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Lega Nord Bergamo – INFORMA del 28 settembre 2012

LEGA NORD:

Nicola Molteni: ''La Lega Nord è contraria a qualsiasi forma di indulto''. 27 SETTEMBRE - '' Per la Lega Nord qualsiasi forma di indulto o amnistia e' una proposta irricevibile. Se dovesse arrivare in Parlamento faremo un'opposizione durissima. Il sovraffollamento carcerario non si risolve tirando fuori dalle carceri i delinquenti ma costruendo nuove strutture''. Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia alla Camera, Nicola Molteni. ''Inoltre, visto che il 40 per cento della popolazione carceraria e' composta da stranieri, un altro modo per affrontare l'emergenza carceri e' di fare accordi con gli Stati di provenienza per far scontare la pena ai detenuti immigrati nel loro Paese. Per noi la certezza della pena e la sicurezza dei cittadini onesti sono valori non negoziabili''.

Federalismo: Rainieri, Folle non e' la Lega ma chi si oppone al cambiamento 27 SET - Ancora una volta, in maniera incredibile, l'Udc e il suo capogruppo in commissione Affari costituzionali della Camera si vantano di avere rovinato il Paese. Il Federalismo e' l'arma che avremmo potuto mettere in campo per risolvere una volta per tutte il problema. Paradossalmente oggi, invece, dopo avere svuotato le proposte della Lega e combattuto ogni istanza federalista che giungeva dal territorio, alcuni hanno il coraggio di additare l'unica riforma che serve a questo Paese come la causa dei suoi mali. Incredibile e folle! Quello a cui stiamo assistendo oggi deriva dalla scelta ostruzionistica, anche dell'Udc che se ne vanta, di avere impedito l'entrata in vigore dei costi standard nelle regioni e negli enti locali. La follia, caro Libe' non era e non e' della Lega, ma di chi si e' opposto al cambiamento. Lo dichiara Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord in merito alle dichiarazioni dell'onorevole Libe'.

Etichettatura: Negro, Risoluzione in Commissione per dare 'sveglia' a Governo 27 SET - ''Impegnare il Governo a predisporre con urgenza i decreti applicativi della legge 4/2011 recante 'Disposizioni in materia di etichettatura e di qualita' dei prodotti alimentari' e intervenire presso le competenti sedi comunitarie per promuovere l'evoluzione della normativa in materia di etichettatura dei prodotti agro- alimentari verso un quadro giuridico in grado di riconoscere e premiare la qualita' e l'originalita' e contrastare qualsiasi pratica volta a favorire la contraffazione''. Lo chiede, in una risoluzione depositata in commissione Agricoltura a Montecitorio, Giovanna Negro, parlamentare del Carroccio e responsabile federale del dipartimento Agricoltura della Lega Nord per ''dare una

1 sveglia al Governo, garantire la sicurezza dei consumatori e salvaguardare il lavoro di migliaia di aziende che rappresentano l'eccellenza del nostro Paese''. ''Sebbene l’etichettatura sia materia regolata dall'Unione europea – spiega Negro - e' indispensabile che i ministeri competenti provvedano all'immediata predisposizione dei decreti applicativi, senza i quali la non compatibilita' ai regolamenti Ue della legge 4/2011 appare totalmente priva di fondamento. E' altresi' indispensabile – aggiunge - una decisa presa di posizione delle nostre Istituzioni nei confronti dell'Esecutivo comunitario, al fine di scongiurare qualsiasi possibilita' che i noti 'poteri forti', riconducibili per lo piu' agli interessi delle lobbies della grande distribuzione nord-europea, possano voler contrastare una normativa che certamente non le favorisce. La tutela del 'made in Italy' – conclude - e' condizione indispensabile alla difesa dei nostri prodotti e alla conservazione e valorizzazione delle sapienti tecniche di produzione legate alle specificita' delle aree geografiche di provenienza e alle loro risorse naturali, culturali e sociali. Non dobbiamo dimenticarlo''.

Costi politica: Cota, Conferenza in linea con scelte Piemonte 27 SET - La proposta fatta dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e' molto positiva e va nella direzione di quello che abbiamo gia' fatto e stiamo facendo in Piemonte, come Giunta e come Consiglio regionale. In Piemonte, gia' nel maggio del 2010, il Presidente e tutta la Giunta si sono autoridotti lo stipendio in attesa della normativa regionale, che ha poi previsto questa riduzione per legge (il risparmio fu girato sul fondo a sostegno della cassintegrazione); nello stesso periodo sono stati ridotti gli stipendi delle posizioni apicali delle societa' partecipate della Regione Piemonte. La Presidenza ha, inoltre, imposto un taglio di due unita' al numero degli assessori (da 14 a 12), che vige dall'inizio della legislatura (aprile 2010). Il Consiglio Regionale ha gia' proceduto al contenimento delle sue spese, al taglio dell'indennita' di fine rapporto dei consiglieri e, nella giornata di ieri, e' stato concordato da tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio un documento sulla riduzione dei costi dei Gruppi, che verra' licenziato martedi' prossimo. Lo dichiara , governatore del Piemonte.

Borghezio chiede all'Unione Europea equita' fra i paesi membri nei sostegni all'export. 27 SETTEMBRE - L'On.Borghezio rilevando che" l'esistenza, solo in alcuni Paesi dell'UE, fra cui la Germania, di speciali condizioni ed agevolazioni bancarie e finanziarie in favore delle aziende esportatrici, crea un oggettivo disequilibrio fra i produttori europei in relazione alle loro attività di export, con evidente distorsione del mercato", interroga la Commissione europea per sapere se la stessa "non intende esaminare la proposta, intesa a risolvere tale pesante squilibrio nell'export europeo, attraverso la creazione di un'agenzia europea unica incaricata di veicolare i sostegni all'expo dei manifatturieri dei Paesi membri, senza discriminazione fra Paesi a sistema finanziario forte e potente e Paesi più deboli".

Monti bis: Rainieri, Parole del Premier dettate da stanchezza e fuso orario 27 SET - Piu' volte Monti ha detto che non si sarebbe candidato premier e che la sua 'esperienza' a Palazzo Chigi sarebbe terminata alla scadenza di questo mandato. Oggi, invece, da New York, dopo avere ribadito che non si candidera' lascia aperta una porta, spiegando che, se la sua presenza dovesse servire, potrebbe tornare. Mi auguro che la conclusione di questa frase sia dettata dalla stanchezza accumulata dal Premier, dal fuso orario e dal jet leg. Altrimenti saremmo davanti alla prova provata che questo Governo, cosi' come ha fatto la prima volta, intende restare al suo posto senza passare dal voto anche in futuro. Ma noi non lo permetteremo. Lo dichiara Fabio Rainieri, parlamentare parmigiano della Lega Nord e segretario nazionale della .

Alluvioni; Morganti, era ora ma la risposta arriva in ritardo. 27 SETTEMBRE - '' Finalmente, era ora. Dalla richiesta dell'Italia al via libera dell'Europarlamento ci sono voluti ben otto mesi, e poi altri tre per ottenere il sì definitivo della Commissione europea. Tempi decisamente troppo lunghi, se si pensa che l'Europa era chiamata a rispondere ad una situazione d'emergenza''. Questo il commento dell'eurodeputato della Lega Nord, Claudio Morganti, alla notizia che la prossima settimana il commissario Ue alle politiche regionali Johannes Hahn firmera' il piano di finanziamento per la messa in opera dei circa 18 milioni di euro di aiuti provenienti dal Fondo europeo di solidarieta', stanziati per Liguria e Toscana, per i danni provocati dalle inondazioni dell'ottobre 2011. «Ci sono voluti troppi mesi per mettere delle firme», ha detto Morganti. «Ancora una volta l'Europa dimostra di essere un carrozzone, che va avanti lentamente, 2 incapace di rispondere davvero alle esigenze concrete dei nostri cittadini che alla fine riceveranno gli aiuti a quasi un anno dalle inondazioni. Come sempre -ha concluso- la burocrazia la fa da padrona».

Fedriga, Governo impedisce i lavori in commissione lavoro. 27 SETTEMBRE - “Ancora una volta questo governo dimostra la propria idiosincrasia per le regole parlamentari, impedendo addirittura l’attività in commissione Lavoro bloccata per l'assenza dei dati richiesti al ministero dell'Economia e delle Finanze”. Lo afferma il deputato della Lega Nord , responsabile federale Welfare e Lavoro. “È vergognoso l’ostruzionismo dell’esecutivo soprattutto su temi delicati come quello delle ricongiunzioni onerose. Mentre ci sono molti lavoratori che non possono andare in pensione a meno che non cedano centinaia di euro al mese oppure non paghino subito migliaia di euro, la commissione è ferma a causa della latitanza dei tecnici nelle sedi parlamentari”.

Fisco: Fugatti, proposta Lega per abolizione Imu 27 SET - ''Per rispondere con i fatti alle chiacchiere degli altri partiti, la Lega Nord ha inserito l'abolizione dell'Imu negli emendamenti presentati alla delega fiscale in discussione alla Camera. Adesso vedremo chi veramente vuole eliminare la tassa sulla casa introdotta dal governo Monti e votata dalla maggioranza e chi, invece, sfrutta questo slogan come spot elettorale. Nelle proposte della Lega Nord c'e' anche la riduzione dell'Irap per le piccole imprese, sgravi fiscali alle banche che svolgono tradizionale attivita' di credito alle aziende e non quella speculativa e la revisione delle accise sugli idrocarburi con automatica compensazione dell'Iva per contenere il prezzo al consumo. Proposte concrete, per far ripartire l'economia, su cui ci confronteremo con il mondo politico e imprenditoriale agli Stati generali del Nord. Lo dichiara Maurizio Fugatti, vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera.

