qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 1981- uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd2013

fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg2005 hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert MEZZO yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasSECOLO DI GRUPPO dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzABELE 1 xcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty TERREMOTI: CARTA, APPELLO PER IMMEDIATA CANCELLAZIONE DEBITO (ANSA) - ROMA, 5 GEN - Un appello del mondo di associazioni, ong, sindacati, comunita' locali, commercio equo-solidale e reti antirazziste alla societa' civile per la cancellazione immediata del debito dei paesi colpiti dal maremoto. Il testo, che raccoglie la proposta avanzata dal padre comboniano Alex Zanotelli, sara' pubblicato sul settimanale Carta in edicola da venerdi' 7 gennaio e ha gia' trovato varie adesioni, tra cui - fa sapere lo stesso settimanale - Luigi Ciotti (Gruppo Abele e Libera), Fabio Salviato (presidente di Banca etica), Paolo Beni (presidente dell'Arci), Paolo Nerozzi (segretario confederale della Cgil), Fabio Alberti (presidente di Un ponte per). ''Noi - si legge nell'appello - rappresentanti di associazioni, organizzazioni non governative, di reti sociali, del commercio equo, della finanza etica, organizzazioni dei lavoratori, persone impegnate nel rispetto dei diritti umani, della pace e della solidarieta' internazionale e nei movimenti, chiediamo a tutta la societa' civile, organizzata e non, di impegnarsi in un unico grande sforzo perche' questa tragedia non lasci il mondo come prima, ma si impari anche dalla tragedia che nessun muro reale o simbolico puo' separare i destini dei privilegiati da quelli dei dannati della terra in un mondo globalizzato. Solo cosi' - prosegue - acquista senso la doverosa necessita' di portare sostegno alle popolazioni asiatiche colpite dal maremoto. Certi che un reale supporto non puo' essere dettato da interessi politici ne' spinto da ragioni di una solidarieta' sottomessa a diktat governativi, e convinti che gli aiuti non possano esservi unicamente nella pur drammatica emergenza ma che sia necessario un piano di lungo respiro, proponiamo: che gli aiuti economici siano organizzati fuori dalle logiche delle 'grandi coalizioni' governative secondo l'attuale disegno degli Stati Uniti...; una campagna internazionale dell'intero movimento altermondialista per la cancellazione immediata del debito dei paesi colpiti; che si conduca una analisi dei danni ambientali immediati e futuri prodotti dal maremoto e si avvii, anche con l'invio di esperti e volontari, la ricostruzione attraverso il sostegno alla societa' civile locale, alle associazioni di cittadini, lavoratori e contadini che gia' si stanno organizzando per il loro stesso futuro; un aiuto immediato alle centinaia di migliaia di bambini per i quali si prospetta una catastrofe generazionale senza precedenti; un adeguato supporto sanitario, per fare fronte alla fase di emergenza epidemiologica che si sta aprendo; un monitoraggio, in accordo con le organizzazioni indipendenti locali, sulla distribuzione degli aiuti...; il lancio di una campagna di sottoscrizione indipendente a sostegno delle organizzazioni impegnate in favore delle vittime...; il diritto alla libera circolazione per i migranti, con l'applicazione immediata dell'articolo 20 della Bossi-Fini, ossia la 'protezione temporanea' per chi proviene da zone di conflitto o di calamita' naturali'''.(ANSA). COM-KSG 05-GEN-05 16:06

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ATLETICA: DA GALIAZZO A CASSINA, A CORSA MIGUEL ORI DI ATENE TORNA DOMENICA A ROMA LA 10 KM DEDICATA A DESAPARECIDO ARGENTINO (ANSA) - ROMA, 10 GEN - Un ministro, ovviamente argentino, e tante medaglie olimpiche italiane. Domenica prossima 16 gennaio la Corsa di Miguel, 10 km attorno ai ponti di Roma con raduno allo Stadio delle Aquile, raccogliera' maratoneti piu' o meno illustri, ma tutti fortemente motivati anche in un gesto di solidarieta' per le vittime del maremoto del Sud est asiatico. Dal ministro argentino per lo sport Claudio Morresi, fratello lui stesso di un desaparecido, all'oro nel tiro con l'arco di Atene Marco Galiazzo, e ancora Andrea Benelli e Igor Cassina, altri campioni olimpici, Caimmi, Caliandro e Rosalba Console: la quinta edizione della piccola maratona romana in onore dell'atleta-poeta argentino desaparecido Miguel Sanchez vedra' alla partenza tanta gente che condivide proprio lo spirito con il quale e' nata la corsa. ''Nata in sordina, cresciuta nel tempo, si sta imponendo proprio per i valori importanti che rappresenta'', ha detto il responsabile Sport del Comune di Roma Gianni Rivera. E allora ecco le iniziative di contorno che vogliono dare un messaggio di solidarieta': sul pettorale di gara verra' ripetuta la manchette con la quale in accordo con La Gazzetta dello Sport si e' dato vita ad un sottoscrizione di fondi per le vittime del maremoto del sud est asiatico, mentre insieme alla Winning Time gli organizzatori della Corsa di Miguel si sono impegnati a versare 10 centesimi per ogni partecipante ogni volta che l'azienda che si occupa di servizi informatici verra' impegnata in gare nel Lazio. A fine anno questi fondi saranno consegnati al sindaco di Roma Veltroni. Prima della Corsa di Miguel, anche Corri per la Befana aveva promosso una iniziativa simile lo scorso 6 gennaio. Ma non e' tutto. In contemporanea, sempre domenica 16 gennaio, a Korogocho, la sterminata bidonville di Nairobi dove vivono oltre 100 mila persone, si correra' un'altra Corsa per Miguel: l'iniziativa in collaborazione con l'associazione Libera di Don Ciotti ed alcuni sponsor e' volta a finanziare una societa' di atletica leggera proprio di Korogocho con aiuti materiali per i ragazzi della societa'. Ma la Corsa di Miguel non si corre solo a Roma e a Korogocho: anche a Buenos Aires, citta' di Sanchez, dove lo scorso anno ha superato i 5 mila iscritti.(ANSA). KUL 10-GEN-05 18:16

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CARCERI: EX GAPPISTA, DA LOTTA ARMATA A IMPEGNO SOCIALE PRESENTATO LIBRO A NAPOLI. DON CIOTTI, CARCERE PROBLEMA POLITICO (ANSA) - NAPOLI, 13 GEN - Parte dalla storia personale dell'autore, divisa tra carcere e impegno sociale, il libro Carcere e cittadinanza (Phoebus edizioni), presentato oggi a Palazzo Doria d' Angri, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato tra gli altri Don Luigi Ciotti, l'assessore regionale alla sicurezza urbana Maria Fortuna Incostante, il direttore della collana ''La Citta' sociale'', Salvatore Esposito. Beppe Battaglia, militante dei Gap (gruppo di estrema sinistra che praticava la lotta armata negli anni Settanta), fu arrestato nel 1971. Da li' inizia una lunga esperienza di detenzione che si accompagna ad una riflessione disincantata, ma piena di idealita', su quel girone infernale che sono le carceri italiane, storia a meta' tra esperienza individuale e collettiva. Parte dall'emigrazione dalla Calabria a Genova, per arrivare all'incontro con l'impegno politico negli anni subito precedenti il '68. Poi la stagione delle stragi, gli arresti, fino all'approdo alla lotta armata e al carcere. Gli anni tra il '71 ed il '75 - si racconta nel libro - furono gli anni delle rivolte spontanee per la riforma penitenziaria e della politicizzazione dei detenuti, poi arrivarono le carceri speciali, che i detenuti chiamavano ''campi di concentramento'', e dove l'arbitrio - scrive l'autore - segnava un labile confine tra vita e morte. Dopo una profonda crisi di coscienza, l'autore si dedica al fenomeno della tossicodipendenza in carcere, entra in contatto con le comunita' impegnate nel recupero dei tossicodipendenti. Oggi Battaglia e' un operatore di comunita'. Ma la vicenda personale, attraverso 28 prigioni e venti anni di galera, e' solo l'inizio. Da li' parte la riflessione, sul rapporto tra carcere e appartenenza alla comunita', sul disagio e l'impegno concreto. Dalla reclusione come problema alla re-inclusione sociale come risorsa; dal carcere alla comunita'. ''Il volume - spiega Salvatore Esposito - e' una storia di 'buone pratiche' realizzate con l'obiettivo di garantire i diritti di cittadinanza ai giovani detenuti nelle carceri a custodia attenuata per il trattamento delle tossicodipendenze''. ''Oggi - ha commentato l'assessore Incostante - non c'e' molta attenzione per la detenzione e per l'esclusione in generale. Il sogno e' una politica che permetta di allargare le possibilita' delle persone''. L'autore del testo ha sottolineato come ''nei centri di detenzione ci sia un enorme amore per l'illegalita' e che le questioni legate alla detenzione interessano poco la politica e l'informazione''. ''Un carcere diverso e' possibile - ha aggiunto Battaglia - di questi tempi pero' si assiste ad un

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE inversione di tendenza, e chi fa solo repressione non fa altro che fare una cosa della stessa qualita' di chi e' in carcere perche' ha infranto le regole''. La conclusione spetta a Don Luigi Ciotti che facendo un parallelismo con Turati evidenzia come ''la questione delle carceri e' un problema politico e sociale. Il povero nasce per esser destinato al carcere, quello che occorre e' una riforma sociale che elimini l'esclusione e la poverta', la 'detenzione sociale' che determina la dipendenza degli uomini dagli uomini''. ''L'esperienza - conclude Ciotti - insegna che dove si lavora per creare un ponte tra societa' e carcere la spirale della recidiva si interrompe''.(ANSA). RED-LN/BOM 13-GEN-05 19:11

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ATLETICA: DOMANI AL VIA IN 3000 PER LA CORSA DI MIGUEL TRA PARTECIPANTI ATTESI ANCHE PETRUCCI E CASSINA (ANSA) - ROMA, 15 GEN - Saranno in piu' di 3000 domani (ore 10,00, da via dei Campi Sportivi) sotto il nastro di partenza della 'Corsa di Miguel', la 10 chilometri competitiva intitolata alla memoria del podista argentino desaparecido Miguel Sanchez, giunta alla sesta edizione. Per la prova non competitiva, di 3 km, le iscrizioni saranno possibili fino 8.45, direttamente sul posto. Sinora, si sono 'prenotati' in 400. Gli organizzatori fanno sapere che per quanto riguarda il blocco del traffico (deciso dal Comune dalle 10 alle 18) i partecipanti non avranno problemi di ritorno a casa. A fine gara sara' consegnato un lasciapassare ai podisti, in accordo con il Comune di Roma, grazie al quale potranno circolare. Intanto oggi e' arrivato a Roma Claudio Morresi, Ministro dello Sport argentino, ex allenatore di calcio e fratello di un desaparecido, al quale andra' il pettorale numero 1. Cosi' come e' arrivato a Nairobi, capitale del Kenia,il barbiere-maratoneta romano Pino Papaluca che domani correra' nello slam di Korogocho insieme ai tanti abitanti della bidonville keniana un'edizione speciale della 'Corsa di Miguel'. Tra le iscrizioni 'eccellenti' su Roma, gli organizzatori fanno sapere che spicca quella del Presidente del Coni Gianni Petrucci, che sara' della gara come accadde tre anni fa. Al via pure l'ex allenatore della Lazio, Mimmo Caso, che gareggera' per i colori del CC Tevere Remo. Alla giornata partecipera' anche Don Luigi Ciotti, presidente dell'Associazione Libera che da anni svolge un ruolo di primo piano nell'organizzazione della Corsa di Miguel. Oramai definito il quadro degli atleti di spicco che saranno in lotta per la vittoria finale. In campo maschile, i piu' quotati al via saranno gli atleti delle Fiamme Gialle Cosimo Caliandro, vincitore della passata edizione, Daniele Caimmi, Luciano Di Pardo, Francesco Ingargiola e Salvatore Vincenzi, e Marco Stella Bartoletti dell'Aeronautica Militare. In campo femminile invece l'azzurra Rosalba Console e l'altra forte fondista Gegia Gualtieri. Attesi al via, ma non per conquistare il podio, anche gli ori di Atene nel tiro a volo e nella ginnastica Andrea Benelli ed Igor Cassina, oltre ad alcune rappresentanti del Setterosa d'oro ai Giochi 2004. (ANSA). RED-SL 15-GEN-05 16:39

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LA7: '25A ORA', UNA SETTIMANA CON IL FILM FESTIVAL DI TORINO (ANSA) - ROMA, 17 GEN - '25a Ora - Il Cinema Espanso', tornera' da domani a venerdi' all'1 su La7 con nuovi corti, documentari e mediometraggi del Film Festival di Torino. Si comincera' domani con 'Il reduce', storia di un operaio della Fiat ammalatosi, 20 anni fa, di una malattia diagnosticata incurabile, ma ancora vivo grazie alla sua forza di volonta'. Mercoledi' sara' la volta di 'Marzo 1973. I giorni della Fiat - Fatti e immagini di una lotta operaia', documentario sull'ondata di scioperi alla Fiat di quegli anni. Giovedi' andra' in onda 'Libera terra', che racconta l'esperienza di Don Ciotti del gruppo Abele, che ha rilevato un'azienda agricola del boss mafioso Renato Provenzano. Infine, venerdi', sara' proposto 'Asino chi legge', docu-commedia che racconta la storia di un uomo con la mania di distruggere libri. (ANSA). XB1-MA 17-GEN-05 13:13

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FAMIGLIA CRISTIANA, IN 8 CD IL MEGLIO DELLA CANZONE ITALIANA CON I BRANI DEDICATI AI GRANDI TEMI DELLA VITA (ANSA) - ROMA, 18 GEN - Il ''meglio della canzone d'autore italiana'', con i brani dedicati ai ''grandi temi della vita''. E' quanto propone Famiglia Cristiana, con il numero in edicola domani: I colori della vita e' una collana di otto cd audio con 64 canzoni divise in 8 cd a tema: nel primo Amore e Amicizia, i brani sono Amore bello di Claudio Baglioni, Un'avventura di Lucio Battisti, Anna e Marco di Dalla, Tu sei il mio amico carissimo di Cocciante, Anima di Ron, Farfallina di Luca Carboni, Dedicato a te de Le Vibrazioni e Luci a San Siro di Vecchioni. Ogni cd e' accompagnato da un fascicolo contente, oltre ai testi delle canzoni, i commenti di un esponente del mondo ecclesiale e di un protagonista della cultura e dello spettacolo del nostro Paese (per il primo il card. Tonini e Pupi Avati). I cd successivi saranno dedicati a: - Il Viaggio (Il carrozzone di R. Zero, Ti lascio una canzone di Gino Paoli, Il gigante e la bambina di Dalla, Fiume Sand Creek di De Andre', L'autostrada di D. Silvestri, Lontano, lontano di L. Tenco, Pablo di De Gregori, Inno di Mia Martini, introdotti da don Paolo Giulietti e Licia Colo'). - Solidarieta' (Piazza Grande di Dalla, Il pescatore di De Andre', Signore io sono Irish dei New Trolls, Jesahel dei Delirium, Poster di Baglioni, C'era una ragazzo di Morandi, Dedicato di I. Fossati, Il mondo avra' una grande anima di Ron, introdotti da don Gino Rigoldi e Giobbe Covatta) - Pace (La guerra di Piero di De Andre', Un modo d'amore di Morandi, Auschwitz dell'Equipe 84, Ma il cielo e' sempre piu' blu di Rino Gaetano, La torre di Babele di E. Bennato, California di Gianna Nannini, Tu che sei mio fratello di Zero, Bambini di P. Turci, introdotti da Moni Ovadia e don Vinicio Albanesi). - Cielo e Terra (Gesu' caro fratello di Baglioni, Se io fossi un angelo di Dalla, Spiritual di De Andre', E' dall'amore che nasce l'uomo dell'Equipe 84, Dio non c'e' di Masini, Sette fili di canapa di M. Castelnuovo, Meraviglioso di Modugno, E non finisce mica il cielo di Mia Martini, introdotti da don Enzo Bianchi ed Erri De Luca). - Lavoro (Cosa faro' da grande di G. Paoli, Meta' Africa, meta' Europa di R. Gaetano, Un giorni credi di E. Bennato, Mani di E. De Crescenzo, Che sara' dei Ricchi e Poveri, 4 marzo '43 di Dalla, 1950 di Minghi, L'uomo col megafono di D. Silvestri, introdotti da Ascanio Celestini e don Ciotti). - Futuro (Speriamo di A. Baroni, Washington di A. Oxa, Oceania di M. Castelnuovo, Piccoli giganti dei Matia Bazar, Non mollare mai di Gigi D'Alessio, Quattro amici di Paoli, Occhi di bambino di A. Ruggiero, Buonanotte fiorellino di De Gregori, introdotti

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE da Giuseppe Botturi e Neri Marcore'). - Arcobaleno (Un nuovo amico di Cocciante, Dio e' morto de I Nomadi, Terra mia di Mariella Nava, Via con me di Roberto Benigni, E il cielo mi prese con se' di A. Baroni, Amore lontanissimo di A. Ruggiero, Teorema di M. Ferradini e L'anno che verra' di Dalla, introdotti da don Mazzi e Gioele Dix). Ogni cd e' proposto in opzione d'acquisto a 5 euro oltre il prezzo della rivista. (ANSA). COM-VN 18-GEN-05 16:20

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PRODI, BERTINOTTI, BINDI, EPIFANI A PLURIVERSITA' DI BENNI RELATORI SEMINARIO DIRITTI COORDINATO DA MANCUSO DOPO REGIONALI (ANSA) - BOLOGNA, 24 GEN - Due serate speciali con Romano Prodi e Fausto Bertinotti subito dopo il voto per le regionali e alla vigilia delle tanto contestate primarie del centrosinistra: il 'colpo' e' riuscito alla 'Pluriversita' dell' immaginazione' di Stefano Benni, che dal '96, l'anno della vittoria dell'Ulivo, organizza corsi e seminari in una storica casa del Popolo di Bologna. Il leader del centrosinistra e il suo competitor alle primarie della coalizione saranno infatti tra i relatori del seminario del martedi' sui diritti coordinato dal magistrato Libero Mancuso per la Pluriversita' dell'immaginazione. Una settimana dopo le regionali, il 12 aprile, alla sala Sirenella l'ex presidente della Commissione Europea parlera' di migrazione, diritto d'asilo e Costituzione europea con il presidente di Magistratura Democratica Livio Pepino, mentre il martedi' successivo Bertinotti discutera' di ''cittadinanza politica'' insieme ad Alberto Asor Rosa, l' organizzatore della recente assemblea romana con i movimenti della societa' civile e i girotondi. Il seminario coordinato dal presidente della Corte d'Assise di Bologna Libero Mancuso, che gia' negli anni scorsi ha raccolto centinaia di iscritti giovani e meno giovani, nasce dal presupposto che ''quando i diritti fondamentali della persona, costruito in secoli di pensiero e lotte e custoditi dalla nostra Costituzione, ci vengono sottratti bisogna riunirsi per arginare la deriva del nostro vivere civile'', quando cioe' la democrazia ''assomiglia sempre piu' ad un involucro privo di contenuti bisogna prendere la parola per riaffermare i diritti fondamentali, quello d'asilo, al lavoro, all'infanzia, al futuro, al pensiero laico, alla pace''. Il tentativo della Pluriversita' e dell'Associazione Italo Calvino, che l'affianca nell'iniziativa degli incontri settimanali, e' percio' quello di interpretare l'esigenza dei cittadini che fanno fatica a sentirsi rappresentati creando ''uno spazio pubblico dove convocare alcuni protagonisti della politica e della societa' per esprimere loro questo nostro disagio''. Oltre a Prodi e Bertinotti, fra i protagonisti scelti dal giudice Mancuso figurano anche Rosy Bindi e il leader della Cgil Guglielmo Epifani, Don Ciotti e Giulietto Chiesa, giuristi come Carlo Smuraglia e Mario Dogliani. (ANSA). BOG 24-GEN-05 18:00

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TURISMO SESSUALE; OGNI ANNO IN BRASILE 80.000 ITALIANI LO DICE ASSOCIAZIONE MODENESE CAPOFILA CAMPAGNA CONTRO FENOMENO (ANSA) - MODENA, 25 GEN - Ogni anno 700.000 europei vanno in Brasile alla ricerca di avventure sessuali: di questi, 80.000 sono italiani. Si calcola che attualmente in Brasile 500.000 minorenni siano coinvolti nel turismo sessuale. I dati arrivano dall'associazione di solidarieta' internazionale 'Modena terzo mondo', capofila di una campagna ('Stop sexual tourism') contro il turismo sessuale in Brasile. La campagna, che ha il sostegno di numerose associazioni (come Emergency, Libera, Arci, Gruppo Abele) e istituzioni (Regione Toscana e la Provincia di Modena) verra' lanciata domenica al Forum mondiale sociale di Porto Alegre. All'incontro saranno presenti anche il teologo e scrittore Frei Betto, il vescovo mons. Eugenio Rixen, e tre ministri del Brasile, Marina Silva, Walfrido Dos Mares Guia e Nilcea Freire. Il presidente del Brasile Lula da Silva sostiene la campagna e ha inviato una lettera al coordinamento. ''Siamo davanti a ragazze e ragazzi a cui viene promesso da mercanti senza scrupoli un futuro da sogno, e che invece si ritrovano in una vita d'inferno'' ha spiegato Luca Mucci, uno dei coordinatori della campagna. L'iniziativa si propone denunciare lo stato delle cose e di informare, oltre a sostenere un turismo diverso che rispetti l'ambiente e la persona, e togliere dalla strada tanti ragazzi, creando alcune case rifugio. In febbraio verra' distribuito un documentario diretto dal regista Pietro Orsatti (tra Rio de Janeiro, Salvador de Bahia, Fortaleza, Recife, Porto Alegre e Brasilia) e mostrera' la situazione del turismo sessuale minorile, attraverso testimonianze inedite e l'appoggio, per la prima volta garantito agli estensori di questo progetto, sia degli investigatori della task force brasiliana del Ministero della giustizia federale, sia di importanti esponenti del governo Lula. Tra febbraio e aprile in Italia saranno raccolte le adesioni alla campagna. I contributi economici serviranno ad aiutare le associazioni brasiliani e per creare di case di accoglienza. A maggio, prima della stagione estiva, verranno organizzati alcuni eventi e incontri per sensibilizzare e denunciare il traffico turistico.Sono gia' previste date a Roma e a Padova in occasione di Civitas, e a Firenze, dove sara' anche organizzata una mostra-vendita di opere d'arte di artisti italiani che mettono a disposizione i propri lavori per sostenere la campagna. Sempre in maggio anche a S. Paolo del Brasile sara' organizzato un evento a sostegno della campagna. ''Crediamo che il turismo sessuale danneggi gli operatori turistici seri e onesti, che mai si sognerebbero di sfruttare chicchessia - ha aggiunto Mucci -. Un turismo etico puo' essere, un modo tra i tanti, per offrire un futuro migliore a ai cittadini dei paesi del sud del mondo''.(ANSA). YAX-KTP 25-GEN-05 13:48

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MAFIA: DON CIOTTI, SPEZZARE CERCHIO ED AIUTARE FIGLI MAFIOSI (ANSA) - BARI, 29 GEN - ''I ragazzi emersi in un recinto mafioso sono condannati, se non si spezza questo cerchio, alla loro diversita'. Per il bambino che cresce in una famiglia mafiosa e' normale quello che si respira in casa, e' anormale quello che succede fuori''. Lo ha ribadito il fondatore della Comunita' Abele, don Luigi Ciotti - secondo quanto informa un comunicato degli organizzatori - intervenendo ad un convegno promosso dall' Associazione italiana magistrati per i minorenni e la famiglia e dalla Camera minorile di Bari. ''Ci sono - ha aggiunto - situazioni compromesse e difficili, di adulti, ragazzi e anziani che sono coinvolti in queste realta' e quindi non si puo' individuare solo una fascia e comunque tutte interagiscono con le altre. Per il bambino, la mamma e il papa', sono importanti, come i fratelli ed i nonni''. ''La storia - ha insistito il sacerdote - ci ha dimostrato, in realta' diverse, che piu' servizi, piu' risposte sociali adeguate, come qualita' e numero ai bisogni dei minorenni, fanno decrescere la criminalita', mentre quando non si e' investito in questa direzione abbiamo trovato invece una grossa crescita delle devianze, al nord come al sud''. C'e' pertanto ''la necessita' di investire non solo per i ragazzi di mafia, ma anche per tutti gli altri, perche' qualcuno deve spiegare perche' sono in crescita fenomeni come l' anoressia, l' abulimia e le varie dipendenze, e i tanti suicidi fra i giovani''. ''La grande sfida - ha concluso don Ciotti - e' garantire livello sociale, risorse, investimenti, opportunita' sociali, prospettive lavorative, ma se in Europa la media degli investimenti per i giovani e' il 4% e in Italia solo lo 0,8 %, questi numeri parlano chiaro: se non si creano le condizioni, non si danno gli strumenti ed i soldi vanno in tutt'altre direzioni, non so cosa farne di un ponte sullo stretto di Messina se poi non ci sono gli strumenti per affrontare la dignita' delle persone''. (ANSA). COM-DES/CIO 29-GEN-05 17:17

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DROGA: ISTITUITA CONSULTA ESPERTI TOSSICODIPENDENZE PRESIDENTE FINI, NE FANNO PARTE OPERATORI SERT E COMUNITA' (ANSA) - ROMA, 1 FEB - Con decreto del vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini, ''delegato all'esercizio delle funzioni relative alla promozione e al coordinamento delle politiche per prevenire, monitorare e contrastare il diffondersi delle tossicodipendenze e delle alcooldipendenze correlate'', e' stata istituita in data 28 gennaio 2005 la Consulta delle tossicodipendenze, organismo rappresentativo degli operatori e degli esperti del settore. Ne da' notizia oggi il Dipartimento per le politiche antidroga. La Consulta svolgera' ''compiti di consulenza e supporto tecnico-amministrativo nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche di prevenzione, monitoraggio e contrasto del diffondersi delle tossicodipendenze e delle alcooldipendenze correlate'' per il Dipartimento diretto da Nicola Carlesi. Presidente del nuovo organismo e' lo stesso ''ministro delegato quale organo di governo del Dipartimento nazionale per le politiche antidroga'', quindi Fini. Ne fanno parte, oltre allo stesso Carlesi, componenti della Conferenza dei dirigenti generali competenti per materia delle amministrazioni dello Stato, Giovanni Serpelloni in rappresentanza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, 19 operatori dei Ser.T., sei esperti di altrettante associazioni, 18 direttori di comunita' come il Ceis, Gruppo Abele, Saman, Villa Maraini, Cnca, San Patrignano, Exodus, Incontro, Fict; tra i nomi spiccano quelli di Massimo Barra, don Oreste Benzi, don Antonio Mazzi, Andrea Muccioli, don Egidio Smacchia. Con un secondo decreto, nella stessa data, viene disciplinata lþorganizzazione e il funzionamento del Comitato scientifico dell'Osservatorio permanente per la verifica dell'andamento del fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze. Il Comitato - rende noto il Dipartimento - composto da undici esperti di elevata qualificazione professionale nel campo degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope, esercita le funzioni di consulenza tecnico-scientifica a supporto delle politiche di prevenzione, monitoraggio e contrasto del diffondersi delle tossicodipendenze e delle alcooldipendenze correlate. Presidente e' il prof. Carmelo Furnari, tossicologo forense. Il Comitato e' parte integrante della Consulta delle tossicodipendenze. Il primo incontro dei membri della Consulta si svolgera' il prossimo 16 febbraio a Roma, presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati. (ANSA). AB 01-FEB-05 18:10

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PREMI: A EUGENIO SCALFARI L'OTTAVA EDIZIONE 'ANDREA BARBATO' DOMENICA 13 FEBBRAIO LA CONSEGNA A MANTOVA (ANSA) - MANTOVA, 5 FEB - Eugenio Scalfari e' il vincitore dell' ottava edizione del premio Andrea Barbato, ispirato all' etica dell' obiettivita' e organizzata dal Comune di Mantova, dal Consiglio nazionale dell' Ordine dei giornalisti e dall' attrice Ivana Monti, vedova del giornalista a cui e' dedicato il premio. Il riconoscimento verra' assegnato domenica 13 febbraio nel corso di una cerimonia pubblica che si terra' a Mantova, nella sala degli stemmi di Palazzo Soardi. Scalfari e' stato premiato quale ''fondatore della Repubblica - cosi' cita la motivazione - quotidiano che dalla sua nascita (14 gennaio 1976) ad oggi tanto ha significato per la societa' italiana come riferimento culturale, civile e di confronto politico''. Nella categoria dedicata al giornalismo saranno attribuiti altri attestati all' inviato speciale in Iraq per la Rai, Enzo Nucci, al Tgr Leonardo (il telegiornale scientifico della Rai curato da Battista Gardoncini) e al giornalista sportivo di Repubblica Gianni Mura. Uno speciale riconoscimento verra' assegnato al fondatore del gruppo Abele e presidente di Libera, don Luigi Ciotti. (ANSA). N12-TC 05-FEB-05 20:32

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REGIONALI: LETTERA APERTA A PISANU IN DIFESA DI VENDOLA (V.'REGIONALI:VENDOLA, PISANU HA FATTO MESCHINO...' DELLE 14.01) (ANSA) - BARI, 5 FEB - Una lettera aperta al ministro dell'Interno, Beppe Pisanu, e' stata scritta in difesa del candidato della Gad alla presidenza della Regione Puglia, on.Nichi Vendola (Prc), da alcuni personaggi-simbolo della lotta alla mafia, tra cui Rita Borsellino e don Luigi Ciotti. ''Egregio ministro - e' scritto nella lettera diffusa in serata dall'ufficio stampa di Vendola - ci dispiace aver ascoltato le sue dichiarazioni riferite a Nichi Vendola che riteniamo nulla abbiano a che vedere con la storia e l'impegno che Vendola ha sempre profuso per costruire legalita' e giustizia in questo Paese, a partire dal contrasto ai sistemi mafiosi. Abbiamo conosciuto Vendola in questi anni ed abbiamo sempre apprezzato la sua coerenza e la sua intransigenza che si sono sempre espresse in forme pacifiche e civili''. La lettera - firmata anche da Elisabetta Caponetto, Salvatore Talleri, Tano Grasso, don Marcello Cozzi, don Tonino Palmese e da Giovanni Impastato - fa seguito alle dichiarazioni rilasciate ieri da Pisanu che, durante i lavori del consiglio nazionale di Forza Italia, aveva detto tra l'altro che con la vittoria di Vendola alle primarie in Puglia ha vinto la sinistra ''no global, anti-americana, dei centri sociali, degli espropri proletari e dei disobbedienti senza confini con la violenza politica e l'eversione''. Dichiarazioni che Vendola oggi ha definito un ''piccolo, meschino, volgare, incredibile spot elettorale per Raffaele Fitto'', candidato della Cdl, e ha detto di aspettarsi le scuse del ministro Pisanu. (ANSA). BU 05-FEB-05 20:22

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'NDRANGHETA: A COOP SOCIALE TERRENI CONFISCATI A COSCHE CENTARO, E' UN SUCCESSO E UN MOMENTO DI RISCATTO DEL TERRITORIO (ANSA) - POLISTENA (REGGIO CALABRIA), 7 FEB - ''E' un successo, un momento di riscatto del territorio'': con queste parole il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Roberto Centaro, ha commentato la firma della convenzione, avvenuta oggi a Polistena, con la quale alcuni terreni confiscati alle cosche Piromalli e Mammoliti, attive sul versante tirrenico reggino, sono stati affidati alla cooperativa sociale 'Valle del Marro'. La firma della convenzione rappresenta la parte finale di un progetto, finanziato dal Ministero del welfare, sull' uso sociale dei beni confiscati in provincia di Reggio Calabria e promosso da Libera, l'associazione contro le mafie promossa da don Luigi Ciotti. Dopo Sicilia e Campania, dunque, parte anche in Calabria l' esperienza del progetto 'Libera terra', con la firma della convenzione da parte dei sindaci di Gioia Tauro (Giorgio del Torrione), di Oppido Mamertina (Giuseppe Rugolo) e di Rosarno (Giacomo Saccomanno). I terreni saranno gestiti dalla cooperativa 'Valle del Marro', costituita da 15 giovani che avvieranno produzioni agricole i cui prodotti saranno marchiati 'Libera terra'. Centaro, intervenendo al convegno organizzato per l'occasione, non ha nascosto le difficolta' della legislazione, ma ha sottolineato la necessita' di ''andare comunque fino in fondo''. All' incontro ha partecipato anche il componente la Commissione antimafia Giuseppe Lumia, presidente dell' organismo quando sono state avviate le procedure per l' individuazione del soggetto gestore delle terre. Lumia ha sottolineato l' importanza del volontariato nella gestione dell' opera. All' incontro hanno partecipato anche il prefetto di Reggio Calabria, Giovanni D' Onofrio, il procuratore della Repubblica di Palmi, Vincenzo Lombardo, ed il presidente della Commissione antimafia della Regione, Vincenzo Pisano. Durante il convegno Rosa Laplena, responsabile dell' area formazione dell' ufficio nazionale di Libera, ha presentato un' analisi del territorio sia sotto il profilo della presenza mafiosa che sul riutilizzo dei terreni confiscati. Uno studio dal quale emerge anche che tra gli elementi che bloccano lo sviluppo vi sono, nell' ordine: la presenza della mafia, la carenza di infrastrutture, la fuga di cervelli, la bassa qualita' della classe dirigente, il sistema creditizio e la mancanza di una vera imprenditorialita'''. Il ricercatore e studioso del fenomeno mafioso, Giovanni Colucci, ha evidenziato come ci sia nel territorio una sorta di fastidio persino a parlare del fenomeno mafioso, che si aggiunge alla sensazione percepita dai cittadini come qualcosa di orribile. Colucci, al riguardo, ha ricordato l' aumento del consumo di ansiolitici in occasione delle fasi piu' cruente delle faide che hanno interessato il reggino. (ANSA). SGH 07-FEB-05 20:44

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PACE: A RIMINI 3 GIORNI PER SPIEGARLA PARTENDO DA EDUCAZIONE OSPITI ROMANO PRODI E SEGRETARIO AGGIUNTO ONU ANTONIO OCAMPO (ANSA) - BOLOGNA, 9 FEB - Romano Prodi, don Luigi Ciotti, Sergio Zavoli, Kaled Fouhad Allam, Giancarlo Caselli. Sono alcune delle personalita' che parteciperanno, assieme al segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite Antonio Ocampo, al convegno 'La pace e' una bambina... Percorsi di educazione al riconoscimento, alla riconciliazione e alla mediazione', al Palacongressi di Rimini dal 3 al 5 marzo. Una convention che fara' incontrare esponenti di Onu e Unesco, giornalisti, insegnanti, professori universitari e mondo della politica, e che si propone di spiegare l'approccio alla pace a partire dall'educazione di bambini e ragazzi. Un incontro che vuol essere anche il punto di partenza di una strategia di cooperazione multilaterale allo sviluppo che coinvolgera' l'Universita' di Bologna e la Regione Emilia-Romagna. Gli obiettivi del convegno sono il confronto e la messa in rete delle esperienze di educatori, pedagogisti, tecnici delle organizzazioni umanitarie, per dare voce a coloro che si sforzano di attuare pratiche di pace e difesa delle vittime in ogni luogo di conflitto, non solo quelli delle 'grandi guerre', ma anche i piu' piccoli e, per questo, piu' difficili da risolvere. Non meno importante e' l'avvio del programma di cui l'Emilia-Romagna e' capofila che si concretizzera' in uno studio per la costituzione di un Centro di Eccellenza internazionale fra Universita', Regione e Nazioni Unite per l'appoggio alla cooperazione in materia di politiche integrate per i minori, ''completamento - ha spiegato alla presentazione del convegno l'assessore alle politiche sociali della Regione Emilia-Romagna Gianluca Borghi - di quell'iniziativa di peace keeping che i caschi bianchi di Rimini e Bologna stanno gia' facendo da anni''. Nei tre giorni si alterneranno momenti di dibattito, workshop di lavoro e tavole rotonde, a partire dagli interventi di Edgar Morin (presidente dell'agenzia europea per la cultura dell'Unesco) e Jean Ping (presidente dell'assemblea generale delle Nazioni Unite) nella giornata di apertura, fino al dibattito conclusivo sul nuovo multilateralismo affidato ad Antonio Ocampo e Romano Prodi.(ANSA). I33-KTP 09-FEB-05 16:16

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FARMACI: GRANDE COLLETTA IN ITALIA, 1 CLIENTE SU 2 DONA/ANSA RACCOLTI 190MILA MEDICINALI, 35% IN PIU' DELLO SCORSO ANNO (ANSA) - MILANO, 12 FEB - Una signora di Parma e' entrata in farmacia con un assegno da 1000 euro da convertire in prodotti da banco, mentre a Brescia un extracomunitario in situazione di bisogno e' andato a informarsi per capire se poteva usufruire dell'iniziativa, ma ha finito per donare un farmaco anche lui. Piccole storie che testimoniano il successo dell'odierna quinta Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco, in cui sono stati raccolti 190mila medicinali, il 35% in piu' dello scorso anno, per un valore totale di 1 milione e 200mila euro. La colletta in farmacia per i piu' bisognosi, giunta alla quinta edizione, oggi ha coinvolto 66 province, oltre 700 comuni e circa 1.700 farmacie, il 20% in piu' dello scorso anno, nell' iniziativa benefica organizzata dall'associazione senza scopo di lucro Banco Farmaceutico, in collaborazione con la Federazione Impresa Sociale della Compagnia delle Opere. Impegnati a spiegare l'iniziativa ai cittadini, oltre 5500 volontari, che hanno convinto un cliente su due - come spiegato dal Banco Farmaceutico e confermato dalle farmacie del centro di Milano - a donare un medicinale da banco per i piu' bisognosi. A beneficiare dell'iniziativa saranno le oltre 240.000 persone che vivono al di sotto della soglia di poverta', assistite dai 500 enti assistenziali convenzionati con il Banco Farmaceutico in tutta Italia. I principali enti destinatari dei farmaci sono l' Opera San Francesco di Milano, che assiste 30.000 persone all'anno nel suo ambulatorio, dove ogni giorno passano circa 200 persone tra immigrati e persone senza fissa dimora; l' Opera Malati Poveri San Fedele di Milano, con i suoi 20.000 assistiti all'anno. A Torino i medicinali raccolti andranno a favore del Gruppo Abele e dei suoi 5.000 assistiti, a Rimini alla Comunita' di San Patrignano, a Roma e Salerno alla Caritas, a Bologna al Poliambulatorio Irnerio Biavati e ai suoi 2.000 assistiti all'anno, a Novara a favore dell' Ambulatorio Pronta Accoglienza e dei suoi 2.500 pazienti, a Bari all' Ambulatorio Medico della Parrocchia Cattedrale, a Udine al Piccolo Cottolengo don Orione. Ogni farmacia aderente all'iniziativa si e' convenzionata con un ente benefico specifico e ha raccolto farmaci diversi a seconda delle esigenze dei suoi assistiti, ma sempre prodotti da banco, per i quali non e' necessaria la ricetta medica. Tra i medicinali sono stati raccolti soprattutto farmaci per il raffreddore, antidolorifici, antinfluenzali, lassativi, disinfettanti, colliri e fermenti lattici. L'iniziativa, che si svolge sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, gode anche di due testimonial d'eccezione: Paolo Cevoli e Natasha Stefanenko, che per il secondo anno consecutivo hanno dato il loro sostegno all'

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE iniziativa. ''Ho incontrato il Banco nel 2001 quando un mio amico farmacista mi ha chiesto di dargli una mano e da allora - racconta Cevoli - sostegno quest'iniziativa e ho coinvolto anche Natasha, perche' un po' di solidarieta', con tutto quello che abbiamo avuto noi dalla vita, mi sembra il minimo che possiamo fare''. Un pensiero che oggi, evidentemente, ha contagiato migliaia di italiani, tra cui un grossista farmaceutico che ha deciso di donare lo 0,20% del fatturato di tutte le farmacie del Piemonte e della Liguria al Banco Farmaceutico. Grazie ai contributi dei privati e al sostegno dell' associazione nazionale dell'industria farmaceutica (Anifa) l'iniziativa ha consentito di raccogliere, in 4 anni, oltre 300.000 farmaci, per un valore economico di circa 1,6 milioni di euro. Se negli anni e' cresciuto il numero dei contributi privati e delle farmacie aderenti alla Giornata benefica, e' anche aumentato il numero degli enti convenzionati (da 420 a 500 in un solo anno) e dei loro assistiti, passati dai 230mila del 2004 ai 240mila di quest'anno.(ANSA). KRA 12-FEB-05 18:36

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GIORNALISTI: A EUGENIO SCALFARI IL PREMIO BARBATO SPECIALE ONORIFICENZA A DON CIOTTI (ANSA) - MANTOVA, 13 FEB - Mancava solo lui, Eugenio Scalfari, il vincitore del premio giornalistico dedicato ad Andrea Barbato, alla cerimonia di consegna del riconoscimento tenutasi questa mattina a palazzo Soardi di Mantova. Il fondatore di Repubblica e ora editorialista del quotidiano, aveva gia' fatto sapere per tempo che, per problemi personali, non avrebbe potuto presenziare; non e', comunque, voluto mancare del tutto alla cerimonia, inviando alla giuria del premio una lettera in cui si e' detto ''lusingato'' per il riconoscimento assegnatogli e ha ricordato ''con profonda amicizia'' Andrea Barbato, di cui sabato scorso ricorreva il nono anniversario della scomparsa. La motivazione con cui e' stato assegnato il premio a Scalfari e' stato letto dalla vedova di Andrea Barbato, nonche' promotrice del Premio assieme al Comune di Mantova, l' attrice Ivana Monti: ''Scalfari e' stato il fondatore di un quotidiano, la Repubblica, che dalla sua nascita ad oggi tanto significato ha avuto per la societa' italiana come riferimento culturale, civile e di confronto politico''. Presenti e applauditi in sala tutti gli altri insigniti di riconoscimenti. Nella categoria dedicata al giornalismo sono stati consegnati attestati all' inviato della Rai in Iraq Enzo Nucci, al Tgr Leonardo, il telegiornale scientifico della Rai (presente la redazione al gran completo) e al giornalista di Repubblica Gianni Mura, una delle firme piu' prestigiose in campo sportivo. Una speciale onorificenza e' stata assegnata al fondatore del gruppo Abele e dell' associazione Libera, don Luigi Ciotti e al flautista di fama internazionale Andrea Griminelli, che al termine della cerimonia ha deliziato il pubblico con un paio di brani. (ANSA). N12-RT 13-FEB-05 15:59

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MAFIA: DON CIOTTI, COMPRATE PRODOTTI DI TERRE SEQUESTRATE (ANSA) - MANTOVA, 13 FEB - ''Comprate la pasta di questi ragazzi coraggiosi''. E' stata l' esortazione ad acquistare i prodotti realizzati dalle terre sequestrate alla mafia, fatta, tra gli applausi, da Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e dell' associazione Libera, questa mattina a Mantova durante la cerimonia di consegna del Premio giornalistico Andrea Barbato. Da sempre impegnato nella lotta alla mafia e sui temi della legalita' e della giustizia, don Ciotti ha illustrato in sala l' esperienza dei ragazzi dell' associazione Libera, sparsi in tutt' Italia con 1200 sedi, impegnati nella coltivazione delle terre sequestrate alla mafia soprattutto in Sicilia: ''Oggi - ha detto - nei supermercati si possono trovare la pasta e l' olio prodotti da cooperative di nostri giovani che lavorano la terra confiscata alla mafia. Questo e' stato possibile grazie alla legge che abbiamo ottenuto con la nostra mobilitazione in tutt' Italia a sostegno della legalita' e della giustizia. I nostri ragazzi sono riuniti in cooperative che lavorano quelle terre e producono pasta, olio e altro che si puo' comprare nei supermercati con il marchio Libera Terra. E vi invito tutti a farlo''. Don Ciotti ha invitato anche a non abbassare la guardia di fronte alla criminalita': ''Da noi c' e' ancora la mafia e siamo sempre in presenza di diritti negati, non si puo' certo stare indifferenti. Io ho dato il mio contributo a favore della giustizia fondando l'associazione Libera; tutti insieme, adesso, dobbiamo unire le forze perche' solo cosi' potremo voltar pagina e assicurare legalita' e rispetto dei diritti in Italia''. (ANSA). N12-RT 13-FEB-05 15:59

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IRAQ: SGRENA; CENTINAIA ADESIONI A CORTEO MANIFESTO (ANSA) - ROMA, 14 FEB - Sono gia' centinaia le adesioni alla manifestazione per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena, organizzata dal quotidiano Il Manifesto per sabato prossimo a Roma, che partira' alle 14 da piazza della Repubblica e si concludera' al Colosseo. Qui si svolgeranno gli interventi del direttore de Il Manifesto Gabriele Polo, del direttore di Die Zeit (la rivista con cui collaborava Giuliana Sgrena) e il direttore di Liberation Serge July, il quotidiano di Florence Aubenas. La manifestazione si concludera' con un concerto, per il quale hanno gia' dato la loro disponibilita' Carapezza, Assalti Frontali, Tetes di Bois, Richi Gianco, Maurizio Camardi, Enzo Avitabile, Folkabestia, Jamal Ouassini, Noureddine e Rashmi Bhat. Slogan della manifestazione sara' ''Liberiamo la pace: Giuliana, Florence, Hussei, tutti gli ostaggi e il popolo iracheno''. Tra le molte adesioni quelle di associazioni, reti laiche e cattoliche dall'Arci ad Emergency, dall'Agesci alla Tavola della Pace, dal Forum del Terzo settore all'Assopace, dal Gruppo Abele a Pax Christi, dai vari Fori sociali alle Donne in Nero, dalle Acli a Legambiente, da Rete Lilliput ai francescani del Sacro Convento di Assisi. Molte anche le adesioni di testate come l'Unita', Diario, Europa, Liberazione, Testimonianze e Carta e di sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Fiom,Sindacati di base, Rsu), partiti (l'Unione e molti dei partiti che ne fanno parte), Enti Locali, Ong ( Un ponte per, Mani Tese, Save the Children) e organizzazioni di studenti. Ed ancora centinaia di singoli cittadini, politici, intellettuali, artisti e tantissimi operatori dell'informazione che hanno sottoscritto un appello e che sfileranno con un loro striscione. (ANSA). DE 14-FEB-05 19:28

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IRAQ: SGRENA; POLO, DOMANI DUE EDIZIONI DE 'IL MANIFESTO' (ANSA) - ROMA, 18 FEB - ''Domani avremo due edizioni de 'Il Manifesto'. Nella prima ci sara' una grande foto di Giuliana con il titolo, 'Insieme'. La seconda, straordinaria, a tiratura limitata, ovvero diecimila copie, sara' distribuita ai partecipanti della manifestazione e costera' un euro. Anche li' ci sara' una grande foto di Giuliana, ma il titolo sara' 'Con te'''. Lo ha annunciato il direttore de 'Il Manifesto' Gabriele Polo che ha appena ricevuto i genitori della giornalista rapita e ha anticipato che l' editoriale sara' di Don Luigi Ciotti. ''Ho parlato con Simona Torretta - ha proseguito Polo - di cio' che dira' domani dal palco e cioe' della sua conoscenza con Giuliana''. (ANSA). YJ2-ST/GT 18-FEB-05 21:37

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SGRENA: DON CIOTTI, CAMMINARE TUTTI INSIEME PER LA LIBERTA' RICORDO CHE SI UCCIDE ANCHE CON RASSEGNAZIONE E INDIFFERENZA (ANSA) - ROMA, 19 FEB - Basta ''etichette''; basta ''colori'': piuttosto e' necessario ''camminare tutti insieme per la pace e la liberta''. E' l'appello-speranza che il fondatore del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti, lancia a tutte le forze politiche dalla manifestazione che si sta svolgendo a Roma per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena. Quella di oggi e' una ''risposta politica'', dice don Ciotti, di migliaia di italiani - ''i tanti che sono qui e i tanti che non ci sono fisicamente ma sono presenti con la testa e con il cuore'' - che chiedono che ''venga liberata Giuliana, gli altri ostaggi ma soprattutto che liberta' e pace si saldino sempre piu' assieme''. Ecco dunque la necessita' di camminare assieme ''senza divisioni''. Speriamo, aggiunge Don Ciotti, ''che ci sia un giorno in cui tutti, ma tutti, togliendosi etichette e colori, si cammini insieme per la pace e la liberta' ''. Quanto a chi non e' sceso in piazza, Don Ciotti ha le idee chiare. ''Devo dire che chi ha scelto la rassegnazione e l' indifferenza - sottolinea - non deve dimenticare che non si uccide solo con le armi, ma anche con il silenzio e la delega, la rassegnazione e l'indifferenza''. (ANSA). GUI 19-FEB-05 16:52

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OBIEZIONE DI COSCIENZA, TORNA DON MILANI IN 'NO ALLA GUERRA' (NOTIZIARIO LIBRI) (ANSA) - FIRENZE, 18 FEB - Torna in forma integrale ''L'obbedienza non e' piu' una virtu''' lo scritto di don Lorenzo Milani contro la guerra e in difesa dell'obiezione di coscienza, che 40 anni fa, l'11 febbraio 1965, costo' una denuncia al priore di Barbiana. Lo scritto e' stato ripreso da Mario Lancisi nel volume ''No alla Guerra'' (edizioni Piemme). Tutta la vicenda inizio' con il comunicato dei cappellani militari della Toscana contro l'obiezione di coscienza. La risposta di don Milani fu pubblicata da Rinascita e subito denunciata. In vista del processo il priore di Barbiana scrisse una Lettera ai giudici. Le due lettere del priore furono poi pubblicate dalla Lef con il titolo ''L'Obbedienza non e' piu' una virtu'', un libro divenuto fondamentale nella storia del movimento pacifista. Il volume di Lancisi e' preceduto da una ricostruzione storica e seguito da una sezione di interviste a protagonisti di quella vicenda, come gli allievi del priore, Francesco e Michele Gesualdi, Pietro Pinna, il primo obiettore di coscienza, Fabrizio Fabbrini, il primo obiettore cattolico, e monsignor Loris Capovilla, ex segretario di papa Giovanni XXIII, che ricostruisce i rapporti tra il Vaticano e il priore di Barbiana. Nell'ultima parte del libro vi sono alcune interviste a intellettuali e esponenti del movimento della pace come Massimo Cacciari, Franco Cardini, Giancarlo Caselli, don Luigi Ciotti, padre Tonino Dell'Olio, Gad Lerner, Adriano Sofri e padre Alex Zanotelli. (ANSA). KVA 18-FEB-05 15:24

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MAFIA: PROGETTO LEGALITA'; LA COSTITUZIONE A SCUOLA UN CORCORSO-PERCORSO RIVOLTO A TUTTI GLI STUDENTI ITALIANI (ANSA) - ROMA, 21 FEB - Far conoscere la costituzione a tutti gli studenti italiani, compresi quelli detenuti. E' l'obiettivo che si pongono l'Associazione Nazionale Magistrati-distretto di , la Fondazione Caponnetto e Libera con il concorso-percorso ''La costituzione a scuola'', sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. All'iniziativa - presentata oggi in Campidoglio dal presidente dell'Anm di Palermo Massimo Russo, dal rappresentante della Fondazione Caponetto Alfredo Galasso e da Don Luigi Ciotti di Libera - sono invitati a partecipare studenti di ogni ordine e grado che entro la fine dell'anno scolastico dovranno consegnare i loro elaborati sulla Costituzione. I migliori saranno raccolti in un libro scritto ''dalle scuole'' sulla Costituzione che sara' pubblicato nel gennaio del 2006. Il percorso e' accessibile tramite internet sul sito www.progettolegalita.it e coinvolge insegnanti, alunni, famiglie, centri studi e universita'. Le classi, una volta iscritte, prenotano una scheda su uno dei 74 temi chiave della costituzione (suddivisi da docenti universitari e costituzionalisti) e la compilano. Per farlo devono studiare in classe, parlarne in famiglia e con gli amici, leggere i giornali, ascoltare i notiziari, approfondire un tema con esperto per fare in modo di ''vivere responsabilmente l'attualita' da cittadini''. Nelle prime tre settimane si sono gia' prenotate oltre 300 classi. L'iniziativa, ha spiegato Russo, rientra nel ''Progetto Legalita' in memoria di Paolo Borsellino'' nato nel 2002, nel decennale della strage di Capaci e via D'Amelio, con la realizzazione di un libro fotografico su tutti i magistrati uccisi nella mafia dal titolo ''Paolo Borsellino Silenzio e Voci'' che ha venduto 17 mila copie. Con i proventi del volume, l'Anm ha fatto partire il primo concorso dedicato agli studenti dal titolo ''La bellezza del fresco profumo della liberta''' e con i migliori disegni e' stato realizzato il calendario della memoria con le date della morte delle 280 vittime della mafia. Calendario che ha venduto oltre 10mila copie. Quindi e' partito il secondo concorso chiedendo agli studenti di ricostruire le storie delle vittime, anche quelle sconosciute, e cosi' e' nato il volume ''La memoria ritrovata'', presentato lo scorso gennaio. ''Ora con il terzo concorso - ha detto Russo - vogliamo continuare ad investire nella scuola per realizzare un sorta di alfabetizzazione alla legalita', questa volta partendo dalla Costituzione italiana. Collegandosi al nostro sito gli studenti potranno consultare, leggere e capire la nostra costituzione per capire quanto e' importante viverla e difenderla''. Per Alfredo Galasso e' necessario ''introdurre nella coscienza

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE dei piu' giovani che la legalita' si fonda su dei valori e dei principi. Bisogna insegnare loro che posso esserci anche leggi ingiuste, che si sono spaventosamente moltiplicate, e per questo spesso la Corte Costituzionale e' chiamata a pronunciarsi. Bisogna far capire ai giovani che rispetto a questi principi e valori fondamentali nemmeno il Parlamento e' sovrano''. ''Crediamo molto in questo progetto, anche se e' un progetto difficile - ha aggiunto Galasso - perche' vuol dire andare controcorrente nella maniera piu' tradizionale: sulla base di principi e valori in disuso che possono pero' risvegliare le nuove generazioni''. Per don Luigi Ciotti si tratta ''di un percorso di liberta' '' perche', ha detto, ''i diritti non possono essere in balia dei dati economici''. E perche' c'e' anche ''la voglia - ha aggiunto - di rigenerare la societa' a partire dai nostri ragazzi''. Un progetto, e' stato sottolineato piu' volte nell'incontro, a cui ha partecipato anche il presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma Adriana Spera, che in qualche modo colma una lacuna della scuola ovvero di non dedicare piu' molto tempo ad una materia come l'Educazione civica. (ANSA). DE 21-FEB-05 17:12

