Documento Di Orientamento Strategico
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Regione Campania – Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 POR 2000- 2006 Progetto Integrato per la valorizzazione delle risorse archeologiche, architettoniche e paesistiche dei Campi Flegrei Itinerario di valenza culturale di primario interesse regionale Titolarità Regione Campania Documento di orientamento strategico Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Bacoli Comune di Monte di Procida Comune di Pozzuoli Comune di Quarto Soprintendenza BAAS di Napoli Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta Commissario per l’attuazione della legge 80/86 Documento redatto a cura della struttura operativa dell’Asse II del POR Campania Approvato dal Tavolo di concertazione il 3.7.2001(Verbale n.3) Ma la riunione è del 12/07/02 1 Regione Campania – Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 Scheda sintetica CONTESTO TERRITORIALE: Campi Flegrei COMUNI INTERESSATI DAL PIT: Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto. ASSE DI RIFERIMENTO PRIMARIO: ASSE II Risorse Culturali FINALITA’: Conservare e valorizzare il patrimonio storico culturale dei Campi Flegrei per creare condizioni favorevoli all’innesco di processi di sviluppo locale , favorendo lo sviluppo di iniziative imprenditoriali collegate alla valorizzazione del Bene culturale nei settori dell’artigianato, del turismo, dei servizi e del restauro. Creare le condizioni per l’attrazione di capitali privati nel ciclo di recupero, valorizzazione e gestione dei Beni culturali, anche promuovendo la finanza di progetto. OBIETTIVI GENERALI: a) tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, naturale e paesistico inespresso dei Campi Flegrei, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile del territorio; b) estendere e qualificare le attività di spettacolo e di produzione/animazione culturale quale strumento di sviluppo qualificato ed equilibrato; c) innescare processi di sviluppo locale sostenibile; e) migliorare la qualità dei servizi culturali e dei servizi per la valorizzazione del patrimonio compresa la promozione della conoscenza e della divulgazione, anche ai fini dell’innalzamento della qualità della vita; f) promuovere e sviluppare iniziative imprenditoriali, collegate alla valorizzazione del Bene Culturale nei settori del turismo, dell'artigianato, dei servizi e del restauro; g) sviluppare l’imprenditorialità e la crescita delle organizzazioni legate alla ospitalità turistica; alla valorizzazione e alla diffusione della conoscenza del patrimonio culturale , naturale e paesistico dei Campi Flegrei; h) creare le condizioni per favorire la creazione di strutture ad alta specializzazione per la gestione degli interventi di restauro e valorizzazione; i) sviluppare attività di formazione per la riqualificazione e la creazione di competenze legate al patrimonio e alle attività culturali; h) restaurare il paesaggio urbano e territoriale flegreo con particolare riferimento alle aree interessate dai maggiori interventi al fine di renderle ospitali ai fini turistici. IDEA FORZA: 1) Strutturazione di un itinerario di visita architettonico - archeologico - paesistico di valenza internazionale, costituito da alcuni grandi poli di visita ( Pozzuoli, Baia, Miseno, Monte di Procida - Cappella, lago Fusaro, Cuma, lago di Averno, Quarto) connessi da percorsi di varia natura: nuovi ed antichi tunnel scavati nel tufo; strade romane sommerse, sentieri archeologico - naturalistici, percorsi su ferro, vie del mare. 2) Sviluppo del sistema culturale, ricettivo e produttivo, strettamente collegato al grande patrimonio esistente. 2 Regione Campania – Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 Premessa Nell’area Flegrea si concentrano gran parte delle tipologie di problemi, ma anche delle opportunità, che si riscontrano nel perseguimento di politiche di sviluppo sostenibile in Campania. Intorno al grande “giacimento archeologico” di età greco-romana, ancora non sufficientemente conosciuto, tutelato e valorizzato, potenziale “grande attrattore” di flussi turistici nazionali ed internazionali, si concentrano, in uno strettissimo ed indissolubile rapporto, importanti valori architettonici, storici, letterari, paesaggistici, naturalistici, ma anche grandi problematiche come il delicato equilibrio idrogeologico, la presenza di un sistema vulcanico ancora attivo, un importante apparato industriale in forte crisi, un devastante abusivismo edilizio. Ciò determina allo stesso tempo, per un verso, problematiche complesse, come ad esempio, la gestione del fenomeno bradisismico nelle sue varie fasi evolutive, ma anche, per altro verso, importanti opportunità come, ad esempio, quella del termalismo, non sufficientemente valorizzato ma capace, anche da solo, di attivare importanti processi di sviluppo. Da un lato, si registrano grandi