Nuova Etica Pubblica Rivista Dell’Associazione Etica PA Eticapa 1 – Maggio

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Nuova Etica Pubblica Rivista Dell’Associazione Etica PA Eticapa 1 – Maggio Anno 6, n. 10 – GENNAIO 2018 Nuova Etica Pubblica Rivista dell’Associazione Etica PA eticaPA www.eticapa.it 1 – maggio Reg. Tribunale di Roma n. 160 dell’8 settembre 2015 codice ISSN n. 2499 -1856 In questo numero: EDITORIALE Intervista a Rosa Russo Iervolino FOCUS: LA PRIVATIZZAZIONE DEL PUBBLICO IMPIEGO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA DIRIGENZA Interviste a Cesare Damiano, Maurizio Sacconi e Bernardo Giorgio Mattarella Interventi su: TRASPARENZA DELLA P.A. ALTRI CONTRIBUTI RECENSIONI Le interviste sono a cura di Daniela Carlà e Guido Melis Anno 6, n. 10 – GENNAIO 2018 Nuova Etica Pubblica Rivista dell’Associazione Etica PA Anno 1, n. 1 – maggio SOMMARIO 2 Editoriale ....................................................................................................................................... 4 Intervista a Rosa Russo Iervolino ........................................................................................... 9 FOCUS: LA PRIVATIZZAZIONE DEL PUBBLICO IMPIEGO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA DIRIGENZA Intervista a Cesare Damiano – Presidente della Commissione Lavoro Camera dei Deputati ................................................................................................................................... 15 Intervista a Maurizio Sacconi – Presidente della Commissione Lavoro Senato ................ 18 Intervista a Bernardo Giorgio Mattarella ............................................................................... 20 25 anni di norme che hanno paralizzato la P.A. Riconosciamo gli errori e proviamo a rilanciare il nostro Paese ....................................................................................................... 31 di Carlo D’Orta Valutazione e contrattazione collettiva. Dal disastro verso l’ignoto ................................... 38 di Valerio Talamo Il neoliberismo e la riduzione dello spazio pubblico: perché è urgente invertire la rotta . 44 di Luca Soda Le carenze di sistema del lavoro pubblico privatizzato: opinioni e vicende ...................... 57 di Giuseppe Beato TRASPARENZA DELLA P.A. Il D.lgs. n. 50/2016 e gli obblighi di trasparenza alla luce delle recenti innovazioni normative .............................................................................................................................. 108 di Alessandro Botto La difficile convivenza dell’accesso civico generalizzato (FOIA) con la tutela della privacy: un conflitto insanabile? ......................................................................................... 113 di Carlo Deodato CONTRIBUTI Il passo riluttante delle politiche urbane ............................................................................ 124 di Alberto Clementi In merito alla questione dell’apologia del fascismo ........................................................... 138 di Emilio Ricci La nuova era delle ispezioni con la nascita dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro ......... 142 di Pierluigi Rausei La Scuola italiana e le competenze di civicness: uno sguardo ai risultati della ricerca International Civic and Citizenship Education Study 2016 ................................................ 160 di Marina Imperato Il lavoro agile nella PA: adempimento o reale opportunità per le organizzazioni pubbliche? ............................................................................................................................ 167 di Monica Parrella Riparare il mondo: il lavoro nella tradizione delle tre religioni monoteiste ...................... 174 di Michele Salomone Anno 6, n. 10 – GENNAIO 2018 Nuova Etica Pubblica Rivista dell’Associazione Etica PA Anno 1, n. 1 – maggio RECENSIONI 3 Enzo Ciconte Mafie del mio Stivale .................................................................................................................. di Leonella Cappelli Mita Marra Valutare la valutazione ......................................................................................................... 180 Adempimenti, ambiguità e apprendimenti nella PA italiana di Sonia Mecenate Numeri Precedenti ..................................................................................................................... 