© Gabriele Menis

L’Anello della Grande Guerra sui sentieri del Tarvisiano alla scoperta delle prime linee IL PROGETTO L’“Anello della Grande Guerra” nasce con lo scopo di valorizzare il patrimonio storico e culturale legato al primo conflitto mondiale in diverse Con l’Anello della Grande Guerra vallate dell’estremo Nord-Est della Regione Venezia Giulia, che si trovarono, all’epoca, su fronti opposti. Sono tempi lontani e oggi, soprattutto alle giovani generazioni, può sembrare che quei lunghissimi anni di guerra non abbiamo prodotto in alla scoperta delle prime linee queste zone niente di memorabile. La Valcanale e le altre vallate dell’estremo Nord-Est della Regione , oggi italiane, si trovavano durante Invece la Prima Guerra Mondiale segnò profondamente la vita delle loro popolazioni, la loro cultura e il loro senso di fiducia, lasciando sul territo- gli anni della Prima Guerra Mondiale su fronti opposti. Durante il conflitto gli eserciti del Regno d’Italia e dell’Impero Au- rio segni indelebili ma anche ricordi dolorosi, separazioni di amici, popolazioni sfollate e, ovviamente, caduti dall’una e dall’altra parte del fronte. stro-ungarico trasformarono il territorio, disseminandolo di costruzioni poi abbandonate ma anche di strade, mulattiere e È stato perciò identificato un percorso in alta quota e sul fondovalle che segue il più possibile l’andamento delle prime linee e un nucleo di sentieri usati ancora oggi. notizie storiche capace di far capire emozioni e sentimenti di chi si trovava in questi luoghi all’epoca del conflitto, in modo da presentare a chi Ma dove passavano realmente le prime linee dei due avversari li visita oggi gli aspetti materiali e immateriali della loro storia. Con l’ulteriore obiettivo di ricordare che i grandi sforzi compiuti da soldati e prigionieri per realizzare percorsi, strade e mulattiere in un ambiente e dove si trovava la “terra di nessuno” che le separava? che ne era quasi privo lasciarono in dotazione un vasto patrimonio di manufatti a chi avrebbe frequentato le Giulie in tempo di pace; mentre i Inevitabile porsi questa domanda, non appena si incontra qualcuno dei tanti resti bellici in alta o bassa quota, perché oggi di racconti dei soldati sopravvissuti, pur senza tacere le difficoltà e le sofferenze di vivere in climi così ostili, avrebbero contribuito a creare nell’im- quelle linee immaginarie ma sanguinose non sembra essere rimasta traccia… L’Anello della Prima Guerra Mondiale vi per- maginario dell’Europa l’idea della montagna come luogo di paesaggi affascinanti. metterà di seguire il più da vicino possibile le prime linee dei due eserciti e di attraversare in pace i territori una volta contesi. Per questo siamo convinti che tali segni e memorie debbano essere studiati, curati e talvolta riportati alla luce: per non dimenticare chi li creò e li visse e per conoscere consapevolmente la parte migliore di questa eredità. © Carlo Spaliviero Le proposte progettuali del di , che rivestiva il ruolo di Capofila, sono state inserite nella terna dei progetti sovvenzionati dai Bandi per il finanziamento di progetti per la realizzazione e per la manutenzione di percorsi tematici sui luoghi della Prima guerra mondiale indetti dalla Regione Friuli Venezia Giulia (Delibera n.2636 del 30.12.2014, n.921 del 15.5.2015 e n. 974 del 21.10.2016). Le sue proposte progettuali sono state inserite nella terna dei progetti finanziati in entrambi i bandi. Alle proposte progettuali hanno collaborato in qualità di partner la Comunità Montana del Gemonese, i Comuni di Dogna e Resia, l’Associazione “Amici della Fortezza di Osoppo”, il Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, e di Passo Pramollo e, in veste di collaboratori, il CAI Regionale con la Società Alpina delle Giulie e la Società Alpina Friulana assieme ai gestori dei rifugi Celso Gilberti (Irene Pittino), Guido Corsi (Cristiano Martucci), Luigi Pellarini (Ennio Rizzotti) e Fratelli Grego (Renato Ben). L’Anello della Grande Guerra è un progetto originale di Fulvio Caputo sviluppato con Emiliano Di Gion, Luisa Flora e Gianpiero Toniato. Scegliendo un itinerario secondo i vostri interessi e capacità, potrete decidere di percorrere la ciclovia e scoprire gli CARTOGRAFIA © CASA EDITRICE TABACCO: AUT. 2095 del 13/03/17 acquartieramenti di fondo valle lungo la pista ciclabile Alpe Adria Radweg, oppure di visitare in quota i forti, le ridot- Progetto di storia illustrata dedicato all’Anello della Grande Guerra elaborato da Saul Darù con Luisa Flora. Progetto completo su wwww.tarvisiano.org te, le mulattiere, facendo tappa nei quattro rifugi, per ricevere informazioni sui luoghi e le memorie che la Guerra ha impresso all’ambiente circostante. Il SentierodeiSoldati inoltre dimunirsi diunproprio sacco-lenzuolo easciugamano perilpernottamento inrifugio. avere maggioriinformazioni. Siraccomandalaconsultazione del meteoprimadell’escursioneel’utilizzo diattrezzaturaadeguata;siconsiglia Nota: la descrizione dei percorsi in montagna è indicativa, si consiglia di consultare le carte topografiche, i gestori dei rifugi e le guide locali per accompagnati dall’ecosenzatempo deicantialpini. di unafittaretestrade,mulattiere,sentieri,telefericheepostazioniricovero. dei gruppimontuosiresepertantoindispensabilelarealizzazione,colprocederedelconflitto, fronte alpinofuronolegateall’impervietàdelterrenoealleavversitàclimatiche.L’elevazione difficile conquistaperletruppe:difficoltàmaggiorichegliesercitidovetteroaffrontaresul allo JôfdiMontasioesalirepoisulcrinaledelCanin.LecimesvettantidellaGiulieerano garico scendevalungolaVal PontebbanaperinerpicarsinelleAlpiGiulieoccidentalifino Allo scoppiodellaGrandeGuerrapartedelconfinefrailRegnod’Italiael’ImperoAustro-Un- potrete visitarelegallerie,caverne, letrincee Lassù, circondati da panorami mozzafiato, Lassù, circondatidapanorami mozzafiato, e irifugiprecarideicombattenti,

