•MMPmi^HifiSVH Direzione e redazione: Via Vittorio Veneto 7 - 40055 Villanova di |MB4NMpl^F5f Castenaso (Bologna) telef, (051) 78.15.oo - telex 222026 ROMBO - I^JB •kTfl^B^V segret. informazioni telef. (051) 78.16.44. iHSRfiwHSm^J Casella Postale 1681 - 40100 BOLOGNA A.D. BJBIHiliBH!i Ji.l.i.'.Mi.JI^^^^B Redazione milanese, amministrazione, pubblicità: C so Italia, 15 *—— * 20122 MILANO - centralino tei. (02) 8531 - tlx 340089 FINEDI Anno 6 n. 16 (261) - 15 aprile 1986 - Spedizione in abbonamento gr. li/70 Brilla proprio come un diamante il successo di Senna In Spagna. È un vero TIO (pepe) direttore responsabile MCIICOHO Sabbatici! del volante. Hanno voglia i colleghi invidio- si, i manager indispettiti, i giornalisti sotutto vice direttore Marco Magri con i loro distinguo, ma Ayrton è il nuovo véro, completo, fuoriclasse della F. 1 (pec- CnrH«pnnrf«n« dall'Italia: cato che nemmeno Regazzoni lo ammet- Piero Abrate (Torino), Gian Luca Bac- ta!). Quella ruotata di resistenza all'indi- chi Matteria (Parma), Gianfranco Ber- ., redattore capo spettito Mansell (che a macchine invertite teli (Breicla), Maurizio Bevilacqua (Ve- rona), Toni Campanole (Bari), Silvano tefe f \^ non sarebbe stato in lotta per il podio) ha Chiesa (Genova), Onofrio Colabella Eugenio Zighotto (Ferrara), Mario Colelli (Brindi*!), Anto- ricordato il magico momento di Gii a Digio- nio Colomba (Roma), Nedo Coppini" ne con il ringalluzzito Arnoux di quel famoso (Prato), Anna Maria Chiarello (Napoli), 79. Un altro, al posto di Ayrton, sarebbe Franco Cucca (Nuora), Riccardo Rossi LA REDAZIONE: Ferrini (Firenze), Sergio Gradala (Anco- finito fuori pista del tutto. Non Senna. Ed na), Ezio Grandi (Bergamo), Nuccio inviato speciale: Leopoldo Canetoli ora ha voglia Mansell a lamentarsi dello Marino (Slracusa), Gianfranco Mavaro •sbaglio nel ritardato cambio di gomme". (Palermo), Lazzareno Mini (Bollano), redazione Bologna: Chiara Luciani' Carlo Morandini (Udine), Gabriele Mutti Alberto Sabbatini Questa è una storia cui bisogna andare a (Sanremo), Gino Papale (C a serta J, A- lessandro Patrizi (Livorno), Pasquale Pe- fondo. Ne leggete a pag. 12-13. Gli inviati trilli (Roma), Hario Piano (Asti), Giorgio Guido Rancati sul posto (che non vedevano la tivvù) han- Rossetto (Torino), Leonardo Todisco Paolo Conti no accettato la versione del box Williams, Grande (Arezzo), Jader Zoffoli (Cese- nel quale Patrick Head si strappava i capelli na). redazione Milano: Alberto Gimmelli Giulio Mangano per aver chiamato «tardi- Mansell al cam- Corrisponderà* dall'estero• : bio. Però la versione dice che «in quei mo- servizio grafico Bologna: Sandra Sgargi Don Alexandrescu (Francia), Pino Asa- Marco Minghetti mento* (cioè quando è arrivato il coman- ro (Canada-USA), Augusto C. Bonzi do via radio) Mansell era ancora in testa. (Argentina), Vanni Bronco (Canada), John Carey (Australia), Danriy Cools servizio grafico Milano: Francesco Botro Invece era stato già di prepotenza scaval- (Belgio), Alfredo Filippone (Belgio), Le- cato da Senna (e in tv si è vista benissimo wis Fronck (USA), Grqham Gould (Gran Bretagna), Stratis Hatzipanagiotou la battaglia durata diverse curve, anche (Grecia), Chiel Van Der Hevden (Olan- con quell'ostacolata da bandiera nera di da), Michael F. Hollander (USA), Michel collaboratori redazionali Mansell). Perciò che sia stato uno sbaglio il Hugues (Francia), finie Huppert (Au- stria), Torri Myan (Cecoslovacchia), ritardo, può essere, ma se Mansell non en- Jacques Jaubert (Francia), Gerhard F.1 e «politica" sportiva: Bonaventura Franco trava comunque al box, non avrebbe avu- Kuntschik (Austria), Marguus H. Kuuse (URSS, Estonia), Mike Lawrence (Gran Velocità e rallies: Marco Ragazzoni to nemmeno quella chanche di rincorsa fi- Bretagna), Michel Lizin (Belgio), Aie- Darlo Converso nale... ksandar Maksimovic (Jugoslavia), Aki- 10 Mase (Giappone), Laurent Mis- Fernando Petronilho sbauer (Svizzera), M Angeles Pujol Go- ma (Spagna), Marcus Pye (Gran Bre- Varia attualità: Marco Guidetti Caro ROMBO pag. 4-5 tagna), Andre Queiroz (Braille), Joe Sandra Pizzigati Saward (Gran Bretagna), Gianni Aldo Seregni II taccuino del direttore pag. 6 Vescovi (Svizzera), Thomas Voigt (Germania Ovest), Keiko Yamauchi (Giappone). Tecnica, Industria, prove: Paolo D'Alessio

WEEK-END • Disegnatori d'attualità: Giorgio Serra ultimo minuto corse 1. Servizio fotografico: di tecnica: Sergio Baratto GP di SPAGNA F.1 Associated Press., Attualfoto. Bishop Paolo D'Alessio Condor Camera, Coppini, F.L. De Col- Questione di 95 cm. pag. 8 bert, . Guidetti Fotoagenzia, Pa- Quella opposta sofferenza pag. 10-11 per Colour, Photo 4, Ragazzoni. Rem- Caccia all'errore di gomme pag. 12-13 path. J.R. Sainz, Vescovi. Jerez piacevole novità, ma... pag. 14-18 collaborano alle rubriche • Anatomia del GP pag. 19-29 Servizio Tv: II MEMO (dei cicli) pag. 30-31 Aviazione e spazio: Marco Tavasani Scandinaro Serra presenta: Uccelfi di Rombo pag. 32 Motociclismo: Bruno De Prato Italia che corre pag. 59-61 Stalt aggiunto di redazion* e ' Motonautica: Bruno Boglioni Guida al rally Costa Smeralda 64-66 pag. Coordinamento e P.R.: Carlo Nicolini Ultime notizie F.1 70 Marina Sacchetti pag. Modellismo e aeroleggeri: Paolo Dapporto ultimo minuto corse 2. Traduzioni: Annalisa Bonaretti Dalla F.3000 ad altra velocità Comunicazioni computer: Medicina sportiva: prof. Enzo Pretolani pag. 71-79 Marco Minghetti, Rossella Garofalo Rallies e pre Endurance Monza pag. 80-83 Archivio e servizi: Video e hi-fi car: Stefano Belli Karting e motociclismo pag. 84-89 Paolo Pelati Motonautica pag. 90 Segretaria Direzione: Rina Vecchi

MIXER ROMBO - Registrazione Tribunale di Milano n. 184/81 del 16-5-81 Automobilisti al contrattacco di Marcel/o Sabbatini pag, 34-36 Anteprima Salone EDIS Edizioni Sportive s.r.l. Ijfjrfj] di Giulio Mangano pag. 38 20122 MILANO - Corso Italia, 15 - telefono (02) 8531 ^Uii^ Sfida all'Atlantico di Leopoldo Canetoli pag. 40-43 Cosa resta di certe esperienze? Concessionaria esclusiva nilHIifltìUkiSCnil mento annuale postale: L. 72.000; edìcola L. 90 000 • di L Todisco Grande e Andre per la pubblicità |«uinJU»lFa|ia Estero: via terramare L. 105.000; via aerea: Europa e Marioli pag. 44-47 iniàQ Miinnn i/in Pmnm iole FiUK^r+n A Toi (Ti9ì'5ftfl7i Paesi del Mediterraneo L, 150.000; Africa L. 240.000; 20149 Milano - via Emanuele Filiberto, 4 - Tei. (02) 38871 AEJQ e Americhe L 260.000; Australia L. 370.000. • Pa- Dal brivido al rischio 4 Dlltuslone: RIZZOLI EDITORE - va A, Rizzali, 2 - 20132 gementi: vaglia postale o assegno bancario da spedi- di Paolo Conii . pag. 50-55 MILANO - Tei, (02) 2588 • Stampa: SEREGNI s.p.a. In- re a ROMBO - 40055 Castenaso (Bologna), dustrfa Grafica - via Puecher, 2 - Raderne Dugnano (Mi- lano) - tei, (02) 910.061 - telex 335879 SAGE I • Com- || prezzo di ROMBO all'estero: Australia Doli, Aus, 4,50; posizione: PROGET - via N. Battaglia, 12 - 20127 MILA- Austria Se 60' Belgio BFr 81- Canada Doli Con 380' Le rubriche NO - tei. (02) 28.41,272 - 28,71.268 - 28.53.855 - Danimarca Dkr. 29; Germania DM, 7 50; Grecia Dr. 350' ROMBO bazaar pag. 67 28.20.941 • Fotoliti: NEWSELE s.r.l. vìa Imperia 25 - Inghilterra Lgs. 1,90; Lussemburgo LFr. 80; Malta Cm. 45; Sussurri e grida pag. 68-69 20142 MILANO - tei. (02) 84.65,046-7-8 telex 334279 Olanda Hf! 8; Principato di Monaco Fr. 20 Spagna Pts NEWSEL. 340; Sud Africa R. 5,95; Svizzera SFr. 5,50; Cantori Ticino Tutte ie classifiche pag. 91-92 Una copia L. 1.800 (arretrati il doppio) • Abbona- SFr 4 70 USA Doli 3 Lunario ROMBO pag. 93 ULTIMO MINUTO Pur col complesso del computer (che addormenta inizialmente la corsa) la rabbiosa rivalità tra SENNA e MANSELL regala nel G.R SPAGNA un finale batticuore

