PPIAZZA PUGLIATTI Mensile di attualità, società e cultura degli studenti dell’ Università degli Studi di anno I n° 2 Dicembre 2005

Università,Università, CulturaCultura ee TTerritorioerritorio

Chiesa di Santa Maria a Mili San Pietro ANNO I N° 2 Editoriale IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 2 Sogno di un’università che vorremmo... di Fabio Giuffrè

ultura e territorio… il tema di que- quistata con l'interazione, il dibattito, la come indicato dallo stesso Rettore, con sto nuovo numero di Piazza domanda e l'analisi dei processi e dei con- verifiche a medio termine, con un ben pia- CCPugliatti. In un primo momento tenuti”. nificato carico didattico e con corsi di lau- mi sono fermato alcuni minuti per cercare “Occorre vincere la resistenza conserva- rea che preparino alle particolari compe- di individuare quali aspetti dell’Università trice di un certo numero di docenti - conti- tenze richieste nel nostro territorio. convenisse affrontare per restare in tema, nua Tosi - i quali sono legati a pratiche Sostengo inoltre, con sempre maggiore ma mi sono subito reso conto che basta consolidate e ben conosciute e a un fertile convinzione, l’utilità concreta di istituire parlare di Università. ma pericoloso individualismo. In questo un servizio di tutor svolto dagli studenti Questa infatti è sicuramente la massima modello centrato sull'apprendimento, per più anziani in favore di quelli più giovani; fonte di cultura ed è inevitabilmente stret- il docente non vi è solo una maggiore fati- questo sicuramente costituirebbe, essendo tamente connessa al territorio. Ho così ca da fare, ma un ruolo ben più completo già stato attuato in molti altri Atenei euro- subito pensato, in quanto Presidente del di quello del passato: quello di guida, pei con ottimi risultati, un valido metodo Consiglio degli Studenti, di fare una rapi- mentore e facilitatore, cioè in sostanza di per impedire ai nuovi iscritti di ripetere gli da, ma spero costruttiva, analisi sullo stato educatore, che riduce il errori commessi dai colleghi più del nostro Ateneo. passaggio dal contenu- TOSI: grandi e ricevere quei consigli e Vorrei però iniziare citando una parte to fattuale e informati- quelle indicazioni che possono della “Relazione sullo stato delle vo al vero comprendere “L’università solo essere fornite da chi ha già, in Università italiane 2004” del Presidente e al vero vestirsi di si deve intendere prima persona, affrontato recente- della Crui (Conferenza dei Rettori delle conoscenza, in quanto come uno spazio mente lo stesso percorso e si è tro- Università italiane) il prof. Tosi che mi è accompagna i giovani dove gli studenti vato con i medesimi ostacoli da rimasta molto impressa e che vorrei porre nel percorso dell’ap- dover superare. all'attenzione di tutte le componenti acca- prendimento, del meto- possano coltivare Ho seguito con fervido interesse demiche: “Cosa attendono i giovani dagli do, dei perché del sape- le loro passioni le numerose iniziative culturali- anni dell'Università E che cosa possiamo re, della scienza, delle ed interessi ricreative portate avanti da questa garantire loro?” Un ambiente in cui si pos- sue utilizzazioni e del- culturali” amministrazione, anche questa, a sano sviluppare come persone, alle quali l'etica che le deve ispi- mio avviso, è la strada giusta per sia data l’opportunità di alimentare le pro- rare. far crescere la nostra Università, prie passioni e gli interessi culturali; l’op- “L’arte di insegnare, conclude Tosi, per renderla un luogo sì del sapere, ma portunità di respirare l’interdisciplinarietà come sosteneva Anatole France, consiste anche un posto dove consentire agli stu- e di acquisire titoli che consenta- nel destare la curiosità denti di potersi incontrare, socializzare e no di occupare posizioni di meri- delle giovani menti verso svolgere insieme quelle attività che rendo- to nella società. Un ambiente in il nuovo, con l’intento di no la vita di noi studenti messinesi più pia- cui sia possibile insegnare ai gio- soddisfarla in seguito.” cevole e dinamica portando, sempre a mio vani che per gestire queste posi- Ho dedicato molto spa- avviso, anche dei miglioramenti nel rendi- zioni di merito, bisogna saper zio per ricordare queste mento curriculare. A tal fine, si colloca dominare i problemi e rinsaldare parole del Presidente sicuramente in una posizione di fiduciosa le competenze continuando a della Crui poiché riesco- speranza la ristrutturazione dell'ex Palazzo imparare con il metodo appreso no a descrivere al meglio delle Poste che, come già preannunciato all'Università. In questo modo i quello che, effettivamen- dal Rettore, sarà in parte dedicato ad un giovani saranno inseriti nelle pro- Il Prof. Piero Tosi te, noi studenti vorremmo centro servizi; in tal modo il plesso rap- fessioni nel modo giusto, cioè con dall’Università: un centro presenterebbe anche un luogo di incontro una consapevolezza critica: ciò che serve di cultura che ci prepari però concreta- per tutti gli studenti ormai divisi nei diver- oggi potrà non essere più utile o sufficien- mente all’inserimento nel mondo del lavo- si plessi. Strettamente connessa al territo- te domani. Questo obiettivo non può pre- ro. E’ molto importante che l’università si rio è la questione degli impianti sportivi scindere dal passaggio dall'Università del- sviluppi in tale direzione e che si cerchi di universitari, la nostra Università ne pos- l’insegnamento a quella dell’apprendi- avvicinare sempre di più i tempi effettivi siede uno dei più belli d'Europa ma pur- mento, cioè alla proprietà da parte dello di laurea con quelli previsti dagli ordina- troppo, per una serie di vicissitudini rima- studente del proprio apprendimento, con- menti didattici. Obiettivo realizzabile, ne ancora inutilizzato. ANNO IN°2 Timone IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 3

Bisognerebbe quindi cercare di accele- rare il più possibile le procedure per In Primo Piano l'affidamento in gestione del plesso, in modo da consentire a tutti gli studenti di poterne usufruire, pubblicizzandone le “Cosa sarà di me?” strutture disponibili ed intensificando le Le idee degli studenti attività sportive programmate per poter per il Palazzo Ex Poste allenare, all'interno dell’Ateneo, oltre di Desirèe Minniti pagina 4/5 che la mente anche il corpo. Un cenno anche ai servizi da poco messi a disposizione degli studenti, già Studenti gratis da quest’anno accademico tutti gli stu- su tutte le linee denti dell’Università di Messina potran- di tram e autobus no usufruire gratuitamente di tutte le di Lillo Maiolino pagina 6 linee urbane dell’Atm semplicemente esibendo il bollettino di pagamento delle tasse. Sono già in fase di distribu- Il vento dell’Europa zione le smartcard, delle tessere magne- adesso soffia tiche riservate a tutti gli iscritti che dalla “nuova” Ucraina daranno la possibilità di accedere a di Antonino Spinelli pagina 8/9 numerosi servizi all’interno dell'Ateneo e di usufruire di numerose convenzioni nella città. Centro Helen Keller Funziona invece ormai a pieno regime il più autonomia sistema di segreteria online che da per ipo e non vedenti accesso a numerosi servizi a cui tutti gli di Giuseppe Terranova pagina 10/11 studenti possono accedere da qualunque postazione internet. Un progetto che invece stiamo elabo- Album: uomini e donne rando come Consiglio degli Studenti è sapori e tradizioni la realizzazione di una radio studentesca della Sicilia online che, a costi veramente bassi, l’inserto cultura e spettacoli da pagina 17 potrebbe rappresentare per tutti gli stu- denti un importante mezzo di comuni- cazione, di informazione e di collega- Progetto Terra d’Oriente mento tra l’Università, gli studenti e la tra Regione, Unime città. ed Fc Messina Non posso, infine, non fare anche qual- pagina 29 che breve riflessione sui progetti di di Lillo Maiolino 29 mobilità internazionale, in itinere e post IAZZA laurea; questi andrebbero maggiormen- PP te attenzionati per consentire sempre ad PUGLIATTI un maggior numero di studenti e di neo Periodico di attualità, società e cultura degli studenti laureati di potersi arricchire prendendo- dell’Università degli Studi di Messina ne parte, svolgendo una delle esperien- Anno1 n° 2 -Dicembre 2005 ze più belle e formative. Reg.Trib. di Messina n.7/05 del / aprile 2005 Direttore responsabile LORENZO FERRIGNO Vicedirettore LILLO MAIOLINO Coordinamento ANDREA BELLANTONE, FABIO GIUFFRE’ Hanno collaborato: Nicola Augliera, Laura Bucco, Viviana Capurso, A.France: Oreste DePasquale, Grazia De Sensi, Manuela Germanà, “L’insegnamento Corrado Ingafù, Gesualdo La Porta, Giorgio Muscolino,Antonino Spinelli, è l’arte di ridestare Nadia Terranova, Ferdinando Zamblera la curiosità Progetto grafico LILLO MAIOLINO Stampa CSU - CENTRO STAMPA UNIVERSITARIO - dei nostri giovani, Redazione Piazza Pugliatti 1 98122 Messina tel.090/6764862 che rappresentano le nuove menti Per le vostre opinioni, segnalazioni, articoli o collaborazioni protese a leggere il futuro” telefono 3481380790 oppure scrivete a: [email protected] ANNO I N° 2 Ateneo IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 4 Le proposte degli studenti messinesi sulle possibili destinazioni di Palazzo Mariani (ex Poste) “Cosa sarà di me?” Il Rettore pensa alla realizzazione di nuovi spazi sociali culturali e ricreativi per gli studenti Palazzo Mariani meglio conosciuto da tutti come ex sede centrale della di Desirée Minniti Poste a Messina è ormai di proprietà dell’Università. Un impegno economi- co importante da parte dell’ateneo per compensare da una parte l’esigenza di nuovi spazi amministrativi e dall’altra le aspettative degli studenti che da anni chiedono una struttura con locali dedi- cati a loro. Su questa linea si sta muo- vendo sin dall’inizio del suo mandato il Rettore, Prof. Tomasello, che guardan- do ad altre realtà universitarie in Italia - su tutte Bologna - vorrebbe davvero creare a breve termine spazi culturali e ricreativi capaci di soddisfare le esigen- ze di chi studia a Messina. Anche PiazzaPugliatti, dunque, ha voluto trattare l’argomento chiedendo direttamente alla popolazione studente- sca cosa davvero vorrebbe si realizzasse all’interno della nuova struttura che pre- La sede di Palazzo Mariani in Piazza Antonello sto verrà ristrutturata (si ipotizza addi- rittura entro il prossimo anno) . Un investimento da 21 milioni di Euro uella dell'acquisizione, da parte studenti delle “facoltà appartamento”, costruire il futuro. Il seguito della lette- dell'Università di Messina, di delle sedi nuove e unitarie, sia per per- ra esprime la necessità di adibire l’ex QPalazzo Mariani, è notizia risa- mettere un regolare svolgimento delle Palazzo delle Poste, non lente al 4 gennaio 2003, quando, l’allora lezioni all'interno di una struttura solo a sede di uffici e Rettore, Gaetano Silvestri, e adeguata, sia per spezza- segreterie, ma di il direttore amministrativo re la continua eroga- collocare all'in- Vincenzo Ferluga, stabiliva- zione di affitti terno una serie no gli accordi di acquisto La cifra sarà miliardari pagati di attività che attraverso un contratto pre- spalmata annualmente coinvolgano liminare con l'ingegnere in 4 rate dall'Università. gli studenti e delegato Patti di Poste fino al 2006 L’attuale Rettore, le associa- Italiane. il prof. Francesco zioni che li La vendita dell'immobile Tomasello, in una rappresenta- si aggirava intorno alla cifra lettera del gennaio no. di 21 milioni di euro più iva, pagabili, da scorso, scrive al corpo universi- Spazi, d’altra parte dell’Università, in 4 rate, fino tario sottolineando l’esigenza di parte, che rappresen- all'anno finanziario 2006. L’esigenza creare uno spazio fisico in cui gli stu- tano ormai una realtà in maggiormente sentita dal Rettore denti possano scambiare le loro espe- quasi tutti gli atenei italiani ed europei. Silvestri era, allora, quella di fornire agli rienze, proporre nuove iniziative e D.M. ANNO IN°2 Ateneo IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 5

