Collana Selfie di Noi

IIS CAMINITI TRIMARCHI

PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA Megamiti S.r.l.s. – Gemma Edizioni www.gemmaedizioni.it ISBN 978-88-99750

Tutor Grafica e Fotografia : Roberta Fasitta

Tutor Editor: Roberta Tiberia

Tutor Comunicazione: Samantha Marsella

Educazione all’affettività: Paola Di Maggio

Autori: Mariagrazia Ariosto, Giuliana Ballisto, Lavinia Bonanno, Marta Crisafulli, Rachele Di Bella, Giulia Fragnoli, Salvatrice Garufi, Daniele Miano, Giuseppe Miano, Sebastiano Miano, Federica Santoro, Ludovica Scar- cella e Giorgio Stopo.

Editor: Lavinia Bonanno, Giulia Fragnoli, Salvatrice Garufi, Daniele Miano, Giorgio Stopo.

Correttori di bozze: Mariagrazia Ariosto, Marta Crisafulli, Salvatrice Garufi, Sebastiano Miano, Ludovica Scarcella.

Fotografi: Mariagrazia Ariosto, Rachele Di Bella, Giulia Fragnoli, Federica Santoro. Grafici: Mariagrazia Ariosto, Giuliana Ballisto, Giuseppe Miano, Laura Pandol- fino.

Ufficio Stampa: Rachele Di Bella, Salvatrice Garufi, Daniele Miano, Giuseppe Miano, Federica Santoro, Ludovica Scarcella.

Marketing: Mariagrazia Ariosto, Giuliana Ballisto, Lavinia Bonanno, Marta Cri- safulli, Sebastiano Miano.

Docente Referente: Giuseppina Pitini

Tutor Referente: Giuseppina Pitini

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Carmela Maria

Indice Prefazione 9 MESSINA 11 Storia 12 Porto 15 La Madonnina del porto 19 Real Cittadella 21 La leggenda di Scilla e Cariddi 23 Fontana di Nettuno 27 Museo Regionale 30 Teatro Vittorio Emanuele 36 Duomo di Messina 41 Campanile 46 Vara e Cammello 60 Leggenda di Mata e Grifone 66 Fontana di Orione 70 Galleria Vittorio Emanuele III 72 Monte di Pietà 74 Sacrario di Cristo Re 77 Strutture ricettive 81 RICETTE 91 111 Storia 112 Parco archeologico 114 Piano urbano VII-VI sec a.C 115 Piano urbano V sec a.C 116 Santuario a Ovest del torrente S.Venera 117 Edifici sacri e santuari 119 L’Agorà e il porto 121 Arsenale navale 123 Museo 125 Strutture ricettive 127 133 Teatro Greco 134 Isola Bella 138

Prefazione docenti

Il volume alla cui lettura vi accingete è rivolto a quei viaggiatori che, come teorizzava Baudelaire, “partono per partire” con “cuori leggeri” e che “senza sapere perché, sem- pre dicono: andiamo!” Proprio a loro è indirizzato dagli studenti, gli insegnanti e i tutor che vi hanno lavorato con passione, accogliendo la sfida di inserirsi nella tradizione di un genere letterario spesso immeritatamente sottovalutato: quello delle guide turistiche. L’origine di questo settore è da collocare in tempi antichissimi; frutto fortunato, così potremmo considerarlo, dell’incontro fra logografia e storiografia. L’usanza del viaggio “di piacere” accanto ai viaggi compiuti per necessità pratiche o economiche e la descri- zione di cose viste con la funzione di guida risalgono infatti agli antichi greci; e proprio nel solco della tradizione ellenica tracciata rispettivamente da Omero e da Tucidide vuole porsi la nostra guida di Messina e Giardini Naxos: con il primo siamo andati alla scoperta dello Stretto e delle sue creature leggendarie; il secondo ci ha fatto studiare le origini della prima colonia greca in Sicilia. Forti di questi illustri antecedenti, abbiamo plasmato il nostro lavoro con lo scopo di condividere, da autoctoni, il senso di familia- rità e intimità proprio di questi luoghi affascinanti. Il centro di attrazione di questa splendida terra, troppo trascurata, è sempre stato, tanto per i suoi abitanti che per i visitatori di passaggio, il mare. E’ una forza magnetica che ci accompagna in ogni tragitto, ad ogni ora, e da esso abbiamo deciso di prendere le mosse. La guida che abbiamo creato non è lontana da un racconto: protagonista è proprio il viaggiatore. Lo abbiamo immaginato sbarcare dalla nave, assaporare l’odore salmastro dello Stretto e addentrarsi a piedi per le strade pregne dei profumi e dei colori tipici della Sicilia. Nostro scopo è stato guidarlo, una via dopo l’altra, attraverso le tappe più caratteristiche e suggestive. Ci auguriamo di esservi riusciti.