JEREZ - La pace è fatta. Tutti coloro che erano in credito con la F. 1 dopo il deludente avvio della «Formula consumi» a Rio, hanno avuto saldato il loro debito con finale al cardiopalma del GP di Spagna. La volata finale davanti alla bandiera a scacchi di Senna e Mansell sul debuttante circuito di Jerez è stata una delle cose più belle della Formula Uno da molti anni a questa parte. Forse solo le volate delle ultime edizioni del GP di Italia, quando Monza non era ancora stata stravolta dalle chicane avevano riser- vato al pubblico tante emozioni in cosi pochi attimi. Le parole di fuoco che Senna e Mansell si sono scambiati sul furgone che li portava al podio dopo essere scesi di macchina, testimoniano comunque che tra i due gli ultimi metri di Jerez invece di appianare le polemiche precedenti, le hanno al contrario acuite. Anche perché l'inglese comincia a essere stufo, visto che siamo alla terza volta consecutiva dopo Adelaide e Rio, appunto Jerez di fare la involontaria spalla al mito di Senna. Un mito che cresce di giorno in giorno e che giustamente Ayrton non vuole sia mischiato a quello di Villeneuve, se non altro perché ogni pilota di classe è orgoglioso e desidera passare alla storia per le proprie caratteristiche umane ed agonistiche. In compenso è però vero che dopo la scomparsa di Gilles a Zolder, Senna è l'unico ad aver creato con le sue gesta in pista le premesse per far nascere il «partito» dei senniani e quello degli antisenniani. Dopo Jerez sul fuoco di entrambi gli schieramenti ci sono altrettanti argomenti del passato per discutere su Ayrton è un campione con la C maiuscola, oppure se è solo uno scavezzacollo senza paura. Si può cominciare dai primi giri a fare da tappo a tutto il gruppo, con la paralisi del contalitri nel piede, tanto che alla Ferrari si sono illusi che Albereto, in quel momento a volte più veloce del leader, avesse davvero per le mani una Ferrari da «mundial», per proseguire con Ayrton superato da Mansell poco dopo la metà gara, ma non per questo meno attento a sfruttare ogni minima occasione, e per finire infine con la lotta testa a testa con Mansell, prima che questi entrasse ai box a cambiare le gomme è in cui i due si sono nuovamente «sportellati» di santa ragione come in Australia e in Brasile. Infine alla volata sull'ultimo rettilineo con quell'esiguo vantaggio finale a favore della Lotus di 95 centimetri. Ma al di là di Senna e di Mansell, che promettono di non chiudere la loro personale polemica in tempi brevi, come leggete a parte, cosa ha riservato il GP di Spagna? In generale poco di più e di meglio del GP del Brasile. A Rio il sonno era venuto dopo i primi cento chilometri, a Jerez c'è stato per i primi cento chilometri. Questo vuole dire che al di là della curiosa alter- nanza dei tempi e della appariscente battaglia finale, i piloti anche sui circuiti apparentemente a loro favorevoli non possono più svincolarsi dal preoccupante complesso del computer che detta la sua inesorabile legge attraverso il visore dei contalitri. L'appuntamento di Imola fra quindici giorni sembra - viste le caratteristi- che del «Dino Ferrari>> - rendere ancora più illusoria degli ultimi giri in volata del GP di Spagna. Ma visto che volente o nolente la «Formula Consumi» risalta fuori da ogni discorso, si può dire che la Spagna ha portato come novità rispetto al Brasile solo quella McLaren nuovamente a livello di Williams e di Lotus, e sarebbe più giusto dire forse motore Por- sche nuovamente a livello dell'Honda e del . Anche se nel compu- to finale dei litri la classifica finale degli uomini sul podio può essere inverti- ta con i dieci litri trovati nel serbatoio di Mansell, gli otto pescati in quello di Prost e infine con il litro superstite nel contenitore della Lotus. Questo vuole dire forse che a Imola Senna di battaglie con Mansell e Piquet potrà farne poche dovendo viaggiare al ritmo del Brasile. Rimane la Ferrari. Nei primi giri ai box di Maranello sobbalzavano: Albo- reto partito dietro Johansson girava nei tempi dei primi. Per Piccinini e Tomaini sembrava una dichiarazione della ritrovata competitivita della nuova macchina. Poi i freni e ancora prima il cronometro - quando i primi hanno cominciato ad allungare il passo - hanno fatto capire a quelli Questione della Ferrari che essere come i migliori per il momento continua ad appari- re logico non parlarne. Eugenio Zigliotto E un vero fotofinish la foto d'arrivo fra Ecclestone la Lotus dì Senna e la Williams di Mansell: divorzia 95 cm di distacco ci sono tutti. Ma Senna ancora da BMW? sul podio non aveva digerito JEREZ Alle prese con ben altri pro- i "Contatti' blemi, visto che ad eccezione delle Williams non c'è una squadra che del finale possa dirsi a posto, è ovvio che nes- suno parla ancora di mercato piloti. La prima riguarda la Benetton che non fa mistero di volere per il prossi- mo anno un grosso pilota come pri- ma guida del suo neonato team di F.l. Secondo qualcuno molto vicino all'industria trevigiana sarebbe visto molto bene un ritorno all'ovile di Michele Albereto, il primo pilota a portare al successo il marchio Benet- ton. Alle prime avances il milanese avrebbe risposto che se non lo cac- ciano, lui preferirebbe restare sempre in Ferrari. Tuttavia, poiché a Mara- nello per il momento non ci sono speranze di fare una stagione brillan- te, potrebbe anche darsi che Michele alfa fine non scarti l'ipotesi di acca- sarsi in maniera diversa, magari sot- to la pressione di un consistente nu- mero di miliardi. Al di là di questo episodio, a tenere calde le voci del mercato sono per il momento le rivalità già affiorate e non sopibili, come è il caso della Lo- la-Force con Tambay e Alan Jones già ai ferri corti, entrambi a lanciare ultimatum a Cari Haas «o lui o io!». In ansia per nuove destinazioni c'è anche Elio De Angelis, che non cre- deva proprio di cadere dalla padella Senna in una brace come la BT 55. A proposito di Senna è ovvio che ri- mane il pezzo più pregiato del pros- simo mercato piloti e che non sono pochi quello che gli fanno la