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LAVORO: FILLEA; CONTRO SOMMERSO, FARI SU 9 GRANDI CANTIERI/ANSA EPIFANI, NON SIAMO SOLO QUELLI DELLE DENUNCE (ANSA) - TORINO, 23 FEB - Mettere sotto 'la lente d'ingrandimento' nove grandi opere per controllarne i tempi di realizzazione, i flussi finanziari e le modalita' con le quali sono eseguiti i lavori. Nasce con questo obiettivo l'Osservatorio, promosso dalla Fillea-Cgil, che denuncia la crescente diffusione del lavoro nero e del caporalato organizzato anche nei cantieri del Nord. L'iniziativa e' stata annunciata durante il convegno ''Grandi cantieri e qualita' delle costruzioni. Torino-Milano: l'altra faccia della medaglia'', al quale hanno partecipato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, il segretario generale della Fillea, Franco Martini, il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, l'assessore al Lavoro di Torino, Tom Dealessandri, il procuratore aggiunto a Torino Raffaele Guariniello e Don Ciotti. Sotto osservazione sono l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, il passante ferroviario di Palermo, la statale Jonica, il Mose di Venezia, la statale Romea, il nodo autostradale di Bologna, la riqualificazione della E 45 e l'autostrada Bolzano-Verona- Parma-La Spezia. L'obiettivo e' andare oltre la denuncia: ''vogliamo anche dare il nostro contributo - ha detto Epifani - perche' il settore possa attraversare una fase migliore, soprattutto per quanto riguarda le condizioni di lavoro. Il comparto edile cresce da otto anni e abbiamo una normativa matura, eppure non si riesce a frenare l'illegalita''. In questa prospettiva Torino e Milano, dove si stanno realizzando importanti strutture, come le opere olimpiche nella prima e la Fiera nella seconda, sono state assunte come terreni di sperimentazione per provare a costruire 'Cantieri di qualita''. ''Vogliamo rilanciare gli obiettivi della trasparenza, della legalita', della qualificazione del settore'', ha sottolineato Franco Martini, segretario generale della Fillea, per il quale ''non c'e' automatismo fra crescita economica e qualita' dello sviluppo se non c'e' un'iniziativa comune pubblica e privata''. I controlli pero' sono insufficienti, ha spiegato Guariniello, ''e nei cantieri c'e' la tentazione di aggirare le norme'': e ad aggravare la situazione ''c'e' l'insidia di una depenalizzazione strisciante'', nonostante i passi avanti compiuti, con il Testo Unico sui lavori pubblici che entrera' in vigore il 30 giugno. Don Ciotti ha parlato di ''una crescente diffusione nel Paese di una cultura dell'illegalita', con la dignita' umana che viene lesa e calpestata''', ma ha espresso la convinzione che Torino e Milano ''abbiano gli anticorpi per reagire''. (ANSA). ANG 23-FEB-05 14:47

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MAFIA: IN CAMPIDOGLIO GIORNATA IN MEMORIA DI TUTTE LE VITTIME IL 21 MARZO CERIMONIA PER DECENNALE CELEBRAZIONI (ANSA) - ROMA, 24 FEB - I nomi di tutte le vittime della mafia dal 1948 ad oggi verranno letti, e cosi' ricordati, il prossimo 21 marzo in piazza del Campidoglio per la decima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie, promossa dall'associazione di Don Luigi Ciotti, Libera. Sara' presente all'evento anche il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ''un presidente che testimonia un legame nuovo con la societa' civile'' ha sottolineato il sindaco Veltroni, che oggi ha presentato la serie di eventi per il decennale della giornata assieme al presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, e al vicepresidente della Regione Lazio Giorgio Simeoni e al vicepresidente della Provincia di Roma Rosa Rinaldi. Il 20 marzo, sempre in occasione del decennale della giornata la cui prima edizione venne celebrata proprio in Campidoglio, sara' inaugurata la nuova sede nazionale di Libera, in via IV Novembre a Roma. ''Realizzata - ha sottolineato Ciotti - grazie ai beni confiscati alla . La confisca dei beni - ha ancora sottolineato - e' un fatto fondamentale, nessuno avrebbe immaginato infatti che nei terreni di Riina e Provenzano si potessero produrre olio e pasta. Sono segni che fanno scricchiolare l'impero della mafia''. A ridosso della serie di eventi per il decennale della giornata verra' anche trasmesso uno spot contro la mafia realizzato interamente dagli alunni della scuola di Lentini sulle reti Rai. ''Il 20 marzo, oltre la nuova sede di Libera - ha detto Veltroni - inaugureremo due viali all'interno di Villa Paganini intitolati a due vittime della mafia Saveria Antiochia, madre di Roberto Antiochia, e Rita Atria. Invece il 21 aprile inaugureremo la casa del jazz realizzata con beni confiscati alla mafia. Dentro trovammo cose incredibili - ha detto Veltroni ricordando il momento della confisca - c'erano anche enormi elefanti di peluche, questo solo per dire lo spreco di denaro e il livello di simili organizzazioni''. La giornata della memoria si aprira' il 21 marzo alle ore 10 allo stadio Flaminio dove oltre a Ciotti, Veltroni, Gasbarra saranno presenti moltissimi giovani e i familiari delle vittime. Nello stesso giorno a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, si terra' un consiglio straordinaria sul tema ''Legalita' e contrasto alle mafie'', mentre il 24 marzo l'auditorium Parco della Musica ospitera' nella sala Petrassi un concerto per il decennale di Libera.(ANSA). YJ4-GB/MRC 24-FEB-05 17:27

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ANZIANI: TRUFFE; +471% IN 3 ANNI, 70% VITTIME OVER 65/ANSA PRESTO NUOVO VADEMECUM. DON CIOTTI, RENDERE CITTA' VIVIBILI (ANSA) - ROMA, 1 MAR - Boom delle truffe in Italia: in tre anni, dal 2001 al 2003, sono aumentate del 471%, passando da 38.934 a 187.858. Anche la loro incidenza rispetto al totale dei delitti denunciati e' passata, nello stesso periodo, dall'1,8% al 7,6%. I dati, contenuti nell'annuario Istat 2004, sono stati ribaditi nel corso del convegno ''Difendere gli anziani dai signori della truffa'', promosso da Cgil, Spi-Cgil e Silp. E, nonostante non siano disponibili statistiche specifiche sull'incidenza dei reati per classi di eta', sono sempre di piu' gli anziani, spesso soli, vittime di raggiri e truffe: si tratta di circa il 70%, ha detto Michele Mangano, segretario nazionale Spi-Cgil, rilevando la necessita' di informazione, prevenzione e contrasto a tali fenomeni. Per questo, ha annunciato il segretario del sindacato anziani, ''presto, entro un mese, sara' pronto un nuovo vademecum aggiornato e disponibile sull'intero territorio nazionale. Si puo' anche pensare - ha aggiunto - alla presenza di portatili nelle piazze''. Secondo don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione 'Libera', intervenuto all'incontro, ''e' opportuno creare reti in grado di facilitare l'uscita degli anziani dall'autoisolamento, intervenendo sul territorio e sulle opportunita' di aggregazione sulla base di interessi e luoghi comuni. Il problema e' rendere le citta' sicure e quindi vivibili'', ha aggiunto, sottolineando ''l'inquietante numero di suicidi in Europa, 58.000 nei 15 Paesi''. Quanto alle truffe, ha aggiunto Mangano, ''sono fenomeni in costante crescita sui cui non c'e' la giusta attenzione dello Stato e degli enti locali per prevenire e informare sulla loro natura. Nella maggior parte dei casi sono banali e ripetitive''. Sono due in particolare, ha proseguito, i fronti su cui operare: ''costruire centri di assistenza per le vittime e creare insieme a tutte le forze sociali un vademecum che possa arrivare in modo capillare e diffuso su tutto il territorio per informare sulla natura e l'elenco di truffe e raggiri''. Il 'decalogo', che sara' realizzato insieme al sindacato di polizia Silp, a Federconsumatori e Auser, ha detto, '''rappresentera' un aggiornamento e sara' disponibile entro un mese'', ha concluso Mangano, sottolineando la necessita', infine, dell' ''assistenza a vittime di reati tra cui anche le truffe e i raggiri e il loro risarcimento''. Le truffe messe a segno a danno degli anziani, ha detto don Ciotti, provocano ''due grandi ferite: senso di insicurezza e paura e senso di umiliazione per quanto subito. Di fatto scatta un meccanismo di maggior isolamento sociale e quindi di solitudine, su cui si deve innescare la nostra attenzione, e allo stesso tempo di messa in discussione delle proprie capacita' mentali. Essere vittima di un raggiro diventa per gli

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE anziani un crollo dell'autostima, che puo' portare verso la depressione. Gli umiliati hanno bisogno di trovare sicurezza, punti di riferimento'', ha concluso. Il fenomeno delle truffe, ha detto Paolo Nerozzi, segretario confederale della Cgil, ''e' molto piu' esteso di quanto i dati dicano. Accanto a quelle denunciate, c'e' un gran numero di anziani che per pudore o per paura tace. E' importante - ha aggiunto - la battaglia verso i processi di insicurezza, rispondendo attraverso un presidio pubblico del territorio e un coinvolgimento delle persone''. Sulla questione sicurezza si e' soffermato anche Claudio Giardullo, segretario generale del Silp per la Cgil. ''Abbiamo bisogno di riappropriarci del controllo del territorio, aumentando il pattugliamento e la capacita' investigativa. Purtroppo - ha proseguito - il modello seguito dal Governo in questi anni va nella direzione opposta. Ci sono meno risorse per la presenza e il presidio. La polizia di Stato sta rischiando 6.000 operatori in meno nei prossimi cinque anni, a danno della sicurezza dei cittadini e la tutela degli stessi operatori''.(ANSA). KSG 01-MAR-05 15:22

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IRAQ: SGRENA; DON CIOTTI, DIGIUNO PER LIBERAZIONE E RITIRO ANCHE PER RESTITUZIONE CORPO DI BALDONI (ANSA) - ROMA, 1 MAR - ''E' un digiuno per la liberazione di Giuliana e degli altri ostaggi, ma anche per la restituzione del corpo di Baldoni, per la fine dei bombardamento e per il ritiro delle truppe italiane''. Lo ha detto don Ciotti, presidente dell'associazione 'Libera' a margine di un convegno organizzato da Spi-Cgil sulle truffe agli anziani prima di prendere parte all'iniziativa. ''Partecipo - ha spiegato don Ciotti - a questo digiuno-staffetta interreligioso, che e' pubblico e comunitario, a cui hanno aderito anche movimenti laici ed associazioni. Sospendo - ha sottolineato - il mio cibo per quanti non hanno il cibo della liberta' ''. E' un digiuno anche ''per la liberazione del popolo iracheno, perche' vi siano le condizioni di vera democrazia'', ha aggiunto don Ciotti sottolineando che ''il digiuno e' da sempre una pratica di non violenza, e' un legame di solidarieta' e vincolo di fraternita'. Un impegno per le paci e la collaborazione a piu' voci''. Si tratta, ha proseguito don Ciotti di ''piccoli segni. Spero - ha detto che possano servire perche' Giuliana e gli altri ostaggi tornino a casa''. Parlando infine dell'uccisione della non restituzione fino ad oggi del corpo di Baldoni, don Ciotti ha affermato che ''abbiamo bisogno di verita' e paradossalmente sono stati colpiti uomini e donne impegnati nella ricerca della verita' ''.(ANSA). KSG/CIP 01-MAR-05 11:50

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SGRENA: QUANTI GIORNI A ALBA, AL VIA DIGIUNO PER GIULIANA/ANSA SCETTICISMO AL MANIFESTO SU PAROLE MINISTRO INTERNO IRACHENO (ANSA) - ROMA, 1 MAR - L'inizio ''ufficiale'' del digiuno arriva pochi minuti dopo l'appello disperato di Florence Aubenas, che i cronisti del Manifesto hanno visto dallo stesso televisore da cui seguirono con il fiato sospeso il video di Giuliana Sgrena. Ed e' forse anche per questo che Loris Campetti dica immediatamente che ''si', l'obiettivo prioritario e' la liberazione di Giuliana. Ma lo sono anche la liberazione di tutti i prigionieri e di tutto il popolo iracheno''. Dopo gli appelli e le manifestazioni, sono gli esponenti delle tre religioni monoteiste a chiedere la liberazione dell' inviata del quotidiano comunista, rapita ormai da quasi un mese. Con un digiuno 'a staffetta' che, dicono, ''non e' solo un sacrificio ma un mezzo che permette di sentire sulla nostra pelle la sofferenza dell'altro, di sentire il grido angosciato di Giuliana e di tutto il popolo iracheno come nostro''. Un digiuno, aggiungono, ''pubblico, comunitario e interreligioso, pagato sulla nostra pelle'', che coinvolga piu' persone possibili e che da oggi vedra' un presidio fisso davanti Palazzo Chigi. ''Non e' un'iniziativa contro qualcuno, ma per qualcuno. Non e' contro il governo ma affinche' il governo riveda alcune posizioni e ritiri le truppe dall'Iraq, chieda la fine dei bombardamenti su Ramadi e l'apertura di un corridoio umanitario, chieda la fine dell'utilizzo delle cluster bomb''. Cattolici, protestanti, musulmani ed ebrei, sono tutti insieme: c'e' Alex Zanotelli con i suoi inseparabili sandali e la sciarpa arcobaleno, che sottolinea il carattere ''pubblico'' dell'iniziativa e la volonta' di portare ''la gente a ritrovarsi e a rinunciare alla rassegnazione''. E c'e' don Luigi Ciotti che dice ''sospendo il mio cibo per quanti non hanno il cibo della liberta''', chiedendo che assieme a Giuliana, Florance e gli altri torni anche il corpo di Baldoni. ''Perche' la famiglia possa pregare sulla sua tomba''. C'e', ancora, don Alessandro Santoro, prete di frontiera delle Piagge di Firenze per il quale il digiuno ''nasce dal senso di impotenza crescente di molti nei confronti della barbarie contro la guerra'' e c'e' Izzedin Elzir, imam del capoluogo toscano. ''Il digiuno e' uno dei pilastri dell'Islam - dice - Quindi per noi aderire a questa iniziativa e' un gesto molto importante' . C'e' il rabbino per i diritti umani di Gerusalemme Jeremy Milgrom, che e' fisicamente a Berlino ma che aderisce all'iniziativa, la tavola valdese, una delle istituzioni protestanti piu' significative in Italia, le suore domenicane di Firenze e Livorno e l'Ucoii. ''Il digiuno - aggiunge Don Albino Bizzotto, dei Beati Costruttori di Pace - e' il filo diretto con chi sta soffrendo in tutto il mondo. Un richiamo a tutti per

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE chiedere forte la pace da un punto di vista di debolezza''. A tutti coloro che vorranno aderire, i promotori chiedono di mettere una fascia bianca al braccio, la stessa portata in decine di manifestazioni per la pace. E digiunare a staffetta per 24 ore, da mezzanotte e mezzanotte. Singoli e gruppi potranno aderire sul sito www.pergiuliana.org. La conferenza stampa e' finita da pochi minuti quando nella redazione del Manifesto arriva la notizia che secondo il ministro dell'Interno iracheno Falah Al-Naqib, Giuliana Sgrena e' viva e che, ''Inshallah, se Dio vuole'', ci saranno presto buone notizie. Nessuno sembra prenderla troppo sul serio, anche se rimane l'ottimismo dei giorni scorsi. ''Non significa nulla - dice Pier Scolari, il compagno di Giuliana - forse segnalano un clima positivo, ma io non ho alcun segnale particolare''. ''Non sappiamo neanche chi sia e che fonti abbia - sottolinea scettico il direttore Gabriele Polo - mi sembra pero' un dato di fatto che il governo iracheno non abbia il controllo del paese''. ''Ci auguriamo che abbia ragione, come ci auguriamo che abbiano ragione tutti coloro che dicono che Giuliana sara' presto con noi'' aggiunge prima di tornare a decidere come riempire le due pagine dedicate a Giuliana. Vauro, invece, ha gia' pronte le sua vignette, una dedicata al digiuno e una per Florance Aubenas, che andra' in prima pagina: c'e' la colomba in un televisore che al posto dello schermo ha le sbarre di una prigione. ''Esistenza in video'' e la didascalia. Quella per Giuliana, invece, rappresenta una colomba dimagrita che dice ''tutti pesi piuma'', sotto la scritta ''per Giuliana contro la guerra, sciopero della fame''. (ANSA). GUI 01-MAR-05 18:27

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RADIOUNO: IL DDL FINI SULLA DROGA A 'LA RADIO NE PARLA' (ANSA) - ROMA, 1 MAR - Al disegno di legge Fini sulla droga in discussione al Senato, che rischia di non essere approvato entro la fine di questa legislatura, si dedichera', domani alle 12.36 su Radiouno, 'La radio ne parla'. Del provvedimento legislativo, verranno approfonditi i punti che ne ritardano l'iter: dall'abolizione della distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere, all'equiparazione dei servizi privati a quelli pubblici per la certificazione dello stato di tossicodipendenza, fino alla re-introduzione del concetto di dose giornaliera. Interverranno il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi; il fondatore della Comunita' Incontro don Pierino Gelmini, l'on. Gloria Buffo (DS) e Leopoldo Grosso, vice-presidente del Gruppo Abele. (ANSA). XBB-KMN 01-MAR-05 14:46

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PACE: JEAN PING, PER GARANTIRLA SERVE MULTILATERALISMO PRESIDENTE ASSEMBLEA GENERALE ONU A CONVEGNO RIMINI (ANSA) - RIMINI, 3 MAR - ''Per garantire un mondo migliore servono pace, sviluppo sostenibile e soprattutto il rafforzamento della cooperazione internazionale. Per far questo bisogna instaurare un rapporto forte e multilaterale fatto di alleanze strategiche a tutti i livelli: dall' Onu ai governi nazionali, regionali e locali fino alle associazioni''. Cosi' Jean Ping, presidente dell' Assemblea generale delle Nazioni Unite, intervenuto in apertura del convegno internazionale 'La pace e' una bambina...', che si tiene a Rimini fino a sabato. ''In un mondo globale e complesso come quello in cui viviamo - ha aggiunto - la cooperazione internazionale diventa uno strumento di pace e di sviluppo fondamentale che non puo' non essere coinvolto a tutti i livelli: da quello statale fino a quello individuale. Altrimenti il mondo migliore che tutti ci auguriamo si allontana''. Il convegno ( 'La pace e' una bambina che non chiede cose matte. Solo alzarsi la mattina non col sangue, col latte', e' una frase tratta da una delle filastrocche dello scrittore per l' infanzia Bruno Tognolini) e' una convention tra esponenti dell' Onu e dell' Unesco, giornalisti, insegnanti, professori universitari, associazioni e mondo della politica, che discute l' approccio alla pace a partire dall' educazione dei bambini. E' organizzato da vari enti e associazioni tra i quali, il centro studi Erickson, la rivista 'Educazione interculturale' di Trento, il Gruppo Abele di Torino. Sono partner del convegno Unesco, Undp-Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, Unops-Ufficio delle Nazioni Unite per i Servizi ed i Progetti, Organizzazione mondiale della sanita', Universita' di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Rimini. (ANSA). GAG 03-MAR-05 18:51

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MAFIA: DON CIOTTI,E' DI NUOVO FIGURA RIFERIMENTO PER GIOVANI (ANSA) - RIMINI, 4 MAR - ''La mafia e' ritornata a essere una figura di riferimento in cui i giovani si identificano e si affidano. La criminalita' pesca nella crisi di identita' dei nostri ragazzi perche' non hanno altri punti di riferimento, altre opportunita'''. Cosi' don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele di Torino, e' intervenuto nel pomeriggio al convegno di Rimini 'La pace e' una bambina...' per ritirare il premio 'Margherita Zoebeli-La bussola dell'educazione', istituito dal Ceis (Centro educativo Italo-svizzero) in ricordo della sua fondatrice come riconoscimento per chi si impegna contro l'esclusione sociale. ''Sono 1.700 i ragazzini arruolati dalla mafia in Italia - ha spiegato don Ciotti - tra Calabria, Puglia e Sicilia, perche' la mafia e' una madre che non fa mancare nulla e che da' protezione, rispetto e denaro. I ragazzi sono attratti da questa sicurezza che non viene data da nessun altro tipo di contesto''. Secondo don Ciotti, ''i figli della mafia non provengono pero' solo dalla marginalita': tra di loro ci sono anche figli di papa', ragazzi insospettabili, annoiati, abituati ad avere tutto, troppo, alla ricerca di un'emozione in piu', e che trovano nella mafia una madre attenta''. ''Fare 'le paci' - continua Ciotti - vuol dire anche agire su questi ambiti, perche' il nostro Paese vive queste violenze, questa presenza. Questi ragazzi sono anche il prodotto dei loro contesti di vita. Se non si interviene, non se ne esce. Ma non si puo' pensare di agire solo sui ragazzi: occuparsi di loro non deve diventare l'alibi per dimenticare tutto il resto. E' l'insieme del contesto che dev'essere affrontato''. (ANSA). COM-NO/LNP 04-MAR-05 19:33

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SGRENA: DON CIOTTI, SI E' SEMPRE BATTUTA PER LIBERTA' DI TUTTI FONDATORE GRUPPO ABELE LE DEDICA PREMIO RICEVUTO A RIMINI (ANSA) - RIMINI, 4 MAR - ''Finalmente libera, lei che si e' sempre battuta per la liberta' di tutti e che con il suo scrivere ci ha indicato che questa liberta' si gioca sul terreno dei diritti, della pace, della dignita', della giustizia e della legalita'''. Cosi' don Luigi Ciotti ha commentato la liberazione di Giuliana Sgrena, mentre era a Rimini al convegno internazionale ''La pace e' una bambina''. ''La sua e' sempre stata un'informazione seria, attenta, puntuale. A volte dura e scomoda'', ha aggiunto don Ciotti, che ha dedicato il premio ''La bussola dell'educazione'' alla giornalista del Manifesto.(ANSA). COM-NO/LNP 04-MAR-05 20:07

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LIBRI:'LE MANI IN PASTA' ALLA COOP, STORIE IN TERRA DEI BOSS (ANSA) - PALERMO, 8 MAR - Un libro che ripercorre il cammino delle cooperative sociali che da qualche anno in Sicilia lavorano quei terreni confiscati ai boss mafiosi: ''Le mani in pasta'', scritto da Carlo Barbieri e pubblicato da Editrice Consumatori, sara' in vendita da aprile nei supermercati e ipermercati Coop di tutta Italia al prezzo di 5 euro, tre dei quali saranno devoluti a Libera, Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie di Don Luigi Ciotti. Proprio la Coop ha distribuito in esclusiva per la prima volta, negli anni passati, la pasta ''Libera Terra'' della Cooperativa Placido Rizzotto, prodotta con grano coltivato nei terreni confiscati alla mafia nell'entroterra palermitano. Tutto parte nel 1995 a quando Libera, l'associazione presieduta da don Luigi Ciotti, inizia una raccolta di firme per sollecitare l'approvazione di una legge che preveda l'utilizzo sociale dei beni confiscati ai boss mafiosi. L'iniziativa si estende a tutta l'Italia e le firme raccolte arrivano ad un milione. Nel 1996 viene finalmente approvata la legge 109, e da allora alcune centinaia di ettari di terreno confiscati alla criminalita' organizzata sono stati recuperati da uno stato di completo abbandono e assegnati a cooperative sociali che li lavorano producendo pasta, vino, olio, passata di pomodoro, farina, frutta, ortaggi e legumi. Il libro scritto da Carlo Barbieri - che lavora in Coop Italia da oltre trent'anni - si avvale dei contributi di Gian Carlo Caselli e Nando Dalla Chiesa, e racconta come questi prodotti associno all'ottima qualita' anche grandi valori morali, etici e civili. Il volume, che ha la presentazione del presidente della associazione nazionale cooperative di consumo Aldo Soldi, puo' anche essere ordinato con pagamento contrassegno a Editrice Consumatori (tel. 051/6316911) oppure a [email protected] e sui siti www.e-coop.it e www.liberaterra.it. (ANSA). FI/GIU 08-MAR-05 16:47

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MORTE IN CROLLO PALAZZO, SALME MADRE E FIGLIA TORNANO ROMANIA IL SALUTO DI TORINO CON DON CIOTTI E PARROCI CHIESA ORTODOSSA (ANSA) - TORINO, 11 MAR - Ritorneranno a casa, a Bacau, in Romania, le salme di Adriana, 33 anni e di sua figlia Adina, di appena due, morte a Torino lunedi' scorso nel crollo di una palazzina abbandonata ,diventata col tempo abituale rifugio di immigrati. A dare loro l' ultimo saluto, il 15 marzo, prima della partenza, ci sara' anche don Luigi Ciotti. Il fondatore del Gruppo Abele concelebrera' la messa con padre Ghorghe Vasilescu, padre Lucian Rosu e gli altri parroci della Chiesa Ortodossa Romena, che si fara' carico del trasporto e del funerale assieme a Gruppo Abele, Acmos, Libera, l' associazione Oltre la fortezza, Terradelfuoco. ''Ci siamo impegnati a stare vicini alla famiglia di Adriana - spiegano - l' abbiamo cercata a Bacau, l' abbiamo trovata. Abbiamo parlato con i genitori di Adriana, abbiamo sentito la sorella Liliana''. Padre Rosu e altri si sono incontrati ieri con Liliana ''e con lei - raccontano - abbiamo condiviso il dolore''. ''Che il saluto ad Adriana e Adina - aggiungono - sia un modo per dirci che non vogliamo fare finta di niente, per dire ai fratelli migranti che c'e' chi ha voglia di costruire insieme una citta' piu' accogliente''. La tragedia accaduta il 7 marzo scorso e' l' ennesima dell' immigrazione povera, clandestina, che si nasconde negli anfratti di una metropoli dalle grandi trasformazioni urbane legate anche alla deindustrializzazione. E' proprio in un' area industriale dismessa da trasformare in un parco alle 19.30 l' edificio che dieci anni fa ospitava gli uffici di un' acciaieria, e' crollato travolgendo mamma, figlia e altri due extracomunitari che sono riusciti a salvarsi. In quel momento nella palazzina c'erano 18 persone, tutti immigrati. Con loro Adina e Adriana Tanasa, a Torino soltanto da qualche mese. ''Abbiamo deciso - concludono le associazioni che riporteranno in Romania le due salme - di non chiedere contributi pubblici: chiediamo piuttosto alla politica di rinnovare la volonta' di confronto e di decisione su queste situazioni''.(ANSA). YYR-BAN 11-MAR-05 16:24

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MAFIA: DON CIOTTI, FIRMEREMO PROTOCOLLO IN TUTTE LE REGIONI 21 MARZO CON CIAMPI IN CAMPIDOGLIO PER VITTIME DELLA MAFIA (ANSA) - ROMA, 14 MAR - ''Firmeremo il protocollo contro le illegalita' nel mondo del lavoro e la criminalita' organizzata in tutte le regioni d'Italia''. Lo ha detto don Luigi Ciotti, che questa mattina ha firmato a nome della sua associazione Libera il protocollo di intesa ''Le illegalita' nel mondo del lavoro e ruolo della criminalita' organizzata, assieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio. ''Dopo l'Emilia Romagna ed il Lazio sara' la volta della Lombardia e via via di tutto il territorio. Porteremo nei municipi, nelle scuole, nelle parrocchie una sola parola ''continuita' '' perche' la lotta alle mafie sia quotidiana. All'indomani delle stragi, infatti - ha detto don Ciotti - si e' fatto tutto e il contrario di tutto, ma c'e' bisogno di mantenere la continuita' nell'impegno. Ho letto pochi giorni fa che a Palermo i familiari delle vittime della mafia hanno lamentato che ci sono morti di serie A e morti di serie B. Per questo - ha ricordato il sacerdote - che il 21 marzo in campidoglio, per la '10a Giornata della memoria e dell'impegno' leggeremo alla presenza del presidente delal Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, i nomi di tutte le vittime della mafia. Un lungo elenco che sara' letto da giovani, sindacalisti, magistrati, giornalisti. Stiamo raccogliendo i soldi per far arrivare i familiari delle vittime da tutta Italia. Arriveranno a Roma a centinaia per una giornata che voglio chiamare, invertendo i termini in ordine di priorita' 'dell'Impegno e della Memoria', perche' - ha concluso Don Luigi Ciotti - la memoria se non ci si da' da fare e' solo retorica''.(ANSA). YJ4-CAV/CIP 14-MAR-05 13:26

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MAFIA: A ROMA IL 21 MARZO LETTURA PER RICORDARE LE VITTIME (ANSA) - ROMA, 15 MAR - I nomi di tutte le vittime di mafia dal 1948 ad oggi, verranno letti nel pomeriggio del 21 marzo, in Campidoglio a Roma, nel corso della Decima Giornata della memoria e dell'impegno- In ricordo delle vittime di tutte le mafie', alla quale interverranno, tra gli altri, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente della Provincia Enrico Gasbarra e il presidente della Regione Lazio Francesco Storace. L'iniziativa, organizzata dall'associazione 'Libera', in collaborazione con 'Avviso pubblico', Enti Locali e Regioni, sara' presentata giovedi' con una conferenza stampa nella sede Rai di Viale Mazzini, cui prenderanno parte anche Don Luigi Ciotti presidente di Libera, i familiari delle vittime di mafia Rita Borsellino, Debora Cartisano e Viviana Matrangola, Carlo Romeo, Responsabile Segretariato Sociale Rai, e Aldo Forbice, Giornalista conduttore del programma di RadioRai 'Zapping'. Durante l'appuntamento sara' proiettato un filmato realizzato da RaiNews 24 sui 10 anni dell'associazione organizzatrice, impegnata dalla sua fondazione nella difesa dei diritti e nel ricordo delle persone morte per difenderli. (ANSA). XBB 15-MAR-05 17:09

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MAFIA: DON CIOTTI, BISOGNA DISARMARE LA POVERTA' (VEDI: ''DISARMO: PARTE IN ITALIA...'' DELLE 20.16) (ANSA) - ROMA, 16 MAR - ''Bisogna disarmare la poverta''': lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione antimafia 'Libera', intervenendo al lancio della campagna italiana 'ControllArmi' che e' stata anche l'occasione per presentare la 10.ma 'Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie', che si celebrera' a Roma il 21 marzo prossimo. ''Presso i tribunali per i minorenni - ha detto don Ciotti - sono aperti 1.700 fascicoli relativi ad altrettanti ''figli della mafia'', cioe' a ragazzi coinvolti in storie di mafia. ''La mafia - ha spiegato - e' una madre esigente ma premurosa, che non ti fa mancare nulla. Da' sicurezza, un ruolo e un'identita', tutto cio' di cui i ragazzi oggi hanno un grande bisogno e che non riescono a trovare altrove''. Molti di questi fascicoli, ha aggiunto don Ciotti, riguardano l'uso di armi, ma non e' questo l'unico pericolo per quei ragazzi: ''un bambino che nasce in un circuito mafioso - ha detto - vi resta per il resto della sua vita''. Occorre, quindi, ''disarmare il Paese dalla droga, dalla tratta, dalla prostituzione'' e dichiarare guerra alla poverta', e ''non ci dicano che non ci sono soldi per la protezione sociale''. Se i soldi ci sono per la difesa e per gli armamenti, ha detto don Ciotti, non possono non esserci per combattere la miseria. (ANSA). AB 16-MAR-05 20:26

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RAITRE: 'IN COSA CREDI VERAMENTE?', TEMA DI'COMINCIAMO BENE' (ANSA) - ROMA, 17 MAR - C'e' qualcosa in cui credi veramente? Questo il tema domani a 'Cominciamo Bene', alle ore 10.05 su Raitre. Tra gli ospiti di Corrado Tedeschi ed Elsa Di Gati Roberto Pinotti, presidente del Centro Ufologico Nazionale, Antonio Rainone, chirurgo di Emergency e Ubaldo Bocci, vice presidente dell'Unitalsi, associazione di volontari che si occupa del trasporto degli ammalati a Lourdes e in altri santuari internazionali. In studio anche Don Luigi Ciotti, Carlo Massarini e il comico Max Tortora. A 'Prima', alle 9.05, Pino Strabioli incontrera' Luciana Turina. Ad 'Animali e Animali' alle 9.55, Licia Colo' avra' in studio la naturalista Francesca Sotti per scoprire quanto gli animali possono essere anche degli ottimi padri. 'Unabomber' sara' infine il titolo della puntata de 'Le Storie', alle 12.45, di Corrado Augias. In studio il neuropsichiatra infantile Francesco Ronco e Danilo Coppe, esperto di esplosivi. (ANSA). I08-LC 17-MAR-05 13:34 NNN RAITRE: DON LUIGI CIOTTI E CECCHI GORI A 'CHE TEMPO CHE FA' (ANSA) - ROMA, 19 MAR - Don Luigi Ciotti e Vittorio Cecchi Gori saranno gli ospiti di 'Che tempo che fa', in onda domani su Raitre alle 20.10. Completeranno la puntata la surreale 'opinione' di Maurizio Milani e le previsioni meteorologiche per la settimana, a cura di Luca Mercalli. (ANSA). I08-LB 19-MAR-05 12:46

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RAITRE: L'IMPEGNO CONTRO LA MAFIA DI 'LIBERA' A 'PRIMO PIANO (ANSA) - ROMA, 19 MAR - I dieci anni di impegno contro la mafia e per l'educazione alla legalita' portati avanti da 'Libera', l'associazione presieduta da don Luigi Ciotti, verranno raccontati, lunedi' alle 23.20 su Raitre, a 'Primo Piano'. Ospiti in studio, il Procuratore della Repubblica di Palermo Pietro Grasso e don Ciotti, che proprio lunedi', a Roma, nella 'Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie', incontrera' il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. (ANSA). XBB-GIA 19-MAR-05 18:25

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MAFIA: ROMA RICORDA VITTIME, I LORO NOMI SU UNA STELE / ANSA SONO CITTADINI ONORARI; DOMANI CERIMONIA IN COMUNE CON CIAMPI (ANSA) - ROMA, 20 MAR - Roma ha ricordato oggi, con un incontro in Campidoglio, le oltre 600 vittime della mafia, che diventeranno presto, simbolicamente, cittadini onorari della citta' attraverso un monumento che ne riportera' tutti i nomi. La stele - con il lungo elenco delle vittime dal 1946 a oggi - sara' inaugurata il prossimo 21 aprile, Natale di Roma, nel parco della villa confiscata al cassiere della banda della Magliana, Enrico Nicoletti, dove nella stessa data aprira' la Casa del Jazz. Domani pomeriggio, in piazza del Campidoglio, alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del sindaco Walter Veltroni, saranno letti i nomi di tutte le 639 vittime delle mafie, come avvenne per la prima volta nel 1996, nella stessa piazza, durante la prima giornata del ricordo promossa da 'Libera', che conta una rete di 1.200 associazioni impegnate nell'educazione alla legalita' e alla lotta alla mafia. Ci saranno anche 150 familiari delle vittime, gli stessi che stamane, per la prima volta, si sono ritrovati tutti insieme nell'aula Giulio Cesare in Campidoglio con il sindaco Veltroni, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, Rita Borsellino e il prefetto Rino Monaco, commissario per le iniziative in favore delle vittime delle mafie. ''Oggi si parla di meno della mafia, ma la mafia c'e' - ha detto Veltroni - va combattuta con l'impegno di associazioni come Libera e con la cultura della legalita', che deve essere sempre presente nelle istituzioni''. ''Il silenzio si combatte con l'impegno. Bisogna dire basta - ha detto don Ciotti - perche' questo cancro continua con una guerra strisciante. In questi ultimi 10 anni sono state 154 le vittime di mafia, di cui 37 ragazzi e bambini innocenti. Tutti parlano di solidarieta', di giustizia, ma poi contano i fatti''. ''Insieme - ha detto Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso nel '92 - possiamo rendere piu' forte la nostra voce, per fare in modo cosi' che possa essere continuata la battaglia iniziata dai nostri cari''. Ad ascoltare, tra gli scranni dell'aula consiliare, c'era chi e' stato segnato per sempre dai lutti di mafia come Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso nel 1978 a , vicino Palermo, perche' dalla sua radio denunciava apertamente il boss Gaetano Badalamenti, o Alessandro Antiochia, fratello di Roberto, l'agente ucciso insieme al commissario Ninni Cassara' nell'85. ''Mori' tentando di fare scudo al commissario - ha ricordato Veltroni - un gesto che ricorda quello di Calipari''. E proprio a Saveria Antiochia, la mamma del poliziotto ucciso, e' stata intitolata oggi la nuova sede nazionale di

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Libera, di cui fu tra i fondatori, in un palazzo di via IV novembre confiscato a Michele Zaza, camorrista, legato alla banda della Magliana. Ed ancora a lei e a Rita Atria il sindaco Veltroni ha intitolato due viali a Villa Paganini, sulla via Nomentana, insieme a un largo dedicato alle ''vittime delle mafie''. Rita Atria si suicido' il 26 luglio del 1992 pochi giorni dopo la strage di via D'Amelio dove mori' il giudice Borsellino. Nel suo paese, Partanna, in provincia di Palermo, aveva avuto il coraggio di denunciare apertamente la mafia che le aveva ucciso il padre, quando lei aveva 11 anni, e poi il fratello. (ANSA). RO 20-MAR-05 18:33

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MAFIA: VELTRONI E DON CIOTTI, COMBATTERE SILENZIO CON FATTI A ROMA NUOVA SEDE DI 'LIBERA' IN PALAZZO CONFISCATO A COSCHE (ANSA) - ROMA, 20 MAR - Combattere il silenzio che sembra aleggia attorno alla mafia con i fatti e con l'impegno. Su questo concetto si sono ritrovati il sindaco di Roma, Walter Veltroni, e il presidente di Libera, don Ciotti, in una mattinata di appuntamenti alla vigilia della giornata di domani, che celebra il ricordo delle vittime di mafia. Nell' aula Giulio Cesare del Campidoglio, dove si svolgono di solito le riunioni del consiglio comunale, si sono ritrovati i familiari delle vittime della mafia, che hanno ascoltato gli interventi del sindaco, di don Ciotti, di Rita Borsellino e del prefetto Rino Monaco. ''Oggi si parla di meno della mafia, ma la mafia c'e' - ha detto Veltroni - va combattuta con l'impegno di associazione come Libera e con la cultura della legalita', che deve essere sempre presente nelle istituzioni''. Don Luigi Ciotti ha ricordato che proprio 10 anni fa, in piazza del Campidoglio, veniva celebrata la prima giornata in ricordo delle vittime di mafia. Un appuntamento che si ripetera' domani pomeriggio, alla presenza anche del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. ''Bisogna dire basta - ha detto don Ciotti - perche' questo cancro continua con una guerra strisciante. in questi ultimi 10 anni sono state 154 le vittime di mafia, di cui 37 ragazzi e bambini innocenti. Tutti parlano di solidarieta', di pace, di giustizia, ma poi contano i fatti''. Successivamente la delegazione dei circa 150 familiari delle vittime di mafia, giunti da varie regioni d'Italia, si sono recati ad inaugurare la nuova sede dell' associazione Libera, in via IV Novembre. Si tratta di una palazzina di sei piani, per complessivi 200 metri quadri, un bene confiscato a Michele Zaza, camorrista, deceduto negli scorsi anni, legato alla banda della Magliana. Un'operazione resa possibile dal Comune di Roma grazie all' apposita legge sulla destinazione a fini sociali dei beni confiscati alle cosche. La mattinata si e' conclusa con la cerimonia di intitolazione di tre viali a Villa Paganini, sulla Nomentana, rispettivamente a Rita Atria e Saveria Antiochia, due figure simbolo della lotta alla mafia, e un largo a tutte le vittime della mafia. Don Ciotti e il sindaco Veltroni hanno annunciato che il prossimo 21 aprile, giorno dell' inaugurazione della Casa del Jazz, in una villa confiscata al cassiere della banda della Magliana, Enrico Nicoletti, sara' anche l'occasione per dedicare un monumento a tutte le circa 600 vittime della mafia, alle quali andra' anche la cittadinanza onoraria di Roma. (ANSA). RO/FV 20-MAR-05 13:19

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TV: DOMANI IL PRIMO 'SPECIALE DIARIO' SULLA MAFIA CON VIGNA COSTANZO, LA TRASMISSIONE AVRA' UNA CADENZA MENSILE (ANSA) - ROMA, 20 mar - Domani, 21 marzo, andra' in onda su Canale 5 il primo ''Speciale Diario'' , un approfondimento della trasmissione quotidiana ''Diario'' che ''avrà - ha precisato Maurizio Costanzo - una cadenza mensile'' dedicato alla mafia. Ospite della trasmissione, che andrà in onda dopo il film ''Io ho paura'' tra le 23:15 e le 23:20, sara' il procuratore nazionale Antimafia Pierluigi Vigna. L'intervista tra il giornalista e Vigna si svolgerà su un treno e sara' interrotta da alcuni servizi realizzata dai giornalisti della redazione. ''La scelta di uno speciale sulla Mafia - ha detto Costanzo - nasce perchè a Diario era venuto Vigna a Diario e finito la trasmissione ci siamo detti che si poteva fare una cosa un pò più lunga. Siccome, poi, dovevo decidere l'argomento del primo 'Speciale Diario', che avrà una cadenza mensile, e poichè il 21 marzo è la X giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime di tutte le mafie (promossa dall'associazione Libera il cui presidente è Don Luigi Ciotti), abbiamo unito le due cose''. Costanzo spiega perchè ha scelto il treno come teatro dell'intervista: ''Perche' il treno rappresenta il senso di spostamento, di andar via, di acqua non stagnante, del muoversi, insommma una cosa dinamica. Io e Vigna chiacchieriamo sul treno e da lì lancio i servizi realizzati dalla redazione''. ''C'e' un servizio sugli studenti - ha aggiunto il giornalista - per capire quanto le nuove generazioni sappiano di magia. Oppure uno sul carcere per vedere come viene vissulta la mafia all'interno di un carcere affollato. Un altro è su una donna, una imprenditricie vittima della , vittima del pizzo. Poi c'e' una donna di mafia della famiglia Buscemi''. Costanzo ricorda uno stralcio dell'intervista con Vigna. ''E' una cosa molto bella che racconta il procuratore mentre mi parla del primo interrogatorio a Rina che prima sorrise e poi disse: 'Vede dottore alla buonanima del dottor Falcone....'. L'espressione buonanima detta da Rina, il mandante della morte di Falcone.Dal momento che eè morto diventa buonanima..lo hanno ucciso perchè dovevano farlo e dopo lo chiamano buonanima''. Costanzo e' convinto che ''uno deve capire bene questa frase per cominciare ad avvicinarsi a capire la mafia''. (ANSA). DE 20-MAR-05 15:12

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MAFIA: BERTINOTTI, 'LIBERA' E' OSSIGENO PER BELLE IDEE LETTERA A DON CIOTTI, GRAZIE A CHIU LAVORA PER ETICA DELL'AGIRE (ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Dieci anni di impegno contro la mafia e per la legalita' sempre e dovunque, hanno dato impulso al nascere di una cultura trasparente in questo Paese e ossigeno alle belle idee di cui tutti abbiamo tanto bisogno''. E' quanto scrive il segretario del Prc Fausto Bertinotti in un messaggio al presidente di Libera, don Luigi Ciotti. ''Te, Libera, il vostro impegno - prosegue - oggi sono punto di riferimento di un'Italia che ancora a fatica accoglie il concetto di legalita', che e' costretta a battersi contro troppe ingiustizie e a subire le angherie dei potenti. Anche grazie a Libera, grazie a te Luigi, grazie a chi ogni giorno si impegna per la trasparenza e per una autentica etica dell'agire quotidiano, oggi tutti noi ci sentiamo un po' piu' ricchi e un po' piu' orgogliosi. Te ne siamo sinceramente grati''. (ANSA). COM-FLB 21-MAR-05 17:08

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MAFIA: GIORNATA RICORDO; LUMIA (DS),MEMORIA MA ANCHE IMPEGNO (ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Questa giornata, i tanti ragazzi presenti, le parole che Luigi Ciotti ci ha rivolto a nome di Libera, devono spingere la politica a vivere il 21 marzo come la giornata della memoria ma soprattutto dell' impegno''. Lo ha detto Giuseppe Lumia, capogruppo DS in Commissione Antimafia, che ha partecipato in Campidoglio a Roma alla giornata per le vittime delle mafie''. ''Chi gestisce a diversi livelli l' amministrazione pubblica - sottolinea Lumia - deve essere capace di dare risposte coerenti alla domanda di legalita' per fare si' che non esistano piu' zone grigie e collusioni. Bisogna avviare un nuovo impegno per strappare alle mafie i beni accumulati con la violenza e riconsegnarli alla societa' civile. E' indispensabile trovare nuove regole per tenere le mafie fuori dall' economia. Solo cosi' possiamo veramente ricordare i bambini, le donne, gli uomini che sono morti in piu' di cento anni per aver combattuto la mafia''. (ANSA). COM-FM 21-MAR-05 17:51

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MAFIA: DA ROMA UN MESSAGGIO, LA MAFIA SI PUO' VINCERE / ANSA IN CAMPIDOGLIO LETTO DAVANTI A CIAMPI L'ELENCO DELLE VITTIME (ANSA) - ROMA, 21 MAR - La mafia c'e', e' forte ma puo' essere sconfitta, se ci sara' l'impegno di tutti, a partire dalle istituzioni, nel diffondere la cultura della legalita' e nel rompere il silenzio che ormai circonda il fenomeno mafioso. E' il messaggio partito oggi da Roma dove, in piazza del Campidoglio, si e' svolta nel pomeriggio la cerimonia clou della X giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia. Un ritorno, dopo 10 anni, nella stessa piazza nella quale questa manifestazione, promossa dalle associazioni Libera e Avviso pubblico, si svolse per la prima volta. A testimoniare l'attenzione dell'intero Paese e' stata la presenza alla cerimonia del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in una piazza gremita di familiari delle vittime di mafia, di cittadini e di studenti provenienti da Roma e da diverse parti d'Italia mobilitati dall'associazione Libera. Ed e' stato proprio il presidente di Libera don Luigi Ciotti a ringraziare Ciampi, per la sua presenza, a nome dei familiari delle vittime. Come era avvenuto in mattinata, tra gli applausi di 8.000 studenti accorsi allo stadio Flaminio per la manifestazione di apertura della giornata, anche in piazza del Campidoglio sono stati letti i nomi delle 640 vittime innocenti di mafia dal 1893 a oggi: dal prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fino a Peppino Impastato, solo per ricordare quelli che hanno ricevuto l'applauso piu' forte. ''La mafia esiste, e' forte, guai ad abbassare la guardia. Ma piu' forte e piu' grande e' il nostro Paese. Se saremo tutti insieme riusciremo a sconfiggerla - ha detto Veltroni - dobbiamo avere maggior orgoglio per cio' che siamo. Oggi l'Italia e' una democrazia salda e un pilastro della nuova Europa''. Veltroni, ricordando il sacrificio di tanti servitori dello Stato, ha avuto un pensiero per Nicola Calipari, l'agente del Sismi ucciso in Iraq, che ''definiva la sua vita come 'spendibile'''. Don Ciotti, nel suo intervento, ha gridato la sua rabbia contro il silenzio che oggi circonda la mafia. ''Negli ultimi 10 anni - ha detto - ci sono state altre 154 vittime innocenti, di cui 37 bambini e ragazzi. Sono stati 2.270 complessivamente i morti in faide di mafia. Bisogna dire basta. Tutto questo non e' possibile in un Paese civile come il nostro''. Ha poi chiesto l'impegno delle istituzioni e del mondo della politica: ''Davanti alla sede del Parlamento e delle istituzioni, davanti alle scuole va scritta la parola 'Continuita''''. Anche il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra ha ammonito le istituzioni a ''non consentire mai a nessuno di favorire 'la strategia dell'accomodamento' perche' non vinca

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE quella che Leonardo Sciascia chiamava la 'strategia della normalizzazione'''. ''Le vittime della mafia - ha detto l'assessore agli Affari istituzionali della Regione Lazio Donato Robilotta, intervenuto in rappresentanza del presidente Storace - sono un elenco di eroi spesso silenziosi e dai nomi comuni''. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, il procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna, il segretario nazionale della Cisl Savino Pezzotta e il prefetto di Roma Achille Serra. ''E' vero che si parla di meno di mafia - ha detto Vigna - perche' non fa piu' atti eclatanti. Bisogna tenere alta la guardia e concentrare gli sforzi sul campo economico-finanziario perche' e' li' che si concentra la sua azione''. ''La mafia, dopo la stagione delle stragi - aveva ammonito in mattinata il procuratore generale di Torino, Giancarlo Caselli, gia' capo della procura di Palermo - ha scelto di riorganizzarsi nel silenzio, nell' indifferenza generale. C'e' molto da fare per combatterla e se non si fa nulla andra' sempre peggio''.(ANSA). RO 21-MAR-05 19:46

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MAFIA: DON CIOTTI, C'E' UNA GUERRA NON DEGNA DI PAESE CIVILE UN GRAZIE A CIAMPI DA PARTE DEI FAMILIARI DELLE VITTIME (ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Negli ultimi 10 anni ci sono state altre 154 vittime innocenti della mafia, di cui 37 bambini e ragazzi. Sono stati 2.270 complessivamente i morti in faide di mafia. Bisogna dire basta. Tutto questo non e' possibile in un Paese civile come il nostro''. Lo ha detto con forza il presidente di Libera don Luigi Ciotti intervenendo in piazza del Campidoglio alla decima Giornata della memoria e dell' impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Don Ciotti ha chiesto l'impegno delle istituzioni e del mondo della politica: ''Davanti alla sede del Parlamento e delle istituzioni, davanti alle scuole va scritta la parola 'Continuita''''. Il presidente di Libera ha voluto prima di tutto ringraziare il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ''per essere qui'', a nome dei familiari delle vittime della mafia presenti, numerose, in piazza del Campidoglio. Rivolgendosi in particolare al mondo della politica, don Ciotti ha esortato a essere uniti nella lotta alla mafia. ''Il modo migliore per sconfiggerla e' l'impegno per la legalita'''. Ricordando il sacrificio di tanti servitori dello Stato, don Ciotti ha voluto inserire nell' elenco delle vittime di mafia anche Nicola Calipari. ''Chi lo ha incontrato ha trovato una persona attenta, puntuale, speciale. Nicola puo' essere messo - ha detto - nell' elenco delle vittime di mafia, perche' lui ha lottato tutta la vita contro questo''.(ANSA). RO/FV 21-MAR-05 18:08

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MAFIA: DON CIOTTI, E' RITORNATA ALLA GRANDE (V 'MAFIA: RICORDO VITTIME; L'APPLAUSO...' DELLE 11:38) (ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Siamo i testimoni diretti e sinceri che la mafia e le mafie sono ritornate, con strategie e modalita', alla grande''. Lo ha sottolineato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, rispondendo ai giornalisti a margine della manifestazione di apertura della decima Giornata della memoria delle vittime di mafia, in corso allo stadio Flaminio di Roma. ''Il nostro osservatorio - ha aggiunto - e' quello dei gruppi che lavorano sul territorio: dalla Calabria alla Sicilia, dal Friuli al Piemonte. Bisogna tirare fuori le unghie tutti, ognuno per la sua parte. Altrimenti questi momenti hanno pochissima efficacia, bisogna lavorare in concreto''. Don Ciotti e' tornato a sottolineare la necessita' di accelerare i tempi per la confisca dei beni sequestrati ai mafiosi, un sistema che ha permesso anche a Libera di destinare terreni confiscati a cooperative agricole che permettono di dare lavoro a tanti giovani, specie del Sud. ''La legge deve essere snellita. Tra sequestro, confisca, destinazione e riutilizzo passano 10 anni. Ci vogliono tempi piu' brevi''. ''Per correttezza - ha continuato - devo dire che quello che si e' ottenuto sinora si deve alla sana testardaggine di tanti bravi prefetti che lavorano in contesti molto difficili''. Don Ciotti ha anche annunciato che, proprio sul tema della velocizzazione dei tempi per l'assegnazione dei beni confiscati, domani sara' siglato un protocollo d'intesa tra Libera, prefettura di Roma, Comune e Provincia di Roma e Regione Lazio. ''Il prefetto di Roma - ha osservato don Ciotti - ha accolto subito la proposta in modo molto pratico, concreto e veloce''. (ANSA). RO/FV 21-MAR-05 12:54

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MAFIA: RICORDO VITTIME; L'APPLAUSO A ROMA DI 8.000 STUDENTI IL PIU' SENTITO PER BORSELLINO, FALCONE E IMPASTATO (ANSA) - ROMA, 21 MAR - E' andato a Peppino Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino l' applauso piu' forte dei circa otto mila studenti provenienti da Roma e da diverse regioni italiane che, allo stadio Flaminio della capitale, stanno partecipando alla cerimonia di apertura della decima giornata della memoria e dell' impegno in ricordo delle vittime delle mafia. In apertura, una studentessa ha letto dal palco i nomi delle 640 vittime uccise delle mafie a partire dal 1893 ed e' stato proprio quando sono stati fatti i nomi di Falcone, Borsellino e Impastato che gli studenti hanno fatto l' applauso piu' lungo. La decima giornata della memoria, promossa dalle associazioni Libera e Avviso pubblico in collaborazione con il Comune e la Provincia di Roma e il patrocinio della regione Lazio, proseguira' nel pomeriggio con un incontro in piazza del Campidoglio dove e' prevista anche la partecipazione del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Gli studenti che gremiscono gli spalti provengono da 130 scuole, di cui 30 dalla capitale e il resto da varie regioni tra cui Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Toscana, Piemonte e Emilia-Romagna. ''Vogliamo crescere in un mondo pieno di luci e colori'', si legge su uno degli striscioni esposti dai ragazzi e poi su altri: ''Peppino Impastato le tue idee camminano sulle nostre gambe'', ''Legalita' e lavoro'' e ''Con don Puglisi per aiutare la gente per bene a camminare a testa alta''. Durante la manifestazione e' previsto l' intervento del presidente e del vicepresidente di Libera, don Luigi Ciotti e Rita Borsellino, del sindaco di Roma, Walter Veltroni e degli assessori alle Politiche della scuola di Roma e provincia, Maria Coscia e Daniela Monteforte. (ANSA). RO/IAT 21-MAR-05 11:38

