Resoconto Stenografico ______¨ ______
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Resoconti Parlamentari Assemblea Regionale Siciliana 1 a XIII LEGISLATURA 327 SEDUTA 8 Novembre 2005 RESOCONTO STENOGRAFICO ____________ ¨ ____________ 327ª SEDUTA (Solenne) MARTEDI’ 8 NOVEMBRE 2005 ____________ ¨ ____________ Presidenza del Presidente LO PORTO INDICE Assemblea regionale siciliana Celebrazione del centesimo compleanno dell’onorevole Giuseppe Alessi, presidente del primo Governo della Regione siciliana PRESIDENTE ..............................................................2 CUFFARO, presidente della Regione ............................................5 MACALUSO, senatore della Repubblica .........................................8 ALESSI, primo presidente della Regione siciliana ..................................9 ======= Allegato: Messaggio dell’onorevole Giuseppe Alessi .......................................12 Resoconti Parlamentari Assemblea Regionale Siciliana 2 a XIII LEGISLATURA 327 SEDUTA 8 novembre 2005 La seduta è aperta alle ore 17.45. (Il Presidente Lo Porto fa accomodare l’onorevole Giuseppe Alessi al banco della presidenza dell’Assemblea come posto d’onore) PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca: Celebrazione del centesimo compleanno dell’onorevole Giuseppe Alessi, presidente del primo Governo della Regione siciliana. Diamo seguito a tale solenne seduta per la celebrazione del centenario di Giuseppe Alessi, non prima di avere comunicato che sono pervenuti messaggi di auguri e di solidarietà dal Presidente della Camera dei Deputati, Pier Ferdinando Casini, dal ministro della Difesa, Antonio Martino, dal ministro degli Affari regionali, senatore Enrico La Loggia, dall’onorevole senatore, Presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga e dal senatore Giulio Andreotti. Onorevole Presidente della Regione, Presidente Alessi, onorevoli colleghi, rivolgo un saluto a tutte le autorità e personalità nazionali, locali, civili, religiose e militari e ai familiari tutti. La Presidenza dell’Assemblea, interpretando l’unanime volontà dei parlamentari regionali, ha inteso dedicare questa seduta alla celebrazione di un anniversario molto particolare, i cento anni di Giuseppe Alessi, il personaggio ancora vivente più illustre della vicenda storica dell’autonomia siciliana. Non è senza emozione che abbiamo il privilegio di rivedere, ancora oggi, tra i banchi di questo Parlamento, il Presidente Alessi, a distanza di quarant’anni dal suo passaggio al Senato della Repubblica, avvenuto dopo sedici anni di appassionata partecipazione alla vita istituzionale e politica della Regione siciliana. Egli è stato, in primo luogo, tra i protagonisti della nascita e dell’avvio dell’esperienza della Regione siciliana, insieme ad un ristretto nucleo di politici ed intellettuali raccolti nella Consulta dell’Alto Commissariato per la Sicilia retto da Salvatore Aldisio, all’indomani della crisi istituzionale dello Stato apertasi con lo sbarco degli alleati Anglo-Americani nell’Isola. Nel corso della sua lunga vita, Giuseppe Alessi ha testimoniato soprattutto cosa rappresenti per un uomo tenere fede ai propri ideali, e lo ha fatto con quella rara limpidezza di propositi e di comportamenti nell’agire quotidiano che solo le grandi personalità, che resistono al giudizio della Storia, sanno dimostrare. Tutti noi sappiamo quanto brillantemente egli abbia svolto, prima di dedicarsi alla vita politica, la professione di avvocato. L’onorevole Alessi è stato il primo Presidente della Regione siciliana, ed era pertanto in corso il confronto sulle competenze regionali rispetto allo Stato e sull’apprestamento dell’ organizzazione amministrativa della Regione. Egli è stato, quindi, unanimemente eletto quale quarto Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, ed ha svolto i mandati di deputato e di senatore al Parlamento nazionale. Infine, a coronamento di tanto illustre carriera politica, ha rivestito per ben vent’anni il prestigioso incarico di presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Dopo lo sbarco alleato, quale attivista del Movimento cattolico, ha saputo immediatamente manifestare spirito d’iniziativa e capacità organizzativa nell’anticipare, con la celebrazione del primo convegno regionale nel dicembre del 1943, la nascita della Democrazia Cristiana, forza politica che soltanto cinque anni dopo avrebbe assunto posizione di piena centralità nello schieramento politico italiano. Forte di una formazione politica influenzata dal magistero della dottrina sociale della Chiesa e dagli insegnamenti sturziani, non esitò, insieme all’ancora sparuto drappello di compagni di partito (Aldisio, B. Mattarella, Restivo, Cortese), a riorganizzare il nuovo soggetto politico Resoconti Parlamentari Assemblea Regionale Siciliana 3 a XIII LEGISLATURA 327 SEDUTA 8 novembre 2005 