Parte I L’Emigrazione Albanese Nella Storia 1

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Parte I L’Emigrazione Albanese Nella Storia 1 Dottorato di ricerca in Lingue Culture e Società Indirizzo: Studi dell’Europa orientale Scuola di dottorato in Lingue culture e società Ciclo XXIV (A.A. 2010 - 2011) Analisi comparativa relativa all'impatto sociale, culturale e linguistico dell' immigrazione contemporanea albanese all'interno della realtà veneta SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE DI AFFERENZA: L-LIN/18 Tesi di dottorato di Jetmira Hoxha, matricola 955577 Coordinatore del Dottorato Tutore del dottorando Prof. Enrica Villari Prof. Giuseppina Turano INDICE INTRODUZIONE 5 PARTE I L’EMIGRAZIONE ALBANESE NELLA STORIA 1. I Balcani e la migrazione contemporanea 17 2. Per una storia dell’emigrazione albanese 28 2.1. Emigrazione antica degli Albanesi in terra veneta (1500) 30 2.2. Emigrazione proibita (1945-1990) 34 2.3. Emigrazione imposta di embassy migrants (1990) 35 2.4. Esodi di massa del marzo/agosto (1991) 37 2.5. Il crollo delle „piramidi finanziarie‟ (1997) 38 2.6. La guerra del Kosovo e l‟emigrazione forzata (1999) 40 2.7. Emigrazione in evoluzione e di stabilizzazione (2000) 41 2.8. L‟abolizione dei visti di breve durata (2010) 42 3. Il background della società albanese 44 3.1. Il realismo socialista 45 3.2. La democratura 50 PARTE II LA QUESTIONE SOCIALE DEGLI ALBANESI NELLA REALTÀ VENETA 4. La dispersione territoriale degli stranieri in Veneto 61 4.1. Le aree geografiche di provenienza: i Balcani 64 4.2. La popolazione straniera secondo il paese di provenienza: Albania 65 5. Presentazione della ricerca 68 5.1. Fieldwork in Veneto 68 5.2. La morfologia degli intervistati 69 5.3. Fieldwork in Albania 73 5.4. L‟intervista 77 6. Le rappresentazioni sociali nella società locale 80 6.1. Key concepts: l‟integrazione sociale 84 6.2. I focus groups 90 6.3. I massmedias e la stigmatizzazione dell‟essere albanese 100 6.4. Il cambiamento, l‟integrazione e il razzismo 101 6.5. L‟Albania e gli Albanesi nell‟ottica dei focus groups 104 6.6. Alcune narrazioni di immigrazione 107 6.7. L‟integrazione strutturale degli albanesi 109 6.8. Gli aspetti peculiari della migrazione albanese 113 PARTE III LA QUESTIONE CULTURALE DEGLI ALBANESI NELLA REALTÀ VENETA 7. L’emigrazione nella memoria collettiva 119 7.1. Kurbet, mërgim e emigrim nel contesto culturale albanese 122 1 8. L’idealizzazione della nazione albanese 126 8.1. L‟idealizzazione dell‟identità albanese 131 8.2. Konica: i valori e le virtù dell‟albanese 134 8.3. Il valore della patria 138 8.4. Il valore della famiglia 140 9. L’emigrazione della famiglia 143 10. La piramide come simbolo della gerarchia dei valori nella società albanese 148 10.1. Il valore della tradizione 151 11. Fra cultura di partenza e cultura di arrivo 155 11.1 . Il caso degli albanesi di prima generazione 156 11.2 . Il caso degli albanesi di seconda generazione 160 11.2.1. L‟identità culturale 162 11.2.2. Il processo di acculturazione 163 11.2.3. Le metodologie applicate 164 11.2.4. La lingua come mezzo di trasmissione della cultura 167 11.3. L‟identità etnica e nazionale 168 11.4. I profili di acculturazione 169 11.5. I valori delle relazioni familiari 171 11.6. Conclusioni 173 PARTE IV LA QUESTIONE LINGUISTICA DEGLI ALBANESI NELLA REALTÀ VENETA 12. Il rapporto fra ideologia nazionale e teoria linguistica 177 12.1. Nazionalismo e lingua nazionale 177 12.2. L‟ideologia della lingua nazionale 187 12.3. Le funzioni nazionalistiche e nazionistiche della lingua albanese standard 191 12.4. La lingua albanese unificata e la sua (parziale) diffusione 193 12.5. Le problematiche della diffusione della lingua standard 195 12.6. La cultura intergenerazionale della lingua standard 201 12.7. La lingua albanese e le generazioni in immigrazione 213 12.8. Il bilinguismo degli albanesi G2 fra L1 e L2 221 12.8.1. Pratiche differenziate di bilingual mode 224 12.8.2. Risultati dello studio 231 12.9. La commutazione del codice, l‟identità e l‟integrazione 233 12.10. La commutazione del codice e il prestigio della L1 234 12.11. La commutazione del codice e lo sfondo familiare 236 12.12. Osservazioni finali 237 CONCLUSIONI 240 APPENDICE 253 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 259 BIBLIOGRAFIA CONSULTATA 264 2 Malli i Atdheut Kur vete njeriu, i lirë e i vetëm, larg atdheut – viset e ra, ndryshimi i zakoneve, ëmbëlsia e udhëtimit e një mijë gjëra që vihen re ndër popuj të huaj, të gjitha këto ta përgëzojnë zemrën e të bejnë jo të harrosh Shqipërinë, po të mos të vejë tek ajo aq dendur mendja. Më tutje, si ngopen sytë së pari ndryshime, gazi shuhet pak nga pak. S`di ç`të mungon, s`di ç`të duhet. Një hije trishtimi ta mbulon fytyrën; e, pikë së pari herë-herë, mbastaj më dendur e më në fund shpesh e pothuaj kurdo e kudo, kujtimi i prindërve, i miqve e i shokëve, kujtimi i dheut ku u lindem e u rritem, ku qajtëm foshnja e ku lozëm djelm, kujtimi i atyre maleve larg të cilëve