1 Il Tormentato Avvio Della XVII Legislatura: Le Elezioni Politiche, La

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

1 Il Tormentato Avvio Della XVII Legislatura: Le Elezioni Politiche, La Il tormentato avvio della XVII legislatura: le elezioni politiche, la rielezione del Presidente Napolitano e la formazione del governo Letta di Marco Olivetti (*) SOMMARIO. – 1. Premessa. – 2. Antefatto: l’apertura della crisi. – 2.1. Le dimissioni condizionate del governo Monti: una prassi atipica in via di consolidamento? – 2.2. Le dimissioni del governo Monti, le consultazioni del Presidente della Repubblica e lo scioglimento delle Camere. – 3. I risultati delle elezioni parlamentari del 24 e 25 febbraio 2013. – 4. Tre scenari per la soluzione della crisi. – 5. L’elezione dei presidenti delle due Camere. – 6. Excursus n. 1: l’ipotesi dell’elezione del Presidente del Consiglio Monti alla Presidenza del Senato ed i problemi da essa posti. – 7. L’avvio del procedimento di formazione del governo: le consultazioni del Presidente della Repubblica e il pre-incarico all’on. Bersani – 8. Excursus n. 2: il pre-incarico, la sua differenza dal mandato esplorativo e alcuni suoi profili problematici. – 9. Le «piccole consultazioni» del Presidente del Consiglio pre-incaricato. – 10. Il «congelamento» del tentativo Bersani ed il nuovo giro di consultazioni del Presidente Napolitano. – 11. La sospensione del procedimento di formazione del governo e la nomina di un Comitato di dieci «saggi». – 12. La controversia sulla costituzione delle Commissioni parlamentari. 13. Le dimissioni del Ministro degli Esteri Terzi. – 14. L’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. – 14.1. Il contesto politico. – 14.2. Le «Quirinarie» indette dal Movimento Cinque Stelle. – 14.3. I nomi discussi fra i partiti e le candidature di Marini e Rodotà. – 14.4. La candidatura Prodi e il suo fallimento. – 14.5. La rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica. – 14.6 Excursus n. 3: quid juris davanti ad un eventuale deadlock costituzionale? – 15. La conclusione anticipata del primo mandato del Presidente Napolitano. – 16. L’inizio del secondo mandato del Presidente Napolitano. – 17. La riattivazione del procedimento di formazione del governo: le consultazioni e l’incarico. – 18. La formazione del governo Letta. – 19. Excursus n. 4: le caratteristiche politiche del governo Letta. – 20. Conclusioni: a) regime parlamentare monista a tendenza maggioritaria versus presidential activism? – 21. (segue): b) la torsione dualista del regime parlamentare italiano: un dato contingente o strutturale? 1. Premessa Commentando, nel 1995, la sentenza della Corte costituzionale sul «caso Mancuso», Giuseppe Ugo Rescigno osservò incisivamente che «come l’esperienza ci ha insegnato, i casi di scuola, per quanto improbabili, possono accadere»1. Questa affermazione, sicuramente giustificata per quel curioso ed ormai lontano episodio, può essere forse ripresa come punto di partenza per introdurre una ricostruzione della crisi di governo con la quale si è aperta nel 2013 la XVII legislatura repubblicana. In tale crisi si sono intrecciati eventi poco probabili, che hanno fatto emergere le contraddizioni del sistema costituzionale italiano, inteso in senso lato, vale a dire come risultante dalla complessa interazione fra principi, disposizioni costituzionali scritte, norme consuetudinarie, convenzioni e prassi, oltre che con l’assetto del sistema dei partiti politici: ne è risultata una situazione di stallo che sembrerebbe un «caso di scuola» se essa non si fosse storicamente verificata. Generata da un risultato elettorale inatteso e senza «vincitori», esasperata dalla prossimità fra la scadenza della XVI legislatura e la fine del primo mandato del Presidente Napolitano, la crisi di governo del 2013, dopo aver rischiato di mutarsi in una crisi di sistema, si è precariamente chiusa con la formazione di un governo che può al tempo stesso essere descritto come di iniziativa presidenziale, di «larghe intese» e «costituente», visto il tentativo di aprire – sin dalle dichiarazioni * Professore ordinario di diritto costituzionale nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia. Il presente scritto è in corso di pubblicazione anche negli Studi in onore di Antonio D’Atena. 