900-Criminale-2.0.Pdf

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

900-Criminale-2.0.Pdf A cura dell’Associazione Lapsus 2 INDICE Prefazione 6. I riti della Mafia 1. Introduzione alla mostra 7. Gli anni settanta 7.1 POLITICA, CONFLITTI E MASSONERIA: LA 2. Italia liberale ‘NDRANGHETA SI ESPANDE 2.1 LE ORIGINI DELLA ‘NDRANGHETA: LA 7.2 L’ASCESA DELLA NUOVA CAMORRA PICCIOTTERIA CALABRESE ORGANIZZATA 2.2 LA BELLA SOCIETÀ RIFORMATA 7.3 LA CONQUISTA MAFIOSA DEL NARCOTRAFFICO 2.3 LA GENESI DELLA MAFIA: UN “CRIMINOSO 7.4 LEONARDO VITALE: IL PENTITO SODALIZIO” 2.4 UN OMICIDIO ECCELLENTE IL DELITTO 8. Pentitismo e Omertà NOTARBARTOLO 9. Gli anni ottanta 2.5 LA FINE DELLA BELLA CAMORRA 9.1 IL CONSOLIDAMENTO DEL POTERE 3. Il ventennio fascista ‘NDRANGHETISTA 3.1 ‘NDRANGHETA E FASCISMO: CONFLITTO E 9.2 IL CONFLITTO TRA NUOVA FAMIGLIA E NCO INTEGRAZIONE 9.3 L’ESCALATION DELLA VIOLENZA: LA SECONDA 3.2 IL “MAGGIORE DI FERRO” GUERRA DI MAFIA 3.3 LA MAFIA AI FERRI CORTI 9.4 IL TERREMOTO DEL 1980 IN CAMPANIA E IL 3.4 SBARCO ALLEATO SISTEMA DEGLI APPALTI 9.5 GIANCARLO SIANI 4. Il dopoguerra 4.1 L’ITALIA SCOPRE LA “‘NDRANGHITA” 10. Gli anni novanta 4.2 TRA CONTRABBANDO E AGGIOTAGGIO: LA 10.1 DA SAN LUCA A DUISBURG UN PRIMATO RINASCITA DELLA CAMORRA MONDIALE 4.3 TRA CITTÀ E CAMPAGNA: IL RIASSETTO DELLA 10.2 I NUOVI EQUILIBRI IN TERRA DI CAMORRA: MAFIA L’ASCESA DEI CASALESI 4.4 LA STRAGE DI PORTELLA DELLA GINESTRA 10.3 LE STRAGI DI MAFIA E L’AVVENTO DELLA 4.5 LA MAFIA “BUONA” SECONDA REPUBBLICA 10.4 IL MAXIPROCESSO 5. Gli anni sessanta 10.5 LA TRATTATIVA 5.1 LA ‘NDRANGHETA AL NORD 10.6 Cronologia della trattativa 5.2 TRAFFICI E SPECULAZIONE LA CAMORRA 10.7 MAfia E globalizzazione CAMBIA VOLTO 5.3 LA PRIMA GUERRA DI MAFIA Conclusione 5.4 LE COMMISSIONI PARLAMENTARI D’INCHIESTA Bibliografia mostra SUL FENOMENO DELLA MAFIA Crediti Lapsus / ‘900 Criminale 3 PREFAZIONE Questo ebook nasce come semplice trasposizione testuale L’ASSOCIAZIONE LAPSUS dei contenuti della mostra ‘900 Criminale. L’estrapolazione dei soli testi, nati con un fine differente da quello di un Lapsus nasce nel 2007 come acronimo di “Laboratorio ebook, sconta l’assenza del contesto espositivo nel quale progettuale studenti universitari di storia” e svolge le sue sono collocati originariamente. Nella sua versione originale attività presso l’Università degli Studi di Milano. Negli anni l’apparato testuale, pur rappresentando il corpus principale il progetto cresce e da iniziale gruppo informale, porta alla del progetto, si accompagna a materiale di supporto come costituzione in associazione culturale, senza rinunciare immagini, contenuti multimediali, biografie dei personaggi, all’iniziale impostazione laboratoriale. infografiche, elementi scenografici e altro che ne completa il senso e che rendono la mostra un prodotto complesso Il laboratorio è un luogo in cui si studia e si sperimenta e articolato. una determinata disciplina. Nel caso di Lapsus, questa Tuttavia, in seguito alle molte richieste arrivateci dai disciplina è la Storia, che viene analizzata e resa fruibile sottoscrittori del crowdfunding e dai visitatori abbiamo alla divulgazione. Un laboratorio però è anche un’officina, valutato che raccogliere il materiale testuale in un ebook un luogo di creazione di prodotti: partendo sempre dallo di facile consultazione fosse una risorsa aggiuntiva per il studio, dall’analisi e dall’elaborazione concettuale propria progetto ‘900 Criminale. degli storici, Lapsus lavora alla realizzazione concreta In ultimo un’esigenza pratica. La mostra rappresenta un di prodotti culturali ed educativi quali ad esempio corsi percorso cronologico ricco e dettagliato della storia delle universitari, documentari, mostre, eventi, percorsi tre principali organizzazioni criminali