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LO STRALUNATO PETRI…...BUONI 90, LINA WERTMULLER!

Di , regista stralunato e spesso geniale, primo grande amore di una delle più brave attrici italiane, GIULIANA DE SIO, va ricordato tra i suoi film più dimenticati, IL MAESTRO DI VIGEVANO, dove un insegnante elementare onesto, e senza grandi ambizioni,, si ritrova a combattere con la moglie, che prima vuole lavorare in fabbrica, quindi mettere su una sua attività privata, colpita sulla via di DAMASCO dalla frenesia del denaro e del successo durante il boom economico. Saranno guai. Quindi, tra le figure più schiave del lavoro e del miracolo economico, c'è il crumiro Gian Maria VOLONTE' in LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO, stacanovista alla catena di montaggio, che si distruggerà una mano in mezzo ad una delle macchine,non potendo più portare avanti il suo sogno alienante. Grandioso cameo di , nel ruolo di un operaio impazzito e finito in manicomio, a causa del lavoro obbediente in fabbrica. Ne LA DECIMA VITTIMA, Petri ci racconta di una società trasformata in un animalesco torneo vivente di caccia, e di un essere umano ormai in decadimento totale, tramutatosi in preda o in cacciatore, pellicola impreziosita dall'interpretazione di MASTROIANNI. Un vero e proprio grido di allarme verso la società capitalista del benessere e del sogno americano, in cui ogni essere umano è destinato ad essere visto e considerato niente più che un oggetto,come oggi, realmente è. Quindi a livello più squisitamente politico e militante, INDAGINE SU UNCITTADINO AL DI LA' DI OGNI SOSPETTO, un film caustico, provocatorio e ferocissimo contro la giustizia che non funziona, e i comportamenti spesso violenti delle forze dell'ordine; qui, il suo attore feticcio, GIAN MARIA VOLONTE', interpreta un dirigente della polizia che commette volontariamente un omicidio, per dimostrare, che sebbene egli venga scoperto, tutti i colleghi e le forze dell'ordine nascondono il suo delitto e lo proteggono. Protagonista femminile un'indimenticabile FLORINDA BOLKAN- Sempre a livello politico, e sempre con VOLONTE', che dopo “L'armata Brancaleone di MONICELLI”, decise di darsi solo al cinema di impegno e battaglia militante, e regalò pellicole e interpretazioni memorabili e uniche, dimostrando, al di là delle opinioni politiche, di essere uno degli attori più bravi del mondo, PETRI ci regala TODO MODO, sulla ridicola e grottesca impostazione della società, da parte della democrazia cristiana di ALDO MORO. Personaggio che VOLONTE' interpreterà nuovamente, ma in maniera meno grottesca,ne “Il caso Moro, di GIUSEPPE FERRARA”, racconto del processo delle brigate rosse allo statista, durante i 55 giorni del suo rapimento.

Poi in PETRI,ci sono gli eroi borghesi, destinati alla sconfitta, anche tragica. Ne I GIORNI CONTATI, un SALVO RANDONE, ormai vicino alla pensione, si rende conto, di tutti gli anni e la vita buttata via, seguendo le grottesche regole sociali e il lavoro. Tenta così, vanamente di riprenderseli. E ancora VOLONTE', in A CIASCUNO IL SUO, dove impersona un siciliano pulito e controcorrente, che scoperte cose troppo scomode su alcuni suoi conoscenti, rivelatisi mafiosi, tra cui un memorabile ,verrà fatto saltare in aria.