© Gabriele Menis

© MarioVerin

© Alice Venaruzzo

© Carlo Spaliviero Rifugio Celso Gilberti

ACCESSO: da Sella Nevea con la telecabina o percorrendo i sentieri Apertura: CAI 635, con partenza a destra della telecabina, o il sentiero CAI 636, Dicembre - Aprile; Giugno - Settembre. che parte dal piazzale e segue il sentiero della mulattiera della Grande Guerra. Tempo di percorrenza di circa 2 ore. Ricettività: 30 PRINCIPALI ATTRAZIONI: Monte Canin (m 2578), Monte Bila Pec (m Bagni: 2146), Monte Forato (2498 m), Monte Rombon (2208 m), Monte Sart 5 bagni, 2 docce (2324 m). telefono pubblico STORIA: inaugurato nel 1934 e dedicato al giovane alpinista udinese escursioni tematiche guidate si accettano animali Celso Gilberti, scomparso sulla parete est della Paganella, fu parzial- mente distrutto dai soldati tedeschi durante la Seconda Guerra Mon- diale; nel 1950 fu ricostruito con il contributo della SAF, della famiglia Gilberti e di altri donatori. Sorge al margine della conca Prevala, sul ver- sante settentrionale del gruppo del Canin e all’interno del Parco naturale Altezza: 1850 metri regionale delle Prealpi Giulie. In estate è base di partenza di numerose Tabacco 019 «Alpi Giulie escursioni speleologiche, ascensioni, traversate, palestre e vie alpine, in Occidentali - Tarvisiano» inverno è un importante punto di ristoro per gli sciatori, gli alpinisti, i free Gestione: Pittino Irene riders e tutti gli appassionati della neve ed è anche una meta ideale per Proprietà: SAF - chi desidera trascorrere una giornata immerso in un ambiente selvaggio Sezione di Udine CAI ma tranquillo, godendosi un libro, il sole e un bel pranzetto. SELLA NEVEA 33010 (UD) CUCINA: Particolare attenzione è dedicata all’offerta gastronomica, tra- T. +39 0433 54015 dizionale, fortemente legata al territorio e valorizzata grazie all’utilizzo di T. +39 333 8192055 prodotti locali stagionali (erbe spontanee, prodotti della Malga Montasio). e-mail: [email protected] www.rifugiogilberti.com © Archivio CO.PRO.TUR. A SELLA BILA PEC B SELLA PREVALA C RIFUGIO GILBERTI - (Sentiero CAI 632) (Sentiero CAI 636) SALITA SUL MONTE ROBON Caratteristiche del percorso: • Partenza: Rifugio Gilberti Caratteristiche del percorso: Caratteristiche del percorso: • Difficoltà: bassa, con alcune asperità • Partenza: Rifugio Gilberti • Partenza: Rifugio Gilberti tipiche del terreno carsico • Difficoltà: bassa • Difficoltà: medio/bassa • Quota minima: 1.850m • Quota minima: 1850 m • Quota minima: 1850 m • Quota massima: 1.908 m • Quota massima: 2005 m • Quota massima: 2067 m • Tempo: 4 ore (scendendo per il CAI 637) • Tempo: 0,40 ore • Tempo: 3,00 ore 3 ore (scendendo per il CAI 636) C Siti di interesse: Siti di interesse: Siti di interesse: A Sella Bila Pec, punto di controllo e ristoro A Sella Prevala, confine con la Slovenia, Data l’importanza strategica di questo lungo i percorsi delle linee di rifornimento, sono ancora visibili i resti delle postazioni settore, che fronteggiava la prima linea si trova una casermetta, realizzata a sup- del Regio Esercito italiano scavate nella austriaca posta sulla Mogenza Picco- porto del ricovero Canin (di cui rimangono roccia e i ruderi della casermetta del vil- la, il Regio Esercito Italiano costruì sul ora le tracce del basamento). In prossimità laggio di guerra italiano sotto la parete del monte Robon e sull’omonima Sella, fino A si trovano i resti di baracche e una caverna Golovec. Il tratto del sentiero che scende a a Cima Confine, innumerevoli manufatti (postazione di una batteria da montagna); Sella Nevea è la mulattiera di guerra, co- militari. Oggi è ancora possibile vedere più avanti, su un ampio spiazzo, è situato struita nel 1915 per collegare i reparti mi- numerose costruzioni: fortini, casermet- B il basamento della stazione a monte della litari dislocati in quota con quelli a fondo- te, gallerie e un lungo spalto a feritoie in teleferica che partiva dalla Val Raccolana. valle e permette di vedere in quota ancora i pietra e cemento armato che difendeva Il sentiero CAI coincide con il percorso bota- resti di diversi edifici militari e, lungo il per- il fronte. Bellissimo il panorama verso la nico del Bila Pec che permette di ammirare corso, muri di sostegno e ponticelli costruiti catena del Canin, lo Jôf Fuart, la Madre la vegetazione legata agli ambienti estremi dai soldati con la tecnica della muratura a dei Camosci e i più lontani Mangart e di alta quota. secco. Jalovec. Rifugio Pellarini