Colgo infine l’occasione per ringraziare delle persone senza la cui disponibilità questa guida non sarebbe stata realizzata: il dott. Agostino Messana, la dott.ssa Maria Grazia Vanaria del Parco Archeologico di Giardini Naxos, la dott.ssa Gabriella Tigano della Sovrintendenza ai Beni Culturali, il direttore del Museo regionale di Messina dott.ssa Caterina Di Giacomo e la dott.ssa Donatella Spagnolo. Ancora, la Dirigente Scolastica dott.ssa Maria Carmela Lipari, la collega Maria Angela Tomarchio che ha supervisiona- to i testi in inglese, e lo staff tutto della Casa Editrice. Giusy Pitini MESSINA MESSINA 12

MESSINA STORIA DI MESSINA

Fondata nell’VIII secolo a.C. dai Calcidesi, Messina fu, fin dalle origini, oggetto di gran- di fortune e tragiche cadute. La città è collocata all’interno della regione peloritana, delimitata dalla fiumara Nova- ra-Mazzarò, dalle portelle Pertusa e Man- drazzi a occidente e dal fiume Alcantara a oriente. Messina trae la sua origine dal porto, che conobbe la sua espansione con i Messeni nel V secolo a.C. ed un primo declino nel 396 a.C. circa a causa dei Cartaginesi. In epoca ellenistica, la città fu ripopolata da Dionisio di Siracusa e nel 263 venne assog- gettata dai Romani, che diedero alla città un nuovo assetto urbano, collegandola alle coste tirrenica e ionica attraverso le strade “consolari” Pompea e Valeria. Dopo la ca- duta dell’Impero Romano d’Occidente, av- venuta nel 476 d.C., ebbe inizio un periodo tocento, i lavori procedevano con estrema di decadenza. Sotto il dominio arabo visse lentezza a causa dell’alternanza politica fran- un periodo di prosperità, durante il quale si co-borbonica. riorganizzò la vita cittadina, fino alla presa Nel 1908 Messina fu colpita da forti scosse normanna del 1061. Nel basso Medioevo, i di terremoto che distrussero parzialmente la Normanni conferirono nuovamente valore città, ma non la rasero totalmente al suolo. al porto e fecero rifiorire il commercio. Nel- Fu poi ricostruita secondo il piano regolato- la seconda metà del XIII secolo, la città subì re proposto da Luigi Borzì, che stabiliva un la dominazione angioina, caratterizzata da nuovo disegno urbano. La città subì gravi un forte disordine. Nel Trecento Messina danni nel corso della seconda guerra mon- ebbe un ruolo fondamentale nell’imprendi- diale a causa dei numerosi bombardamenti. toria straniera e nella produzione della seta. Nel 1975 fu colpita ancora una volta da un Successivamente, nel XVI secolo lo spazio terremoto ma, grazie alle nuove costruzioni urbano aumentò in maniera considerevole, antisismiche, resistette. Messina rinacque a tal punto da inglobare numerose zone pe- splendida con le sue strade e le ampie piaz- riferiche. Dato lo sviluppo intensivo della ze, i suoi monumenti e il suo panorama che città, si ipotizzò che potesse divenire capita- lascia senza fiato e che si può apprezzare tut- le del viceregno siciliano; ipotesi che venne tora dal magnifico porto. subito scartata con la rivolta antispagnola guidata dagli stessi messinesi. Nel secolo dei Lumi lo status economico e demografico non era florido. La città riuscì a sfuggire al tentativo riformista dei Borboni, che voleva- no ricostruire una nuova città, ma, nell’Ot- 13 MESSINA ------HISTORY OF MESSINA OF HISTORY Founded in the 8th century BC from the Cal BC from the 8th century in Founded cidesi following the colony of Naxos, Messi of Naxos, the colony following cidesi of great object beginning, from the was, na tragic falls. and fortunes re located within the Peloritan city is The river, by the Novara-Mazzarò bordered gion, theto portelle Mandrazzi and Pertusa the river to the east. Alcantara the and west whi port, the from origin its draws Messina with the Mes expansion ch experienced its wasit BC. Then, century 5th the in senians 396 BC. in by the Carthaginians interrupted repopu era, was Hellenistic the in Messina, 263 in and Syracuse of lated by Dionysius who gave the by the Romans, dominated was it to connecting structure, urban city a new through coasts Ionian and Tyrrhenian the Valeria. Pompea and roads the “consular” Empi Roman After the fall of the Western ofperiod a AD, 476 in occurred which re, conquered Later, it was decadence began. during prosperity of a period by the Arabs, theuntil reorganized, which the city life was the late Midd 1061. In in conquest Norman theto value new gave Normans the Ages, le again. flourish made the commerce port and the the 13th century, half of the second In a pe domination, the Angevin city suffered the In disorder. riod characterized by a strong played a fundamental Messina 14th century, pro silk and entrepreneurship foreign in role 16th century, the in Subsequently, duction. to considerably, increased space the urban numerous extent that it incorporated an such deve the intensive Given peripheral areas. that it hypothesized the city, it was lopment of vice the Sicilian the capital of could become di immediately that was royalty; hypothesis led by uprising with the anti-Spanish scarded the Age In Messina. of inhabitants the same demo and the economic of Enlightenment, city The flourishing. not was status graphic 14 MESSINA