corte. Prima fra tutti la JPS che, pur di te- nerlo, sembrerebbe intenzionata ad un sacrificio economico anche mag- giore a quello che già affronta. Certo è comunque che nella lista di quelli che bussano speranzosi alla porta di Ayrton non c'è la Ferrari, come qualcuno si ostina a scrivere, bensì Ecclestone. Anche perché Ber- nie si rende conto che alla Olivetti, alla BMW e alla Pirelli, dopo la per- dita di Piquet e il «buco nell'acqua» della BT 55, non può offrire se non il meglio. Sempreché a metà stagione, come «regalo» ai suoi sponsor il «pa- drino» non offra il divorzio dai mo- tori BMW per un matrimonio «tutto di interesse» nientemeno che con la Ford. Ma non anticipiamo troppo... e.z. e 95 m.! Vola in aria il baffo della Benetton di Fabi, travolto dall'irniente Jones (sua la ruota all'estrema destra) mentre incalzano Palmer. Johansson e Brunelle. Sotto invece arrancano le due Ferrari, penalizzate in gara da una crisi-freni e con Albereto ulteriormente rallentato nei confronti di Johansson da uno stato febbrile. ...e GHIDELLA chiama a rapporto ALBORETro

FERRARI mal di freni APPOSITIVO I protagonisti ai due poi Quelle opposte sofferenze Viso scuro e tirato sul podio quello di . Pochi hanno capito se Di essere un tipo focoso Alan Jones aveva dato dipendeva più dalla lite appena conclusa con Mansell, e non solo in pista, ampia dimostrazione ai bei tempi di quando oppure dal dolore alla spalla destra e alla vita, causato da una innaturale lottava per il mondiale. Ma adesso è evidente posizione di guida nell'abitacolo della Lotus. Evidente per tutti invece il com- che nel suo caso vale più che mai il proverbio mento del brasiliano alla sua terza vittoria in F. 1 : «è stata la più difficile e la «il lupo perde il pelo...». Infatti l'australiano al più sofferta». «pronti via» non ha trovato di meglio che pren- Infatti Ayrton per costruirla non ha dovuto solo lottare con gli avversar!, che dersela con le ruote del povero Palmer e la cosa nel caso specifico non erano certo agnellini, visto che si chiamavano Piquet, non deve essere stata leggera visto che la Za- Mansell, Prosi, Rosberg, ma anche con la necessità di impostare una tattica di kspeed è rientrata ai box subito dopo. Un altro gara che gli consentisse di restare e sfruttare al massimo la pole position che se l'è presa con le ruote altrui è stato Laffite inventata con una specie di miracolo al termine delle prime prove, e nello che dimenticando i sani principi che lo ispirano, stesso tempo di riguardare consumi e gomme. di volersi divertire in maniera più che lecita, ha Quanto bene il brasiliano abbia svolto questo compito lo dimostra la seconda approfittato della prima curva per vedersela metà della gara, quando dapprima ha tenuto il passo di un Mansell scatenato, con i baffi del musetto anteriore di Teo Fabi. poi lo ha attaccato, e infine ha potuto resistere alla rimonta finale dell'inglese Nel complesso però il GP di Spagna, anche per dotato di pneumatici nuovi. la difficoltà intrinseca del circuito, non ha offer- «Mansueto» comunque, anche se secondo, non ha nulla da invidiare al vinci- to molti spunti per scorrettezze. E questo po- tore e non solo per i soli 95 centimetri che separano la Williams dalla Lotus al trebbe essere un buon segno visto che sui circui- termine dei 303 chilometri di gara. Infatti nonostante il carattere focoso con ti lenti o medio lenti più che mai avvengono le cui è conosciuto tra gli appassionati, l'inglese in Spagna è riuscito a condurre incomprensioni nei doppiaggi o nei sorpassi. una gara dove ha fatto più sfoggio della testa che del piede pesante. A suo merito va ricordato che quando poi gli si è chiesto di far vedere la sua qualità 'Black' Jones migliore, ovvero la velocità, non ha certo fatto brutta figura, e gli ultimi giri sono a dimostrarlo. Prove al Forse l'unica cosa che Nigel può dire di non avere dalla sua parte, questa volta, non è stata la fortuna, quanto un box capace di effettuare in tempi logici il cambio gomme. computer? Seguito poco dalle telecamere ma quanto mai efficace, invece, nel computo dei meriti dopo i due ...mandarini della corsa, anche Teo Fabi. Ripartito in ultima posizione dopo la leggera toccata con JEREZ Di fronte al problema sempre più grave di Laffite alla prima curva, il milanese a suon di giri veloci è riuscito a riportarsi in zona punti, ma come gestire il capitolo delle prove di qualificazione, e soprattutto ha condotto una gara tanto veloce quanto intelligente che senza dubbio lo pone con del conseguente incremento di prestazioni, e di costi, ampio merito tra gli aspiranti ad un campionato ricco di soddisfazioni. l'ultima proposta arrivata alla FISA è quella di pren- Ultimo da ricordare Brundle. Dopo il volo in prova in cui aveva distrutto la sua nuova Tyrrell 015, dere ad esempio il tennis, in modo da attribuire i posti nello schieramento di partenza non in base alle presta- ha corso con la vettura dello scorso anno. Ma il fatto non lo ha condizionato più di tanto, almeno se zioni ragiunte il venerdì e il sabato, bensì in base ad si tiene conto della battaglia che ha ingaggiato prima con Patrese e poi con il suo rivale più diretto, una tabella, preordinala in anticipo dal computer, in quel Dumfries che dalla sua aveva se non altro la carta di guidare una Lotus. Purtroppo la rottura cui accanto ai risultati del Gran Premio precedente del motore ha privato Brundle di un piazzamento che senz'altro alla fine sarebbe stato da prime entrano in considerazione tutti i risultati sino a quel posizioni. momento ottenuti e la posizione nel Mondiale, e poi quelli dell'anno precedente, e infine quelli della squa- dra nell'arco di tutta la sua presenza nel Mondiale di F.l (pare che a suggerire questo ultimo paramento sia JEREZ - Dopo il vermiglione di Rio che aveva stata la Ferrari). ta la necessità di disegnarseli in casa, quando il Anche se suggestiva, questa proposta sembra non tare tolto il sonno ai ferraristi, in Spagna sono saltati fornitore esterno Brembo aveva dimostrato di gli interessi degli organizzatori, e in un certo senso dei fuori prima i semiassi, che in prova hanno fre- lavorare più che bene. Questione di costi? Di giornali e delle televisioni, che si troverebbero a gestire nato Albereto per ben tre volte, e poi i freni. leggerezza? Di segreti industriali da non dividere sessioni di prove dove i team baderebbero più alla Infatti sia l'italiano che Johansson hanno con- con altri costruttori? messa a punto per la gara che alla ricerca di prestazio- cluso anticipatamente la loro gara di Jerez per Di fronte alle domande gii uomini Ferrari, Pic- ni per avere un buon posto sulla griglia di partenza. problemi all'impianto frenante. La cosa è mol- cinini per primo, si sono chiusi a riccio a Jerez, Quindi è probabile che alla fine essa venga mischiata to più preoccupante di quanto sembra, perché con quella più reale e immediata