Gli Anni Di Craxi

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Gli Anni Di Craxi GLI ANNI DI CRAXI Decisionismo(Crax).indd 1 08/07/14 17:13 Decisione e processo politico La lezione del governo Craxi (1983-1987) a cura di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta prefazione di Piero Craveri Marsilio Decisionismo(Crax).indd 2 08/07/14 17:13 Decisione e processo politico La lezione del governo Craxi (1983-1987) a cura di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta prefazione di Piero Craveri Marsilio Decisionismo(Crax).indd 3 08/07/14 17:13 © 2014 by Marsilio Editori® s.p.a. in Venezia Prima edizione: luglio 2014 ISBN 978-88-317-1987 www.marsilioeditori.it Realizzazione editoriale: in.pagina s.r.l., Venezia-Mestre Decisionismo(Crax).indd 4 08/07/14 17:13 INDICE 9 Nota di Gennaro Acquaviva 13 Prefazione di Piero Craveri 19 Il ruolo della decisione nel rapporto «governo-popolo» di Massimo Cacciari 25 La leadership nel processo democratico di Luciano Pellicani 29 Governo e Parlamento nell’epoca di Craxi di Giuliano Amato 35 Leadership e decisionismo nell’esperienza di Craxi di Giuseppe De Rita 39 Di fronte alle parti sociali: il decreto di San Valentino di Gianni De Michelis 43 Rispetto al potere mondiale: Sigonella e il G7 di Tokio di Antonio Badini 53 Il Concordato con la Chiesa: il decisionismo di uno statista di Gennaro Acquaviva 67 Il governo Craxi e l’espressione della leadership di Giuseppe Mammarella 5 Decisionismo(Crax).indd 5 08/07/14 17:13 indice 81 Il ruolo del psi di Luigi Covatta 91 Accentratore o decisionista? Craxi e la guida del psi di Luigi Scoppola Iacopini 119 La parabola del «decisionista imperfetto» di Alessandro Marucci documentazione 147 Nota introduttiva 151 Governare ai margini 151 Pietro Scoppola, La Repubblica dei partiti. Profilo storico della democra- zia in Italia (1945-1990), 1991 163 Il compromesso storico 163 Enrico Berlinguer, Riflessioni dopo i fatti del Cile. Alleanze sociali e schieramenti politici, 1973 175 L’alternativa socialista 175 Giuliano Amato, Un programma per l’alternativa. Riforma dello Stato e alternativa della sinistra, 1977 203 Giuliano Amato, Governo e Quirinale, 1979 206 Stefano Rodotà, Riformare il Parlamento, 1979 209 Il «cesarismo» 209 Leonardo Sciascia, Propositi giusti applausi sbagliati, 1981 211 Gianfranco Pasquino, Il partito che si cerca: il psi. Centralità non significa governabilità, 1982 231 Il gruppo di Milano 231 Gianfranco Miglio, Una Repubblica migliore per gli italiani, 1983 251 Serio Galeotti, La debolezza del governo nel meccanismo costituzionale. Saggio sulla bassa capacità decisionale del sistema politico italiano, 1983 265 La commissione Bozzi 265 Alfredo Pieroni, Quant’è difficile governare l’Italia, 12 gennaio 1985 269 Alfredo Pieroni, Lo strapotere dei partiti ferisce la Costituzione, 15 gennaio 1985 273 Pietro Scoppola, Perché l’elettore possa farsi sentire, 21 gennaio 1985 276 Paolo Martelli, Deliri demagogici e dissesti sociali, 4 febbraio 1985 279 Alberto Ronchey, L’anomalia italiana, 12 febbraio 1985 6 Decisionismo(Crax).indd 6 08/07/14 17:13 indice 282 Adolfo Beria di Argentine, La gente non ha capito le «riforme» di Bozzi, 20 febbraio 1985 285 La stagione referendaria 285 Angelo Panebianco, Lo Stato della svolta improbabile, 28 marzo 1990 289 Paolo Flores D’Arcais, La riforma dei partiti, 3 aprile 1990 292 Achille Occhetto, Facciamo subito la riforma elettorale, 5 aprile 1990 295 Giuseppe Tamburrano, Presidente alla francese, 7 aprile 1990 298 Emilio Colombo, Una dc subalterna, 8 aprile 1990 301 Gianfranco Pasquino, Se pci e socialisti si danno la mano..., 12 aprile 1990 304 Gianni Baget Bozzo, La lezione di Don Sturzo, 13 aprile 1990 307 Augusto Barbera, Lettera, 14 aprile 1990 308 Gianfranco Piazzesi, Il duello della riforma, 15 aprile 1990 311 Mario Segni, La rivoluzione interrotta. Diario di quattro anni che hanno cambiato l’Italia, 1994 313 La democrazia con un leader 313 Luciano Cavalli, La democrazia con un leader, ottobre 1990 333 Luciano Cavalli, La repubblica presidenziale in Italia, novembre 1990 349 Massimo