incontriinLibreria ,n.11-maggio2011 G c I U h f f i i e c t i o o 

h c v o a m a a u n n n i n c a o z n i l o  n f i e a

 i i s t t S i t t u o p z a i  o n a l a ’ l I d e t a n o l i l a i : n i i A cura dell’Ufficio comunicazione istituzionale del Senato della Repubblica.

© 2011 Senato della Repubblica Finito di stampare nel mese di aprile 2011 presso il Centro riproduzione documenti.

La presente pubblicazione è edita dal Senato della Repubblica. Non è destinata alla vendita ed è utilizzata solo per scopi di comunicazione istituzionale. Incontri in Libreria 2011 3

Italianichehannofattol’Italia

Nell'ambito delle manifestazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia l’Ufficio comunicazione istituzio - nale del Senato organizza presso la Libreria in via della Maddalena 27 un programma di incontri dal titolo “Italiani che hanno fatto l'Italia".

L'iniziativa ha l'obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni importanti personalità del nostro Paese protagoniste dei lavori dell'Aula di Palazzo Madama. Le personalità a cui sono dedicati gli incontri sono state scelte tra quelle che hanno ricoperto il ruolo di senatori a vita o di Presidenti del Senato e fanno riferimento oltre che al mondo della politica, anche a quelli della cultura, dello spettacolo e delle attività produttive. Agli incontri partecipano le scuole secondarie di II grado che visitano il Senato.

L’appuntamento del mese di maggio 2011, a 20 anni dalla nomina di senatore a vita, è dedicato a .

Per ricordarne la figura questa pubblicazione contiene gli interventi di Spadolini in occasione del 4 Incontri in Libreria 2011

discorso di insediamento alla Presidenza del Senato (2 luglio 1987) e della commemorazione del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della scorta (21 luglio 1992). Inoltre è riportato il resoconto stenografico della seduta del Senato del 6 ottobre 1994 con la comme - morazione del senatore Giovanni Spadolini. Incontri in Libreria 2011 5

GiovanniSpadolini

Nacque a Firenze il 21 giugno 1925. A 25 divenne professore di storia contempo - ranea all’Università di Firenze. Dal 1955 al 1968 diresse “Il Resto del Carlino” di Bolo - gna. Dal 1968 al 1972 fu alla guida del “Corriere della sera”. Nel 1972 partecipò alle elezioni politiche e fu eletto al Senato nelle liste del Partito Repubblicano Italiano come indipendente. Nel 1974 fu il primo ministro dei Beni cultu - rali e ambientali (IV governo Moro). Nel 1979 fu ministro della Pubblica Istruzione (V governo Andreotti) e nello stesso anno fu eletto segretario nazionale del Partito Repubblicano. Dal 1976 al 1994 fu presidente dell'Università Bocconi di Milano. Nel 1980 costituì la Fondazione Nuova Antologia. Nel 1981-1982 fu il primo Presidente del Consiglio dei ministri non appartenente al partito della Democrazia cristiana. Nel 1983 il PRI da lui guidato ottene il miglior risultato elettora - le di sempre. Dal 1983 al 1987 fu Ministro della difesa nei due governi presie - duti da Bettino Craxi. Nella X e XI legislatura (dal 1987 al 1994) fu eletto a grande mag - gioranza Presidente del Senato della Repubblica. Nel 1991 venne nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica . Morì a Roma il 4 agosto 1994.

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Discorsod’insedia - Gruppi parlamentari, con il lavoro collegiale dell’Ufficio mentodelPresidente di Presidenza e della Giunta PRESIDENTE. Onorevoli sena - per il Regolamento che io tori, il vostro suffragio, per il potrò tentare di essere pari al quale grande è la mia ricono - compito che mi avete affidato, scenza, mi rende da oggi un compito che si rivela ancor vostro garante istituzionale, più gravoso di responsabilità custode del Regolamento, dei quando volgo la mente agli diritti della maggioranza e di uomini che mi hanno prece - quelli delle opposizioni. Ma è duto in questo incarico, da solo con il vostro aiuto a Enrico De costante, con l’alto consiglio Nicola, da dei senatori a vita, con la col - a , a France - laborazione dei Presidenti dei sco Cossiga, ad Amintore 8 Incontri in Libreria 2011