managed to escape the reformist attempt of shed a new urban design. The city suffered the Bourbons, who wanted to rebuild a new serious damage during the Second World city, but, in the 19th century, the work pro- War because of the numerous bombings. ceeded with extreme slowness due to the In 1975 it was reclaimed by an earthquake Franco-Bourbon political alternation. but, fortunately, thanks to the new earthqua- In 1908, Messina was hit by strong earth- ke-resistant constructions, it resists. Messina quakes that partially destroyed the city, but is reborn splendid with its streets and large did not completely shave the ground. It was squares, its monuments and its breathtaking rebuilt at a later date, according to the town views that you can still appreciate from the plan proposed by Luigi Borzì, which establi- magnificent port. 15 MESSINA - - - - seidone. E ancora, il mito di omerica me E ancora, seidone. moria di Scilla e Cariddi, i due terrificanti per millenni, terrore dei naviganti mostri, interessano che gorghi i pericolosi giustifica la leggendaquesto tratto di mare. Altresì, non raro, se un spiega della Fata Morgana ottica. Infine, di rifrazione fenomeno unico, di Colapesce, può tacere la leggenda si non dello Stretto che, in pescatore prodigioso sulla Peloro al mare, vide la colonna fondo del settentrionale quale poggia la cuspide Al punto d’infrangersi. sul la Sicilia quasi potesse Messina che la sua lora, temendo all’altro, volle momento da un sprofondare per a sorreggerla e corse a essa sostituirsi Omero, descriven E, di nuovo, l’eternità. XII canto nel di Ulisse, do il pellegrinaggio - - - - IL PORTO DI MESSINA colare forma di falce. Fu poi il mitico gigante Fu poi di falce. colare forma inca che su Poseidone, figlio del dio Orione, bacino fece della falce un rico del re Zanclo della Sicilia invece, portuale. La separazione, formazio la conseguente dalla Calabria, con attribuita viene Stretto di Messina, dello ne del dio Po colpo di tridente a un poderoso Messina, per antonomasia la “Città dello per antonomasia Messina, oggetto di narrazioniStretto”, è da sempre Al mito di Cronomitologiche e di leggende. la caratteristica formazione ricondotta viene di Urano figlio del porto: Crono, geologica dalle estratto di questa, l’aiuto e di Gea, con falce, ed fece una l’acciaio, ne viscere proprie adirato, il crudele padre; quest’ultimo, evirò dello Stretto direzione l’attrezzo in lanciò dalla parti di terra quella lingua originando 16