Fiat, Gianni Fava: ''Le risorse della Fiat ora vadano alle PMI del Nord'' 27 SETTEMBRE - ''Siamo molto rincuorati dal fatto che Sergio Marchionne sostenga di non voler nessun tipo di aiuto dallo Stato italiano. E' proprio quello che ci aspettavamo di sentire e gli fa onore aver liberato il dibattito sulla Fiat da questo macigno''. Lo dichiara il deputato Gianni Fava, responsabile federale del dipartimento Sviluppo Economico della Lega Nord. ''Adesso il governo e la maggioranza dicano con chiarezza che le risorse che erano pronti a trovare per i sussidi e gli incentivi alla Fiat potranno essere destinate alle migliaia di piccoli imprenditori soprattutto del Nord che, al contrario del manager del Lingotto, da tempo sono costretti a subire in silenzio le ripercussioni della crisi e i danni provocati dalle politiche di questo governo. Se c'erano le risorse per la Fiat, immagino non possano mancare per tutti gli altri''.

Legge elettorale. Calderoli: "Martedì presenterò la proposta di mediazione della Lega" 27 settembre - "A fronte dell’ennesima fumata nera, in prima commissione al Senato, sulla legge elettorale e a fronte dell’ormai acclarata indisponibilità del Pd e Pdl a smuoversi dalle rispettive posizioni sulla materia, martedì presenterò formalmente una proposta di principi - già anticipata a voce in commissione - che possa recepire le diverse esigenze espresse dalle due maggiori forze presenti in Parlamento, superare le attuali distanze tra le varie proposte finora presentate, ma anche dare le dovute risposte alle esigenze dei cittadini, ovvero la possibilità da parte dell’elettore di scegliere il proprio candidato alla Camera e al Senato, di scelta del candidato leader e del suo programma di Governo, della garanzia di governabilità e di sapere chi guiderà il Paese dopo lo scrutinio. La Lega Nord, facendo un passo indietro rispetto alla sua proposta originale, con questa proposta di mediazione dimostra la buona volontà e la disponibilità a cambiare la legge elettorale, ma a condizione che la si cambi in meglio e non in peggio come taluni vorrebbero fare.” Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Responsabile Organizzativo Federale e Responsabile del Territorio per la Lega Nord.

Lega Nord: Tosi, il 7 ottobre a Venezia nel segno della concretezza. 27 SETTEMBRE - La festa dei popoli padani, organizzata dalla Lega Nord, si terra'domenica 7 ottobre, come ogni anno nella incantevole cornice di riva degli Schiavoni, a Venezia. Lo scenario dunque non cambiera' rispetto 3 a quello delle edizioni precedenti. Il palco sara', come sempre, sull'acqua. La differenza , come ha annunciato il segretario nazionale della , , sara' nei contenuti. ''Discuteremo su come implementare le conclusioni degli Stati generali del Nord di Torino'', ha anticipato. ''Via, la simbologia, perche', noi, vogliamo tornare ad essere molto concreti'', ha aggiunto il leader veneto, riferendosi alle ampolle. Per Tosi non esiste concorrenza tra i due appuntamenti (Venezia e Torino). 'Qui in Veneto non abbiamo invitato a non andare a Torino, ma ad esserci numerosi a Venezia'', conclude, ''perche' i media ci conteranno e dal numero dei presenti ricaveranno se il movimento e' in ripresa oppure no''.

Federalismo: la Lega risponde a Casini, l'unico buco deriva dal centralismo romano e dall'UDC. 27 SETTEMBRE - ''L'unico buco, nelle tasche dei cittadini, lo ha creato il centralismo romano di casini e dell'Udc, che si ergono ancora una volta a difesa dei privilegi e degli sperperi dello Stato e delle Regioni lazzarone, contro la buona amministrazione della maggior parte delle Regioni, delle Province e dei Comuni italiani vessati dal fisco di Monti & Casini''. E' la risposta della Lega Nord, con il sen. Paolo Franco, Vicepresidente della Commissione per l'attuazione del Federalismo Fiscale al leader dell' Udc dove nel suo blog ha scritto che il federalismo di Pdl e Lega e' stato un buco nell' acqua. Aggiunge il sen. Franco: ''Ma se al leader UDC stanno così sulle scatole le Regioni virtuose, tanto da volerle eliminare, credo che, come la Scozia e la Catalogna, la macroregione padano alpina possa da sola togliere il disturbo lasciando in mano a Casini il Governo del resto d'Italia''.

Tortura, Mura: Governo silente al Senato 26 SET - ''Noi vogliamo l'introduzione del reato di tortura con qualsiasi tipo di percorso parlamentare per l'approvazione del provvedimento. Ricordiamo che il ministro Cancellieri, appena tre giorni fa incontrando i genitori di Aldovrandi, il ragazzo ucciso da quattro agenti di polizia a Ferrara, disse testualmente: 'introdurro' il reato di tortura'. Ma abbiamo assistito ad un governo silente in aula, che non ha dato nessun contributo alla discussione lavandosene praticamente le mani''. Lo ha dichiarato il senatore della Lega Nord, capogruppo in commissione Giustizia, Roberto Mura. ''Noi - ha ricordato il parlamentare della Lega - vogliamo fare in modo che il reato di tortura venga introdotto. L'importante e' che non vada ad interferire o limitare con il lavoro delle forze dell' ordine che operano in un contesto difficile''. Mura ha puntato il dito anche verso la maggioranza che, ha accusato il senatore leghista ''offre uno spettacolo sconcertante: fin quando si tratta di trovare accordi, proporre nuove tasse che penalizzino i cittadini, sono sempre unanimi e convergono su tutte le decisioni, mentre quando si tratta di approvare provvedimenti come questi vediamo che non c'e' accordo''.

Rai, Caparini: abbiamo documentato a Gubitosi censura tg3 verso la Lega 26 SET - “Auspichiamo che il direttore Gubitosi, nel ‘progettare l’eternità’, prenda in considerazione anche il rispetto delle opinioni della Lega. Nel frattempo gli abbiamo documentato come continui la censura del tg3 ai danni della Lega, in quanto siamo alla 51esima edizione ed abbiamo totalizzato un solo striminzito minuto”. Lo afferma Davide Caparini, responsabile Comunicazione della Lega Nord. “Il Carroccio – spiega Caparini - è stato citato 16 volte in 51 edizioni e, in evidente spregio al corretto esercizio delle prerogative costituzionalmente garantite con la equa rappresentazione di tutte le opinioni politiche, il suo leader ha avuto visto rispettato il suo diritto di tribuna una sola volta. Al nuovo management della Rai spetta il compito di assicurare la parità di condizioni nell’esposizione di opinioni politiche nel Parlamento”.

Sallusti: Lega, è una vergogna. Cambiamo la legge 26 SETT La Lega Nord è vicina al direttore Alessandro Sallusti che rischia il carcere dopo la sentenza definitiva della Cassazione. "Un Paese civile che manda in galera una persona per le sue idee mentre lascia in liberta' delinquenti e stupratori non e' degno di questo nome" ha detto Davide Caparini, responsabile della Comunicazione del carroccio. Per il capogruppo "dobbiamo evitare che in questo Stato non ci sia piu' qualcuno che dica che le proprie opinioni non si possano esprimere". Secco anche il commento di : "Solo nei regimi i giornalisti finiscono in galera" mentre per la vicenda del direttore del Giornale "e' una vergogna". Grida allo scandalo anche il senatore Roberto Mura: "una situazione degna del MinCulPop". La Lega Nord chiede dunque con forza la modifica della legge sulla diffamazione.

4 esprime la sua solidarietà ad Alessandro Sallusti Il Segretario Federale della Lega Nord, on. Roberto Maroni, attraverso la bacheca del suo profilo facebook, ha espresso così la sua solidarietà ad Alessandro Sallusti: Esprimo solidarietà e sostegno al direttore del Giornale Alessandro Sallusti, condannato per un reato di opinione. Lo dico a nome di un movimento politico che ne sa qualcosa di repressione e di abusi giudiziari: per anni la Lega Nord è stata colpita da una furia giudiziaria di stampo fascista per le sue idee e le opinioni espresse dai suoi militanti, in primis il grottesco processo Papalia, ancora li appeso dopo oltre 15 anni. Tutte queste vicende non ci hanno mai intimidito, anzi, hanno rafforzato in noi la convinzione a continuare con più forza nelle nostre battagle. È l'invito che faccio a Sallusti: RESISTI RESISTI RESISTI."

