Via Dalla Sicilia, È Di Nuovo Tempo Di Emigrare Se Le Intelligenze Vanno Via Vito Lo Monaco

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Via Dalla Sicilia, È Di Nuovo Tempo Di Emigrare Se Le Intelligenze Vanno Via Vito Lo Monaco Settimanale di politica, cultura ed economia realizzato dal Centro di Studi e iniziative culturali “Pio La Torre”. Anno 1 - Numero 6- Palermo 5 novembre 2007 Via dalla Sicilia, è di nuovo tempo di emigrare Se le intelligenze vanno via Vito Lo Monaco uali sono le conseguenze immediate e nel lungo USA e l'Europa (prima verso il Belgio in cambio di carbone periodo dell'emigrazione delle intelligenze che ha , poi verso la Svizzera , la Germania ,il nord Italia , con un Qcaratterizzato la fine del secolo scorso e i primi anni picco nel 1963 in coincidenza del “miracolo economico”. del XX1° secolo? Ciò dimostra come tutti e due i dopoguerra sono stati Asudeuropa avvia una ricerca evidenziando i danni per la interessati da una ristrutturazione economica sfavorevole , società siciliana e meridionale - ma anche in tutta Italia- al Sud e alla Sicilia , la quale dapprima ha interessato le a livello macroeconomico e a quello più profondo. Nella masse rurali disperate e poi anche masse di operai qualifi- storia umana l'emigrazione è sempre esistita, sin dall'anti- cati,piccoli imprenditori dell'edilizia ,dei sevizi,diplomati e chità. Essa è stata generata dalla pressione demografica laureati. ,dai mutamenti climatici , dalle periodiche crisi economi- Oggi l'emigrazione non è più generata dalla crisi della che e dalle carestie. società rurale e dal dualismo dello sviluppo socioeconomi- Nell'epoca moderna capitalistica essa è diventata più fre- co del paese, ma dal processo di globalizzazione che ha quente , rapida e funzionale al rie- accelerato la mobilità del capitale e quilibrio economico mondiale. I del lavoro all'interno del pianeta. paesi interessati da un processo di Quanto è costato e quanto costerà espansione territoriale, economica, Dal 1946 al 2000 sono al sistema Italia e alla Sicilia? industriale hanno richiamato gran- L'emigrazione dal Sud non ha con- di masse soprattutto rurali alla emigrati 8 milioni di ita- tribuito alla distruzione dell'autono- ricerca di migliori condizioni. mia dell'intelligenza meridionale? Insieme alle masse rurali sono emi- Il grande dramma di una intera grati piccoli imprenditori avventu- liani prevalentemente generazione di giovani che entre- rosi , fuoriusciti politici,intellettuali ranno tardi , se entreranno , nel dissidenti. L'Italia ha contribuito meridionali, diretti verso sistema produttivo o che emigra notevolmente al processo emigra- dopo la laurea quanto costa ,non torio verso l'Europa più ricca, le solo in termini economici e sociali , Americhe, l'Australia. l'Europa, le Americhe e ma di indebolimento della capacità Ci sono più oriundi italiani che ita- innovativa del paese? Tutto ciò liani sul suolo italiano in conse- quanta incertezza e frustrazione guenza del fatto che ben 29 milio- l'Europa. Moltissimi genera favorendo così i processi ni di emigrati, tra il 1861 e il 1985 disgregativi della società e minac- hanno deciso di non ritornare nel erano siciliani . ciando la democrazia ? paese d'origine. La Sicilia ha dato il E' da tenere in conto che la prima suo significativo contributo assie- fase storica dell'emigrazione ha me alle altre regioni meridionali e alle regioni del Nord (v. contribuito ad arricchire con le rimesse degli emigrati il Veneto). paese e con i rientri la modernizzazione dello stesso. Oggi Grandi masse rurali si sono spostate in coincidenza delle la fuga dei cervelli senza ritorno degli ultimi decenni costi- grandi crisi economiche e politiche del paese. Ciò avvenne tuisce, invece, una perdita secca. alla fine dell'Ottocento, dopo la repressione dei Fasci Si potrà riparare