italiane, questo fa si didattici ed ebook. Secondo la nostra concezione, un che per visitarla integralmente siano necessarie alcune ore. intellettuale deve “sporcarsi le mani” senza rimanere su Speriamo che questo ebook possa essere di sussidio alla una torre d’avorio lontana dal mondo che ci circonda. Da visione dell’esposizione e all’approfondimento del tema. qui l’idea, in un momento storico in cui tanti paradigmi stavano mutando e venendo meno, in ambito umanistico, economico, scientifico, di ibridare una disciplina ‘900 CRIMINALE umanistica con un luogo dinamico e sperimentale come un laboratorio, che abbia la capacità di forgiare anche nuove MAFIa, Camorra, ‘NDRANGHETA. figure professionali adatte alle mutate caratteristiche del mondo del lavoro. Itinerario multimediale sull’evoluzione della criminalità organizzata dalle origini alla globalizzazione, a cura Lo studio della Storia Contemporanea, inoltre, pone dell’Associazione Lapsus. delle nuove problematiche agli storici, sia riguardo la conservazione, l’analisi e l’utilizzo delle fonti, che riguardo 39 pannelli, 7 blocchi temporali, pannelli multimediali, le categorie interpretative. Il ‘900 è stato un secolo di dati e infografiche, visite guidate per le scuole, straordinaria complessità ma i “ferri del mestiere” che gli per mettere a fuoco con chiarezza l’evoluzione del storici si sono dati decenni fa, non sono più efficaci per gli fenomeno criminale dall’inizio del ‘900 all’età della storici di oggi, per quanto preziosi. globalizzazione. Lapsus / ‘900 Criminale 4 Il nostro impegno come laboratorio universitario “NovECENTO CRIMINALE” all’Università degli Studi di Milano, dalla sua nascita, è stato rivolto alla creazione di un luogo dove con metodo STORIA DEL PROGETTO scientifico, proporre percorsi interdisciplinari di studio, che affrontassero le sfide a cui gli storici del futuro L’idea di realizzare una mostra sull’evoluzione della sono davanti, per cercare di recuperare il ritardo in cui si criminalità organizzata nacque nel 2012, in seguito ad trovano. Che Storia serve oggi? Quali sfide pone agli storici un viaggio realizzato in Sicilia nei luoghi di Portella della la Globalizzazione? Come trovare un senso prospettico Ginestra e dei primi omicidi di sindacalisti nel dopo-guerra, proprio degli storici, nell’epoca della caoticità? Come per mano della mafia. L’Associazione Lapsus intraprese superare la Storia come eminentemente analogica, verso allora, in collaborazione con la Cooperativa “Eco Culture una forma di analisi comparativa più efficace? Queste e Viaggi” di Polizzi Generosa (PA), una campagna di alcune delle domande da cui muoviamo nel proporre crowd founding sul portale produzionidalbasso.com per progetti come laboratori universitari, quaderni di studio ed realizzare il progetto. altre iniziative. Il tema della criminalità organizzata non è tuttavia nuovo Anche la didattica è un ambito di intervento strategico per l’Associazione Lapsus. È stato approfondito con un per l’Associazione. L’insegnamento della Storia spesso si laboratorio all’Università degli Studi di Milano intitolato riduce alla lezione frontale ed alla semplice lettura dei libri “La rivoluzione criminale del ‘900”, tenuto nell’anno di testo. Per superare questo limite, nei nostri percorsi accademico 2010/2011, ed è stato fatto oggetto di didattici, sia universitari che per le scuole, Lapsus affianca divulgazione storica attraverso un documentario dedicato alla forma più tradizionale di insegnamento in aula, alla “Milano criminale” degli anni ’70 e ’80. tecniche di apprendimento che favoriscano un maggior coinvolgimento da parte dei partecipanti tramite giochi Laboratorio “La rivoluzione criminale”: di ruolo a carattere storico, lavori di gruppo e l’utilizzo