IN CON 1952 TRI 2017

50 Incontri Nazionali di Studi

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a cura della Presidenza nazionale ACLI 2 1952 INTRODUZIONE di Roberto Rossini atto di pensiero collettivo. Peraltro in questo volume non abbiamo voluto Presidente nazionale Acli dare alcuna interpretazione, ci siamo limitati ad una esposizione: in molti casi i titoli, le fotografie e i nomi 1953 dei relatori sono sufficienti per indagare una situazio- Si chiamano Incontri: così, in italiano. Semplice- ne. Dunque parole, informazioni ed espressioni, ma mente. Magari un giorno soprattutto un significativo apparato fotografico, per- tornerà di moda chiamare le ché c’è anche un dato antropologico su cui riflettere: cose col loro nome: e questi siamo fisicamente cambiati. 1954 non avranno bisogno di al- Infine un ringraziamento e una dedica. Il ringrazia- cuna variazione. Perché ci si mento va alle migliaia di persone che in queste cin- incontra: tra persone, espe- quanta edizioni hanno avuto un compito e realizzato rienze, concetti e argomenti. un impegno. Chi ha organizzato eventi come gli In- Gli Incontri di studio, in certe fasi della nostra sto- contri, sa che il lavoro da fare è significativo e richie- 1955 ria forse ancor più dei congressi, sono stati il luogo de un impegno lungo che si brucia tutto nell’arco di dove le Acli hanno lanciato il loro messaggio al mon- pochissimi giorni: il nostro ringraziamento è dunque do. Ai tempi che correvano, le Acli rispondevano con doveroso. La dedica va invece a chi ha preso sul serio un tema, un argomento, una questione. Quasi tutti i messaggi che sono nati negli Incontri e ha cercato gli argomenti - li vedrete - sono stati fedeli... alle di tradurli nella propria realtà quotidiana e collettiva, 1956 fedeltà: al lavoro, alla democrazia, ai temi etici e reli- e lo ha fatto per il bene della nostra Repubblica. Noi, giosi. Sono stati percorsi di approfondimento. A volte se continuiamo a fare gli Incontri, è perché crediamo questi Incontri sono stati il compimento di un lavoro, che l’essenza, il nucleo più profondo della politica a volte il momento di partenza. A volte sono passati stia nello studio, nel pensiero, nella riflessione sul inosservati, a volte hanno cambiato la nostra storia 1957 mondo e nel mondo. Per amare bisogna conoscere e e pure quella di altri: individuare un tema è come per conoscere bisogna amare: insomma, una questio- scegliere le parole giuste per dire ciò che si pensa. ne di incontri. Per questo, in tutti i casi, sono stati scelti con cura. Certo è che a passare in rassegna queste cinquan- ta edizioni sembra di rileggere un pezzo importante 1958 della storia politica di questo Paese. Le lotte operaie e contadine, la classe e le masse lavoratrici, il mar- xismo e il cristianesimo sociale, i problemi dello svi- luppo, della politica, della fede. Perfino gli anni in cui non si è celebrato ci dicono qualcosa. Perché le Acli 1959 sono state un soggetto attivo nella storia della Re- pubblica, l’hanno assunta come elemento identitario, ci sono state dentro, anche nelle sue pieghe. Per questo la scelta dei temi è un dato politico, un 1960 4

IL MOVIMENTO OPERAIO Perugia, 6 - 9 agosto 1952

Relatori: Giuseppe Mira, Giovanni Battista Guzzetti, Dino Penazzato, Renzo Battistella, Santo Quadri, Gaetano Ambrico, Luigi Clerici, Ferdinando Storchi, Giovanni Bersani, Giuseppe Rapelli

Il 1° Incontro nazionale di studi delle Acli si svol- ge, nel 1952, a Perugia. Dopo il Congresso nazionale del 1950, l’associazione assume un ruolo di ‘centra- le’ dell’iniziativa dei lavoratori cristiani. In questo Incontro le Acli approfondiscono in maniera organi- ca “Il movimento operaio”, studiandone la storia, le caratteristiche, le forme, la presenza, i valori morali e sociali. Questo primo Incontro nazionale di studi è preceduto e seguito – come ricorda Rosati - da “due momenti di grande rilievo: il convegno sul ‘Fattore umano nell’azienda’ (Milano 10 - 12 giugno 1951) e quello ‘Per la piena occupazione’ (Roma 6 - 9 ottobre 1952)”. Come si legge nella presentazione del volume che raccoglie gli atti, “Pensiero e azione, economia e sociologia, politica e religione, tecnica e cultura non possono fare a meno di incontrare nel loro cammi- no teorico e pratico la realtà, il divenire e operare del Movimento Operaio fra i fenomeni più rilevanti dell’età moderna e del tempo nostro”. Particolare im- portanza ha la relazione del Vice Presidente centrale Dino Penazzato al quale, come scrive Domenico Ro- sati, “non basta che le Acli cambino nome, da mo- vimento sociale a movimento operaio. È la densità politica della scelta che lo interroga e lo induce ad alzare lo sguardo anche sui modi con cui le Acli, in quanto movimento operaio, possono incidere nella società” (Domenico Rosati, L’incudine e la croce. Mez- zo secolo di Acli, Sonda, Torino 1994, pp. 66 e 72).

Il programma dell’Incontro nazionale Il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale di Studi di Perugia e Vice Presidente centrale Acli on. Giovanni Bersani Azione Sociale - anno IV – n. 29, 20 luglio 1952, p. 1 Il tavolo dei relatori (da sinistra): Mons. Santo Quadri, il Presidente delle Acli provinciali di Roma Ugo Piazzi, il Sottosegretario Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale e il Vice Presidente centrale Acli on. Giovanni Bersani 8 1953

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La copertina de “Il movimento operaio. Testi delle lezioni tenute alla settimana di studi di Perugia ” (Edizioni Acli, Roma 1952) 1961 10 IL MONDO CONTADINO La Verna, 26 – 30 luglio 1953

Relatori: , Renzo Battistella, Giuseppe Medici, Giuseppe Gemmellaro, Vittoria Rubbi, Carlo Borrini, Giovanni Battista Guzzetti, Dino Penazzato, Giovanni Bersani, Ferdinando Storchi

Negli anni del dopoguerra non resta ai margini dell’interesse politico e organizzativo delle Acli la re- altà rurale. L’Italia è ancora un Paese agricolo e nelle campagne risiede una grande forza produttiva e socia- le che deve essere indirizzata verso orizzonti di pro- gresso. Al mondo contadino è dunque dedicato il 2° Incontro nazionale di studi, che si tiene a La Verna. In quel momento, il Paese è nel vivo di una grave crisi politica: finito il centrismo e caduto l’ottavo governo De Gasperi, si genera una fase di difficili relazioni fra pa- dronato e lavoratori, rendendo particolarmente difficili i rapporti nelle campagne. L’Incontro diventa un’occa- sione per rilanciare la specializzazione di Acli-Terra. Da questo momento si comincia a parlare di “movimento operaio e contadino cristiano”: un modo più specifico per definire la struttura organizzativa per categorie che le Acli cominciano a darsi, ma soprattutto una dimo- strazione della necessità di assimilare ed estendere il concetto di movimento operaio a tutti i lavoratori, della terra, delle fabbriche e dei servizi. Il Presidente centrale Ferdinando Storchi tracciando un bilancio del- le giornate di studio, afferma: “La conclusione dell’in- contro aclista de La Verna è stata nel segno e sotto l’ispirazione di un necessario rinnovamento di metodi, di forme e di strutture del mondo contadino. Ma è stata anche, e non avrebbe potuto non esserlo, un’oc- casione per dare più vita e più sviluppo al movimento di contadini cristiani, quale esso è rappresentato oggi dalle Acli” (Ferdinando Storchi, Chiari orientamenti per la futura azione aclista nel mondo della campagna, Il programma dell’Incontro nazionale Azione Sociale – anno V – n. 32 – 9 agosto, p. 1). di studi di La Verna Azione Sociale – anno V – n. 29, 19 luglio 1953, p. 1 La platea Il Presidente centrale Acli Ferdinando Storchi, (al centro) con il Vice Assistente centrale Don Aurelio Boschini (il primo a sinistra) 1954

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Il Presidente centrale Acli Ferdinando Storchi (il terzo da sinistra) con il Vice Presidente centrale Acli Dino Penazzato (il primo a sinistra) nel chiostro di La Verna 1962 16

PRESENZA CRISTIANA NEL MONDO DEL LAVORO Assisi, 8 – 12 settembre 1954

Relatori: Giuseppe Gemmellaro, Renzo Battistella, Giovanni Battista Guzzetti, Elio Colleoni, Giovanni Bersani, Dino Penazzato, Vittorio Pozzar

Il 3° Incontro nazionale di studi si tiene ad Assisi ed è dedicato al tema della “Presenza cristiana nel mondo del lavoro”. Come si legge su Azione Sociale (anno VI - n. 28 - 11 luglio 1954, p. 1), “il convegno di Assisi è innanzitutto un messaggio ulteriore (e spe- riamo definitivo) per coloro che, sulla scorta di equi- voche e malintese informazioni potessero avere dei dubbi sulla natura delle Acli e sullo spirito che le ani- ma; esso ribadisce la caratteristica essenziale delle nostra presenza cristiana. Cristianesimo integrale e senza compromessi. Al centro delle giornate di studio sta il preciso mandato del Papa: ‘Fate delle Acli, con l’aiuto di Dio, l’organizzazione di una realtà vivente, di un realtà meravigliosa, di un cristianesimo vivo nel mondo del lavoro’”. Il Presidente centrale delle Acli, Dino Penazzato, afferma che “le Acli sono impegna- te nell’azione sociale con alto spirito cristiano e proprio per questa ragione hanno piena convinzione della necessità di perfezionare strumenti e metodi per incidere sempre più nella vita del Paese” (“Pre- senza aclista nel mondo del lavoro”, Azione Sociale - anno VI - n. 28 - 11 luglio 1954, p. 1).

Il programma dell’Incontro nazionale di studi di Assisi Azione Sociale – anno VI – n. 35 - 29 agosto 1954, p. 1 Il Segretario centrale Acli Vittorio Pozzar (in piedi) 1955

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La prima pagina di Azione Sociale che presenta l’Incontro nazionale di studi (anno VI – n. 28 - 11 luglio 1954) 1963 20

LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI La Mendola, 20 – 24 luglio 1955

Relatori: Giuseppe Gemmellaro, Santo Quadri, Vincenzo Saba, Aurelio Boschini, Carlo Perucci, Salvatore Accardo, Livio Labor, Dino Penazzato, Giulio Bevilacqua

“La formazione dei lavoratori” è il tema del 4° In- contro nazionale di studi che si svolge a La Mendola. La formazione occupa un posto di rilievo nelle attività dell’associazione sin dalle origini. Prevalentemente orientata verso la preparazione dei militanti sindacali cristiani della CGIL unitaria, si arricchisce successiva- mente di nuove iniziative volte a sostenere l’intera attività del movimento. Tuttavia, prima di questo ap- puntamento manca una riflessione attenta e appro- fondita sui contenuti e sui metodi della formazione. Come sostiene Pozzar “la formazione aclista diventa adulta” (Quarant’ anni di Acli, Formazione e lavo- ro, Roma 1985, p. 197). Il Presidente centrale Dino Penazzato, concludendo i lavori, osserva come “la formazione regge, anima, convalida, l’azione del mo- vimento operaio e più particolarmente quella della sua ala cristiana costituta dalle Acli” (“Il movimento operaio cristiano scuola insostituibile di formazione”, Azione sociale – anno VIII – n. 31 - 31 luglio 1955, p. 1). Questo appuntamento giunge dopo un momento storico per l’associazione: la celebrazione del Primo Maggio cristiano, che coincide con quella del primo decennio di vita delle Acli. Quell’indimenticabile gior- nata del 1° Maggio 1955 si apre in piazza del Popolo, dove il Presidente centrale Dino Penazzato pronuncia il discorso delle tre fedeltà, e trova il suo culmine nel pomeriggio, in piazza San Pietro, quando Pio XII battezza il Primo Maggio come festa cristiana, ponen- dola sotto il patrocinio di San Giuseppe artigiano. Il programma dell’Incontro nazionale di studi di La Mendola Azione Sociale – anno VII – n. 27 - 3 luglio 1955, p. 1 Il Vice Assistente centrale Acli Don Aurelio Boschini (il terzo da sinistra) 1956

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La presentazione dei risultati dell’Incontro nazionale di studi di La Mendola Azione sociale - anno VII - n. 31 - 31 luglio 1955 1964 24

L’AZIONE SOCIALE ACLISTA La Mendola, 26 – 30 luglio 1956

Relatori: Giuseppe Gemmellaro, Lorenzo Isgrò, Alessandro Butté, Giovanni Bersani, Livio Labor, Dino Penazzato, Santo Quadri

Il 5° Incontro nazionale di studi, che si tiene sem- pre a La Mendola, approfondisce “L’azione sociale aclista”, proseguendo l’indagine sulla natura e sulle iniziative del movimento. Le Acli vogliono chiarire il ruolo e il significato della loro azione, che non deve limitarsi alla formazione religiosa, morale e sociale dei lavoratori. In questa occasione, il Consigliere della Presidenza centrale Livio Labor, al quale viene affi- data la relazione sull’azione sociale aclista in cam- po sindacale, cerca di dimostrare sul piano teorico e su quello pratico la legittimità e l’opportunità di una “piattaforma sindacale unitaria che rafforzi lo svilup- po democratico della classe lavoratrice e del Paese”. Il Presidente centrale Dino Penazzato nella sua rela- zione sottolinea la dimensione politica delle Acli: “Il movimento va sempre più decisamente inserendosi, con varie forme, al centro della vita politica; esso ac- quista consapevolezza che certi problemi del mondo del lavoro possono e debbono risolversi attraverso la via politica, che esso tende ad orientare perché risponda alle proprie esigenze di rinnovamento socia- le. L’azione politica diviene così uno dei modi di esse- re significativi e determinanti del movimento operaio e si esprime con la partecipazione al potere di tutto il popolo e delle grandi masse organizzate” (Dino Pe- nazzato, Centrale d’iniziativa e di orientamento nella concreta situazione politica italiana, Azione Sociale - anno VIII – n. 31 - 5 agosto 1956, p. 2). Nella pagina a fi anco: L’Assistente centrale Acli Santo Quadri (il primo a sinistra) e Il Presidente centrale Acli Dino Penazzato (al centro in piedi) 26 1957

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Il programma dell’Incontro nazionale di studi di La Mendola Azione Sociale – anno VIII – n. 28 - 15 luglio 1956, p. 1 1965 28

I LAVORATORI ED I PROBLEMI DELLO STATO IN ITALIA Vallombrosa, 27 – 31 luglio 1957

Relatori: Gabriele De Rosa, Benedetto De Cesaris, Siro Lombardini, Dino Penazzato, Bartolo Ciccardini

“I lavoratori ed i problemi dello Stato in Italia” è il titolo del 6° Incontro nazionale di studi che si svolge a Vallombrosa. L’appuntamento si articola su cinque linee: l’analisi storica dei rapporti tra movi- mento operaio e Stato, la Costituzione quale concreta opportunità per la partecipazione dei lavoratori alla vita democratica del Paese, l’esame delle linee di svi- luppo di una politica economica aperta al contributo dei lavoratori, lo studio delle forze e dei metodi d’in- serimento della classe lavoratrice nella compagine statuale e l’individuazione degli indirizzi programma- tici sui quali sollecitare l’impegno di tutta la nazione. Le conclusioni del Presidente centrale Dino Penazzato sintetizzano con efficacia il motivo dominante dell’In- contro: “La democrazia non può essere intesa soltan- to come semplice espressione formale del suffragio universale, ma esige ad ogni livello la partecipazione di tutte le energie sociali ed in particolare di quelle dei lavoratori, nella corresponsabilità e nello svilup- po dello stato democratico” (Domenico Rosati, L’in- cudine e la croce. Mezzo secolo di Acli, Sonda, Torino 1994, p. 102).