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CAMORRA: OMICIDIO GIULIANO; A FORCELLA TRA PAURA E PIETA'/ANSA PARROCO:SE NON BASTANO QUELLE ESISTENTI,REGOLE SPECIALI A NAPOLI (ANSA) - NAPOLI, 22 MAR - La gente di Forcella, quella stessa che giusto un anno fa piangeva la morte di Annalisa Durante, la quattordicenne rimasta vittima di una sparatoria, oggi fa i conti con l'uccisione di Nunzio Giuliano, che al rione e alla sua famiglia camorrista aveva voltato le spalle 18 anni fa, dopo la morte per ovedose del figlio diciassettenne. Tra i vicoli di un quartiere che da sempre vive al confine tra lecito ed illecito, l'uccisione di Giuliano suscita timori e pieta'. La gente ha paura ma, nello stesso tempo, ha voglia di capire se l'omicidio di ieri sera sia un episodio isolato oppure rappresenti il preludio ad una nuova guerra che potrebbe tornare ad insanguinare le strade di Forcella. La notizia dell'agguato a Nunzio Giuliano si e' diffusa fin da ieri sera attraverso la tv e i giornali, ma anche con il passaparola tra i 'bassi' e i portoni bui, le botteghe e le bancarelle, fra gli abitanti che un tempo erano vicini alla famiglia e quelli che vorrebbero cambiare volto al rione. Commenti a mezza voce, nessuna scena di isterismo come avvenuto nei mesi scorsi quando a cadere sotto i colpi dei sicari fu Eduardo Bove, il nuovo 're' di Forcella, il marito di una delle sorelle Giuliano trucidato in casa da un commando di sicari. Tanti giornali aperti e qualche parola di commiserazione per ''un uomo che con questo quartiere 'disgraziato' non aveva piu' nulla da spartire'', come spiega Anna, una giovane donna del rione. Lei non lo ricorda bene, ma descrive Nunzio Giuliano come ''una persona perbene''. ''A casa - racconta - dicono che abbia sofferto molto per la morte del figlio. Di qui la decisione di andar via. Peccato, il suo unico torto e' stato quello di chiamarsi Giuliano''. Ma c'e' anche chi pensa alle conseguenze di questa nuova esplosione di violenza:''Se quelle che ci sono non bastano, si facciano delle leggi speciali per Napoli e per i suoi quartieri a rischio'', arriva a dire il parroco di San Giorgio ai Mannesi, don Luigi Merola. ''Nella nostra vita - prosegue il sacerdote che lo scorso marzo celebro' i funerali di Annalisa Durante - deve entrare il diritto alla rabbia come nell'Antico Testamento. Continuita' deve essere la parola d'ordine che deve riecheggiare in ogni dove, dalle nostre case alle scuole passando per chiese, palazzi, associazioni. Non ci dobbiamo accontentare di fiammate, ma dobbiamo proseguire quel percorso di legalita' di cui si e' parlato anche ieri a Roma con don Ciotti, alla presenza del presidente Ciampi''. Il giovane sacerdote questa mattina nella sua parrocchia ha raccolto le paure e le ansie di alcune madri che si sono recate da lui per ricevere conforto e rassicurazioni. Racconta don Merola:'' 'Padre, siamo preoccupati per i nostri figli'. Questa

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE frase, detta da una madre di quattro ragazzi, tra i 20 e i sei anni, mi ha molto colpito - spiega il parroco - Vuol dire che la gente ha paura. Questa e' una continua sfida che viene lanciata da una criminalita' che mentre sembra moribonda torna a colpire''. Don Merola ha incontrato solo un paio di volte Nunzio Giuliano, l'ultima lo scorso novembre:'' Di lui mi colpi' il coraggio con il quale diceva che i nostri ragazzi non devono entrare nella camorra, anzi devono stare il piu' lontano possibile. Ora tocca a noi, tutti insieme, cambiare le cose''. ''Nel giorno del primo anniversario della morte di Annalisa, durante la funzione religiosa, chiedero' alle istituzioni presenti di riaprire il tavolo 'pro Forcella' - annuncia don Merola - La scuola e' arrivata, ma abbiamo bisogno che si lavori per il 'marchio' Forcella e per il commissariato. La pattuglia fuori alla chiesa non basta, e' necessario che le forze dell'ordine entrino nei vicoli dove si annidano lo spaccio di droga ed il malaffare''. (ANSA). YW6-CRL/BOM 22-MAR-05 17:17

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RIFUGIATI: ASILO, DATI DISCORDANTI SU FENOMENO IN ITALIA /ANSA PRIMO RAPPORTO CURATO DA CONSORZIO ITALIANO DI SOLIDARIETA' (ANSA) - ROMA, 22 MAR - I richiedenti asilo in Italia sono 26 mila, come sostiene il Consorzio italiano di Solidarieta' (Ics) o 10.500, come risulta al Ministero dell'interno? E i rifugiati, sono 12 mila come afferma l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite o 555 come sostiene la Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato del Ministero? L'enorme scarto tra le cifre evidenzia la difficolta' di raccogliere i dati su ''un fenomeno mai studiato in maniera approfondita'', nonche' ''il clamoroso fallimento dei sistemi di monitoraggio''. Questo e' quanto emerge dal primo Rapporto sul diritto d'asilo in Italia, presentato oggi a Roma da Ics, dal titolo ''Rifugiati in Italia: la protezione negata''. Sotto accusa e' la legge Bossi-Fini che, per l'organizzazione umanitaria, prevede solo formalmente il diritto d'asilo. ''Non esiste una legge organica in materia - denunciano - ne' il sistema di protezione introdotto dalla Bossi-Fini e' sufficiente per rispondere alle necessita' dell'accoglienza''. Lo studio si basa sui dati dell' Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati (Unhcr), della Commissione Centrale e della Corte dei conti, oltre che sulla rielaborazione dei dati risalenti al 2003 e relativi a 4.063 casi di richiedenti asilo e rifugiati, raccolti attraverso un questionario erogato a 36 associazioni e agli enti locali che operano nei territori dove esistono centri di accoglienza profughi e Centri di permanenza temporanea (Cpt). Nel rapporto, Ics denuncia che ''la tutela della condizione dei 'titolari di protezione umanitaria' e' fortemente diversificata a seconda delle aree geografiche''. Dall'analisi dei dati, risulta che, per rinnovare il permesso di soggiorno, a Palermo, Bolzano e Viterbo sono necessari da 4 a 6 mesi, a Foggia o a Torino da 7 a 10 mesi. L'inefficienza della macchina burocratica e delle procedure da attivare si concretizza in file estenuanti, lungaggini procedurali e interpreti considerati 'non all'altezza'. Inoltre, dai dati della Corte dei Conti, emerge che nel 2003 l'accoglienza di un richiedente asilo nel Sistema di protezione, che e' coordinato dall'Anci, e' costato allo Stato meno di 18 euro al giorno. Uno straniero trattenuto nei Cpt, invece, in media 70 euro al giorno. ''Presumiamo - ha detto Giancarlo Schiavone, vice presidente Ics - che con l'entrata in vigore del regolamento di attuazione della Bossi-Fini, i futuri Centri di identificazione andranno a sostituirsi all'accoglienza decentrata proposta dal Servizio di protezione. Con conseguente aggravio delle spese''. I centri di permanenza temporanea, secondo don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ''sono immorali e calpestano la dignita'

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE umana''. Dello stesso parere e' Rosa Rinaldi, vicepresidente del Consiglio provinciale di Roma. ''I cpt sono la nostra vergogna - dice - sono recinti che assomigliano molto a quei campi in cui si concentravano le persone per sesso, razza e appartenenza''. Per disciplinare in maniera organica la materia del diritto d' asilo, Ics propone quindi la costituzione di un Comitato indipendente di garanzia dell'asilo nei centri di trattenimento alle frontiere e nei luoghi di primo ingresso, con lo scopo di monitorare il fenomeno delle richieste di asilo, il potenziamento del ruolo degli enti locali all'interno del Sistema di Protezione, e lo snellimento delle procedure amministrative per il riconoscimento dello status di rifugiato. ''Chi cerca futuro e dignita' - ha affermato don Ciotti - da una parte e' criminalizzato, dall'altra e' oggetto della criminalita' e delle mafie interessati al traffico di esseri umani''. (ANSA). I02-FM 22-MAR-05 19:55

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IN 2000 A ROMA PER SHOW DI GRILLO CONTRO LE MAFIE IN AREA DOVE ERA BENE CONFISCATO, CON CASELLI E DON CIOTTI (ANSA) - ROMA, 22 MAR - Sulla collina della pace, a borgata Finocchio, adesso c'e' solo terriccio e un grande palco con un grande schermo. Beppe Grillo arriva, per una improvvisata romana fuori dagli appuntamenti della sua tournee, con un look radical, giacca di pelle nera, e trova ad applaudirlo oltre duemila persone, tutti o quasi, abitanti della borgata romana a pochi chilometri dal Grande raccordo anulare, identificata per anni come la borgata dell'ecomostro, un palazzo di sei piani confiscato alla banda della Magliana. Con Grillo, per lo show d'impegno sociale ''Contro tutte le mafie'', ci sono don Luigi Ciotti, il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, l'assessore comunale uscente alle periferie, Luigi Nieri e quello entrante, Paolo Carrazza. Un video con la storia dell'ecomostro, e della collina della pace (terreno che verra' trasformato in un parco pubblico), poi Grillo incomincia: ''Siamo in duemila, ma per la questura siamo solo in 18''. Risate, applausi per il comico genovese che segue gli input del pubblico. Un cartello di una donna spunta tra la folla: ''Mamma di' a Walter che non voglio fare i doppi turni a scuola''. E si parla della riforma Moratti, con un occhio alle ''distrazioni'' della televisione. ''Abbiamo parlato di crocifisso si', crocifisso no, per mesi - dice Grillo - sono sicuro che dopo la legge Moratti, Gesu' dalla scuola se ne e' andato da solo''. Si ride ancora e si parla poi di giustizia. ''La lotta all'illegalita' - ha detto Caselli dal palco - se si facesse solo con le manifestazioni come questa non basterebbe. Bisogna aggredirla, i vostri cartelli dicono quello che volevo dirvi: se il lavoro e la scuola non ci sono c'e' la tentazione di cedere alle sirene dell'illegalita'''.(ANSA). YJ4-RO/IAT 22-MAR-05 22:41

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IRAQ: DIGIUNO, FASCIA BIANCA E FAX PER DIRE NO ALLA GUERRA RIPRENDE INIZIATIVA GRUPPO PACIFISTA INTERRELIGIOSO (ANSA) - ROMA, 23 MAR - Dopo la liberazione di Giuliana Sgrena e il suo drammatico epilogo con la morte di Nicola Calipari, e dopo un periodo di riflessione, il gruppo pacifista interreligioso rilancia con forza il digiuno a staffetta 'Quanti giorni all'alba?' iniziato pochi giorni prima della liberazione della giornalista del 'Manifesto'. ''Non possiamo accettare in silenzio tale logica di morte - affermano - non e' piu' possibile sopportare una profanazione cosi' subdola e pervicace del grande bene che e' la vita. Il nostro Dio e' il Dio dei vivi e non dei morti. Per questo noi 'ostinati della pace' ribadiamo con forza la nostra volonta' di proseguire con il digiuno a staffetta fino al ritiro delle nostre truppe dall'Iraq''. ''C'e' stata in questo paese - continuano - una risposta forte e trasversale, soprattutto interreligiosa (cristiani, musulmani ed ebrei hanno digiunato). Andiamo avanti allora. Continuiamo il digiuno che rappresenta un grido sofferto per il popolo iracheno e per tutti i popoli che vivono situazioni di conflitto''. I promotori di 'Quanti giorni all'alba?' chiedono quindi a tutti coloro che digiunano di: astenersi dal cibo da mezzanotte a mezzanotte oppure astenersi dal cibo e dai liquidi dall'alba al tramonto (come praticato dai musulmani); portare una fascia bianca al braccio; inviare un fax alla presidenza del consiglio (06/67793169) oppure una e-mail a '[email protected]' per annunciare la propria adesione al digiuno; indire nel giorno del digiuno nella propria citta' o nel proprio quartiere un momento pubblico; inviare la propria adesione al sito www.pergiuliana.org. Tutti i giovedi', dalle ore 17,30 alle 19,30, un gruppo di persone sara' presente a Roma davanti al Parlamento. ''E' necessario - affermano - mettere a disposizione tutta la creativita', tutto l'impegno possibile affinche' l'Iraq, il nostro paese, l'umanita' tutta possano vivere un futuro di pace''. Tra gli aderenti al digiuno: padre Alex Zanotelli, l'imam di Firenze Izzeddin Elzir, il rabbino Jeremy Milgrom, la Tavola Valdese, l'archimandrita della Chiesa Melchita Julio Brunella, il segretario dell'Ucoii (Comunita' islamiche in Italia) Hamza Piccardo, Albino Pizzotto di 'Beati i costruttori di pace', Tonio Dell'Olio di Pax Christi Italia, don Luigi Ciotti del Gruppo Abele. (ANSA). AB 23-MAR-05 19:12

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RAITRE: STORIA DI UN RAGAZZO DETENUTO A 'RACCONTI DI VITA' (ANSA) - ROMA, 26 MAR - Nella puntata di 'Racconti di vita', in onda su Raitre domani alle 12.40, si parlera' della voglia di 'risorgere' di un ragazzo detenuto e della sua famiglia. Giovanni Anversa si colleghera' con la Casa Circondariale di Lauro, un istituto a custodia attenuata riservata a detenuti tossicodipendenti, per ascoltare il racconto del ragazzo e quello della moglie presente in studio e le riflessioni di Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera. I08-BGG 26-MAR-05 13:47

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AZIONE CATTOLICA: A SCAMPIA XII CONGRESSO NAZIONALE STUDENTI (ANSA) - NAPOLI, 30 MAR - Il Movimento studenti dell'Azione cattolica sceglie Scampia per il suo XII congresso nazionale, e per la prima volta in 35 anni tiene il suo appuntamento istituzionale piu' importante lontano dalle ''storiche'' sedi romane dell'associazione. Una decisione presa per esprimere solidarieta' e impegno Nel quartiere Scampia di Napoli, dal 1 al 3 aprile, oltre 150 delegati provenienti da tutta Italia in rappresentanza dei rispettivi gruppi diocesani si ritroveranno per tre giorni per riflettere sui temi della scuola e della cittadinanza e per eleggere il nuovo segretario nazionale del Movimento. LIl Congresso si aprira' all'Itis Galileo Ferraris, situato proprio nel quartiere delle famigerate ''Vele''. A Scampia, e poi alla Sala Gemito in piazza Museo (dove si terra' la seconda parte dell'iniziativa), interverranno Pia Blandano, preside palermitana e responsabile del progetto Scuola di ''Libera'', il network antimafia coordinato da don Ciotti e Rita Borsellino; Davide Guarneri, responsabile dell'associazione bresciana ''Comunita' e Scuola''; Francesco Campagna, direttore dell'Istituto ''Toniolo'' per il diritto internazionale e la pace; don Alessandro Amapani, della Pastorale Giovanile della CEI; Franco Venturella, presidente del MIEAC; Ilaria Vellani e Marco Franchin, vicepresidenti dell'Azione Cattolica Italiana. Concluderanno i lavori il sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo e la presidente dell'Azione Cattolica Italiana Paola Bignardi. Gli studenti di AC vogliono lanciare un messaggio: ''C'e' bisogno di rinnovata coscienza civile nel Paese, e questa deve cominciare a nascere dalle scuole. Vogliamo dimostrare che nella scuola di oggi che sacrifica l'educazione alla cittadinanza sono migliaia i ragazzi che vogliono mettersi in gioco per il bene degli altri, e che e' ora che le istituzioni ne tengano conto''. (ANSA). COM-DT/BOM 30-MAR-05 15:09

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TURISMO: DOPO TSUNAMI CRESCIUTO QUELLO SESSUALE IN BRASILE PRESENTATA A FIRENZE CAMPAGNA 'STOP SEXUAL TOURISM' (ANSA) - FIRENZE, 30 MAR - Ogni anno, circa 500 mila persone, fra cui dai 70 agli 80 mila italiani, scelgono il Brasile come meta di turismo sessuale. Un fenomeno che tende a crescere, specie da dopo lo Tsunami nel Sud est asiatico, che ha dirottato verso altre aree questa particolare forma di viaggio. Il quadro e' stato illustrato, durante la presentazione della campagna ''Stop sexual tourism'', che parte con il Brasile e coinvolge una ventina fra associazioni e istituzioni italiane, fra cui l' Arci, la Coop, la Regione Toscana, Emergency, Provincia di Modena e gruppo Abele. Fra gli appuntamenti in programma per la campagna, anche un simposio a Fortaleza, 2 milioni e mezzo di abitanti nel nord est del Brasile, una delle citta' piu' battute dai turisti del sesso. La proposta e' stata lanciata stamani dall' intellettuale brasiliano Frei Betto e accolta dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, che ha offerto la collaborazione dell' istituzione regionale. ''Fra dicembre 2004 e gennaio 2005 - ha spiegato il sindaco di Fortaleza, Luizianne Lins - c' e' stato un aumento del 13,5% delle presenze turistiche rispetto all' anno precedente. Gran parte della crescita e' dovuta agli stranieri, aumentati circa del 40%. Se si analizza l' offerta turistica di Fortaleza, si scopre che sta crescendo l' offerta del sesso a buon mercato''. ''Aderendo a questa campagna - ha spiegato Martini - la Toscana, che e' una delle grandi regioni turistiche del mondo, si impegna affinche' cresca il turismo giusto, sostenibile, che valorizza le bellezze paesaggistiche e culturali. Fra l' Europa e i paesi in via di sviluppo deve nascere un rapporto di cooperazione che mira alla crescita comune, non allo sfruttamento e al degrado della persona''.(ANSA). Y6G-GRD 30-MAR-05 17:17

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GIUSTIZIA: RADICALI LANCIANO CAMPAGNA CONTRO EX CIRIELLI APPELLO PER ELIMINARE ARTICOLI CHE PENALIZZANO I RECIDIVI (ANSA) - ROMA, 3 APR - E' iniziata la campagna, promossa dai Radicali italiani, da Nessuno tocchi Caino e dall'associazione radicale 'Il detenuto ignoto', contro la cosiddetta legge ''ex Cirielli'' nota anche come 'salva Previti', nelle parti in cui cancella, per i recidivi, i benefici previsti dalle leggi vigenti tra le quali la 'Gozzini' che concede premi ai detenuti che si comportano correttamente. ''Questa misura - dicono i radicali, in una nota che annuncia l'iniziativa - riporterebbe indietro di 30 anni il disastrato sistema delle carceri, e per questo lanciamo un appello che conta gia' molte adesioni'' In particolare, i radicali si rivolgono ''ai parlamentari, di maggioranza e opposizione, affinché riconsiderino gli aspetti della 'ex Cirielli' potenzialmente, devastanti''. Tra questi, gli articoli 4,5 e 7, ''destinati a circoscrivere o, peggio, ad annullare l'eredita' della 'Gozzini'''. Togliere ai recidivi ''che sono l'80% della popolazione carceraria la possibilita' di accedere ai benefici significa - dicono i radicali - riversare disperazione e violenza dentro le carceri con pesanti ricadute nel nostro livello di civilta': per queste ragioni, chiediamo ai parlamentari, di correggere, o, se rimarra' in questa versione, di non approvare il provvedimento''. All' appello - che conta le firme di Furio Colombo, Candido Cannavo', Giuliano Ferrara, Gabriele Polo, Ettore Randazzo, Renato Farina - hanno aderito le associazioni, Antigone, Ristretti Orizzonti, Comunita' Villa Maraini, Conferenza nazionale Volontariato Giustizia, Gruppo Abele di Don Luigi Ciotti, Associazione Societa' Informazione, Il Due di San Vittore, la Comunita' S. Benedetto al Porto di don Andrea Gallo, don Giovanni Usai della Comunita' Il Samaritano, CGIL polizia penitenziaria. (ANSA). COM-NM 03-APR-05 17:10

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REGIONALI: VENDOLA,'PRIMO GIORNO' IN CUCINA CON LA MAMMA/ANSA (ANSA) - BARI, 5 APR - Sorridente si era fatta ritrarre con il figlio candidato nell'unico manifesto elettorale nel quale anche Nichi Vendola, prossimo presidente della Regione Puglia, accennava un sorriso. E sorridente anche oggi, nella cucina di casa a Terlizzi, e' stata al fianco di suo figlio mentre da ogni parte d'Italia arrivavano per telefono congratulazioni di amici, compagni di partito o di battaglie politiche e rappresentanti delle istituzioni, in un continuo viavai di giornalisti e conoscenti. La signora Antonetta, mamma del candidato che ha vinto la sfida tutta in salita contro il centrodestra pugliese, mentre il figlio rilascia interviste si alza dalla sedia, prepara il caffe', si avvicina e ogni tanto lo bacia. Poi torna a sedersi e racconta a chi le chiede se abbia dormito la scorsa notte: ''siamo andati a dormire alle quattro, un po' ho dormito ma alle 8 mi sono svegliata e ho cominciato a fare il ragu'. Poi abbiamo mangiato insieme con un giornalista''. Parlare con lei e' difficile, cosi' come con Vendola, per le continue telefonate che arrivano sui vari telefonini di famiglia, soprattutto della sorella Patrizia che cerca di fare un po' da filtro. Mentre Vendola parla con i giornalisti arriva anche la telefonata di congratulazioni e auguri del presidente della Camera, Pierferdinando Casini. ''Ma - racconta il nuovo governatore - hanno gia' chiamato tutti gli esponenti del centrosinistra, Prodi, Fassino, D'Alema e gli altri, ma anche Cicchitto e so che Follini mi ha cercato piu' volte. Hanno chiamato tutti i colleghi della commissione parlamentare antimafia, dal mondo del volontariato e della chiesa. Graditissima la telefonata di Don Ciotti e bellissima e' stata la telefonata di Leo Gullotta''. Mentre Nichi si allontana dalla stanza per una intervista radiofonica, la mamma prepara il caffe' e si lascia andare a qualche ricordo. Dalla prospettiva della gioia odierna tutte le difficolta' e le incomprensioni che qualche volta ci sono state con Nichi appaiono sbiadite: ''non ci sono stati mai scontri - racconta - ma solo qualche tensione. Ma poi ho capito e mi sono detta di essere stata in alcuni casi stupida e ignorante''. Lei, anche prima che Nichi cominciasse a fare politica, ha sempre votato per il partito comunista, cosi' come suo marito, piu' volte comunale e militante. Ogni tanto guarda il manifesto che la ritrae sorridente col figlio e che e' affisso sulla porta della cucina. 'Me lo sono trovato in casa un giorno - racconta - la foto era stata fatta dopo la vittoria delle primarie e pubblicata con un servizio dedicato a Nichi su 'Vanity Fair''. Mamma Antonetta e' contenta per la vittoria, ma anche preoccupata per le responsabilita' che il figlio dovra' affrontare. E anche Nichi non nasconde di

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE esserlo, anche se ha ben chiaro il metodo che seguira' per governare. Non sara' quello del ''decisionismo accentratore'', rimproverato per tutta la campagna elettorale al presidente uscente Raffaele Fitto, ma quello del confronto e della concertazione. E poi, consapevole di essere anche al centro dell'attenzione nazionale perche' ''ha anticipato una condizione che e' imminente per il suo partito, cioe' quella di integrarsi nelle funzioni di governo'', ammette: ''l'aspettativa e' grande, da parte del mio partito, del centrosinistra e della gente''. Ma sa gia' qual e' il primo passo che fara' nella prospettiva della composizione della giunta. ''Ho delle idee - spiega - e intendo discuterle innanzitutto con Romano Prodi: l'idea fondamentale e' che la Puglia debba diventare un vero laboratorio politico culturale di livello europeo''. (ANSA). LF 05-APR-05 21:08

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CARCERI: MANIFESTAZIONE A MILANO CONTRO DECRETO LEGGE MEDURI (ANSA) - MILANO, 18 APR - Contro ''la miopia del governo che considera il carcere un contenitore di vite a perdere'' e contro il decreto legge Meduri (in discussione domani alla Camera), Cgil, gruppo Abele, Ordine degli Assistenti Sociali hanno organizzato a Milano una manifestazione di protesta. In particolare e' stato messo sotto accusa l'art. 3 del decreto che trasforma i Centri di servizio sociale per adulti in Uffici di esecuzione penale. Sergio Segio, del gruppo Abele, ha ricordato che di tutti i recidivi, il 12% sono quelli che hanno concluso di scontare la pena affidati ai servizi sociali (400 operatori in tutta Italia), il 27% sono tossicodipendenti e il restante sono coloro che hanno terminato di scontare la pena in carcere. Il 25% dell' intera popolazione carceraria (56mila persone a fronte delle 50.219 che hanno diritto a pene alternative) non ha un tetto dove andare una volta libero; oltre il 50% sono immigrati, tossicodipendenti, persone disadattate o con disagio psichico. ''L'intera produzione e proposta legislativa di questo governo in materia penale e penitenziaria - si legge in una lettera inviata da Segio a Marco Pannella - e' stata tesa a ulteriori strumenti di contenimento e repressione nei confronti delle fasce piu' deboli: immigrati e tossicodipendenti in primo luogo, ma piu' in generale verso i poveri e gli emarginati''. Gli strumenti: ''enfatizzazione della costruzione di nuove carceri (con ingenti risorse destinate allo scopo in continuita' e aggravamento delle scelte del precedente governo)'' e ''mancata approvazione del regolamento penitenziario e la normalizzazione del 41 bis e del carcere duro''. In particolare ''la direzione della legge Meduri e' di cancellare il sociale e rafforzare il penale'', con la delega per la riforma del corpo di polizia penitenziaria ''avanza la militarizzazione delle carceri e del personale tutto'', la Cirielli-Vitali ''cosiddetta SalvaPreviti all'esame del Senato porterebbe a 20mila nuovi detenuti'' e ''finirebbe per squassare il sistema carcerario'', l'introduzione del lavoro civico non retribuito per i detenuti ai fini della riduzione della pena significherebbe ''togliere dalle strade i gruppi a rischio per trasformarli in esercito industriale di riserva'', la modifica dell'art. 27 della Costituzione in materia di responsabilita' penale ''tende a sminuire la funzione rieducativa della pena a favore di quella retributiva'', ''per non parlare della legge Fini sulle droghe e dei suoi devastanti e prevedibilissimi effetti''. (ANSA). VO 18-APR-05 13:24

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AMNISTIA: SIT-IN DOMANI A MONTECITORIO PER SOLLECITARLA 29 SIGLE HANNO ORGANIZZATO INIZIATIVA (ANSA) - ROMA, 19 APR - Un sit-in a favore dell'amnistia sara' attuato domani in piazza Montecitorio alle 13 in concomitanza con la discussione del provvedimento in Commissione Giustizia alla Camera. La manifestazione, che e' a sostegno dell'iniziativa intrapresa da Marco Pannella e' stata indetta da 29 organizzazioni, tra associazioni impegnate nel volontariato e nello studio delle realta' penitenziarie, sigle sindacali di lavoratori del settore e garanti per la tutela dei diritti delle persone private della liberta'. L'obiettivo e' ''sollecitare il Parlamento a prendere una decisione indifferibile sull'atto, evidenziando le intollerabili condizioni di sovraffollamento in cui vertono le carceri italiane e la situazione di cronicizzata inflazione dei processi penali'', come spiegano in una nota i promotori, che invitano i rappresentanti delle istituzioni e i consiglieri regionali a recarsi nella stessa giornata in visita nelle carceri. Al sit-in che ''avra' carattere pacifico, civile e non violento'' aderiscono tra gli altri l'associazione Papillon di Rebibbia, Nessuno tocchi Caino, Antigone, Non c'e' pace senza giustizia, la Comunita' di Sant'Egidio, Villa Maraini,i Radicali italiani, Don Ciotti, Sergio Segio e la Confederazione Cobas. (ANSA). FH 19-APR-05 16:27

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INCENDIATA CASA CAMPAGNA EX SINDACO MARSALA FORSE INTIMIDAZIONE A FIGLIO, PRESIDENTE PROVINCIALE 'LIBERA' (ANSA) - MARSALA (), 20 APR - Un incendio di accertata natura dolosa e' stato appiccato, ieri verso le 19, nell'abitazione di campagna dell' ex sindaco socialista di Marsala, avvocato Matteo Gandolfo, padre di Giuseppe Gandolfo, anch' egli avvocato e presidente provinciale di ''Libera'', l' associazione fondata da don Luigi Ciotti. Gli investigatori ritengono che l' attentato sia rivolto proprio a Giuseppe Galdolfo: davanti al suo garage, un anno fa, fu trovata una bottiglia con benzina. L' episodio venne denunciato alla polizia. Sull' attentato incendiario di ieri sera, che ha provocato danni ai mobili e alle pareti del soggiorno e di una camera da letto, indagano i carabinieri. Giuseppe Galdolfo e' anche legale di parte civile per conto dell' associazione antiracket di Marsala in alcuni processi di mafia.(ANSA). YIZ-FK/GIU 20-APR-05 12:09

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MAFIA: A ROMA UNA STELE PER VITTIME NELLA EX CASA DEL BOSS IN QUELLA CHE FU RESIDENZA DI NICOLETTI ORA CASA DEL JAZZ (ANSA) - ROMA, 21 APR - Non bisogna abbassare la guardia e impegnarsi tutti a liberare il Paese dalla mafia. Con queste parole il sindaco di Roma, Walter Veltroni ha scoperto la stele che, all'ingresso dell'ex villa del boss della banda della Magliana, Enrico Nicoletti, da oggi Casa del Jazz, ricorda le 639 vittime innocenti della mafia dal 1983 a oggi. Alla cerimonia ha partecipato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, la moglie di Pio La Torre, Giuseppina, in rappresentanza dei famigliari delle vittime e i genitori di Ilaria Alpi, Giorgio e Luciana.Il nome della giornalista e del suo operatore Miran Hrovatin, uccisi in Somalia, compaiono nell'elenco. (ANSA). RO/CIP 21-APR-05 13:27

MAFIA: A ROMA UNA STELE PER VITTIME NELLA EX CASA DEL BOSS (2) (ANSA) - ROMA, 21 APR - ''Ilaria e Miran sono stati uccisi dalla mafia internazionale e dal traffico di armi - ha osservato Giorgio Alpi -. E' un segnale che ci invita a combattere tutte queste cose perche' altrimenti la tragedia puo' colpire chiunque''. Lo scoprimento della targa voluta dal comune di Roma e dall'associazione Libera e' stato salutato con un minuto di silenzio e da un applauso dagli studenti delle scuole romane presenti. Il lungo elenco delle vittime parte con Emanuele Notarbartolo, un funzionario di banca ucciso a Palermo nel 1893 e si chiude con Attilio Romano', ucciso a Napoli nel gennaio del 2005. Aveva un negozio di telefonia che fu scambiato per un boss. La memoria delle vittime continua con i nomi, suddivisi anno per anno: dai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi nel 1992, a Pio La Torre, l'esponente del Pci a cui si deve la prima legge sui beni confiscati alla mafia, ucciso come il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel 1982. E poi nel 1978 c'e' Giuseppe Impastato, nel 1993 don Giuseppe Puglisi e l'anno successivo don Peppino Diana, due sacerdoti in prima linea contro la mafia. E ancora il giornalista Giancarlo Siani e il piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sciolto nell'acido da Brusca nel 1995 per punire il padre, collaboratore di giustizia. Il sindaco ha sottolineato il valore simbolico dell'apertura, oggi, della Casa del Jazz in questa villa anni Trenta, che fu del boss della Magliana ed ora, grazie alla legge sui beni confiscati, e' stata destinata a fini sociali. ''La lotta contro la mafia non e' finita - ha continuato Veltroni - perche' continuano le stragi silenziose e il controllo sull'economia,

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE l'impresa e la vita dei cittadini. Questa era una casa di morte e criminalita', oggi diventa una casa di speranza e di vita''. La speranza nostra e dei familiari delle vittime - ha aggiunto don Luigi Ciotti - e' che a questa lapide non debbano essere aggiunti altri nomi. Ma ognuno deve fare la sua parte e impegnarsi per questo. Non dobbiamo lasciare solo chi sta lottando contro la mafia''. Giuseppina La Torre ha ringraziato, in particolare, il sindaco Veltroni che sa ''unire iniziative per i giovani con quelle per ricordare chi e' morto per la liberta', la giustizia e la pace. Bisogna continuare l'impegno per la legalita' e iniziative come queste sono un esempio importante''. (ANSA). RO/CIP 21-APR-05 13:33

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RELIGIONE: LETTERA APERTA A VESCOVI SU 'DISAGIO' CHIESA OLTRE 100 SOTTOSCRITTORI TRA LAICI E RELIGIOSI, TRA CUI BIZZOTTO (ANSA) - PADOVA, 23 APR - E' il tramonto del buon samaritano? Sperano di no i firmatari di una lunga lettera aperta, indirizzata oggi alle comunita' cristiane e ai vescovi italiani come Cei, che esprime un ''forte disagio'' in settori rilevanti della Chiesa italiana. Gia' sottoscritta da piu' di cento persone, tra laici e religiosi, la lettera nasce ''da un desiderio di comunione ecclesiale per la fedelta' al Vangelo''. Il disagio, vi si legge, coinvolge settori diversi e individua come nodi cruciali la posizione della Chiesa sulla guerra, la scelta preferenziale per i poveri che contrasta con le ''timide'' critiche della Cei alla legge Bossi-Fini, la questione della demolizione dello stato sociale e i rischi di un nuovo collateralismo. Ma il documento, diffuso in tutta Italia per via telematica, tratta anche del ''silenzio dell'organo dei vescovi sullo scontro istituzionale che mina gli equilibri tra i poteri dello Stato e il decadimento generale della legalita''' e del ''nuovo processo'' in atto, che porta dalla fede alla religione civile, cioe' del cristianesimo come ''semplice simbolo della civilta' del potere imperante''. Il messaggio, spiega il sacerdote padovano don Albino Bizzotto a nome dei sottoscrittori, ''non nasce in occasione della morte o della elezione del Papa, ne' della crisi di Governo, ma costituisce invece la tappa di un percorso iniziato l'anno scorso con due lettere inviate alla Conferenza Episcopale Italiana''. La prima, del maggio 2004, chiedeva alla Cei e ai singoli vescovi di aprire il dialogo ecclesiale su temi quali pace, guerra in Iraq, degrado istituzionale, distruzione dello stato sociale, legge Bossi-Fini, problemi mondiali, ed era firmata da 300 persone. Un secondo appello agli stessi destinatari, sottoscritto in autunno da 1.500 persone fra laici, religiosi, religiose e preti (fra cui padre Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, il teologo don Carlo Molari), denunciava il silenzio della Chiesa italiana sulla strage di Falluja. In entrambi i casi la Cei non dette risposta. ''Il motivo del disagio - e' scritto nella premessa del nuovo documento - sta nel fatto che l'impegno di singoli credenti, gruppi, comunita', associazioni e movimenti rimane inadeguato e necessita di un discernimento ecclesiale sulla fedelta' al Vangelo assieme a chi e' preposto al servizio della comunione e dell'unita' della Chiesa italiana''. ''Il Vangelo - afferma la lettera aperta - rimane punto di riferimento e sorgente non solo per le scelte individuali e familiari, ma anche per quelle politiche, economiche e sociali e culturali''.(ANSA). BE/MO 23-APR-05 17:59

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ARMI: RETE DISARMO, PIU' 16% NEL 2004 DEL MADE IN INCONTRO CON PARLAMENTARI, ATTENZIONE A ACCORDI BILATERALI (ANSA) - ROMA, 27 APR - Made in Italy a gonfie vele nel commercio delle armi: nel 2004 si e' registrato un aumento del 16% rispetto all'anno precedente, cifra record nell'ultimo quadriennio. Il dato - tratto dalla relazione 2005 sull'export italiano di armi a cura della Presidenza del consiglio inviata nel marzo scorso al parlamento - e' stato sottolineato in un incontro con i parlamentari organizzato dalla Rete Disarmo (alla quale partecipano, fra gli altri, le Acli, Amnesty International, Arci, Beati costruttori di pace, Gruppo Abele, Libera, Ics) che promuove la campagna italiana 'Control arm''. Incontro che ha permesso di fare il punto sulle politiche in materia anche in vista dell'imminente esame in Parlamento della di alcuni trattati bilaterali. La relazione del governo italiano afferma che nel 2004 le nuove autorizzazione all'esportazione di armi hanno raggiunto il miliardo e mezzo di euro. In quattro anno il comparto e' cresciuto di ben oltre il 72%; lo scorso anno il 70% delle autorizzazioni (contro il 45% del 2003) e' stato rilasciato a paesi della Nato. Ai primi posti, quali destinatari delle armi, c'e' il Regno Unito (15,5%), la Norvegia (13,3%), la Polonia (8,9%), il Portogallo (8,5%), gli Usa (6,5%), la Grecia (5,7%). Fra le nuove autorizzazioni (690 complessivamente) c'e' anche la Malaysia che nel 2004 con oltre 74 milioni di euro si e' aggiudicata il 5% delle nuove commesse; segue la Turchia (3,2%), l'India (2,8%) e il Peru' (1,4%). Diminuiscono invece le commesse dall'area asiatica. ''L'impennata della vendita delle armi italiane - ha commentato Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione obiettori nonviolenti - non ci stupisce ma ci indigna profondamente. Cominciamo infatti a raccogliere i frutti di una politica che tende ad allargare le maglie della legge 185/90 sul controllo del commercio delle armi''. Il problema, a suo avviso, sono gli accordi militari bilaterali con stati come l'India, il Kuwait, l'Algeria ed Israele ''che portano ad una promozione del made in Italy della rami senza troppi peli sullo stomaco''. Sugli accordi militari bilaterali, la Rete Disarmo ha chiesto ai parlamentari di monitorare attentamente i testi e i dibattiti in aula. ''Credo - ha osservato Riccardo Troisi della Rete Lilliput - che il mondo della pace e del volontariato sociale non possa stare a guardare, pena l'inutilita' di qualsiasi altra nostra azione di giustizia o di cooperazione e aiuto: le armi fanno male anche quando non sparano se catalizzano su di se' risorse e sforzi molto piu' utili in altri campi''. La Rete Disarmo ha ribadito l'obiettivo politico di arrivare ad un trattato internazionale per il commercio delle armi

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE mentre, a livello nazionale, al governo chiede maggiori informazioni e dettagli sulle esportazioni oltre che una legislazione sugli intermediatori di armi ed una normativa piu' rigida in materia di armi leggere. Presenti all'incontro numerosi parlamentari, fra i quali Giovanni Bianchi (Margherita), Laura Cima (Verdi), Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), Marco Boato (Gruppo Misto), Ramon Mantovani (Prc), Nando Della Chiesa (Margherita). Nell'ambito del dibattito si e' appreso che la relazione del governo sull'export italiano di armi e' giunta in commissione esteri della Camera dove sara' oggetto di un approfondimento. (ANSA). MAS 27-APR-05 16:55

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SALONE LIBRO: SARA' PRESENTE SLOW FOOD CON CAFFE' LETTERARIO DON CIOTTI, PETRINI E CASELLI RACCONTANO ESPERIENZE ESEMPLARI (ANSA) - TORINO, 29 APR - Slow Food quest' anno sara' presente al Salone del Libro con un caffe' letterario. Comodamente seduti ai tavolini, sorseggiando un caffe' di Huehuetenago torrefatto dai detenuti delle Vallette di Torino, gli avventori potranno consultare i volumi editi dalla Chiocciola e partecipare alla presentazione di libri. Al solito stand (F 103, Pad 1), si aggiunge cosi' lo spazio 'Il gusto di leggere'. Qui sara' fra l' altro possibile raccogliere informazioni sull' Universita' di Scienze Gastronomiche e sulla Banca del Vino. Ricco il programma delle presentazioni librarie con autori, giornalisti, cuochi, produttori, docenti dell' Universita' fondata da Carlo Petrini a Pollenzo, rappresentanti delle istituzioni. Nel piu' puro stile Slow, in questi momenti non mancheranno mai cibi e vini, protagonisti non solo fra le pagine dei libri ma pure fra i tavolini. Saranno offerti e raccontati i prodotti dei Presidi, con assaggi preparati da chef piemontesi accompagnati sempre dal vino giusto. Domenica alle 15 in Sala Azzurra e' previsto un convegno con l' ideatore di Slow Food Carlo Petrini, il fondatore del Gruppo Abele Don Ciotti, e il capo della Procura di Torino Gian Carlo Caselli. Il titolo, 'Terra Madre e Libera Terra', allude all' importanza della terra come momento di riscatto dell' uomo. Saranno portati gli esempi concreti della cooperativa 'Libera Terra', che produce olio e altri prodotti sui terreni confiscati ai mafiosi in Sicilia, e della cooperativa 'Pausa Cafe'' con sede alle Vallette, che lavora il caffe' del Presidio Slow Food di Huehuetenago. (ANSA). PL 29-APR-05 16:54

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RADIOTRE: 'FAHRENHEIT' ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO TRE SPECIALI DALLE 16.50 ALLE 18 (ANSA) - ROMA, 30 APR - 'Fahrenheit' da lunedi' si trasferira' a Torino con 'Aspettando la Fiera del Libro'; sara' questo infatti il titolo delle trasmissioni speciali in onda in diretta dalla Stazione Porta Nuova di Torino, dove il conduttore Marino Sinibaldi lunedi', martedi' e mercoledi', dalle 16.50 alle 18 su Radiotre, raccontera' storie di scrittori e storie di vita vera. Lo scrittore Giuseppe Culicchia aprira' i collegamenti lunedi' leggendo pagine del suo libro 'Torino e' casa mia' (ed. Laterza). L'italo-irakeno Younis Tawfik raccontera' il quartiere di San Salvario, terreno di confronti e conflitti interculturali, mentre il racconto della citta' sara' completato dai volontari del Gruppo Abele e da tanti altri ospiti nella postazione Rai allestita.(ANSA). I08-BGG 30-APR-05 14:57

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IMMIGRAZIONE: DON CIOTTI, FAVORIRE ACCORDI BILATERALI LAVORO IN PAESI D'ORIGINE PER LIMITARE VIAGGI SPERANZA (ANSA) - ROMA, 9 MAG - Attraverso accordi bilaterali internazionali e' necessario creare le condizioni umane, lavorative e sanitarie per radicare i popoli alla propria terra d'origine ed evitare che siano costretti ad emigrare. Questa e' la proposta di don Luigi Ciotti, dell'associazione Libera, per la creazione di un testo di legge di abrogazione della 'Bossi- Fini'. Intervenendo al convegno dal titolo ''Migranti e diritti'', organizzato dai Comunisti italiani nella sala Ilaria Alpi della sede nazionale dell'Arci, Libera propone una cooperazione internazionale che affronti il problema dell'immigrazione all'origine ''per esempio creando delle borse lavoro in Marocco'', dice Don Ciotti riportando l'esperienza del Gruppo Abele, associato a Libera. Per aiutare l'immigrato ormai sbarcato sulle coste italiane, inoltre, don Ciotti propone di trovare 'canali di legalita' conveniente', cioe' un sistema per entrare legalmente nel Paese, chiudere gli attuali centri di identificazione, creare un sistema socio-sanitario con operatori etnici a sostegno degli immigrati e dei medici - vale a dire non solo interpreti ma anche persone capaci di dare un sostegno psicologico e sanitario per andare incontro alla cultura sanitaria dell'immigrato - creare graduatorie per accedere all'assegnazione degli alloggi. E' necessario, per don Ciotti, considerare l'immigrato un titolare di diritti e doveri perche' ''se i bisogni sono diritti - afferma - le persone diventano cittadini, se invece i bisogni sono favori le persone diventano vittime della criminalita'. ''Dobbiamo liberare la Liberta' dai condizionamenti - prosegue - e dalla necessita' di chi e' piu' debole di chiedere protezione a chi e' piu' forte''. L'espulsione collettiva che non bada alle situazioni personali degli immigrati, al contrario, rappresenta per loro quella che don Ciotti definisce una vera e propria ''condanna a morte''. I centri di permanenza temporanea invece sono da don Ciotti considerati ''immorali, oltre che incostituzionali, anche se - precisa - non metto in discussione il valore delle persone che ci lavorano''.(ANSA). BBB-MRB 09-MAG-05 13:37

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IZZO: DON CIOTTI, E'DIMOSTRATA POSITIVITA'PERCORSI ALTERNATIVI EPISODI GRAVI NON POSSONO CANCELLARE PERCORSI PER RIDARE FUTURO (ANSA) - FOGGIA, 10 MAG - Per il presidente dell' associazione 'Libera', don Luigi Ciotti, ''la stragrande maggioranza delle persone ha dimostrato la positivita' dei percorsi alternativi'' alla detenzione in carcere. Lo ha detto a proposito del caso di Guido Izzo, intervenendo oggi a Foggia ad una tavola rotonda sul tema 'Cultura della legalita' e ruolo delle istituzioni' promossa dalla facolta' di giurisprudenza dell' ateneo foggiano e dalla Scuola allievi agenti della polizia. ''Provo tanto dolore - ha detto - rispetto alla violenza e alla morte. Pero' episodi di una certa gravita' che coinvolgono singole persone e chiedono conto della responsabilita' di tanti non possono cancellare i percorsi per dare dignita', speranza e futuro alla gente. La stragrande maggioranza delle persone ha dimostrato la positivita' dei percorsi alternativi''. (ANSA). B11-ZG/CIO 10-MAG-05 13:07

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LEGALITA': VENDOLA (PRC), E' ANCHE PORTARE DIRITTI LAVORARE PER IMPERMEABILIZZARE ISTITUZIONI A INTERESSI ILLECITI (ANSA) - FOGGIA, 10 MAG - Per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ''la legalita' e' anche ricostruire le comunita', sanare le periferie, portare i diritti laddove invece c'e' desertificazione sociale, poverta' e disagio. Dovremmo avere una idea della legalita' un po' piu' ricca, un po' piu' complessa altrimenti le nostre parole diventano prediche o chiacchiere. La Regione ha come propria competenza precipua quella di attivare dinamiche di sviluppo, quella di fare della pianificazione territoriale un' occasione nella quale si possa coniugare legalita' e profitto economico''. Lo ha detto a foggia dove ha partecipato a una tavola rotonda con don Luigi Ciotti e il magistrato Giancarlo Caselli sul tema 'Cultura della legalita' e ruolo delle istituzioni' promossa dalla facolta' di giurisprudenza dell' ateneo foggiano e dalla Scuola allievi agenti della polizia. ''La Regione - ha detto ancora Vendola - puo' occuparsi di progetti specifici per il recupero dei minori a rischio insieme ai Comuni e agli enti locali. La Regione puo' aprire un percorso e chiedere alla pubblica amministrazione e alla politica di essere costantemente vigile nei confronti di qualunque fenomeno di offuscamento della legalita'''. ''In passato - ha aggiunto il presidente della Regione - ho sempre difeso le istituzioni da forme di penetrazione di interessi illeciti. Le istituzioni sono luoghi non impermeabili agli interessi umani e talvolta capita che ci siano interessi delinquenziali. Noi dobbiamo lavorare per impermeabilizzare le istituzioni e impedire che logiche estranee al servizio possano entrare in luoghi dove si decidono cose importanti per tutti''. (ANSA). B11-ZG/CIO 10-MAG-05 13:16

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MAFIA: CASELLI, CERCA FARSI DIMENTICARE MA PROBLEMA E' GRAVE SE C'E' DELEGITTIMAZIONE ANTIMAFIA LOTTA A MAFIA PIU' DIFFICILE (ANSA) - FOGGIA, 10 MAG - Per il procuratore generale presso la corte di appello di Torino, Giancarlo Caselli, ''avendo subito colpi durissimi i mafiosi hanno scelto di non fare piu' notizia e uscire dalla ribalta: non piu' stragi, non piu' azioni eclatanti, cercando in questo modo di farsi dimenticare. Qualcuno pensa che non sia piu' un grave problema. Al contrario e' un gravissimo problema''. Lo ha detto a Foggia dove ha partecipato oggi ad una tavola rotonda con don Luigi Ciotti e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. ''Per quanto io ne sappia - ha detto Caselli - la situazione attuale vede un impegno continuo da parte delle forze dell' ordine e della magistratura, ma la situazione e' piu' difficile perche' e' cambiato il clima, perche' non c' e' piu' quel sostegno che c' e' stato dopo le stragi del '92 e la mancanza di questo sostegno e' favorita dalla tecnica che la mafia ha adottato: avendo subito colpi durissimi i mafiosi hanno scelto di non fare piu' notizia e uscire dalla ribalta: non piu' stragi, non piu' azioni eclatanti, cercando in questo modo di farsi dimenticare. Qualcuno pensa che non sia piu' un grave problema. Al contrario e' un gravissimo problema''. ''Certo - ha aggiunto - che se al centro di questo problema si pongono non i mafiosi ma i magistrati che fanno il loro dovere contro la mafia, se il problema diventa l' antimafia, se c' e' questa delegittimazione sistematica da parte di pulpiti istituzionalmente prestigiosi che dovrebbero sostenere invece di distribuire fango, ecco che anche la lotta alla mafia diventa piu' difficile''. (ANSA). B11-ZG 10-MAG-05 15:11

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STRAGE CAPACI: INCONTRO STUDENTI IN CAMERA TORTURE COSCHE MANIFESTAZIONE ANNIVERSARIO IN CAPANNONE CONFISCATO A BOSS (ANSA) - PALERMO, 20 MAG - Centinaia di ragazzi si riuniranno lunedi' prossimo a nel capannone Icre del boss Leonardo Greco, dove venivano torturati e uccisi i nemici della , ora confiscato e recuperato alla legalita', per ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta nel 13/o anniversario della strage di Capaci. L'iniziativa e' organizzata dall'associazione Libera Palermo, di cui e' presidente Don Ciotti e dal Comune di Bagheria. ''Ci sembrava importante e non solo simbolico - dice l'assessore comunale alla Legalita' di Bagheria, Pippo Cipriani - trasformare il capannone Icre da luogo di morte in luogo di vita, di ritrovo e socializzazione. E' un modo concreto di fare antimafia sociale''. ''Recuperare alla produttivita' - dice Don Ciotti - i beni confiscati alla mafia significa affermare con forza che il sacrificio di uomini come Falcone e Borsellino non e' stato vano. La mafia si combatte intaccando il suo patrimonio e dimostrando che da questo puo' nascere lavoro e sviluppo''. Alla manifestazione prenderanno parte tra gli altri anche il magistrato Gioacchino Natoli e il sindaco di Bagheria Pino Fricano. (ANSA). Y5P-NU 20-MAG-05 18:32

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INFANZIA:RAPPORTO,DOPO CONVENZIONE PROGRESSI ED INADEMPIENZE BILANCIO DI 34 ORGANISMI TERZO SETTORE A 14 ANNI RATIFICA (ANSA) - ROMA, 27 MAG - Qualche progresso e qualche inadempienza per l'infanzia italiana negli ultimi anni. Il bilancio sull'attuazione della Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dal nostro paese 14 anni fa, e' stato messo a punto da un gruppo di lavoro composto da 34 organismi del terzo settore, coordinato da Save the children, parla di una condizione in chiaroscuro. I progressi rintracciabili nella nostra legislazione per i piu' piccoli - dicono i ricercatori - riguardano l'istituzione in quattro regioni del difensore pubblico per l'infanzia e l'impegno ad istituire un garante nazionale. Positivo e' anche giudicato sia il Fondo nazionale triennale costituito dal 1998 sia l'inserimento dei ragazzi disabili nelle scuole statali. A questo riguardo, ''i risultati conseguiti mostrano livelli altissimi di inserimento. In Italia gli alunni con disabilita' sono quasi tutti integrati nelle scuole con i coetanei non disabili''. Buona e' considerata anche la valutazione della legge contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale a danno dei minori (la 269/98), ''riconosciuta universalmente come best practice''. Esistono pero' delle ''inadempienze'' nella tutela dei minori italiani. Per esempio, in ambito della giustizia minorile, per la mancata riforma sulle modalita' di esecuzione delle pene attribuite ai minori. Sarebbe necessario, per il rapporto, modificare la legge in modo da consentire a tutti i bambini e alle madri detenute di scontare la pena in un luogo diverso come anche modificare la legge Bossi-Fini per dare la possibilita' sempre alle madri detenute straniere di ottenere la revoca dell'espulsione automatica, qualora abbiano compiuto un percorso di risocializzazione positivo ed aver inserito i loro figli in un percorso scolastico. ''Appare evidente - afferma il rapporto - che i minori nel nostro ordinamento non vengono pienamente riconosciuti come 'soggetti portatori di diritti' come indica la Convenzione dell'Onu: manca una normativa organica che disciplini le ipotesi di intervento e di ascolto del minore nei procedimenti giudiziari ed amministrativi che lo riguardino''. Critiche riguardano anche l'assenza, nella riforma scolastica, di riferimenti a categorie di minori svantaggiati (come stranieri, rom, adottati, minoranze etniche) e il superamento, nella legge sull'adozione e l'affidamento, del degli istituti entro il 31 dicembre 2006 che non prevede una precisa ''azione di radicale conversione di approccio e filosofia dei servizi ai minori''. Il rapporto segnala, fra l'altro, la carenza di politiche per l'integrazione per i bambini poveri e i rom. L'Italia, con il 16,6%, ha il piu' alto livello di privazione infantile d'Europa. Fra gli organismi che hanno redatto il rapporto c'e' la Caritas, Unicef, Amnesty International, Arciragazzi, Gruppo Abele, Terredes hommes. (ANSA). MAS 27-MAG-05 17:37

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PROSTITUZIONE: DON CIOTTI, SFRUTTATORI CAMBIANO STRATEGIA MENO VIOLENTI PER RENDERE VITTIME COMPLICI, PIU' DONNE FRA LORO (ANSA) - ROMA, 27 MAG - ''Gli sfruttatori della prostituzione stanno cambiando strategia: usano meno la violenza e permettono alle donne di tenere piu' soldi da inviare alla famiglia in patria. E cosi' le fanno sentire loro complici, riducendo il rischio di denunce e fughe''. Lo ha rilevato il presidente del Gruppo Abele don Luigi Ciotti, intervenendo alla presentazione della ricerca sulla violenza sulle donne di Telefono Rosa. ''Ma in questi anni - ha aggiunto - la violenza sulle donne diventa anche donna: lo dimostrano i procedimenti penali per la tratta di esseri umani, da cui emerge come una significativa percentuale di sfruttatori, il 17% secondo un'indagine europea, sia rappresentata proprio da donne: non solo nigeriane, ma anche, ed e' un fenomeno nuovo, rumene e ucraine'' ''Nelle voci segrete delle donne - ha proseguito don Ciotti, citando il titolo della ricerca - vanno incluse e ascoltate sempre di piu' anche quelle di tante straniere, ancora piu' mute perche' piu' vulnerabili. Vulnerabili perche' sole o dipendenti dai loro uomini, perche' trafficate e prostituite. Donne violate e violentate nel loro paese o durante il viaggio per l'Italia, donne fragili e forti insieme: che provengono da realta' sociali dove puo' essere anche normale l'essere picchiate, che sono strattonate tra due culture diverse, che anche quando sembrano fredde, come certe russe, chiedono mute un aiuto''. Don Ciotti si e' infine soffermato anche sulle donne che vivono in contesti dove domina la mafia. ''Il problema della violenza subita e' per loro ancora piu' forte'', ha sottolineato il presidente di Libera, che ha anche voluto ricordare la figura di Felicia Impastato, la madre di Peppino Impastato ucciso dalla mafia. ''Una donna simbolo - ha concluso -, che e' stata ostaggio della violenza di mafia ma ha scelto di rispondervi con una rivoluzione: non con la vendetta, ma con la parola e la legalita'''. (ANSA). BOR 27-MAG-05 18:44

