Premio Letterario Nazionale per la donna scrittrice 2011

ANTICIPAZIONE XXVIII Edizione 20 12

Ventisettesima edizione con l’adesione del Presidente della Repubblica

BANCA CARIGE Cassa di Risparmio di Genova e Imperia

La 28ª edizione del Premio Letterario “Rapallo Carige” per Ancora una volta quest’anno, il 23 giugno, lo sfondo la donna scrittrice riveste per me un’importanza ed un’e - incantato del Tigullio tornerà ad essere il palcosceni - mozione particolare. In quanto alla recentissima elezione a co della scena letteraria nazionale. Quest’angolo di Sindaco della Città unisco il fatto di aver trascorso la mia mondo, dove le coordinate del tempo si perdono vita lavorativa sotto le insegne della Banca Carige. Il Pre - nello splendore del paesaggio che lo circonda, si tra - mio Letterario Nazionale “Rapallo Carige” da oltre venti - sforma a inizio estate in un crocevia di idee, di storie cinque anni è la manifestazione culturalmente più impor - e di passioni che segnano il divenire dell’universo tante della nostra città, e tra le più significative a livello re - femminile. Dagli anni Ottanta, generazioni di scrittri - gionale e nazionale, sia per l’eccellenza qualitativa sia dal ci si sono avvicendate sul palco del “Rapallo Carige”, punto di vista turistico. Il valore del Premio è merito del interpreti di ansie e speranze in un mondo in cui il suo ideatore, dottor Pier Antonio Zannoni e della giuria ruolo della donna è mutato profondamente. Su que - dei critici, che sin dalla prima edizione ha selezionato ope - sto golfo dove l’incanto della natura si rinnova immu - re di qualità, rivelandosi libera da vincoli con le grandi ca - tato a ogni stagione, ispirando da sempre artisti e fi - se editrici e puntando sempre al valore del volume in con - losofi, l’attualità, la storia umana coi suoi cambia - corso. Sono conseguentemente lieto di portare il mio salu - menti ed i suoi interrogativi diviene protagonista. to a quanti avranno modo di leggere la rivista, che sinte - Forse è in questo dialogo tra natura e storia, tra eter - tizza il meglio della cerimonia conclusiva della scorsa edi - nità e divenire, che risiede il fascino del “Rapallo Cari - zione e lancia la ventottesima, che si terrà il prossimo 23 ge”. Un Premio letterario che promuoviamo da 28 an - giugno. Eletto Sindaco da pochi giorni sono orgoglioso di ni con l’apprezzamento della critica, e la soddisfazio - questo Premio che diffonde in Italia un binomio caro: Ra - ne di tanti appassionati, e che acquista sempre mag - pallo e Carige. Rapallino d.o.c., amo la città in cui sono giore autorevolezza, rappresentando in modo unico nato, vivo e che oggi amministro. Credo si meriti il massi - e originale la voce di un mondo, quello femminile, mo e per questo scopo lavorerà l’Amministrazione. Sono che si è affermato nella vita sociale e culturale italia - affezionato a “Carige”, la banca nella quale ho per lunghi na. Un universo “in rosa” protagonista nelle novità e anni lavorato, banca che sostiene il Premio. Credo di esse - nelle trasformazioni del Paese ma indissolubilmente re il primo Sindaco rapallese che sia anche “carigino” e legato al ripresentarsi, sempre identico, del miracolo non posso quindi concludere se non dichiarando il pieno della vita e delle sue stagioni. Un po’ come questo assenso al futuro del Premio “Rapallo Carige” ed auguran - Premio, che ogni anno ripropone l’abbraccio tra le vi - do un continuo aumento di consensi e di fama. cende degli uomini e l’incanto eterno della natura.

Giorgio Costa Giovanni Berneschi Sindaco di Rapallo Presidente Banca Carige *dal 22 maggio 2012

La giuria popolare e il pubblico all’interno del teatro auditorium delle Clarisse

1 il Premio in sintesi

Alla 27ª edizione del Premio “Rapallo Carige” hanno parte - Premio Speciale cipato 123 opere di narrativa di scrittrici in lingua italiana, di cui 122 con i requisiti richiesti dal bando di concorso. della Giuria I 10 membri della giuria dei critici, dopo avere esaminato i volumi, si sono riuniti a Rapallo, in una sala dell’hotel Rivie - Franca Valeri ra, sabato 16 aprile 2011 e hanno formulato la terna delle “Bugiarda no, reticente ” opere finaliste, così composta (in ordine alfabetico, con Torino, Einaudi, 2010 estratti del verbale): “... un libro straordinario percorso da quell’ironia intelligente e mordace tante Le tre finaliste volte ammirata sulle scene ed ora tra - sferita in queste pagine, scritte con la Maria Pia Ammirati vivacità ed il brio di questa protagoni - “Se tu fossi qui ” sta, unica per uno stile del tutto origi - Milano, Cairo Editore, 2010 nale nella sua multiforme attività ”. “...i silenzi, le cose taciute nella relazione di coppia. Non Premio “Opera Prima” mancano i colpi di scena nella storia di un giovane vedovo Viola Di Grado alle prese con la vita misterio - “Settanta acrilico trenta lana ” sa, segnata da tanti lati oscu - Roma, Edizioni E/O, 2011 ri, della moglie appena scom - parsa...” “... In una Leeds gelida, Camelia e la madre Livia attraversano il vuoto che scende nelle loro vite, nelle quali si aprono spiragli di nuova vita, destinati Donatella . ben presto a soccombere. Un romanzo Di Pietrantonio crudo, una scrittura di forte fisicità che sa impregnarsi anche del delirio.” “Mia madre è un fiume ” Roma, Elliot Edizioni, 2011 “...la scrittrice narra la sua personale Risultati finali saga di ultima discendente di una I tre volumi finalisti sono stati sottoposti al giudizio di 60 letto - stirpe di montanari abruzzesi. Un ro - ri, scelti dal Comune di Rapallo e dalla Banca Carige. Le due manzo fortemente autobiografico, il - giurie (“tecnica” e “popolare”) hanno votato congiuntamente luminato dalla poesia che lo rende in occasione della cerimonia conclusiva che si è svolta a Rapal - autobiografia del lettore.” lo, nel teatro auditorium delle Clarisse, il 18 giugno 2011. Gianfranca Lionetti, segretario generale del Comune di Rapal - lo, ha proceduto allo spoglio delle schede, assistita da Anna Volante e Antonello Amato. Il Presidente della giuria Leone Piccioni ha dato lettura dei risultati ufficiali: Federica Manzon 29 voti, Donatella Di Pietrantonio 24, Maria Pia Ammirati 16. I votanti sono stati 69 sui 70 aventi diritto. Federica Manzon è “Di fama e di sventura ” stata proclamata vincitrice della 27ª edizione del Premio lette - Milano, Mondadori, 2011 rario per la donna scrittrice “Rapallo Carige”. “... la storia di Tommaso, un per - sonaggio costretto a seguire una li - nea di durezza che lo porta - gra - I Premi zie ad ambizioni e qualità - al suc - • A Federica Manzon premio “Rapallo Carige” : 10.000,00 euro, cesso sociale ed economico, ma una targa d’oro e la medaglia del Presidente della Repubblica. anche a dure sconfitte nella vita e • A Donatella Di Pietrantonio e Maria Pia Ammirati premi negli affetti. Un affresco articolato, selezione : 4.000,00 euro e una targa d’argento ciascuna. un racconto avvincente.” • A Franca Valeri premio speciale della giuria “” : 5.000,00 euro e una targa d’argento. Nella stessa seduta sono stati assegnati il premio “speciale del - • A Viola Di Grado premio “opera prima” : 4.000,00 euro e la giuria” e il premio “opera prima”. una targa d’argento.