Da sinistra: il Segretario centrale Acli Vittorio Pozzar, il Responsabile della formazione Acli Livio Labor e il Presidente centrale Acli Dino Penazzato 1958

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Il programma dell’Incontro nazionale di studi di Vallombrosa Azione Sociale – anno IX– n. 30 - 28 luglio 1957, p. 1 1966 32

SPIRITUALITÀ CRISTIANA E MONDO DEL LAVORO La Mendola, 27 – 31 luglio 1958

Relatori: Santo Quadri, Gaetano Bonicelli, Giovanni Battista Guzzetti, Dino Penazzato, Aurelio Boschini, Livio Labor

Per il loro 7° Incontro nazionale di studi le Acli tor- nano a La Mendola per approfondire il tema del rap- porto tra “Spiritualità cristiana e mondo del lavoro”, nella convinzione che vivere cristianamente rappre- senti la via per un’autentica santificazione persona- le. Il Vice Presidente centrale Livio Labor afferma che la spiritualità cristiana non deve essere un ‘cerotto’ da mettere sulle attività del movimento: è necessario impregnare di contenuto spirituale tutte le diverse ini- ziative acliste, dalla formazione all’azione sociale, fino ai servizi. La conclusione di Labor è che la spiritualità cristiana è essenziale alla vita delle Acli per aspirare a una leadership nel mondo operaio: “le Acli sono scuo- la di formazione cristiana perché le loro radici sono genuinamente cristiane, perché il loro personalismo si traduce praticamente in un metodo e in un costume democratico, perché sono espressione ed impegno dei lavoratori per la loro integrale ascesa e promozione” (Livio Labor, Movimento operaio e spiritualità cristiana: i compiti delle Acli, Azione Sociale – anno X – n. 32 – 10 agosto 1958, p. 2). Bisogna ricordare che nel 1957 esce il libro di padre Bonicelli e Monsignor Quadri, Assisten- te spirituale delle Acli, Spiritualità cristiana, lavoro e azione sociale, con la prefazione del cardinal Angelo Roncalli – che viene eletto papa nell’ottobre del 1958 – che sottolinea come “con molta competenza e con sana dottrina sono approfonditi i concetti basilari che informano l’attività delle Acli”.

Il Presidente centrale Acli Dino Penazzato (il terzo da sinistra in piedi) 1959

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La presentazione dell’Incontro nazionale di studi di La Mendola Azione Sociale – anno X– n. 31 - 3 agosto 1958, p. 1 1967 36

I SERVIZI SOCIALI NELLE ACLI Camaldoli, 27 – 31 luglio 1959

Relatori: Dino Penazzato, Giuseppe Rizzo, Giovanni Bersani, Livio Labor

L’8° Incontro nazionale di studi, a Camaldoli, è incentrato su “I servizi sociali nelle Acli”. L’obiettivo è il loro rilancio. Vittorio Pozzar, Segretario centrale delle Acli, afferma che “l’Incontro estivo dedicato dalle Acli ai servizi sociali arriva al punto giusto, in un momento cioè in cui il movimento sente partico- larmente l’esigenza di studiare, approfondire questo tema per far sì che i servizi sociali siano veramente una componente vitale”. Anche il Vice Presidente centrale Livio Labor sottolinea che “i servizi hanno sempre rappresentato una tradizione che oggi vie- ne continuata, una tradizione di iniziative su tutti i piani: della cooperazione, della istruzione profes- sionale, della ricreazione sociale, dell’assistenza so- ciale” (Livio Labor, Giuseppe Rizzo, Vittorio Pozzar, I servizi nelle Acli vitali centri d’iniziativa dei lavo- ratori cristiani, Azione Sociale - anno XI – n. 30, 26 luglio 1959, pp. 6-7). In questo stesso anno il dibat- tito interno al movimento - a seguito di una lettera ufficiale della Cei (30 novembre 1959), preoccupata che le Acli possano confondersi con una corrente di partito – si incentra sull’incompatibilità tra cariche associative e mandato parlamentare dei dirigenti.

Nella pagina a fi anco: Il Vice Presidente centrale Acli Giuseppe Rizzo (in piedi al centro), il Responsabile Settore Sindacale dell’Uffi cio Studi nazionale Acli Ugo Piazzi (il primo a destra) e il Presidente centrale Acli, Dino Penazzato (il secondo a destra) 38 1960

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Il programma dell’Incontro nazionale di studi di Camaldoli Azione Sociale – anno XI – n. 30 - 26 luglio 1959, p. 3 1968 40

IL MOVIMENTO OPERAIO NELLA SOCIETÀ MODERNA La Mendola, 31 luglio – 4 agosto 1960

Relatori: Santo Quadri, Aurelio Boschini, Dino Penazzato, Lorenzo Isgrò, Ugo Piazzi

Negli anni ‘60 l’azione delle Acli nelle fabbriche e nelle campagne sollecita un’approfondita elabora- zione politica e sociale. Il 9° Incontro nazionale di studi, “Il movimento operaio nella società moderna”, si svolge a La Mendola. S’intende attualizzare l’ana- lisi sul movimento operaio fatta a Perugia nel 1952. Il Presidente centrale Ugo Piazzi, nella sua relazione conclusiva, dopo aver analizzato le diverse “presen- ze del movimento nelle zone industriali e in quelle meno sviluppate del Paese” sottolinea la “necessità di alimentare e irrobustire – attraverso la formazione religiosa e sociale – il tono spirituale del movimento e l’esigenza di accentuare lo sforzo di una specializ- zazione nel campo della formazione sociale”. Piaz- zi evidenzia inoltre “gli ostacoli che si frappongono alla democratizzazione della vita aziendale, che resta uno degli obiettivi del movimento” (Ugo Piazzi, Ri- confermata l’unità ideologica del movimento operaio cristiano, Azione sociale – anno XIII – n. 32/33 – 7/14 agosto 1960, p. 6). Durante l’Incontro nazionale di studi l’onorevole Dino Penazzato viene nominato sottosegretario al tesoro nel Governo presieduto da .

Nella pagina a fi anco: Il deputato DC e Consigliere nazionale Acli, on. Lorenzo Isgrò, e il Presidente centrale Acli Ugo Piazzi l tavolo dei relatori con l’Assistente centrale Acli Mons. Santo Quadri (il secondo da sinistra) 44 1961

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La presentazione dell’Incontro nazionale di studi di La Mendola Azione Sociale - anno XIII – n. 31 – 31 luglio 1960, p.1 1969 46

BILANCI E CONSUMI FAMILIARI Roma, 24 – 25 giugno 1961

Relatori: Giovanni Bersani, Franco Pilloton, Pietro Merli Brandini, Piero Imberciadori, Vincenzo Dona, Lorenzo Isgrò, Alberto Riello, , Ugo Piazzi

Il 10° Incontro nazionale di studi si tiene a Roma sul tema “Bilanci e consumi familiari”. Nella relazione introduttiva il Presidente centrale Ugo Piazzi spiega il senso di questa scelta: “Le Acli, movimento di lavora- tori e delle famiglie dei lavoratori, hanno inteso, attra- verso questo Incontro di studio dedicato ai bilanci e ai consumi della famiglia italiana richiamare l’atten- zione e orientare la conseguente azione di pressione della pubblica opinione, della pubblica autorità, delle associazioni di lavoratori e di altri consumatori su al- cuni aspetti del vasto problema dei consumi ponendo come punto di partenza dell’indagine, come centro fo- cale del convegno, la famiglia. Proponiamo d’indagare sul fenomeno dei consumi nell’interno di questa cellu- la micro-economica, cioè in quel bilancio familiare che racchiude le forze positive e negative che conducono alle manifestazioni del consumo”. L’ampia relazione del Presidente centrale Piazzi si sofferma su diversi aspetti: dalla ricerca di vie più efficaci per difendere il consumatore alla necessità di operare “una rottu- ra delle tradizionali posizioni di disinteresse e di non intervento dei consumatori italiani verso il processo di produzione e di distribuzione e il meccanismo dei prezzi“ (Ugo Piazzi, Il discorso del Presidente centrale, Azione Sociale – anno XIV – n. 27, 2 luglio 1961, p. 4). Non viene infine trascurato il tema del sostegno alle famiglie in condizioni di miseria e quello dell’educa- zione dei consumatori. A destra: Roma, Palazzo Marignoli, sede dell’Incontro nazionale di studi

A sinistra: Il Ministro dell’Industria on. Emilio Colombo 1962

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La presentazione dell’Incontro nazionale di studi di Roma Azione Sociale - anno XIV – n. 24 - 11 giugno 1961, p. 8 1969 50

IL MOVIMENTO OPERAIO CRISTIANO DI FRONTE ALLE TRASFORMAZIONI DELLA SOCIETÀ ITALIANA Vallombrosa, 25 – 29 luglio 1962

Relatori: Bruno Malinverni, Sergio Mariani, Franco Malfatti, Bartolo Ciccardini, Livio Labor

Il movimento operaio torna ad essere il tema dell’11° Incontro nazionale di studi. Il Presidente cen- trale Livio Labor esprime l’esigenza di un movimento aperto che collabora con tutte le altre forze cattoliche e democratiche, che anticipa nuovi indirizzi e solu- zioni, che promuove un nuovo costume e un nuo- vo metodo, capace di far convergere su un disegno condiviso forze esterne omogenee. Labor sottolinea che questi cambiamenti devono influire sull’impegno delle Acli: sul piano culturale, “per saper esprimere un giudizio corretto”; sul piano dell’azione sociale, “per una verifica degli obiettivi, dei metodi e degli strumenti”; sul piano della formazione, “alla ricerca di nuovi contenuti, per dare concretezza all’azione sociale” e sul piano dei servizi (Livio Labor, Il ruolo attivo del movimento operaio cristiano, Azione Socia- le – anno XV – n. 31, 5 agosto 1962, p. 8).

Il Presidente centrale Acli Livio Labor (al centro in piedi) 52 1963

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Il programma dell’Incontro nazionale di studi di Vallombrosa Azione Sociale - anno XV – n. 27 - 8 luglio 1962, p. 2 1971 54

IL MOVIMENTO OPERAIO CRISTIANO DI FRONTE ALLE REGIONI San Pellegrino, 27 – 31 agosto 1963

Relatori: Vincenzo Saba, Vittorio Pozzar, Vittorino Colombo, Geo Brenna, Marino Carboni, Bruno Olini, Livio Labor, Santo Quadri

Il movimento operaio è al centro anche del 12° In- contro nazionale di studi organizzato a San Pellegrino. La discussione è focalizzata sul problema regionale in Italia nei suoi precedenti storico-costituzionali, nelle sue fonti ideologiche, nelle sue prospettive sul piano politico ed economico. Le Acli cercano di chiarire, in continuità con la tradizione politica dei cattolici e in considerazione delle esigenze economico-sociali del Paese, le ragioni delle proprie posizioni regionalisti- che. Il Presidente centrale Livio Labor, commentando i risultati dell’Incontro, si chiede cosa possa e debba fare il movimento per le Regioni, elencando alcune piste di impegno: “1) azione culturale nel mondo cat- tolico: non è tanto solo da rispolverare la dottrina di Sturzo e dei giovani della Democrazia Cristiana, quanto piuttosto da conoscere ed evidenziare le nuo- ve convenienze e i nuovi perché del regionalismo di fronte ai problemi e alla realtà del processo sociale ed economico italiano”. E oltre a questa azione ne descrive altre: “l’azione politica, di indirizzo ideolo- gico e programmatico”, “l’azione formativa dei diri- genti e della base”, e “l’azione di chiarificazione sui contenuti e i limiti della Regione” (Livio Labor, L’a- zione del movimento per le regioni e nelle regioni, Azione Sociale - anno XVI – n. 36 - 8 settembre 1963, pp. 8 - 9). Il programma dell’Incontro nazionale di studi di San Pellegrino Azione Sociale – anno XVI – n. 33/34 – 18/25 agosto 1963, p. 3 Il Consigliere nazionale Acli, Geo Brenna Il tavolo dei relatori: il Presidente centrale Livo Labor (il terzo da sinistra), il Segretario centrale Acli Marino Carboni (il quarto da sinistra) e il Vice Presidente centrale Acli Vittorio Pozzar (in piedi)

Nelle pagine successive: Un gruppo di studio

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Il Segretario Generale CGIL Luciano Lama (il primo a sinistra) e il segretario Conferderale CGIL Piero Boni (il secondo a sinistra) 1972 62 LA SOCIETÀ INDUSTRIALE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI CRISTIANI Vallombrosa, 27 – 30 agosto 1964

Relatori: Ettore Massacesi, Emilio Gabaglio, Santo Quadri, Cesare Graziani, Giovanni Battista Guzzetti, Ettore Morezzi, Geo Brenna, Giorgio Pazzini, Livio Labor, Cesare Pagani

Con il 13° Incontro nazionale di studi, “La società industriale e la formazione dei lavoratori cristiani”, si apre la lunga stagione di Vallombrosa, che proseguirà fino al 1970. Il 1964 è l’anno del superamento del cen- trismo e dall’avvento del centro-sinistra; il Concilio Vaticano II pone una rinnovata attenzione ai “valori buoni dell’umanesimo moderno”. Le Acli si soffermano in modo particolare sulle trasformazioni indotte dalla società industriale. Come afferma il Presidente cen- trale Livio Labor, “la società industriale va accettata e, insieme, in parte rifiutata. Va accettata con tutte le sue opportunità messe al servizio dell’uomo e del- la crescita della persona umana, rifiutata per quelle strutture comprimenti l’uomo, la famiglia, la religione e il pluralismo democratico. L’intuizione del marxismo riguardante il condizionamento delle strutture sull’uo- mo ci insegna a non assumere solo atteggiamenti pre- dicatori per facilitare all’uomo il suo mestiere di uomo e al cristiano il suo compito di salvezza eterna, ma ad impegnarci per la modifica di certe strutture” (Livio Labor, Fondamentale importanza dei gruppi di base, Azione Sociale – anno XVIII – n. 35/36 – 30 agosto/6 set- tembre 1964, p. 8). E ancora Labor, a conclusione del convegno, fornisce una sintesi programmatica: “Pre- gare insieme, dibattere insieme, impegnarsi insieme: ecco la risposta della formazione aclista per la forma- zione dei lavoratori cristiani nella società industriale”. Quella del comunismo, secondo le Acli di Labor, non è La locandina dell’Incontro nazionale una realtà da esorcizzare, ma da studiare per capirne di studi di Vallombrosa le motivazioni profonde e le ragioni della presa sui Azione Sociale – anno XVIII – Il Presidente centrale Acli Livio Labor (al centro in piedi) lavoratori. n. 33/34 - 16/23 agosto 1964, p. 1 ed il Consigliere nazionale Acli Emilio Gabaglio (a destra) 1965

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REALTÀ E MOTIVI DEL COMUNISMO NELLA SOCIETÀ ITALIANA Vallombrosa, 26 – 31 agosto 1965