cattolico in Sicilia, propugnando l’idea di regione in chiave unitaria, consapevole della necessità di arginare la ventata separatista impersonata da Finocchiaro Aprile e dal suo Movimento per l’Indipendenza per la Sicilia, in una prima fase sostenuti dalle forze angloamericane di occupazione. Una delle più importanti intuizioni politiche del Presidente Alessi, è stata la convinzione, poi provatasi vincente per la vicenda regionale, che la rapidità con cui lo Statuto sarebbe stato emanato, prima dell’elezione dell’Assemblea costituente, avrebbe garantito il risultato di lasciare intatta la formulazione dello Statuto, quale era scaturita dalla rielaborazione della bozza Salemi da parte della V Consulta regionale, nella quale erano riuniti i rappresentanti di tutti i partiti dell’epoca. Una volta ottenuta, mercé l’opera di Aldisio e la sensibilità del Presidente del Consiglio De Gasperi, l’emanazione dello Statuto dal Re Umberto II con Regio Decreto Legislativo 15 maggio 1946, n. 415, Alessi si batté strenuamente per l’immediata elezione dell’Assemblea regionale, prima della conversione dello Statuto in legge costituzionale da parte dell’Assemblea costituente. Si ebbero in tal modo il 20 aprile del 1947 le prime elezioni per l’Assemblea regionale siciliana e quindi l’elezione del primo Governo regionale, presieduto dall’onorevole Alessi. L’Assemblea costituente procedette al coordinamento dello Statuto siciliano con la Costituzione in una sola seduta, quella tenuta in occasione dell’approvazione della legge costituzionale di conversione n. 2 del 1948. Come ha ricordato egli stesso nel corso del Convegno sui trent’anni dello Statuto, l’Assemblea costituente accolse in quell’occasione il famoso emendamento Persico-Dominedò (ispirato da Luigi Einaudi), che implicava la possibilità del coordinamento dello Statuto con la Costituzione da parte dello Stato nell’arco di un biennio con semplice legge ordinaria, sia pure udita la Regione ma non anche d’intesa con la Regione, come invece avrebbe voluto il Governo regionale. Tuttavia, la partita l’ebbe vinta la Regione. Infatti, l’Alta Corte, “giudice delle leggi” dello Stato e della Regione sino all’avvento della Corte costituzionale nel 1956, con una delle sue prime sentenze (la numero 4 del 19 luglio 1948) dichiarò incostituzionale tale disposizione tempestivamente impugnata dal Governo Alessi. I primi anni di vita della Regione coincisero con la ricostruzione economica di un’isola la cui popolazione era fortemente impoverita dalla guerra. Furono gli anni del piano Marshall, della riforma agraria, della legislazione sull’amministrazione regionale e sugli enti locali, delle opere pubbliche regionali, della speranza riposta nei giacimenti di idrocarburi, degli studi sulla programmazione economica. A tali vicende l’onorevole Alessi partecipò da protagonista, da presidente della Regione, da assessore per gli enti locali, da presidente di quest’Assemblea. Dopo gli anni trascorsi tra Montecitorio e Palazzo Madama (1963 - 1972), in cui funse da punto di riferimento per l’attività parlamentare dei leader del partito di maggioranza relativa, il Presidente Alessi si allontanò dalla vita politica, e si dedicò quale presidente, con intelligenza e competenza, al rinnovamento dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, fondato da Giovanni Treccani, pur nella tradizione dell’attività editoriale. Mantenne tale incarico sino al 1992. A questo punto della sua vicenda personale, sempre vissuta in primo piano, uno iato tuttavia dovette verificarsi tra l’intensa attività politica di Alessi ed il buon ritiro presso ruoli, autorevoli ma meramente amministrativi: non uno strappo con il mondo culturale e politico, ma una presa di distanza da avvenimenti e personaggi che dovettero pesargli molto, se un temperamento come il suo, tutto tempra e passione, preferì l’isolamento nel grigiore dell’amministrazione. Del resto, non è degli uomini di alto profilo la rincorsa verso traguardi più o meno a portata di mano, cui concorrono arrivisti e parvenu. Resoconti Parlamentari Assemblea Regionale Siciliana 4 a XIII LEGISLATURA 327 SEDUTA 8 novembre 2005 Il Presidente Alessi ha dovuto assaporare l’amarezza dei trapassi e probabilmente dovette bere l’amaro calice dell’isolamento per l’avvento di una stagione politica poco adeguata al suo rango. Una su tutte, come esempio, la vicenda Milazzo. Alessi ha vissuto in filo diretto tale vicenda nella duplice veste del democristiano rattristato dall’evento scissionistico e del siciliano speranzoso che i diritti dell’Isola venissero maggiormente difesi da un movimento ad alto tasso autonomista. Se oggi tutto il Paese vede nella riforma dell’assetto istituzionale della Repubblica una questione cruciale e vede nello Statuto siciliano del 1946 un punto di riferimento imprescindibile, al di là delle divergenze politiche sull’entità