Alla 27ª edizione del Premio “Rapallo Carige” Rai 3 ha dedicato una trasmissione speciale, in onda sabato 25 giugno 2011 alle ore 11. 2 le Scrittrici vincitrici

Premio “Rapallo Carige” di poesia «Femminile plurale, voci della poesia italiana dal 1968 al 2002» (Abramo), due racconti nelle antologie “Cuori Federica Manzon di pietra” e Facce di pietra” (Mondadori) e i romanzi «I cani “Di fama e di sventura” portano via le donne sole» (Empiria), selezionato al premio Milano, Mondadori, 2011 Strega e «Un caldo pomeriggio d’estate» (Cadmo, 2005), vin - citore del “Grinzane Cavour - Calabria”. Il suo terzo romanzo, Nata a Pordenone, vive e lavora tra “Se tu fossi qui”, oltre al premio-selezione “Rapallo Carige” ha Milano e Roma. Ha esordito in let - vinto i premi Basilicata, Procida e Padula e ha ottenuto il quar - teratura pubblicando un racconto to posto al “Campiello” 2011. all’interno della raccolta “Tu sei lei” (Minimum Fax, 2008), antologia di Premio Speciale testi di giovani scrittrici italiane. Suoi interventi e racconti sono ap - della Giuria parsi anche su “Nuovi argomenti” “Anna Maria Ortese” e “Carmillaonline”. È collaboratrice del festival “Pordenonelegge”. Nel Franca Valeri 2008 ha pubblicato per Mondadori “Bugiarda no, reticente” il reportage narrativo “Come si di - Torino, Einaudi, 2010 ce addio”. Con “Di fama e di sven - tura” ha vinto il premio “Rapallo Carige” e, successivamente, È nata a Milano, vive a Roma. Pro - si è classificata al secondo posto al premio “Campiello” 2011. tagonista indiscussa dello spetta - colo italiano degli ultimi sessan - t’anni, è attrice di rare qualità a Premi Selezione tutto campo (teatro, cinema, ra - dio e televisione), ma anche sce - Donatella neggiatrice, regista di cinema e di opera lirica. È, da sempre, anche scrittrice. Ha pubblicato “Il Di Pietrantonio diario della signorina Snob” (Mondadori 1951), “Le donne“ “Mia madre è un fiume” (Longanesi, 1960), “Le Catacombe” (Cappelli, 1961), “Questa Roma, Elliot Edizioni, 2011 quì, quello là” (Longanesi, 1965), “Toh, quante donne!” È nata e ha trascorso l’infanzia (Mondadori 1992), “Tragedie da ridere - Dalla Signorina Snob ad Arsita, un paesino della pro - alla vedova Socrate” (La Tartaruga, 2003), “Animali e altri at - vincia di Teramo, in Abruzzo. tori - Storie di cani, gatti e altri personaggi” (Nottetempo, Vive a Penne, in provincia di 2005), “Di tanti palpiti. Divertimenti musicali” (La Tartaruga, Pescara. Nella vita fa la dentista 2009). Con Einaudi, dopo “Bugiarda no, reticente”, nel 2011 per bambini. Scrive dall’età di ha pubblicato la commedia “Non tutto è risolto” e, a quattro nove anni racconti, fiabe, poe - mani con Luciana Littizzetto, “L’educazione delle fanciulle - sie. “Mia madre è un fiume” è dialogo fra due signorine perbene”. il suo primo romanzo. Premio Opera Prima Maria Pia Viola Di Grado “Settanta acrilico Ammirati trenta lana” “Se tu fossi qui” Roma, Edizioni E/O, 2011 Milano, Cairo Editore, 2010 È nata a Catania, figlia di Antonio È nata a San Giuseppe Vesuviano, Di Grado, italianista e uno dei in provincia di Napoli, vive e lavo - massimi studiosi di Sciascia e De ra a Roma. Giornalista, critico let - Roberto, e di Elvira Seminara, terario, autrice e conduttrice di scrittrice. Si è laureata in lingue programmi culturali, è vicediret - orientali a Torino. È stata in Era - tore di Raiuno, responsabile di smus a Leeds. Ha viaggiato in Ci - “Uno mattina”, di “Linea Verde” e na e in Giappone e adesso si sta di “Verdetto finale”. Ha pubblica - specializzando in filosofia cinese a to i libri di saggi «Il vizio di scrive - Londra. Con “ Settanta acrilico re» e «Madamina: il catalogo è trenta lana” nel 2011 ha vinto il “Rapallo Carige” opera prima, questo» (Rubbettino), l’antologia il premio “Strega” opera prima e il “Campiello” opera prima. 3 la Giuria

“Una regina tenera e stupenda” (Guanda) nel 1980. Sono se - Leone Piccioni Presidente guiti, con lo stesso editore, “Grazie” (1988), “Colloqui con un Nato a Torino, ha compiuto gli studi in Toscana, si è laureato a vecchio nemico” (1999), “Aeropoema” (2006). È autore di tre Roma, allievo di Giuseppe Ungaretti. Giornalista professioni - romanzi: “In volo per affari” (Rizzoli 1994), “Il sorriso della sta, per oltre un quarantennio ha lavorato alla RAI, sino alla ca - Druida” (Sperling & Kupfer 1998) e “Per amore o per ridere” rica di vice-direttore generale per il coordinamento radiofoni - (Guanda 2008). Tra i suoi saggi, “Il gran rifiuto, storie di autori co. Ha curato la rivista letteraria «L’approdo» (nelle versioni ra - e di libri rifiutati dagli editori” (Longanesi 1991, Passigli 2009), diofonica, televisiva e a stampa). È stato tra i fondatori della ri - “Il mito che uccide” (Longanesi, 2006) e “Ne uccide più la vista «Prospettive nel mondo». Ha diretto il settimanale «La penna - storia di crimini, librai e detective” (Rizzoli, 2011). Discussione». Autore di numerosi volumi di critica e saggistica, collabora a quotidiani e riviste. Isabella Bossi Fedrigotti È nata a Rovereto, in provincia di Trento, vive e lavora a Mila - Romano Battaglia no. È giornalista del «». Tiene rubriche di È nato a Marina di Pietrasanta. Ha fatto parte della redazione colloquio con i lettori nelle pagine della cronaca milanese e sul dei telegiornali sulle tre reti Rai. Ha condotto numerosi pro - sito internet del quotidiano. Collabora ad alcune riviste. Ha grammi televisivi. Ha scritto oltre una trentina di libri, di cui esordito in letteratura nel 1980 con il romanzo “Amore mio sette per ragazzi, con uno dei quali “Lettere dal domani” ha uccidi Garibaldi” (Longanesi). Successivamente, oltre al libro vinto il Premio Bancarellino 1973. Ha vinto il Premio Andersen per bambini “Natale è...” (1985), ha pubblicato diversi ro - per la fiaba con “Il pesce lucente”. Con il volume “Cielochia - manzi fra cui “Casa di guerra” (1983), finalista ai Premi Strega ro” ha vinto il Premio Selezione Bancarella 1994. Tra i suoi ro - e Campiello, “Di buona famiglia” (1991) vincitore del Premio manzi, da Rizzoli, “Ho incontrato la vita in un filo d’erba” Campiello, “Il catalogo delle amiche” (1998), “Cari saluti” (1996) e gli ultimi: “Incanto” (2008), “Foglie” (2009), “Oltre (2001), “La valigia del signor Budischowsky” (2003), “Il primo l’amore” (2010) e “Fra le braccia del vento” (2012). È autore figlio” (2008) e “Se la casa è vuota” (2010). di tre libri di poesia. Al suo nome è legata la manifestazione culturale “La Versiliana”. Maria Grazia Capulli Nata a Macerata, dove si è laureata con lode in lettere classi - Mario Baudino che, vive e lavora a Roma. Giornalista, scrittrice e conduttrice È nato a Chiusa Pesio (Cuneo), vive a Torino dove fa il giorna - televisiva, è inviato speciale del tg2 di cui conduce l’edizione lista culturale. Presente giovanissimo nell’antologia “La parola delle 13 e di cui cura, come caporedattrice, le edizioni lettera - innamorata” (1978), ha pubblicato il suo primo libro di poesie rie (Tg2 Neon Libri, Achab Libri, ecc.). In passato ha condotto anche le rubriche TG2 Costume e Società e TG2 Salute. Ha gno di Mercurio (2 voll. 2001-2002), Una città d’autore.Trieste presentato diverse edizioni dei premi Strega, Campiello, Via - attraverso gli scrittori (2009), Dal giallo al noir. Declinazioni del reggio, Scanno, Giuseppe Dessì. Ha pubblicato “Il Bell’Anto - poliziesco italiano(2010), Il viaggio, lo sguardo, la scrittura nio” (il racconto di una passione calcistica) nel volume di au - (2010). Diversi suoi interventi in riviste e volumi miscellanei ri - tori vari “Goalosi di vittorie, polemiche e magie” (Editore Limi - guardano - tra l’altro - la letteratura italiana di viaggio, il rap - na, 2003). Ha firmato le prefazioni dei libri “Luna Traversa” di porto tra letteratura e scienza nel Settecento italiano, la lette - Giancarlo Trapanese (Edizioni Hacca, 2005) e “Annibal Caro” ratura di frontiera. di Giulietta Bascioni Brattini (Centro Studi Cariani, 2007). Ermanno Paccagnini Francesco De Nicola Insegna Letteratura Italiana Contemporanea all’Università Cat - Nato a Genova, è professore di Letteratura Italiana Contempo - tolica. Si occupa soprattutto di autori e correnti dell’Otto e del ranea nell’Università di Genova, dove pure è Direttore della Novecento, in particolare di Scapigliatura (con riedizioni di te - Scuola di Lingua e Cultura Italiana per Stranieri. È autore di sti, in particolare Emilio Praga), rapporti Letteratura-Giornali - numerosi volumi di studi - tra i quali Introduzione a Fenoglio, smo, romanzo storico, scrittori migranti in lingua italiana, (con Introduzione a Vittorini, Neorealismo, Gli scrittori italiani e l’emi - riedizioni di testi, in particolare Emilio Praga), rapporti Lettera - grazione - e di antologie, come (con Maria Teresa Caprile) tura-Giornalismo, romanzo storico, scrittori migranti in lingua “Italia chiamò!” 150 anni di storia italiana e Gli scrittori italiani e italiana, con riedizioni di Soldati, Folgore, Scerbanenco, Jahier, il Risorgimento e ha curato le ristampe di opere rare come Guareschi e vari altri. Si è occupato di Manzoni sia studiandone Sull’Oceano di De Amicis e La giovinezza di De Sanctis. Orga - le fonti (Monaca di Monza; Processo agli untori; processi secen - nizzatore di convegni di studi e di eventi culturali, collabora a teschi di stregoneria; le storie della peste di Ripamonti e Lam - numerose riviste specializzate e dal 1974 svolge attività di pugnano), sia curando una edizione commentata delle varie re - giornalista pubblicista. Dal 2001 è Presidente del Comitato di dazioni della Storia della colonna infame nel Meridiano Manzo - Genova della Società Dante Alighieri e dal 2007 dell’Azienda ni. Per un quindicennio critico letterario del supplemento do - ligure per il diritto allo studio (Arssu). menicale del Sole-24 ore, collabora ora al Corriere della sera.