Fanfani e a Giovanni Malago - parlamentare. di. Sono gli uomini del passa - In questo senso mi pare che le to e del presente ai quali va in ragioni costituzionali del pri - questo momento il mio mato del Parlamento debbano memore, deferente pensiero, essere rivendicate e difese con un particolare omaggio al contro ogni tentativo di ridur - lungo magistero di Amintore re il valore del passaggio par - Fanfani che ha accompagnato lamentare a mera ratifica, ad la vita, l’evoluzione e la tra - adempimento formale o a sformazione di questa Assem - stanza di mediocri e partico - blea e con essa dell’Italia. laristiche negoziazioni. (Vivissimi applausi dal centro La forza di rappresentanza e dal centro-sinistra) . sociale e morale del Parla - La X legislatura repubblicana mento, la sua capacità di pone al Parlamento ed al innestare nel procedimento di Paese la prospettiva di anni deliberazione diretti contribu - non facili, tutti dominati dal ti della società civile, la sua problema della governabilità essenza di istituzione-portica - di un sistema complesso e to, se vogliamo usare un’anti - condizionato dalle cento ca reminiscenza hegeliana, tra variabili indipendenti dell’in - lo Stato e la comunità nazio - tegrazione internazionale. nale, tutto questo fa sì che È compito urgente delle forze non solo la legittimità demo - politiche costruire un nuovo cratica, ma la stessa efficacia Governo con garanzie di tecnica delle decisioni politi - equilibrio e di stabilità leal - che è profondamente condi - mente e reciprocamente rico - zionata dal lavoro delle nosciute. Ma il difficile gover - Camere. no dello Stato sarebbe impos - La X legislatura ci propone sibile se qui in Parlamento visioni di riforme istituzionali non si realizzassero quelle che ricongiungano i tempi condizioni di lavoro critico, della politica a quelli della fatto di progetti e contropro - società civile, di riforme che getti, nutrito della cultura di diano al Governo la certezza governo e della forza proposi - della sua maggioranza, finché tiva dell’opposizione che duri la fiducia su cui si è fon - rende vivo e vitale un regime dato, e la capacità di attuazio - Incontri in Libreria 2011 9 ne del programma, solenne - saranno adottate dalle forze mente approvato, di riforme politiche, e io continuerò per che meglio garantiscano gli parte mia gli sforzi costanti equilibri finanziari connessi dei miei predecessori per por - alle leggi di spesa pubblica e tare la macchina interna degli ai limiti invalicabili ad essa uffici, già così ricca di presti - connessi. gio e di tradizione, a livelli La nostra apertura verso que - ancora più alti di efficienza e ste riforme sarà grande; la di ausilio per il lavoro colle - nostra disponibilità rispettosa giale ed individuale di tutti i e completa; il nostro spirito senatori. attento ai nodi non eludibili Onorevoli senatori, io credo del futuro. E tuttavia siamo che vi sia stata somma fortu - sicuri che ciascuna di queste na e vivissimo, toccante riforme, e tutte insieme intese, augurio per me nel fatto che avranno bisogno, per essere la proclamazione della grande veramente funzionali, di un maggioranza che mi ha eletto saldo raccordo con la logica sia stata effettuata da Sandro delle istituzioni parlamentari Pertini. Il senatore Pertini rap - viste nella loro complessa presenta per me, e certo non razionalità moderna. Questo solo per me, ma per voi tutti, bene della centralità parla - soprattutto tre dati: innanzi - mentare, lo difenderemo con tutto la nascita stessa della la persuasione che il lavoro nostra Repubblica, nel senso delle Camere non è mai inuti - storico profondo e la dura le, neppure quando sembrano dialettica di pensiero e azione, più facili o politicamente più di pace e di guerra che l’han - redditizie le scorciatoie del - no contrassegnata. l’Esecutivo o, all’estremo Pertini campione della lotta di opposto, le tecniche plebisci - Liberazione, interprete della tarie. Il mio impegno è che su continuità fra il primo e il queste premesse il Senato, secondo Risorgimento. Ecco forte della sua grande tradi - perché la sua coerenza, la sua zione, non si sottragga ad onestà, il suo patriottismo alcun appuntamento di rifor - esemplare lo resero, da allora ma, secondo le iniziative che in poi, l’uomo di riferimento 10 Incontri in Libreria 2011 di tutti gli italiani, senza come via di garanzia e di pro - distinzione di parte. (Com - gresso contro ogni forma di menti dall’estrema destra) . irrazionalismo politico. Sono orgoglioso e felice che , infine, fu il sia stato lui ad attestare. Capo dello Stato che nel 1981, (Vivissimi, prolungati dandomi l’incarico di formare applausi dal centro, dal cen - il primo Governo a guida tro-sinistra, dalla sinistra e laica del periodo repubblica - dall’estrema sinistra) ... che no, percepì (Commenti dal - dopo mesi di aspre dispute l’estrema destra) ... la necessi - politiche si sia formato qui al tà di un nuovo e migliore Senato come primo segno di equilibrio nella storica colla - concordia nazionale uno borazione tra forze laiche e schieramento istituzionale, il forze cattoliche nella direzio - cui significato può e deve tra - ne del Paese. scendere l’occasione. Dal 1981 ad oggi, nonostante Il secondo dato che incarna il le ultime tempeste, il Paese ha presidente Pertini è il senso compiuto grandi progressi. profondo e corale delle istitu - Dopo quelli della ricostruzio - zioni aperte alla gente, in uno ne e della evoluzione demo - scambio continuo tra centro e cratica ha raggiunto altri tra - realtà locali, fra proteste, guardi, ha superato tante richieste e comportamenti minacciose tempeste. politici. Da questi dati, desunti da una In quest’epoca in cui si agita - esperienza di stabilità e di no in fondo alla società tanti progresso, si deve partire per fermenti di novità, che spesso nuovi avanzamenti politici non riusciamo a cogliere, nel reciproco rispetto e nella nella continua tensione tra mutua fiducia, nell’essenziale stabilità e movimento, tra raccordo – lo ripetiamo – tra maestà della legge e impulso forze cattoliche, forze sociali - alle trasformazioni, in avvi - ste e forze laiche, raccordo cendamenti anche confusi di che è alla base stessa dell’evo - parti e di scelte, Pertini, que - luzione della Repubblica. sto grande socialista di matri - Onorevoli colleghi, per coe - ce turatiana, ha indicato la renza al mandato super partes via delle istituzioni aperte che mi avete affidato, mi Incontri in Libreria 2011 11 accingo a lasciare le respon - vivissimo che presto il Senato sabilità connesse alla guida di e la Camera dei deputati pos - un partito politico al quale sano dare la loro fiducia ad continuerò, peraltro, a dare il un Governo che riprenda il mio apporto di consiglio e di filo e il lavoro normale dei esperienza. (Commenti del - Governi a larga base parla - l’estrema destra) . mentare, conclusa la necessa - Per quello che si è sempre ria, ma eccezionale stagione chiamato il partito delle isti - istituzionale del Governo tuzioni, per il partito storico minoritario. per antonomasia della demo - Punto alto di riferimento, crazia italiana, per il più anti - centro di raccolta delle spe - co partito della nazione italia - ranze e delle aspettative di na, questo passaggio da un tutti gli italiani per la gover - ruolo politico a un ruolo isti - nabilità e per la durata costi - tuzionale avviene senza trau - tuzionale della X legislatura mi, in maniera naturale, come sarà innanzitutto il Presidente proseguimento dello stesso della Repubblica, Francesco lavoro in altra dimensione Cossiga, al quale va il mio dello Stato e con diversi dove - deferente omaggio e insieme ri. (Commenti dall’estrema con voi l’augurio più convin - destra) . to e la fiducia più piena. (Vivi, Se al fondo di ogni scienza prolungati applausi) . settoriale vi è la filosofia Lo stesso deferente saluto e come denominatore comune augurio va alla Camera dei di ogni strumento basilare di deputati e al suo Presidente. conoscenza, al fondo di ogni (Vivi, prolungati applausi) . lavoro politico particolare vi è Con le istituzioni più alte io la trama delle istituzioni, saluto, a nome del Senato, le come punto di riferimento istituzioni che con esse con - comune, centro di stabilità da corrono, secondo la Costitu - non smarrire. zione, a fare salva e garantita Con questa consapevolezza di la struttura dello Stato. Con - più alte obbligazioni guardo, sentitemi di ricordare per come tutti voi, alla vicenda prime, a riprova di un affetto politica che si sta per aprire. legato a responsabilità anche Con voi formulo l’augurio appena ieri cessate, le Forze 12 Incontri in Libreria 2011 armate della Repubblica, pre - indipendenza, il vigore delle sidio democratico della Patria, loro decisioni, l’ottemperanza strumento di integrazione ai loro provvedimenti sono internazionale, a tutti i livelli beni preziosi che il Senato per la difesa della pace in terrà assolutamente vivi nella Europa e nel Mediterraneo. quotidiana pratica di lavoro. (Vivi, generali applausi) . La legislatura che si è chiusa Saluto in esse e con esse i ha lasciato aperti per le magi - Carabinieri, la Polizia di Stato, strature problemi che non la Guardia di finanza e gli devono più a lungo restare altri servizi che tutelano lo tali. Le Camere hanno ora Stato e che sono in prima grandi responsabilità in pro - linea contro il permanente posito. Sotto altra angolatura nemico della pace interna ed recenti enunciati e propositi internazionale, il terrorismo, della Corte dei conti, volti ad che riassume tutti i mostri accrescere con innovazioni dell’irrazionalismo. assai pertinenti la griglia dei Consentitemi di rinnovare in controlli finanziari sulle leggi questa sede e in questo di spesa, potranno avere dal momento, anche nel ricordo Senato, che ha sempre dedica - dei legami personali che a lui to studi preziosi ai problemi mi unirono, il mio commosso posti dall’articolo 81 della omaggio alla memoria del Costituzione, immediata e presidente Moro. (Vivi, pro - adeguata risposta. lungati applausi) . Saluto le regioni. L’enunciato Saluto la Corte costituzionale, costituzionale sulla vocazione organo massimo delle garan - regionale della nostra Assem - zie dell’intero sistema giuridi - blea deve trovare in questa co. Il Senato dovrà dare alla casa una verifica puntuale, un pronunce della Corte, anche raccordo senza ostacoli. in meditate revisioni di proce - Onorevoli senatori, cari colle - dure e di tempi, tutta l’atten - ghi, le più affollate elezioni zione necessaria per evitare dei regimi democratici del - squilibri e disordini nello svi - l’Occidente hanno ancora una luppo e nella coerenza della volta dimostrato la passione legislazione. degli italiani per il loro Parla - Saluto le magistrature; la loro mento, il senso dello Stato di Incontri in Libreria 2011 13 uno straordinario numero di nelle mie funzioni, di questa cittadini e di giovani. È una passione nazionale per le isti - passione critica secondo tuzioni repubblicane, di essere l’istinto di libertà del nostro accomunati in questa aspira - popolo, che è cresciuto in zione popolare racchiusa nel questi anni nella cultura poli - triplice augurio di sempre: tica come in tutte le altre cul - viva il Parlamento, viva la ture e che non concede dele - Repubblica, viva l’Italia! ghe in bianco a nessuno, nep - (Vivi, prolungati applausi dal pure a noi. Ebbene, spero centro, dal centro-sinistra e insieme a voi di essere degno, dalla sinistra) . 14 Incontri in Libreria 2011