Relatori: Giuseppe De Rosa, Giorgio Galli, Giovanni Evangelisti, Livio Labor, Cesare Pagani Tavola rotonda: Giacomo Bresciani, Vito Gentile, Gio- vanni Bersani, Alessandro Buttè, Nestore Di Meola, Aurelio Boschini, Piero Merli Brandini

Il 14° Incontro nazionale di studi su “Realtà e mo- tivi del comunismo nella società italiana” conquista la ribalta giornalistica: gli inviati de “L’Avanti” e de “Il Messaggero” con i loro articoli informano l’opi- nione pubblica italiana che le Acli studiano il feno- meno comunista in modo autonomo e spregiudicato. Due relazioni soprattutto fanno scalpore. La prima è quella del politologo Giorgio Galli, il quale sostiene che il PCI in Italia è diventato erede della tradizione riformista del socialismo, da questo invece abbando- nata. La seconda è del Vice Assistente centrale don Gaetano Bonicelli, secondo il quale l’ateismo si af- ferma tra i militanti e i dirigenti del PCI, ma la gran- de maggioranza della base comunista non rinuncia alla pratica religiosa e continua a battezzare i figli. Il Presidente centrale Livio Labor, come scrive Rosati, “fonda il rilancio del suo anticomunismo dinamico: al comunismo, realtà globale si può contrapporre solo un’alternativa globale su tutti i piani: politico, so- ciale, culturale, religioso, morale” (Domenico Rosati, L’incudine e la croce. Mezzo secolo di Acli, Sonda, Torino 1994, p. 153). Un pensiero, quello di Labor, che ai più sembra equilibrato, ma che continuerà a preoccupare la gerarchia ecclesiale per la “moda del dialogo” che andava crescendo anche sulla scia del Concilio Vaticano II. A destra: Il politologo Giorgio Galli (Università degli Studi di Milano)

A sinistra: Il deputato DC on. Vittorino Colombo 1966

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Il programma dell’Incontro nazionale di studi di Vallombrosa Azione Sociale - anno XIX – n. 34/35 – 22/29 agosto 1965, p.3 1974 70

IL POTERE ECONOMICO NELLA REALTÀ ITALIANA Vallombrosa, 27 – 31 agosto 1966

Relatori: Luigi Frey, Giuseppe De Rita, Cesare Pagani, Livio Labor Tavola rotonda: Piero Bassetti, Pietro Merli Brandini, Ettore Morezzi, Siro Lombardini, Geo Brenna

“Il potere economico nella realtà italiana” è il tema dedicato al 15° Incontro nazionale di studi. L’e- sigenza è quella di mettere in luce le trasformazioni più importanti causate dai mutamenti della società italiana, i legami e le connessioni con i centri di po- tere politico. Il movimento aclista appare agli occhi dell’opinione pubblica sensibile, dinamico e in grado di avvertire le istanze di una società che sta cam- biando i propri equilibri. Domenico Rosati, descrive con molta efficacia gli esiti di questo appuntamento: “E così, miracolo di abilità, trecento aclisti, hanno passato a Vallombrosa 5 giorni interi a manipolare la patata bollente del potere economico senza scottarsi le dita”. E tirando le somme del convengo, afferma: “Un punto è estremamente chiaro nelle conclusioni di Vallombrosa. Il continuo riconoscimento della cre- scente importanza del potere economico, comporta il riconoscimento di un primato sostanziale dell’a- zione politica, che non può essere solo platonico” (Domenico Rosati, Fuori dalla pania della demagogia, Azione Sociale – anno XX - n. 36/37 – 4/11 settembre 1966, p. 3).

Sopra: il Presidente centrale Acli Livio Labor

Nelle pagine successive: Foto di gruppo

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La locandina dell’Incontro nazionale di studi di Vallombrosa Azione Sociale - anno XX – n. 34/35 21/28 agosto 1966, p. 3 1975 76

SOCIETÀ DEL BENESSERE E CONDIZIONE OPERAIA Vallombrosa, 27 – 31 agosto 1967

Relatori: Livio Labor, Angelo Detragiache, Siro Lombar- dini, Cesare Pagani Tavola rotonda: Carlo Borrini, Antonio Picchi, Anto- nio Benvenuti, Domenico Pizzuti, Giuseppe Gervino, Piero Pratesi; tavola rotonda: Maria Fortunato, Antonietta Ceruti Ravasio, Carlo Trevisan, Valentino Moro, Francesco Alberoni Tavola rotonda: Vittorio Pozzar, Benedetto De Ce- saris, Baldassarre Armato, Ennio Antonini, Antonio Fontana

Il tema del 16° Incontro nazionale di studi è “So- cietà del benessere e condizione operaia”. Con l’occa- sione si afferma che la “costruzione di una società del lavoro richiede la messa in discussione delle struttu- re, cioè del meccanismo di sviluppo esistente”. Il Pre- sidente nazionale Livio Labor, introducendo i lavori, afferma che “la proposta di impegno delle Acli rischia di diventare debole se non riusciamo ad anticipare un giudizio, almeno iniziale, sulle linee essenziali del tipo di società che vogliamo costruire. […] La condi- zione che l’espressone ‘società del benessere’ evoca è una tappa obbligata della società industriale oppure esistono alternative?” (Livio Labor, Verso la società surgelata?, Azione Sociale - anno XXI – n.36/37 – 3/10 settembre 1967, p. 5). Questo interrogativo suscita attriti con le segreterie di alcuni partiti politici, che accusano le Acli di aver ‘macinato acqua’. Lo stesso Labor invita a leggere l’enciclica Populorum progres- sio di Papa Paolo VI, da poco pubblicata, per rendersi conto di quanto sia importante un discorso critico sui meccanismi della società in cui viviamo. Il programma dell’Incontro nazionale di studi di Vallombrosa Azione Sociale – anno XXI – n. 34/35 – 20/27 agosto 1967, p. 14 Il banco dei libri La Tavola rotonda (da sinistra): la Presidente della Commissione nazionale di studio problemi lavoratrici Acli Antonietta Ceruti Ravasio, la Vice Presidente nazionale Acli Maria Fortunato, il Presidente regionale delle Acli del Veneto Valentino Moro Il Direttore dell’Istituto ricerche economiche e sociali di Torino Siro Lombardini 1968

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Il deputato PCI. on. Piero Pratesi 1976 84

IMPRESA, MOVIMENTO OPERAIO E PIANO Mezzo secolo di Acli, Sonda, Torino 1994, p. 184 - 186). Con l’appuntamento di Vallombrosa del 1968 le Acli ini- Vallombrosa, 28 agosto – 1 settembre 1968 ziano il cammino dell’autonomia, preparando il con- gresso di Torino del Giugno 1969 nel quale dichiarano Relatori: Antonio Picchi, Ettore Morezzi, Geo Brenna, la fine del ‘collateralismo’ con la DC e stabiliscono il Emilio Gabaglio, Piero Giachetti, on. Fernando Santi, principio del voto libero degli aclisti. Labor lascia la pre- Livio Labor sidenza delle Acli per dedicarsi al suo progetto politico, Tavola rotonda: Carlo Borrini, , Pietro Merli costituendo l’Associazione di cultura politica (Acpol). Brandini, Pierre Carniti, Michele Giannotta Tavola rotonda: Marino Carboni, Siro Lombardini, Bal- dassarre Armato, Bruno Trentin, Giorgio Benvenuto Tavola rotonda: Jean Kulakowski, Vittorio Fallais, Otto Kersten, David McLeman, Albert Detraz

“Impresa, movimento operaio e piano” è il tema del 17° Incontro nazionale di studi. Le Acli vogliono verifi- care se le linee di giudizio precedentemente elaborate siano capaci d’interpretare la dinamica contemporanea del mondo del lavoro e quindi costruire un primo ab- bozzo di strategia operativa. Nella sua relazione il Re- sponsabile nazionale Acli Studi e Formazione, Geo Bren- na, affronta il tema della programmazione economica in ambito politico. A suo avviso la caduta di tensione dei partiti rispetto alla pianificazione è un risvolto della loro incapacità “di gestire il sommovimento generale della nostra società, con un ruolo di anticipazione e di proposta che li liberi dalle secche in cui scade ogni vicenda e ogni classe politica quando venga a mancare la capacità di interpretare e quindi di canalizzare le domande che sorgono dalla realtà del Paese”. Il tema della partecipazione è interpretato dal Presidente Na- zionale Labor sotto forma di controllo democratico dei processi di sviluppo che valorizzano “l’autonomia della società civile nelle sue libere forme di organizzazione e di espressione” (Domenico Rosati, L’incudine e la croce. Sopra: il sindacalista CGIL e deputato PSI on. Fernando Santi

Nelle pagine successive: Il già Sindaco di Firenze ed ex Presidente provinciale delle Acli di Firenze, Giorgio La Pira, discute con alcuni partecipanti all’Incontro nazionale di studi

Un momento di pausa e rifl essione La lettura dei giornali 90 1970

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Il programma dell’Incontro nazionale di studi di Vallombrosa Azione Sociale – anno XXII – n. 33/34 – 25 agosto/1 settembre 1968, p.3 1978 92

MOVIMENTO OPERAIO, CAPITALISMO, DEMOCRAZIA Vallombrosa, 27 – 30 agosto 1970

Relatori: Fausto Tortora, Gabriele Gherardi, Pietro Praderi, Emilio Gabaglio Tavola rotonda: Antonio Picchi, Graziano Wilmer, Angelo Pavia, Pierre Carniti Tavola rotonda: Geo Brenna, Diez-Alegria, Giuseppe Petrilli, Lucio Lombardo Radice Tavola rotonda: Luigi Borroni, Piero Boni, Amleto Lascialfari, Silvano Bassett

Il 18° Incontro nazionale di studi sul tema “Movi- mento operaio, capitalismo, democrazia”, viene ricor- dato come il convegno della “scelta socialista delle Acli”. Le Acli in quegli anni si muovono in “campo aperto”, per riprendere un’immagine suggestiva di Livio Labor usata anche come titolo di un suo famoso libro del 1969. Il Presidente nazionale Emilio Gabaglio nella sua relazione conclusiva, ricordando il significa- to delle scelte operate al Congresso di Torino, sotto- linea l’impegno dell’associazione “per la costruzione di una società di tipo nuovo, autenticamente dal vol- to umano, in cui sia bandita ogni discriminazione di classe, una società in cui valgano il pluralismo e il metodo della discussione”. Gabaglio sottolinea ancora come “questo tipo di società [...] corrisponde, nel sol- co della tradizione originaria del movimento operaio, ad una ipotesi autenticamente socialista [...] scelta per la liberazione dell’uomo e lo sviluppo solidale di tutti gli uomini” (Emilio Gabaglio, Una scelta per l’uomo: l’impegno delle Acli nel Movimento Operaio, Azione Sociale - anno XXIV – n. 35/36 – 30 agosto/6

settembre 1970, pp. 38 - 45). La locandina dell’Incontro nazionale di studi di Vallombrosa Azione Sociale – anno XXIV – n. 33/34 – 16/23 agosto 1970, p. 1 Il tavolo dei relatori presieduto dal Vice Presidente nazionale Acli Geo Brenna (il secondo a sinistra) 1972

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Da sinistra: il Consigliere nazionale Acli Domenico Rosati, il Presidente nazionale Acli Emilio Gabaglio e i Vice Presidenti nazionali Acli Marino Carboni e Geo Brenna 1980 96

CONTRATTI, LOTTE SOCIALI, STRATEGIA DEL MOVIMENTO OPERAIO Roccaraso, 31 agosto – 2 settembre 1972

Relatori: Emilio Gabaglio, Angelo Cozzarini, Giuseppe Morelli, Franco Sala, Luciano Lama Tavola rotonda: Piero Praderi, Piero Boni, Carlo Fracanzani, Sergio Turone Tavola rotonda: Luigi Borroni, Renzo Ferro Garel, Pierre Carniti, Sergio Garavini

Le Acli scelgono Roccaraso per il loro 19° Incon- tro nazionale di studi. Il Presidente nazionale, Emilio Gabaglio, aprendo il lavori, spiega perché si è scelto il tema “Contratti, lotte sociali, strategia del movi- mento operaio”: “Con questo appuntamento di fine agosto che cade quest’anno proprio alla vigilia di im- pegnative scadenze di lotta della classe lavoratrice e in un momento politicamente difficile e, per tanti segni, preoccupante per la vita democratica del Pae- se, le Acli pongono a se stesse e ad altre componenti del movimento operario e sindacale, alle forze sociali e politiche disponibili al confronto, un’occasione di ricerca e dibattito. Il nostro discorso mentre da un lato ha l’ambizione di essere un contributo originale e positivo alla costruzione di una strategia comples- siva del movimento operaio […] è funzionale alla in- dividuazione dell’apporto specifico ed autonomo che le Acli si ripromettono di dare nelle lotte contrattuali e sociali dell’autunno” (Emilio Gabaglio, L’apertura dei lavori del XIX incontro nazionale di studio, Azione Sociale - anno XXVI - n. 32/37 - 10 settembre 1972).

La locandina dell’Incontro nazionale di studi di Roccaraso Azione Sociale – anno XXVI – n. 32/37 – 10 settembre 1972, p. 1 Il Segretario Confederale CGIL Piero Boni 1973

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Il Presidente nazionale Acli Emilio Gabaglio 1981 100 CLASSI SOCIALI IN ITALIA: PER UNA PROPO- STA DEL MOVIMENTO OPERAIO Rimini, 11 – 14 ottobre 1973

Relatori: Domenico Rosati, Marino Carboni Interventi programmati di verifica: Achille Ardigò, Paolo Sylos Labini, Ermanno Gorrieri, Bartolomeo Sorge; tavola rotonda: Giuseppe Fevola, Giovan- ni Mantovani, Alberto Valentini, Giuseppe De Rita Tavola rotonda: , Giorgio Benvenuto, Feliciano Rossitto

Il 20° Incontro nazionale di studi, che si tiene a Rimini, affronta il tema “Classi sociali in Italia: per una proposta del movimento operaio”. Si riscontra che in Italia i rapporti sociali sono, rispetto allo sche- ma classico, modificati dalla presenza delle classi medie che condizionano le forze in campo a livello sociale, sindacale e politico. Il Presidente naziona- le, Marino Carboni, concludendo i lavori sottolinea che “esistono nelle condizioni storiche delle nostra società le premesse iniziali perché la proposta di so- cietà di cui è artefice il movimento operaio si ponga come alternativa nell’attuale sistema culturale della società e ciò non unicamente a vantaggio della classe operaia, ma in favore di tutta la società”. Sempre Carboni esplicita la linea del movimento: “la linea egualitaria delle riforme è chiaramente la proposta concreta, contingente e immediata che le Acli fanno oggi in quanto unica proposta operativa possibile per l’avvio di una strategia di cambiamento” (“Il discorso conclusivo del Presidente Carboni”, Azione Sociale - n.30/43 - 27 ottobre 1973, p. 30). Questo appunta- mento diventa l’occasione per le Acli di aggiornare il proprio orizzonte culturale. Sia nell’attività formativa che in sede pubblica il movimento cerca di ampliare la propria prospettiva di analisi. Le Acli vogliono fare seriamente i conti con il marxismo che viene così va- La locandina dell’Incontro nazionale gliato non solo nelle sue formule di lotta, ma anche di studi di Rimini Il tavolo dei relatori: il deputato DC on. Ermanno Gorrieri (il primo a sinistra), Azione Sociale – anno XXVII – il Responsabile nazionale Acli Studi e problemi economico-sociali Domenico Rosati (il secondo a sinistra) nei nodi più problematici per la coscienza cristiana. n. 30/43 – 27 ottobre 1973, p. 1 e l’economista Paolo Sylos Labini (il quarto a sinistra) 1974