ACCESSO: dal parcheggio P2 di Valbruna si segue il sentiero CAI 616, Apertura: dapprima lungo una strada forestale e in seguito lungo un sentiero sotto Giugno - Settembre. le pareti rocciose delle Rondini che vi accompagnerà al rifugio. Tempo di percorrenza di circa 2 ore. Ricettività: 45 PRINCIPALI ATTRAZIONI: Nabois Grande (2313 m), Jôf Fuart (2.666 m), Cima di Riofreddo(2507 m), Anello delle Rondini (max 1757 m), Sen- Bagni: tiero Chersi (max 1970 m), Sentiero dei Cavalieri (max 1630 m), Alta Via 3 bagni, 2 docce delle Alpi Tarvisiane. Wi-Fi trasporto bagagli in teleferica STORIA: costruito nel 1924 dalla Società Alpina delle Giulie, fu dedicato escursioni con guida alpina al volontario alpino Luigi Pellarini, caduto durante la Grande Guerra sul corsi alpinismo e arrampicata Monte Chiesa ad Asiago. Nel 1960 venne ingrandito utilizzando la tipi- anche per bambini ca architettura lignea della Valcanale e venne ristrutturato nuovamente negli anni ‘90. Si trova in una suggestiva abetaia della Carnizza di Camporosso, circon- Altezza: 1499 metri Tabacco 019 «Alpi Giulie dato da maestose pareti e lingue di nevaio, nel grandioso anfiteatro del Occidentali - Tarvisiano» gruppo dello Jôf Fuart. Costituisce il punto di partenza per le numerose salite alpinistiche sulla parete nord del gruppo montuoso, per il versante di Riofreddo, dove sono situate altrettante classiche e moderne vie di Proprietà: Soc. Alpina Giulie Sezione CAI di Trieste arrampicata ed una vicina palestra di arrampicata.

CUCINA: Cucina non stop, dalle 10.00 alle 21.00 secondo la tradizione località Carnizza di Camporosso gastronomica della Valcanale e piatti friulani, carinziani e sloveni; prodotti 33018, Tarvisio (UD) alimentari della Regione: formaggi della latteria di Ugovizza, insaccati lo- cali, erbe raccolte nelle limitrofe malghe, birre carinziane e vini del Collio Info Point Tarvisio: T. 0428 2392 Friulano. [email protected] © Claudio Costerni A SENTIERO CHERSI B LA DIRETTA TEDESCA (CRESTA C LA GOLA NORD-EST EST) AL GRANDE NABOIS DELLO JÔF FUART Caratteristiche del percorso: Caratteristiche del percorso: Caratteristiche del percorso: • Partenza: Malga Saisera • Partenza: Rifugio Pellarini • Partenza: Rifugio Pellarini • Difficoltà: media • Difficoltà: medio/alta • Difficoltà: alta • Quota minima: 1004 m • Quota minima: 1499 m • Quota minima: 1499 m • Quota massima: 1970 m • Quota massima: 2313 m • Quota massima: 2666 m • Tempo: 7,30 ore • Tempo: 3,00 ore • Tempo: 5,00 ore A