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ULIVO: VIOLANTE,DL INDICHI ALTERNATIVA MA UNIONE INELUDIBILE SE NON LE PIACE PIU' FED, MARGHERITA PROPONGA ALTRO STRUMENTO (ANSA) - TORINO, 28 MAG - ''Se la Federazione non va piu' bene, la Margherita ci dica quale strumento propone, ma la compattezza dell' Ulivo e' un progetto politico ineludibile''. Lo ha affermato Luciano Violante, presidente del gruppo Ds alla Camera, a margine di un seminario in una cooperativa sociale della galassia del Gruppo Abele. ''Guardo con rispetto - ha detto Violante - a cosa avviene dentro la Margherita, ma ci sono cose che non discuto: la leadership di Prodi e l' Unione. E oggi abbiamo la consapevolezza di avere la classe dirigente migliore per governare il paese: ce lo dicono anche i buoni risultati elettorali che abbiamo ottenuto ininterrottamente negli ultimi quattro anni, dal 2002 al 2005''.(ANSA). BOT 28-MAG-05 14:01

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MUSICA: VASCO, RIPARTE IL'BUONI O CATTIVI TOUR' IN 10 STADI (ANSA) - ROMA, 31 MAG - Dopo il successo del 'Buoni o cattivi tour 2004', seguito da oltre un milione di fans in 17 date, tutte sold out, Vasco Rossi e' pronto a ripartire per un nuovo giro di concerti che tocchera' dieci stadi italiani, a partire dal 7 giugno da Torino. E' in arrivo anche il dvd 'E' solo un rock'n roll show' che ripercorre l'anno di vita di 'Buoni o cattivi', dalla lavorazione dell'album a Los Angeles alla fase live. Si riparte da Torino, che rappresenta un po' un ritorno a casa dell'album (nella Fabbrica delle Idee del gruppo Abele a Torino e' stato presentato il cd 'Buoni o Cattivi' alla stampa). Il delle Alpi, immediatamente tutto esaurito, e' uno degli stadi italiani che ha sempre accolto in maniera trionfale il Blasco. Seconda tappa e' Imola, il 10 giugno, il Jamminþ Festival che ha visto protagonista Vasco tre volte: nel '98, anno di inaugurazione dell'autodromo, nel 2001 con 'Stupido Hotel' e quest'anno. Si prosegue con alcuni stadi che non sono stati battuti l'anno scorso e che sono tutti avviati verso il sold out, isole comprese: 14 giugno Terni, 18 giugno Cagliari, 22 giugno Lecce, 25 giugno Palermo, 29 giugno Salerno, 2 luglio Ancona, 5 luglio Firenze e 9 luglio Udine. Il 2 luglio Vasco sara' anche a Roma per partecipare al 'Live 8', l'evento musicale organizzato da Bob Geldof e che coinvolge contemporaneamente Roma, Londra, Parigi, Berlino e Philadelphia. Per il 'Buoni o Cattivi tour 2005' la scaletta e' stata ritoccata per lasciare posto ad alcune sorprese. Invariata la band: Claudio Golinelli (basso), Mike Bairds (batteria), Stef Burns e Maurizio Solieri (chitarre), Riccardo Mori (chitarra acustica), Alberto Rocchetti (pianoforte e tastiere), Andrea Innesto (sax e cori), Frank Nemola (tromba, tastiere e cori), Clara Moroni (cori). A piu' di un anno dalla pubblicazione, 'Buoni o Cattivi' e' sempre tra i primi 20 album piu' venduti (800.000 copie), da circa 60 settimane consecutive in classifica. Uno dei singoli estratti dal cd, 'Un senso', e' diventato un bestseller radiofonico, presente anche nella colonna sonora del film di Sergio Castellitto 'Non ti muovere'. A pochi giorni dalla laurea 'ad honorem' conferita al Blasco, in Scienze della Comunicazione allo Iulm, e' stato pubblicato 'Le Mie Canzoni', il libro di canzoni da sfogliare come un romanzo della sua vita. In meno di dieci giorni il volume e' alla terza ristampa con 110.000 copie vendute e primo nella classifica dei bestseller. Il dvd 'E' solo un rock'n roll show', di prossima pubblicazione, e' un movieclip che ha come protagonista Andrea, i suoi sogni, i suoi deliri, la sua favola attraverso tutti i clip dell'album 'Buoni o Cattivi'. Il video, della durata di circa un'ora, e' stato girato da Stefano Salvati da un'idea di Vasco e con la collaborazione di Carlo Lucarelli (ANSA). KRR 31-MAG-05 17:43

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RACKET: NAPOLI; LIBERA, SERVE RISPOSTA EVIDENTE E DETERMINATA NOI COLLABORIAMO MA RESPONSABILI VANNO ARRESTATI (ANSA) - NAPOLI, 3 GIU - A Pianura, quartiere di Napoli, dove il racket ha preso di mira numerosi operatori economici e ha reagito ad una manifestazione di protesta dei cittadini vessati sparando contro alcuni negozi, c'e' in corso ''un affronto contro lo Stato democratico. La tutela dello Stato con la forza delle sue leggi e dei suoi uomini in divisa deve essere evidente e determinata nella sua grande e sperimentata capacita' di indagine e di repressione. Noi saremo al vostro fianco. Voi arrestateli''. E' quanto scrive in una lettera al ministro dell'Interno, Pisanu, il referente dell'associazione Libera, Geppino Fiorenza, unitamente al sacerdote don Tonino Palmese, altro dirigente dell'organizzazione presieduta a livello nazionale da don Luigi Ciotti. ''Le ho, gia' in altre occasioni - scrive Fiorenza - manifestato stima per il suo impegno nella lotta contro le mafie, ed apprezzamento per il lavoro degli uomini della polizia di Stato, affianco a quello delle altre forze dell'ordine, che , come Libera, facciamo, spesso incontrare e dialogare con i giovani''. Libera, ricorda ancora Fiorenza, ''raccoglie centinaia di associazioni quotidianamente impegnate , nei piu' vari modi , nel contrasto ad ogni forma di criminalita'. Collaboriamo attivamente , a Napoli, con le iniziative del Comune, della Provincia, della Regione. Ho personalmente avuto, negli ultimi anni, l'onore di affiancare spesso l'attivita' di Tano Grasso, coinvolgendo in particolare le scuole , grazie anche alla sensibilita' del direttore generale scolastico, quali baluardo culturale contro la logica della sopraffazione e della violenza perpetrata dalla criminalita' organizzata''. Certo, si sottolinea, ''la violenza bruta e' temibile e va dalle forze dell'ordine contrastata, ma fondamentale e' l'opera culturale di 'accerchiamento delle mafie', di 'mortificazione pubblica', di 'svelamento' della loro natura assassina e violenta, che nega sviluppo e successi per il Sud ed i suoi giovani- Percio' siamo chiamati in causa. Non possiamo permettere che ad una sana risposta popolare di isolamento segua un nuovo sfrontato attacco''. Secondo Fiorenza ''ha ragione il sindaco di Napoli, Rosa Jervolino Russo. E' necessaria una risposta straordinaria da parte dello Stato. Guai a sottovalutare la sfrontatezza dell'attacco portato avanti a Pianura dagli estortori, dai criminali del racket, che vogliono intimidire la gente e riaffermare la loro tracotanza, che abbiamo fatto traballare. L'attacco di Pianura non e' portato contro qualche commerciante coraggioso. E' un affronto allo Stato' democratico , che e' sceso affianco a chi avuto coraggio di, denunciare e fare arrestare estortori' e criminali. Questo coraggio si deve estendere. La lotta - conclude Fiorenza - deve continuare incessante. E cosi' sara': nelle strade, nelle parrocchie, nei negozi, nelle scuole''.(ANSA). TOR/BOM 03-GIU-05 11:59

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MUSICA: VASCO, LA CARICA DEI 100.000 COMINCIA DA TORINO /ANSA DOPO STADIO DELLE ALPI TOUR PER L'ITALIA (ANSA) - TORINO, 3 GIU - Parte da Torino l' evento Vasco Rossi 2005: martedi' 5 giugno ci sara' infatti, allo Stadio delle Alpi, la prima data del nuovo tour di Blasco ''Buoni e cattivi'' dall' omonimo album. Per Vasco anche la Juventus ha fatti un passo indietro accettando di posticipare l' inizio dei previsti lavori di manutenzione del prato dello stadio. E ora che il campionato di calcio e' finito e' il turno di Vasco, l' unico cantante rock italiano in grado di riempirli gli stadi, anzi a Torino si parla di un tutto esaurito da 100.000 biglietti venduti. Ma, si sa, se gli organizzatori avessero voluto o potuto fare il bis, tale numero sarebbe tranquillamente raddoppiato. Business is business, ma non sempre e' possibile. Perche' Torino prima tappa? Vasco l' aveva gia' anticipato quest' inverno quando era venuto al Gruppo Abele di Don Ciotti, alla Fabbrica delle Idee, a presentare il suo album ''Buoni e cattivi'' che e' stato subito un successo pazzesco, manco a dirlo. Quel giorno aveva mangiato al tavolo con Don Ciotti, i giornalisti e gli amici condendo l' insalata con l' olio di Libera, prodotto nelle terre confiscate a . La cosa gli era piaciuta e aveva detto che molto probabilmente sarebbe tornato. E cosi' e stato. Il concerto di Torino sara' il primo di una serie di 10 concerti che durera' fino al 9 luglio: il 10 giugno a Imola, il 14 a Terni, il 18 a Cagliari, il 22 a Lecce, il 25 a Palermo e il 29 a Salerno. In luglio sara' il 2 ad Ancona, il 5 a Firenze e il 9 a Udine. D' altronde lo Stadio delle Alpi ha sempre portato bene a Vasco che ci e' gia' venuto nel '98 e nel 2001 con ''Stupido hotel''. Il tour segue di pochi giorni l' uscita, il 17 maggio, del libro ''Le mie canzoni'', una raccolta delle suoi 132 brani, dal 1978 ad oggi, molti dei quali scritti per altri, ma anche, di fatto, la storia della sua vita. Nell' introduzione del libro Blasco confessa. ''Mi diverto molto a prendermi in giro, a denudarmi davanti a tutti e a confessare le mie debolezze e i miei errori. trovo una solidarieta' che mi entusiasma e mi consola. Siamo esseri umani e imperfetti, travestiti da saggi e arroganti artefici del nostro destino. Ci raccontiamo balle tutto il giorno''. Il suo successo incontrastato negli anni (basti pensare alle 800.000 copie vendute di ''Buoni e cattivi'' in 60 settimane a parte la storia del singolo ''Un senso'' uscito nel febbraio 2004 con il film di Sergio Castellitto ''Non ti muovere'') e' forse anche dovuta al fatto che Vasco, si, e' sempre lui, con quel berretto, quella faccia imperfetta, quella voce roca, quel ritmo rock tutto suo, quel suo trend no-global, ma e' anche diventato uno che, quasi quasi, piace anche alle mamme. Insomma,

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE si e' il cantante che fumava gli spinelli sul palco (ma non lo fa piu') ma e' anche il rassicurante volto di uno che ha messo su famiglia, che l' 11 maggio ha ricevuto allo Iulm una laurea ad honorem, uno che alla fine e' molto piu' rassicurante di tanti altri, un italiano che poi, in fondo, non fa mica cose cosi' ''fuori'', lavora e canta ai ragazzi e si batte pure contro la droga pesante a fianco di uno come Don Ciotti. (ANSA). BEC 03-GIU-05 17:19

MUSICA: VASCO, LA CARICA DEI 100.000...+++ RETTIFICA +++ (ANSA) - ROMA, 3 GIU - Si prega rettificare il servizio dal titolo MUSICA: VASCO, LA CARICA DEI 100.000 COMINCIA DA TORINO delle ore 17:20 alla seconda riga come segue:....martedi' 7 giugno (rpt 7).(ANSA). CZ 03-GIU-05 19:01

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LIBRI: SAGGIO DI GALLINO,QUANDO L' IMPRESA E' IRRESPONSABILE (ANSA) - TORINO, 4 GIU - Non e' la politica a decidere della vita della gente, ma l' impresa. Chi vuole trovare un lavoro, partire per le vacanze, risparmiare, informarsi, non puo' non passare attraverso i meccanismi costruiti da aziende piccole, medie, grandi che spesso, pero', non agiscono con senso di responsabilita'. A parlarne e' un libro edito da Einaudi. ''L' impresa irresponsabile'', del sociologo Luciano Gallino, affronta il tema delle societa' che, al di la' degli elementari obblighi di legge, credono di non dovere rispondere ad alcuna autorita' e tanto meno all' opinione pubblica. Da piu' parti, oggi, si cerca di convincere le imprese ad agire in modo socialmente piu' responsabile su base volontaria. Ma - e' uno delle indicazioni del volume - teoria e pratica della ''responsabilita' sociale dell' impresa'' diverranno comuni soltanto quando un' apposita riforma del governo dell' impresa le inserira' tra i suoi principi costitutivi. Il libro verra' presentato il 6 giugno alla Sala incontri del Gruppo Abele, a Torino, in corso Trapani 91/b. Oltre all' autore interverranno Gianmario Rossignolo, ex presidente Telecom, e lo storico Marco Revelli. (ANSA). BRL 04-GIU-05 14:56

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DOPING: REALACCI E MOSELLA, E' MINACCIA A SALUTE PUBBLICA (V. MAFIA: CONTROLLO ANCHE SU DOPING...''DELLE 13.43) (ANSA) - ROMA, 7 GIU - Il doping ha assunto dimensioni tali da dover essere considerato ''una minaccia per la salute pubblica''. Servono allora strumenti di contrasto ''commisurati alla gravita' e all'ampiezza del problema''. Ermete Realacci e Donato Mosella, deputati della Margherita, annunciano la presentazione di un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Interno e della Cultura sui risultati dell'indagine ''La mafia del doping. Traffici delle sostanze dopanti e il ruolo della criminalita' organizzata'' presentata oggi da Libera in collaborazione con la Direzione nazionale antimafia. ''Anno dopo anno l'impegno di Libera e di Don Ciotti cresce e si dimostra irrinunciabile: un contributo conoscitivo e culturale, un apporto umano, di esperienze e di successi che rafforza e sostiene la battaglia contro le mafie. E ci aiuta a capire. Il doping, ce lo dimostra lo studio di Libera e della Dna, e' un fenomeno che si fa epidemico e sul quale la criminalita' organizzata ha messo le mani''. Un giro d'affari di milioni di euro, rotte internazionali in espansione e un bacino di fruitori in continua crescita: se nel 2003 sono stati attorno ai 400mila i consumatori abituali di sostanze dopanti, l'anno scorso sono saliti fra i 450 e i 600 mila, secondo le stime di Libera e della Dna. ''La Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping del ministero della Salute parla ormai di un problema sociale e di salute pubblica þ spiegano Realacci e Mosella: per combattere questa piaga servono mezzi adeguati, servono coordinamento e risorse, serve conoscenza del fenomeno, serve un'azione repressiva e culturale''. Ai ministri della Salute e della Cultura, con delega allo sport, i due deputati Dl chiedono dunque ''come intendono affinare, sostenere e rafforzare l'azione di contrasto alla diffusione del doping e al giro d'affari criminali che la alimenta''. (ANSA). CLL 07-GIU-05 16:05

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MAFIA: CONTROLLO ANCHE SU DOPING,ALMENO 449MILA GLI ASSUNTORI GIRO DI AFFARI DI MILIONI DI EURO (ANSA) - ROMA, 7 GIU - Almeno 449.000 assuntori di sostanze dopanti (ma piu' facilmente oltre 600.000), 2.243.843 dosi sequestrate per un valore complessivo di 8 milioni di euro: sono alcuni dati, relativi al 2004, diffusi oggi in occasione di un'iniziativa sul tema ''La mafia del doping'' organizzata dall'associazione Libera assieme alla Direzione nazionale antimafia. ''Nella impressionante crisi della legalita' che vive il nostro Paese - ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera, aprendo i lavori nella sede dell'associazione, una sede ad alto valore simbolico visto che si tratta di un immobile sequestrato alla cosiddetta Banda della Magliana - si inserisce anche il problema del doping''. Un fenomeno purtroppo in crescita e non soltanto nel settore professionistico dello sport. Se nel 2003 si censivano circa 400.000 assuntori abituali per una spesa complessiva annua valutabile in 600 milioni di euro, lo scorso anno, tra anabolizzanti, ormone della crescita, epo e stimolanti, sono state sequestrate 1.428.488 dosi che salgono a 2.243.843 considerando anche i casi non dettagliatamente specificati dagli inquirenti per un valore di 7.891.724 milioni di euro. Calcolando un consumo medio annuo, per assuntore, di circa 1.000 dosi (4 pasticche e 1 fiala al giorno, per 200 giorni l'anno ) il numero degli assuntori in Italia nel 2004 e' stimabile, secondo Libera, in 448.769. Se pero' si considerano nel complesso i sequestri comunicati dai Nas (59% delle indagini svolte), dalla polizia di Stato (15% indagini) e dalla Guardia di Finanza (26% indagini) si raggiunge un totale di circa 611.000 ipotetici assuntori, di un terzo superiore ai circa 449.00 calcolati da Libera. (SEGUE) CLL 07-GIU-05 13:43

MAFIA: CONTROLLO ANCHE SU DOPING,ALMENO 449MILA GLI ASSUNTORI(2) (ANSA) - ROMA, 7 GIU - Un settore, quello delle sostanze dopanti, redditizio e in crescita, sul quale ha messo le mani la criminalita' mafiosa, spesso la stessa che traffica in sostanze stupefacenti (non a caso - ha segnalato don Ciotti - nel 19% dei sequestri di farmaci e sostanze dopanti sono state contemporaneamente ritrovate sostanze stupefacenti) e che ha assunto un carattere transnazionale. Un settore che merita, secondo il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna, lo stesso trattamento che si riserva ai grandi commerci di droga, armi, tabacco, esseri umani. E per questo - ha affermato Vigna - le indagini devono essere affidate alle direzioni distrettuali antimafia (attualmente direttamente interessate solo nel 4,3% delle indagini) per rendere piu' agevoli i rapporti informativi.

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Ma non solo. Le misure di contrasto proposte dal procuratore sono tante: la previsione anche per le indagini sul doping di operazioni sotto copertura e operazioni controllate (per arrestare non solo i pesci piccoli ma le menti delle operazioni illecite); il massimo coinvolgimento di Europol, l'omogeneizzazione delle normative in materia dei vari Stati; la creazione di una Banca dati delle attivita' investigative svolte nel settore. Quanto alla geografia del doping, se in Italia la Campania spicca come location della ricettazione e Lazio e Lombardia svettano per i consumi, a livello internazionale - ha spiegato Sandro Donati, maestro dello Sport - sono state individuate 4 rotte principali: Grecia, Turchia, Bulgaria; Polonia, Ucraina, Russia; Spagna; Thailandia. Una minaccia per lo sport, il doping, (''si faccia chiarezza - ha chiesto don Ciotti - sulle malattie e morti di tanti atleti''), ma anche un problema sociale e di salute pubblica. Le indagini - ha segnalato a questo proposito Vigna - sono diffuse al di la' del settore professionistico, investono luoghi di svago, palestre, associazioni sportive, i loro patrimoni. Un dilagare a macchia d'olio che impone di puntare sulla prevenzione. Libera la sta gia' facendo nelle scuole. Innanzitutto - ha assicurato don Ciotti - formando gli insegnanti e, poi, facendo crescere la consapevolezza dei ragazzi. (ANSA). CLL 07-GIU-05 14:24

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MUSICA: TORINO;VASCO AVVIA TOUR,CANCELLI APERTI ALLE 15/ANSA (ANSA) - TORINO, 7 GIU - Cancelli aperti dalle 15 di oggi allo Stadio delle Alpi di Torino per Vasco Rossi: sotto un sole implacabile i fan di Blasco hanno cominciato lentamente ad affluire per sistemarsi nelle prime file sul prato, sotto il palco. Per conquistarsi quella posizione sono arrivati da tutta Italia, molti gia' ieri sera. Per le 21 saranno in 70-80 mila, ma in molti hanno raggiunto lo stadio alle 19 per ascoltare l' apripista di Vasco, Franco Simone, segni particolari ''cantante per tutti i gusti'', reduce di ''Musica farm'', fan di Vasco Rossi, che l' ha voluto con lui per tutti i concerti del tour estivo a cominciare da quello di prova, la scorsa settimana a Grado. Vasco e' arrivato a Torino ieri sera: la scelta di cominciare il suo nuovo tour di ''Buoni e cattivi'' dal capoluogo torinese e' di vecchia data, da quando l' anno scorso ha deciso di presentare il suo ultimo album al Gruppo Abele di Don Ciotti. Gia' pochi giorni dopo ha cominciato a girare la notizia che il tour sarebbe iniziato da Torino e da quel momento si e' alzata la febbre. Inutile dire che gia' due mesi fa non c' era piu' un biglietto invenduto da Metropolis, il promoter torinese che ha gestito la vendita in Piemonte mentre le fila dell' evento sono tirate da Clear Cannel di Milano. Ma Vasco gli stadi italiani li ha sempre riempiti, anzi e' l' unico a riuscirci ancora, dopo 20 anni di concerti. Vasco forse ha ancora piu' successo ora, negli anni della maturita' che, tra laurea ad honorem allo Iulm di Milano, sodalizio con Don Ciotti, famiglia consolidata con moglie e adorati figli, ha quasi cancellato l' immagine di cantante maledetto. Una volta era additato come un 'cattivo maestro'', uno che era pure finito nelle mani delle forze dell' ordine per troppa familiarita' con la droga, ma ora continuare a vederlo cosi' e' sbagliato. Blasco e' un uomo cresciuto e maturato nel suo percorso personale, anche se come artista e' sempre lui: la sua voce e' la stessa, e anche il berretto calato sugli occhi. E pure le sue canzoni hanno sempre quel sapore un po' speciale, tutto suo. Stasera, e per tutto il tour estivo, Vasco proporra' brani di ''Buoni e cattivi'', ma anche le sue ever green come ''Vita spericolata''. 'Albachiara'', ''Cosa c' e'''. Roba da anni Ottanta, ma che nessuno ha dimenticato. Il concerto di questa sera, e' una seconda prova per Torino, dopo la carica dei 150 mila di sabato scorso in piazza Castello per l' apertura del Gala del Festivalbar, un appuntamento musicale importante che rilancia la citta' nel panorama della grande musica. Per l' occasione la Protezione Civile ha mobilitato un gran numero di volontari, mentre l' Anlaids distribuira' per tutta la serata (e lo fara' anche per gli altri 10 concerti del tour italiano di Vasco Rossi) preservativi nell' ambito di una campagna anti Aids. (ANSA). BEC 07-GIU-05 19:00

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GIORNALISTI: LUCIA VASTANO, UN ROMANZO SULL'AFGHANISTAN/ANSA (V. 'PREMI: CIAMPI CONSEGNA SAINT VINCENT... DELLE 12.55) (ANSA) - ROMA, 9 giu - ''Una possibilita' di liberazione e sviluppo pero' anche l'arroganza di una cultura che si vuole imporre su un'altra''. Cosi' vede l'Occidente la famiglia protagonista del primo romanzo, 'Tutta un'altra musica in casa Buz' (Salani), della giornalista Lucia Vastano, inviata di guerra, esperta di geopolitica a cui oggi e' stato consegnato il premio Saint Vincent per un reportage in Asia Centrale per il mensile 'Narcomafia' del Gruppo Abele. ''E' stato un viaggio di un mese e mezzo, via terra, attraverso le Repubbliche dell'Asia Centrale. Il problema principale e' il passaggio delle frontiere. Sono molto felice, non me lo aspettavo'' commenta la Vastano, milanese, 45 anni, free lance, che collabora con numerosi giornali e periodici italiani. In 'Tutta un'altra musica in casa Buz', uscito da poco piu' di due settimane, attingendo alla sua profonda conoscenza dell'Afghanistan, racconta la storia della famiglia (padre ingegnere fuggito dall'Afghanistan ai tempi dell'invasione sovietica) e dei fratelli dell'adolescente Rubina Buz che dopo aver vissuto per anni in un campo profughi pakistano tornano nella Kabul liberata dai talebani. ''Non e' un libro per ragazzi - racconta la Vastano - ma la storia dell'Afghanistan e' vista con gli occhi di un'adolescente, con la leggerezza di quell'eta' pur trattandosi di storie drammatiche. Le ragazzine devono lasciare le loro amicizie, una soffre di epilessia che non viene riconosciuta come malattia. Si crede che uno spirito sia entrato in lei''. Il quadro che ne viene fuori e' quello di una realta' disomogenea: ''le persone che sono tornate in Afghanistan - dice - non sono state accolte a braccia aperte, spesso sono state viste da chi e' rimasto come traditrici''. Una cosa che si sottovaluta molto e' Internet: ''e' stata - dice la giornalista-scrittrice - una vera rivoluzione. Ragazzi poverissimi, non solo afghani, hanno la possibilita' di conoscere un mondo diverso, con il quale possono interagire''. Il problema dei matrimoni combinati, mai risolto, l'interesse per la musica e la liberta' dell'Occidente sono raccontate nel libro in cui ''ho cercato di far vedere l'Afghanistan - dice la Vastano - con gli occhi degli afghani. La cosa che mi ha sempre dato fastidio, anche come giornalista, e' vedere gli occidentali che giudicano gli altri. L'Occidente - sottolinea - rappresenta i jeans, la musica ma anche l'oppressione di chi arriva e pretende di stravolgere la cultura del paese che lo accoglie. Nessuno vuole rinunciare alla propria identita' e cultura. Anche le ragazzine, come Rubina e sua sorella Alia, che sognano di andare fuori, pretendono rispetto e dignita' per la loro cultura''. (ANSA). CA 09-GIU-05 16:22

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CALCIO: DEL PIERO DRIBBLA TUTTI, NOZZE IN SEGRETO IN COLLINA CERIMONIA PER POCHI INTIMI, COPPIA GIA' IN LUNA DI MIELE (ANSA) - TORINO, 13 GIU - Dribbling vincente di Del Piero. Il capitano bianconero si e' sposato con Sonia Amoruso, in gran segreto, ieri pomeriggio, in una chiesetta sulla collina di Torino, nella piccola parrocchia di Mongreno. A celebrare il rito e' stato don Luigi Ciotti, fondatore e presidente del gruppo Abele, l' associazione di volontariato torinese a cui il numero 10 della Juventus ha invitato a destinare offerte. La funzione religiosa si e' tenuta ieri pomeriggio, poco dopo l' ora della pennichella. ''E' stata una cerimonia sobria, molto intima'', ha rivelato un sacerdote della chiesetta molto appartata nel verde della collina di Torino. ''Del Piero e' stato bravo - ha ancora commentato il sacerdote - a tenere nascosto giorno e luogo delle sue nozze, altrimenti la collina di Torino sarebbe stata invasa da migliaia di persone''. La piccola comitiva avrebbe poi festeggiato in un locale sempre della collina alle porte di Torino. 'Pinturicchio' e' stato bravo a depistare tutti, facendo credere che aveva scelto una suggestiva localita' sul Lago Maggiore per il matrimonio con Sonia, la sua fidanzata da sette anni, a cui Del Piero ha comprato una boutique nel centro di Torino. Poche settimane fa era partita la 'caccia', quando alcuni quotidiani avevano scoperto le pubblicazioni di matrimonio affisse nel municipio di Orbassano, il paesone alle porte di Torino dove era residente Sonia, figlia di un macellaio. La coppia e' gia' partita per il viaggio di nozze, destinazione - pare - la Polinesia.(ANSA). BOT 13-GIU-05 21:35

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SOLIDARIETA': 'C'ENTRO ANCHIO', 35 PROGETTI COOP ADRIATICA L'INIZIATIVA A FAVORE DI GIOVANI DISAGIATI (ANSA) - BOLOGNA, 20 GIU - Nelle 14 zone soci di Coop Adriatica (in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo) sono 35, sui 283 pervenuti, i progetti di solidarieta' selezionati dalla commissione guidata da don Luigi Ciotti per 'C'entro anchio', il bando di Coop Adriatica, giunto alla 4/a edizione, che sostiene iniziative di solidarieta' a favore di bambini e adolescenti, realizzate da associazioni di volontariato e cooperative sociali. Dal 13 giugno al 16 luglio, le iniziative possono essere sostenute direttamente dai soci attraverso il ristorno (la quota percentuale sugli acquisti effettuati in un anno che viene restituita): presentandosi in tutti i punti vendita i soci riceveranno il tagliando del ristorno che puo' essere devoluto, in tutto o in parte. A questa cifra si aggiungeranno i fondi stanziati dalla Coop Adriatica, che ammontano complessivamente a 140.000 euro. A Bologna, dove la cooperativa ha sede, sono quattro i progetti approvati, tra i 59 presentati: gruppi di lavoro per i piccoli ospiti del reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico Sant'Orsola Malpighi, che consentano di condividere esperienze e favorire il reinserimento nel contesto quotidiano. Laboratori nelle strutture gestite dalla 'Casa delle donne', per aiutare i minori ad affrontare situazioni di disagio e di violenza. Un campo estivo internazionale dove i ragazzi si confrontano sul tema della pace, dei diritti umani e della memoria di oggi, in Kosovo, e di ieri, a Monte Sole. Un progetto di lotta alla poverta' estrema e all'esclusione sociale dei minori che vivono sulla strada, per favorirne il reinserimento. (ANSA). I33-MR 20-GIU-05 16:14

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UNIVERSITA': TORINO; CORSI ANTIMAFIA, PER IMPARARE LEGALITA' FIRMATA CONVENZIONE TRA ATENEO E 'LIBERA' DI DON CIOTTI (ANSA) - TORINO, 1 LUG - La legalita' si impara anche attraverso i corsi universitari. E' di oggi la firma della convenzione tra Universita' di Torino e Libera, la rete di 1.200 associazioni nazionale promossa da don Ciotti per combattere la mafia. Saranno coinvolte, a partire dall' anno accademico 2005-2006, le facolta' di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia e Scienze Politiche. Attraverso lezioni a carattere giuridico, storico e sociale, saranno realizzati percorsi formativi che hanno scopo di informare i ragazzi su come funzionino le mafie, quali siano i meccanismi interni che le sorreggono e quali i supporti esterni che ne sono complici, anche di tipo culturale. L' obiettivo e' arrivare nel 2007 a organizzare un vero e proprio Master che coinvolga anche altre facolta', come Economia o Medicina. Promotore dell' iniziativa di collaborazione tra l' Ateneo torinese e Libera, oltre a don Ciotti, il rettore Ezio Pelizzetti e il pro rettore Sergio Roda, lo storico e docente di Storia Europea Nicola Tranfaglia. Da anni Libera e' impegnata nelle scuole per diffondere la cultura della legalita', con dibattiti, seminari, occasioni di studio e di dibattito. L' associazione e' inoltre conosciuta per 'Libera Terra' che promuove il riutilizzo sociale dei terreni confiscati alla mafia.(ANSA). BAN 01-LUG-05 13:01

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UNIVERSITA': TORINO; DON CIOTTI, NASCERA' ANIMATORE LEGALITA' (V. ''UNIVERSITA':TORINO; CORSI ANTIMAFIA...'' DELLE 13,01) (ANSA) - TORINO, 1 LUG - Animatore della legalita' della cittadinanza: e' tra le nuove figure professionali che nascera' dal master previsto dall' accordo di cooperazione firmato oggi da Universita' di Torino e Libera. Tra le nuove materie di studio anche ''economia della corruzione''.''E' un' iniziativa importante - ha commentato don Ciotti, firmatario assieme al pro rettore Sergio Roda - Non e' vero che in Italia la mafia non uccide piu'''. ''Negli ultimi dieci anni - ha affermato il fondatore del Gruppo Abele e, nel '95, di Libera - 2.270 persone sono state uccise dalla mafia, cui si devono aggiungere 154 vittime innocenti, i morti vivi strozzati dall' usura e dall' estorsione, le vittime del lavoro nero, del caporalato''.''Un impegno separato dalla cultura - ha aggiunto don Ciotti - non produce giustizia''. E lo storico Nicola Tranfaglia gli ha fatto eco: ''Falcone aveva ragione quando diceva che la lotta giudiziaria non avra' mai ragione sulle mafie, sull' illegalita', senza impegno civile. A partire da questo protocollo, finora unico nel suo genere in Italia, speriamo presto di far nascere un pezzo di universita' dedicato a questi temi''. Tra i progetti in cantiere - ha indicato Mario Dogliani, presidente di Giurisprudenza, una delle facolta' coinvolte nell' accordo - il corso di Economia della corruzione. Si stanno definendo pacchetti formativi da inserire nella programmazione didattica, corsi di formazione a distanza post laurea per insegnanti, dottorati di ricerca, tirocini. ''Speriamo di far nascere nuove figure professionali che aiutino i cittadini a non violare le leggi - ha rilevato Tranfaglia - a considerare la corruzione pubblica un cancro da estirpare''. ''Contiamo - ha concluso Pia Blandino, responsabile del settore scuole e universita' di Libera - di esportare nel resto d' Italia questo modello di protocollo''. Tranfaglia ha poi ricordato che all' Universita' di Torino il primo corso universitario contro la mafia venne tenuto nel 1902 dal professore Gaetano Mosca. Dopo 90 anni fu lui a organizzarne un altro. All' iniziativa hanno dato la loro adesione il procuratore generale Giancarlo Caselli, che ha inviato oggi un telegramma - e il prefetto di Torino, Goffredo Sottile che era presente alla firma d' intesa.(ANSA). BAN 01-LUG-05 14:52

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CINEMA: DON LUIGI CIOTTI AL WORKSHOP SUL DOCUMENTARIO CONFRONTO SU LEGALITA', DIRITTI, LOTTA ALLA MAFIA (ANSA) - TORINO, 4 LUG - Don Luigi Ciotti - fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera, da sempre impegnato nella lotta all'illegalita' - sara' l'ospite d'onore giovedi' al workshop sul documentario di Bardonecchia, ''Documentary in Europe''(6-9 luglio). Dalle 11 alle 13 registi e produttori si confronteranno sulle metodologie editoriali del documentario di impegno civile. Oltre a professionisti con progetti di documentari su tematiche antimafia, al dibattito parteciperanno anche le realta' associative ed editoriali, come l'Associazione Libera e il mensile Narcomafie, che hanno come obiettivo l'educazione alla legalita' e ai diritti della cittadinanza. Saranno posti in discussione i criteri editoriali e di ricerca connessi allo sviluppo di documentari di inchiesta e di denuncia, ma anche di quelli che narrano l'affermazione di culture alternative a quella della criminalita' organizzata. (ANSA). RED-BAN 04-LUG-05 17:02

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ANTIMAFIA: CAMPI-STUDIO NEI TERRENI CONFISCATI A COSA NOSTRA L'INIZIATIVA DI LEGAMBIENTE E LIBERA E' RIVOLTA AI GIOVANI (ANSA) - PALERMO, 8 LUG - Sono cinque i campi-studio allestiti da Legambiente e dall'associazione Libera di Don Luigi Ciotti nei terreni confiscati alla mafia. Quest'anno l'iniziativa per la legalita' e' stata organizzata a , , Gioia Tauro e a Volvera (Torino) dove le attivita' riservate ai giovani sono gia' partite, mentre a Bagheria cominceranno il 17 luglio. Nei campi-studio sono impegnati ragazze di diverse nazionalita' tra i 18 e i 25 anni. L'obiettivo dei campi-studio e' promuovere in tutto il mondo la cultura della legalita' e dell'ambiente e spiegare la legge 109 del '96 che prevede il riutilizzo dei beni confiscati ad uso sociale. Nei campi, della durata di 15 giorni, sono in programma sessioni di studio e informazioni sui temi della lotta alla mafia. ''Questi giorni - sottolinea Rosa Laplena responsabile nazionale dell'ufficio di presidenza per i beni confiscati di Libera - saranno un'occasione concreta per testimoniare quanto si e' fatto e quanto ancora ci sia da fare sulla lotta alla mafia''. (ANSA). KTQ 08-LUG-05 16:31

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AMBIENTE: AL VIA I CAMPI ESTIVI DI LEGAMBIENTE E LIBERA (NEWSLETTER AMBIENTE) (ANSA) - ROMA, 11 LUG - Pronti alla partenza i campi della legalità, organizzati da Legambiente e Libera, che propongono quest'anno 7 campi di volontariato, quasi tutti internazionali, all'interno di strutture confiscate ai boss mafiosi. I campi avranno luogo a: Bagheria (Pa) e nel territorio degli 8 Comuni del Consorzio 'Sviluppo e Legalità' (Pa), Castelvetrano (Tp), Gioia Tauro (RC), Volvera (To) ed Eboli (Sa). Il primo campo è iniziato il 3 luglio. Gli iscritti di questi campi sono 84, di cui 30 italiani. Gli altri volontari provengono da Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Grecia, Danimarca, Turchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Corea del Sud, Serbia, Giappone, Polonia, Estonia, Slovacchia e perfino Tanzania. ''Si tratta di una campagna dove l'ambientalismo e la legalità, þ dice Roberto Della Seta, presidente di Legambiente - tematiche comuni a entrambe le associazioni e già punto di incontro in molte altre iniziative, sono valorizzati in progetti concreti. L'obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla cultura del privilegio e del ricatto che contraddistingue i fenomeni mafiosi nel nostro Paese dimostrando che, anche in quei luoghi dove la mafia ha spadroneggiato, è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità e sul rispetto della persona umana e dell'ambiente''. Libera ha ricevuto, in base alla legge 109/96, l'assegnazione di diversi beni immobili confiscati ai boss mafiosi; in molti di questi ora lavorano cooperative agricole sociali che hanno ridato vita e produttività a queste terre, riconquistato territori e risorse che con la violenza e l'arroganza erano state tolte alla collettività, riconsegnandole così alla società civile. I campi, oltre ai lavori nei terreni insieme agli operatori delle cooperative, prevedono sessioni di studio e informazione sulle tematiche della lotta antimafia. Inoltre i volontari avranno la possibilità di partecipare alla '48 ore non-stop per lo sviluppo e la legalità', un evento che commemora (attraverso dibattiti, iniziative ludico-sportive e turistiche-culturali) la scomparsa del giudice Borsellino nella strage di Via DþAmelio. Quest'anno la 48 ore della legalità si svolgerà a Palermo dal 16 al 18 luglio 2005. ''Quelle in cui lavoreranno i giovani dei campi di volontariato þdice don Luigi Ciotti, presidente di Liberaþ sono terre restituite alla legalità, alla solidarietà. La mafia ne aveva fatto oggetto di potere, di violenza. Oggi questi terreni confiscati alle mafie, in Calabria, in Sicilia, sono tornati ad essere un bene della collettività. Rappresentano

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE un esempio concreto di netta contrapposizione allo sfruttamento selvaggio del territorio, a quel saccheggio dell'ambiente che ha visto l'ecomafia trasformare tanti terreni del nostro Paese in cave illegali, in discariche abusive di rifiuti.I terreni dei campi della legalità promossi da Libera e da Legambiente sono stati liberati. E nel nostro Paese c'è davvero bisogno di liberare la legalità, la giustizia, la stessa libertà, troppo spesso ostaggio di interessi criminali''.

(ANSA). GER-RED 11-LUG-05 09:03

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TEATRO: DA VACIS A SCALFARI,SPIRITUALITA' DIVENTA SPETTACOLO (ANSA) - TORINO, 12 LUG - La prima nazionale, il 21 settembre nella Cattedrale di San Giusto a Susa, di ''Dialoghi delle Carmelitane'' di Bernanos, spettacolo in memoria di Valeria Moriconi con Lella Costa diretta da Gabriele Vacis, e' uno dei tanti momenti del progetto che Torino dedica alla Spiritualita'. Incontri, lezioni di filosofi e scrittori, rappresentazioni teatrali e artistiche, verteranno sui temi della fede religiosa, della laicita', dei fondamentalismi, lungo un percorso che si snodera' dal 20 al 25 settembre, con una coda il 29. Appuntamenti di rilievo anche il concerto ''Songs of exile'' di Diamanda Gala's all'Auditorium Agnelli, l' esibizione del Trio Debussy ''Messiaen Quatuor pour la fin du temps'' nella Chiesa Santi Martiri e il ritorno del grande regista lituano Eimuntas Nekrosius con la Memo Fortas Theatre Company in ''Cantico dei Cantici'' presso la Chiesa del Forte di Fenestrelle. E per finire, il 29 settembre, il Museo Nazionale del Cinema proporra' ''Ercole al bivio, percorso verticale per immagini. Dipinti e riflessioni salendo a piedi la Mole Antonelliana''. Si tratta di una vera e propria ascesa lungo la stretta scala fino alla guglia da poco restaurata, con soste in cui lo storico e pittore Marco Vacchetti illustrera' riproduzioni di dipinti rappresentanti la spiritualita'. Il Comitato Organizzatore, presieduto da Antonella Parigi e composto da Roberto Tarasco, Gabriele Vacis, Giorgio Vasta, insieme ad un prestigioso Comitato Scientifico, hanno elaborato quattro sezioni tematiche, per discutere sulle tante religioni mondiali e i deteriori fondamentalismi, sull'etica della laicita', sulla moralita' del denaro, sui credenti impegnati nel mondo laico. Sono 53 ospiti (docenti, giornalisti, studiosi), animeranno questi ambiti di discussione, di sicuro richiamo popolare; infatti parteciperanno, tra i tanti, Giancarlo Caselli, Don Luigi Ciotti, Giorgio Galli, Miram Mafai, Amos Oz (uno dei piu' noti scrittori d' Israele), Tariq Ramadan, Richard Rorty, Eugenio Scalfari. Sedi prescelte il: Sermig Arsenale della Pace, Teatro Carignano, Gam, Cavallerizza Reale, Auditorium Agnelli al Lingotto, Cineteatro Baretti, Archivio di Stato, alcune Chiese ed il Po. Anche l' acqua e' protagonista, infatti, alle 5.30 di domenica 25 settembre per alcune letture in battello sul fiume.(ANSA). YS1-BAN/CLD 12-LUG-05 20:07

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VACANZE: UDS, DA 20 LUGLIO A 8 AGOSTO CAMPEGGIO STUDENTESCO A ZION 2005 FITTO PROGRAMMA DI DIBATTITI E CONCERTI (ANSA) - ROMA, 15 lug - Dibattiti, concerti, sport: sono alcuni degli ingredienti di Zion 2005, il campeggio nazionale studentesco organizzato da Uds (Unione degli studenti), Udu (Unione degli universitari) e Mutua Studentesca presso il Parco della Sterpaia, una riserva naturale nel cuore della Toscana, dal 20 luglio all'8 agosto. Migliaia di giovani provenienti da tutta Italia condivideranno una vacanza all'insegna del divertimento, ma anche della discussione, della cultura, della politica, della musica e dello sport - spiegano gli organizzatori dell'iniziativa aggiungendo che l'espressione 'matrixiana' Zion e' stata scelta per indicare un villaggio di ribelli che resistono ogni giorno nelle loro scuole, nelle loro citta', nel mondo tentando di renderlo migliore. Per piu' di due settimane Zion vedra' svariate attivita' dai dibattiti ai talk show, dai tornei sportivi, alle rassegne teatrali, ai concerti svolgersi all'insegna della partecipazione e del coinvolgimento diretto nella costruzione delle attivita' e nella gestione del campeggio degli studenti che ne fanno parte. Dibattiti con ospiti importanti, come Guglielmo Epifani, Claudio Martini, Gabriele Polo, Fausto Bertinotti, Oliviero Toscani, Lidia Menapace, Don Luigi Ciotti, verteranno su guerra e pace, non violenza attiva, Europa, riforme dell'istruzione, mafie e legalita', mentre la sera concerti (tra gli altri Sud Sound System e Folkabbestia) infiammeranno l'anima notturna del popolo di Zion. (ANSA). COM-CLL 15-LUG-05 16:22

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SCRITTORI: MORTA A MILANO GINA LAGORIO (ANSA) - MILANO, 17 LUG - E' morta questa mattina a Milano la scrittrice e saggista Gina Lagorio, nata a Bra (Cuneo) nel 1922, da decenni residente a Milano. Ex parlamentare e moglie dell'editore Livio Garzanti, Gina Lagorio, aveva consegnato poche settimane fa il suo ultimo libro, 'Capita', alla casa editrice Garzanti. I suoi funerali saranno celebrati martedi' da don Luigi Ciotti, nella Basilica di Santa Maria della Passione a Milano. (ANSA). AA 17-LUG-05 14:33

SCRITTORI: MORTA A MILANO GINA LAGORIO (2) (ANSA) - MILANO, 17 lug - Figlia unica, Gina Lagorio si era laureata in Letteratura Inglese all'Universita' di Torino. Comincio' a lavorare come insegnante di inglese, mentre collaborava con molti giornali scrivendo soprattutto di letteratura, la sua grande passione. Nella carriera da scrittrice esordi' verso i trent'anni, con 'Un ciclone chiamato Titti', del 1969, dedicato a sua figlia. Pochi anni dopo la sua vita venne sconvolta dal dramma, la morte del marito Gino Lagorio, protagonista della Resistenza. A lui e' dedicata quella che viene considerata una delle sue migliori opere, 'Approssimato per difetto' (1971). Nel 1974 si stabili' a Milano, dove intraprese la carriera politica, battendosi per i diritti delle donne. Si risposo' con l'editore Livio Garzanti, la cui casa editrice pubblico' quasi tutti i suoi libri. Nel 1987 fu eletta al Parlamento, dove entro' fra gli Indipendenti di Sinistra. Ha scritto opere di narrativa, di saggistica e di teatro. Tra i suoi titolo 'Il polline' (1966), 'La spiaggia del lupo' (1977), 'Fuori scena' (1979), 'Tosca dei gatti' (1983), 'Golfo del paradiso' (1987), 'Tra le mura stellate' (1991), 'Il silenzio' (1993), 'Il bastardo, ovvero gli amori, i travagli e le lacrime di Don Emanuel di Savoia' (1996), 'Inventario' (1997), 'L'arcadia americana' (1999). Tra le opere di saggistica, 'Fenoglio' (1970), 'Sui racconti di Sbarbaro' (1973), 'Sbarbaro: un modo spoglio d'esistere (1981)', 'Penelope senza tela' (1984), 'Russia oltre l'URSS' (1989), 'Il decalogo di Kieslowski' (1992). Ha scritto anche per il teatro (i testi sono raccolti nel volume 'Freddo al cuore',1989), per i ragazzi e collaborato con progammi televisivi. Due anni fa Gina Lagorio era stata colpita da un ictus, e quel doloroso evento e il calvario che ne e' seguito sono stati raccontati nel libro 'Capita', terminato proprio poche settimane fa. Sara' nelle librerie nei prossimi mesi. (ANSA). AA 17-LUG-05 14:35

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BORSELLINO: DOMANI IN TUTTA ITALIA 'PASTA LIBERA TUTTI' INIZIATIVA PER IL 13° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI VIA D'AMELIO (ANSA) - ROMA, 18 lug - Da Gorizia a Palermo italiani a tavola con la pasta dell'associazione ''Libera'' per dire no alla mafia e a tutte le forme di criminalita' organizzata. Domani sera in trenta piazze italiane si svolgera' ''Pasta libera tutti'', manifestazione promossa dai giovani della Margherita, in collaborazione con ''Giovani per la Costituzione'', per commemorare la strage di via D'Amelio in cui, tredici anni fa, furono uccisi il magistrato Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta. In ogni piazza sara' organizzata una cena con i prodotti dell'associazione fondata e presieduta da don Luigi Ciotti, che da oltre dieci anni coltiva i terreni confiscati alla mafia. A Roma l'iniziativa si terra' nell'ambito della festa della Margherita: i tavoli saranno allestiti nei giardini di piazza Cavour e ai fornelli del bar ''I professionisti'', che mettera' a disposizione la cucina, si metteranno i Giovani della Margherita. Saranno presenti Enrico Letta e Dario Franceschini. A Palermo l'iniziativa rientra nell'ambito della manifestazione ''48 ore per la legalita''' e vi parteciperanno Rita Borsellino, don Luigi Ciotti e Nando Dalla Chiesa. ''Vogliamo dare un segnale forte - ha detto Andrea Casu, dell'esecutivo dei Gdm - non solo contro la mafia, ma contro tutte le forme di criminalita' organizzata. E questa manifestazione vuole essere anche un segnale di passione civica, di difesa dei valori sanciti dalla nostra Costituzione''. Il coordinatore del movimento giovanile della Margherita, Luciano Nobili, ha spiegato che ''abbiamo deciso di organizzare una festa di questo tipo per lanciare un messaggio di riscatto e speranza dopo il vergognoso episodio compiuto da alcuni giovani a Palermo che hanno imbrattato la lapide in via D'Amelio. Perche', come ha detto Nando Dalla Chiesa, nessuno e' irrecuperabile e una possibilita' di redenzione va concessa a tutti''. L'augurio di Casu e Nobili e' che l'impegno contro criminalita' e illegalita' non si dissolva il giorno dopo la manifestazione, ma duri sempre in onore degli eroi Falcone e Borsellino''. Il segretario della Margherita di Roma, Roberto Giachetti, ha paragonato il tempo delle stragi mafiose a quello attuale del terrorismo. ''Le cause sono ovviamente diverse, ma il clima che si respirava quando furono massacrati Falcone e Borsellino - ha detto Giachetti - e' lo stesso che domina oggi in Italia''. Oltre Roma e Palermo, le citta' che ospiteranno la manifestazione sono: Rimini, Bologna, Parma, Pavia, Torino, San Benedetto del Tronto, Fermo, Matelica, Porto Recanati, Ancona, Nizza di Sicilia, Bari, Trapani, , Messina, Catania, Caserta, Terlizzi, Monopoli, Prato, Gorizia, Vibo Valentia, Piacenza, Cagliari, Sulmona, Forli', Ferrara, Chieti. Ai cittadini che parteciperanno sara' chiesto un contributo, il ricavato sara' devoluto a ''Libera''.(ANSA). BBB-GB 18-LUG-05 18:46

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BORSELLINO: SORELLA, NON GRADISCO CERIMONIE UFFICIALI (ANSA) - PALERMO, 18 LUG - ''Se la mafia non ci fosse piu' potremmo parlarne come di un incubo superato ma purtroppo e' ancora una realta', per questo la memoria e' fondamentale''. Alla vigilia del tredicesimo anniversario della strage di via Mariano d' Amelio, Rita Borsellino, sorella del magistrato morto nella strage in via D' Amelio con 5 poliziotti di scorta, ribadisce l'importanza della memoria. ''Ricordare e' doveroso - dice - non solo per testimoniare la gratitudine nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per la legalita' ma perche' e' importante sviluppare l'esempio positivo dato da uomini come Paolo''. Come ogni anno Rita Borsellino, alle manifestazioni istituzionali, preferisce quelle organizzate dalle associazioni e dalla societa' civile. ''Non sono mai andata alle cerimonie ufficiali e spesso mi e' anche stato rimproverato - spiega - Mi piace immergermi nella realta' della societa', della gente che e' poi quella che ha piu' bisogno dei essere presa per mano. Le istituzioni sono spesso distratte, mancano di continuita''. ''Domani saro' in via D'Amelio con i bambini - continua - In questi anni insieme alle scuole abbiamo fatto un lavoro importante di conservazione della memoria ed i frutti sono sotto gli occhi di tutti. I ragazzini che, nel '92, non c'erano o erano troppo piccoli hanno bisogno di fare loro il ricordo di quel periodo. I ragazzi, poi, sono assetati di esempi da seguire, vogliono capire, esprimono con tutte le loro forze la necessita' di identificarsi in valori positivi''. Per Borsellino in questi anni il ruolo dell'associazionismo nella lotta alla mafia e nell'affermazione della legalita' e' stato fondamentale: ''abbiamo dato vita ad un movimento - ha detto - che e' cresciuto e che ha seminato tantissimo, un movimento civile, sociale e religioso che, come ripeteva Paolo, e' il solo in grado di sollecitare quel cambiamento culturale che puo' vincere la mafia''. Il magistrato e gli agenti della scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cusina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina saranno ricordati domani con una serie di manifestazioni che si snoderanno lungo tutta la giornata: si comincia alle 10 in via d' Amelio con l'animazione in strada per i bambini, si prosegue nel pomeriggio, a Ciaculli, alle 17.15, nel Giardino della Memoria, con un incontro organizzato dall'Unci e dall'Anm e con la fiaccolata di Azione Giovani. Alle 19 nella chiesa di San Francesco Saverio verra' celebrata una messa di suffragio. Domani sera poi, alle 21, alla biblioteca comunale di Palermo sara' proiettato il filmato ''Sono morti invano. Dalle stragi del 1992 ai nostri giorni''. Le immagini saranno commentate dal procuratore di Palermo Piero Grasso, giornalisti, magistrati e dal presidente di Libera don Luigi Ciotti. (ANSA). KTH 18-LUG-05 13:48

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GIUSTIZIA: LUMIA, HANNO RAGIONE DON CIOTTI E RITA BORSELLINO (V. ''GIUSTIZIA: DON CIOTTI...'' DELLE 12.57 CIRCA) (ANSA) - TORINO, 21 LUG - Apprezzamento per le valutazioni che il documento di Libera, firmato da don Ciotti e Rita Borsellino, esprime sulla riforma della giustizia, sono venute stasera dal capogruppo Ds in Commissione Antimafia, on. Giuseppe Lumia. ''Sono d' accordo con Libera - spiega Lumia a proposito della norma che esclude la nomina di Giancarlo Caselli a Procuratore Nazionale Antimafia - Aver creato una norma ad hoc contro un magistrato che si e' speso fino in fondo contro la mafia e il terrorismo e' stata una vera vergogna ed aver costretto i parlamentari della maggioranza a votarla e' stata una vergogna ancora piu' grande. Si e' venuto a creare un precedente che rischia di minare alle fondamenta l' indipendenza della magistratura''. Secondo il parlamentare, ''tutta questa riforma della magistratura e' stata solo un patetico tentativo di intimidire i magistrati che per fortuna rimangono liberi e decidono in piena liberta'''. Sul concorso per la Procura Nazionale Antimafia ''legittimato ad intervenire ed a decidere era solo il Csm e il Parlamento non sarebbe mai dovuto intervenire - conclude Lumia - per ben due volte nelle procedure di successione a Vigna: prima prolungandone l' incarico e poi decidendo una norma per togliere di mezzo un magistrato ritenuto scomodo''. (ANSA). BAN 21-LUG-05 20:02