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L’economista Paolo Sylos Labini (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) 1982 104

significativamente: “Siamo convinti che ogni battuta a CRISI ECONOMICA E CRISI POLITICA. vuoto nello sforzo della chiesa per cogliere i segni dei QUALE VIA D’USCITA PER IL MOVIMENTO tempi è per noi una sconfitta; ogni allentamento nello OPERAIO? sforzo di superare una visione integralistica della so- Riccione, 26 – 29 settembre 1974 cietà e della storia, così come ogni incomprensione tra chiesa e movimento operaio, chiama in causa la nostra Relatori: Domenico Rosati, Marino Carboni, coscienza” (“Quale via d’uscita?” in Domenico Rosati, Emanuele Ranci Ortigosa, Giancarlo Mazzocchi, Vittorio Pozzar, Gianni Capua (a cura), Gli Aclisti vol. 5 – Fernando Vianello Giancarlo Lizzeri, Carlo Maria 1969/1976, Ebe, Roma 1995, p. 712). Santoro Tavola rotonda: Camillo Massimo Fiori, Franco Ferra- rotti, Giuseppe Tamburrano, Alberto Tridente, Ruggero Orfei, Carlos Mauriaca

L’attenzione si focalizza sulla situazione economica del Paese: cresce la disoccupazione e l’inflazione riduce il potere d’acquisto dei salari. Il tema del 21° Incontro nazionale di studi, che si tiene a Riccione, è “Crisi eco- nomica e crisi politica. Quale via d’uscita per il movi- mento operaio?”. Le Acli sono convinte che una via d’u- scita dalla crisi sia possibile, purché vengano messi in discussione gli equilibri economici e sociali del Paese. La relazione introduttiva, affidata al Segretario naziona- le Domenico Rosati, si concentra sulle peculiarità dell’e- conomia italiana, definita come “non riformata” e do- minata dal capitalismo d’avventura. Sul piano politico Rosati dichiara il suo favore al “compromesso storico”, mettendo in rilievo le affinità esistenti tra i blocchi so- ciali allora rappresentati dalla DC e dal PCI. Il Presidente nazionale Marino Carboni nella sua relazione conclusi- va, dopo un’analisi della situazione politica in cui so- stiene la necessità di una “rigenerazione” della DC, si sofferma sul doppio radicamento delle Acli, nel movi- mento operaio e nella comunità ecclesiale, affermando

Il tavolo dei relatori 1976

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La tavola rotonda (da sinistra): il Responsabile nazionale Acli Studi e problemi economico-sociali Domenico Rosati, l’esponente del MAPU - Movimiento de Accion Popular Unitaria del Cile Carlos Mauriaca e il già Direttore della rivista “Settegiorni” Ruggero Orfei 1984 108

L’ISPIRAZIONE CRISTIANA NEL PROCESSO DI CAMBIAMENTO DELLA SOCIETÀ ITALIANA Riccione, 22 – 25 aprile 1976

Relatori: Bartolomeo Sorge, Domenico Rosati, Vit- torio Pozzar, Emilio Gabaglio, Geo Brenna, Aurelio Boschini, Pietro Scoppola, Guido Baglioni, Ruggero Orfei, Marino Carboni

Il 22° Incontro nazionale di studi, che si svolge di nuovo a Riccione, affronta il tema “L’ispirazione cri- stiana nel processo di cambiamento della società ita- liana”. Rappresenta un momento di riflessione inter- na e si svolge a porte chiuse. Il Presidente nazionale Marino Carboni affida la relazione introduttiva a pa- dre Bartolomeo Sorge, direttore de “La Civiltà Cattoli- ca”, il quale argomenta l’ammissibilità della scelta di classe delle Acli solo se ha un carattere formativo e non politico. Il Segretario nazionale, Luigi Borroni, os- serva: “Il convegno di Riccione non è stato una fuga: al contrario è stata un’assunzione di responsabilità di fronte alla situazione del Paese. […] dal convegno credo sia emersa con forza la necessità, sempre pres- sante, di uno sviluppo coassiale della nostra azio- ne sociale e politica insieme alla nostra esperienza ecclesiale. […] Liberare la nostra iniziativa significa liberare le nostre scelte nella politica: a livello socia- le, partitico e istituzionale; ma non significa liberarci dalle nostre responsabilità di cristiani e di lavoratori che, al contrario, aumentano gravosamente” (Luigi Borroni, Alla radice dei nostri discorsi, Azione Sociale – n. 7 – 2 maggio 1976, p. 1).

Il Direttore de “La Civiltà Cattolica” padre Bartolomeo Sorge 1978

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Lo storico Pietro Scoppola (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) 1986 112

DALLO SVILUPPO IN CRISI AD UNA CULTURA DELLO SVILUPPO Riccione, 12 – 15 gennaio 1978

Relatori: Ruggero Orfei, Giuseppe Andreis, Michele Giacomantonio, Gian Primo Cella, Marcello Pacini, Giuseppe Lazzati, Paolo Sylos Labini, Domenico Rosati

Il 23° Incontro nazionale di studi, “Dallo sviluppo in crisi ad una cultura dello sviluppo”, si tiene an- cora a Riccione. Le Acli, considerata la crisi di valori e di prospettive di quegli anni, affrontano un tema difficile e complesso. Dall’Incontro emerge che il ruo- lo di elaborazione culturale e di proposta delle Acli, alla ricerca di una nuova qualità della crescita che non può avere solo un carattere economico, è anco- ra riconosciuto e apprezzato. L’associazione cerca di stabilire nuove e proficue relazioni e precisa la sua piattaforma culturale: lavorare per la crescita politica della società civile. In un articolo pubblicato su Azio- ne Sociale, il Presidente nazionale delle Acli Dome- nico Rosati, qualche giorno dopo la chiusura dell’e- vento, scrive: “Le Acli come centrale libera di ricerca e di iniziativa acquistano titolo per essere un punto di riferimento vitale nel dibattito attorno ai problemi della crisi. A Riccione hanno dimostrato di poterlo fare. La proposta culturale delle Acli è apprezzata anche per la sua originalità e utilità storica con un ancoraggio coerente all’ispirazione cristiana, che le identifica nel movimento operaio” (Domenico Rosati, Dopo Riccione: “il dovere di pensare in grande”, Azio- ne sociale - n. 2 - 29 gennaio 1978, p. 1).

Il Presidente nazionale Acli Domenico Rosati (al centro) 1980

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In alto: Il Presidente nazionale Acli Domenico Rosati (a destra) con il Rettore dell’Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Milano Giuseppe Lazzati In basso: Il tavolo dei relatori 1988 116

GOVERNABILITÀ DEMOCRATICA delle istituzioni e dei sindacati: “la crescita politica E SOCIETÀ CIVILE: QUALI VALORI, della società civile, obiettivo che le Acli indicano a QUALE PARTECIPAZIONE? se stesse e al Paese come prioritario, è condizio- ne necessaria ed insostituibile per determinare un Vallombrosa, 28 – 31 agosto 1980 quadro di effettiva governabilità democratica o, me- glio, un processo di democrazia governante, senza Relatori: Aldo De Matteo, Michele Giacomantonio, la cui affermazione si esce dalla crisi solo in modo Lino Bosio, Giovanni Bianchi, Angelo Lotti, regressivo” (Enrico Varriale, La ricerca delle Acli sul- Vittorio Villa, Domenico Rosati la governabilità democratica e la società civile: quali Interventi programmati: Achille Ardigò, Piero valori, quale partecipazione, quale potere, Azione Barcellona, Giorgio Benvenuto, Carlo Biffi, Luigi Sociale - n. 31/32 – 14 settembre 1980, p. 9). Covatta, Eraldo Crea, Franco Foschi, Pietro Ingrao, Antonio Lettieri, Giuseppe Marton, Ettore Massace- si, Pietro Merli Brandini, Raffaele Morese, Claudio Napoleoni, Ruggero Orfei, Pio Parisi, Giuseppe Pe- trilli, Alessandro Pizzorno, Pietro Rescigno, France- sco Tempestini, Bruno Trentin

Con il loro 24° Incontro nazionale di studi, “Go- vernabilità democratica e società civile: quali valori, quale partecipazione?”, le Acli tornano a Vallombro- sa e continuano il loro percorso di ricerca culturale e politica. Da questo appuntamento emerge l’indi- cazione che la riforma dello Stato e la crescita poli- tica della società civile camminano tanto più spediti quanto più la seconda penetra nelle strutture del primo e quanto più lo Stato si apre alla società ci- vile. Nel suo intervento conclusivo il Presidente na- zionale Domenico Rosati si interroga su quale sia il reale stato di salute della società civile: una real- tà non compiuta e della quale vanno valorizzati gli elementi di fermento utili a una lettura dell’attuale processo storico. Le Acli si candidano a costruire un ‘movimento della società civile’, che abbia coscien- za che la politica non è affare esclusivo dei partiti,

Il Vice Presidente nazionale Acli Angelo Lotti (in piedi) 1982

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Il sociologo Achille Ardigò (Università di Bologna) 1990 120

PROGRAMMARE OGGI: NECESSITÀ zione specifica al Mezzogiorno (Domenico Rosati, Il E SCELTE NEL CAMBIO D’EPOCA nucleo centrale delle conclusioni di Rosati. Dobbiamo attraverso la progettualità costruire un’epoca nuova, Vallombrosa, 9 – 12 settembre 1982 Azione Sociale – n. 22/23- 12 settembre 1982, p. 12).

Relatori: Michele Giacomantonio, Ruggero Orfei, Alberto Valentini, Domenico Rosati Tavola rotonda: Walter Olivieri, Piero Merli Brandi- ni, Giacinto Militello, Ettore Massacesi, Giampiero Sambucini Tavola rotonda: Vittorio Villa, Michele Di Giesi, Giovanni Battista Gerace, Emanuele Ranci Ortigosa, Ennio Antonini

Il 25° Incontro nazionale di studi, che si tiene an- cora a Vallombrosa, ha come tema “Programmare oggi: necessità e scelte nel cambio d’epoca”. La tesi di fondo che guida i lavori è l’opportunità di una programmazione che governi le scelte economiche e la necessità prioritaria che l’occupazione rimanga una scelta pregiudiziale irrinunciabile anche di fronte alla crisi generata dallo sviluppo e dalla rivoluzione informatica. Il Presidente nazionale Domenico Rosati nella sua relazione conclusiva si sofferma in modo specifico sul tema dell’occupazione: “È evidente che la scelta dell’occupazione come elemento determi- nante della programmazione nel cambio d’epoca si configura come un valore in sé, come un obiettivo autonomo e non come un risultato di altre operazioni economiche determinate dal mercato”. Rosati tocca diversi aspetti che riguardano il tema dell’occupa- zione: dalla necessità di un “riequilibrio tra tempo di lavoro e tempo libero” alla necessità di “normare il lavoro a tempo parziale”, fino al tema del “riequi- librio territoriale e sociale del Paese”, con un’atten- La tavola rotonda (da sinistra): l’Accompagnatore Spirituale Acli padre Pio Parisi (in piedi), il Segretario Confederale CISL Pietro Merli Brandini, il Segretario Confederale CGIL Giacinto Militello, il Vice Presidente nazionale Acli Aldo De Matteo, il Segretario Confederale UIL Giampiero Sambucini, il Direttore centrale per i rapporti sindacali della Confi ndustria Walter Olivieri e il Presidente Alfa Romeo Ettore Massacesi La tavola rotonda (da sinistra): il professore Giovanni Battista Gerace (Università di Pisa), il Ministro del Lavoro e della previdenza sociale l’on. Michele Di Giesi, il Responsabile sindacale Acli Vittorio Villa, Il Presidente delle Acli della Lombardia Giovanni Bianchi con il già Vice Presidente nazionale Acli Geo Brenna il professore Emanuele Ranci Ortigosa (Università di Siena), il Presidente provinciale delle Acli di Trieste Ennio Antonini 1983

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Il Responsabile nazionale Uffi cio Studi Acli Michele Giacomantonio 1991 126

SOGGETTI SOCIALI, DIFFUSIONE DEI POTERI, trario occorra riscoprire la politica anziché chiedere QUALITÀ DELLA POLITICA ai partiti di ritirarsi. Gli aclisti vi colgono un discono- scimento esplicito dell’autonomia delle forze sociali. Rimini, 28 settembre - 2 ottobre 1983 Sul fronte dell’elaborazione culturale, l’elemento più importante di questo Incontro è che le Acli inizia- Relatori: Pio Parisi, Michele Giacomantonio, no a coltivare l’idea e la prassi della ‘convenzione’ Franco Passuello, Marco Di Raimondo, Donald Sas- dei soggetti sociali. Come spiega il Vice Presidente son, Massimo Ampolla, Paolo Giuntella, Giovanni nazionale Aldo De Matteo nella relazione conclusiva Locatelli, Antonio Paoletti, Michelangelo Ciancaglini, “l’idea di proporre una nuova convenzione sociale Pietro Rescigno, Alberto Valentini, Maria Fortunato, trova fondamento da un lato nel percepire le grandi Beppe Attene, Nicola Occhiofino, Giacinto Militello, potenzialità di rigenerazione della società e dall’altro Giuseppe Avolio, Luigi Bobba, Roberto Formigoni, nella limitatezza e inefficacia dei tentativi parziali e Arcangelo Lobianco, Amelia Casadei, Lino Bosio, settoriali che vengo portati avanti da diversi sogget- Dario Mengozzi, Alberto Tarozzi, Antonietta Ravasio ti” (Aldo De Matteo, Dai soggetti sociali alle associa- Ceruti, Giovanni Mantovani, Maria Teresa Petrangoli- zioni libere per un progetto di società in Acli (a cura), ni, Michele Pandolfelli, Giovanni Nervo, Vittorio Villa, Atti del XXVI Incontro nazionale di studio “Soggetti Luigi Covatta, Riccardo Catelani, Giuseppe Chiarante, sociali, diffusione dei poteri, qualità della politica. La , Rodolfo Carelli, Domenico Pulejo, ricerca delle Acli”, Roma, Formazione e Lavoro 1983 Walter Galbusera, Enrico Ziantoni, Adolfo Beria p. 357). La ‘convenzione’ è un modo con cui prende D’Argentine, Costanza Fanelli, Lucio D’Ubaldo, Luigi forma il ‘movimento’ della società civile. Negli anni Borroni, Emanuele Ranci Ortigosa, Luciano Tavazza, successivi questo metodo sarà largamente praticato Gianni Ascani, Roberto Pertile, Ciriaco De Mita, Do- dalle Acli sui temi della pace, dell’informazione, del menico Rosati, Aldo De Matteo contrasto alle tossicodipendenze e del riconoscimen- to del ruolo dell’associazionismo. Il nodo della diffusione dei poteri è messo al centro della riflessione del 26° Incontro nazionale di studi che si svolge a Rimini. Il tema individuato, “Soggetti sociali, diffusione dei poteri, qualità del- la politica”, chiama in causa il mondo politico, che non si esime dal confronto. In particolare va ricordato l’intervento del Segretario della DC, Ciriaco De Mita, che risponde ad alcune domande relative al rapporto tra società e partiti. De Mita ritiene che di fronte ad una ‘società bloccata’ la crisi della politica non sia un fatto estraneo alla società civile, ma che al con- Il tavolo dei relatori (da sinistra): Il Segretario della DC l’on. Ciriaco De Mita, il Segretario di Gioventù Aclista Luigi Bobba, il Responsabile nazionale Relazioni Internazionali Acli Franco Passuello