Siti di interesse: Siti di interesse: Siti di interesse: Il percorso segue mulattiere, sentieri e trac- È un itinerario molto conosciuto per la bel- È sicuramente una delle più affascinanti ce costruite durante la Grande Guerra, in un lezza e la visuale che offre sulla valle di ascensioni in zona; dalla cosiddetta “Cen- ambiente grandioso con una vista favolosa Valbruna. Lo spettacolare percorso veniva gia degli Dei” e sulla vetta (2666 m.) per- mette di godere di uno splendido panorama B sulle pareti dello Jôf Fuart. utilizzato dalle truppe austriache durante Come quasi tutte le montagne di questo la Grande Guerra per risalire al punto di sulle Giulie e sulle vicine Austria e Slovenia; gruppo anche sul Nabois ci sono resti di osservazione Nabois. Sulla Sella sono vi- anche il sentiero attrezzato “Anita Goitan” si snoda in un ambiente spettacolare. Du- postazioni austriache della Prima Guerra sibili i primi resti bellici dell’osservatorio rante il conflitto i soldati austriaci costru- Mondiale: questa infatti era la linea del di artiglieria dell’esercito austro-ungarico. irono nella Gola un sentiero attrezzato per fronte austriaca che proseguiva anche sullo Proseguendo lungo il sentiero militare si C raggiungere la cima dello Wischberg (il Jôf Fuart, mentre le posizioni degli Alpini incontrano alcuni ricoveri austro-ungarici, nome in lingua tedesca per Jôf Fuart), dove italiani erano di fronte sul Montasio, sullo uno dei quali possiede ancora la struttura avevano un loro punto di osservazione. La Jôf di Sompdogna e sullo Jôf di Miezegnot. lignea originale. cima venne scavata con le mine per costru- ire una caverna e, nel 1916, la Scotti Hutte (Capanna Scotti). Rifugio Guido Corsi

ACCESSO: dalla Valle Rio del Lago si percorre la strada forestale fino Apertura: alle malghe Grantagar e si prosegue lungo i sentieri CAI 628 e 625, Giugno - Settembre. passando sotto la Parete delle Gocce. Tempo di percorrenza di circa 2:30 ore. Da Sella Nevea si percorre il sentiero CAI 625 verso malga Ricettività: Cregnedul di Sopra, passando poi per il Passo degli Scalini. Tempo di 54 percorrenza di circa 2:45 ore. Bagni: PRINCIPALI ATTRAZIONI: Jôf Fuart (2.666 m), Cima di Riofreddo 4 bagni, 1 doccia (2.507 m), Cima del Vallone (2.368 m), Campanile di Villacco (2.247 m), Sentiero Re di Sassonia (max 1.874 m), sentiero attrezzato Anita Goitan telefono pubblico (max 2.518 m), sentiero del Centenario (max 2.237 m), sentiero attrezza- Wi-Fi to Ceria Merlone (max 2.531 m), Alta Via delle Alpi Tarvisiane. trasporto bagagli in teleferica

STORIA: costruito nel 1925 dal CAI di Trieste dove prima sorgeva la Capanna Findenegg (distrutta durante la Grande Guerra), è dedicato alla memoria di Guido Corsi, caduto nel 1917 sul Monte Grappa. Poiché Altezza: 1874 metri qui durante la guerra la prima linea austriaca respingeva gli attacchi Tabacco 019 «Alpi Giulie italiani e nei dintorni sorgeva un piccolo villaggio di guerra, denominato Occidentali - Tarvisiano» “Findenegg Stellung”, sono visibili nella zona trincee, bunker, cammi- namenti, cimiteri e teleferiche. Il rifugio costituisce un ottimo punto di Gestione: Martucci Cristiano Proprietà: Soc. Alpina partenza per sentieri attrezzati, vie di accesso, itinerari di speleologia e Giulie Sezione CAI di Trieste la vicina palestra di roccia, nonché per sentieri di facile percorrenza, più adatti alle famiglie, che permettono di ammirare panorami mozzafiato e la flora e fauna locale: non di rado si possono incontrare stambecchi, 33018 Tarvisio (UD) marmotte, aquile, falchi, pernici, corvi reali. Tel. +39 0428 68113 Tel. +39 3391707750 CUCINA: Cucina genuina tipicamente regionale, con qualche specialità [email protected] ungherese portata dalla moglie del gestore. www.rifugiocorsi.it © Alessio Codermazzi B C