1 G.U. Rescigno, Intervento, in AA.VV., I costituzionalisti e il caso Mancuso, in Giur. Cost., 40:6 (1995), p. 4734. 1 programmatiche del Presidente del Consiglio Enrico Letta – un nuovo percorso per realizzare una riforma organica delle regole della politica. Ripercorrere, pochi mesi dopo, questi passaggi, non significa tanto narrare gli eventi con spirito cronachistico, né tentare una ricostruzione storica, che sarà possibile solo a distanza di tempo, e con strumenti metodologici diversi da quelli utilizzati in questa sede. Occorre piuttosto provare a ragionare – attraverso l’analisi dei fatti e la loro interpretazione – sulla tenuta delle regole e dei principi costituzionali che disciplinano le crisi di governo e sulla stabilità delle convenzioni sorte attorno a tali norme, leggendo questo materiale normativo alla luce della logica immanente del regime parlamentare, come desumibile anche dai risultati della comparazione costituzionale. Proprio la nozione di regime parlamentare è il presupposto della lettura critica della crisi del 2013 proposta in queste pagine, le quali muovono dall’idea che tale nozione non solo esista come tipo ideale elaborato dalla dottrina sulla base della storia costituzionale e della comparazione giuridica, ma che essa sia presupposta dagli articoli della Costituzione dedicati alla disciplina dei poteri politici supremi e dei loro rapporti, in particolare dagli artt. 89, 90, 92, 94 e 95 Cost., come risulta dai lavori preparatori della Carta costituzionale (basti citare l’ordine del giorno Perassi e il dibattito a monte e a valle di esso). Si tratta, pertanto, di una nozione che, ad avviso di chi scrive, è normativa2, nel senso che essa svolge un ruolo chiave per interpretare le disposizioni costituzionali e per filtrare le diverse prassi che sono emerse ed emergono nel funzionamento pratico del regime parlamentare italiano. Senza il riferimento a questa nozione, le disposizioni costituzionali sull’organizzazione politica diventano un «noùmeno» inconoscibile o una notte in cui tutte le vacche sono nere (ovvero tutte le prassi sono egualmente rilevanti o irrilevanti), o, ancora, un insieme di parole su cui si può costruire a piacimento una nozione di «Repubblica parlamentare» che finisce per essere poco altro che la nobilitazione del vecchio adagio di tanti osservatori anglosassoni delle istituzioni politiche italiane, secondo cui «Italy is different». 2. Antefatto: l’apertura della crisi La crisi di governo del 2013 si era in realtà aperta sin dal dicembre 2012, nella forma consueta della crisi extraparlamentare, ma con alcune peculiarità quanto ai tempi ed ai modi delle dimissioni dell’Esecutivo3. Dopo che il 5 dicembre l’on. Berlusconi aveva annunciato che avrebbe guidato il Popolo delle Libertà nelle ormai imminenti elezioni politiche e che tale partito non avrebbe convocato le elezioni primarie per la scelta del leader, di cui si discuteva da varie settimane4, il 6 dicembre il gruppo PDL si astenne in due voti su questioni di fiducia poste dal governo, alla Camera ed al Senato, sui disegni di legge di conversione dei decreti-legge n. 174/2012 e n. 179/20125. Il 7 dicembre 2012, l’on. Angelino Alfano – Segretario del PDL, una delle tre forze politiche che sostenevano l’azione parlamentare del governo «tecnico» formato nel novembre 2011 2 Per la discussione sulla funzione meramente conoscitiva o prescrittivo-normativa delle nozioni sui regimi politici si v. M.S. Giannini, Prefazione a G. Burdeau, Il regime parlamentare nelle Costituzioni europee del dopoguerra, Comunità, Milano, 1950, p. 31 e L. Elia, Governo (forme di), in Enc. Dir., vol. XIX, Giuffrè, Milano, 1970, ora in Id., Costituzione, partiti, istituzioni, Il Mulino, Bologna, 2013, p. 161. 