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Il Responsabile nazionale del Movimento Popolare Roberto Formigoni 1994 132

LA SOLIDARIETÀ CHE SI REINVENTA Assisi, 11 – 14 settembre 1986

Relatori: Michele Giacomantonio, Mario Nordio, Enrico Ceccotti, Antonio Maria Mira, Chiara Sa- raceno, Paolo Montesperelli, Giovanni Nervo, Siro Lombardini, German Rocas, Severino Sterpi, Paolo Sylos Labini, Sandro Calvani, Luigi Bobba, Michele Dau, Carmela Nicola, Giuseppe Florio, Maria Teresa Garutti Bellenzier, Ermanno Gorrieri, Bruno Bugli, Mario Colombo, Felice Mortillaro, Antonio Pizzinato, Corrado Rossitto, Domenico Rosati

Nel 1986, a cinque anni dalla enciclica Laborem Exercens di Giovanni Paolo II, le Acli si incontrano ad Assisi per il loro 27° Incontro nazionale di stu- di: “La solidarietà che si reinventa”. Le Acli, come si legge nel comunicato stampa che presenta l’evento, ribadiscono la necessità di puntare di nuovo su una politica di solidarietà tra i lavoratori per contrastare il processo di “solidarietà a rovescio” che “sembra es- sere in atto in Italia e nel mondo di fronte a scelte di politica economica che impongono sacrifici e rinun- ce, senza contropartita in termini di occupazione”. Il Presidente nazionale Domenico Rosati sottolinea il ruolo di una società civile sempre più “pluralista e complessa” che deve comprendere “anche il sinda- cato e che sia capace di esprimere energie e propo- ste per cambiare in meglio l’andamento delle cose”. Rosati osserva come “per chi come noi è persuaso che la politica non è tutto […] non può esserci che la scelta di continuare sulla linea dell’autonomia e della politicità delle formazioni sociali che precedono i partiti e che rivendicano una dignità non inferiore anche se non partecipano direttamente al potere” (Domenico Rosati, Solidarietà progettando il futuro, Azione Sociale - n. 32/33 -11/18 settembre 1986, p. 7).

Il Presidente nazionale Acli Domenico Rosati La locandina dell’Incontro nazionale di studi Il Segretario nazionale Acli, di Assisi (11 - 14 settembre 1986) Michele Giacomantonio 1988

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La prima pagina di Azione Sociale che presenta l’Incontro nazionale di studi di Assisi (n. 32/33 – 11/18 settembre 1986) 1996 138

LO STATO DEI CITTADINI: DIRITTI DI ne. […] Una legge sull’associazionismo ha senso se si CITTADINANZA E PATROCINIO SOCIALE muove dalla prospettiva della cittadinanza. Una legge che non circoscriva un’esperienza, ma la renda pos- NELLA SOCIETÀ COMPLESSA sibile, crei condizioni di crescita e di affermazione” Chianciano, 13 – 16 ottobre 1988 (Giovanni Bianchi, Associazionismo e nuova cittadi- nanza. Il riconoscimento, Azione Sociale - n. 37/38 Relatori: Franco Passuello, Vincenzo Scotti, Rosa – 21/28 ottobre 1988, p. 1). Russo Iervolino, Franca Bimbi, Maurizio Ambrosini, Gianfranco Garancini, Ettore Rotelli, Piero Bassetti, Virginio Colmegna, Giovanni Bianchi Tavola rotonda: Sergio D’Antoni, Antonio Pizzinato, Giorgio Benvenuto, Nando Dalla Chiesa, Giovanni Nervo,

Nel 28° appuntamento, che si svolge a Chianciano sul tema “Lo stato dei cittadini: diritti di cittadinanza e patrocinio sociale nella società complessa”, le Acli analizzano l’istanza di autonomia della società civile che, tuttavia, non deve solo esprimere bisogni ma deve anche essere capace di produrre organizzazione e costruire soluzioni. Da qui la richiesta di un rico- noscimento, anche legislativo, dell’associazionismo. Si pone inoltre al centro dell’attenzione il tema della cittadinanza, che da questo momento in poi rivestirà una grande importanza per l’associazione. Secondo quanto emerge dalla riflessione, il ‘privilegio’ della dimensione della cittadinanza è quello di attraversa- re il piano sociale ed istituzionale, i movimenti del- la società e le forme della politica. Nella relazione conclusiva il Presidente nazionale, Giovanni Bianchi, sottolinea il ruolo dell’associazionismo – che si espri- me in diversi ambiti (sanità, formazione, previdenza, lavoro) - e il valore dell’autonomia, osservando come “riconoscimento dell’associazionismo vuol dire oggi riconoscimento di un processo e di una trasformazio- La presentazione dell’Incontro nazionale di studi di Chianciano La tavola rotonda (da sinistra): il Presidente nazionale Acli Giovanni Bianchi, Azione Sociale - n. 35/36 – 7/14 ottobre 1988, p. 7 Il deputato di Sinistra Indipendente on. Franco Bassanini e il sociologo Nando Dalla Chiesa (Università degli Studi di Milano) Il Segretario Generale UIL Giorgio Benvenu- Il Ministro agli Aff ari Sociali to (a sinistra) e il Presidente nazionale Acli on. Giovanni Bianchi 1989

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Il Vice Segretario nazionale DC on. Vincenzo Scotti 1997 144 LA SCUOLA TRA INNOVAZIONE ED EMARGINAZIONE Chianciano, 19 – 21 maggio 1989

Relatori: Gianni Ascani, Umberto Margiotta, Luciano Pazzaglia, Giuseppe Rizzo, Michele Colasanto, Franco Fabroni, Luigi Covatta, Fernando Charrier, , Livio Labor Tavola rotonda: , Giorgio Alessandrini, Andrea Margheri, Orazio Nicefaro, Ethel Serravalle, Claudio Volpi

Chianciano è lo scenario scelto anche per il 29° In- contro nazionale di studi, centrato sul tema “La scuola tra innovazione ed emarginazione”. “La scuola è aperta a tutti, ma non è uguale per tutti” si legge nel comuni- cato stampa che presenta l’appuntamento e nel quale si ricorda che le Acli “sono consapevoli che la riforma della scuola costituisce uno snodo fondamentale per la riforma della società e dello Stato”. La formazione è, infatti, per le Acli una condizione imprescindibile per promuovere la cittadinanza sociale e per formare la mentalità del cambiamento in una esperienza civile, solidale e democratica. Il Presidente nazionale Giovan- ni Bianchi, sulle pagine di Azione Sociale, sintetizza alcune delle risposte emerse dall’Incontro nazionale di studi sottolineando che “flessibilità, autonomia, inte- grazione, solidarietà, sono i principi che orientano il profilo di un nuovo sistema formativo. Manca però un altro lato di questo teorema, un lato essenziale. Ab- biamo una scuola di tutti, ma non per tutti. Viviamo in una scuola che spreca; si assiste ad un abbandono scolastico elevato”. E conclude: “La formazione è l’a- nima del nostro movimento, la nostra presenza nel sistema formativo e in particolare nella formazione professionale, è un luogo strategico della nostra pro- posta formativa, un luogo da cui partire per essere a noi stessi e alla società una scommessa di una nuova speranza civile” (Giovanni Bianchi, Una fase costituen- La prima pagina di Azione Sociale che sintetizza i risultati te per il pianeta della formazione, Azione Sociale - n. dell’Incontro nazionale di studi di Chianciano 19/21 – 19 maggio/2 giugno 1989, pp. 8 - 9). n. 19/21 – 19 maggio/2 giugno 1989 Il tavolo relatori con il Presidente nazionale Acli Giovanni Bianchi (il primo a destra) 1991

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Un articolo di approfondimento dell’Incontro nazionale di studi di Chianciano Azione Sociale n. 19/21 – 19 maggio/2 giugno 1989 1999 148

RIPARTIRE DAL SUD Bari, 1 – 3 marzo 1991

Relatori: Salvatore Cafiero, Giuseppe Baroni, Domenico Pizzuti, Mario Centorrino, Antonio De Marco, Luigi Ferrara Mirenzi, Arturo Boschiero, Michele Gia- comantonio, Giovanni Bianchi, Gianfranco Dioguardi, Franco Marini, Giuseppe Casale

“Ripartire dal Sud” è il tema del 30° Incontro na- zionale di studi che si tiene simbolicamente a Bari. Le Acli, anche sotto la spinta dello storico documen- to dei vescovi italiani “Chiesa italiana e Mezzogior- no” dell’ottobre del 1989, tornano ad interessarsi del Meridione. Lo fanno organizzando questo Incontro insieme al Cimez (Centro per l’Iniziativa del Mez- zogiorno), il cui Direttore, Arturo Boschiero, presen- tando il volume che raccoglie gli atti del convegno, osserva: “da qualche anno le Acli hanno ripreso una più puntale attenzione ai problemi del Sud, a partire da uno specifico punto di vista: la società civile. Il ruolo della società civile come essenziale fattore di sviluppo del mezzogiorno: questo il fuoco tematico dell’Incontro di studio. Un Incontro che, con il docu- mento di base redatto dal Cimez e con i vari esperti e studiosi, ha naturalmente affrontato un più ampio orizzonte di problemi”.

Il Presidente nazionale Acli Giovanni Bianchi con il Ministro del Lavoro on. Franco Marini 1992

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La copertina del libro “Ripartire dal Sud” con gli atti dell’Incontro nazionale di studi di Bari 2000 152

CONVERTIRSI AL VANGELO. VIE NUOVE PER LA POLITICA Urbino, 3 – 6 settembre 1992

Relatori: Michele Giacomantonio, Gianfranco Bottoni, Santo Quadri, Enzo Bianchi, Giuseppe Andreis, Pio Parisi, Giovanni Bianchi

“Convertirsi al Vangelo. Vie nuove per la politica” è il tema del 31° Incontro nazionale di studi che le Acli tengono ad Urbino, ospiti dell’Università. L’obiet- tivo è ripensare in termini nuovi l’impegno sociale e politico dell’associazione: la vita cristiana rappre- senta la strada per approfondire e rilanciare la laicità dell’impegno delle Acli, mettendo in comunicazione mondi, culture ed esperienze diverse. Un Incontro che incrocia meditazione biblica, ricerca ecclesiale e sguardo sul mondo, nella convinzione che la vita cristiana è capace non solo di supportare e accompa- gnare l’impegno sociale e politico ma anche e soprat- tutto di trasformarlo. Il Presidente nazionale Giovanni Bianchi, concludendo i lavori, afferma: “Questo Incon- tro ha posto le premesse di un cammino. […] Dobbia- mo chiarire nel corpo diffuso dell’organizzazione la nostra domanda religiosa, chiarirla nel senso delle scelte determinate, nello stile degli atteggiamenti, nel nostro rapporto con i Vescovi, con i nostri preti, quelli che ci hanno seguito finora e ci seguiranno” (“La conversione come intervento politico, la politica come conversione”, Azione Sociale - n. 3 – settembre 1992, p. 39).

Un articolo sull’Incontro nazionale di studi di Urbino Il Segretario nazionale Acli e Vice Presidente delegato del Patronato Acli Mimmo Lucà (il primo a sinistra) Azione Sociale - n. 3 – settembre 1992, p. 38 e il Responsabile nazionale Acli Servizio alla Parola Beppe Andreis (l’ultimo a destra) La Responsabile nazionale Coordinamento Donne Acli Maria Teresa Formenti (al centro, in piedi) Da sinistra: il Responsabile nazionale Acli Servizio alla Parola Beppe Andreis, il Presidente nazionale Acli Giovanni Bianchi, il Segretario nazionale Acli Luigi Bobba, il Priore della Comunità di Bose padre Enzo Bianchi La platea 1999

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UMANIZZARE L’ECONOMIA. DEMOCRAZIA E GIUSTIZIA SOCIALE ALLA PROVA DELLA GLOBALIZZAZIONE Vallombrosa, 3 – 5 settembre 1999

Relatori: Silvano Piovanelli, Achille Silvestrini, Romano Prodi, , , Emilio Gabaglio, , Stefano Zamagni, Ilvo Diamanti, Serge Latouche, Wolfgang Sachs, Antonio Papisca, Francois-Xavier Nguyen Van Thuan, Chiara Lubich, Paolo Fulci, Carlo Custer, Sandro Calvani, Arturo Paoli, Luigi Bobba

Dopo sette anni di interruzione, nel 1999, si svolge il 32° Incontro nazionale di studi: “Umanizzare l’eco- nomia. Democrazia e giustizia sociale alla prova della globalizzazione”. Le Acli sono simbolicamente di nuo- vo a Vallombrosa dopo diciassette anni “per tornare a pensare” e per ricostruire la trama di un nuovo pensie- ro sociale. Questo appuntamento, apre una stagione di Incontri di studi la cui cornice di riferimento è la globalizzazione, vista come processo da comprendere per poterlo rendere più umano, democratico e gover- nabile. Nelle conclusioni dell’Incontro, il Presidente na- zionale Luigi Bobba afferma: “La globalizzazione rap- presenta l’epicentro della nuova questione sociale nel XXI secolo. Sul terreno della globalizzazione si vanno ridefinendo i rapporti di forza del pianeta, le aree di inclusione e di esclusione, e si decidono nuovi equilibri geopolitici. […] Siamo dunque chiamati come aclisti e come cittadini impegnati nel sociale, a fare i conti con un processo ambivalente e di natura pervasiva” (Luigi Bobba, Proposte di azione sociale per umanizzare l’e- conomia in Acli (a cura), Umanizzare l’economia, Mon- ti, Saronno (VA) 2000, pp. 241 - 242). Il tavolo dei relatori (da sinistra): l’economista Stefano Zamagni (Università di Bologna), il Presidente della Commissione Europea on. Romano Prodi, il Vice Presidente nazionale Acli Camillo Monti e il Presidente nazionale Acli Luigi Bobba Da sinistra: l’Arcivescovo di Firenze Cardinale Silvano Piovanelli, il Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali Cardinale Achille Silvestrini, il Presidente del Senato sen. Nicola Mancino, il Presidente nazionale Acli Luigi Bobba L’economista e fi losofo Serge Latouche (Università di Parigi XI) Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri on. Sergio Mattarella Il Presidente nazionale Acli Luigi Bobba (a sinistra) e il professor Wolfang Sachs (Wuppertal Institut) 2000

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Il Presidente del Pontifi cio Consiglio della Giustizia e della Pace Mons. François-Xavier Nguyen Van Thuan 2008 168

IL DESTINO DEL LAVORO NELL’ERA DI INTERNET Vallombrosa, 1 – 3 settembre 2000

Relatori: Silvano Piovanelli, Giancarlo Bregantini, Alex Zanotolli, Jeremy Rifkin, Stefaan G. Verhulst, Renata Livraghi, Luigi Campiglio, Maurizio Meloni, Bruno Manghi, Luciano Gallino, Federico Butera, Carlo Borgomeo, Walter Passerini, Luciano Violante, , , , Giovanni Manzini Tavola rotonda: Luigi Bobba, Maria Fortunato, Franco Passuello, Domenico Rosati, Carlo Felice Casula, Gennaro Acquaviva