Elvio Guagnini Mirella Serri È professore di Letteratura Italiana all’Università di Trieste, la È nata e risiede a Roma. È docente di Letteratura e giornalismo città in cui è nato e risiede. È condirettore di “Aghios. Quader - all’Università La Sapienza. Collabora a “” e “Ttl”, a ni di Studi Sveviani”. Tra i suoi libri più recenti: Viaggi d’inchio - “Sette” del “Corriere della Serra” e al settimanale “A” con una stro. Note su viaggi e letteratura in Italia (2000), Minerva nel re - rubrica di letteratura. I suoi ultimi libri sono: “Il breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimar nazista” (premio Capalbio e pre - mio Valitutti), “I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte 1938-1948” (Corbaccio) (premio letterario internazionale Iso - la d’Elba-, premio Alessandro Tassoni, pre - mio Vladimir Nabokov, premio Ninfa Galatea-Lido dei Ciclo - pi), “I profeti disarmati. 1945-1948” (Corbaccio) (premio Pan - nunzio-Alassio 2008), “Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spiati dai gendarmi 1945-1980” (Longanesi).

Pier Antonio Zannoni Nato a Minucciano, in provincia di Lucca, risiede a Genova. Ha compiuto studi classici. Si è laureato con lode in Giurispru - denza all’Università di Genova. Ha conseguito l’abilitazione di Stato all’insegnamento. Giornalista professionista, con una lunga esperienza nel settore radiotelevisivo, si occupa in pre - valenza di cultura e spettacolo. Ha svolto attività di regista tea - trale. È l’ideatore, e l’attuale coordinatore responsabile, del Premio letterario per la donna scrittrice “Rapallo”. È membro delle giurie dei premi “Andersen” per la fiaba e “Veretium” per il teatro. È autore del volume antologico “Narratrici liguri del Novecento” (Sagep). È redattore della rivista letteraria “Resine”. Collabora ad altre riviste.

Ermanno Paccagnini, Francesco De Nicola, Leone Piccioni, la presentatrice Livia Azzariti, Maria Grazia Capulli, Pier Antonio Zannoni, Romano Battaglia, Mario Baudino, Isabella Bossi Fedrigotti, Mirella Serri ed Elvio Guagnini 5 Pagine critiche Federica Manzon Donatella Di Pietrantonio “Di fama e di sventura” “Mia madre è un fiume” Milano, Mondadori, 2011 Roma, Elliot Edizioni, 2011 Fin dal titolo, foscoliano (un accenno a Ulisse, alle sue peripe - Con il pretesto di rinnovare la memoria perduta di sua madre zie, all’esilio e ai viaggi), il romanzo di Federica Manzon si pre - che sta sprofondando nell’Alzheimer, l’autrice rievoca il passa - senta come un’opera impegnativa e originale. Romanzo di for - to per lei e per sé. È un passato di contadini abruzzesi di mon - mazione, bildungsroman, D i fama e di sventura è un libro tagna che tirano la durissima vita con i denti, tra campi da la - complessamente articolato e riccamente strutturato, denso di vorare e bestie da accudire. fatti, movimenti, personaggi. Il racconto -autobiografico- che ne fa l’autrice mescola i ricordi Un importante saggista scozzese, Edwin Muir, aveva indivi - suoi a quelli dei suoi famigliari, tanto da trasformarsi nell’affre - duato nel viaggio la struttura portante di molti ragguardevoli sco di una stagione che va dal dopoguerra fino agli anni Ot - romanzi europei del Settecento, e nella scalata al successo tanta, una stagione estrema -quella dell’agricoltura montana - quella di molti romanzi dell’Ottocento. Questi (chiamiamoli ra- che vediamo trasformarsi e tramontare con l’arrivo della così) “ingredienti” narrativi (viaggi e successo) sono presenti prima automobile, della prima televisione e della prima emi - nel romanzo di Federica Manzon accanto ad altri, come la fa - grazione dei giovani contadini trasformati in operai in Svizze - miglia, il Caso (elemento di fondo della riflessione narrativa ra, in Francia, in Germania. novecentesca, si pensi a Svevo), il mondo aziendale e della fi - Uno spartiacque che ha cambiato nel profondo l’Italia intera e nanza (in versione aggiornatissima) con tutti i risvolti - raccon - che il romanzo di Donatella di Pietrantonio “Mia madre è un tati con grande precisione documentaria - delle grandi fortu - fiume” sa illustrare in modo assai più efficace di un saggio. ne, dei crack, dell’azzardo, delle bolle speculative, dei giochi Colpisce la scrittura dell’autrice, che, pur esordiente, deve di investimento, dei terremoti finanziari. Tutti elementi che ci averla praticata, in silenzio, per molto tempo: ricalca da vicino rinviano a una attualità cronistica internazionale. il linguaggio parlato, ma è insieme perfettamente fluida, pulita Questo romanzo di Federica Manzon, presenta un intreccio di e levigatissima. diverse storie, situazioni e figure: vicende pregresse di famiglie dei diversi personaggi, infanzie sfortunate e difficili, amici e fa - Isabella Bossi Fedrigotti miliari splendidi; ma pure parenti serpenti e perfide figure di istitutori e colleghi, di varia cattiveria e ipocrisia. Ma anche im - prenditori tenaci, grandi solitudini, abissali difficoltà da supe - rare, slanci di amicizia e accensioni amorose. In questo romanzo - sapientemente costruito, di buona fattu - Le scrittrici: Maria Pia Ammirati, Donatella Di Pietrantonio, Federica Manzon, Viola Di Grado e Franca Valeri ra, articolato in quattro parti ( L’infanzia ; Il collegio ; Una fami - glia ; Un amore ) e in capitoli di lunghezza diversa - la narratrice (nel testo) racconta (percorrendo i propri ricordi e raccoglien - do testimonianze anche diverse) la vita di Tommaso dalla na - scita alla morte, la sua formazione, l’ascesa professionale eco - nomica e sociale, il successo, la vita familiare, le utopie, le de - lusioni, gli entusiasmi, i disincanti, le sconfitte. Con un’ambientazione, che spazia da Trieste e dal Carso a Bar - cellona e al Canada, e una presenza - con valore anche simbo - lico - dell’elemento agonistico sportivo (rugby, nuoto, hockey su ghiaccio), Manzon presenta un intreccio di storie di grande tenuta, un racconto ricco di suspense , di azione e di fatti (quel - li che, secondo Saba, dovrebbero essere la sostanza vera di un romanzo), ma anche di tratteggi psicologici di notevole finez - za: per esempio, nell’individuazione di comportamenti femmi - nili e maschili secondo ruoli consolidati o al di fuori di essi, o nella distinzione (ben còlta) tra comportamenti “studiati” e comportamenti “naturali”.

