Dio Disse: «E Tu Donna, Partorirai Senza Nessun Dolore» MARIA SERENA PALIERI

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Dio Disse: «E Tu Donna, Partorirai Senza Nessun Dolore» MARIA SERENA PALIERI 13CUL01A1308 ZALLCALL 11 00:54:48 08/13/98 R GIOVEDÌ 13 AGOSTO 1998 Roberto Barzanti, deputato e storico, spiega perché Siena va pazza per la celeberrima corsa SIENA. Si racconta che,mentre iSa- Oggi la «tratta»: voia amavano il Palio (la regina Una volta Margherita lo vedeva come un assegnati «poema ariostesco fatto realtà»), durava 3 minuti, Mussolini non lo abbia mai voluto i dieci cavalli vedere. Anzi, si racconta che a Siena ormai basta abbia messo piede solo una volta e Oggi, a Siena, è un giorno im- perpochissimeore.Ilmotivo?Men- 1 minuto e 14 portantissimo di quella che po- tre in Italia la democrazia era sospe- tremmo definire «la fase d’avvi- sa, a Siena si continuava a votare per compiere cinamento» al Palio: avviene la nelle diciassette contrade per eleg- «tratta», ovvero il sorteggio in gere Priore e Capitano. E questo per i tre giri base al quale i 10 cavalli concor- ilfascismoerainsopportabile. renti vengono assegnati alle va- Eccolo, il Palio nella sua superba della Piazza rie contrade in lizza. Da oggi, in «ambiguità» di rito religioso e paga- base al destriero ricevuto in sor- no, aristocratico e popolare, laico e Anche la famosa te, le contrade tenteranno di ag- civile, di rievocazione storica impa- giudicarsi i fantini, che possono stata di contemporaneità, di rissosi- gara senese invece essere sostituiti anche la tà contradaiola e di unità senese, di mattina stessa della gara: per- festa «nazionale» di una città-stato si evolve e si ché, come spiega anche Barzan- che voleva continuare ad esserlo, a ti nell’articolo accanto, è il ca- dispetto de i colpi della Storia. Nulla vallo a rappresentare la contra- incendia l’immaginario collettivo confronta con da, il fantino è un fatto quasi ac- come il Palio che, forse, può reggere cidentale. il confronto solo con la Corrida, la la modernità Le contrade di Siena sono 17 ma tragica rappresentazione sacrificale al Palio corrono sempre in 10, a celebrata da Hemingway e da Lorca Sempre, però, rotazione. Al prossimo Palio («alle cinque della sera...»), dove dell’Assunta sarà il turno di On- può accadere che il torero soccom- nel rispetto da, Lupa, Nicchio, Bruco, Oca, ba, ma è certo che il toro sarà, co- Aquila, Pantera, Selva, Leocor- munque,ucciso. della tradizione no e Torre. Quest’ultima, la Tor- Al Palio no. Il Palio ha nel cavallo re, è soprannominata a Siena la sua esaltazione, il suo mito rispet- Un cavallo «la nonna», ma non è un so- to al quale fantini, capitani, priori e «scosso» prannome affettuoso: le altre contrade appaiono quali strumenti guida la corsa contrade la chiamano così per- di cuiilcavallosiserveperesaltarela Sotto ché è quella che da più tempo Corsa, e con essa Siena. È il cavallo un’altra immagine non vince. Per la precisione, si è che si benedice in chiesa, non il fan- del Palio imposta per l’ultima volta nel tinoche loaccompagna.Èilfantino di Siena lontano 1961. Quest’anno il che può essere sostituito: il cavallo, «drappellone», ovvero lo sten- una volta estratto, mai. E il cavallo dardo dipinto che va alla con- può vincere anche «scosso», cioè da trada vincitrice, è stato realizza- solo, dopoaverdisarcionatoilfanti- to dal giovane pittore senese no. Per lo storico Roberto Barzanti: Claudio Maccari. «Il cavallo assume il ruolo della ”creatura” affidata in sorte e, in quanto tale, parte di un destino im- modificabile». Il cavallo, insomma, «è la fortuna, il fantino è l’astuzia», perdirlaconleVirtùcheMachiavel- li affida al Principe. Umberto Eco, parafrasandola scrittriceamericana Gertrude Stein, si affi- da allaiterazionericor- Palio dando che «se si deve Palio correre il Palio, un ca- 13CUL01AF02 vallo è un cavallo, è un cavallo, è un caval- 3.0 lo...». 9.0 Del Palio si è detto e scritto tutto, ma il mi- stero del suo fascino regge a ogni tentazio- Formula 1 ne di fissarlo in una Formula 1 immagine. Sull’onda dell’emozio- ne ci hanno provato in tanti a dirlo, scrittori, poeti,pittori,artistidiogni latitudine, ma è difficile definire un evento che, come dice Alessandro Piazzi, «è una sintesi irripetibile fra passato e presente». Ci ha provato il trebbe spiegare il Palio», per cui, per in linea da Porta Romana a Piazza sacro della storia di Siena e renden- mente, obbedendo a giusti criteri di noprendonocorpo. chi ci vuoleandare,nefailavitasela comunediSienaconunvolume,in- dirla con lo storico William Hey- del Campo, alla quale ogni signo- done protagoniste le contrade. Poi, rispetto per gli animali. Un tempo si Il Palio è anche un tramite di con- vuoi fare», questo per Barzanti fa la trodotto da Alessandro Falassi, che wood: «Questo, lettore, è il Palio!» E rotto poteva partecipare. Ci sono con l’età del liberty l’impianto evo- impiegavano tre minuti a compiere senso percepibile nelle contrade differenza col passato. «È un cam- raccoglie alcune delle definizioni allora, non resta che riascoltare i annali stupendi che raccontano dei cativo cambia moltissimo fino afar- i tre giri di piazza del Campo (999 che finiscono anche per essere in- biamento che consente una conti- più celebri dell’Evento: dal lapida- versi di Eugenio Montale: «..geme il cavalli che Cesare Borgia fece corre- si una festa nella quale si rispecchia metri a giropari atre chilometri me- terlocutrici del potere. «Tutte le nuità che, altrimenti, non avrebbe rio Ezra Pound: «E laggiù hanno fat- palco/ al passaggio dei brocchi salu- re. Dalla metà del Cinquecento il l’identitàitaliana: la rissosità, laMa- no tre metri, in tutto), oggi si impie- grandi feste collettive hanno una senso». Barzanti ricorda lo storico to il Palio..», all’«ultima manifesta- tati/ da un urlo solo. È un volo! E tu Palio riprende vigore, ma la vera donna che protegge tutti, l’astuzia ga un minuto e 14. Settantaquattro dimensione politica. E sono anche del teatro Federico Zorzi, per il qua- zione della storia di un’orgogliosa dimentica./Dimenticalamorte». svolta è alla metà del Seicento, che consente di guidare gli avveni- secondi vissuti in apnea. Per Bar- un grande e controllato sfiatatoio le, nel momento in cui la rissa si isti- cittàlibera»diTitusBurckhardt;alla La vitalità del Palio sta nel non es- quando entrano in gioco le contra- menti,lapatriafattadimillecampa- zanti, insomma, il Palio è un evento delle passioni e della violenza, un tuzionalizza, la gara diventa uno «traslata nostalgia di Siena per il suo sere mai uguale a se stesso. Quello a de;all’iniziodelSettecento,poi,vie- nili(lediciassettecontrade)». che oggi può essere paragonato alla astuto e saggio elemento di regola- scontro, ma dentro una comunità passato di Comune libero e ardito», cui oggi assistiamo è il risultato di ne inventato il Palio del 2 luglio co- Oggi il Palio attraversa un altro Formula uno. «Il Palio si fonda sul zione sociale», osserva Barzanti, ri- che consolida l’unità. «E, allora, la di Geno Pampaloni; fino alla so- grandi cambiamenti che Roberto me replica del Palio dell’Assunta, in cambiamento che Barzanti defini- disinteresse, sulla passione, sul dare cordando che quando si permise il corsa è l’anima dell’Evento, perchè gnante immagine di Tommaso Barzanti, da storico, racconta. «Nel omaggio ad una Madonna offesa da sce di «inevitabile normalizzazio- tutto senza chiedere nulla. Nel mo- Palio in piazza si aggiunse «purché senza la rissosità non c’è avversario, Landolfi per il quale il Palio è «un’e- 1300 era molto diverso da oggi. Al- un soldato spagnolo. È comunque ne». Si attenua l’elemento di irrego- mento in cui dovessero intervenire non si abbiano dei morti». «A me la non c’è più la festa e non c’è più l’u- poca dell’anima» a cui affidare «le lora esisteva solo una ripartizione nella seconda metà delSeicento che laritàeilPalioè«moltoamministra- lotterie o sponsorizzazioni, finireb- contrada piace come luogo di me- nità del Palio. Il concetto è molto proprie sorti». Per Mario Luzi, inve- territoriale (il Terzo di città) e non alcuninobili decidonodifarelacor- to»: dalle contrade; dai fantini, ben be. Landolfi, Palazzeschi, Montale, moria , come “societas”, punto di hegeliano,sesivuole,maècosì». ce, «nessuna interpretazione socio- c’erano le contrade. Si correva un sa in piazza del Campo, rendendola pagati e con un grande potere; con i l’hanno sempre sentito come un riunione di persone che hanno un logica, storica, antropologica po- solo Palio inagosto, unacorsalibera uneventoteatraleproprionelluogo cavalli allevati e gestiti scientifica- eventonelqualeifantasmieildesti- destino comune.Ancheseoggiciva Renzo Cassigoli Un paleologo spagnolo: bacini di ominidi dimostrerebbero che in origine far figli non portava sofferenza Dio disse: «E tu donna, partorirai senza nessun dolore» MARIA SERENA PALIERI ERA UNA VOLTA il parto in- Chissà se reggerà a tutte le verifi- larghe di quelli delle donne attuali. adattatosi, ma non abbastanza,alle origine i dolori del parto non stava- dolore, un’esperienza sen- che scientifiche la scoperta dello «Il parto doveva essere molto più dimensioni sempre più strette del no lì a punire la donna colpevole, C’ za particolari traumi per la scienziato spagnolo Juan Luis Ar- agevole emenodifficiledioggi.An- canale attraverso il quale arrivava a agli occhi del maschio, dell’inesti- Ogni madre e per il figlio: per lei le doglie suana, ma certo apre scenari niente che se i feti erano più grandi, non vedere la luce. «A tutt’oggi gli scim- mabile privilegio di poter creare espulsive non erano una tortura , lui malesucuifantasticare. doveva esserci shock da parto» ha panzé, catalogati fra i progenitori dentrodiséilfiglio.Lascoperta,tut- lunedì usciva senza segni bluastri, con la Arsuana, dunque, dirige gli scavi sostenuto nel corso di una confe- della specie umana,godonodique- taancora da verificareinsedescien- testina rosea e priva di ammaccatu- del giacimento paleologico di Ata- renzaall’UniversitàComplutensedi sto privilegio: dieci minuti dopo la tifica,diJuanLuisArsuana,anoi due pagine re.
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