RELAZIONE INTERMEDIA

PER IL PIANO REGIONALE DI TUTELA DELLE

ACQUE

SULLO STATO DI QUALITA’

DI 11 CORPI IDRICI

DI ACQUE LACUSTRI SUPERFICIALI

CAMPAGNA DI MONITORAGGIO 2011-2014

INTRODUZIONE.

La rete di monitoraggio dei corpi idrici superficiali interni dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del comprende i corpi idrici lacustri tipizzati nel territorio regionale, siano essi laghi naturali o invasi (Tabella 1).

Tabella 1: corpi idrici lacustri tipizzati in Friuli Venezia Giulia

CORPO LAGO NATURA COMUNE IDRICO AL-41 Lago di Barcis Artificiale Barcis (PN) AL-42 Lago di Doberdò Naturale Doberdò del Lago (GO) Fortemente Trasaghis, Cavazzo Carnico, AL-43 Lago di Cavazzo modificato Bordano (UD) Ragogna, San Daniele del Friuli AL-51 Lago di Ragogna Naturale (UD) Tramonti di Sotto, Tramonti di AL-61 Lago di Redona Artificiale Sopra (PN) AL-62 Lago di Selva Artificiale Frisanco, Tramonti di Sopra (PN) AL-63 Lago di Ravedis Artificiale Montereale Valcellina (PN) AL-71 Lago del Predil Naturale (UD) Lago Superiore di AL-72 Naturale Tarvisio (UD) Fusine Lago Inferiore di AL-73 Naturale Tarvisio (UD) Fusine AL-91 Lago di Sauris Artificiale Sauris, Ampezzo (UD)

La valutazione della classe di rischio, sulla base dell’analisi delle pressioni insistenti sui corpi idrici identificati, ha individuato solo il lago di Ragogna come a rischio di mantenere un buono stato di qualità in base al D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Si premette che nel lago di Doberdò non è stato condotto il monitoraggio per la valutazione dello stato ecologico, a causa delle peculiari condizioni idrogeologiche del corpo idrico. Esso risulta effimero in quanto stagno carsico e, non avendo immissari, è soggetto a frequenti secche. La presenza d’acqua in genere è periodica. Nella stagione estiva si assiste ad un completo disseccamento causato dall’abbassamento della falda, mentre nella stagione autunno-invernale si ripristina il normale livello del bacino lacustre. La peculiarità dell’ambiente considerato è sostenuta dallo studio della comunità macrozoobentonica effettuato dal Dipartimento di Gorizia di ARPA FVG a fine anni Novanta; tale monitoraggio ha evidenziato una dominanza di organismi tipici di ambienti reofili, condizione ecologica che assimila il lago di Doberdò più ad un corso d’acqua che ad un corpo idrico lentico. Per i restanti 10 corpi idrici sono state avviate, nel 2011 e 2012, le campagne di monitoraggio per la classificazione ai fini della tutela dei corpi idrici superficiali secondo quanto previsto dal PRTA (art.121 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). La mancanza di dati pregressi sufficienti a fornire un’attendibile classificazione, ha reso necessario l’avvio di cicli di monitoraggi annuali per i primi tre anni, a prescindere dalla classe di rischio specifica (nota 3 della Tab. 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.).

Il campionamento dei corpi idrici è stato condotto considerando le frequenze previste dalla Tab. 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e i protocolli pubblicati da ISPRA (ex APAT) (2007, 2014) e da CNR-ISE (2011, 2013). I nove corpi idrici identificati come non a rischio rientrano nel monitoraggio di sorveglianza, mentre per l’unico considerato a rischio è stato previsto un monitoraggio operativo. Di seguito si riportano i parametri analizzati e le frequenze di campionamento, in conformità a quanto disposto dall’Allegato I Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.

• Fitoplancton: 6 volte/anno • Macrofite acquatiche: 1 volta/anno • Macroinvertebrati bentonici: almeno 2 volte/anno • Pesci: 1 volta/anno • Elementi fisico-chimici a sostegno degli elementi biologici: bimestrale (in concomitanza con il campionamento del fitoplancton)

A partire dal 2012, nonostante non ne sia previsto il monitoraggio dalla normativa vigente, sono stati effettuati anche campionamenti delle diatomee epilitiche ed epifitiche in previsione di una prossima introduzione di tale EQB tra i parametri da analizzare nei corpi idrici lacustri, come da indicazioni ministeriali non ufficiali. La raccolta di tali dati ha permesso di contribuire alla formulazione dell’indice diatomico EPI-L (CNR-ISE 02.13). Si ricorda che, per i corpi idrici artificiali e fortemente modificati, gli unici EQB previsti per la valutazione dello stato ecologico sono il fitoplancton e, facoltativamente, la fauna ittica (nota 5 alla Tab 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). Come già specificato nella scheda specifica a seguire, nel lago di Cavazzo sono stati condotti monitoraggi anche degli altri elementi di qualità biologica a scopo conoscitivo. Il monitoraggio (Tabella 2) è stato complessivamente condotto con l’ausilio dei mezzi natanti di ETP. Si specifica che, a causa del perdurare nel tempo di avverse condizioni meteoclimatiche o di inaccessibilità temporanea del sito (presenza di superficie ghiacciata sui laghi alpini o indisponibilità della rampa di accesso per il mezzo natante negli invasi), la frequenza dei campionamenti del fitoplancton e degli elementi fisico-chimici a sostegno può aver subito una riduzione. Inoltre si specifica che il lago di Sauris non è stato campionato nel 2013 a causa dello svaso programmato della diga sul Lumiei.

Tabella 2: tempistiche di monitoraggio e campionamenti effettuati nei corpi idrici lacustri (triennio 2011-2013 e 2012-2014)