Elvio Guagnini

6 Maria Pia Ammirati “Se tu fossi qui” Milano, Cairo Editore, 2010 Tutto succede in un baleno. In una mattina che, già alle prime siglati con le iniziali di un nome sconosciuto. Matteo incontra luci dell’alba, si annuncia rovente, Matteo viene svegliato dalla l’uomo che ha riempito le ore vuote della moglie in un parti - figlia. Sua moglie è andata a dormire nella stanza della piccola colare scambio sentimentale che, verso la fine della vita di Lui - e adesso la bambina lo avverte che sua madre è morta nel let - sa, si è trasformato in un legame di assoluta complicità. Una to che avevano diviso per tutta la nottata. È un inizio vera - relazione che gli è stata tenuta nascosta insieme al progredire mente fulminante quello con cui prende avvio l’ultimo roman - di una grave malattia di cui Matteo ha sempre ignorato l’esi - zo di Maria Pia Ammirati “Se tu fossi qui”. Nel tempo veloce e stenza. Le donne hanno un ruolo privilegiato e le protagoniste atroce del funerale di Luisa, in quello spazio breve e vuoto do - femminili si propongono come più attive e appassionate di ve le ore non sembrano passare, Matteo scopre verità che gli quelle maschili. Non a caso sono della Ammirati alcune delle sono sempre state nascoste. Maria Pia Ammirati in altri suoi più belle interviste televisive a scrittrici come , Fer - racconti - come “Un caldo pomeriggio d’estate” - si è cimen - nanda Pivano e . Forte delle sue scoperte, Mat - tata con il thriller e con la suspense . Ma in questo libro si dimo - teo decide infine di dare il via a una nuova esistenza e si rimet - stra un funambolo della psiche, una profonda indagatrice dei te in gioco finalmente consapevole dei risvolti oscuri e dei se - risvolti più remoti della psicologia in un tourbillon di indizi, di greti delle vite degli altri. Qualsiasi previsione del finale verrà sospetti, di risvolti inattesi. La domanda che mette in moto il smentita e la chiusa narrativa è veramente a sorpresa. Questo meccanismo per cui Matteo si spinge alla ricerca della doppia libro sviscera temi ardui come il dolore e il lutto, ma si mette identità e della vita sommersa che ha appartenuto a sua mo - in lizza per raccontare anche e soprattutto il non detto, i silen - glie è questa: cosa accade quando si scopre che la persona zi che dominano nella vita di un uomo e di una donna che che ci è più cara è per noi una perfetta sconosciuta? L’autrice, hanno smesso di essere uniti, di parlare, che non sanno più rovesciando il principio di Flaubert (“Madame Bovary c’ést scambiarsi sentimenti ed emozioni e sono abitati da paura e moi”), adotta il punto di vista maschile di Matteo. Che si inol - incapacità di amare. Un romanzo unico per la lingua letteraria tra in un universo da lui mai indagato, quello della moglie molto speciale essenziale e calda, asciutta ma determinata nel - morta nel sonno, delle sue amicizie, delle sue relazioni e s’im - lo scavo psicologico e che affronta i molti tabù che dominano batte in un complicato intreccio di segreti e di bugie. Testimo - la nostra vita quotidiana. ne che non tutto ha funzionato nel matrimonio è proprio il cellulare di Elisa: tante le chiamate senza risposta e i messaggi Mirella Serri

Franca Valeri Viola Di Grado “Bugiarda no, reticente” “Settanta acrilico trenta lana” Torino, Einaudi, 2010 Roma, Edizioni E/O, 2011 “Non è bugiarda, è reticente”: così la madre (cui il libro è de - In una Leeds perennemente invernale, Camelia e la madre Li - dicato) aveva definito Franca Valeri bambina, già rilevando via si trovano ad attraversare il vuoto improvviso che scende allora la sua attitudine a usare o a tacere le parole, elementi nelle loro vite, alla scoperta dei tradimenti del padre, perito poi essenziali per la sua futura attività artistica, tanto che il in un incidente automobilistico. suo si potrà legittimamente definire “teatro di parola”. E Un trauma che si traduce in una accanita volontà di autodis - quella lontana definizione materna opportunamente ha ora soluzione, segnato dalla perdita della parola sostituita dalla suggerito il titolo a questo denso libro di ricordi, dove qual - «lingua degli sguardi» che non annulla l’incomunicabilità cosa su cui l’autrice ha preferito essere reticente probabil - che si crea tra loro. mente esiste (anche se dichiara ciò che poteva tacere: ad E se Livia si chiude in un frenetico fotografare ogni tipo di esempio, che le sue più importanti storie d’amore ebbero co - buco e nella totale dismissione della cura della propria perso - me protagonisti “due traditori” come esplicitamente li defini - na, non è da meno Camelia, le cui ossessioni hanno per og - sce), ma dove soprattutto si apprezza la sua arguta e intelli - getto vestiti deformati che raccoglie nei cassonetti della gente memoria selettiva sorretta dal gusto per l’osservazione spazzatura, sui quali si accanisce sforbiciandoli per poi indos - epigrammatica: di qui non un’autobiografia tradizionale, con sarli, così come - nel segno anche del suo stesso nome, Ca - un regolare sviluppo cronologico delle vicende, bensì una melia “ghigliottina” ogni fiore in cui s’imbatte per via. ricca e godibile sequenza di episodi, personaggi, paesaggi-“i Sinché nelle loro vite si aprono spiragli di nuova vita: rappre - luoghi hanno contato più delle persone”-e oggetti che “pas - sentati per Camelia dal cinese Wen, suo insegnante di ideo - sano immutabili attraverso la nostra vita che fortunatamente grammi, dal cui negozio vengono i vestiti che lei raccoglie, cambia”. Certo, la lunga vita di una grande attrice è densa di scartati perché volutamente rovinati da Jimmy per ripicca nei momenti memorabili e allora per ricostruire la carriera artisti - confronti del fratello Wen; mentre per la madre la vita ha il ca di Franca Valeri qui gli elementi sono molti, a cominciare volto del maestro del corso di fotografia cui Camelia l’ha dall’atteggiamento mentale verso il teatro affidato a una fra - iscritta per strapparla alla casa e al suo nero buco mentale. se che è un’autentica dichiarazione d’amore :“Il proprio lavo - Storie diverse che si ritroveranno però ancora una volta a ro è quel meraviglioso individuo (dai più odiato) che ci ac - confliggere, per chiudersi infine nel più cupo noir, da perdite compagna”; e allora possiamo seguire Franca Valeri dai primi inappellabili, quando la felicità della madre si scontra con la passi con la compagnia dei Gobbi sino alle più recenti com - rinnovata solitudine di una Camelia rifiutata da Wen. medie, in una successione di molteplici esperienze artistiche, Un romanzo crudele, in cui riveste una forte centralità l’am - con ben in risalto quelli che lei stessa definisce “i tre pilastri bientazione in una Leeds metafora di disperate interiorità ed per reggere il mio teatro”: la signorina Snob “personaggio esistenzialità e l’elemento comunicativo giocato sui silenzi e sempre imbecille e sempre acuto”, la signora Cesira, sugli sguardi e su quegli ideogrammi cinesi che portano la dall’”ostinato e dolente ottimismo” e la signora Cecioni, iro - protagonista a riscoprire e decifrare vita e mondo esterno, nica e non poco loquace. Attorno alla protagonista scorre ma rinvenendo in essi (come nell’ideogramma che significa una ricca galleria di personaggi del mondo dello spettacolo, al tempo stesso «buco» e «bambino») il segno dell’ambigui - verso alcuni dei quali Franca Valeri non evita talora la bru - tà del vivere e d’un destino ancestrale di vita-morte. ciante stoccata polemica, ma, e qui forse la reticenza torna in Un romanzo crudo, felicemente sostenuto da una scrittura di gioco, senza mostrare livori né risentimenti diffusi, come forte fisicità, che molto lavora sulle rispondenze metaforiche, spesso accade nei ricordi degli attori; e invece per molti, uno e che sa impregnarsi del delirio grazie a un sicuro possesso per tutti Giuseppe Patroni Griffi, è ben percepibile una com - dello strumento espressivo. plicità profonda e assoluta nel nome di una comune passio - ne. Ma oltre alla dimensione personale e privata, il libro di Ermanno Paccagnini Franca Valeri si offre a un’altra chiave di lettura, come esem - plare racconto in controluce di un’Italia passata e presente, con piccoli aneddoti, figurine perdute (come l’infilaperle), la testa del duce che galleggiava sul mare di Riccione, il nuovo secolo con le sue “feroci bizze di bambino viziato”. Insom - ma, leggendo Bugiarda no, reticente si prova il raro piacere che solo le pagine scritte con intelligenza, ironia e leggerezza sanno donare.