Agricoltura: Lega, su etichettatura Ministro latitante 26 SETTEMBRE - ''Il Ministero non ha ancora emanato i decreti attuativi della legge sull’etichettatura, che costituisce un atto di trasparenza e buon senso nei confronti dei consumatori e difende i prodotti nazionali da pratiche commerciali scorrette dei Paesi esteri. E mentre a Roma si discute della compatibilita` con la normativa europea delle norme a tutela del made in Italy, l’agricoltura e` in crisi e dilaga la contraffazione che danneggia produttori e consumatori''. Lo sottolinea, in una nota, il capogruppo della Lega Nord in Commissione Agricoltura del Senato, Gianpaolo Vallardi secondo cui ''Catania e' un ministro incapace che si nasconde dietro alla normativa europea, quando per poter fare qualcosa in Europa bisogna andarci''. Ricorda il parlamentare della Lega: ''E' quasi un anno che si e' insediato il ministro Catania, ci dia almeno un segno di vita. Nel frattempo - ricorda Vallardi - grazie alla non applicazione della Legge sull'etichettatura continuiamo a mangiare porcherie che arrivano dall' estero, spacciate dalle multinazionali con nomi italiani''. ''Le associazioni di categoria sono con noi e anche gli altri partiti, in maniera trasversale condividono questo provvedimento ma - e' infine l'appunto del senatore leghista - platealmente, a voce, per far contenti gli agricoltori poi, pero', sistematicamente votano i provvedimenti di questo governo che va contro''.

Calderoli: "Federalismo sarebbe risposta a problemi ed eviterebbe il ripetersi di situazioni scandalose come quelle che stiamo vedendo" 26 settembre - "Il problema per il Mezzogiorno non sono i dati negativi illustrati dallo Svimez ma organi come lo Svimez stesso, un istituto che avrebbe dovuto promuovere lo sviluppo industriale del Mezzogiorno, ma se questi numeri sono i risultati della loro politica allora sono propri i ‘baracconi’ come lo Svimez che hanno affossato il Mezzogiorno. E ricordo che più volte, sempre osteggiato e ostacolato, ho proposto la soppressione del prototipo di questi tipo di enti inutili. Ma non è una questione di istituti o di enti, è la mentalità che è da cambiare nel mezzogiorno. Continuo a ritenere che il Federalismo avrebbe potuto essere la soluzione del problema e invece taluni, come Bersani, lo accusano di essere il problema. Caro Bersani siete tu e i tuoi compagni di merende del Pd, Pdl, Udc e Fli ecc ecc che avete impedito, attraverso il governo Monti, l’applicazione dei costi standard nelle regioni e negli enti locali, cosa che avrebbe già impedito e lo impedirebbe per il futuro, il verificarsi delle situazioni scandalose che stanno emergendo in questi giorni." Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Responsabile Organizzativo Federale e Responsabile del Territorio per la Lega Nord.

Federalismo, Maroni a Bersani: ''Se vuole ragioniamo insieme altrimenti grazie lo stesso.'' 26 SETTEMBRE - Bersani sostiene che il federalismo abbia fallito perché la riforma costituzionale del Titolo V (voluta dalla sinistra nel 2001) non funziona. Dice anche che nella gestione dei soldi pubblici delle Regioni si debba introdurre il criterio dei “costi standard”, che garantisca trasparenza e risparmi di spesa. Infine invoca l’introduzione di una “Camera delle Regioni” per regolare i rapporti tra Stato e mondo delle Autonomie. Sono d’accordo con Bersani: il fatto singolare, pero', e' che, e' Bersani a non essere d’accordo con quanto la sinistra ha fatto negli ultimi 10 anni. Vediamo dove Bersani toppa: 1) sul federalismo Bersani da' ragione alla Lega, che all’epoca aveva contestato la riformicchia del Titolo V proprio perche' (come e' ormai sotto gli occhi di tutti) non poteva funzionare. Il federalismo che la Lega chiede e' ben altra cosa, supera l’attuale regionalismo inefficiente e sprecone perche' si basa sul concetto di MACROREGIONE: un’area vasta con competenze esclusive, gettito fiscale certo (non inferiore al 75% delle tasse pagate dai residenti) e responsabilita' piena di chi governa. 2) Il 5 criterio dei “costi standard” invocato da Bersani c’e' gia', e' stato introdotto dalla Lega nel 2009 con la legge sul federalismo fiscale: perche' allora il governo non da' attuazione a questa legge? Mistero. 3) La Camera delle Regioni: anche qui Bersani riconosce che la Lega aveva visto giusto, quando (nel 2006) fece approvare la riforma costituzionale detta “Devolution”, che introduceva il Senato Federale e la riduzione del numero dei parlamentari. Peccato pero' che fu proprio la sinistra a cancellare tutto, facendo votare no al referendum confermativo. Vogliamo tornare a ragionare seriamente di questi temi? La Lega ci sta, e' stata il motore del federalismo in Italia e continuera' la sua battaglia fino alla fine. Se invece quelle di Bersani sono solo chiacchiere per mascherare l’imbarazzo di essere stati complici dello sfacelo della regione Lazio, beh, allora grazie lo stesso per il ravvedimento operoso su quanto di buono ha fatto la Lega in questi anni.

Federalismo: Paolo Franco, ogni territorio deve sostenersi con risorse proprie. 26 SET - ''Ringrazio il Presidente della Commissione federalismo fiscale On. Enrico La Loggia che ritiene il mancato completamento del federalismo l'origine del problema del controllo della spesa delle Regioni. Non possono esserci Regioni che costano al cittadino poche decine di euro l'anno ed altre un centinaio o piu' e che, guarda caso, sono quelle coinvolti negli scandali, come il Lazio, o negli immani sperperi ripianati dalla fiscalita' dei contribuenti onesti, come la Sicilia''. Lo afferma il vicepresidente della Commissione per l'attuazione del Federalismo Fiscale, sen. Paolo Franco (Lega) sul dibattito riguardo il federalismo fiscale dopo il caso dello scandalo dei fondi alla regione Lazio. Si chiede il sen. Franco: ''Quale coraggio hanno invece i politici di lungo corso che oggi vorrebbero abolire l'autonomia delle Regioni, fingendo - sottolinea - che il vorace ed inefficiente Stato centrale sia modello di sobrieta'? Ciò che manca in Italia e' la responsabilità: ogni territorio - ricorda il parlamentare della Lega Nord - deve sostenersi mantenendo in casa propria, e facendosi bastare, le risorse generate dai suoi cittadini, lavoratori ed imprese, senza andare a consumare quelle degli altri, fenomeno che genera irresponsabilita', sperperi, corruzione''.

Fedriga, Governo peggiore nella storia della Repubblica 25 SET - ''Ormai le notizie sull'economia e sul lavoro sembrano un bollettino di guerra e, purtroppo, le vittime designate da questo Governo sono sempre i lavoratori e le imprese. I dati della Confcommercio sul crollo della spesa pro-capite dimostrano, numeri alla mano, che questo e' l'esecutivo peggiore nella storia della Repubblica. Un disastro cui si aggiunge l'allarme dell'Istat sul crollo delle retribuzioni contrattuali da gennaio 2013. L'inevitabile conseguenza della disastrosa riforma Fornero, che ha aumentato il costo del lavoro fino a renderlo insostenibile per le aziende. L’unica via di uscita e' avere il coraggio di investire nella ripresa, ovvero diminuire la tassazione per rendere piu' competitive le nostre imprese e al contempo aumentare ai lavoratori i soldi in busta paga. Lo afferma il deputato della Lega Nord Massimiliano Fedriga, responsabile federale Welfare e Lavoro.

Euroregione: Cota, Gibelli, Zaia: Oggi primo passo istituzionale per riforma epocale 25 SET - ''E' senza dubbio una riforma epocale e, per questo, e' fondamentale sia sostenuta e proposta dagli enti locali. Una svolta che quindi non poteva non partire dalle Regioni del Nord, che fanno da traino all'intero Paese''. Lo affermano i governatori di Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, e il vicepresidente di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, in merito alla mozione presentata questa mattina nei Consigli regionali di Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Nello specifico, si tratta del primo passo istituzionale nella direzione gia' annunciata dal segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, di concretizzare il progetto di una Euroregione, in risposta all'esigenza sempre piu' avvertita dai cittadini e dai territori di istituire ''nuove ed innovative forme di cooperazione tra regioni ed un ambito istituzionale di coordinamento sovraregionale''. ''La riforma - continuano i tre esponenti leghisti - si basa essenzialmente su un riequilibrio tra le Regioni delle risorse fiscali, che nel concreto si attuera' garantendo il mantenimento sul territorio di una quota non inferiore al 75% delle imposizioni tributarie. Questo perche' il sistema attuale sta soffocando le imprese e i cittadini del Nord, che per troppo tempo hanno pagato le inefficienze del resto del Paese. E' evidente, infatti, che questo progetto si basa su una specifica equazione: piu' Nord e meno Sud''.

6 ''Per la Lega - proseguono ancora - la collaborazione tra le Regioni del Nord e' gia' nei fatti da anni, ma e' arrivato ormai il momento di dare a questi fatti concreti anche una veste istituzionale. L'Euroregione - spiegano ancora Cota, Gibelli e Zaia - e' la soluzione per il Nord, laddove lo stesso Nord riesca a prendere completamente coscienza di se'. Ci auguriamo quindi - concludono - che la mozione presentata dai gruppi consiliari leghisti abbia un'approvazione ampia da parte delle assemblee legislative''.