a questo danno sociale ed economico Siciliani sorti a seguito della crisi agraria di quegli anni e solo con un progetto di sviluppo in cui la valorizzazione della presa di coscienza di classe dei contadini e dei picco- del capitale umano del Sud stia al centro delle politiche li produttori urbani. Emigrazione durata sino alla prima economiche, sociali , formative. Per fare ciò sicuramente guerra mondiale allorquando il Governo la bloccò per occorre ripensare un nuovo meridionalismo. E la sfida cui l'obbligo di leva. In quel periodo è stato calcolato un ritmo dovranno confrontarsi i governi , i partiti , le imprese , i emigratorio sino a 100.000 unità annue. Processo ripreso sindacati. dopo la prima guerra , interrotto dall'avvento del fascismo La società contemporanea sembra pervasa da fremiti di per la sua politica nazionalista , dal varo di misure di ribellione e al contempo di rassegnazione . Nostro compi- ingresso più severe decise dal governo USA e riavviato to è quello di alimentare il dibattito e di sostenere le spe- vorticosamente dopo la seconda guerra mondiale. Dal ranze e i propositi costruttivi di un sistema di valori positi- 1946 al 2000 sono emigrati 8 milioni di cittadini prevalen- vi per recuperare tutti gli investimenti materiali e morali temente meridionali,diretti verso l'Europa, le Americhe, gli fatti sulle giovani generazioni e dunque sul futuro. Gerenza A Sud d'Europa settimanale realizzato dal Centro di Studi e iniziative culturali “Pio La Torre”. Anno 1 - Numero 6 - Palermo 5 novembre 2007 Registrazione presso il Tribunale di Palermo 2615/07 - Stampa: in proprio Comitato Editoriale: Mario Azzolini, Mario Centorrino, Giovanni Fiandaca, Nino La Spina, Vito Lo Monaco, Franco Nicastro, Bianca Stancanelli, Vincenzo Vasile. Direttore responsabile Angelo Meli - Responsabile grafico Davide Martorana Redazione: via Remo Sandron 61 - 90143 Palermo - tel. 091348766 - email: [email protected]. Gli articoli sono disponibili anche sul sito internet: www.piolatorre.it La riproduzione dei testi è possibile solo se viene citata la fonte In questo numero articoli di: Claudia Bisconti, Dario Cirrincione, Giovanni Felice, Piero Franzone, Vito Lo Monaco, Giuseppe Lumia, Giuseppe Martorana, Antonio Ortoleva, Gilda Sciortino, Nino Valenza. I nuovi emigranti siciliani Non portano valigia ma la laurea Dario Cirrincione un esercito di 600 mila persone. E ogni anno che passa zione Migrantes, ha fatto il punto sugli italiani residenti all'este- diventa sempre più numeroso. «Arruolando» nelle pro- ro. Il quadro che emerge per la Sicilia è desolante. La regione Èprie file altre 25 mila unità. Il popolo dei migranti conti- occupa il primo posto per numero di espatri, con quasi 600 mila nua a crescere e dal 1990, anno in cui è ripreso in modo mas- siciliani che sono iscritti all'Aire (anagrafe degli italiani residenti siccio il fenomeno della mobilità, non accenna ad arrestarsi. I all'estero) e il flusso migratorio incide del 16,7% sugli oltre e nuovi emigranti sono giovani, ma qualcuno rasenta anche le 40 milioni di italiani che si sono trasferito oltre confine. La meta primavere. Diplomati; in molti casi laureati o addirittura specia- preferita resta la Germania, con 186.851 siciliani residenti; lizzati (che hanno conseguito master o corsi di formazione). seguono il Belgio (86.647) e la Svizzera (62.509). La maglia nera Uomini e donne che non si accontentano di fare i venditori, gli spetta ad Agrigento, con 119.392 iscritti all'Aire su 250 mila operatori al call-center o le commesse. residenti: praticamente un emigrato ogni due residenti. A Gente che decide di lasciare l'isola temporaneamente o in pian- Palermo i numeri si attestano a poco più di 95 mila casi, e a ta stabile. Catania rasentano i 93 mila. Poi ci sono i casi limite, come il Dalla Sicilia si parte prevalentemente