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GIUSTIZIA: DON CIOTTI E RITA BORSELLINO,RIFORMA ANTI CASELLI (ANSA) - TORINO, 21 LUG - ''Stupore e disagio'' di fronte alla riforma approvata ieri dalla Camera viene espressa da 'Libera', la rete di 1200 associazioni contro le mafie, in una dichiarazione diffusa a Torino a firma di don Luigi Ciotti e Rita Borsellio. Si tratta - scrivono - di una riforma contro Giancarlo Caselli. Nella nota si ''esprime il piu' profondo stupore e disagio per il fatto che proprio nei giorni in cui si ricorda il sacrificio di Paolo Borsellino, il governo abbia posto la fiducia e parte del Parlamento abbia approvato una disposizione di legge dichiaratamente contra-personam per impedire al Procuratore Generale di Torino Giancarlo Caselli di essere nominato Procuratore Nazionale Antimafia''. Libera, unitamente al fondatore del Gruppo Abele e alla sorella del magistrato ucciso, sottolinea che Giancarlo Caselli ''scelse coraggiosamente di raccogliere il testimone di Paolo Borsellino andando a Palermo subito dopo la strage di via D'Amelio e impegnandosi con grandi rischi personali e straordinari risultati''. E' un magistrato - concludono - al quale ''dovrebbe percio' andare l'apprezzamento e la gratitudine di coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia e legalita' in Italia''. (ANSA). BAN/CLD 21-LUG-05 12:56

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FUNERALI GINA LAGORIO:DON CIOTTI,ERA CONTRO INGIUSTIZIA/ANSA FERDINANDO CAMON, RAPPORTO SPECIALE CON SCRITTORI; SARA' CREMATA (ANSA) - MILANO, 19 LUG - Quali libri, Gina, vorresti portare con te? ''Dante, il mio Dante, Guerra e Pace, i Vangeli''. Don Luigi Ciotti ricorda cosi' le ultime parole scambiate con l'amica Gina Lagorio, morta domenica mattina a Milano. Egli stesso ne ha celebrato oggi i funerali nella chiesa di Santa Maria della Passione, invitando infine tutti gli amici della scrittrice a portarsi a casa ''come regalo di Gina'' uno dei fiori bianchi presi dal cuscino che ne ricopriva il feretro. Davanti ad alcune centinaia di persone, don Ciotti ha chiamato accanto a se' la nipotina della scrittrice, Benedetta, 10-12 anni, e ha raccontato a lei i suoi pensieri sulla nonna, che il sacerdote conobbe a Cherasco, negli anni in cui entrambi (lui di origine veneta, lei piemontese) abitavano in quel comune vicino ad Agrate Brianza, in provincia di Milano. E nella chiesa erano presenti, accanto al prefetto di Milano, Bruno Ferrante, i rappresentanti (con fascia tricolore) dei quattro Comuni che sono stati importanti nella sua vita: Michelino Davico, assessore alla cultura di Bra, Centro in provincia di Cuneo che le diede i natali e che ha inviato il gonfalone, esposto accanto all'altare accanto a quello di Cherasco; Giovanni Avagnina, sindaco di Cherasco; Silvano Godani, assessore alla cultura di Savona, citta' del partigiano Emilio Lagorio, suo primo marito, e nel cui Istituto Tecnico Commerciale la scrittrice insegno' per anni. Infine Milano, presente con l'assessore Giulio Gallera e con il consigliere comunale dei Ds Alberto Martinelli. Ma fra i banchi della chiesa c'erano anche personaggi come Natalia Aspesi, Luigi Corbani, Rosellina Archinto, Andree Ruth Shammah e altri. Accanto al feretro il marito Livio Garzanti, le figlie Silvia e Simonetta, con le nipotine. Lo scrittore Ferdinando Camon, vincitore del Premio Strega nel 1978 proprio con un libro edito da Garzanti (Un altare per la madre), ha ricordato a nome anche di molti altri colleghi il rapporto speciale che lei aveva con gli scrittori e la sua carica umana: ''Il suo concetto di valore - ha detto - prescindeva dal successo che poteva avere una persona. Quando qualcuno di noi non vinceva un premio, era pronta a telefonargli dicendogli 'ma il tuo libro era il migliore!' ''. Don Ciotti ha ricordato, sempre rivolgendosi alla nipotina Benedetta (''Tua nonna e' stata per me una grande amica''), l' impegno civile di Gina Lagorio, il suo essere ''sempre dalla parte della giustizia, la' dove il diritto e' calpestato, dove ci sono i poveri, la malattia e la sofferenza''. E ha ricordato come monsignor Gianfranco Ravasi ha scritto oggi sull'Avvenire che ''la sua laicita' era quella nobile della ricerca, della

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE domanda e dell'attesa''. E il suo impegno contro la guerra (quando nel 1991, deputata in Parlamento, in occasione del conflitto del Kuwait, si rifiuto' di votare ''per nessuna conclamata buona ragione'' l'adesione alla guerra, ''perche' non credo che la guerra possa mai avere delle buone ragioni''). E, ancora, Don Ciotti ha citato le parole di Furio Colombo sull' Unita', dove scrive di lei che ''le sembrava impossibile guardare da un'altra parte, non separo' mai la letteratura dalla realta'''. Perche' ''tua nonna era - ha continuato il sacerdote - un pezzo importante di quello che chiamano societa' civile, la sua scrittura era uno strumento di partecipazione alla verita', alla - poi la mamma te ne spieghera' il significato - democraticita'''. Al termine della funzione, la salma di Gina Lagorio e' stata portata al cimitero di Lambrate, dove verra' cremata. (ANSA). BRA 19-LUG-05 18:32

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MAFIA: UNCI E ANM RICORDANO CHINNICI, FRANCESE E GIULIANO (ANSA) - PALERMO, 29 LUG - Il Gruppo siciliano dell'Unione nazionale cronisti e la sezione distrettuale di Palermo dell' Associazione nazionale magistrati questa mattina hanno ricordato il sacrificio del Consigliere istruttore , del maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, dell'appuntato Salvatore Bartolotta, del portiere dello stabile in cui abitava il magistrato, Stefano Li Sacchi (uccisi a Palermo da un'autobomba mafiosa il 29 luglio 1983); del giornalista Mario Francese (ucciso a Palermo il 26 gennaio 1979) e del vice-questore aggiunto Boris Giuliano (dirigente della Squadra mobile ucciso a Palermo il 21 luglio 1979). Nel ''Giardino della Memoria'' di via Ciaculli sono stati piantati tre alberi e collocate tre targhe che ricordano le sei vittime. Erano presenti i figli di Chinnici, Giovanni, Elvira e Caterina, la vedova di Giuliano, Ines Leotta, ed il figlio di Francese, Giulio. Alla cerimonia di Ciaculli hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto Giosue' Marino, il presidente dell'associazione Libera, don Luigi Ciotti, il deputato dei Ds, Giuseppe Lumia, rappresentanti del Consiglio comunale e Provinciale come Giuseppe Apprendi e Maurizio Gambino, l'assessore comunale Mario Milone, il questore Giuseppe Caruso i comandanti provinciali di carabinieri e Guardia di finanza, Vittorio Tomasone e Nunzio Ferla, magistrati come Guido Lo Forte e Francesco Ingargiola. (ANSA). COM-NU/GIM 29-LUG-05 16:42

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IMMIGRATO UCCISO DA CC: ASSOCIAZIONI, VOGLIAMO LA VERITA' EXTRACOMUNITARIO MORTO A ARZANO NEL 2003, GIP RIAPRE INCHIESTA (ANSA) - NAPOLI, 5 AGO - Mohamed Kahira Cisse, immigrato della Nuova Guinea, laureato, in Italia con regolare permesso di soggiorno, fu ucciso a Arzano il 5 giugno 2003 da un colpo di pistola esploso da un carabiniere. Un caso che, in seguito alla decisione del gip Giovanni Ciampa, che ha respinto la richiesta di archiviazione nei confronti di due militari disponendo nuove indagini, e' ora ufficialmente riaperto. A sollecitare che emerga tutta la verita' su questa storia che presenta ancora diversi lati oscuri sono un gruppo di associazioni che hanno illustrato i punti principali della vicenda in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Samuele Ciambriello (Citta' Invisibile), Dario Stefano Dell'Aquila (Antigone), Giulia Casella (Lega Ambiente) e l'avvocato Enrico Sbarra che con il collega Mario Fortunato assiste i familiari della vittima. Una iniziativa che si accompagna a un appello sottoscritto, tra gli altri, da mons. Raffaele Nogaro, don Luigi Ciotti e Tano Grasso. Nell'inchiesta viene ipotizzato il reato di eccesso colposo di legittima difesa. Due versioni opposte quelle offerte alla magistratura: i due carabinieri sostengono di aver reagito dopo essere stati aggrediti da Cisse, i familiari dell'immigrato respingono con decisione questa ipotesi prospettando uno scenario del tutto diverso. In estrema sintesi, secondo i parenti della vittima e i rappresentanti delle associazioni, l'immigrato sarebbe stato vittima di un gesto avventato da parte dei carabinieri dovuto probabilmente anche al clima generale che si sta vivendo in Italia, caratterizzato da paure e pregiudizi nei confronti degli immigrati. ''Un atteggiamento - ha spiegato Ciambriello - di chi vuole risolvere la questione immigrazione come una questione di ordine pubblico''. Mohamed Khaira Cisse lavorava come operaio in una fabbrica di Treviso. Negli ultimi tempi, vittima di un forte stato di anoressia e depressione, si era trasferito dalla sorella ad Arzano. Fu proprio la sorella a chiedere l'intervento del 118 il 5 giugno 2003: il servizio medico, sostenendo che nei confronti dell'ammalato occorreva il trattamento sanitario obbligatorio, sollecito' l'intervento dei carabinieri. Quello che avvenne nell'appartamento e' al centro della complessa inchiesta. Per il gip Ciampa, che ha accolto la richiesta di opposizione all'archiviazione avanzata dai legali dell'immigrato, sono da approfondire le indagini attraverso una perizia balistica sulla traiettoria dei proiettili (i legali di Cisse ipotizzano che i proiettili siano stati esplosi dall'alto verso il basso, mentre l'immigrato era a letto, quindi non in grado di offendere), nonche' un esame su eventuali impronte su un coltello che

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE secondo i carabinieri venne brandito dalla vittima, e nuovi interrogatori come testimoni dei familiari (la sorella e il cugino presenti in casa al momento del fatto). ''Crediamo che ci sia stato quantomeno un abuso nell'utilizzo delle armi'', ha detto il legale. ''C'e' chi propone di cannoneggiarli, chi pensa che siano tutti terroristi: non si possono criminalizzare tutti gli immigrati, che sono una grande risorsa del paese'', dice Ciambriello il quale sottolinea come la vicenda si inserisca in un contesto difficile caratterizzato da paure e incomprensioni. Il presidente di Citta' Invisibile ha reso noto dati elaborati dalla Caritas relativi alla popolazione carceraria: in Italia su 59125 detenuti 19852 (33 per cento) sono immigrati, mentre in Campania su 7350 detenuti lo sono 958 (13 per cento). (ANSA). LN 05-AGO-05 15:41

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MAFIA: DON CIOTTI, TORNATA A ESSERE RIFERIMENTO PER GIOVANI (ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 7 AGO - ''La mafia e le mafie sono tornate alla grande, con strategie e modalita' diverse. Ci preoccupa soprattutto il fatto che la mafia e' tornata a essere una figura di riferimento in cui i giovani si identificano e a cui si affidano''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, intervenendo a Festambiente, la festa nazionale di Legambiente in corso a Rispescia dove oggi si celebra il decennale di Libera. ''Nei tribunali per i minorenni - ha aggiunto Don Ciotti - sono aperti 1.700 fascicoli relativi ad altrettanti figli della mafia tra Calabria, Puglia e Sicilia, perche' la mafia e' una madre che non fa mancare nulla e che da' protezione, rispetto e denaro''. Poi Don Ciotti ha ricordato che ''negli ultimi 10 anni ci sono state 154 vittime innocenti della mafia, di cui 37 bambini e ragazzi. Sono stati 2.270 complessivamente i morti in faide di mafia: tutto questo non e' possibile in un Paese civile come il nostro''. (ANSA). COM-MOI 07-AGO-05 18:02

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CAMORRA: UCCISI PER ERRORE; GIORNO DEDICATO A GIGI E PAOLO DI PALMA E DON CIOTTI INCONTRANO GENITORI E AMICI. MESSA ALLE 19 (ANSA) - NAPOLI, 10 AGO - Una giornata per Gigi e Paolo: non solo la messa, fissata per le 19, a Napoli, questa sera, nella chiesa di San Giorgio Martire, nel quartiere Pianura, nel ricordo di Gigi Sequino e Paolo Castaldi, i due ragazzi di Pianura uccisi dalla camorra cinque anni fa, perche' scambiati per sicari. L'intera giornata e' stata a loro dedicata: stamani Don Luigi Ciotti ed il presidente dalla Provincia di Napoli, Dino Di Palma, hanno incontrato familiari ed amici di Gigi e Paolo. Don Ciotti si e' intrattenuto a lungo con il padre Enzo Sequino e la madre: ha ricordato la tragica storia di Gigi e Paolo uccisi per errore dalla camorra mentre stavano programmando le loro vacanze, progettando il loro futuro. Due vite stroncate da killer che ad ottobre saranno processati. Il prete ha invitato tutti i cittadini a non mollare la presa, a non smettere mai di combattere per restituire il giusto valore alla vita, alla famiglia, alla convivenza. Si deve e si puo' fare molto, ha incalzato don Ciotti, secondo quanto racconta il papa' di Gigi, e la strada da percorrere e' ancora lunga, lunghissima. Per questo ricordare Gigi e Paolo oggi diventa ancora piu' importante. Non puo' restare una commemorazione familiare, privata. Deve rappresentare - ha affermato il sacerdote - per il quartiere una possibilita' di rinascita. Vincenzo Sequino ha ricordato l'impegno dell'associazione dedicata ai due ragazzi; la presenza e la disponibilita' totale della ''cassetta postale'' e per denunce anche anonime che saranno opportunamente vagliate dall'autorita' giudiziaria. ''Certo, e' davvero triste constatare - racconta Enzo Sequino - che, da un anno, da quando cioe' abbiamo detto che esiste questa cassetta per segnalazioni, denunce o richieste di auto da parte di vittime della camorra, non abbiamo ricevuto alcuna denuncia che ci consentisse di incidere sulla lotta alla criminalita' a Pianura. Questo significa che i cittadini hanno paura: e' vero, perche' non riconoscerlo? Ma proprio per questo occorre essere uniti e lottare, andare avanti''. Successivamente si e' svolto l'incontro con il presidente della Provincia di Napoli Dino di Palma. ''Voglio innanzitutto ringraziarla - ha detto Di Palma a Enzo Sequino - per il coraggio dimostrato in questi anni e per il lavoro, che insieme ad altri avete messo in campo''. ''E' innegabile - ha aggiunto Di Palma - che intorno a questo tragico evento e' nata una forte testimonianza nella lotta antiracket che ha coinvolto associazioni, volontariato e realta' parrocchiali. Ed e' proprio sulla esperienza di Pianura e quelle di altre realta' simili, che abbiamo intrapreso iniziative di consolidamento: la

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Provincia, insieme con il commissario antiracket Tano Grasso, supportera', sul territorio di tutta la provincia, le azioni che portino alla costituzione di comitati locali simili a quelle di Pianura, nate dopo la tragica morte di Gigi e Paolo''. Di Palma ha promesso a Enzo Sequino un monitoraggio costante sulle iniziative intraprese a Pianura. Alle 19 la messa in ricordo di Gigi Sequino e Paolo Castaldi ''per non dimenticare'' e per ''sensibilizzare la cittadinanza'': in occasione, del quinto anniversario della morte di Gigi e Paolo si incontreranno i familiari dei ragazzi, i rappresentanti delle forze dell'ordine, delle istituzioni, delle associazioni e della chiesa, per essere uniti ''contro la camorra, le estorsioni, la droga e le violenze''. Alla messa parteciperanno anche i familiari di Annalisa Durante, la giovane di 14 anni uccisa a Forcella durante una sparatoria di camorra. Saranno presenti, infine, don Luigi Merola, don Tonino Palmese, don Vittorio Zeccone e l'assessore comunale Giulia Parente. (ANSA). KVR 10-AGO-05 16:36

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UNIONE: PRIMARIE; SPUNTA ANCHE CANDIDATURA DON VITALIANO (ANSA)- AVELLINO, 20 AGO - Avrebbe come sempre il sapore della provocazione, e servirebbe a sollecitare la partecipazione della cittadinanza, una eventuale candidatura di Don Vitaliano della Sala, prete irpino 'ribelle', alle prossime primarie; il parroco no global commenta cosi' le indiscrezioni in tal senso. ''Una provocazione per indurre i partiti del centrosinistra a interpellare e rendere protagonisti i propri iscritti e, piu' in generale, tutti i cittadini'', spiega il parroco ''disubbidiente'' rimosso tre anni fa dal vescovo di Montevergine (Avellino) dalla parrocchia di Sant'Angelo a Scala. Occorrono pero' altri due passaggi prima che questo possa avvenire: la riunione che si terra' a Genova alla fine della prossima settima tra i rappresentanti di tutto il movimento no global che decidera' le ''candidature'', (tra cui anche quella di don Andrea Gallo), e, decisiva -, compete al vescovo di Avellino, Francesco Marino - la decisione di concedere o negare l'autorizzazione. Monsignor Marino e' infatti il nuovo superiore gerarchico di don Vitaliano, in seguito al riordino delle parrocchie che ha sottratto quella di Mercogliano, in cui e' incardinato il sacerdote no global, alla diocesi di Montevergine, guidata da monsignor Tarcisio Nazzaro. ''La Chiesa - sostiene don Vitaliano - dovrebbe essere lieta di far sentire anche la propria voce e la propria presenza sui programmi di governo che interessano da vicino i bisogni delle comunita' e lieti dovrebbero essere anche i partiti che vedrebbero arricchita la loro capacita' di sintonizzarsi con i reali bisogni della gente''. Il ''programma'' del candidato don Vitaliano era stato gia' tracciato nelle scorse settimane a Mercogliano (Avellino), nel corso di un incontro a cui parteciparono tra gli altri don Luigi Ciotti, Paolo Casarini e lo stesso don Andrea Gallo e si articola su alcuni temi e questioni ''cari'' al movimento no global. ''Il programma di governo del centrosinistra italiano - spiega oggi - dovra' caratterizzarsi per chiarezza, prendendo come modello il primo ministro spagnolo Zapatero: il no, senza se e senza ma, alla guerra e l'immediato ritiro delle truppe italiane in Iraq; amnistia generalizzata per i reati ascritti a chi ha manifestato contro la guerra; depenalizzazione dei cosiddetti reati sociali, per i quali oggi sono incriminati in Italia oltre dieci mila giovani colpevoli di aver manifestato e lottato per conquistare spazi di autonomia e liberta'''. Ma se e' abbastanza probabile che don Vitaliano Della Sala otterra' dall'assemblea di Genova l'investitura a candidato del movimento alle primarie, e' altrettanto improbabile l'eventuale via libera da parte del vescovo di Avellino. Monsignor Marino, che si trova a Colonia alla guida della folta rappresentanza irpina presente alle giornate mondiali della gioventu', non sa

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ufficialmente nulla. E negli ambienti della Curia di Avellino fanno spallucce: ''Don Vitaliano - commentano - ci ha abituati a queste provocazioni. Decidera' il vescovo, quando e se una richiesta del genere gli sara' pervenuta''. Nel caso del possibile ''non expedit'' del vescovo, don Vitaliano non drammatizza: ''L'idea di essere uno dei candidati alle primarie, insieme a don Andrea Gallo, mi interessa soprattutto per far ascoltare ai partiti del centrosinistra voci, sentimenti, passioni, realta', da cui oggi sono molto lontani - precisa il prete ''ribelle'' - Se monsignor Marino mi neghera' la sua autorizzazione, ne prendero' atto ma la Chiesa avra' perso una occasione utile per far sentire la propria voce''. (ANSA). W11-KUY/BOM 20-AGO-05 15:15

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GIUSTIZIA: CASELLI, CERTA POLITICA INCOMPATIBILE CON VERITA' (ANSA) - MILANO, 3 SET - Ha preso le mosse da una famosa intervista dell'agosto 1982 del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa (di cui oggi ricorre il 25/o anniversario dell'omicidio) il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli che ha partecipato alla Festa dell'Unita' di Milano a un dibattito sul tema: 'Lo Stato: la riforma della politica per contrastare la mafia', con il presidente della commissione antimafia Giuseppe Lumia, Nando Dalla Chiesa, figlio del generale ucciso, Claudio Fava e don Luigi Ciotti. Rifacendosi a quanto Dalla Chiesa disse riguardo l'importanza, allora, di strumenti di indagine come le intercettazioni telefoniche per il controllo del territorio, Caselli ha auspicato che ''il presidente del Consiglio, che sta scrivendo un provvedimento su questo, tenga in considerazione la complessita''' della materia. Un accenno anche alla norma, contenuta nella riforma dell'ordinamento giudiziario, che ha impedito al pg di Torino di concorrere al posto di procuratore nazionale antimafia. Caselli ha citato passi della sentenza dei giudici d'appello palermitani con cui furono dichiarati prescritti i reati addebitati al senatore a vita Giulio Andreotti fino al 1980, mentre dalle accuse che si riferivano agli anni successivi Andreotti fu assolto. ''Per via di queste parole - ha detto Caselli - si e' impedito a me di partecipare al concorso per diventare procuratore nazionale antimafia. E' stato anche detto, e' stato detto senza alcuna vergogna, come se fosse una cosa normale''. ''Le parole di Dalla Chiesa di allora - ha concluso - le acquisizioni processuali successive, per quanto valgono, perche' la verita' processuale e' ancora discutibile per quanto confermata in cassazione, consentono oggi una riflessione: certa politica e' incompatibile con la verita'''. (ANSA). RT/MEA 03-SET-05 21:44

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IL 10 MARCIA PER LA GIUSTIZIA, GETTARE BASI MONDO DIVERSO DA AGLIANA A QUARRATA; CI SARANNO GRILLO,CASELLI,COLOMBO,CIOTTI (ANSA) - AGLIANA (PISTOIA), 8 SET - ''Gettare le basi di un mondo diverso, piu' giusto''. E' il messaggio che sara' lanciato dalla dodicesima edizione della Marcia per la giustizia Agliana-Quarrata in programma sabato 10 settembre con la partecipazione del comico Beppe Grillo, dei magistrati Giancarlo Caselli e Gherardo Colombo, di don Luigi Ciotti leader del Gruppo Abele-Libera. E' annunciata anche la presenza di padre Alex Zanotelli, del giornalista Gianni Mina', di Gianni Rinaldini, segretario nazionale Fiom-Cgil; di Arturo Paoli, missionario in Brasile, e della sociologa nepalese Renu Sharma Upreti. Come ogni anno sono attese migliaia di persone che copriranno il percorso di circa 5 km fra Agliana e Quarrata e ascolteranno al termine gli interventi di Grillo, Caselli e degli altri personaggi di rilievo nazionale. ''Obiettivo della marcia - spiega Antonio Vermigli, leader di Rete Radie' Resh, l' associazione che tradizionalmente organizza l'iniziativa - e' chiamare a raccolta quante piu' persone sui due temi chiave della marcia di quest'anno: il 'no' alla guerra, come sancito dall' art.11 della Costituzione e la necessita' di prendere in carico i costi di un mondo non belligerante: oggi molti paesi destinano al sociale 'quanto avanza' dei loro bilanci. Occorre ribaltare la prospettiva''. In preparazione della marcia del 2005 e' stato diffuso il documento ''Tempo scaduto-chiamata a una svolta per le persone e le comunita' critiche in movimento'' che vede tra i firmatari fra gli altri Alex Zanotelli, Gino Strada, Gianni Rinaldini, Luigi Ciotti. (ANSA). G07-GRO/SPO 08-SET-05 13:04

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MARCIA PACE: VEGLIA INTERRELIGIOSA PER VIGILIA EVENTO A PERUGIA CON CATTOLICI, BUDDISTI, MUSULMANI E INDUISTI (ANSA) - PERUGIA, 9 SET - Cattolici di varie confessioni, insieme a buddisti, musulmani, induisti ed esponenti di altre religioni, parteciperanno sabato prossimo nella cattedrale di Perugia, alle 20,30, ad una veglia di preghiera alla vigilia della marcia della pace. Una preghiera interreligiosa che, secondo i vescovi umbri, e' il segno che ''la preghiera e' entrata nel programma ufficiale'' della marcia. Nel corso dell' incontro nella cattedrale saranno letti testi biblici e ci saranno alcuni brevi interventi dei rappresentanti delle varie fedi per raccontare l' impegno delle proprie religioni per la pace, soprattutto nelle terre di conflitto. La veglia sara' presieduta dall' arcivescovo di Perugia e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Giuseppe Chiaretti, presenti tutti i vescovi umbri. Ci saranno anche il pastore Giuseppe Platone, della Federazione Chiese evangeliche in Italia, Svanimi Hasananda Giri, dell' Unione induista italiana, Massimo Daido Strumia, dell' Unione Buddista italiana, Mohamed Nour Dachan, dell' Unione Comunita' organizzazioni islamiche in Italia. La veglia e' promossa dalla Conferenza episcopale umbra insieme a Pax Christi ed Agesci. Domenica mattina, alle 6,45 nella chiesa di San Domenico, e' in programma una messa per i partecipanti alla marcia, presenti, tra gli altri, padre Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti. (ANSA). GD/AM 09-SET-05 16:19

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MARCIA PACE: CONCLUSA A TERNI ASSEMBLEA DELL'ONU DEI GIOVANI REALIZZATI UN VOCABOLARIO DI PACE E UNA BANDIERA DI 50 METRI (ANSA) - TERNI, 10 SET - ''Profonda preoccupazione per la mancanza di impegno da parte delle Nazioni Unite per un futuro migliore'': e' quanto esprime l' assemblea ternana dell' Onu dei giovani nel proprio documento finale, rivendicando anche ''l' indipendenza dell' organizzazione e la presenza dell' Italia nel consiglio di sicurezza dell' Onu''. Di pace, democrazia e diritti hanno parlato nella tre giorni ternana magistrati, come Libero Mancuso, che ha sottolineato come la democrazia sia una continua lotta per l' affermazione dei diritti, le inviate di guerra Giuliana Sgrena e Giovanna Botteri, Guido Tallone del gruppo Abele, Parker McKeown, rappresentante dell' organizzazione Ghana Wildlife Society, Giuliano Giuliani, del comitato Piazza Carlo Giuliani. Quest' ultimo - riferisce una nota degli organizzatori - ha esortato i ragazzi del mondo ad impegnarsi per il bene comune perche' - ha detto - ''ne vale sempre la pena. Perche' la possibilita' di cambiare le cose e' nelle vostre mani''. A conclusione dei lavori, a Perugia l' assemblea ternana porta un vocabolario con un centinaio di parole scelte dai giovani per raccontare le idee scaturite nel corso della tre giorni, perche' i ragazzi del mondo hanno scelto proprio l' alfabeto per indicare i concetti del dire e del comunicare la pace: tanti ''post it'' che diventano parte integrante del documento politico che i 300 partecipanti all' Onu dei giovani presentano alla marcia. E poi una grande bandiera della pace: e' lunga 50 metri, e' l' insieme delle tante bandiere che erano esposte alle finestre dopo l' attentato alle Torri Gemelle. Cucite insieme ad altre bandiere bianche, colore simbolo della miseria, sulle quali i ragazzi del mondo hanno scritto i loro pensieri, le loro riflessioni. E' questo il contributo dell' assemblea ternana dell' Onu dei giovani, sintesi di una riunione partecipata, sentita, dedicata al tema ''Dire, fare, comunicare la pace''.(ANSA). PE/AM 10-SET-05 16:54

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IMMIGRAZIONE: SINDACO A PISANU, ASILO A CLANDESTINI (ANSA) - PALERMO, 14 SET - Il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, ha chiesto al ministro agli Interni Giuseppe Pisanu, di concedere il diritto d' asilo ai 168 clandestini sbarcati nella notte tra il 10 e l'11 settembre nel comune nisseno. ''Abbiamo vissuto anche noi, cittadini di Gela, la morte di undici immigrati - scrive Crocetta - e riteniamo che nei confronti di ragazzi, donne e bambini che hanno subito la tragedia di sopravvivere ai loro compagni, in un viaggio disperato di tre giorni, con unico alimento qualche dose razionata di acqua, possa essere compiuto un atto che rispetti la loro dignita' e sofferenza''. A firmare la lettera inviata a Pisanu, anche don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera, il parroco della chiesa di Santa Lucia, Don Luigi Petralia e Giuseppe Lumia, componente della Commissione nazionale antimafia. ''Il comune e' disposto - continua Crocetta - eventualmente a sostenere l'inserimento di questi nostri fratelli. Confidiamo che in questo caso il senso dell'umanita' e della solidarieta' possa prevalere sulle ragioni della burocrazia''. Il Comune aveva gia' manifestato la sua partecipazione ala tragedia concedendo un'area del cimitero alla sepoltura degli 11 islamici morti. (ANSA). Y7P-FI 14-SET-05 18:23

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UNIONE: BERTINOTTI IN 'MAGLIA GIALLA' CONTRO 'LEGGE PENDOLO' LEADER PRC PRESENTA PROGRAMMA PER PRIMARIE AL TEATRO ELISEO (ANSA) - ROMA, 15 SET - Un pulmino con i famosi post-it gialli sulla fiancata con la scritta ''Voglio'', cavallo di battaglia della sua campagna elettorale; Carlo Giuffre' e Leo Gullotta che lo aspettano all'entrata mentre una folla colorata si appresta ad entrare in sala. Il Piccolo Eliseo, teatro abituato a trasformarsi in arena politica, ormai aspetta solo lui. Fausto Bertinotti segretario di Rifondazione Comunista, sara' l'unico protagonista dello spettacolo che andra' in scena: la presentazione del suo programma alle primarie dell'Unione. Come ogni personaggio celebre, anche per il segretario del Prc viene allestito uno stand in cui si vendono magliette, rigorosamente gialle come i famosi cartoncini, e dove e' possibile ricevere anche informazioni sui prossimi appuntamenti che vedono Bertinotti come protagonista. La 'piece' con il segretario protagonista prevede da programma un confronto con diverse anime del mondo civile. Don Ciotti, Gigi Sullo, Imma Battaglia, un rappresentante delle comunita' degli immigrati, solo per citare qualche nome. Un pomeriggio di dibattito, il clou e' l'intervento del segretario di Rifondazione che spiega punto per punto il suo programma, la base della campagna elettorale per le primarie. In realta', piu' che un discorso si e' trattato di un botta e risposta con la platea. Il Segretario ha ribadito ''piena solidarieta' a Prodi per i Pacs'' ed ha condannato ''le modifiche messe in campo dalla Cdl per cambiare, a fine legislatura, la legge elettorale''. ''Bisogna sconfiggere la legge del pendolo'', scrive il candidato Bertinotti nel suo pamphlet, e cioe' ''quando le destre governano, i guasti provocati dalla loro azione sono gravi e profondi. Investono il tessuto della societa' provocandone una disgregazione dei fattori di coesione e un acuirsi grave disuguaglianze sociali''. I punti programmatici costituiscono ''l'agenda delle priorita' '' del leader del Prc, un elenco di sei macro argomenti: la politica sulla pace, la lotta alla precarieta', la lotta alla poverta', politiche economiche, politiche fiscali ed infine interventi per i diritti civili e della persona. Ogni area racchiude poi diversi obiettivi che il segretario del Prc illustrera' nel corso dei suoi appuntamenti in giro per l'Italia, ultima tappa in Puglia da Nichi Vendola. (ANSA). Y60 15-SET-05 21:01

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UNIONE:PRIMARIE;DON CIOTTI,APRIRE A TUTTI MA RISPOSTE CHIARE ESSERE UN PO' STRABICI, USCIRE DAI RECINTI, BASTA CON LE PAROLE (ANSA) - ROMA, 15 set - ''E' necessario, fondamentale, importante, senza sconti per nessuno essere chiari e determinati. C'e' spazio per tutti ma ci vogliono risposte chiare''. E' l'invito in vista delle primarie dell'Unione lanciato dal presidente di Libera, don Luigi Ciotti, a margine della presentazione dell'edizione 2005 della carovana antimafie. ''Questa e' - afferma don Ciotti - la democrazia di un paese, tutti possono partecipare ma bisogna che ognuno esca dai propri recinti''. Il consiglio di don Ciotti e' di ''essere un po' strabici: leggere le politiche che ti sono piu' consone ma leggere anche quelle degli altri''. E soprattutto, conclude il presidente di Libera, ''indicare percorsi di progetti concreti perche' di parole siamo stanchi''. (ANSA). FEL/FCC 15-SET-05 13:40

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MAFIA: DA BARI CAROVANA MAFIE PER VIAGGIO-DENUNCIA / ANSA DA ALBANIA A BOSNIA; ORGANIZZATORI, SI E' INTERNAZIONALIZZATA (ANSA) - ROMA, 15 set - Varca per il secondo anno consecutivo i confini dell'Italia la 'Carovana delle mafie', il viaggio-denuncia promosso, dal '94, dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio, da 'Libera', Arci e Avviso Pubblico per esportare la cultura della legalita', denunciando intrecci e connivenze. Italia, Albania, Serbia, Bosnia, Svizzera, Francia e Marocco sono le tappe che i tre furgoni attraverseranno dal 20 settembre al 16 dicembre partendo da Bari. La mafia ''esiste e si sta internazionalizzando'' e' il nodo della denuncia che volontari e militanti delle associazioni porteranno in giro per l'Europa, incontrando studenti e giovani, esponendo 2 mostre, tra le quali una sui beni confiscati alla mafia e offrendo prodotti agricoli cresciuti nelle terre confiscate alla mafia. Un viaggio di liberta' ma anche ''una carovana della vergogna e della rabbia contro un certo modo di fare politica'', attacca il presidente di Libera Don Ciotti che non si stanca di ricordare i numeri dei morti di mafia: 2500 morti in 10 anni, di cui 154 innocenti. Il viaggio parte dopo un momento di memoria al cimitero di Gagliano del Capo, a Lecce, dove sono sepolti i migranti scomparsi nel canale d'Otranto, simbolo di poveri che per scappare finiscono nelle mani di criminali. E via verso Tirana per incontrare i sindacati ed i lavoratori e ancora in Bosnia per denunciare l'intreccio tra mafia e distribuzione di acqua e in Serbia per poi attraversare 100 citta' italiane e portare in piazza i mille volti degli interessi dell'illegalita'. ''Siamo ad 11 anni - racconta il coordinatore della Carovana Alfio Foti - dal nostro primo viaggio e sarebbe bello che la Carovana non ci fosse piu' ma purtroppo la mafia e' viva''. Duro il presidente dell'Arci Paolo Beni che ricorda come ''la mafia oggi si manifesta con una pericolosissima e ancora piu' efficace conquista dei territori ma noi promuoviamo un viaggio che promuove la cittadinanza perche' senza cittadinanza non c'e' democrazia''. Tuona contro ''una certa politica'' Don Ciotti che denuncia ''la vergogna per certe leggi fatte per tutelare gli interessi di qualcuno, per le scorciatoie'', convinto che ''la mafia perdera' solo quando in Italia ci sara' una risposta di politiche sociali, di interventi concreti''. Al fianco della Caravona c'e' quest'anno, oltre a sindacati e associazioni, la Regione Lazio. ''Il Lazio - ha affermato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, abbracciando la vedova del Caponetto e annunciando una legge contro l'usura che nel Lazio conta 23.200 vittime- e' una regione dove dovra' sempre trionfare non solo la lotta all'illegalita' ma la strada verso la legalita' e la legge. Nel Lazio la legalita' trovera' la sua casa e la Regione senza sovrapporsi alla magistratura fara' la sua parte''.(ANSA). FEL 15-SET-05 16:09

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MAFIA: DON CIOTTI, CRESCE SE NON CAMBIA UNA CERTA POLITICA IN ITALIA DIMINUITO SENSO LEGALITA', NO SCORCIATOIE PER QUALCUNO (ANSA) - ROMA, 15 set - ''La nostra e' la carovana della vergogna e della rabbia. Vergogna per leggi fatte per tutelare gli interessi di qualcuno, in Italia il senso della legalita' e' diminuito, ci sono scorciatoie e investimenti per il ponte di Messina quando non ci sono le condizioni''. E' il ''j'accuse'' del presidente di Libera don Luigi Ciotti durante la presentazione della carovana antimafie che quest'anno attraversera' l'Italia e i paesi dell'est Europa (Albania, Serbia, Bosnia). Don Ciotti attacca ''un certo modo di fare politica'' partendo da una domanda e da una risposta. ''Perche' tutti dichiarano di combattere le mafie e le mafie continuano ad essere forti e a crescere? Perche' non tutti lottano contro le mafie, a parole tutti dicono di fare ma fanno poco e la mafie continuano a proliferare''. E dopo aver invocato una ''autoregolamentazione interna, cioe' chi ha avuto condanne, non puo' e non deve fare politica'', il presidente di Libera chiede ''risposte di politiche sociali, di interventi concreti perche' solo cosi' la mafia, che ha fatto 2500 morti negli ultimi 10 anni, come le Torri Gemelle, perdera'''. E alla fine don Ciotti attacca le politiche per l'immigrazione. ''Insieme all'Unia - racconta il presidente di Libera - eravamo davanti a 11 bare di immigrati a Gela. Ma se non c'e' una legge che permette nel rispetto della legalita' di toccare una terra, inevitabilmente si affidano popoli in mano di criminali che fanno, ma non sempre, il gioco delle mafie''. (ANSA). FEL/FCC 15-SET-05 14:01

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CARCERI: ANCHE DON CIOTTI DIGIUNA PER LEGGI PIU' UMANE HA RACCOLTO APPELLO DI CORLEONE, GARANTE DEI DETENUTI DI FIRENZE (ANSA) - FIRENZE, 17 SET - Anche don Luigi Ciotti partecipa al digiuno promosso dall' ex sottosegretario alla Giustizia, Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti per il Comune di Firenze, per sollecitare il Parlamento ad approvare alcune leggi bipartisan che potrebbero in qualche modo migliorare le condizioni di vita all' interno dei carceri. Tra queste la proposta Pisapia di istituire il difensore civico dei detenuti che ha come relatore Nitto Palma; la proposta Boato sull'affettivita' e quella Realacci-Tangheroni per la visita ai penitenziari di sindaci e presidenti di Provincia. Ad annunciare l'adesione di don Ciotti e' stato lo stesso Corleone che ieri e' stato ricevuto dal presidente della Camera Pier Ferdinando Casini dopo che questi aveva ricevuto una sua lettera in cui lo sollecitava a dedicare una giornata dei lavori della Camera al problema carcere. ''Don Ciotti comincera' lunedi' - ha detto Corleone - ed io, arrivato al sesto giorno, continuero' se le condizioni fisiche lo permetteranno. Sempre da lunedi' partira' una staffetta in tutta Italia. Hanno aderito anche Sergio Segio e Patrizio Gonnella. La Camera penale di Firenze ha inserito l' argomento all' ordine del giorno della prossima riunione''. Riferendo dell' incontro con Casini, Corleone ha sottolineato che ''e' stato lungo ed approfondito. Il presidente mi e' sembrato interessato e sensibile, insomma e' stato un incontro significativo. Casini ha investito del problema i capigruppo. Aspettiamo gli eventi, ma il digiuno va avanti''. Anche l' Anci, l' associazione dei comuni italiani, e' stata investita del problema. Corleone ha incontrato il presidente Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, ed ha avuto assicurazioni su un suo intervento. ''Domenici - ha riferito l' ex sottosegretario alla Giustizia - scrivera' a Casini e al ministro Lunardi. Al primo sollecitera' l' esame delle leggi trasversali gia' presentate, al secondo il completamento del Giardino degli incontri a Sollicciano, struttura per favorire i rapporti tra detenuti e familiari''. Intanto l'appello di Corleone sta riscuotendo consensi nel mondo politico fiorentino. Digiunera' anche il presidente del Consiglio comunale di Palazzo Vecchio, Eros Cruccolini, che assieme ad altri consiglieri sta cercando anche di preparare un luogo dove digiunare. ''Stiamo pensando di allestire un gazebo davanti al carcere di Sollicciano'', ha detto Cruccolini, ricordando che sara' sollecitato anche il presidente della Regione, Claudio Martini, che ''in campagna elettorale aveva annunciato l' istituzione del garante regionale dei diritti dei detenuti''. (ANSA). MOI 17-SET-05 17:22

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CARCERI: RADICALI; SONO FUORI LEGGE, INAPPLICATO REGOLAMENTO LA DENUNCIA DI 'ANTIGONE',PENSATO DA MARGARA E' SCADUTO (ANSA) - ROMA, 19 set - Sovraffollate e fuori legge. E' una situazione ''inaccettabile'' quella delle carceri italiane, per le quali - domani e dopo 5 anni - scade il termine per l'applicazione del regolamento penitenziario che prevedeva interventi per rendere piu' vivibili le condizioni dei detenuti. E' quanto hanno sottolineato nel corso di un incontro-dibattito rappresentanti dei Radicali italiani, Sdi, Nuovo Psi e delle associazioni 'Il detenuto ignoto', 'Nessuno tocchi Caino' e 'Antigone'. L'obiettivo primario del regolamento (entrato in vigore con decreto presidenziale il 30 giugno 2000 n.230) pensato dall'allora direttore del Dap, Alessandro Margara - e' stato ricordato - era il miglioramento della qualita' della vita all' interno degli istituti, con particolare riguardo a quegli elementi del trattamento fondamentali per l'opera di recupero e reinserimento nel tessuto sociale:istruzione, lavoro, religione, attivita' culturali, ricreative e sportive, contatti con il mondo esterno e rapporti con la famiglia. Al contrario, hanno sostenuto i Radicali, ''i dati piu' recenti dimostrano che in carcere si muore ancora, ci si ammala gravemente, si e' privati di qualsivoglia minimo diritto, si vegeta e degrada in celle sovraffollate. Quanto prescritto dal decreto presidenziale, pertanto, non e' stato osservato''. Il 20 settembre 2005, ha detto il segretario Daniele Capezzone, dunque ''segna formalmente un passaggio di illegalita'''. Quanto alle presenze negli istituti di pena del Paese, gli ultimi dati del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria hanno fotografato una situazione drammatica: 59.649 detenuti in 207 istituti, il record del sovraffollamento negli ultimi dieci anni. ''La situazione e' davvero difficile da sostenere'', ha detto Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone, intervenuto all'incontro, rilevando che ''ci sono 18 mila detenuti in piu' rispetto ai posti letto regolamentari'' e contestando ''la rievocazione della formula 'capienza tollerabile'. Capienza che, invece, deve essere solo quella regolamentare''. Quanto al decreto in questione, ha spiegato Gonnella, ''regolamentava nel dettaglio la vita quotidiana del detenuto'', prevedendo a livello strutturale interventi dai servizi igienici alle zone per i colloqui. A questo punto, ha concluso, ''si metta mano al codice penale o quantomeno si inizi a ragionare su pene differenziate''. Sessantamila detenuti, ha aggiunto Sergio D'Elia, segretario di 'Nessuno tocchi Caino', e' ''la cifra di una emergenza, di una catastrofe di tipo umanitario, che va assolutamente affrontata''. E il carcere, ha detto, ''puo' sparire, come un giorno e' sparita la gogna''. Per i ''detenuti senza condanna'', ossia i bambini costretti al carcere insieme alle madri (che attualmente sono una

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE settantina) potrebbero presto cambiare le cose, come ha detto il presidente del comitato carceri della commissione Giustizia della Camera, Enrico Buemi (Sdi). ''La proposta di legge di cui sono primo firmatario e' stata iscritta all'ordine del giorno dalla commissione in questa settimana e si spera - ha aggiunto - in una approvazione accelerata anche attraverso la sede legislativa''. In generale, ''il carcere italiano per buona parte e' illegale'', ha inoltre affermato Buemi, rilevando che ''solo il 10% circa della popolazione carceraria lavora. Quindi, il 90% non utilizza uno strumento di rieducazione''. Secondo Luigi Manconi, garante per i diritti dei detenuti del comune di Roma, ''il vero obiettivo realistico e' lo svuotamento delle carceri. Non e' provocatorio ne' paradossale, ma corrisponde ad una esigenza minima ed e' un progetto realizzabile'', ha detto sempre nel corso dell'incontro. A suo parere, ''bisogna quindi operare su alcuni elementi fondamentali tra cui la depenalizzazione e la riduzione drastica della custodia cautelare''. Per evidenziare ''il disastro carcerario e la disattenzione della politica'', Franco Corleone, presidente dell'associazione Forum droghe, ha invece intrapreso la strada del digiuno, arrivato all'ottavo giorno. Come lui, ha iniziato oggi il digiuno Sergio Segio, del gruppo Abele. ''Ho cominciato il digiuno non casualmente nel giorno della ripresa dei lavori parlamentari'', ha spiegato Corleone, sottolineando che tra i motivi di tale scelta oltre alla denuncia di una situazione carceraria che giudica ''intollerabile e preoccupante'' vi e' anche la richiesta ''di porre le questioni del carcere nell'agenda politica e in particolare di mettere all'ordine del giorno della Camera tre leggi trasversali: sulla istituzione del garante nazionale, sull'affettivita' e sul diritto dei sindaci ad entrare nelle carceri''. Quanto al decreto ''c'era tempo 5 anni, non si e' fatto nulla e questa e' una violazione'', ha aggiunto. Per Segio, ''e' giusto dire che questo carcere e' fuori legge. In questa legislatura siamo tornati indietro: lo dimostrano i numeri e la quotidianita'. In questa complessiva negazione dei diritti e della dignita' certe situazioni, come per gli immigrati e alcune realta' penitenziarie del sud, sono ancora piu' evidenti''. Di fatto, ha concluso Corleone, ''in 15 anni la popolazione carceraria e' raddoppiata, soprattutto a causa delle leggi sulla droga e sull'immigrazione''.(ANSA). KSG 19-SET-05 17:27

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MAFIA: DON CIOTTI E VENDOLA, CAMBIARE POLITICA SOCIALE PARTE OGGI DA BARI CAROVANA MAFIE PER VIAGGIO-DENUNCIA (ANSA) - BARI, 20 SET - Una ''coraggiosa agenda sociale'' della politica: la chiede don Luigi Ciotti, oggi a Bari per dare il via, proprio dal capoluogo pugliese, al viaggio-denuncia della ''Carovana internazionale antimafie'', promosso, dal '94 - dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio - da Libera, Arci e Avviso Pubblico per esportare la cultura della legalita'. I 'carovanieri' sono stati accolti a Bari, nella sede della presidenza della Regione Puglia, dal presidente della giunta pugliese, Nichi Vendola, dall' assessore regionale alla trasparenza e cittadinanza attiva, Guglielmo Minervini, dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, e dall' assessore provinciale alle politiche sociali, Nicola Occhiofino. La carovana, che ha percorso in 12 anni piu' di 40.000 chilometri, partira' questa sera dal porto di Bari dove 15 volontari, fra pugliesi, emiliani e francesi, salperanno alla volta di Durazzo. Attraversera' - da oggi e sino al 16 dicembre - otto paesi, molti dei quali nei Balcani. Le tappe sono: Italia, Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Svizzera, Francia, Marocco, Algeria. ''E' una carovana di speranza - ha detto il fondatore e presidente di Libera, don Ciotti - ma anche di rabbia e di vergogna per tutto quello che non viene fatto''. Di qui l' invito ''forte'' ai politici, ma anche ai sindacati, alle forze sociali e ''anche alla Chiesa che deve fare la sua parte''. Altri ''pilastri'' nella lotta alla mafia sono la scuola, il mondo dell' informazione e il ''dovere della memoria'' . E, secondo don Ciotti, bisogna ''ripartire al piu' presto dagli adulti'' che devono fermarsi ed interrogarsi. Occorre anche ''avere ben chiara la consapevolezza del fatto che e' in crescita la geografia dei traffici illeciti e dei giochi criminali''. Cosi' come occorre dare attenzione ai figli della mafia che devono trovare delle opportunita' e dei punti di riferimento. E ''non aiuta certamente la grande crisi della moralita' e della illegalita' diffusa nel nostro Paese perche' - secondo don Ciotti - destabilizza e umilia''. In verita', per il presidente di Libera, ''non tutti lottano contro le mafie: a parole si', nei fatti no'' e per questo ''le mafie non moriranno mai se non cambia la politica, soprattutto quella sociale''. Un appello che e' stato raccolto dal presidente Vendola, che ha attaccato il governo: ''Don Ciotti - ha detto - mi chiede quello che insieme abbiamo chiesto per tutta la vita: di fare la lotta alla mafia non travestendoci noi politici da carabinieri o da magistrati, ma facendo la nostra parte che e' quella che guarda alla ricostruzione dei diritti''. ''Non si puo' fare la lotta alla mafia - ha proseguito - se aumenta la disoccupazione,

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE se aumenta la precarieta', se vengono ulteriormente degradate le periferie''. ''Per fare la lotta alla mafia - ha aggiunto - bisogna sapere che siamo in un quadro nazionale nel quale si pensa di tagliare finanziamenti agli enti locali, di tagliare i finanziamenti per la spesa sociale, per la sanita'''. ''La lotta alla mafia non puo' essere una bella predica ,ne' delegare tutto alle forze di polizia - ha detto ancora Vendola - e' soprattutto ricostruire il profilo dell' esercizio dei diritti di cittadinanza. La Regione Puglia fara' quel che potra' fare con progetti specifici che riguardano sia l' uso dei beni confiscati alla mafia, sia la lotta per il recupero dei minori a rischio, sia in termini di lotta alla poverta', pero' noi possiamo lottare con gli strumenti che abbiamo a disposizione, sono strumenti poveri: se non cambia l' aria diventera' sempre piu' difficile fare la lotta alla mafia''. (ANSA). AME 20-SET-05 15:09

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DROGA: GRUPPO ABELE; NO A CENTRI COCAINOMANI,MEGLIO NEI SERT COCAINA ORMAI PRODOTTO SEMPRE PIU' DI MASSA (ANSA) - ROMA, 22 set - La cocaina, un tempo droga 'di nicchia', sta diventando sempre piu' un prodotto di massa, e quindi bisogna fare i conti con questa nuova realta', ma la soluzione non puo' essere quella di creare centri specifici per i cocainomani, bisogna invece attrezzare i servizi pubblici: e' l'opinione di Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele, una delle piu' importanti associazioni nel campo della lotta alle tossicodipendenze. Intervenendo a un convegno del Cartello 'Non incarcerate il nostro crescere', Grosso ha snocciolato i dati allarmanti sull'uso di quella che un tempo era definita ''droga dei ricchi'' ma che oggi arriva a costare ''anche 15 euro a dose''. ''Almeno 10 mila cocainomani - ha detto - l'anno scorso di sono rivolti ai Sert (servizi pubblici) per chiedere aiuto. Percio' dobbiamo convertire parte dei servizi su queste nuove emergenze. Ma per fare questo occorrono direttive e risorse''. Ma non c'e' solo l'allarme cocaina: a preoccupare gli operatori del settore e' anche, secondo Grosso, il consumo di alcol, da solo o abbinato ad altre sostanze. Un problema, ha sottolineato, ampiamente sottovalutato, e che e' all'origine di molti incidenti stradali. ''La vendita dell'alcol - ha detto - va regolamentata, bisogna dire 'no' alla totale liberalizzazione. E poi informare: perche' non dedicare all'alcol la nuova campagna informativa?''. (ANSA). AB 22-SET-05 14:22

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PREMI: GIORNALISMO, IL 'GIANCARLO SIANI' A SCUOLA SCAMPIA SINDACO, RIONE HA SUOI MALI MA ANCHE GERMOGLI FUTURA RINASCITA (ANSA) - NAPOLI, 23 SET - Sono gli alunni della scuola Iti Galileo Ferraris di Scampia - il quartiere alla periferia nord di Napoli noto alle cronache per la faida tra clan camorristici rivali - i vincitori con il lavoro di ricerca e documentazione ''Costruiamo la legalita''', del premio (4.000 euro) dedicato al giornalista de 'Il Mattino' Giancarlo Siani, ucciso 20 anni fa dalla camorra sotto casa, in piazza Leonardo al Vomero. La cerimonia di consegna oggi nella sede del quotidiano di via Chiatamone. Scampia, quindi, quartiere di frontiera, invaso dalla criminalita', ma anche luogo in cui e' possibile, attraverso l'istruzione, sviluppare il senso della legalita'. Questo il senso di un riconoscimento che rappresenta per Napoli un segnale di ''ottimismo e speranza'' recepito dalla giuria del premio, composta da esponenti dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Associazione Napoletana della Stampa, Il Mattino, Centro Studi Siani e Universita' Suor Orsola Benincasa, e lanciato alla cittadinanza. In occasione della cerimonia sono giunti anche messaggi dei presidenti di Senato e Camera, Pera e Casini. Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, presente alla premiazione, ricorda: ''Scampia ha i suoi mali, ma anche i germi di una futura rinascita. Sono particolarmente felice che questo riconoscimento sia toccato a studenti di Scampia''. Il preside della scuola premiata, Vincenzo Ciotola, lancia pero' un appello alle istituzioni presenti: ''Non lasciateci, non ci abbandonate. La scuola ovunque e' un presidio di legalita', a Scampia in modo particolare''. ''Siani e' una figura esemplare. Un modello per i giovani - commenta ancora Iervolino - Era all'inizio della sua carriera e ha saputo, scendendo nella realta' della malavita, analizzando a fondo i problemi, ferire la camorra con quasi 1.000 articoli''. Poi, il primo cittadino partenopeo avvicina la figura di Siani a quella di Salvo D'Acquisto, ricordando che il 23 settembre e' anche la ricorrenza del martirio del vice brigadiere: ''Entrambi avevano un rispetto per l'uomo e una passione civile che li ha condotti al sacrificio massimo''. Alla cerimonia di consegna del premio anche don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, che sottolinea l'importanza di ''costruire percorsi di giustizia attraverso la legalita'. Per ottenere la giustizia pero', bisogna sapere'' e per questo - specifica - e' fondamentale il ruolo del giornalista. Il leader di Libera lancia poi una proposta a 'Il Mattino': ''Inserire il nome di Giancarlo Siani nella gerenza del quotidiano, come e' presente in ogni numero di 'Narcomafie'''.(ANSA). BBB-DT 23-SET-05 19:57