www.laboratoriolapsus.it/universita/lab-rivoluzione-criminale di strumenti digitali e supporti audiovisivi che risultino più efficaci per gli studenti e permettano di trasmettere ‘900 criminale: il documentario la complessità dei temi che la Storia del ‘900 pone. Una www.laboratoriolapsus.it/novecento-criminale/il-documentario delle anime della Storia è il suo insegnamento: coniugare metodi tradizionali con nuove forme di trasmissione e divulgazione del sapere è la strada giusta per rilanciare ed innovare la didattica della Storia. Lapsus infine, si impegna in progetti di comunicazione integrata dei propri prodotti culturali, attraverso mostre, documentari e ciò che può risultare più funzionale alle caratteristiche dei prodotti, come la mostra “Novecento criminale” dimostra con efficacia. Per approfondire: www.laboratoriolapsus.it Lapsus / ‘900 Criminale 1. Introduzione 5 ‘900 CRIMINALE INDRODUZIONE ALLA MOSTRA Articoli di cronaca, dibattiti televisivi, pellicole come difensori delle rispettive comunità di appartenenza, cinematografiche ci hanno abituati a considerare le e in special modo dei loro elementi deboli; il loro ergersi organizzazioni mafiose come soggetti fuori dal tempo, a custodi di valori tradizionali quali l’onore: concetto situati cioè in una dimensione metastorica, priva di anch’esso di derivazione aristocratica e denotante la regola riferimenti cronologici ed in qualche modo compressa in d’obbedienza in vigore nelle società di mafia. un eterno presente voluto sempre uguale a sé stesso. Ma non si limitano a queste le caratteristiche condivise da E invece mafia, camorra e ‘ndrangheta sono fenomeni cosa nostra, camorra e ‘ndrangheta. Prendendo le distanze criminali nati oltre un secolo e mezzo fa, nei decenni dal quadro e osservandone la storia da una prospettiva centrali dell’’800, sotto una stessa cornice politica e d’insieme è possibile identificare un nucleo di specificità istituzionale, il Regno delle Due Sicilie di casa Borbone, comuni che hanno consentito loro di incarnare nella con alcuni tratti in comune e discriminanti rispetto ad altre vicenda italiana una funzione precisa, quella di dare corpo forme
Recommended publications
  • Healing the Scars of Forced Migration: an Italian-American Story
    RSAJOURNAL 30/2019 LINDSEY N. KINGSTON Healing the Scars of Forced Migration: An Italian-American Story There’s an expression for wishing someone “good luck” in Italian – in bocca al lupo – that literally translates to “in the mouth of the wolf.” I imagine my grandfather’s friends saying this to him as he left his Sicilian village, Grotte, in 1938. The expression would have certainly been fitting for the 17-year-old; the intimidating journey looming before him must have felt like staring down the jaws of a predator. He traveled to America several years after his father and two older brothers, who had saved money and made the necessary arrangements to bring the rest of the family over. Grandpa was not particularly eager to leave Sicily, but his mother and siblings were going with or without him; the decision he faced was between family and homeland. He first went to Naples, where he was awe-struck by the endless rows of ships in port. He had never been to a city before, even to nearby Agrigento to see its famed Greek temples. Yet he had already survived extreme poverty and hunger when he boarded his ship, the SS Roma (where he felt every seasickness-inspiring roll of the ocean, and where he likely spent his eighteenth birthday), so he had endured harder things than the long voyage to New York. He arrived in the United States with one suitcase and the remnants of a handmade guitar that was crushed along the way. He had no real job prospects, no education to speak of, and initially no English skills whatsoever.
