Giovedì 24 giugno 1982 ROMA-REGIONE l'Unità PAG. 13 Dopo la caduta dei capibanda degli anni 70, la mala romana Aveva mezzo chilo di droga è diventata «boccone» pregiato - Gli uomini nuovi vengono dal sud Arrestata Una mala senza testa per spaccio che rischia di essere colonizzata amica di dai nuovi clan Abbruciati in cerca di mercati Si chiama Daniela Mobili - Abbruciati sparò al vicepresidente del Banco Ambrosiano A Roma la mala è rima­ sta anticutoliano di ferro, mette piede a Roma. È una 1 sta senza la sua «testa». Per un banalissimo reato, Terra di tutti e di nessuno. presenza minacciosa e è stata arrestata Ieri mattina Ha abdicato al titolo di ca­ sfuggente. Arriva, parte, l'amica del boss della mala pitale del crimine almeno ritorna lunedì scorso 1* romana Danilo Abbruciati, da quando, verso la metà hanno arrestato a Milano, ucciso sei mesi fa da un vigi­ degli anni settanta, l più proprio nei giorni caldi del lantes. Daniela Mobili, 36 grossi capi sono finiti in caso Calvi. E proprio come anni, spacciava cocaina; la prigione o si sono massa­ il banchiere, anche lui ave­ polizia ne ha trovato mezzo crati a vicenda. Sono l gior­ va passato e ripassato la chilo a casa sua, un apparta­ ni Insanguinati delle faide frontiera con passaporto mento in via Gìanicolense tra l clan, tra 1 «nuclei stori­ falso: passaporto Identico a 161. Quando 11 ha visti arri­ ci» protagonisti di furibon­ quello trovato nelle tasche vare la donna ha cercato di de lotte per la conquista del di Calvi. Solo una coinci­ disfarsi della droga, ma gli mondo delle scommesse denza? agenti l'hanno vista e per­ clandestine, degli stupefa­ Chi indaga sui fatti di quisendo la casa hanno tro­ centi e delle bische. L'ucci­ 4 sangue più clamorosi, vato anche bilancini ed altri sione di Franco Gluseppec- assicura che la presenza oggetti d'uso nel. mestiere ci, «er negro», giustiziato a della a Roma è un dello spacciatore. È un pesce revolverate a Trastevere fatto non ancora determi­ che i poliziotti giudicano dai fratelli Proietti (a loro nante. Ma parla della pos­ «medio» nell'organizzazione volta eliminati successiva­ sibilità che la città venga La camorra dietro l'angolo del traffico e lo smercio degli mente ad uno ad uno dal usata come base logistica e stupefacenti, mentre di ben rivali) segnò una svolta nel come trampolino di lancio altra taglia era il suo amico. mondo della delinquenza. per tentare l'assalto a cen­ Danilo Abbruciati, fasci­ Sparatorie, omicidi, cada­ tri nevralgici del potere e sta, amico di Alibrandi, era veri di tutto rispetto. Sulla della finanza. La strada è un membro della «grande fa­ so durante l'attentato. Il suo piazza, a poco a poco, re­ ancora lunga. Roma è una piazza vuota. Fa golamiglia » della mala romana, nome è tornato alla ribalta stano In pochi. L'ultimo a quando i suoi capi erano quei in questi giorni proprio per cadere è Lallo lo Zoppo, Disegnare una mappa 5 di questa nuova malavi­ Berenguer e Bergamelli che quell'attentato e la polizia Laudovino De Sanctis l'ul­ tenevano saldamente in pu­ sta ora indagando su un suo timo del duri e l'ultimo ta, è un'impresa difficile. Sicuramente 1 più forti so­ gno la situazione criminale possibile legame con Carbo­ boss (Indigeno) della banda con tutte le sue ramifi­ ni, quel fiduciario del presi­ spietata del marsigliesi no i gregari di Zaza e Am- Si conquista a soldi, coca e sanguecazioni. Poi , quando la sicu­ dente del Banco, amico an­ (Berenguer e Bergamelll) maturo, affiliati alle fami­ rezza ebbe fine, con la fine che di un altro boss, questa che negli anni 70 erano sa- glie siciliane, se non altro dei suol grandi capi, Abbru­ volta mafioso, morto lo scor­ liti incontrastati al vertici per contrapporsi a Cutolo, Cinici e potenti, temuti e rispettati, ì capi della Nuova Fami­ essere, col