Sul Concetto Di “Contronome” in Gomorra Di Roberto Saviano
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
ONOMÀSTICA 4 (2018): 49–62 | RECEPCIÓ 7.1.2018 | ACCEPTACIÓ 27.7.2018 Sul conceto di “contronome” in Gomorra di Roberto Saviano Giacomo Giuntoli [email protected] Abstract: Nel 2006 Mondadori pubblica Gomorra, libro di Roberto Saviano che presto diventa un caso editoriale fnendo per varcare anche i confni nazionali. Alcuni fra gli aspeti a torto meno studiati di questo romanzo sono i nomi presenti in esso e un con- ceto che merita di essere con atenzione analizzato, quello di “contronome”, cioè il soprannome che gli afliati alle cosche mafose danno ai membri di spicco. Questo è un conceto fondamentale per comprendere la rifessione onomastica che sta alla base del libro di Saviano. L*obietivo di questo saggio è spiegare questo conceto complesso atraverso alcuni esempi sia onomastici che toponomastici come quelli di Francesco Schiavone, deto “Sandokan” o di Las Vegas, una zona degradata di Napoli Nord che prende il nome dalla famosa cità americana. Parole chiave: Roberto Saviano, onomastica leteraria, toponomastica, “contronome”, soprannome, leteratura italiana On the Concept of “Countername” in Roberto Saviano’s Gomorra Abstract: In 2006 Mondadori published Gomorra, a book by Roberto Saviano that soon became a literary sensation and thanks to which the young Italian writer became fa- mous all over the world. Some of the least studied aspects of this fction are prop- er names and a concept that deserves to be carefully analyzed, that of “contronome” (countername). “Contronome” refers to the nickname that the members of the mafa gangs used to give to their most important members. Tis is a fundamental concept to understand the onomastic refection that underlies Saviano’s book. Te aim of this essay is to explain what “contronome” is through some examples such as those of Francesco Schiavone, called Sandokan, or Las Vegas, a blighted area of North Naples that takes its name from the famous American city. Keywords: Roberto Saviano, onomastics, toponomastics, “contronome”, nicknames, Ital- ian literature 49 Giacomo Giuntoli 1 I nomi di Gomorra. Un- introduzione Roberto Saviano è, forse, uno degli scritori italiani più noti al mondo. Molti hanno scrito su di lui e sono state fate numerose trasposizioni, sia flmiche che teatrali, delle sue opere.1 Ma, di certo, un aspeto della sua produzione che è stato lasciato in disparte è il suo rapporto con i nomi. Lo scritore campano, infati, ha parlato di “contronome” per indicare i nomi che usano gli afliati alle cosche mafose cresciuti nell*epoca di Internet e della pay tv. La teoria dello scritore campano che, di primo acchito, può sembrare solo leteratura e non una ponderata teoria linguistica (è noto- rio che i soprannomi degli afliati esistono da prima che Roberto Saviano nascesse) invece ha motivazioni difcilmente criticabili. In efeti non si può negare che l*onomastica contemporanea sia pesantemente infuenza- ta da alcune nuove tendenze della comunicazione di massa e dell*intrat- tenimento globale tra cui il metaverso2 e la familiarità con i nuovi media. Ma c*è dell*altro oltre questo. Vediamo come e perché: Gomorra non solo è stato un best-seller di grande caratura leteraria che ha scosso le coscien- ze di molti ma è anche stato il libro che ha raccontato una nuova modalità di nome che stava già nella realtà e che includeva in sé tuti gli input che la cultura di massa riceve dalla tecnologia, in special modo dall*uso che le persone fanno –nella vita di tuti i giorni– di eletrodomestici come la Tv o il Computer. Si può dire che l*uomo è leteralmente bombardato di informazioni ed immagini non fltrate e plagianti, con cui non riesce ad avere un rapporto pacifcato. L*uomo viene quasi assorbito dal tubo ca- todico e dalla rete informatica fno a diventarne parte, quasi rinunciando ad una porzione della propria identità a tal punto da far nascere un nome nuovo: “il contronome”. 1 Il successo di Gomorra si può davvero defnire transmediale in quanto sono stati trati prima un flm (2008), per la regia di Mateo Garrone, poi una serie TV che è arri- vata addiritura a tre seguitissime stagioni ed è ancora in produzione e, infne, last but not least, uno spetacolo teatrale scrito da Saviano stesso con Mario Gelardi. 2 Per metaverso si intende una realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tridimensionale dal proprio avatar. Questo termine è stato coniato dallo scritore Neal Stephenson in Snow Crash (1992), romanzo cyberpunk del 1992. 