CORPO CODICE LAGO ANNO 2011 ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014 IDRICO -4 FITOPLANCTON -5 FITOPLANCTON -5 FITOPLANCTON -4 PROFILI COLONNA -5 PROFILI COLONNA -5 PROFILI COLONNA Lago di D’ACQUA D’ACQUA D’ACQUA PNLW201 AL-41 - Barcis -4 CAMPIONAMENTI -5 CAMPIONAMENTI -5 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE CHIMICHE Lago di - AL-42 - - - - Doberdò -6 FITOPLANCTON -1 MACROFITE -6 FITOPLANCTON -5 FITOPLANCTON ) -2 MACROINV. -6 PROFILI COLONNA -6 PROFILI COLONNA Lago di -6 PROFILI COLONNA D’ACQUA D’ACQUA UDLW404 AL-43 - Cavazzo D’ACQUA -6 CAMPIONAMENTI -6 CAMPIONAMENTI -6 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE CHIMICHE -6 FITOPLANCTON -6 FITOPLANCTON -6 FITOPLANCTON -4 FITOPLANCTON -1 MACROFITE -1 DIATOMEE -1 DIATOMEE -2 MACROINV. -2 MACROINV. -6 PROFILI COLONNA -6 PROFILI COLONNA -4 PROFILI COLONNA Lago di -6 PROFILI COLONNA UDLW608 AL-51 D’ACQUA D’ACQUA D’ACQUA Ragogna D’ACQUA -6 CAMPIONAMENTI -6 CAMPIONAMENTI -4 CAMPIONAMENTI -6 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE CHIMICHE CHIMICHE -3 FITOPLANCTON -3 FITOPLANCTON -3 FITOPLANCTON -3 PROFILI COLONNA -3 PROFILI COLONNA -3 PROFILI COLONNA Lago di D’ACQUA D’ACQUA D’ACQUA PNLW101 AL-61 Redona -3 CAMPIONAMENTI -3 CAMPIONAMENTI -3 CAMPIONAMENTI - PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE CHIMICHE -2 FITOPLANCTON -2 FITOPLANCTON -2 FITOPLANCTON -2 PROFILI COLONNA -2 PROFILI COLONNA -2 PROFILI COLONNA Lago di D’ACQUA D’ACQUA D’ACQUA PNLW103 AL-62 - Selva -2 CAMPIONAMENTI -2 CAMPIONAMENTI -2 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE CHIMICHE -5 FITOPLANCTON -4 FITOPLANCTON -4 FITOPLANCTON -5 PROFILI COLONNA -4 PROFILI COLONNA -4 PROFILI COLONNA Lago di D’ACQUA D’ACQUA D’ACQUA PNLW302 AL-63 - Ravedis -5 CAMPIONAMENTI -4 CAMPIONAMENTI -4 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE CHIMICHE -2 FITOPLANCTON -1 DIATOMEE -5 FITOPLANCTON -4 FITOPLANCTON -4 -1 MACROFITE -1 DIATOMEE PROFILI COLONNA -2 MACROINV. -5 PROFILI COLONNA Lago del D’ACQUA UDLW102 AL-71 - -2 PROFILI COLONNA D’ACQUA Predil -4 CAMPIONAMENTI D’ACQUA -5 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- -2 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- CHIMICHE PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE -4 FITOPLANCTON -1 DIATOMEE -4 FITOPLANCTON -3 FITOPLANCTON -1 MACROFITE -1 DIATOMEE -3 PROFILI COLONNA Lago -2 MACROINV. -4 PROFILI COLONNA D’ACQUA UDLW101 AL-72 Superiore - -4 PROFILI COLONNA D’ACQUA -3 CAMPIONAMENTI di Fusine D’ACQUA -4 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- -4 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- CHIMICHE PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE -4 FITOPLANCTON -1 DIATOMEE -5 FITOPLANCTON -4 FITOPLANCTON -1 MACROFITE -1 DIATOMEE -4 PROFILI COLONNA Lago -2 MACROINV. -5 PROFILI COLONNA D’ACQUA UDLW101 AL-73 Inferiore - -4 PROFILI COLONNA D’ACQUA -4 CAMPIONAMENTI di Fusine D’ACQUA -5 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- -4 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- CHIMICHE PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE

-4 FITOPLANCTON -2 FITOPLANCTON -3 FITOPLANCTON -4 PROFILI COLONNA -2 PROFILI COLONNA -3 PROFILI COLONNA Lago di D’ACQUA D’ACQUA D’ACQUA UDLW201 AL-91 - Sauris -4 CAMPIONAMENTI -2 CAMPIONAMENTI -3 CAMPIONAMENTI PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- PER ANALISI FISICO- CHIMICHE CHIMICHE CHIMICHE

Attualmente la classificazione risulta essere parziale, poiché basata solamente sull’analisi della comunità

fitoplanctonica e dei parametri fisico-chimici a supporto. L’applicazione dell’indice LTL eco è stata effettuata, per i corpi idrici lacustri valutati, utilizzando la prima colonna della Tab. 4.2.2/d, comprendente i limiti di classe generali per l’applicazione del metodo. Gli altri elementi di qualità biologica previsti dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. non sono stati considerati per le seguenti motivazioni: - componente macrofitica. Si segnala che, nel corso del triennio considerato, i protocolli di campionamento della comunità macrofitica lacustre e le metodiche di applicazione dello specifico indice biologico hanno subito diversi cambiamenti ed aggiornamenti, attualmente ancora in corso. In attesa di effettuare un’analisi maggiormente coerente con le nuove indicazioni ufficiali (attribuzione delle percentuali di copertura dei taxa rilevati - metriche di calcolo - aggiornamento liste floristiche), vengono allegate soltanto le liste floristiche delle specie rinvenute nei campionamenti effettuati nel 2011 e 2012, secondo i protocolli allora vigenti APAT 2007 e CNR-ISE 03.11; - componente macrozoobentonica. Attualmente tale elemento di qualità biologica non è annoverato tra quelli (fitoplancton, macrofite acquatiche e pesci) che concorrono alla classificazione dello stato ecologico sebbene ne sia previsto il monitoraggio. In considerazione, dunque, delle indicazioni normative, è stato condotto il monitoraggio (secondo la frequenza prevista dalla Tab 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i) ma, per quanto concerne le successive fasi di determinazione ed elaborazione dei dati è stato ritenuto opportuno dare priorità ad altre attività (anche in considerazione delle problematiche relative alla gestione dei campioni conservati in formalina e alla determinazione di alcuni taxa per la quale è necessaria una specifica formazione). La valutazione della componente macrozoobentonica è previsto sia introdotta nel prossimo aggiornamento del D.Lgs. 152/2006 tramite l’applicazione di un indice specifico. I dati verranno quindi completati prossimamente ed elaborati, compatibilmente con l’applicabilità di tale indice rispetto alle tipologie dei corpi idrici lacustri indagati; - fauna ittica. Allo stato attuale non sono stati condotti monitoraggi volti allo studio della fauna ittica lacustre. Il monitoraggio risulta molto complesso, richiede l’ausilio di imbarcazioni, reti ed elettrostorditore. A livello nazionale l’indice adottato, il Lake Fish Index (LFI), presenta problematiche relative al protocollo di campionamento (negli ambienti di grandi dimensioni le catture nelle aree pelagiche sono molto esigue mentre nei piccoli laghi l’impatto del campionamento sull’ittiofauna appare consistente) e criticità relative alle specie utilizzate nel calcolo dell’indice. Da parte dell’Associazione Italiana Ittiologi Acqua Dolce (AIIAD) è stato definito un gruppo di lavoro per lo sviluppo e l'analisi dell'attuale indice ittico per i laghi.

Nelle specifiche schede redatte per ogni corpo idrico lacustre monitorato sono riportate: • una descrizione ed un inquadramento territoriale generale del bacino lacustre; • una relazione sul monitoraggio eseguito sull’EQB fitoplancton comprensiva di rappresentazione cartografica della stazione di campionamento (identificata da coordinate geografiche) e commento ai risultati ottenuti dall’analisi della comunità; • una relazione sul monitoraggio eseguito sull’EQB diatomee, basata sul report di messa a punto del metodo di valutazione italiano dello stato ecologico dei laghi utilizzando le diatomee bentoniche (EPI-L) (Report on fitting the Italian National Metothod for the evalutaion of the ecological quality of lake waterbodies using benthic diatoms (EPI-L) in the “Phytobenthos Cross-GGI” intercalibration exercise. Marchetto Aldo (CNR ISE), 2014); • una relazione sul monitoraggio eseguito sull’EQB macrofite comprensiva di rappresentazione cartografica del transetto/i, tabella con le coordinate geografiche dei singoli punti e tabella con la lista floristica dei taxa macrofitici rinvenuti; • una relazione sul monitoraggio eseguito sull’EQB macroinvertebrati comprensiva di rappresentazione cartografica del transetto, tabella con le coordinate geografiche dei singoli punti e descrizione delle attività svolte; • un commento sui parametri fisico-chimici riferiti al profilo della colonna d’acqua, solo nel caso dei laghi naturali; • la tabella dei valori riscontrati nelle campagne di rilevamento per gli indici utilizzati, come da

Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. (IPAM/NITMED per il fitoplancton e LTL eco per gli elementi fisico-chimici a sostegno); • lo stato ecologico/potenziale ecologico parziale perché ottenuto, come specificato precedentemente, senza la valutazione di alcuni EQB, delle sostanze contenute nella Tabella 1/B (D.Lgs.152/2006 e s.m.i.) e della conferma dell’eventuale stato elevato con i parametri idromorfologici. Si specifica che nella presente relazione vengono riportati esclusivamente i risultati inerenti allo stato/potenziale ecologico dei laghi situati in provincia di Udine, riassunti in Tabella 3. La classificazione dei laghi della provincia di Pordenone (Barcis, Redona, Ravedis e Selva) è stata rimandata a causa di problemi tecnici.