Francesco De Nicola

8 la Giuria Renzo Bagnasco dei lettori Carola Bozzo Garrone e Colette Bozzo Dufour

Adalberto Alberici Carla Maccaferri Daniela Albertella Giacomo Maggiolo Rosa Grazia Allaria Paola Massa Mimmo Angeli Annalisa Menoni Flavia Carletti Rosanna Arrighi Paola Nesti Filippo Astone Silvana Omboni Agnese Avena Maria Grazia Oneto Dino Frambati Renzo Bagnasco Silvia Pedemonte Giovanni Franco Barcella Antonio Quaglio Franco Bartolini Franca Raggio Maura Belmonti Enrico Rembado Rita Biggio Casazza Cristina Risso Chiara Bonati Pantaleo Anna Ruberto

Colette Bozzo Dufour Flavia Sartore Giovanni Giaccone Carola Bozzo Garrone Lucia Scajola Gloria Brega Stefania Simonetti Giuliano Galletta Giuliana Canessa Vittorio Sirianni Beatriz Lagos Pola Ada Capitanio Margarita Solari Emilia Capponi Cantoni Caterina Sommella Flavia Carletti Paola Tumiati Tuida Carrara Cagni Ugolini Adele Vallarino Gancia Maria Teresa Casazza Lucia Verso Danilo Caselli Carla Maccaferri Gianfranco De Ferrari Massimiliano Francesca Di Caprio Francia Lussana Ezio Ercole Dino Frambati Giuliano Galletta Silvana Gamberi Gallo Maria Cristina Gerbi Adele Vallarino Gancia Giovanni Giaccone Umberto La Rocca Beatriz Lagos Pola Manuela Lai Elena Lavagno Canacari Donatella Lippi Massimiliano Lussana

Vittorio Sirianni Enrico Rembado 9 la Cerimonia

Roberto Bagnasco, Mario Tarantino, Rapallo, 18 giugno 20 11 Gianfranca Lionetti e Gino Garibaldi

Le nubi gonfie di pioggia degli ultimi giorni di primavera colorano d’autun - no il golfo del Tigullio, a dispetto dei giardini fioriti e degli stabilimenti bal - neari tirati a lucido, in un clima uggioso e malinconico. Da alcuni anni, il cielo plumbeo e gli acquazzoni improvvisi sembrano diventati una costante di questo periodo dell’anno, che nel ciclo delle stagioni dovrebbe essere in - vece caratterizzato da una continua esplosione luminosa. Su Rapallo piove a tratti fin dal mattino. Per la seconda volta consecutiva, è giocoforza spo - stare “in extremis” la cerimonia conclusiva del premio letterario nazionale per la donna scrittrice, giunto alla ventisettesima edizione, dall’ampio par - co di villa Tigullio al più contenuto teatro audito - rium delle Clarisse. Nel pomeriggio si lavora per tra - sferire nel piccolo teatro il cartellone pubblicitario che contraddistingue la manifestazione, per sposta - re cavi e telecamere, per sistemare microfoni, leggii, luci, posti a sedere. Adalberto e Anna Alberici La manifestazione comincia alle 18,30. Presenta Livia Azzariti, un tocco di classe associato a Antonello Amato e Franco Bartolini esperienza e professionalità. Ci sono le telecamere di Rai 3, coordinate da Angelo Gallo, per un program - ma speciale a diffusione nazionale, a cura di Lorenzo Orsini, che andrà in onda sabato 25 luglio, alle 11. L’apertura, come sempre, è riservata alla giuria dei critici, che ha operato la scelta della “terna” finale e ha assegnato il premio speciale di propria compe - tenza e il premio “opera prima”, dopo avere valutato i libri in concorso, che quest’anno sono 122. Prende la parola per un saluto il presidente Leone Piccioni, che da dieci anni sostituisce degnamente il compianto Carlo Bo. Il segretario - coordinatore, Pier Antonio Zannoni, presenta Maria Grazia Capulli, la giornalista conduttrice del tg2 che ha preso il posto di Claudio Marabini scomparso lo scorso anno. Marabini, membro della giuria fin dalla prima edizione, viene ricordato da Mario Baudino, come lui critico, giornalista e scrittore, che lo definisce “uno stakanovista della cultura militante”. “Marabini andava sempre a

Mimmo Angeli e Roberto Bagnasco Leone Piccioni e Livia Azzariti

10 Caterina Vertova Franca Valeri e Giampiero Cantoni

Livia Azzariti, Maria Grazia Capulli, Pier Antonio Zannoni e Romano Battaglia Il senatore Giampiero Cantoni è scom - Massimo Venturiello parso per un malore improvviso il 9 maggio 20 12, a Roma. Aveva 73 anni. È stato imprenditore, manager di alto profilo, docente universitario, parla - duecento all’ora - dice Baudino - in mentare per tre legislature. automobile e sul lavoro, ma non ha Milanese, soggiornava volentieri a Ra - mai avuto un incidente e non ha pallo (aveva casa a San Michele di Pa - mai sbagliato un giudizio”. Il pub - gana), era un assiduo frequentatore blico applaude. delle cerimonie del premio per la donna Si dà lettura del verbale della riunio - scrittrice. ne della giuria del 16 aprile. I giura - ti tornano ai loro posti in platea. Re - sta sul palco Ermanno Paccagnini come Elena Ferrante”. Riceve il premio che presenta criticamente il libro dal senatore Luigi Grillo, presidente della ventitreenne Viola Di Grado, della Commissione Infrastrutture e La - “Settanta acrilico trenta lana”, premio “opera prima”. Subito vori Pubblici del Senato. Applausi per lei. dopo ne legge un brano Massimo Venturiello, ospite d’onore Applausi che si rinnovano, immediatamente dopo, con mag - della manifestazione, attore di teatro (“Gastone” di Petrolini), giore intensità, all’annuncio del premio speciale della giuria, di cinema (“La famiglia” di Scola) e di televisione (“Distretto di assegnato a Franca Valeri per il suo libro “Bugiarda no, reticen - polizia 6”, nella parte del perfido Cesare Carrano). Sale sul pal - te”. Il libro e l’autrice, protagonista dello spettacolo italiano co Viola Di Grado, labbra dipinte vistosamente, sguardo acu - degli ultimi sessant’anni, sono presentati da Francesco De Ni - to, aria timida e riservata. Con il suo romanzo d’esordio, negli cola. La lettura è affidata a Caterina Vertova, affascinante attri - ultimi mesi si è imposta con originalità all’attenzione della cri - ce che ha lavorato in teatro con Strehler e Squarzina e nel ci - tica, che l’ha definita “dark come Amélie Nothomb e letteraria nema con Fellini (“Ginger e Fred”); che è diventata popolare in televisione grazie a fiction come “Incantesimo”, “Commesse”, “Il bello delle donne”. Un’ovazione accoglie sul palco Franca Valeri, 90 anni portati con signorilità, arguta, caustica, brillante, a di - spetto di una malattia che le provoca tremore, anche nella voce, ma che non le impedisce di continuare a cal - care le scene con indiscussa bravura. Riceve il premo dal senatore Giampiero Cantoni, Presidente della Commis - sione Difesa del Senato. Quando scende dal palco, il pubblico si alza in piedi. Si passa alle opere della terna finale. Livia Azzariti presenta le autrici selezionate, Maria Pia Ammirati, Donatella Di Pietrantonio e Federica Manzon, che sono in platea e ricevono un applauso caloroso. In ordine alfabetico, il primo volume, “Se tu fossi qui”, di Maria Pia Ammirati, viene presentato da Mirella Serri. La lettura di un brano del libro è affidata a Massimo