passare degli anni, solido punto di riferimento per una ciati passò a qualcos'altro. E so novembre durante un ag­ della mala romana. I se­ che da anni va sostenendo La risalita dal glia un po' alla volta, alla chetichella si sono trasferiti a Roma. nuova e stabile organizzazione. Se così fosse — dicono gli esperti divenne — da gregario un guato: Domenico Balducci. questri Palomblnl e Cor­ che Napoli deve essere do­ Hanno scelto la città come base logistica, e la utilizzano come — sarebbe la guerra. Per fermarli, dicono, «non basterebbero po' ai margini — molto pro­ Tra Balducci e Abbruciati ci setti hanno tolto allo Zop­ minio dei napoletani e che Mezzogiorno «terreno d'appoggio». Per ora la loro presenza è quasi sotterra­ cento Dalla Chiesa». babilmente killer «stimato». passa quella gran differenza po (messosi in proprio) o- però ha legami con la verso il Nord nea. impalpabile, la si avverte appena. Confusi tra calabresi, • • * Tante piste di tanti omicidi che c'è tra un «signore» del gni possibilità di movi­ 'ndrangheta calabrese. Si sardi e siciliani che insieme costituiscono il nucleo più consisten­ In un rapporto stilato di recente dai carabinieri sulla malavita (Tabarani, lo spacciatore male ed un semplice — sep­ mento. Dal carcere non si muovono con discrezione dei grossi te della criminalità organizzata romana, gestiscono lontano da napoletana, i suoi esponenti, le loro faide e i bottini, si sottolinea ' Patella, Tamara Montebovi) pure temuto e potente — su­ dà per vinto, minaccia eva­ senza dare nell'occhio, ma Napoli e dallo strapotere invadente di Cutolo, gli interessi delle una data importante: quella del 23 novembre di due anni fa. In portarono a lui la polizia che balterno. Balducci veniva sioni, si accolla omicidi at­ alla luce del sole. Organiz­ boss della multinazionali del contrabbando e della droga. una notte di violenza all'interno del carcere di Poggioreale i non trovò però mai suffi­ dalla Sicilia, era nel clan In- zano convegni e incontri Investono sul •pulito», si tengono al riparo di attività più o killer della camorra diedero sfogo alle loro vendette. Il bilancio cienti prove per incastrarlo zerillo, contro di lui il que­ tribuiti alle Brigate Rosse. store Giuliano aveva spicca­ Ci tiene a non farsi portare nei più grandi alberghi e meno lecite e tra un viaggio e l'altro, soggiornano nei pied-à- fu di tre morti e 7 feriti. Accurato regista di tutta l'operazione una volta per tutte (anche se terre, di zone periferiche, scelte spesso sul litorale. Non escono che doveva ridisegnare l'intera mappa di alleanze e rivalità, fu fu arrestato svariate volte to un mandato di cattura. via 11 suo regno, ma da die­ discutono di spartizioni In Viveva in una villa lussuosa, tro le sbarre può fare ben mezzo a banchetti sontuo­ Quasi una fuga allo scoperto, preferiscono tenersi nell'ombra: ogni tanto le cro­ come sempre lui, Cutolo. E fu sempre in quella notte, terminato per reati minori). Alla fine lo il bagno di sangue, che «il professore», come lo chiamano, allestì presero davvero. viaggiava di continuo, gli «a- poco. si. L'ultimo è stato due an­ nache registrano il morto, il regolamento di conti. vanzavano» passaporti. ni fa, in un albergo dell' lontano dalle Per l'ultimo omicidio clamoroso, quello di Francesco Canale, un banchetto nella propria cella e consultando i capigruppo di Ad aprile di quest'anno Senza di lui le bande maggior spicco scelse i nuovi uomini da insediare nei territori Abbruciati attento alla vita Anche Abbruciati, però, Eur, affollato di turisti. È il il boss di Pomezia, una volta fedele alleato di Cutolo, sono finite lasciò alla sua morte una e- 2 che resistono sono po­ rispetto della forma e in­ vendette in galera tre persone. Tra queste c'è anche il suo killer, Antonio per il controllo delle attività