AROLA Quello che vogliamo... P

NOI LA Dalla didattica allo svago A Molti chiedono una sede per le attività collaterali alla didattica, altri la facoltà di architettura partecipata”. Scienze A Politiche la soluzione proposta è coerente con le esi- genze della Facoltà. Noi non dispo- niamo di una sede“ unitaria - dice Alberto Abbate - fac- ciamo la spola tra gli appartamenti siti in via T. Cannizzaro e le aule di Gravitelli. Manuela Anna studentessa di Filosofia Dovendo scegliere proporrei il trasferi- anuela Anna, studentessa di mento di Scienze Politiche in questa Fabrizio Nostro di Scienze M Filosofia, afferma: “Sarei entu- struttura”. siasta di muovermi all’interno di un edi- iovanni Faraone, studente di studiare “in casa”. Del resto una nuova ficio interamente dedicato ad attività G Ingegneria, orienta la sua risposta Facoltà significherebbe nuovi posti collaterali all'Università. in funzione di una grande passione: “La lavoro e sarebbe positiva su più fronti”. Sale cinema per proiezioni storiche, musica trova pochissimo spazio tra i abrizio Nostro, studente di Analisi e sale lettura, biblioteche, sarebbero utili progetti dell’Università, sarei ben con- F gestione dei rischi naturali e antro- ai ragazzi, oltre a rappresentare un'alter- tento se, tra le altre, venisse vagliata l’i- pici", che si manifesta sensibile al biso- nativa proposta formativa; certamente ci potesi di dedicare un’area ad eventi gno di istruzione informatica: “la sede sentiremmo più invogliati ad integrarci musicali. A Messina sono parecchi i dell'ex Palazzo delle Poste potrebbe in una dimensione, quella universitaria, ragazzi che hanno formato dei gruppi, ospitare delle aule di informatica; che da qualche tempo non è più molto ma è molto difficile avere degli spazi l'Università deve tenere conto dell'esi- dove esprimersi; quello musicale è un genza degli studenti di darsi una cultura momento che crea coesione, sono sicuro tecnologica, dal momento che oggi que- che produrrebbe ampia partecipazione; sta rappresenta la via d'accesso al lavo- in altre città, come Bologna ad esempio, ro”. le rassegne musicali e i concerti si inse- riscono tra i programmi culturali più richiesti”. manuele Magaudda ed Emilia E Anna, entrambi di Medicina, sono favorevoli alla nascita, a Piazza Antonello, di una Facoltà di Architettura: “Comprendiamo le esigen- ze di molti nostri colleghi che vengono dalla Calabria per studiare a Messina, spesso con grandi sacrifici. Alla stessa maniera, molti ragazzi messinesi, che studiano Architettura, sono pendolari, con tutti i problemi che ciò comporta. Giovanni Faraone di Ingegneria Siamo solidali con quanti vorrebbero Alberto Abbate di Scienze Politiche ANNO I N° 2 Ateneo IAZZA

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Convenzione da 500.000 Euro siglata tra Università e Atm

“ StudentiStudenti gratisgratis susu tramtram ee busbus“ E’ il primo esempio in Italia e facilita gli spostamenti dei ragazzi da un polo all’altro”

In collaborazione IL RETTORE TOMASELLO: Un’ altra opportunità con L’Ersu partono che arricchisce corse dedicate la Carta dei servizi ““ verso le nuove Facoltà offerti a chi sceglie dell’Annunziata il nostro Ateneo

inquecentomila euro per permet- foto Anastasi tere agli studenti dell’Università Cdi Messina di viaggiare gratis su tram e autobus. Un miliardo delle dismesse lire per risolvere i disagi dei ragazzi costretti a fare la spola tra le diverse facoltà distribuite a Nord e a Sud della città. Sono questi, in cifre, i punti salienti della convenzione firmata dal- l’ateneo peloritano con l’Atm. L’azienda garantisce così il trasporto degli studenti su tutte le linee dal lunedi al venerdi, mentre un altro bus messo a disposizione dall’Ersu, velocizza il tra- sporto dei ragazzi verso le sedi universi- tarie Annunziata. L’esigenza di attivare tale servizio nasce dal bisogno di meglio collegare le Da sinistra: Il Presidente dell’Atm Cardile, il Direttore amministrativo Bilardo, Facoltà di Ingegneria, Scienze in ilil PrPresidente dell’Ersu Coglitore, il Rettore Tomasello e il Prorettore Centorrino Contrada Papardo con in centro urbano; le sedi dislocate lungo l’asse via Tommaso Cannizzaro via Pietro tram (zona baby park) fino alle sedi con na nella quale vivono. Castelli; Scienze Statistiche in viale corse giornaliere ogni quindici minuti Una esperimento utile anche per l’a- Italia e le nuove facoltà del Polo dalle 7.30 alle 19 (orari di punta 7,30 - zienda trasporti, secondo il Presidente Annunziata (Farmacia, Veterinaria, 10 - 12,30 - 14 - 16,30 - 19) e ogni ven- dell’Atm Avv. Giuseppe Cardile, che Lettere e Filosofia). ticinque minuti nelle rimanenti fasce partito in sinergia con l’ateneo potrebbe Il minibus messo a disposizione orarie. Infine l’Atm si impegna con essere utile per altri enti, così da educa- dall’Ersu, invece, funge da navetta tra l’Università a migliorare e rendere piu’ re i messinesi all’uso del mezzo pubbli- Contrada Citola, Papardo e Conte. vicini alle esigenze degli studenti il co e garantire, al contempo, all’azienda Possono usufruire della convenzione numero delle fermate e delle corse. liquidità di cassa utile all’acquisto di oltre gli studenti , tutti i collaboratori di Grande la soddisfazione da parte del mezzi nuovi capaci di migliorare il ser- ricerca, gli assegnisti, i dottorandi ed i Rettore Prof. Franco Tomasello, che ha vizio in città. borsisti muniti di regolare tessera uni- sottolineato l’unicità in tutta Italia di tali La notizia è stata accolta bene dagli versitaria o della ricevuta di pagamento servizi erogati agli studenti. studenti, che negli anni hanno subìto delle tasse ( bollettino bancario o posta- Il Magnifico ha spiegato che la con- troppi disagi e spesso sono stati costret- le). In particolare gli iscritti a Lettere, venzione con l’Atm rientra nel quadro ti a lunghe attese alle fermate , con natu- Filosofia, Medicina Veterinaria e complessivo della “Carta dei diritti degli rali inconvenienti sia nei mesi invernali Farmacia, possono utilizzare il trasporto studenti”, che devono sentirsi, sempre che in quelli estivi. dall’area del capolinea Annunziata del più cittadini all’interno della realtà urba- Lillo Maiolino ANNO IN°2 Sociale IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 7

Sede regionale della Sicilia via Centonze 221 - 98123 Messina Orari: Lunedì - Mercoledì - Sabato dalle 16.00 alle 19.00 Coordinatore regionale: Vera Cucinotta telefono: 090.29.27.548 - 338.86.12.448

www.aibi.it [email protected] ANNO IN°2 Noi&Loro IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 8

Un lungo incontro Il Vento d’Europa con Vasyl Lozynskyy neolaureato in lingua e letteratura tedesca all’università di Lviv soffia dall’Ucraina (Leopoli) in Ucraina di Antonino Spinelli

e ultime notizie sulle elezioni in Come ci si sente ad aver partecipato tetto da truppe speciali, c’era un blocco Ucraina hanno fatto il giro del attivamente ad un evento di questa permanente dei manifestanti che impe- LLglobo, facendo emergere nel portata? diva l’accesso. Davanti al palazzo del popolo nuove spinte propulsive e una “In primo luogo, si avverte un senso governo, anch’esso assediato dai mani- voglia spasmodica di rinnovamento. di responsabilità, da cui discendono la festanti, rimbombava il suono dei tam- Ancora poco, però, si sa di questo Paese consapevolezza di poter influenzare il buri. Ma il luogo più importante, dove che cerca di ritagliarsi un ruolo impor- corso della storia, un sentimento di Yushchenko faceva la sua comparsa un tante nell'Europa di domani. Vasyl unione con i concittadini, gioia e orgo- paio di volte al giorno, era il Majdan Lozynskyy è un giovane da poco laurea- glio. Per me questa grande svolta ha rap- (piazza) dell'indipendenza. Quasi ogni tosi in lingua e letteratura tedesca all'u- presentato il punto di arrivo di tanti pic- giorno vi si tenevano concerti, e compa- niversità di Lviv (Leopoli). Ha occhi coli cambiamenti personali, e penso che rivano personalità importanti a testimo- fieri che rispecchiano l'orgoglio della ne avrà altri come conseguenza. Quando niare il loro sostegno. La solidarietà era sua nazionalità e la voglia di raccontarci si vedono i risultati del proprio impe- impressionante, non c’è stata ombra di del suo Stato. gno, non si può più rimanere passivi” violenza. Ciascuno faceva attenzione a La maggior parte degli italiani disco- Ma partiamo dal principio: che non calpestare il piede a chi gli stava nosce quasi tutto dell'Ucraina, uno stato cosa ha spinto, nei giorni delle prote- accanto, e sentiva in ogni momento un che è comparso sulle carte geografiche ste, te e decine di migliaia di tuoi con- gomito amico a sostegno. I sostenitori di quattordici anni fa e che viene, nella cittadini di Leopoli a percorrere 500 Yanukovych, che si aggiravano per la mentalità comune, ancora fortemente chilometri per raggiungere la capita- città, non venivano toccati e ritornavano associato alla Russia. le, e a restare per giorni in piazza sfi- a casa con un'opinione diversa da quella Puoi darci qualche indicazione per dando l'inverno ucraino? che il loro “capo” voleva inculcargli. inquadrare la tua nazione? “Noi tutti ne avevamo abbastanza del C'erano numerosi punti di informazione, “Tralasciando il fatto che per secoli disprezzo verso i diritti dei cittadini, che ristoro e assistenza medica. Nella città si l’Ucraina abbia subito dominazioni da era culminato nei brogli elettorali. Già la sono registrati meno crimini rispetto alla parte dei suoi vicini e che sia comparsa campagna elettorale era stata sufficien- media e non vi sono state le epidemie solo di recente sulla scena politica mon- temente sporca, ciononostante credeva- temute dai medici. E’ stata, in breve, una diale, mi limito a ricordarne le origini mo nella vittoria dell’opposizione. Vi vera e propria festa della democrazia.”. accennando alla Rus di Kyjiv (grafia erano tutti i motivi per parlare di un ucraina per Kiev, ndr), che si convertì al regime autoritario del presidente cristianesimo nel 988 e diventò il centro Kuchma, di cui Yanukovych sarebbe della slavità orientale. Nell'epoca d'oro dovuto essere l'erede” dei cosacchi, i cavalieri della steppa, e Che cosa hai trovato quando sei degli Atamani, loro signori, l'Ucraina giunto a Kyjiv? Che atmosfera si sbarrò la strada alle orde mongole e tar- respirava? tare dirette ad Ovest. Oggi l'Ucraina, “Quando sono arrivato, la protesta che contiene la più estesa area pianeg- era in corso già da alcuni giorni e la giante d’Europa, è un paese a maggio- tensione incominciava a calare. Il tutto ranza agricolo, ma è presente, nel centro aveva dimensioni incredibili, la rivolu- e nell'Est, anche industria pesante, aero- zione poteva essere paragonata ad un nautica, aerospaziale, metallurgica e immenso organismo, di cui ciascuno mineraria. Gli ucraini, volendo genera- era una parte. La creatività del popolo lizzare, sono un popolo aperto, passio- in protesta pacifica era così varia che nale e lirico più che pragmatico” sarebbe impossibile raccontarla nelle Fra novembre e dicembre scorsi hai sue mille sfaccettature. La gente si era preso parte alle manifestazioni di organizzata da sé, ciascuno secondo la Kyjiv, che hanno impresso una svolta provenienza, le capacità, il mestiere. Il Premer ucraino Yushchenko alla storia dell'Ucraina moderna. Davanti al palazzo presidenziale, pro- ANNO IN°2 Noi &Loro IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 9