50 Sul conceto di “contronome” in Gomorra di Roberto Saviano 2 Che cos-7 il “contronome”. Alcuni esempi. In Gomorra il nome che viene assegnato ai membri di spicco della camor- ra è chiamato da Saviano “contronome”, un termine che merita di essere analizzato accuratamente. Innanzituto occorre dire che o!contronome è una parola dialetale napoletana soggeta a varianti diatopiche. In altre pa- role se interpelli un abitante di Napoli sul suo signifcato, è possibile ot- tenere risposte lievemente diverse. Alcuni abitanti della cità partenopea lo percepiscono solo come un sinonimo di soprannome. A fare chiarez- za su questo aspeto ci pensa un prezioso contributo di Patricia Bianchi: In area napoletana per “soprannome” si usa il termine contronome; gran parte dei contronomi otocenteschi sono da ascrivere al dialeto. Il sistema soprannominale, sopratuto nei centri più grandi, viene avvertito come un meccanismo sociolinguistico vecchio, che di conseguenza rischia di anda- re perduto, salvo essere recuperato con fnalità amicali e di coesione sociale all*interno dei gruppi giovanili. La conservazione dei soprannomi nella ca- morra urbana, e non solo, sembra dunque essere in parziale controtendenza.3 Però altri ancora, parlando di contronome, intendono un tipo speci- fco di soprannomi. Infati a Napoli è molto usato un soprannome che rovescia (da qui probabilmente il prefsso contro-) le carateristiche fsi- che o carateriali della persona di cui si sta parlando. Per esempio se una persona è magra, invece che chiamarla o*sicco, viene chiamata o*chiat (e viceversa). Questo uso del soprannome antifrastico è noto anche in altre regioni d*Italia. Ma ciò non toglie che la creazione di una parola apposita per sostituire o afancare, a seconda di quale versione dei fati sia preferita, 3 Questa autorevole testimonianza proviene dal saggio di Patricia Bianchi I sopran- nomi dei camorristi incluso nella Biblioteca digitale sulla Camorra curata dal diparti- mento di flologia moderna dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Per un’ana- lisi particolareggiata dei soprannomi e contronomi di Gomorra si vada a consultare l’indirizzo web: htp://www.bibliocamorra.altervista.org/index.php?option=com_ content&view=article&id=200:i-contronomi-di-gomorra-&catid=47:percor- si-doc&Itemid=86. E’interessante notare come in questo lavoro i contronomi siano divisi in undici categorie. Nel presente saggio, però, pur tenendo conto di questo prezi- oso contributo, l’obietivo è tentare di comprendere accuratamente il conceto di con- tronome e atraverso di esso creare una rifessione linguistico-mediatica. 51 Giacomo Giuntoli il termine soprannome, testimoni una particolare sensibilità del popolo partenopeo alla questione onomastica. Deto questo lasciamo la parola a Saviano stesso, quando nel libro analizza i contronomi dei camorristi, assuefati all*immaginario flmico e all*impero afabulante della tecnolo- gia, e fa una lista di soprannomi classici e “contronomi”: Paolo di Lauro è conosciuto come “Ciruzzo o* milionario”: un contronome ridicolo, ma soprannomi e contronomi hanno una precisa logica, una sedi- mentazione calibrata. Ho sempre sentito chiamare gli appartenenti al Sistema con il soprannome, al punto che il nome e il cognome in molti casi arriva a diluirsi, a essere dimenticato. Non si sceglie un proprio contronome, spunta d*improvviso da qualcosa, per qualche motivo, e qualcuno lo riprende. Così per mero fato nascono i soprannomi di camorra. Paolo di Lauro è stato ri- batezzato “Ciruzzo o* milionario” dal boss Luigi Giuliano che lo vide una sera presentarsi al tavolo da poker mentre lasciava cadere dalle tasche deci- ne di biglieti da centomila lire. Giuliano esclamò. “E chi è venuto, Ciruzzo o* Milionario?”. Un nome uscito in una serata brilla, un atimo, una trovata giu- sta. Ma il forilegio di contronomi è infnito […] ci sono i contronomi che provengono dai soprannomi degli avi di famiglia e che si appiccicano anche agli eredi, come il boss Mario Fabbrocino deto “o* graunar”, il carbonaio: i suoi avi vendevano il carbone e tanto era bastato per defnire così il boss che aveva colonizzato l*Argentina con i capitali della camorra vesuviana. […] Quasi tuti i boss hanno un contronome: è in assoluto il trato unico, iden- tifcatore. Il soprannome per il boss è come le stimmate per un santo. La di- mostrazione dell*appartenenza al Sistema. Tuti possono essere Francesco Schiavone, ma solo uno sarà Sandokan, tuti possono chiamarsi Carmine Alferi, ma uno solo si girerà quando verrà chiamato “o*ntufato”, chiunque può chiamarsi Francesco Verde, solo uno risponderà al nome di “*o negus”, tuti possono essere stati iscriti all*anagrafe come Paolo di Lauro, uno solo sarà “Ciruzzo *o milionario”.4 Quindi ogni soprannome si potenzia in dialetica con il vero nome dell*afliato. Facciamo un esempio: in Paolo di Lauro, secondo quanto sostiene Saviano, ci sono due persone: una è Paolo di Lauro in quanto im- prenditore che ha quel nome anagrafco; l*altra è “Ciruzzo il Milionario”. Solo atraverso di esso la persona di Paolo di Lauro arriva alla sua pienez- 4 R. Saviano, Gomorra, Mondadori, Milano 2006, p. 65-68. 52 Sul conceto di “contronome” in Gomorra di Roberto Saviano za. E quindi “Ciruzzo il Milionario” non è più un nome accessorio come poteva essere un semplice soprannome un tempo, bensì quasi ciò che era il gentilizio per il nome romano. Il simbolo di una appartenenza.