    [Show full text]
  • Sul Concetto Di “Contronome” in Gomorra Di Roberto Saviano
    ONOMÀSTICA 4 (2018): 49–62 | RECEPCIÓ 7.1.2018 | ACCEPTACIÓ 27.7.2018 Sul conceto di “contronome” in Gomorra di Roberto Saviano Giacomo Giuntoli [email protected] Abstract: Nel 2006 Mondadori pubblica Gomorra, libro di Roberto Saviano che presto diventa un caso editoriale fnendo per varcare anche i confni nazionali. Alcuni fra gli aspeti a torto meno studiati di questo romanzo sono i nomi presenti in esso e un con- ceto che merita di essere con atenzione analizzato, quello di “contronome”, cioè il soprannome che gli afliati alle cosche mafose danno ai membri di spicco. Questo è un conceto fondamentale per comprendere la rifessione onomastica che sta alla base del libro di Saviano. L*obietivo di questo saggio è spiegare questo conceto complesso atraverso alcuni esempi sia onomastici che toponomastici come quelli di Francesco Schiavone, deto “Sandokan” o di Las Vegas, una zona degradata di Napoli Nord che prende il nome dalla famosa cità americana. Parole chiave: Roberto Saviano, onomastica leteraria, toponomastica, “contronome”, soprannome, leteratura italiana On the Concept of “Countername” in Roberto Saviano’s Gomorra Abstract: In 2006 Mondadori published Gomorra, a book by Roberto Saviano that soon became a literary sensation and thanks to which the young Italian writer became fa- mous all over the world. Some of the least studied aspects of this fction are prop- er names and a concept that deserves to be carefully analyzed, that of “contronome” (countername). “Contronome” refers to the nickname that the members of the mafa gangs used to give to their most important members. Tis is a fundamental concept to understand the onomastic refection that underlies Saviano’s book.
    [Show full text]
  • Ercolano, Naples
    University of Bath PHD Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Bowkett, Chris Award date: 2017 Awarding institution: University of Bath Link to publication Alternative formats If you require this document in an alternative format, please contact: [email protected] General rights Copyright and moral rights for the publications made accessible in the public portal are retained by the authors and/or other copyright owners and it is a condition of accessing publications that users recognise and abide by the legal requirements associated with these rights. • Users may download and print one copy of any publication from the public portal for the purpose of private study or research. • You may not further distribute the material or use it for any profit-making activity or commercial gain • You may freely distribute the URL identifying the publication in the public portal ? Take down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Download date: 07. Oct. 2021 Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Christopher Bowkett A thesis submitted for the degree of Doctor of Philosophy University of Bath Department of Politics, Languages & International Studies September 2017 COPYRIGHT Attention is drawn to the fact that copyright of this thesis/portfolio rests with the author and copyright of any previously published materials included may rest with third parties. A copy of this thesis/portfolio has been supplied on condition that anyone who consults it understands that they must not copy it or use material from it except as permitted by law or with the consent of the author or other copyright owners, as applicable.
    [Show full text]
  • L'immaginario Devoto Tra Mafie E Antimafia
    L’immaginario devoto tra mafie e antimafia 1. Riti, culti e santi a cura di Tommaso Caliò e Lucia Ceci viella sanctorum SANCTORUM. SCRITTURE, PRATICHE, IMMAGINI 1 collana diretta da Alessandra Bartolomei Romagnoli, Tommaso Caliò, Luigi Canetti, Umberto Longo, Raimondo Michetti, Francesca Sbardella, Elena Zocca L’immaginario devoto tra mafie e antimafia 1. Riti, culti e santi a cura di Tommaso Caliò e Lucia Ceci viella Copyright © 2017 - Viella s.r.l. Tutti i diritti riservati Prima edizione in pdf: aprile 2017 ISBN 978-88-6728-838-0 pdf In copertina: immagine tratta dalla graphic novel di Igort 5 è il numero perfetto (Coconino Press, 2002) per gentile concessione dell’autore. viella libreria editrice via delle Alpi, 32 I-00198 ROMA tel. 06 84 17 758 fax 06 85 35 39 60 www.viella.it Indice TOMMASO CALIÒ, LUCIA CECI Introduzione 9 PIETRO GRASSO Come può un mafioso dichiararsi cristiano? 13 LUIGI CIOTTI Da don Sturzo a papa Francesco. La Chiesa di fronte alla questione mafiosa 17 MANOELA PATTI Compari di san Giovanni. Matrimoni e battesimi nella mafia dell’agro palermitano negli anni Venti 29 GIANLUCA FULVETTI Sicilia inizio anni Sessanta. I frati di Mazzarino, la mafia, la Chiesa 43 ROSSELLA MERLINO «Papi, cupole e mandarini tardivi». Religiosità e identità nelle parole del boss Michele Greco 61 GIORGIO ADAMO Il rapporto tra gerarchie ecclesiastiche e devozione popolare in Calabria. Un resoconto etnografico e qualche considerazione 83 ROSSANA BARCELLONA, TERESA SARDELLA La festa di Sant’Agata tra devozione popolare, strumentalizzazioni criminali, ambiguità istituzionali e impegno civile (2008-2014) 99 6 L’immaginario devoto tra mafie e antimafia DEBORAH PUCCIO-DEN Di sangue e d’inchiostro.