È ancora Vallombrosa la sede del 33° Incontro na- zionale di studi (lo sarà fino al 2002). Le Acli si in- terrogano sul tema del lavoro, scegliendo un titolo molto evocativo che rivisita la loro missione tradizio- nale: “Il destino del lavoro nell’era di internet”. Come afferma il Presidente nazionale Luigi Bobba nelle sue conclusioni “Le Acli hanno voluto rivisitare la loro missione tradizionale – tutela e promozione della per- sona che lavora – di fronte alle sfide della modernità rappresentate da Internet, dalla new economy, dalla flessibilità, dalle migrazioni. Le abbiamo lette senza gli occhiali deformati di una qualsivoglia ideologia, non rinunciando però a cercare ‘alternative per il XXI secolo’, strade nuove per una società più a misura della persona, più rispettosa della giustizia e dell’e- quità” (Luigi Bobba, Con la cultura del lavoro sulle rotte della nuova economia in Acli, Il lavoro nell’era di Internet. Scenari e prospettive della new economy, Monti, Saronno (VA) 2000, p. 205). La tavola rotonda (da sinistra): la già Vice Presidente nazionale Acli Maria Fortunato, il già Presidente nazionale Acli Franco Passuello, il già Presidente nazionale Acli Domenico Rosati, lo storico Carlo Felice Casula (Università degli studi “Roma Tre”), il già dirigente nazionale Acli sen. Gennaro Acquaviva e il Presidente nazionale Acli Luigi Bobba Il tavolo dei relatori (da sinistra): il sociologo Luciano Gallino (Università di Torino), il Presidente nazionale Acli Luigi Bobba, il Vice Presidente nazionale Acli Natalino Stringhini e l’economista Renata Livraghi (Università di Parma) Il Presidente del Consiglio dei Ministri on. Giuliano Amato con il Presidente nazionale Acli Luigi Bobba 2001

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Bambini sotto il manifesto del convegno 2009 174 VERSO LA DEMOCRAZIA ASSOCIATIVA. IL CITTADINO GLOBALE TRA SOLITUDINE E RINASCITA DELLA COMUNITÀ Vallombrosa, 31 agosto – 2 settembre 2001

Relatori: Giampaolo Crepaldi, Enrica e Bruno Volpi, Ilvo Diamanti, Piero Amerio, Marco Revelli, Riccardo Petrella, Sandro Calvani, Emilio Gabaglio, Romano Prodi, Antonio Mazzi, , , , Luigi Bobba Tavola rotonda: Paolo Giuntella, Massimo Cacciari, Marcello Veneziani Tavola rotonda: Natalino Stringhini, Paul Hirst, Giorgio VIttadini, Luisa Santolini, Lucia Fronza Crepax, Felice Scalvini, Francesco Ferrante

Il 34° Incontro nazionale di studi affronta un tema tradizionale per le Acli: quello della democrazia. Si di- scute degli effetti della globalizzazione sui meccanismi della partecipazione e le Acli si propongono come stru- mento per costruire comunità aperte alla pluralità delle culture, in cui i cittadini e i corpi intermedi possano riacquistare fiducia, significatività e potere. Lo smar- rimento del cittadino di fronte alla complessità della globalizzazione produce, infatti, senso di solitudine e di impotenza, superabile costruendo comunità capaci di alimentare protagonismo e senso civico. La democrazia associativa, viene individuata come una nuova frontie- ra teorica e di prassi operativa. Il Presidente naziona- le Luigi Bobba, aprendo i lavori dell’Incontro, osserva come sia decisivo “capire in che cosa consista la demo- crazia associativa e coniugarla con le prospettive più vicine alle Acli: la politicità del civile, l’impronta civica, il welfare municipale e comunitario, la flessibilità so- stenibile, la cittadinanza attiva e il Terzo settore come attore di economia civile e di politica” (Luigi Bobba, Per ricostruire la rete: comunità e democrazia associativa in Acli (a cura), Acli, Comunità e democrazia associati- Il Direttore Uffi cio ONU contro la droga e per la prevenzione del crimine Sandro Calvani (il secondo da sinistra), va. Per una globalizzazione dal basso, Monti, Saronno il Presidente nazionale de La Margherita on. Francesco Rutelli (il terzo da sinistra), (VA) 2002, p. 17). la deputata de La Margherita on. Rosy Bindi (la quinta da sinistra) Il sociologo e politologo Ilvo Diamanti (Università di Urbino) Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali on. Roberto Maroni Il Fondatore Comunità Exodus Il Segretario Generale CISL don Antonio Mazzi Savino Pezzotta 2002

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Il sociologo e politologo Paul Hirst (Università di Londra) 2010 182

IL WELFARE CHE VERRÀ. LA NUOVA FRONTIE- e inclusivo […]. Legata al modello di welfare c’è an- RA DEI DIRITTI NEL TEMPO DELLA GLOBALIZ- che una concezione della democrazia. Bisogna evitare ZAZIONE la tirannia delle maggioranze in termini formalistici e di omologazione, trascurando la complessità della Vallombrosa, 6 – 8 settembre 2002 persona. Mentre nelle democrazie vale il principio di ogni testa un voto, nel welfare i voti non si contano, Relatori: Natalino Stringhini, Giuseppe Betori, Gio- ma si pesano. […] L’impegno sul welfare esige che le vanni Nervo, Michel Camdessus, Romano Prodi, Acli realizzino la loro azione educativa e formativa Anna Diamantopoulou, Massimo Livi Bacci, Paolo nella società, ponendo un argine nei confronti del di- Onofri, Vittorio Nozza, , Edo Patriarca, lagare della logica del mercato e dell’individualismo” Massimo Campedelli, Luigi Campiglio, Maurizio (Luigi Bobba, Idee nuove per il welfare che verrà, in Ambrosini, Walter Passerini, Elsa Fornero, Guglielmo Acli (a cura) Il welfare che verrà. La frontiera dei di- Epifani, Luigi Bobba ritti nel tempo della globalizzazione, Monti, Saronno (VA) 2003, pp. 232-233). “Il welfare che verrà. La nuova frontiera dei dirit- ti nel tempo della globalizzazione” è il tema scelto per il 35° Incontro nazionale di studi che conclude la stagione del ritorno a Vallombrosa. Le Acli, dopo aver analizzato gli effetti della globalizzazione sull’econo- mia, sulla democrazia, sul lavoro e sulla comunità, puntano i riflettori sul welfare del futuro. Si propone un ripensamento del welfare, in forma “municipa- le e comunitaria”. Dalle reti di cittadinanza solidale e dall’associazionismo democratico devono nascere le nuove forme di tutela e di promozione sociale. Si avanzano nuove e originali proposte che saranno al centro del successivo dibattito pubblico: l’introduzio- ne del quoziente familiare, il fondo pubblico contro il rischio di non autosufficienza, il riconoscimento dei diritti individuali di formazione. Nelle conclusioni Il Presidente nazionale Luigi Bobba afferma significa- tivamente: “il welfare che verrà non ci sarà regalato da nessuno, ma sarà una nostra conquista. Si sta af- fermando una visione di un welfare compassionevole o consolatorio invece che di un welfare promozionale

Il Senatore de La Margherita Tiziano Treu L’economista Elsa Fornero (Università di Torino) Il fondatore della Caritas Italiana Mons. Giovanni Nervo e il Presidente nazionale Acli Luigi Bobba 2003

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Il Presidente nazionale Acli Luigi Bobba con il Segretario Generale CGIL Guglielmo Epifani 2011 188

VIVERE LA SPERANZA umana, di uno stato sociale più equo e vicino alle NELLA SOCIETÀ GLOBALE DEL RISCHIO persone, di istituzioni più partecipate e condivise; ma questo non vi basta per essere fedeli al vostro Orvieto, 5 – 7 settembre 2003 carisma delle origini”, al grande compito a cui fa ri- ferimento il fondatore delle Acli, Achille Grandi (Luigi Relatori: Natalino Strighini, Massimo Cacciari, Giu- Bobba, La speranza in cammino, in AA.VV., Vivere al seppe De Rita, Roger Briesch, Sandro Calvani, Renato speranza nella società globale del rischio, EMI, Bolo- Raffaele Martino, Ishlemon Warduni, Luigi Accattoli, gna 2004, p. 147). Gad Lerner, Enrico Mentana, Paolo Ruffini, Francesco D’Agostino, Ersilio Tonini, Pier Ferdinando Casini, Riccardo Petrella, Jeremy Rifkin, Filippo Andreatta, Khaled Fouad Allam, Luigi Bobba

Il 36° Incontro nazionale di studi si tiene ad Orvie- to, inaugurando un ciclo quinquennale. Si continua ad approfondire il fenomeno della globalizzazione e dei suoi effetti. Le Acli scelgono il tema “Vivere la speranza nella società globale del rischio”, nella convinzione che i cristiani abbiano il compito stori- co non solo di richiamarsi al valore delle proprie ra- dici, ma anche di rilanciare la virtù teologale della speranza per intrepretare e affrontare le sfide globali in modo inedito. Il Presidente nazionale Luigi Bob- ba, nelle conclusioni, ricostruisce il senso di questa operazione affermando che “il movimento fisico - da Vallombrosa a Orvieto – è metafora di un movimen- to culturale: non solo ripensare i campi tradizionali dell’azione sociale delle Acli - economia e lavoro; sta- to sociale democrazia - ma arrischiarsi su sfide ine- dite - bioetica, mediatica, energetica, multiculturale - per provare a seguire veramente la nuova bussola regalataci da Giovanni Paolo II: ‘la globalizzazione è il nome nuovo della questione sociale’. Come a dirci, non dovete smettere di occuparvi di tutela e forma- zione delle persone che lavorano, di un’economia più

Il Presidente della Foundation on Economic Trends– Maryland (USA) Jeremy Rifkin Lo spettacolo di musica africana Il tavolo dei relatori (da sinistra): il Presidente della Camera dei deputati on. Pier Ferdinando Casini, la Responsabile nazionale Acli Vita Cristiana Paola Vacchina, l’Arcivescovo metropolita di Ravenna - Cervia Cardinal Ersilio Tonini Il fi losofo Massimo Cacciari (Università “Vita - Salute San Raff aele” di Milano) 2004

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Il Direttore del TGcom Enrico Mentana 2012 196 POSTGLOBAL. RELIGIONI, GENERI E GENERAZIONI: NUOVE SFIDE ALLA DEMOCRAZIA Orvieto, 10 – 11 settembre 2004

Relatori: Maria Grazia Fasoli, Mario Deaglio, Mario Monti, Paola Vacchina, Massimo Cacciari Vincenzo Paglia, Khaled Fouad Allam, , Fran- cesco Rutelli, Pier Ferdinando Casini, Andrea Ric- ciardi, Igor Man, Elio della Zuanna, Enrica Rosanna, Benjamin Barber, Walter Veltroni, Luigi Bobba Tavola rotonda: Andrea Olivero, Stefania Prestigiaco- mo, Maria Rita Lorenzetti, Giuliano Amato, Annama- ria Artoni, Paola Bignardi Tavola rotonda: Luigi Campiglio, Marco Olivetti, Cristian Carrara, Gad Lerner, Luca Volonté Massimo D’Alema, Gianni Alemanno

Nel 37° Incontro nazionale di studi, che si è tenuto sempre ad Orvieto, le Acli scelgono il tema: “Post- global. Religioni, generi e generazioni: nuove sfide alla democrazia”. L’analisi verte su tre questioni che, secondo le Acli, stanno mettendo in discussione le forme della democrazia: le religioni, i generi e le ge- nerazioni. Come afferma il Presidente nazionale Luigi Bobba nelle conclusioni “c’è un ritorno prepotente delle variabili che sembravano non aver nulla a che fare con la politica: le religioni, le donne, le genera- zioni. Le religioni: un miliardo circa di persone che hanno alla base del proprio sistema giuridico la legge della sharia. Le donne: crescono di più quei Paesi dove le donne sono più istruite e partecipano al mercato del lavoro. Le generazioni: stiamo rubando brandelli di futuro alle generazioni di domani” (Luigi Bobba, Una democrazia da rigenerare, AA.VV., Democrazia nel postglobal. Religioni, generi e generazioni, EMI, Bologna 2005, p. 151). Secondo le Acli sono questi i tre ambiti in cui è possibile rigenerare la democrazia, i suoi principi e le sue pratiche. La locandina dell’Incontro nazionale di studi di Orvieto (10 - 11 settembre 2004) 2005

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In alto: l’intervento del costituzionalista Marco Olivetti (Università di Foggia) In basso: la platea 2013 200 BIOS E POLIS. LA VITA NUOVA FRONTIERA DELLA QUESTIONE SOCIALE Orvieto, 9 – 10 settembre 2005

Relatori: Maria Grazia Fasoli, Giuseppe Masiero, Giu- seppe Betori, Silvano Petrosino, Dario Sacchini, Lucet- ta Scaraffia, Gerolamo Fazzini, Aldo Bonomi, Vittorino Andreoli, Marina Salamon, Roberto Della Seta, Lucia Fronza Crepax, Gianni Riotta, Angelo Vescovi, Sandro Spriano, Giovanni Scanavino, Stefano Rodotà, Erri De Luca, Pier Ferdinando Casini, Giulio Tremonti, Dario Franceschini, Romano Prodi, Luigi Bobba

Il 38° Incontro nazionale di studi propone un tema innovativo nel percorso culturale delle Acli: “Bios e polis. La vita nuova frontiera della questione sociale”. Le Acli facendo appello alla loro natura di associazio- ne popolare capace di intercettare le ansie, le atte- se e gli interrogativi della società, si interrogano sul tema della vita e sottolineano l’interdipendenza della questione antropologica e della questione sociale. È nella polis, lo spazio pubblico in cui convergono istituzioni e attori politici e sociali, che si rinviene la nuova frontiera della vita che va difesa insieme alla pace, alla libertà e all’uguaglianza. Il Presidente nazionale Luigi Bobba nelle sue conclusioni ribadisce che le Acli “hanno voluto fissare alcuni punti fermi, alcune lettere di questo nuovo alfabeto sociale. […] Pensiamo che sia dovere di tutti e di ciascuno, della polis e dei suoi soggetti – istituzionali, politici, socia- li – stare sulle nuove frontiere della vita come una nuova questione sociale con ragionevolezza e passio- ne per l’uomo. Consapevoli che la vita umana è un valore ultimo non negoziabile e che in ogni scelta che la riguarda è in gioco il volto dell’uomo, da custodire nel presente e il modello di umanità che prefiguriamo per il futuro” (Luigi Bobba, Conclusioni, Acli (a cura), Bios e polis. La vita nuova frontiera della questione sociale, Aesse, Roma pp. 172 e 181). Nella pagina accanto: La platea Il leader della coalizione L’Unione on. Romano Prodi Il già Direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona – Soave Vittorino Andreoli 2006

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Il giornalista del “Corriere della Sera” Gianni Riotta 2014 206

VITA BUONA, VITA FELICE. OLTRE L’UTOPIA PER UNA STORIA NUOVA Orvieto, 8 – 9 settembre 2006

Relatori: Giuseppe Masiero, Armando Matteo, Maria Grazia Fasoli, Vincenzo Paglia, Luigi Alici, Paola Ricci Sindoni, Mauro Magatti, Manuela Trinci, Andrea Riccardi, Leonardo Becchetti, Simone Morandini, Gia- como Marramao, Giuliano Amato, Rosy Bindi, Cesare Damiano, Romano Prodi, Andrea Olivero Tavola rotonda: Guglielmo Epifani, Giorgio Santini, Luigi Angeletti, Matteo Colaninno

“Vita buona, vita felice. Oltre l’utopia per una sto- ria nuova” è il tema del 39° Incontro nazionale di studi. Il Presidente nazionale Andrea Olivero aprendo i lavori esplicita il senso della scelta tematica: “Con questo Incontro intendiamo fare la scoperta di una nuova connessione, quella tra l’economia e le relazio- ni sociali come fonte di benessere e di arricchimento, ossia di vera felicità pubblica. Potremmo forse parla- re per analogia di nuovi alfabeti dell’economia. […] È ristabilendo il primato delle relazioni sulle cose che si restituisce alla realtà un ordine di verità e di priorità: la felicità non è data dalla quantità di beni materiali prodotti, posseduti o consumati, ma dallo star bene con se stessi e con gli altri”. Andare oltre il Pil, diffon- dere “ben-essere”, coltivare beni relazionali, fare del dono un elemento di economia civile, costituiscono l’orizzonte della felicità pubblica da realizzare nelle comunità locali. È questo un modo di esercitare la cittadinanza in modo attivo e responsabile.

