Ansa 2005 (225
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 1981- uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd2013 fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg2005 hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert MEZZO yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasSECOLO DI GRUPPO dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzABELE 1 xcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty TERREMOTI: CARTA, APPELLO PER IMMEDIATA CANCELLAZIONE DEBITO (ANSA) - ROMA, 5 GEN - Un appello del mondo di associazioni, ong, sindacati, comunita' locali, commercio equo-solidale e reti antirazziste alla societa' civile per la cancellazione immediata del debito dei paesi colpiti dal maremoto. Il testo, che raccoglie la proposta avanzata dal padre comboniano Alex Zanotelli, sara' pubblicato sul settimanale Carta in edicola da venerdi' 7 gennaio e ha gia' trovato varie adesioni, tra cui - fa sapere lo stesso settimanale - Luigi Ciotti (Gruppo Abele e Libera), Fabio Salviato (presidente di Banca etica), Paolo Beni (presidente dell'Arci), Paolo Nerozzi (segretario confederale della Cgil), Fabio Alberti (presidente di Un ponte per). ''Noi - si legge nell'appello - rappresentanti di associazioni, organizzazioni non governative, di reti sociali, del commercio equo, della finanza etica, organizzazioni dei lavoratori, persone impegnate nel rispetto dei diritti umani, della pace e della solidarieta' internazionale e nei movimenti, chiediamo a tutta la societa' civile, organizzata e non, di impegnarsi in un unico grande sforzo perche' questa tragedia non lasci il mondo come prima, ma si impari anche dalla tragedia che nessun muro reale o simbolico puo' separare i destini dei privilegiati da quelli dei dannati della terra in un mondo globalizzato. Solo cosi' - prosegue - acquista senso la doverosa necessita' di portare sostegno alle popolazioni asiatiche colpite dal maremoto. Certi che un reale supporto non puo' essere dettato da interessi politici ne' spinto da ragioni di una solidarieta' sottomessa a diktat governativi, e convinti che gli aiuti non possano esservi unicamente nella pur drammatica emergenza ma che sia necessario un piano di lungo respiro, proponiamo: che gli aiuti economici siano organizzati fuori dalle logiche delle 'grandi coalizioni' governative secondo l'attuale disegno degli Stati Uniti...; una campagna internazionale dell'intero movimento altermondialista per la cancellazione immediata del debito dei paesi colpiti; che si conduca una analisi dei danni ambientali immediati e futuri prodotti dal maremoto e si avvii, anche con l'invio di esperti e volontari, la ricostruzione attraverso il sostegno alla societa' civile locale, alle associazioni di cittadini, lavoratori e contadini che gia' si stanno organizzando per il loro stesso futuro; un aiuto immediato alle centinaia di migliaia di bambini per i quali si prospetta una catastrofe generazionale senza precedenti; un adeguato supporto sanitario, per fare fronte alla fase di emergenza epidemiologica che si sta aprendo; un monitoraggio, in accordo con le organizzazioni indipendenti locali, sulla distribuzione degli aiuti...; il lancio di una campagna di sottoscrizione indipendente a sostegno delle organizzazioni impegnate in favore delle vittime...; il diritto alla libera circolazione per i migranti, con l'applicazione immediata dell'articolo 20 della Bossi-Fini, ossia la 'protezione temporanea' per chi proviene da zone di conflitto o di calamita' naturali'''.(ANSA). COM-KSG 05-GEN-05 16:06 2 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ATLETICA: DA GALIAZZO A CASSINA, A CORSA MIGUEL ORI DI ATENE TORNA DOMENICA A ROMA LA 10 KM DEDICATA A DESAPARECIDO ARGENTINO (ANSA) - ROMA, 10 GEN - Un ministro, ovviamente argentino, e tante medaglie olimpiche italiane. Domenica prossima 16 gennaio la Corsa di Miguel, 10 km attorno ai ponti di Roma con raduno allo Stadio delle Aquile, raccogliera' maratoneti piu' o meno illustri, ma tutti fortemente motivati anche in un gesto di solidarieta' per le vittime del maremoto del Sud est asiatico. Dal ministro argentino per lo sport Claudio Morresi, fratello lui stesso di un desaparecido, all'oro nel tiro con l'arco di Atene Marco Galiazzo, e ancora Andrea Benelli e Igor Cassina, altri campioni olimpici, Caimmi, Caliandro e Rosalba Console: la quinta edizione della piccola maratona romana in onore dell'atleta-poeta argentino desaparecido Miguel Sanchez vedra' alla partenza tanta gente che condivide proprio lo spirito con il quale e' nata la corsa. ''Nata in sordina, cresciuta nel tempo, si sta imponendo proprio per i valori importanti che