FARI TORRI EDIFICI COSTIERI

INFORMATION MEMORANDUM 2018 Ex Polveriera, loc. (NA) - FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

Indice

Premessa pag. 4

1. Principi

1.1 Filosofia del progetto pag. 6

1.2 Elementi qualitativi di valutazione della proposta pag. 7

1.3 Nuove funzioni pag. 8

1.4 Modalità di intervento pag. 9

2. Inquadramento territoriale

2.1 Contesto geografico pag. 11

2.2 Sistema infrastrutturale e logistico pag. 12

2.3 Attrattività turistico - culturale ed emergenze ambientali pag. 13

3. Immobile

3.1 Localizzazione pag. 30

3.2 Inquadramento tecnico-amministrativo pag. 31

3.3 Caratteristiche fisiche pag. 32

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3.4 Qualità architettonica e paesaggistica pag. 33

3.5 Rilevanza storico – artistica pag. 36

3.6 Quadro della pianificazione territoriale ed urbanistica pag. 38

4. Iter di valorizzazione e strumenti

4.1 Trasformazione pag. 48

4.2 Strumenti di valorizzazione pag. 49

4.3 Percorso amministrativo pag. 50

4.4 Cooperazione e partenariato a supporto del progetto pag. 51

5. Appendice

5.1 Accordi, provvedimenti e pareri pag. 52

5.2 Focus indicazioni progettuali pag. 54

5.3 Forme di supporto economico e finanziario pag. 56

5.4 Partner pag. 67

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Premessa

Il progetto FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI è una delle iniziative avviate dall’Agenzia del Demanio nell’ambito di un nuovo filone di attività, definito PROGETTI A RETE per il recupero e riuso del patrimonio pubblico, di proprietà dello Stato e di altri Enti, secondo tematismi che caratterizzano fortemente il network. In particolare l’accento è posto sul binomio turismo e cultura e l’intento è dare spazio a diverse forme di turismo - sostenibile, rispettoso e slow - insieme a servizi sociali e culturali, intendendo la valorizzazione in senso più ampio come azione di riqualificazione economica e sociale dei territori, nell’ambito delle iniziative di sviluppo locale e del turismo, obiettivo primario per il rilancio economico del Paese, favorito anche dalla recente disciplina normativa di cui al D.L. Turismo e Cultura (D.L. n. 83/2014 conv. in L. n.106/2014), nonché dal Piano Strategico del Turismo 2017-2022. Turismo e cultura sono riconosciuti quali punti di forza dell’offerta Paese, nonché elementi distintivi del brand Italia (1° posto nel ranking mondiale della brand Reputation) e sono dunque i principali fattori di attrattività e riconoscibilità (reputation base). Nello scenario dei trend a livello globale il primo elemento di interesse per l’Italia - a chiusura del 2017 - si conferma quello della cultura e un’attenzione sempre maggiore è posta nei confronti di nuove destinazioni da scoprire e di vacanze esperienziali quali motivi di scelta di una vacanza. Il turismo sostenibile, infatti, anche incoraggiato dall’Anno dei Cammini (2016) e dall’Anno dei Borghi (2017), ha conosciuto negli ultimi anni dati record, affermandosi quale settore strategico per lo sviluppo del Paese. Il 2018 è stato dichiarato l’Anno del Cibo e ciò potrà contribuire ulteriormente a promuovere una conoscenza e una fruizione sostenibile del territorio, veicolando differentemente i flussi turistici, esaltando il patrimonio enogastronomico italiano. Più in generale, il turismo è un comparto centrale dell’economia nazionale (con l’11,8% del PIL ed il 12,8% dell’occupazione) e riveste un’importanza sempre maggiore, con segnali di forte crescita sia in termini di aumento degli arrivi dall’estero che di effetti positivi sull’occupazione, anche in riferimento alle politiche di destagionalizzazione.

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FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI è un’iniziativa a rete promossa dall’Agenzia del Demanio con il Ministero della Difesa, attraverso Difesa Servizi S.p.A., avviata nel 2015 e punta ad un modello di lighthouse accommodation, che promuove una forma di turismo sostenibile legata alla cultura del mare, rispettosa del paesaggio ed in linea con la salvaguardia ambientale. Il progetto è orientato alla valorizzazione del patrimonio pubblico ricadente nell’ambito costiero, potenziando l’offerta turistico-culturale e la messa in rete di siti di interesse storico e paesaggistico sul litorale, attraverso la loro rigenerazione e il loro riuso, non propriamente legati alla ricettività alberghiera, bensì ad un’ospitalità intesa in senso più ampio, connessa ad una vasta gamma di attività che vanno dai servizi socio-culturali, alla didattica e alla ricerca, al tempo libero, allo sport e alla scoperta del territorio, perseguendo il duplice obiettivo di favorire la fruibilità pubblica dell’immobile e contribuire allo sviluppo sostenibile e alla promozione locale. A tal fine si è scelto di procedere all’affidamento attraverso lo strumento di concessione/locazione di valorizzazione ex art. 3-bis D.L. n. 351/2001, conv. in L. n. 410/2001 a privati che siano in grado di sostenere importanti costi di investimento per il recupero degli immobili.

L’INFORMATION MEMORANDUM fornisce un quadro informativo sull’immobile, nonché una panoramica generale del contesto territoriale e normativo di riferimento, utili all’elaborazione della proposta di valorizzazione da presentare per la partecipazione alla gara per l’affidamento in concessione/locazione, secondo quanto di seguito descritto, con particolare riferimento alle nuove funzioni e alle modalità di intervento ammesse, sempre nel rispetto degli strumenti di tutela storico-artistica e ambientale e di pianificazione urbana e territoriale vigenti.

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1. Principi 1.1 Filosofia del progetto

Il progetto FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI si sviluppa attorno ad alcuni principi generali che dovranno essere presi in considerazione al momento della formulazione della proposta: Recupero e riuso del patrimonio pubblico di pregio Scopo principale del percorso di valorizzazione è recuperare i beni pubblici di proprietà dello stato e di altri enti e renderli fruibili alla cittadinanza, avviarli a rigenerazione contribuendo ad attivare lo sviluppo economico e sociale dei territori. In una logica di partenariato pubblico-privato, la valorizzazione può essere letta come significativa leva di sviluppo e rilancio dei territori e rappresenta un’importante opportunità per promuovere l’avvio di processi di innovazione sociale e culturale e nuovi modelli di gestione di spazi innovativi da dedicare ad iniziative che coinvolgano attivamente i cittadini, le imprese e le istituzioni, trovando nuove soluzioni e aree di investimento anche in un sistema a rete. Cultura, ambiente ed eco-sostenibilità Attraverso un turismo responsabile, sostenibile e di qualità, possono essere sviluppate diverse attività a sostegno della conoscenza e della salvaguardia ambientale soprattutto contestualizzata alla cultura del mare. In aree di particolare interesse naturalistico, è possibile immaginare azioni per la tutela dell’ecosistema, la scoperta del territorio e lo sport nella natura. Tutela I beni interessati al progetto sono caratterizzati dal grande pregio storico-artistico, paesaggistico, ambientale e dal valore identitario. Per lo più si tratta di beni vincolati ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004, pertanto la totalità delle opere è per legge soggetta al parere delle Amministrazioni competenti in materia di tutela dei beni culturali e agli indirizzi emessi. L’intervento di valorizzazione dovrà garantire la massima tutela e salvaguardia del valore culturale ed identitario del bene e del contesto naturale, nonché l’unitarietà della fabbrica e dei suoi elementi costitutivi. Partecipazione e apertura a diversi soggetti Attraverso diverse forme di partecipazione (incontri pubblici, giornate di apertura dei beni, etc.) si garantisce la massima divulgazione e condivisione del progetto con il pubblico. Turismo sostenibile I beni inclusi nel progetto rispondono alle esigenze di un turismo alternativo alla ricerca del contatto con l’ambiente, il relax e la cultura, poiché si tratta di spazi che catturano l’immaginazione, situati in luoghi incontaminati e di grande interesse ambientale e paesaggistico.

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1.2 Elementi qualitativi di valutazione della proposta

A partire dai principi generali sono stati definiti alcuni elementi qualitativi di valutazione dell’offerta a cui verrà attribuito un punteggio: Proposta di intervento Il concorrente dovrà rappresentare, anche attraverso elaborati grafici, le modalità di intervento prescelte per il recupero e il riuso del bene e gli elementi innovativi del progetto in coerenza con il progetto FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI, i principi di minimo intervento, compatibilità, reversibilità ed eco-sostenibilità, nel rispetto della tutela dei caratteri storico-artistici, morfologici, tipologici, strutturali, distributivi e prospettici del bene, nonché della salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente in cui il bene è inserito. In particolare valorizzando il rapporto con il borgo di San Sossio, del quale l’immobile ne costituisce parte e la colonia romana di Misenum, riconnettendolo, secondo le indagini e le ipotesi già avanzate dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli, con il teatro, il collegio degli Augustali e le terme. In coerenza altresì con le indicazione del progetto preliminare del PUC, approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 38 del 12.10.2017 e la sua scelta di operare per Ambiti coordinati di intervento nei quali attuare, con iniziativa pubblica e/o privata, progetti articolati e Progetti specifici, che possano delineare azioni efficaci e significative di valorizzazione, riqualificazione di parti del territorio. Manutenzione, conservazione e monitoraggio del bene Al fine di garantire la continuità delle azioni avviate, la proposta dovrà indicare il piano di manutenzione ordinaria e straordinaria (attività, tempistiche, prestazioni attese) ed il piano di monitoraggio (frequenze di controllo, verifica prestazioni, etc.) della struttura, anche attraverso il ricorso a tecnologie e sistemi innovativi. Fruibilità pubblica della struttura La proposta dovrà prevedere una gestione privatistica che garantisca anche l’accessibilità e fruibilità pubblica del bene e delle aree esterne di pertinenza: permanente o temporanea, in determinati periodi o fasce orarie, in occasione di eventi o attività culturali, ricreative, sportive, sociali e di scoperta del territorio che tengano conto del contesto e dei fabbisogni locali. Contributo allo sviluppo locale sostenibile e alla destagionalizzazione della domanda turistica Il concorrente dovrà rappresentare in che modo intende innescare un processo duraturo di sviluppo locale volto a migliorare la visibilità del contesto in cui il bene è inserito e ad attivare iniziative che favoriscano la destagionalizzazione con il coinvolgimento del territorio (utilizzo di risorse e prodotti locali, ricadute occupazionali, etc.); ciò nell'ottica di sviluppare un’offerta con proprie specificità, in grado di attrarre nuovi segmenti di domanda, anche fuori stagione, e di valorizzare il capitale socio-economico e culturale delle comunità locali. Attività di networking Data la connotazione “a rete” del progetto FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI, la proposta dovrà prevedere modalità di comunicazione, condivisione e promozione atte a favorire: la creazione di reti funzionali all’attività prevista, lo scambio di informazioni e di buone pratiche, la condivisione di attività tra i soggetti del network e/o del territorio, il mantenimento delle relazioni tra le imprese al fine di trasferire le conoscenze di ciascun gestore. Potranno essere coinvolti nello sviluppo dell’iniziativa anche altri beni (pubblici – Statali e di altri Enti – e privati) di valore storico-artistico, paesaggistico, eventualmente in aree territoriali diverse.

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1.3 Nuove funzioni

Il progetto punta alla definizione di nuove funzioni da realizzare in ambito costiero, nel pieno rispetto di sostenibilità dell’ecosistema, dell’ambiente e delle identità territoriali, potenziando l’offerta turistico-culturale e la messa in rete di siti di interesse storico e paesaggistico della costa italiana, migliorandone la fruizione pubblica. Sono previste pertanto nuove funzioni quali: ATTIVITÀ TURISTICHE, RICETTIVE, RISTORATIVE, DIDATTICHE, CULTURALI (arte e spettacolo, didattica e formazione etc.), RICERCA (centro-studi, osservazione della flora, della fauna e delle stelle etc.), PROMOZIONALI, legate alla cultura del mare, insieme ad eventi (incontri, moda, festival, concerti, matrimoni etc.) e iniziative di tipo ARTISTICO, SOCIO-RICREATIVO (tempo libero, attività ludiche, attività a favore di persone diversamente abili, etc.); sport e benessere (diving,,vela, pesca, ciclismo, trekking, yoga e meditazione etc.), ENOGASTRONOMICO E PER LA SCOPERTA DEL TERRITORIO (escursioni terrestri e marittime, visite guidate, coinvolgimento degli ospiti in attività e progetti di salvaguardia dell'habitat naturale e costiero etc.), coerentemente con gli indirizzi degli strumenti di pianificazione vigenti.

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1.4 Modalità di intervento

Minimo intervento, compatibilità, reversibilità ed eco-sostenibilità L’idea di progetto punterà l’attenzione sui seguenti aspetti: tutela del valore culturale ed identitario dell’immobile, unitarietà della fabbrica e dei suoi elementi costitutivi; conservazione delle superfici, delle strutture in genere o delle singole unità edilizie, nel rispetto dell’organicità del complesso; salvaguardia del contesto naturale in cui il bene è inserito. Andranno considerati i principi di minimo intervento, compatibilità, reversibilità ed eco-sostenibilità, anche in vista dell’efficientamento, delle caratteristiche prestazionali e dell’adeguamento di accessibilità e visitabilità dell’edificio, secondo la normativa vigente. L’approccio progettuale, anche in considerazione delle valenze storico-architettoniche intrinseche dell’immobile, mirerà a garantire la conservazione dell’impianto originario: non saranno previste la realizzazione di nuove volumetrie, né l’alterazione dei prospetti, valutando eventualmente, ove possibile, l’introduzione in aggiunta all’esistente di sole strutture leggere, removibili in materiali compatibili; tutti gli interventi che si intenderà intraprendere saranno comunque in linea e realizzati secondo quanto espressamente indicato e prescritto nelle norme di pianificazione territoriale e/o nei documenti di vincolo/tutela. Nella scelta delle tecniche d'intervento – tradizionali e innovative – andrà comunque privilegiata la meno invasiva, la più reversibile e maggiormente compatibile con i valori storici paesaggistici e ambientali, tenendo conto dei requisiti di sicurezza, durabilità e compatibilità. Quando possibile, sarà utile optare per interventi che possano essere rimossi e sostituiti con eventuali misure alternative, ritenute più opportune, alla luce di nuove conoscenze acquisite in materia di innovazione tecnologica. Qualora non ci sia modo di condurre interventi totalmente removibili, sarà preferibile lasciare la possibilità di loro rinnovamenti ed integrazioni, si precisa sempre che, tutti gli interventi che si intenderà intraprendere saranno comunque realizzati in linea secondo quanto espressamente indicato e prescritto nelle norme di pianificazione territoriale e/o nei documenti di vincolo/tutela. Sarà di rilevante attenzione la valutazione delle caratteristiche dei materiali utilizzabili nel restauro (ed in particolare i nuovi materiali), anche in relazione ai loro comportamenti nel tempo. Gli interventi saranno il risultato di un progetto integrato e sostenibile, rispettoso della concezione e delle tecniche originarie, nonché delle azioni significative stratificatesi nel corso della storia, di cui andrà garantita la conservazione.