MESSINA dell’Odissea, riferisce che questi, a causa del Porto che con la mano alzata benedice la della tempesta e in attesa di venti favorevoli, città di cui ne è perpetua protettrice. fu costretto a fermarsi per sei giorni in un porto cavo, da taluni identificato con quel- lo di Messina. La città fu perciò chiamata THE Zancle (indigeno SDANKLE, parola di origine sicula che significa falce) a indicare Messina is par excellence the “City of the la particolare forma della lingua di terra che Straits” and has always been the object of ancora oggi caratterizza il porto di Messina. mythological tales and legend. The characte- Essendo di conformazione naturale, la “fal- ristic geological formation of the harbour of ce” fin dal primo insediamento umano fu Messina is attributed to the myth of Cro- adibita a stazione commerciale e luogo di no: Crono, son of Uranus and Gaea, with smistamento di merci in arrivo e in partenza the help of this, extracted from his bowels dalla Sicilia. Per la sua particolare posizione the steel, he made a sickle, and evaded the geografica, nel 1197 le fu concesso il titolo cruel father; the latter, angry, threw the tool di Porto Franco da Enrico V, che consen- in the direction of the Strait originating that tiva ai messinesi di importare ed esportare stretch of land with the particular shape of tutte le merci senza pagamento di alcun a sickle. It was then the mythological giant, dazio; titolo che il porto mantenne fino al Orion, son of the god Poseidon, who, on 1852. Dopo la costituzione del Regno d’I- the orders of King Zanclo, transformed the talia, parve ai Savoia che il porto franco di sickle into a harbour basin. The separation Messina non fosse compatibile con l’uni- of from Calabria, with the consequent formità del nuovo regime doganale e, nel formation of the Straits of Messina, is attribu- 1879, fu abolito. In seguito, il porto visse ted to a Messina is par excellence the “City of un lungo periodo di decadenza e si limitò a the Straits” and has always been the object of svolgere una funzione quasi esclusivamen- mythological tales and legend.The characte- te di testa di ponte da e per il Continente, e di base navale della Marina Militare con l’impiego di migliaia di operai. Posto in un punto centrale del Mediterraneo, nel corso dei secoli, fu luogo di scalo e di raduno di numerose flotte prestigiose: da quelle ro- mane di Cesare e Pompeo a quelle di pas- saggio per le crociate; dalla flotta della Lega Cristiana che nel 1571 salpò per sconfigge- re quella barbaresca di Alì Bassà, a quella borbonica che nel 1847-48 devastò la città seppellendola sotto migliaia di bombe; da quella internazionale che dopo il fatale disa- stro del 1908 portò aiuti e sostegni ai mes- sinesi terremotati a quella italiana costruita dalla Terza Divisione Navale qui dislocata all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Sulla punta estrema del braccio falcato che chiude l’ansa del porto di Messina, al turista appare in tutta la sua bellezza la Madonnina 17 MESSINA ------Fearing that his Messina could sink from sink could Messina his that Fearing take to he rushed to the next, moment one for eternity. Messina place, supporting its the pilgrima Homer, describing And again the Odys of the 12th canto in Ulysses, ge of due to the storm that the latter, reports sey, forced was favorable winds, for waiting and identified port a hollow in days for six stay to cal city was port.The Messina’s as by some of DANKLE, word (indigenous led Zancle in to sickle) own that means origin Sicilian of of the tongue shape dicate the particular the port of Mes characterizes that still land since conformation, of natural Being sina. a as was used settlement human the first a place of sorting as and commercial station from Sicily. departing and arriving of goods po sition, particular geographical Dueto its the city a VI granted Henry im 1197 King which tra to thanks concession, Free Port could freely import or from Messina ders duty. any paying without goods, any export in abolished definitively was Free Port The the King of 1852. After the establishment that to the Savoys dom of , it seemed compatible not was the free port of Messina re customs new the of uniformity the with - - ristic geological formation of the harbour the of formation geological ristic myth of Cro attributed to the is of Messina no: Crono, son of Uranus and Gaea, with Gaea, and of Uranus son Crono, no: bowels his from extracted this, the help of evaded the and made a sickle, he the steel, threw the tool the latter, angry, cruel father; thatoriginating of the Strait the direction in of shape the particular with of land stretch giant, the mythological It was then a sickle. on who, Poseidon, of the god son Orion, the transformed Zanclo, of King the orders separation The basin. a harbour into sickle with the consequentof Sicily from Calabria, at is of Messina, of the Straits formation by trident blow of his tributed to a mighty as the myth, addition, In the god Poseidon. Cariddi, by Homer, of Scilla and narrated the holy terror of monsters, two petrifying the explained years, of for thousands sailors be found whirlpools which can hazardous legend the also is sea.There of stretch this in the in be seen which can of Fata Morgana optical of phenomenon unique, rare, if not of we have the legend Finally, refraction. of the fisherman the prodigious Colapesce, of column the underwater who saw Straits the northern supporting which was Peloro, about to shatter.apex of Sicily, just 18