A A gliatrice all’interno diunacaverna. si trovaunapostazione austriacadimitra- mentre allabasedellaparetedelle Gocce dove sivedonodeirestiditrincee italiane, Si proseguepoifinoalPassodegli Scalini, con l’iscrizionedelBattaglione Val Fella. trova ancoraunabellavascaper l’acqua tà costruttivadeisoldatiitaliani,incuisi gnota, unbellissimoesempiodellacapaci- attraversa il Villaggio di guerra della Pla- Sella NeveaversoilPassodegliScalinisi che unavoltaeranoiduefrontinemici.Da co, inquantopermettediattraversare quelli Il sentierohaunparticolareinteressestori- Siti diinteresse: • Tempo: 3,00ore • Quotamassima:2022m • Quotaminima:1162m • Difficoltà:bassa • Partenza:SellaNevea Caratteristiche delpercorso: RIFUGIO CORSI PASSO DEGLISCALINI (CAI 625) B 625 siarrivaalVallone diRiobianco. per ilghiaione;imboccando ilsentieroCAI sui propripassiediscendendodirettamente proseguire perilBivaccoGorizia tornando casco e imbragatura. Come variante, si può prosegue con attrezzature che richiedono giunge aunastanzaconferitoie.Ilsentiero dini rinforzatiedaunascalainlegno,si un trattosurocciaumida,seguitodagra- Sentiero delCentenario:dopoaversuperato durante la Grande Guerra, dove ha inizio il e realizzatadall’esercitoaustro-ungarico un centinaiodimetriscavatanellaroccia Dà lapossibilitàdivedereunagalleria Siti diinteresse: • Tempo: • Quotamin/max:1874/2180m • • Caratteristiche delpercorso: Alta (sulsentierodelCentenario) e albivaccoGoriziaperilghiaione) Difficoltà: medio/bassa(finoallagalleria Partenza: RifugioGuidoCorsi FORCELLA VALLONE RIFUGIO CORSI- 4,30 ore(anello) 0,45 ore(finoallagalleria) C striache, da visitare sempre con prudenza. striache, davisitaresempre conprudenza. notevoli restidelle postazionidifensiveau- il rifugioCorsi.Alla Forcellasonopresenti zioni austro-ungarichesituatedove orac’è teleferica militareprovenientedalle posta- menti e resti della stazione di arrivo della Forcella Mosèattraversotrincee,cammina - diti sentieridicollegamento)e arrivare a austro-ungarico (caverne,postazioniear monianze dellaGrandeGuerrasulfronte giungere unacrestadisseminataditesti- Il sentiero Anita Goitan permette di rag- striache che passainrassegnalepostazioniau- Un bellissimosentierodialtamontagna, Siti diinteresse:

• Tempo: 7,00ore • Quotamassima:2502m • Quotaminima:980m • Difficoltà:alta • Partenza:ForcelladiRiofreddo Caratteristiche delpercorso: CIME CASTREIN - Rifugio Fratelli Grego

ACCESSO: da Dogna si segue la strada asfaltata per 18 km per raggiun- Apertura: Giugno - Settembre. gere Sella di Sompdogna, dalla quale il rifugio dista circa 10 minuti a inverno: nei week-end piedi. Da Valbruna si segue la strada che si inoltra in Val Saisera fino alla radura di Malga Saisera, dalla quale si prosegue a piedi dapprima lungo Ricettività: 38 una pista forestale e in seguito lungo la mulattiera (segnavia CAI 611) che porta al rifugio. Tempo di percorrenza di circa 40 minuti. Bagni: 3 bagni, 2 docce PRINCIPALI ATTRAZIONI: Jôf di Montasio (2.754 m), Jôf di Miezegnot (2.087 m), Jôf di Somdogna (1.889 m), Alta Via delle Alpi Tarvisiane. telefono pubblico

STORIA: Il rifugio si trova fra alte piante di conifere, nei pressi della Sella di Somdogna e dell’omonimo laghetto, con vista sulle pareti dello Jòf di Montasio, dello Jôf Fuart e del Monte Nabois. È un ottimo punto di partenza per le ascensioni allo Jôf di Miezegnot, allo Jôf di Somdogna e Altezza: 1389 metri per la traversata al Rifugio Pellarini. La struttura, in legno e muratura, fu Tabacco 019 «Alpi Giulie Occidentali - Tarvisiano» costruita nel 1927 e dedicata alla memoria di Attilio Grego, decorato con 4 medaglie d’argento nella Grande Guerra e deceduto nel 1925 a Passo Gestione: Ben Renato Proprietà: Soc. Alpina Fassa, e poi ai suoi fratelli Ferruccio (caduto sulla catena dei Musi nel Giulie Sezione CAI di Trieste 1966), Remigio (morto in Russia nel 1943), e Paolo (morto nel 1994). Il rifugio si trova proprio nelle vicinanze del vecchio cippo di confine tra Località SELLA SAMPDOGNA l’allora Regno d’Italia e il Regno d’Austria Ungheria. Durante la Prima 33010 Malborghetto Valbruna (UD) Guerra Mondiale, tiri d’artiglieria, avamposti e infiltrazioni di pattuglie Tel. +39 0428 60111 caratterizzavano i combattimenti nei pressi della Sella di Somdogna e Tel. +39 349 1997876 alle pendici dello Jôf di Somdogna e dello Jôf di Miezegnot. [email protected] © Carlo Spaliviero A ANELLO DEL B JÔF DI MONTASIO C JÔF DI MIEZEGNOT LAGHETTO SOMDOGNA Caratteristiche del percorso: Caratteristiche del percorso: Caratteristiche del percorso: • Partenza: Rifugio Fratelli Grego • Partenza: Rifugio Fratelli Grego • Partenza: Rifugio Fratelli Grego • Difficoltà: bassa • Difficoltà: medio/alta • Difficoltà: alta • Quota minima: 1389 m • Quota minima: 1389 m • Quota minima: 1389 m • Quota massima: 1397 m • Quota massima: 2754 m • Quota massima: 2087 m • Tempo: 1,15 ore • Tempo: 7,00 ore • Tempo: 4,00 ore B