BUONI 90, LINA!! Se l'impegno civile e politico in PETRI, ha in sè la convinzione sincera che gli uomini, non sono tutti uguali, ma esistono persone migliori che possono anche salvare il mondo, altro discorso accade per la fresca novantenne, LINA WERTMULLER , regista ironica, sarcastica, e in alcuni casi parossistica come MONICELLI,che affronta le tematiche sociali e politiche in tutt'altro modo, e con uno stile del tutto diverso - Dopo l'esordio nel 1963 con I BASILISCHI, una specie di VITELLONI del Sud, che racconta di un gruppo di giovani perditempo di un piccolo borgo, che parlano a bar, mentre quelli che tentano di far qualcosa, vengono immobilizzati dalla classe dirigente contadina del paese,la regista tedesco napoletana si dà al simpatico disimpegno con RITA PAVONE , che dirige, prima in televisione nell'epocale GIORNALINO DI GIAMBURRASCA, quindi al cinema in due musicarelli, genere che all'epoca andava fortissimo a partire dalle serie storiche e super ripetute dalla televisione, con GIANNI MORANDI e LAURA EFRIKIAN e AL BANO e ROMINA, dove entrambe le coppie si conobbero e si innamorarono sul set di quei film spensierati . Quindi la regista passa a narrare in maniera piuttosto convincente, il disorientamento fisico e morale dell'immigrato del Sud, venuto al Nord a cercare lavoro, prima nel cult MIMI' METALLURGICO, con i suoi due attori feticcio per eccellenza, GIANCARLO GIANNINI e l'indimenticabile ,e successivamente nell'amarissimo TUTTO A POSTO, NIENTE IN ORDINE,con Luigi Diberti e la bella LINA POLITO.

Arrivano poi le storie tragicomiche,anch'esse amarissime, con la miracolosa sopravvivenza alla guerra di un napoletano piccolo piccolo in PASQUALINO SETTEBELLEZZE, e il desiderio da parte di un campagnolo emiliano rifugiatosi in una casa di tolleranza, di uccidere Mussolini, durante il periodo della sua dittatura, in FILM D'AMORE E D'ANARCHIA, che vede in entrambi, protagonista l'amatissimo GIANNINI. In FILM D'AMORE E D'ANARCHIA, si segnala altresì la bella interpretazione nel ruolo di un classico sostenitore fascista e squadrista dell'epoca, dal linguaggio ridicolo e grottesco, di .

Ma il film che più di tutti darà notorietà alla WERTMULLER è TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL'AZZURRO MARE D'AGOSTO,storia che racconta la vicenda di un rapporto sessuale amoroso tra un cameriere siciliano e proletario dal linguaggio colorito, sempre GIANNINI, e una ricca signora, industriale milanese dal comportamento snob, e dalla erre moscia, che richiama chiaramente l'industriale alla GIANNI AGNELLI, sempre la MELATO.A causa di un danno sulla barca dove i due viaggiano, si ritroveranno soli in un isola deserta. Qui il proletario farà pagare tutte le colpe alla padrona, fino a quando non scatterà tra i due una passione violenta,prima fisica, poi amorosa, che solo in quell'isola può però avvenire. Storia e meccanismo che la WERTMULLER, ripresenterà più volte ancora, condita da altre salse, ma fondamentalmente, facendone una serie di fotocopie, come per esempio in NOTTE CON PROFILO GRECO, con la MELATO e PLACIDO al posto di GIANNINI-

Ma la WERTMULLER, ha un merito sociale enorme: quello di essere stata uno dei primi personaggi italiani di cinema ad aver parlato di AIDS, in un interessantissimo film, IN UNA NOTTE DI CHIARO DI LUNA, con la presenza del grandissimo RUTGER HAUER, nella storia di un giornalista, che durante un'inchiesta si finge sieropositivo per studiare le reazioni della gente. Casualmente scopre che un conoscente realmente sieropositivo, ha avuto rapporti (già infetto) con una donna con cui successivamente è stato lui stesso. Contemporaneamente la donna di cui è innamorato pensa di essere incinta di lui. Inizia così una affannosa ricerca della verità, fra rabbia e disperazione. Tra le interpreti femminili, Nastassja Kinsky e la mitica Dominique Sanda-

Tra gli ultimi film, interessante IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO, tratto dal best seller commercializzatissimo dello scomparso maestro DELL'ORTA, con un buon , in un ruolo insolito.

La cineasta ,molto comica in alcuni momenti, molto tragica in altri, molto tragicomica insieme, racconta soprattutto LA SPIETATA LOTTA DELL'UOMO, PER RESTARE SE STESSO CON DIGNITÀ, O SCONFIGGENDO I PROPRI NEMICI,IN UNA SOCIETÀ ANNICHILENTE,QUASI SEMPRE, PURTROPPO TESA A FALLIRE. Due punti di vista, quindi diversi per PETRI e la WERTMULLER, ma CERTAMENTE TUTTI E DUE, SIA NELLE OPERE PIU' RIUSCITE, CHE IN QUELLE MENO, HANNO SEMPRE DIPINTO TUTTO IL GROTTESCO DELL'UOMO E DEL MONDO-