Commemorazionedel polizia di Stato trucidati nel vile agguato di Palermo, ha giudiceBorsellinoe voluto assicurare la sua pre - degliagentidellasua senza a Palazzo Madama per scorta il commosso, unanime omag - gio del Parlamento alla PRESIDENTE. (Si leva in piedi memoria del giudice Paolo e con lui tutta l’Assemblea) . Borsellino e della sua scorta. Onorevoli colleghi, ringrazio Domenica scorsa la barbara il Presidente della Repubblica violenza mafiosa ha offeso che, al termine della sua una volta di più la Sicilia, ha odierna, dolorosa visita a scosso l’intero Paese, ha ricor - Palermo, interprete dei senti - dato a ciascuno di noi che la menti della patria tutta per i battaglia contro la criminalità funerali degli agenti della organizzata rappresenta Incontri in Libreria 2011 15 un’emergenza nazionale che sce la Polizia di Stato e l’Arma impone, da parte dello Stato, dei carabinieri a giudici e risposte meditate, precise ed uomini di legge. anche dure. Questo attacco portato ad un Il nostro pensiero accorato si uomo, il giudice Borsellino, rivolge in questo momento che rappresentava lo Stato alle vittime di questa strage laddove la logica criminale inaudita, al giudice Paolo vorrebbe estirpare i princìpi di Borsellino e ai cinque rappre - legalità sui quali lo Stato si sentanti della Polizia di Stato, regge, ci fa rivivere la trage - l’agente Emanuela Loi, l’assi - dia nella quale perse la vita stente Agostino Catalano, un altro magistrato che in Ita - l’assistente Eddie Walter Cosi - lia e nel mondo rappresentava na, l’agente Vincenzo Li Muli un eguale simbolo di lotta e l’agente Claudio Traina. La coraggiosa e intransigente nostra solidarietà fraterna va contro l’organizzazione alle famiglie di questi servito - mafiosa. Mi riferisco al giudi - ri dello Stato caduti in un ce Giovanni Falcone, colui attentato. I sentimenti della che per tanti anni, accanto a nostra partecipazione al Paolo Borsellino e ad altri dramma di queste ore si rivol - magistrati coraggiosi, condus - gono a coloro che sono stati se la sua battaglia per affer - feriti e che si sono trovati mare i princìpi irrinunciabili coinvolti in uno scenario di della ragione contro i mostri devastazione e di desolazione, della violenza e dell’irrazio - raggiunti dalla violenza fin nalismo. dentro le loro case. Falcone e Borsellino credeva - Alla magistratura e alle forze no nel primato della legge, dell’ordine rinnoviamo la nella civile e pacifica convi - nostra riconoscenza per l’ope - venza, nel rispetto dell’uno ra condotta in condizioni per l’altro, nella possibilità di quasi sempre di obiettiva dif - dare alla Sicilia e all’Italia un ficoltà, unitamente al cordo - avvenire europeo. glio dell’intera nazione per le Per questo essi sono stati famiglie del giudice e dei cin - uccisi. que agenti trucidati, in una Assistiamo da alcune settima - linea di martirologio che uni - ne ad una spirale di atti di 16 Incontri in Libreria 2011 intimidazione, di torbidi mes - posito di instillare la paura in saggi trasversali, di azioni cri - ogni settore dell’opinione minali di varia intensità, fino pubblica. E questo Antistato è all’esplodere di mostruosi tanto più pericoloso quanto assalti alla legalità repubbli - maggiori sono al suo interno i cana, assalti mirati e mai contraccolpi di una sorda casuali, con fini precisi di lotta tra fazioni, in una fase in destabilizzazione. cui gli equilibri di forze stan - Chi visse in prima persona la no probabilmente cambiando. sanguinosa stagione degli Per sconfiggere questi crimi - anni di piombo – e mi rivolgo nali, che godono di grandi a tanti colleghi presenti – sa risorse finanziarie, frutto dei che l’obiettivo del terrorismo loro traffici scellerati, prima era lo stesso: travolgere lo di tutto gli stupefacenti, che Stato democratico nel nostro hanno collegamenti interna - paese. E ancora una volta zionali estesi, che dispongono dobbiamo constatare, oggi di mezzi sofisticati, ci vorrà come negli anni del terrori - del tempo; ci vorranno non smo, che l’obiettivo è quello dico mesi, ma anni. di scuotere la fiducia dei citta - Ma mentre noi chiediamo al dini negli organi dello Stato, Paese di seguire il proprio nella democrazia e nei suoi Governo e i propri rappresen - rappresentanti sul territorio; tanti in Parlamento in questa in primo luogo, delle forze difficilissima iniziativa, dob - dell’ordine, per far sì che alla biamo prima di tutto chiedere fine una popolazione dispera - a noi stessi di essere coerenti: ta cerchi sicurezza e riparo consapevoli che il prezzo non presso le autorità, ma potrebbe essere anche la presso altre, oscure centrali di nostra vita. potere. Un pensiero particolare rivol - La mafia non è solo un’orga - go agli agenti di scorta, ricor - nizzazione che vive e prospe - dando le alte parole che Ugo ra per le attività illegali che La Malfa pronunciò alla conduce. Essa è l’Antistato ed Camera a poche ore dal rapi - è disposta ad usare la violen - mento di e dall’as - za, anche di massa, con il pro - sassinio della sua scorta: Incontri in Libreria 2011 17