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Interventi sulle superfici e sulle strutture Gli interventi di conservazione delle superfici esterne ed interne saranno volti principalmente alla massima permanenza della materia in opera. Al fine di garantire l’opportuno standard qualitativo, l’ipotesi progettuale dovrà tener conto dei necessari approfondimenti diagnostici, oltre che della letteratura tecnica, verificando la congruenza con eventuali interventi già condotti su superfici architettoniche analoghe, nell’ottica di individuare specifici trattamenti di pulitura, consolidamento, protezione e incollaggio da esplicitare nelle successive fasi di progetto obbligatorie per l’avvio dei lavori (livello definitivo ed esecutivo). Sarà opportuno che gli interventi sulle strutture (fondazioni, orizzontamenti e strutture verticali) considerino le peculiarità dell’edificio storico (caratteristiche fisiche, costruttive, comportamento strutturale, stato fessurativo, deformativo e di conservazione) e garantiscano il minimo impatto, nonché il monitoraggio in progress, assicurando la compatibilità tra i materiali già in opera e quelli impiegati nell’intervento di restauro (da esplicitarsi nelle successive fasi di progetto – definitivo ed esecutivo). Nell’ambito delle possibilità d’intervento, l’eventuale rimozione delle superfetazioni e degli elementi incongrui, richiederà un’attenta valutazione, non solo dei caratteri edilizi ed architettonici degli elementi di volta in volta analizzati, ma anche del loro grado di “storicizzazione” nel contesto della “fabbrica” in cui sono stati inseriti.

Soluzioni distributive e impiantistiche Le soluzioni distributive contempleranno: la conservazione e la massima rispondenza all’impianto originario dell’edificio ed alle sue caratteristiche di rilievo; ove possibile il miglioramento della percorribilità esterna ed interna con riferimento agli spazi connettivi ed ai collegamenti verticali, secondo il parere vincolante emesso dagli Enti competenti in materia di tutela, eventualmente anche in deroga alla normativa di carattere generale sull’adattamento e il riuso degli edifici per funzioni pubbliche e/o aperte al pubblico. Le soluzioni impiantistiche in generale contempleranno: la minima invasività rispetto alle strutture orizzontali e verticali ed il relativo adeguamento alla normativa vigente di carattere nazionale, anche in materia di tutela dei beni culturali e paesaggistici e salvaguardia ambientale e naturale.

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2. Inquadramento territoriale 2.1 Contesto geografico

Regione Campania

La Campania è la regione italiana con il numero più alto di beni inclusi in un sito UNESCO (14) ed è una delle regioni con il maggior numero di beni Patrimonio dell’Umanità (6 dei 45 totali). Il capoluogo di Regione, Napoli, detiene inoltre il primato di città con il centro Caserta

storico più vasto del vecchio continente. Parco È una regione conosciuta per la sua storia antica, le Regionale dei Napoli Napoli Campi Flegrei Parco unicità paesaggistiche, naturalistiche, culturali, storiche Bacoli Nazionale del Vesuvio ed archeologiche, le numerose aree naturali protette, la Bacoli spettacolare costiera, il sistema delle isole, i Campi Salerno Ercolano Procida Flegrei ed il patrimonio immateriale di tradizione cultura Pompei Golfo di ed eccellenze enogastronomiche. Napoli, il capoluogo di Ischia Napoli regione, è una città molto animata circondata da un Sorrento ambiente naturale straordinario, con il famoso Monte Vesuvio grigio a forma di cono e le profonde acque blu Capri del Golfo di Napoli. A sud, nella Costiera Amalfitana, si trovano cittadine colorate a tinte pastello come Positano, Amalfi e Ravello, incastonate tra le rocce e il mare.

L’immobile denominato Ex Polveriera è ubicato nel comune di Bacoli (NA) alla via Sacello di Miseno. Bacoli è un comune dei Campi Flegrei in provincia di Napoli, situato sul golfo di Pozzuoli, noto per le antiche località greco-romane di Baia, Fusaro, Miseno, Cuma nonché Miliscola, sede della flotta pretoria degli imperatori romani. I Campi Flegrei sono una vasta area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli e del suo golfo. L'area è nota sin dall'antichità per la sua vivace attività vulcanica. I Campi Flegrei hanno un'enorme importanza storica, paesaggistica e territoriale per numerosi motivi che hanno reso dal XVII secolo al XIX secolo questa parte della Campania meta del Grand Tour, richiamando visitatori da tutt'Europa. Tra questi Goethe che nel suo Viaggio in Italia ne dà ampia descrizione. Il bene si trova in zona semicentrale del comune lungo la strada che porta al promontorio di Capo Miseno.

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2.2 Sistema infrastrutturale e logistico

Collegamenti autostradali La Campania è facilmente raggiungibile in auto da tutta la Foggia Penisola in quanto è attraversata per intero dall’autostrada Roma A1.

Collegamenti ferroviari A1 L’infrastruttura ferroviaria in Campania si estende per circa Caserta 1000 km di linee; oltre 140 le stazioni. La rete principale è Benevento costituita da: •la linea AV Roma-Napoli A16 1 •la linea Roma-Napoli via Formia-Villa Literno-Aversa •la linea Roma-Napoli via Cassino-Caserta-Cancello Napoli Avellino Pozzuoli •la linea Napoli-Salerno-Battipaglia-Sapri (Reggio Calabria) Bacoli Ercolano •la linea Caserta-Benevento-Savignano Greci (Foggia) 3 Pompei A3 Procida Salerno 2 Ischia Sorrento Collegamenti aerei 4 In Campania sono presenti 2 aeroporti: il più importante è Capri A3 l'Aeroporto di Napoli Capodichino, uno dei più grandi ed importanti di tutta la penisola; il secondo Aeroporto è quello di Salerno-Pontecagnano.

Collegamenti marittimi LEGENDA Sono presenti diversi porti, alcuni dei quali turistici, tra i quali spicca il porto di Napoli, uno dei più importanti d'Europa, ed Rete autostradale Reggio Calabria il porto di Salerno. Traghetti ed aliscafi assicurano Linea ferroviaria fondamentale collegamenti con le isole di Capri, Ischia, Procida, la Costiera Sorrentina, la Costiera Amalfitana e, tramite mezzi Aeroporto Porto veloci, anche le isole Eolie. 1. Napoli-Capodichino 3. Napoli 2. Salerno-Pontecagnano 4. Salerno

12 12 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

Benevento Caserta

Napoli Avellino Bacoli 2.3 Attrattività turistico-culturale ed emergenze ambientali Salerno

Patrimonio storico-culturale

1. All’interno del comune di Bacoli si annovera il monumento archeologico romano delle Cento Camerelle. Si trattava di un edificio appartenente al console romano Quinto Ortensio Ortalo. L'edificio fu poi acquistato da Antonia minore, madre

dell'imperatore Claudio. Sarebbe in seguito appartenuta a Nerone, ed infine a Vespasiano. Costruito in età repubblicana a Miseno, a 1. Cento Camerelle picco sul mare. 2. L'edificio consta di numerosi vani, distribuiti in altezza su tre-quattro piani interamente scavata nel tufo. Ha una pianta rettangolare. La Bacoli struttura muraria è realizzata in opus reticulatum e, così come i pilastri, è rivestita di materiale impermeabilizzante. Strutturato in una 2. La Piscina Mirabilis è un serie di cisterne, è caratterizzato da due parti sovrapposte monumento archeologico romano appartenenti ad epoche diverse. L'edificio superiore presenta un costruito in età augustea a Miseno ed ampio serbatoio di età imperiale. Al livello inferiore è possibile originariamente era una cisterna di individuare una rete di cunicoli per l'approvvigionamento idrico, acqua potabile. La cisterna venne databile all'età repubblicana. interamente scavata nel tufo della collina prospiciente il porto, ad 8 metri sul livello del mare. A pianta rettangolare, è alta 15 metri, lunga 70 e larga 25, con una capacità di 12.000 metri cubi. È sormontata da un soffitto con volte a botte, sorretto da 48 pilastri a sezione cruciforme, disposti su quattro file da 12. L'acqua veniva prelevata attraverso i pozzetti realizzati sulla terrazza che sovrasta le volte con macchine idrauliche, e da qui canalizzata verso il porto.

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Patrimonio storico-culturale

4. Anfiteatro Flavio

3. Rione Terra 3. All’interno dei Campi Flegrei, il Rione Terra è l’agglomerato urbano Bacoli che costituisce il primo nucleo abitativo di Pozzuoli, abitato fin dal II secolo a.C. Si trova su una piccola altura che permetteva di controllare bene gli arrivi dei nemici provenienti sia dal mare sia dalla terra. 4. L'Anfiteatro Flavio, che si Il quartiere fu sgomberato nel 1970 a causa della notizia di una presunta innalza a pochi passi dalla crisi bradisismica, annunciata dai geologi e diffusa attraverso i mezzi di fermata della Linea 2 della comunicazione. Ulteriormente danneggiato dal terremoto dell'Irpinia del metropolitana di Napoli, è uno 1980 e da una nuova recrudescenza del bradisismo negli anni ottanta, il dei maggiori anfiteatri in Italia. Rione è stato per lungo tempo oggetto di restauro e riqualificazione, Secondo alcuni, fu edificato insieme al percorso archeologico sottostante. A partire dal 2014, è di sotto Nerone (dato a sapere nuovo aperto e visitabile. perché l'opera era in opus reticulatum, anche se la tecnica muraria comprende anche i laterizi); poteva contenere fino a 40.000 spettatori. Nei sotterranei sono tuttora visibili parti del sistema per sollevare le gabbie che portavano nell'arena le belve feroci. Nel perimetro dell'arena si aprivano botole da dove le belve facevano la loro entrata.

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Patrimonio storico-culturale

6. Antro della Sibilla

5. Macellum (Tempio di Serapide)

Bacoli

6. Antro della Sibilla. Intimamente legato a Cuma e al mito della Sibilla Cumana. Già dal terzo libro dell'Eneide è scritto che Enea, se vorrà finalmente trovare la terra destinata al suo popolo dagli dei, dovrà recarsi ad interrogare l'oracolo di Cuma (Eneide, III, 440-452). Attualmente l'antro della Sibilla costituisce un'attrazione turistica di 5. Macellum di Pozzuoli, per il doppio interesse scientifico e notevole interesse. archeologico, è il monumento più caratteristico di tutta la regione flegrea, È una galleria ed uno dei più conosciuti di tutto il mondo antico. Esso ha simboleggiato artificiale di epoca per alcuni secoli l'indice metrico più pregiato e preciso che si aveva a greco-romana, disposizione per misurare il fenomeno del bradisismo. Risalente rivenuta a seguito all'epoca romana (I - II secolo d.C.), l'edificio è stato denominato degli scavi impropriamente "Tempio di Serapide" per il rinvenimento di una statua archeologici del dio egizio all'epoca dei primi scavi. Invece altro non è che il dell'antica città di Macellum, cioè il mercato pubblico della città romana. La sua ubicazione Cuma all'interno presso il mare è giustificata dal carattere commerciale e marittimo della del quale la Sibilla città. Inoltre, la presenza di una statua di Serapide al suo interno, fa Cumana operava ipotizzare che il Macellum di Pozzuoli potrebbe essere stato dedicato a e divulgava i suoi divinità egizie. oracoli.

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Patrimonio storico-culturale

7. Parco Archeologico e Terme di Baia

8. Castello Aragonese di Baia Museo archeologico dei Campi Flegrei Bacoli

8. Castello Aragonese di Baia. Su un promontorio a strapiombo sul mare 7. Parco archeologico di Baia. Dalla fine dell'età repubblicana sorge l'imponente castello Aragonese, costruito nel 1495, forse sulle rovine Baia è stato uno dei luoghi di villeggiatura più alla moda per gli del palazzo imperiale romano. Il nucleo originale aragonese fu oggetto di un aristocratici romani. Qui sorsero ricche ville di cui restano profondo rifacimento negli anni 1535-1550, durante la stagione di numerose vestigia; tuttavia parte del complesso archeologico rinnovamento urbanistico e difensivo promossa dal viceré spagnolo Pedro rimane sotto il livello del mare, sprofondato a causa di fenomeni Álvarez de Toledo y Zúñiga. Oggi, un grande emblema marmoreo della bradisismici. famiglia di Borbone sovrasta il caratteristico ingresso ad arco del castello Tra gli altri resti significativi sono da segnalare il grande tempio stesso, memore della passata dinastia meridionale. Il castello tuttora ospita di Diana, il tempio di Mercurio e quello di Venere. numerosi reperti di epoca romana rinvenuti nel mare circostante. Il parco sommerso di Baia e è un'area marina protetta localizzata sulle coste di Baia, l'area rappresenta un Il Museo esempio di protezione archeologica e naturalistica subacquea. archeologico Fra gli ambienti di maggiore pregio, che oggi si trovano dei Campi inabissati, vi è il Ninfeo di Punta Epitaffio. Lo straordinario valore Flegrei è del sito è dato sia dal notevole stato di conservazione dei reperti ospitato archeologici, che dal loro valore storico archeologico oggettivo. nel Castello. Mosaici, tracce di affreschi, sculture, tracciati stradali e colonne, sono sommersi a circa 5 metri sotto il livello del mare tra anemoni stelle marine e branchi di castagnole.

