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GIÙ IL CAPPELLO Nasce oggi Guido Reni pittore sublime ALBUM ci deliziò dal 1575 al 1642 MARTEDÌ 4. NOVEMBRE 2014

l contentino. Più che per farmi del teatro (è nel mito il suo Mercuzio nel Ro- contento, per contenermi. La sta- meo e Giulietta di Franco Zeffirelli), tra l’altro gione teatrale di Bellaria, quella che si volto cinematografico (ha lavorato per Marco attua al Teatro Astra, è la più snob del- Bellocchio, Liliana Cavani, , la Riviera. Mi piace? Ve lo dico dopo. Luigi Comencini, Pupi Avati, ne Il divo di Pao- Intanto vi dico che ci sono anche io. lo Sorrentino e nell’ultimo di Mario Martone, Sabato 10 gennaio 2015, nello stesso Il giovane favoloso) che non disdegna la fic- giorno in cui Giulio Cesare varca tion (attualmente è nel cast di Squadra anti- il Rubicone, io passo alla scena mafia), perfino riminese. Graziosi ha già letto con Rinuncio, ore 21,15. Sarà un il romanzo, quando gli telefono, stretto tra l’E- massacro. A firmare la stagione, Simone Bru- dipo in compagnia di Bassetti e Il ritorno a ca- scia, colto, dandy, efficace cavaliere delle feste. sa di Pinter, dice, in immensa generosità, yes. Che più di una volta ho pugnalato con la pen- Fuori scena. Cosa succederà sul palco? Che na. Vorrà darmi il contentino?, mi domando. un uomo, ai confini del tempo e del mondo, Mettermi la museruola, tenermi a bada con confida a una bolgia di morti il suo incontro un incarico. Non so. Sa bene che se pensa di straordinario con Benedetto XVI. Ne racconta farmi un favore, non riscuoterà mai il suo im- la vecchiaia, spergiura e obliqua, in un con- maginario debito. Ora vi racconto come è an- vento nel Nord Italia, fuori dal chiasso Vatica- data. no, dimenticato. Ne ricorda le parole, epi- Il retroscena. Fine maggio, aula magna del- grammatiche e assolute. Ne rammenta la de- l’Università di Padova, Monica Guerritore (che cadenza del corpo, privata e priva di nobiltà conoscerò qualche ora dopo, al cospetto di (a differenza di quella, televisiva, di Giovanni un pranzo trimalcionico), presidentessa di Paolo II). E di lì instaura una delirante inve- In un cartellone “piacione”, tra Giancarlo Giannini e , e Giorgio Pasotti, cosa ci azzecca? Nulla E qui sta la sperimentazione sublime

