VIVA VOX CONSTITUTIONIS» Di L.C

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VIVA VOX CONSTITUTIONIS» Di L.C POLITICA «VIVA VOX CONSTITUTIONIS» di L.C. rediamo che questa frase pre- gione, di opinioni politiche, di «una delle forme dittatoriali più diletta da quel grande giurista condizioni personali e sociali», e il pericolose». Cche era Piero Calamandrei sia 24 di cui riproduciamo i primi due Vittorio Emanuele Orlando andò adeguata in riferimento ad alcuni commi: «Tutti possono agire in oltre e, rilevando che al futuro Ca- eventi che di recente hanno inte- giudizio per la tutela dei propri di- po dello Stato si attribuivano poteri ressato il nostro Paese. Ci riferiamo ritti e interessi legittimi. La difesa è ridotti rispetto a quelli del re, pure al rinvio alle Camere da parte del diritto inviolabile in ogni stato e definito il più delle volte un «travi- Presidente Ciampi della legge Ga- grado del procedimento». cello», si andava incontro a una si- sparri sull’ordinamento del sistema Questi eventi confermano quanto tuazione pericolosa: «e il Capo televisivo e alla sentenza con la lungimiranti siano stati i costituenti dello Stato? Ma il Capo dello Stato quale la Consulta ha giudicato in- nel dettare le norme da inserire ha veramente la figura di un costituzionale il lodo Schifani, che nella Carta suprema destinata a re- fainéant, di un fannullone, in que- prevedeva il congelamento fino a golare la vita della Repubblica. sta prossima Costituzione». conclusione mandato (o mandati All’Assemblea costituente si di- Nel dibattito si arrivò ad evocare la in caso di reiterazione) delle azioni scusse molto e dei poteri del Presi- feroce battuta di origine francese, giudiziarie nei confronti delle cin- dente della Repubblica e dell’op- secondo la quale il Presidente del- que più alte cariche dello Stato, portunità di dar vita a una Corte in- la Repubblica è un organo inutile Presidente della Repubblica, Presi- caricata di giudicare sulla costitu- come lo è la prostata nel corpo denti di Senato e Camera, Presi- zionalità delle leggi. dell’uomo. dente del Consiglio dei ministri, Il primo punto fu occasione di no- A queste preoccupazioni, vive so- Presidente della Corte costituzio- tevoli contrasti tra chi riteneva che prattutto negli uomini che veniva- nale. al Presidente della Repubblica fos- no dall’esperienza prefascista, ri- La Consulta ha ritenuto che la leg- sero riservati poteri troppo esili e spose seccamente, tra gli altri, To- ge violasse due articoli della Costi- tali da non evitare il formarsi di un gliatti, il quale, rivolto a Orlando, tuzione, il 3 al cui primo comma si regime di assemblea, vale a dire di disse: «quando ella a un certo pun- afferma: «Tutti i cittadini hanno pa- onnipotenza assoluta delle Camere to si è fermato e ha detto qui man- ri dignità sociale e sono eguali da- elettive. Era su questa linea, tra gli ca qualche cosa (e non so che co- vanti alla legge, senza distinzione altri, il liberale Bozzi, che paventa- sa ella cercasse: colui che mantie- di sesso, di razza, di lingua, di reli- va il regime assembleare come ne l’equilibrio, colui che ha l’ini- ziativa, colui che sancisce), mi è parso, ho avuto l’impressione, e perdoni se sono maligno che ella – onorevole Orlando – cercasse qualcosa che noi non abbiamo vo- luto mettere nella Costituzione; che ella cercasse il re». In modo ancora più convincente Meuccio Ruini, presidente della Commissione dei 75, affermò: «Sta ad ogni modo che nel nostro pro- getto il Presidente della Repubblica non è l’evanescente personaggio, il motivo di pura decorazione, il maestro di cerimonie che si volle vedere in altre Costituzioni». È profondamente vero. Il Presiden- te della Repubblica nel nostro ordi- namento ha una funzione impor- tantissima di garanzia e correlativi poteri tutt’altro che secondari. Lo dimostra l’esperienza e nessuno di- Enrico De Nicola firma la Costituzione. rebbe oggi che la carica di Capo 6 PATRIA INDIPENDENTE 18 GENNAIO 2004 POLITICA dello Stato sia una sinecura quelle emanate prima del- puramente decorativa. l’entrata in vigore della Co- Ancora più travagliata la na- stituzione. scita della Corte costituzio- Era la premessa per lo sman- nale, che annoverò tra i suoi tellamento della legislazione avversari alcuni dei più gros- fascista che altrimenti avreb- si calibri del