A Siti di interesse: Siti di interesse: Siti di interesse: Lungo il gradevole sentiero tra i boschi di Dalla cresta del Montasio è possibile godere Sulla vetta dello Jôf di Miezegnot il panorama

C faggio si possono vedere i segni ben visibi- di una vista spettacolare. sulle Giulie e sulle Carniche Orientali è este- li delle 4 linee di difesa che componevano Sullo Jôf di Montasio, per tutta la durata sissimo. Sorpassate alcune lapidi dell’ex ci- la prima linea italiana durante la Grande della guerra, rimase accampato un piccolo mitero di guerra italiano, il sentiero permette Guerra. Numerosi i crateri lasciati dalle di raggiungere i ruderi del villaggio di guerra gruppo di Alpini. Questi, con un collegamen- esplosioni delle migliaia di granate di me- del Regio Esercito Italiano, una straordina- to telefonico con i comandi dell’esercito, dio e grosso calibro lanciate dall’artiglieria ria serie di costruzioni a quota 1890 metri dirigevano da quell’osservatorio i tiri delle austro-ungarica. Una battaglia particolar- denominata “Villa Bucintoro”. In vetta allo batterie d’artiglieria e segnalavano i movi- mente cruenta si svolse il 18 e il 19 otto- Jôf di Miezegnot si possono vedere ancora i bre del 1915, quando gli Austro-Ungheresi menti delle truppe austro-ungariche. diversi ruderi delle costruzioni, appostamenti cercarono di riconquistare le posizioni del Per arrivare in vetta, gli Alpini costruirono e soprattutto i resti di uno dei più importanti Peceit e di Somdogna e giunsero quasi sul- un primo percorso con funi metalliche e una osservatori d’artiglieria dell’esercito italiano. la Sella Somdogna, ma furono respinti dal scala di ferro di circa 70 metri, sostituiti nel Sul costone Peceit si trovano ancora altri re- fuoco dell’artiglieria e delle mitragliatrici 1963 dal CAI di Gorizia con l’attuale scala sti di fortificazioni italiane e profonde trincee dell’esercito italiano. intitolata ad Agostino Pipan. scavate nella roccia.

la StradadeiCannoni distribuiti fraiComunidiTarvisio, Malborghetto,Pontebba,ChiusaforteeResia. la Valcanale permettonodivisitarefacilmenteirestiquestiedificiitalianieaustro-ungarici, Oggi laCicloviaAlpeAdriaRadwegefittaretedipercorsiciclabilipedonalicheattraversa per lebatterie,acuiinseguitosisonoaggiuntimusei,ossari,cimiteriemonumentifunebri. punto divistastrategicoologisticoinfermerie,magazzini,stalle,depositi,fortieappostamenti i feriti,trasportareviveriemunizionialleprimelinee,edificandonelleareepiùimportantidal Gli eserciticontrappostiusavanoipercorsidifondovalleperimmagazzinarelemerci,curare Militare delle AlpiGiulieaCave delPredil. Territorio edellaGrandeGuerraaDogna;laBatteria diSellaPredil;ilcimiteromilitare diResia;l’OssariomilitareeilMuseo Storico Fra iluoghioggettodi manutenzioneordinariaostraordinaria segnaliamoilPercorsodelPlans,laRidotta dellaghettoeilMuseo dei soldatiecivilidurante laGrandeGuerra, Questi manufattipermettono dicomprendere ncn litto, allora,senzatermini diparagone. un conf più afondoedirivivere leesperienze

© Gabriele Menis

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© Alice Venaruzzo

© Carlo Spaliviero Batteria Sella Predil

ACCESSO: accesso carrabile dalla Strada Statale 54 (alla sommità, per chi proviene da Cave del Predil), a pochi chilometri dal confine Italo-Sloveno.