3 Com’è noto, «la crisi di governo si apre con le dimissioni presentate dal presidente del Consiglio dei ministri al Capo dello Stato» (F. Cuocolo, Il Governo nel vigente ordinamento italiano, I – Il procedimento di formazione e la struttura, Giuffrè, Milano, 1959, p. 23). 4 A. La Mattina, Berlusconi non molla “Sono pronto a tornare”, in La Stampa, 6.12.2012, p. 5. 5 D. Martirano, Camera e Senato, fiducia negata. Il Pdl rompe con l’esecutivo, in Corriere della Sera, 7.12.2012, p.2. Si v. rispettivamente Camera dei deputati, XVI legislatura, Seduta n. 730, 6.12.2012, p. 18 e Senato della Repubblica, XVI legislatura, Seduta n. 851, 6.12.2012, p. 25 ss. 2 e partito di maggioranza relativa nelle due Camere – manifestò, in un intervento alla Camera dei deputati la sopravvenuta sfiducia del suo partito nel governo Monti, affermando, fra l’altro: «tredici mesi fa questo Governo nacque perché le cose andassero meglio. Dopo tredici mesi le cose vanno peggio. Non abbiamo bisogno di troppi argomenti. Noi abbiamo agevolato, acconsentito, voluto la nascita di questo Governo ed il Presidente Berlusconi, che non era stato sfiduciato da quest’Aula e non aveva perso le elezioni, ha detto di sì alla nascita di un Governo, nella speranza che nel nostro Paese le cose andassero meglio. Ed oggi che siamo qui a dire che consideriamo conclusa l’esperienza di questo Governo, vogliamo dare atto al Presidente Monti che nulla del nostro giudizio ha che fare con la rispettabilità della sua persona, con il decoro con cui ha servito e serve le istituzioni repubblicane, con la lealtà con cui ha condotto il rapporto con le forze politiche e con la nostra in particolare»6 (corsivo nostro). L’on. Alfano affermava che il PDL non intendeva interrompere bruscamente
Recommended publications
  • Lista Location English.Xlsx
    LOCATIONS LIST Postal City Name Address Code ABANO TERME 35031 DIBRA KLODIANA VIA GASPARE GOZZI 3 ABBADIA SAN SALVATORE 53021 FABBRINI CARLO PIAZZA GRAMSCI 15 ABBIATEGRASSO 20081 BANCA DI LEGNANO VIA MENTANA ACCADIA 71021 NIGRO MADDALENA VIA ROMA 54 ACI CATENA 95022 PRINTEL DI STIMOLO PRINCIPATO VIA NIZZETI 43 ACIREALE 95024 LANZAFAME ALESSANDRA PIAZZA MARCONI 12 ACIREALE 95024 POLITI WALTER VIA DAFNICA 104 102 ACIREALE 95024 CERRA DONATELLA VIA VITTORIO EMANUELE 143 ACIREALE 95004 RIV 6 DI RIGANO ANGELA MARIA VIA VITTORIO EMANUELE II 69 ACQUAPENDENTE 01021 BONAMICI MANUELA VIA CESARE BATTISTI 1 ACQUASPARTA 05021 LAURETI ELISA VIA MARCONI 40 ACQUEDOLCI 98076 MAGGIORE VINCENZO VIA RICCA SALERNO 43 ACQUI TERME 15011 DOC SYSTEM VIA CARDINAL RAIMONDI 3 ACQUI TERME 15011 RATTO CLAUDIA VIA GARIBALDI 37 ACQUI TERME 15011 CASSA DI RISPARMIO DI ALESSAND CORSO BAGNI 102 106 ACQUI TERME 15011 CASSA DI RISPARMIO DI ALESSAND VIA AMENDOLA 31 ACRI 87041 MARCHESE GIUSEPPE ALDO MORO 284 ADRANO 95031 LA NAIA NICOLA VIA A SPAMPINATO 13 ADRANO 95031 SANTANGELO GIUSEPPA PIAZZA UMBERTO 8 ADRANO 95031 GIULIANO CARMELA PIAZZA SANT AGOSTINO 31 ADRIA 45011 ATTICA S R L RIVIERA GIACOMO MATTEOTTI 5 ADRIA 45011 SANTINI DAVIDE VIA CHIEPPARA 67 ADRIA 45011 FRANZOSO ENRICO CORSO GIUSEPPE MAZZINI 73 AFFI 37010 NIBANI DI PAVONE GIULIO AND C VIA DANZIA 1 D AGEROLA 80051 CUOMO SABATO VIA PRINCIPE DI PIEMONTE 11 AGIRA 94011 BIONDI ANTONINO PIAZZA F FEDELE 19 AGLIANO TERME 14041 TABACCHERIA DELLA VALLE VIA PRINCIPE AMEDEO 27 29 AGNA 35021 RIVENDITA N 7 VIA MURE 35 AGRIGENTO
    [Show full text]