Prima il Nord: Presentate nei Consigli regionali mozioni per macroregioni 25 SET - Questa mattina e' stata presentata simultaneamente nei 'Consigli regionali del Nord' la mozione con cui la Lega formalizza il suo progetto di una 'euroregione' o 'macroregione' settentrionale che, attraverso una legge costituzionale di iniziativa popolare, consenta la federazione di due o piu' Regioni con la possibilita' di ottenere un sistema fiscale autonomo (il 75% del gettito fiscale del territorio resterebbe al territorio). Questa forma di Comunita' autonoma, viene spiegato nel documento del Carroccio, ''non dovra' prevedere oneri aggiuntivi per la finanza pubblica'', mentre le leggi istitutive dell'aggregazione fra Regioni devono essere ''sempre sottoposte a referendum in tutte le Regioni costituenti le Comunita', al fine di legittimare una chiara volonta' popolare in merito a questo importante progetto politico ed istituzionale''. Si tratta del primo passo istituzionale nella direzione, gia' annunciata dal segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, di concretizzare il progetto di una "Euroregione, in risposta all'esigenza sempre piu' avvertita dai cittadini e dai territori" di istituire "nuove ed innovative forme di cooperazione tra regioni ed un ambito istituzionale di coordinamento sovraregionale. Il fine e' quello di assolvere a problematiche sempre piu' complesse e articolate'', partendo dalla premessa che ''le regioni, col passare degli anni, hanno visto rafforzare sempre di piu' le proprie competenze legislative ed amministrative in ambiti istituzionali sempre piu' estesi''.

Rai: Lega Nord presenta ricorso ad Agcom contro Tg3 25 SET - I dati riportati mostrano inequivocabilmente la sistematica censura, da parte del Tg3, della Lega Nord e dei suoi esponenti, che dal primo al 23 settembre compreso, quindi in un arco di oltre tre settimane, hanno avuto un solo minuto a video. Lo afferma Davide Caparini, responsabile Comunicazione della Lega Nord, che ha presentato ricorso ad Agcom nei confronti del Tg3. ''In ben 31 delle 46 edizioni principali monitorate (14.20 e 19.00), la Lega Nord non e' stata citata e i suoi esponenti non sono andati in onda ne' in video ne' in sonoro. Il Carroccio in questo lasso di tempo e' stato citato 9 volte (10 se conteggiamo il riferimento al caso giudiziario che ha coinvolto l'ex tesoriere Belsito). Il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, e' apparso in video con un sonoro una sola volta dal forum Ambrosetti di Cernobbio, contro le 37 apparizioni di Bersani (su 46 edizioni), le 31 di Pierferdinando Casini e Berlusconi, le 16 di Beppe Grillo e , le 12 di Nicola Vendola, le 10 di Antonio Di Pietro. E' evidente lo squilibrio tra le posizioni di pensiero politico, sia in termini di mancata presenza di esponenti riconducibili alla Lega Nord, sia nella redazione dei servizi, degli argomenti trattati, dei collegamenti con studi esterni e delle interviste trasmesse e delle presenze in studio.

Rai, Caparini, Chiederemo ai cittadini di abolire canone 24 SET - La raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare presentata dalla Lega Nord in Cassazione finalmente ci consentira' di fare anche un referendum sul canone Rai, per vedere se i cittadini lo vogliono oppure no. La concessionaria del servizio pubblico televisivo e' sull’orlo del baratro, ma invece di tagliare i costi e prepararsi alla privatizzazione, la Rai non ha di meglio che pensare all'ennesimo contributo straordinario da parte di tutti i cittadini attraverso il canone. Se passera' la nostra proposta di modifica costituzionale, quella tassa inutile e iniqua potra' essere una volta per tutte cancellata. E con essa la disinformazione di Stato: la Rai cancella la Lega e noi cancelleremo la Rai. Senza rimpianto alcuno. Lo afferma Davide Caparini, responsabile Comunicazione della Lega Nord.

Lavoro: Fedriga, Riforma Fornero ha fatto danni a imprese e lavoratori 24 SET - Nessuno chiede al Governo di sostituirsi alle imprese, anche perche' non ne sarebbe capace, ma almeno di limitarsi a non fare troppi danni. Sarebbe bastato che il Governo si fosse limitato a non penalizzarle con una 7 tassazione eccessiva che forse le nostre piccole e medie imprese non starebbero cosi' in affanno. Le affermazioni di Fornero sono del tutto estemporanee, cosi' come e' stata estemporanea la sua azione al ministero del Lavoro, dove ha approntato riforme che invece di aiutare lavoratori e imprese li hanno ostacolati. Del resto, un ministro che continua a pontificare, pur essendo causa del tasso di disoccupazione piu' alto mai registrato nel nostro Paese, la dice lunga su quanto Fornero sia completamente fuori dalla realta'. Lo afferma Massimiliano Fedriga, responsabile federale Welfare e Lavoro della Lega Nord, che replica alle affermazioni del ministro del Lavoro, Elsa Fornero.

Il presidente della commissione: "Dare corso ai decreti già approvati" Regioni - Per Antonini il sistema dà «alle Regioni molto potere (di spendere) ma poco o nulla impone in termini di controlli e responsabilità» Il Federalismo è un processo interrotto, ma facciamo attenzione a non buttare via il bambino con l'acqua sporca: ci siamo dimenticati il disastro dello Stato centralista, la causa dell'enorme mole di debito che sta sulle nostre spalle». Gli scandali scoppiati in questi mesi, ultimo il caso Lazio, hanno fatto emergere i limiti di un sistema che delega alle Regioni molto potere (di spendere) ma che poco o nulla impone in termini di controlli e responsabilità. Luca Antonini è il presidente della commissione di attuazione del Federalismo fiscale da tre anni. Al «Copaff» sono stati scritti i decreti che avrebbero dovuto far partire compiutamente il progetto caro al governo Berlusconi, e che nelle intenzioni dell'allora governo dovevano servire a raddrizzare «l'albero storto» della spesa delle Regioni e dei Comuni. Poi sono arrivati il governo Monti e l'emergenza finanziaria. «Ci sono due decreti che andrebbero solo attuati, e che darebbero risposte concrete alle due questioni poste giustamente dall'editoriale del suo direttore: trasparenza e responsabilità». Di quali decreti parla? «Noi avevamo introdotto due principi in altrettanti decreti. Il primo è quello del bilancio di fine mandato, che costringerebbe a far certificare le spese dei Comuni e delle Regioni da un organo terzo prima delle elezioni. Avrebbe potuto essere reso operativo fin dalle amministrative di quest'anno». E invece? «Manca un decreto, un semplice decreto firmato dal ministro Cancellieri. Se lo avesse firmato, saremmo in grado di sapere ad esempio se è vero - come invece la Moratti ha smentito - che Pisapia ha ereditato da lei un buco di 150 milioni». E il secondo decreto? «Riguarda il fallimento politico: se un governatore manda in dissesto i conti della sua Regione può essere rimosso e al suo posto nominato un commissario. Da quel momento è poi ineleggibile. In questo caso il decreto è in vigore, ma pendono di fronte alla Corte costituzionale i ricorsi di diversi governatori, fra cui pensi un po' - quello del Lazio». Per evitare casi Fiorito non basterebbe dare maggiori poteri alla Corte dei Conti e alle sue procure regionali? «Può darsi, ma occorre evitare anche il rischio opposto, ovvero l'eccesso di burocrazia. Il bilancio di fine mandato è un sistema a mio avviso più flessibile e altrettanto efficace». Lei sta scrivendo un libro dal titolo eloquente: «Federalismo all'italiana». Non sembra molto ottimista sul futuro. È così? «A giugno del 2010 il governo scrisse in una relazione al Parlamento. In quella relazione c'era scritto che quasi un terzo della spesa pubblica - quella destinata agli enti locali - è distribuito male: cento miliardi in base alla spesa storica, altri 150 secondo criteri distorti. Le pare possibile che le Regioni gestiscano la metà del gettito Iva senza risponderne di fronte ai cittadini? Senza dubbio l'albero è storto, ma va raddrizzato, non abbattuto». Ne è convinto? «La sanità di alcune Regioni è un modello di successo mondiale. Non dimentichiamoci che il sistema sanitario italiano costa la metà di quello americano, e l'aspettativa di vita da noi è più alta che in Germania». Molti attribuiscono i problemi di oggi alla riforma costituzionale del 2001, approvata a colpi di maggioranza dall'allora governo di centro-sinistra. Lei che ne pensa? «Senza dubbio quella riforma fu monca. Se il legislatore sposta procedure e competenze deve responsabilizzare colui a cui delega quei poteri. Il primo errore fu non introdurre il Senato federale». Lei crede che sarebbe stato utile? «Eccome: quello è il motivo per cui il federalismo italiano e spagnolo non funziona, mentre quello tedesco sì. Al 8 Bundesrat (il Parlamento delle Regioni tedesco, ndr) i Lander fanno sentire la loro voce, sono costrette a partecipare al processo legislativo. Qui da noi la Corte costituzionale è ingorgata dai ricorsi delle Regioni contro le leggi nazionali». Perché non si è fatto il Senato federale? «Sarò poco istituzionale: per salvare le poltrone dei senatori. Un errore gravissimo».

Lo Statuto speciale del Friuli Venezia Giulia come modello per il Nord 24 SET - “Lo statuto speciale del Friuli Venezia Giulia come modello da potenziare e applicare a tutte le regioni del Nord, per trattenere il 75% del gettito sul territorio (fatte salve condizioni specifiche migliori già previste dallo statuto) e dare vita a una Macroregione del Nord che abbia i numeri per negoziare con Roma un nuovo patto fiscale”. È questa la richiesta chela Lega Nord avanza ai Consigli regionali di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Piemonte con una mozione che sarà presentata domani a Trieste dalla delegazione del Carroccio guidata dal capogruppo consiliare Danilo Narduzzi in accordo con il segretario regionale Matteo Piasente. “Il paradigma di riferimento – spiega Narduzzi – è la specialità della nostra regione, e l'obiettivo è dilatare ulteriormente i margini di autonomia. Oggi noi tratteniamo circa il 60% delle risorse, l'obiettivo è salire al 75%, e magari oltre”. Per il segretario Piasente, “Roma crea e alimenta contrapposizioni tra regioni a statuto speciale e ordinario; noi puntiamo a costituire un coeso, ampio asse del Nord che strappi a Roma un nuovo patto fiscale. Con la Macroregione aumenta l'autonomia. L'auspicio è, ora, che anche la maggioranza regionale e i movimenti autonomisti si uniscano a noi per raggiungere questo grande obiettivo”.

