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5213_cop-Casalena_a1 22/10/2012 12:50 Page 1 14 mm [ 170 mm ] Luoghi d’Europa Culti, citta, economie ̀ a cura di Maria Pia Casalena Luoghi d’Europa Luoghi [ 240 mm ] QUADERNI DI STORICAMENTE a cura di Maria Pia Casalena Pia Maria di cura a ISBN 978-88-6633-099-8 € 18,00 AB 5213 Luoghi d'Europa Culti, città, economie ii Luoghi d'Europa Luoghi d'Europa: Culti, città, economie Data di pubblicazione Settembre 2012 ISBN: 978-88-6633-100-1 ArchetipoLibri Indice Maria Pia Casalena Introduzione .................................................................................... 1 Gongquing Wu La fede e la politica. La ricerca contemporanea sui temi politici nel Contra Celsum ................................................................................ 7 Gioia Filocamo «Pensando alla morte l’omo ne cava grande frutto». Investire sull’aldilà fra ’400 e ’500 .............................................................................. 17 Giovanni Venegoni Corsari e pirati. Cronaca, leggenda e propaganda tra XVI e XVIII secolo ........................................................................................... 29 Alexandra Savelyeva L’immagine di Roma antica nella pubblicistica di Nikolaj Karamzin ........ 45 Michele Toss Quando la tromba suonava all’armi / Con Garibaldi corsi a arruolarmi. L’immagine di Garibaldi nel canto popolare di epoca risorgimentale ........ 53 Lorenzo Kamel Palestina e palestinesi. Storia di una negazione .................................... 71 Vincenzo Lagioia Cristianesimo sociale e dotto. Il caso del prof. Olinto Marella ................. 93 Mirko Grasso Una città come paradigma di un sistema sociale. Molfetta interpretata da Gaetano Salvemini ................................................................... 109 Caroline Pane La Biennale di Venezia del 1948. Rappresentazioni italo-francesi e poste in gioco politiche all’indomani della seconda guerra mondiale ....... 133 Frida Bertolini L’affaire Aubrac. Una questione di storia del tempo presente ................ 149 Elisa Grandi Organizzazioni internazionali e piani di sviluppo economico nel secondo dopoguerra. La Banca Mondiale e David Lilienthal tra Colombia e Mezzogiorno d’Italia (1953-1960) ................................... 163 Fausto Pietrancosta Pianificazione economica e industrializzazione della Sicilia. Lo sviluppo (im)possibile ................................................................... 179 Carolina Fucci La politique se passe dans la rue. Scenari della contestazione italiana, 1967-1969 ................................................................................... 199 Marianna Pino iv Luoghi d'Europa Storie di immigrazione. Geografia dell’alterità in un quartiere periferico a Milano ..................................................................................... 231 Introduzione Maria Pia Casalena Nel settembre del 2011 la Summer School del corso di Dottorato in Storia: Storia e geografia d’Europa dell’Università di Bologna è stata incentrata attorno ad alcuni grandi temi, in riferimento ai quali ruotavano le ricerche presentate dai dottorandi che partecipavano. Temi molto forti, come Cristianesimo e storia, come La città tra scienze storiche e scienze geografiche, come Mezzogiorno e sviluppo e come Percorsi dell’opinione pubblica, ciascuno introdotto da un oratore altamente qualificato, hanno dunque fatto da cornice ai quattordici interventi che qui presentiamo, ciascuno dei quali è stato in quella sede discusso e commentato da uno o più ospiti1. Temi molto forti, che tuttavia rispecchiano l’orizzonte entro cui si muovono le ricerche qui presentate, che non esitano a fare i conti con importanti categorie della storia europea e – talvolta – occidentale. Che si tratti del dialogo o dello scontro tra fede religiosa e politica in secoli lontanissimi, o della religione come elaborazione di spunti utili a preparare alla «buona morte»; che si tratti dell’immagine di pirati e corsari in età moderna, del canto politico risorgimentale, della contestazione del Sessantotto, delle falsificazioni nella memoria della Resistenza oppure delle varie soluzioni che si sono individuate nel secondo dopoguerra per lo sviluppo del Sud d’Italia, o ancora del problema dell’immigrazione nelle nostre città, i contributi si misurano con bibliografie ampie e di spessore internazionale, ma trovano soprattutto nella ricerca sulle fonti di prima mano la loro maggior ragione di interesse e di originalità. Ciò ha consentito innanzi tutto un proficuo dialogo tra studiosi che, come dicevamo, sono alle prese con epoche differenti della storia europea, nonché un’occasione di confronto particolarmente interessante per quanti – è la maggior parte dei casi qui raccolti – hanno a che fare con la seconda metà del XX secolo