Severo Giannini, Il progetto istituzionale socialista del ’46. Considerazioni a quasi mezzo secolo di distanza, gennaio 1991 359 Massimo Severo Giannini, Il progetto istituzionale socialista del ’46. Lo Stato democratico repubblicano, gennaio 1991 379 Antonio Maccanico, Presidenzialismo. Meglio un cancelliere, aprile 1991 387 Leo Valiani, Presidenzialismo. Un’eredità non invecchiata del Partito d’azione, aprile 1991 7 Decisionismo(Crax).indd 7 08/07/14 17:13 Decisionismo(Crax).indd 8 08/07/14 17:13 gennaro acquaviva nota La ricerca contenuta in questo ottavo volume della collana «Gli anni di Craxi» edita da Marsilio è stata costruita in occasione della ricorrenza trentennale dell’esperienza di governo del suo protago- nista e fu presentata nel corso di un convegno di studio che, come i precedenti, abbiamo potuto realizzare presso la Camera dei de- putati, sala delle Colonne di Palazzo Marini, il 12 giugno 2013. Ai testi allora proposti e dibattuti abbiamo ritenuto utile aggiungere un’ampia documentazione dedicata al confronto che accompagnò sul tema l’azione e il protagonismo del leader socialista. Essa è stata selezionata e raccolta da Alessandro Marucci e Luigi Scoppola Ia- copini. L’obiettivo che ci siamo proposti dodici anni or sono e per rag- giungere il quale abbiamo predisposto nel tempo un vasto materiale di riflessioni e di documentazione1, torna dunque a essere indirizzato sul punto che rimane per noi quello centrale nella ricostruzione sto- rico-critica della vicenda politica di Bettino Craxi: e cioè la dote, che fu particolarmente sua, di saper prendere decisioni politiche, anche serie e rischiose, con freddezza e al momento giusto, costruendosi contemporaneamente condizioni e forza sufficienti a fargli convo- 1 La politica economica italiana negli anni ’80, Venezia 2005; La grande riforma del Con- cordato, Venezia 2006; La politica estera italiana negli anni ’80, Venezia 2007; Moro-Craxi, Fermezza trattativa trenta anni dopo, Venezia 2009; La «grande riforma» di Craxi, Venezia 2010; Socialisti e comunisti negli anni di Craxi, Venezia 2011; Il Crollo. Il psi nella crisi della prima Repubblica, Venezia 2012. 9 Decisionismo(Crax).indd 9 08/07/14 17:13 gennaro acquaviva gliare sulla decisione un consenso ampio e ben solido, in grado di portarlo alla realizzazione della decisione. Discutere di decisionismo, di espressione della leadership demo- cratica, di esercizio del potere di governo è questione centrale del- la politica, tornata oggi quanto mai attuale come è facile constatare guardando alla complicata condizione in cui vive il sistema italiano della cosiddetta «seconda Repubblica». Lo era naturalmente anche in quel lungo decennio degli anni Ottanta, dominato politicamente dalla personalità di Craxi allora alla guida di un partito «medio e intermedio», il psi, che proprio del «decisionismo» incorniciato nella «governabilità» aveva fatto la sua bandiera di lotta, conquistando per suo tramite una centralità indiscussa nel sistema politico del tem- po. Nel costruire la loro battaglia politica i socialisti partirono allora dall’affermazione di un punto centrale: la democrazia è un regime politico che per funzionare ha bisogno di essere ben governato e che per questo pretende l’esistenza di una leadership autorevole e ben solida, capace di decidere e in grado di realizzare le decisioni con il consenso di una società complessa. Da questo principio semplice nasceva la proposta socialista della «grande Riforma» che proprio il loro leader, Bettino Craxi, il 28 settembre del 1979, all’inizio del decennio che sarà soprattutto suo, aveva lanciato con un articolo, ormai antologico, apparso allora sul giornale «Avanti!». E seguen- do questa medesima direzione fu impostata coerentemente la loro azione per molta parte del decennio successivo, in particolare nella costruzione e poi nella gestione dell’azione di governo che Craxi fu chiamato a dirigere tre anni dopo, nell’agosto 1983. Nei quattro anni che seguirono, egli fu in grado di dimostrare concretamente la bon- tà, direi l’indispensabilità, dell’assunto da cui partivano i