  • Lega Nord Bergamo – INFORMA Del 28 Settembre 2012
    LEGA NORD - LEGA LOMBARDA Segreteria Provinciale di BERGAMO Via A. Berlese, 1 - 24124 Bergamo Tel. 035/363111 Fax 035/363183 [email protected] Lega Nord Bergamo – INFORMA del 28 settembre 2012 LEGA NORD: Nicola Molteni: ''La Lega Nord è contraria a qualsiasi forma di indulto''. 27 SETTEMBRE - '' Per la Lega Nord qualsiasi forma di indulto o amnistia e' una proposta irricevibile. Se dovesse arrivare in Parlamento faremo un'opposizione durissima. Il sovraffollamento carcerario non si risolve tirando fuori dalle carceri i delinquenti ma costruendo nuove strutture''. Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia alla Camera, Nicola Molteni. ''Inoltre, visto che il 40 per cento della popolazione carceraria e' composta da stranieri, un altro modo per affrontare l'emergenza carceri e' di fare accordi con gli Stati di provenienza per far scontare la pena ai detenuti immigrati nel loro Paese. Per noi la certezza della pena e la sicurezza dei cittadini onesti sono valori non negoziabili''. Federalismo: Rainieri, Folle non e' la Lega ma chi si oppone al cambiamento 27 SET - Ancora una volta, in maniera incredibile, l'Udc e il suo capogruppo in commissione Affari costituzionali della Camera si vantano di avere rovinato il Paese. Il Federalismo e' l'arma che avremmo potuto mettere in campo per risolvere una volta per tutte il problema. Paradossalmente oggi, invece, dopo avere svuotato le proposte della Lega e combattuto ogni istanza federalista che giungeva dal territorio, alcuni hanno il coraggio di additare l'unica riforma che serve a questo Paese come la causa dei suoi mali. Incredibile e folle! Quello a cui stiamo assistendo oggi deriva dalla scelta ostruzionistica, anche dell'Udc che se ne vanta, di avere impedito l'entrata in vigore dei costi standard nelle regioni e negli enti locali.
    [Show full text]
  • Fascicolo De Nicola
    Ufficio comunicazione istituzionale 1 1 0 2 e l Italiani i r chehannofattol’Italia: p a - 0 1 . EnricoDeNicola n , a i r e r b i L n i i r t n o c n i A cura dell’Ufficio comunicazione istituzionale del Senato della Repubblica. © 2011 Senato della Repubblica Finito di stampare nel mese di aprile 2011 presso il Centro riproduzione documenti. La presente pubblicazione è edita dal Senato della Repubblica. Non è destinata alla vendita ed è utilizzata solo per scopi di comunicazione istituzionale. Incontri in Libreria 2011 3 Italianichehannofattol’Italia Nell'ambito delle manifestazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia l’Ufficio comunicazione istituzio - nale del Senato organizza presso la Libreria in via della Maddalena 27 un programma di incontri dal titolo “Italiani che hanno fatto l'Italia". L'iniziativa ha l'obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni importanti personalità del nostro Paese protagoniste dei lavori dell'Aula di Palazzo Madama. Le personalità a cui sono dedicati gli incontri sono state scelte tra quelle che hanno ricoperto il ruolo di senatori a vita o di Presidenti del Senato e fanno riferimento oltre che al mondo della politica, anche a quelli della cultura, dello spettacolo e delle attività produttive. Agli incontri partecipano le scuole secondarie di II grado che visitano il Senato. L’appuntamento del mese di aprile 2011, a 60 anni dall’elezione alla Presidenza del Senato della Repubblica, è dedicato a Enrico De Nicola. Per ricordarne la figura questa pubblicazione contiene il messaggio del Capo provvisorio dello 4 Incontri in Libreria 2011 Stato letto durante i lavori dell’Assemblea costituen - te (15 luglio 1946), il discorso di insediamento a Pre - sidente del Senato del 5 maggio 1951 e un interven - to durante i lavori dell’Assemblea di Palazzo Mada - ma sul disegno di legge Provvedimenti a favore della città di Napoli (3 marzo 1953).