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CIAMPI: IN RACCOGLIMENTO DAVANTI LAPIDE CADUTI MAFIA (ANSA) - ROMA, 27 set - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e' rimasto alcuni minuti in raccoglimento con le mani sulla teca che contiene la lapide con i nomi dei caduti della mafia, all'ingresso della Casa del Jazz. Il presidente e' giunto a Villa Osio, sequestrata al boss della banda della Magliana Enrico Nicoletti e divenuta, per iniziativa del Comune di Roma sede della Casa del Jazz, alle 17,30. Ad accoglierlo c'erano il sindaco Veltroni, don Ciotti e l'assessore Borgna e una folta rappresentanza del mondo dello spettacolo da Franca Valeri a Gillo Pontecorvo, da Gabriele Lavia a Pamela Villoresi, da Leo Gullotta a Lando Buzzanca. C'erano inoltre il maestro Nivola Piovani e il jazzista Stefano Di Battista. Ciampi, accompagnato dal direttore della Casa del Jazz Luciano Linzi, ha visitato la sala dell'archivio multimediale e la biblioteca. Poi ha assistito all'esibizione del quartetto composto da Enrico Rava alla tromba, Danilo Rea al piano, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria, che hanno eseguito vari brani tra i quali le riletture jazz di ''Parlami d'amore Mariu''', ''Que reste-t-il des nos amours?'' e ''Senza fine''.(ANSA). SAA/MRY 27-SET-05 18:24

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ELEZIONI: SOCIETA' CIVILE DETTA LE REGOLE ALL'UNIONE RACCOLTA DI FIRME PER 'PROGETTO POLITICO REALMENTE ALTERNATIVO' (ANSA) - ROMA, 27 set - Un decalogo e allo stesso tempo un monito: associazioni, sindacati, movimenti, reti sociali dettano le regole all'Unione in vista delle prossime elezioni, chiedendo un progetto politico ''realmente alternativo'', e cominciano da oggi a raccogliere le firme a sostegno della loro campagna. Entro dicembre, cioe' prima della prevista assemblea sul programma, ne vogliono consegnare all'Unione almeno un milione. ''Non facciamo e non faremo sconti a nessuno'' ha tuonato don Luigi Ciotti di Libera, che oggi ha presentato la campagna insieme a Paolo Beni dell'Arci, Lisa Clark di Beati i costruttori di pace, Carlo Podda della Cgil e Marco Bersani di Attac. E in quelle parole si condensa il senso dell'iniziativa: chi si candida a sostituire Silvio Berlusconi alla guida del Paese sappia che la societa' civile chiede un vero cambiamento, a partire dai programmi. E per non essere fraintesi e non interferire in un momento politico delicato di campagna per le primarie, precisano di rivolgersi ''a tutta l'Unione nel suo complesso''. Ed ecco i dieci punti, sui quali la campagna chiede ai cittadini la firma e all'Unione un impegno preciso. Il primo e' la difesa della Costituzione e un'innovazione della democrazia che offra ai cittadini nuovi strumenti di partecipazione. Il secondo riguarda il sistema dei diritti del lavoro, ''minacciato da anni da politiche liberiste'': ''il liberismo al netto del berlusconismo, che alcuni pensano sia la formula giusta - ha detto Podda - a noi non piace''. Terzo punto, un welfare per tutti: quindi fisco equo, che distribuisca le risorse per sostenere lo stato sociale con la spesa pubblica, ma anche lotta all'evasione e tassazione di rendite, patrimoni e transazioni finanziarie. Al quarto posto la difesa dei beni comuni e dell'ambiente: bisogna fermare la privatizzazione dei servizi pubblici, dicono, e bloccare la direttiva Bolkenstein. C'e' poi bisogno, ed e' il quinto punto, di ''un nuovo patto di cittadinanza che tenga insieme le liberta' personali con le responsabilita' collettive'', quindi garanzie di liberta' e di diritti civili. Ancora, bisogna dare nuova dignita' alla scuola pubblica (sesto punto), e difendere il diritto a essere informati e a informare (ottavo) e a una giustizia piu' equa, abolendo innanzitutto la riforma Castelli (nono). Il settimo punto riguarda l'immigrazione: le organizzazioni chiedono l'abolizione dei Cpt (Centri di permanenza temporanea) e della legge Bossi-Fini e chiedono una legge per il diritto d'asilo e per il diritto di voto amministrativo per gli stranieri. L'ultimo punto e' dedicato alle guerre: ''mai piu' Kosovo, mai piu' Iraq, mai piu' terrorismo'' affermano. ''Ad oggi - ha sottolineato Lisa Clark - la parola 'disarmo' non compare nei

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE programmi del centrosinistra''. ''Con l'Unione vogliamo aprire una vertenza popolare'' ha spiegato Paolo Beni, mentre Bersani ha avvisato che ''i movimenti non sono andati a casa, sono ancora in campo'' e ''non hanno governi amici, ma solo governi nemici come quello attuale''. ''La politica deve dare voce alla gente'' ha detto don Ciotti, che denunciando la diffusione di una ''malattia mortale, la rassegnazione'' ha invitato a la politica a ''ridare fiducia ai cittadini''. (ANSA). AB 27-SET-05 14:24

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DROGA: DOPING PER NARCISO IN PALESTRA, 1 SU 10 NE FA USO SONDAGGIO DEL MENSILE MEN'S HEALTH (ANSA) - ROMA, 27 set - Narciso fa uso di sostanze dopanti in palestra. Tra cyclette e bilancieri, un frequentatore su dieci ammette di aver visto spacciare sostanze proibite, o di averle utilizzate. E considerato il numero imponente di italiani che frequenta abitualmente le palestre, c'e' da chiedersi se non si e' arrivati al doping di massa. A rivelarlo e' un' inchiesta del mensile Men's Health, in edicola questa da settimana, che ha incaricato di un sondaggio l' istituto di ricerca Acqua Research. ''Si tratta di un fenomeno residuale solo in apparenza - spiega il direttore di Men' s Health, Emanuele Farneti - perche' in valori assoluti il dato rappresenta una massa veramente imponente di persone''. Ai dati del sondaggio sono stati aggiunti quelli dello studio ''La mafia del doping'', curato nel 2004 dall' associazione Libera di Don Ciotti, assieme alla Direzione Nazionale Antimafia: circa 400 mila persone assumevano abitualmente sostanze dopanti (nel 2003) per una spesa complessiva di 600 milioni di euro. Nel 2003 tra anabolizzanti, ormoni della crescita e stimolanti sono state sequestrate 1.428.488 dosi, che salgono a 2.243.843 considerando anche i casi non specificati dagli inquirenti, per un valore di 7.891.724 mln di euro. Calcolando un consumo medio annuo per assuntore di circa mille dosi (4 pasticche e una fiala al giorno per 200 giorni l'anno) il numero degli assuntori in Italia nel 2004 e' stimabile in 450 mila persone. Se poi si considerano i sequestri comunicati dai Nas, dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza, si raggiunge un totale di circa 611 mila persone. In termini economici, le palestre, che dovrebbero essere luoghi deputati alla ricerca del benessere fisico, fanno parte del mercato mondiale della bellezza che vale 540 mln di dollari, e la cui massa di consumatori e' formata da 300 milioni di persone. A guidare la massa di edonisti sono i figli del baby boom, la generazione nata tra il 1946 e il 1964. Il mercato del muscolo facile muove circa 4 miliardi di euro l' anno. In Europa si calcolano 2 milioni 100 mila consumatori di sostanze dopanti. In Italia, il giro sfiora i 650 mln di euro e cresce al ritmo del 30% l'anno. Infine, sono settemila le palestre in Italia, frequentate da 6 milioni di over 14enni, pari all' 11% della popolazione nazionale. A cio' si aggiunga che, secondo una ricerca del Coni e del Comune di Roma del 2002, su un campione di 12 mila ragazzi delle scuole medie inferiori di Roma, il 7% assume integratori proteici, contenenti creatina e amminoacidi a catena ramificata e a rischio cancerogeno, per avere un corpo piu' prestante e simile ai modelli dominanti. In conclusione, dall' indagine risulta che l'abitudine di usare sostanze dopanti per migliorare la prestazione sportive non risulta piu' circoscritta agli atleti professionisti, ma coinvolge anche i praticanti dello sport a livello dilettantistico, e quel che e' peggio tra gli adolescenti. (ANSA). VL 27-SET-05 18:04

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RAID AD ASSOCIAZIONE CONTRO LA DROGA, DENUNCIATI MINORENNI (ANSA) - MESSINA, 28 SET - La polizia ha scoperto e denunciato sei minorenni perche' accusati di avere messo a segno atti vandalici ai danni della sede dell'associazione Lega lotta aids e Tossicodipendenza (Lelat) di Messina. I nuovi locali della Lelat, impegnata dal 1990 nell' assistenza dei tossicodipendenti e in attivita' di prevenzione rivolte ad adolescenti e giovani, sono stati colpiti diverse volte da raid vandalici e adesso gli agenti hanno individuato gli autori che hanno bloccato i ragazzi. Negli ultimi tre anni l'associazione ha subito sette attentati. Nelle stanze sono stati trovati cani impiccati e crocifissi appesi alle finestre. Nella notte tra il 25 e il 26 settembre, si e' verificato un nuovo atto intimidatorio. Solidarieta' era stata espressa alla Lelat dall'associazione Libera di don Luigi Ciotti.(ANSA). ABB 28-SET-05 17:49

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TORINO 2006: ASSOCIAZIONE LIBERA,NO SOSPENSIONE LEGGE DOPING (ANSA) - PALERMO, 28 SET - L'associazione Libera esprime ''la piu' totale contrarieta' alla proposta di sospendere l'attuale legge antidoping in occasione delle prossime Olimpiadi Invernali 2006. Ritiene che cio' rappresenti un messaggio pericoloso che va a minare ancora di piu' la credibilita' dello sport''. Libera, presieduta da don Luigi Ciotti e' da tempo impegnata in percorsi di educazione e ''affermazione di uno sport pulito che deve coinvolgere tutti e ha gia' dimostrato con il proprio Rapporto i dati raccolti che dimostrano le forti connessioni tra doping e criminalita' organizzata''. ''Crediamo - afferma don Luigi Ciotti - che l'obiettivo piu' importante di ogni atto legislativo sia quello di educare, prevenire e non solo punire, ma riteniamo che cio' vada garantito con continuita' e non in forma emergenziale legata a singoli avvenimenti ed interessi di parte''. Secondo l'associazione ''lo sport pulito non ha davvero bisogno di deroghe nella lotta al doping''.(ANSA). ABB 28-SET-05 15:49

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GIUSTIZIA: GRASSO; DON CIOTTI, NON POSSO CHE FARGLI AUGURI NON DIMENTICARE QUATTRO 'PILASTRI' LOTTA ANTIMAFIA (ANSA) - TRIESTE, 29 SET - ''Non posso che fargli gli auguri in un momento particolare del contrasto alla grande criminalita''': queste le parole che don Luigi Ciotti, oggi a Trieste per una tappa della Carovana internazionale antimafie, ha rivolto a Pietro Grasso, indicato dal Csm come nuovo Procuratore nazionale antimafia. Secondo Ciotti, ''il procuratore Grasso si trova in un momento storico particolare, in cui tutti dicono di fare cose concrete nel contrasto alle mafie, ma nel quale le mafie si sono allargate, cambiando modalita' e strategie''. Nella lotta alla criminalita', ha continuato il sacerdote ''bisognera' mettere testa, ma poi occorrera' chiedere al mondo della politica di creare le condizioni per contrastare questo fenomeno, a cominciare dalle leggi, il che vuol dire - ha precisato - strumenti e mezzi per valorizzare il lavoro delle persone''. ''Non dobbiamo dimenticare - ha quindi continuato don Ciotti - che ci vuole una continuita', una coerenza dei quattro 'pilastri' di questa lotta: il lavoro della magistratura e degli investigatori, che e' il primo, non sta in piedi se non si affrontano innanzitutto le politiche di sviluppo, poi la prevenzione tramite la scuola e l' informazione, e infine l' attenzione alle vittime di mafia -ha concluso - per la memoria e l' impegno verso chi ha perduto le persone piu' care''. (ANSA). BUO 29-SET-05 18:26

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MAFIA: DON CIOTTI, TUTTI LA COMBATTONO MA E' CRESCIUTA (ANSA) - TRIESTE, 29 SET - ''Tutti dicono di combattere la mafia ma, guarda caso, negli ultimi anni essa ha aumentato la sua presenza e la sua penetrazione, anche se con volti e strategie diverse'': lo ha affermato don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione ''Libera'', oggi a Trieste per la tappa della Carovana internazionale antimafie. ''Il fatto e' - ha detto Ciotti ai giornalisti - che non tutti la combattono, c' e' un inganno delle parole. Tutti diciamo a parole di essere per la pace, la giustizia e la legalita', poi di fatto - ha aggiunto - si fanno delle scelte che vanno in direzione opposta''. Secondo don Ciotti, ''se non cambia la politica, le sue strategie e le sue politiche sociali, non sconfiggeremo mai la mafia. E non basta il ruolo delle istituzioni, perche' siamo chiamati anche noi, come cittadini, ad assumerci la nostra quota di responsabilita', a partire dalle piccole cose''. Il sacerdote ha ricordato inoltre che ''mafia non vuol dire solo le grandi organizzazioni criminali, ma anche numerose connessioni presenti nei nostri territori, dalle ecomafie al traffico di stupefacenti e di sostanze dopanti, alle forme di usura, di estorsione, al traffico di esseri umani, al caporalato e al lavoro nero''. (ANSA). BUO 29-SET-05 17:39

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PROSTITUZIONE: DON BENZI, CHIAMARE IN CAUSA I PARLAMENTARI (V. 'PROSTITUZIONE: DON CIOTTI, ASSURDO...' DELLE 17.50) (ANSA) - RIMINI, 29 SET - ''Devono essere chiamati in causa tutti i parlamentari che non fanno nulla contro questo orrore. Devono essere chiamati in causa i vari governi che si sono succeduti in questi anni fino all'attuale, che non obbligano le forze dell' ordine ad agire con severita' e decisione'': anche don Oreste Benzi ha ha avuto parole dure contro la decisione della commissione giustizia della Camera. ''Perche' non viene attuata la sentenza della Corte Costituzionale che ha ben decretato che il solo approccio della donna visibilmente esposta alla prostituzione e' gia' reato e come tale deve esser punito? Perche' non si vuole agire come nella provincia di Rimini dove dal '98 non c'e' piu' prostituzione su strada e dove nei locali la prostituzione e' severamente combattuta ed efficacemente?'', ha chiesto il fondatore della Comunita' 'Giovanni XXIII''. ''Io credo che il popolo italiano abbia raggiunto la maturita' e si ribelli contro questo orrore - ha aggiunto don Benzi -. La donna che viene arrestata viene posta in gravissime difficolta', poiche' sappiamo quanto sia difficile per lei denunciare gli sfruttatori a causa delle gravi ritorsioni a cui esporrebbe se stessa e i suoi familiari. Perche' deve dimostrare cio' che e' gia' evidente? Con questo emendamento vengono punite le vittime al posto degli aguzzini che tengono schiave le donne costrette a prostituirsi, le sfruttano, le torturano e qualche volta le uccidono. Devono essere invece applicate pene carcerarie con molti piu' mesi di reclusione ai clienti i quali pagano i magnaccia, gli sfruttatori, gli aguzzini, perche' forniscano loro corpi di donne con cui sfogare la loro sessualita' o meglio genitalita'. Devono essere puniti molto piu' gravemente ed efficacemente i delinquenti che sfruttano la prostituzione. Devono essere puniti ancora coloro che non applicano le leggi per la liberazione delle schiave e per eliminare il loro sfruttamento - ha concluso il sacerdote -. Costoro che devono applicare questa legge lasciano queste masse di schiave sulla strada e nei locali in mano ai loro schiavisti pur essendo ben visibili e notoriamente clandestine. E' una vergogna''.(ANSA). CST/SCS 29-SET-05 20:35

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PROSTITUZIONE: DON CIOTTI, ASSURDO CARCERE PER 'LUCCIOLE' PUNIRE CHI ESERCITA PER STRADA NON RISOLVE CERTO IL PROBLEMA (ANSA) - ROMA, 29 set - Una soluzione che ''punisce la prostituzione a seconda del luogo in cui si esercita e non facilita il lavoro di recupero delle vittime della tratta''. Cosi' Don Luigi Ciotti commenta la decisione della commissione giustizia della Camera che ieri ha approvato un emendamento al disegno di legge contro la prostituzione che prevede il carcere fino a sei mesi per chi la esercita ''in luogo pubblico o aperto al pubblico''. ''Rendere illegale la prostituzione in strada -dice Don Ciotti- presenta gravi rischi che e' bene considerare. La strada, per quanto pericolosa e per molti aspetti problematica, rappresenta un luogo 'piu' sicuro' per le donne rispetto ai luoghi chiusi o appartati in cui finirebbero se la prostituzione in strada diventasse un reato''. Ma non solo, la strada, prosegue, ''e' inoltre un luogo 'accessibile' a chi propone aiuto e sostegno: oggi le organizzazioni (laiche e cattoliche) contattano le donne dedite alla prostituzione perlopiu' sulla strada, con le cosiddette Unita' mobili, proponendo loro prevenzione sanitaria e aiuto''. ''Voler vietare la prostituzione in strada -spiega ancora Don Ciotti- penalizzerebbe molti degli interventi di prevenzione in atto e in particolare ricadrebbe sulle vittime della tratta, rendendole difficilmente avvicinabili. Il problema della convivenza tra le persone che si prostituiscono e la popolazione che risiede nelle zone dove si esercita la prostituzione esiste. La nostra esperienza di questi anni tuttavia ci permette di dire che una conciliazione e' possibile''. Secondo Don Ciotti, quindi, ''non si possono affrontare problemi cosi' complessi con semplificazioni e scorciatoie. Le leggi che abbiamo sono le migliori esistenti (legge Merlin e articolo 18 del Testo Unico sull'Immigrazione), vanno pero' ben applicate sia per quanto riguarda il contrasto allo sfruttamento sessuale, sia per quanto riguarda l'aiuto alle vittime. Senza dimenticare che il fenomeno della prostituzione necessita di due soggetti: la persona che si prostituisce e il cliente. Su quest'ultimo bisogna riflettere a cominciare dalla dimensione educativa''. (ANSA). TAM 29-SET-05 17:49

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SANITA': MADRI E TOSSICODIPENDENTI, PROGETTO DI ASSISTENZA 70% DELLE TOSSICODIPENDENTI EUROPEE HA FIGLI O E' INCINTA (ANSA) - TORINO, 3 OTT - Aumenta in Europa il numero di donne consumatrici di sostanze stupefacenti, il 70% delle quali risultano essere madri o donne incinta. Il problema e' quindi avere comunita' che siano specificatamente attrezzate per dare assistenza sia alle donne che ai loro figli, anche perche' molte non si rivolgono ai servizi per timore di essere private dei bambini. E' stato questo il tema del convegno ''Maternita': in-dipendente'', che si e' svolto oggi al Gruppo Abele di Torino. E' stata presentata una ricerca condotta in sei comunita' italiane di accoglienza per donne tossicodipendenti con figli. Lo studio, promosso dal Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca) prende in considerazione anche analoghe indagini a livello internazionale. ''Una delle criticita' riscontrate nelle donne tossicodipendenti - hanno detto i promotori - e' la capacita' di presa in carico e di cura dei figli. Molte donne non si rivolgono inoltre ai servizi per il timore che i figli vengano loro sottratti, potendo essere messe in discussione le loro capacita' genitoriali e temendo la condanna sociale di madri inadatte''. La ricerca fa parte di un piu' ampio progetto (finanziato dall' attuale Dipartimento nazionale per le politiche antidroga e gestito dal Cnca) che ha l' obiettivo di promuovere e verificare l' efficacia di modelli operativi di rete rivolti alla tutela della salute e al reinserimento delle donne tossicodipendenti con figli in trattamento residenziale. Il progetto, che e' stato avviato nel 2003 e che si concludera' nel 2006 dopo una fase di formazione e sperimentazione, prevede un lavoro in rete in cui vi sia un continuo scambio di informazioni tra le varie figure professionali: Sert, Comunita', pediatri di base, servizi di neuropsichiatria infantile, servizi sociali del Comune. ''Le ragazze che hanno figli - ha detto don Luigi Ciotti - se aiutate, se accompagnate, se si offrono loro spazi e opportunita' triplicano la loro forza e la loro voglia di costruire un percorso di estrema positivita'''. (ANSA). DAM 03-OTT-05 18:12

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SHOAH: ASSEGNATO A VELTRONI PREMIO ELISA SPRINGER DI MATERA (ANSA) - MATERA, 5 OTT - La Fondazione 'Elisa Springer A24020' di Matera ha assegnato al sindaco di Roma, Walter Veltroni, la prima edizione del Premio internazionale dedicato alla scrittrice austriaca di origini ebraiche. Il premio e' conferito a quanti si sono impegnati a rinsaldare la memoria della Shoah e ad affermare i diritti umani. Il riconoscimento, per l'indisponibilita' di Veltroni, e' stato ritirato da Franco De Marchis, dirigente del Comune di Roma, che ha letto un saluto del primo cittadino. ''Roma e Matera - ha scritto Veltroni - sono legate non solo da una storia antica, ma anche dal saper essere entrambe citta' di pace e impegnate per la tutela dei diritti umani. Ma oggi, grazie al lavoro della Fondazione Springer, siamo uniti anche da una comune volonta' di tenere viva la cultura della memoria. Sono onorato e riconoscente per il premio assegnatomi e spero presto di poter avere altre occasioni per incontrare gli amici di Matera''. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Matera Michele Porcari, il prefetto Francesca Garufi, don Luigi Ciotti, presidente dell' Associazione Libera e alcuni reduci della scuola polacca di Matera, aperta dai soldati del generale Anders dopo la liberazione dai nazisti nel '43.(ANSA). R01-SEC 05-OTT-05 21:01

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DROGA: CORLEONE, A PALERMO FAREMO UNA CONTROCONFERENZA (ANSA) - ROMA, 7 ott - ''Di fronte alle reiterate provocazioni del ministro Giovanardi il cartello 'Non incarcerate il nostro crescere' non potra' che decidere il boicottaggio della Conferenza di Palermo e l'organizzazione di una contromanifestazione'': parola di Franco Corleone, presidente di 'Forum droghe'. La decisione, secondo Corleone, potrebbe essere presa gia' mercoledi' prossimo, in occasione della prossima riunione del cartello. E dovra' essere, precisa, una controconferenza che ''faccia misurare la distanza tra le misure repressive e punitive decise dal governo e la politica europea di riduzione del danno''. E sara' fatta a Palermo, aggiunge, ''nonostante il servizio d'ordine minacciato dal ministro''. Il primo appuntamento per una ''sfida'' al governo in materia di tossicodipendenze, conclude Corleone, potrebbe essere a fine ottobre, a Perugia, con 'Strada facendo', l'iniziativa organizzata dal Gruppo Abele di don Ciotti. (ANSA). AB 07-OTT-05 16:31

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MINORI: DON CIOTTI, CRIMINALITA' PESCA IN CRISI IDENTITA' PRESIDENTE LIBERA HA PARTECIPATO A CONVEGNO ORGANIZZATO AGAPE (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 7 OTT - 'La criminalita' pesca nella crisi di identita', ecco perche' i 'figli della mafia' non provengono solo dalla marginalita' sociale ma anche dai figli di papa', insospettabili, annoiati, abituati ad avere tutto''. E' quanto ha detto tra l' altro il fondatore del gruppo Abele e presidente di Libera, don Luigi Ciotti, intervenendo a Reggio Calabria ad un convegno sulla condizione minorile in Calabria organizzato dal centro comunitario Agape e dal Forum delle associazioni del terzo settore. ''Aiutare i ragazzi in difficolta' - ha aggiunto - significa vedere e non solo guardare, ascoltare e non solo sentire, capire e non solo sapere. Oggi la liberta' di tutti si gioca sul terreno dei diritti e della giustizia sociale, della dignita' umana''. Il presidente di ''Libera'', parlando della mafia, ha detto che e' ''come una madre forte e severa, con regole ferree, che non ammette disubbidienza. Una ''madre premurosa'' che ti procura ''rispetto'', attenzione, sicurezza, danaro, e i ragazzi sono attratti da questa forza, ed il mafioso continua ad essere cosi' per molti il punto di riferimento in cui identificarsi ed affidarsi. Vedete e' facile per un giovane sentirsi qualcuno, sapere di poter contare sull' organizzazione, ove si sviluppa forte il senso di appartenenza''. ''Non siano solo i ragazzi - ha concluso - la copertura di una societa' che invece arranca malata, di una famiglia che fa fatica: allora si decida che la questione ''ragazzi-famiglia'', diventi priorita' nazionale. Non vogliamo dunque piu' sentire parlare genericamente di politica, bensi' di politiche, soprattutto di scelte politiche, creando le condizioni di una vicinanza tra il senso del vivere ed una politica che dia senso alla vita e che privilegi la partecipazione di tutti''.(ANSA). F07-KSZ/FLC 07-OTT-05 14:39

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UNIONE: MANIFESTAZIONE; PRESENTI ANCHE VESSILLI ARCI (ANSA) - ROMA, 9 ott - Tra le associazioni presenti in piazza del Popolo per la manifestazione dell' Unione oggi c'e' anche l'Arci. Il presidente della sezione di Roma, Alberto Giustini, ha sottolineato il fatto che in piazza il popolo della sinistra e' oggi finalmente unito: ''E' bello vedere - ha detto - le bandiere della sinistra che si mescolano. E' un grande messaggio di unita' dell' alleanza di centrosinistra. L'Arci presenta oggi una petizione cui hanno aderito molti intellettuali, tra cui don Ciotti e Rita Borsellino, e nella quale elenchiamo 10 punti che dovrebbero essere inseriti nel programma elettorale dell' Unione''. Tra questi ''la battaglia contro la precarieta' del lavoro, stato sociale per tutti, abolizione della riforma Moratti, chiusura dei Cpt, difesa del servizio pubblico radiotelevisivo, ritiro dell' Italia dall' Iraq, difesa della Costituzione e dell' ambiente, garanzia di liberta' e di diritti civili, abolizione della riforma Castelli''. ''Oggi l'Arci e' presente a Roma con circa 300 persone giunte da tutta Italia, in particolar modo da Sud e Toscana'', ha concluso Giustini. In piazza del popolo a sostenere Romano Prodi sono presenti anche un migliaio di sostenitori del Pdci di Roma: ''Siamo qui per manifestare contro la finanziaria, che attacca i settori economici piu' deboli - ha detto il coordinatore della segreteria romana del Pdci, Fabio Nobile - Roma potrebbe essere penalizzata in particolar modo a causa dei tagli all' Ici, visti i provvedimenti che riguardano la Chiesa cattolica. Siamo qui anche per manifestare contro la riforma della legge elettorale e stiamo raccogliendo le firme per una nuova indicizzazione dei salari, contro la legge Moratti e contro la legge Biagi''.(ANSA). BBB-FG/FV 09-OTT-05 12:36

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DROGA: CARTELLO NON VA A PALERMO E FA CONTROMANIFESTAZIONE (ANSA) - ROMA, 12 OTT - Il cartello 'Non incarcerate il nostro crescere', che riunisce operatori delle tossicodipendenze, associazioni, sindacati e autonomie locali, non partecipera' alla Conferenza nazionale sulle tossicodipendenze, organizzata dal Dipartimento nazionale dal 5 al 7 dicembre prossimi a Palermo, e preannuncia un presidio nel luogo della conferenza il 5 dicembre e una iniziativa nazionale a Roma il 7 dicembre insieme con le autonomie locali. La decisione, riferiscono, e' stata presa in conseguenza dell'annuncio, da parte del ministro Carlo Giovanardi, della presentazione di uno stralcio del Ddl Fini in materia di tossicodipendenze, ddl che il Cartello ha contrastato fin dall'inizio. Lo stralcio, secondo i responsabili del Cartello, ''confligge con il senso della conferenza di Palermo'', in quanto i suoi contenuti sono fondamentali e quindi andavano discussi in quella sede. (SEGUE). AB/REN 12-OTT-05 20:44

DROGA: CARTELLO NON VA A PALERMO E FA CONTROMANIFESTAZIONE (2) (ANSA) - ROMA, 12 OTT - In conseguenza di questa valutazione, il Cartello chiede che la Conferenza di Palermo non abbia piu' luogo, in quanto ''ormai svuotata di significato proprio dall'operato del Governo''. Inoltre, tutte le organizzazioni del Cartello presenti nella Consulta nazionale sulle tossicodipendenze si autosospendono da tale organismo, i cui lavori, affermano, ''sono stati resi inutili da decisioni prese in altro luogo''. Il Cartello esprime il proprio ''stupore'' per il fatto che ''il Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga abbia contattato - addirittura prima che sia stato reso noto il programma dell'evento - diverse associazioni per garantirsi, attraverso la promessa di una completa copertura delle spese, la presenza degli operatori alla conferenza''. ''In tali comunicazioni - affermano - e' stata adombrata la volonta' dell'esecutivo di pagare le spese di trasferta a 1.200 operatori. Mai prima d'ora un Governo si era impegnato finanziariamente per sostenere la presenza degli operatori a una Conferenza nazionale. E appare scandaloso il fatto che cio' avvenga in un momento in cui il sistema dei servizi per le tossicodipendenze rischia il collasso a causa dell'azzeramento dei fondi disponibili deciso proprio da questo esecutivo''. Inoltre, il Cartello denuncia il mancato coinvolgimento delle autonomie locali sia nella definizione del ddl stralcio sia nell'organizzazione della Conferenza, un atteggiamento, dicono, ''ingiustificabile, a maggior ragione per il fatto che la proposta di revisione legislativa in discussione comporta

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE pesanti ricadute economiche proprio sulle gia' penalizzate finanze regionali''. Il Cartello, ''ritenendo che la conferenza nazionale sia un diritto degli operatori e impedito a svolgere tale momento essenziale di dialogo nella sede istituzionale a cio' deputata, propone a tutti gli operatori e alle autonomie locali un reale, condiviso percorso di confronto''. Il primo appuntamento e' per i giorni 28-29-30 ottobre 2005 a Perugia, in occasione di 'Strada facendo 2', manifestazione organizzata dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria, in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Comunita' di Accoglienza (CNCA) e il Cantiere delle Riviste. Il 5 dicembre, se la Conferenza di Palermo avra' luogo, il Cartello sara' presente davanti alla sede dell'evento con un proprio presidio e, in una conferenza stampa, presentera' le ragioni del proprio dissenso in merito all'operato del Governo. Infine, il 7 dicembre, il Cartello organizzera' a Roma una Conferenza nazionale degli operatori e delle autonomie locali sulle droghe e sulle tossicodipendenze.(ANSA). AB 12-OTT-05 21:27

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MAFIA: DON CIOTTI,DISEGNO LEGGE CONFISCA BENI E' UNA TRAPPOLA APPELLO LIBERA E FAMILIARI VITTIME, SI TROVI UN EQUILIBRIO (ANSA) - TORINO, 17 OTT - ''Il disegno di legge sulla confisca dei beni ai boss mafiosi, che oggi sara' discussa alla Camera dei deputati, e' una trappola in nome di un malinteso garantismo''. Lo sostiene don Luigi Ciotti, secondo il quale ''con questo testo nessun provvedimento di confisca sara' mai definitivo''. Sulla questione l'associazione Libera, di cui don Ciotti e' presidente, e decine di familiari delle vittime delle mafie hanno lanciato oggi un appello con il quale chiedono ''un serio e approfondito ripensamento, in sede di dibattito parlamentare'', del disegno di legge delega sulla confisca dei beni ai boss. Libera e i familiari delle vittime chiedono di intervenire soprattutto per quanto riguarda la possibilita' di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca, e per questo auspicano che ''deputati e senatori di tutte le forze politiche sappiano trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni e la necessita' di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell'illegalita' e nel sangue''. L'appello raccoglie le adesioni, tra gli altri, di don Luigi Ciotti, Rita Borsellino, Giovanni Impastato, Claudia Loi, Daniela Marcone, Viviana Matrangola, Debora Cartisano, Margherita Asta, Maddalena Rostagno, Monica Rostagno e Elisabetta Roveri. ''La legge Rognoni-La Torre, che consente da oltre vent'anni di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese - si legge nell'appello diffuso da Libera - e' in pericolo. Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilita' di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un 'interesse giuridicamente riconosciuto', dei provvedimenti definitivi di confisca''. ''Se dovesse essere approvato - sostiene l'associazione presieduta da Don Ciotti - tutti i beni confiscati (dai terreni coltivati da coraggiose cooperative di giovani agli immobili trasformati in sedi di servizi sociali o in caserme delle forze dell'ordine, solo per fare alcuni esempi) finirebbero in un limbo di assoluta incertezza. Esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario oggi''. Il senatore Gianpaolo Zancan ha osservato che il vero scontro sara' mercoledi' in Commissione Antimafia: ''Questo - ha detto - dimostra quale degrado ci sia. E' come se si cominciasse a bestemmiare in Chiesa''. (ANSA). ANG 17-OTT-05 15:59

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FORTUGNO: DON CIOTTI, DOLORE E RABBIA (ANSA) - TORINO, 17 OTT - Dolore e rabbia: questi i sentimenti di don Luigi Ciotti per l'uccisione del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. ''Il primo sentimento e' di grande dolore - afferma Ciotti, presidente nazionale di Libera - e di profonda solidarieta' con i suoi familiari. Il secondo e' di rabbia: da tempo denunciamo, sotto il silenzio di tanti, il fatto che le mafie hanno continuato a uccidere brutalmente, soprattutto in Calabria. La lotta alle mafie ha bisogno, soprattutto, di coerenza e di continuita', nella politica, nelle istituzioni, nella societa' civile. Dobbiamo garantire -ha aggiunto Luigi Ciotti - tutto il sostegno possibile alle tante testimonianze di coraggio civile contro il racket, alle esperienze d'impegno autentico per la solidarieta', i diritti, la giustizia sociale che pure sono presenti in Calabria. E che faticano, troppo spesso, a trovare ascolto in chi ha responsabilita' di governo, a tutti i livelli''. ''Sono stati i giovani, questa mattina, a Locri a dare ancora una volta l'esempio - conclude Luigi Ciotti - lo hanno fatto con il loro silenzio, gli striscioni bianchi. I giovani ci sono sempre. E' dagli adulti che deve arrivare un chiaro e forte segnale di ribellione. Di rabbia civica contro chi cancella la democrazia e la liberta', nella Locride come in tutte le altre realta' del Mezzogiorno che soffrono lo strapotere delle mafie''. (ANSA). ANG 17-OTT-05 15:07

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MAFIA: CASELLI, INUTILI POLEMICHE CONTRO AZIONI MAGISTRATURA (ANSA) - TORINO, 17 OTT - ''Il problema della mafia e' stato complicato da mille polemiche inutili, pretestuose e ingiuste sulle azioni della magistratura ogni volta che questa si e' occupata di rapporti tra mafia e politica, mafia e istituzioni''. Lo ha detto il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli, che ha partecipato all'iniziativa di Libera, l'associazione presieduta da Don Ciotti. ''Quello che per la magistratura e' un dovere - ha osservato Caselli - e' diventato un problema e ha reso piu' difficile l'azione antimafia''. Caselli non ha voluto parlare dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno: ''E' in corso l'inchiesta di un'altra autorita' giudiziaria, non mi sembra il caso di esprimere opinioni sulla vicenda''. (ANSA). ANG 17-OTT-05 15:19

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MAFIA: TORINO SARA' CAPITALE DELL'ANTIMAFIA IL 21 MARZO 2006 UNDICESIMA EDIZIONE GIORNATA DELLA MEMORIA VITTIME DELLE MAFIE (ANSA) - TORINO, 17 OTT - Torino sara' capitale dell' antimafia il 21 marzo 2006, giornata della memoria e dell' impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie. La scelta del capoluogo subalpino e' stata ufficializzata oggi, in una conferenza stampa, dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso, e da don Luigi Ciotti, presidente di Libera, la rete di 1.200 associazioni antimafia. Sottotitolo dell'iniziativa sara' ''Citta' industriali, citta' industriose, citta' giuste''. Torino e' l'undicesima citta', dopo Roma, Niscemi, Reggio Calabria, Corleone, Casarano, Torre Annunziata, Modena, Gela e di nuovo Roma. Una sorta di filo rosso che lega tutte le regioni italiane nella memoria e nell'elaborazione di culture e politiche antagoniste alla mafia. ''Negli ultimi dieci anni - ha spiegato don Ciotti - 2.500 persone sono morte a causa della mafia, di cui 155 vittime innocenti, l'ultimo dei quali Francesco Fortugno, ucciso ieri. Crediamo che questa giornata possa costituire una tappa importante e necessaria di un percorso laico e civile nel ricordo dei troppi 'martiri' che segnano la strada della verita' e della giustizia. Torino e' la citta' di Bruno Caccia e di Mauro Rostagno, la citta' da cui il procuratore generale Caselli e' partito per spendere sette anni, un pezzo importante della sua vita, nella lotta a Cosa Nostra. Torino e' la citta' di Luciano Violante, la citta' dove sono sono nate Narcomafie e Libera''. (ANSA). ANG 17-OTT-05 17:58

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FORTUGNO: INIZIATI FUNERALI IN CATTEDRALE LOCRI (ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 19 OTT - Ha avuto inizio, in Cattedrale a Locri, la cerimonia funebre per Franco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale assassinato domenica pomeriggio. I funerali sono celebrati dal vescovo, mons. Giancarlo Maria Bregantini, concelebra don Luigi Ciotti. (ANSA). SGH/MED 19-OTT-05 16:30

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MAFIA: DON CIOTTI, DA GRASSO DENUNCIA AMARAMENTE VERA NO A MODIFICA LEGGE SU CONFISCA BENI, MALINTESO GARANTISMO (ANSA) - PERUGIA, 22 OTT - Quella del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, sulle presunte coperture di Bernando Provenzano ''e' una denuncia amaramente vera, fondata su fatti concreti'', secondo don Luigi Ciotti, fondatore ed animatore del gruppo Abele e dell' associazione Libera. Lo stesso sacerdote critica anche la proposta di modifica della legge sulla confisca dei beni della mafia, parlando di ''malinteso garantismo''. Stamani a Perugia per presentare la tre giorni delle associazioni del sociale, dal titolo ''Strada facendo 2'', in programma nel capoluogo umbro da venerdi' a domenica prossima, don Ciotti ha ricordato che anche l' episodio della ''trasferta'' francese del boss supericercato per farsi operare ''e' l' ennesima dimostrazione che quel che dice Grasso e' vero. Noi ed altri, nel passato, abbiamo denunciato le stesse cose, cercando inoltre di far emergere il molto di positivo che riguarda coloro che, nelle forze di polizia, in magistratura e su altri fronti, sono impegnati nel combattere la mafia''. Ricordando l' azione di ''Libera'' in Sicilia, Calabria ed altre regioni del Sud Italia, don Ciotti ha parlato di ''malinteso garantismo'' a proposito del disegno di legge, in discussione lunedi' prossimo alla Camera, per modificare la legge 109 del '96, che assegna a cooperative sociale la gestione di beni confiscati alle associazioni mafiosi. ''E' vero - ha riconosciuto il religioso - quella normativa dev' essere migliorata, ma lo si fa proponendo un articolo che ci ha fatto saltare sulla sedia, quando prevede che un bene confiscato gia' assegnato puo' essere restituito 'senza limiti di tempo su rischia di chiunque, purche' titolare di un diritto giuridicamente riconosciuto'''. Don Ciotti ha annunciato che a meta' dell' anno prossimo si terranno, per la prima volta in Italia, gli ''stati generali'' di tutti i soggetti e le associazioni che svolgono, su vari fronti, attivita' di contrasto alla mafia. (ANSA). GD 22-OTT-05 13:02

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MAFIA: DI PIETRO, IDV SOTTOSCRIVE APPELLO PER LEGGE ROGNONI (ANSA) - ROMA, 24 OTT - Italia dei Valori ha sottoscritto l'appello, lanciato dall'Associazione Libera a cui hanno aderito i familiari delle vittime delle mafie, per salvare la legge Rognoni-La Torre che consente, da oltre vent'anni, di confiscare le ricchezze accumulate dalle mafie. ''Quello che sta accadendo in Parlamento e' gravissimo - ha spiegato Antonio di Pietro - con un semplice comma, contenuto nell'art. 3 del disegno di legge AC 5362, il governo, che evidentemente non ha altro di meglio da fare mentre il Paese va a rotoli, si appresta a cancellare anni lavoro e di sacrifici delle forze dell'ordine e della Magistratura. Con l'ipocrita scusa di un malinteso garantismo - ha continuato il presidente di Italia dei Valori - si vuole infatti facilitare il ricorso per il recupero dei beni confiscati ai mafiosi, proprio mentre a Strasburgo il Parlamento europeo sta per adottare una proposta di decisone quadro relativa alla lotta contro la criminalita' organizzata, della quale tra l'altro sono Relatore!''. ''Noi di IdV - ha concluso l'europarlamentare - nella convinzione per colpire efficacemente le mafie, occorre attaccare le immense ricchezze di cui dispongono, desideriamo unire la nostra voce a quella di coloro che hanno gia' sottoscritto l'appello, da Don Ciotti a Giovanni Impastato e Rita Borsellino, per opporci con tutte le nostre forze, ed in tutte le sedi opportune, a l'ennesimo scempio di questo governo che ormai ha i giorni contati''. (ANSA). PH 24-OTT-05 13:02

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MAFIA: MD ADERISCE A APPELLO LIBERA CONTRO DDL CONFISCA BENI (ANSA) - ROMA, 27 OTT - Anche Magistratura democratica, la corrente di sinistra delle toghe, ha aderito all'appello di Libera ai parlamentari affinche' vi sia un ripensamento sul ddl che prevede prevede la possibilita' di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un ''interesse giuridicamente riconosciuto'', dei provvedimenti definitivi di confisca. Quelle norme,secondo i promotori dell'appello, avranno l'effetto che ''nessun provvedimento di confisca, di fatto, sara' mai definitivo''. Con il risultato che ''in nome di un malinteso garantismo si compromettono definitivamente il lavoro e l'impegno di quanti, dalle forze dell'ordine alla magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono oggi impegnati nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie''. L'appello ha gia' ricevuto numerose adesioni individuali e di gruppo: tra le altre quelle di Luigi Ciotti, Giuseppina La Torre, Rita Borsellino, Giovanni Impastato, Claudia Loi, Maddalena e Monica Rostagno, Elisabetta Roveri, Dario Montana, Paolo Siani, Gruppo Abele, Sinistra Giovanile, Federazione Antiracket Antiusura Italiana, Pax Christi e Legambiente.(ANSA). FH 27-OTT-05 16:42

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CARCERI: DON CIOTTI, EMERGENZA PSICHIATRICA FRA I DROGATI CARCERI LE STRUTTURE CHE LI INCONTRANO DI PIU', POCHI OPERATORI (ANSA) - ROMA, 27 OTT - ''La legislazione attuale e le sue applicazioni non sono sufficienti per offrire opportunita' di recupero efficaci'' per i tossicodipendenti, per i quali, secondo don Luigi Ciotti, alla luce dei risultati dello studio presentato oggi, esiste una vera e propria emergenza psichiatrica nella carceri. ''Una situazione sovrapponibile - ha spiegato - a quella che si trova sulle strada''. Molte le azioni da intraprendere a vario livello indicate dal fondatore del Gruppo Abele. ''Molti di questi ragazzi hanno una doppia recidiva una volta usciti dal carcere: c'e' una ricaduta nella tossicodipendenza e nella delinquenza per potersi permettere l'uso delle droghe. Ma la recidiva - ha aggiunto - non e' una responsabilita' delle singole persone ma anche delle istituzioni. E per loro c'e' infine una nuova detenzione, che e' quella sociale''. Don Ciotti ritiene, di fronte alle cifre che tracciano dimensioni cosi' ampie del problema psichiatrico nelle carceri, che il numero degli operatori ''sia ridicolo''. Sorge quindi un problema di ripensare una organizzazione efficiente, in grado di progettare, per ogni detenuti e malato, un progetto di assistenza, cure e riabilitazione proiettato verso l'estero, per la vita fuori dalle mura del penitenziario. E il lavoro di alcune cooperative dimostra, ha concluso don Ciotti, che e' proprio l'insieme degli interventi (dal sostegno farmacologico e al lavoro, dalla rete di relazioni, alla certezza di una casa) a garantire i risultati, migliori anche rispetto a quelli delle comunita'. (ANSA). BR 27-OTT-05 14:13

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IMMIGRAZIONE: PRODI, CPT MIA PROPOSTA, MA ERA UN'ALTRA COSA SERVIVANO PER IDENTIFICARE;POLITICA SERIA HA SBOCCO CITTADINANZA (ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - ''I Cpt furono una proposta del mio governo, ma erano tutta un'altra cosa''. Lo ha detto oggi a Perugia il leader dell'Unione Romano Prodi, nel corso del suo intervento al convegno ''Strada facendo 2'', organizzato dal gruppo Abele e della Regione dell'Umbria. ''Erano dei luoghi in cui bisognava identificare le persone - ha aggiunto - perche' credo che i clandestini vadano identificati''. Secondo Prodi, ''qui c'e' un problema di una nuova politica dell'immigrazione, con rapporti con i Paesi da cui queste persone provengono, con un trasferimento immediato di tutte le procedure, le responsabilita' amministrative dal ministero dell'Interno alle amministrazioni locali, con una liberta' molto piu' forte di questa. Queste sono cose che attueremo immediatamente''. ''L'autorita' che da' i permessi - ha continuato il leader dell'Unione - che sara' certamente collegata con la polizia, per garantire la sicurezza, dovra' essere la stessa autorita' che pero' deve provvedere per le scuole, l'inserimento, l'inclusione degli immigrati. Questa e' una politica seria''. ''Poi un obiettivo fisso - ha osservato ancora - e cioe' che la politica dell'immigrazione deve avere uno sbocco chiaro: la cittadinanza italiana, con diritti e con doveri''. Prodi ha poi a questo proposito proposto una festa nei comuni, una volta all' anno, ''per dare la cittadinanza a chi la vuole''. (ANSA). B-PE 28-OTT-05 15:09

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MAFIA: DON CIOTTI, DDL INTRODUCE PRECARIATO CONFISCA BENI (ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - Il disegno di legge in discussione alla Camera in materia di sequestri e confisca dei beni ai mafiosi ''significa il precariato della confisca'': e' l' opinione di don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele. Don Ciotti ne ha parlato oggi nel corso del suo intervento all' iniziativa - promossa con la Regione dell' Umbria - ''Strada facendo 2'', cominciata oggi a Perugia, dove proseguira' fino a domenica prossima. ''Questo disegno di legge - ha detto, fra l' altro - prevede la possibilita' di revoca senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque abbia un interesse giuridico. Che cosa vuol dire questo? Vuol dire il precariato della confisca. Nessuna confisca sara' piu' definitiva. Il rischio e' di vanificare, in nome di un malinteso garantismo, il lavoro di chi e' impegnato nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei beni mafiosi''. ''Oggi - ha aggiunto - lo Stato rispetto alle confische sta arrancando. Negli anni scorsi ci sono state piu' di mille confische all' anno. Nel 2004 sono state 374, quest' anno solo 171. Negli ultimi dieci anni la mafia ha ucciso 2.500 persone. 155 vittime innocenti, tra cui 37 bambini e ragazzi. Com' e' possibile, se tutti dicono di voler combattere le mafie, che esse continuino a prosperare?''.(ANSA). PE 28-OTT-05 17:47

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MAFIA: PRODI, DDL CONFISCA BENI DISTRUTTIVO LEGALITA' (ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - La ''criminalita' non solo rende tragica la vita di coloro che vivono'' nelle regioni del Meridione piu' colpite, ''ma impedisce lo sviluppo di tutto il Paese'': lo ha detto oggi a Perugia il leader dell' opposizione, Romano Prodi, criticando il disegno di legge in materia di sequestri e confisca dei beni alla mafia che - ha commentato - ''hanno tutte le intenzioni di approvare''. ''Questo - ha detto Prodi, intervenendo al convegno 'Strada facendo 2', promosso dal gruppo Abele e dalla Regione dell' Umbria - e' un altro disegno distruttivo di fronte alla legalita'. Il sequestro dei beni era uno dei pochi strumenti che facevano paura. Se voi lo rendete indefinito nel tempo non serve a fare nulla. Inoltre tutto il discorso Mezzogiorno, giovani e sviluppo non si riesce a fare se non inizia una lotta sistematica dura contro la criminalita' soprattutto nelle regioni meridionali''. ''Potete pensare - ha detto ancora Prodi - che si possa amministrare una regione come la Calabria quando tutti quelli che amministrano hanno paura? Hanno paura fisicamente. Allora come potranno prendere delle decisioni serene? Non si sentono protette, aiutati dallo Stato''. (ANSA). BPE 28-OTT-05 17:02

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PRODI, AUDITING SU CONTI PUBBLICI ASSOLUTAMENTE NECESSARIO LEADER UNIONE INTERVIENE A PERUGIA A INIZIATIVA GRUPPO ABELE (ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - ''L'auditing sui conti pubblici e' assolutamente necessario''. Lo ha detto oggi a Perugia il leader dell'Unione Romano Prodi, nel corso dell'iniziativa ''Strada Facendo 2'' organizzata dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria, che si concludera' domenica prossima. ''Bisogna farlo serio - ha aggiunto, rispondendo alle domande dei giornalisti - oggettivo, in modo che nessuno possa dire che sia o un inganno o che le cifre non siano vere, ma dobbiamo arrivare a questo e mantenerlo per sempre''. ''L'auditing cioe' - ha detto ancora Prodi - non deve essere un momento o uno strumento che viene usato solo per il passaggio da un governo all'altro in questa legislatura, ma deve essere un fatto permanente nella storia della Repubblica italiana, perche' un governo che subentra all'altro deve avere la certezza dei conti che riceve''.(ANSA). B-PE/AM 28-OTT-05 14:16

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PRODI, NON CI SONO POLITICHE SOCIALI IN GOVERNO CDL SERVE POLITICA INCLUSIVA PER RIDURRE DIFFERENZE REDDITO (ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - La differenza fra la politica sociale del centrodestra e del centrosinistra e' quella ''fra una cosa che non c'e' e una che c'e'''. E' quanto ha osservato - oggi a Perugia - il leader dell'Unione Romano Prodi, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine del convegno ''Strada facendo 2'' del gruppo Abele e della Regione dell' Umbria, che si concludera' domenica prossima. ''In questi anni - ha spiegato Prodi - abbiamo visto aumentare fortemente le differenze di reddito nella societa' italiana e tra le regioni. Una politica sociale e' invece una politica inclusiva che diminuisce queste differenze. Quindi e' proprio la direzione di marcia che e' diversa''. (ANSA). PE 28-OTT-05 14:32

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SCUOLA:PRODI,SE IO AL GOVERNO LE TECNICHE CENTRO RIFERIMENTO (ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - ''Se dovessi andare al governo le scuole tecniche saranno il mio centro di riferimento'': lo ha detto oggi il candidato premier del centrosinistra, Romano Prodi, intervenendo al convegno del gruppo Abele e della Regione dell' Umbria dal titolo ''Strada facendo 2''. Invitato dagli organizzatori ad elencare le leggi del governo di centrodestra che egli vorrebbe cambiare o abolire, Prodi ha citato anche quella sulla scuola. ''Tre i punti fondamentali da modificare - ha affermato - e fra questi l' umiliazione delle scuole tecniche, che se dovessi andare al governo saranno invece il mio centro di riferimento. Tecniche del 21/o secolo, cioe' che arrivino al triennio post-diploma. Noi abbiamo bisogno, se vogliamo lo sviluppo - ha spiegato - di una nuova classe di giovani con grande capacita' tecnica. I dati della regione Lazio, in linea con quelli delle altre regioni, parlano di meno di 5 mila studenti in matematica, fisica e scienze, e 16 mila in scienza della comunicazione''. In questo modo - ha detto - ''pensateci voi a sviluppare l' Italia che io non ci riesco. O noi abbiamo le risorse umane, oppure'' non e' possibile. Un altro punto della riforma scolastica da modificare - secondo Prodi - e' ''la scelta a 13 anni, che non e' compatibile con la scelta di un ragazzo, ma solo con quella dei suoi genitori''. Infine ''il fatto che una scuola in cui gli insegnanti sono ridotti a burocrati non e' una scuola che possa funzionare''. Quindi - ha aggiunto - bisogna affrontare ''il grande problema dell' autonomia, del decidere quali tipi di materie curare piu' o meno, della flessibilita' nell' ambito di un quadro nazionale. Decidere quali insegnanti possono avere funzioni speciali sull' edilizia scolastica, su come organizzare le classi. Tutto quello che in ogni Paese del mondo viene deciso dagli insegnanti e che qui cade dall' alto come una bastonata ministeriale''. (ANSA). B-PE 28-OTT-05 16:21

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WELFARE: LORENZETTI, POLITICA GOVERNO HA PRODOTTO SFREGIO DA OGGI A PERUGIA 'STRADA FACENDO 2' (ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - ''Cinque anni di politica dell'attuale governo, che considera il sistema sociale solo come un costo ed il volontariato come una tappabuchi, hanno prodotto un reale sfregio al welfare'': cosi' la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, nella giornata di apertura di ''Strada facendo 2'', l'appuntamento nazionale promosso dal Gruppo Abele di Torino e dalla stessa Regione Umbria. ''oggi la posta in gioco - ha aggiunto - e' la lotta per la sopravvivenza dei principi cardine delle politiche sociali''. ''Uno sfregio - ha precisato la presidente - a partire dal taglio delle risorse''. ''Abbiamo assistito ad una gestione accentrata degli interventi nel sociale - ha aggiunto - e gli enti locali sono stati definiti 'spenditori locali' senza riconoscerne un ruolo nella programmazione. Siamo sempre piu' convinti - ha detto ancora - che le politiche sociali abbiano un ruolo importante nelle politiche di sviluppo ed il principio di sussidiarieta' che abbiamo provato ad applicare in Umbria valorizza le risorse di tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti''. (ANSA). COM-PE/ND 28-OTT-05 18:02