Tabella 3: risultati sintetici dello stato ecologico/potenziale ecologico di sei laghi/invasi della Regione Friuli Venezia Giulia

STATO CORPO CODICE LAGO NATURA COMUNE ECOLOGICO/POTENZIALE IDRICO ECOLOGICO Lago di Fortemente Trasaghis, Cavazzo UDLW404 AL-43 BUONO Cavazzo modificato Carnico, Bordano (UD) Lago di Ragogna, San Daniele UDLW608 AL-51 Naturale SUFFICIENTE Ragogna del Friuli (UD) UDLW102 AL-71 Lago del Predil Naturale Tarvisio (UD) BUONO Lago Superiore UDLW101 AL-72 Naturale Tarvisio (UD) BUONO di Fusine Lago Inferiore UDLW101 AL-73 Naturale Tarvisio (UD) ELEVATO di Fusine UDLW201 AL-91 Lago di Sauris Artificiale Sauris, Ampezzo (UD) BUONO

BIBLIOGRAFIA.

“Indici per la valutazione della qualità ecologica dei laghi” (Report CNR-ISE 03.11)

“Indici per la valutazione della qualità ecologica dei laghi” (Report CNR-ISE 02.13)

“Indici per la valutazione della qualità ecologica dei laghi” (Report CNR-ISE 02.13, versione corretta 2014)

“Metodi Biologici per le acque superficiali interne” (Manuali e Linee Guida ISPRA 111/2014)

“Protocollo di campionamento di macrofite acquatiche in ambiente lacustre” (APAT, 2007)

“Protocollo di campionamento e analisi dei macroinvertebrati negli ambienti lacustri” (APAT, 2007)

“Protocollo per il campionamento dei parametri chimico-fisici a sostegno degli elementi biologici in ambiente lacustre” (APAT, 2007)

“Protocollo per il campionamento di fitoplancton in ambiente lacustre” (APAT, 2007)

SCHEDA CORPO IDRICO

Invaso DISTRETTO Alpi Orientali TIPOLOGIA/NATURA naturale/regolato Lago di Cavazzo DENOMINAZIONE SUPERFICIE (Km 2) 1,18 (dei Tre Comuni) Trasaghis – COMUNE/I Cavazzo Carnico – QUOTA MEDIA (m s.l.m.) - Bordano CODICE QUOTA A MASSIMA UDLW404 195 STAZIONE REGOLAZIONE (m s.l.m.) AL-4 laghi/invasi PROFONDITA’ MASSIMA TIPO 39,70 sudalpini, polimittici (m) CORPO IDRICO AL-43 PROFONDITA’ MEDIA (m) 12,16 CODICE FVG CVZ GEOLOGIA - STRATIFICAZIONE RISCHIO FNR polimittico TERMICA

Inquadramento territoriale. Il lago di Cavazzo (o dei Tre Comuni) è compreso nei territori comunali di Trasaghis, Cavazzo Carnico e Bordano (UD). È di origine naturale, formatosi a seguito dell’azione erosiva avvenuta nelle ultime glaciazioni nel luogo occupato da un vecchio ramo del fiume Tagliamento. In passato l’area lacustre si estendeva fino alla piana di Osoppo, prima di ritirarsi alla posizione attuale, e riceveva apporti da polle di risorgiva e da piccoli immissari stagionali. L’emissario è un canale artificiale che confluisce nel torrente Leale. Attualmente il lago riceve lo scarico delle acque dell’impianto di Somplago (gestito da A2A S.p.A.), a cui affluiscono le restituzioni delle derivazioni della diga di Verzegnis e di altri impianti idroelettrici situati nell’Alto Tagliamento. Tale pressione determina diversi impatti idrologici, tra i quali si segnalano l’abbassamento della temperatura dell’acqua del lago, causa della scomparsa di specie animali e vegetali originariamente presenti e dell'instaurarsi di comunità biologiche più tipiche di ambienti prealpini, ed il perdurare di caratteristiche ecologiche e idromorfologiche simili a quelle di un invaso. Il contesto territoriale in cui è inserito il lago è stato modificato per favorire la fruizione turistica. Nella parte meridionale sono presenti abitazioni, campeggi, ristoranti e aree usate per la balneazione. La parte più settentrionale del lago ha conservato una maggiore naturalità, seppur siano presenti i piloni a sostegno del viadotto dell’autostrada A23. Tale zona è comunque caratterizzata da una vegetazione costituita principalmente da specie arboree autoctone. Si evidenzia, inoltre, che la sponda sinistra è caratterizzata dal passaggio della strada regionale SR512 e che il lago subisce la pressione dovuta allo scarico di alcuni depuratori urbani.

Fitoplancton. L’elemento di qualità fitoplancton è stato campionato nel punto di massima profondità e corrispondente più o meno al centro lago (GB X 2372036, Y 5132709), comune a quello dove è stato effettuato il profilo verticale per rilevare i parametri fisico-chimici e determinare le quote di campionamento (Figura 1). Il metodo IPAM evidenzia uno stato di qualità elevato, a causa soprattutto dei bassi valori di clorofilla a riscontrati e di biovolume complessivo calcolato. Anche l’indice PTIot applicato per i tre anni di campionamento oscilla tra i giudizi elevato e buono. I campioni raccolti nel corso del 2012 e 2013 sono simili in termini di composizione. Non si osserva una successione annuale ma solo un variare dell’abbondanza degli stessi gruppi tassonomici.

Figura 1: localizzazione della stazione di campionamento della comunità fitoplanctonica

Diatomee. Sono stati prelevati due campioni di diatomee, uno epilitico e uno epifitico, nei pressi della zona in cui è stato effettuato il campione della comunità macrofitica (Figura 2). Nel report dell’esercizio di intercalibrazione (Marchetto, 2013) è stato considerato il campione prelevato sulla superficie delle macrofite ( Chara rudis (A. Braun) R.D. Leonhardi). Il valore di EPI-L ottenuto è pari a 2.29 che corrisponde a un valore di classe ELEVATO.