Pini, Referendum su euro e' idea Lega, Grillo e radicali inseguono 23 SET - Ieri Grillo, oggi i radicali, tutti stanno cercando di appropriarsi della nostra idea di indire un referendum sull’euro. Se davvero ci tengono a questo tema, invece di inseguire, si possono sempre mettere in fila ai nostri gazebo e sottoscrivere la proposta della Lega Nord. Come abbiamo visto a Parma, i grillini sono bravissimi a distruggere un sistema, ma essendo senza idee devono accodarsi ad altri per dimostrare di poter creare una vera alternativa. Il fatto che cerchino di appropriasi di idee altrui e' sintomatico di una totale assenza di classe dirigente capace di esprimere idee vere, al di la' delle teorie complottiste che si leggono sul blog di Grillo e grazie alle quali il comico incassa e ingrassa vendendo i suoi prodotti editoriali. Così il deputato della Lega Nord Gianluca Pini.

Fondi Pdl: Lega a Casini, Corruzione? Non e' colpa federalismo 23 SET - Che la corruzione e gli sperperi della politica siano causa del mai realizzato federalismo, come sostenuto da Pierferdinando Casini? O causa dell'attaccamento, ad uso capione, alle poltrone della politica, come capita allo stesso Casini ininterrottamente in Parlamento nelle legislature IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI? Strano che, a seguito della vicenda Lazio, il leader Udc chieda al Pd come mai non si fosse mai accorto di questa situazione. Sembra voler far credere che in tutti questi anni sia stato su un altro pianeta, visto che da presidente della Camera non ha mai fatto nulla contro i costi della politica. L'Udc ha sempre osteggiato, purtroppo con discreto successo, il federalismo fiscale e politico, unici strumenti per moralizzare il Paese, volendo preservare proprio gli interessi di Roma, dove si sono compiuti i peggiori scempi di denaro pubblico. Lo afferma Paolo Franco, vicepresidente della commissione per l'Attuazione del federalismo. '

Libia: Lega, Da Primavera araba esiti diversi come Maroni evidenziava 23 SET - ''La Libia rischia di diventare l'emblema dell'ennesimo fallimento del tentativo di 'esportare' dall'esterno all'interno di un paese una struttura statuale democratica. La tanto osannata Primavera araba sta dando esiti diversi da quelli previsti dalle tante anime belle, anche italiane, che solo ora, come Prodi, cominciano ad esternare tutti i dubbi ed i problemi che la Lega Nord, ma in particolare Maroni, aveva da subito evidenziato''. Rossana Boldi, presidente della commissione Politiche dell'Unione europea del Senato, evidenzia l'imbarazzo dell'Europa e dell'occidente davanti alle reazioni islamiste degli ultimi giorni. ''L'Europa, ora come all'inizio della crisi dei paesi della sponda sud del Mediterraneo - ricorda la parlamentare leghista - va in ordine sparso. Anzi, non esiste proprio, anche se la crisi del Nord Africa per l'Europa e per L'Italia, che ne rappresenta il confine a sud, e' un evento grave e pericoloso quanto la crisi economica''.

9 Fiat: Lega Nord, Siamo contrari a incentivi ad hoc 23 SET – ''La Lega Nord si opporra' ad eventuali incentivi dati ad hoc per la Fiat; se sono necessari ad aiutare le imprese, come crediamo, allora bisogna darli a tutte, in particolar modo alle piccole e medie imprese, locomotiva dell’economia del nostro Paese, che stanno vivendo un gravissimo momento di crisi senza mai ricevere, a differenza della Fiat, aiuti di Stato. A tal fine, bisognerebbe anche rivedere i 30 miliardi di incentivi che vengono dati ogni anno alle imprese, in particolar modo a quelle del sud. Serve, infatti, indirizzare le risorse avendo ben chiari gli obiettivi e la politica industriale che si vogliono perseguire, altrimenti si rischia semplicemente di elargire fondi a pioggia e in questi caso chi di solito se ne approfitta non sono le aziende virtuose e produttive ma quelle piu' furbe.Lo dichiara il deputato Gianni Fava, responsabile federale del dipartimento Sviluppo Economico della Lega Nord. Giudizio negativo anche quello di Massimo Fedriga, responsabile federale Lavoro e Welfare, per il quale ''L'incontro di ieri tra Governo e vertici Fiat ha portato, in sostanza, ad un nulla di fatto se non a degli ipotetici ed ennesimi aiuti di Stato''. ''Fornero sta facendo l'esatto opposto di quanto affermava quando divenne ministro. Infatti, non si intravede minimamente una politica di ammortizzatori sociali attivi che miri alla valorizzazione delle capacita' professionali dei lavoratori, che rischiano di rimanere senza occupazione. Ci sembra – continua Fedriga - che ieri il Governo sia stato autoreferenziale, dimenticandosi totalmente dei lavoratori della Fiat ai quali, a tutt'oggi, l'esecutivo non e' ancora stato in grado di dare alcuna risposta. Visti anche i dati della disoccupazione in continua crescita, una riforma del mercato del lavoro che diminuisce le possibilita' occupazionali, una riforma delle pensioni che va a pescare nelle tasche dei cittadini e, infine, questo ennesimo fallimento, Fornero dovrebbe prendere atto della situazione e della sua incapacita' a svolgere il suo ruolo di ministro del Lavoro e, quindi, fare responsabilmente un passo indietro''.

Autonomie locali. Stucchi: "Il funzionamento degli enti locali del Nord è pagato dai cittadini, mentre per quelli del Sud paga lo Stato" 22 settembre - “Con riferimento alle parole del ministro Piero Giarda sulle spese delle autonomie locali (‘Spendere soldi che non si guadagnano è una cosa facile’) e in particolare sul differenziale tra quanto da esse speso, ovvero 240 miliardi di euro l’anno, e quanto raccolto con le tasse e il pagamento dei servizi locali, ovvero circa 100 miliardi, faccio notare che il ministro Giarda si dimentica completamente di specificare che c’è un’abissale differenza tra gli enti locali del Nord e quelli del Sud. Per gli enti locali del Nord, infatti, i trasferimenti dello Stato sono praticamente irrilevanti all’interno dei loro bilanci, mentre sono assolutamente elevati gli introiti provenienti dalla tassazione locale, pertanto le spese di funzionamento degli enti del Nord vengono coperte sostanzialmente dai loro cittadini. Al Sud, invece, è esattamente il contrario, perché gli enti vivono con i trasferimenti dello Stato e le tasse dei cittadini hanno un peso insignificante all’interno dei loro bilanci. Una bella differenza che il ministro Giarda ha dimenticato di rilevare… Ma a questo punto il ministro Giarda potrebbe avviare un’operazione di trasparenza pubblicando le tabelle in suo possesso, riguardanti i trasferimenti comune per comune in tutta Italia e gli introiti sempre comune per comune della tassazione locale, per far capire ai cittadini quanto grande sia la differenza di trattamento e di attenzione da parte dello Stato centrale tra gli enti del Nord e quelli del Sud.” Lo afferma il vice segretario federale della Lega Nord, Giacomo Stucchi

CON LA MACROREGIONE DEL NORD ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO I guai di oggi sono le conseguenze della miopia politica di quanti, a cominciare dall'Udc di Casini, hanno sempre tirato il freno sul motore delle riforme promosse dalla Lega Nord. Se invece si fosse portato a termine il nostro processo riformatore, anziché prendere di mira i pensionati e i proprietari di casa, con politiche che hanno solo depresso l'economia e i consumi, vivremmo in una situazione diversa. Addossare oggi, sull'onda dello scandalo del Lazio, tutte le colpe al principio dell'autonomia amministrativa è sin troppo facile ma non serve a niente. Perché non risolve la questione principale che sta alla base del problema, ovvero la mancata introduzione nel nostro Paese del federalismo fiscale. Avere dato alle regioni l'autonomia della spesa, senza però averle responsabilizzate (così come prevede la nostra riforma), ha prodotto le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Se vivessimo in un Paese normale basterebbe un po' di onestà intellettuale e la semplice ammissione che, per evitare il ripetersi di nuove scandalose gestioni amministrative negli enti locali, la soluzione esiste già e si chiama federalismo fiscale. Così come se i costi standard non fossero stati lasciati sul binario morto dal governo dei tecnici, e dalla strana maggioranza che lo sostiene, probabilmente troppo impegnati ad inventare nuove tassazioni sui cittadini e le 10 imprese che non possono più andare avanti, ora tutto il sistema ne avrebbe tratto vantaggio. Purtroppo però il governo Monti ha fatto altro, anche perché condizionato dalla politica di Casini, e dei suoi compagni di partito, che hanno preferito continuare a ciurlare nel manico del becero assistenzialismo, perché grazie a questo hanno sempre preso i loro voti, soprattutto al sud, ma anche del centralismo romano, linfa vitale per il loro sistema di potere. Il vero buco nell'acqua, quindi, lo hanno fatto loro e non il federalismo fiscale promosso dalla Lega Nord. Le posizioni di Casini, che vorrebbe continuare a togliere dalle tasche dei cittadini quel poco che è loro rimasto per mantenere un apparato inefficiente e centralista, costituiscono un motivo in più per portare avanti le battaglie della Lega. A cominciare dalla costituzione della Macroregione del Nord, che ha nell'esclusività delle competenze, nel gettito fiscale (il 75 per cento delle tasse pagate dai residenti) e nella responsabilità piena di chi governa, i suoi punti di forza. Si tratta di una risposta concreta alle istanze del Nord che continua ad essere la parte più produttiva del Paese ma anche quella più virtuosa, e che vuole essere artefice del proprio destino. Si tratta però anche di un'opportunità per il Paese, che altrimenti resterebbe nelle mani di Casini e di quanti, come lui, lo affonderebbero irreparabilmente. di Giacomo Stucchi, 27 settembre 2012