Orvieto, Palazzo del Popolo, sede dell’Incontro nazionale di studi Il tavolo dei relatori (da sinistra): il Segretario Confederale CISL Giorgio Santini, L’economista Leonardo Becchetti (Università di Roma “Tor Vergata”) il Segretario Generale CGIL Guglielmo Epifani e il Segretario Generale UIL Luigi Angeletti 2007

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Il fi losofo Giacomo Marramao (Università degli studi “Roma Tre”) e il Ministro dell’Interno on. Giuliano Amato 2015 212

I LUOGHI DELL’ABITARE. INCONTRI, CONFLITTI… GRAMMATICHE DEL CON-VIVERE Orvieto, 6 – 8 settembre 2007

Relatori: Elio Dalla Zuanna, Franco La Cecla, Luigi Fusco Girard, Serena Noceti, Marco Guzzi, Pier Paolo Baretta, Francesco Tonucci, Mauro Magatti, Riccardo Prandini, Fabrizio Floris, Antonino Di Liberto, Franco Mosconi, Mario Marazziti, Flavio Zanonato, Giusep- pe Fioroni, Romano Prodi, Giovanni Bianchi, Andrea Olivero, Crescenzio Sepe, Tiziano Ferrario, Giovanni Scanavino, Roberto Della Seta, Mario Primicerio

Nel 40° Incontro nazionale di studi, “I luoghi dell’abitare. Incontri, conflitti… Grammatiche del con-vivere”, le Acli si fermano a riflettere sui luoghi che danno forma e consistenza al vivere quotidiano dei cittadini. I luoghi non sono lo sfondo del nostro vivere, ma sono spazio di senso e di significato in cui si concretizzano la nostra esistenza e le nostre ope- re. Nelle conclusioni, il Presidente nazionale Andrea Olivero, ha sottolineato come “la cura delle persone e del territorio sia la migliore garanzia per la sicurezza dei cittadini. Lo Stato sappia investire in progetti di inclusione specifici e mirati”. Ha inoltre ribadito la ne- cessità di immergersi nei luoghi dell’abitare, per mol- tiplicare gli spazi della partecipazione, “per sondare, per fare piccoli referendum, provare a interrogare i cittadini nei diversi quartieri, nelle diverse realtà nel- la quali siamo presenti e far emergere le loro esigen- ze; e poi moltiplicare le nostre iniziative educative anche con pratiche di azione sociale” (Bruno Salustri, Dentro le città fuori dal Novecento, Azione Sociale - n. 10 - ottobre 2007, pp. 17 - 19).

Nella pagina accanto: Il Ministro della Pubblica Istruzione on. Giuseppe Fioroni e il Presidente nazionale Acli Andrea Olivero 2008

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Il sociologo ed economista Mauro Magatti (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) 2016 216

DESTRA E SINISTRA DOPO LE IDEOLOGIE. DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA E DEMOCRAZIA D’OPINIONE Perugia, 11 – 13 settembre 2008

Relatori: Maria Grazia Fasoli, Franco Giulio Brambil- la, Giulio Tremonti, Eugenia Roccella, Marco Revelli, Andrea Riccardi, Mario Capanna, Marcello Veneziani, Pier Paolo Baretta, Salvatore Natoli, Maurizio Sacconi, Enrico Letta, Stefano Zamagni, Maurizio Ambrosini, Luigino Bruni, Sandro Calvani, Maurizio Lupi, Joaquin Navarro Valls, Lucia Fronza Crepaz, Andrea Olivero

Il 41° Incontro nazionale di studi apre un ciclo di tre appuntamenti che si tengono a Perugia. Il tema scelto “Destra e sinistra dopo le ideologie. Demo- crazia rappresentativa e democrazia d’opinione”, intende sollecitare la politica a prendere atto delle trasformazioni della società contemporanea e della necessità di adeguate riforme. Si sottolinea che le categorie politiche di destra e di sinistra non sono più adeguate a comprendere la società globalizzata. Il Presidente nazionale Andrea Olivero nella relazio- ne conclusiva chiarisce il senso dell’impegno delle Acli: “La nostra massima preoccupazione deve essere quella di trovare un ancoraggio. Innanzitutto, abbia- mo bisogno di scenari, di ricostruire un quadro all’in- terno del quale collocare l’impegno di ciascuno nella sfera politica. Le ideologie hanno spesso annullato la libertà di pensiero delle persone, provocando una certa stagnazione all’interno del Paese. Abbiamo bi- sogno, oltre che di un sistema di valori, di avvicinarci alla realtà, all’uomo” (Lucia Ritrovato, Oltre le ideolo- gie. Dentro la realtà, Azione Sociale – n. 10 – ottobre 2008, pp. 18 - 21). Sopra: La locandina dell’Incontro nazionale di Studi di Perugia (11-13 settembre 2008)

Nelle pagine successive: La Responsabile nazionale Uffi cio Studi Acli Maria Grazia Fasoli (al centro)

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Lo storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi 2017 222

CITTADINI IN-COMPIUTI. QUALE POLIS GLOBALE PER IL XXI SECOLO Perugia, 3 – 5 settembre 2009

Relatori: Umberto Broccoli, Giuliano Amato, Emilio Baccarini, Milena Santerini, Francesco Belletti, Chia- ra Carmelina Canta, Anna Bravo, Massimiliano Co- lombi, Maurizio Pallante, Mario Pollo, Andrea Olivero Tavola rotonda: Vincenzo Menna, Michele Rizzi, Leonardo Becchetti, Vittorio Nozza, Aldo Giordano, Lorenzo Caselli

Il 42° Incontro nazionale di studi ha come ogget- to ancora un tema politico: “Cittadini in-compiuti. Quale polis globale per il XXI secolo”. L’attenzione è focalizzata sull’attuale modello di cittadinanza, or- mai inadeguato per una società plurale come quella contemporanea. Le Acli si propongono di elaborare un modello innovativo di cittadinanza che sia più adeguato e rispettoso dei diritti e delle nuove aspet- tative di garanzia sociale dei lavoratori precari, delle donne, dei giovani, delle famiglie e degli immigrati. “Riconoscere la cittadinanza italiana ai figli degli im- migrati, ossia a quelle seconde generazioni che rap- presentano il futuro del Paese”: con questo auspico il Presidente nazionale Andrea Olivero apre i lavori dell’Incontro sottolineando come “il concetto di cit- tadinanza incompiuta si riferisce a chi viene lasciato fuori dallo spazio dei diritti e dalla possibilità di par- tecipare alla vita civile, economica e politica” (Elisa Cerasoli, Democrazia da compiere, Azione Sociale - n. 10 – ottobre 2009, pp. 18 - 21).

La tavola rotonda (da sinistra): il Responsabile nazionale Acli Relazioni esterne e Terzo Settore Vincenzo Menna, l’economista Leonardo Becchetti (Università “Tor Vergata” di Roma), il Vice Presidente nazionale Acli Michele Rizzi, l’Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa Mons. Aldo Giordano, il Presidente della Caritas Italiana Mons. Vittorio Nozza e l’economista Lorenzo Caselli (Università di Genova) Da sinistra: il Presidente nazionale Acli Andrea Olivero, il Segretario della Camera dei deputati on. Mimmo Lucà, il deputato PD on. Fran- co Narducci, il Vice Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei deputati on. Luigi Bobba, il Presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani on. Giuliano Amato e il Presidente della Camera dei deputati on. Gianfranco Fini 2010

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Il Presidente della Camera dei deputati on. Gianfranco Fini 2018 228

ITALIANI SI DIVENTA. UNITÀ, FEDERALISMO, SOLIDARIETÀ Perugia, 9 – 11 settembre 2010

Relatori: Maria Grazia Fasoli, Giancarlo Bregantini, Gian Antonio Stella, Ilaria Buitoni Borletti, Andrea Riccardi, Andrea Olivero Tavola rotonda: Paola Vacchina, Agnese Moro, Franco la Torre, Rosa Villecco Calipari, Carlo Dell’A- ringa, Tonino Perna, Antonio Golini, Alessandro Rosina, Mario Zucconi, Aldo Bonomi, Gianfranco Viesti Tavola rotonda: Enrico Letta, Marco Morganti, Giorgio Campanini, Vincenzo Paglia

Il 43° Incontro nazionale di studi conclude il ci- clo di una riflessione più squisitamente politica. Con “Italiani si diventa. Unità, federalismo, solidarietà” le Acli celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia. L’Incontro approfondisce alcuni nodi chiave della vita del Paese: il riconoscimento della cittadinanza agli immigrati, l’unità nazionale e il federalismo, la questione del lavoro e la valorizzazione del contributo dei giovani e delle donne. In questa occasione, attraverso la voce dei loro familiari, vengono ricordate due importanti figure della recente storia del Paese: e Pio La Torre. Chiudendo i lavori il Presidente nazionale Andrea Olivero ribadisce il compito antico e nuovo delle Acli: “quello di riannodare cultura e politica, pensiero e azione”, dando voce a quelle comunità che diffusamente in l’Italia tessono relazioni, legami, senso di appartenenza alla comunità nazionale, nel segno dell’apertura agli altri, di una cittadinanza che includa tutti, vecchi e nuovi, italiani, Nord e Sud (Ma- ria Grazia Fasoli, Se italiani si diventa, Azione Sociale n. 10 – ottobre 2010, pp. 18 - 21).

La platea Il giornalista del “Corriere della Sera” Gian Antonio Stella Il Vescovo di Terni-Narni-Amelia Mons. Vincenzo Paglia 2011

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Il Vice Segretario nazionale del PD on. Enrico Letta 2019 234

IL LAVORO SCOMPOSTO. battere la povertà da lavoro, colmare l’assenza di un VERSO UNA NUOVA CIVILTÀ DEI DIRITTI, progetto di vita, ricomporre, infine, il lavoro come DELLA SOLIDARIETÀ E DELLA PARTECIPAZIONE esperienza integralmente umana: è il dovere e l’im- pegno a cui ci chiama il nostro tempo”. Va ricordato Castel Gandolfo, 1 – 4 settembre 2011 che domenica 4 settembre Papa Benedetto XVI, dopo l’Angelus, incontra una delegazione dei partecipanti Relatori: Maria Grazia Fasoli, Giuseppe Merisi, Tania all’Incontro nazionale di studi: “Rivolgo un cordiale Groppi, Roberto Mancini, Ivo Lizzola, Lorenzo Caselli, saluto […] al folto gruppo delle ACLI – Associazioni Cri- Michele Colasanto, Francesco Totaro, Daniele Marini, stiane dei Lavoratori Italiani – al termine dell’Incontro Alessandra Servidori, Mario Toso, Enrico Letta, Mau- di studio sul tema del lavoro, a 30 anni dall’Encicli- rizio Sacconi, Tarciso Bertone, Andrea Olivero ca Laborem exercens del Beato Papa Giovanni Paolo Tavola rotonda: Riccardo Bonacina, Michele Consi- II. Ho apprezzato, cari amici, la vostra attenzione a glio, Stefano Zamagni, Mauro Magatti, Enrico Gio- questo Documento, che rimane come una delle pietre vannini, Marco Morganti, Giulio Tremonti miliari della dottrina sociale della Chiesa” (Benedetto Tavola rotonda: Maurizio Drezzadore, Michele Rizzi, XVI, Angelus, Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, Raffaele Bonanni, Fulvio Fammoni, Natale Forlani, Domenica, 4 settembre 2011). Luigi Marino, Giorgio Guerrini

Per il loro 44° Incontro nazionale di studi le Acli sono a Castel Gandolfo e focalizzano la propria atten- zione su “Il lavoro scomposto. Verso una nuova civil- tà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione”. Ci si misura con i radicali cambiamenti del mondo del lavoro prodotti dalla globalizzazione, dalla finan- ziarizzazione dell’economia e dalle nuove tecnologie: precarietà, pluralità delle forme giuridico-contrattuali, flessibilità non garantita da adeguati ammortizzatori sociali. Un Incontro che offre alle Acli e all’opinione pubblica nuovi strumenti di analisi del mondo del lavoro scomposto e frammentato. Aprendo i lavori dell’Incontro, il Presidente nazionale Andrea Olive- ro indica l’orizzonte dell’impegno dell’associazione: “Promuovere il lavoro, stare accanto ai lavoratori, quelli che vivono la precarietà, la mancanza del la- voro, l’esperienza dell’erosione del suo senso, com- Il tavolo dei relatori (da sinistra): il Presidente nazionale Acli Andrea Olivero, la Responsabile nazionale Uffi cio Studi Acli Maria Grazia Fasoli, la costituzionalista Tania Groppi (Università di Siena) e il pedagogista Ivo Lizzola (Università di Bergamo) Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali on. Maurizio Sacconi 2012

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Castel Gandolfo, il Centro Mariapoli, sede dell’Incontro nazionale di studi 2020 240

CATTOLICI PER IL BENE COMUNE. Andrea Olivero, aprendo i lavori del convengo, af- DALL’IRRILEVANZA AL NUOVO ferma con chiarezza: “In un’ora così difficile per il nostro Paese e per l’Europa, servono scelte coraggio- PROTAGONISMO se e responsabili, perché i cattolici escano dal cono Orvieto, 14 – 15 settembre 2012 d’ombra in cui sono relegati e tornino ad esercitare un nuovo protagonismo. Per ridare alla politica linfa, Relatori: Paolo Acanfora, Giorgio Santini, Gregorio significato e visione”. Arena, Luigi Campiglio, Francesco Marcaletti, Cri- stiano Gori, Francesco Clementi, Patrizia Cappelletti, Michele Odorizzi, Franco Mosconi, Elio Dalla Zuanna, Mauro Magatti, , Pier Ferdinando Casini, Andrea Olivero

“Cattolici per il bene comune. Dall’irrilevanza al nuovo protagonismo”, è il tema del 45° Incontro nazionale di studi. L’obiettivo è quello di rilanciare l’impegno dei cattolici in politica, nel solco del catto- licesimo democratico e sociale. Nel documento pre- paratorio all’Incontro si sottolinea come “oggi la tra- dizione del cattolicesimo democratico e sociale non può più contare su alcuna rendita di posizione. Va aggiornata, se vogliamo contribuire ad una politica più credibile e riconoscibile come forma di servizio, se vogliamo civilizzare la politica, se vogliamo reagire al processo di degenerazione. […] Noi pensiamo che non sia concepibile la politica senza la partecipazio- ne dei cittadini e dei corpi intermedi. Una democrazia soltanto rappresentativa oggi non basta più, occor- re una democrazia deliberativa e partecipativa, dove si legittima il sistema democratico come metodo di partecipazione dei cittadini, dove si promuove l’u- guaglianza formale e sostanziale. Serve il coraggio di un riformismo popolare che è, per sua natura, par- tecipativo e condiviso, di forte importanza sociale e orientato al bene comune”. Il Presidente nazionale

Il Segretario nazionale del PD on. Pier Luigi Bersani 2013

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Il Segretario nazionale del PD on. Pier Luigi Bersani con il Presidente nazionale Acli Andrea Olivero 2021 244

ABITARE LA STORIA. PARTECIPAZIONE, CITTADINANZA E DEMOCRAZIA NEL TEMPO DELLA CRISI E DELLA DISEGUAGLIANZA Cortona, 19 – 21 settembre 2013

Relatori: Roberto Rossini, Leonardo Becchetti, Filippo Andreatta, Massimo Fusarelli, Elio Dalla Zuanna, Rosangela Lodigiani, Paolo Ceri, Silvano Petrosino, Riccardo Fontana, Ilvo Diamanti, Enrico Letta, Gianni Bottalico

Il 46° Incontro nazionale di studi apre un percorso di tre incontri in cui si cerca di riflettere sui temi del- la cittadinanza, della democrazia e del lavoro in uno scenario dominato da una crescente disuguaglianza sociale ed economica. Il tentativo è quello di parte- cipare anche in un tempo dominato dalla crisi, di stare nel sociale e nel politico con uno stile nuovo per rispondere all’aumento delle disuguaglianze. Un percorso che si interroga sullo stile e sulle sfide da affrontare per abitare la storia. Concludendo i lavo- ri, il Presidente nazionale Gianni Bottalico, sottolinea “come tra i diversi elementi che consentono ad una democrazia di funzionare, un posto di primo piano spetti all’uguaglianza. Un’uguaglianza che deve esse- re sostanziale se si vuole che i diritti non siano rico- nosciuti solo ad una ristretta cerchia. Un’uguaglianza quindi che abbia un radicato senso della fraternità”.