più redditizie. Si decise così di del vicepresidente del Banco espropriare le zone di competenza dei clan già attivi nel settore Ambrosiano Rosone. Ma gli redità: 5 miliardi di cocaina che e deboli. Più che orga­ sieme l'arroganza di un po­ Cinque, che s'è fatto prendere dietro un'aiuola all'Eur. Ha con­ ed eroina che la polizia non nizzazioni, si mostrano co­ di Cutolo fessato di averlo ucciso, ma il perché probabilmente non lo dirà del contrabbando e degli stupefacenti. Anche ai «re» specializzati andò male, Rosone fu solo tere che non si sente mini­ nel traffico del tabacco, i fiduciari del boss in prigione comincia­ gli trovò in casa. me un coacervo inestrica­ mamente minacciato. mai. È più di un mese che sta al fresco, ma il carcere non gli farà ferito e lui venne invece ucci­ bile di manovalanza immi­ Quella notte cambiare idea. Questa è gente che la bocca la sa tenere ben no a battere cassa. La tangente richiesta era esorbitante: pare che 6 È una presenza che in­ la cifra si agguasse intorno ai cinquecento milioni. grata. In mezzo, un posto combe come una mi­ chiusa. Parlare, nel glossario della camorra, significa una cosa di rilievo sembrano occu­ naccia. Se prende piede, nel carcere sola: morire. Di fronte all'ultimatum, le «famiglie» si riunirono immediata­ parlo i fascisti, maestri del­ • • • mente per decidere il da fare, e far fronte alla crisi. E all'incon­ può rapidamente cambiare di Poggioreale tro (cui non potevano mancare i caporioni di Cosa Nostra) si le rapine In banca. 1 caratteri e 1 metodi della Certo, Napoli non è Roma e Roma non è Napoli. Polizia e Tutti quei delitti senza nome, Un vuoto di potere, pronunciarono tutti i big: Antonio Spavone, «'o malommo», An­ originaria criminalità ro­ quando i fedeli carabinieri non sembrano molto preoccupati. La convinzione tonio Bardellino, , , e la sorella 3quindi, destinato inevi­ mana, oggi più che mal di­ che qui, nel centro d'Italia, la piovra della camorra, non riuscirà ma la firma è sempre uguale tabilmente ad essere co­ di Cutolo, Rosetta, mediatrice e rappresentante degli interessi spersa e debole. I segni già gregari ad attecchire nasce da considerazioni sulle caratteristiche sociali del fratello. Le decisioni che ne seguirono portarono ad una perto. Il segnale viene dal si vedono: 1 primi a risenti­ e culturali della città, diverse, troppo diverse, da quelle campa­ sud con l'arrivo di espo­ inevitabile spaccatura nel fronte fino ad allora compatto. Molti, re della lenta ma costante abbassarono ne. E di queste caratteristiche invece la camorra ha bisogno, preoccupati per le terribili conseguenze, si sottomisero ai voleri nenti mafiosi, uomini della invasione sono i mercati quasi come l'aria che respira. Però c'è un rischio. È quello che del capo. Altri invece alzarono la testa. Si coalizzarono nella 'ndrangheta e camorristi. più importanti: droga, ra­ il pollice e l'holding del crimine, dagli interessi smisurati, non possa più Nuova Famiglia e abbassarono il pollice. Frank Coppola, tre dita, cket e sequestri. restringersi nei confini della Campania. A parecchi manager Fin qui per grandi linee le date e gli avvenimenti più impor­ già da un pezzo è a Pome- dichiararono consumati, incalliti mestieranti dell'imprenditoria, i nuovi boss tanti, della storia ufficiale della camorra. Adesso è iniziato il zia, e manovra 1 movimenti potrebbero cercare altri transiti per i mercati internazionali. Pagina a cura secondo capitolo. Quello dell'emigrazione al nord, specie a Ro­ delle cosche. Più tardi an­ la guerra Roma, che è già nodo e crocevia importante, potrebbe trovarsi ad ma. dei gruppi agguerriti dei camorristi ribelli che Michele Zaza, camorri­ di Valeria Parboni Tanti Un boss. Il suo regno è Napoli ma gli piace l'Europa e ha un debole per Roma spari -.. •sT* * r~,<- t"^ ftp' ^ - nel buio Zaza? Qui in città è come un pesce in acqua e poi Lo arrestarono Fanno scorso - Lui pagò la cauzione e da allora nessuno l'ha più visto fino all'altro giorno, quando è caduto nella trappola che gli ha teso la polizia a Milano - Ha 36 anni, fa l'imprenditore, il camorrista e il contrabbandiere - Sue specialità preferite: la droga e i sequestri di persona la fuga poletani» in teoria non doveva ponendosi a egiziani, siriani, Elegantissimo, girava per ta costantemente sotto con­ una lira di tasse. Per la legge è Odore di mafia, odore di camorra in tanti delitti romani Roma con una macchina blin­ trollo dalla polizia: ci vive un nullatenente. avere nulla a che fare. Adal­ turchi, calabresi, sudamerica­ berto Foglietta, boss di medio ni e siciliani. rimasti insoluti negli ultimi tempi. In alcuni casi è un odore data dotata di uno speciale ra­ altro Zaza, fratello di Michele, Se il capo se la passa liscia, che appena si avverte, in altri è acuto, penetrante ma non diotelefono e con un giubbotto ed è un comodo rifugio per tra un soggiorno obbligato e calibro della malavita cittadi­ C'è poi il racket dei taglieg­ na. Era il segnale di una possi­ giamenti, la micidiale piaga porta mai la polizia ad arresti clamorosi. Qualche pesciolino antiproiettile addosso. Quan­ tutti quelli che da tempo non qualche mese di galera, le cose casca nella rete ogni tanto, ma è ben poca roba: gli esecutori do lo arrestarono il 19 giugno incontrano più i favori di Cu­ non vanno poi così bene per i bile alleanza tra Nuova Fami­ dell'estorsione che colpisce du­ glia e i rappresentanti della ro tra i commercianti. Non sia­ dei. delitti, mentre i mandanti rimangono oscuri. dello scorso anno mentre usci­ tolo. E' facile pensare che pro­ suoi gregari. Ne bloccarono E il caso degli arresti seguiti all'omicìdio del boss della va da un ristorante dei Panali prio qui. nell'elegante residen­ quattordici nel settembre del- criminalità romana? Forse. E mo al livello di Napoli, ma il se è così cosa stavano prepa­ fenomeno non è affatto tra­ 'ndrangheta calabrese Francesco Canale, Don Ciccio, sei* seguito da un guardiaspalle, ce, vengano prese le decisioni l'&l. in una vdletta immersa scurabile. Proprietari di gran­ tantenne, falciato da una raffica di proiettili a Pomezia circa per poco non svenne davanti più importanti per la condu­ nel verde di una collina tra Co­ rando, quali disegni si appre­ stavano a mettere a punto? E di magazzini, negozi del cen­ un mese fa. Era amico di Cutolo. Esiliato dalla Calabria e agli agenti: li aveva scambiati zione di quel grande affare che lonna e Montecompatri. So­ tro storico, supermercati, ma dalla Sicilia, risiedeva in Toscana ma girava qua e là tra per t giustizieri d. Cutolo. Mi­ è la Nuova Famiglia. Ma im­ spettati di far parte dei fami­ difficile rispondere. St sa però, e non è mistero per nessuno, anche gestori di piccole botte­ Lazio e Campania. Allora arrestarono tre persone: Antonio chele Zaza detto «*o pazzo», 36 maginarlo è una cosa, provar­ gerati 'Nuclei giustizieri cam­ ghe artigiane, rivendite di o- Cinque, che stava nella macchina dell'agguato, la sua amica anni, camorrista imprendito­ lo è un'altra. Una volta l'inter­ pani», il braccio assassino delle che Roma ormai è diventata la capitale della droga. Recente­ ?