Viola Di Grado e Luigi Grillo 11 Isabella Bossi Fedrigotti

Venturiello. Quindi, Isabella Bossi Fedrigotti presenta il romanzo di Donatella Di Pietran - tonio, “Mia madre è un fiume” e Caterina Vertova ne legge un brano. Infine, Elvio Gua - gnini presenta il romanzo di Federica Man - zon “Di fama e di sventura” e Massimo Ven - Mietta turiello ne propone una pagina in lettura. I giurati, “tecnici” e “popolari”, si preparano alla votazione su classificata tra i “big” in coppia con Amedeo Minghi con “Vat - scheda segreta. Il seggio è ai piedi del palco. Coordina il se - tene amore”. Mietta, che sta vivendo un momento importan - gretario generale del Comune di Rapallo Gianfranca Lionetti, te della sua vita (di recente è diventata mamma e ha appena con l’assistenza di Anna Volante per il Comune e di Antonello inciso un nuovo disco dal titolo “Due soli”) ha debuttato co - Amato per la Banca Carige. me scrittrice con il romanzo “L’albero delle giuggiole” edito Livia Azzariti chiama i giurati uno ad uno, a cominciare dai da Kowalski. È entusiasta di questa sua nuova esperienza che, membri della giuria dei critici. Il primo a depositare la scheda dice, probabilmente avrà un seguito. Subito dopo, con la con - nell’urna è il presidente Leone Piccioni. sueta classe, interpreta due canzoni del suo repertorio. Terminate le votazioni, sul palco sale la cantante Mietta, affer - È giunto il momento più atteso: lo spoglio delle schede. Sale matasi giovanissima al festival di Sanremo: nel 1989 come vin - sul palco il presidente della giuria Leone Piccioni, mentre le citrice tra i giovani con “Canzoni” e l’anno successivo terza schede vengono estratte dall’urna. Ogni nominativo viene scandito ad alta voce. Il pubblico, che segue i punteggi Tosca, Livia Azzariti e Massimo Venturiello parziali, applaude la vincitrice prima dell’estrazione delle ultime schede. Si tratta di Federica Manzon, che ottiene 29 preferenze dai 69 votanti per il suo primo romanzo “Di fama e di sventura”. Il presidente Piccioni la procla - ma vincitrice della ventisettesima edizione del premio per la donna scrittrice “Rapallo Carige”. Donatella Di Pietrantonio si classifica al secondo posto con 24 voti, davanti a Maria Pia Ammirati con 16 voti. La vincitrice, visibilmente soddisfatta, riceve i complimenti dalle colle - ghe della terna e dalle altre due scrittrici già insignite dei riconoscimenti, Franca Valeri e Viola Di Grado. Prima delle premiazioni sale sul palco per un breve saluto la cantante Tosca, già intervenuta come ospite musicale

Leone Piccioni, Giovanni Boitano, Maria Pia Ammirati, Gabriella Mondello e Michele Scandroglio

12 Donatella di Pietrantonio, Luciano Di Noto, Pier Antonio Zannoni, Daria Bagnasco e Roberto Di Antonio

Livia Azzariti e la madrina della manifestazione Caterina Vertova

alla venticinquesima edizione del premio e ora a fianco di Mas - simo Venturiello, suo compagno nella vita e sulla scena. Sul palco anche Caterina Vertova, “madrina” della manifestazione. La terza classificata, Maria Pia Ammirati, riceve il premio dal - Mentore Campodonico, e dal Vice Presidente della Banca Ca - l’onorevole Gabriella Mondello, dall’onorevole Michele Scan - rige, onorevole dottor Alessandro Scajola. droglio e dall’assessore regionale Giovanni Boitano. “Il mio ro - “Il premio per la donna scrittrice- dice il sindaco Campodoni - manzo - dice - è una storia di sentimenti e di umanità; una co - è sensibilmente cresciuto nel panorama letterario e rap - storia attuale, che coltivavo da tempo nel cuore e che ho vis - presenta il fiore all’occhiello della città di Rapallo, che sempre suto con intensa partecipazione”. più è portata a coniugare turismo e cultura.” Con un forte coinvolgimento ha scritto il suo romanzo anche Soddisfatto anche il vice presidente Scajola. “Quest’edizione Donatella di Pietrantonio, seconda classificata con “Mia madre del premio - dice - consolida una meritoria funzione di scoper - è un fiume”: una sorta di saga personale e familiare che si sno - ta e di valorizzazione di talenti letterari femminili che bene si da in un mondo arcaico ma genuino, quello delle montagne inserisce nella politica ad ampio respiro di Banca Carige, da abruzzesi, fagocitato dal “boom” consumistico e dall’emigra - sempre non limitata alle operazioni economico- finanziarie, zione assai prima della globalizzazione propria dei nostri gior - ma aperta ai valori dell’umanesimo, alla promozione dell’arte ni. Riceve il premio dal Procuratore Generale presso la Corte e della cultura”. d’appello di Genova Luciano Di Noto, dal vice direttore gene - C’è ancora il tempo per un’ultima canzone di Mietta. Poi, i sa - rale della Banca Carige Daria Bagnasco e dal vice sindaco di luti di Livia Azzariti e l’appuntamento alla 28ª edizione. Rapallo Roberto Di Antonio. Infine, ecco Federica Manzon, vin - citrice del premio “Rapallo Carige” con il suo romanzo “Di fama e di sventura”. Il libro, attualissimo, è incentrato sulla figura di un “eroe” del nostro tempo. Il titolo riprende un celebre verso di Ugo Foscolo (nella poesia “A Zacinto”) riferito a Ulisse. “’Tommaso, il mio perso - naggio - dice l’autrice- è un moder - no Ulisse che lotta perennemente contro il destino. Un destino, però, che non è ultraterreno ma opera degli uomini e, in parte conseguen - za delle sue paure. Tommaso, come gli ha predetto una maga, alla fine troverà quello che cerca e lo perde - rà”. Federica Manzon, trent’anni, fi - danzata, un passato di sport agoni - stico, attualmente un lavoro nel mondo editoriale, riceve il premio (un assegno, una targa e la meda - glia del Presidente della Repubbli - ca) dal sindaco di Rapallo, avvocato

Mentore Campodonico , la vincitrice Federica Manzon e Alessandro Scajola Ventottesima edizione verso la finale

Nel mese di gennaio 2012 è uscito il bando di concorso della 28ª edizione del premio per la “Più alto del mare” donna scrittrice “Rapallo Carige”. Milano, Rizzoli, 2012 La giuria dei critici, presieduta da Leone Piccioni, si è riunita a Rapallo il 21 aprile per la scelta della “Una prospettiva assolutamente originale quella “terna” e per l’assegnazione dei premi di propria di Francesca Meandri, che ambienta il suo ulti - competenza, fra le 107 opere ammesse al con - mo romanzo in pieno clima terroristico, nel corso. Quest’anno, oltre ai premi previsti dal 1979, anno successivo al rapimento Moro, all’o - bando, la giuria, d’intesa con gli Enti promotori, rigine delle carceri speciali. Bellissimi i personag - ha deciso di assegnare un premio speciale fuori gi ed i protagonisti: Luisa, moglie di un detenuto concorso, “alla carriera”, alla scrittrice Elena Bo - comune, e Paolo, ex professore di filosofia, in vi - no, autrice del romanzo “Fanuel Nuti - giorni da - sita all’Asinara al figlio terrorista condannato vanti a Dio - II tomo” (Le Mani). per tre omicidi. Un tema forte, affrontato con una scrittura nitida e lieve, molto efficace dal “Terna” delle opere finaliste punto di vista dello scavo psicologico”. (in ordine alfabetico, con le motivazioni) Paola Soriga Laura Bosio “Dove finisce Roma” “Le notti sembravano di luna” Torino, Einaudi, 2012 Milano, Longanesi, 2011 “In “Dove finisce Roma”, Pao - “La vita di una provincia italiana la Soriga narra i giorni crucia - negli anni del boom economico rico - li, sospesi tra fughe, attese e struita attraverso il filo poetico di paure, di una giovanissima una bambina e della sua bicicletta: staffetta partigiana nella Ro - nel romanzo di Laura Bosio l’uso di ma ancora occupata dal ne - questa particolare prospettiva confe - mico. Ma non si tratta, come risce al doppio registro, realistico e ci si aspetterebbe, di una me - fiabesco, una singolare capacità di moria, bensì dell’invenzione di memoria letteraria, dove il filo sottile una giovane scrittrice che rein - fra le parole e le cose riesce magica - venta la storia, restituendola, mente a trasformare la storia di nella distanza, forse più vera del vero, e tale da farla com - un’infanzia in quella collettiva di un prendere nel profondo anche a chi l’ha soltanto superficial - Paese e di una cultura”. mente scorsa nei libri di scuola”.

