di stampa (follti : L. 21.1 1.1 985, Numerosi i dissesti franosi con concentrazioni n. 662; Relazione de ll a commissione tecnico-ammini­ piuttosto elevate nell; Val di Fleres di Brennero (26 strativa di inchiesta sul disastro verificatosi nel comune frane per kmg presso l'abitato omonimo) e a Lappago di Tesero località Stava, nominata con DPCM. nell a Vall e Selva dei Molini. Sono in g ran parte frane 24.1. 1985; La Tragedi.a di Tesero, 19 lu gli o 1985, ed. di colamento per fluidificazione dei suoli , e si mani­ Pu~1i1ux~ Trento; vari quotidiani e periodici). festano in izialmente come uno scorrimento planare,' per poi evolvere in colata; producono danni limitati 6 agosto 1985. - Le precipitazioni, in iziatesi intorno in quanto verificatesi in aree scarsamente antropizzate alle ore 21,30 del giorno 5 (e terminate verso le ore o ai marg ini dci nuclei abitati (fonte: Mortara e al., 15), si ,ca!atferizzano per continuità e progressivo 1986). a~riIe n tO deWintensità su ·una superficie di circa 500 26 agosto 1985. - In Alto Adige un torrente in kmq, cri}n .concentrazione massima nell 'area compresa piena interrompe la ferrovia del Brennero (fonte: Il ta la Vai Passiria e la Va l di Vizze in provincia di Tirreno, 29.8. 1985). Bolzano. 16 gel/I/aio 1986. - In Val di Cembria, provincia d i Si formano o nde di piena che a Vipiteno portano Trento, una frana di circa 200-300 mila . mc si stacca il F. lsarco a raggiungere il li vell o a 2.70 m (a soli 5 dalla discarica di una cava di porfido in territorio cm dal massimo stori co) e il Rio Ridanna a 3,27 m comunale di Lona-Lases ostruendo parzialmente l'a l­ (il massimo storico m). Il raggiungimento di è 3,50 veo del T. Avisio, fortunosamente in secca. Sradicati tali li velli idrometrici provoca tracimazioni tra le quali numerosi alberi; non si lamentano vittime. II problema particolarmente gra'vosa per l'estensione dell'area al­ della discarica aveva già interessato il consig li o comu­ lagata è quella del Ri o Ridonna che si verifica in località nale, commi ssariato per dieci mesi. Aperta un 'inchiesta Thumburg a sud di Vipiteno. Esondazioni, all uvio­ dall a magistra tura di Trento (fonte: l'Unità, 17. 1.1986; namenti ed erosion.i si verificano lun go· tutto lo Il Giornale e La Stampa, 18 .1.1986). sviluppo del Rio Flores fino all a conflu enza con 5 febbraio 1986. - Faci li tata dal maltempo che l'l sa rco, provocando interruzio n.i all a viabilità. In Val imperversa da alcuni g iorni in tutto il settentrione Ridanna una infiltraz ione nell'argin e in pietrame, in (piogge, nevi e mareggiate), una frana per croll o di sponda destra del rio omonimo a monte di Mareta di circa 2-3 mil a mc si stacca dalle pareti di Castel Corn edo Racinesi comporta il parziale allu vionamento del abbattendosi sulla SS. n. 241 della Val d'Ega in centro abitato. In Valle lsarco i dissesti maggio ri si provincia di Bolzano (fonti: La Stampa e Corriere della registrano lungo il tratto compreso tra Fortezza e Sera, 6.2. 1986). Mules. Nella tarda mattinata del giorn o 6 numerosi corsi d'acqua, in piena pressochè concomitante, pro­ 9 aprile /986. - Interrotta per frana la strada tra ducono sovrallu vionamenti soprattutto sulle conoidi Gomagoi e Solda di Fuori (Stelvio) in Va l Venosta, del Rio Bi anco e dell a Fossa di Tovaccio presso provincia di Bolzano (fonte : la Repubblica, 10.4.1986). Mezzaselva, e del Rio Sacco presso Sacco all'Jsarco; 6 gillgno /986. - Grossa frana di detriti e fango (o in queste località vengono ri spettivamente in terrotte trasporto di massa) si abbatte lungo la Valle dei Ronchi l'autostrada, la ferrov ia e la SS. n. 12 del Brennero. nella zona di Ala nel Trentino meridionaJe; la massa, J l fenomeno di trasporto di ma ssa torrentizio più deU'ordine di 7 mi la mc, invade la strada provinciale, imponente è quello del Ri o di Sacco, dove in 4 o re distru gge una ca naletta el ettrica, sfiora una casa colo­ la conoide alla confluenza con l'lsa rco viene ricoperta ni ca e sradica alberi per un centinaio di metri (fonte: da uno strato di detriti alto fino a 3 m e va lutabile in l'Unità, 7 .. 