«Nessuno può proteggere noi, ta, neanche due mesi fa. Oggi anche se i cittadini che fanno come allora l’opinione pubbli - il loro dovere pagano la ca non attende da noi una nostra protezione. Ma noi con risposta rituale: attende una le nostre leggi possiamo e risposta concreta. dobbiamo proteggere tutti. Poche ore fa ho dato notizia Nessuno, ripeto, può proteg - in quest’Aula delle decisioni gere i reggitori dello Stato, ma dei Capigruppo per quanto l’ultimo dei cittadini ha dirit - attiene all’esame del decreto- to alla nostra protezione». E legge antimafia, che entro questo deve essere e restare il venerdì dovrà essere conse - nostro impegno. gnato alla Camera tenendo Guai a mostrarci divisi in conto del maxiemendamento queste ore tanto drammati - presentato dal Governo. L’im - che! pegno del Parlamento, l’impe - Se i terroristi furono sconfitti, gno del Senato sarà totale, nel la ragione fu una e fonda - rispetto integrale delle diverse mentale: le istituzioni della opinioni e del diritto di cia - Repubblica, i partiti, le orga - scun Gruppo di esprimere con nizzazioni dei lavoratori e chiarezza le proprie riserve e degli imprenditori, tutti gli di proporre tutte quelle modi - italiani dissero «no» ai tradito - fiche che si ritengono neces - ri della Repubblica. sarie. E fin d’ora in concordia di Sono certo che il Senato saprà intenti noi dobbiamo essere fare per intero il proprio disposti a dire un «no» altret - dovere. tanto fermo a chi crede di Può essere questo il segnale poter sostituire le tavole del che la pubblica opinione diritto con la dinamite. attende da tutti noi: la capaci - Ho manifestato il mio pensie - tà del Parlamento di dare ro in materia a Palermo dopo risposte non retoriche, di il delitto del giudice Falcone, cogliere il senso delle richieste allorché mi è occorso di rap - dei cittadini, di dare alle vitti - presentare il vertice dello me e ai loro familiari la cer - Stato italiano nel commosso tezza che il loro sacrificio non saluto al magistrato assassi - è stato inutile perché la forza nato insieme con la sua scor - del Parlamento è nelle istitu - 18 Incontri in Libreria 2011 zioni democratiche, è nel con - cui tanti lottarono. senso dei cittadini il baluardo E sono certo che quanto il supremo per la difesa della Senato farà nei prossimi gior - Repubblica. ni corrisponderà a quella È un compito non facile. La certa idea dell’Italia per cui si civiltà giuridica si riconosce batterono Paolo Borsellino, quando nell’emergenza, Giovanni Falcone e i tanti accanto alle esigenze imme - martiri della Repubblica che diate, sa mantenere saldo il con loro sono caduti per la riferimento a quei princìpi difesa delle istituzioni. giuridici consacrati nei propri In segno di omaggio a queste documenti più alti. Il Parla - nuove vittime della violenza mento dovrà dare questa mafiosa e al dolore dei loro risposta: difesa dell’ordine familiari, sospendo la seduta sociale, unita alla difesa di per un minuto in segno di quelle libertà giuridiche per lutto. Incontri in Libreria 2011 19