    [Show full text]
  • STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
    STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose.
    [Show full text]
  • Commissione Parlamentare D'inchiesta
    SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI XIV LEGISLATURA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA` ORGANIZZATA MAFIOSA O SIMILARE RESOCONTO STENOGRAFICO DELLA 73ª SEDUTA MERCOLEDI` 20 LUGLIO 2005 Presidenza del Presidente Roberto CENTARO TIPOGRAFIA DEL SENATO (320) Senato della Repubblica–2– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI INDICE Seguito della discussione del documento su Napoli PRESIDENTE: CENTARO (FI), senatore ..............Pag. 3, 6, 14 e passim BOBBIO (AN), senatore ...............46, ...., ...., e passim DALLA CHIESA (Margh-U), senatore .... 19 FLORINO (AN), senatore ..............37, 43, 57 LUMIA (DS-U), onorevole .............23, 37, 52 e passim NAPOLI Angela (AN), onorevole ........ 43 NOVI (FI), senatore .................. 14 SINISI (Margh-U), onorevole ........... 3, 6 Sull’ordine dei lavori PRESIDENTE: CENTARO (FI), senatore ..............Pag.63 LUMIA (DS-U), onorevole ............. 62 Senato della Repubblica–3– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI I lavori hanno inizio alle ore 20,35. Seguito della discussione del documento su Napoli PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione sul documento di Napoli, sospesa nella seduta del 12 luglio scorso. SINISI. Voglio anzitutto ringraziare la Commissione per avere voluto accogliere la proposta di affrontare la questione riguardante Napoli e la sua Provincia non attraverso una rituale discussione della pura documen- tazione acquisita all’esito delle audizioni, ma affrontando un dibattito, an- che con celerita`. Credo sia doveroso esprimere un ringraziamento per avere accettato questo metodo. Signor Presidente, articolero` il mio intervento in tre parti: la prima riguarda la bozza di relazione che ci e` stata presentata; la seconda con- cerne proposte integrative rispetto alla relazione; la terza parte riguarda proposte specifiche di intervento.
    [Show full text]
  • Contemporary Art Magazine Issue # Sixteen December | January Twothousandnine Spedizione in A.P
    contemporary art magazine issue # sixteen december | january twothousandnine Spedizione in a.p. -70% _ DCB Milano NOVEMBER TO JANUARY, 2009 KAREN KILIMNIK NOVEMBER TO JANUARY, 2009 WadeGUYTON BLURRY CatherineSULLIVAN in collaboration with Sean Griffin, Dylan Skybrook and Kunle Afolayan Triangle of Need VibekeTANDBERG The hamburger turns in my stomach and I throw up on you. RENOIR Liquid hamburger. Then I hit you. After that we are both out of words. January - February 2009 DEBUSSY URS FISCHER GALERIE EVA PRESENHUBER WWW.PRESENHUBER.COM TEL: +41 (0) 43 444 70 50 / FAX: +41 (0) 43 444 70 60 LIMMATSTRASSE 270, P.O.BOX 1517, CH–8031 ZURICH GALLERY HOURS: TUE-FR 12-6, SA 11-5 DOUG AITKEN, EMMANUELLE ANTILLE, MONIKA BAER, MARTIN BOYCE, ANGELA BULLOCH, VALENTIN CARRON, VERNE DAWSON, TRISHA DONNELLY, MARIA EICHHORN, URS FISCHER, PETER FISCHLI/DAVID WEISS, SYLVIE FLEURY, LIAM GILLICK, DOUGLAS GORDON, MARK HANDFORTH, CANDIDA HÖFER, KAREN KILIMNIK, ANDREW LORD, HUGO MARKL, RICHARD PRINCE, GERWALD ROCKENSCHAUB, TIM ROLLINS AND K.O.S., UGO RONDINONE, DIETER ROTH, EVA ROTHSCHILD, JEAN-FRÉDÉRIC SCHNYDER, STEVEN SHEARER, JOSH SMITH, BEAT STREULI, FRANZ WEST, SUE WILLIAMS DOUBLESTANDARDS.NET 1012_MOUSSE_AD_Dec2008.indd 1 28.11.2008 16:55:12 Uhr Galleria Emi Fontana MICHAEL SMITH Viale Bligny 42 20136 Milano Opening 17 January 2009 T. +39 0258322237 18 January - 28 February F. +39 0258306855 [email protected] www.galleriaemifontana.com Photo General Idea, 1981 David Lamelas, The Violent Tapes of 1975, 1975 - courtesy: Galerie Kienzie & GmpH, Berlin L’allarme è generale. Iper e sovraproduzione, scialo e vacche grasse si sono tra- sformati di colpo in inflazione, deflazione e stagflazione.