per il nord-est del comune di Villarosa, in provincia di Enna, dove su 5.447 resi- Belpaese. Ma c'è chi si spinge anche oltre il confine, verso la denti ci sono 5.541 emigrati. Germania, il Belgio, l'Inghilterra e la Francia. Poi c'è chi si trasfe- A questi dati si aggiunge la maggiore tendenza alla «fuga dei risce nelle grandi città, come Roma o Milano. E chi sceglie i pic- cervelli». coli centri, magari sulla costa. Un fenomeno che la Svimez definisce «un'emorragia». Dal Ad alimentare il fenomeno migratorio è un sistema economico 1992 al 2001 l'80% dei meridionali ha scelto un ateneo del che non riesce a far fronte alla domanda di lavoro. La migrazio- centro-Nord e il 12% di questi, tre anni dopo la laurea, è rima- ne del 2000 è diversa rispetto a quella dei «nostri» nonni. Una sto nella città d'adozione. Quasi quadruplicata la quota di quel- volta, chi partiva, riusciva a risparmiare denaro e spedirlo ai li che dal 1992 al 2004 si sono trasferiti al Nord dopo aver con- parenti in Sicilia. Oggi è il contrario. Gli emigrati sono «mante- seguito la laurea al Sud (si è passati da 1.700 unità a 9.900). nuti» a distanza dai propri genitori, perché con quello che gua- Mancano quasi tre anni alla verifica dei parametri di Lisbona dagnano non riescono a far quadrare i conti alla fine del mese. (che ponevano come primo obiettivo il tasso di occupazione Ue I migranti di oggi sono di due tipi: chi decide di spostarsi e tra- al 70%) e il numero complessivo di occupati nel nostro Paese sferire anche la residenze (migrante in pianta stabile) e chi, raggiunge appena il 59%. Il divario è maggiore con la Sicilia, quando possibile, preferisce tornare a casa (pendolari). dove a fronte di una popolazione attiva che supera di poco i 4 L'ultimo rapporto «Italiani nel mondo», presentato dall'associa- milioni, gli occupati sono circa 1,5 milioni. asud’europa 3 Il fenomeno dei “pendolari” Ogni 15 giorni si torna a casa l posto della valigia di cartone chiusa con lo spago hanno moderni trolley con manico e ruote. Non viaggia- Ano più su vecchie corriere con pochi soldi avvolti in una busta, ma su moderni euro star o aerei low cost e con in tasca una giallissima “Postepay” (o qualsiasi altra carta di credito pre- pagata). I nuovi emigranti pendolari sono così. Sono quelli che hanno deciso o sono stati costretti a trasferirsi per lavoro, ma che restano molto attaccati alla propria terra d'origine.
Recommended publications
  • Le Mani Sull'abruzzo Interno
    40.000TIRATURA COPIE Giornale on-line, Edizione stampata, Numero 12, dicembre 2007 – Euro 0,50 – COPIA OMAGGIO Pina Fasciani «Tenete gli occhi aperti» Avezzano La Torcia al plasma; In arrivo due termovalorizzatori; Di chi è l’amianto dentro l’ex zuccherificio? La brama edificatoria in nome della VdG Tagliacozzo Gas e villaggi turistici Celano Un Centro commerciale da 400 posti di lavoro; Village resort: investimento da 140 milioni di euro Agricoltura La voragine della Fucinortaggi Luco dei Marsi Impianti fotovoltaici comunali; Encomio ai carabinieri Cerchio Pignorata la tesoreria PROVINCIA DELL’AQUILA Numero speciale: Per un futuro sostenibile LE MANI sull’ Abruzzo interno Pace! Parola detta e ridetta: da sempre cer- come input su tematiche legate alla pace, cata, sperata, eppure sempre contraddet- C’è ancora alla solidarietà, alla legalità, all’interculturalità ta, resa debole, svilita, strumentalizzata dal- intesa nella sua accezione più semplificata: l’aggressività e dall’arroganza dei potenti e “stare al mondo imparando la convivenza dai modelli oggi imperanti. posto per conflittuale”. A compiere, cioè, un processo di E ciò vale per il mondo macroscopico (nei apprendimento che sia molto di più della rapporti tra le nazioni e le aree del pianeta semplice tolleranza o del semplice controllo dove si continua a fare e minacciare guerre) delle diversità, ma che porti le persone ad come per le città che abitiamo (in cui la vio- la PACE? acquisire la capacità di stare dentro i conflitti lenza sociale e la conflittualità politica sem- e di