Commemorazionedel PASINI senatoreGiovanni PRESIDENTE. (Si leva in piedi Spadolini e con lui tutta l’Assemblea, i rappresentanti del Governo e (Sono presenti nella tribuna le autorità presenti nella tri - d’onore il Presidente della buna d’onore) . Signor Presi - Repubblica, il Presidente della dente della Repubblica (al Camera dei deputati ed il Pre - quale desidero esprimere un sidente della Corte costituzio - ringraziamento per aver ono - nale) . rato con la sua presenza la nostra riunione), signor Presi - Presidenza del Presidente dente della Camera dei depu - 20 Incontri in Libreria 2011 tati, onorevole Presidente del so ripetere – le ragioni che Consiglio dei ministri, signor uniscono al di là di quelle che Presidente della Corte costitu - dividono, di un’inventiva che zionale, colleghe e colleghi sapeva cogliere con una intui - senatori, signore e signori, zione pronta ed illuminante le adempiendo un impegno risposte risolutive ai problemi assunto in quest’Aula e inter - più complessi. pretando il sentimento unani - Ho avuto modo recentemente me di Palazzo Madama, questa di rileggere i commenti e le solenne cerimonia vuole ricor - riflessioni successivi alla sua dare Giovanni Spadolini, un scomparsa e ovunque ho rin - uomo che, come ella, signor venuto la consapevolezza di Presidente della Repubblica, questa perdita. È una consape - ebbe a dire il giorno stesso volezza condivisa anche da della sua scomparsa, ha iscrit - coloro che nel corso degli anni to il proprio nome in una avevano assunto posizioni grande pagina della nostra diverse dalle sue, ma che non storia democratica. potevano non riconoscere La comune sensazione, a poco come fosse venuto meno un più di due mesi da quella uomo di Stato la cui esperien - dolorosa giornata che segnò la za, il cui consiglio, la cui stes - sua scomparsa, è che sia venu - sa presenza tanto avevano to a mancare nel quadro poli - giovato alla Repubblica. tico del nostro Paese un punto Spadolini è stato per anni di riferimento di valore altissi - l’esponente più autorevole di mo che, in una fase difficile e un filone determinante nella nuova della vita nazionale, cultura italiana, un filone che avrebbe potuto fornire a tutti lo ricollegava a momenti e a noi il contributo di un’espe - personaggi della memoria rienza culturale e politica nazionale che alcuni conside - intensamente vissuta, di una rano ormai semplici capitoli di moralità ineccepibile, di un storia, ma che – è bene ricor - equilibrio che, specialmente darlo – avevano contribuito a quando i toni della polemica si creare quel severo costume facevano più accesi, era in morale, patrimonio prezioso di grado di far scoprire a tutti – ogni nazione, ed in particolare con una frase che amava spes - della nostra, il cui venir meno Incontri in Libreria 2011 21

è stato causa non ultima della suoi interventi, ed in partico - disaffezione che ha allontana - lare nei due suoi discorsi inau - to in tempi recenti i cittadini gurali, la crisi di sfiducia che dalle istituzioni. Era, il suo, un investiva il Paese richiedeva filone culturale (quello laico- punti di riferimento saldi ed repubblicano) che non aveva autorevoli, capaci di ricostrui - mai significato per lui con - re il patto incrinato tra i citta - trapposizione alle altre forze dini e le istituzioni. ideali che hanno contribuito a Questo punto di riferimento creare la nazione, ma che egli lo individuò nel Parla - costituiva un punto di parten - mento, fulcro della rappresen - za per superare, nella ricerca tanza popolare, nel Senato del bene e dell’interesse comu - della Repubblica e nella ne, le divisioni contingenti. Camera dei deputati. A questa Lo scorso 5 agosto ho ricorda - difesa strenua delle istituzioni to, nel discorso pronunciato in rappresentative dedicò tutta la occasione dei suoi funerali, sua cultura, il suo impegno l’uomo di cultura, il giornali - costante, la passione civile, sta, il politico che per tanti l’amore per l’Italia. anni è stato in primo piano I colleghi che sono stati con nella vita italiana ed ho ricor - lui nella X e nella XI legislatu - dato in particolare, e non ra ne ricordano l’attività avrei potuto non farlo, il Pre - appassionata che gli consentì sidente del Senato che per due di condurre in porto impor - legislature ha guidato con tanti riforme regolamentari imparzialità ed autorevolezza che resero più funzionale l’at - la nostra Assemblea. tività dell’Assemblea; ricorda - Non posso, in questa occasio - no la tenacia che pose per far ne solenne, dal banco della procedere una riforma radica - Presidenza del Senato non le delle istituzioni che potesse sottolineare ancora con com - cogliere in tutti i campi le mozione particolare il ruolo ed richieste nuove che proveni - il significato che ebbero i suoi vano dalle forze sociali e poli - sette anni alla guida di Palaz - tiche del Paese. zo Madama. E ne ricorderanno il rigore Furono anni difficili in cui, morale e la denuncia continua come egli ricordò più volte nei dei vizi e delle degenerazioni 22 Incontri in Libreria 2011 dei partiti, che ne facevano un del Paese. punto di riferimento inconta - Ed è questo di cui sentiamo minato fra i tanti che della oggi la mancanza. Noi la politica avevano dimenticato lamentiamo nel nostro Senato, il senso di «servizio». che egli aveva profondamente Io ho avuto modo di conosce - amato e che lo aveva visto re ed apprezzare questo aspet - profondere un impegno senza to essenziale della figura di uguali nelle attività delle Spadolini, come ho avuto Commissioni e nell’Assemblea, modo di frequentare in lui da Presidente della Commis - l’uomo di cultura, il promoto - sione istruzione a Presidente re, il componente di associa - del Senato, e che lo aveva zioni scientifiche autorevoli, visto contribuire ai nostri cui prestava il contributo di lavori nelle cariche autorevoli una conoscenza che non si di Governo a cui era stato perdeva nei libri, ma dai libri chiamato. traeva spunto per l’azione Era un vero amore quello di quotidiana. Spadolini per il Senato, per la La sua frequentazione e la sua sua storia, per le sue tradizio - amicizia sono state per me ni, che trovava riscontro in motivi di grande orgoglio e quella difesa intransigente del sono oggi ragione di ulteriore bicameralismo paritario, che rimpianto. Per questo, non costituisce il filo comune delle posso non fare mie le parole pubblicazioni numerose che a che il Capo dello Stato pro - Palazzo Madama ha voluto nunciò quando rimpianse in dedicare, per riapparire poi nei lui non solo l’uomo di cultura dibattiti e negli incontri cultu - ed il politico autorevole, ma – rali che fecero negli anni pas - disse in particolare – il venir sati di Palazzo Giustiniani un meno di un’esperienza umana luogo importante di riflessione capace, specialmente nei e di studio e che ha avuto momenti più difficili, di dare il come punto culminante l’ac - contributo di un consiglio quisizione, come sede della riservato e prudente, sempre biblioteca del Senato, del capace di astrarsi dalle que - Palazzo della Minerva, così stioni contingenti per cogliere legato alla vita culturale di il filo dell’interesse più vero questa città. Incontri in Libreria 2011 23