nostro mondo be richiesto tempi eterni per politico. La preoccupazione l’abrogazione da parte di un preminente era che l’istituen- Parlamento perennemente do organo potesse deprimere intasato. Anzi, per il governo i poteri di quel Parlamento la competenza di abrogare le che si voleva al centro del si- leggi fasciste si sarebbe do- stema repubblicano. Ed era vuta assegnare nientemeno una preoccupazione partico- che alla magistratura ordina- larmente viva a sinistra. Tan- ria, con conseguenze facil- to è vero che lo stesso Palmi- mente immaginabili di pro- ro Togliatti si esibì in una nunce discordanti e di caos netta stroncatura di questo legislativo imperante. organo. Il leader comunista Da allora la Corte ha svolto ebbe a dire: «quella bizzarria egregiamente la sua funzione della Corte costituzionale, a tutela di una Carta costitu- organo che non si sa che zionale che ha retto per qua- cosa sia e grazie alla istitu- si sessant’anni splendida- zione del quale degli illustri mente alla prova e che resta cittadini verrebbero ad esse- il presidio fondamentale di re collocati al di sopra di una democrazia moderna. tutte le Assemblee e di tutto La democrazia, infatti, è un il sistema del Parlamento e della deliberazioni delle Camere a non sistema che realizza un sempre dif- democrazia, per esserne i giudici». meno di tre mesi l’una dall’altra e ficile equilibrio tra i poteri, in mo- Vittorio Emanuele Orlando, pure il possibile ricorso a un referendum do che non ci sia la prevaricazione esprimendosi in termini meno vi- confermativo qualora l’approva- dell’uno sull’altro. vaci, aveva insistito sul pericolo zione fosse intervenuta con una I costituenti, quei giuristi, quegli che si spostasse il centro di gravità maggioranza inferiore ai due terzi). uomini politici e di cultura che ve- del sistema dal Parlamento a que- È evidente che un edificio così nivano prevalentemente dall’anti- sto nuovo organo giurisdizionale, complesso diretto a tutelare le re- fascismo e dalla Resistenza sono al quale mancava il crisma della gole fondamentali e i princìpi di riusciti a realizzare un sistema ar- elezione popolare. Per Francesco fondo del nostro ordinamento sa- monico di pesi e contrappesi, di Saverio Nitti si trattava di «una isti- rebbe rimasto incompiuto e smoz- poteri e di garanzie che ancora og- tuzione cattiva, pesante e inutile». zicato senza una istanza legittima- gi si dimostra pienamente capace Questo all’Assemblea costituente, ta a giudicare della conformità del- di mantenere la nostra convivenza che però alla fine votò la Costitu- le leggi rispetto alla Costituzione. civile entro i binari della legalità zione a larghissima maggioranza. La Corte vide la luce il 23 aprile costituzionale. Pure in presenza di Qualche anno dopo, il 20 luglio 1956, ben otto anni dopo l’entrata spinte ed anche di iniziative legi- 1952, netta ostilità fu espressa da in vigore della Costituzione. La slative di segno quanto meno equi- Alcide De Gasperi, il quale disse presiedeva Enrico De Nicola che voco. ad Attilio Piccioni: «diffido dell’Al- era stato anche il primo Presidente La pronuncia sul lodo Schifani as- ta Corte che diventerà, temo, un della Repubblica. A distanza di sume quindi un’importanza parti- corpo politico paralizzatore». due giorni – guarda caso – il 25 colare, anche perché dimostra che Forti perplessità accompagnarono aprile, la prima sentenza, di porta- una maggioranza parlamentare quindi la nascita di un organo così ta più che storica. Infatti, contro il eletta democraticamente ha il dirit- importante in una Costituzione “ri- parere del governo (Presidente del to e il dovere di governare, ma non gida”, che contemplava un corpus Consiglio Antonio Segni, alla guida di debordare rispetto alle regole di norme formalmente di rango co- di un tripartito DC, PSDI, PLI) fondamentali. stituzionale, la cui approvazione o espresso dall’Avvocatura dello Sta- Dimostra anche che nessuno può modifica richiedeva, con la cosid- to, la Corte affermò la propria com- collocarsi al di fuori e al di sopra detta “procedura d’aggravamento” petenza a giudicare della costitu- della legge e, a maggior ragione, un particolare iter legislativo (due zionalità di tutte le leggi, comprese delle norme costituzionali. ■ PATRIA INDIPENDENTE 18 GENNAIO 2004 7.
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