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Benevento Caserta

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Patrimonio storico-culturale

9. Casina Vanvitelliana. È un suggestivo casino di caccia ubicato su un'isoletta del Lago Fusaro, nel comune di Bacoli. A partire 10. Parco Archeologico di Cuma dal 1752 l'area del Fusaro, all'epoca scarsamente abitata, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone, che affidarono a Luigi Vanvitelli le prime opere per la trasformazione del luogo. Salito al trono Ferdinando 9. Casina Vanvitelliana IV gli interventi furono completati da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, che nel 1782 realizzò il Casino Reale di Caccia sul lago, a breve distanza Bacoli dalla riva. Questo edificio, noto come Casina Vanvitelliana, fu adibito alla residenza degli ospiti illustri, come Francesco II d'Asburgo-Lorena, che qui soggiornò nel maggio 1819. All'interno dell'edificio furono accolti anche Wolfgang Amadeus Mozart e Gioachino Rossini.

10. Parco archeologico di Cuma. Fondata nell'VIII secolo a.C. da un gruppo di coloni calcidesi, Cuma è il più antico centro archeologico d'Italia. L'Acropoli conserva ancora le mura del V secolo e comprende i resti del Tempio di Giove, il famoso Antro della Sibilla (descritto da Virgilio nell'Eneide), la Cripta Romana, i resti di un grandioso Edificio Termale di epoca imperiale e dell'Anfiteatro. Numerosi i sepolcri di età greca e romana. Nelle immediate vicinanze si staglia l'Arco Felice, viadotto costruito da Domiziano. per il passaggio della via che collegava Pozzuoli a Roma. Dell’antica Cuma, la prima delle colonie di popolamento greche in Occidente, sono attualmente visitabili l’acropoli e la città bassa.

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Patrimonio naturalistico

11. La Solfatara di Pozzuoli è uno dei quaranta vulcani che costituiscono i Campi Flegrei ed è ubicata a circa tre chilometri dal centro della città di Pozzuoli. Si tratta di un 12. Cratere degli Astroni antico cratere vulcanico ancora attivo ma in stato quiescente

che da circa due millenni conserva un'attività di fumarole 11. Solfatara d'anidride solforosa, getti di fango bollente ed elevata temperatura del suolo. La Solfatara rappresenta oggi una

valvola di sfogo del magma presente sotto i Campi Flegrei, Bacoli grazie alla quale si riesce a mantenere una pressione costante dei gas sotterranei. 12. La Riserva naturale Oasi WWF Cratere degli Astroni si trova all'interno di un Sito d'Importanza Comunitaria nei Comuni di Pozzuoli e Napoli. È un vulcano spento che fa parte del più complesso cratere di Agnano, inserito nella area vulcanica dei Campi Flegrei. È attraversato da sentieri naturali ed osservatori per l'avifauna, per un totale di 15 km di percorsi diversificati. Fino al 2005 è stato sede di un importante centro di recupero per la fauna selvatica.

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Patrimonio naturalistico

13. Lago d’Averno 15. Monte Nuovo 14. Lago di Lucrino

Bacoli 13. Lago d’Averno. Il nome deriva dal greco άορνος ('senza uccelli'). Si narra che tale assenza fosse dovuta al fatto che le acque del lago esalassero dei particolari gas che non permettessero la vita 15. Il Monte Nuovo è un vulcano nel comune di Pozzuoli presso il agli uccelli. Secondo la religione greca e poi romana, era un accesso Lago Lucrino. Si formò tra il 29 settembre e il 6 ottobre 1538 a all'Oltretomba, regno del dio Plutone. seguito di un'eruzione. La formazione del Monte Nuovo rappresenta Anche il poeta Virgilio nel sesto libro dell'Eneide colloca vicino a tale l'unica eruzione vulcanica avvenuta nell'area dei Campi Flegrei in lago l'ingresso mistico agli Inferi, dove l'eroe Enea deve recarsi. epoca storica. Vicino al lago si trovano il Tempio d'Apollo, l'Antro della Sibilla Cumana Il vulcano è un'oasi naturalistica aperta al pubblico e manifesta e la , un cunicolo scavato dai romani per scopi militari attività vulcanica secondaria, come microterremoti e fumarole. che collegava il lago a Cuma.

14. Lago di Lucrino. L'antico Lago Lucrino, molto più vasto dell'attuale prima della formazione del Monte Nuovo, è di origine lagunare; fu utilizzato nel I sec. a.C. da Sergio Orata per la pescicoltura e l'ostricoltura. Con opportune opere di sbarramento verso il mare, il lago Lucrino fu inglobato nella complessa struttura del Porto Giulio. Il Lucrino fu un lussuoso luogo di villeggiatura dell'epoca romana che, rientrando fra gli insediamenti costieri particolarmente amati dai Romani per l'amenità dei luoghi, vide sorgere lungo tutta la costa magnifiche ville e dimore di soggiorno di personaggi di rango dell'epoca.

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Patrimonio naturalistico

16. Il Lago Miseno è un lago nel comune di Bacoli, tra e Capo Miseno. È separato dal mare da una barriera sabbiosa larga circa 200 metri ma è collegato con esso attraverso due foci. Il lago deve il suo nome a Miseno, trombettiere dell'esercito troiano al seguito di Enea (dall’Eneide di Virgilio - libro VI) che proprio nelle acque 17. Lago Fusaro marine antistanti il lago annega tra gli impetuosi flutti. Enea, ritrovato il 16. Lago Miseno corpo, lo seppellisce sotto un grande cumulo di terra per offrirgli una degna sepoltura, il promontorio di Capo Miseno, a perenne memoria Bacoli dell'eroico compagno. In epoca romana il lago faceva parte, insieme con la rada di Miseno, dell'antico porto Misenum, che era formato da due bacini naturali: la parte lacustre era utilizzata come bacino di allestimento e riparazione delle navi, mentre la rada costituiva il porto vero e proprio. Il lago Miseno costituisce un ecosistema di grande interesse ambientale.

17. Lago Fusaro. Si trova nel comune di Bacoli (NA) e dà il nome all'omonima frazione che l'accoglie. Il lago si è formato con la chiusura del tratto di mare fra le frazioni di Torregaveta e Cuma. Nell'antichità era identificato con la mitica Acherusia palus, la palude infernale formata dal fiume Acheronte. Qui fu fatto costruire, per ordine di Ferdinando IV dei Borbone di Napoli, un casino di caccia e pesca, progettato da Vanvitelli (Casina Vanvitelliana).

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Patrimonio turistico termale

Bacoli

Seppur ridotte rispetto all'epoca antica, ancora numerose sono le sorgenti di acque termali che vi sgorgano. Nell’area Flegrea, oltre alle famose sorgenti termali dell’isola di Ischia, vi sono sulla terraferma la rinomate Terme di Agnano, a carattere soprattutto terapeutico, le Terme Puteolane e infine a Lucrino le frequentatissime terme "Stufe di Nerone", frequentate per relax e terapie, dove oltre agli impianti moderni per le immersioni, vi sono le saune che corrispondono agli impianti antichi di epoca romana. In zona è possibile immergersi nelle acque bollenti in apposite vasche situate sulla spiaggia. I Campi Flegrei sono una vasta caldera di natura vulcanica. Nella zona sono tuttora riconoscibili almeno ventiquattro tra crateri ed edifici vulcanici, alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive (area della Solfatara) o idrotermali (ad Agnano, Pozzuoli, Lucrino), nonché sono causa del fenomeno del bradisismo (molto riconoscibile per la sua entità nel passato nel cosiddetto tempio di Serapide a Pozzuoli).

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Principali attrattori nei territori limitrofi

Nelle vicinanze della zona dei Campi Flegrei esistono importanti e famosi attrattori locali:

. la città di Napoli con mille volti, frutto di una storia secolare che si legge tra le sue strade, le chiese, i palazzi e i castelli;

. la costiera sorrentina, con paesi che nascondono arte, storia e cultura; la costiera amalfitana (dal 1997 patrimonio UNESCO) con località ognuna con le sue tradizioni e le sue peculiarità;

. le isole di Capri, Ischia e Procida, combinazione di natura, cultura e mondanità, rispondono alle esigenze di turismo più disparate;

. gli scavi di Pompei e gli scavi di Ercolano (dal 1997 patrimonio UNESCO), con i resti della preponderante civiltà romana ed infine il Parco Nazionale del Vesuvio di interesse storico e geologico.

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Principali attrattori nei territori limitrofi – Napoli

Basilica di San Francesco di Basilica di San Lorenzo Duomo di Santa Maria Paola: costruita (1816-1836) per Maggiore: eretta (XIII-XIV Assunta: luogo di culto cattolico volere di Ferdinando IV di Borbone secolo) per volere di Carlo più importante della città. Ospita nella celebre Piazza del d’Angiò, è un esempio di stile al suo interno il battistero più Plebiscito. Posta al centro del gotico francese. Rinnovata in antico d‘Occidente. Dedicata alla colonnato neoclassico voluto da forme barocche nel XVII-XVIII Madonna dell’Assunta, la Murat. L’interno presenta una secolo, i restauri novecenteschi Cattedrale fu voluta da Carlo II pavimentazione in marmo ed un ne hanno restituito le originarie d’Angiò (XIII sec.). All’interno vi è colonnato circolare costituito da 34 forme gotiche. All’interno sono la Cappella di San Gennaro colonne di ordine corinzio E’ presenti molte opere di interesse (1608-37) edificata per un voto possibile ammirare tele di Luca artistico. pronunziato dai napoletani per Giordano, Pietro Benvenuti, scongiurare i danni della peste.

Tommaso De Vivo. Nei pressi la Galleria Umberto I.

Basilica di Santa Chiara: Cappella Sansevero: fondata nel Spaccanapoli: strada che va dai costruita (1310-1340) per volere di 1590, è un esempio del tardo Quartieri Spagnoli al quartiere di Roberto d'Angiò è la più grande barocco napoletano che ospita le Forcella, tagliando in linea retta la basilica gotica della città. Il sculture (prime fra tutte il Cristo città. Quest’arteria ha origini bombardamento del 1943 velato realizzato nel 1753) di antichissime: è infatti uno dei tre distrusse parte della costruzione Giuseppe Sammartino e di altri decumani in cui i romani, originaria ripreso con il restauro del importanti scultori; la cappella è basandosi sulla costruzione 1953. Nella chiesa è possibile altresì un museo che ripercorre i greca, organizzarono la città. ammirare i monumenti funebri trascorsi da alchimista del Lungo il suo percorso si della famiglia d’Angiò e gli affreschi principe Raimondo di Sangro, a succedono chiese, palazzi e di Giotto sulla Crocifissione. Di cui si deve la ristrutturazione piazze tra i più interessanti della pregio è il chiostro con sedili in settecentesca della chiesa. città. pietra e pilastri ottagonali rivestiti da maioliche.

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Principali attrattori nei territori limitrofi – Napoli

Museo Civico di Castelnuovo - Museo Archeologico di Napoli: Museo di Palazzo Reale: sede dei Castel dell'Ovo: incorniciato dal Maschio Angioino: eretto nel XIII inaugurato nel 1816, oggi è uno dei più importanti sovrani del Regno delle borgo marinaro e dal porticciolo di sec., ospita arredi sacri e opere di più importanti nel mondo. All' interno Due Sicilie e, dopo l'Unità d'Italia, Santa Lucia e nei pressi di Via Caracciolo, Solimena e Giordano, ci sono i ritrovamenti degli scavi di sede napoletana dei Savoia. Il Caracciolo è uno dei simboli della accanto a dipinti di arte moderna. Pompei, i reperti dell'età greco- Palazzo ha origine nel Seicento e si città. Il castello si eleva sull’isolotto di L'interno venne affrescato, nel ‘300, romana, e di quelli delle antichità apprezza per lo stile del grande Megaride dove sbarcarono i cumani da Giotto ed i suoi allievi: di questo egizie ed etrusche della collezione scalone, per lo sfarzo degli nel VII secolo per fondare la città. ciclo restano solo pochi frammenti. Borgia nonché le monete antiche appartamenti, in stile settecentesco, e Sono inoltre presenti affreschi di della collezione Santangelo. Inoltre è per la cappella reale. Niccolò di Tommaso, sculture del presente il "Gabinetto segreto" che Rinascimento napoletano ed opere di raccoglie affreschi e sculture antiche committenza religiosa. dedicate al tema dell'erotismo.

Castel Sant'Elmo: di epoca angioina, Museo e Parco di Capodimonte: ha subito nel tempo numerose dal 1743, ospita per espresso volere trasformazioni. Teatro di importanti di Carlo III di Borbone la collezione avvenimenti storici, durante la d'arte di Elisabetta Farnese ed i rivoluzione di Masaniello fu rifugio del laboratori di Capodimonte, officine di duca d’Arcos, nel 1799 fu preso dal ceramiche artistiche. Di rilievo sono popolo, poi occupato dai repubblicani gli appartamenti reali e la Pinacoteca che vi innalzarono la bandiera della di Capodimonte. Il Museo raccoglie repubblica napoletana. Nei pressi la alcune opere di maestri della pittura, Certosa di San Martino. come Botticelli, Goya, Tiziano e Caravaggio.

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Principali attrattori nei territori limitrofi – Costiera sorrentina

La costiera sorrentina è una località a vocazione fortemente turistica e rappresenta uno dei siti più famosi d’Italia. Arte e tradizione caratterizzano i numerosi centri abitati, ma è nelle bellezze naturali il grande fascino di questa terra: la strada costiera è una delle meraviglie del paesaggio italiano. Oltre alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche, la penisola sorrentina offre anche una serie di prodotti tipici gastronomici che la rendono una valida meta per il turismo enogastronomico, come la mozzarella DOP di Agerola, il provolone del Monaco DOP e la pasta di Gragnano, i pomodori e le noci di Sorrento, i vini di Gragnano e di Lettere oltre a tutte le specialità di mare ed al famoso limone di cui è fatto il Limoncello. Famosa, infine, è l’arte dell’intarsio sorrentino.