    [Show full text]
  • Sottosegretari Di Stato Presso I Dicasteri
    Presidenza del Consiglio dei Ministri Sottosegretario di Stato Paolo Bonaiuti (per l'informazione e l'editoria) Ministeri senza portafoglio Riforme istituzionali e devoluzione Sottosegretari Aldo Brancher Antonio (Nuccio) Carrara Attuazione programma di governo Sottosegretario Giovanni Dell'Elce Funzione pubblica Sottosegretario Learco Saporito Affari regionali Sottosegretari Alberto Gagliardi Luciano Gasperini Rapporti con il Parlamento Sottosegretari Cosimo Ventucci Gianfranco Conte Ministeri con portafoglio Affari esteri Sottosegretari Roberto Antonione Margherita Boniver Alfredo Luigi Mantica Giampaolo Bettamio Giuseppe Drago Interno Sottosegretari Maurizio Balocchi Antonio D'Ali Alfredo Mantovano Michele Saponara Gianpiero D'Alia Giustizia Sottosegretari: Iole Santelli Giuseppe Valentino Luigi Vitali Pasquale Giuliano Economia e Finanze Vice Ministro: Mario Baldassarri Giuseppe Vegas Sottosegretari: Maria Teresa Armosino Manlio Contento Daniele Molgora Michele Vietti Attività produttive Vice Ministro Adolfo Urso Sottosegretari Giuseppe Galati Mario Valducci Roberto Cota Giovan Battista Caligiuri Istruzione, università e ricerca Vice Ministro Guido Possa Giovanni Ricevuto Sottosegretari Valentina Aprea Maria Grazia Siliquini Lavoro e politiche sociali Sottosegretari Alberto Brambilla Maurizio Sacconi Grazia Sestini Pasquale Viespoli Roberto Rosso Francesco Saverio Romano Difesa Sottosegretari Filippo Berselli Francesco Bosi Salvatore Cicu Rosario Giorgio Costa Politiche agricole e forestali Sottosegretari Paolo Scarpa Bonazza Buora
    [Show full text]
  • Diacronie, N° 20, 4 | 2014, « Il Diritto Militante » [Online], Messo Online Il 01 Décembre 2014, Consultato Il 23 Septembre 2020
    Diacronie Studi di Storia Contemporanea N° 20, 4 | 2014 Il diritto militante Edizione digitale URL: http://journals.openedition.org/diacronie/1661 DOI: 10.4000/diacronie.1661 ISSN: 2038-0925 Editore Association culturelle Diacronie Notizia bibliografica digitale Diacronie, N° 20, 4 | 2014, « Il diritto militante » [Online], Messo online il 01 décembre 2014, consultato il 23 septembre 2020. URL : http://journals.openedition.org/diacronie/1661 ; DOI : https://doi.org/ 10.4000/diacronie.1661 Questo documento è stato generato automaticamente il 23 settembre 2020. Creative Commons License 1 INDICE Prefazione n. 20 – dicembre 2014 Jacopo Bassi e Deborah Paci I. Laboratorio Introduzione n. 20 – dicembre 2014 Maria Malatesta I.1. La difesa militante nell’emilia del dopoguerra: il caso dell’avvocato leonida casali L’avvocato Leonida Casali e la difesa dei partigiani emiliani Gianluigi Briguglio, Nicola Caroli, Simeone Del Prete e Greta Fedele Il caso Rolando Rivi Gianluigi Briguglio L’attentato di Ceretolo Nicola Caroli Il delitto di Roncosaglia Simeone Del Prete Tre processi “scomodi” Greta Fedele I.2 Il diritto militante Esclusione sociale e violenza istituzionale Il tema della salute mentale in «Quale giustizia» Francesco Mantovani La scienza nel processo penale: Porto Marghera Marina De Ghantuz Cubbe La forza del diritto La lotta contro l’amianto a Casale Monferrato Costanza Zanasi Il diritto nella concezione materialistica della storia William Mazzaferro Diacronie, N° 20, 4 | 2014 2 II. Miscellaneo Ripensare i “bienni rossi” del Novecento? Linguaggio e parole della politica Steven Forti Il quarto governo Fanfani e la crisi di Cuba del 1962 Una chiave di volta per l’apertura a sinistra Matteo Anastasi Mussolini, Franco y los judíos: una relación controvertida David Pérez Guillén Epistemologie del Sud: il postcolonialismo e lo studio delle relazioni internazionali Antônio Manoel Elíbio Júnior e Carolina Soccio Di Manno De Almeida La Società Dante Alighieri da Costantinopoli a Istanbul.