rappresenta'', ha detto il responsabile Sport del Comune di Roma Gianni Rivera. E allora ecco le iniziative di contorno che vogliono dare un messaggio di solidarieta': sul pettorale di gara verra' ripetuta la manchette con la quale in accordo con La Gazzetta dello Sport si e' dato vita ad un sottoscrizione di fondi per le vittime del maremoto del sud est asiatico, mentre insieme alla Winning Time gli organizzatori della Corsa di Miguel si sono impegnati a versare 10 centesimi per ogni partecipante ogni volta che l'azienda che si occupa di servizi informatici verra' impegnata in gare nel Lazio. A fine anno questi fondi saranno consegnati al sindaco di Roma Veltroni. Prima della Corsa di Miguel, anche Corri per la Befana aveva promosso una iniziativa simile lo scorso 6 gennaio. Ma non e' tutto. In contemporanea, sempre domenica 16 gennaio, a Korogocho, la sterminata bidonville di Nairobi dove vivono oltre 100 mila persone, si correra' un'altra Corsa per Miguel: l'iniziativa in collaborazione con l'associazione Libera di Don Ciotti ed alcuni sponsor e' volta a finanziare una societa' di atletica leggera proprio di Korogocho con aiuti materiali per i ragazzi della societa'. Ma la Corsa di Miguel non si corre solo a Roma e a Korogocho: anche a Buenos Aires, citta' di Sanchez, dove lo scorso anno ha superato i 5 mila iscritti.(ANSA). KUL 10-GEN-05 18:16 3 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: EX GAPPISTA, DA LOTTA ARMATA A IMPEGNO SOCIALE PRESENTATO LIBRO A NAPOLI. DON CIOTTI, CARCERE PROBLEMA POLITICO (ANSA) - NAPOLI, 13 GEN - Parte dalla storia personale dell'autore, divisa tra carcere e impegno sociale, il libro Carcere e cittadinanza (Phoebus edizioni), presentato oggi a Palazzo Doria d' Angri, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato tra gli altri Don Luigi Ciotti, l'assessore regionale alla sicurezza urbana Maria Fortuna Incostante, il direttore della collana ''La Citta' sociale'', Salvatore Esposito. Beppe Battaglia, militante dei Gap (gruppo di estrema sinistra che praticava la lotta armata negli anni Settanta), fu arrestato nel 1971. Da li' inizia una lunga esperienza di detenzione che si accompagna ad una riflessione disincantata, ma piena di idealita', su quel girone infernale che sono le carceri italiane, storia a meta' tra esperienza individuale e collettiva. Parte dall'emigrazione dalla Calabria a Genova, per arrivare all'incontro con l'impegno politico negli anni subito precedenti il '68. Poi la stagione delle stragi, gli arresti, fino all'approdo alla lotta armata e al carcere. Gli anni tra il '71 ed il '75 - si racconta nel libro - furono gli anni delle rivolte spontanee per la riforma penitenziaria e della politicizzazione dei detenuti, poi arrivarono le carceri speciali, che i detenuti chiamavano ''campi di concentramento'', e dove l'arbitrio - scrive l'autore - segnava un labile confine tra vita e morte. Dopo una profonda crisi di coscienza, l'autore si dedica al fenomeno della tossicodipendenza in carcere, entra in contatto con le comunita' impegnate nel recupero dei tossicodipendenti. Oggi Battaglia e' un operatore di comunita'. Ma la vicenda personale, attraverso 28 prigioni e venti anni di galera, e' solo l'inizio. Da li' parte la riflessione, sul rapporto tra carcere e appartenenza alla comunita', sul disagio e l'impegno concreto. Dalla reclusione come problema alla re-inclusione sociale come risorsa; dal carcere alla comunita'. ''Il volume - spiega Salvatore Esposito - e' una storia di 'buone pratiche' realizzate con l'obiettivo di garantire i diritti di cittadinanza ai giovani detenuti nelle carceri a custodia attenuata per il trattamento delle tossicodipendenze''. ''Oggi - ha commentato l'assessore Incostante - non c'e' molta attenzione per la detenzione e per l'esclusione in generale. Il sogno e' una politica che permetta di allargare le possibilita' delle persone''. L'autore del testo ha sottolineato come ''nei centri di detenzione ci sia un enorme amore per l'illegalita' e che le questioni legate alla detenzione interessano poco la politica e l'informazione''. ''Un carcere diverso e' possibile - ha aggiunto Battaglia - di questi tempi pero' si assiste ad un 4 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE inversione di tendenza, e chi fa solo repressione non fa altro che fare una cosa della stessa qualita' di chi e' in carcere perche' ha infranto le regole''. La conclusione spetta a Don Luigi Ciotti che facendo un parallelismo con Turati evidenzia come ''la questione delle carceri e' un problema politico e sociale. Il povero nasce per esser destinato al carcere, quello che occorre e' una riforma sociale che elimini l'esclusione