\ni genere dei quartieri peri- e segretaria Ines Rotundo, il suo autista Antonio Potimene, re e re del contrabbando, a Re­ vistatore di una televisione •famiglie organizzate», i tre erici si sono trovati a fare i ma Te ragioni della sua eliminazione sono rimaste un miste* gina Coeh c'è stato ben poco II privata chiese a Michele *'o fratelli Davino e altri «cumpa- mente sono state fornite dalla Procura cifre raggelanti: par­ conti con le esose parcèlle de­ ro. tempo di versare la cauzione pazzo* cosa è il contrabbando: nelli* si fecero portare via m gli esattori. Grazie alle denun­ Un altro caso. -Er negro», Francesco Giuseppucci, legato per la libertà provvisoria «E* come la Fiat a Torino — manette senza fiatare. Furono lano di trentamila tossicodi­ pendenti da cocaina e quaran­ ce, bande intere sono finite in ai Nar, ucciso nel settembre deir80 a piazza S. Cosimato. Da (proprio come succede in A- rispose — se la levano crolla i numerosi sopralluoghi e le galera: giovani e giovanissimi, malavitoso comune, «er negro» era diventato un boss e diri­ merica) e filarsela in quattro e tutto Non sono un contrab­ indagini successive a quella o- tamila da eroina, fin mercato enorme, che si estende sempre manovalanza assoldata da geva l'affare delle scommesse clandestine. Di più: l'eroina gli quattr'otto. L'hanno preso di bandiere; io le sigarette le perazione a dimostrare che nei personaggi che sono riusciti scorreva tra le mani a fiumi e gli investigatori finirono per nuovo l'altro ieri. a Milano. compro dal tabaccaio» Una dintorni dei Castelli i luogote­ di più, e che rende miliardi al sempre a restare nell'ombra. giorno. Qui dentro non è diffi­ seguire proprio quella pista. Sembra infatti che Giuseppucci dove era approdato dopo aver tracotanza da guappoe un'im­ nenti di Zaza, chiamati a rac­ Chi sono? E perché un feno­ si fosse «dimenticato» di spartire i proventi di tre chili d'eroi- girato mezzo mondo con un punità conquistata con il pote­ colta dal capo, si stavano rior­ cile ipotizzare una intromis­ meno tipicamente partenopeo sione della camorra, che tra na. Anche nel suo caso ci fu un arresto, anzi tre, i fratelli passaporto falso simile a quel­ re. Perfino col fisco è riuscito a ganizzando. si riproduce con le stesse tec­ Proietti, rivali in «business» del «negro». Negarono, e nono» lo trovato nelle tasche di Calvi, farla franca- con tutti t miliar­ breve potrebbe diventare la niche in una realtà in appa­ Tra gli arrestati ce n'era vera padrona del traffico, rm- 7 stante il guanto di paraffina rivelasse che uno dei tre aveva Era ricercato per associazione di che ha, non paga nemmeno uno che con gli affari dei «na- renza così diversa sparato recentemente dei colpi, dimostrarne la colpevolezza a delinquere, contrabbando e E c'è poi l'industria dei se­ non fu possibile. E con l'eroina comunque i Proietti non esportazione di capitali all'e­ questri, un'attività che ha se­ c'entra\ano. stero 15 miliardi in un anno gnato ti passo con l'arresto di Altro delitto «semi-insoluto» è quello di Duilio Fratoni, Legato alla mafia siciliana e alcuni personaggi di rilievo ucciso in febbraio a piazza S. Saba. La polizia un colpevole forse a Cesa Nostra, si è sem­ come Laudovino De Sanctis, nsa di averlo: Salvatore Contorno, trentaseienne siciliano pre spostato in Belgio, m Sviz­ ma che sul finire degli anni zera e m Olanda tenendo con­ E intanto Kggito a Roma per timore di una vendetta. Tanto era il suo cket, -Se vuoi vivere in pace, Settanta ha monopolizzato e timore che quando la polizia andò ad arrestarlo si buttò nelle ^ ,. r> £•*> tatti e prendendo «ordinazio­ - In un dossier sulla crimi­ coalizzato diverse bande, spes­ a Tivoli fai come ti consigliamo noi. braccia degli agenti. In un primo momento lì aveva creduti ni» .4 Sapoh, sulla collina di nalità organizzata di Titoli, so m lotta tra loro. Chi regge le killer siciliani. Anche Fratoni si era messo in tasca troppa PosiIIipo, possiede una villa presentato recentemente al­ È un servizio che ti costa un f>la della cosiddetta *Anoni- eroina, eroina che a Contorno pare servisse per dare Tassano con tanto di parco e piscina, la camorra è po' di soldi, ma in cambio ma», chi la controlla, e soprat­ una barca di 25 metri con la tv la stampa dai comunisti deh al mercato romano. E dopo l'arresto