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Premio Speciale della Giuria “La donna dal cappotto verde” Milano, Garzanti, 2012 “Già vincitrice, nel 1989, del Premio Rapallo-Carige con “Let - tera alla madre” e autrice di numerosi romanzi e racconti sul tema dell’olocausto, in “La donna dal cappotto verde” Edith Bruck torna ad affrontare questo sconvolgente argomento at - traverso il filtro della memoria, sollecitata dal casuale incontro tra una deportata, allora bambina, e la sua aguzzina di Auschwitz. Opera di grande tensione emotiva, recupera dalla grande storia la lezione di una tragedia e il monito a non rica - dere nella spirale della violenza collettiva”.

Giorgio Costa è il nuovo sindaco Premio Opera Prima di Rapallo. È stato eletto alle consultazioni amministrative del Irene Di Caccamo 2012 con il sostegno delle liste “Giorgio Costa sindaco - Circolo “L’amore imperfetto” via della Libertà 61”, “Liste Civi - Roma, Edizioni Nutrimenti, 2011 che di Centro Rapallo - Casini “Un esordio maturo quello di Irene Di UDC”, “Liguria Viva”, “Noi con Caccamo con “L’amore imperfetto”, Capurro”, “Di Pietro Italia dei che propone il tema del lutto e della se - Valori”. Al voto di ballottaggio parazione con una chiave forte ed origi - del 20 e del 21 maggio Costa nale. Molto curata la forma del testo, ha ottenuto il 53,3% dei consensi contro il 46,7% del attraverso uno stile asciutto e crudo che sindaco uscente Mentore Campodonico. accompagna mimeticamente i temi, tra cui spicca quello del dolore che non ce - de a patetismi e lirismi. Buona e sorve - La giuria popolare e la cerimonia gliata la struttura del romanzo, che se - gue la tecnica del montaggio cinematografico e alterna, in terza I libri della “terna” sono stati inviati ai lettori che persona, tempo presente e flashback.” compongono la giuria “popolare”. Entrambe le giurie (“tecnica” e “popolare”) voteranno congiuntamente nel corso della cerimonia conclusiva del Premio, che Premio Speciale fuori si svolgerà il 23 giugno 2012, a Rapallo, nel giardino di Villa Tigullio, o, in caso di pioggia, nel teatro audi - concorso “alla carriera” torium delle Clarisse. All’autrice dell’opera più votata sarà assegnato il premio “Rapallo Carige”, 28ª edizio - Elena Bono ne. Alle altre due finaliste andranno i “premi selezio - ne”. Saranno inoltre premiate le scrittrici alle quali so - “Fanuel Nuti - no già stati assegnati il premio “speciale della giuria” Giorni davanti a Dio - Il tomo” intitolato ad Anna Maria Ortese”, il premio “opera Recco, Edizioni Le Mani, 2011 prima” e il premio speciale fuori concorso “alla carrie - “Poetessa, autrice drammatica, narratrice di ra” non previsto dal bando. La cerimonia sarà presen - rara forza morale, con il romanzo “Fanuel tata da Livia Azzariti. Interverranno, per le letture, gli Nuti - Giorni davanti a Dio - II tomo”, Elena attori Benedicta Boccoli e Corrado Tedeschi. Ospite Bono conclude un ciclo narrativo (Uomo e musicale la cantante Fiordaliso. Superuomo) di respiro europeo che, con uno stile asciutto ed elegante, scava in profondità nella crisi storico- esistenziale del Novecento e riafferma con forza e lucidità i valori Coordinatore responsabile del Premio Pier Antonio Zannoni dell’humanitas, indicando la via della salvezza attraverso la porta SEGRETERIA DEL PRE MIO: stretta di cui parla il Vangelo”. c/o Comune di Rapallo - Piazza delle Nazioni 4 16035 Rapallo - Tel. 0185 680 288 - ore 9/13 15 Albo d’Oro 1ª edizione 1985 Premio Speciale della Giuria: 13ª edizione 1997 18ª edizione 2002 23ª edizione 2007 Premio “Rapallo”: - Adriana Zarri Premio “Rapallo-Carige”: Premio “Rapallo-Carige”: Premio “Rapallo Carige”: - Virginia Galante Garrone “Apologario - Le favole - - - “L’ora del tempo” GARZANTI di Samarcanda” CAMUNIA “Sogni mancini” RIZZOLI “Non ti muovere” MONDADORI “La donna in nero” GARZANTI Premi selezione: 8ª edizione 1992 Premi selezione: Premi selezione: Premi selezione: - Anna Maria Ortese Premio “Rapallo -Carige”: - Marta Morazzoni - Cristina Comencini - Lucrezia Lerro “Il treno russo” PELLICANO - “Il caso Currier” LONGANESI “Matrioska” FELTRINELLI “Il rimedio perfetto” BOMPIANI - Maria Luisa Magagnoli - Luca Drudi Demby “Per voce sola” MARSILIO - - Laura Bosio “Allegro Espressivo” BASTOGI “Un caffé molto dolce” “La nave per Kobe” RIZZOLI “Le stagioni dell’acqua” LONGANESI Premi selezione: BOLLATI BORINGHIERI Premio Speciale della Giuria: - Giacoma Limentani Premio speciale della Giuria: Premio “Opera prima”: Premio Speciale della Giuria: - - Grazia Livi “Dentro la D” MARIETTI - - Maria Corti “Sospiri e palpiti” MARIETTI 1820 “Da una stanza all’altra” GARZANTI - Vittoria Ronchey “La stanza di sopra” NERI POZZA “Ombre dal fondo” EINAUDI Premio “Opera prima”: 2ª edizione 1986 “1944” RIZZOLI Premio speciale della giuria: Premio “Opera prima”: - Marlisa Trombetta Premio “Rapallo”: Premio Speciale della Giuria: - Chiara Zocchi “La mamma cattiva” MARSILIO - Lina Wertmüller - - Anna Maria Ortese “Arcangela Felice Assunta “Olga” GARZANTI 19ª edizione 2003 “Una per sei” CAMUNIA “La lente scura” MARCOS Y MARCOS Job Wertmüller von Elgg Premio straordinario: Premio “Rapallo-Carige”: Premi selezione: Premio “Opera prima”: Espanol von Branchcich cioè - Alice Sturiale - - - Cristina Comencini “Il libro di Alice” RIZZOLI Lina Wertmüller” FRASSINELLI “Casa rossa” LONGANESI “Cos’è più la virtù” RUSCONI “Le pagine strappate” FELTRINELLI 14ª edizione 1998 Premi selezione: 24ª edizione 2008 - Dacia Maraini 9ª edizione 1993 Premio “Rapallo-Carige”: Premio “Rapallo Carige”: “Isolina” MONDADORI - Laura Bosio Premio “Rapallo -Carige”: - “Le ali ai piedi” MONDADORI - Premio Speciale della Giuria: - “Alle Case Venie” MARSILIO - Simona Vinci ”L’equilibrio degli squali” GARZANTI - Edoarda Masi “Prima del fuoco” LONGANESI Premi selezione: “Come prima delle madri” EINAUDI Premi selezione: “Il libro da nascondere” MARIETTI Premi selezione: - Rossana Ombres Premio speciale della Giuria: - Elisabetta Rasy 3ª edizione 1987 - Marisa Madieri “Baiadera” MONDADORI - Sandra Petrignani “L’estranea” RIZZOLI Premio “Rapallo”: “La radura” EINAUDI - Nadia Fusini “La scrittrice abita quì” NERI POZZA - Simona Vinci “Due volte la stessa carezza” - - Ludovica Ripa di Meana Premio “Opera prima”: “Strada provinciale tre” EINAUDI BOMPIANI “Golfo del