Macrofite. Seppur le macrofite non rientrino tra gli EQB per la valutazione dello stato ecologico dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati, nel 2011 è stato effettuato un monitoraggio a scopo conoscitivo. Il transetto analizzato per lo studio della comunità macrofitica e le coordinate delle stazioni monitorate sono visibili in Figura 2 e Tabella 1. Figura 2: localizzazione del transetto di campionamento della comunità macrofitica

Tabella 1 : coordinate dei punti di campionamento della comunità macrofitica

PUNTI CAMPIONATI COORDINATE X COORDINATE Y COORDINATE X COORDINATE Y SITO ALL’INTERNO DEI PUNTO DI PUNTO DI TRANSETTO TRANSETTO TRANSETTI CAMPIONAMENTO CAMPIONAMENTO 1 - - 2 5131861 2371236 3 5131891 2371267 4 5131909 2371287 2371236 inizio 5131861 inizio 5 5131918 2371308 1 2371383 fine 5131981 fine 6 5131942 2371339 7 5131957 2371341 8 - - 9 - - 10 5131981 2371383

Segue l’elenco dei taxa macrofitici rinvenuti nel campionamento condotto in data 02/08/2011 (Tabella 2).

Tabella 2 : lista dei taxa rilevati nel lago di Cavazzo

TAXA ALGALI FANEROGAME Chara intermedia A. Braun Phragmites australis (Cav.) Trin. Chara rudis (A. Braun) R.D. Leonhardi Chara vulgaris L.

Macroinvertebrati bentonici. Il monitoraggio di sorveglianza dell’EQB macroinvertebrati è stato condotto con una frequenza di 2 campionamenti/anno (primavera e autunno) in ottemperanza a quanto indicato in Tab 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. L’estensione del lago (1,18 km²) ha comportato, come da protocollo, l’esecuzione del campionamento lungo 2 transetti (Figura 3 e Tabella 3), in ciascuno dei quali sono state individuate 3 zone (litorale, sublitorale e profonda). All’interno di ogni zona sono state eseguite 3 repliche, per un totale di 18 repliche per campionamento. Il primo transetto ha riguardato la fascia che si estende dalla sponda posta a SO fino a circa il centro del lago e prima del suo restringimento, mentre la seconda parte dalla sponda N, caratterizzata dalla presenza di canneto, fino a circa il centro del lago. Sebbene nel D.Lgs.152/2006 e s.m.i. il monitoraggio tramite macroinvertebrati bentonici non sia richiesto per gli invasi, è stato ritenuto importante procedere al campionamento del lago di Cavazzo sia per le sue caratteristiche peculiari sia per l’ipotesi paventata dai referenti ministeriali riguardo l’introduzione del campionamento obbligatorio anche per essi. Tuttavia, allo stato attuale, non sono ancora state introdotte modifiche in tal senso (oltre alle problematiche già discusse nell’introduzione riguardanti gli indici e la classificazione dei laghi tramite macroinvertebrati bentonici); pertanto i campioni sono stati conservati in formaldeide ma, avendo dovuto dare priorità ad altre attività, non sono stati per ora analizzati.

Figura 3: localizzazione dei transetti di campionamento della comunità macrozoobentonica

Tabella 3: coordinate dei punti campionamento della comunità macrozoobentonica

COORDINATE COORDINATE CAMPIONAMENTI/ TRANSETTI ZONA REPLICHE X Y ANNO LITORALE 1 2371217.574 5132335.966 3 2

SUBLITORALE 1 2371578.695 5132307.37 3 2

PROFONDA 1 2371874.769 5132385.828 3 2 2

LITORALE 2 2371881.359 5133661.649 3 2

SUBLITORALE 2 2372002.563 5133307.24 3 2

PROFONDA 2 2372016.361 5132869.888 3 2

La classificazione, basata sull’analisi della comunità fitoplanctonica e dei parametri fisico-chimici a sostegno, è descritta dalle tabelle seguenti:

INDICI IPAM LTL eco UD LW404 0,84 13,00

POTENZIALE BUONO ECOLOGICO

SCHEDA CORPO IDRICO

DISTRETTO Alpi Orientali TIPOLOGIA/NATURA Lago di morena DENOMINAZIONE Lago di Ragogna SUPERFICIE (Km 2) 0,20 Ragogna – San Daniele COMUNE/I QUOTA MEDIA (m s.l.m.) 188 del Friuli CODICE QUOTA A MASSIMA UDLW608 - STAZIONE REGOLAZIONE (m s.l.m.) AL-5 laghi/invasi PROFONDITA’ MASSIMA TIPO sudalpini, poco 9,30 (m) profondi PROFONDITA’ MEDIA CORPO IDRICO AL-51 3,20 (m) CODICE FVG RGG GEOLOGIA - STRATIFICAZIONE RISCHIO R stratificato TERMICA

Inquadramento territoriale. Il lago di Ragogna si trova nel territorio dei comuni di Ragogna e San Daniele del Friuli (UD), all’interno del SIC omonimo (IT3320020), che si estende nel territorio circostante. Si tratta di un lago naturale di origine morenica, l’unico di questa tipologia di una certa dimensione e rilevanza nel territorio regionale. A causa dell’assenza di apporti idrici sufficienti (immissari, fenomeni di risorgenza) l’ampiezza di tale bacino lacustre è in forte riduzione. L’unico emissario presente, il torrente Ripudio, è separato dal lago da uno sbarramento. L’arricchimento in nutrienti delle acque del lago è dovuto alla mancanza di ricambio idrico, che preclude la naturale diluizione dei prodotti della degradazione della sostanza organica, unitamente agli apporti di nutrienti che giungono per dilavamento dalle coltivazioni circostanti. Essi infatti vengono solo in parte rintracciati ed assorbiti dalla fascia arborea e arbustiva riparia, che si estende per qualche decina di metri e appare ben strutturata. Si segnala, inoltre, la presenza di alcune strutture per la fruibilità turistica e l’osservazione faunistica. Il lago di Ragogna è l’unico corpo idrico lacustre tipizzato in Friuli Venezia Giulia considerato a rischio di mantenere il buono stato di qualità delle acque (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.), a causa dell’elevata concentrazione di nutrienti nell’ambiente acquatico e della presenza di specie ittiche alloctone (persico sole e siluro).

Fitoplancton. L’elemento di qualità fitoplancton è stato campionato nel punto di massima profondità del lago (GB X 2365885, Y 5115630), comune a quello dove è stato effettuato il profilo verticale per rilevare i parametri fisico-chimici e determinare le quote di campionamento (Figura 1). La metodica di classificazione IPAM porta ad un risultato sufficiente: la componente maggiormente penalizzata è quella riferita alla clorofilla a, che porta ad un risultato scarso per due dei tre anni monitorati. L’indice PTIot, che valuta lo stato trofico degli ambienti lacustri in base all’alterazione della biomassa e composizione specifica del fitoplancton, risulta sufficiente per i tre anni in cui sono stati effettuati i monitoraggi. Le successioni annuali presentano qualche differenza: mentre per il primo anno risulta chiara la successione Chrysophyceae – Cryptophyceae – Cyanophyceae, gli anni successivi è stata rilevata una maggiore abbondanza delle Cryptophyceae. In tutti e tre gli anni di monitoraggio si evidenziano discrete abbondanze di taxa tipici di ambienti eutrofici (generi appartenenti alle Cyanophyceae e Chlorophyceae), soprattutto nel periodo estivo-autunnale. Tale situazione indica un’elevata presenza di nutrienti (in particolare fosforo, come confermato dall’applicazione del LTL eco ) nella colonna d’acqua e in generale un aumento della produttività del lago nella seconda parte dell’anno, dovuta ad una maggiore biodisponibilità dei nutrienti e all’aumento della temperatura.