    [Show full text]
  • Giuseppe Montalto
    Giuseppe Montalto Giuseppe Montalto nacque a Trapani il 14 maggio 1965 e morì a soli 30 anni il 23 dicembre 1995, ucciso da Cosa Nostra. Prestò servizio per vari anni nel carcere “Le Vallette” di Torino, prima di essere trasferito, nel 1993, a Palermo, nella tana dei boss, nella sezione di massima sorveglianza dell’Ucciardone, quella destinata ai criminali che dovevano scontare il regime carcerario del 41 bis. Era il giorno precedente la vigilia di Natale del 1995 quando in contrada Palma, una frazione di Trapani, Giuseppe Montalto fu assassinato da due killer davanti alla moglie: erano in auto e sul sedile posteriore c’era la loro figlioletta, Federica di 10 mesi. La moglie Liliana ancora non sapeva di aspettare la loro secondogenita, Ilenia, che purtroppo non conobbe mai il padre. Era un uomo generoso e buono che mostrava sempre comprensione verso chi viveva tra le sbarre per ripagare il proprio debito con lo Stato, anche quando fu trasferito in Sicilia e cominciò a lavorare a contatto con i boss dell’Ucciardone, nonostante questi continuassero ad ostentare avversione nei confronti dello Stato e delle Istituzioni anche in quel contesto seguitando a recitare la parte dei capi, protetti dallo loro stessa fama di uomini feroci e spregiudicati, nonché scrivendo e spedendo i loro ordini attraverso i pizzini. Anni dopo un pentito, Francesco Milazzo, rivelò che l’agente fu ucciso proprio perché aveva sequestrato un bigliettino fatto arrivare in carcere ai boss Mariano Agate, Raffaele Ganci e Giuseppe Graviano e Cosa nostra non gli perdonò questa applicazione delle norme nel rispetto dello Stato.
    [Show full text]
  • Senato Della Repubblica - 225 - Camera Dei Deputati
    Senato della Repubblica - 225 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI prende, dalla viva voce del Lo Giudice e di suoi sodali, essere stata frutto di una vasta operazione di corruttela, emerge con chiarezza il ruolo di «Cosa nostra», considerato il ruolo di garante svolto nella vicenda da Ca- logero Russello, già coinvolto con il figlio ed il nipote nell'operazione «Appalti liberi» sul condizionamento mafioso dei lavori pubblici, ora ar- restato e poi condannato in primo grado per associazione mafiosa, oltre che titolare di un noto albergo agrigentino. Cosa nostra agrigentina, come anticipato, riesce ad esprimere la sua forza anche nella determinazione di candidature ed appoggi politici: aspetto gravissimo, destabilizzante ed eversivo che emerge con chiarezza sempre dalle indagini denominate, con felice richiamo storico, «Alta Mafia». Ficarra Vincenzo, arrestato per associazione mafiosa nella medesima operazione, convoca nella sua abitazione il 7 aprile 2001, l'allora asses- sore regionale ai lavori pubblici Lo Giudice Vincenzo e Manganare Ca- taldo, candidato alle elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati nelle liste di «Democrazia europea», ed ex sindaco di Canicattì. La prima conversazione, nella quale si menziona la necessità di inter- venire per risolvere quel contrasto, è quella tra Ficarra Vincenzo ed il fi- glio Diego (anche lui tratto in arresto il 29 marzo 2004 perché gravemente indiziato del delitto di cui all'articolo 416-bis del codice penale), intercet- tata il 29 novembre 2000 all'interno dell'autovettura Mercedes in uso al primo. Si apprende allora che, per organizzare l'incontro tra i due uomini politici, Ficarra Vincenzo si era rivolto a Parla Angelo (soggetto stretta- mente legato a Lo Giudice Vincenzo) e che il Lo Giudice aveva già ma- nifestato la propria disponibilità ad incontrare il «rivale».