Massa Lubrense: ricca di storia, miti e tradizioni, è Sorrento: la città più importante della costiera attraversata in lungo ed in largo da una rete di sentieri sorrentina, caratterizzata da un centro grazioso e con di oltre 100 Km. Nel territorio di Massa Lubrense sono una serie di monumenti: la Cattedrale dei Santi presenti Punta Campanella dichiarata nel 1997 area Filippo e Giacomo, il palazzo storico Sedile naturale protetta e la Baia di Ieranto, spiaggia dalle Dominova, le spiagge molto frequentate, la Basilica di acque cristalline, gestita dal Fondo per l'Ambiente Sant'Antonino con le reliquie del santo, e i musei Italiano. George Vallet, Bottega della Tarsia Lignea, con ampi esempi di tarsie di legno ed il Museo Correale di Terranova.

Castellammare di Stabia: ultimo punto della Vico Equense: si tratta di un paese dominato da più costiera, si tratta di una cittadina affacciata su una e più popoli nel corso della storia, le cui testimonianze larga insenatura dotata di importanti cantieri navali, ancora oggi sono presenti: tracce di Etruschi, Fenici, inaugurati da Ferdinando IV di Borbone. Vanta siti Greci e Romani sono ben visibili nel centro storico. archeologici e stabilimenti termali che le hanno Due sono i monumenti più importanti: si tratta del conferito la nomea di "Metropoli delle acque, dei climi Castello costruito su richiesta di Carlo d'Angiò, e la e del mare". Cattedrale dell'Annunziata (unico esempio di gotico).

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Principali attrattori nei territori limitrofi – Costiera amalfitana

La costiera amalfitana è un tratto di costa famoso in tutto il mondo per la sua bellezza naturalistica ed è noto per la sua eterogeneità: ognuno dei paesi ha il proprio carattere e le proprie tradizioni. Ha un forte indotto economico grazie al turismo ed all'esportazione del celebre «limone Costa d'Amalfi» ed è nota anche per alcuni prodotti tipici, come il limoncello, le alici e le conserve di pesce, le ceramiche dipinte a mano a Vietri e la carta di Amalfi. La Costiera prende il nome da Amalfi, la città più importante della costa e la prima delle quattro Repubbliche Marinare d'Italia. Tra gli eventi più importanti: la Regata Storica delle Repubbliche Marinare, il Ravello Festival (festival culturale estivo), la festa di Sant’Andrea (patrono di Amalfi). Ravello: i monumenti Amalfi:. con il suo Maiori e Minori: la che si trovano nella città Duomo, la Chiesa di prima è conosciuta per sono il Duomo, la Santa Maria, il Chiostro le sue spiagge e per i 37 Chiesa di Santa Maria, del Paradiso, la Valle dei suoi ristoranti; la la Chiesa di San Mulini, la Fontana di seconda, con la sua Villa Francesco e quella di Sant'Andrea e l'Arsenale Marittima Romana e la Santa Chiara. Le ville della Repubblica Basilica di Santa principali sono Villa rappresenta la Trofimena, è una meta Rufolo, Villa Cimbrone e testimonianza turistica elitaria. Villa Episcopio. dell'influenza romana e barbara nel territorio.

Positano: con le sue Conca dei Marini: qui si Furore: città collocata Vietri sul Mare: i siti di torri saracene, è una trova la Grotta dello tra le montagne, si trova maggiore interesse sono delle città turistiche più Smeraldo posta in mezzo alle acque la Chiesa San Giovanni importanti della costiera. nell'insenatura della cristalline e presenta i Battista, e Caratterizzato da costa. I luoghi fiordi, elementi tipici del l'Arciconfraternita scogliere ed acque d'interesse storico sono: paesaggio nordico. dell'Annunziata e del cristalline e da abitati la Chiesa di Rosario, decorata da incastonati nella roccia. Sant'Antonio da Padova, ceramiche dipinte. la Torre del Silenzio e il Convento di Santa Rosa.

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Principali attrattori nei territori limitrofi – Capri, Ischia e Procida

L’isola di Ischia, denominata l’isola verde per L‘isola di Capri è il naturale prolungamento della la sua natura rigogliosa, è la più grande del penisola sorrentina, di origine carsica. Le coste golfo di Napoli, ed è di origine vulcanica. sono alte, frastagliate e ricche di cavità naturali (la Colonizzata dai Greci, l’isola ha sempre avuto più famosa è la Grotta Azzurra); simbolo nella pesca e nell’agricoltura le fonti di reddito indiscusso dell'Isola sono i Faraglioni, degli isolotti principali. In seguito i romani scoprendo rocciosi. Oltre al caratteristico centro storico si un’inesauribile falda acquifera utilizzarono le ammira la Piazzetta, luogo di ritrovo dell'alta Terme e l’isola divenne il principale nucleo borghesia e del jet-set mondiale, , ultima termale dell’Impero Romano. Rinomata quindi rimasta delle dodici ville imperiali costruite dagli per il suo patrimonio termale (i principali 37 imperatori romani e la Certosa di San Giacomo, stabilimenti termali sono i Giardini Poseidon edificata nel XIV secolo. Inoltre, troviamo i Giardini ed il Negombo), sull’isola sono presenti di Augusto ed i tornanti di Via Krupp. Ad Anacapri numerose e caratteristiche spiagge (Maronti, San Montano, Sorgeto, Cartaromana, Citara, invece si possono visitare attrazioni quali la Chiesa la spiaggia delle Fumarole); oggi l’isola è meta di numerosi turisti. Ricca di storia, cultura e di San Michele del XVIII secolo, di fondazione tradizioni, nel corso dell'anno l'isola è teatro di manifestazioni ed avvenimenti: feste e barocca, la Casa Rossa, una costruzione spettacoli folcloristici, concerti di musica classica e leggera, manifestazioni teatrali. caratteristica e la Villa San Michele, che conserva reperti archeologici e storici, e che ospita anche una riserva naturale. Situata ad una distanza minima dalla terraferma L’Arco naturale, il di circa 3,4 km, l'isola di Procida appartiene, con Faro, Gradola e la Ischia e Capri, all’arcipelago delle isole Scala Fenicia sono partenopee, di cui è la piccola. Il territorio altri siti di notevole comunale comprende l’intera isola e il vicino interesse. isolotto di Vivara, grande scoglio tufaceo di circa Innumerevoli sono 34 ha, che dal 2002 è Riserva naturale dello le manifestazioni, Stato ed è collegato ad essa tramite un ponte sia culturali che lungo poco più di 100 m. Il perimetro dell’isola, di folkloristiche, che origine vulcanica, è compreso per gran parte si svolgono nell'area marina protetta Regno di Nettuno. nell’isola di Capri.

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Principali attrattori nei territori limitrofi – Pompei, Ercolano, Parco Nazionale del Vesuvio

Pompei è stata una grande e splendente città dell'epoca romana, ma a causa l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C ne rimane solo la testimonianza attraverso i suoi scavi. Grazie a quest’evento catastrofico e al conseguente stato di conservazione degli edifici, oggi è possibile visitare una vera e propria città romana. Pompei ha restituito numerosi esempi di edifici pubblici (il Foro con il Capitolium, la Basilica, gli edifici amministrativi, gli edifici dedicati al culto imperiale, il macellum, le terme, il quartiere dei teatri e l'anfiteatro) e privati (Casa del Fauno, Casa del Poeta Tragico, la Casa del Menandro, la Casa dei Casti Amanti, la Villa dei Misteri) che contribuiscono a ben definire la fisionomia della città antica. Inoltre, Pompei attira milioni di turisti durante l’anno anche per la presenza del Santuario della Beata Vergine dei Santo Rosario, una Basilica che gode di una particolare venerazione da parte dei cattolici di tutto il mondo. Nei giorni in cui si svolgono le suppliche alla Madonna, la città accoglie circa sei milioni di pellegrini. 37 Gli scavi archeologici di Ercolano hanno restituito i resti dell'antica città di Ercolano, seppellita sotto una coltre di ceneri e fango durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme a Pompei, ed Oplonti. Ritrovata casualmente nel 1709, le indagini archeologiche ad Ercolano cominciarono solo nel 1738 per protrarsi attraverso i secoli e concludersi nel 1927. Diversamente da Pompei, nel 79 d.C., fu ricoperta da una fiumara di fango piroclastico che ha consentito una perfetta conservazione anche dei materiali organici (vegetali, tessuti, legno, etc.).

Il Parco nazionale del Vesuvio nasce nel 1995 per il grande interesse geologico, biologico e storico che il suo territorio rappresenta. Il parco si è sviluppato attorno al vulcano Vesuvio e comprende una vasta area di 13 comuni. Realizzato per salvaguardare l’ambiente, le specie animali e vegetali e le bellezze storico-naturalistiche, ma anche per custodire le tradizioni, i reperti archeologici e soprattutto per promuovere ulteriori ricerche scientifiche, geologiche e vulcanologiche. Il Vesuvio è stato eletto dall'Unesco tra le riserve mondiali della biosfera e riserva forestale nazionale. L’ultima eruzione del vulcano è avvenuta nel 1944.

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Offerta Turistica – I Campi Flegrei

Turismo ed Economia Le componenti che maggiormente caratterizzano l’economia flegrea, a seguito del declino dell’attività industriale, sono, oggi, il turismo, la pesca, l’agricoltura e il commercio. Il turismo ha radici antiche. I Romani frequentavano questa zona per le numerose e portentose acque termali. Nel medio Evo fu sempre il termalismo ad attirare i forestieri. Dalla fine del secolo XVI si sviluppò un turismo culturale per il vasto patrimonio archeologico; nei secoli successivi i Campi Flegrei diventarono una tappa d’obbligo del Grand Tour. Da qualche tempo a questa parte si registra la rivalutazione della pesca e dell’agricoltura, con prodotti di prima qualità e la riscoperta di metodi produttivi antichi. La grande tradizione della pesca in un territorio che offre un ricco e variopinto prodotto del mare si accompagna ad una tradizione agricola che sta ritrovando il suo passato valore, particolarmente con la viticoltura e la riproposizione di storici vini locali. Dichiarati D.O.C., come il Falerno, la Falanghina e Père ‘e palummo sono già diventati molto ricercati. Già nel passato, i Campi Flegrei erano famosi per la ristorazione, caratterizzata principalmente da pietanze a base di prodotti del mare. Primeggiò tra i cuochi dell’Ottocento il napoletano Gennaro Polisano che, nel diruto ospizio dei Cappuccini a mare, installò la sua frequentatissima taverna. L’offerta enogastronomica oggi risulta diffusa e di elevatissima qualità registrando un’affluenza sempre più numerosa di napoletani e gente dell’hinterland campano. La centrale posizione geografica dei Campi Flegrei nella regione campana permette gli agevoli collegamenti con altre notissime località turistiche. Da Napoli, con la quale i Campi Flegrei sono collegati con servizi di pullman e con le ferrovie Cumana e dello Stato, è facile recarsi a Ercolano, Pompei e Caserta. Da Pozzuoli è possibile raggiungere in brevissimo tempo Sorrento, la Costiera Amalfitana, Capri, Ischia, Procida e, durante il periodo estivo, anche Ponza e Ventotene. I Campi Flegrei offrono un’originale combinazione di città, isole, laghi, vulcani, natura, archeologia, arte, cultura e spettacoli che poche località turistiche possono vantare

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3. Immobile 3.1 Localizzazione

LEGENDA

Il territorio e i collegamenti Viabilità principale (Autostrada)

Viabilità principale (SS)

Viabilità secondaria (SP)

Viabilità ferroviaria Ercolano Bacoli Collegamenti via mare Pompei Porti principali Porti turistici Sorrento Aeroporti principali

Comuni principali Amalfi Positano Altri comuni o frazioni

Centro urbano di riferimento del bene

Localizzazione del bene Bacoli e il territorio comunale e provinciale

Confini provinciali

Bacoli La località - 26.431 abitanti.

Località Miseno_Bacoli (NA) Provincia di Napoli - 92 comuni -3.100.876 abitanti.

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3.2 Inquadramento tecnico-amministrativo

Scheda di sintesi

Regione Campania BENE DELLO STATO Provincia di Napoli Il compendio ha forma in pianta pressoché quadrata con dei corpi di fabbrica che si elevano attorno una corte interna per un piano fuori terra, ad eccezione di una NA piccola porzione che si eleva al primo piano in corrispondenza dello spigolo nord- ovest del complesso ed hanno struttura portante in muratura di tufo. Esso confina lungo il lato sud ed est con la via pubblica, e per i restanti lati con COMUNE: Bacoli (NA) proprietà aliene. La copertura del complesso è piana con solai laterocemento, eccetto che per la LOCALITÀ: Loc. Miseno porzione del corpo di fabbrica centrale che presenta copertura a falda. INDIRIZZO: Via Sacello di Miseno Dalla relazione storica allegata al provvedimento di vincolo, si legge che l’ex polveriera di Miseno, nell’ambito delle strutture fortificate difensive, era probabilmente utilizzata per la difesa con postazioni mobili essendo quasi COORDINATE GEORIFERITE: completamente inesistenti gli spazi per gli acquartieramenti. 40°47'11.8"N 14°05'09.3"E La polveriera, nella sua configurazione attuale, potrebbe essere opera del Genio Militare e realizzata secondo le strategie belliche degli inizi del XIX secolo. Sono evidenti superfetazioni realizzate dai militari che hanno avuto in uso la DEMANIO STORICO-ARTISTICO > SI struttura fino agli anni ‘70 del secolo scorso e le numerose tompagnature, localizzate soprattutto nell’ala est dell’edificio, che servivano all’adattamento di locali di ampia STATO CONSERVATIVO: Pessimo quadratura, adibiti originariamente a deposito delle polveri, a dormitori. Sup. territoriale 1.392.mq DATI CATASTALI Sup. lorda 1.030 mq Comune di Bacoli NCT Foglio 19 p.lla 46 NCEU Foglio 19 p.lla 46 Foto dell’ immobile

N Perimetro proprietà

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3.3 Caratteristiche fisiche

Dati generali

Consistenze Superficie territoriale: mq 1.392 Superficie sedime: mq 935 Superficie utile lorda: mq 1.030 Superficie netta: mq 710 Volume fuori terra: mc 4.650 N

Parametri edilizi Incidenza media della muratura 31% della s.u.l.