Figura 1: localizzazione della stazione di campionamento della comunità fitoplanctonica

Diatomee. Sono stati prelevati due campioni di diatomee in due, uno epilitico (sito 4) e uno epifitico (sito 2), in due dei quattro siti in cui sono stati effettuati i campionamenti della comunità macrofitica (Figura 2). Nel report dell’esercizio di intercalibrazione (Marchetto, 2013) è stato considerato il campione prelevato sulla superficie delle macrofite ( Najas marina L.). Il valore di EPI-L ottenuto è pari a 1.87 che corrisponde a un valore di classe ELEVATO. Si segnala un elevato carico di nutrienti evidenziato dall’applicazione dell’indice trofico TI (2.08).

Macrofite. I quattro transetti analizzati per lo studio della comunità macrofitica e le coordinate delle stazioni monitorate sono visibili in Figura 2 e Tabella 1.

Figura 2: localizzazione dei transetti di campionamento della comunità macrofitica

Tabella 1: coordinate dei punti di campionamento della comunità macrofitica

PUNTI COORDINATE X COORDINATE Y COORDINATE X COORDINATE Y CAMPIONATI SITO PUNTO DI PUNTO DI TRANSETTO TRANSETTO ALL’INTERNO CAMPIONAMENTO CAMPIONAMENTO DEI TRANSETTI 1 2365705 5115386 2 2365705 5115380 2365697 inizio 5115372 inizio 1 3 2365729 5115392 2365780 fine 5115394 fine 4 2365753 5115400 5 2365780 5115394 1 - - 2365961 inizio 5115259 inizio 2 2365932 5115279 2 2365866 fine 5115318 fine 3 2365902 5115295 4 2365866 5115317 1 - - 2 2365701 5115837 2365701 inizio 5115837 inizio 3 3 2365710 5115828 2365713 fine 5115775 fine 4 2365699 5115806 5 2365713 5115775 1 2365606 5115558 2365606 inizio 5115558 inizio 2 2365600 5115568 4 2365609 fine 5115577 fine 3 2365609 5115568 4 2365609 5115577

Segue la lista dei taxa macrofitici rinvenuti nel campionamento condotto in data 04/08/2011 (Tabella 2).

Tabella 2: lista dei taxa rilevati nel lago di Ragogna

TAXA ALGALI FANEROGAME Oscillatoria sp. Vaucher ex Gomont Myriophyllum spicatum L. Spirogyra sp. Link Najas marina L. Cladophora sp. Kützing Najas minor All. Nuphar lutea (L.) Sm. Nymphaea alba L. Potamogeton crispus L. Potamogeton pectinatus L.

Macroinvertebrati bentonici. Il monitoraggio operativo dell’EQB macroinvertebrati è stato condotto con una frequenza di 2 campionamenti/anno (primavera e autunno) in ottemperanza a quanto indicato in Tab 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. In funzione della limitata estensione del lago (la superficie è inferiore a 0,5 Km 2) è stato individuato un unico transetto. L’esigua profondità (9 m la massima) e, dunque, l’assenza di una zona profonda, ha limitato il monitoraggio alle sole zone sublitorale e litorale, identificando però per quest’ultima due punti di campionamento, differenti per tipologia di substrato: uno posizionato in prossimità di un canneto ed uno nella zona ricca di arbusti (Figura 3 e Tabella 3). Come scritto nell’introduzione i campioni sono stati analizzati solo parzialmente, anche per problematiche organizzative e logistiche connesse alla gestione, in sicurezza, di materiale conservato in formalina (che deve subire una prima fase di smistamento ed una seconda fase di identificazione). Per quanto riguarda la porzione di campioni smistata ed analizzata, la determinazione ha riguardato gli esemplari di Ditteri Chironomidi a livello di genere o specie e gli individui appartenenti ad altri taxa al livello di identificazione utilizzato per le acque dolci correnti (famiglia o genere). La determinazione degli esemplari di Oligocheti, per la quale il protocollo richiede il livello di specie, è stata rimandata in quanto necessita di una formazione specifica.

Figura 3: localizzazione del transetto per il campionamento della comunità macrozoobentonica

Tabella 3: coordinate dei punti campionamento della comunità macrozoobentonica

COORDINATE COORDINATE TRANSETTO ZONA REPLICHE CAMPIONAMENTI/ANNO X Y SUBLITORALE 2365762.952 5115663.99 3 2 LITORALE 1 2365881.046 5115746.917 3 2 CANNETO LITORALE 2365593.148 5115649.692 3 2 ARBUSTI

Parametri fisico-chimici. La stratificazione del lago di Ragogna, evidenziata negli anni da diversi studi scientifici, è confermata dai profili della colonna valutati durante i campionamenti. Si segnala che nel periodo estivo, con la massima stratificazione, l’ipolimnio presenta una forte ipossia/anossia.

La classificazione, basata sull’analisi della comunità fitoplanctonica e dei parametri fisico-chimici a supporto, è descritta dalle tabelle seguenti:

INDICI IPAM LTL eco UDLW608 0,52 10 ,00

STATO ECOLOGICO SUFFICIENTE

SCHEDA CORPO IDRICO

DISTRETTO Alpi Orientali TIPOLOGIA/NATURA Lago glaciale DENOMINAZIONE Lago del Predil (Raibl) SUPERFICIE (Km 2) 0,61 COMUNE Tarvisio QUOTA MEDIA (m s.l.m.) 965 CODICE QUOTA A MASSIMA UDLW102 - STAZIONE REGOLAZIONE (m s.l.m.) AL-7 laghi/invasi alpini, PROFONDITA’ MASSIMA TIPO 27,00 poco profondi, calcarei (m) PROFONDITA’ MEDIA CORPO IDRICO AL-71 < 15 (m) CODICE FVG PRD GEOLOGIA calcareo STRATIFICAZIONE RISCHIO NR - TERMICA

Inquadramento territoriale. Il lago del Predil (o Raibl) è un bacino di origine glaciale situato nel comune di Tarvisio (UD) in prossimità del SIC “Jof di Montasio e Jof Fuart” (SIC IT3320010). Sorge a monte della frazione di , storica sede delle miniere di zinco e piombo (miniere di Raibl), in attività fino ai primi anni Novanta. Il rio del Lago che si immette nel lago è per la maggior parte dell’anno privo di acqua in alveo. Lo stesso rio esce dal lago dopo uno sbarramento artificiale che in passato serviva per fornire il servizio elettrico a Cave del Predil. Il lago è inserito in un contesto territoriale prevalentemente naturale, dove le uniche pressioni sono rappresentate dalle strutture legate alla fruibilità turistica (ristoranti, strutture per il noleggio barche, sentieri) ed alla viabilità (SS54 e SP76). La vegetazione perilacuale è ben strutturata, ampia e costituita da specie autoctone arboree (conifere) ed arbustive, quest’ultime limitate ai margini della riva meridionale. Le uniche interruzioni esistenti in essa sono date dalle strutture turistiche a nord e da frane e fenomeni erosivi naturali a sud.