    [Show full text]
  • RIINA Salvatore, Nato in Corleone (PA) N 16.11.1930 ~ DETENUTO-PRESENTE
    ',r.' R.G.Sent. nr.4/2002 del 28.03.2002 REPUBBLICA ITALIANA Nr.1771 /97 R.G.N.RP.M. D.D.A PA Nr.1703j98 RG. GIP PA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Nr.12/2000 R.G.Ass.TP Estensori: ". LA CORTE D'ASSISE DI TRAPANI Dr. Vincenzo PANTALEO 1 I I - Sezione II - Dr. Alessandra CAMASSA i ! composta dai Signori: Dott. VINCENZO PANTALEO Presidente Dott. ALESSANDRA CAMASSA Giudice a latere ILCAN~C~~~~~~Maj;PJ I // i Sig. MARRONE GIOACCHINO Giudice popolare ., Sig. ARENA GIOVANNI " " MOTIVAZIONE CO·.Jo.u=à"j J i'7 Sig. FODERA' GIACOMO " " I I Sig. ZICHICHI ANNA SABRINA " " Visto Proc. Gen.le Pa i Sig. CONTICELLO ANGELA " " 22·/"1' €Il.- Sig. TARTAMELLA SAVERIO " " Impugnazioni : con l'intervento del Pubblico Ministero Dott. Roberto fJdv: e, &&e-b. ~ PisciteUo e con l'assistenza del Cancelliere Maurizio p..~ 6fA.~ 0"w: c i La Cara, alla puhbrlca udienza del 28.03.2002, ha Ilh'V 2, ~ emesso la seguente Redattaje schedaje . per il casellario il --1?;L~;t~~------ SENTENZA Campione~ 7GZ!D) puj# ff) contro Rep. ~ RIINA Salvatore, nato in Corleone (PA) n 16.11.1930 ~ DETENUTO-PRESENTE IMPUTATO a} del reato di cui agli artt.11 O, 112 n.1, 575, 577 n.3 c.p. per avere, in concorso con Virga Vincenzo ( separatamente giudicato) in qualità di mandanti e con ignoti, agendo con premeditazione, cagionato la morte di Giacomellt Alberto, all'indirizzo del quale venivano esplosi tre colpi di rivoltella che lo attingevano in varie parti del corpo provocandone il decesso; b} del reato di cui agli artt.110, 112,61 n.2, 81 cpv.
    [Show full text]
  • Processo Lima
    CORTE DI ASSISE - SEZIONE SECONDA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO L’anno millenovecentonovantotto il giorno quindici del mese di luglio, riunita in Camera di Consiglio e così composta: 1. Dott. Giuseppe Nobile Presidente 2. Dott. Mirella Agliastro Giudice a latere 3. Sig. Spinella Giuseppe Giudice Popolare 4. “ Cangialosi Maria “ “ 5. “ Arceri Mimma “ “ 6. “ Vitale Rosa “ “ 7. “ Urso Rosa “ “ 8. “ Rizzo Giuseppe “ “ Con l’intervento del Pubblico Ministero rappresentato dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Gioacchino Natoli, e con l’assisstenza dell’ausiliario Lidia D’Amore ha emesso la seguente SENTENZA nei procedimenti riuniti e iscritti ai N 9/94 R.G.C.A, 21/96 R.G.C.A. 12/96 R.G.C. A. CONTRO 1 1) RIINA Salvatore n. Corleone il 16.11.1930 Arrestato il 18.01.1993 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO- Detenuto per altro - Assente per rinunzia Assistito e difeso Avv. Cristoforo Fileccia Avv. Mario Grillo 2) MADONIA Francesco n. Palermo il 31.03.1924 Arrestato il 21.04.1995 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Giovanni Anania Avv. Nicolò Amato del foro di Roma 3) BRUSCA Bernardo n. San Giuseppe Jato il 09.09.1929 Arrestato il 21.10.1992 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Ernesto D’Angelo 4) BRUSCA Giovanni n. San Giuseppe Jato il 20.02.1957 Arrestato il 23.05.1996 - Scarcerato il 10.04.1998 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Luigi Li Gotti del foro di Roma Avv.