STORIA: allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Tarvisio e il suo territorio appartenevano all’Impero Austro-Ungarico. La “Batteria Sella Predil”, costruita nel 1897, faceva parte dello Sbarramento Predil, che comprendeva anche il “Forte Lago Predil” e il “Forte Gola di Aibl” (n.2 e n.3), i cui resti si vedono sulle sponde del Lago, e altre fortificazioni. La Batteria era dotata di telefono e di telegrafo e comunicava con segnali ottici con il Forte Lago di Predil e con l’osservatorio d’artiglieria del Zottenkopf. Anche se la Batteria non fu utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale, l’esercito del Regno d’Italia conti- nuò a bombardare l’edificio dal giugno 1915 alla battaglia di Caporetto, danneggiandolo seriamente.

PUNTI DI INTERESSE STORICO NELLE VICINANZE:

• A Cave del Predil potrete visitare la Miniera del Parco Internazionale Geominerario del Raibl e scoprire, in- sieme alla guida che vi accompagnerà, la difficile vita dei minatori e il coinvolgimento della miniera nella Prima Guerra Mondiale, quando la galleria che collegava Cave e (anch’esso allora in territorio austro-ungarico) era attraversata dalle truppe impiegate in varie battaglie, fra cui quella di Caporetto.

• Nel vicino Museo storico militare delle Alpi Giulie (n. 4) è raccontata la Prima Guerra Mondiale nel territorio, © ??? mentre le cappelle in onore dei caduti italiani, carinziani e di altre nazionalità al cimitero del paese ricordano che in questo territorio passava il fronte fra i due eserciti avversari. Linea dei Plans

ACCESSO: Accesso carrabile dalla strada che da Dogna porta a Sella Somdogna, in località Stavoli dei Plans, a circa 12 chilometri da Dogna. La strada ripercorre in gran parte il tracciato della vecchia rotabile militare, costruita in occasione della Prima Guerra Mondiale.

STORIA: È una complessa linea difensiva del Regio esercito Italiano che, ai tempi del conflitto, sbarrava il passaggio nell’alta Val Dogna scendendo dalla strada attuale fino al torrente Dogna, per poi risalire sul versante opposto dove, ancora oggi, si possono scorgere i resti delle trincee blindate. Comprende vie di comunicazione, trincee, gallerie, caverne, punti di osservazione. Per la sua collocazione e per la mole dei lavori eseguiti, fu più volte visitata dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III. L’itinerario, reso accessibile ai visitatori grazie a numerosi interventi di recupero, si snoda attraverso un dedalo di trincee, camminamenti, gallerie e corridoi blindati. L’area, per le sue peculiarità e per la sua ac- cessibilità, offre numerosi spunti per attività di tipo didattico.

PUNTI DI INTERESSE STORICO NELLE VICINANZE: • Sulla rotabile verso la Sella Somdogna, in località Chiout, si incontrano i resti di una stazione intermedia della teleferica che partiva Cadramazzo (vicino a Chiusaforte, dove arrivava la linea ferroviaria) e passava per Cuel dale Barete: inaugurata nel 1917, funzionò per pochi mesi a causa di alcuni guasti e fu abbandonata lo stesso anno, dopo la battaglia di Caporetto.

• A metà strada della Val Dogna, si può imboccare il sentiero che sale a Forcella Cuel Taront, dove si possono visitare i resti monumentali dei comandi dei Battaglioni Val Fella e Monte Canin. © ??? • Presso la Sella Somdogna si trova la trincea blindata di recente pulizia, la “Ridotta del Laghetto” (n. 34). • Nel Museo del Territorio e della Grande Guerra a Dogna (n. 16) è possibile osservare alcuni reperti originali trovati nei luoghi circostanti. 4,2

LA STRADA IL SENTIERO DEI CANNONI DEI SOLDATI Punti di interesse storico: Punti di interesse storico: 1 Batteria Sella Predil 23 Resti di caserme italiane 2 Forte del 24 Resti di postazioni italiane 3 Forte Gola di Aibl 25 Resti di postazioni italiane 4 Museo Storico Militare delle Alpi Giulie 26 Resti di postazioni austro-ungariche 5 Palestra di Roccia della 59° Brigata Austroungarica 27 Resti di manufatti dell’esercito austro-ungarico 36 con istruttore 28 35 6 Monumento dedicato a Karl I Imperatore Percorso per l’osservatorio d’Austria-Ungheria austro-ungarico dello Jof Fuart 7 Cimitero Militare Austriaco 29 Resti di un villaggio di guerra italiano 34 8 Parco Tematico della Grande Guerra 30 Resti di trincee italiane 4 9 Forte Hensel di Malborghetto e Monumento del Leone 31 Resti di trincee austro-ungariche Morente Campagna Guerra Napoleonica 32 Postazione in galleria dell’esercito 10 Sbarramento Austroungarico austro-ungarico della Grande Guerra, località Cucco 33 Resti delle fortificazioni austro-ungariche 2 11 Ponte Storico con Cippi di Confine Pontebba/Pontafel 27 34 Resti delle linee di difesa dell’esercito italiano 26 (Part. Percorso Parco Tematico di Bombaschgraben) 37 12 Cimitero di S. Antonio e Monumento ai Caduti Austriaci 35 Resti del villaggio di guerra italiano 28 Villa Bucintoro 13 Parco Tematico della Grande Guerra 32 del Bombaschgraben 36 Resti dell’osservatorio di artiglieria italiano 3 33 14 Sbarramento Ponte di Cristo 37 Percorso degli Alpini italiani per la vetta 31 15 Ingresso Caverne - Mitragliere in Galleria del Montasio 30 Sbarramento di Mincigos 29 16 Museo del Territorio e della Grande Guerra 17 Sbarramento di Cadramazzo con Caverne - Mitragliere RIFUGI 18 Mostra permanente sulla Grande Guerra presso l’ex Caserma Zucchi nei pressi di punti storici: 19 Forte Col Badin e Museo della Grande Guerra 1 Rifugio Celso Gilberti in Montagna (MGGM) 2 Rifugio Pellarini 20 Tombe di soldati caduti nella Grande Guerra 21 Cimitero Prato di Resia 3 Rifugio Guido Corsi 25 22 Linea dei Plans 4 Rifugio Fratelli Grego