che, a giugno, do- dicendo di non poter dare spiegazioni. Ma il vrebbe entrare in vigore per il 1987 e che prevede il problema freni per Johansson era già affiora- pubblico che attende le rosse a risultati un po' prove di qualificazione solo al sabato pomeriggio. to a Rio. Ed è un problema grave, visto che per più favorevoli di quelli visti fino ad oggi, non Resta comunque aperto il problema di quale percen- la prima volta nel 1986 i freni la Casa di Mara- può accontentarsi di vedere le macchine nuove tuale attribuire alla prestazione ottenuta sul campo e a nello non li ha fatti fare ad un fornitore esterno, andare come i gamberi. Infatti, dopo il telaio - quella ottenuta al computer, se la idea del «tennis» bensì se li è preparati in casa su disegno dell'uf- da sempre croce e delizia delle disavventure fer- passerà, per far sì che alla fine non si abbia uno schie- ficio tecnico della Ferrari stessa. Infatti, parten- rariste - con la seconda parte della stagione '85 ramento di partenza troppo influenzato dal computer, do da alcuni pistoncini della Brembo - la ditta che purtroppo sta già facendo anche troppo la parte è entrato in crisi il motore e adesso tocca ai del leone nelle gare vere e proprie, a causa della for- bergamasca che l'anno scorso equipaggiava le freni. A quando qualche altro particolare? mula consumo. monoposto modenesi - che vengono ancora uti- Deve esserselo chiesto anche l'ing. Ghidella del- e.z. lizzati anche se la Brembo li aveva dati solo la Fiat che dopo il ritiro di Albereto si è chiuso come campioni da visionare, a Maranello han- nel pullman Ferrari in compagnia del pilota, • MARELLI - Si sta lavorando in grande stile alla no ridisegnato le pinze freni. Mentre per i dischi per un lungo colloquio di circa un'ora. Vuoi Magneti Morelli, soprattutto sul programma della si ricorre sempre a quelli ventilati al carbonio vedere che Ghidella ha chiesto come mai la trasmissione dati che si fa in collaborazione con la della francese SEP, che vanno per la maggiore Ferrari ha messo sotto accusa i freni Brembo Ferrari. A Jerez si è visto il responsabile della pro- in F. 1, dopo gli inconvenienti di Rio, il gruppo quando gli stessi freni a Jerez hanno vinto con gettazione elettronica professar Forlani, che ha anti- disco era stato ridisegnato e cambiato per Jerez. la Lotus? Comunque, indiscrezioni e illazioni a cipato la possibilità sin da Imola, che questa La cosa impensierisce ancora di più perché alle parte, quello che è certo è che la Ferrari arriva trasmissione dati avvenga via radio minuto per mi- porte c'è la corsa di Imola, che da sempre è il nelle peggiori condizioni, anche peggio forse di nuto. •* circuito più penalizzante di tutto il mondiale quelle che si aspettava lo stesso Enzo Ferrari • CORRIDA - Alla testa flamenco organizzata per quello che concerne il capitolo freni. L'uni- venerdì sera alta periferia di Jerez hanno preso par- quando meno di un mese addietro diceva chia- te molti personaggi della F.l. E quando si è trattato ca cosa che non si capisce dietro il mistero dei ramente che per quest'anno dalle sue macchine di scendere nella improvvisata Plaza de Toros per freni della Ferrari, da sempre la parte migliore non c'erano da aspettarsi miracoli. sfidare giovani torelli, tra i primi si è visto Gilles delle monoposto modenesi, è perché si sia senti- e.z. Gaignault, l'addetto stampa della FISA. Da quel mo- mento le scommesse sul toro sono raddoppiate... • ORIENT EXPRESS. Qualcuno c'è • CHEEVER - Chi ho seguito lo tele- • TIO PEPE. Lo sponsor del GP ha caduto, più per necessità che per cu- cronaca di Telemontecarlo ha trovato in fatto il massimo per farsi notare nei riosità, ad andare a dormire nell'Anda- studio a Roma . Il pilota giorni della gara. Tra l'altro mandando lusian Express, una brutta copia del americano che vive nella capitale pare a spasso per i box una uno serie di treno più famoso del mondo, l'Orient verrà anche ai prossimi Gran Premi ragazze vestite alla spagnolo con cap- Express. Parcheggiato nella stagione • REGAZZONI. Quando ha visto il pello rosso, che hanno fatto tappa a di Jarez, il vagon lit più costoso del retrotreno carbonizzato della , lungo alla Minardi. La squadra ro- mondo ha dato solo sensazione di Clay Ragazzoni non si è tratenuto con magnola avrà forse problemi di moto- freddo e di disorganizzazione, almeno Nannini. «E dire che te lo avevo detfo ri, ma come simpatia non è seconda a a sentire i colleghi che lo hanno prova- di non tumore quando vai in macchi- nessuno. to. na...» Sbaglio loro o bravo lui? Si disperano in WILLIAMS per il ritardato «radiocomando» a MANSELL di cambiare le gomme, ma... JEREZ - Per 95 centimetri Nigel Matiseli non ha potuto issarsi sul gradino più alto del podio del GP di Spagna: quelli che alla fine separavano la Williams dell'inglese dalla Lotus di Ayrton Senna. Mansell ha accusato il brasiliano dì avergli chiuso la porta in un paio di curve e di averlo anche toccato, per impedirgli di riprendere la testa della corsa. Ma in effetti la sensazione degli scarsi spettatori delle tribune di Jerez è che la corsa il pilota inglese l'abbia persa quando su ordine dei box, al 62. giro, è rientrato troppo tardi per sostituire le gomme. Affare di...tele NIGEL era passato con sicurezza 72. A quel punto, si vede in seguito JEREZ - Ormai la formula dei consumi ci ha abituati a vedere solo una al 40. giro. Però allo sgocciolare dei ad una comunicazione via radio parte del Gran Premio, mentre il resto può rimanere nell'oblio più totale. Il 60 giri stava difendendosi dagli at- non proprio geniale, Head diceva: Gran Premio di Spagna è stato la copia alla rovescia del Gran Premio del tacchi furiosi di Senna che dopo a- «Porta pazienza Nigel, sono sem- Brasile. Mentre in Brasile la gara aveva vissuto solo nei primi venticinque ver risparmiato le gomme più del pre sei punti. Certo però che un er- giri, qui invece il Gran Premio è stato ravvivato solo dal 40. giro sino alla rivale, cercava di riportarsi al co- rore così non lo faremo più». Ri- fine. Nonostante ciò nelle macchine è rimasta pochissima benzina. mando della gara. chiesto di quale errore si trattasse, il Con i tre protagonisti del duello finale abbiamo voluto vivere le loro stesse Patrick Head, responsabile del box tecnico inglese però non commen- emozioni, giro per giro, sino al fotofinish finale tra Senna e Mansell. Williams in assenza di Frank, dopo tava, ma era evidente che l'unico Il racconto di ognuno di loro, ultimi gladiatori a combattere nell'arena di aver sentito dal pilota, via radio, suo errore era quello di aver so- Jerez va oltre ogni tipo di immaginazione, superando addirittura ogni tipo che non avrebbe potuto tenere testa pravvalutato le gomme di Mansell, di sensazione, dalla paura alla determinazione, dall'azzardo alla certezza, ad Ayrton per molto, decideva l'az- incapaci di reggere il ritmo finale, dal