    [Show full text]
  • Italy's Atlanticism Between Foreign and Internal
    UNISCI Discussion Papers, Nº 25 (January / Enero 2011) ISSN 1696-2206 ITALY’S ATLANTICISM BETWEEN FOREIGN AND INTERNAL POLITICS Massimo de Leonardis 1 Catholic University of the Sacred Heart Abstract: In spite of being a defeated country in the Second World War, Italy was a founding member of the Atlantic Alliance, because the USA highly valued her strategic importance and wished to assure her political stability. After 1955, Italy tried to advocate the Alliance’s role in the Near East and in Mediterranean Africa. The Suez crisis offered Italy the opportunity to forge closer ties with Washington at the same time appearing progressive and friendly to the Arabs in the Mediterranean, where she tried to be a protagonist vis a vis the so called neo- Atlanticism. This link with Washington was also instrumental to neutralize General De Gaulle’s ambitions of an Anglo-French-American directorate. The main issues of Italy’s Atlantic policy in the first years of “centre-left” coalitions, between 1962 and 1968, were the removal of the Jupiter missiles from Italy as a result of the Cuban missile crisis, French policy towards NATO and the EEC, Multilateral [nuclear] Force [MLF] and the revision of the Alliance’ strategy from “massive retaliation” to “flexible response”. On all these issues the Italian government was consonant with the United States. After the period of the late Sixties and Seventies when political instability, terrorism and high inflation undermined the Italian role in international relations, the decision in 1979 to accept the Euromissiles was a landmark in the history of Italian participation to NATO.
    [Show full text]
  • Tutti Gli Uomini Del Quirinale
    mini dossier Tutti gli uomini del Quirinale I 12 Presidenti della Repubblica dal 1948 al 2015 Numero 1 | Gennaio 2015 Tutti gli uomini del Quirinale - I 12 Presidenti della Repubblica dal 1948 al 2015 mini dossier Sommario 3 INTRODUZIONE 5 CAPI DI STATO A CONFRONTO Le differenze nei Paesi UE • Età dei Capi di Stato Europei • Genere dei Capi di Stato Europei • Sistema istituzionale • Elezione diretta nelle Repubbliche Parlamentari 8 11 PRESIDENTI PER 12 Mandati Chi erano e cosa hanno fatto • I Presidenti delle Repubblica Italiana • Quale partito ha espresso più Presidenti • Cursus Honorum dei Presidenti della Repubblica • Gli incarichi più frequenti prima del Colle 11 IL PRESIDENTE RAPPRESEntantE DELL’uNITÀ NAZIONALE Gli scrutini necessari ed il consenso ottenuto • Elezione Presidente: i voti • Elezione Presidente: gli scrutini 14 IL PRESIDENTE E I GOVERNI Il ruolo politico del Quirinale • I Presidenti del Consiglio incaricati • Voto anticipato - i Presidenti che hanno sciolto le Camere • Il colore politico dei Presidenti e dei Governi 18 GLI atti DEI PRESIDENTI Senatori a vita, giudici, onorificenze e clemenze • Le nomine: Giudici Costituzionali e Senatori a vita • Le motivazioni dei Senatori a vita • Le clemenze concesse • Le onorificenze conferite 22 IL FUTUro DEL QUIRINALE Gli schieramenti dei grandi elettori • Elezioni Presidenziali 2013 - Chi ha votato? • Elezioni Presidenziali 2015 - Chi voterà? - Le proiezioni 25 I DISCORSI DEL PRESIDENTE Analisi testuali in 60 anni di Italia • 66 anni di discorsi - I più corti e i più lunghi • Verso un linguaggio diretto • Le tre parole più ricorrenti discorso dopo discorso • Le parole più ricorrenti in 66 discorsi di fine anno • Crisi, Giovani, Europa, Giustizia e Pace - 5 temi a confronto 2 mini dossier 24.047 i giorni di mandato totali dei 12 Presidenti 105 Introduzione scrutini totali per le elezioni dei 12 Presidenti 60 Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione, Capo governi nominati dello Stato italiano e rappresentante dell’unità nazionale.