Fitoplancton. L’elemento di qualità fitoplancton è stato campionato nel punto di massima profondità del lago (GB X 2409779, Y 5141780), comune a quello dove è stato effettuato il profilo verticale per rilevare i parametri fisico-chimici e determinare le quote di campionamento (Figura 1). Lo stato di qualità derivato dall’applicazione del metodo IPAM è elevato. Si segnala che tutte le componenti (clorofilla a, biovolume medio annuo e indice PTIot) danno risultati elevati in tutti e tre gli anni di monitoraggio. Le successioni fitoplanctoniche annuali sono molto simili e tipiche di ambienti oligotrofi: si rileva la dominanza per quasi tutto l’anno di taxa appartenenti al genere Bacillariophyceae, alternati a Dinophyceae. Gli altri gruppi tassonomici sono simili durante tutto il periodo di campionamento ma variano come abbondanza.

Figura 1: localizzazione della stazione di campionamento della comunità fitoplanctonica

Diatomee. E’ stato prelevato un campione di diatomee epilitiche, ma nel report dell’esercizio di intercalibrazione (Marchetto, 2013) per ora non sono stati elaborati dati relativi all’indice.

Macrofite. Nel transetto considerato per la valutazione della comunità macrofitica (Figura 2) è stata rilevata la presenza di un’unica specie: Potamogeton alpinus Balb.

Figura 2: localizzazione del transetto di campionamento della comunità macrofitica (privo di coordinate)

Macroinvertebrati bentonici. Il monitoraggio di sorveglianza dell’EQB macroinvertebrati è stato condotto con una frequenza di 2 campionamenti/anno (primavera e autunno) in ottemperanza a quanto indicato in Tab 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. La superficie del lago (0,61 Km 2) è appena superiore al limite stabilito nel protocollo dei macroinvertebrati per eseguire un solo transetto (<0,6 Km 2). Data, però, la difficoltà ad individuare una zona litorale campionabile tramite benna a causa della natura spesso ghiaiosa o ciottolosa delle fasce litorali, è stato deciso di eseguire un unico transetto che coprisse le 3 zone previste dal protocollo (litorale, sublitorale e profonda) (Figura 3 e Tabella 1). La zona litorale campionata è caratterizzata da substrato fangoso, comunque rappresentativa di un’area piuttosto ampia della sponda posta a sud. Come scritto nell’introduzione, i campioni sono stati analizzati solo parzialmente; in particolare si è proceduto alla determinazione degli esemplari di Ditteri Chironomidi (a livello di sottofamiglia o tribù) e di tutti gli altri esemplari al livello utilizzato per le acque dolci correnti. Non sono stati per ora determinati gli esemplari di Oligocheti, in quanto è necessaria un’adeguata formazione in merito.

Figura 3: localizzazione del transetto di campionamento della comunità macrozoobentonica

Tabella 1: coordinate dei punti di campionamento della comunità macrozoobentonica

COORDINATE COORDINATE TRANSETTO ZONA REPLICHE CAMPIONAMENTI/ANNO X Y LITORALE 2409583.242 5141412.011 3 2 1 SUBLITORALE 2409991.82 5142113.231 3 2 PROFONDA 2409861.736 5141942.959 3 2

Parametri fisico-chimici. L’analisi dei profili della colonna effettuati durante i campionamenti denota la presenza di una successione termica tipica degli ambienti lacustri, con il passaggio da una stratificazione invernale ed estiva ad una piena circolazione, tipica dei mesi primaverili e autunnali.

La classificazione, basata sull’analisi della comunità fitoplanctonica e dei parametri fisico-chimici a supporto, è descritta dalle tabelle seguenti:

INDICI IPAM LTL eco UD LW102 0,9 1 13,00

STATO ECOLOGICO BUONO

SCHEDA CORPO IDRICO

DISTRETTO Alpi Orientali TIPOLOGIA/NATURA Lago glaciale Lago Superiore di DENOMINAZIONE SUPERFICIE (Km 2) 0,13 Fusine COMUNE Tarvisio QUOTA MEDIA (m s.l.m.) 929 CODICE QUOTA A MASSIMA UDLW101 - STAZIONE REGOLAZIONE (m s.l.m.) AL-7 laghi/invasi alpini, PROFONDITA’ MASSIMA TIPO 6,00 poco profondi, calcarei (m) PROFONDITA’ MEDIA CORPO IDRICO AL-72 < 15 (m) CODICE FVG FSS GEOLOGIA calcareo STRATIFICAZIONE RISCHIO NR - TERMICA

Inquadramento territoriale. Il lago Superiore di Fusine è un lago di origine glaciale compreso nel SIC IT3320006 “Conca di Fusine”, situato a nord del monte Mangart in comune di Tarvisio (UD). Il corpo idrico presenta un corso d’acqua che funge da immissario ed emissario, denominato rio del Lago, per la maggior parte dell’anno privo di acqua in alveo. Il regime idrologico del lago è stagionale e dipende dalle precipitazioni e dagli apporti sorgivi: durante il monitoraggio sono state evidenziate situazioni di magra, in cui non è stato possibile effettuare i campionamenti, alternate ad altre primaverili o autunnali in cui in lago sommergeva addirittura le aree turistiche. Il contesto territoriale in cui si inserisce il lago è perlopiù naturale. Le pressioni sono rappresentate dalle strutture legate alla fruibilità turistica del sito (bar e area pic-nic). Lungo la riva settentrionale la vegetazione perilacuale è ben strutturata, ampia e costituita da specie autoctone arboree (conifere) ed arbustive, quest’ultime limitate ai margini della riva. Le uniche interruzioni alla continuità vegetazionale sono dovute alla presenza di una malga e dalle strutture ricreative menzionate.

Fitoplancton. L’elemento di qualità fitoplancton è stato campionato nel punto di massima profondità del lago (GB X 2417761, Y 5147827), comune a quello dove è stato effettuato il profilo verticale per rilevare i parametri fisico-chimici e determinare le quote di campionamento (Figura 1). Il metodo IPAM dà un giudizio di qualità elevato, nonostante in tutti e tre gli anni di campionamento si evidenzi un giudizio buono dell’indice PTIot. Si segnala che le comunità fitoplanctoniche rilevate sono simili come composizione in taxa, ma le abbondanze e le successioni sono diverse di anno in anno. Tale situazione è probabilmente dovuta alle forti variazioni di origine naturale del livello del lago, date dalla presenza di fenomeni sorgivi e da apporti delle precipitazioni. Durante i campionamenti infatti sono stati rilevati periodi estivi di magra spinta, che a settembre 2013 hanno reso impossibili le attività di monitoraggio, alternati a periodi primaverili ed autunnali di abbondanza di acqua che raggiunge persino le aree fruibili attorno al lago.

Figura 1: localizzazione della stazione di campionamento della comunità fitoplanctonica

Diatomee. E’ stato prelevato un campione di diatomee epilitiche nei nell’unica zona guadabile del lago posta in prossimità del parcheggio. Nel report dell’esercizio di intercalibrazione (Marchetto, 2013) il valore di EPI-L ottenuto è pari a 2.64 che corrisponde a un valore di classe ELEVATO. Questo sito è stato considerato sito di riferimento a livello italiano per i laghi poco profondi (AL-7).

Macrofite. I quattro transetti analizzati per lo studio della comunità macrofitica e le coordinate delle stazioni monitorate sono visibili in Figura 2 e Tabella 1.