Kiev, 5 dicembre 2004

Che ruolo hanno avuto gli studenti? per metà a favore dei dimostranti. Una strada, si videro fuochi d'artificio che ci “Sicuramente un ruolo decisivo, dato soluzione violenta della crisi era in si affrettò a guardare dal balcone, e ci si che già prima delle elezioni era in corso realtà poco probabile e persino in quei congratulò gli uni con gli altri”. una mobilitazione studentesca, anche se momenti nell'accampamento nessuno ci Adesso sono passati alcuni mesi successivamente gli studenti non costi- credeva veramente”. dalla vittoria di Yushchenko. Si può tuivano più la maggioranza numerica. Qual è stato il momento della "rivo- percepire un cambiamento nella Lo scopo non era quello di fare propa- luzione arancione" che ti è rimasto società ucraina? ganda per un candidato, ma di attirare maggiormente impresso nella memo- “La gente si sente più sicura sul pro- l'attenzione della gente sulla situazione ria? prio futuro, e ci si sente parte di una generale del paese e di incoraggiare la “Un primo momento molto intenso fu società civile, dove si può discutere società a partecipare attivamente. Anche il giorno dopo delle elezioni, il 21 apertamente e prendere insieme le deci- se era chiaro da quale parte si stesse. novembre, quando verso le 4 di mattina sioni. Molti, tuttavia, anche dalla parte Questo ebbe come conseguenza una Yushchenko si rivolse al popolo dei sostenitori di Yushchenko, non sono serie di attacchi criminali contro orga- mostrando prove dei brogli elettorali. ancora all’altezza della sua politica libe- nizzazioni studentesche come "Pora" Ricordo che fui percorso da brividi. rale. Da qui il ruolo di mediazione attiva (“E' giunta l'ora”), che furono bollate Ricordo, successivamente, la sensazione del presidente nella società. La rivolu- dai media come organizzazioni terrori- di come la percezione diretta della realtà zione è stata uno sprone, i cambiamenti stiche”. fosse diversa da quello che appariva visibili giungeranno col tempo e dipen- Nei primi giorni molti commentato- attraverso i media. Dall’interno manca- deranno da ciascun singolo, anche se ri temevano che il governo ucraino va un’immagine unitaria di ciò che stes- può suonare patetico. Come rapidi cam- allora in carica potesse ordinare l'in- se accadendo. Nel laboratorio d’arte di biamenti indicherei la libertà di stampa, tervento dell'esercito per reprimere le Mykola Zhuravel, sulla il rinnovamento e ringiova- proteste. Avete mai avuto paura che strada principale, messo a nimento della classe politi- ciò potesse accadere? disposizione per gli obietti- “Dell’Europa ca, la diminuzione della “Il giorno in cui sono arrivato a Kyjiv vi della rivoluzione, che la mia nazione corruzione, l'avvicinamen- e ho trascorso la notte vegliando con i divenne un punto di riferi- to delle istituzioni alla miei colleghi nell'accampamento allesti- mento fisso per molti, percepisce gente e il graduale smantel- to davanti al parlamento, si era sparsa la apparve dapprima una più vantaggi lamento della burocrazia”. voce che le truppe speciali, che erano radio, poi un televisore por- che svantaggi. Obiettivo dichiarato del stanziate in diversi punti strategici, tatile, e si telefonava spesso Yushchenko spera nuovo governo ucraino è avrebbero attaccato il campo e disperso per avere le ultime notizie. per il 2016 l’ingresso nell'Unione i manifestanti e che alle 4 di mattina Un punto di informazione Europea. Che cosa rap- sarebbe stato dichiarato lo stato di emer- importante era naturalmen- di farci entrare” presenta per la gente genza. Nella cittadella di tende abbiamo te il palco nel Majdan, ma comune, nel tuo paese, comunque ricevuto istruzioni molto pre- come partecipante diretto si l’Unione Europea? cise su come difenderci, ma non si è mai doveva fare i conti con distanze concre- “L’Unione Europea viene identificata parlato di reagire con la violenza. te, che richiedevano tempo per essere per lo più con un più alto standard di Effettivamente c'era stato un primo ordi- percorse. Ma i momenti più belli erano vita e con i valori democratici in politi- ne per i soldati, che erano pronti all’a- quando un'ondata di emozione si propa- ca. Anche se non mancano alcune riser- zione e avevano già ricevuto le munizio- gava fra così tanta gente. Il giudice della ve, vi si vedono dunque più vantaggi ni. Ma poco prima dell'inizio dell'opera- corte suprema non aveva ancora finito che svantaggi. Yushchenko mira, nelle zione c'è stato un contrordine. Bisogna di leggere la sentenza che annullava le trattative, a far fissare per il 2016 la data dire che la dirigenza statale ha esitato, elezioni falsificate - lo seguivamo in per l'ingresso dell'Ucraina. Il vento ini- poiché ci sarebbero state numerose vitti- diretta televisiva dal laboratorio artistico zia a soffiare”. me e la polizia e l’esercito stessi erano - quando si sentì un boato di gioia dalla ANNO IN°2 Ateneo IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 10

E’ stata firmata una convenzione con l’Università “Centro Helen Keller” L’autonomia e la mobilità a servizio degli ipo e non vedenti nella struttura Regionale realizzata ad Alì dall’Unione Italiana Ciechi di Messina. All’interno una specializzata scuola per cani guida e aule di informatica

Il Centro Regionale Helen d’Italia. Gli utenti sono seguiti al conseguimento della patente grande interesse e solidarietà, Keller dell’Unione Italiana da personale qualificato, europea. La fruizione del- segue le vicende del centro fin Ciechi (www.centrohelenkel- costantemente aggiornato, da l’informatica è resa possibile dal suo concepimento ed ha ler.it), istituito con la L.R esperti tra i più apprezzati ed dalla tecnologia dedicata: sin- gioito con la dirigenza 30/04/2001 n. 4, opera in affermati in Italia. La metodo- tesi vocale, display braille e dell’Uic, quando il sogno si è un’area ampia ed impegnativa logia e la tecnologia utilizzate software di ingrandimento dei trasformato in realtà viva e per la molteplicità e la com- e i programmi didattici adotta- caratteri (per ipovedenti). Al costruttiva. plessità delle pro- I contenuti della convenzione, blematiche cui concernente una serie di servi- deve attendere. zi assicurati dalla Facoltà di Infatti, il suo spet- medicina veterinaria, sono tro d’azione è rap- stati illustrati dai due firmatari presentato dal con- nel corso di una qualificata testo dei diritti di conferenza stampa. libertà, autonomia, La scuola cani guida per ciechi mobilità e riabili- dal 5 maggio al 13 dicembre tazione socio-lavo- 2004 - e cioè in appena 7 mesi rativa delle perso- - ha organizzato diversi corsi ne non vedenti ed Sopra: della durata di 3 settimane cia- ipovedenti di ogni età, la firma scuno, riuscendo a consegnare diritti da assicurare, così della conven- ben 12 cani guida ad altrettan- come sono garantiti a zione ti vengono periodi- vertice della rete dei servizi ti non vedenti, che gioiscono tutti i cittadini italiani tra camente adeguati per l’autonomia erogati dal della libertà e della indipen- del mondo civile e il Rettore agli standards dei Centro Helen Keller v’è la denza conquistate, potendo democratico dalle Carte Tomasello similari centri scuola cani guida per ciechi raggiungere e visitare i luoghi dei Diritti fondamentali. e il internazionali dotata di moderne strutture che desiderati, finalmente, in piena Il Centro ha sede nel Presidente d’eccellenza. Il assicurano il massimo comfort autonomia. Comune di Alì a pochi del Centro Centro è diretta- agli utenti e ai cani (pastore Questa prima consegna è stata chilometri da Messina Regionale mente collegato tedesco e Labrador), tutti con effettuata personalmente dal ed è una struttura unica “Helen con l’utenza attra- pedigree; essi sono accurata- presidente della Camera dei nel centro meridione Keller” verso l’Uic, gli enti mente selezionati per il delica- Deputati On. Pier Ferdinando d’Italia, che contribuisce Giuseppe locali, la scuola e to compito cui sono destinati e Casini e dal Presidente della Terranova. efficacemente ad inte- con le altre istitu- costantemente seguiti da un Regione Siciliana On. A destra: grare ed elevare il livello zioni presenti nel servizio veterinario interno ed Salvatore Cuffaro, nell’ambito Cuffaro, di qualità della sicurezza Terranova, territorio, con cui esterno; quest’ultimo è svolto di una significativa cerimonia sociale ed in particolare Casini ed esistono ragioni di dalla facoltà di medicina vete- svoltasi nella sede del centro, della rete dei servizi il sindaco interfacciabilità rinaria. ad Alì, alla presenza di nume- dedicati alle persone non di Alì operativa. Presso il Con l’Università di Messina, rosi parlamentari, di sindaci vedenti ed ipovedenti di Di Blasi Centro Helen infatti, è stata creata una profi- della Provincia di Messina e ogni età. Keller, le persone cua collaborazione, destinata a delle massime autorità religio- I servizi erogati dal non vedenti ed ipo- svilupparsi nel tempo in diver- se, civili e militari. Il program- Centro Helen Keller vedenti di ogni età, si settori. ma 2005 , oltre alle attività sono gratuiti ed aperti alla frui- attraverso corsi residenziali e La base di tale prospettiva è istituzionali, si qualifica per zione di tutti i non vedenti ed non, acquisiscono le condizio- rappresentata da una conven- un’iniziativa alquanto interes- ipovedenti italiani, quale ni e le tecniche per l’orienta- zione, stipulata tra il sante: si tratta di un consorzio risposta alla solidarietà ricevu- mento, la mobilità, l’autono- Presidente del Centro Helen fra l’Università di Messina, il ta dai siciliani da parte di tante mia personale e per l’uso auto- Keller Avv. Giuseppe Centro Regionale Helen benemerite istituzioni sociali, nomo del computer; in questo Terranova e il Rettore Prof. Keller, l’UIC di Messina e operanti nelle diverse regioni settore vengono preparate fino Francesco Tomasello che, con l’Azienda “Mediavoice”. ANNO IN°2 Ateneo IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 11

Lo scopo del consorzio è quello di realiz- zare un mouse speciale per facilitare l'uso del computer da parte delle persone non vedenti le quali, non potendo utilizzare tale ausilio, sono costrette a seguire pro- cedure complesse basate su un' insieme di comandi e di combinazioni di tasti. La ricerca ha una notevole valenza socio- scientifica ed evidenzia ancora una volta sia l'impegno del Rettore Tomasello per una università aperta al territorio ed ai bisogni dell’uomo, sia la vocazione del Centro Regionale Helen Keller e dell'Uic al servizio delle persone non vedenti ed ipovedenti. Ma l’altra novità sta nel fatto che attraverso la forma consortile la com- ponente sociale e quella scientifica sono riuscite a coinvolgere l'impresa privata in una esaltante avventura in cui la connota- zione etica costituisce il fondamento caratterizzante. Giuseppe Terranova

Alcuni momenti importanti dell’inaugurazione del Centro (sopra). Sotto la moderna aula di informatica con tutti i sussidi didattici per ipovedenti e non vedenti. A sinistra il Vicepresidente del Centro “Helen Keller”, Avv. Giuseppe Castronovo

A sinistra, il Presidente della Camera Casini, a destra il Presidente della Regione Sicilia Cuffaro, consegnano i cani guida. Dietro a sini- stra il resposa- bile della scuo- la Moreno Innocernti ANNO IN°2 Società IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 12

Un sacerdote cattolico Padre Cucinotta orientale spiega come siano molteplici i culti all’interno della stessa dottrina e il rito greco bizantino del Cattolicesimo di Antonino Spinelli