    [Show full text]
  • Between the Local and the National: the Free Territory of Trieste, "Italianita," and the Politics of Identity from the Second World War to the Osimo Treaty
    Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports 2014 Between the Local and the National: The Free Territory of Trieste, "Italianita," and the Politics of Identity from the Second World War to the Osimo Treaty Fabio Capano Follow this and additional works at: https://researchrepository.wvu.edu/etd Recommended Citation Capano, Fabio, "Between the Local and the National: The Free Territory of Trieste, "Italianita," and the Politics of Identity from the Second World War to the Osimo Treaty" (2014). Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports. 5312. https://researchrepository.wvu.edu/etd/5312 This Dissertation is protected by copyright and/or related rights. It has been brought to you by the The Research Repository @ WVU with permission from the rights-holder(s). You are free to use this Dissertation in any way that is permitted by the copyright and related rights legislation that applies to your use. For other uses you must obtain permission from the rights-holder(s) directly, unless additional rights are indicated by a Creative Commons license in the record and/ or on the work itself. This Dissertation has been accepted for inclusion in WVU Graduate Theses, Dissertations, and Problem Reports collection by an authorized administrator of The Research Repository @ WVU. For more information, please contact [email protected]. Between the Local and the National: the Free Territory of Trieste, "Italianità," and the Politics of Identity from the Second World War to the Osimo Treaty Fabio Capano Dissertation submitted to the Eberly College of Arts and Sciences at West Virginia University in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in Modern Europe Joshua Arthurs, Ph.D., Co-Chair Robert Blobaum, Ph.D., Co-Chair Katherine Aaslestad, Ph.D.
    [Show full text]
  • The Italian Military Presence in Anatolia (1919-1922)
    The Italian military presence in Anatolia (1919-1922) The chronicle of an Italian disenchanted expansionistic attempt Michael Malinconi More than a century ago, a young Italy, still exhausted from the sacrifice plaid in War World I, occupied militarily the southern Anatolic peninsula. The operation revealed the future Italian Mediterranean strategies: clumsy, without a clear aim, doomed to failure and to a non-honourable withdraw without gains. Premises The Ottoman Empire's destiny after WWI appeared regulated by many agreements between the Allies during the war: The Treaty of London (1915), in which Italy negotiated, as a reward for its intervention beside the Triple Entente, as well as the regions of Trentino-Alto Adige, Venezia Giulia and few territories of Dalmatia, even the port of Antalya and its contiguous territories with important coal basins. As stated by Article 9 of the Treaty: “Generally speaking, France, Great Britain and Russia recognise that Italy is interested in the maintenance of the balance of power in the Mediterranean and that, in the event of the total or partial partition of Turkey in Asia, she ought to obtain a just share of the Mediterranean region adjacent to the province of Antalya, where Italy has already acquired rights and interests which formed the subject of an Italo-British convention. The zone which shall eventually be allotted to Italy shall be delimited, at the proper time, due account being taken of the existing interests of France and Great Britain. The interests of Italy shall also be taken into consideration in the event of the territorial integrity of the Turkish Empire being maintained and of alterations being made in the zones of interest of the Powers.
    [Show full text]
  • Schifani Renato Giuseppe (FI) Anagrafe Nato a Palermo L'11
    Schifani Renato Giuseppe (FI) Anagrafe Nato a Palermo l’11 maggio 1950. Curriculum Laurea in Giurisprudenza; avvocato; dal 2001 capogruppo di FI al senato; 3 legislature (1996, 2001, 2006). Soprannome Fronte del Riporto. Segni particolari Porta il suo nome, e quello del senatore dell’Ulivo Antonio Maccanico, la legge approvata nel giugno del 2003 per bloccare i processi in corso contro Silvio Berlusconi: il lodo Maccanico-Schifani con la scusa di rendere immuni le «cinque alte cariche dello Stato» (anche se le altre quattro non avevano processi in corso). La norma è stata però dichiarata incostituzionale dalla consulta il 13 gennaio 2004. L’ex ministro della Giustizia, il palermitano Filippo Mancuso, ha definito Schifani «il principe del Foro del recupero crediti», anche se Schifani risulta più che altro essere stato in passato un avvocato esperto di questioni urbanistiche. Negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia della società di brookeraggio assicurativo Siculabrokers assieme al futuro boss di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, e dell’imprenditore Benny D’Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo il pentito Francesco Campanella, negli anni Novanta il piano regolatore di Villabate, strumento di programmazione fondamentale in funzione del centro commerciale che si voleva realizzare e attorno al quale ruotavano gli interessi di mafiosi e politici, sarebbe stato concordato da Antonino Mandalà con La Loggia. L’operazione avrebbe previsto l’assegnazione dell’incarico ad un loro progettista di fiducia, l’ingegner Guzzardo, e l’incarico di esperto del sindaco in materia urbanistica allo stesso Schifani, che avrebbe coordinato con il Guzzardo tutte le richieste che lo stesso Mandalà avesse voluto inserire in materia di urbanistica.