    [Show full text]
  • Zerohack Zer0pwn Youranonnews Yevgeniy Anikin Yes Men
    Zerohack Zer0Pwn YourAnonNews Yevgeniy Anikin Yes Men YamaTough Xtreme x-Leader xenu xen0nymous www.oem.com.mx www.nytimes.com/pages/world/asia/index.html www.informador.com.mx www.futuregov.asia www.cronica.com.mx www.asiapacificsecuritymagazine.com Worm Wolfy Withdrawal* WillyFoReal Wikileaks IRC 88.80.16.13/9999 IRC Channel WikiLeaks WiiSpellWhy whitekidney Wells Fargo weed WallRoad w0rmware Vulnerability Vladislav Khorokhorin Visa Inc. Virus Virgin Islands "Viewpointe Archive Services, LLC" Versability Verizon Venezuela Vegas Vatican City USB US Trust US Bankcorp Uruguay Uran0n unusedcrayon United Kingdom UnicormCr3w unfittoprint unelected.org UndisclosedAnon Ukraine UGNazi ua_musti_1905 U.S. Bankcorp TYLER Turkey trosec113 Trojan Horse Trojan Trivette TriCk Tribalzer0 Transnistria transaction Traitor traffic court Tradecraft Trade Secrets "Total System Services, Inc." Topiary Top Secret Tom Stracener TibitXimer Thumb Drive Thomson Reuters TheWikiBoat thepeoplescause the_infecti0n The Unknowns The UnderTaker The Syrian electronic army The Jokerhack Thailand ThaCosmo th3j35t3r testeux1 TEST Telecomix TehWongZ Teddy Bigglesworth TeaMp0isoN TeamHav0k Team Ghost Shell Team Digi7al tdl4 taxes TARP tango down Tampa Tammy Shapiro Taiwan Tabu T0x1c t0wN T.A.R.P. Syrian Electronic Army syndiv Symantec Corporation Switzerland Swingers Club SWIFT Sweden Swan SwaggSec Swagg Security "SunGard Data Systems, Inc." Stuxnet Stringer Streamroller Stole* Sterlok SteelAnne st0rm SQLi Spyware Spying Spydevilz Spy Camera Sposed Spook Spoofing Splendide
    [Show full text]
  • Caso Rostagno. La Mafia Ha Mascariato E Gli Inquirenti Negavano L’Esistenza Di Cosa Nostra
    Caso Rostagno. La mafia ha mascariato e gli inquirenti negavano l’esistenza di Cosa nostra Il resoconto dell’udienza del 14 aprile. Gli interventi dei pm Paci e Del Bene di Rino Giacalone “L'istruzione dibattimentale ha dimostrato che il delitto di Mauro Rostagno ha avuto una matrice mafiosa, che la organizzazione ed esecuzione dell'omicidio è stata della famiglia mafiosa di Trapani, che il killer è stato Vito Mazzara, uomo d’onore di fiducia del capo mandamento Vincenzo Virga. Le sentenze in atti dimostrano che quello seguito è stato il classico ordine mafioso: Virga ha dato l'ordine e Mazzara lo ha eseguito...un dato assolutamente certo in questo processo… Mazzara Vito ha sparato perchè Vincenzo Virga ha dato l'ordine. Cosa nostra ha decretato l'omicidio di Mauro Rostagno per un interesse divenuto sempre più impellente e improrogabile rispetto alla sua attività giornalistica che perserava dagli schermi di Rtc, denunciando talvolta anche in modo ironico, i legami di Cosa nostra con la politica, le istituzioni, la massoneria. Non avremmo mai potuto conoscere lo stato di insofferenza di Cosa nostra contro Rostagno senza l'imprenscibidibile contributo dei collaboratori di giustizia ovvero della voce interna di Cosa nostra, della pancia di Cosa nostra che mal tollerava quegli articoli”. Ha esordito così il pm Francesco Del Bene nella sua requisitoria in Corte di Assise a Trapani.Il primo pentito citato dal pm Del Bene è stato Vincenzo Sinacori. Ha raccontato del malumore contro Rostagno che è arrivato da Mazara del Vallo, da “mastro Ciccio”, Francesco Messina. Fu questi a parlare con il padrino don Ciccio Messina Denaro, perchè la mafia eliminasse quel giornalista.