MESSINA gime and, in 1879, was abolished. After the port faced a long period of decline and had a function almost exclusively of a bridgehe- ad to and from the Continent, and as naval base of the Navy with the employment of thousands of workers. Located in a central point of the Mediterranean, over the centu- ries it was a place of stopover and gathering of many prestigious fleets: from the Roman ones of Caesar and Pompey to those pas- sing through the crusades; from the fleet of the Christian League that in 1571 sailed to defeat the Barbary of Ali Bassà, to the Bourbon that in 1847-48 deva- stated the city by burying it under thousands of bombs; from the international one, that after the fatal disaster of 1908 brought aid and support to the cirizens of Messina, to the Italian one built by the Third Naval Di- vision, here dislocated at the beginning of the Second World War. On the extreme point of the falcate arm that closes the bight of the port of Messina, the Madonnina del Porto appears in all its beauty with its raised hand bless the city of which it is perpetual protectress. 19 MESSINA - - - - - 42, il cui testo recita: 42, il cui testo umi Gioacchino, di figlia Vergine Maria Cro di Gesù Madre Dio, di serva lissima di della tribù di Giuda, della stirpe cifisso, e benedi Davide, salute a tutti i messinesi Ci consta di Dio Padre Onnipotente. zione che Voi tutti conper pubblico strumento Legati e avete a Noi spedito Fede grande che il Nostro confessando Ambasciatori, Dio e Uomo e da Dio sia Figlio, generato al Cielo: salì Resurrezione la Sua dopo che la Via della Verità Voi conosciuto avendo apo di Paolo per mezzo della predicazione eletto per la qual cosastolo BENEDICIAMO VOI E L’ISTESSA CITTÀ perpetua essere della quale Noi vogliamo protettrice. Fi 42 di Nostro l’Anno Da Gerusalemme di XXVII giorno 1^ luna - Indizione glio - - - - - LA MADONNINA DEL PORTO VOS ET IPSAM CIVITATEM BENE CIVITATEM IPSAM VOS ET LetteraSacra dalla tratta è scritta Questa all’ambasceria dalla Madonna consegnata nell’anno Palestina in recatasi messinese, rione dell’antico forte San Salvatore costru Salvatore San forte dell’antico rione la Stele votiva a pianta 1546, sorge ito nel 35 metri, fatta costruire alta ottagonale, Ange Mons. di Messina dall’arcivescovo Francesco su progetto dell’Ing. lo Paino armato, cemento in Barbaro. La colonna è sormontatadi Trapani, pietra in rivestita del simbolo dalla Statua della Madonnina la città. DICIMUS All’ingresso del Porto di Messina, sul tor sul del Porto di Messina, All’ingresso 20

MESSINA giovedì 3 di giugno. “Virgin Mary, daughter of Joachim, humble La Statua della Madonnina del Porto di servant of God, Mother of Jesus Crucified, Messina, in bronzo dorato, eseguita dallo of the tribe of Judah, of the lineage of David, scultore Tore Calabrò, è alta 7 metri. Ven- health to all the Messinesi and benediction ne inaugurata con una solenne cerimonia of God the Father Almighty. You have sent nel 1934 dal pontefice Pio XI che azionò to us Legates and Ambassadors, confessing da Roma il congegno ideato e messo a pun- that Our Son, generated by God, is God to da Guglielmo Marconi, con il quale si and Man and that after His Resurrection he accesero le luci che illuminarono la stele, l’i- ascended to Heaven: having known the Way scrizione sul muraglione del San Salvatore e of Truth through the preaching of Paul’s l’aureola della Madonna. chosen apostle for which

WE BLESS YOU AND THE ISTESS MADONNINA OF THE CITY PORT of which We want to be a perpetual pro- At the entrance of the Port of Messina, on tectress “. the fortified tower of Forte San Salvatore, From Jerusalem, the Year 42 of Our Son - built in 1546, stands the votive stele with an Induction 1st moon XXVII day of Thursday octagonal plan, 35 metres high, built by the 3 of June. Archbishop of Messina Msgr. Angelo Pai- The statue of the Madonnina of the Port of no on the draft of the engineer Francesco Messina, in gilded bronze, executed by the Barbaro. The reinforced concrete column, sculptor Tore Calabrò, is 7 metres high. It covered in Trapani stone, is surmounted by was inaugurated with a solemn ceremony in the statue of the Madonnina, symbol of the 1934 by Pope Pius XI who operated from city. Rome the device that was conceived and de- veloped by Guglielmo Marconi, with which VOS ET IPSAM CIVITATEM BENE- the lights that lit the stele, the inscription on DICIMUS the San Salvatore wall and the aureole of the Madonna. This inscription is taken from the Holy Let- ter delivered by Our Lady to the Messina’s embassy, that went to Palestine in the year 42, whose text reads: