CINEMA D'autore Per Tutti
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Centro Audiovisivi Rassegne tematiche Bolzano di film d’autore 05 CINEMA d’AUTORE PER TUTTI Le Proposte | Le Novità | Le Ricorrenze Ogni mese il Centro Audiovisivi di Bolzano mette a disposizione questa brochure contenente le Proposte, le Novità e le Ricorrenze. Le Proposte Un’occasione per conoscere e imparare ad amare il grande cinema. Ogni mese viene proposto un tema diverso per suggerire attraverso la cinematografia d’autore spunti di riflessione e valorizzare il patrimonio della mediateca del Centro Audiovisivi di Bolzano. Le Novità La raccolta cinematografica è in costante crescita e comprende film a partire dalle origini della storia del cinema fino a oggi. Ogni mese si arricchisce di ulteriori 30 film di qualità che vengono messi a disposizione di tutti i cittadini interessati. Le Ricorrenze La ricorrenza della data di nascita di alcuni dei più famosi attori, attrici e registi della storia del cinema è occasione per ricordare ogni mese i capolavori che loro hanno realizzato. Invito tutti a rivedere, scoprire e riscoprire le loro opere nella mediateca. Buona visione! Christian Tommasini Vicepresidente della Provincia Assessore alla cultura italiana ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ LE proposte Il lavoro nel cinema. Ieri e oggi CHARLOT APPRENDISTa USA, 1915 Regia Comico, 31’, b/n, muto Charlie Chaplin Attori Charlie Chaplin, Charles Insley, Edna Purviance, Billy Armstrong Charlot e il suo tirannico capo raggiungono la casa che devono tappezzare e trovano il proprietario e la moglie in subbuglio. In effetti, la cucina si è incendiata, allora Charlot si offre di ripararla. Ne succedono di tutti i colori. Charlie Chaplin ha saputo come pochi fare breccia nei cuori con la sua romantica malin- conia, addirittura sollevare con pungente ironia temi sociali, quali le difficoltà della classe lavoratrice e del popolo di emanciparsi da una situazione d’inferiorità e sfruttamento. A ME LA LIBERTÀ Fr, 1931 Regia Commedia, 104’, b/n, sonoro René Clair Attori Raymond Cordy, Henri Marchand, Paul Ollivier, Rolla France, André Michaud In carcere Emile si sacrifica per l’amico Louis, aiutandolo a fuggire. Tempo dopo si ritrovano, il primo operaio e il secondo padrone, ma in difficoltà, nella stessa fabbrica che sta per essere automatizzata. Partono insieme a fare i vagabondi, liberi. Considerato un classico degli anni ‘30, celebre è la breve sequenza della catena di montaggio che ispirò Charlie Chaplin in Tempi moderni (1936). La produttrice Tobis, controllata dai nazisti, fece causa alla United Artists per plagio, ma René Clair si dissociò. IL FERROVIERE It, 1955 Regia Drammatico, 120’, b/n, sonoro Pietro Germi Attori Pietro Germi, Luisa Della Noce, Saro Urzì, Edoardo Nevola, Sylva Koscina Macchinista delle ferrovie che ama, un po’ troppo, il buon vino, entra in una grave crisi professionale e familiare ma la supera con l’aiuto del figlioletto e dei compagni di lavoro. È il film cui Germi era affezio- nato e in cui si riconosceva, “fatto per gente all’antica... col risvolto dei pantaloni”. Sfugge alle trappole della retorica per la scrittura calda e avvolgente, concentrata sugli attori, per quel neorealismo intimi- stico che è la cifra stilistica migliore di Germi e che ne fa un narratore popolare ad alto livello. ROCCO E I SUOI FraTElli It-Fr, 1960 Regia Drammatico, 116’, b/n, sonoro Luchino Visconti Attori