    [Show full text]
  • Mamma Ciclone E Lo Scienziato
    Storie dalle città di frontiera EdizioniLeSiciliane giugno 2006 1 euro “Suonala ancora, Sam” CAPITALI SICILIANE IN SERIE A I SUD (MA NEL ”GIUDICI MALEDETTI PALLONE) NON MI AVRETE!” LA RABBIA DEL POLITICO (IN ARGENTINA) POLITICA BOSS I RAGAZZI “E IO FACCIO DEL TRENO IL PAZZO”! DEL SUD CHI CI CREDE E CHI NO CHIESE TANTO CRISTO POCHI SOLDI E VIA! “Che“Che titi credi,credi, cheche èè finitafinita qui?”qui?” MammaLe CicloneSiciliane e lo Scienziato CASELLI/ SANTINO/ ADDIOPIZZO/ LOCRI/ RITAEXPRESS/ PIZZINO/ LUMIA “In Sicilia? Si fanno i cuffari suoi...” LIBERTA’ VOLA PER SOSTENERE CASABLANCA ABBONAMENTO SOSTENITORE DA 50 o 100 EURO BE NEScentro SE RE Un’estate difficile davanti. Ma è nata una generazione @ Uniti,Uniti, uniti,uniti, uniti!uniti! Casablanca NUMERO ZERO IN ATTESA DI REGISTRAZIONE __________________ Graziella Proto DIRETTORE [email protected] Riccardo Orioles DIRETTORE RESPONSABILE [email protected] Lillo Venezia VICEDIRETTORE [email protected] Lucio Tomarchio TECNOLOGIE [email protected] __________________ Con: Gian Carlo Caselli Beppe Lumia Nando dalla Chiesa Umberto Santino Rita Borsellino Marco Benanti Gianfranco Faillaci Fabio Gallina Piero Cimaglia Roberto S.Rossi Alessandro Gagliardo Dario Russo Sonia Alfano ppure, il grande risultato di queste ele- Disordinata e indomabile, la nuova opposizione Tindaro Bellinvia Antonio Mazzeo zioni è un altro. Nel giro di alcuni mesi, siciliana riproverà e riproverà a vincere, finché ci Luca Salici Antonio Vesco “improvvisamente” per tutti (ma non riuscirà tranquillamente. E’ solo questione di Barbara Giangrave per quei pochi che seguono dal basso e tempo e di coerenza. Francesco Di Pasquale E Giorgio Costanzo non dai palazzi la società siciliana) è nata una estando uniti, siamo molto più forti - nel Fabio Michele D'Urso generazione.
    [Show full text]
  • Verbali Della Commissione Parlamentare Antimafia
    <pre> Pag. 1855 AUDIZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL MOVIMENTO PER IL VOLONTARIATO ITALIANO (MOVI) PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE INDICE pag. Audizione dei rappresentanti del movimento per il volontariato italiano (MOVI): Violante Luciano, Presidente .............. 1857, 1861, 1862 1863, 1864, 1867, 1869, 1871, 1879, 1882 Amodio Dario, Rappresentante del MOVI di Brin- disi .................................................. 1871 Cabras Paolo .............................. 1868, 1869, 1878 Calabrese Saverio, Rappresentante del MOVI di Nocera Inferiore ............................................. 1869 Calisi Rita, Rappresentante del MOVI di Pescara ....... 1873 Cascio Rosaria, Rappresentante del MOVI di Paler- mo .................................................... 1861 Cutrera Achille ....................................... 1868 D'Amelio Saverio ...................................... 1873 De Leo Anna, Rappresentante del MOVI di Bari .......... 1872 Di Martino Gianfranco, Rappresentante del MOVI di Ragusa ................................................ 1864 Florino Michele ....................................... 1868 Folena Pietro ......................................... 1875 Goldini Emanuele, Rappresentante del MOVI di Gela ............................................ 1862, 1863 Lanzone Damiano, Rappresentante del MOVI di Poggiomarino .................................... 1868, 1869 Lumia Giuseppe, Presidente del MOVI ................... 1857 1861, 1880 Mantineo Nino, Rappresentante del MOVI di Mes- sina .................................................
    [Show full text]
  • A Work Project, Presented As Part of the Requirements for the Award of a Master Degree in Management from NOVA – School of Business and Economics
    A Work Project, presented as part of the requirements for the award of a Master Degree in Management from NOVA – School of Business and Economics "MARKET EXPANSION AND THE CO-OPETITION OF CRIMINAL ORGANIZATIONS IN ITALY". FILIPPO GALLI, 1192. A project carried out on the Strategy course, under the supervision of: Professor Guido Maretto. JANUARY, 2014. Abstract. A mafia modernization process will be addressed. That is the process by which the expansion growth into new territories coincided with a shift of objectives and interests of the mafia itself, which turned from being "traditional" to "entrepreneurial." Beside that we will examine the strategies adopted by the criminal organizations in order to successfully face the legal market and maintain at the same time a deep control over their home-regions. Keywords Organized Crime Competition Cooperation Legal Markets Introduction. Criminal organizations (from now on COs) are a global phenomenon. Considering the European picture: In addition to Italy, the most affected countries by the criminal organizations are Spain, Germany, Netherlands, Albania, Greece and France. In Germany, an 2007 investigation, has revealed the Germans an ignored truth but that was under the everyone eyes. Namely that the Duisburg massacre of mid-August 2007, (the last act of the San Luca feud that saw six members of an ‘Ndrina dying) it was not an accident and it did not regard only Italian affairs. A report by the Bundesnachritendienst, the German secret service, pointed out in 2006 that the 'Ndrangheta had done a quantum leap by purchasing blocks of shares in Gazprom and other energy companies. Three years later, in 2009, the federal police stated that in Germany there were at least 230 'Ndrine with 1800 affiliates1.