possibile errore alla mossa vincente. Alla fine la vittoria avrebbe dovuto zardo di far rientrare Mansell e con troppo ritardo. essere divisa a metà, ma il computer spremuto all'osso ha dato ragione al montargli gomme nuove, anche se Cambiate cinque giri prima, forse più tenace, al pilota-uomo che ha rischiato il tutto per tutto, anche di dover dure di tipo B come all'inizio della Nigel avrebbe dato alla Williams il finire senza benzina prima del traguardo. gara. secondo Gran Premio della stagio- «Ho atteso troppi giri prima di sferrare l'attacco a Senna in quanto il computer di bordo all'inizio mi dava dei dati sbagliati sui consumi tanto La mossa all'inizio sembrava indo- ne. Almeno è questa l'impressione della maggior parte degli esperti. In che ho cominciato ad avere paura». Il racconto di Mansell non fa una vinata perché Mansell è riuscito dai grinza e forse quei 15 litri che ha il serbatoio della Williams avrebbero box con 20 secondi e mezzo di complesso quindi la Williams, an- cora una volta, ha perso una corsa potuto far comodo al pilota inglese. svantaggio su Senna e Prosi che e- «Nel corso del trentatreesimo giro ho visto che Nelson era in difficoltà, rano nelle prime due posizioni. In perché l'azzardo-gomme è stato su- periore al previsto. allora l'ho passato alla fine del rettilineo anche se il suo assetto aveva più soli cinque giri si portava alle spalle velocità nel dritto. Mi ci son voluti sette giri per avvicinare e poi passare di Prosi che era in quel momento a f RENAULT. Antonio Castro ha vin- Senna in staccata. Un pilota, per pur fréddo che sia, eerte emozioni le sei secondi da Senna. Il sorpasso del to, senza troppe difficoltà, la gara di prova, e come! Non ho commesso nessun errore di valutazione delle possi- francese però era più lungo del pre- Coppa Renault Turbo disputatasi dopo bilità che avevo con la mia macchina tanto che una volta in testa alla corsa visto e Mansell perdeva un secondo il Gran Premio di Jerez sulla distanza di ho cercato di mettere un certo margine tra me e i miei inseguitori. Per ancora nei confronti di Senna. Quel 15 giri, lasciando a oltre 6 secondi Ma- mantenere tale ritmo ho sacrificato alquanto le mie gomme e sin dal 52. secondo che alla fine lo portava a guregui e a distacchi ancora più amp giro avevo segnalato al mio box che ero pronto per rientrare ed effettuare il coniano della Lotus solo sulla dirit- Bernal e Moya. Suo anche il giro più cambio delle gomme. Ho aspettato che il segnale mi venisse dato dai box e tura di arrivo quando - a parila di veloce in 2'12"083 alla media di boosl - il motore della Lolus pesca- 114,964 kmh. va nel serbaloio il penultimo lilro per consentire ad Ayrton di passare JEREZ - A differenza dal GP di Rio, dove i «gommi- sti», segnatamente quelli della Goodyear, avevano previ- per primo sul traguardo. // giudizio degli altri sto addirittura due fermate per cambiare gomme, per la Al box Williams prima la rabbia si gara di Jerez, su un tracciato nuovissimo, il problema sfogava contro un patetico sbaglio gomme era completamente aperto. Bisognava fermarsi della direzione gara nel conteggio o no? Sarebbe stato più conveniente cambiar gomme, e dei giri. Tesi che Head però subilo, partire con coperture fresche (come ha fatto Mansell) o dopo averla comunicala via radio a PROST convalida rischiare come hanno fatto Prosi e Senna? è il primo a dare la sua risposta:«A dire il Mansell, faceva rienlrare avendo vero volevo fermarmi dopo il trentesimo giro, ma pro- compreso che l'errore era invece dei prio allora stavo andando a prendere Ayrton. La decisio- suoi assistenti che gli suggerivano col suo errore... ne è sempre dificile, ho rischiato. Ma forse, se mi ferma- essere 73 i giri di corsa invece che vo subito, era meglio». JEREZ Ormai la sofisticata macchina benzina da qualifica. Ormai non è più per ottenere la maggior velocita nelle un mistero che la petrolchimica si è mes- prove di qualifica non riguarda più solo sa a disposizione della FI. Da fonti bene Ed ora arriva le gomme. Alle gomme da qualifica si è informate si è venuto a sapere che alla affiancata ora la benzina da qualifica. Ferrari hanno sperimentato benzine for- Infatti la Goodyear non studia da diver- nite dall'AGIP nell'ordine dello 0.84 co- anche benzina so tempo nuovi tipi di mescole per le me peso specifico. La Elf. dal canto suo. prove lasciando, alla sola Pirelli l'incubo ha cominciato a fornire ai suoi team olii delle gomme da qualifica. Per contro in sintetici come quelli della Mobil. Gli altri da qualifica? F.l, a detta di diverse persone influenti non stanno a guardare e pur di arrivare alcune squadre hanno a disposizione alla stessa competitivita della Williams benzina da qualifica. Ligier per esempio non si bada a spese. si è lamentato per l'elevato costo di detto Quindi viene da chiedersi: perché insiste- prodottoci parla di 260.000 lire al litro, re sulla formula consumo quando alla petto da Ligier significa che la cosa può fine non ve ne è alcun bisogno? Se è vero riguardare qualche squadra che ha a che quanto affermato da tecnici di assoluta fare con la Francia. Nessuno vuole sbi- fede che il serbatoio della Williams di Pi- lanciarsi, ma diversi bidoni di conteni- quet ha una capacità di appena 180 litri mento del colore giallo hanno fatto la per quale motivo si deve assistere a dei loro apparizione nei box di Jerez e il pa- rallentamenti così eclatanti nel corso del tron della Ligier giura che contenevano Gran Premio? A queste domande po- trebbe rispondere il megapresidente della FISA che per il momento è assente in quanto ammalato. Mentre parte da queste pagine l'augurio di una pronta guarigione un messaggio urgente gli viene lanciato: ridare alla F.l SENNA merita la ricetta che l'ha fatta diventare grande: velocità e solo velocità. 4 TOYOTA. Il primo round del Cam- 18 punti/SuDUCAROUGa E pionato Australiano Turismo per vettu- re 2 litri è stato vinto dalla Toyota di John Smith davanti alle vetture (denti- JEREZ - Gerard Doucarouge, con qualche lacrima che gli spuntava dagli che del veterano Bob Holden e di Da- occhi, e non certo per il vento o il freddo, dispensava e riceveva abbracci vid Ratcliffe. un po' da tutti, ma in primo piano dagli uomini della Renault che final- 4 . La prima gara della «Austra- mente erano ritornati ad assaporare il gusto dello champagne e della vitto- lian Mqndial Series» per vetture mono- ria. «Oggi siamo stati più veloci, la macchina è la stessa di Rio con qualche posto è stata dominata dalle Ralt RT4. piccolo dettaglio riguardante piccole cose di ordinaria amministrazione, Ha vinto l'importatore della Ralt, Grae- come facciamo sempre. Per Senna questa dovrebbe essere una gara da me Watson davanti al suo compagno diciotto punti invece di nove. Ha saputo resistere sino in fondo al limite sia di squadra Romano, con David Bylan della benzina che delle gomme». terzo.