paradiso” GARZANTI “La sorella dell’ave” CAMUNIA - Chiara Marchelli Premio “Opera prima”: Premio Speciale della Giuria: Premi selezione: Premio Speciale della Giuria: “Angeli e cani” MARSILIO - Eliana Bouchard - - Marina Jarre - Dacia Maraini 20ª edizione 2004 “Louise” BOLLATI BORINGHIERI “La parola ebreo” EINAUDI “I padri lontani” EINAUDI “Bagheria” RIZZOLI Premio speciale della giuria: Premio “Opera prima”: Premio “Rapallo-Carige”: - Elisabetta Pierallini Premio “Opera prima”: - Francesca Duranti - Laura Pariani “I belli di famiglia” CAMUNIA - Gloria Chilanti - Carmen Covito “L’ultimo viaggio della Canaria” “Dio non ama i bambini” EINAUDI Premio Speciale della Giuria: “Bandiera rossa e borsa nera” “La bruttina stagionata” BOMPIANI MURSIA MARSILIO 25ª edizione 2009 - Sylvana de Riva 10ª edizione 1994 Premi selezione: Premio “Rapallo Carige”: “Profili” BOMPIANI 15ª edizione 1999 Premio “Rapallo-Carige”: - Marina Jarre - 4ª edizione 1988 Premio “Rapallo-Carige”: - - “Ritorno in Lettonia” EINAUDI “Non vi lascerò orfani” MONDADORI Premio “Rapallo”: “Gli occhi dell’imperatore” EINAUDI e - Rosa Matteucci Premi selezione: - Rosetta Loy Premi selezione: “Bora” FRASSINELLI “Libera la Karenina che è in te” - “Le strade di polvere” EINAUDI ADELPHI - Minnie Alzona Premi selezione: “Il pianista muto” BOMPIANI Premi selezione: “Il pane negato” SANTI QUARANTA - Simona Vinci Premio speciale della Giuria: - Dunja Badnievic - Sandra Reberschak - Silvana La Spina “In tutti i sensi come l’amore” - Agnese Moro “L’isola nuda” BOLLATI BORINGHIERI “La ricognizione” BOMPIANI EINAUDI “Quando Marte è in Capricorno” “Un uomo così” RIZZOLI Premio “Opera prima”: - Ginevra Bompiani BOMPIANI - Marisa Volpi Premio “Opera prima”: “L’incantato” GARZANTI - Marella Caracciolo Chia Premio Speciale della Giuria: “Fatali stelle” LONGANESI - Laura Bocci “Una parentesi luminosa” ADELPHI Premio Speciale della Giuria: Premio Speciale della Giuria: “Di seconda mano” RIZZOLI - Francesca Sanvitale - Marisa Volpi Premio speciale della giuria: “La casa di via Tolmino” GARZANTI - Marisa Fenoglio 21ª edizione 2005 - Simonetta Agnello Hornby “La realtà è un dono” MONDADORI “Vivere altrove” SELLERIO Premio “Opera prima”: Premio “Rapallo Carige”: “Vento scomposto” FELTRINELLI 5ª edizione 1989 Premio “Opera prima”: - - Margaret Mazzantini Premio internazionale per il 25º: Premio “Rapallo”: - Cecilia Chailly “Daimon” EINAUDI “Il catino di zinco” MARSILIO - Almudena Grandes - Edith Bruck “Era dell’amore” BOMPIANI Premi selezione: 11ª edizione 1995 “Cuore di ghiaccio” GUANDA “Lettera alla madre” GARZANTI 16ª edizione 2000 - Lia Levi Premio “Rapallo-Carige”: Premi selezione: Premio “Rapallo-Carige”: “Il mondo è cominciato 26ª edizione 2010 - Fabrizia Ramondino - - da un pezzo” EDIZIONI E/O Premio “Rapallo Carige”: “Un giorno e mezzo” EINAUDI “Il male addosso” BOLLATI BORINGHIERI “La via della Cina” - Clara Sereni - - Susanna Tamaro Premi selezione: SPERLING E KUPFER “Le merendanze” RIZZOLI “Sotto cieli noncuranti” FELTRINELLI “La testa tra le nuvole” MARSILIO - Cristina Comencini Premi selezione: Premio speciale della Giuria: Premi selezione: Premio Speciale della Giuria: “Passione di famiglia” FELTRINELLI - Angela Bianchini - Cristina Comencini - Margherita Oggero - Roberta De Monticelli - Mimì Zorzi “Un amore sconveniente” “La bestia nel cuore” FELTRINELLI “Risveglio a Parigi” MONDADORI “Il richiamo della persuasione” “Olimpo lombardo” MONDADORI FRASSINELLI Premio “Opera prima”: - Camilla Baresani MARIETTI Premio Speciale della Giuria: - Fabrizia Ramondino - Luciana Capretti “Un’estate fa” BOMPIANI 6ª edizione 1990 - Paola Capriolo “Passaggio a Trieste” EINAUDI “Ghibli” RIZZOLI Premio “Opera prima”: “La spettatrice” BOMPIANI Premio “Rapallo”: Premio speciale della Giuria: Premio straordinario - Teresa De Sio - Paola Capriolo Premio “Opera prima”: - Liana Millu (nel ricordo di Giorgio Calcagno) “Metti il diavolo a ballare” EINAUDI - Monica Maggioni “Il nocchiero” FELTRINELLI - Silvana Quadrino “Dopo il fumo” MORCELLIANA Premio speciale della giuria: “Dentro la guerra” LONGANESI Premi selezione: “La torta senza candeline” Premio “Opera prima”: - Valentina Fortichiari FELTRINELLI - Angela Bianchini - Federica Fantozzi 22ª edizione 2006 “Lezione di nuoto” GUANDA MARSILIO Premio “Rapallo Carige”: “La ragazza in nero” CAMUNIA 12ª edizione 1996 “Caccia a Emy” 27ª edizione 20 11 - - Romana Petri Premio “Rapallo-Carige”: 17ª edizione 2001 Premio “Rapallo Carige”: “La seconda Dora” RIZZOLI “Il gambero blu e altri racconti” - Premio “Rapallo-Carige”: - Federica Manzon Premi selezione: RIZZOLI “Il rogo di Berlino” ADELPHI - “Di fama e di sventura” MONDADORI - Silvia Di Natale Premio Speciale della Giuria: Premi selezione: “La gallina volante” GUANDA “L’ombra del cerro” FELTRINELLI Premi selezione: - Alda Merini Premi selezione: - - Isabella Santacroce - Donatella Di Pietrantonio “La pazza della porta accanto” - Laura Pariani “I beati anni del castigo” ADELPHI “Zoo” FAZI “Mia madre è un fiume” ELLIOT BOMPIANI “La foto di Orta” RIZZOLI 7ª edizione 1991 - Premio “Opera prima”: - Maria Pia Ammirati Premio “Rapallo -Carige”: - Marta Morazzon i “La casa di ghiaccio” - Ornela Vorpsi “Se tu fossi qui” CAIRO - “L’estuario” LONGANESI MONDADORI “Il paese dove non si muore mai” Premio “Opera prima”: “Virginia e l’angelo” LONGANESI Premio Speciale della Giuria: Premio speciale della Giuria: EINAUDI - Viola Di Grado Premi selezione: - Serena Vitale - Elena Gianini Belotti Premio straordinario “Settanta acrilico trenta lana” - Patrizia Carrano “Il bottone di Puskin” ADELPHI “Voli” FELTRINELLI (nel 60º della Repubblica italiana): EDIZIONI E/O “Cattivi compleanni” RIZZOLI Premio “Opera prima”: Premio “Opera prima”: - Tina Anselmi con Anna Vinci Premio speciale della giuria: - Elisabetta Rasy - Marisa Fenoglio - Caterina Bonvicini “Storia di una passione politica” - Franca Valeri “L’altra amante” GARZANTI “Casa Fenoglio” SELLERIO “Penelope per gioco” EINAUDI SPERLING & KUPFER “Bugiarda no, reticente” EINAUDI 16

Giugno 2012 • Pubblicazione a cura di Pier Antonio Zannoni • Progetto grafico creaTTiva - Genova • Foto Rapallo Carige 2011 © Studio Leoni • In retrocopertina Rapallo e l’antico castello

R t u r i s A m o e P c u A l t u r a L t u t t L o l ’ a O n n o

FOTO EUGENIO COSTA