E dunque non posso che fare za (ancora tutta da costruire). mia – lo faccio con convinzio - Parlamento forte» – disse – ne e con gioia – la proposta, «vuol dire Governo forte. Ma avanzata autorevolmente nei dobbiamo farlo al di fuori di giorni della sua scomparsa, di ogni tentazione di sovverti - intitolare a Giovanni Spadoli - mento, di sconvolgimento dei ni la nuova sede della biblio - princìpi che hanno presieduto teca del Senato della Repub - alla costruzione della Repub - blica. blica, sul fondamento di legit - È con questi sentimenti di timità del patto nazionale, dolore e di rimpianto che punto di incontro tra primo e rivolgo alla memoria dello secondo Risorgimento». statista scomparso il pensiero Invito il senatore Visentini a commosso mio personale e di prendere la parola. tutti i senatori e di tutti i col - VISENTINI. Signor Presidente, laboratori del Senato. onorevoli colleghe e colleghi Un pensiero che indirizzo, in senatori, mi associo al ringra - particolare, ai suoi familiari, ai ziamento al Presidente della collaboratori che per tanti Repubblica, al Presidente della anni gli furono affezionati e Camera dei deputati, al Presi - fedeli, ai concittadini di Firen - dente del Consiglio e al Presi - ze, agli elettori di Milano che dente della Corte costituziona - tante volte gli rinnovarono la le che assistono a questa fiducia, al partito e agli ideali nostra seduta, onorando così il in cui sempre si identificò. ricordo che noi facciamo di Voglio ricordarlo con le paro - Giovanni Spadolini. le di speranza e di incitamen - Ringrazio lei, onorevole Presi - to che il 17 maggio pronunciò dente del Senato, e ringrazio il in questa Assemblea, in occa - Capogruppo, i Presidenti dei sione dell’insediamento del Gruppi, di avermi designato nuovo Governo, monito e sti - per esprimere questo ricordo. molo per tutti noi: «Dobbiamo Sono grato della fiducia e del - rivedere» – disse Spadolini – l’apprezzamento che in questo «la Costituzione, dobbiamo modo mi sono stati dati. adeguarla alle esigenze di una Devo tuttavia soggiungere che democrazia funzionante, di ricordare, che parlare di Gio - una democrazia dell’alternan - vanni Spadolini è compito 24 Incontri in Libreria 2011 complesso e difficile, ed è par - sembravano sogni, generosità ticolarmente difficile parlarne di azione, accettazione di in questa sede di Assemblea sacrifici e nello stesso tempo parlamentare, dove va ricor - realismo politico e capacità di data la sua personalità politi - realizzazione. ca. Egli infatti fu anche – e nel Soprattutto nel periodo in cui corso dello svolgimento della Spadolini assunse la Presiden - sua vita prima di tutto – uomo za del Consiglio, il richiamo di cultura, studioso e scrittore alla tradizione risorgimentale di storia, docente universitario fu forte e ripetuto come un e insieme giornalista e diretto - richiamo a se stesso e al Paese. re di grandi quotidiani. Dopo gli studi sul Risorgimen - Nella sua vita e nella sua per - to, Spadolini rivolse il suo sonalità questi aspetti si impegno di studioso e di stori - accompagnano e direi si inter - co al periodo post-risorgimen - secano. Ed egli, anche nei tale, cioè ai decenni successivi periodi di più intenso impegno all’unità d’Italia, e in modo politico, continuò a dedicarsi particolare alla frattura e ai agli studi storici e, fino rapporti fra il nuovo Stato all’estremo limite della sua unitario italiano da un lato e vita, a presentarne i risultati in la Chiesa cattolica e il mondo opere importanti. Non ho cattolico italiano dall’altro. veste per parlare della sua Egli approfondì e analizzò gli attività di studioso e di stori - elementi di fragilità che da co, né sarebbe questa la sede, quella frattura derivarono allo ma riesce assai difficile isolare Stato e nello stesso tempo l’in - la sua attività politica. Gio - sostenibilità delle posizioni del vanni Spadolini rivolse fin da mondo cattolico e delle pre - giovanissimo i suoi studi al giudiziali che le autorità cat - nostro Risorgimento e anche toliche continuavano a porre e nella sua vita politica furono che erano oramai superate da costanti il riferimento e il una realtà irreversibile, la richiamo al Risorgimento quale d’altra parte aveva libe - come all’epoca della nostra rato la Chiesa cattolica da storia nazionale nella quale oneri e impegni di ordine tem - più fortemente si espressero e porale, esaltandone invece si accompagnarono ideali che l’alta autorità spirituale. Incontri in Libreria 2011 25

Si erano create crisi di riere della sera». In questo egli coscienza profonde nei cre - vedeva un mezzo per portare denti cattolici, soprattutto ad un pubblico più vasto la delle categorie intellettuali, sua ansia culturale e le con - che sentivano gli ideali risor - vinzioni che da essa derivava - gimentali e l’unità d’Italia, ma no in ordine ai problemi di con quella frattura ampi setto - ogni giorno del nostro Paese e ri del mondo cattolico rimase - alle sue prospettive. Da questo ro estranei alla vita dello Stato il passo verso la politica attiva unitario e questo impedì sia lo era breve. sforzo comune indispensabile Gli studi di storia post-risorgi - per la creazione del nuovo mentale e contemporanea ed il Stato, sia il pieno svolgimento giornalismo attivo già espri - della vita liberale e parlamen - mevano un forte interesse tare. politico ed una viva passione Da queste valutazioni storiche politica. Il passaggio alla poli - Giovanni Spadolini trasse tica attiva fu quindi senza radicate convinzioni politiche traumi, quasi naturale. Esso nella sua costante affermazio - avvenne nel 1972, quando ne che cattolicesimo politico, Spadolini accettò la candida - impersonato dalla Democrazia tura al Senato offertagli dal cristiana, e mondo politico Partito repubblicano italiano e laico, impersonato soprattutto venne eletto a Milano. Poco dai socialisti e dai repubblica - dopo si iscrisse al Partito ni, dovevano procedere in repubblicano, impegnandosi stretta collaborazione, evitan - attivamente sia in Lombardia do il ripetersi, in altre forme, che in sede nazionale. di pericolose divaricazioni. Nel 1974 entrò nel Governo Vicino agli studi e all’insegna - Moro-La Malfa, creando ed mento universitario, Giovanni avviando con tenacia e Spadolini fu costantemente sapienza il Ministero per i beni attratto e presente nel mondo culturali. giornalistico come collabora - Alla morte di Ugo La Malfa, tore e poi direttore dei mag - nel 1979, egli assunse la giori quotidiani italiani: il segreteria del Partito repubbli - «Resto del Carlino» e il «Cor - cano, mantenendola fino al 26 Incontri in Libreria 2011