dò ha ritardato a/quanto la decisione al punto che al 62. giro mi hanno sionato anche tutti i telespettatori. «Sono riuscito a mettere il muso della avvertito che potevo rientrare per cambiare le gomme. I miei meccanici mia macchina davanti a tutti nella prima curva ed ho pensato a controllare sono stati molto bravi facendomi perdere solo 12 secondi complessivamente la gara affinchè non prendesse un ritmo troppo pericoloso per i consumi. facendo il cambio dei soli pneumatici in 8 secondi. Tutto questo sforzo non Delle mie tre vittorie in F.l questa è stata quella che mi ha tenuto più teso è bastato a farmi vincere la gara. Certo che non tutto mi è andato liscio. sino alla fine. Per le altre due mi trovavo molto avvantaggiato, mentre qui Avrei potuto vincere anche se avevo effettuato in ritardo il cambio dei sxentivo il fiato di Mansell alle calcagna e ho dovuto faticare non poco per pneumatici, ma mi sono ritrovato a rimanere per circa tre quarti di gara tenerlo dietro sino al traguardo. Avevo veramente paura per i consumi ed dietro a Prost che girava molto lento. Una volta superato Prost ho annulla- infatti non mi sbagliavo». Ed è stato proprio così; infatti un meccanico gli to il distacco da Senna ed ho tentato di passarlo nella staccata dopo i box sussurra nell'orecchio che nel serbatoio è rimasto meno di un litro di benzi- nel corso del terzultimo giro. Ma, come se così volesse un certo copione, io na. e Senna ci siamo toccati. Sulla «Skorpio» che ci ha portati alla premiazio- «Il gruppo compatto dei primi - riprende Senna - si è mantenuto costante ne ho fatto notare la cosa a Senna, ma lui mi ha risposto che io gli avevo sino al quarantesimo giro, quando Mansell mi ha passato grazie alla mag- chiuso la porta. Nell'ultimo giro con tutta la voglia di vincere e la rabbia giore potenza del suo motore, ma in quel momento ho pensato che sarebbe possibile per aver mancato il sorpasso al terzultimo giro mi sono buttato stato meglio non essere tentato a strafare per salvare il più possibili*: le anima e corpo per mettermi nella scia di Senna, nonostante mi fosse sem- gomme, anche perché cambiarle significava dare un vantaggio alla Wil- brato di aver vinto, il computer mi ha relegato al secondo posto con 95 erri liams il cui motore è più potente. Sono arrivato in fondo con le tele, ma alla di distacco». fine ce l'ho fatta. Quando ho visto che al sessantaduesimo giro Mansell è «Gara bellissima dunque - conclude Mansell - come non se ne vedevano da entrato a cambiare le gomme, allora ho pensato a mantenere la mia mac- tanto tempo e Senna è stato molto bravo a tenermi dietro sin sul traguardo. china il più dritto possibile in pista per salvare le gomme in modo da non Questa volta ho avuto due avversar! irriducibili Senna e Prost. Ne ho dover seguire l'esempio di Mansell per poi compromettere tutto. Questa potuto battere solo uno». gara mi ha dato la possibilità di misurarmi veramente contro un altro Quali emozioni hanno giocato nel finale, quali sensazioni avvertivi mentre pilota, in quanto non c'è stato un attimo di tregua tranne il primo troncone eri all'inseguimento di Senna? «Un gran senso di rabbia nel pensare che di gara. Dal quarantunesimo giro in poi è stato un continuo combattere». E sarebbe stato arduo coronare il mio inseguimento. Poi ancora rabbia nel il brasiliano conclude: «Credo che anche ad un freddo calcolatore i battiti momento che avevo, dal mio punto di vista, vinto e vedermi negare la del cuore sarebbero saliti alle stelle. Vincere per me è un imperativo che mi vittoria da un computer. Cosa giusta, ma pur sempre spiacevole. Sarà per pongo in tutte le gare appena scatta il semaforo verde. Se c'è battaglia mi la prossima volta». butto nella mischia con la convinzione di uscirne vincitore e non mi arrendo Il protagonista principe che alla sua dote naturale ha aggiunto anche una mai». dose di sapiente attesa senza strafare e senza compromettere la vittoria, di Bonaventuro Franco sensazioni ne ha provate altrettante durante i giri caldi che avranno appas- j parere ambiguo è il suo manager. Ron Dennis: «E' Gerard Ducarouge gli fa eco, entusentusiasta: «Non so, Senna, ancora tirato, se la prende ancora con i mpre una decisione difficile da prendere, e io la lascio non so proprio. Senna non ha sbagliato niente. Mansell? consumi:«Ho avuto problemi di consumo, certo, e an- podere ai piloti. Loro sono in macchina, e loro sentono Forse poteva fermarsi cinque giri prima, ma ripeto non che di gomme. Ma Mansell le ha finite prima di me. è Situazione, la valutano meglio di ogni altro. Rosberg si lo so. Bisognerebbe essere in macchina per saperlo». chiaro che sul finale i problemi crescevano di giro in fermato perché era sulle tele. Prost ha sbagliato? Non Michele Albereto se ne sta andando in anticipo per giro...». j Per Mansell credo che se si fosse fermato qualche prendere l'aereo privato. La sua risposta è laconica: prima a cambiar gomme, sarebbe stato meglio». «Mansell sha sbagliato, doveva fermarsi due giri prima. Chi difende a spada tratta la scelta di Mansell è Leo Ma Senna è stato bravissimo a contenerlo con le gomme Mehl, responsabile della Goodyear: «Nigel ha fatto be- a Lotus esultano, Peter Warr non sa trovare una n- sulle tele». ne, si è fermato al momento giusto, quando non aveva ista a questa domanda: «Se Senna abbia fatto bene o Mansell intervistato dopo l'arrivo, darà la sua versione: più gomme. Ha solo avuto sfortuna di aver trovato Prost le non so, ma quando si vince si è sempre fatto bene. « Mi hanno chiamato dentro loro, si erano accorti che il che lo ha un poco rallentato. Se solo fosse riuscito a to che ogni pit stop è sempre un rischio. Inutile recri- mio ritmo calava troppo. I meccanici hanno fatto un passarlo subito tutti staremmo qui a parlare della sua lare, Ayrton è stato grande». cambio perfetto, niente da dire». scelta perfetta...».