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3.4 Qualità architettonica e paesaggistica

Documentazione fotografica

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3.5 Rilevanza storico-artistica

Provvedimenti di tutela L’IMMOBILE . Interesse archeologico ai sensi del D.Lgs. 42/2004, con decreto n. 36 del 07.07.2015 . Interesse culturale ai sensi del D.Lgs. 42/2004, con decreto n. 52 del 21.09.2015

IL CONTESTO . Beni paesaggistici ex art. 136 e 142 D.Lgs. n. 42/2004: - Rientra tra le aree di applicazione del D.Lgs 42/2004 art. 136_Aree di notevole interesse pubblico; - Rientra tra le aree di applicazione del D.Lgs 42/2004 art. 142_Territori costieri

. SIC: rientra nella perimetrazione dei SIC IT8030002 Capo Miseno

Decreto n. 36 del 07.07.2015

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3.5 Rilevanza storico-artistica

Provvedimenti di tutela

Decreto n. 52 del 21.09.2015

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3.6 Quadro della pianificazione territoriale ed urbanistica

Sintesi degli strumenti vigenti

PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR) PIANO TERRITORIALE PAESISTICO DEI CAMPI PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO approvato con L.R. n. 13 del 13/10/2008 FLEGREI (PTP) DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI (PTC) approvato con D.M. del 26/04/1999 adottato con D.S.M. n. 25 del 29/01/2016, integrata e corretta con D.S.M. n. 75 del 29/04/2016

DISCIPLINA DEL TERRITORIO

Art. 51 – Insediamenti urbani

prevalentemente

consolidati

FATTORI STRUTTURANTI IL TERRITORIO

Art. 37 – Aree ed emergenze archeologiche – Ambiti di attenzione

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3.6 Quadro della pianificazione territoriale ed urbanistica

Sintesi degli strumenti vigenti

PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR) PIANO TERRITORIALE PAESISTICO DEI CAMPI PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO approvato con L.R. n. 13 del 13/10/2008 FLEGREI (PTP) DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI (PTC) approvato con D.M. del 26/04/1999 adottato con D.S.M. n. 25 del 29/01/2016, integrata e corretta con D.S.M. n. 75 del 29/04/2016

Documento di Piano NTA Aree di applicazione del D.Lgs. n. 42/2004, art. 142: • A - territori costieri compresi in una fascia della 1° Quadro Territoriale di Riferimento (QTR) Titolo II – Norme e prescrizioni di tutela delle profondità di 300 m [...] • Rete ecologica: Aree di massima singole zone • L - vulcani frammentazione ecosistemica • Art. 11 Zona P.I. (Protezione Integrale) • Aree protette: SIC IT8030002 Capo Miseno Sistemi del territorio rurale aperto • Governo del rischio: media sismicità • Art. 21 Aree e siti archeologici e Paesaggio 32 - Campi Flegrei storico-Archeologico 3° Quadro Territoriale di Riferimento (QTR) Risorse naturalistiche ed agroforestali • Sistemi territoriali di sviluppo: F2 Area Flegrea • E - Ambiti di più diretta influenza dei sistemi urbani Dominante: paesistico culturale e ambientale e della rete infrastrutturale 4° Quadro Territoriale di Riferimento (QTR) Sorgenti di rischio ambientale: • Campi territoriali complessi: 10 Campi Flegrei • Rischio vulcanico - zona rossa • Classe 2 sismica Visioning: fascia costiera prevalentemente integra / aree naturali Ambienti Insediativi Locali: D – Campi Flegrei

Sistemi di terre: F2 Rilievi vulcanici dei Campi NTA Flegrei

Sistemi del territorio rurale e aperto: 32 Campi Titolo I – Disposizioni generali Flegrei Fattori strutturanti del paesaggio Carta delle strutture storiche-archeologiche del • Art. 37 Aree ed emergenze archeologiche - Ambiti paesaggio: siti archeologici di grande rilievo di attenzione Ambiti di paesaggio: 11 Campi Flegrei Aree e componenti di interesse urbano • Art. 51 Insediamenti urbani prevalentemente consolidati

39 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

3.6 Quadro della pianificazione territoriale ed urbanistica

Sintesi degli strumenti vigenti

PIANO REGOLATORE GENERALE (PRG) PROGETTO INTEGRATO "GRANDE PROGETTO INTEGRATO "PORTUALITÀ approvato con Decreto del Presidente della ATTRATTORE CULTURALE CAMPI FLEGREI TURISTICA" Giunta Regionale Campania n. 2849 del 18.06.1976

NTA Idea forza: Obiettivi : Art. 19 – Zona Archeologica Vincolata 1) strutturazione di un itinerario di visita • valorizzazione turistica ed economica della architettonico - archeologico - paesistico di Regione; valenza internazionale, costituito da alcuni grandi • promozione del turismo nautico e dei sistemi e poli di visita (Pozzuoli, Baia, Miseno, Monte di servizi di intermodalità terra-mare; Procida - Cappella, lago Fusaro, Cuma, lago di • tutela, salvaguardia e valorizzazione del Averno, Quarto) connessi da percorsi di varia paesaggio e dell'ambiente e del patrimonio natura: nuovi ed antichi tunnel scavati nel tufo; monumentale e archeologico subaereo e strade romane sommerse, sentieri archeologico - subacqueo; naturalistici, percorsi su ferro, vie del mare. • sicurezza della navigazione; 2) sviluppo di un sistema culturale, ricettivo e produttivo, strettamente collegato al grande • creazione e rifunzionalizzazione delle attività patrimonio esistente. economiche; La “messa a sistema” dei monumenti, attraverso la • sviluppo occupazionale. infrastrutturazione di un itinerario, unico al mondo, Inoltre il sistema si propone di far crescere le mira a creare le condizioni favorevoli all’innesco di professionalità del settore e di attivare investimenti processi di sviluppo socio-economico locale, ed alla privati. strutturazione di un microsistema di sviluppo locale, attivabile attraverso la promozione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali collegate alla valorizzazione del Bene Culturale nei settori: della ricettività dell’artigianato, del turismo, dei servizi al turista e del restauro, creando le condizioni per l’attrazione di capitali privati nel ciclo del recupero, della valorizzazione e della gestione dei Beni culturali, promuovendo con forza la finanza di progetto.

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Approfondimento

PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR) approvato con L.R. n. 13 del 13/10/2008

Documento di piano La frammentazione può essere definita come il “processo che genera una progressiva riduzione della superficie degli ambienti naturali e un aumento del loro isolamento: le superfici naturali vengono, così, a costituire frammenti spazialmente segregati e progressivamente isolati inseriti in una matrice territoriale di origine antropica”. […] La costruzione della rete ecologica regionale intende superare la contrapposizione fra natura e artificio, collegando strettamente la tutela delle risorse naturali non rinnovabili a quella delle risorse culturali (i paesaggi umani) anch’esse non rinnovabili. In tal modo si vuole conservare, costruire o ricostruire la coerenza fra la forma e il funzionamento degli ecosistemi. […] Tutelare, e valorizzare, il paesaggio anche attraverso la costruzione della rete ecologica significa comprendere le implicazioni ecosistemiche, sociali, economiche, funzionali e culturali che influenzano il sistema di relazioni sul territorio, che deve essere guidato affinché possa vivere e svilupparsi in maniera sostenibile, nel superamento della separatezza fra paesaggio visivo e paesaggio ecologico.

I grandi segni strutturanti il paesaggio regionale: la grande articolazione morfologica dei Campi Flegrei, comprese le isole di Procida e di Ischia.

Scheda n. 10 – Campo Territoriale Complesso n. 10 Campi Flegrei La presenza di nuove infrastrutture costituisce un volano per la riqualificazione urbana di aree dense in collegamento con il tessuto insediativo dell’area occidentale di Napoli e di zone di grande pregio paesistico dei comuni Flegrei; inoltre favorisce l’accessibilità della zona flegrea ricca di valori storici e di testimonianze archeologiche, favorendone prospettive di sviluppo nel settore turistico. Il Raddoppio della Cicumflegrea e il raddoppio della Cumana rappresentano un adeguamento infrastrutturale dovuto all’esigenza di potenziamento dei servizi offerti. L’area sarà interessata da un sistema di porti turistici: il porto di Bagnoli è una nuova infrastruttura in un’area urbana centrale, in connessione con funzioni attrattive di livello territoriale. Sono in previsione, inoltre, i porti turistici di Pozzuoli, Baia, Marina grande di Bacoli, Miseno e Acquamorta di Monte di Procida. Il potenziamento complessivo dell’attrattività di questo sistema paesistico e urbano dev’essere coordinato con il problema emergente dovuto alla pericolosità ed al conseguente rischio vulcanico, sismico e bradisismico delle zone che circondano il golfo di Pozzuoli.

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Linee guida per il paesaggio AMBITO DI PAESAGGIO 11 Campi Flegrei Principali strutture materiali del paesaggio • Storico-archeologiche: sistema archeologico-paesistico dei Campi Flegrei • Territorio rurale e aperto 4.2.3 Le strategie per il territorio rurale e aperto: i complessi vulcanici i complessi vulcanici della Campania costituiscono emergenze di valore assoluto, sotto il profilo geologico e geomorfologico, ecologico e naturalistico, agroforestale ed estetico-percettivo e rappresentano una componente fondamentale dell’identità paesistica e storico-culturale della regione Campania, nonché uno dei principali attrattori turistici 4.2.5.Le strategie per il territorio rurale e aperto: la fascia costiera e le isole la fascia costiera e le isole della Campania costituiscono nel loro complesso una risorsa chiave per i processi di sviluppo locale e per il mantenimento degli equilibri ecologici, ambientali e socio economici a scala regionale la fascia costiera della Campania costituisce, nella sua complessa articolazione, un sistema ecologico, territoriale e paesaggistico unitario, con la valenza di bene comune del quale è necessario salvaguardare gli equilibri ambientali, multifunzionalità e le possibilità di accesso e fruizione pubblica, come condizione per la vitalità e prosperità dell’economia regionale e di quelle locali, e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini della Campania

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Linee strategiche B.1 Costruzione della rete ecologica e difesa della biodiversità B.3.1 Riqualificazione e salvaguardia dei contesti paesistici di eccellenza - la fascia costiera B.4.2 Valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio - Qualificazione della leggibilità dei beni paesaggistici di rilevanza storico-culturale B.4.3 Valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio - Valorizzazione dei sistemi di beni archeologici e delle testimonianze della storia locale B.5 Recupero delle aree dismesse e in via di dismissione B.6 Rischio attività estrattive E.2 Attività produttive per lo sviluppo agricolo E.3 Attività per lo sviluppo turistico

Indirizzi per i beni storico-culturali – Siti archeologici […] in tali contesti, dove potranno trovar luogo le principali infrastrutture fruitive, ogni intervento compresi lo scavo e ogni lavorazione non superficiale dovranno essere autorizzati dalle competenti Soprintendenze a meno di interventi di difesa del suolo relativi a condizioni di emergenza per l’incolumità pubblica.

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PIANO TERRITORIALE PAESISTICO DEI CAMPI FLEGREI (PTP) approvato con D.M. del 26/04/1999

NTA Titolo II – Norme e prescrizioni di tutela delle singole zone • Art. 11 Zona P.I. (Protezione Integrale) […] 3. Interventi ammissibili. Interventi volti alla conservazione e al miglioramento del verde […]; interventi di prevenzione dagli incendi con esclusione di strade tagliafuoco; interventi di risanamento e restauro ambientale per l’eliminazione di strutture in contrasto con l’ambiente […]; interventi di sistemazione della viabilità pedonale e carrabile […] per consentire una migliore fruizione dei valori paesistici e panoramici. 4. Divieti e limitazioni. È vietato qualsiasi intervento che comporti incremento di volumi esistenti; è vietata la costruzione di strade […]. È vietata l’alterazione dell’andamento naturale del terreno […]. È vietato il taglio e l’espianto delle piante di alto fusto nonché […] della vegetazione arbustiva […]. • Art. 21 Aree e siti archeologici e Paesaggio storico-Archeologico […] a) Tutti gli interventi, di iniziativa pubblica e privata ricadenti in area di interesse archeologico, che comportino interventi al suolo, scavi, movimenti di terra, necessitano del parere preventivo vincolante della Soprintendenza Archeologica. […]

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PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI (PTC) adottato con D.S.M. n. 25 del 29/01/2016, integrata e corretta con D.S.M. n. 75 del 29/04/2016, che ha chiarito, in particolare, che tale provvedimento non determina la decorrenza delle misure di salvaguardia di cui all'art. 10 della Legge Regionale 16/2004.

NTA Titolo I – Disposizioni generali Capo V – Aree e componenti di specifico interesse Sezione II – Aree e componenti di interesse storico, culturale e paesaggistico • Art. 37– Aree ed emergenze archeologiche 1. Il PTC persegue la valorizzazione dei beni di interesse storico-archeologico, comprensivi sia delle presenze archeologiche accertate e vincolate ai sensi della legislazione vigente, sia delle aree che potrebbero essere interessate da ulteriori ritrovamenti o comunque ritenute strategiche alla valorizzazione dei beni stessi. […] 5. Potranno essere previste, ove necessarie, eventuali strutture di servizio per la fruibilità dei beni, comunque in modo compatibile con la loro leggibilità, che andrà perseguita anche con la demolizione delle superfetazioni contestualmente agli interventi conservativi. […] Sezione IV – Aree e componenti d’interesse urbano • Art. 51 – Insediamenti urbani prevalentemente consolidati 1. Negli insediamenti urbani prevalentemente consolidati la pianificazione comunale dovrà essere finalizzata a mantenere o immettere i valori urbani identificabili principalmente nella complessità funzionale e sociale, nella riconoscibilità dell’impianto spaziale, nel ruolo strutturante del sistema degli spazi pubblici. […] 13. Oltre agli indirizzi di carattere generale, di cui ai precedenti commi, nelle zone urbane consolidate i PUC dovranno disporre: […] f) il riuso di edifici dismessi volto prioritariamente all’inserimento di attrezzature pubbliche ed attività terziarie private, al fine di incrementare la complessità funzionale dei tessuti urbani carenti; […]

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PIANO REGOLATORE GENERALE (PRG) PRG approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Campania n. 2849 del 18.06.1976

NTA Art. 19 – Zona archeologica vincolata Nelle parti di territorio ricadenti in tali zone non sono consentiti interventi edilizi aggiunti. Le aree libere sono inedificabili. Gli interventi sulle superfici esistenti sono limitati al restauro conservativo con l’esclusione di modifiche alle strutture portanti verticali e orizzontali. È vietata qualsiasi modifica e trasformazione del suolo ivi compresa l’esecuzione di nuove strade; di opere di sbancamento e di riporto ad eccezione dello scavo archeologico e della sistemazione degli elementi posti in luce dallo scavo ai sensi del legge 1/06/1939 n. 1089. Sono consentiti unicamente lavori di manutenzione delle strade esistenti e miglioramenti nei punti singolari per evitare condizioni di pericolo.