valori paesistico-ambientali, con le opportunità di valorizzazione turistica ed agrituristica; dall’altro, paradossalmente, si rende necessaria una energica azione per arrestare il continuo ed indiscriminato consumo di territorio, ed il conseguente deterioramento dei caratteri architettonici e paesaggistici flegrei, sperimentando ed attivando nuove politiche attive di tutela e di valorizzazione sostenibile dei territori. All’interno di questo quadro di criticità/opportunità, va comunque sottolineato il crescente aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile, e la collegata presenza di lavoro nero in un quadro di diffuso disagio sociale. I grandi Valori inespressi; la particolare inscindibilità di problemi ed opportunità di sviluppo da raccordare intorno al grande tema dei Beni culturali flegrei; la forte unitarietà territoriale; la riconoscibilità nazionale ed internazionale dei luoghi, rendono quindi necessario ed opportuno disegnare ed avviare una strategia di sviluppo, possibile e sostenibile, attraverso la formazione, nell’ambito del POR Campania 2000- 2006, di un Progetto Integrato per la valorizzazione dei Beni Culturali dei Campi Flegrei con particolare riferimento allo straordinario patrimonio archeologico, architettonico e paesistico. Alla luce di quanto sopra citato, considerato lo straordinario valore territoriale dell’area, il ruolo primario ad essa assegnato anche recentemente, con l’Accordo di Programma quadro sui Beni Culturali, nella strategia di sviluppo turistico e culturale della Regione Campania ed al fine della migliore efficacia dell’azione tesa al raggiungimento degli obiettivi fissati, nei tempi previsti dal POR, si ritiene indispensabile, avviare la formazione di un Progetto Integrato a titolarità regionale. 3 Regione Campania – Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 Caratteristiche generali del Progetto Integrato Il POR precisa che: “Il PI non è un Piano complessivo ma un complesso di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e collegate tra loro, che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio e giustificano un approccio attuativo ed unitario.” In coerenza con i contenuti e con gli indirizzi della pianificazione vigente o in itinere, il PI dovrà quindi individuare, un sistema strategico di azioni e di interventi, definiti spazialmente e temporalmente, che costituirà il “volano” per attivare un processo di sviluppo durevole, regolato e sviluppato nel tempo, e più complessivamente, dai Piani urbanistici e dai Programmi di sviluppo regionali, provinciali e comunali. “La concentrazione degli interventi è l’aspetto caratterizzante dei Progetti integrati.” Nell’ottica della concentrazione degli interventi, richiesta dal POR, il Progetto Integrato non potrà configurarsi come un insieme indifferenziato di progetti distribuiti su tutto il territorio flegreo, ma deve essere pensato come un sistema di programmi complessi urbani o territoriali e di azioni che interesseranno le principali aree dove si accentra il principale patrimonio culturale (archeologico, architettonico e paesaggistico, in gran parte di proprietà demaniale e/o pubblica), ma spesso, e non a caso, dove sussistono le problematiche più complesse di interesse territoriale. Il sistema di azioni e di progetti del PI, dovrà tenere conto di quanto già in corso di realizzazione, o che sarà attuato da altri PI che interessano l'area Flegrea afferenti ad altri Assi del POR, e dovrà puntare al completamento ed alla ottimizzazione dei progetti di salvaguardia e di valorizzazione di queste aree rendendole pronte, al termine dell’attuazione del P.I., all’inserimento nei circuiti turistici internazionali. Metodologia e procedura adottate per la stesura del Documento di orientamento strategico. Ai fini della predisposizione del presente Documento di orientamento strategico si è preliminarmente analizzata la congruenza degli obiettivi del PI sopra riassunti, con l’Idea Guida e con i contenuti concertati dal Patto Territoriale dei Campi Flegrei e con quanto previsto per l’area Flegrea nel preliminare di PTC della Provincia di Napoli, Si è tenuto pertanto conto, dell’importante e vasto lavoro di animazione e di concertazione già effettuato in questi anni dal Patto Territoriale dei Campi Flegrei, e dei documenti di analisi e di indirizzo predisposti dal Soggetto Promotore e dai Consigli Comunali. In particolare, il documento strategico del Patto, (redatto in attuazione del Protocollo d’intesa tra il Patto Territoriale, il Programma della CE Terra - Posidonia, la Provincia di Napoli ed i comuni flegrei) contiene un’ importante perlustrazione dei processi in atto 4 Regione Campania – Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 nell’area ed una esauriente sintesi dei valori esistenti e delle opportunità di sviluppo sostenibile, Tali documenti sono stati ripetutamente citati e sintetizzati nella