Che cosa vuol dire, esattamente, l’e- nenti, ovviamente, al ramo cattolico. spressione “sacerdote cattolico di Rito Comunque l’attenzione ecumenica che la greco bizantino”? nostra comunità esercita è notevole, Santa “La Chiesa Cattolica è multirituale, Maria del Graffeo veniva fino al 1908 questo vuol dire che mentre nelle altre definita semplicemente “La Cattolica” chiese cristiane esiste un solo Rito, all’in- per indicarne la mai interrotta unione con terno della Chiesa Cattolica esistono Roma. Papa Eugenio IV, durante il diversi riti. Non molti sanno infatti che Concilio di Firenze, propose nel 1438 la accanto al Rito latino, che è quello più nostra diocesi (che allora contava ben 28 diffuso e più conosciuto, esistono anche parrocchie greco cattoliche e un centinaio altri riti tra i quali quelli orientali. A que- di monasteri basiliani), quale esempio sti appartengono due tipologie di fedeli: concreto di unità tra le chiese” comunità autoctone che sono sempre state Quali sono le principali differenze cattoliche di tradizione orientale (come la tra il Rito latino e il Rito greco bizanti- comunità bizantina greco-cattolica di no? Messina, quella monastica di “Al di là del patrimonio comune (verità Grottaferrata di Roma, quella Maronita della fede, dottrina, sacramenti…), i due del Medio Oriente), e comunità che nel riti, essendo espressione di spiritualità corso dei secoli si sono distaccate dalla diverse, si differenziano esclusivamente Chiesa Ortodossa e si sono unite alla in ordine alla prassi della vita di fede, Chiesa Romana, conservando il Rito nella quale si accentuano alcuni aspetti o Padre Cucinotta orientale. Queste ultime prendono il altri. I bizantini, sottolineando la centra- durante una Celebrazione nome di chiese uniate (cioè unite alla lità della Trinità pongono particolare Chiesa di Roma) e sono presenti, per attenzione al rendimento di lode, ovvero esempio, in Ungheria, Ucraina, Romania. alla Liturgia, vista come proiezione del sto vedovo non potranno sposarsi essendo Della prima categoria, di quelle cioè che cristiano nel Mistero, cioè in Dio stesso e già stati ordinati sacerdoti. Questo precet- non si sono mai separati dalla Santa sede, utilizzano a questo fine anche lo spazio to valeva anche per i latini. fa parte la mia parrocchia, S. Maria del liturgico (icona, canto, architettura…). In Infatti il celibato nella forma attuale è Graffeo (che in greco vuol dire Madonna Occidente, la centralità di Cristo ha spo- stato regolamentato solo in tempi relati- della Lettera). Essa è l’unica parrocchia di stato l’attenzione della Chiesa verso l’an- vamente recenti: nel Concilio di Trento. Rito orientale oggi esistente nella Diocesi nuncio evangelico. Ad esempio in ordine Fino ad allora esistevano anche sacerdoti di Messina, ha quindi competenze su tutti ai sacramenti, mentre gli Orientali proiet- di Rito latino coniugati. Il Concilio di i fedeli delle comunità cattoliche di Rito tano i bambini nel Mistero divino sin dai Trento ha ritenuto opportuno imporre il orientale presenti in diocesi, cioè non solo primi attimi di vita, battezzandoli, cresi- celibato, ma, cosa che molti ignorano, ai su quelli di lingua greca, ma anche alba- mandoli e amministrando loro anche l’eu- soli preti di Rito latino. Soltanto la voca- nese, rumena, bulgara, e sui fedeli di Rito caristia, in Occidente si preferisce diffe- zione monastica prevede il celibato, non orientale non bizantino (ad esempio copti, renziare i tre sacramenti dell’iniziazione quella sacerdotale. Il sacerdote donna non maroniti, caldei, e altri)”. cristiana facendoli precedere da un cam- esiste non per motivi teologici, ma perché Ma comunità come i copti in Egitto mino di catechesi. una tale figura non è presente nella tradi- ed in Etiopia, i caldei in Iraq, sono in Soffermiamoci sulla questione del zione. maggioranza Ortodosse… celibato. Lei stesso è sposato e ha figli… Vi sono tuttavia delle situazioni partico- “Sì, in realtà anche nei loro paesi di ori- “È necessaria una precisazione: i sacer- lari in cui la donna esercita autonoma- gine le comunità orientali cattoliche sono doti orientali non si possono sposare, mente un ministero (è un residuo del in minoranza rispetto a quelle che si sono sono i coniugati che possono essere ordi- ruolo antico delle diaconesse), nel battesi- separate da Roma, il ramo ortodosso è nati sacerdoti. Non è un cavillo, la Chiesa mo delle donne adulte”. decisamente maggioritario. La mia par- d’Oriente sceglie i sacerdoti anche tra gli rocchia ha competenza sui fedeli apparte- sposati, ma un celibe o un sacerdote rima- ANNO IN°2 Società IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 13 CONFRONTICONFRONTI “E’ una tradizione antichissima “Può diventare sacerdote che, grazie a Sua Eccellenza Storie orientale anche un uomo sposato. Cannavò, è tornata a pulsare && Il celibato vale per i latini nella nostra città” Persone dal Concilio di Trento”

tivamente le usanze religiose della città un esempio illustre, scriveva in greco”. che erano già di tipo orientale e rimase- Quali vicende sono legate al Rito ro tali anche dopo la conquista araba. greco a Messina in tempi recenti? Anzi, a beneficiare della presenza greco “Fino al 1908 a Messina c’erano Padre cattolica messinese furono invece gli Daniele Stassi, protopapa della parroc- orientali delle aree ora ortodosse; infat- chia Santa Maria del Graffeo, La ti, nell’VIII secolo, vi fu un massiccio Cattolica, e un prete greco ortodosso afflusso di monaci dall'oriente che tro- della parrocchia San Nicola per i fedeli varono nella nostra isola pace fuggendo ortodossi provenienti dalla Grecia. da terre sconvolte dalle persecuzioni Questi ultimi venivano definiti “elleni- iconoclaste e dall'avanzata dell’Islam. ci” per differenziarli dai “greci”, cioè i L'organizzazione ecclesiastica del Rito messinesi cattolici di Rito greco. latino giunse nella nostra città con la Nel terremoto perirono tutti e due i preti. conquista normanna (XI sec.). Ebbe ini- Quando i russi dell’incrociatore Aurora zio così la sistematica latinizzazione prestarono i primi soccorsi, li seppelliro- della Chiesa greca nella Sicilia orienta- no entrambi in una fossa comune dopo le, dove, con l’eccezione di Messina, il aver celebrato a bordo un funerale pre- Rito greco scomparve gradualmente. sieduto dal cappellano russo ortodosso La persistenza a Messina fu dovuta al che non sapeva che il Padre Stassi era fatto che, poiché la dominazione araba cattolico. era stata molto più breve che altrove, i In seguito la comunità continuò ad esi- normanni trovarono una solida istituzio- stere, ma rimase senza un prete che ne cristiana di Rito greco: potesse battezzare i nuovi nati e di fatto l’Archimandritato del Santissimo si sostituirono agli autoctoni le nuove Ritornando alla situazione di Messina, Salvatore, al quale fu affiancata la presenze che pervenivano alla chiesa quali sono le origini e i successivi svi- Diocesi latina. Il Rito greco continuò cattolica dall'Ortodossia e dalle comu- luppi del Rito greco? quindi ad essere praticato da un’ampia nità albanesi di Piana (Palermo) e “Le origini coincidono con le origini fetta della popolazione e incominciò ad Lungro (Cosenza). Solo nel 1997 l’arci- della Cristianità a Messina. Certamente essere guardato con sospetto a partire vescovo Ignazio Cannavò poté riattivare tra i primi nostri avi cristiani vi furono dal Concilio di Trento (1571), che cer- la parrocchia di Rito greco di S. Maria quelli di lingua greca. La mescolanza fra cando di consolidare l’unità della del Graffeo, che dal 1999 fu dotata di latini e greci ha dato vita ad una situa- Chiesa Cattolica minata dallo Scisma clero bizantino. Attualmente siamo zione ricca e complessa, all'interno della d’Occidente, tese all’uniformità. Ciò ospitati presso la Chiesa Santa Maria dei Chiesa di Messina, e ciò fino a tempi produsse un'inesorabile graduale latiniz- Miracoli in piazza Dante”. relativamente recenti. A Messina vi zazione”. Chi sono gli attuali fedeli di Rito erano greci che celebravano in Rito Fino a quando esistono testimonianze orientale a Messina? orientale usando la lingua latina, latini sull’uso della lingua greca a Messina “I fedeli della mia parrocchia oggi sono che celebravano in lingua greca e greci in questo periodo? soprattutto cattolici immigrati prove- che celebravano in greco. Se si aggiunge “La classe dirigente messinese, prima di nienti dall'Est europeo (ex Unione anche una comunità di commercianti essere sostituita dalle grandi famiglie Sovietica, ungheresi, rumeni, bulgari, ellenici ortodossi presenti nella città, si spagnole, era prevalentemente di origi- albanesi), dall'Africa (etiopi) e dall'Asia comprende in quale fervore religioso ne greca. La lingua greca, anche quando (Iraq, Libano). Questo è significativo vivevano i messinesi fino all’inizio del come lingua parlata era scomparsa da del fatto che Messina sta ritornando ad secolo scorso. Durante la guerra greco- tempo, rimaneva la lingua ufficiale, per essere una città multietnica. gotica (nel 535) da Costantinopoli giun- esempio nell’epigrafia, e come lingua sero i bizantini in Sicilia ad opera di colta. Nel XVI secolo lo scienziato mes- Belisario, ma ciò non modificò significa- sinese , per citare ANNO IN°2 Società IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 14

Tra i vicoli storici e le tradizioni di questo immutabile ed incantevole angolo di Roma II saporisapori deldel quartierquartieree ebrebraicoaico Esiste un ristorante dove lavorano insieme ebrei, cattolici e musulmani

ROMA - Il momento migliore per una questo luogo mille volte raso al suolo romanesca creando un mix irresistibile passeggiata nel quartiere ebraico di Roma eppure e così denso di storia, mille volte soprattutto nel periodo tra aprile e mag- è alle 19 di qualsiasi giorno di primavera. umiliato eppure così fresco di vita. Prima gio, quando si trovano i carciofi migliori: Allora tutto concorre a esaltare la bellez- che chiudano i negozi è bene affrettare il se nel resto dell’Urbe spopolano i carcio- za della stradine attorno alla sinagoga: il passo per curiosare in alcuni dei luoghi fi “alla romana”, qui si va matti per quel- declinare della luce del sole si staglia più caratteristici: la libreria “Menorah” a li “alla giudìa”, croccanti e gustosi, per- sulle lunghe mura gialle fetti come antipasto o degli edifici e si intrufola come contorno. Via del negli interstizi del fittissimo Portico d’Ottavia è tutta tessuto urbano. un susseguirsi di risto- Tecnicamente il piccolo ranti e di trattorie e i quartiere è una frazione del proprietari, non appena rione Sant’Angelo: di fatto è il clima lo consente, composto da una manciata di allestiscono i tavolini botteghe, di abitazioni e di all’aperto. ristoranti di fronte all’Isola La cena (condita Tiberina. Siamo a pochi passi anche da ottimo dal Lungotevere, ma svoltan- vino…) non può che do lungo via del Portico terminare con i dolci d’Ottavia il traffico tipico tipici e con un dissetan- della strada che costeggia il te e digestivo tè alla fiume si attenua fino a scom- menta. Tutto è stato parire. Ci si immerge in preparato secondo le un’altra Roma – non è solo rigidissime regole della un altro dei mille volti della cucina ebraica. Eppure Capitale, è qualcosa di più: un universo via del Tempio, la pasticceria ebraica in uno di questi ristoranti lavora uno brulicante e crepuscolare popolato da accanto alla sinagoga, le storiche botte- chef musulmano. Il proprietario, ebreo pochi, raffinati turisti, da romani in cerca ghe di tessuti e infine il negozio più curio- osservante, ha raccontato a un famoso di quattro passi in silenzio e soprattutto da so: un punto vendita degli Are Krishna. settimanale la storia curiosa di questa una comunità gioiosa e attivissima. C’è E’ d’obbligo, inoltre, una visita all’an- assunzione: il vecchio chef l’aveva sempre un gruppo di bambini che gioca- nesso museo ebraico, alla sotterranea abbandonato di punto in bianco, il suo no a pallone in piazzetta, qualche ragazzo sinagoga spagnola e infine alla chiesa di locale stava fallendo, all’annuncio sul che va in giro con la chitarra in spalla o S. Gregorio. Discostandosi un po’ dal giornale aveva risposto solo un arabo – con i libri sottobraccio; ci sono le scuole nucleo del quartiere, non ci si può privare bravo, con esperienza. I tempi erano di musica, i corsi di lingue straniere, i di passare dalla deliziosa piazza delle tar- strettissimi, fu quasi costretto ad assu- concerti: basta dare un’occhiata ai mani- tarughe (al secolo piazza Mattei), rinfre- merlo. Terrorizzato per quello che festi e alle locandine che riempiono i muri scata dalla famosa fontana ornata da gra- avrebbero pensato i suoi avventori, per rendersi conto che si tratta di un pic- ziose testuggini. E poi ancora: piazza tentò di tenere nascosta la cosa. colo luogo in continuo fermento. delle Cinque Scole, casa Manili, Palazzo Il locale tornò presto agli antichi Nemmeno il confinante Campo de’ Fiori Cenci e infine il caratteristico tempietto. fasti. Quando si seppe che chi stava in ha mantenuto tanto integra la propria Sono quasi le 21 e il quartiere si è svuota- cucina non era ebreo, le cose andarono identità, e anzi si è asservito al turismo to e poi riempito di gente nuova: si tratta ancora meglio. Ora il locale si è ingran- più maleducato, ha subito una brutta tra- soprattutto di romani e di turisti spinti più dito, è fra i più famosi della zona. sformazione da popolano a chiassoso. dai morsi della fame che dalla brama di Grazie non solo alla bravura dei due, ma Qui no – qui tutto è placido e quieto, arte e di storia. Le delizie della cucina anche alla strepitosa simpatia di un imperterrito e vivo. Perfino i turisti parla- kosher sono famose in tutto il mondo e cameriere: cattolico praticante. no sottovoce e sorridono incuriositi da qui si sposano con i piatti della tradizione Nadia Terranova ANNO I N° 2 Pillole IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 15 T hehe bridgebridge L’ imprimpressioneessione di Antonino Spinelli di Giorgio Muscolino