6. 1986). 30-40 mi la mc; superata la strada statale, la massa 23 gillgno 1986. - Durante un violento nubifragio detritica ostruisce l'al veo dell'lsa rco con temporanea in provincia di Bolzano, una grossa frana staccata si IL D ISSESTO GEOLOGICO E GEOM.IBIENTALE IN ITALI A VI ~ NETO 83 dalle pendici del massiccio del Roen ostruisce, in In provincia di TrentO il F. Sarca, in Val Rendena, territorio comunale di Termeno (i n destra del F. tracima I?resso Caderzone costringendo all'evacuazio­ Adige), l'alveo' dci Rio Inferno provocando u ~ in vaso. ne circa 200 persone (una ventina di abitazioni); La successiva rottura dello sbarramento franoso forma complessivamente ri sultano di ssestati una trentina di un 'onda di piena che intorno all e o re 23,30 provoca lo corsi d 'acqua, tra i quali i torrenti Cismon, Avisio, straripamento del corso d'acgua che misto a detriti e Arno, VermigHone, e i fiumi Sarca e Noce (foti/i : fa ngo in vade parzialmente l'abitato Iesionando l'alber­ DI'CM 27.7.1987 in GU 29 lu gli o, n. 175; DI'CM go Erica, e distruggendo un di stributore Chevron, 30.12.1987 in GU 5.1.89, n. 3; Ord.ze 12.2.1988 n. impianti spo rtivi, pali di energia el ettrica e autovetture .. 1362 / FPC, 1.2.1989 n. 1645/FPC e 1.2.1989 n. Allagata anche la cantina sociaJe e danneggiata la nota 1646/ FPC del ministro per il coordinamento della «strada del vino» tra Termeno e Caldaro. Ingenti danni protezione civile). anche ai vigneti (foll/i : La Stampa, 24.6. 1986; Il Giorno 25 agosto /987. - Dopo quasi un mese di SIccità 25.6. 1986). violenti temporali, accompagnati da trombe d'ari a, /7- /9 /lig/io /987. - 11 maltempo, che contempo­ colpiscono il Trentino e l'Alto Adige dopo essersI raneamente imperversa nella limitrofa Valtellina, col­ abbattuti in Lombardia (Valtellina). pisce numerosi territOri (tab. 12). In provincia di Trento il maltempo investe soprat­ tutto le vallate della zona occidentale, dalla Val Rendena all a Val di Rabbi, dalla vall ata di Pejo alla Tab. 12. - Territori comunali dci Trentino-A. Adige interessati Val di Sole e all a Val di Genova. In quest'ultima da dissesti idrogeologici, 17-19 luglio 1987. località un centinaio di turisti , isolati da frane che bloccano la strada di accesso alla valle, vengono provi ncia di Trento evacuati con elicotteri. Interrotta la linea ferroviari a Bondo, Breguzzo, Caderzone, Peio, Pellizzano, Pinzolo, Rabbi, Strembo, Ve rmig lio, Vi ll a Rendena tra Trento e Malè. provincia di Bolzano In provincia di Bolzano è drammatica la situazione Bolzano, Bressanone Campo di Trens, Campo Tures, Castelbello­ soprattutto in Val Venosta e nelle vallate laterali. La Ciardes, Castelrono, Curon Venosta, Fortezza, Laces, Lagundo, Laion, Lasa, Luson, Marebbe, Martello, Merano, Moso in piena del F. Adige interrompe per lunghi tratti la SS. Passiria, Prato allo Stelvio, Predoi, Proves, Renon, Rifiano, Rio n. 38 c la ferrovia Merano-Malles alla periferia di di Pusteria, San Leonardo in Passi ria, S3 n Martino in Passi ria, Selva dci Molini, Senales, Sluderno, St el vio, Tires, Tirolo, Va lle Laces, provocando anche la morte d i un uomo che Aurina, Va l di Vizze, Vandoies, Vipiteno annega nel fiume. Gravi danni in