    [Show full text]
  • LEGHISTI BRAVA GENTE Prefazione Di Pier Luigi Bersani
    Khalid Chaouki LEGHISTI BRAVA GENTE Prefazione di Pier Luigi Bersani www.stranieriinitalia.it Biografia Khalid Chaouki, 30 anni, giornalista professionista, è responsabile Nuovi Ita- liani per il Partito Demo- cratico e candidato alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Campania 2 alle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013. Nato a Casablanca e cre- sciuto in Italia ha colla- borato con AnsaMed, il Corriere del Mezzogiorno, La Repubblica, Reset, il Riformista, Al Jazeera e Stranieri in Italia. Autore di “Salaam Italia”, è stato membro del- la Consulta per l’Islam italiano istituita presso il Viminale e responsabile Seconde Generazioni dei Giovani Democratici. Tiene conferenze in convegni e seminari di forma- zione sui temi dell’educazione interculturale, poli- tiche di convivenza e dialogo interreligioso. Blog: www.khalidchaouki.it Twitter: @KhalidChaouki3 Facebook: khalid.chaouki Stranieri in Italia • Editore Stranieri in Italia editore è la voce dell’immigrazione, il principale canale di informazione, approfondimento e dialogo dedicato ai nuovi cittadini. Attraverso la sua rete multimediale raggiunge ogni mese oltre un milione e mezzo di lettori. Un pubblico che non trova risposte e non si riconosce nei media tradizionali, ma chiede di approfondire tematiche chiave della sua vita quotidiana, preferibilmente nella sua lingua d’ori- gine. Stranieri in Italia pubblica www.stranieriinitalia.it, in italiano, con news, inchieste, analisi, normativa, guide e consulenze gratuite online. Attraverso tredici portali in lingua raggiunge online
    [Show full text]
  • VIVA VOX CONSTITUTIONIS» Di L.C
    POLITICA «VIVA VOX CONSTITUTIONIS» di L.C. rediamo che questa frase pre- gione, di opinioni politiche, di «una delle forme dittatoriali più diletta da quel grande giurista condizioni personali e sociali», e il pericolose». Cche era Piero Calamandrei sia 24 di cui riproduciamo i primi due Vittorio Emanuele Orlando andò adeguata in riferimento ad alcuni commi: «Tutti possono agire in oltre e, rilevando che al futuro Ca- eventi che di recente hanno inte- giudizio per la tutela dei propri di- po dello Stato si attribuivano poteri ressato il nostro Paese. Ci riferiamo ritti e interessi legittimi. La difesa è ridotti rispetto a quelli del re, pure al rinvio alle Camere da parte del diritto inviolabile in ogni stato e definito il più delle volte un «travi- Presidente Ciampi della legge Ga- grado del procedimento». cello», si andava incontro a una si- sparri sull’ordinamento del sistema Questi eventi confermano quanto tuazione pericolosa: «e il Capo televisivo e alla sentenza con la lungimiranti siano stati i costituenti dello Stato? Ma il Capo dello Stato quale la Consulta ha giudicato in- nel dettare le norme da inserire ha veramente la figura di un costituzionale il lodo Schifani, che nella Carta suprema destinata a re- fainéant, di un fannullone, in que- prevedeva il congelamento fino a golare la vita della Repubblica. sta prossima Costituzione». conclusione mandato (o mandati All’Assemblea costituente si di- Nel dibattito si arrivò ad evocare la in caso di reiterazione) delle azioni scusse molto e dei poteri del Presi- feroce battuta di origine francese, giudiziarie nei confronti delle cin- dente della Repubblica e dell’op- secondo la quale il Presidente del- que più alte cariche dello Stato, portunità di dar vita a una Corte in- la Repubblica è un organo inutile Presidente della Repubblica, Presi- caricata di giudicare sulla costitu- come lo è la prostata nel corpo denti di Senato e Camera, Presi- zionalità delle leggi.
    [Show full text]