Quando si progetta una grande Zona Falcata: problema o risorsa? opera, l’opinione pubblica si divide in genere in due schiera- La Zona Falcata o, come sarebbe più corretto dire, la Penisola Falcata di San Raineri, che ““ menti. Da un lato gli ambientali- secondo la leggenda venne così denominata dalla presenza del pio eremita Rainerio che con sti, dall’altro i fautori dello sviluppo econo- una lanterna segnalava ai naviganti le insidie dello stretto, per secoli è stata l’immagine che mico. Sarebbe facile applicare questo sche- ha contraddistinto Messina in tutto il mondo. Stampe, ritratti, incisioni, monete, in tutto si ma al dibattito messinese sul ponte. Ma faceva riferimento a questa lingua di terra, naturale prolungamento della Città sul mare e sul sarebbe anche fatalmente sbagliato, come suo Stretto. dimostra una serie di fatti. Innanzitutto ciò Una superficie di sessanta ettari con cinquemila metri lineari di costa che in circa venticin- che accade a Palazzo Zanca, dove di recente que secoli ha visto una città crescere, svilupparsi, soffrire, morire ma anche risorgere. il Consiglio Comunale ha approvato con Potremmo definire la Penisola Falcata come il forziere che raccoglie la storia e gli eventi della assoluta maggioranza un documento che città dello Stretto. Due facce e due prospettive diverse quelle della “Falce”: una interna che chiede al Ministro di sospendere la gara d’ap- guarda e protegge la città e una esterna che vigila sullo stretto e si offre come primo scorcio palto in corso per il “General Contractor”. E di Messina ai forestieri. il mostro Consiglio Comunale, si sa, non è Oggi la Penisola Falcata sembra lontana, anzi lontanissima dalla città, divenuta frontiera monopolizzato né dagli ambientalisti, né periferica del degrado e ricettacolo di fruizioni ignobili e scandalose. I messinesi la guardano dalla sinistra antagonista. Il che vuol dire che, quasi come luogo proibito, non riconoscendola più come simbolo e immagine della loro città. quando c’è in ballo la sorte della propria città, La domanda da porsi è: come può un luogo che per secoli ha rappresentato un’origine inse- si può anche dissentire da chi a Roma gioca diativa e simbolo di civiltà, divenire simbolo del degrado urbano e sociale di una comunità? con la cartina della Sicilia. I motivi sono tutti Questa è la domanda che si pongono coloro che amano la città e che desiderano che quel- contenuti nella relazione della Commissione la zona torni a risplendere come un tempo. Purtroppo le troppe scelte dissennate fatte nel Consiliare, che verrà presto pubblicata (vi corso degli anni da parte di chi ha amministrato la città hanno contribuito pesantemente all’at- invito intanto a scaricarla su www.experien- tuale assetto di degrado e di abbandono in cui versa la Penisola Falcata. ces-plus.it/0505/copertina/relazione_comu- In un’ area di pregio come quella in questione, in cui si trovano i resti della Real Cittadella, nale_1.htm). imponente fortezza che venne edificata in conseguenza della fallita rivolta antispagnola del Non si parla solo di ambiente, ma di tra- 1674-78, l’antica Torre della Lanterna del Montorsoli, fino ad arrivare alla punta estrema della sporti, salute pubblica, economia. E qui vale penisola dove si trova il Castello del SS. Salvatore con alla sua estremità la stele votiva della la pena soffermarsi. Che ne sarebbe, infatti, Madonnina del porto, in un’ area quindi, così ricca di storia e cultura si è pensato di colloca- di tutti i buoni propositi a cui sacrificare “un re un campo nomadi, un inceneritore per i rifiuti solidi urbani da anni dismesso, una degassi- po’” di ambiente e di vivibilità, se i propa- fica ormai diventata vera e propria bomba ecologica, varie aziende e attività inquinanti di ogni gandati benefici economici non esistessero tipo, molte delle quali abusive, autorimesse e depositi vari. Insomma l’esatto contrario di affatto, e se la costruzione del ponte rischias- quello che era e dovrebbe essere la Penisola di San Raineri. se di diventare al contrario un danno per La situazione è altresì aggravata dal fatto che le competenze su questa area sono tante e di nostra economia? Esattamente questo spiega, enti diversi, per cui ad oggi i progetti e le iniziative proposte dagli stessi spesso sono state e con numeri e fatti, la relazione approvata diverse e scoordinate tra di loro e non finalizzati ad un rilancio complessivo e organico di una dal Consiglio Comunale. Partendo dai dati area che andrebbe trasformata nel cuore pulsante e attivo della Città di Messina. forniti dalla stessa “Stretto di Messina La soluzione ideale sarebbe la creazione di un unico tavolo di concertazione che veda insie- S.p.a.”., si dimostra che il ponte risulta reddi- me tutti gli Enti interessati, Regione, Comune, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Ente tizio solo ipotizzando tassi di crescita dell’e- Porto, Sopraintendenza, Marina Militare, in modo da coordinare i vari progetti e le iniziative conomia inverosimili per la nostra area. di rilancio avanzate e trovare la giusta sintesi e sinergia che possa sfociare nella definitiva Se a questo si aggiunge che l’attraversa- bonifica, riqualificazione e rilancio della Penisola di San Raineri. L’antica Penisola deve tor- mento dello Stretto è un fenomeno in calo e nare a pulsare e a vivere come un tempo e riabbracciare i cittadini di Messina, quegli stessi di carattere locale, perché come tutti sanno i cittadini che da secoli guarda e protegge. passeggeri viaggiano sempre più in aereo e le merci in nave, si può avere una vaga idea di Sicilia, con un’opera faraonica, quando se lo di Roma la posa di una prima pietra, che quale perversa follia rappresenterebbe la sviluppo non parte non è per mancanza di sarebbe eufemistico definire “di scandalo”? costruzione del ponte a campata unica più collegamenti, ma perché il mercato è soffo- Tocca quindi a noi dire fermamente di no! lungo del mondo, dell’opera più costosa della cato dalla criminalità e soffre arretratezze storia d’Italia, per risolvere un problema per- strutturali di ogni genere? Che senso ha che fettamente inesistente. A che serve connette- chi dovrebbe rappresentare la Sicilia, igno- re due aree depresse, come la Calabria e la rando i problemi reali, invochi presso i capi ANNO IN°2 Pillole IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 16

a circa un decennio tutte le della società, la flessibilità del merca- famiglie politiche europee to del lavoro rischia di tramutarsi in Brevi e Dhanno scoperto di essere, chi una risorsa per l’impresa ed in un cap- Planet più chi meno, liberali. In Italia, poi, tra pio per i lavoratori. Un vero riformi- Planet la metà degli anni Novanta e i primi smo liberale funziona solo se è com- anni del nuovo millennio, non c’era un plessivo e se rende dinamici tutti i set- leader politico che non si dichiarasse tori della società, diversamente divie- Unime, medaglia di bronzo liberale, tranne naturalmente qualche ne uno strumento di conservazione dei naufrago dell’estrema sinistra. Il feno- privilegi e delle sperequazioni sociali. L'Università di Messina è stata meno no-global ha un poco intaccato Sembra quindi che del cosiddetto libe- classificata al terzo posto nella spe- questo coro unanime, riproponendo ralismo italiano si siano giovati più i ciale graduatoria stilata dal Ministero vecchie ideologie terzomondiste e grandi poteri e il grande capitale che dell'Università e Ricerca scientifica socialiste, ma non ha mutato quello tutta la società. Questo liberalismo nella realizzazione della Misura III.5 ado Ingafù che potremmo chiamare il comune tentennante e sbilenco ha finito con il del Pon 2000-2006 del progetto Icaro sentire liberale del nostro tempo. provocare una compromissione assai

Corr (Innovazione, Comunicazione, Dentro questo quadro, apparente- pericolosa degli equilibri sociali, la

di Aggiornamento,Riforma, mente roseo, si cela però un’intima cosiddetta “crisi della classe media Orientamento). contraddizione. Basta guardare la italiana”. Dopo gli atenei di Lecce e Napoli politica concreta della sinistra e della Ma non si creda che l’uscita da que- Federico II quella di Messina è destra per vedere come nel loro eserci- sto liberalismo zoppo sia un ritorno al l'Università che più ha realizzato lo zio di potere i politici italiani abbiano passato: la vera via d’uscita da questo spirito che il legislatore ha voluto per continuato a perpetrare la linea di con- ibrido è solo un liberalismo più radi- il progetto "Icaro". Ciò significa dotta cattolico-socialista degli ultimi cale e coraggioso, che affronti in anche Messina è in "pole position" cinquanta anni, salvo qualche parziale modo forte i problemi del Paese. nella corsa ai finanziamenti del pros- iniezione di liberismo (privatizzazio- Lo strumento di un simile riformi- simo progetto che partirà nel 2006.

“LIBERAL” ni, flessibilità del lavoro). Problemi smo liberale non potrà essere che un