Alain Delon, Renato Salvatori, Katina Paxinou, Annie Girardot, Paolo Stoppa, Claudia Cardinale Una famiglia di contadini lucani si trasferisce a Milano negli anni del boom economico e si disgrega, nonostante gli innumerevoli sforzi della vecchia madre per tenerla unita. Nelle cadenze di un romanzo di ampio respiro narrativo con ambizioni tragiche e risvolti decadentistici, è il più generoso dei film di Luchino Visconti, quello in cui, con qualche schematismo, passioni antiche e problemi moderni sono condotti a unità. Ispirato ai racconti di Giovanni Testori raccolti ne Il ponte della Ghisolfa (1958). A me la libertà Film Still: Regia: René Clair MIMÌ METALLURGICO FERITO NELL’oNORE It, 1972 Regia Commedia, 121’, colore, sonoro Lina Wertmüller Attori Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Turi Ferro, Agostina Belli, Elena Fiore, Luigi Diberti L’operaio siciliano Carmelo Mardocheo perde il posto di lavoro perché rifiuta di dare il voto ad un mafioso. È costretto ad emigrare a Torino lasciando a casa la giovanissima moglie Rosalia. A Torino si innamora della giovane sottoproletaria Fiore che gli dà un figlio. La metamorfosi di Mimì da sottoccupa- to del Sud a operaio evoluto del Nord è apparente “e nella mobilità dell’aggettivo, apparente, l’autrice coglie tutto il potenziale comico e drammatico del personaggio” (Tullio Kezich). WALL STREET USA, 1987 Regia Drammatico, 124’, colore, sonoro Oliver Stone Attori Charlie Sheen, Martin Sheen, Michael Douglas, Daryl Hannah, Hal Halbrook, Terence Stamp, James Spader Fox, un agente di borsa desideroso di far carriera, ottiene il denaro di Gekko, potente finanziere, per speculazioni borsistiche. Resosi conto che Gekko si sta servendo di lui per loschi traffici, lo smaschera. Non è una critica del capitalismo in quanto tale, ma del capitalismo cattivo e dei suoi eccessi speculativi. A livello descrittivo ha, specialmente nella prima parte, grinta, forza, ritmo. Si sente che il regista parla di quel che conosce bene: il film è dedicato alla memoria del padre, agente di borsa. FULL MONty – SQUATTRINATI ORGANIZZATI GB, 1997 Regia Commedia, 91’, colore, sonoro Peter Cattaneo Attori Robert Carlyle, Tom Wilkinson, Mark Addy, Paul Barber, William Snape, Steve Huison, Hugo Speer A Sheffield cinque operai e un caporeparto, licenziati e senza lavoro, decidono di esibirsi in un numero di spogliarello integrale per un pubblico femminile. Ovvero come far ridere sulla disoccupazione. Altri temi complementari: l’umiliazione dell’ozio obbligato, la perdita del lavoro che si trasforma in perdita di identità e autostima e, inedito, la presa di coscienza del proprio corpo. Il tutto è raccontato con intelli- genza, leggerezza, rispetto e affetto e con un’ironia che fa da filtro all’inevitabile demagogia. PAUL, MICK E GLI ALTri GB-Germ-Sp, 2001 Regia Drammatico, 92’, colore, sonoro Ken Loach Attori Joe Duttine, Steve Huison, Tom Craig, Dean Andrews, Venn Tracey, Sean Glenn Sheffield, Yorkshire del Sud, 1995. Un vecchio deposito delle ferrovie britanniche è privatizzato. Una squadra di operai addetti alla manutenzione, che lavorano insieme da anni, è suddivisa tra diverse società. Varie le situazioni: cassa integrazione, flessibilità nei licenziamenti, lavoro precario, ferie non retribuite, incentivi salariali di produttività. Ken Loach racconta la fase conclusiva dello sfaldamento sociale operato dai governi conservatori e consolidato da quello del laburista Tony