nuk rron dot mirë një shqiptar, kujtimi i kombit, që, me gjithë ca të liga që ka, është kombi ynë, e me tepër kujtimi e dëshira e etja e gjuhës sonë ta shtrëngojnë e ta dërrmojnë me të vertetë zemrën. Ah, malli i Shqipërisë, malli i atdheut të dashur, i shenjtë mall e dashuri e shenjtë, kush është ai shqiptar që s`e ka pasur në dhe të huaj! Duhet të jesh jashtë Shqipërisë, e të jesh larg, për të kuptuar se ç`forcë e ç`bukuri të ëmbël ka për veshët kjo fjalë: Shqipëri! Ajo më e zbrazura letër, ajo fjala më e vogël na sjell, kur vjen nga Shqipëria, një gaz të parrëfyeshëm se na sjell si një copë të atdheut ... (Konica F. 1899, rivista Albania, Antologjia e Faik Konicës, 2004: 13) Nostalgia della Patria "Quando l’uomo, libero e solo, si allontana dalla Patria, le nuove terre, il cambiamento dei costumi, la dolcezza del viaggio e mille cose che si notano fra i popoli stranieri, tutto ciò ti rallegra il cuore e ti permette di non dimenticare l’Albania ma di non ricordarla così frequentemente. Più avanti, mentre si riempiono gli occhi osservando le differenze, la gioia si spegne lentamente. Non sai che cosa ti manca, non sai di che cosa hai bisogno. Un velo di tristezza ti copre la faccia e all’inizio a volte, e poi più frequentemente e infine spesso, e quasi sempre e ovunque, il ricordo dei genitori, degli amici e dei compagni, il ricordo della terra dove si è nati e si è cresciuti, dove piangemmo da bambini e giocammo da ragazzi, il ricordo di quelle montagne, lontano da esse non può vivere bene un albanese, il ricordo della nazione, che con tutti i mali che possiede, è la nostra nazione, e per di più il ricordo, il desiderio e la sete della nostra lingua, ti stringono e ti spezzano realmente il cuore. Ah, la nostalgia dell’Albania, la nostalgia dell’amata patria, sacra nostalgia e amore sacro, chi è quell’Albanese che non l’ha sentita in terra straniera! Bisogna essere fuori dall’Albania, lontano da essa, per capire che forza e che dolce bellezza abbia per le orecchie questa parola: Albania! La lettera più vuota, la frase più corta, quando proviene dall’Albania, ci porta una gioia inenarrabile, perché ci porta un pezzo della Patria…" Faik Konica è stato uno dei più grandi sostenitori dell’Indipendenza nazionale, senza dubbio il più grande maestro della scrittura della nostra lingua e oltre a ciò colui che ha riscoperto la bandiera di Scanderbeg. Questi i tre meriti che non possono negargli neppure gli avversari più feroci. (Fan Noli, Letërsia Moderne Shqiptare, 2002: 92). 3 PARTE I L’EMIGRAZIONE ALBANESE NELLA STORIA 4 INTRODUZIONE "L'interdisciplinarietà, […], deve essere intesa come una sorta di paradigma nell'approccio al fenomeno migratorio e consiste nel mettere assieme diversi punti di vista, determinati dalle specificità epistemologiche di ogni disciplina scientifica"1. Tale paradigma è parte importante della struttura di questo lavoro di ricerca dedicato all‟analisi del fenomeno migratorio contemporaneo degli albanesi dall‟area balcanica in area veneta. In quanto interdisciplinare, esso esplorerà le tre diverse aree degli studi sociali, degli studi culturali e degli studi sociolinguistici. La prima parte della tesi prenderà in considerazione il fenomeno migratorio albanese dal punto di vista storico. Si cercherà di estendere il discorso dei Balcani all‟Europa, con particolare riferimento alla migrazione di risorse umane dai paesi balcanici, ossia dalla periferia, verso il centro dell‟Europa e verso l‟Italia in particolare, ricostruendo un quadro evolutivo del fenomeno mediante l‟analisi di diverse questioni concernenti la regione del sudest europeo. La migrazione degli albanesi sarà studiata con particolare attenzione alla ricostruzione della sua fenomenologia e attraverso l‟inquadramento storico e spaziale del suddetto evento in età contemporanea (post-1990); saranno esplorate le sue caratteristiche che, per il periodo in esame, risultano uniche e delineanti e tali da farne un caso atipico nella storia delle migrazioni internazionali. Partendo dal 1500 e dunque dall‟emigrazione antica degli Albanesi in terra veneta (all‟epoca della Serenissima), si giungerà all‟emigrazione del periodo 1945-1990, contestualizzata in funzione dell‟ideologia della nuova società socialista e proibita ai cittadini albanesi perché considerata un 1 Kaczynski G. J. Il paesaggio multiculturale. Immigrazione, contatto culturale e società locale. Franco Angeli, Milano, 2010. 5 atto di „alto tradimento‟ contro il popolo e la Patria. A questa seguirà la fase del 1990, quella dell‟emigrazione imposta, ossia l‟occupazione delle principali ambasciate occidentali da parte di molti giovani e famiglie albanesi, a Tirana. Successivamente verranno ricordati gli esodi di massa del marzo/agosto 1991, quelli del 1997, conseguenti al crollo delle 'piramidi' finanziarie e la tragedia di Otranto (Katër i Radës), e quello del 1999 legato al conflitto etnico del Kosovo (l‟emigrazione forzata).
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