“LIBERAL” come la riforma liberale della previ- grande partito liberale di massa, che denza, della sanità, del fisco, della giu- faccia tesoro del fallimento di Forza stizia, della scuola, della ricerca, della Italia e del berlusconismo, ma ne sap- burocrazia, del mondo dell’impresa pia anche raccogliere i frutti migliori, Le Scimmie con i soldi sono tutti ancora aperti. come il fatto di avere posto all’ordine Se ne parla da almeno dieci anni, ma del giorno della cultura e della politi- Una ricerca dell’Università di Yale praticamente non è stata mossa foglia ca, per la prima volta nel dopoguerra, ha mostrato come le scimmie sono rispetto al vecchio modello statolatri- la questione della riforma liberale capaci di utilizzare il denaro. co della Dc, del Psi e del Pci. della nostra società e di avere riunito Gli animali, infatti, se addestrati Qualcosa è stato fatto nel campo del intorno a questo progetto la maggio- sono capaci di capirne il valore. mercato del lavoro, con risultati posi- ranza dell’elettorato italiano. Preferiscono però rubarli o spenderli tivi: ma, senza una riforma generale per scommesse o per l’acquisto di cibo ed in un caso sono stati utilizza- ti per richiedere una prestazione ses- OMNIBUS suale. Le scimmie utilizzate per la ricerca Giorno 15 novembre sono del tipo cebo cappuccino, una 2005, presso l’aula magna varietà proveniente dal Sudamerica. della Facoltà di Lettere e Dopo quattro - sei mesi di addestra- Filosofia dell’Università di mento la scimmia è in grado di capi- Messina, si è laureato in “Ci ritroviamo “Ci ritroviamo re il valore di scambio. una volta Storia il nostro collaboratore ilil prossimoprossimo compreso questo hanno compreso il FERDINANDO ZAMBLERA Anno... concetto del mercato. A lui ed alla famiglia Con ogni moneta datagli dagli i migliori auguri A voi lettori scienziati, gli animali si compravano per il risultato conseguito ii piùpiù sincerisinceri gelatina ed uva; poi si sono appassio- da tutti gli amici di: auguri auguri nati anche al gusto della vittoria nelle di un Natale IAZZA scommesse. In un caso, addirittura, PP di pace un maschio ha dato alcuni gettoni ad PUGLIATTI e sereno 2006” una femmina in cambio di una pre- stazione sessuale. (da “News” settimanale) ANNO IN°2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP CULTURA PUGLIATTI 18 La Sicilia di Corrado Ingafù gni poeta ha la sua siepe... Con segnato dal destino della sua provenienza queste parole, incise in una vec- geografica. Non mi pare una tesi rivolu- OOchia registrazione radiofonica che zionaria, ma di certo vale la pena di richia- ora mi viene in mente, Salvatore marla alla mente, invitando a tornare ad Quasimodo civettava con L’infinito di una dimensione simbolica e archetipica Leopardi; e lo faceva per dire che non c’è che fa dell’arte non solo una rappresenta- poesia, non c’è quasi opera letteraria che zione del reale o una creazione del surrea- non nasca da un’intimità profonda con la le, ma un luogo di produzione di idee este- sua terra, sia essa la sua patria d’origine o tiche, che grazie ad una donazione di d’adozione. E le parole dei letterati sicilia- senso trasfigurano la realtà. In questo caso ni non fanno eccezione, come Quasimodo la mediazione simbolica è giocata dalle sapeva benissimo, anzi mostrano spesso e figure della terra, di una terra particolare, volentieri un rapporto inscindibile con la il cui genius loci diviene il luogo di rac- loro Isola. Come pensare Verga e Tomasi colta di un’intera generazione di opere let- di Lampedusa senza la Sicilia, come pen- terarie, tra i cui anfratti linguistici si ritro- sarli senza la loro “terribile va, come per incanto, l’Isola insularità d’animo”, per che prende parola e l’Uomo usare le parole del Principe Non si possono isolano che prende forma. di Salina nel Gattopardo? Credo che ci si possa ritenere Sarebbe impossibile. E immaginare soddisfatti, come prova di sarebbe altrettanto impossi- Verga o Tomasi tutto questo, se si leggono bile pensare di leggere senza il rapporto quei due veri e propri trattati Pirandello e Bufalino, con la loro isola di teoria isolana scritti da Sciascia e Consolo, Brancati Tomasi di Lampedusa (il e il ‘nostro’ D’Arrigo senza celebre dialogo di Chevalley cercare le loro radici e Salina, nella Parte quarta de nell’Isola a cui appartengono. La Sicilia è “Il Gattopardo”) e da Manlio Sgalambro quindi un orizzonte del tutto particolare, (la “Teoria dell’isola”, scritta per il libretto entro cui sboccia una letteratura unica e del “Cavaliere dell’intelletto” di Franco unitaria, come se l’Isola fornisse una par- Battiato). ticolare ispirazione letteraria. Sono due testi preziosi e tremendi, in cui Cultura e terra sembrano farsi uno nella la sintesi tra l’opera letteraria dei loro parola dell’isola di Sicilia, la cui cultura è autori e la prospettiva (o la ‘siepe’, per proprio un’intimità con dei luoghi, una dirla con Quasimodo) isolana appare con storia segnata da una peculiare corrispon- chiarezza ed evidenza quasi disarmanti. denza con la geografia simbolica e spiri- Letti questi due testi, si intende perché la tuale. L’Etna, la solarità mediterranea, il scrittura di Tomasi di Lampedusa e di Lo scrittore Gesualdo Bufalino perimetro e la riva dell’isola, lo Stretto, la Sgalambro non sia altro che un caso parti- Trinacria: sono tutti elementi che ricorro- colare di quell’animo siciliano che, con peo sarebbe stato del tutto sviante: no da tempi immemorabili, forse sin da accenti diversi, i due descrivono in modo Pirandello andava invece letto a partire Teocrito e Omero (si pensi al ciclope-sici- stringente: ossessivo, claustrale, solitario e dal suo contesto siciliano, anzi girgenti- liano e al suo destino negli Idilli teocritei e assediato. no. Sciascia rivendicava quello che solo nel IX libro dell’Odissea). Negli anni Cinquanta, in polemica con un isolano avrebbe potuto riconoscere: Si potrebbe leggere il complesso della tutte le interpretazioni “continentali” di Pirandello aveva messo in scena un letteratura siciliana, nelle sue diverse Pirandello, Sciascia sosteneva che inter- uomo particolare, una concezione tea- forme, come una manifestazione specifi- pretare l’autore agrigentino come se fosse trale del mondo tipicamente siciliana. camente ‘isolana’, un tipo di scrittura un esponente lettrario del vitalismo euro- ANNO I N° 2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP CULTURA PUGLIATTI 19 Una madre generosa di poesia e letteratura a letteratura siciliana dell'ul- tima parte dell'Ottocento e del LLNovecento è forse una dimo- strazione eclatante di come cultura e territorio, tramite una mediazione sim- bolica, si corrispondano e partecipino alla creazione letteraria. “Ogni poeta ha la sua siepe” e sarebbe fatale dimen- ticarlo, anche nel tempo della globaliz- zazione.

da Leggere F. De Roberto, “I Lampedusa, “Il G. Bufalino, M. Sgalambro, viceré”; G. Verga, Gattopardo”; “Argo il cieco”; “La morte del “I Malavoglia”; V. Brancati, G. Bufalino, Sole”. G. L. Pirandello, “Paolo il caldo”; “Fiele ibleo”; D’Arrigo, “Novelle per V. Brancati, L. Sciascia, “Horcynus Orca” un anno”; “Don Giovanni “La corda L. Pirandello, in Sicilia”; pazza”; “Uno, nessuno, G. Bufalino, L. Sciascia, centomila”; “La diceria del- “Pirandello G. Tomasi di l'untore”; e la Sicilia”;

“Il sonno, caro Chevalley, il sonno è ciò che i Siciliani vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare, sia pure per portar loro i più bei regali; e, sia detto tra noi, ho i miei forti dubbi che il nuovo regno abbia molti regali per noi nel bagaglio. Tutte le manifestazioni siciliane sono manifestazioni oniriche, anche le più violen- te: la nostra sensualità desiderio di oblio, le schioppettate e le coltellate nostre, desiderio di morte; desiderio di immobi- Così, grazie a questa straordinaria lità voluttuosa, cioè ancora di morte, la nostra pigrizia, i intuizione di Sciascia, si può allargare la nostri sorbetti di scorsonera e di cannella; il nostro aspetto visuale in modo più generale: l’Isola ha giocato un fascino straordinario nei suoi meditativo è quello del nulla che voglia scrutare gli enigmi letterati, a tal punto da divenire spesso il del nirvana...” vero e imprescindibile orizzonte delle loro opere, senza il quale sarebbe impossibile cogliere il senso delle loro da “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa lavoro. ANNO IN°2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP CULTURA PUGLIATTI 20 ““FaroFaro Palari”Palari” piacerepiacere di...di...VVinoino

di Antonino Spinelli e Gesualdo La Porta

Viaggio a S. Stefano Briga, alla scoperta delle preziose cantine stracolme di “barriques”

Un Doc da record che nasce l pomeriggio è denso di sole, come Un Doc da record che nasce tanti, qui a Messina. Antonino sta IIscrutando, attraversandole con l'in- in riva allo Stretto dice, alcune cartine topografiche della in riva allo Stretto zona Sud della città, mentre io preparo la n vino da primato, un Doc d’ec- ni interamente terrazzati. Il Faro Doc, macchina. cellenza prodotto sulle colline come l’Etna Rosso, ha una composizio- “Sei mai stato al Soprano?”, mi chiede Udella zona Sud del comune di ne a base di uve nerello mascalese, il lui. Messina. Pochi lo sanno, ma questo è il vitigno autoctono per eccellenza della Rispondo di sì. Conosco bene le stra- vino Faro Palari, vanto della produzio- Sicilia nordorientale. Rispetto agli altri de, non ci sarà bisogno di chiedere a ne agroalimentare di qualità della zona vini siciliani è però caratterizzato da qualcuno durante il tragitto, né di telefo- di Messina. L’azienda che lo produce è una certa eleganza e una certa com- nare l'ennesima volta all'architetto nata all’inizio degli anni ’90 per inizia- plessità, che ricorda il Bourgogne o il Geraci. Sono le tre del pomeriggio quan- tiva dell’architetto messinese Salvatore Pinot. do partiamo da San Marco d'Alunzio, sui Geraci, già assessore alla cultura, da Un successo recente, dunque, quello Nebrodi, dove eravamo per una visita. tempo grande appassionato di vino. del vino messinese, che però affonda le Prendiamo l'autostrada all'altezza di Il suo Faro Palari è stato, quest’anno, sue radici nel passato. In epoca romana Rocca di Caprileone, e proseguiamo il vino più premiato dalla Toscana in era infatti la Sicilia orientale più di diretti verso Messina. L'architetto giù, ricevendo, tra gli altri riconosci- quella occidentale ad essere rinomata Salvatore Geraci ha organizzato un menti, i “Tre Bicchieri” della guida del per il vino, se è vero che Giulio Cesare, incontro nell'Azienda Agricola Palari, a Gambero Rosso-Slow Food, il “Sole di come si narra, si affidava all’ebbrezza S. Stefano Briga, situata in una splendida Veronelli” e i “Cinque Grappoli” del messinese vinum mamertinum per villa del settecento. dell’Associazione Italiana Sommelier. festeggiare i suoi trionfi. “A che ora avevamo l'appuntamen- Uno dei suoi segreti sta nella colloca- to?”, domando ad Antonino. zione delle vigne: 12 ettari di terreno “Alle cinque. Ma se arriviamo prima è scosceso, a 450 metri di altezza, ma ad meglio!”. Giunti a Messina, avanziamo una distanza dal mare di solo 1,5 Km in Che cos’è la Doc? fino all'uscita di Tremestieri, che riuscia- linea d’aria, esposti dunque al benefico La Doc (Denominazione di origine controlla- mo ad imboccare con largo anticipo. influsso dell’aria ricca di iodio prove- ta) è un marchio che viene attribuito ai vini Svoltiamo prendendo la strada statale niente dallo Ionio. prodotti in zone delimitate, di solito di picco- verso S. Stefano, mentre un gruppo di Il tutto per una produzione di 40.000 le e medie dimensioni, con indicazione del ciclisti rapidamente ci supera. Si muo- loro nome geografico. I vini Doc sono immes- bottiglie, un’inezia se paragonata ai 12 vono armoniosi come uno stormo d’uc- si al consumo soltanto dopo approfondite milioni di bottiglie della più grande analisi chimiche e sensoriali. celli, girano la curva e scompaiono. azienda siciliana, ma un’impresa, se consideriamo la collocazione dei terre- ANNO IN°2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP CULTURA PUGLIATTI 21

CARTA D’IDENTITA’ Zona di produzione: in località S. Stefano Briga. Uve: nerello mascalese, nerello cappuccio, nerello nocera più altre uve autoctone. Alcol: 13%vol. Maturazione: 12 mesi in barrique di rovere di Troncais, più 12 mesi di affinamento in bottiglia. Abbinamenti: Arrosti di carni bianche e rosse; pollame nobile, cacciagione, selvaggina, ma anche pesci a carne rossa in salsa, formaggi stagionati non piccanti

“Dovremmo essere arrivati”, dice Antonino. L’ architetto del Faro: Gli faccio cenno che ha ragione. La strada è molto scorrevole, ma per giunge- re al Soprano bisogna inerpicarsi per sen- Salvatore Geraci tieri ripidi e talvolta sterrati. Attraversiamo un ponte di cemento sopra Come è nata l’idea di avviare la pro- un ruscello, come ci era stato detto, quin- duzione di un vino Doc sulle colline di giriamo a sinistra verso la montagna. della zona Sud di Messina? Siamo arrivati. Ma il posto non si trova, “La Doc Faro è la più antica Doc della forse abbiamo sbagliato edificio. La car- Sicilia. Era stata istituita nel 1976, ma raia sterrata ci conduce in una rigogliosa alla fine degli anni ottanta rischiava di campagna, ricoperta di fiori gialli. L’aria è scomparire. Se non ci sono almeno tre tiepida, il sole non brucia. Nello sfondo produttori dichiaranti, infatti, una Doc un’anziana signora raccoglie una corda può essere cancellata d’ufficio. Altrove sfilacciata dentro una busta di plastica del si faceva l’impossibile per ottenere una supermercato. Fermo la macchina, Doc, e da noi si rischiava la cancellazio- Antonino scende per chiedere informa- ne. Io, da appassionato di vino, scrivevo zioni. In seguito l'avrebbe richieste altre per la rivista L'Etichetta di Luigi quattro volte, perché, nonostante le preci- Veronelli. Nel 90 Veronelli vide le mie se indicazioni, non ci fu sorte favorevole vigne, che definì “eroiche” in un articolo per giungere alla meta. sull’Espresso, e mi invogliò a produrre Finalmente un uomo claudicante, vesti- Faro Doc proprio per raggiungere il quo- to di pantaloncini e canottiera bianca di rum di tre dichiaranti necessario alla cotone, vedendoci smarriti, ci indicò il sopravvivenza della Denominazione. luogo preciso in cui si trovava l'azienda Così incominciò quest'avventura”. Palari. Girammo gli occhi verso la dire- Quale pensa sia stato il segreto del zione indicata da quell'uomo. C'era una successo del suo vino? villa bellissima alle nostre spalle. Distante “Innanzitutto la grande passione. alcune centinaia di metri. Da lì, un indivi- Quando ho incominciato non pensavo duo vestito di bianco ci faceva cenno con "Facciamo qualche foto alle botti", minimamente al successo, men che la mano. Era il fratello dell'architetto dico al sig. Giampiero, che intanto meno a quello economico. Nel campo Geraci, Giampiero. L’Azienda Agricola risponde al telefono in fondo al corri- del vino occorre grande passione. Se si Palari è davvero un piccolo gioiello tutto doio. Ci addentriamo, io e Antonino, sbaglia, bisogna ricominciare daccapo, il immerso nel verde, un isola felice dove il nelle suggestive sale della cantina, che significa aspettare l’annata successi- clima giusto e la passione del mestiere ha facendoci spazio tra i numerosi fusti di va. Un altro segreto è stato il giusto rap- creato un prodotto prestigioso. legno. La luce è effusa, il flash abbaglia porto dialettico e costruttivo con un L'azienda vive nelle spoglie di un a intermittenza le pareti di grosse pietre uomo di scienza come Donato Lanati, il castello coi muri scalcinati, che si erge e cemento scurito. "Noi avremmo fini- mio enologo”. imponente al centro del paese. Entrando to". Non ci restava che degustare il pro- Come vede il rapporto tra vino e dall'arco principale, ci si addentra nelle dotto. giovani nella nostra città? cantine, completamente invase da barri- Un operaio consegna due bottiglie al “Noto con piacere che sono sorti ulti- ques di rovere di troncais e allier. E’ qui sig. Giampiero. Una di "Faro Palari" e mamente diversi wine bar. Penso che che il vino viene travasato per stare un una di "Rosso del Soprano". Si stappa la bere un bicchiere di vino la sera, magari anno, dopo la breve fermentazione in prima, quindi la seconda. Adesso conti- con uno stuzzichino, sia una buona abi- grossi fusti di acciao inox. nuare scrivere risulta difficile... sigh... tudine per un giovane in salute”. ANNO I N° 2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP CULTURA PUGLIATTI 22 “Il coraggio delle donne” per capire la Trinacria Incontri Sara Favarò racconta Anna Cuticchio, la prima pupara figlia del famoso Giacomo di Manuela Germanà Donne, Sicilia e antichi mestieri

Fondatrice del Teatro di Bradamante Sara è una delle tredici donne siciliane donne” Favarò, raccontate nel libro “ Il coraggio delle donne” scrittrice, giunto già alla seconda edizione attrice dialettale e poetessa, Negli anni della maturità, vestita solo del saio esperta di San Basilio e con i sandali ai piedi, di tradizioni si dedicò completamente alle missioni e costumi in aiuto dei bambini della Tanzania siciliani

ame, cavalieri, turchi e saraceni, anni dall'uomo che di Palermo dove, nel e in sottofondo il suono dell'or- dovrà diventare suo marito, dopo anni di 2002, si laurea con lode in Decorazione. DDganetto: è l'opera dei pupi, il rac- lavoro nell'opulento Nord-Italia decide di E' l'incontro con la fede, l'ennesima conto della chanson de geste medievale, tornare nella sua terra a continuare il coraggiosa scelta di vita. dei grandi poemi epici, il capolavoro mestiere del padre, e fonda il Teatro Il racconto, ne “Il coraggio delle della cultura popolare siciliana, ricono- Bradamante, intitolato all'eroina dei donne”, si ferma qui. Non è così per la sciuto dall'Unesco “Patrimonio Culturale Paladini di Francia. vita di Anna, né per l'instancabile Sara e Immateriale dell'Umanità”. Mestiere L'incredibile Favarò, che di Anna Cuticchio ha difficile, quello del puparo, fatto di sacri- vicenda della scritto ancora, in questi giorni, in un fici e immani fatiche, perché i pupi “non prima pupara articolo intitolato “Anna e la funza”, hanno ossa ma rompono le ossa”, diceva d'Italia scorre, Dame, sareceni, uscito sulla rivista Marea, trimestrale il grande Giacomo Cuticchio, padre di avvincente e dolo- E in sottofondo che ruota tutto intorno al mondo fem- Anna, la prima pupara della storia. rosa, nelle pagine il suono antico minile, diretto da Monica Lanfranco e Ci accostiamo alla storia avvincente di del racconto, tra dell’organetto: distribuito, in tutta Italia, da Anna Cuticchio per il tramite di Sara perdite affettive, l’opera dei pupi, Feltrinelli. Favarò, poetessa, cantautrice, attrice dia- immani sacrifici e La funza è una pulce penetrante, lettale, studiosa di tradizioni popolari e assoluta indifferen- il racconto dolorosissima, che Sara nota sui piedi scrittrice. E' lei che nel suo "Il coraggio za delle istituzioni, della leggenda scalzi di Anna, ormai divenuta suor delle donne", giunto alla sua seconda edi- sorde al grido di Marina, nel corso di uno degli ultimi zione per i tipi della Fermento Editore di aiuto di una tradi- loro incontri, lo scorso inverno, una Roma, ci narra l'incontro con tredici zione che, se non delle rare volte in cui la donna lascia donne straordinarie, chiave di lettura indi- sostenuta, rischia inevitabilmente di per- la sua missione in Tanzania per ritornare spensabile per comprendere la Sicilia di dersi nei gangli della burocrazia e delle nella sua Palermo. E' l'occasione per rac- sempre. cartelle esattoriali. contare dell'esperienza in Tanzania, delle La vicenda di Anna irrompe a metà dei Scorre fino ad una svolta decisiva nella sofferenze dei bambini e, ancora una racconti, crudo e appassionante susse- vita di Anna Cuticchio che decide, vestita volta, della difficile condizione delle guirsi di eventi, di antiche e nuove vessa- solo del saio di San Basilio e con un paio donne. Donne che non vengono sposate zioni cui la donna di ieri e di oggi è sem- di sandali ai piedi, di dedicare gli anni ma comprate, barattate in cambio di una pre sottoposta, “e tieni conto che non della sua maturità alle donne della pecora o di una mucca. stiamo parlando di anni lontanissimi…”, Tanzania, non prima di aver introdotto i tiene a sottolineare. Rapita a soli quindici Pupi Siciliani all'Accademia di Belle Arti ANNO I N° 2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP CULTURA PUGLIATTI 23

Incontri Anna Cuticchio La pupara

“Si può fare un parallelismo tra certi aspetti della vita delle donne in Tanzania e certi altri della Sicilia di poco più di mezzo secolo fa”, mi dice Sara Favarò. “Come racconto nel mio libro, intitolato “1899”, uscito nel 1994 per le “Edizioni della Battaglia”, l'acqua in Sicilia era un bene preziosissimo, se si tiene conto che solo intorno agli anni Trenta si ebbe l'ac- qua nelle case. Allora l'acqua si andava a prendere alle fontane, e di solito erano gli uomini, i contadini, che con i loro muli riempivano le “quartare” e la por- tavano dentro casa. Ed essendo un bene così prezioso, non ci si poteva certo prendere il lusso di disperderlo, per cui la stessa acqua serviva per più cose. In primo luogo, si faceva il bagno ai figli, in tinozze d'alluminio. C’era una rigida gerarchia familiare per fare il bagno in casa: il primo bagno spettava ai neonati e poi, se ce n'erano, ai figli di età inter- media. Una volta lavati i bambini, se l'acqua era ancora utilizzabile era il padre a lavarsi e, solo in seguito, la madre”. Anche nella famiglia siciliana, quin- letto annodato, pieno della cenere delle che la mente ed i ricordi di, la donna era all'ultimo posto nel- scorze di mandorla o, quando non era di Sara Favarò ritornano alla vicenda l'ordine delle priorità? disponibile l'acqua pulita, si adoperava di Anna, sempre impaziente di tornare “Sì. Vuoi per spirito di sacrificio, o l'acqua di cottura della pasta. Anche in tra i suoi bambini con i quali condivide per il retaggio arabo, o per altre varie questo caso essa non veni- le sofferenze. Anna è sim- ragioni la madre, nella gerarchia della va buttata via, ma riciclata bolo del legame della Sicilia antica, è sempre ultima in tutto”. per altri usi”. donna con la sua terra, Torniamo all'acqua. Come veniva E c'erano, infine, le “Si può fare gioia di vivere, spirito di usata, dopo? lavannare… sacrificio e volontà di “Dopo essere servita per l'igiene per- “Sì. La lavabiancheria un paragone riscatto. E anche Sara è sonale della famiglia, con l'acqua si arrivò nelle case delle fami- tra certi aspetti impaziente di tornare al suo lavavano i pavimenti, e infine essa veni- glie più abbienti nel 1953. della vita delle donne lavoro: mi racconta che è in va utilizzata per ripulire i “càntari”, e Prima di allora i panni in Tanzania e certi altri uscita un suo libro di fila- solo allora, finalmente, buttata via”. venivano lavati a mano. I della Sicilia di mezzo strocche e canti tradizionali Cos'è un "càntaro"? più ricchi si avvalevano della civiltà contadina, rea- “Era un contenitore di ceramica a delle “lavannare”, donne secolo fa...” lizzato per i bambini delle bocca larga, che si utilizzò fino a quan- che al mattino passavano a scuole, e insieme altri due do le case non furono dotate di servizi raccogliere la biancheria e libri sul recupero delle tra- igienici, cioè più o meno fino agli anni l’andavano a lavare al dizioni. Sta per incidere ‘40. Esso veniva svuotato, ogni mattina, fiume. Le donne che non potevano per- una favola recitata assieme ad un coro di da un uomo deputato a quel mestiere, mettersi la “lavannara” andavano esse bambini da lei diretto, oltre ad un CD di che poi andava a gettare tutto fuori dalle stesse al fiume o, se andava bene, usa- filastrocche, ed ha ancora voglia di rac- porte del paese”. vano quell'acqua che i loro uomini por- contare delle storie, in cui “…uscirà Anche altre attività domestiche ruo- tavano sopra i muli. Per lavare la bian- fuori ancora una volta il mondo femmi- tavano intorno all'utilizzo dell'acqua? cheria servivano due giorni di lavoro. nile. "Deve uscire fuori…”. “Sì. C'era l'acqua che serviva per lava- Questa è una situazione che ancora oggi La lascio, dunque, ringraziandola per re i piatti, anch'essa posta in delle tinoz- vivono le donne in Tanzania”.Già, la averci aperto questa finestra sulla vita ze nelle quali veniva immerso un fazzo- Tanzania. E' rievocando questa terra, quotidiana delle donne di ieri e di oggi. ANNO IN°2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP MUSICA PUGLIATTI 26

Ivan Segreto

Tutto su un giovane cantautore siciliano al suo primo successo con il brano “Porta Vagnu”” IvanIvan senza...Segretosenza...Segreto

di Gesualdo La Porta

egli ultimi mesi si è Mannoia e Ivano Fossati. accordi swing al pianoforte, assistito al revival A quasi trent’anni, Segreto suonato dallo stesso Ivan NNdei crooner, del soft realizza un concept album Segreto. Ad accompagnarlo jazz e dello swing, all’esplo- prestigioso, fortemente per- la splendida esecuzione di sione radiofonica – e televisi- sonale, in cui i nove pezzi che Alessio Pacifico alla batteria, va – di personaggi come lo compongono raccontano che esalta il tono effusivo Michael Bublé, Peter un “Sud” inedito, coinvol- dello hi hat, quindi il contrab- Cincotti, Ray Gelato (que- gente, quasi irresistibile basso di Mattia Magatelli. La st’ultimo è stato addirittura quando si colora di timbriche voce di Segreto, nonostante ospite di uno show per adole- swing. l’età, testimonia un grande scenti, in seconda serata) e Segreto è cresciuto nelle esercizio tecnico, da crooner molti altri. In Italia, un giova- atmosfere musicali di Paolo navigato, come dimostra ne siciliano percorre un cam- Conte (soprattutto quello di anche nel brano Luna. mino analogo a questi, ma lavori come Max, Di certo, con una chiara provenienza dove il compositore anche gli altri cantautorale. Di lui esiste un ritaglia un non Con la preziosa brani sono disco, pubblicato circa un luogo emotivo da consulenza musicale significativi. anno fa, che non ha ancora un ipnotico ricamo Tra tutti, finito di appassionarci. E di jazzistico che pro- di Marti Jane Robertson dopo “Porta entusiasmare. Il titolo è cede a spirale), di è nata una produzione Vagnu”, spic- “Porta Vagnu”, l’autore è Miles Davis, di elegante alla ricerca ca “Il Ivan Segreto, sensibile inter- Herbie Hancock. spasmodica Banchetto prete e compositore, origina- Non mancano gli delle migliori strutture dell’Amore”, rio di Sciacca. ammiccamenti, in cui la La Sony Music Italia ha meno riconoscibili armoniche melodia prin- voluto giocare ogni carta per ma chiari, a certe cipale ci con- questa produzione, che è ritmiche di Gino duce a toni sicuramente la più elegante – Paoli, Sting e Lucio Dalla. più malinconici, talvolta e coerente – degli ultimi La bellezza della canzone struggenti, ma mai cupi, decenni. A sorprendere non è che dà il titolo all’album, mentre il testo gioca sul soltanto la ricercatezza delle scritta con lo zio Nino corpo dell’innamorato, che strutture armoniche e melodi- Bilello, rischia quasi di oscu- qui è diventato ora sushi, cibo che, ma la straordinaria con- rare le altre otto. L’impatto crudo per dei commensali, gruenza nella post produzio- con Porta Vagnu è sconvol- ora oggetto di sacrificio e ne del suono, un caso raro nel gente. Il titolo allude ad una offerta rituale. “C’è tutto dal panorama italiano. A curarlo, porta d’accesso che conduce buon vino all’insalata, ed io Marti Jane Robertson, inge- al centro di Sciacca, ed è stata che nel frattempo faccio da gnere del suono che abbiamo scritta in dialetto siciliano. Il intrattenitore…”. Al prossi- già incontrato con Fiorella brano si apre con una serie di mo capolavoro. ANNO IN°2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP CINEMA PUGLIATTI 27