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CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA n. 20, rilasciato dal comune di Bacoli in data 12.03.2018

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4. Iter di valorizzazione e strumenti 4.1 Trasformazione I dati della trasformazione Consistenze Superficie territoriale: mq 1.392 Superficie sedime: mq 935 Superficie utile lorda: mq 1.030 Superficie netta: mq 710 Volume fuori terra: mc 4.650

Parametri edilizi Incidenza media della muratura 31% della s.u.l.

Nuovi usi . Usi ammessi: ospitalità in senso ampio, connessa ad una vasta gamma di attività che contempla anche servizi socio-culturali, didattica ricerca, tempo libero, sport e scoperta del territorio, ed in ogni caso destinazioni d’uso coerenti con il progetto e conformi agli strumenti di pianificazione urbana e territoriale e di tutela vigenti . Per l’eventuale superficie esterna si prevede la realizzazione di aree destinate all’accessibilità, ai servizi e alle dotazioni. Per quanto riguarda gli N standard urbanistici si potrà concordare con l’Amministrazione Comunale la loro realizzazione nelle vicinanze dell’immobile o la loro monetizzazione.

Tipologie di intervento . Per l’intera superficie sono previste le tipologie di intervento in linea con i principi del progetto e conformi agli strumenti urbanistici e di tutela vigenti

ONERI DI CONCESSIONE EDILIZIA Il concessionario dovrà versare all’Amministrazione Comunale di Bacoli gli oneri di urbanizzazione ed i costi derivanti dall’esecuzione ! dell’intervento, e dalla eventuale trasformazione d’uso dell’immobile, secondo i parametri comunali e di legge vigenti.

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4.2 Strumenti di valorizzazione

Ai fini dell’attuazione del progetto, è stato individuato lo strumento concessorio, da applicare per la valorizzazione dell’immobile in considerazione delle sue caratteristiche: la concessione di valorizzazione ex art. 3-bis D.L. n. 351/2001 - per l’affidamento di immobili a soggetti privati interessati ad investire, a fronte del riconoscimento di un canone.

Concessione / Locazione di valorizzazione (art. 3-bis D.L. n. 351/2001, conv. in L. n. 410/2001 e s.m.i.) Si tratta di uno strumento di partenariato pubblico-privato che consente di sviluppare e valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico, attraverso l’affidamento a primari operatori privati, selezionati con procedure ad evidenza pubblica e dotati di idonei requisiti economico-finanziari e tecnico- organizzativi, del diritto di utilizzare gli immobili a fini economici per un periodo di tempo commisurato al raggiungimento dell’equilibrio economico- finanziario del piano degli investimenti e della connessa gestione, e comunque non eccedente i 50 anni, a fronte della loro riqualificazione, riconversione funzionale e manutenzione ordinaria e straordinaria. Attraverso lo strumento della concessione, l’investitore privato non grava il proprio business plan dei costi per l’acquisto degli immobili che rimangono di proprietà pubblica, mentre lo Stato, oltre ad incassare un canone per l’intera durata della concessione, risparmia gli oneri improduttivi di vigilanza, custodia, messa in sicurezza, manutenzione e riattiva nel contempo circuiti virtuosi di trasformazione urbana e sviluppo territoriale. Il canone della concessione è determinato secondo valori di mercato, tenendo conto sia degli investimenti necessari per la riqualificazione e riconversione degli immobili, sia della ridotta rimuneratività iniziale dell’operazione. Con l’art. 58 co. 6 D.L. n. 112/2008, conv. in L. n. 133/2008, è stata estesa l’applicabilità dello strumento anche in favore di Regioni, Province, Comuni e altri Enti Locali (es. Consorzi di Comuni, Comunità Montane etc.) nonché società o Enti a totale partecipazione dei predetti Enti. Alla scadenza della concessione, l’Ente proprietario/gestore rientra automaticamente nella piena disponibilità degli immobili concessi in uso, con l’acquisizione di ogni trasformazione, miglioria, addizione e accessione ad essi apportate. L’art. 1 co. 308 L. n. 228/2012 ha introdotto la possibilità di riconoscere al concessionario, al termine del periodo di tempo previsto dalla concessione, il diritto di prelazione per l'acquisto del bene al prezzo di mercato, ove sia verificato il raggiungimento della finalità di riqualificazione e riconversione dei beni e non sussistano esigenze di utilizzo per finalità istituzionali. Il D.L. n. 95/2012 ha introdotto ulteriori disposizioni, prevedendo, da un lato, il riconoscimento al Comune che abbia contribuito alla valorizzazione urbanistica di una aliquota pari al 10% del canone riscosso dallo Stato e, dall’altro, la possibilità di sub-concedere a terzi le attività economiche o di servizio previste dal piano di gestione. In caso di concessione di beni culturali pubblici, così come definiti dal D.Lgs. n. 42/2004, qualunque soggetto, indipendentemente dalla natura e dalla forma giuridica, intenda effettuare erogazioni liberali per la realizzazione degli interventi di manutenzione, protezione e restauro, potrà godere di benefici fiscali ai sensi dell’art. 1 D.L. n. 83/2014. Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina ufficiale www.artbonus.gov.it

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4.3 Percorso amministrativo

Nella fase di progettazione architettonica, definitiva e/o esecutiva, successiva all’aggiudicazione, la proposta vincitrice dovrà essere sottoposta all’approvazione degli Enti competenti in materia edilizia, di pianificazione e di tutela e le scelte relative agli interventi dovranno essere dettagliate e supportate dalle opportune analisi ed elaborati tecnico-illustrativi (studio dei caratteri, analisi del degrado, dettaglio delle tecniche e dei materiali costruttivi, degli interventi di recupero sulle superfici e sulle strutture, delle soluzioni distributive e impiantistiche, studio di impatto ambientale, etc.).

In particolar modo, gli elaborati progettuali, da predisporre in coerenza con il disposto di cui art. 23 del D.Lgs n. 50/2016, saranno sottoposti a «Verifica preventiva dell’interesse archeologico» (art. 25 comma 1), ai fini dell'applicazione dell'articolo 28, comma 4, del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, trattandosi di immobile sottoposto all'applicazione delle disposizioni del presente codice. L’Amministrazione Comunale e gli Enti sovraordinati preposti, valuteranno gli aspetti urbanistici, edilizi e paesaggistici. In tale contesto, sarà possibile dettagliare le scelte progettuali in merito agli interventi relativi alla salvaguardia dell’istanza storica ed estetica dell’immobile, riferendosi a fonti documentali ed archivistiche.

In tale contesto, sarà possibile dettagliare le scelte in merito agli interventi relativi a complessi storici, suscettibili di interesse culturale, documentale e identitario o sottoposti a precisi vincoli di tutela artistica, paesaggistica, ambientale.

La totalità delle opere, infatti, è per legge soggetta al parere delle Amministrazioni competenti in materia di tutela dei beni culturali e agli indirizzi eventualmente emessi, affinché l’intervento di valorizzazione proposto possa garantire la massima tutela e salvaguardia degli immobili di pregio.

I progetti sottoposti all’attenzione degli Enti e delle Amministrazioni competenti in materia di pianificazione territoriale e urbana e di tutela, dovranno, comunque, conservare caratteristiche di piena aderenza con quanto esplicitato in fase preliminare nell’ambito del programma di valorizzazione.

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4.4 Cooperazione e partenariato a supporto del progetto

Enti coinvolti e strumenti finanziari attivabili a supporto degli investimenti

Revolving Revolving Fondo perduto/ Tasso fisso e tasso agevolato variabile

Finanziamenti Revolving Fondo perduto/ Garanzia pubblica revolving

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5. Appendice 5.1 Accordi, provvedimenti e pareri

Il percorso di valorizzazione del bene è l’esito di un processo di concertazione istituzionale intrapreso dall’Agenzia del Demanio, nell’ambito del progetto FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI con gli Enti locali e le Amministrazioni competenti in materia di pianificazione urbana e territoriale e di tutela. In tale contesto sono state avviate molteplici forme di concertazione istituzionale ed intesa che hanno condotto alla sottoscrizione: . Protocollo d’intesa tra Agenzia del Demanio e il Comune di Bacoli, in data 12.07.2018, n. prot. 12144/2018/DRCAM per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico ricadente nel territorio di interesse e riguardante il progetto FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI.

Il percorso di valorizzazione condiviso prevede da parte del Comune competente l’impegno a: . garantire la piena conformità e coerenza dei programmi di valorizzazione con le previsioni dei vigenti strumenti di pianificazione urbanistica, in particolare, verificando la compatibilità dello status urbanistico degli immobili rispetto all’iter di valorizzazione, provvedendo - ove necessario - all’attivazione delle opportune procedure amministrative di adeguamento urbanistico e semplificazione amministrativa; (nel caso di protocollo con le Amministrazioni Comunali); . facilitare l’espletamento delle azioni amministrative necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di cui all’art. 2 del presente Protocollo, anche mettendo a disposizione le competenze e le prerogative ad esso espressamente attribuite dalla Legge.

ADEGUAMENTO URBANISTICO ! Nel caso si rendesse necessaria una variante urbanistica, il conseguimento sarà carico del concessionario secondo quanto definito di concerto con le amministrazioni competenti, fermo restando il ruolo dell’Agenzia del Demanio nel coordinamento del progetto FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI.

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Il percorso di valorizzazione è stato inoltre condiviso con gli Enti competenti in materia di tutela e pertanto: . Vincolo di interesse archeologico, emesso da MiBAC_Commissione Regionale Campania per il Complesso Ex Polveriera ai sensi del D.Lgs. 42/2004, con Decreto n. 36 del 07.07.2015. . Vincolo di interesse particolarmente importante, emesso da MiBAC_Commissione Regionale Campania per il Complesso Ex Polveriera ai sensi del D.Lgs. 42/2004, con Decreto n. 52 del 21.09.2015.

. Parere favorevole alla concessione è stato emesso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Segretariato Regionale Campania – Commissione Regionale ai sensi dell’art. 57 bis del D.Lgs. 42/2004, con provvedimento n. 431 del 17_07_2018 La concessione è autorizzata a condizione che: 1. venga garantita la conservazione e la fruizione pubblica del bene e sia assicurata la compatibilità della destinazione d’uso con il carattere storico-artistico del bene medesimo; 2. ai fini del miglioramento della conservazione, l’immobile in oggetto dovrà essere sottoposto esclusivamente alla tipologia degli interventi indicati all’articolo 29, comma 2, 3 o 4 del Decreto Legislativo n. 42 del 22.1.2014 previa autorizzazione della competente Soprintendenza sulla base di un progetto da sottoporre all’esame della stessa; 3. eventuali interventi strutturali dovranno essere progettati rigorosamente nel rispetto delle «Linee Guida» per l’applicazione al patrimonio culturale della normativa tecnica di cui all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri 20 marzo 2003 n. 3274, da sottoporre alle procedure dell’art. 21 del D.Lgs n. 42 del 22.1.2014; 4. prima di progettare e realizzare qualunque intervento sull’immobile siano effettuati saggi al fine di evidenziare resti di precedenti strutture o di eventuali decorazioni al momento sottrarre alla vista, da sottoporre comunque alla succitata procedura autorizzativa; 5. non deve essere alterato il rapporto tra parte costruita ed aree libere di servizio del complesso, consentendo soltanto opere di valorizzazione delle stesse.

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5.2 Focus indicazioni progettuali

In coerenza con FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI la proposta di recupero e riuso presentata dovrà essere in linea con il valore identitario, gli elementi costitutivi e l’organicità dell’impianto architettonico ed in coerenza con il contesto naturale in cui il bene è inserito, salvaguardandone i caratteri paesaggistico ambientali con l’obiettivo di potenziare la fruizione del territorio costiero di riferimento. Si dovrà prevedere un mix di funzioni che consentano la gestione privata e garantiscano al contempo l’accessibilità e la fruibilità pubblica dell’immobile in tutti gli spazi interni ed esterni, in modo permanente o temporaneo, in occasione di eventi e attività culturali finalizzate a garantire uno turismo sostenibile e lo sviluppo locale ovvero assicurare un processo duraturo di sviluppo locale volto a migliorare la visibilità del contesto territoriale in cui è inserito.