Va l Martello dove il T . Plima rompe g li arg ini isolando centri abitati; evacuati anche in questa zona, con elicotteri, numerosi In provincia di Bolza no franamenti e all agamenti turisti. Frane con interruzioni di strade si registrano provocano l'interruzione della SS. Il. 38 tra Prato anche in Val Passi ria e Val Senales, nonchè in alta Stelvio e Trafoi, della SS. n. 44 presso S. Martino in Valle Aurina, dove restano isolati i comuni a mOnte Passiria e presso Casatcla, della SS. n. 44 bis in più punti, di Campo Tures tra i quali Predo i (fon/e: la Repubblica, della SS. n. 508 presso Vipiteno, della strada provincia­ 26.8. 1987). le n. 49 presso Curon Venosta. Ri sulta interrotta anche 30 /lig/io 1987. Una frana interessa la SS n. 38 la ferrovia Bolzano-Merano in località Ponte Adige. In per il passo dell o Stelvio nel tratto tra Gomogoi e Val Venosta si verificano allagamenti a Oris, frazione Trafo i, in provincia di Bolzano (fon/e : Dipartimento del comune di Lasa, su circa IO ha, mentre in Valle Protezione Civile, Roma). Isarco è la piana di Vipiteno ad essere in g ran parte sommersa. Altri allagamenti si registrano nella valle 26 ol/obre /987. - ella valle del F. Avisio, in dell' Adige tra Merano e Bolzano, in particolare in provin cia di Trento una trentina di famiglie (circa 100 territoriodi Terlano (località Settequerce) dove il fiume persone) sono costrette a sgomberare le proprie case rompe l'arg ine sinisto. Il F. Passi ri a straripa provocan­ in localita Teato, comune di Segonzano, per il pericolo do l'isolamento dei comuni di S. Leonardo, S. Marino e di una frana dell'ordine di 2 mila mc che in combe Moso in Passiria. Complessivamente vengol1o dissesta ­ sull'abitato (fOflle: l'Unità, 27.10. 1987). ti 7 bacini torrentizi e 26 strade provinciali, abbattuti 3 3-4 /lig/io /989. - Piogge continue in provincia di ponti ( I a Val di Fosse, 2 a Mazia), e danneggiate Trento, particolarmente intense nel bacino idrog rafico infrastrutture di 24 territori comunali; vengono eva­ dcll'Avisio; alla diga di Stramentizzo il rorrente fa cuate 80 persone, di cui 20 da Mezza Selva nel comune registrare una portata di 287 mc/s ec contro i 15 della di Fortezza, le altre dai comuni di Raci nes, Val di Vi zze no rma. Nell'alta Val di Fassa disal vea il Ri o Doleda, (località Prati) e S. Leonardo in Passiria. ostruito da massi e tronchi d'albero, in territorio 84 V. CATENACCI comunale di , località Penia; il materiale allu­ 1.6. CRONISTORIE VENETE vionale ostruisce la strada che conduce al Passo della Fedaia, demolisce il ponte che unisce la chiesa al resto dell'abitato e sfiora alcune abitazioni. A Canazei le 1948. - «A lluvioni» in provincia di Rovigo. Lo acque del T. Avisio allagano una discoteca. Più a vall e, Stato riparerà d'ufficio edifici nei comuni di Loreo, a Predazzo, il T. Travignolo, in piena, provoca Donata, Contarina e Taglio di Po(fonte: DM 20.9.1952 l'allagamento di un padiglione della scuola alpina della In CU 11.2. 1953, n. 34). guardia di finanza. Nell a valle dell' Adige, tra Rovereto e Ala, la rottura di una canaletta provocata dalla 14-19 novembre 1951. - All uvioni nel Polesine (fig. pressione dell'acqua fl uente determina l'allagamento 36). Dopo un ottobre caratterizzato da precipitazioni di circa 2 ha di terreno a ridasso della fabbrica Molveno superiori alla norma, tra 1'8 e il 12 novembre cade Cornetti. Produzioni agricole vengono danneggiate una guantità di pioggia che no rmalmente precipita in nei territori comunali di Bosentino, Civezzano, Levico un semestre. A Forno e Ornavasso si registrano valori Terme, Pergine Valsugana (fotlti: l'Adige, 5.7. 