LA PROTESTA NON BASTA, BISOGNA ANCHE PROPORRE L'analisi politica di chi sostiene che la Lega Nord non risente della disaffezione alla politica, perché "forte di uno zoccolo duro poco sensibile agli eventi della quotidianità politica" (Alessandro Trocino sul Corsera), appare un po' superficiale. Vista così, infatti, sarebbe come se i nostri militanti fossero degli alieni, o vivessero nelle riserve, e tutto ciò che accade li lasciasse del tutto indifferenti. Ovviamente non è così; anzi, è vero proprio il contrario. Chi vota Lega, ma direi anche chi sino ad oggi non lo ha fatto ma guarda (come lo facciamo noi) ai problemi che vive il Nord come ad una priorità assoluta, si avvicina al nostro movimento, o conferma la sua fiducia, proprio perché consapevole che non si può andare avanti senza cambiare un sistema, politico e istituzionale, che penalizza sempre la parte più produttiva del Paese. Accanto a questo, che è un aspetto di certo importante, c'è poi l'attività della classe dirigente del Carroccio che non ha mai perso, nemmeno nei momenti più difficili, il contatto con il territorio e con la sua gente. Questo rapporto, se possibile, si è ancora più rafforzato negli ultimi tempi. Ecco perché ci lasciano indifferenti i tentativi (ci si passi il termine) di "invasione di campo" dei candidati alle primarie del centrosinistra che vengono al Nord pensando di intercettare i voti della Lega e non rendendosi conto, invece, che questo non è possibile perché il Carroccio non è oggi, così come non lo è mai stato in passato, un movimento politico statico, che attende gli eventi. Noi, gli eventi, li abbiamo sempre anticipati. Né ci preoccupa il voto di protesta, che può essere anche legittima, e che serve a smuovere un sistema che si è incancrenito e che necessita di essere rivisto e razionalizzato; la protesta, tuttavia, non può essere tout court, quando cioè si vota contro senza guardare al contenuto. Se la protesta vuol dire ricambio allora, pur non condividendola, può essere un fatto positivo; ma quando la protesta è fine a se stessa, allora non serve a nulla. Da questo punto di vista, purtroppo, nel Paese siamo nel secondo caso. Vedremo però cosa decideranno i cittadini. Anche il nostro movimento politico, del resto, è nato come movimento di protesta, poi però è diventato di proposta. I sondaggi ci danno in decisa crescita e questo, anche se chi scrive non vi attribuisce un valore eccessivo, non può che fare piacere, ma la vera indagine di gradimento noi la facciamo ogni giorno sul territorio. Ecco perché, sia che si tratti di Matteo Renzi, come ieri di Veltroni, il tentativo di chi gira il Nord in campagna elettorale, pensando che basti questo per raccogliere una messe di voti, non suscita in noi alcuna preoccupazione. di Giacomo Stucchi, 25 settembre 2012

BITONCI: “SUI COMUNI DAL MINISTRO CANCELLIERI RISPOSTE ALLUCINANTI” Oggi pomeriggio il Ministro agli Interni Anna Maria Cancellieri ha risposto oralmente a una interrogazione, a risposta immediata, presentata dal gruppo parlamentare Lega Nord sulla situazione delle risorse a favore dei Comuni all’interno del Fondo Sperimentale di Riequilibrio e sulla necessità di rivedere i nuovi termini per l’approvazione dei bilanci. L’onorevole , rappresentante del gruppo in Commissione bilancio, spiega: “I Comuni sono al buio e la responsabilità è del Governo di Roma, un Governo centralista e dispotico che ha trasformato il 2012 dei Sindaci in un percorso di guerra. Un Governo di professori che pretende che gli amministratori garantiscano una corretta gestione dell’ente locale, senza conoscere nemmeno le risorse che hanno a disposizione”. Un Governo che, secondo il parlamentare padovano, non ha fornito nemmeno oggi risposte soddisfacenti: “Il Ministro, che conosce perfettamente il problema, non ha risposto affatto – spiega Bitonci, che ha letto in Aula l’interrogazione – Si è limitato a dire che considera l’ipotesi di posticipare i termini per l’approvazione dei bilanci per la quinta volta: lo facesse, sarebbe un record mondiale”. 11 Nel merito Bitonci rileva come Cancellieri “non abbia precisato chiaramente su quali criteri e con quali calcoli il Ministero abbia rielaborato le stime per le assegnazioni dei trasferimenti ai Comuni”. “Ai Sindaci – conclude Bitonci – il Governo non lascia alternative: o aumentano al massimo le aliquote IMU, o chiudono i battenti. La cosa drammatica è che tutto avviene senza la minima spiegazione di come e perché. E questo è allucinante.” 27 settembre - Ufficio Stampa on. Massimo Bitonci

Il mio intervento su appalti pubblici e ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni – Commissione Europea http://www.matteosalvini.eu/dalleuropa/il-mio-intervento-su-appalti-e-ritardo-pagamenti-pa-commissione- europea.html da Matteo Salvini - 25 settembre 2012

Il Parlamento Europeo ha deciso di abolire l’etichettatura facoltativa delle carni bovine. Una votazione choc del Parlamento Europeo avvenuta la scorsa settimana ha dato il via libera alla proposta della Commissione Europea che rinvia, di almeno cinque anni, l’obbligatorietà del chip per i bovini. Inoltre, per ridurre i costi amministrativi,l’Unione Europea ha deciso di modificare l’attuale schema di etichettatura volontaria delle carni non permettendo più al consumatore di ricevere informazioni chiare e trasparenti sui propri acquisti. “Ritengo che l’abolizione del sistema di etichettatura facoltativa sia una misura assurda che penalizza i nostri allevatori e i consumatori di carne bovina. Infatti il sistema appena abolito ha dimostrato la propria efficacia nel favorire un acquisto consapevole da parte del cittadino facendo si che le informazioni complementari siano fornite in maniera armonizzata e certificata. La sua cancellazione favorisce sia produttori meno trasparenti sia le multinazionali dell’anonimato. Con questa decisione l’Europa ha fatto un passo indietro di dieci anni e solo un miracolo potrà riportare in vita una norma che ha sempre costituito un ostacolo ai venditori di fumo.” da Matteo Salvini - 24 settembre 2012

Regione Lombardia

Abiti riciclati, premiati da Belotti 11 Comuni La terza edizione dell'Humana people to people day 2012 si è conclusa a Pregnana Milanese, alla presenza dell'assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia Daniele Belotti. Humana è una organizzazione no profit (fondata nel 1977 in Danimarca e presente in Italia dal 1998) impegnata in programmi di sviluppo di lungo termine nel sud del mondo e in Italia con la promozione di una cultura della solidarietà. Attiva in 43 Paesi del mondo, in Italia è presente in 40 province e si occupa in particolare di iniziative a favore delle donne: fino ad oggi nelle 35 scuole magistrali che l'organizzazione gestisce in 4 Paesi di Africa, Asia e America latina sono 6.100 le ragazze diventate maestre e 60.000 le donne che negli ultimi 15 anni hanno preso parte ai corsi di formazione agricola in 7 nazioni (Angola, Cina, Guinea Bissau, Malawi, Mozambico, Zambia e Zimbabwe). RACCOLTA INDUMENTI USATI - Uno degli strumenti che l'organizzazione umanitaria utilizza per realizzare i suoi 400 progetti nel mondo è la raccolta di indumenti usati. La raccolta di abiti usati in Italia, realizzata in accordo con 750 Comuni, permette di tutelare l'ambiente: i vestiti recuperati, infatti, non divengono rifiuti ma vengono riciclati al 100% consentendo un risparmio economico e la riduzione, in un anno, delle emissioni di 54.900 tonnellate di Co2 nell'atmosfera. COSCIENZA CIVICA - "E' davvero una soddisfazione - ha detto l'assessore Belotti - vedere che fra i premiati figurano ben 11 comuni lombardi. La raccolta differenziata è un indice della educazione, della coscienza civica e del rispetto dell'ambiente di una comunità e per questo è fondamentale educare i bambini fin da piccoli al risparmio delle materie prime e al riciclaggio, anche dei capi di abbigliamento. Nel caso di Humana poi, oltre alla raccolta differenziata, si fa anche solidarietà. In pratica realizzano un ciclo completo di valori sociali fondamentali. Regione Lombardia apprezza questo sistema e vuole continuare a portare avanti le buone pratiche che passano dal recupero alla riduzione dell'utilizzo degli oggetti usa e getta e vanno verso un sempre maggiore rispetto dell'ambiente". Al termine della manifestazione, quest'anno dedicata al ruolo della donna nei processi di sviluppo, vi è stata la premiazione dei Comuni, dei Consorzi e delle aziende che nel 2011 hanno raccolto la maggior quantità di abiti. Questo l'elenco dei premiati. 12 ELENCO COMUNI LOMBARDI PREMIATI - Categoria quantità assoluta kg abiti raccolti nel 2011: Cantù/Co: (184,369) Monza (182,712) Buccinasco/Mi: 167,740 Busto Arsizio/Va: 127,894 Pavia: 89,960 Porto Mantovano/Mn: 55.195 Ghedi/Bs: 53.400 Bergamo: 45.530 Lecco: 43.373 Spino d'Adda/Cr: 35.660 Montanaso Lombardo/Lo: 23.040 ELENCO ALTRI COMUNI PREMIATI - Categoria quantità assoluta kg abiti raccolti nel 2011: Ferrara (249,980) Alessandra (222,340) Rovigo (216,632) Verbania: 165,804 Bologna: 129, 814 San Giovanni Luparoto/Vr: 97,556 Giulianova/Te: 80,850: Modena: 77.586 Ravenna:71.028 Selvazzano Dentro/Pd: 69.458 Borgomanero/No: 66.395 Reggio nell'Emilia: 55.085 Ponte di Piave/Tv: 49.813 Città Sant'Angelo/Pe: 48.240 Costabissara/Vi: 47.947 Occhieppo Inferiore/Bi: 30.180 Sulmona/Aq: 28.100 Campolongo Maggiore/Ve: 25.638 Serravalle Sesia/Vc: 21.175 Salsomaggiore Terme/Pr: 9.370 Villanova Sull'Arda/Pc: 2.950. 27 settembre 2012