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In linea con le indicazioni dei documenti di pianificazione territoriale e urbana e di tutela vigenti . saranno previste le seguenti categorie e modalità di intervento: o PRG: Art. 19 – Zona archeologica vincolata Nelle parti di territorio ricadenti in tali zone non sono consentiti interventi edilizi aggiunti. Le aree libere sono inedificabili. Gli interventi sulle superfici esistenti sono limitati al restauro conservativo con l’esclusione di modifiche alle strutture portanti verticali e orizzontali. È vietata qualsiasi modifica e trasformazione del suolo ivi compresa l’esecuzione di nuove strade; di opere di sbancamento e di riporto ad eccezione dello scavo archeologico e della sistemazione degli elementi posti in luce dallo scavo ai sensi del legge 1/06/1939 n. 1089. Sono consentiti unicamente lavori di manutenzione delle strade esistenti e miglioramenti nei punti singolari per evitare condizioni di pericolo. o PTP: Art. 11 Zona P.I. (Protezione Integrale) […] 3. Interventi ammissibili. Interventi volti alla conservazione e al miglioramento del verde […]; interventi di prevenzione dagli incendi con esclusione di strade tagliafuoco; interventi di risanamento e restauro ambientale per l’eliminazione di strutture in contrasto con l’ambiente […]; interventi di sistemazione della viabilità pedonale e carrabile […] per consentire una migliore fruizione dei valori paesistici e panoramici. 4. Divieti e limitazioni. È vietato qualsiasi intervento che comporti incremento di volumi esistenti; è vietata la costruzione di strade […]. È vietata l’alterazione dell’andamento naturale del terreno […]. È vietato il taglio e l’espianto delle piante di alto fusto nonché […] della vegetazione arbustiva […]. . saranno previste le seguenti nuove funzioni ospitalità in senso ampio, connessa ad una vasta gamma di attività che contempla anche servizi socio- culturali, didattica ricerca, tempo libero, sport e scoperta del territorio, ed in ogni caso destinazioni d’uso coerenti con il progetto e conformi agli strumenti di pianificazione urbana e territoriale e di tutela vigenti

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5.3 Forme di supporto economico e finanziario

Sono state avviate diverse forme di interlocuzione con Amministrazioni titolari di risorse che a vario titolo possono essere attivate dal concessionario aggiudicatario della presente procedura ad evidenza pubblica a supporto degli investimenti per la realizzazione del progetto di valorizzazione proposto. L’aggiudicazione della procedura di valorizzazione e gestione dell’immobile non garantisce l’esito positivo dell’istruttoria di concessione del finanziamento se non espressamente indicato.

FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI 2014-2020:

. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FESR CAMPANIA Asse 3 – Competitività del sistema produttivo L’Asse mira allo sviluppo del sistema produttivo attraverso un consolidamento delle realtà esistenti e ad un rinnovamento della base produttiva, garantendo al contempo la riduzione degli impatti ambientali del sistema produttivo, la valorizzazione degli asset naturali e culturali e l’incremento della competitività delle destinazioni turistiche.

Obiettivo specifico 3.3 - CONSOLIDAMENTO, MODERNIZZAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI SISTEMI PRODUTTIVI TERRITORIALI Azione 3.3.2 - Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, sportive, creative e dello spettacolo, e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici Beneficiari: Micro e PMI

Azione 3.3.3 - Sostegno a processi di aggregazione e integrazione tra imprese (reti di imprese) nella costruzione di un prodotto integrato nelle destinazioni turistiche (anche sperimentando modelli innovativi, quali ad esempio, dynamic packaging, marketing networking, tourism information system) Beneficiari: Micro e PMI

Responsabile Obiettivo: Direzione Generale per lo sviluppo economico e produttivo Dott.ssa Roberta Esposito Telefono: 081 7967559 Mail: [email protected] Pec: [email protected] Direzione Generale per le politiche culturali e per il turismo Dott.ssa Rosanna Romano Telefono: 081 7963575 - 081 7968521 Mail: [email protected] Pec: [email protected]

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5.3 Forme di supporto economico e finanziario

FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI 2014-2020:

. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FESR CAMPANIA Asse 6 – Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale Obiettivo è la valorizzazione del territorio regionale ai fini turistici, sia per quanto riguarda la promozione delle aree protette e della biodiversità, sia in relazione al patrimonio culturale e storico regionale, quale “patrimonio collettivo” regionale adatto a favorire la crescita del sistema socio-economico del territorio.

Struttura dell’Asse - Priorità di investimento 6c Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale

Obiettivo specifico 6.7 MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI E DEGLI STANDARD DI OFFERTA E FRUIZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE NELLE AREE DI ATTRAZIONE. La Regione Campania intende incentrare la ripresa economico-produttiva connettendola ad una strategia intelligente di investimento per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, finalizzata allo sviluppo culturale sostenibile attraverso l'identificazione di aree strategiche con elevata presenza di attrattori naturali e culturali. A tale obiettivo concorreranno non solo le azioni strategiche per migliorare la fruizione dei Grandi Attrattori Culturali, sui quali si prevede, in particolare, il coordinamento con il PON Cultura, ma anche interventi significativi e di sistema integrato del patrimonio culturale diffuso sul territorio regionale, al fine di valorizzarli adeguatamente.

Azione 6.7.1 - Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo. Sostegno allo sviluppo dell’impresa culturale, cinematografica, di start-up e di progetti pilota nel settore culturale, rivolti al Terzo Settore ed alle fasce giovanili. Beneficiari Regione Campania, Comuni, Enti pubblici e territoriali, società di scopo e/o società consortili per azioni e/o società a totale o prevalente capitale pubblico, imprese, enti no profit, fondazioni iscritte ai registri, università, Enti di alta cultura di cui all’art. 7 della L.R. 7/2003.

Responsabile Obiettivo: Direzione Generale per le politiche culturali e per il turismo Dott.ssa Rosanna Romano Telefono: 081 7963575 - 081 7968521 Mail: [email protected] Pec: [email protected]

57 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

5.3 Forme di supporto economico e finanziario

FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI 2014-2020:

. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FESR CAMPANIA Asse 6 – Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale Obiettivo è la valorizzazione del territorio regionale ai fini turistici, sia per quanto riguarda la promozione delle aree protette e della biodiversità, sia in relazione al patrimonio culturale e storico regionale, quale “patrimonio collettivo” regionale adatto a favorire la crescita del sistema socio-economico del territorio.

Struttura dell’Asse - Priorità di investimento 6c Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale

Obiettivo specifico 6.8 RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO DELLE DESTINAZIONI TURISTICHE In attuazione dell’Obiettivo Specifico 6.8 l’Amministrazione regionale intende aumentare il grado di fruibilità di aree strategiche e destinazioni turistiche regionali caratterizzate da un’elevata potenzialità di sviluppo per la concentrazione di risorse naturali, ambientali e culturali, ma non adeguatamente valorizzate sia in ambito nazionale che internazionale. In queste aree si interverrà a supporto degli attrattori culturali ed ambientali considerati rilevanti per l’attrattività ed il posizionamento competitivo della regione, in coerenza con le politiche regionali in tema di turismo, cultura ed ambiente

Azione 6.8.3 - Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche con interventi di recupero del patrimonio naturale, architettonico e territoriale, messa a sistema delle risorse anche al fine di rendere maggiormente fruibile per la collettività cittadini le aree ad alta vocazione turistica non adeguatamente valorizzate. Beneficiari Regione Campania e suoi enti strumentali, Società pubbliche e/o private, Enti ed organismi pubblici

Responsabile Obiettivo: Direzione Generale per le politiche culturali e per il turismo Dott.ssa Rosanna Romano Telefono: 081 7963575 - 081 7968521 Mail: [email protected] Pec: [email protected]

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ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO - ICS:

Servizi a disposizione dei soggetti interessati a sviluppare i progetti di valorizzazione:

L’Istituto per il Credito Sportivo offre un servizio di asseverazione del Piano Economico Finanziario (PEF) anche con un eventuale supporto alla verifica della corretta compilazione dello stesso. Le condizioni applicate per l’asseverazione del PEF sono pari a € 1.200,00 per importi fino ad € 500 mila di investimenti, a € 2.500,00 per importi oltre € 500 mila e fino ad € 1.000.000,00 e a € 4.000,00 per importi oltre € 1 milione.

Informazioni e contatti per tali servizi possono essere richiesti a: [email protected]

Per il finanziamento dei costi relativi alla realizzazione del progetto di valorizzazione sono attivabili le seguenti linee di credito:

. FINANZIAMENTI CULTURA: Mutuo Ordinario Privati Chirografario o Ipotecario Mutui senza limite di importo di durata di norma non superiore a 20 anni e rimborso con rate mensili, trimestrali o semestrali destinati ad associazioni, società, fondazioni e qualsiasi soggetto privato persegua, anche indirettamente, finalità di sviluppo dei beni e attività culturali (con esclusione delle persone fisiche), tale finalità dovrà essere prevista nello statuto del soggetto mutuatario. I mutui saranno destinati alla realizzazione del progetto di valorizzazione proposto e potranno finanziare la ristrutturazione, il recupero, il miglioramento, l’ampliamento, il restauro, la messa a norma, l’abbattimento barriere architettoniche, l’efficientamento energetico, l’attrezzatura e gli arredi dell’immobile oggetto della valorizzazione. Sono inoltre finanziabili con il mutuo gli oneri per spese tecniche, spese per la redazione del business plan, per la redazione e l’asseverazione del Piano Economico Finanziario, spese per eventuale diagnosi e certificazione energetica. L’IVA è finanziabile solo se è un costo non recuperabile sostenuto dal mutuatario. Di norma una quota del costo dell’investimento deve essere sostenuta dal mutuatario con mezzi propri. I mutui potranno essere assistiti da garanzia diversa dall’ipoteca o anche da ipoteca su immobile diverso da quello in concessione di valorizzazione. Tassi di riferimento: fisso - Irs di durata pari a quella del mutuo + spread max del 4,45%, variabile - Euribor a 6 mesi 365 + spread** max del 4,45% (per tutte le durate di mutuo).

FONTI: http://www.creditosportivo.it/finanziamocultura/cultura3.html

59 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO - ICS:

Opportunità di finanziamenti attivabili per progetti di valorizzazione di beni ad uso sportivo

. FINANZIAMENTI SPORT I mutui sono riservati a società e associazioni sportive e qualsiasi soggetto privato persegua, anche indirettamente, finalità sportive e ricreative (con esclusione delle persone fisiche), tale finalità dovrà essere prevista nello statuto del soggetto mutuatario. I mutui saranno destinati alla realizzazione del progetto di valorizzazione proposto e potranno finanziare la ristrutturazione, il recupero, il miglioramento, l’ampliamento, il restauro, la messa a norma, l’abbattimento barriere architettoniche, l’efficientamento energetico, l’attrezzatura e gli arredi dell’immobile oggetto della valorizzazione. Sono inoltre finanziabili con il mutuo gli oneri per spese tecniche, spese per la redazione del business plan, per la redazione e l’asseverazione del Piano Economico Finanziario, spese per eventuale diagnosi e certificazione energetica. L’IVA è finanziabile solo se è un costo non recuperabile sostenuto dal mutuatario. I Finanziamenti Sport possono utilizzare il Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva ex lege 289/2002, art. 90, comma 12 e s.m.i. che può garantire i mutui fino all’80% dell’importo mutuato.

Le tipologie di Finanziamenti Sport attivabili sono le seguenti:

 MUTUO ORDINARIO PRIVATI Chirografario o Ipotecario Mutui senza limite di importo di durata di norma non superiore a 20 anni e rimborso con rate mensili, trimestrali o semestrali. Di norma una quota del costo dell’investimento deve essere sostenuta dal mutuatario con mezzi propri. I mutui potranno essere assistiti da garanzia diversa dall’ipoteca o anche da ipoteca su immobile diverso da quello in concessione di valorizzazione. Tassi di riferimento lordo: fisso - Irs di durata pari a quella del mutuo + spread max del 4,45%, variabile - Euribor a 6 mesi 365 + spread max del 4,45% (per tutte le durate di mutuo). I mutui ordinari possono usufruire di un contributo in c/interessi dell’1,00%, per la riduzione del tasso d’interesse dei mutui, previa acquisizione di parere favorevole rilasciato dal CONI.

 FINANZIAMENTI SPORT – MUTUO LIGHT 2.0 Mutui d’importo non superiori a € 60.000,00 e durata fino a 7 anni con rata di rimborso mensile. Non è prevista garanzia ipotecaria. Tasso di riferimento fisso: Irs di durata pari a quella del mutuo + spread del 5%. (Lo spread può essere ridotto al 3,90% in caso di affiliazione del mutuatario a Federazione Sportiva nazionale convenzionata). Le spese di istruttoria ammontano a 350 euro da versare al momento dell’erogazione del mutuo. I mutui potranno essere assistiti anche da garanzie fidejussorie di tipo personale.

FONTI: http://www.creditosportivo.it/prodotti/prodottisport.html

Ulteriori informazioni sulle linee di credito attivabili presso l’Istituto per il Credito Sportivo potranno essere richieste utilizzando l’indirizzo email: [email protected], oppure il numero verde 800.298.278

60 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

ENTE NAZIONALE PER IL MICROCREDITO: È attivabile la seguente linea di credito:

. SOSTEGNO ALL’IMPRESA NELLA FORMA DI MICROCREDITO: Finanziamenti per la realizzazione di investimenti senza la necessità di disporre di un capitale proprio o di un capitale di credito e alle seguenti condizioni: • limite massimo di 25.000 euro/ 35.000 euro se le ultime 6 rate pregresse sono state pagate in maniera puntuale e lo sviluppo del progetto finanziato è attestato dal raggiungimento dei risultati intermedi stabiliti dal contratto e verificati dalla Banca. • beneficiari: microimprese e professionisti rientranti nei parametri individuati dall’art. 111 TUB – Professionisti titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; – Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti; – Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate, società cooperative e associazioni titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

• durata minima 24 mesi e massima 60 mesi aumentati di 6 in caso di preammortamento (max 12 mesi) • garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le PMI (80% dell'importo finanziato), la Banca potrà richiedere ulteriori garanzie personali (non reali) solo relativamente alla parte non coperta dalla garanzia pubblica • condizioni di accesso: le imprese devono aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la richiesta di finanziamento o dall'inizio dell'attività, se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di massimo 300.000,00 euro, ricavi lordi fino a 200.000,00 euro e livello di indebitamento non superiore a 100.000,00 euro. I professionisti e le imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni Operative del Fondo (non sono ammissibili le iniziative imprenditoriali riconducibili ad attività agricola primaria);

L’Ente Nazionale per il Microcredito mette a disposizione i servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio nei confronti dei beneficiari quali individuati dall’Art. 3 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 176/2014 e dall’art. 111 comma 1 del d.lgs. 385/93 (T.U.B.).