1979; massimi giornalieri, ri spettivamente, di mm 334 e 276. DM 22. 12.1989 n. 2259 in CU 22.l.l990, n. 17). Il giorno 14 la portara dci Po a Pontelagoscuro 9 luglio 1989. - In provincia di Trento un violento raggiunge i 12 mila mc/sec contro una portata media nubifragio interessa di nuovo l'alta Val di Fassa. ln di 1540 mc/sec; l'altezza idrometrica massima raggiun­ territorio comunale di Mazzin disalvea il Rio Donà ge m 4,80 contro la massima di 3,47 registrata nell a che alluviona i piani bassi di numerose case della piena del 24 novembre 1926. L'argine sinistro comin­ frazione Campestrin, i cui abitanti vengono evacuati cia a cedere tra il 14 e il 15 novembre; le rotte più e alloggiati a :Mazzin. Restano distrutte o danneggiate catastrofiche si verificano a Occhiobello, Malcantone 4 autovetture parcheggiate senza persone a bordo; e Paviole; un flusso idrico di circa 5 mila mc/sec si anche la 55. n. 48 delle Dolomiti viene invasa da fango ri versa nel Po lesine il cui territorio è in gran parte e detriti. Nell a stessa zona 2 persone facenti parte di situato a guote inferiori al livello del mare. 11 giorno un gruppo di escursionisti, di ritorno da Rifugio 18 l'abitato di Rovigo, centro organizzativo dei Gardeccia, vengono travolte e uccise da ll e acque del soccorsi, viene allagato; il giorno successivo la stessa Rio Udai in piena. sorte tocca alle cittadine di Adria e Loreo e, in provincia di Venezia, di Cavarzere. Ingentissimi i ] 0 provincia di Bolzano, presso Campo Tures (Valle danni; ,'area all agata, tra l'altro, forniva annualmente Aulina), muore una persona che sbanda con la propria 1.200.000 CJ di grano e 280 mila CJ di granturco. auto, a callsa della pioggia, precipitando nel Rio Riva l morti assommano a un centinaio, di cui 84 deceduti in piena UOllli: Dipartimento Protezione Civ il e, Roma; per ribaltamento di un automezzo carico di sfollati la Repubblica, 11.7.1989; JI Giorno, I 1.7.1989). (in gran parte donne, anziani e bambini) provocato /I lug/io 1989. - Presso Bolzano la piena del Rio dalle acgue di inondazione a Frassinelle Polesine, Pago provoca l'allagamento di circa 7 ha di terreno. e 3 bambini annegati a Occhiobello per capovol­ Sempre in provincia di Bolzano, in alta Valle Aurina, gimento di un barcone (tab. 13). muore un operaio (impegnato nella costruzione di una strada) nei pressi di Predoi, colpito da massi crollati da una parere rocciosa (fonte: Ansa, 11. 7.1989). 16 giugno 1990. - In provincia di Bolzano si verifica Tab. 13. - Alluvione del Polesinc vencto, novembre 1951. un movimento fra noso in Valle Aurina che coinvolge l'unica strada che da Brunico si spinge ai piedi della Area sommersa (ha) 98.000 Comuni sommersi 38 Vetta d'Italia. Il fra namento, ubicato tra g li abitati di Ponti abbattuti 52 S. Pietroe Predoi, provoca la morte di un automobilista Abitazioni distrune cIrca 900 in transito, e ostruisce pericolosamente l'adiacente Abitazioni danneggiate circa 300 alveo del T. Aurino (fonte: Corriere della Sera, Fabbricati rurali crollati 2.260 17.6.1990). Fabbricati rurali Icsionati 6.830 Coltivazioni in atto distrutte (ha) 55.000 25 1l0fJelllbre 1990. - In provincia di Bolzano, in Suoli agrari insabbiati (ha) 21.000 concomitanza del maltempo caratterizzato da piogge Area soggetta a erosione localizzata (ha) 500 intense, la SS. n. 12 del Brennero e la linea ferroviaria Capi di bestiame persi circa 13.000 Scorte agricole distrutte (fieno e fo raggi) (g) 1.000.000 vengono bloccate a causa di enormi massi e detriti Senzatetto ci rca 170.000 franati lungo il versante all'altezza di Campodazzo l" lorti (8 7 in provincia di Rovigo) circa 100 (fonle : l'Unirà, 28.11.1990).