socialisti: una premessa che mantiene ancora tutta intera la sua attualità anche nel nostro difficile presente. Allora, trent’anni fa, questa chiarezza di propositi non fu sufficiente, come è noto, a saldare positivamente e nei tempi necessari quel rapporto «governo-popolo» che ne era in- sieme il presupposto e la naturale conseguenza: portando così all’in- voluzione prima e al crollo conclusivo l’intero assetto politico che era stato costruito dopo il 1948 ma anche inevitabilmente consegnando a una nuova generazione la responsabilità della risoluzione positiva del medesimo dilemma. Questi i punti centrali cui è dedicato questo ulteriore contributo della ricerca su «Gli anni di Craxi». Esso, come i precedenti, è con- segnato naturalmente alla riflessione degli storici di professione ma 10 Decisionismo(Crax).indd 10 08/07/14 17:13 nota anche dedicato alla riflessione dei tanti appassionati innamorati della politica e che la vivono, come noi, quale fondamentale strumento di crescita umana e di espressione di cittadinanza responsabile. Luigi Covatta e io, nel tornare a ringraziare gli autori che hanno collaborato alla realizzazione del volume, informano che i costi della ricerca e della stampa di questo volume sono stati sostenuti dalla Fondazione Socialismo. 11 Decisionismo(Crax).indd 11 08/07/14 17:13 Decisionismo(Crax).indd 12 08/07/14 17:13 piero craveri prefazIONE Gli studi di storia sulla Repubblica italiana sono in grande ritardo nel cogliere quanto è davvero successo in questi ultimi settant’anni, sul perché, avendo raggiunto la soglia di diventare un paese a vo- cazione industriale, l’Italia è stata lentamente riassorbita in una pa- lude di rapporti sociali e civili premoderna, che rende oggi difficile fare, in questa epoca di cosiddetta globalizzazione, il salto di qualità che altri paesi dell’Occidente hanno compiuto o stanno compien- do, verso un sistema integrato di servizi e attività produttive ad alta tecnologia e valore aggiunto. Dobbiamo essere grati ad Acquaviva e Covatta per questa serie di lavori miscellanei, di cui questo volume su Decisione e processo politico è l’ultimo, sulla figura e l’opera di Bettino Craxi.
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    DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE Cattedra di Storia dell’Europa contemporanea Il PSI e l’Europa negli anni di Craxi RELATORE: Chiar.ma Prof.ssa Christine Vodovar CANDIDATO Federico Trenta Matr. 070332 Anno accademico 2014/2015 1 Sommario Introduzione 4 CAPITOLO PRIMO 9 Uno sguardo al passato: il PSI dal neutralismo alla scelta atlantica (1947-1976) 9 1.1 La scelta del 1947 10 1.2 Il superamento dei blocchi: Europa terza forza 12 1.3 Il dissenso sul ruolo dell’Europa nel centrosinistra 16 CAPITOLO SECONDO 22 Dall’Europa delle parole all’Europa dei fatti (1976-1983) 22 2.1 L’ascesa di Craxi 22 2.2 La politica estera del PSI di Craxi: tra atlantismo ed europeismo 25 2.3 La conferenza programmatica di Rimini: il progetto europeo 32 CAPITOLO TERZO 37 La “sprovincializzazione” dell’Italia: la sfida europea nel Governo Craxi (1983- 1987) 37 3.1 Il tandem Craxi-Andreotti 38 3.2 La questione dell’allargamento 41 3.3 Il Consiglio europeo di Milano e la riforma dei Trattati 48 CAPITOLO QUARTO 53 L’europeismo di Craxi e il PSI: un bilancio 53 4.1 La riscoperta del patriottismo 54 4.2 La dialettica interna: l’eurodecisionismo 57 4.3 La politica europea come via alla «grandezza» 61 Conclusione 67 Bibliografia 71 1. Storia d’Italia 71 2. Storia del PSDI 71 3. Storia del PSI 71 4. Storia del PSU 72 4. La politica estera Italiana 72 5. La politica estera del PSI 73 ABSTRACT 75 2 3 Introduzione Se dovessimo lanciare un sondaggio, chiedendo quale sia il primo ricordo che affiori al nome di “Bettino Craxi”, probabilmente più della metà degli intervistati tornerebbe con la mente a quel 30 Aprile 1993 quando, all’uscita dall’Hotel Raphael di Roma, il leader del PSI fu accolto da una pioggia di monetine e banconote da mille lire per protestare contro la corruzione che dilagava all’interno del partito.
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