    [Show full text]
  • Analysis of Organized Crime: Camorra
    PREGLEDNI ČLANCI UDK 343.974(450) Prihvaćeno: 12.9.2018. Elvio Ceci, PhD* The Constantinian University, New York ANALYSIS OF ORGANIZED CRIME: CAMORRA Abstract: Organized crime is a topic that deserves special attention, not just in criminal science. In this paper, the author analyzes Italian crime organizations in their origins, features and relationships between them. These organizations have similar patterns that we will show, but the main one is the division between government and governance. After the introductory part, the author gives a review of the genesis of the crime, but also of the main functions of criminal organizations: control of the territory, monopoly of violence, propensity for mediation and offensive capability. The author also described other organizations that act on the Italian soil (Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Napolitan Camora i Apulian Sacra Coroina Unita). The central focus of the paper is on the Napolitan mafia, Camorra, and its most famous representative – Cutolo. In this part of the paper, the author describes this organization from the following aspects: origin of Camorra, Cutulo and the New Organized Camorra, The decline of the New Organized Camorra and Cutolo: the figure of leader. Key words: mafia, governance, government, Camorra, smuggling. INTRODUCTION Referring to the “culturalist trend” in contemporary criminology, for which the “criminal issue” must include what people think about crime, certain analysts study- ing this trend, such as Benigno says, “it cannot be possible face independently to cultural processes which define it”.1 Concerning the birth of criminal organizations, a key break occured in 1876 when the left party won the election and the power of the State went to a new lead- ership.
    [Show full text]
  • Retata Di Giudici E Politici Per Smantellare Il «Teorema Alemi», Poi Ritenuto Valido Da Una Sentenza Della Corte Di Appello
    Martedì 8 marzo 1994 il Fatto J'Unitàpaginaj 4!««lwWAIA**iw*™(*ì'^-! ;C>U^Wi'f^V» * ^»^* '&A •> * * * w* <•>-•• CAMORRA E POLITICA. Due magistrati in carcere, altri che si ritrovano la casa perquisita Coinvolti imprenditori e giornalisti. Le confessioni del pentito Galasso «Toghe sporche» in galera per mafia Sono quattro I magistrati finiti dietro le sbarre perché sospettati di aver fatto parte di clan mafiosi o Il magistrato comunque di averli favoriti aggiustando processi o fornendo Informazioni su Inchieste In corso. Un'altra decina sono I magistrati raggiunti da avvisi di garanzia e il cronista (anche II direttore degli affari giudiziari del ministero della giustizia, Adriano Testi, Indagato per falsa testimonianza nell'Inchiesta sull'omicidio Pecorelli). Le toghe sospettate di collusione sulle quali indagano in carriera diverse procure della repubblica sarebbero complessivamente una trentina, sparse per gli uffici DAL NOSTRO INVIATO giudiziari di un pò tutt'ltalla. Detenuti, rispettivamente dal maggio e dal luglio '93, sono II magistrato napoletano Alfonso Lamberti e II suo collega ~ • NAPOLI Armando Cono Lancuba è stato per venti messinese Giuseppe Recupero. Sospesi dalle funzioni anni sostituto procuratore a Napoli. Si è occupato di e dallo stipendio, per decisione del Csm, In attesa casi importanti. Il suo debutto nelle grandi inchieste fu delle conclusioni delle Inchieste penali In corso, l'ex il caso De Martino, quando una banda di balordi rapi presidente della prima sezione della corte di Guido, figlio del professor Francesco. Gli esecutori Cassazione Corrado Carnevale e II procuratore di Vallo materiali del rapimento vennero arrestati e condanna­ della Lucania Nicola Bocassini. Diversamente ha - ti.