Figura 2: localizzazione dei transetti di campionamento della comunità macrofitica

Tabella 1: coordinate dei punti di campionamento della comunità macrofitica

PUNTI CAMPIONATI COORDINATE X COORDINATE Y COORDINATE COORDINATE SITO ALL’INTERNO PUNTO DI PUNTO DI X TRANSETTO Y TRANSETTO DEI CAMPIONAMENTO CAMPIONAMENTO TRANSETTI 1 - - 2417873 inizio 5147764 inizio 2 2417871 5147764 1 2417859 fine 5147766 fine 3 2417867 5147762 4 2417859 5147766 2417884 inizio 5147819 inizio 2 - - - 2417822 fine 5147894 fine 1 - - 2 - - 2417641 inizio 5147856 inizio 3 3 - - 2417704 fine 5147835 fine 4 2417651 5147851 5 2417704 5147835 1 2417626 5147612 2417626 inizio 5147612 inizio 2 2417628 5147631 4 2417667 fine 5147697 fine 3 2417613 5147661 4 2417667 5147697

Segue la lista dei taxa macrofitici rinvenuti nel campionamento condotto in data 30/07/2012 (Tabella 2).

Tabella 2: lista dei taxa determinati nel lago Superiore di Fusine

TAXA ALGALI FANEROGAME Aulacoseira sp. Thwaites Hippuris vulgaris L. Chara intermedia A. Braun Potamogeton pectinatus L. Mougeotia sp. C.Agardh Ranunculus tricophyllus Chaix Spirogyra sp. Link Zygnema sp. C.Agardh

Macroinvertebrati bentonici. Il monitoraggio di sorveglianza dell’EQB macroinvertebrati è stato condotto con una frequenza di 2 campionamenti/anno (primavera e autunno), in ottemperanza a quanto indicato in Tab 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. In funzione della limitata estensione del lago (la superficie è inferiore a 0,5 Km 2) è stato individuato un unico transetto. Data l’esigua profondità non sono state individuate né una zona profonda né una sublitorale per cui il monitoraggio è stato limitato alla sola litorale, identificando però per quest’ultima due differenti tipologie di substrato; una caratterizzata da elevata copertura macrofitica ed una fangosa, priva di macrofite. Pertanto, al fine di evidenziare eventuali differenze della comunità macrozoobentonica presente nelle due tipologie descritte, sono state campionate entrambe per analizzarle separatamente (Figura 3 e Tabella 3). Come scritto nell’introduzione, i campioni sono stati analizzati solo parzialmente; in particolare si è proceduto alla determinazione degli esemplari di Ditteri Chironomidi (a livello di genere o specie), una quota dei quali necessita di conferma da parte dei referenti ministeriali, e di tutti gli altri esemplari al livello utilizzato per le acque dolci correnti. Non sono stati per ora determinati gli esemplari di Oligocheti, in quanto è necessaria un’adeguata formazione in merito.

Figura 3: localizzazione del transetto di campionamento della comunità macrozoobentonica

Tabella 3: coordinate dei punti campionamento della comunità macrozoobentonica

COORDINATE COORDINATE TRANSETTO ZONA REPLICHE CAMPIONAMENTI/ANNO X Y LITORALE 2417822.71 5147899.623 3 2 FANGO 1 LITORALE 2417694.83 5147856.963 3 2 MACROFITE

Parametri fisico-chimici. Il lago Superiore di Fusine non è caratterizzato da fenomeni di stratificazione termica annuale. Tale situazione è dovuta principalmente alle forti variazioni di profondità, come accennato nell’inquadramento territoriale e nei commenti alla comunità fitoplanctonica.

La classificazione, basata sull’analisi della comunità fitoplanctonica e dei parametri fisico-chimici a supporto, è descritta dalle tabelle seguenti:

INDICI IPAM LTL eco UDLW101 0,87 14,00

STATO ECOLOGICO BUONO

SCHEDA CORPO IDRICO

DISTRETTO Alpi Orientali TIPOLOGIA Lago glaciale DENOMINAZIONE Lago Inferiore di Fusine SUPERFICIE (Km 2) 0,11 COMUNE Tarvisio QUOTA MEDIA (m s.l.m.) 924 CODICE QUOTA A MASSIMA UDLW101 - STAZIONE REGOLAZIONE (m s.l.m.) AL-7 laghi/invasi alpini, PROFONDITA’ MASSIMA TIPO 23,00 poco profondi, calcarei (m) PROFONDITA’ MEDIA CORPO IDRICO AL-73 < 15 (m) CODICE FVG FSI GEOLOGIA calcareo STRATIFICAZIONE RISCHIO NR - TERMICA

Inquadramento territoriale. Il lago Inferiore di Fusine è un lago di origine glaciale compreso nel SIC IT3320006 “Conca di Fusine”, situato a nord del monte Mangart in comune di Tarvisio (UD). Il corpo idrico presenta un corso d’acqua (rio del Lago) che funge da immissario ed emissario ed esce dal bacino lacustre dopo uno sbarramento artificiale. Il regime idrologico del lago dipende probabilmente anche da apporti sorgivi. Il lago è inserito in un contesto territoriale prevalentemente naturale, dove le pressioni sono rappresentate dalle strutture legate alla fruibilità turistica (ristoranti, strutture per il noleggio barche, sentieri) e dalla strada di collegamento col lago Superiore. La vegetazione perilacuale è ben strutturata, ampia e costituita da specie autoctone arboree (conifere) ed arbustive, quest’ultime limitate ai margini della riva. Le interruzioni presenti in tali formazioni vegetali sono dovute alle strutture turistiche menzionate.

Fitoplancton. L’elemento di qualità fitoplancton è stato campionato nel punto di massima profondità del lago (GB X 2418130, Y 5148435), comune a quello dove è stato effettuato il profilo verticale per rilevare i parametri fisico-chimici e determinare le quote di campionamento (Figura 1). Il metodo di classificazione (IPAM), costituito dalla media della concentrazione di clorofilla a nei campioni integrati lungo la zona fotica, del calcolo del biovolume medio annuo e dell’indice PTIot, indica un elevato stato di qualità per i tre anni di campionamento dal 2012 al 2014. Si segnala che il PTIot calcolato per gli anni 2012 e 2014 è buono, diversamente dal 2013 (elevato): il confronto delle comunità complessive rilevate nei tre anni evidenzia solo una variazione nel biovolume complessivo, mentre la composizione in taxa e le successioni rimangono simili.

Figura 1 : localizzazione della stazione di campionamento della comunità fitoplanctonica

Diatomee. E’ stato prelevato un campione di diatomee epilitiche nei nell’unica zona guadabile del lago posta in prossimità del parcheggio. Nel report dell’esercizio di intercalibrazione (Marchetto, 2013) il valore di EPI-L ottenuto è pari a 1.26 che corrisponde a un valore di classe BUONO. Da segnalare il risultato ottenuto dall’applicazione dell’indice trofico (TI=1.79) che denota una condizione trofica distorta (mesotrofia) considerando la tipologia di lago in oggetto.

Macrofite. I due transetti analizzati per lo studio della comunità macrofitica e le coordinate delle stazioni monitorate sono visibili in Figura 2 e Tabella 1.