Saltamacchia:Saltamacchia: Incontro con il presidente CulCulturturaa ee cinemacinema aa LipariLipari del Centro studi eoliani

di Grazia De Sensi

ntonino Saltalamacchia, presi- mozione e mostra un cd che stringeva scita intellettuale e Nino ce ne parla dente del Centro Studi e sotto il braccio. Nino è uno di quelli che entusiasta: “Abbiamo allestito una AARicerche di Storia e Problemi parla di cinema con il cuore negli occhi, biblioteca ed una videoteca specializza- Eoliani, ci riceve in un caldo pomerig- con gli occhi nel cielo. te, in fase di costante espansione, che gio estivo. Racconta aneddoti, ricorda facce, costituiscono il primo nucleo di un cen- Stringe la mano forte Nino, all’uso riporta parole; respira e mi fa respirare tro di documentazione multidisciplinare dei meridionali, che accolgono come un un po’ di que- finalizzato alla cata- grembo caldo e generoso. Siamo sul sto suo cine- logazione ed alla con- corso di , a quest’ora pieno di ma, incantato servazione dei dati e ragazzi provenienti dalle isole dell’arci- nel mare, sor- delle informazioni pelago che nell’isola principale vengo- ridente alla d’ogni tipo che no a studiare. Un posto frizzante e sti- luna nelle sere riguardano l’arcipela- molante così come Nino che mi raccon- d’estate quan- go. ta con un unico sorriso di tutte le attività do diventa un Oltre a facilitare il che ruotano intorno al Centro e della piccolo jet set compito di storici, let- squisitezza di questo mare che abbrac- mondano ma terati, registi, giorna- cia le sue isole incoronandole location sempre “iso- listi, laureandi, stu- straordinarie di pellicole che hanno lano”, mera- denti, appassionati, il fatto la storia del cinema. vigliosamente Centro Studi stimola Le pubblicazioni cinematografiche, la puro sin dagli la vita culturale della riscoperta della Panaria Film, l’ultimo albori del lon- comunità eoliana, lavoro “Caro Diario” curato dalla tano 1981 su effettuando un lavoro Detassis, i Pomeriggi Culturali Eoliani, iniziativa di di recupero delle la Rassegna Cinematografica “un mare un gruppo di numerose tradizioni di Cinema – Premio Efesto d’oro”, le eoliani. popolari isolane e di anteprime in esclusiva, il successo del- Desiderosi tutte quelle testimo- l’anno scorso, l’amicizia nianze utili per la e l’affetto di Ettore Scola, di valorizzare il vasto patri- ricostruzione di vicende storiche e il progetto sul museo del monio storico, culturale ed sociali che caratterizzarono le Eolie del Cinema, il cinema portato “Abbiamo allestito ambientale dell’arcipelago passato”. in tutte le isole (“in questi una biblioteca eoliano e di sensibilizzare Sin dai primi anni di attività, il Centro giorni abbiamo portato il ed una videoteca l’opinione pubblica nei con- Studi si è reso promotore di importanti cinema a Filicudi, vedessi fronti dei territorio, quei iniziative quali i Pomeriggi Culturali che entusiasmo i ragaz- che costituiscono bravi ragazzi, iniziarono a Eoliani, la Rassegna Cinematografica zi!”), il lavoro con le il nucleo pulsante promuovere ed organizzare “un mare di Cinema – Premio Efesto scuole, la seconda edizio- dei nostri archivi manifestazioni culturali, d’oro”, giunta già alla XXII edizione, e ne del concorso “Eolie in multidisciplinari artistiche, sportive, musica- un’intensa attività editoriale che ha por- Video”... le parole di dedicati alle Isole” li, convegni, premi, borse di tato nel corso degli anni alla pubblica- Nino volano alte e l’isola studio per scoprire nuovi zione di lavori sui confinati politici a diventa in un momento un talenti come ad esempio Lipari, di una collana di viaggi alle eldorado culturale, un Francesco Torre, vincitore di Eolie di artisti e scrittori stranieri e di piccolo angolo di paradiso genuino e una borsa di studio con la tesi discussa una collana dedicata al cinema nelle fresco dove abbeverare l’intelletto stor- all’Università di Messina, ed ora diret- Eolie. dito dai fasti e dalle passerelle dei gran- tore artistico del concorso. di festival. Il Centro ospita ogni anno studiosi di Info: www.centrostudieolie.it “Ecco, vedi, questo è appena arrivato ogni disciplina, diventando così il punto per il concorso”, allarga gli occhi d’e- d’incontro ideale per la ricerca e la cre- ANNO I N° 2 Album IAZZA DICEMBRE 2005 PP DESSERT PUGLIATTI 28

aa aa CasaCasa CicciCicci StaserStaser

Così accade di Viviana Capurso che Cicci inviti Pucci a cena fuori...

osi accade che Cicci inviti problemi sull’abbigliamento...Bene! con l’aria fintamente rilassata del don- Pucci a cena fuori per la prima Così, arriva all’ultimo minuto, impani- giovanni. CCvolta. Pucci entra in paranoia cato, non sapendo cosa mettersi. E chia- “Pucci, stai benissimo” dice lui con una settimana prima. Prenota, di segui- ma d’urgenza la sua migliore amica. voce suadente e voce leggermente arro- to, parrucchiere, estetista, truccatore, Lei arriva, con il piglio sicuro di un chita - troppe sigarette per mascherare il manicure, solarium. generale alla testa delle sue armate, si nervosismo, eh?” Per tre giorni alterna tutte le diete più rimbocca le maniche e spalanca l’arma- “Oh, ma scherzi? Sono uscita dal efficaci che le vengano in mente: del dio con decisione. Emergeranno solo lavoro e non mi sono neppure cambia- succo di limone, del minestrone, disso- due ore dopo, in seguito ad infinite liti ta!”(Mente, cinguettante, ripensando ciata, proteica, vegetariana, zona, atkins, sui boxer di Armani o di Calvin Klein. all’estratto conto su cui gravano parruc- weight watchers, liquida, solida, effer- Lui sarà vestito in modo incredibilmen- chiere, estetista, solarium e vestiti vescente, naturale, della pulce ammae- te normale. Jeans, camicia a righine nuovi. Dopotutto si possono considerare strata. azzurre, giacca blu. Probabilmente è investimenti). Ah no, quella non c’è. Dettagli. Se ci l’ultima volta che applicherà tutta questa “Allora trofie al pesto per due?” fosse l’avrebbe già sperimentata. cura per uscire con Pucci. “Sì, ottimo!” Dopo tre giorni così, ha lo stomaco in All’ingresso trionfale al ristorante Per tutta la serata Cicci pende dalle subbuglio, vuoto, che gorgoglia appena Pucci viene colta da mille terrori. sue labbra, affascinato, anzi, letteral- si muove, una nausea terrificante e ha Incespicherà nel tappeto d’ingresso? mente incantato dal suo sorriso. messo un chilo. Rovescerà l’acqua? Le cadrà la forchet- Beh, si dice Pucci con compiacimen- Si getta in un’orgia di shopping, brasa ta con un frastuono tale da attirare gli to, in effetti non è poi da buttare. Arriva (termine tecnico, uomini, imparatelo sguardi di tutto il ristorante? Troverà la a casa e, prima di struccarsi, si guarda presto!) la carta di credito, compra ton- toilette? E se le si incastra il prezzemolo allo specchio provando uno dei suoi sor- nellate di vestiti di ogni foggia colore, tra i denti? No, deve ricordarsi di non risi magnetici e affascinanti che tanto adatti ad ogni caso. prendere nulla che abbia prezzemolo e hanno colpito Cicci. Rosa, nel caso fosse pallida. Verde, rucola, ma pure, pensandoci bene, gli Tra gli incisivi fa capolino qualcosa di nel caso la lampada l’avesse un po’ scot- spinaci. Per quanto anche il radicchio… verde. Il pesto, rammenta Pucci, diven- tata. Grigio, nel caso si sentisse gonfia. E niente scampi, difficili da mangiare. tando di fuoco. Cielo, eppure ero sicura Bianco, nel caso si sentisse magra. “Oddio, ce la posso fare. Un bel respi- di avere a portata dimano le mie pillole Rosso, nel caso si sentisse sexy. Nero, ro”. Anche Cicci ha i suoi terrori. Beh, di arsenico… nel caso si sentisse goffa. Nel gran gior- più o meno. continua 2 no si sentirà proprio così. E si vestirà di Cicci si chiede se ha preso la carta di nero. credito. Il pensiero lo attraversa per un Anche Cicci ha le sue tensioni. Il gior- attimo come un lampo, cui non fa segu- no stesso si fa la barba, fa gli sciacqui to il tuono. “Massì, dovrei averla con il colluttorio, si rovescia un’intera presa…”. Si ritrovano così a cena, imba- bottiglia di profumo addosso. Non ha razzati e tesi, lei con un sorriso tirato, lui ANNO I N° 2 Momenti IAZZA DICEMBRE 2005 PP PUGLIATTI 29

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Regione, Università ed Fc Messina Giapponesi...PGiapponesi...Pazziazzi perper noinoi

Due ragazze nipponiche ospiti in città: frequentano corsi di italiano nel nostro ateneo Continua e la domenica corrono allo stadio per seguire l’idolo Yanagisawa il progetto “Sicilia Terra d’Oriente”

Quando le incontri per strada non posso- no certo nascondere la loro origine. Quattro sorridenti occhi a mandorla, che con la loro curiosità tutta nipponica, osser- vano ogni scorcio di Messina e della mes- sinesità. Sono Mariko Adachi e Aya Yagita, le due ragazze giap- ponesi ospiti in città grazie al progetto “Sicilia...Terra d’Oriente” (Borsa di Sopra il Presidente Franza e il Rettore Tomasello. Sotto Mariko Adachi e Aya Yagita con capitan Coppola studio Italia - Giappone) siglato a febbraio tra la Regione tutti - è davvero un testimo- Sicilia, l’Assessorato all’Agricoltura, nial impor l’Università e la società di calcio Fc tante dei prodotti Messina. “made in ”. Le due studentesse nel corso di questi Ultime arrivate in ordine di mesi sono impegnate nello studio della tempo le arance. Finalmente, nostra lingua, grazie ai corsi intensivi di infatti, questo Paese ha aperto Italiano appositamente organizzati dalla le dogane ai nostri agrumi. Facoltà di Lettere. Per tanti anni le arance sono Al termine di questi frequenteranno uno state vietate in quanto produ- stage presso un importante agriturismo cevano una particolare larva siciliano. Scopo dell’iniziativa è quello molto temibile per le colture di creare un forte collegamento tra il orientali, ma grazie ad anni di nostro territorio e il “Sol Levante” che studi, ai quali hanno preso sempre più si sta aprendo alla cultura e ai parte docenti dell’ateneo mes- circonda. La promozione delle arance sapori dell’ Isola. sinese, è stata sconfitta con l’utilizzo di attraverso Yanagisawa e l’impegno Naturalmente il motivo di unione di tutto una particolare procedura denominata dell’Università con le due ragazze giap- è il calciatore giapponese Atsushi “Cold treatment”: un trattamento a fred- ponesi sottolineano come anche da Yanagisawa, per il quale sia Mariko che do che rende gli agrumi assolutamente Messina possono partire iniziative Aya sono tifosissime al punto da non per- sicuri. importanti per tutta la Sicilia e modelli dersi mai nessuna gara casalinga del Con questa nuova iniziativa ancora una nuovi attraverso i quali creare importan- Messina allo stadio San Filippo. Il cen- volta la nostra Università e la società del ti bacini economici. trocampista nipponico - Yana ormai per Presidente Franza si confermano vicine Lillo Maiolino alla realtà culturale ed economica che ci