182 Anno 6, n. 10 – GENNAIO 2018 Nuova Etica Pubblica Rivista dell’Associazione Etica PA Anno 1, n. 1 – maggio 4 Editoriale a bellissima intervista a Rosa Russo Iervolino, militante, parlamentare affetta da "parlamentite acuta", ministra, sindaca, ci accompagna in una riflessione sulla storia della nostra Repubblica, filtrata da esperienze significative, emozioni, pensieri sempre costruttivi, volti al dialogo, alla L ricerca di soluzioni, al perseguimento del bene pubblico. Sono riflessioni e ricordi intrisi della consapevolezza della specificità di genere, del valore della dimensione istituzionale, della ricchezza della democrazia, fondamentali per noi donne, per noi che operiamo nella PA, per la politica che ha necessità di un pensiero lungo e di recuperare slanci e visione, per tutti. E' un'epoca complicata la nostra, è l’era delle tante reti, ma anche delle flebili virtualità delle stesse, abitate da individui smarriti ed erranti. E' singolare e fa pensare che in un paese come il Regno Unito si sia istituito il Sottosegretario alla Solitudine. Il bisogno di ritessere trame, di ritrovare orditi e disegni del vivere collettivo, di costruire relazioni e ponti, è oggi veramente prioritario per non rinunciare al cambiamento, alla riformabilità delle istituzioni, alla partecipazione. Ed è un bisogno che si avverte nella politica, nella vita delle istituzioni, nella PA. La disaffezione delle persone rispetto alle istituzioni è il principale avversario per il cambiamento. Occorre far percepire le istituzioni "amiche", riaccorciare le distanze, renderne tangibile, nel quotidiano, l'utilità. Le persone incrociano le istituzioni nella loro vita quotidiana, ma non il Cnel o la Corte Costituzionale: si confrontano con l’Inps, con l’Ufficio Anagrafe del Comune, con la scuola. Partiamo da queste, dal loro funzionamento, dall’utilizzare al meglio le risorse pubbliche, dal come fare lavorare in modo più efficiente ed efficace le PA. Basta, allora, con lo scaricare aprioristicamente le responsabilità sulla PA e sulla burocrazia: non assolve nessuno, tanto meno la politica miope. Serve il confronto, non faziosi scontri distruttivi. Si sta chiudendo ora, naturalmente, una legislatura: è tempo di bilanci, di auspici, di ragionamenti condivisi. E' stata una legislatura intensa e travagliata, caratterizzata anche dal confronto sugli assetti istituzionali del Paese, sulle regole elettorali, sulle tensioni tra i vari livelli di governo e tra amministrazione e politica, da dinamiche conflittuali sul ruolo e sulla disciplina della dirigenza pubblica. Ancora una volta sulla dirigenza pubblica è intervenuta la Corte Costituzionale. Ospitiamo il parere di due autorevoli protagonisti, i Presidenti delle Commissioni lavoro di Camera e Anno 6, n. 10 – GENNAIO 2018 Nuova Etica Pubblica Rivista dell’Associazione Etica PA Anno 1, n. 1 – maggio Senato Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, ai quali abbiamo sollecitato valutazioni su successi e 5 rimpianti della legislatura per ciò che riguarda il lavoro, sia pubblico che privato. L’intervista a Bernardo Giorgio Mattarella si inscrive anche in una riflessione sull’esperienza della fase che si sta chiudendo, e che lo ha visto con un ruolo da protagonista sulla riforma Madia della PA. Crediamo anche che sia giunto il momento di non rinviare la valutazione, il bilancio condiviso, rispetto a una stagione più lunga, quella delle riforme della PA che si sono accavallate e inseguite per oltre due decenni. A questo dedichiamo il nostro focus, che contiene contributi significativi di alcuni tra i maggiori esperti e protagonisti. Ha funzionato la privatizzazione del rapporto anche per la dirigenza, compresa la dirigenza apicale? Si coniuga coerentemente con la previsione costituzionale della PA che, attraverso i propri dirigenti, deve assicurare il buon andamento e l’imparzialità in modo tangibile e credibile per i cittadini? E’ difendibile ancora la scelta di sostenerne le ragioni, soprattutto per la dirigenza? Si può limitarne, però, la latitudine solo a una parte di essa, escludendo prefetti e diplomatici? E’ bene chiedercelo con rigore e onestà, ed è bene farlo ora che si riavvia formalmente la contrattazione e che, contestualmente, si chiude la legislatura. Con libertà nel confronto delle posizioni, e un solo avvertimento: quello di non voler contribuire al periodico oscillare del pendolo esasperando aprioristicamente l’una o l’altra posizione, finendo con l’amplificare i difetti di entrambe, radicare i problemi della nostra PA, farla apparire irriformabile. Privatizzazione o ripubblicizzazione, più o meno Stato e pubblico, più o meno federalismo: non è un giochino a quiz. E’ necessario un approccio diverso, che parta dal concreto vivere delle differenti amministrazioni, che studi seriamente le difficoltà e le cause del naufragare di tanti approcci riformatori anche quando caratterizzati dalla buona fede, che riconosca errori e che su questi investa per migliorare la PA, producendo innovazione e cambiamento. Un approccio pluralista, che non dissemini inutili dogmi, che innovi muovendo dalle articolazioni delle PA, e dalle peculiarità delle esigenze delle politiche pubbliche settoriali, dalle diversità delle PA e degli utenti, dalla valutazione delle esperienze, dalla assunzione di responsabilità per errori, astrattezze, sottovalutazioni, superficiali e omologanti analisi e proposte naufragate nel confronto
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