Sopra: Il Presidente nazionale Acli Gianni Bottalico

Nelle pagine successive: Lo spettacolo di Davide Riondino

I convegnisti prendono appunti 2014

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Il Responsabile nazionale Uffi cio Studi Acli Roberto Rossini 2022 252

IL LAVORO NON È FINITO. UN’ECONOMIA PER CREARE UN LAVORO BUONO E GIUSTO Cortona, 18 – 20 settembre 2014

Relatori: Roberto Rossini, Silvano Petrosino, Fabri- zio Loreto, Luigino Bruni, Andrea Olivero, Elio dalla Zuanna, Enzo Rullani, Michele Faioli, Luigi Bobba, Marianna Madia, Federico Rampini, Gianni Bottalico Tavola rotonda: Walter Passerini, Ivana Pais, Laura Ponti, Franca Porto, Paola Stuparich, Tiziano Tagliani

Con il loro 47° Incontro nazionale di studi, “Il la- voro non è finito. Un’economia per creare un lavoro buono e giusto”, le Acli riprendono una tradizione non estranea alla storia degli appuntamenti di stu- dio: produrre un manifesto per avanzare proposte. Il Manifesto “Le Acli negli anni 2020. Per una nuova società del lavoro” inquadra il tema del lavoro dalla prospettiva della persona e si interroga sull’organiz- zazione del sistema produttivo. Il testo avanza rifles- sioni e proposte che affrontano diverse dimensioni: il senso del lavoro, la cittadinanza, la vulnerabilità, le virtù, l’organizzazione, i giovani, la rappresentanza, il modello economico. Si afferma significativamente che per “rilanciare il lavoro è necessario condividere le risorse e i beni a partire da due nuclei basilari: la ricchezza e il lavoro. E’ inaccettabile lo squilibrio dei guadagni che si sta realizzando tra dirigenti e operai, tra manager e impiegati, tra rendite e redditi da lavoro”. Il Manifesto si chiude con un passaggio sull’impegno richiesto all’associazione: “Per un lavo- ro buono e giusto le Acli s’impegnano a restituire spessore alla cultura del lavoro, costituita di parole e idee popolari, capaci di rappresentare la realtà”. In alto: Il Presidente nazionale Acli Gianni Bottalico con il Ministro per la semplifi cazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia La locandina dell’Incontro nazionale di Studi di Cortona (18 - 20 settembre 2014) In basso: Il giornalista e saggista Federico Rampini 2015

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GIUSTIZIA E PACE SI BACERANNO. – anche tra loro – per raggiungere una condizione RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE umana appena dignitosa”. Il Presidente nazionale Gianni Bottalico, concludendo i lavori, afferma: “Nel PER ANIMARE LA DEMOCRAZIA loro settantesimo anniversario le riflessioni sulla ri- Arezzo, 17 – 19 settembre 2015 duzione delle disuguaglianze, sulla giustizia e sulla pace ci aiutano ad attrezzare le Acli ad affrontare il Relatori: Roberto Rossini, Giovanni Vecchi, Mauri- futuro perché continuino ad essere all’altezza della zio Franzini, Tommaso Vitale, Francesco Occhetta, loro storia”. Giovanna Cheli, Riccardo Fontana, Santino Sciré, Cristina Freguja, Francesco Petrelli, Franco Cassano, Maria Elena Boschi, Gianni Bottalico Tavola rotonda: Annachiara Valle, Rita Visini, Alessandro Azzi, Francesco Marsico, Giorgio Sbris- sa, Umberto Costamagna; Cinzia Zanetti, Elio Dalla Zuanna, Riccardo Fontana, Piero Pisarra Tavola rotonda: Marco Tarquinio, Antonio Tajani, David Sassoli

Con il 48° Incontro nazionale di studi, “Giustizia e pace si baceranno. Ridurre le disuguaglianze per animare la democrazia”, si chiude il ciclo triennale di Incontri sulla cittadinanza e il lavoro. Le Acli av- vertono la necessità di pensare alle disuguaglianze non in termini di sole conseguenze, ma collegandole alle radici che le generano, alle cause, ovvero ad un sistema economico ingiusto, ad un ordine internazio- nale violento, ad un diritto a volte opaco e inerme, ad un pensiero sociale che, al massimo, giustifica la beneficenza ma non crede alla riabilitazione del po- vero, del periferico. Anche per questo appuntamento le Acli propongono un Manifesto in cui si sostiene, tra l’altro, che “La disuguaglianza che cresce tra gli uomini e le donne del nostro tempo è insopportabile. Se per pochi la qualità della vita offre opportunità di benessere inimmaginabili, molti altri combattono

La preghiera nella Basilica di Arezzo Il video messaggio del Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella

Il Responsabile nazionale Uffi cio Studi Acli Roberto Rossini Nelle pagine successive: I pass del convegno e il Teatro Petrarca di Arezzo, sede dell’Incontro nazionale di studi

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Il Ministro per le Riforme Costituzionali e per i Rapporti con il Parlamento on. Maria Elena Boschi 2024 264 Incontro nazionale di studi ci aspettiamo il ritorno ad una idea sana di popolo, fatta di storia e di sto- rie, di persone e di idee, di ispirazioni e di legittime aspirazioni. Ci aspettiamo di riaprire una stagione PASSIONE POPOLARE. LA PERSONA, popolare, per trovare coerenza tra la nostra storia, le LE ACLI, IL POPOLO: LA DEMOCRAZIA nostre idee, la nostra azione e il popolo tutto. […] La SCRITTA E QUELLA CHE SCRIVEREMO storia ci insegna che se il popolo non ‘va avanti’, se non diventa pienamente soggetto, rischia di diventa- Roma, 16 – 17 settembre 2016 re oggetto nelle mani di chi cerca solo i suoi interessi e non quelli di tutti”. Relatori: Paola Vacchina, Stefano Folli,Stella Mora, Giovanni Battista Sgritta, Elio Dalla Zuanna, Giovanni Malagò, Cinzia Zanetti, Emiliano Manfredonia, Fran- cesco Occhetta, Roberto Rossini Gazebo popolari: Daniela Girfatti, Marco Aliotta, Massimo Coen Cagli, Luca Raffaele, Giuseppe Milanesi, Luca Codega, Maurizio Sorcioni Tavola rotonda: Franco Siddi, Luigi Bobba, Marco Bentivogli, Giuseppe Guerini

Con il 49° Incontro nazionale di studi, “Passione popolare. La persona, le Acli e il popolo: la demo- crazia scritta e quella che scriveremo”, si riafferma la dimensione popolare dell’associazione. Come si legge nel manifesto dell’Incontro: “La sfida delle Acli si esprime nel comprendere con passione le difficol- tà e le problematiche, le ricchezze e le risorse del nostro popolo, per essere scuola popolare e volano di cittadinanza, per continuare a fare promozione sociale, in modo da rendere più ampia, impegnata, critica e appassionata la partecipazione alla demo- crazia scritta e a quella che scriveremo”. L’Incontro si svolge a Roma e offre agli aclisti la possibilità di vivere un’esperienza giubilare comunitaria: domeni- ca 17 settembre, i partecipanti al convegno celebra- no insieme il Giubileo della Misericordia passando la Porta Santa di San Pietro. Un momento associativo, di Chiesa e di popolo. Concludendo i lavori, il Presi- dente nazionale Roberto Rossini, afferma: “Da questo

Gli aclisti si preparano al passaggio della Porta Santa Il Presidente del CONI Giovanni Malagò Il tavolo dei relatori (da sinistra): la teologa Stella Morra (Pontifi cia Università Gregoriana), la Responsabile nazionale Dipartimento Studi e Ricerche Acli Paola Vacchina, Nelle pagine successive: Il Giubileo della Misericordia (da sinistra): il Presidente del Pontifi cio Consiglio per la Promozione della il sociologo Giovanni Battista Sgritta (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) Nuova Evangelizzazione Mons. Rino Fisichella, il Presidente nazionale Acli Roberto Rossini, la Responsabile nazionale Diparti- e il giornalista de “La Repubblica” Stefano Folli mento Studi e Ricerche Acli Paola Vacchina, la Presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì

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Il passaggio della Porta Santa (da sinistra): il Presidente nazionale Acli Roberto Rossini, il Vice Presidente nazionale Acli Emiliano Manfredonia, la Responsabile nazionale Dipartimento Studi e Ricerche Acli Paola Vacchina, la Presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì 2025 272

VALORE LAVORO. L’UMANITA’ DEL LAVORO Abbiamo la possibilità di indirizzare le trasformazioni NELL’ECONOMIA DEI ROBOT di industry 4.0 e della gig economy dentro binari che valorizzino l’idea di un’economia circolare, rispettosa Napoli, 14 – 16 settembre 2017 delle persone, delle comunità, della natura. Altrimen- ti il processo in atto porterà a situazioni inique e Relatori: Roberto Rossini, Paola Vacchina, Luigi De tecnicistiche che sviliranno l’umanità del lavoro. […] Magistris, Francesco Seghezzi, Michele Faioli, Ales- La nostra scelta è sostenere il modello di ecologia in- sandra Smerilli, Giovanni Nicolini, Alessandro Rosina, tegrale che esalta l’intreccio tra ambiente, economia Claudio Gentili, Cesare Moreno, Dope One, Leonar- e modelli sociali; che valorizza l’impatto culturale per do Becchetti, Vincenzo De Luca, Annamaria Furlan, connettere le sensibilità artistiche, storiche, umani- Maurizio Del Conte, Andrea Montanari stiche ‘a-razionali’ a quelle ‘razionali’ e scientifiche; Tavola rotonda: Ivana Pais, Dino Carrera, Federica che promuove la qualità dei nostri mondi vitali come Brancaccio gli spazi pubblici e beni comuni”. Si apre un nuovo Tavola rotonda: Carlo Borgomeo, Barbara Ambrogio- tempo e le Acli vogliono continuare ad abitarlo vicine ni, Maurizio Busacca alle cittadine e ai cittadini di questo Paese. Come Tavola rotonda: Marco Leonardi, Marco Bentivogli, sostiene il Presidente nazionale Roberto Rossini “le Ciro Cafiero Acli sono nate al servizio dei lavoratori e a loro ri- Tavola rotonda: Chiara Marciani, Eugenio Gotti, Paola mangono fedeli”. Nicastro, Riccardo Giovani

Il 2017 è l’anno del 50° Incontro nazionale di stu- di, “Valore lavoro. L’umanità del lavoro nell’econo- mia dei robot”. Le Acli tornano a mettere al centro della loro riflessione il lavoro, così come è stato per il primo Incontro del 1952. Nel manifesto si afferma che è “Il valore del lavoro non è nel mero profitto: è nelle relazioni che si articolano lungo il processo di produzione, è nella generatività delle azioni che aprono nuove opportunità, è nei risultati che offrono senso alla fatica e al sacrificio”. Le Acli riflettono sui cambiamenti prodotti dall’automazione dei processi produttivi “Cosa c’è dietro industria 4.0? Cosa è la ‘gig economy’?”. “Siamo convinti che non ci sia un’u- nica forma di capitalismo. Noi scegliamo la forma che mette al centro l’umanità e il suo lavoro. […]

La locandina dell’Incontro nazionale di studi di Napoli (14 - 16 settembre 2017) La platea

Nelle pagine successive: Da sinistra: l’Assistente spirituale Acli don Giovanni Nicolini, il Vice Presidente nazionale Acli Emiliano Manfredonia, il Presidente nazionale Acli Roberto Rossini e la Responsabile nazionale Dipartimento Il Presidente nazionale Acli Roberto Rossini Studi e Ricerche Acli Paola Vacchina

Riferimenti bibliografi ci

In Alto: Da sinistra: il Responsabile nazionale Dipartimento Comunicazione Acli Fabio Meloni, il Segretario generale Acli Damiano Bettoni, il Responsabile nazionale Dipartimento Terzo Settore Acli Stefano Tassinari, il già Presidente nazionale Acli Franco Passuello, la Responsabile nazionale Dipartimento Formazione Acli Erica Mastrociani e il Responsabile nazionale Dipar- timento Politiche sociali e Welfare Acli Antonio Russo

In Basso: Da sinistra: il Sottosegretario al Mini- stero del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Bobba, il Ministro delle Infrastrutture e dei Tra- sporti Graziano Delrio e il Presidente nazionale Acli Roberto Rossini 280 dei diritti, della solidarietà e della partecipazione. Materiali Bobba L., Conclusioni in Acli, Bios e polis. La vita nuova frontiera 1985. della questione sociale, Aesse, Roma 2006, p. 171 - 182. per l’approfondimento, Aesse, Roma 2011. Rosati D., Pozzar V., Capua G. (a cura), “Quale via d’uscita?”, in Acli (Ufficio Studi), Cattolici per il bene comune. Dall’irrilevanza Boschiero A., Ripartire dal Sud, Cens, Cernusco Sul Naviglio Gli Aclisti vol. 5 – 1969/1976, Ebe, Roma 1995, p.712. (Milano) 1991. al nuovo protagonismo, Aesse, Roma 2012. Ritrovato L., Oltre le ideologie. Dentro la realtà, Azione Sociale – Riferimenti bibliografici Acli (Ufficio Studi), Abitare la storia. 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Data di stampa Settembre 2017