    [Show full text]
  • Trapani, Una Sentenza Condanna La Mafia Diventata Impresa
    liberainformazione http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=5290 Trapani, 17.11.2008 | di Rino Giacalone Trapani, una sentenza condanna la mafia diventata impresa Nelle carte giudiziarie il riconoscimento del valore di uomo che una parte dello Stato ha dimenticato "Un uomo valoroso". Uno di quelli che ha saputo "fare da argine al crimine organizzato e mafioso". Frasi forti, che lo sono ancora di più perchè scritte su di una sentenza, un atto giudiziario che per sua natura alla pari di altri concorre a fare la storia di questo e di qualsiasi altro Paese del Mondo. O almeno così dovrebbe essere, se poi non acacde che mafiosi conclamati vengono presentati come eroi. A Trapani è stato depositato il contenuto di un accertamento giudiziario della verità che è netto, chiaro. In questa sentenza c'è la condanna a 20 anni dell'imprenditore trapanese Francesco Pace che per conto di Matteo Messina Denaro trasformò la mafia in una holding imprenditoriale. L'uomo valoroso e coraggioso ovviamente non è lui, è un ex prefetto della Repubblica, Fulvio Sodano che contro il tentativo di Cosa Nostra di inquinare del tutto il tessuto imprenditoriale della provincia di Trapani dedicò le sue energie, finendo però male, maltrattato dal Governo, dal suo ministero, dalla politica. Contro di lui i mafiosi ebbero ragione solo per una cosa, quando si videro persi, cominciarono a chiamarlo "tinto" e cominciarono a dire, parlando tra loro, "che se ne doveva andare". E fu davvero così. L'ordine di trasferimento nel luglio 2003 da Trapani ad Agrigento gli arrivò un pomeriggio, poche ore dopo avere ricevuto conferma contraria da Roma e che cioè sarebbe rimasto a Trapani.
    [Show full text]
  • Dipartimento Di Scienze Politiche Cattedra Di Analisi E Valutazione Delle Politiche Pubbliche
    Dipartimento di Scienze Politiche Cattedra di Analisi e Valutazione delle Politiche pubbliche L’ITALIA DELLA MAFIA E DELL’ANTIMAFIA. ISTITUZIONI E POLITICHE PUBBLICHE ATTUATE CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA RELATORE Prof. Antonio La Spina CANDIDATO Giuliana Roda Matr. 628202 CORRELATORE Prof. Mattia Guidi Anno accademico: 2016/2017 1 INDICE Introduzione Capitolo 1 - La mafia in Italia 1.1 Cos’è la mafia. Il processo di riconoscimento del fenomeno mafioso dal diciannovesimo secolo al maxiprocesso. 1.1.1 La mafia e la sua primitiva percezione 1.1.2 La categorizzazione giuridica del fenomeno mafioso, grazie all’opera di svelamento del primo pool antimafia 1.1.3 Il contributo dei pentiti e del maxiprocesso nella conoscenza del fenomeno 1.2 Tratti distintivi e caratteristiche generali delle tre maggiori organizzazioni mafiose italiane. 1.2.1 La mafia come burocrazia professionale: peculiarità e debolezze 1.2.2 Cosa nostra 1.2.3‘Ndrangheta 1.2.4 Camorra 1.3 L’altra faccia del fenomeno: il problema della corruzione. 1.3.1 Il rapporto corruttivo-collusivo tra mafioso e corrotto 1.3.2 La direzione presa per contrastare la corruzione: conoscenza e repressione del fenomeno Capitolo 2 - La realtà italiana della lotta alla mafia 2.1 Che cos’è l’antimafia. 2.1.1 Le due facce della lotta alla mafia 2.2.2 Fasi storiche del movimento antimafia 2 2.2 Analisi e classificazione delle politiche antimafia. 2.2.1 Le politiche antimafia dirette 2.2.2 Le politiche antimafia indirette 2.2.3 Ulteriori categorizzazioni di politiche antimafia 2.3 Le istituzioni antimafia italiane.
    [Show full text]