Bergamo, casa "sicura" grazie al Patto salva mutui Un Patto 'salva mutui' in duplice versione e una misura ad hoc studiata per sostenere le giovani coppie nell'acquisto della prima casa. Sono queste le iniziative che Regione Lombardia ha recentemente messo in campo per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica con acquisto o affitto di un alloggio e che sono state presentate a Bergamo. Misure che si inseriscono in un quadro di interventi che, solo negli ultimi anni, ha significato stanziamenti per oltre 26 milioni di euro nella sola Provincia orobica. AZIONI CONDIVISE - "Il mondo dell'abitare - ha detto l'assessore - anche in considerazione della crescente difficoltà dei cittadini ad acquistare una casa, in particolar modo per chi è giovane o con un contratto di lavoro precario, ha visto crescere la domanda di alloggi in affitto e, purtroppo, anche gli sfratti che sono aumentati dai 4.666 del 2005 ai 12.511 del 2010. Numeri che ci hanno spinto a intervenire mettendo in campo, a partire dal 'Patto per la casa' sottoscritto a febbraio con una sessantina di realtà del territorio come enti locali, sindacati, associazioni di costruttori, proprietari e inquilini, una forte azione tesa ad attuare le soluzioni migliori per i bisogni dei cittadini". IL PATTO SALVA MUTUI - Serviva una garanzia per quanto riguarda i mutui anche a fronte del difficile momento economico e dei problemi delle famiglie a comprare la casa. La risposta di Regione si articola in un duplice accordo sottoscritto rispettivamente con Banca Intesa e Unicredit. Con Banca Intesa c'è la possibilità di sospendere o rimodulare il mutuo, senza dover lasciare l'alloggio. L'accordo con Unicredit, invece, permette, a chi ha stipulato il mutuo con le società del gruppo e si trova in momentanea difficoltà, di vendere il proprio alloggio a UniCredit Credit Management Immobiliare, saldare il debito residuo con i proventi della vendita e, contemporaneamente, stipulare un contratto di locazione a un canone sostenibile, con la possibilità di successivo riacquisto dell'alloggio, una volta superate le difficoltà economiche e finanziarie. LE GIOVANI COPPIE - Altro tema delicato è quello delle giovani coppie. Per loro, Regione Lombardia ha pensato uno specifico sostegno sancito in un'intesa con Abi che prevede l'abbattimento del tasso di interesse del mutuo del 2 per cento per i primi 5 anni, quelli solitamente più critici. Ne possono beneficiare coloro che si sono sposati, o intendono farlo, nel periodo 1 giugno 2012-31 maggio 2013 e acquistano la prima casa (prezzo massimo 280.000 euro), stipulando un mutuo di durata non inferiore a 20 anni con una Banca convenzionata con Finlombarda SpA. GIÀ STANZIATI OLTRE 26 MILIONI PER BERGAMO - L'impegno della Regione per le politiche abitative in Provincia di Bergamo è stato sostanzioso è si è concretizzato in stanziamenti pari a 26,864 milioni di euro. Per l'acquisto della prima casa delle giovani coppie, dal 2008 al 2010 - a fronte di 1.479 domande - sono stati stanziati 8,8 milioni di euro; 13,6 milioni di euro per il fondo sostegno affitti con 18.632 richieste dal 2009 al 2011; 1.264.000 euro per dare una risposta, dal 2009 a oggi, a 818 domande di contributo straordinario a persone che sono state sfrattate o hanno perso il posto di lavoro e 3,2 milioni di euro per realizzare alloggi a canoni sostenibili nell'ambito del 'Piano Casa'. CONTRIBUTO ALLA LOCAZIONE - Altri 12 milioni sono stati stanziati per il sostegno abitativo ai cittadini con disagio acuto. Allo stesso tempo, i cittadini licenziati o in mobilità possono richiedere un contributo straordinario di 1.500 euro, che diventano 2.000 per quanti sono sottoposti a procedura di sfratto esecutivo. A disposizione, per questo bando a sportello, Regione Lombardia ha messo 4,9 milioni di euro. 26 settembre 2012

13 Giustizia e Sanità, Bresciani: aprire tavolo Aprire un tavolo di lavoro tra tutti i soggetti coinvolti, in cui affrontare il tema del rapporto tra medici, istituzioni, mondo della giustizia e mondo assicurativo riguardo al crescente fenomeno delle denunce per presunte malpractice in medicina, con lo scopo di "raggiungere un break even di sopravvivenza". E' la proposta lanciata dall'assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani nel suo intervento al convegno, organizzato dagli Ordini professionali degli avvocati e dei medici di Milano, su 'Le prospettive del giudizio in sanità', al Palazzo di Giustizia di Milano. In Lombardia - a differenza di altre realtà in Italia - i dati parlano di un leggero decremento delle richieste di risarcimento (da 2.191 del 2010 a 2.114 del 2011 ossia -7,7 per cento), ma sono comunque cresciuti gli importi: in cinque anni si è passati da una media di circa 23.000 euro a 40.000 euro. I settori maggiormente interessati sono quelli ortopedico-traumatico (15,6 per cento), pronto soccorso (12 per cento), chirurgia generale (9,2 per cento), ginecologia (8,5 per cento). "Regione Lombardia - ha aggiunto Bresciani - si distingue a livello nazionale ed europeo per l'attenzione che ha nei confronti del paziente a 360 gradi e per l'impegno costante nel monitorare e raccogliere tutti i dati relativi al risk management in sanità, con la mappatura dei rischi e degli eventi sentinella. Abbiamo avviato una serie di procedure innovative per gestire al meglio le problematiche medico-legali, prevedendo anche momenti di formazione rivolta in particolare a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro". "E' fondamentale - ha aggiunto Bresciani - soprattutto in chirurgia, sfruttare maggiormente e implementare protocolli operativi volti a migliorare la qualità e la sicurezza degli interventi". Sullo scenario più generale della sanità lombarda Bresciani ha ricordato come il 17 per cento dei residenti in Lombardia non si rivolga mai al servizio sanitario. D'altro canto, ci sono 5,45 milioni di accessi all'anno all'area degli acuti e 2,65 milioni di pazienti cronici. "La sfida per affrontare la cronicità - ha sottolineato Bresciani - è dare più forza alla medicina del territorio". Il 70 per cento dei costi viene sostenuto infatti negli ultimi 10 anni della vita delle persone. Di questi 2,65 milioni di cronici, 1,5 ha una sola patologia, 0,7 milioni hanno due patologie, con un costo che si raddoppia per ogni patologia di cui si soffre. Il costo pro capite medio per questi pazienti è di 2.460 euro all'anno, il 48 per cento di questa somma è dovuto a ricoveri ospedalieri. "Per questo - è stata la conclusione di Bresciani - è necessario controllare di più la stabilità dei pazienti cronici sul territorio. Noi lo stiamo facendo, anche con alcune sperimentazioni legate alla teletrasmissione dei dati. La strada da seguire è quella della tecnologia". 24 settembre 2012