di Contorno, la polizia la zona, si parla di oscure ma­ non avrai fastìdi, neppure tutto chi ne spartisce gii in­ ha tirato fuori due fascicoli che erano rimasti aperti: quello a colon, Rolls Royce e decine di già arrivata troiti? Nello foto: in alto motoscafi blu. Quasi un impe­ novre e di intrallazzi che da con gli operai nel caso che a- della morte di Giovan Battista Brusca, ucciso nella sua ma­ Giovan Battista vesserò intenzione di sciope­ Gli interrogativi sono tanti. celleria al Villaggio Olimpico nell*81, e quello di Domenica Brusca.il ro, difeso a colpi di pistola e un po' di tempo si verificano e detta legge Le risposte poche. Una pista Balducci, grande boss legato ai clan siciliani di Inzerilk» e macellaio mafioso esecuzioni. durante gli appalti, la distri­ rare». Se si rifiuta l'offerta, trà gli inquirenti ce l'hanno; Bontade. uccìso nel suo £ a Roma'* Funzionari della buzione dei lavori affidati al­ in appalti e scoppiano le bombe e le cari­ quella segnata dal complesso Brusca aveva nel borsello un flacone di Optalidon stipata negozio lo scorso mobile e ufficiali dei carabi­ le imprese e nel mercato del che di trìtolo. Qualcosa di si­ rgiro dei miliardi provenienti d'eroina. La sua scheda in questura lo rivelò per noto mafia» anno,Frank nieri allargano le braccia Con la\oro stagionale. È una de­ lavoro nero mile sta succedendo anche a dai riscatti. Una cospicua par­ so. La macelleria lo «copriva». la città ha un legame di san­ Coppola (in piedi). nuncia grave, pesante come Tivoli? Pare di si. In ogni ca­ te viene investita in cocaina e Ben altre coperture invece aveva Balducci, ucciso lo scorso '•X gue, un matrimonio contratto eroìna. A questa conclusione un macigno. In una zona do» so chi ha fatto le spese del novembre, intestatario dì una agenzia di assicurazioni, resi* (nel cerchio). in piena regola con la figlie di varli di qualsiasi autorità. polizia e carabinieri arrivaro­ dente in una villa lussuosa all'Aventino. Niente macellerie un altro camorrista, Giuseppe \e la malavita miete vittime ricatto sono stati finora i no dopo la scoperta di un co­ Francesco Canale A Napoli lo stesso meccani­ per coprire le sue attiviti si dice che fosse il finanziere a Umberto Liquori, meglio conosciuto co­ ad un ritmo vertiginoso, un commercianti, i più colpiti lossale traffico internazionale romano di «Cosa nostra*. E stata accertata la sua attività in Ammaturo. A me tPeppe il biondo», che pe­ nuovo sistema, .premafioso- smo funziona più o meno co­ dal taglieggiamento. Ma dai che partiva dal Libano ed arri­ Sardegna per conto d'un amico del presidente del Banca destra Daniela ntisce una aui'tata catena' di si. Quando un'azienda di co­ negozi, ad attivile più impor­ vava a New York. Mafia e ca­ Ambrosiano. S'interessava perfino di arte, comprava quadri, negozi alla Magliana Sicura­ cosi \iene definito, sarebbe morra, alleate per l'occasione, Mobili, l'amica di cosi potente da condizionare struzioni vince una gara e tanti, il passo può essere bre­ li rivendeva, era un «amatore». E gli spararono in due men­ Danilo Abbruciati mente la sua mano si allunga anche in questo caso avevano tre rientrava in motorino nella sua villa. Aveva già premuta > «•• picchetta il terreno, dopo un ve. E anche questo ha un solo e. sotto. Franco sugli affari del suocero, spor­ le scelte degli organi Istitu­ scelto come scalo intermedio il campanello, quando una scarica di colpi dì pistola lo ha Giuseppucci. Qui al chi o puliti che siano, e in mol­ zionali, fino al punto di pri- po' si presenta l'uomo del ra* nome: camorra. dell'operazione Roma. E stato inchiodato a terra per sempre. fianco. Michele! te altre attività. Basta pensare solo per caso? E per quanto J * MW *»< •"**>'&c*+*r*i»p&aj;_ v che a Roma c'è una casa tenu­ L tempo resterà solo uno scoio?