giuria del Premio Campiello, brandisce il mio stigazione nei gangli di Dio, nel tormento del libro, lo legge alla platea, ne annuncia la ca- tradimento, nella mania mistica. Succederà, ratura teatrale. Lo spinge verso la cinquina, comunque, qualcosa di diverso dal romanzo, ma i poteri forti, in letteratura, sono altri, più Rinuncio, appunto, stampato quest’anno da subdoli e meno sublimi: mi danno la meda- Guaraldi. Il mio sogno melodrammatico è glia di legno, il primo degli eliminati. La Guer- riuscire a tessere un monologo per ogni attore ritore però non demorde, anzi, rilancia: Da- che vorrà cimentarsi con quel testo faustiano vide, portiamo il libro sul Papa a teatro! Non e straparlante. Cosa succederà, comunque, è avverto distanza tra palco e realtà, tra atto e da vedere. Graziosi è intimorito dalle vertigini finzione, perciò la cosa mi gusta assai e mi teologiche. Ha ragione. Siamo nella pianura imbarazza un tanto. Detto fatto, la Guerritore del totalmente nuovo. Sarà fiasco e massiccio si lancia in idee sceniche clamorose e titani- massacro.Olè. che, bellissime. Intanto, s’insinua Simone La scenata. Di fatto il mio testo è quello più Bruscia, un mazzo di mesi fa, fin da subito, sperimentale e sinistro in una stagione sono- che opziona la cosa, qualsiasi cosa accada, ramente piaciona. Per carità, Bruscia è bravo, per la stagione che edifica a Bellaria. Ma tra un principino (ha smussato la mia incompe- le profezie drammaturgiche della Guerritore tenza tecnica con la presenza, fondamentale, e le finanze del teatro ci sono gli inferi della di Antonio Rinaldi), sa ricavare oro dai sassi. crisi. Stagione da grandi firme (Giancarlo Giannini, PAPA In scena. Tutto sfumato? Ovviamente no. La Luigi Lo Cascio, Giorgio Pasotti che legge la ricerca dell’attore, da maggio in qua, è labo- pazza della porta accanto, Alda Merini, che riosa perché sulla sua groppa, nella sua ugola impera ovunque, Stefano Accorsi), con molto si regge tutta la tiritera. Avanziamo diverse i- cinema e parecchio leggio. Il mio monologo, potesi, tutte un po’ fantasiose: Roberto Her- turbante e sinistro, con quel pubblico aristo- lizka, , Klaus Maria Brandauer. cratico poco azzecca. Ma il bello forse è que- VIP Poi la scelta cade su Paolo Graziosi, un titano sto. (D.B.) Esplode al teatro di Bellaria il romanzo Si parte con Simone Cristicchi fantateologico su Benedetto XVI Spettacolo assai contestato Una sfida faustiana dentro i cardini Osare. Questo sembra lo slogan della stagione bella- del cristianesimo. A interpretare il riese che parte il prossimo 15 novembre, ore 21,15, con uno spettacolo assai discusso. Si tratta di Ma- monologo, un titanico Paolo Graziosi gazzino 18, regia di Antonio Calenda, con Simone Cristicchi, il cantautore. Si parla dell’esodo degli ita- liani da Istria e Dalmazia, dopo la Seconda guerra.

CONTROCANTO INTERVISTA A SIMONE BRUSCIA. CHE DIFENDE LE SUE SCELTE CULTURALI Divino E ACCUSA I TEATRI CON I SOLITI SPETTACOLI E UNA SPRUZZATA DI PIRANDELLO Al di sopra del Papa, “Piacioni” sono i cartelloni degli altri resta La stagione di Bellaria come salto triplo. «Primo: la mato da Pier Vittorio Tondelli. Giannini, ovviamente, comunque la scena che incontra il cinema. Secondo: la scena che insaporirà l’evento con aneddoti legati al film, di cui coscienza incontra la poesia e la letteratura. Terzo: la scena era protagonista con , e narrando la sua di ciascuno, che s’interroga sulle arti». Stessi soldi, date raddop- ammirazione per Fellini». Inoltre, «Marco Mantovani piate, Simona Bruscia riesce nel miracolo alchemico eseguirà dal vivo la colonna sonora del film, riscritta che deve teatrale. Da vero plenopotenziario della scena bel- per l’occasione». Bruscia mi dà la stoccata («lavori essere lariese, visto che è a capo, insieme a Roberto Nac- come il tuo son felice siano in stagione, altrove sa- cari, anche del Bellaria Film Festival. «Per la prima rebbero confinati nel “fuori abbonamento”»), e obbedita volta, finalmente, predomina il cinema: con l’incon- quando lo accuso di essere piacione replica, «pia- prima di ogni tro tra Giovanni Veronesi e Sergio Rubini, il 16 gen- cione, semmai, sono le stagioni dove si vedono sem- naio, una lezione a mo’ di messa in scena». Ma so- pre i soliti spettacoli, due Pirandello e qualche altra cosa prattutto con un pallino di Bruscia, «La prima notte Shakespeare per gradire, piacione sono gli stadi gre- Benedetto XVI di quiete, che ha saputo raccontare la Riviera roma- miti con i soliti Biagio Antonacci. La stagione del- (papa “emerito”) gnola molto più dei film di ». L’even- l’Astra è un progetto culturale serio: che vi aderisca- to mistico è per il 21 novembre, con Giancarlo Gian- no dei grandi nomi è un punto d’onore». Giudicate nini, «che leggerà il soggetto originale scritto da Va- voi. I biglietti agli spettacoli costano tra i 12 e i 15 lerio Zurlini, un racconto mirabile, riscoperto e a- euro; info: www.teatroastrabim.it. (D.B.)