Blair. Paul, Mick e gli altri Film Still: Regia: Ken Loach I LUNEDÌ AL SOLE Sp-Fr-It, 2002 Regia Commedia, 113’, colore, sonoro Fernando León de Aranoa Attori Javier Bardem, Luis Tosar, José Angel Egido, Nieve De Medina, Enrique Villén, Celso Bugallo Come dice il titolo di perfida ironia, i lunedì al sole sono quelli di quattro operai dei cantieri navali di Vigo (Galizia), rimasti senza lavoro a causa della riconversione industriale. Chi si arrangia, chi si rode, chi si ribella, chi si umilia, chi soccombe, ma in tutti c’è il nocciolo di una dignità non soffocata. Il giovane regista madrileno mette a segno un colpo difficile: raccontare l’amarezza della disoccupazione con leg- gerezza, persino proterva e in toni agrodolci, lontano dalla retorica ma non dalla tenerezza. MI piacE LAVOrarE (MOBBING) It, 2004 Regia Drammatico, 83’, colore, sonoro Francesca Comencini Attori Nicoletta Braschi, Camille Dugay Comencini Segretaria in un’azienda romana, mite e sola, con padre in casa di riposo e figlia a carico, Anna è vittima di una manovra di mobbing verticale che la costringe a dimettersi. Raro esempio di film italiano in un am- biente di lavoro, è frutto di una ricerca sul campo e di un documentario per il sindacato CGIL di Roma. Apprezzabile a diversi livelli: i rapporti madre/figlia; l’attendibilità sociologica dell’ambientazione; la bravura tecnica della fotografia a spalla e del suono in presa diretta. CINDERELLA MAN – UNA raGIONE PER LOTTARE USA, 2005 Regia Drammatico, 144’, colore, sonoro Ron Howard Attori Russell Crowe, Renée Zellweger, Paul Giamatti, Craig Bierko, Paddy Considine, Bruce McGill, Ron Canada La Grande Depressione investe gli Usa con tutta la sua ferocia. Il pugile Jim Braddock si ritrova lontano dal ring a sperare in una risalita della china per la sua carriera, impegnato a mantenere la sua famiglia sbarcando il lunario con lavori saltuari. Tre i temi fondamentali:Jim Braddock come eroe nazionale, in- carnazione delle speranze di milioni di disoccupati nel New Deal; inno ai valori di una famiglia proletaria che non si arrende alla povertà; rievocazione dei modi in cui il popolo americano uscì dalla crisi. IL GranDE CAPO Dan-Sve, 2006 Regia Commedia, 99’, colore, sonoro Lars von Trier Attori Peter Gantzler, Jens Albinus, Fridrik Thor Fridriksson, Benedikt Erlingsson, Iben Hjejle, Henrik Prip Ravn vuol vendere la sua azienda di informatica, ma ha un problema: da quando l’ha costituita, si è in- ventato un falso capo irraggiungibile sul quale scaricare la responsabilità di decisioni impopolari. Poiché i futuri compratori islandesi insistono nel voler negoziare il trapasso col capo in persona, assolda per impersonarlo un attore che però gli rovina il piano. Lo spunto è ingegnoso e allude alla realtà, a una strategia padronale che ognuno di noi conosce. È un’opera nel segno della grande commedia. lunedì al sole Film Still: I Regia: Fernardo León de Aranoa GIORNI E NUVOLE It-Svizz, 2007 Regia Drammatico, 116’, colore, sonoro Silvio Soldini Attori Margherita Buy, Antonio Albanese, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Fabio Troiano, Carla Signoris Sposati da vent’anni, Michele e Elsa vivono a Genova nel benessere economico e affettivo, turbato solo dai rapporti tesi con la figlia Alice. Improvvisamente lui, imprenditore di brutto carattere, rimane senza lavoro. Aspetta due mesi a dirlo a Elsa per non rovinarle la festa per la laurea in storia dell’arte finalmente raggiunta.