e con l’esordio del XXI secolo. Auspichiamo dunque che anche i lettori possano cogliere questa ricchezza di apporti documentari e questo costante confronto con una letteratura di altissimo livello, al fine di conseguire uno sguardo più critico e sfaccettato su tornanti cruciali della storia moderna e contemporanea. Qui presentiamo gli interventi ordinati secondo un criterio cronologico. Si prendono dunque le mosse dal Contra Celsum, un testo chiave della polemica 1 Sono intervenuti alla Summer School: Umberto Mazzone, Paolo Prodi, Federico Squarcini (Cristianesimo e storia); Stefano Tibaldi e Alberto Vanolo (La città tra scienze storiche e scienze geografiche); Simone Misiani (Mezzogiorno e sviluppo); Fulvio Cammarano, Aldo Giannuli, Elena Lamberti (Percorsi dell’opinione pubblica). 2 Introduzione cristiana e anticristiana (non solo nello spazio occidentale), di cui Wu dimostra l’altissima benché misconosciuta valenza politica. Ci si trova di fronte al confronto tra fede e mondo secolare, attraverso una scelta oculata di temi la cui forza evocativa basta a conferire al discorso di Wu una forte carica di attualità. Il saggio dimostra come la religione abbia ambito a costruire una sfera separata rispetto alla politica mondana, proponendo diverse soluzioni ai grandi dilemmi dell’impegno e della resistenza. Religione che torna al centro nel saggio di Filocamo, intento a seguire gli ammaestramenti che i «maestri» del XV e XVI secolo impartivano a quanti volessero prepararsi in modo acconcio alla morte terrena. Emerge da questo saggio una sorta di «estetica del sé» poco conosciuta, che Filocamo indaga con grande sensibilità nei confronti delle fonti testuali dell’epoca, e che rivela uno spaccato prezioso della storia sociale e culturale della prima età moderna. L’aldilà diventò anzi un oggetto di «investimento», in una nuova economia dell’esistenza che, senza smarrire del tutto i legami con l’età precedente, tendeva a conferire tuttavia all’esistenza terrena un valore nuovo e più prezioso. Con questa contraddizione fa i conti il saggio di Filocamo, volto a scoprire pieghe poco illuminate della cosiddetta età dell’umanesimo. Religione, società e politica si fronteggiano nuovamente nel saggio dedicato da Lagioia all’esperienza di Olinto Marella, figura di grandissimo spessore della spiritualità bolognese e italiana. La ricerca, per più versi creduta impossibile, di un cristianesimo che nel XX secolo fosse al contempo «sociale» e «dotto» impegnò Marella fin dagli anni giovanili, ripercorsi da Lagioia grazie ad una conoscenza perfetta degli archivi e degli scritti del suo personaggio. Una ricerca che proiettò sull’ambiente circostante una nuova concezione della carità e dell’impegno sociale, sorta da una profondissima meditazione sui testi forti della tradizione e pronta a fronteggiare i nodi della nuova epoca. Lagioia presenta Marella come un personaggio assai complesso, immagine della religione cattolica nel mondo moderno in grado di affiancare altre e più famose figure italiane ed europee. Corsari e pirati sono i protagonisti del saggio di Venegoni, che si addentra in una affascinante ricognizione sull’immaginario dell’Europa moderna. Mentre si costruiva il Mondo Nuovo, questi personaggi imponevano una pratica peculiare di controllo e di commercio, con cui gli abitanti del Vecchio Continente dovettero fare i conti, cogliendone la pericolosità ma anche l’aura carismatica. Letterati vari si misurarono con la questione, come dimostra Venegoni nel suo saggio, finendo per accrescere proprio la declinazione in qualche modo «eroica» di quei personaggi, protagonisti in prima persona di un mutamento delle comunicazioni e della circolazione marittima che nella seconda metà del XVIII secolo avrebbe determinato una coscienza nuova nelle popolazioni Introduzione 3 d’oltreoceano, ma pure una sorta di «nostalgia» europea per una età avventurosa e quasi mitica dei viaggi e delle esplorazioni. Roma, la meta di tanti pellegrinaggi intellettuali, è al centro del saggio di Savelyeva, che illustra un case-study poco conosciuto e tuttavia interessantissimo: quello della costruzione dell’immagine dell’antichità latina negli scritti di Nikolaj Karamzin. Si tratta di un caso di studio importante sia per la ricchezza di spunti e di immagini che emerge, sia per i suoi riferimenti al mondo slavo come fucina di miti e di aspettative nei riguardi della Roma dei Cesari oltre che della Roma dei Papi. L’immagine di Roma accompagnò momenti importanti del pensiero politico e sociale russo tra Sette e Ottocento, pur non comparendo sempre in una posizione di primo piano, e pur coinvolgendo, accanto ad alcuni grandi protagonisti, figure tutto sommato minori e poco studiate. Si tratta dunque di uno spaccato di storia delle culture politiche europee di indubbia valenza per comprendere