1987, quando venne eletto la vita politica italiana, ma Presidente di questa nostra anche quella economica. La Assemblea. Come segretario condanna della P2 fu netta e del Partito repubblicano, egli venne sancita in sede legislati - si sentì impegnato in una va. Altrettanto ferma e decisa azione ed in una prospettiva fu l’azione contro l’eversione che andavano al di là dei armata, fosse essa il terrori - ristretti limiti di quella segre - smo di pretesa ispirazione teria, in un’opera cioè di rac - politica o quello di ispirazione cordo, collaborazione ed unio - mafiosa. Si trovò di fronte ad ne tra le diverse forze politiche eventi assai gravi: il sequestro per superare le fratture che dal del generale americano Dozier 1979 si erano create. Su que - da parte del sovversivismo sto indirizzo nel giugno 1981 terrorista e l’assassinio del gli venne affidata la Presiden - generale Dalla Chiesa e di sua za del Consiglio dei ministri, moglie da parte della mafia. in una situazione di emergen - Nell’uno come nell’altro caso za e quando le presidenze il Presidente del Consiglio ed il democristiane che si erano Governo reagirono con molta succedute sembravano aver fermezza, che era espressione, perduto forza coagulante e al di là dei due drammatici capacità di guida e di propul - episodi, dell’indirizzo gover - sione. nativo. Fermezza e decisione Spadolini fu il primo Presi - Giovanni Spadolini dimostrò dente del Consiglio non demo - anche nel chiudere, anzi nel cristiano, dopo 36 anni di pre - troncare quasi improvvisa - sidenza democristiana: era un mente la sua Presidenza del fatto storicamente rilevante. Consiglio. Come Presidente del Consi - Nel novembre 1982, in pre - glio, egli si dimostrò (e per senza di dissensi all’interno parecchi osservatori inaspetta - del suo Governo, con polemi - tamente) assai fermo nella che degradanti tra Ministri guida del Governo e nell’azio - investiti delle maggiori ne governativa. Affrontò subi - responsabilità (la cosiddetta to con determinazione il pro - «lite delle comari» tra il Mini - blema della P2, che marciva e stro del tesoro democristiano stava inquinando non soltanto ed il Ministro delle finanze Incontri in Libreria 2011 27 socialista), Spadolini, che una ca. Di fronte alla nuova situa - falsa raffigurazione qualifica - zione elettorale, parlamentare va come l’uomo delle media - e politica, Spadolini, che in zioni, degli accomodamenti e passato tante volte si era dei compromessi, non esitò a posto, anche nelle precedenti dimettersi. Avrebbe potuto sue elezioni a Presidente del facilmente evitarlo, ma non lo Senato, come uomo dell’intesa fece perché i fatti accaduti delle forze politiche, soprat - toccavano l’unità del Governo tutto in presenza di problemi che era per lui elemento istituzionali, non esitò a porsi essenziale della sua presidenza come il candidato dell’opposi - e più ancora toccavano il zione, con il centro e con le Governo come istituzione. sinistre. Questa è una svolta Spadolini, lo ricordiamo, fu importante nella sua azione e sempre sensibile e vigile nella nella sua collocazione politica. tutela delle istituzioni e fermo In Spadolini l’attività di scrit - nel richiamo al loro rispetto; tore e anche la ripresa e l’ag - richiamo che in quel momen - giornamento dei suoi scritti to ed in quella misera vicenda precedenti avevano, negli ulti - si esprimeva appunto con le mi tempi, intenzioni e signifi - dimissioni del Governo. cati politici attuali. Questo è Di Spadolini presidente del anche per il suo ultimo libro, Senato ha detto il nostro Pre - quello su Gobetti, in cui rac - sidente egregiamente, del suo colse scritti precedenti, calore, del suo impegno. La «Gobetti: un’idea dell’Italia» sua fu una Presidenza passio - del dicembre 1993. Nella cui nale ed io non potrei dire prefazione – che è di un mese niente di più e di diverso di prima – egli sottolineava l’esi - quello che il nostro Presidente genza, più che mai attuale, di ha detto poco fa. un «rinnovamento italiano» e Debbo invece ricordare l’ulti - di «un nuovo Risorgimento ma battaglia politica di Spa - che non contempli ripiega - dolini, quella recente per l’ele - menti sul passato» e definiva il zione del Presidente del Sena - suo volume di scritti su Gobet - to. Non fu una battaglia per - ti, «per tanti aspetti, un libro sonale, fu una battaglia politi - autobiografico». 28 Incontri in Libreria 2011