ROMBO 1 3 Il risorto G. P. di SPAGNA non risolve le faide di famiglia JEREZ - II recupero del Gran Pre- // sindaco «macchietta» mio di Formula 1 e il successo che rappresenta per lo sport iberico il nuovo circuito di Jerez non hanno ilPASS...ticcio riportato la pace in seno alle autori- PACHECO tà sportive spagnole. Queste, bi- JEREZ Anche nella Spagna socialista esistono i faccendieri che, approfittan- do del potere altrui, riescono poi a mettere in crisi anche la più sofisticata delle sogna sottolinearlo, non hanno al- organizzazioni. Addirittura nel caso specìfico l'atto del braccio destro del sin- superstar cun merito particolare nell'opera- daco di Jerez della Frontera ha fatto sì che i commissari di percorso scendesse- zione Jerez, nella quale non hanno ro in sciopero al fine di vedere rispettati i propri diritti. mai creduto veramente. Infatti venerdì mattina le prove non cronometrate del Gran Premio dì Spagna JEREZ - Principale happening monda- La creazione del nuovo impianto si sono iniziate con un'ora e 35 minuti dì ritardo dovuti in massima parte allo no del GP di Spagna è stata la cena of- deve esclusivamente alla volontà e sciopero dei commissari di percorso. La battaglia tra il personale e gli organiz- ferta a FISA, FOCA e giornalisti dal sin- alla competenza del municipio di zatori iniziava alle prime luci dell'alba. Il responsabile designato dal sindaco daco di Jerez, Pedro Pacheco, e dalla Pacheco alla distribuzione dei pass ai commissari, Don Puerto, fattosi con- Jerez e degli imprenditori associati Gonzales Byass nelle cantine dove viene segnare il quantitativo da Eccìestone, provvedeva a servire prima la sua schie- elaborato lo sherry Tio Pepe, sponsor al progetto. Ma com'è purtroppo ra di amici e poi coloro che avrebbero dovuto assicurare lungo tutto il percor- ovvio, una volta andato in porto il della gara. L'occasione è servita al sim- so i vari servizi, ivi compresi commissari, ambulanze e personale medico. paticissimo, intraprendente e sorpren- progetto, tutti hanno rivendicato Quindi alle 10, ora di inizio programmato delle prove, nessuno si trovava al dente primo cittadino di Jerez per una meriti e hanno cercato di farsi belli. proprio posto per il semplice fatto che non aveva potuto recarvisi. nuova serie di dichiarazioni insolite, che L'appunto vale più per i dirigenti I commissari cosi maltrattati decidevano di attuare lo sciopero e, dopo svaria- hanno fatto ridere di gusto i presenti. della federazione (FEA) che per te consultazioni, scendeva in campo il buon samaritano nella persona di Non c'è dubbio che la star del GP è stato Ecclestone che risolveva il problema. Ahimè, i guai non erano ancora termi- quelli dell'Automobile Club (RA- Pacheco (nonostante la presenza di tutto nati. Derek Ongaro fa il giro per controllare se tutto fosse stato al suo posto e il «jet set» di Marcella, compresi Philip- CE). si accorge che le postazioni erano sfornite delle radio ricetrasmittenti che In seno alla federazione è peraltro pe Junot, Alfonso De Hohenlome, Gu- erano state fasciate la sera precedente al loro posto. Qualche mano ignota nilla Von Bismarck e una sfilza di atto- in corso una delle solite faide inter- aveva provveduto ad appropriarsene magari per arrotondare le entrate. Alla ri). C'è chi ha detto persine che se re ne. Il presidente attuale, Carlos fine tutto rientrava nella normalità, e alle 11,35 le macchine potevano comin- Juan Carlos non è venuto e ha preferito Garcia, eletto un anno fa con scar- ciare a girare. una regata a Barcellona è perché Pache- so margine di voti, è stato messo Questi i fatti, ma alla base di tutto ci deve essere qualche altra spiegazione per co non intendeva cedere a nessuno il poter arrivare a voler boicottare a tutti i costi una sì importante manifestazio- in minoranza nel corso dell'ultima ruolo di primadonna. Di certo la presen- ne. In effetti il circuito di Jerez, tanto bello nella sua imponente costruzione za del re, grande appassionato di motori riunione dell'esecutivo e varie fede- . manca, del beneplacito del potere sportivo nazionale. Lotte intestine e fratrici- razioni regionali ne hanno chiesto e sempre presente alle gare importanti, de tra il potere regionale andaluso e la federazione sportiva automobilistica era data per scontata. le dimissioni, che sembrano ormai spagnola avranno senza dubbio scatenato le ire dei potenti soloni. Sembra Tornando alla serata alla Gonzales prossime e inevitabili. L'opposizio- addirittura che tutti vogliano comandare tanto e vero che il direttore della Byass, conclusasi con l'immancabile ne è guidata da Sandro Rocci, il gara Rocci, a digiuno completo dei regolamenti sportivi, pretendeva dai com- spettacolo di flamenco, Pacheco ha det- presidente precedente, che, guarda missari sportivi della FISA una lettera firmata dalla quale risultasse che in materia di direzione gara l'unico a comandare fosse lui! In parole povere to: «Jerez è di moda in questo momento, caso, è l'uomo che ha disegnato il Rocci non sapeva nemmeno che tale potere gli derivava automaticamente dal e questo lo si deve soltanto alla volontà, tracciato di Jerez. D'altronde, sul momento in cui era stato nominato direttore di gara. Il colmo dei colmi lo si è al coraggio e alla perseveranza della gen- campo, a Jerez, Ecclestone ha te di qui. Molti si chiedono com'è stato appreso dalla FISA, la quale ha dovuto acquistare quattro biglietti per far possibile fare un circuito a Jerez, e fran- snobbato il presidente in carica, ve- arrivare al circuito quattro rappresentanti della Federazione Sportiva Auto- camente me lo chiedo pure io, non so nuto in pratica per turismo, mentre mobilistica Spagnola. spiegarvelo. Deve essere che il giorno in l'incarico di direttore di gara è stato cui qualcuno ci ha presentato la propo- dato a Rocci. sta, era uno di quei giorni in cui il consi- I problemi sportivi nazionali si sono glio comunale diceva di sì a tutto e allora aggravati nel corso del week end e La pista divide i piloti abbiamo deciso di fare il circuito, senza hanno preso una dimensione inter- sapere bene in che casino ci mettevamo. nazionale. Infatti venerdì mattina, Un municipio normalmente deve occu- II tracciato, dicevamo, ha suscitato commenti di ogni tipo. parsi di pulire le strade e di fare le