Figura 2: localizzazione dei transetti di campionamento della comunità macrofitica

Tabella 1 : coordinate dei punti di campionamento della comunità macrofitica

PUNTI COORDINATE X COORDINATE Y COORDINATE X COORDINATE Y CAMPIONATI SITO PUNTO DI PUNTO DI TRANSETTO TRANSETTO ALL’INTERNO CAMPIONAMENTO CAMPIONAMENTO DEI TRANSETTI 1 2418059 5148168 2 2418057 5148174 3 2418049 5148183 2418059 inizio 5148168 inizio 1 4 2418048 5148187 2418018 fine 5148217 fine 5 2418044 5148185 6 2418033 5148198 7 2418018 5148217 1 2418152 5148515 2 2418157 5148506 3 2418156 5148504 2418153 inizio 5148522 inizio 2 4 2418142 5148510 2418162 fine 5148494 fine 5 2418149 5148502 6 2418152 5148498 7 2418162 5148494

Segue l’elenco dei taxa macrofitici rinvenuti nel campionamento condotto in data 31/07/2012 (Tabella 2).

Tabella 2 : lista dei taxa rilevati nel lago Inferiore di Fusine

TAXA ALGALI BRIOFITE FANEROGAME Chaetophora sp. F. Schrank Fissidens cfr. adianthoides Elodea canadensis Rich. Chara hispida L. Mentha aquatica L. Cladophora sp. Kützing Myriophyllum verticillatum L. Mougeotia sp. C.Agardh Hippuris vulgaris L. Rhizoclonium sp. Kützing Potamogeton pectinatus L. Spirogyra sp. Link Zygnema sp. C.Agardh

Macroinvertebrati bentonici. Il monitoraggio di sorveglianza dell’EQB macroinvertebrati è stato condotto con una frequenza di 2 campionamenti/anno (primavera e autunno) in ottemperanza a quanto indicato in Tab 3.6 Allegato 1 Parte III D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Pur essendo un lago di estensione piuttosto limitata e per il quale, da protocollo, sarebbe sufficiente effettuare un solo transetto che copra le 3 zone principali del lago (litorale, sublitorale e profonda), è stato deciso di effettuare un campionamento aggiuntivo nella zona litorale, data la presenza rappresentativa sia di ampie zone con elevata copertura macrofitica sia di zone totalmente libere a substrato fangoso (Figura 3 e Tabella 3). Ciò è stato fatto ai fini conoscitivi, per verificare eventuali differenze tra le comunità nelle diverse zone litorali, come tra l’altro suggerito nel protocollo in casi particolari. Come anticipato nell’introduzione i campioni sono stati analizzati solo parzialmente; in particolare si è proceduto alla determinazione degli esemplari di Ditteri Chironomidi (a livello di genere o specie), una quota dei quali necessita di conferma da parte dei referenti ministeriali, e di tutti gli altri esemplari al livello utilizzato per le acque dolci correnti. Non sono stati per ora determinati gli esemplari di Oligocheti, in quanto è necessaria un’adeguata formazione in merito.

Figura 3: localizzazione dei transetti di campionamento della comunità macrozoobentonica

Tabella 3: coordinate dei punti di campionamento della comunità macrozoobentonica

COORDINATE COORDINATE TRANSETTO ZONA REPLICHE CAMPIONAMENTI/ANNO X Y LITORALE 2418141.700 5148377.663 3 2 FANGO LITORALE 1 2418071.702 5148316.619 3 2 MACROFITE PROFONDA 2418092.715 5148464.067 3 2 SUBLITORALE 2417970.177 5148475.982 3 2

Parametri fisico-chimici. I profili della colonna effettuati non denotano la formazione di una stratificazione termica. Tale condizione potrebbe essere causata dagli apporti sorgivi sommersi che si presume derivino dalla conformazione geologica del lago stesso.

La classificazione, basata sull’analisi della comunità fitoplanctonica e dei parametri fisico-chimici a supporto, è descritta dalle tabelle seguenti:

INDICI IPAM LTL eco UD LW101 0,89 15,00

STATO ECOLOGICO ELEVATO * * classificazione effettuata senza la valutazione dei parametri idromorfologici

SCHEDA CORPO IDRICO

Invaso DISTRETTO Alpi Orientali TIPOLOGIA/NATURA artificiale DENOMINAZIONE Lago di Sauris SUPERFICIE (Km 2) 1,43 COMUNE Sauris - Ampezzo QUOTA MEDIA (m s.l.m.) - CODICE QUOTA A MASSIMA UDLW201 980 STAZIONE REGOLAZIONE (m s.l.m.) AL-9 laghi/invasi alpini, PROFONDITA’ MASSIMA TIPO 131,85 profondi, calcarei (m) PROFONDITA’ MEDIA CORPO IDRICO AL-91 50,06 (m) CODICE FVG LUM GEOLOGIA calcareo STRATIFICAZIONE RISCHIO FNR - TERMICA

Inquadramento territoriale. Il lago di Sauris è situato in provincia di Udine, nei territori comunali di Ampezzo (sponda destra) e di Sauris (sponda sinistra). Esso è un bacino artificiale generato dalla costruzione dello sbarramento sul torrente Lumiei, in località la Maina. L’impianto è attualmente gestito da Edipower S.p.A. (Gruppo A2A S.p.A.). Il contesto territoriale in cui è inserito l’invaso è prevalentemente naturale. Le pressioni da segnalare sono la strada provinciale SP43 che conduce a Sauris, la presenza di alcuni edifici (abitazioni private e strutture di ristorazione ed alberghiere) e lo scarico, diretto e indiretto tramite immissari, di alcuni depuratori urbani. La vegetazione perilacuale è costituta unicamente da conifere e presenta poche interruzioni, dovute a frane naturali e alle strutture antropiche.

Fitoplancton. L’elemento di qualità fitoplancton è stato campionato in un punto a centro lago (GB X 2344732, Y 5146401), comune a quello dove è stato effettuato il profilo verticale per rilevare i parametri fisico- chimici e determinare le quote di campionamento (Figura 1). Tale zona non corrisponde alla massima profondità del bacino, che è situata in prossimità dello sbarramento della diga. Il monitoraggio è stato effettuato negli anni 2011, 2012 e 2014 con un salto di un anno a causa dello svaso del bacino avvenuto nei primi mesi del 2013; inoltre i campionamenti sono in numero ridotto a causa dell’inaccessibilità del lago al mezzo natante e ad avverse condizioni metereologiche. Il metodo di classificazione del fitoplancton IPAM conduce ad uno stato di qualità elevato, viste le valutazioni sulle tre componenti (clorofilla a, biovolume medio annuo e indice PTIot). Dall’analisi dei campioni si evidenzia una diversità tra le comunità rilevate pre e post svaso. Mentre nei primi due anni la successione è tipica di laghi oligo-mesotrofi con dominanza di Bacillariophyceae e Dinophyceae, nel 2014 i campioni prelevati indicano una situazione più mesotrofa a causa dell’aumento di Cryptophyceae e la forte riduzione di Bacillariophyceae. Tale cambiamento è evidente anche nell’abbassamento dell’indice PTIot per l’anno in esame; si può ipotizzare che tale cambiamento sia stato dovuto ad una risospensione di materiale dal fondo con conseguente aumento nella disponibilità di nutrienti

Figura 1: localizzazione della stazione di campionamento della comunità fitoplanctonica

La classificazione, basata sull’analisi della comunità fitoplanctonica e dei parametri fisico-chimici a supporto, è descritta dalle tabelle seguenti:

INDICI IPAM LTL eco UD LW201 0,89 13,00

POTENZIALE BUONO ECOLOGICO