Aperte le 86 fattorie didattiche, presto digitali Torna anche quest'anno la giornata delle "porte aperte" nelle fattorie didattiche della Lombardia. L'iniziativa, che si svolgerà domenica 30 settembre, è stata presentata a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale, in una conferenza stampa, a cui hanno partecipato gli assessori regionali Giulio De Capitani, all'Agricoltura, e Valentina Aprea, responsabile di Istruzione, Formazione e Cultura, accompagnati dai rappresentanti delle associazioni agrituristiche lombarde: Terranostra, Turismoverde e Agriturist, coordinati da Ersaf. DEGUSTAZIONI, VISITE AI MUSEI E INTERNET - Laboratori, degustazioni, giochi, percorsi nella natura, visite ai musei agricoli: sono alcune delle attività che verranno proposte all'interno delle 86 aziende coinvolte, secondo le caratteristiche del proprio territorio. E presto ci sarà anche un concorso per rendere più fruibili le stesse aziende. IL CONCORSO - Gli esperti di innovazione tecnologica si dovranno confrontare nella realizzazione di applicazioni per dispostivi mobili (tablet e smartphone), che promuovano la rete delle fattorie didattiche della Lombardia e gli eventi organizzati a livello regionale o dalle fattorie didattiche del territorio. Il premio per il primo classificato sarà di 15.000 euro, mentre al secondo e al terzo spetteranno 1.500 euro. Una giuria di esperti valuterà le proposte sulla base di criteri quali usabilità, utilità, originalità e innovazione. Il concorso è rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni, singoli o rappresentanti di imprese che operino nel campo della comunicazione e della creatività. I progetti dovranno essere inviati tramite il sito www.itsastart.it dal 30 settembre al prossimo 29 ottobre. DE CAPITANI: FATTORIE PIÙ FRUIBILI ALLA SCUOLA - "Sarà molto più di una giornata di festa" ha detto l'assessore De Capitani aprendo la conferenza stampa. "Sarà un 'dietro le quinte', per imparare davvero il complesso e affascinante mondo dei prodotti agroalimentari e per poter capire meglio cosa sono e che cosa rappresentano i protagonisti quotidiani delle nostre tavole". "L'obiettivo - ha proseguito De Capitani - è rendere ancora più fruibile la rete delle fattorie didattiche e avvicinare anche attraverso le nuove tecnologie l'agricoltura lombarda al mondo della scuola e a tutti i cittadini". 14

APREA: CREARE LA GENERAZIONE EXPO - "Abbiamo accettato ben volentieri l'invito a creare un concorso di idee per mettere insieme proposte attorno a un'app - ha detto l'assessore Aprea - e far conoscere così a tutti gli studenti della Lombardia le fattorie didattiche, che già operano sul nostro territorio con grande successo dal punto di vista dell'istruzione della cultura, più in generale, legata all'agricoltura e all'alimentazione". "Non dimentichiamo - ha aggiunto Valentina Aprea - che stiamo lavorando anche per l'Expo 2015 e che quindi tutte queste iniziative vanno nella direzione di creare una sensibilità nella 'generazione Expo', che dovrà produrre comportamenti, azioni e anche stili di vita coerenti ai temi alimentari dell'esposizione universale". Tutti i dettagli della giornata sono disponibili e possono essere scaricati dal sito: www.buonalombardia.it VIDEO: http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&childpagename=Regione%2FDetail&cid=121355312927 7&p=1194454760265&packedargs=locale%3D1194453881584%26menu-to- render%3D1213273365640&pagename=RGNWrapper 24 settembre 2012

Gruppo Regionale Lega Nord – lega Lombarda

Mozione sulle “Comunità autonome” - Galli: “Formigoni sostenga il nostro progetto di legge di iniziativa popolare” Presentata oggi in Consiglio regionale una mozione a sostegno del progetto di legge costituzionale di iniziativa popolare presentato dalla Lega Nord in Cassazione per l’istituzione delle “Comunità autonome”. Nel merito è intervenuto il capogruppo del Carroccio al Pirellone e primo firmatario, Stefano Galli. “Abbiamo presentato questa mozione – spiega Galli – contestualmente a tutti i gruppi della Lega Nord nelle altre Regioni, per chiedere ai Presidenti delle Giunte di appoggiare il nostro disegno di legge costituzionale d’iniziativa popolare, presentato in Cassazione, per l’istituzione delle Comunità autonome. Questi enti si concretizzeranno in un’intesa federativa fra due o più Regioni, che potranno successivamente avvalersi di ulteriori forme e particolari condizioni d’autonomia. Si tratta di una strada obbligata dettata dallo spirito dei tempi: le Regioni, con il passare degli anni, hanno visto rafforzare sempre di più le proprie competenze e i territori confinanti hanno sviluppato economie sempre più omogenee. Riteniamo quindi che un maggiore coordinamento si renda quindi assolutamente necessario. Con questa iniziativa la Lega Nord intende porre la prima pietra per la costituzione di una macroregione del Nord, necessaria per fronteggiare la crisi ma anche per potersi rapportare con l’Europa in maniera diretta senza avvalersi della mediazione dello Stato centrale. Auspico – conclude il capogruppo Galli – in un sostegno da parte del Governatore Formigoni, così vedremo se darà veramente seguito alle sue dichiarazioni degli ultimi mesi.” 25 settembre 2012

Caccia in deroga - Marelli: “Si è verificato quanto temevo dopo invio lettera Formigoni” A seguito della votazione in consiglio regionale che ha accolto la pregiudiziale relativa alla caccia in deroga, è intervenuto il relatore del provvedimento Alessandro Marelli. “Si è purtroppo verificato quanto temevo, soprattutto dopo che i consiglieri regionali hanno ricevuto la lettera del presidente Formigoni che invitava in pratica a non votare la caccia in deroga. Oggi la Lega Nord ha votato in maniera compatta a difesa dell’attività venatoria, così come compattamente i consiglieri del Carroccio avevano firmato il progetto di legge, ma questo non è bastato. I numeri sono numeri e l’opposizione, unita a una parte consistente del PdL, ha potuto agevolmente affossare la caccia in deroga. Chi ha deciso di votare a favore della pregiudiziale, e quindi contro l’attività venatoria, non sta sul Carroccio. Credo che questa sia la prima cosa da chiarire, per evitare che qualcuno possa nascondersi dietro il voto segreto e affermare il contrario. Per Formigoni e buona parte del PdL la caccia in deroga non rappresenta una tradizione da difendere, ma solo un rischio di sanzioni europee.” 25 settembre 2012

Caccia - Toscani: “PdL ha contribuito pesantemente ad affossare la caccia in deroga” Il consigliere regionale della Lega Nord, Pierluigi Toscani esprime “grande rammarico e grande sconforto per l’approvazione delle pregiudiziali sulla legge per la caccia in deroga.”

15 “Ancora una volta – prosegue Toscani – la Provincia di Brescia viene fortemente penalizzata da un consiglio regionale che non si rende conto di cosa significhi per i bresciani e per molte aziende della Valtrompia la caccia in deroga. Da stigmatizzare poi la presenza del presidente Formigoni, certamente tesa ad “influenzare” i consiglieri del PdL. Si tratta dello stesso presidente Formigoni che attacca e prende continuamente le distanze da un membro dell’opposizione per poi votare le pregiudiziali sulla caccia presentate dallo stesso. Formigoni ha la coda di paglia, siamo stati nuovamente presi in giro e a questo punto mi chiedo che ruolo abbiano i 3 consiglieri bresciani del PdL Parolini, Peroni e Ligasacchi ! Non si cerchi anche stavolta di girare la frittata: la lettera inviata ai consiglieri e la presenza di Formigoni in aula non lasciano spazio a dubbi, il PdL ha contribuito pesantemente ad affossare la caccia in deroga. Tutti comunque dobbiamo farci un esame di coscienza e cercare finalmente di trovare una soluzione definitiva a questo annoso problema.” 25 settembre 2012

Lombardia Scuola, concorso per dirigenti scolastici - in arrivo mozione Lega Nord in Parlamento La questione del concorso per i dirigenti scolastici in Lombardia approda in Parlamento, grazie a una mozione che verrà presentata d’urgenza dalla Lega Nord. La decisione è stata presa a seguito di una riunione, in via Bellerio a Milano, del Dipartimento Welfare-Scuola coordinato dall’ On. Massimiliano Fedriga, a cui hanno partecipato Massimiliano Orsatti, presidente della VII commissione regionale e i parlamentari Erica Rivolta e Mario Pittoni. “Grazie alla Lega Nord, la battaglia per la meritocrazia nella scuola approda in Parlamento. Chi ha vinto con merito il concorso per Dirigenti scolastici deve essere immesso in ruolo immediatamente. Dopo l’approvazione della nostra Mozione in Consiglio regionale della Lombardia – dichiara Massimiliano Orsatti – sarà il Parlamento a doversi esprimere chiedendo al Ministro Profumo di risolvere una questione paradossale che mina alla base il buon funzionamento della scuola lombarda”. “Ecco le richieste - spiegano l’on. Erica Rivolta e il sen. Mario Pittoni - contenute nella Mozione che la Lega Nord intende presentare d’urgenza in Parlamento: assumere, limitatamente all’anno scolastico 2012-2013, gli idonei della Lombardia al “concorso per esami e titoli per il reclutamento di Dirigenti scolastici indetto dal Ministero dell'istruzione”, nel caso non si giunga a una soluzione positiva del contenzioso, attraverso accordi stragiudiziali. Evitare la mobilità interregionale da parte di vincitori di concorso appartenenti ad altre Regioni, per evitare che i posti assegnati in Lombardia vengano coperti da chi ha vinto il concorso in altre Regioni, tutelando così gli aspiranti Dirigenti scolastici nel territorio lombardo”. 24 settembre 2012

Segreteria Provinciale di BERGAMO Via A. Berlese, 1 - 24124 Bergamo Tel. 035/363111 [email protected]

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