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WELFARE: A PERUGIA 'STRADA FACENDO 2', DIBATTITI E PROPOSTE OGGI ANCHE ROMANO PRODI (ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - Rilanciare il dibattito e la riflessione sulle politiche sociali indicando proposte e strade da percorrere: e' questo l'obiettivo che si propone ''Strada facendo 2'', l'appuntamento nazionale, in corso a Perugia al Palasport Pellini fino a domenica prossima, che ha visto oggi nella giornata di apertura la presenza del leader dell'Unione, Romano Prodi. L'appuntamento, giunto alla sua seconda edizione (la prima si e' svolta a Torino nel 2002), e' promosso dal Gruppo Abele di Torino e dalla Regione Umbria, in collaborazione con il ''Cantiere delle riviste'' e il Cnca (Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza). Una tre giorni di dibattiti e proposte sulle politiche sociali dove saranno affrontate le problematiche legate al carcere, alle disabilita', alla tratta degli esseri umani, alle persone senza fissa dimora, all'immigrazione, ai giovani, alla salute mentale e alle dipendenze. Otto sessioni di lavoro che vedranno impegnati centinaia di operatori pubblici e privati, rappresentanti delle istituzioni, del terzo settore, delle organizzazioni sindacali ed esperti. Alla giornata di apertura hanno partecipato, tra gli altri, la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti e il presidente del Gruppo Abele, Don Luigi Ciotti. Questi ha illustrato il senso e gli obiettivi di quello che ha definito ''un laboratorio di idee, analisi, passioni, ma anche di proposte e domande alla politica''. ''Molte cose non funzionano - ha affermato don Ciotti - e ci troviamo in una situazione di precariato dei diritti. L'articolo 3 della Costituzione che sancisce l'uguaglianza e' divenuto un disvalore. Esiste infatti un'idea di modernita' che mal tollera i diritti sociali. Ma la vita delle persone viene prima delle leggi perche' ne e' il fondamento. Abbiamo quindi bisogno di leggi capaci di restituire vita e dignita' alle persone''. ''Abbiamo organizzato questo convegno - ha continuato - anche contro l'inganno delle parole. Troppe sono quelle abusate e strumentalizzate: pace, giustizia, diritti. Assistiamo a una grave crisi della legalita' nel nostro Paese. C'e' uno Stato che aumenta sempre piu' l'area del penale e diminuisce sempre piu' quella del sociale. Se e' vero che la legge e' nata per difendere i piu' deboli - ha proseguito - la crisi della legalita' e' testimoniata dai tanti che sotto gli occhi di tutti vengono abbandonati al proprio destino''. Nel corso del suo intervento la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha osservato, fra l'altro, che ''cinque anni di politica dell'attuale governo, che considera il sistema sociale solo come un costo e il volontariato come un tappabuchi, hanno prodotto un reale sfregio al welfare'', mentre per Prodi in questo governo non ci sono vere politiche sociali. (ANSA). B-PE 28-OTT-05 19:13

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MAFIA: CASELLI, PER COMBATTERLA OCCORRONO DIRITTI E LAVORO IL PROCURATORE E' INTERVENUTO AL CONVEGNO 'STRADA FACENDO 2' (ANSA) - PERUGIA, 29 OTT - ''La mafia e' una questione nazionale, che ha risvolti e componenti non solo criminali ma anche di altra natura. Per combatterla non bastano repressione e manette, ma anche diritti, opportunita' e lavoro'': lo ha detto il procuratore generale di Torino, Gian Carlo Caselli, intervenendo oggi a Perugia al convegno ''Strada facendo 2'', organizzato dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria. Caselli - riferisce una nota degli organizzatori - ha cosi' commentato i recenti fatti di mafia in Calabria e Sicilia. Per il procuratore, e' necessaria un'azione continua e sistematica contro l'offensiva di 'Ndrangheta e Cosa Nostra: ''Bisogna prosciugare l'acqua - ha detto - intorno al pescecane mafioso. Aggredirlo non solo quando si rende visibile con atti criminosi ma anche quando attua strategie attendiste e sommerse''. Infine il magistrato ha lanciato un allarme sulla proposta di modifica delle legge sulla confisca dei beni della mafia e il suo riutilizzo a fini sociali, un ''mezzo - ha concluso - rivelatosi indispensabile per saldare l'antimafia della repressione con quella dei diritti e delle opportunita'''.(ANSA). PE 29-OTT-05 18:32

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DISABILI: PROBLEMA LEGATO ALLA POVERTA', CONVEGNO PERUGIA A LIVELLO MONDIALE MA ANCHE IN ITALIA (ANSA) - PERUGIA, 30 OTT - Il problema della disabilita' e' ''drammaticamente legato'' alla poverta': nel mondo vi sono 600 milioni di disabili, l'80% dei quali vive nei paesi in via di sviluppo. Ma anche a livello nazionale esistono tutele differenti a seconda di come ciascuna Regione ha dato attuazione alla legislazione nazionale. E' quanto emerso dal convegno ''Strada Facendo 2 - Elaborazioni e proposte per le politiche sociali'' organizzato dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria che si e' concluso oggi a Perugia. Il Piemonte, con la legge regionale 1/2004, e' tra i pochi enti locali ad aver istituito un sistema integrato di servizi in materia e' stato evidenziato da una sessione dedicata all'argomento. Nel corso dell'iniziativa si e' anche parlato della necessita' di aggiornare la legge 328/2000, affinche' le prestazioni sociali per i soggetti non autosufficienti diventino diritti esigibili, e di modificare la legge 68/1999 per garantire l'accesso al lavoro alle persone con handicap piu' grave. Tra le richieste prioritarie sono state delineate il riconoscimento del volontariato intrafamiliare, l'assistenza domiciliare, diurna e residenziale e l'adeguamento della pensione di inabilita' all'assegno sociale. (ANSA). SEB 30-OTT-05 16:42

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IMMIGRAZIONE: CONVEGNO PERUGIA, ABOLIRE BOSSI-FINI E SUPERARE TURCO-NAPOLITANO PER SISTEMA FLESSIBILE (ANSA) - PERUGIA, 30 OTT - Abolire la legge Bossi-Fini e andare oltre la Turco-Napolitano, perche' l'immigrazione non sia piu' trattata come un problema di sicurezza e ordine pubblico ma come campo di tutela dei diritti. Questa la conclusione cui e' giunta la sessione di lavoro sull'immigrazione al termine di ''Strada Facendo 2 - Incontro di elaborazione e proposte per le politiche sociali'' organizzato a Perugia dal Gruppo Abele e Regione Umbria. ''Occorre riequilibrare il tema dell'immigrazione a livello europeo a partire dai diritti'' ha detto Pietro Soldini, responsabile per l'immigrazione della Cgil, secondo il quale il ripensamento della politica italiana non puo' prescindere da un'inversione di rotta della politica europea, a partire dalla ratifica di tutti gli Stati membri della Convenzione dell'Onu dei diritti dei migranti''. L'assenza di canali d'ingresso regolari e il conseguente ''obbligo all'immigrazione clandestina'' e' emerso come nodo cruciale del dibattito. Il sistema di quote di ingresso, previsto dalla normativa vigente, e' stato definito ''fallimentare poiche' costringe di fatto gli immigrati all'accesso illegale sul territorio''. La proposta e' un sistema flessibile, di programmazioni concertate, che preveda la possibilita' di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro. (ANSA). COM-SEB 30-OTT-05 16:47

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TRATTA:IN ITALIA 50MILA STRANIERE VITTIME PER SCOPI SESSUALI IN 4 ANNI; RESPONSABILE CARITAS, OLTRE META' HA AVUTO ASSISTENZA (ANSA) - PERUGIA, 30 OTT - ''Sono circa 50 mila le vittime della tratta di esseri umani per scopi sessuali giunte sul territorio italiano tra il 2000 e il 2004'': lo ha detto don Giancarlo Perego, responsabile del Coordinamento nazionale per il settore della Caritas, intervenendo oggi a Perugia alla giornata conclusiva del convegno ''Strada Facendo 2 - Elaborazioni e proposte per le politiche sociali'' organizzato dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria. ''Quasi 30 mila - ha spiegato il religioso - hanno raggiunto in qualche modo i servizi sociali, legali, sanitari presenti sul territorio''. Don Perego ha quindi reso noto che i permessi di soggiorno concessi per protezione sociale fino al 31 dicembre 2004 sono stati 4.286 e supereranno, alla fine del 2005, le 5.000 unita'. La Regione che ne ha usufruito del maggior numero e' stata l'Emilia Romagna (18,5%), seguita dal Piemonte (13,7%), dalla Puglia (13%) e dalla Lombardia (10,7%). Le persone che hanno beneficiato dei permessi di soggiorno per protezione sociale provengono da 54 paesi, ma l'80% da cinque nazioni: Nigeria (23,3%), Romania (18,7%), Moldavia (15,1%), Albania (12,2%) e Ucraina (10,2%). ''Ma per una ragazza su tre in assistenza sociale - ha affermato ancora il responsabile della Caritas - non e' corrisposta una rispettiva tutela legale a norma di legge. Confrontando il dato dei permessi per protezione sociale tra il 2000 e il 2004 (pari a circa 4.000) e il numero delle persone assistite dai programmi (pari a circa 6.500) si registra uno scarto di quasi il 35% tra permessi di protezione sociale e donne assistite in protezione sociale''. (ANSA). SEB 30-OTT-05 12:40

TRATTA:IN ITALIA 50MILA STRANIERE VITTIME PER SCOPI SESSUALI(2) (ANSA) - PERUGIA, 30 OTT - Secondo don Perego ''i finanziamenti per tutte le associazioni e i progetti che seguono i percorsi delle donne vittime di tratta sono insufficienti''. ''Il dipartimento Pari opportunita' - ha proseguito - ha ridotto sempre piu' i finanziamenti. Mentre per il primo bando, a fine '99, aveva messo a disposizione oltre otto milioni di euro e finanziato circa 40 progetti, nel bando del 2003 e 2004 le risorse a disposizione sono state inferiori e i progetti da finanziare piu' di 70. A questo si aggiunge il fatto che in alcune realta' territoriali, gli enti locali troppo spesso delegano totalmente al privato sociale tutti gli oneri inerenti alla ricerca fondi, alla gestione delle parti procedurali per la realizzazione dei programmi''. (ANSA). COM-SEB 30-OTT-05 12:45

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RAITRE: LA MANIFESTAZIONE DI LOCRI A 'PRIMO PIANO' (ANSA) - ROMA, 3 nov - Domani, alle 23.20 su Raitre, andra' in onda 'Primo Piano', l'approfondimento quotidiano del TG3 curato da Onofrio Dispensa , che dara' voce ai giovani e agli imprenditori del Sud, in lotta contro gli estorsori e criminali. A Locri una manifestazione rivendichera' il desiderio di normalita' di una regione in prima linea contro il crimine. Parleranno: gli studenti di Cosenza, Locri e Napoli; i sindaci delle tre citta'; Agazio Loiero, presidente della regione Calabria. In collegamento da Gela: Don Ciotti, fondatore di 'Libera' e promotore della carovana anti-mafia. (ANSA). I08-BGG 03-NOV-05 17:51

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FORTUGNO:MARCIA LOCRI; IERVOLINO, MALAVITA NON PASSERA'/ANSA LOIERO: SCONFIGGEREMO IL CANCRO CHE CI AMMORBA L'ESISTENZA (ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 4 NOV - ''Ai malavitosi diciamo non passerete perche' ci siamo noi con i nostri valori''. Cosi' il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, si e' rivolta ai giovani che stamani hanno partecipato alla marcia della speranza a Locri, concludendo la manifestazione che lei stessa aveva promosso. ''Al presidente Ciampi - ha aggiunto il sindaco - che ci ha mandato uno splendido messaggio confermando il vincolo di amicizia, vogliamo dire che la nostra unita' e' nata sulla solidarieta' e sulla liberta'. I cittadini devono non avere piu' paura. Tutto questo non si ottiene solo con le leggi, ma con l' impegno di tutti noi, dicendo che la stragrande maggioranza della popolazione del sud e' onesta e vuole vivere onestamente''. Dopo il sindaco di Napoli e' stata la volta del vescovo di Locri, mons. Giancarlo Bregantini, che non ha voluto far mancare il suo sostegno ai giovani. ''Questi ragazzi - ha detto non hanno risposto all' omicidio in modo emotivo, ma hanno dato voce al lavoro fatto nelle scuole, nelle parrocchie, nei circoli ricreativi. Questi giovani, educati, hanno risposto ad un messaggio negativo con l' energia del bene''. Il vescovo ha quindi sottolineato l' importanza di unire la voce dei giovani a quella dei sindaci. ''Cosi' - ha spiegato - si potra' avere un futuro diverso. Occorre poi un intervento dello Stato e delle realta' produttive''. Subito dopo e' stata la volta di don Luigi Ciotti che ha voluto mettere in guardia i ragazzi: ''state attenti. Sono stanco di sentire dire che voi siete il futuro. Voi siete il nostro presente. O si creano le condizioni per un reale protagonismo o ci stiamo prendendo in giro''. Don Ciotti si e' chiesto poi come sia possibile ''che poche migliaia di malavitosi ci tengano in ostaggio''. Quindi ha invitato i giovani a lottare contro la diffusione della droga che ''incrementa il mercato della mafia''. Infine, utilizzando le lettere che compongono il nome Locri, ha parlato di Liberta', Opportunita', Continuita', Riconoscenza e Insieme, inteso come unitarieta' d' intenti nello sconfiggere le mafie. Il sindaco di Cosenza, Eva Catizone, ha definito la giornata una di quelle che ''smuove le coscienze. Questa manifestazione vuole significate che in questa terra c' e' un' altra Calabria che dice no alla mafia, la Calabria dei giovani dalla faccia pulita, dei sindaci, della cultura. Questa regione ha bisogno delle vostre intelligenze, della vostra cultura, della vostra energia. Occorre non solo l' intervento dello Stato, ma anche di una politica che torni a perseguire l' interesse collettivo, di una rete solidale, di infrastrutture, ma non del ponte. Servono piu' teatri, piu' cinema. E' con la cultura che si sconfigge la

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE mafia''. ''Con la nostra presenza - ha sostenuto il sindaco di Bari, Michele Emiliano - abbiamo voluto partecipare la testimonianza di una regione reduce da un ventennio di lotta alla criminalita' culminata con successi giudiziari e l' abbattimento del peso della mafia. Abbiamo pensato di mettere a disposizione dei sindaci della Locride la forza politica e la grancassa mediatica delle citta' piu' grandi del meridione''. Il sindaco di Locri, Carmine Barbaro, ha prima di tutto difeso la memoria di Francesco Fortugno. ''Era veramente - ha detto - una persona perbene e ci siamo rotti le scatole di sentire e leggere che forse non era cosi'. Si abbia piu' rispetto e non ci si permetta di fare illazioni''. Barbaro ha poi sottolineato che ''non doveva essere ucciso Fortugno perche' ci si accorgesse dei problemi che da sempre denunciamo. I giovani hanno riaperto il problema della 'ndrangheta. Siamo in ritardo, ma possiamo ancora farcela. Se non ora quando?''. Un ringraziamento ai giovani che e' giunto, infine, dal presidente della Regione, Agazio Loiero, che ha concluso la manifestazione: ''sono stati un riferimento ed il simbolo di un paese nel quale, come calabresi, vogliano stare. Un grazie anche al capo dello Stato, Ciampi, che ha rotto ogni reticenza ed e' venuto in Calabria dove dopo ogni delitto si fa fatica a sciogliere il grumo dei sospetti, ma lui ha avuto coraggio e si e' stretto alla famiglia di Fortugno. Sono convinto che anche quando le luci dei riflettori sulla locride si spegneranno, le cose non saranno mai piu' come prima. Adesso molti giovani vogliono restare e lottare. Una lotta che ci deve vedere uniti perche' la memoria di Fortugno resti fulgida. Finiremo per sconfiggere questo cancro che ci ammorba l' esistenza''. (ANSA). SGH 04-NOV-05 17:19

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PREMI: A TETTAMANZI E GUARINIELLO IL MEMORIAL BARDELLI (ANSA) - PISTOIA, 4 NOV - L'arcivescovo di Milano cardinale Dionigi Tettamanzi e il pm torinese dello scandalo doping Raffaele Guariniello hanno vinto la 21/a edizione del ''Memorial Giampaolo Bardelli''. I riconoscimenti saranno consegnati sabato 26 novembre a Pistoia. La manifestazione vuole mettere in luce i personaggi che nei rispettivi campi si sono distinti nella lotta al doping nello sport e viene organizzata ogni anno da Renzo Bardelli, sindaco di Pistoia (per il Pci) a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta e attualmente consigliere provinciale della Margherita. La notizia del premio al cardinal Tettamanzi venne diffusa da Bardelli prima dell'inizio del conclave che poi elesse Papa Ratzinger (''Mi dette all'epoca il suo assenso - ha ricordato Bardelli nella conferenza stampa di presentazione del premio - alla vigilia dell'elezione del nuovo Papa. Se fosse stato eletto, Tettamanzi non sarebbe certo venuto. Quando e' stato eletto Ratzinger, ho tirato un sospiro di solievo''). Con Tettamanzi e Guariniello saranno premiati Claudio Catini, presidente del corso di laurea in Scienze motorie della facolta' di medicina dell'Universita' di Firenze; Carlo Petrini, ex calciatore di Milan e Torino ed autore di tre libri-denuncia sul mondo del calcio; l'Associazione Libera (presidente nazionale don Luigi Ciotti, regionale Vanna Van Straten, provinciale Antonio Vermigli); Verter Tursi, presidente toscano dell'Uisp. Un riconoscimento speciale andra' a Rosello e Luciana Frigo, genitori del ciclista Dario, arrestato per doping al Tour de France. (ANSA). G07-GAR/DLM 04-NOV-05 20:39

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TAV: VALSUSA PREPARA SCIOPERO CHE DIVIDE CENTROSINISTRA/ANSA DOMANI SARANNO ILLUSTRATE MODALITA' PROTESTA (ANSA) - TORINO, 10 NOV - Mentre si avvicina la data della manifestazione contro la Tav in Valle di Susa, il progetto Torino-Lione continua a dividere e a creare imbarazzo all'interno dei sindacati e fra le forze dell'Unione. Cgil, Cisl e Uil non hanno aderito alla protesta, ma lo hanno fatto i delegati dei tre sindacati della Valle di Susa, che contro il temuto disegno dei governi italiano e francese hanno raccolto 4.000 firme nelle fabbriche. Solo la Cgil pero' ha accettato di incontrare i delegati. Il principale sindacato italiano deve fare i conti anche con la spaccatura originata da una categoria importante come quella dei metalmeccanici, dopo che la Fiom di Torino ha annunciato il proprio sostegno al popolo anti-Tav. Ancora la Cgil, denunciano i Cub, in prima fila fra i sostenitori della manifestazione, ''e' arrivata al punto di organizzare assemblee sindacali in Valsusa il 16 novembre proprio per indebolire la mobilitazione''. I Cub parteciperanno massicciamente, con i vigili del fuoco aderenti al sindacato che si presenteranno al corteo in divisa, e diversi pullman organizzati dalla federazione di Pinerolo. Domani tutti gli organizzatori dello sciopero generale della Valsusa terranno una conferenza stampa per presentarne le modalita' presso la sede del Gruppo Abele a Torino. L'associazione ha gia' aderito, ma a questo punto si attende una presa di posizione pubblica contro la Tav anche da parte dello stesso fondatore del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti. Sul fronte della politica, la Torino-Lione continua a dividere Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Verdi dalle altre forze politiche del centrosinistra. I capigruppo dei tre partiti in Regione Piemonte hanno scritto oggi ai rappresentati dell'Unione al tavolo delle infrastrutture chiedendo ''ascolto'' per le popolazioni locali e movimenti anti-Tav che si battono contro il progetto Torino-Lione. La presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, sostenitrice dell'opera, ha chiesto ai consiglieri piu' radicali della sua maggioranza (gia' denunciati dalle forze dell'ordine per i disordini di Mompantero) di non partecipare al corteo. Ma la risposta di Juri Bossuto (Prc) non si e' fatta attendere. ''Siamo esterrefatti - ha detto anche a nome degli altri - di un invito piu' o meno esplicito che sembra non riconoscere il ruolo di rappresentanza, anche territoriale, dei consiglieri''. E mentre il sindaco di Torino Sergio Chiamparino propone l'istituzione di una cabina di regia per gestire i problemi, si moltiplicano le lettere dei sindaci ai rappresentanti delle istituzioni. Dopo l'allarme del sindaco di Condove, Barbara Debernardi, sulla 'valle militarizzata', oggi e' la volta del sindaco di Vaie, Lionello Gioberto, che ironizza sui

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''pericolosi sovversivi sessantenni con nipoti'' e sugli ''attacchi subiti dal reparto della celere, aggredita in montagna con i canti di Fratelli d' Italia e Bella Ciao''. Il centrodestra, che non perde occasione per sottolineare i problemi della maggioranza che governa la Regione Piemonte, oggi per bocca del capogruppo di Forza Italia Enzo Ghigo prende le distanze dalle dichiarazioni contro i manifestanti fatte nei giorni scorsi dal ministro Pietro Lunardi. ''Sono a favore della Tav e ritengo che il rapporto con le amministrazioni locali sia stato tenuto correttamente - afferma Ghigo - ma non per questo si possono irridere quanti vi si oppongono. Il dissenso e' legittimo, naturalmente sempre che non superi i limiti della legalita' e permetta comunque lo svolgimento dei sondaggi''. Ghigo rimarca che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi gli ha ''confermato il pieno impegno per la realizzazione di quest'opera e la volonta' di inserirla nel programma elettorale della coalizione per le politiche del 2006''. Un modo per ricordare che invece il candidato premier dell'Unione, Romano Prodi, non ha ancora fatto altrettanto con il suo programma elettorale. (ANSA). PL 10-NOV-05 17:59

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BEPPE GRILLO:CON PAR CONDICIO PUBBLICITA' VADO IN TV DOMANI (ANSA) - ROMA, 10 nov - ''Con la par condicio della pubblicita' sono disponibile ad andare gratis negli studi della Rai, gia' da domani mattina: basta che lascino ai canali di Berlusconi le pubblicita' sulle merendine schifose e che a me facciano dire quanto, invece, fa bene una fetta di pane e miele. Questa la provocazione che lancia Beppe Grillo intervenendo ad una assemblea organizzata dagli studenti dell'istituto tecnico Galileo, dal liceo scientifico Newton in collaborazione con il liceo Tasso. L'appuntamento e' per la presentazione del libro ''A un cittadino che non crede nella giustizia'' scritto da Giancarlo Caselli e da Livio Pepino. Il comico genovese ha aggiunto che ''ormai la contaminazione colpisce tutto: quando parlano don Ciotti e Caselli si assiste ad uno strano effetto, tutti diventano mafiosi''. Sempre sul tema della contaminazione grillo rincara la dose e dice ''anche Cofferati e' un contaminato, agisce come il sindaco leghista Gentilini''. (ANSA). NM/MRC 10-NOV-05 16:57

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TAV: PROIETTILI A BRESSO; FERRERO (PRC), MINACCE DEPLOREVOLI (ANSA) - TORINO, 11 NOV - Solidarieta' a Mercedes Bresso per le ''deplorevoli minacce'' subite e' stata espressa da Paolo Ferrero, della segreteria nazionale del Prc. L' esponente di Rifondazione sottolinea pero' il proprio stupore per il fatto che in materia di Tav la presidente della Regione Piemonte ''non colga e non voglia cogliere'' gli elementi contenuti nella posizione espressa oggi da don Ciotti, che ha chiesto la sospensione dei lavori per non perdere una grande battaglia di civilta'. Commentano il ''blitz notturno di Ltf che ha portato la macchina per i sondaggi a Seghino, sopra Mompantero'', Ferrero aggiunge: ''e' un fatto molto grave e irresponsabile che la prima trivella in Valle di Susa sia stata portata nel cuore della notte, in modo quasi furtivo e con un enorme dispiegamento di forze dell' ordine''. ''Infatti - sottolinea - e' noto a tutti che oggi presso il tribunale di Susa era previsto il primo pronunciamento della magistratura sui ricorsi presentati dai proprietari dei terreni dei sondaggi sulla legittimita' dell' esproprio (la questione pero' e' stata rinviata, ndr). Portare le trivelle prima di avere il responso della procura e' una forma provocatoria che non fa che aumentare ulteriormente la tensione e la preoccupazione''.(ANSA). PL 11-NOV-05 18:29

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TAV: BRESSO BERSAGLIO DEI NO-TAV, 16 SCIOPERO VALSUSA / ANSA (ANSA) - TORINO, 11 NOV - Ieri mattina ha trovato tre proiettili calibro 38 nella buca delle lettere e oggi cinque bidoni della spazzatura sono stati rovesciati davanti alla sua abitazione, ma la presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, non si sente un bersaglio dei No-Tav. ''Come dice sempre il procuratore Caselli che di queste cose e' un esperto - ha commentato - se veramente vogliono farti del male non te lo mandano a dire''. ''Sul fatto che questo avvenimento sia legato alla situazione di tensione relativa alla vicenda Tav - ha ammesso Bresso - non ci sono dubbi. Pero' - ha rimarcato - non penso a chi in Valle di Susa guida la protesta, ma a chi in Piemonte come in tante altre parti d' Italia e' interessato a creare una situazione di tensione''. Le sue parole hanno raccolto il plauso degli organizzatori della protesta contro il progetto Torino-Lione che il 16 novembre fermera' la Valsusa. Da Cuneo, dove l' intera giunta regionale del Piemonte si tratterra' oggi e domani in visita istituzionale, le dichiarazioni di Bresso sono rimbalzate verso la sede del Gruppo Abele di Torino, dove gli organizzatori della protesta hanno illustrato questa mattina le modalita' della manifestazione. Aprezzamento e' stato subito espresso da Antonio Ferrentino, presidente della Comunita' Montana Bassa Valle Susa e Val Cenischia, uno dei principali animatori della lotta dei valsusini contro la Tav. Unanime e' stata la condanna per l' accaduto da parte del mondo politico e dei rappresentanti delle istituzioni. Bresso ha ricevuto le telefonate del capo dello stato, Carlo Azeglio Ciampi, e del presidente della Camera, Ferdinando Casini. Attestati di solidarieta' le sono arrivati dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino e dall' arcivescovo della citta' Severino Poletto, attraverso la ''telefonata affettuosa'' del segretario Ds Piero Fassino e con la ''sincera solidarieta''' espressa dal ministro per gli Affari Regionali Enrico La Loggia. L' ex governatore del Piemonte Enzo Ghigo ha parlato di ''episodio grave'' e ''protesta che puo' essere strumentalizzata'', il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani di ''vili intimidazioni''. Solidali con Bresso si sono detti anche tutti i principali sostenitori della protesta contro la Torino-Lione, inclusi i tre partiti che sostengono la causa dei valligiani, Prc, Pdci e Verdi. Lo stesso Ferrentino ha definto l' episodio di cui Bresso e' stata vittima come ''un gesto incredibile fatto da imbecilli''. Il popolo No-Tav intanto si prepara alla marcia di otto chilometri che attraversera' la Valle da Bussoleno a Susa mercoledi' prossimo, in occasione dello sciopero generale organizzato dai delegati territoriali di Cgil, Cisl e Uil contro il parere stesso dei tre sindacati (che ritengono la costruzione

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE della linea ferroviaria ad alta velocita' una occasione di lavoro e di sviluppo per gli abitanti dell' area). Il corteo si muovera' a partire dalle 9,30 dalla piazza del mercato di Bussoleno. In testa saranno gli studenti, dietro lavoratori e sindacati, seguiti dai rappresentanti delle istituzioni e dai cittadini con le relative associazioni. Alcuni pullman seguiranno il corteo per raccogliere i manifestanti che dovessero dare forfait prima di avere completato il percorso, che risale la Valle dal basso, salendo in quota. ''Dobbiamo lasciare svolgere lo sciopero - ha commentato questa sera Bresso - perche' e' una manifestazione democratica che esprime delle esigenze. Gia' prima del 16 novembre pero' - ha annunciato - convocheremo sindaci e amministratori per una data successiva, poiche' e' necessario tornare a fare parlare la politica''. (ANSA). PL 11-NOV-05 20:49

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TAV: DON CIOTTI, NECESSARIA IMMEDIATA SOSPENSIONE LAVORI NON FERMARSI E' PERDERE GRANDE BATTAGLIA DI CIVILTA' (ANSA) - TORINO, 11 NOV - In Valle di Susa e' necessaria una ''immediata sospensione dei lavori'': lo afferma don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera, in una lettera aperta ai comitati No-Tav e agli amministratori della Valsusa, diffusa oggi nella conferenza stampa indetta dai sindacati presso la sede del Gruppo Abele per illustrare le modalita' della protesta del 16 novembre. ''Nessuno ha intenzione - scrive don Ciotti - di tagliare fuori l' Italia dal sistema della mobilita' europea, a maggior ragione da quella su ferro. Nessuno - aggiunge don Ciotti - e' cosi superficiale da voler perdere finanziamenti per assecondare campanilismi privi di ragione. Bisogna pero' parlarsi, discutere, valutare e rivalutare''. Il progetto dell' Alta velocita' in Val Susa richiede ''piu' attenzione di quanto non sia stato fatto finora, dall' effettiva utilita' dell' opera, ai suoi impatti sull' ambiente e sulla salute degli abitanti''. Ma, rimarca, ''con una indispensabile promessa: l' immediata sospensione dei lavori''. Perche' ''se non ci si ferma, si perde una grande battaglia di civilta'''. (ANSA). PL/ZRA 11-NOV-05 13:02

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TAV:MERCOLEDI'MARCIA DI PROTESTA,OTTO CHILOMETRI NELLA VALLE (ANSA) - TORINO, 11 NOV - In marcia per otto chilometri, da Bussoleno a Susa, con concerto finale per ristorare i manifestanti dopo la fatica. Si svolgera' cosi', in un modo che bene si addice alla gente di montagna, la protesta di mercoledi' prossimo 16 novembre contro la Tav in Valle di Susa. Le modalita' sono state illustrate oggi in conferenza stampa dagli organizzatori presso la sede del Gruppo Abele a Torino. Il raduno e' fissato per le 9,30 nella piazza del mercato di Bussoleno, nella bassa valle. Apriranno il corteo gli studenti, forse in considerazione della prestanza fisica legata alla giovane eta', visto che il percorso per raggiungere la principale citta' dell' area e' tutto in salita. Gli allevi delle scuole valsusine saranno affiancati da studenti torinesi che giungeranno in loco a bordo di un treno gratuito di Libera che partira' dalla stazione torinese di Porta Nuova alle 7,45. Seguiranno i lavoratori in sciopero, con i delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil che hanno organizzato la manifestazione, i Cub (con i vigili del fuoco aderenti alla sigla in divisa), la Fiom di Torino guidata dal segretario Giorgio Airaudo, che contro la decisione dell' organizzazione sindacale cui la sua categoria appartiene ha deciso l' adesione alla protesta. Dopo verranno i rappresentanti delle istituzioni e i cittadini, con sindaci, presidenti delle Comunita' Montane, consiglieri regionali di Prc, Pdci e Veri, i tre partiti che sostengono la causa dei valligiani (anche la Lega ha espresso solidarieta', ma senza prevedere una presenza alla manifestazione). Ci saranno gli esponenti dei movimenti No-Tav e le associazioni aderenti alla causa, con Legambiente che fara' scendere in campo il proprio presidente nazionale, Roberto della Seta. Chiuderanno il corteo alcuni pullman, che serviranno per raccogliere lungo la strada coloro che non ce la faranno a percorrere a piedi l' intero percorso. Gran finale con concerto nella Piazza d' Armi di Susa. Si esibiranno gruppi torinesi o piemontesi, come Statuto e Subsonica. Lo spirito della protesta, hanno rimarcato gli organizzatori, e' pacifico. ''Non vogliamo assolutamente che avvenga un nuovo scontro fra pezzi dello stato, come e' accaduto la notte del 31 ottobre a Mompantero'', ha detto Antonio Ferrentino, presidente della Comunita' Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia. ''Siamo persone assolutamente tranquille'', ha sottolineato Marina Clerico, esponente dei comitati No-Tav. Anche sulla ''militarizzazione della Valsusa'' lamentata da sindaci e amministratori nei giorni scorsi i toni sono cambiati. ''Gli esponenti delle forze dell' ordine - ha affermato Ferrentino - sono lavoratori, come tutti noi''. (ANSA). PL 11-NOV-05 16:46

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MAFIA: RITA BORSELLINO, VICENDA CUFFARO E' QUESTIONE MORALE SORELLA MAGISTRATO A 'PARLA CON ME' IN ONDA STASERA SU RAITRE (ANSA) - PALERMO, 13 NOV - ''Non tutti sanno che l'attuale governatore della Sicilia Toto' Cuffaro e' rinviato a giudizio per favoreggiamento aggravato nei confronti della mafia, sicuramente bisogna aspettare la sentenza definitiva della magistratura, ma il problema non e' questo. E' una questione morale''. Lo afferma Rita Borsellino, candidata dai partiti del centrosinistra, ad esclusione della Margherita che sostiene Ferdinando Latteri, per le Primarie dell'Unione in Sicilia, intervistata da Serena Dandini nel programma 'Parla con me' in onda stasera alle 23.20 su Raitre. Nel corso della lunga intervista, Rita Borsellino ricorda il fratello Paolo oltre che il suo impegno di questi anni nell'associazione Libera di Don Ciotti e parlando di politica diche: ''Credo che nella politica la mediazione debba essere dentro a pieno titolo, il problema e' non scendere a compromessi con nessuno. Compromessi no, mediazione si''.(ANSA). COM-KTQ/GIM 13-NOV-05 19:58

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IMMIGRAZIONE: MINORI SOLI,5 CITTA' ITALIANE UNISCONO LE FORZE A ROMA, BOLOGNA, MILANO, TORINO E ANCONA PROGETTO-PILOTA EUROPEO (ANSA) - BOLOGNA, 15 NOV - Piccoli clandestini che vivono di espedienti in un Paese di cui non conoscono la lingua, soli, senza genitori o altri parenti, dormendo e mangiando dove capita, esposti piu' di tutti al rischio di criminalita' e sfruttamento nell'accattonaggio, nei furti, nel mondo della prostituzione e dello spaccio di droga. Ragazzi romeni, albanesi o dei Paesi del Maghreb - soprattutto maschi, ma sempre piu' anche femmine - che la scuola non sanno neanche cosa sia. Vittime della poverta', dell'emarginazione e anche della tratta dei minori. Molto spesso senza un nome, ma che la burocrazia cataloga con una sigla, 'msna', minori stranieri non accompagnati. Che non possono essere espulsi e che vanno protetti, cercando faticosamente di conciliare le procedure amministrative previste dal diritto speciale dell'immigrazione per i minori stranieri, volte principalmente a verificare l' opportunita' di un rimpatrio, con le norme di tutela di tutti i minori, italiani o stranieri che siano. E' per fronteggiare il dramma dei piccoli stranieri soli che cinque citta' italiane - Roma, Bologna, Milano, Torino e Ancona - hanno deciso di mettere insieme le loro forze unendole a quelle di quattro citta' europee - Barcellona, Praga, Vienna,e Wuppertal - in un'esperienza-pilota cofinanzata dal Fondo sociale europeo, a cui collaborano diverse associazioni del Terzo settore come Save the Children, la Caritas e il Gruppo Abele ma anche la Legacoop nazionale. Il progetto ''Equal Palms'', di cui il Comune di Roma e' capofila, ha come obiettivo l'inserimento al lavoro in due anni e mezzo di 250 minori stranieri 'intercettati' nelle cinque citta'-partner, 118 dei quali potranno usufruire per sei mesi di una borsa-lavoro. Un'iniziativa concreta - finanziata con 1 milione e 837 mila euro del Fondo sociale europeo da ripartire fra i cinque Comuni e le associazioni partner - per sperimentare soluzioni nuove e piu' efficaci anche con percorsi personalizzati per garantire l'inclusione sociale, educativa e lavorativa dei piccoli immigrati nel Paese di accoglienza. O, solo su loro richiesta, nel Paese di origine, se le condizioni familiari, sociali e politiche lo consentono. Ma anche per mettere a punto proposte di nuove normative legislative. A Bologna, dove le ruspe di Cofferati contro le baracche dei romeni sul Lungoreno e la battaglia del sindaco contro il racket dei lavavetri stanno dividendo la maggioranza, il progetto ''Equal Palms'' sara' lanciato ufficialmente domani con una conferenza a cui parteciperanno gli assessori alle Politiche sociali delle cinque citta' italiane, sociologi e antropologi. (ANSA). BOG 15-NOV-05 17:18

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FORTUGNO: CAROVANA ANTIMAFIE A LOCRI, 3.000 GIOVANI IN PIAZZA DOMANI MANIFESTAZIONE CON DON LUIGI CIOTTI (ANSA) - CATANZARO, 18 NOV - Oltre 3.000 ragazzi provenienti da tutta Italia parteciperanno domani a una manifestazione a Locri in occasione del passaggio della Carovana antimafie in Calabria. ''Dopo essere andata nei Balcani, avere attraversato l' Italia, aver toccato la Svizzera - e' scritto in un comunicato - la Carovana Antimafie arriva in Calabria, nei luoghi dove la mafia in questo periodo sta facendo sentire piu' alta la propria voce. Locri e' diventato il punto di riferimento per tutti quei ragazzi che hanno partecipato alle tappe della Carovana in giro per l' Italia, tanto che loro stessi hanno organizzato una manifestazione che convogliera' a Locri piu' di 3000 persone da tutta Italia. Si tratta dei ragazzi che hanno partecipato alle tante tappe della Carovana in giro per l' Italia e che vogliono manifestare la loro voglia di essere in prima persona antimafia, oltre che di parlare di antimafia''. Piu' di 15 autobus partiranno da Perugia, Torino, Roma, da diverse citta' della Toscana, dalla Sicilia. Sono stati organizzati treni dalla Sicilia, dalla Toscana, dall' Umbria, e molti altri ragazzi partiranno con le proprie macchine per raggiungere la citta' che piu' di altre e' diventata in questo momento il simbolo dell' Italia che non si assoggetta alla mafia. I balconi delle case di Locri saranno ancora una volta ricoperte di quei lenzuoli bianchi che, dal periodo della Primavera di Palermo, hanno rappresentato e rappresentano la voglia di riscossione di una citta'; durante la giornata verranno consegnate ai ragazzi di Locri le migliaia di messaggi di solidarieta' raccolti dai carovanieri durante le tappe in giro per l' Italia. Il corteo partira' simbolicamente dalla casa della vedova Correale, il meccanico ucciso a Locri 10 anni fa perche' aveva rotto il muro dell' omerta' e denunciato i killer dell' assassinio di cui era stato testimone. Il Corteo si articolera' per le vie della cittadina fino ad arrivare all' aula magna del del liceo scientifico Zaleuco dove si svolgera' il convegno ''Continuita' nell'impegno contro le mafie'', Introdurra' i lavori il coordinatore di Libera-Locride, Francesco Rigitano. Seguiranno i saluti di Carmine Barbaro (Sindaco di Locri), e di mons. Giancarlo Maria Bregantini (Vescovo di Locri); quindi gli interventi del sen. Nando Dalla Chiesa, di Giuseppe Lumia (componente della Commissione Parlamentare Antimafia), di Lorenzo Frigerio (Referente di Libera per la Lombardia), del Sen. Nuccio Iovene. Le conclusioni saranno affidate a don Luigi Ciotti, Presidente dell' associazione Libera. (ANSA). SGH/MED 18-NOV-05 19:31

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FORTUGNO:DON CIOTTI, A MARCE FACCIANO SEGUITO FATTI CONCRETI (V. 'FORTUGNO: PIOGGIA NON FERMA CAROVANA ..' DELLE 13.13) (ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 19 NOV - ''La Carovana Antimafie continuera' a manifestare contro le organizzazioni criminali che soffocano il Paese, uccidono, seminano terrore, paura, angosce, sangue e lacrime''. A sostenerlo e' stato don Luigi Ciotti, presidente di Libera, in occasione della tappa a Locri della Carovana antimafie. ''Attenzione, pero' - ha aggiunto don Ciotti - perche' d' ora in poi non ci si potra' piu' fermare alle carovane, alle marce, alle fiaccolate, ai convegni, che rimangono si' importanti, ma che devono essere seguiti da fatti reali e concreti, da processi di sviluppo, di legalita', di occupazione, di controllo intelligente del territorio, di infrastrutture e di servizi''. (ANSA). YOV-SGH/FLC 19-NOV-05 13:45

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FORTUGNO: 2.000 PERSONE A LOCRI PER CAROVANA ANTIMAFIE/ANSA PIOGGIA NON FRENA CORTEO CHE PARTE DA CASA VITTIMA 'NDRANGHETA (ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 19 NOV - In duemila hanno raccolto l' invito della Carovana antimafie e stamani sono scesi in strada a Locri, nonostante la pioggia, per partecipare alla manifestazione promossa dall' associazione Libera presieduta da don Luigi Ciotti. Significativo il luogo scelto per la partenza del corteo: l' abitazione del meccanico Fortunato Correale, ucciso dieci anni fa a Locri dalla criminalita' organizzata perche' aveva riferito alle forze dell' ordine chi aveva danneggiato le auto di proprieta' di alcuni carabinieri e compiendo cosi', ha ribadito oggi la vedova, ''il proprio dovere a pieno''. Tantissimi, anche oggi, i giovani della Locride. Come numerosi sono stati i ragazzi provenienti da altre regioni. Tutti a gridare il loro no alla 'ndrangheta esponendo quegli striscioni noti ormai in tutta Italia: ''Il sud e' rock, la mafia e' lenta'' o ''La mafia uccide, il silenzio pure''. In testa al corteo don Luigi Ciotti, il vescovo di Locri, mons. Giancarlo Bregantini, il deputato dei Ds e componente della Commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Lumia, il sindaco di Locri, Carmine Barbaro, amministratori regionali, provinciali e comunali e diversi familiari e parenti di vittime della 'ndrangheta. La manifestazione si e' conclusa con un incontro-dibattito nel liceo scientifico Zaleuco. Lumia ha ribadito che lo Stato dovra' ''colpire le organizzazioni criminali con i fatti, con le leggi e sul piano finanziario''. Per Lumia, inoltre, bisognera' ''rivalutare i testimoni di giustizia che a differenza dei collaboratori sono quelli che si impegnato, che denunciano, da vittime o da innocenti, il sistema delle mafie. Anche in questo settore il Governo dovra' dare un segnale chiaro''. Don Ciotti ha ribadito il suo impegno affinche' la Carovana Antimafie continui a manifestare contro le organizzazioni criminali che soffocano il Paese, ma ha anche lanciato un monito. ''Attenzione - ha detto - D' ora in poi non ci si potra' piu' fermare alle carovane, alle marce, alle fiaccolate che sono si' importanti. Queste iniziative devono essere seguite da fatti reali e concreti, da processi di sviluppo, di legalita', di occupazione, di controllo intelligente del territorio, di infrastrutture e di servizi''. E della necessita' di interventi straordinari per la Locride ha parlato mons. Bregantini, il quale ha sottolineato la necessita', ''passata la fase dell' indignazione e della condanna dell' omicidio di Francesco Fortugno'' che chi di competenza ''faccia tutto quello che deve fare per la Locride in tema di sviluppo e creazione di posti di lavoro per i giovani''. (ANSA). YOV-SGH 19-NOV-05 18:47

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CAMORRA:SCAMPIA;RACCOLTA ARMI GIOCATTOLO PER NO AI CLAN/ANSA INIZIATIVA FONDAZIONE MAGO SALES. 'MONUMENTO' ACCANTO AL PRESEPE (di Franco Tortora) (ANSA) - NAPOLI, 22 NOV - Da Scampia, il quartiere della faida di camorra, che ha seminato morte e lutti, parte la 'rivolta' dei bambini di Napoli: il prossimo 8 dicembre, infatti, nel giorno della festa dell'Immacolata Concezione, iniziera' nel quartiere la raccolta delle armi giocattolo, contro il disarmo e tutte le guerre, e per conquistare ''la pace in casa propria contro mafia e camorra''. L'iniziativa e' organizzata dalla Fondazione mago Sales, guidata da un sacerdote piemontese, don Silvio Mantelli, con la passione per la magia e che sara' a Scampia proprio l'8 dicembre insieme a don Luigi Ciotti del gruppo Abele, all'associazione Libera e a rappresentanti dell'Amministrazione comunale di Napoli. La manifestazione si inserisce nell'ambito dell'iniziativa nazionale 'Disarmo dei bambini', a ricordo dei bambini vittime, quest'anno, delle guerre, del terrorismo e della mafia. Saranno percio' coinvolte le scuole e le associazioni. Contemporaneamente a Scampia raccolte analoghe si terranno in altre citta' d'Italia. All'iniziativa hanno aderito sul territorio nazionale gia' 50 mila bambini di piu' di 300 parrocchie, 200 scuole e numerosi gruppi. Proprio mago Sales, nell'occasione, condurra' uno spettacolo di magia e arte varia dal titolo 'Maghi senza frontiere'. La data dell'8 dicembre e' stata scelta, oltre che per la festa dell'Immacolata, anche per ''mettere il gioco e il sorriso di tanti bambini sotto la protezione della Vergine Santissima Regina della Pace''. E proprio in un 8 dicembre, nel 1841, don Bosco, fondatore dei Salesiani, ''dava inizio all'opera dell'oratorio per accogliere, in sana allegria il gioco di migliaia di bambini e ragazzi''. Ma che c'entra Napoli con il disarmo e il no alla guerra? ''Quella che vogliamo dare - annuncia il sacerdote - e' una piccola grande lezione da parte da parte dei bambini. Se loro incominciano a lasciare le loro armi da guerra perche' non lo possono fare i grandi?''. Del resto, ricorda don Mantelli, ''la violenza, espressione piu' manifesta della guerra, e' purtroppo anche presente in Italia. I delitti di mafia e la prepotenza della camorra ne sono l'espressione piu' eclatante. Vogliamo proporre una riflessione sul valore della pace contro ogni forma di violenza sia fisica che morale e si pone come esempio dei piccoli contro la delinquenza organizzata''. Ma per fare in modo che non resti un episodio isolato, si sta pensando a lasciare un simbolo evidente del no ai giochi di guerra, a qualsiasi latitudine si combattano. Le armi giocattolo, secondo quanto sta ipotizzando don Mantelli insieme con i suoi collaboratori, dovrebbero contribuire a formare un grande monumento contro la violenza che sara' realizzato nei pressi di un presepe che sara' allestito sempre nel quartiere di Scampia.(ANSA). TOR 22-NOV-05 17:27

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INFANZIA: L'8 DICEMBRE GIORNATA DEL DISARMO DEI BAMBINI INIZIATIVA DEL MAGO SALES E DI DON CIOTTI (ANSA) - TORINO, 22 NOV - Deporre le armi giocattolo per fermare tutte le violenze. E' questo il messaggio che, il prossimo 8 dicembre a Napoli, il salesiano don Silvio Mantelli - in arte Mago Sales - lancera' ai bambini di tutta Italia per dire no alla delinquenza organizzata e per la liberazione dei bambini in Uganda. L' iniziativa, che negli anni scorsi ha ottenuto l' adesione di oltre 50 mila giovani, ha gia' coinvolto piu' di 300 parrocchie, circa 200 scuole e numerose associazioni. ''E' un messaggio di pace - spiega don Mantelli - che parte dai piccoli per arrivare ai grandi. Una riflessione sul valore della pace - aggiunge - contro ogni forma di violenza, sia fisica che morale''. L' inizio della raccolta delle armi giocattolo avverra' a Scampia (Napoli), insieme a don Ciotti del Gruppo Abele e di Libera', in occasione della festa dell' Immacolata. ''A ogni bambino che deporra' le proprie armi giocattolo - afferma il salesiano - o che dira' di non averne mai fatto uso, regalero' una 'bacchetta magica' simbolo di pace''. La manifestazione prevede anche uno spettacolo dello stesso Mago Sales e dei suoi collaboratori, i 'maghi senza frontiere', che andra' poi in tour per tutta l' Italia fino al marzo del 2006. In ricordo dei bambini vittime innocenti delle guerre, del terrorismo e dei delitti di mafia, la fondazione Mago Sales propone anche una raccolta fondi a offerta libera. Le donazioni verranno utilizzate per aiutare i bambini soldato dell' Uganda, dove don Mantelli e' stato di recente con Marco Berry delle Iene per documentare le atrocita' a cui sono costretti. (ANSA). KVD 22-NOV-05 12:19

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MUSICA: DA DE ANDRE' UN VINTAGE D'AUTORE / ANSA (ANSA) - ROMA, 24 nov - (di Paolo Biamonte) - ''A lui era capitata una cosa capitata solo a lui, una voce, una voce, una voce che quando diceva 'buongiorno come stai?' era come sentire un dono ultraterreno''. Con la sua infinita dolcezza di narratrice di alcune delle piu' belle tra le cose umane, Fernanda Pivano racconta cosi' il suo Fabrizio De André. Il riferimento alla voce non e' casuale: perché anzi e' proprio la ricerca del suono naturale di una delle voci piu' belle e importanti della canzone europea (e non solo, se si pensa che David Byrne continua a masterizzare copie pirata di 'Creuza de ma' per i suoi amici americani) il punto di partenza di 'In direzione ostinata e contraria', la prima grande raccolta delle composizioni di De André, un confanetto con 3 cd, 54 brani, dagli esordi degli anni þ60 fino ai capolavori degli anni þ90, 'Creuza de ma', manifesto ante litteram della World Music, 'Le nuvole', 'Anime salde'. Il tutto selezionato personalmente da Dori Ghezzi sotto la supervisione, commossa e partecipe, di Giampiero Reverberi, che e' stato lo spirito musicale di De André per tutta la sua carriera. Si diceva del suono: per restituire le esecuzioni alla loro originalita' e' stato fatto un complicato lavoro di 'de- masterizzazione' sotto la guida di Antonio Baglio, sono stati rimossi i vari strati di compressioni digitali e rimasterizzazioni che si sono sovrapposti negli anni in occasione delle varie pubblicazioni. Un vero e proprio lavoro di restauro sonoro, fatto recuperando i nastri originali e utilizzando solo strumenti disponibili all' epoca delle registrazioni, che ha restituito a queste canzoni il loro sapore originario, regalando agli ascoltatori lþemozione impagabile di scoprire la verita' dell' interpretazione di uno dei pochi autentici giganti della musica popolare italiana. Va detto: questo cofanetto, per importanza e qualita', artistica, tecnica e culturale, e' degno di quelli realizzati per i Beatles. Sono lavori come questi che restituiscono lþ autentico valore al cd e, volendo, alla musica registrata. Definire Fabrizio De André solo un cantautore sarebbe offensivo: dopo aver fatto scoprire all' Italia la straordinarieta' della tradizione di Brassens e Brel regalando al nostro Paese il fascino della letterarieta' della canzone dþautore, e' col tempo diventato un punto di riferimento morale, un libero pensatore che allontanandosi dal teatrino della canzone si e' ritagliato un posto della storia denunciando i mali del vivere contemporaneo anticipando di anni svolte e tendenze della musica mondiale. Da un punto di vista critico si puo' dire che 'La prima grande raccolta' (sottotitolo ufficiale) e' davvero ''una grande raccolta'', nel senso che c'e' tutto il meglio di De André e anche qualcosa di piu', fosse solo per la qualita' del sonoro che

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ha il calore e le sfumature e la corposita' del vinile. La novita' piu' eclatante e' l'inedito duetto live di 'Cose che dimentico' con il figlio Cristiano, che racconta con parole piene di commozione la notte intera passata con il padre a scrivere questa canzone terminata solo quando e' sorto il sole. Non era mai stata inclusa su un cd 'Titti' mentre 'Una storia sbagliata' viene inserita per la prima volta in una raccolta. Raramente il titolo di un album riesce a raccontare cosi' bene la storia dell' interprete come 'In direzione ostinata e contraria': ''la musica di Fabrizio mi sembra proprio come un punteruolo per rompere l'indifferenza e i silenzi complici delle nostre realta', ieri come oggi'', dice don Luigi Ciotti. ''Fabrizio rimescola le categorie di bene e male fino a farne emergere degli imprevisti, le puttane insegnano e i professori vanno a lezione'', come dice invece don Andrea Gallo. Tutto vero: come questa frase scritta da Mario Luzi, che forse riassume tutti i possibili giudizi su Fabrizo De André: ''sono invecchiato nella quasi totale ignoranza del suo talento e me ne scuso''. (ANSA). XBA 24-NOV-05 17:00

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PRIMARIE: SICILIA; LIBERA, PARTITI AIUTINO RITA BORSELLINO (ANSA) - ROMA, 28 nov - ''Anziche' chiedersi se Rita Borsellino sia capace o meno di amministrare, i partiti farebbero bene ad unirsi tutti insieme per aiutarla e creare le condizioni perche' possa fare il suo lavoro di amministratrice. Dietro la sua candidatura, infatti, c'e' il grande fermento di tanti giovani e associazioni che lottano contro la mafia''. E' quanto ha detto don Luigi Ciotti, presiedente di Libera, alla presentazione di un libro sulle donne parenti delle vittime di mafia. ''Non bisogna lasciare sole persone come Rita e tante altre donne - ha continuato don Ciotti, che hanno trovato la forza di andare avanti anche con l'impegno politico. Purtroppo, c'e' una guerra in corso nel nostro paese, che in 10 anni, ha mietuto ben 2.500 morti, 155 dei quali erano persone innocenti. Oltre a questi, ci sono anche i morti vivi, perche' la mafia uccide anche con l'usura e il pizzo, togliendo dignita' e speranza alle persone''. Don Ciotti ha sottolineato l'importanza dell'attivita' politica di tutte le associazioni e delle persone che sono rimaste in qualche modo vittime o colpite dalla mafia anche per cercare di fermare le strategie mafiose in continuo cambiamento. ''Abbiamo visto in questi anni - ha concluso - il tentativo di far nascere cooperative dagli stessi mafiosi, che con amministratori compiacenti chiedono di andare a lavorare sui beni confiscati. Per questo non bisogna mai abbassare la guardia: collaborare con le forze di polizia e le prefetture per stroncare sul nascere questo fenomeno, di cui abbiamo gia' registrato 3 tentativi''. (ANSA). YN8-FM/STA 28-NOV-05 20:22