    [Show full text]
  • Società E Cultura 65
    Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab.
    [Show full text]
  • Nomi E Storie Delle Vittime Innocenti Delle Mafie
    Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie a cura di Marcello Scaglione e dei ragazzi del Presidio “Francesca Morvillo” di Libera Genova Realizzato in occasione della mostra “900 Nomi vittime di mafia dal 1893 ad oggi” inaugurata ad Imperia il 21 Marzo 2016 in occasione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno - ”Ponti di memoria, luoghi di impegno”. I nomi presenti nella mostra sono quelli accertati fino all'anno 2015, ed in particolare quelli letti a Bologna durante la XX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo 2015). Il lavoro di ricerca, inizialmente limitato a quell'elenco, è stato poi implementato e aggiornato, comprendendo quindi le storie delle vittime innocenti i cui nomi sono stati letti durante la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno (21 marzo 2016). Sarà nostro impegno e cura eseguire successivamente gli aggiornamenti necessari. Siamo inoltre disponibili a intervenire sulle singole storie, laddove dovessero essere ravvisati errori e/o imprecisioni. EMANUELE NOTABARTOLO, 01/02/1893 Nato in una famiglia aristocratica palermitana, presto rimane orfano di entrambi i genitori. Cresciuto in Sicilia, nel 1857 si trasferisce prima a Parigi, poi in Inghilterra, dove conosce Michele Amari e Mariano Stabile, due esuli siciliani che lo influenzeranno molto. Avvicinatosi all'economia e alla storia, diventa sostenitore del liberalismo conservatore (quindi vicino alla Destra storica). Dal 1862 Emanuele Notarbartolo diventa prima reggente, poi titolare, del Banco di Sicilia, al quale si dedica a tempo pieno a partire dal 1876, salvandolo dal fallimento in seguito all'Unità d'Italia. Il suo lavoro al Banco di Sicilia inizia a inimicargli molta gente.
    [Show full text]
  • Bardellino, Infatti, Viene Legalizzato E Si Lega Con Il Gruppo All'epoca
    Camera dei Deputati —33— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Bardellino, infatti, viene legalizzato e si lega con il gruppo all’epoca dominante in Sicilia facente capo a Stefano Bontade. Lo stesso Bardellino, coadiuvato dall’altro diarca del clan Mario Iovine, accresce notevolmente il suo peso quando si schiera all’interno della Nuova Famiglia con una posizione anche di preminenza, nella lotta ai cutoliani. I cutoliani che pure erano riusciti a fare proseliti nel casertano vengono completamente annientati – ad eccezione di pochi soggetti, lasciati confluire nelle fila dei casalesi (si v. il gruppo Di Girolamo di Aversa) ed ad eccezione del gruppo operante in Marcianise e zone viciniori di cui si parlera` – ed il gruppo dei casalesi acquisisce la forza sufficiente per porsi come il principale referente di tutte le organiz- zazioni delinquenziali casertane. Con Bardellino nasce una struttura di tipo confederativo; i clan anche operanti in realta` piu` distanti – si pensi a quelli dell’area mondragonese o sessana – vengono di fatto risucchiati nella struttura unitaria, che pur lasciando una sua autonomia alle singole entita`si organizza con una sorta di cupola, il cui centro e` proprio nel gruppo dei casalesi. L’organizzazione camorristica casertana ruoto`, unita e compatta, intorno alla figura di Antonio Bardellino fino alla fine del 1987. E con Bardellino che il clan opera il salto di qualita` e comincia ad intessere significativi rapporti con il mondo della locale politica e delle istitu- zioni, controllando, ad esempio, le attivita` dei comuni di Casale e di San Cipriano. Ai primi del 1988, inizio`, con l’omicidio di Domenico Iovine, all’interno di essa, un conflitto tra i gruppi egemoni facenti capo ad Antonio Bardellino e a Mario Iovine, che culmino` nell’uccisione di Bardellino, nel maggio del 1988, in Brasile, da parte di Mario Iovine.
    [Show full text]