FONTI: http://www.microcredito.gov.it/about-us.html

Ulteriori informazioni sulle linee di credito attivabili presso l’Ente Nazionale per il Microcredito potranno essere richieste utilizzando l’indirizzo email: [email protected]

61 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

. SELFIEmployment promosso da ANPAL e gestito da Invitalia L’Ente Nazionale per il Microcredito, in accordo con ANPAL, partecipa all’azione sull’auto-imprenditorialità della Garanzia Giovani http://www.garanziagiovani.gov.it/selfiemployment/Pagine/Selfie-employment.aspx informando ed offrendo supporto ai giovani NEET (che non studiano, non partecipano a corsi di formazione e non lavorano) con lo scopo di potenziare gli accessi al Fondo rotativo SELFIEmployment, Il Fondo SELFIEmployment finanzia con prestiti a tasso zero l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali da parte di giovani NEET. Grazie a SELFIEmployment i giovani NEET possono sviluppare il proprio progetto d’impresa e avviare piccole iniziative imprenditoriali con dei finanziamenti agevolati nella forma del microcredito, del microcredito esteso e del piccolo prestito.

Possono concorrere all’assegnazione dei finanziamenti agevolati del Fondo rotativo SELFIEmployment i soggetti che rispondono ai seguenti requisiti: – giovani tra i 18 e 29 anni – NEET (Not in Education, Employment or Training), cioè senza un lavoro e non impegnati in percorsi di studio o di formazione professionale – iscritti al programma Garanzia Giovani, indipendentemente dalla partecipazione al percorso di accompagnamento finalizzato all’autoimprenditorialità (misura 7.1 del PON IOG).

Rivolgendosi agli Sportelli della “retemicrocredito”, i giovani NEET possono essere supportati nella predisposizione della domanda di finanziamento, a valere sul Fondo SELFIEmployment, e invio della stessa a Invitalia. L’assistenza è realizzata dal personale degli oltre 60 Sportelli della “retemicrocredito”, supportato a sua volta da un team di esperti responsabili a livello locale delle iniziative di diffusione e di rete.

FONTI: http://www.microcredito.gov.it/corso-formativo-per-operatori/137-progetti/1098-selfiemployment.html

62 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

INVITALIA: Sono attivabili le seguenti linee di credito: . NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO: Finanziamenti agevolati a tasso pari a zero per sostenere la creazione di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile e femminile su tutto il territorio nazionale Le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis sotto forma di finanziamento a tasso zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile fino ad un massimo di € 1,5 mln Possono presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni: – Le imprese costituite in forma societaria da non più di 12 mesi (comprese le Cooperative), la cui compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni o da donne – Le società costituende, formate da sole persone fisiche, purché provvedano formalmente alla loro costituzione entro e non oltre 45 gg dalla comunicazione del provvedimento di ammissione Sono ammissibili le attività di: produzione di beni nel settore dell’industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; commercio di beni e servizi; turismo; attività della filiera turistico-culturale finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza; servizi per l’innovazione sociale. I programmi di spesa devono essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento Sono ammissibili le spese in: ristrutturazione fabbricati, macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, servizi ITC, brevetti, licenze e marchi, formazione specialistica, consulenze specialistiche, studi di fattibilità, progettazione e direzione lavori. FONTI: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/nuove-imprese-a-tasso-zero

. CULTURA CREA: Finanziamenti agevolati a tasso pari a zero e contributi a fondo perduto per sostenere la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit, nel settore dell'industria culturale, creativa e turistica, che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Nuove imprese dell’Industria Culturale Le agevolazioni sono concesse per programmi di investimento di importo non superiore a € 400.000, ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis, sotto forma di finanziamento a tasso zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al 40% della spesa ammessa, e di contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 40% della spesa ammessa. Entrambe le agevolazioni sono elevabili di un ulteriore 5% in caso di impresa a maggioranza femminile o giovanile o in possesso del rating di legalità

63 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

Possono presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni: – Le imprese dell’industria culturale (comprese le Cooperative) costituite negli ultimi 36 mesi – I team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni I programmi di spesa devono essere realizzati entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento Sono ammissibili le spese in: macchinari, impianti, attrezzature e arredi, personale dipendente qualificato, servizi ITC, consulenze specialistiche FONTI: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/cultura-crea/crea-la-tua-impresa

Imprese dell’Industria Culturale e Turistica Le agevolazioni sono concesse per programmi di investimento di importo non superiore a € 500.000, ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis, sotto forma di finanziamento a tasso zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al 60% della spesa ammessa, e di contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 20% della spesa ammessa. Entrambe le agevolazioni sono elevabili di un ulteriore 5% in caso di impresa a maggioranza femminile o giovanile o in possesso del rating di legalità Possono presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni le imprese in forma societaria (comprese le Cooperative) costituite negli ultimi 36 mesi I programmi di spesa devono essere realizzati entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento Sono ammissibili le spese in: macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni e know how, personale dipendente qualificato, servizi ITC, consulenze specialistiche FONTI: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/cultura-crea/sviluppa-la-tua-impresa

Sostegno al Terzo Settore che opera nell’industria Culturale Le agevolazioni sono concesse per programmi di investimento di importo non superiore a € 400.000, ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis, sotto forma di contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 80% della spesa ammessa, elevabile di un ulteriore 10% in caso di impresa a maggioranza femminile o giovanile o in possesso del rating di legalità Possono presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni: – Le ONLUS di diritto (Organizzazione di volontariato, ONG Organizzazioni non governative, Cooperative sociali o loro consorzi) – I soggetti ONLUS – Le imprese sociali I programmi di spesa devono essere realizzati entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento Sono ammissibili le spese in: macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni e know how FONTI: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/cultura-crea/la-tua-impresa-no-profit

64 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

. RESTO AL SUD: Incentivi per sostenere la nascita di nuove imprese promosse da giovani nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia Le agevolazioni sono concesse a copertura del 100% delle spese, per programmi di investimento di importo non superiore a € 200.000, ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis, sotto forma di: finanziamento bancario, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al 65% della spesa ammissibile, concesso da un istituto di credito aderente alla convenzione tra Invitalia e ABI e garantito dal Fondo di garanzia per le PMI, e di contributo a fondo perduto di importo non superiore al 35% della spesa ammissibile Possono presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni: – I giovani di età compresa tra i 18 e 35 anni – Le società (comprese le Cooperative) e le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017 – I team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo dell’istruttoria Sono ammissibili le attività di: produzione di beni nel settore dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo I programmi di spesa devono essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento Sono ammissibili le spese in: ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, servizi ITC, altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) FONTI: http://www.invitalia.it/site/new/home/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud.html

. ITALIA ECONOMIA SOCIALE: Incentivi volti a favorire la nascita e la crescita di imprese con obiettivi di utilità sociale e di pubblico interesse su tutto il territorio nazionale Le agevolazioni sono concesse a copertura del 80% delle spese, per programmi di investimento di importo compreso fra € 200.000 e € 10 mln, ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis, sotto forma di: – Finanziamento agevolato al tasso dello 0,5% annuo, della durata massima di quindici anni e di importo non superiore al 70% del finanziamento complessivo, accompagnato necessariamente da un finanziamento bancario, di importo non superiore al 30% del finanziamento complessivo, concesso da un istituto di credito aderente alla convenzione tra MiSE, ABI e CDP – Contributo a fondo perduto di importo non superiore al 5% della spesa ammissibile e per programmi d’investimento non superiori a € 3 mln Possono presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni: – Le imprese sociali costituite in forma di società – Le cooperative sociali e relativi consorzi – Le società cooperative aventi qualifica di ONLUS

65 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

Sono ammissibili le attività che perseguono gli obiettivi di: incremento occupazionale di lavoratori svantaggiati, inclusione sociale di persone vulnerabili, salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dei beni storico-culturali, assicurare una risposta innovativa e socialmente responsabile ai bisogni dei territori e delle comunità locali Sono ammissibili le spese in: ristrutturazione di fabbricati, opere edili e murarie, macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, formazione specialistica, consulenze specialistiche, studi di fattibilità, progettazione e direzione lavori, spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali FONTI: https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/italia-economia-sociale

Ulteriori informazioni sulle linee di finanziamento attivabili presso INVITALIA potranno essere richieste alla dott.ssa Giulia Zanotti utilizzando l’indirizzo email: [email protected], oppure il numero di telefono 0642160368

66 FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI INFORMATION MEMORANDUM – Ex Polveriera – Loc. Miseno – Bacoli (NA) CAMPANIA

5.4 Partner

Partner Promotori • MiBAC • Ministero della Difesa – DIFESA SERVIZI S.p.A • MEF – Agenzia del Demanio

Soggetti coinvolti L’Agenzia ha avviato sul territorio un proficuo rapporto di collaborazione con soggetti istituzionali per l’avvio di tutte le attività preordinate alla valorizzazione degli immobili inseriti nel progetto ed, in particolare, con i Comuni e le Regioni competenti a livello territoriale. L’Agenzia promuove inoltre nuovi rapporti di collaborazione con gli Enti proprietari di immobili pubblici – Comuni, Province, Regioni – per lo sviluppo del progetto FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI, anche attraverso l’espletamento di propedeutiche attività di diffusione del progetto sia a livello nazionale che internazionale. Sono state avviate diverse forme di interlocuzione con Amministrazioni titolari di risorse che, a vario titolo, possono essere attivate dagli aggiudicatari delle procedure ad evidenza pubblica a supporto degli investimenti per la realizzazione dei progetti di valorizzazione proposti (Regioni FESR POR/PSR, Istituto per il Credito Sportivo, Ente Nazionale per il Microcredito, Invitalia).

Altre forme di partnership Sono state avviate forme di partnership con i soggetti che operano sul territorio a livello locale, nazionale e internazionale, ciascuno interessato e/o coinvolto a vario titolo dal progetto. FARI TORRI ED EDIFICI COSTIERI è un’iniziativa che gode del sostegno e del contributo di molteplici partner dell’Agenzia tra cui Invitalia, ANCI-FPC, ANCE, CONI, FIV, WWF, Young Architects Competition, Cittadinanzattiva, AICA, Istituto per il Credito Sportivo. A tali iniziative si aggiungono le partnership avviate in occasione di altri progetti che potranno contribuire all’iniziativa, come ad esempio: Touring Club Italiano, Italiacamp, Legambiente, Associazione Borghi Autentici, CSVnet, Ente Nazionale per il Microcredito, Agenzia Nazionale Giovani.

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DEMANIO.AGDCM01.REGISTRO UFFICIALE.0004048.13-03-2018-I

ANAGRAFICA E LOCALIZZAZIONE CONSISTENZE TOTALI STATO DI FATTO

Denominazione Complesso ex Polveriera Superficie territoriale (mq) 1.392

Indirizzo Via Sacello di Miseno Superficie utile lorda (mq) 1.030

Città (Provincia), Regione Bacoli (NA), Campania Superficie coperta (mq) 932

Ambito Marittimo Volume fuori terra (mc) 4.650

Posizione dal centro urbano di riferimento Semicentrale GRADO DI FRUIBILITA'

Coordinate GPS (Lat., Long.) lat 40°47'11.8"N long. 14°05'09.2"E Accessibilità pedonale Ottima

Datazione dell'immobile inizi XIX sec. Accessibilità carrabile Media

Visitabilità Scarsa

INQUADRAMENTO CATASTALE CONFORMITA' URBANISTICA RIFERIMENTI VINCOLI

CATASTO TERRENI: CATASTO FABBRICATI: Conformità Storico-artistici, paesaggistici, Sezione, Fogli, Particelle Sezione, Fogli, Particelle, Subalterni con gli usi turistico-ricettivi-culturali idrogeologici

Decreto di vincolo archeologico n. 36 del CT di Bacoli (NA): Foglio 19, p.lla 46 CF di Bacoli (NA): Foglio 19, p.lla 46 07.07.2015 Conforme Decreto di interesse particolarmente importante n. 52 del 21.09.2015

STATO CONSERVATIVO*

Fabbricato principale Mediocre altri fabbricati Mediocre

nota * • mediocre: edifici con problemi di dissesto statico-strutturale localizzati o di lieve entità • sufficiente (i): edifici che non presentino almeno problemi di dissesto statico-strutturale • buono (ii): edifici di cui al punto precedente (i) non aventi particolari problemi di degrado delle superfici • ottimo: edifici di cu ai punti precedenti (i), (ii) con una classificazione energetica pari o inferiore alla categoria “D” (D.Lgs 192/05, D.Lgs. 31/06) CORPI DI FABBRICA

COLLEGAMENTI CARATTERISTICHE GENERALI STRUTTURE TIPOLOGIA TIPOLOGIA VERTICALI ORIZZONTALI ARCHITETTONICA DELLE Corpi di fabbrica N° corpi di N° piani f.t. N° piani Altezza Elementi Tipologia Verticali Orizzontali Tipologia Distanza max Adattabilità Percorribilità Adattabilità per DEL COMPLESSO COPERTURE fabbrica int./semint. max alla stilistici di strutture tra corpi scala per l'uso l'uso Pubblico gronda rilievo portanti (ml) Pubblico (ml)

Struttura Muratura corpo scala 1 1 2 0 8,5 No Mista Miste Mista Scale Parziale Parziale Parziale specialistica portante unico

SISTEMA IMPIANTISTICO

UTENZE E STATO CONFORMITA' NOTE CONTRATTI MANUTENTIVO

Impianto non Acqua corrente No funzionante Impianto non RETE IDRICA Acque reflue Da verificare No funzionante Impianto non Fogne No funzionante Impianto non RETE ELETTRICA ------Da verificare No funzionante Impianto non RETE GAS ------Da verificare No funzionante Impianto non RETE TELEFONICA ------Da verificare No funzionante Impianto non CLIMATIZZAZIONE ------No funzionante SMALTIMENTO ACQUE PIOVANE Impianto non ------No Gronde, pluviali, scarichi funzionante RISALITA MECCANICA ------Assente Ascensori e/o montacarichi Sistema di protezione dalle scariche Assente elettriche atmosferiche PROTEZIONE - SICUREZZA Antincendio Assente

ALTRO Specificare, qualora presente