Egli affermava ancora che, riferisco a quanto egli ha fatto fermi rimanendo princìpi e per la «Nuova Antologia». indirizzi, di fronte a nuove Come sappiamo la «Antologia» situazioni si potevano imporre – così si chiamò all’inizio – nuovi modi di operare. venne creata nel 1821 a Firen - La sua battaglia per la Presi - ze con la qualificazione di denza del Senato, condotta «giornale letterario e scientifi - con le opposizioni di sinistra e co» da Giovan Pietro Vieus - di centro, fu espressione del seux, appunto nel gennaio richiamo all’intransigenza 1821. Essa venne soppressa gobettiana e delle scelte che la nel 1831 dal Governo grandu - nuova situazione politica cale che vedeva in essa motivi imponeva. di sedizione nei confronti del - Nel passato, in talune occasio - l’ordine costituito. La rivista ni, le scelte e le decisioni poli - riprese nel gennaio 1866 con tiche di Spadolini erano il nome di «Nuova Antologia». apparse, direi, quasi filtrate Negli anni del secondo dopo - dalla cultura storica e quindi guerra la rivista ebbe vita dif - soggette a qualche remora. La ficile e talvolta grama, anche battaglia per la Presidenza del per ragioni di ordine economi - Senato, le dichiarazioni che co. Spadolini ne assunse l’accompagnarono e la segui - coraggiosamente la direzione rono indicavano uno Spadoli - nel maggio del 1974. La rivi - ni direttamente immerso nella sta divenne la sua creatura battaglia politica, nella situa - prediletta, come espressione zione politica nuova che le del suo impegno culturale e elezioni del marzo scorso ave - nel richiamo risorgimentale e vano creato. fiorentino che essa portava in La morte prematura, a sessan - sé. La rivista rinacque e ogni tanove anni, ha impedito a numero recava, oltre ai com - Giovanni Spadolini una menti del direttore Spadolini, nuova fase della sua azione contributi importanti per la politica nell’opposizione. nostra cultura e per la nostra Nell’opera di Giovanni Spado - vita politica, contributi che lini vi è ancora un aspetto che Spadolini sollecitava con viene generalmente trascurato acuta intuizione e con autori - e che io voglio ricordare. Mi tà. Ma non minore – va ricor - Incontri in Libreria 2011 29 dato – fu l’impegno finanzia - ne, quasi monumentale; nelle rio. Spadolini creò la Fonda - conversazioni però si scioglie - zione «Nuova Antologia», va e diventava piacevolissimo riconosciuta con decreto del e stimolante. Lo stretto legame Presidente della Repubblica tra cultura e politica, insieme del 23 luglio 1980. Egli devol - al rigore dei princìpi morali e veva ad essa e quindi alla rivi - politici di un moderno libera - sta propri mezzi finanziari lismo gobettiano, e insieme consistenti e a essa volle assi - ancora all’affermazione della curare la continuità anche laicità della vita pubblica dopo di lui. A lui è dovuto se furono elementi che guidaro - la gloriosa rivista è sopravvis - no la singolare vicenda del suta, se essa ha ripreso ad alto «Mondo», lontana da ogni livello e se continuerà in aspirazione a risultati pratici o avvenire. personali e dettata soltanto Nel chiudere, mi sia consenti - dalla passione civile. E passio - to un ricordo personale. ne civile, sintesi di cultura, di Conobbi Giovanni Spadolini politica e di morale, è espres - all’inizio degli anni ’50 a sione che ricorre con molta Roma, alla direzione e reda - frequenza negli scritti di Spa - zione del «Mondo» di Mario dolini. Pannunzio, in via Campo Spadolini ha ricordato la Marzio. In quella sede ci si vicenda del «Mondo» in un incontrava anche con altri libro e poi in una raccolta di collaboratori più anziani di articoli ha ricordato quegli noi e assai più autorevoli di incontri. Egli pubblicò sul noi. Le conversazioni passava - «Mondo» alcune parti degli no dagli argomenti culturali a studi che andava allora svol - quelli di attualità politica e da gendo sui rapporti tra il questi ultimi ritornavano a mondo cattolico e lo Stato ita - quelli culturali come fonda - liano dopo l’unità d’Italia e mentale punto di riferimento. che formarono il volume o che Spadolini, diversamente da andarono a contribuire al quello che poi diventò con gli volume «L’opposizione cattoli - anni, appariva certamente già ca da Porta Pia al 1898». In corpulento, ma rigido, solen - alcuni numeri del settimanale 30 Incontri in Libreria 2011 erano presenti un suo e un Parlamento, onorevole Ferra - mio articolo. ra. Anch’io allora ero fuori dalla FERRARA, ministro senza politica attiva. Dopo gli inter - portafoglio per i rapporti con valli dovuti alle mie personali il Parlamento . vicende di Regina Coeli prima Signor Presidente della del 25 luglio 1943 e della Repubblica, signor Presidente Resistenza dopo l’8 settembre della Camera dei deputati, del medesimo anno, avevo signor Presidente della Corte ripreso i miei studi e svolgevo costituzionale, signor Presi - intensamente le mie attività dente, senatori, signore e professionali. signori, il Governo si associa Anch’io, come Spadolini, al cordoglio profondo e al entrai in Parlamento e quindi rimpianto dell’Assemblea e del nella politica attiva soltanto Paese per la perdita di Giovan - nel 1972, a 58 anni, essendo ni Spadolini. io di 11 anni più anziano di Giovanni Spadolini, come è Spadolini. Non erano più le stato ricordato or ora in que - piacevoli conversazioni presso st’Aula, ebbe alcune straordi - la direzione del «Mondo»: narie, eccellenti qualità che erano impegni politici precisi tennero campo sulla scena e forti quelli sui quali ci ritro - della nostra vita pubblica per vammo, che ci unirono e che decenni. La sua carriera di conducemmo in ogni sede di intellettuale, di uomo di studi, partito e più volte di Governo di buon politico ha illustrato con amicizia e lealtà, con una di sé l’intera vita di quella che correttezza di comportamenti convenzionalmente viene e una civiltà di forme che definita la prima Repubblica. nella politica italiana stanno Giovanni Spadolini faceva, tra diventando sempre più rare o l’altro, parte – e mi sembra stanno scomparendo. Questi giusto ricordarlo qui – di quel sono i ricordi di lui che mi foro di moderazione e di sag - sono più cari. (Vivi, generali gezza che è la schiera dei applausi) . senatori a vita, del cui novero PRESIDENTE. Ha facoltà di fanno parte il presidente Fran - parlare il ministro senza por - cesco Cossiga – che vedo tafoglio per i rapporti con il seduto in quest’Aula – e il Incontri in Libreria 2011 31 senatore Giulio Andreotti, i dei rapporti di forza, sull’equi - quali ebbero modo di intrec - librio sempre delicato tra i vari ciare una stretta collaborazio - poteri. ne politica ed istituzionale con Un uomo politico schietta - il compianto senatore Spado - mente e profondamente mora - lini. le è un uomo politico che rie - Credo di poter dire che l’inte - sce a realizzare – come riuscì grità personale e la moralità Giovanni Spadolini in parte, personale del senatore Gio - così come tutti – i suoi disegni vanni Spadolini erano di una politici, illuminati da un qua - pasta assolutamente speciale, dro di valori, con i mezzi e gli e questo in considerazione del strumenti che la politica gli culto schiettamente crociano mette a disposizione. per la storia che il senatore Questa è la lezione della vita Spadolini nutriva. La sua inte - di Giovanni Spadolini. Queste grità e la sua moralità non parole ho creduto di dover erano l’integrità e la moralità dire, nel segno della comme - nude e inermi di un moralista, morazione del defunto senato - ma erano l’integrità e la mora - re e in segno di consolazione e lità di un grande moralista di speranza per noi che restia - politico, di un uomo cioè che mo qui, in questo alto luogo dalla storia ha appreso una della politica. (Applausi dai lezione permanente: che per Gruppi , Alleanza un uomo politico l’integrità e nazionale-MSI, Lega Nord e la moralità personale non del Centro cristiano democra - bastano, occorre renderle – tico) . per dirla con linguaggio PRESIDENTE. In segno di schiettamente fiorentino – lutto, sospendo la seduta. effettuali, incidenti sulla realtà www.senato.it-www.senatoperiragazzi.it