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MAFIA: DON CIOTTI, DOPO FIACCOLATE E CORTEI DARE RISPOSTE PRESENTATO LIBRO SU 20 DONNE PARENTI DI VITTIME (ANSA) - ROMA, 28 nov - ''Anche se cogliamo segnali positivi, e' necessario dare coerenza tra il dire e il fare. Le fiaccolate, i cortei e le assemblee sono importanti a condizione che poi si diano risposte concrete, senza usare i ragazzi ed evitando facili slogan come quello dei giovani che sono il nostro futuro. Le nuove generazioni sono il nostro presente ed e' da qui che bisogna partire''. E' quanto ha detto don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione Libera, alla presentazione del libro ''Felicia e le sue sorelle. La mafia dal secondo dopoguerra alle stragi del '92-93: venti storie di donne-contro''. ''Libri con questo - ha continuato don Ciotti - sono importanti perche' ci raccontano di donne che non si sono piante addosso, ma hanno risposto con l' impegno e la parola, diventando spesso anche punto di riferimento per tutte le associazioni che contrastano la mafia a libello territoriale. Questo loro mettersi in gioco risponde al desiderio di far continuare, attraverso la loro vita e la loro attivita', il messaggio dei loro marito, figli o fratelli uccisi dalla mafia nell' adempimento del loro lavoro. Da questo libro emerge inoltre una grande lezione di vita e il bisogno di non essere lasciati soli, insieme al diritto al poter esprimere la loro rabbia, sentimento che permette poi di agire e reagire''. Proprio sulla necessita' di continuare ad impegnarsi nonostante il dolore, ha parlato Simona Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. ''Non bisogna solo elaborare il lutto - ha detto - ma anche dare un messaggio di speranza, che diventi anche un valore collettivo, senza mai, invece, cercare la vendetta. Sono orgogliosa di essere 'sorella' di Felicia Impastato, una donna a cui sono unita da un filo di dolore, come anche con tutte le altre donne di questo libro e di tutte le altre che non sono citate. Non bisogna invece dimenticare anche le donne-carnefici, che all' interno delle organizzazioni mafiose trasmettono ai loro figli una cultura di violenza''. Gabriella Ebano ha raccolto nel suo libro (ed. Eds, 15 euro, 3671 pag.), le testimonianze anche di Pino Rizzotto, sorella del sindacalista Placido, di Maria Falcone e Rita Borsellino, sorelle dei due giudici uccisi rispettivamente nel '92 e nel '93, Elena Fava, figlia del giornalista Giuseppe, Antonella Azoti, figlia di Nicolo', uno dei sindacalisti uccisi per tutelare i contadini. ''L' idea mi e' venuta - ha raccontato l' autrice - dopo il mio incontro nel 2003 con Felicia Impastato, madre di Peppino, da cui ho avuto il numero di telefono di altre donne vittime di questa esperienza. Nel giro di poco tempo di e' creato un passaparola che mi ha consentito di raccogliere una testimonianza piu' ricca di quella meramente fotografica, arrivando a un racconto corale che vuole colmare i vuoti di memoria che spesso accompagna queste drammatiche vicende''. (ANSA). YN8/IAT 28-NOV-05 19:59

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BOLOGNA: DON CIOTTI, DON NICOLINI E' IL MIO MAESTRO (ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - ''Don Nicolini? Credo che di piu' non si possa trovare come 'anima' di una citta''': Don Ciotti interviene, ''con molto rispetto'', sul tema della legalita' che a Bologna sta dividendo la maggioranza e su cui si e' aperta anche una polemica fra Sergio Cofferati e la Chiesa di Bologna, che il sindaco ha accusato di averlo lasciato solo nella vicenda degli sgomberi. Dice la sua ''in punta di piedi'', ma ricordando subito che l'ex direttore della Caritas diocesana e' stato il suo maestro. ''Bologna non e' casa mia e l'unica cosa che posso dire e' che e' necessario sempre lavorare insieme. Credo molto nell'ascolto e nel confronto con le varie realta', senza dimenticare mai le esperienze positive che gia' ci sono valorizzandole e rendendole protagoniste. Su questo come su altri temi, l'ascolto e il confronto sono la strada fon-da-men-tale'', ha scandito il presidente di Libera a margine dell'incontro per presentare l'iniziativa della Camst a sostegno dei prodotti coltivati nelle terre confiscate alla mafia. ''Questo e' importante per raggiungere lo stesso obiettivo perche' tutti lavoriamo per creare le condizioni di dignita' per le persone e respingere nel modo giusto chi invece fa una scelta di illegalita'', ha sottolineato Don Ciotti. ''Per me don Nicolini e' stato un maestro, un esempio di equilibrio, di passione e di testimonianza di fede e Cofferati e' stato sempre molto trasparente. Bisogna forse aiutare la citta' a incontrarsi, questo vale dappertutto''. Quanto alle critiche del sindaco alle parrocchie che non avrebbero messo a disposizione posti letto per gli immigrati sgomberati, il fondatore del Gruppo Abele non ha voluto entrare in una polemica che direttamente non conosce: ''So solo che conosco Don Nicolini e so che e' di una generosita', di una creativita' e di una capacita' straordinarie, poi anche noi come Chiesa abbiamo i nostri limiti e si puo' arrivare solo a un certo punto, ma credo che unendo le forze e le energie ci si possa aiutare. Cofferati lo conosco come un uomo sensibile e intelligente e quanto a don Nicolini credo che di piu' non si possa trovare come anima di una citta'''. Ma questi problemi non sono solo di Bologna: ''In tutte le citta' siamo chiamati a metterci in gioco e a cercare delle soluzioni che non si dimentichino dei percorsi e delle fatiche delle persone. Poi se tutto questo, lo dico con grande rispetto e in punta di piedi, ha stimolato una riflessione che ci faccia dire a tutti che abbiamo bisogno di quel 'morso' in piu', ben venga''. Ma per don Ciotti ''a pagare'' non deve essere pero' la fatica quotidiana della gente. ''Io sono un privilegiato, mentre tanti poveri cristi si sbattono dalla sera alla mattina. Per tre anni ho scelto di dormire sui treni della stazione di Portanuova a Torino e ho capito che una cosa e' parlare di giustizia, legalita' e di diritti quando ti sbatti tutti i giorni nella fatica, un conto - ha detto - quando io e tanti altri ne parliamo con il filtro delle nostre sicurezze sociali''. (ANSA). BOG 29-NOV-05 15:38

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BOLOGNA: TRA RONDE E AIUTI A POVERI E' SEMPRE POLEMICA/ANSA VERDI PROTESTANO PER LO STOP AL VIGILE ELETTRONICO (ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - La citta' non ha pace. Da quando Sergio Cofferati due mesi fa ha aperto il fronte della legalita' (ma c'era stata una premessa ad inizio estate) non passa giorno senza che a Bologna si apra o si accentui una polemica. L'ultima e' stata quella sulle ronde dei cittadini, nata dallo stupro della settimana scorsa e oggi ridimensionata da Forza Italia, ma nella notte c'e' stata quella sul no alla riattivazione del vigile elettronico Sirio, con protesta dei Verdi, e ieri c'era stata sulla scarsa collaborazione della Chiesa ai problemi dei poveri e degli immigrati nata da un'intervista di Sergio Cofferati a la Repubblica. Prima ancora le tante tensioni sull'ala sinistra nella maggioranza che guida il Comune. Cofferati ha liquidato ieri l'ipotesi delle ronde (''Bisogna stare accuratamente lontani dall'idea che i cittadini possano farsi giustizia da se' o svolgere funzioni che non sono di loro competenza'') e non e' tornato sulle critiche del mondo cattolico. Ha parlato invece dell'aiuto che verra' dato alla studentessa aggredita, dopo aver incontrato la madre e il fratello della giovane stuprata in un giardino della periferia cittadina da un immigrato, forse maghrebino. Il sindaco ha annunciato una serie di misure di sostegno alla ragazza e alla famiglia, ''a partire dalla difesa legale'', e ha fatto un appello alla stampa ''perche' faccia il suo lavoro nel rispetto delle sofferenze e della privacy''. Ma sugli altri fronti si e' andati avanti. ''Quello che manca e' la consapevolezza, del sindaco e del centrosinistra, della drammaticita' del momento e della difficolta' di superare con mezzi appropriati coinvolgendo istituzioni e collettivita' e senza scaricare sulle istituzioni caritatevoli della Chiesa, sostanzialmente le uniche ad operare in un contesto difficile, responsabilita' della Giunta comunale'', ha detto Fabio Garagnani, deputato bolognese di Fi, criticando la stampa per l'eccessiva enfasi data alla questione delle ronde. Questione rilanciata pero' ancora dalla Lega Nord: '' Il primo intervento d'urto di legalita' padana e' gia' programmato per il 17 dicembre a Bologna'', ha annunciato Mario Borghezio. E don Luigi Ciotti, di passaggio nel capoluogo emiliano, pur non entrando nelle polemiche sul rapporto Comune-Curia ha ricordato che ''bisogna forse aiutare la citta' a incontrarsi, questo vale dappertutto''. Non bastasse tutto cio', la fibrillazione di Bologna continua anche per l'ambiente: i Verdi avevano presentato un documento in Consiglio per chiedere che Sirio non venisse spento il sabato e nelle due settimane precedenti il Natale come chiesto dai commercianti e come deciso dalla Giunta, ma in Consiglio hanno avuto solo cinque voti: i loro, quelli di Rifondazione e quello dell'occhettiano Cantiere. Ds e Margherita hanno votato contro,

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE l'opposizione si e' astenuta. ''La Federazione dei Verdi ritiene che il voto sia non una sconfitta dei Verdi, ma una sconfitta della maggioranza tutta e un passo indietro nell'attuazione del programma di mandato'', ha commentato il portavoce Carmelo Adagio, consolandosi con la costituzione di una commissione di monitoraggio e giudicando ''positivo'' l'incontro previsto per giovedi' tra i segretari dell'Unione e il sindaco. ''Ma e' importante non nascondere a noi stessi e alla citta' le differenze all'interno della maggioranza e le difficolta' di rapporto con la giunta che hanno portato i Verdi alle decisioni delle ultime settimane - ha chiarito - I Verdi sono fuori dalla giunta, e per questo ribadiscono alla maggioranza di centrosinistra la necessita' di un confronto continuo sull'agenda politica e sull'attuazione del programma di mandato''. Insomma anche giovedi' per la Bologna politica sara' un giorno caldo. (ANSA). CST 29-NOV-05 19:44

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MAFIA: DON CIOTTI, IN ULTIMI 2 ANNI CROLLATE CONFISCHE BENI LA DENUNCIA IN OCCASIONE INIZIATIVA CAMST-MARCHIO 'LIBERA TERRA' (ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - Negli ultimi due anni i beni confiscati ai boss mafiosi sono ''crollati'' dai circa mille all'anno del periodo 2000-2001, ai 374 del 2004, fino ai 161 di oggi. Lo denuncia don Luigi Ciotti, secondo il quale i boss mafiosi ''sopportano tutto, anche il carcere, ma non che gli si tocchi il portafoglio''. Il presidente di 'Libera' ha lanciato l'allarme denunciando ''un calo di tensione nella lotta alle ricchezze della mafia'' e un ''concreto rallentamento'' nella confisca dei beni ai boss: ''Sono oltre 4000 i beni immobili e oltre 400 le aziende confiscate ancora da destinare'', ha sottolineato tra l'altro don Ciotti che a Bologna ha partecipato alla presentazione dell'iniziativa della Camst a sostegno dei prodotti del marchio Libera Terra coltivati in Sicilia dalla cooperativa di giovani ''Placido Rizzotto'' su terreni confiscati alla mafia. Una situazione che, secondo il fondatore del Gruppo Abele, rischia di aggravarsi ulteriormente se passera' il ddl di riforma della legge 109 del '96 che prevede la possibilita' di revisione, senza limiti di tempo e da parte di chiunque sia titolare di un ''interesse giuridicamente riconosciuto'', dei provvedimenti defintivi di confisca. ''Il ddl di revisione fa un regalo alla mafia, ricorreranno tutti'', ha affermato don Ciotti, secondo il quale il risarcimento deve essere previsto solo in caso di errore giudiziario. Per don Ciotti, la possibilita' di revisione senza limiti di tempo, tra l'altro, e' una spada di Damocle sui beni confiscati e riutilizzati socialmente che crea ''un precariato della confisca'' e un'incertezza costante nei giovani che coltivano le terre 'liberate dalla mafia'. Ed e' proprio 'per difendere ''lo spirito'' della legge 109 che una grande cooperativa di ristorazione come la Camst ha deciso di inserire la pasta biologica prodotta della piccola cooperativa sociale ''Placido Rizzotto'' nel menu' del ristorante il ''Vertice'', al centro del quartiere fieristico di Bologna, e di metterla in vendita nel negozio di gastronomia del 'C'entro' di via Indipendenza: ''Siamo un' impresa e sappiamo che solo una societa' e un'economia sana possono produrre risultati - ha spiegato il presidente della Camst Paolo Genco - e offrire ai nostri clienti il marchio Libera Terra significa diffondere il valore della legalita'''. L'iniziativa e' maturata in seguito al coinvolgimento di Camst in un progetto piu' ampio promosso da Legacoop per lo sviluppo delle cooperative che operano sulle terre confiscate alla mafia che si riconoscono nell'esperienza di Libera, progetto che accomuna anche Conapi e il Consorzio Apicoltori-Agricoltori Biologici Italiani. (ANSA). BOG 29-NOV-05 17:05

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AIDS: CIOTTI, NELLE CARCERI ITALIANE 5MILA DETENUTI MALATI RICERCA ELABORATA DA MEDICI PENITENZIARI (ANSA) - TORINO, 1 DIC - ''Nelle carceri italiane, secondo stime dell' Associazione medici penitenziari, ci sarebbero cinquemila detenuti malati di Aids, che non dovrebbero essere in cella''. E' la denuncia di don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele che oggi a Torino ha presentato i risultati di una ricerca su Aids e lavoro. ''Chi nelle carceri e' ammalato e' due volte detenuto'', ha affermato Ciotti, precisando che il dato dell' Associazione medici penitenziari e' una proiezione sulla base dei test che vengono effettuati. Entrando in un carcere si sottopone al test dell' Hiv solo il 33 per cento dei detenuti. Di questi, nel 2005 sono risultati positivi in 2.028. ''Facendo le debite proporzioni sarebbero cinquemila quelli che sono rinchiusi in carcere - ha sostenuto Ciotti - In Italia spesso il diritto di pena prevarica il diritto di salute''. ''Esiste anche il problema dei detenuti extracomunitari malati di Aids - ha concluso il presidente del Gruppo Abele - che iniziano le terapie durante il periodo di detenzione e poi, se vengono espulsi dall' Italia, non possono continuare le cure nel loro Paese''.(ANSA). YS4-GE 01-DIC-05 18:08

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AIDS: DON CIOTTI, GARANTIRE AI MALATI IL DIRITTO AL LAVORO RICERCA DEL GRUPPO ABELE, 57% TEME CHE PATOLOGIA VENGA SCOPERTA (ANSA) - TORINO, 1 DIC - ''Il lavoro, per un sieropositivo o un malato di Aids, non e' solo un diritto: e' cio' che determina la sua dignita' come uomo, e' la sua liberta'. Per questo va garantito''. E' il messaggio di don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele che oggi, in occasione della Giornata mondiale dell' Aids, ha presentato i risultati di una ricerca sui malati e il lavoro. Lo studio, commissionato nel 2003 dal Comune di Torino al Consorzio Abele Lavoro e condotto dal sociologo Roberto Cardaci, e' una ricerca piena di luci e ombre, che ha coinvolto un campione di 225 persone tra sieropositivi e malati di Aids conclamato, di cui il 57 per cento ha un' occupazione. Se il 79,8 per cento del campione dichiara di non aver subito una forte discriminazione sul luogo di lavoro, il 57 per cento ha paura che la malattia venga scoperta, non solo dall' azienda ma anche dai colleghi. Il 53 per cento degli intervistati non ha rivelato a nessuno la propria sieropositivita'. A tenerlo nascosto sono soprattutto coloro che si sono infettati con aghi e siringhe. Dai questionari e' emerso anche che medici ed educatori talvolta consigliano ai propri assistiti di non palesare la propria condizione (e' accaduto nel 36,4 per cento dei casi). ''Siamo un punto di riferimento per i nostri pazienti e spesso ci capita di suggerire loro un po' di prudenza - ha spiegato Caterina Bramato, infettivologa dell' ospedale Amedeo di Savoia - La societa' in molti casi non e' ancora pronta ad accettare che il panettiere, il cuoco di ristorante o la maestra d' asilo siano sieropositivi, malgrado razionalmente ormai si sappia che non si corrono rischi di contagio''. L' 88,5 per cento di chi e' disoccupato esprime il desiderio di rientrare nel mondo del lavoro, soprattutto perche' crede che sia un diritto (nel 44,9 per cento dei casi). Il 77,2 per cento dei disoccupati fa ricorso al sostegno psicologico mentre tra gli occupati la percentuale scende al 50,8. A enti locali e sindacati chiedono che si creino maggiori opportunita' di occupazione adeguata, una forte tutela dei diritti di chi lavora o di chi vorrebbe uscire dalla disoccupazione e l' avvio di un processo culturale per ridurre i casi di discriminazione. ''Tra i miei pazienti ho in mente almeno quattro o cinque casi di dimissioni forzate'', ha confidato Beltramo. ''Il quadro che emerge da questa ricerca - ha commentato l' assessore comunale al lavoro, Tom Dealessandri - e' diverso da quello di dieci anni fa e, per fortuna, e' migliore, anche grazie all' intervento di realta' sociali come il Gruppo Abele''.

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Per quanto riguarda il lavoro, Dealessandri ha osservato: ''Le necessita' di cure e di frequenti visite mediche di questi occupati potrebbero indurre ad applicare per loro formule di lavoro flessibile''. La flessibilita', dunque, come opportunita' per il lavoratore e non solo per l' azienda. ''Il lavoro non e' che una delle esigenze di un malato di Aids - ha continuato don Ciotti - Ora che la ricerca scientifica e la medicina sono riuscite ad allungare le aspettative di vita di queste persone, bisogna dare loro la possibilita' di fare progetti, garantendo diritti esigibili''. Tra questi, anche il diritto all' assistenza. ''Per troppo tempo - ha affermato il presidente del Gruppo Abele - sanita' e assistenza sono rimasti disgiunti''. E l' assessore regionale alla sanita', Mario Valpreda, ha insistito: ''Nel sistema socio-sanitario si e' abituati a ragionare sempre dal punto di vista di chi offre il servizio e mai dal punto di vista di chi il servizio lo aspetta''. Nota dolente: la scarsezza delle risorse, sottolineata anche dall' assessore regionale. E don Ciotti ha invitato la politica a considerare ''la salute delle persone come una priorita'''. ''L' Aids si e' trasformata in una malattia cronica - ha precisato Ciotti - ma c' e' bisogno di un intervento sociale continuo perche' non si abbassi la guardia. L' incremento di casi d' infezione per trasmissione sessuale e' un segnale preoccupante di disattenzione''. Don Luigi Ciotti e' stato il primo presidente della Lila (dal 1987 al 1989) e il Gruppo Abele nel 1984 ha pubblicato il primo libro italiano sull' Aids: entrambe le iniziative hanno fatto scandalo, soprattutto perche' si faceva esplicito riferimento all' uso del preservativo come strumento di prevenzione. ''Per fortuna - ha dichiarato Carla Tonelli, della Provincia di Torino - oggi la Chiesa ha una posizione un po' diversa da quando definiva l' Aids una punizione divina''. E anche tra i datori di lavoro si e' registrato qualche segnale di maggiore sensibilita'. ''Abbiamo alcuni casi di imprenditori privati - ha raccontato Ciotti - che hanno assunto sieropositivi e malati di Aids. Quando ci sono corrette informazioni e assenza di pregiudizi, tutto diventa possibile''. (ANSA). YS4-ANG 01-DIC-05 17:36

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AMNISTIA: COSSIGA CON PANNELLA, VA FATTA ENTRO NATALE CON SCHIERAMENTO TRASVERSALE APPELLO PRO-CLEMENZA (ANSA) - ROMA, 2 dic - Varare ''con la massima urgenza un provvedimento di amnistia-indulto'', che e' un atto ''assolutamente improcrastinabile''. E' quanto chiede un ampio schieramento di personalita' politiche - a cominciare da Francesco Cossiga -, rappresentanti del mondo carcerario, della giustizia e del volontariato, che ha lanciato oggi un appello a sostegno della iniziativa di Marco Pannella ''Amnistia per Natale''. Tra i primi firmatari ci sono oltre al Presidente emerito della Repubblica, Cesare Salvi, vice presidente del Senato; Sergio Segio; l' ex magistrato Ferdinando Imposimato; Don Luigi Ciotti; il Presidente dell'ARCI, Paolo Beni; il portavoce della Comunita' di Sant' Egidio, Mario Marazziti; il Presidente di 'Antigone', Patrizio Gonnella; il Presidente dell' Unione Camere Penali, Ettore Randazzo. E ancora tra i politici Enrico Boselli, Giuliano Pisapia, oltre e a Emma Bonino e i vertici dei radicali. I firmatari dellþAppello sostengono anche la proposta di tenere la mattina del 25 dicembre una grande 'Marcia di Natale per lþAmnistia, la Giustizia, la Liberta' '. ''Sono passati 3 anni da quando il Parlamento tutto applaudi' ripetutamente e calorosamente Giovanni Paolo II mentre invocava una riduzione delle pene'', ma ''in assenza di risposte, in questi anni, il problema da grave si e' fatto gravissimo'', denuncia il documento. Il problema non riguarda solo la situazione nelle carceri, ma anche quello della crisi della giustizia: oltre l'80% di reati - ricordano i firmatari dell'appello - restano impuniti, nove milioni sono i processi pendenti e oltre un milione sono i reati penali prescritti negli ultimi cinque anni. Insomma, una ''amnistia strisciante, crescente e nascosta'', aggravata da ''quella di classe ora introdotta dalla approvazione definitiva della legge ex-Cirielli''. ''E' questo enorme 'tappo' che va rimosso þ afferma - se si vogliono per davvero costruire le condizioni di una nuova giustizia, di una nuova garanzia per tutti i cittadini di vedere tutelati i propri diritti e interessi con un atto di buon governo ormai necessario e, dati alla mano, assolutamente improcrastinabile''. (ANSA).

(ANSA) - ROMA, 2 dic - L'appello ricorda che attualmente sono in carcere 60 mila detenuti, cifra ''record nella storia della Repubblica''; altre 50 mila persone sono sottoposte a misure alternative alla detenzione e mentre altre 80 mila gia' condannate aspettano la decisione del giudice sulla possibilita' di scontare la pena in misura alternativa. E fa presente che piu' delle carcerazioni crescono le prescrizioni: da 66.556 nel 1996 sono diventate 221.000 nel 2004. E ancora: nel ribadire che investire sul recupero e la prevenzione e' la vera politica per la sicurezza peraltro ''meno costosa socialmente'', il documento richiama l'attenzione sui

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE costi della detenzione: tenere una persona in carcere ''costa 63.875 euro l'anno''. Una cifra che se ne va in gran parte per la struttura, visto che per il vitto di ogni recluso ''si spendono mediamente soli 1,58 euro al giorno''. In particolare, tenere in carcere un tossicodipendente ''costa il quadruplo che assisterlo in una comunita' ''. Nell' annunciare, infine, la loro adesione alla marcia di Natale per l'amnistia, i firmatari dell'appello esprimono l' auspicio che ci possa essere anche Adriano Sofri, ''non solo 'in spirito' ma anche 'in corpo, forte e libero di camminare''. (ANSA). FH 02-DIC-05 15:56

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AMNISTIA: PANNELLA A FASSINO, AIUTACI AD ORGANIZZARE MARCIA (ANSA) - ROMA, 3 DIC -Marco Pannella - dai microfoni di Radio Radicale - si rivolge al segretario dei Democratici di sinistra, Piero Fassino, perché si adoperi affinche' si faccia davvero - e sia partecipata - la ''marcia per l'amnistia'' promossa nei giorni scorsi e rilanciata ieri da un appello firmato da molte personalita' ''bipartisan''. ''Saluto le tante adesioni, dal Presidente dell'Arci a don Ciotti, da Cesare Salvi a Francesco Cossiga fino al portavoce della Comunita' di Sant'Egidio, che hanno voluto sostenere la proposta della amnistia per Natale 2005'', aggiunge il leader radicale. ''Ma occorre ricordare che questo significa che per quella data bisognera' organizzare e tenere una grande manifestazione che solleciti quella proposta. E allora mi rivolgo a coloro che hanno il merito e la forza di riuscire ad organizzare a Roma, regolarmente, manifestazioni di mezzo milione di persone, di un milione di persone''. L'appello per la manifestazione e l'amnistia, ricorda Pannella ''e' stato firmato anche dal responsabile Cgil Funzione Pubblica per il settore penitenziario Fabrizio Rossetti, oltre che da esponenti politici come Giuliano Pisapia, Enrico Boselli, Luigi Manconi''. ''I tempi sono decisivi'', aggiunge il leader radicale: ''potro' attendere ancora due giorni, e poi credo che avro' il dovere di dire all'opinione pubblica, anche a quella carceraria, come stanno le cose. Altrimenti Potremmo essere ritenuti tutti ignavi, corresponsabili di atroci ulteriori sviluppi'', conclude. (ANSA). COM-TG 03-DIC-05 11:22

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PRIMARIE:SICILIA;BORSELLINO,TRA GENTE PER SPIEGARE LEGALITA' (ANSA) - PALERMO, 3 DIC - Appoggiata prima dai partiti 'minori' del Centrosinistra e poi anche dai Ds dopo un lungo confronto-scontro con gli alleati della Margherita, Rita Borsellino, una dei due candidati alle primarie dell' Unione, in 27 giorni ha percorso circa 8 mila chilometri, partecipando a 142 incontri in 72 comuni della Sicilia, incentrando la sua campagna elettorale sul dialogo con la gente. Sorella del magistrato ucciso dalla mafia nella strage di via D'Amelio nel '92, Rita Borsellino dopo l'assassinio del fratello ha deciso di impegnarsi attivamente sul sociale, portando in giro per l'Italia, soprattutto tra gli studenti, il suo messaggio di lotta alla mafia. Un cambiamento di vita per una donna che prima della strage si dedicava al suo lavoro di farmacista a Palermo e poi ha accolto con entusiasmo la candidatura per le Primarie. Sposata dal 1969 e madre di tre figli, Rita Borsellino dal '95 e' stata vicepresidente di Libera, l'associazione fondata da don Luigi Ciotti per organizzare la societa' civile contro le mafie e per diffondere in particolare tra i giovani una cultura di legalita', giustizia e pace. Nel corso dell'assemblea nazionale di Libera di quest'anno e' stata nominata presidente onorario dell'Associazione; con Libera ha contribuito all'approvazione delle legge 109/96 sull'uso sociale dei beni immobili confiscati alle mafie e sostiene attivamente il progetto 'Libera Terra'. Dal 1994 assieme all'Arci-Sicilia, e in seguito con la collaborazione di Libera, contribuisce alla crescita dell'iniziativa 'La Carovana Antimafie', un'esperienza ormai di carattere internazionale che mira a ''portare per tutte le strade'' l'esperienza di un'antimafia che vuole incidere positivamente sulla realta' economica, sociale e amministrativa.(ANSA). KTQ 03-DIC-05 18:07

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PRIMARIE: SICILIA; VINCE BORSELLINO,DONNA SENZA PARTITO/ANSA LATTERI AMMETTE SCONFITTA; LA CANDIDATA, SENTO RESPONSABILITA' (ANSA) - PALERMO, 5 DIC - Ha vinto Rita Borsellino, donna fuori dai partiti, sorella di Paolo, magistrato assassinato dalla mafia stragista con 5 agenti di scorta in via D'Amelio nel '92, vicepresidente di Libera che da anni gira la Sicilia e l' Italia con la carovana antimafia a parlare con la gente e soprattutto con i giovani di legalita'. Sara' lei, dopo la ratifica ufficiale degli organi dell' Unione, la candidata del Centrosinistra alla presidenza della Regione. Lo sconfitto, il rettore di Catania Ferdinando Latteri, proposto dalla Margherita, ha comunque gia' ammesso la vittoria dell' avversaria che a Palermo, la sua citta', ha ottenuto 18.953 preferenze circa l'85 per cento. Rita Borsellino dovra' scontrarsi, molto propbabilmente, con l'attuale governatore Toto' Cuffaro. E' la prima donna candidata alla presidenza in Sicilia, evento straordinario se si pensa che i deputati regionali donne sono meno delle dita di una mano tra i 90 del' Ars. Secondo i dati di 487 seggi sul totale di 498 Borsellino ha ottenuto il 66,9 per cento delle preferenze (123.591 voti), mentre Latteri ha ottenuto il 33,1 per cento, 61.204 voti. E il rettore e' stato sconfitto anche a Catania, sua citta', e a , paese del coordinatore regionale della Margherita, l' ex ministro Salvatore Cardinale. Dopo la vittoria Rita Borsellino, candidata da Ds, Idv, Prc, Pdci, associazioni, ambientalisti e appoggiata anche da una parte di esponenti Dl come Leoluca Orlando, ha detto: ''Sento una grande responsabilita' anche alla luce del risultato che sta venendo fuori e che mi da' quasi al 70 per cento''. ''La mia - aggiunge - era una candidatura di discontinuita' e i siciliani l' hanno ben compreso affidandomi il compito per il quale ho accettato di partecipare''. Latteri accetta la sconfitta e dice: ''E' un risultato straordinario. La Margherita era sola contro tutti e anche contro un pezzo di se stessa. Il dato di Palermo ha fatto abbassare la media altrimenti avremmo raggiunto il 40 per cento. Da domani sono disponbile a lavorare all' elaborazione del progetto del Centrosinistra per superare il centrodestra''. Gli fa eco Salvatore Cardinale: ''A nome della Margherita faccio i complimenti alla signora Borsellino che adesso e' il candidato di tutta l' Unione. Da stasera prendiamo atto del risultato e siamo impegnati per superare il candidato del Centrodestra alla presidenza della Regione che sembra non sia Cuffaro''. Per l' eurodeputato Ds Claudio Fava si tratta di ''un sogno che prende forma e dignita'. Con Borsellino comincia il riscatto che portera' la Sicilia fuori dal Medioevo mafioso. E' una dura lezione per la politica dei ragionieri. In Sicilia sta

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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE vincendo l' impegno, il sentimento e il futuro''. Appoggiata prima dai partiti 'minori' del Centrosinistra e poi anche dai Ds dopo un lungo confronto-scontro con gli alleati della Margherita, Rita Borsellino, in 27 giorni ha percorso circa 8 mila chilometri, partecipando a 142 incontri in 72 comuni della Sicilia, incentrando la sua campagna elettorale sul dialogo con la gente. Dopo l'assassinio del fratello ha deciso di impegnarsi attivamente sul sociale, portando in giro per l'Italia, soprattutto tra gli studenti, il suo messaggio di lotta alla mafia. Un cambiamento di vita per una donna che prima della strage si dedicava al suo lavoro di farmacista a Palermo e poi ha accolto con entusiasmo la candidatura per le Primarie. Sposata dal 1969 e madre di tre figli, Rita Borsellino dal '95 e' vicepresidente di Libera, l'associazione fondata da don Luigi Ciotti per organizzare la societa' civile contro le mafie e per diffondere in particolare tra i giovani una cultura di legalita', giustizia e pace. Nel corso dell'assemblea nazionale di Libera di quest'anno e' stata nominata presidente onorario dell'Associazione.(ANSA). FK 05-DIC-05 02:19

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RADIOUNO: 'BACO DEL MILLENNIO', L'EVASIONE SCOLASTICA AL SUD (ANSA) - ROMA, 5 dic - Saranno analizzati alcuni percorsi scolastici nel Sud dell'Italia per cercare di scoprire dettagli sul tema dell'evasione scolastica e delle risposte che offrono le Istituzioni, domani al 'Baco del Millennio' alle 10.35 su Radio1. Lo si fara' attraverso alcune interviste ai 'ragazzi di Locri' e gli interventi di don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e presidente di Libera (associazione umanitaria); Antonio La Spina, docente di sociologia e direttore del dipartimento di Scienze sociali dell'universita' di Palermo; Franco Cambi, docente di pedagogia generale e direttore del dipartimento di Scienze dell'educazione e dei processi culturali e formativi all'universita' di Firenze; Giorgio Rebuffa docente di Filosofia del diritto all'universita' di Genova; Lella Mazzoli direttore dell'Istituto per la comunicazione dell'universita' di Urbino; Pietro Garibaldi docente di Economia politica all'universita' di Torino. (ANSA). I08-BGG 05-DIC-05 15:37

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AMNISTIA: DA COSSIGA A TURCO, SI' A INIZIATIVA PANNELLA TRA LE ADESIONI ANCHE DON CIOTTI, PECORARO, BOSELLI, BORTONE (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Ci sono Francesco Cossiga, Sergio Segio, Cesare Salvi, Livia Turco, Giuliano Pisapia, Enrico Boselli, Alfonso Pecoraro Scanio, Don Luigi Ciotti, Don Antonio Mazzi, Giuseppe Bortone della Cgil tra i primi firmatari dell'appello lanciato da Marco Pannella per la convocazione da parte dei partiti del centrosinistra, dei sindacati e delle grandi associazioni di una grande manifestazione di massa per l'amnistia. A mobilitarsi a sostegno dell'iniziativa lanciata da Marco Pannella (e sostenuta da tutto lo stato maggiore radicale e della Rosa nel Pugno) anche il mondo dell'assistenza sanitaria. Tra le adesioni i Sert di Udine, Firenze, Napoli-Casavatore, Velletri, Faenza, Trieste, Pescara, le Asl di Firenze (n.10), Torino (n.3), San Francesco Trani (n.2), le comunita' di recupero: Emmaus, Montebuono, Progetto sud, Oasi 2, Centro di accoglienza Ulivo, Caps, e il vicepresidente del comitato scientifico di Forum droghe, Fabio Mariani. Tra le associazioni aderenti, quelle legate all'assistenza ai tossicodipendenti: Lila, La tenda, Insieme, Exodus, Il samaritano, il Gabbiano onlus, Nuova entrata libera, Saman, Operatori delle tossicodipendenze, Societa' italiana delle tossicodipendenze; le cooperative: Conferenza regionale volontariato giustizia della Marche, Cooperativa sociale Zip, il Calabrone, la Collina Re, la Cacciarella, Magliana 80, Ibis, Azzurra, il Cammino, la Rupe. (ANSA). PH 07-DIC-05 18:49

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DROGA: CONTROCONFERENZA A ROMA,CARCERE NON E' SOLUZIONE/ANSA CRITICHE ED ACCUSE ALLA POLITICA DEL GOVERNO (ANSA) - ROMA, 7 dic - No alla ''criminalizzazione'' dei tossicodipendenti. E' il filo conduttore, in forte contrasto con le politiche del governo, della Conferenza sulla droga promossa da un cartello di organizzazioni di operatori, di servizi pubblici e privati oltre che di comunita' che per protesta ha disertato l'appuntamento istituzionale a Palermo ed ha dato vita oggi ad una sorta di controconferenza alla quale hanno partecipato, secondo gli organizzatori, circa 400 persone. Il cartello, ''Non incarcerate il nostro crescere'', e' sostenuto fra gli altri da Federserd, Cnca, Gruppo Abele, Cgil, Saman, Exodus, Itaca, Acli, Agesci. Luogo del confronto, l'Aula magna dell'Universita' La Sapienza di Roma nella quale erano stati affissi anche striscioni con su scritto: ''Giovanardi sei acido'' o ''Vi fate di Tav.or''. Gli operatori riuniti a Roma (''e' solo l'inizio di un percorso e di un dibattito che vogliamo allargare'' hanno detto) hanno rivendicato l'esperienza sul campo ed hanno criticato il governo per non ''averli ascoltati'' ed aver predisposto un ddl prima, e uno stralcio poi, ''tanto distanti dalla realta'''. Senza esprimere forti differenze, i partecipanti hanno tenuto a sottolineare le convergenze, volendo evitare ''il rischio di ideologizzare'' il dibattito e di procedere invece con sperimentazioni e monitoraggi. Tutti d'accordo sulla depenalizzazione del consumo, sulle alternative al carcere, sugli investimenti nei servizi, sulla riduzione del danno, sull' integrazione pubblico-privato, sulla revisione delle comunita'. Ogni tanto e' aleggiata la parola liberalizzazione che pero' non ha trovato sponde fra le organizzazioni degli operatori. Il radicale Daniele Capezzone, che ha rilanciato la ''moratoria'' invitando a trattare le questioni dopo le elezioni, ha detto che la liberalizzazione resta un obiettivo anche se ''non e'un orizzonte immediato''. Questione in piedi anche per Luigi Manconi, responsabile diritti civili dei Ds: ''anch'io sono per la legalizzazione ma i tempi sono lunghi. Bisogna comunque tornare ad uno stato sociale e non come oggi stato penale. L'Unione dovra' rovesciare le tendenze da cima a fondo''. ''L'Unione dovra' dare una svolta'' anche per il verde Alfonso Pecoraro Scanio, secondo il quale va punito solo chi fa spaccio. Sulla riduzione del danno, la diessina Livia Turco ha proposto di fare un ''salto di qualita''' prevedendo, come avviene gia' in altri paesi europei, la sperimentazione di somministrazione controllata di eroina per quei tossicodipendenti di vecchia data che rischiano la vita e la marginalizzazione. C'e' chi fra gli operatori, come Fausto D'Egidio di

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Federserd, ha negato la validita' della conferenza di Palermo: ''non e' una conferenza nazionale. Non ha nulla degli obiettivi richiesti dalla legge e vi ha partecipato neanche un terzo di quanti sono stati alle conferenze precedenti di Napoli e Genova. E poi, e' stata preparata da gente sconosciuta ed inadatta, noi non siamo stati ascoltati e le modifiche legislative erano gia' pronte. Si e' trattato di un appuntamento elettoralistico. Noi vogliamo un'altra conferenza''. Al via una protesta simbolica: inviare sul sito del ministro Giovanardi messaggi di protesta al suo stralcio. Forti anche le critiche avanzate al governo dal fondatore del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti: ''Non si educa con le leggi'' e ''non vorremmo che per conto dei principi si allargassero le sofferenze e le discriminazioni''. Un altro prete, un emblema del sostegno ai giovani, don Antonio Mazzi, fondatore della comunita' Exodus, ha attaccato con sarcasmo il ministro Carlo Giovanardi e Don Gelmini. Al primo, che lo aveva accusato di essere un ''cattivo maestro'', ha replicato: ''mi sembra capitan uncino, piu' che un ministro delle droghe e' un divoratore di culatelli. E non ha competenze''. Il secondo e' stato definito ''cappellano di corte assunto da Berlusconi per un compenso di 5 milioni di euro''. (ANSA). MAS 07-DIC-05 19:02

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DROGA: DON LUIGI CIOTTI, LA RIDUZIONE DEL DANNO E' VITA EX CIRIELLI E' LEGGE TERRIBILE (ANSA) - ROMA, 7 DIC - La riduzione del danno e' vita. A sottolineare una delle strade della lotta antidroga, contrapposta alle forme repressive contestate al governo, e' stato don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, alla conferenza sulla droga organizzata dai servizi e dalle comunita' terapeutiche che per protesta hanno disertato la conferenza nazionale di Palermo. ''Non si educa con le leggi. La cura delle persone - ha aggiunto - e' l'espressione massima dell'etica''. Cio' che il prete contesta in particolare alle attuali politiche sono i ''principi assolutizzanti, stralciati dalla storia delle persone. Non vorremmo che in nome dei principi si allargassero le sofferenze e le discriminazioni, non vorremmo che diventassero alibi''. Sulla ex Cirielli, don Ciotti ha dato un giudizio fortemente negativo. ''Avra' ricadute pesanti fra i giovani - ha detto - e avra' una ricaduta sulle carceri con una gravita' impressionante. E' una legge terribile e bruttissima. Usa due binari, uno per i galantuomini e uno per i briganti. Ma soprattutto e' una legge punitiva''. (ANSA). MAS 07-DIC-05 16:12

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TAV: ACLI PIEMONTE, UNICA SCELTA E' IL DIALOGO (ANSA) - TORINO, 7 DIC - L'unica scelta possibile per risolvere la questione della Tav, e' il dialogo. Lo ribadisce con fermezza Gianni Girardo, presidente regionale delle Acli piemontesi, che definisce ''grave errore il modo scelto per lo sgombero''. ''Si rischia di esasperare gli animi e offrire spazi a provocatori e violenti - dice Girardo - Cio' che urge e' invece la politica, quella 'alta', fondata sul dialogo, pacato, schietto, responsabile sulle scelte per il futuro e non gesti di forza unilaterali''. Governo, Regione, Provincia ed enti locali sono, per le Acli, i soggetti attraverso cui deve passare il dialogo. Contrari a ogni forma di violenza anche i volontari della Acmos, una struttura collegata a ''Libera'' di Don Ciotti, il cui presidente, Davide Mattiello, dichiara che ''la risposta alla questione non possono essere ruspe e manganelli'', ma allo stesso tempo esprime solidarieta' con il funzionario Digos aggredito durante il passaggio del corteo antiTav di Torino, parlando di ''spirito della Costituzione tradito anche in questo caso. Manganelli, bottigliate e menzogne di Stato devono stare fuori dalla storia che vogliamo''.(ANSA). PS 07-DIC-05 17:43

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TAV: DON CIOTTI, NELLA VALLE C'E' BELLA GENTE LI' E' MANCATO IL CONFRONTO VERO, NON SI TRATTA DI LOCALISMO (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Le contestazioni 'no tav' sono frutto di un ''vero e sano confronto mancato. Eppure li', in quelle valli, ci vive gente bella, pulita, che vuole tutelare l'ambiente e la salute''. Lo ha detto don Luigi Ciotti, responsabile del Gruppo Abele che ha sede a Torino, commentando le manifestazioni di questi giorni che definisce ''sconcertanti''. ''Li' - ha proseguito - e' mancata la responsabilita' di ascoltare tutte le voci della gente della valle. Li' si deve fermare tutto e creare una riflessione ulteriore e seria. Vedere se ci sono proposte alternative perche' nessuno vuole impedire lo sviluppo ma magari si possono percorrere strade diverse. Fra l'altro la gente che vive li' e' gente aperta, ha grandi fermenti sociali, non e' chiusa su se stessa. Non siamo di fronte a un caso di localismo''. (ANSA). MAS 07-DIC-05 16:21

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AMNISTIA: RADICALI,DON MAZZI PRESIEDE COMITATO MARCIA NATALE NE FANNO PARTE ANCHE SENATORI VITA ANDREOTTI, COLOMBO,NAPOLITANO (ANSA) - ROMA, 11 dic - Don Antonio Mazzi ha accettato di presiedere il comitato promotore della Marcia di Natale per 'Amnistia, giustizia e liberta'', l'iniziativa lanciata da Marco Pannella e dai Radicali italiani. Del comitato, informa una nota, fanno parte anche i senatori a vita Giulio Andreotti, Emilio Colombo e Giorgio Napolitano; il vicepresidente del Senato Cesare Salvi e il senatore Lanfranco Turci dei Ds; il presidente dello SDI Enrico Boselli; Emma Bonino, parlamentare europea radicale; Benedetto della Vedova, presidente di Riformatori Liberali; Giuliano Pisapia, deputato del PRC; don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. E i presidenti di numerose fondazioni e associazioni. (ANSA). COM-PNZ 11-DIC-05 12:44

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AMNISTIA: SEGIO, NO A INUTILE PING-PONG TRA POLITICI MISURA RAZIONALE PER METTERE MANO A PROBLEMI STRUTTURALI (ANSA) - ROMA, 12 dic - ''Discutere dell'amnistia, sperando di arrivare a vararla, deve essere occasione di ridiscutere e riformare tutto, non deve essere palestra per un inutile ping-pong politico''. Ad affermarlo e' Sergio Segio, responsabile del Gruppo Abele di Milano e tra i promotori dell'appello per l'amnistia. ''Il provvedimento di amnistia e indulto per il quale ci stiamo battendo ormai da 5 anni, e attorno al quale si sta nuovamente raccogliendo un ampio cartello di associazioni - dice Segio - non deve essere occasione per reiterare polemiche e lacerazioni nel cortocircuito dei botta e risposta tra esponenti delle forze politiche''. ''E' un dibattito - aggiunge Segio - che puo' prendere quota se riesce a prendere aria, ovvero a uscire dall'avvitamento stretto sul solo piano delle posizioni dei partiti, sul chi fara' la prima mossa, per ascoltare anche le voci del sociale, di chi nel carcere lavora e vive, dei cappellani, dei volontari, delle realta' territoriali. Diversamente, rischiano di non esserci prime mosse, ma solo riproposizione di diffidenze e immobilismi''. ''L'amnistia e indulto, che abbiamo proposto nuovamente in questi giorni con un appello gia' ampiamente sottoscritto, non costituisce un'iniziativa 'buonista', magari per strumentalizzare lo spirito natalizio - prosegue Segio - E' invece misura razionale e pragmatica, senza la quale non e' possibile mettere mano ai problemi strutturali che affliggono il sistema penale e penitenziario, riforma del codice penale in primis, che tutti dicono di voler affrontare''. Ma ''l'amnistia non avrebbe senso ed effetto se non aprisse una nuova e diversa fase di politiche sulla giustizia e di politiche sociali. Non ha senso, ad esempio, fare con una mano la legge Cirielli e con l'altra l'amnistia. Oppure continuare con politiche di massima penalizzazione dei consumatori di droghe (dal 1990 sono stati scontati oltre 250.000 anni di carcere per possesso e piccolo spaccio). O continuare in politiche sull'immigrazione che rendono impossibile entrare in Italia legalmente, favorendo cosi' i tessuti criminali e lo sfruttamento degli immigrati''. ''Le attuali carceri, oltre che incivili e invivibili, rappresentano - sottolinea Segio – un pessimo uso delle risorse economiche. Tenere un tossicodipendente in carcere costa il quadruplo che non assisterlo in una comunita'. Cosi' come sono ingenti e non risolutrici dei problemi i costanti investimenti in edilizia penitenziaria (spesso a discapito della sanita' e della formazione): negli ultimi 30 anni e' stata via via stanziata una cifra corrispondente a quasi tre miliardi di euro (2.967.045.195), quasi 6.000 miliardi di vecchie lire''. Secondo Segio ''un diverso impiego di una parte delle risorse garantirebbe molta piu' sicurezza e prevenzione del crimine dell'attuale spreco, che nonostante l'impiego di miliardi di euro tiene accatastate 60.000 persone in 42.000 posti-cella (con una spesa giornaliera pro-capite per il vitto di soli 1,58 euro!)''. AU 12-DIC-05 18:55

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PREMI:CONSEGNATI RICONOSCIMENTI IN MEMORIA DI MARCELLO TORRE A NAPOLI, FLORIS, BEHAN, GRASSO, SERVILLO, FEO E CIOTTI (ANSA) - NAPOLI, 12 DIC - Il parlamentare Angela Napoli, nella sua qualita' di vicepresidente della commissione nazionale Antimafia, ha ricevuto a Pagani (Salerno) il XXV premio nazionale per l'impegno civile 'Marcello Torre'. Hanno ricevuto il premio anche Giovanni Floris (per la trasmissione televisiva Ballaro'), Tom Behan (per il libro 'See Naples and die'), Tano Grasso (per l'impegno da commissario straordinario per il governo), Toni Servillo (per il film 'Le conseguenze dell'amore'), Fabrizio Feo (premio alla carriera inviato Rai), don Luigi Ciotti (quale presidente nazionale di Libera contro le mafie). La Napoli, nel ricevere il premio, consegnatole dal prefetto di Salerno, Enrico Laudanna, si e' detta ''commossa ed onorata'' nel ricordo di Marcello Torre, sindaco di Pagani, ucciso dalla camorra nel 1980. ''Un uomo, un politico, un professionista - ha commentato l'onorevole Napoli - che ha saputo portare alti i valori della famiglia, della giustizia, della legalita', dell'amore per la sua terra''. La cerimonia per la consegna dei premi, che si e' svolta a Pagani, in occasione dell'anniversario dell'uccisione del sindaco Marcello Torre ha avuto momenti di commozione ''soprattutto durante la proiezione del cortometraggio che ha rivissuto la storia della tragica uccisione e gli anni successivi, durante i quali la moglie Lucia si e' - afferma una nota diffusa dall'onorevole Napoli - encomiabilmente battuta per mantenere saldo il ricordo del marito e per portare a galla la verita' nascosta dietro quel barbaro omicidio''. (ANSA). COM-TOR 12-DIC-05 11:57

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PREMI: AD ANGELA NAPOLI, CIOTTI E FLORIS IL 'MARCELLO TORRE' (ANSA) - CATANZARO, 12 DIC - Il vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e Giovanni Floris, conduttore di Ballaro', sono i vincitori della 25/ma edizione del Premio nazionale per l' impegno civile intitolato a 'Marcello Torre', il sindaco di Pagani ucciso dalla camorra nel 1980. Il riconoscimento e' andato anche a Tom Behan, per il libro 'See Naples and die', Tano Grasso, per l'impegno come Commissario Straordinario per il Governo, Toni Servillo, per il film Le conseguenze dell'amore, e all' inviato della Rai Fabrizio Feo come premio alla carriera. Angela Napoli, nel ricevere il premio, consegnatole dal Prefetto di Salerno Enrico Laudanna, si e' detta commossa ed onorata nel ricordo di Marcello Torre, ''che e' stato - ha detto - un uomo, un politico ed un professionista che ha saputo portare alti i valori della famiglia, della giustizia, della legalita' e dell' amore per la sua terra''. (ANSA). DED/FLC 12-DIC-05 12:10

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CRIMINALITA': D'ALEMA, E' GRANDE QUESTIONE NAZIONALE TEMA CENTRALE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE (ANSA) - CASERTA, 16 DIC - Per i Ds la lotta alla criminalita' organizzata ''e' una grande questione nazionale'' e non un problema limitato a parti del Paese. Occorre una svolta nel contrasto alla criminalita' ''non dal punto di vista dell'impegno della magistratura e dello stato, ma dal punto di vista delle istituzioni''. Cosi' il presidente dei Ds Massimo D'Alema che ha concluso un convegno del partito su ''Legalita' e sviluppo nella lotta alla camorra'' nella sala della Provincia di Caserta. ''Mafia, camorra e n'drangheta esercitano un peso intollerabile ed inquinano la vita economica e condizionano la politica - ha detto D'Alema - non si puo' lasciarli fare considerandoli come un pezzo di economia del Mezzogiorno a patto, come qualcuno sostiene, che non uccidano''. D'Alema ha accusato il governo di aver favorito la penetrazione della criminalita' organizzata con provvedimenti come i condoni edilizi e fiscali ''si e' indebolita la difesa della societa' anche con i tagli agli stanziamenti delle forze dell'ordine e con gli attacchi alla magistratura''. I Ds metteranno al centro della campagna elettorale per le prossime politiche e per le amministrative la questione della criminalita' organizzata. Il responsabile per la Giustizia dei Ds, Massimo Brutti, ha riproposto il codice di autoregolamentazione per i candidati con l'esclusione dei politici indagati per mafia, gia' proposto a Palermo. Al convegno hanno partecipato i magistrati Lucio Di Pietro, procuratore nazionale aggiunto della Dna, Raffaele Cantone, Lello Maggi, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il capogruppo dei Ds in Commissione parlamentare antimafia Beppe Lumia, il deputato della Margherita Giuseppe Gambale, ed il presidente di Libera, don Luigi Ciotti. (ANSA). DM/ARB 16-DIC-05 20:41

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ARCERI:SEGIO, MITO INFONDATO PIU'ISTITUTI MENO AFFOLLAMENTO (ANSA) - ROMA, 24 dic - ''Stupisce che da parte del ministero della Giustizia si perseveri nell'indicare la costruzione di nuove carceri come risposta ai gravi problemi che affliggono il sistema penitenziario. La vicenda poco edificante della societa' per azioni 'Dike aedifica', dovrebbe consigliare maggiore cautela e valutazioni ben diverse''. A dichiararlo e' Sergio Segio, responsabile del gruppo Abele di Milano che commenta cosi' l'annuncio del ministro Castelli dell' assegnazione degli appalti per la costruzione di nuove carceri. Segio ricorda anche che ''la Corte dei Conti ha espresso al riguardo una posizione chiara e netta: 'la costruzione di nuove carceri, la ristrutturazione e l'ampliamento di quelle esistenti assorbono ingenti risorse finanziarie, ma non riescono a migliorare in modo tangibile le condizioni di vita dei detenuti, a causa del continuo aumento del loro numero'''. Secondo Segio :''costruire nuove carceri per rispondere al sovraffollamento e' un mito infondato, sul quale si insiste talvolta in buonafede, talaltra per compiacere la lobby dei costruttori e di quanti nell'edilizia penitenziaria vedono un promettente business''. ''Qualche anno fa, in Francia un Rapporto parlamentare sulla situazione delle carceri - aggiunge Segio - aveva sottolineato quanto la risposta edilizia fosse inadeguata. Questo valeva ieri e vale oggi in Francia, come in Italia e in qualsiasi altro Paese. Da noi si finge di non saperlo per continuare a buttare migliaia di miliardi senza alcun miglioramento per la condizione dei detenuti e degli operatori, ma certo con molti benefici per i costruttori''. ''Negli ultimi 30 anni- dice ancora Segio - oltre seimila miliardi di lire sono finiti nell'edilizia penitenziaria e i risultati sono sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vederli. Con un utilizzo diverso dei 160 milioni di euro di cui ha parlato oggi il ministro Castelli e che dovrebbero servire a realizzare 1400 posti-cella, si potrebbero assumere almeno 1.000 nuovi operatori ed educatori e creare opportunita' di lavoro e reinserimento per 8-9.000 detenuti ed ex detenuti''. ''Anche per dire questo, domani a Milano e in altre citta', come volontari e associazioni, saremo davanti alle carceri a manifestare solidarieta' e vicinanza ai detenuti e agli operatori. Per dire, con loro e per loro - conclude Segio - che di questa politica cinica e miope, cosi' come delle 'passerelle mediatiche' dei partiti siamo decisamente stufi''. AU 24-DIC-05 17:34

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AMNISTIA: SEGIO, QUESTURA HA VIETATO PRESIDIO A SAN VITTORE APPUNTAMENTO SPOSTATO IN PIAZZA AQUILEIA (ANSA) - ROMA, 24 dic - La questura ha vietato il presidio davanti a San Vittore previsto dall'iniziativa di Natale per le carceri che si tiene a Milano (ultime adesioni quella di Dario Fo e Bruno Ferrante, candidati alle primarie del Centrosinistra per la carica di sindaco, e di Franco Mirabelli, segretario provinciale Ds), promossa da associazioni, volontari e sindacati (tra cui CGIL, Caritas, Gruppo Abele). L'appuntamento, come riferisce Sergio Segio, e' dunque spostato in piazza Aquileia, alle spalle del penitenziario. ''Si tratta di una decisione immotivata - rileva Segio, responsabile del Gruppo Abele di Milano - e priva di precedenti''. ''Una decisione che ci stupisce - prosegue - e che ha l'unico effetto di rendere piu' complicata l'organizzazione dell'evento e minore la sua visibilita'''. Del resto, continua Segio, che e' tra i promotori dell'appello per l'amnistia e l'indulto, ''gli obiettivi delle manifestazioni di Milano, Torino, Padova, Avellino, Bari e Palermo, non sono quelli di fare 'passerelle' mediatiche, ma di portare solidarieta' sincere e concrete a chi vive nelle carceri e anche a chi ci lavora, in una giornata particolare come quella di Natale. In quel giorno nel quale piu' forti sono le solitudini e le sofferenze, vogliamo invitare i detenuti a non farsi troppe illusioni sulla reale volonta' delle forze politiche, che allo stesso tempo richiamiamo all'urgenza della situazione''. ''Nel 2002, il Papa esorto' il Parlamento riunito alla clemenza ma anche alla coerenza. Entrambe sembrano essere eluse, anche in queste ore''. La disposizione della questura milanese, conclude Segio, ''rende ancora piu' necessaria un'ampia partecipazione dei cittadini milanesi e una maggiore informazione''. (ANSA). AU 24-DIC-05 10:46

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