23 1 24 Come arrivare nel Tarvisiano © Mario Verin ITALIA FRIULI VENEZIA GIULIA AUSTRIA AUSTRIA Friuli AUSTRIA AUSTRIA Venezia VENETO - CADORE TARVISIANO VENETO - CADORE TARVISIO Giulia

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Tarvisio ed il suo comprensorio godono di una posizione unica: ubicati nell’angolo nord-orientale dell’Italia sul confine con Austria e Slovenia, si trovano lungo una delle principali arterie di comunicazioni europee, la linea Vienna-Venezia-Roma. Raggiungere Tarvisio quindi è molto facile sia tramite mezzi pubblici che in auto. Esperienza

IN AUTO IN TRENO IN AEREO ANELLO DELLA GRANDE GUERRA L’autostrada A23 Alpe Adria serve tutto il La stazione ferroviaria di Tarvisio Boscoverde Tarvisio si trova al centro della nuova Europa, ed è 3 notti in quota, con mezza pensione comprensorio del Tarvisiano, con le uscite di (a circa 3 km dal centro cittadino) è molto ben servita dai principali aeroporti del centro Europa. Pontebba (da doveAUSTRIA si può raggiungere in circa 20 ben collegata con diverse corse giornaliere a Gli aeroporti di Trieste, Klagenfurt e Ljubljana si AUSTRIAa partire da: € 169 a persona! minuti Passo Pramollo-Nassfled con oltre 100 km Udine,AUSTRIA Trieste e Venezia in Italia, e a Villach, trovano a meno di un’ora di auto o di treno, mentre AUSTRIA di piste da sci), Malborghetto-Valbruna e Tarvisio Klagenfurt, Graz e Vienna in Austria. Numerosi gli aeroporti di Venezia e Monaco collegano Tarvisio VENETO - CADORE VENETO - CADORE (ultima uscita in Italia). L’A23 è una dira- treni regionaliTARVISIANO partono ogni giorno da Udine per con le principali città Europee. Per richiedere informazioni TARVISIO mazione della A4 Torino-Milano-Venezia-Trieste: raggiungere Tarvisio in poco più di 40 minuti. Tre raggiungere Tarvisio in auto è quindi quanto di corse giornaliere inoltre collegano direttamente e scoprire tutte le nostre offerte: più comodo si possa immaginare. Da qualsiasi Venezia a Tarvisio, rendendo così molto facile città del Nord Italia si può dunque raggiungere raggiungere la stazione sciistica da ogni angolo CONSORZIO PROMOZIONE TURISTICA DEL il Tarvisiano in poche ore. Per chi proviene d’Italia. Altrettante corse giornaliere collegano poi TARVISIANO, SELLA NEVEA E P.SSO PRAMOLLO dall’Austria o dalla Slovenia, niente di più facile: direttamente Tarvisio Boscoverde a Villach – da via Roma, 14 - 33018 Tarvisio (Udine) ITALIA Tarvisio è la prima uscita in Italia, collegata con cui si possono poi agevolmente raggiungere le le principali autostrade dei due paesi. principali città austriache – Klagenfurt e Vienna T +39 0428 2392 / F +39 0428 2306 Gorizia e-mail: [email protected] Gorizia SLOVENIA SLOVENIA Tarvisiana t. 0428 2370 Tipografia Grafica e stampa: TREVISO Ronchi TREVISO Ronchi

LA REGIONE www.tarvisiano.orgSLOVENIA CONSORZIO PROMOZIONE TURISTICA SLOVENIA ONORA VENEZIA VENEZIA LA MEMORIA DEL TARVISIANO, E PROMUOVE SELLA NEVEA E PASSO PRAMOLLO LA CONOSCENZA Trieste Trieste