scuo- quando sono iniziate le prove, non Alcuni piloti lo trovano interessante e divertente, altri invece le, costruire un circuito in fondo è come era presente nel circuito alcun rap- lo hanno bocciato. Tutti sono concordi però nel dire che è costruire una scuola più grande. Jerez da presentante ufficiale della federazio- molto più veloce di quanto non sembra (la media lo dimo- ora questo bell'impianto alla Spagna, co- ne spagnola (FEA). Il rappresentan- sì come abbiamo dato al nostro paese stra: quasi 190 kmh, così come la velocità massima, sui 260 tanto prestigio, grazie al nostro vino e ai te della FISA, il segretario generale kmh, in un rettifilo di appena 600 metri) e che è molto Yvon Leon (Balestre non si era an- nostri cavalli, più di quanto abbiamo ri- faticoso fisicamente. cevuto dalla Spagna stessa. Oggi voglia- cora visto) non aveva alcun interlo- mo smentire gli slogan della sicurezza cutore valido. A dirigere le cose sul SENNA: «E un circuito duro, molto duro, abbastanza sicuro ma non troppo stradale e quella canzone di Stevìe Won- posto c'erano i rappresentanti della divertente. I sorpassi saranno difficili e il manto è veramente molto der che dice 'se bevi non guidare'. Noi federazione regionale della zona ondulato, da rifare per l'anno prossimo. Sembra veramente di essere invece diciamo bevete e correte e venite «centro» cioè Madrid, gli unici am- su una carretera spagnola... In ogni caso, qui può vincere soltanto un qui a Jerez, dove troverete solo amici». telaio perfetto, per cui il mio pronostico è McLaren, Williams e Lotus «In questo momento - ha proseguito il messi da Pacheco e dall'organizza- nell'ordine». zione che hanno deliberatamente trentottenne sindaco jerezano - voglio PROST: «Non è male, mi piace parecchio e la McLaren mi sembra la macchi- chiedervi soltanto una cosa. Siate com- escluso e la federazione spagnola e na ideale per corrervi. Ci sono cose da rivedere per quanto riguarda prensivi con noi. Abbiamo fatto del no- quella regionale andalusa. la sicurezza. Credo che sarà una gara molto impegnativa. Fra poten- stro meglio e credo che non si potesse Yvon Leon ha fatto sapere che que- ze esasperate e problemi di consumo si arriva a un paradosso: i piloti fare di più. Siamo un'equipe giovane, sta situazione è inaccettabile perché possono andare a fondo, dimostrare quel che valgono, soltanto in non preparata in fatto di F.l. Gli sbagli l'unico titolare del GP (e dunque circuiti relativamente lenti come questo». che abbiamo potuto commettere saranno l'unico interlocutore per la FISA) è corretti presto perché vogliamQ che Je- PIQUET: «L'impianto è davvero bello, han fatto un buon lavoro ma forse si rez diventi il circuito migliore al mondo. la federazione nazionale. Leon si è potevano spendere meglio questi soldi, fare un tracciato più guidato, Questo è quanto voglio vedere, come sin- messo in contatto con Balestre per con meno salti». daco o come cittadino normale e vi posso segnalare l'anomalia e pare che il ARNOUX: «Non mi piace proprio, è un circuito da Formula 3, poco interessan- promettere che utilizzeremo il circuito al presidente della FISA abbia reagito te». massimo, faremo in modo che l'erba non con violenza, promettendo multe JONES: -E veramente stressante, molto difficile, non si smette mai di curvare, possa crescere ai bordi della pista». Pacheco dal canto suo non demor- a destra, a sinistra, è duro capire dove ti trovi esattamente». Fra applausi e strette di mano, Pacheco de e ha ribadito ai giornalisti che né ha fatto un'uscita trionfale, confermando ROSBERG: «II tracciato è esigente ma mi piace. Credo che abbiamo fatto un che il suo prossimo obbiettivp è costruire il presidente della FEA, Carlos Gar- buon lavoro e credo che sia molto positivo portare la F.1 in nuovi posti. a Jerez al più presto il miglior ippodro- cia, né il vice-presidente della FISA, È un ottimo circuito per il pubblico e questa è una cosa importante». mo di Spagna... lo spagnolo Fernando De Baviera PALMER: «Oh. è un circuito super, davvero eccitante!». a.f. sono stati invitati alla gara.

14 ROMBO La piacevole sorpresa del nuovo impu

L'ALETTA DEPORTAN A VETRI COMPLETAMENTE. AP CONSENTE. UNA APERTURA DEL TORe.ILFLUiiO bELL'A&A- ESTERNA CREA UNA JEREZ sen JEREZ - Mercoledì sera, mentre giunge- vano sul tracciato i van delle scuderie, centinaia di operai davano gli ultimi ri- tocchi ai lavori di rifinitura del circuito. Per tutti la sorpresa è stata grande: il AHTIWRBO Patimor tracciato è decisamente bello e rimpian- è l'Originale defkt. to non solo moderno e ben attrezzato "KHOLOGIA ma perfettamente funzionante. Jerez ha tare esterno con decisamente vinto la sua corsa contro il Inietta deportante brevettata thè permette di tempo. viaggiare a finestrini tompletamente aperti. Gli operai hanno lavorato giorno e notte V in queste ultime settimane per ultimare i lavori, che erano stati ritardati dalle piog- ge torrenziali di febbraio, un fattore che non era stato preventivato dagli organiz- zatori, visto il clima molto mite della zo- na. Unanime l'apprezzamento dei piloti profilato radente al vetro brevettato efficace per // per i servìzi che offre rimpianto, mentre ricambio dell'aria a finestrini semiaperti. sulla validità tecnica del tracciato in sé ci C- CHIUSURA sono pareri di ogni tipo. , Il circuito è lungo 4.218 metri e largo 11 PARTICOLARE ESSENZIALE PER I bE-FLETIDRl SU metri (12 nel rettilineo). Vi sono 16 cur- ANTITURBO CHE MIXE.R.: ve ( 10 a destra eòa sinistra), il cui raggio ELIMINA LAVIBRAIIONE.. varia da 25 a 108 metri. La salita più CONSENTE L'APERTURA DEL VETRO aiMNDO PIOVE E. pronunciata ha un'inclinazione del 5,1% "bl EVITA, L'APPAN- mentre la discesa non supera il 3,5%. In 1&NTO INTERNO. tutto vi sono 15 tribune, per una capaci- VETRO SEMIAPERTO tà di 65.000 spettatori. Altri 35.000 pos- NON OLTRE. IL PROFILATO IXER! sono trovare sistemazione.nei prati. RADENTE AL VITRO. I servizi sono concentrati tutti in un uni- IL FLUSiO D'ARIA co edificio, quello dei box che sono una DEVIATO ALL' IWTER.UO trentina, relativamente spaziosi. Molto RICAMBIA L'ARIA SE.NZ.A vasta invece la zona dietro ai box dove IblRt IL&UIMTOftt trovano sistemazione camion e van. So- E IL PASSEGGERO. pra i box vi sono le «mezzanine» che vengono affittate agli sponsor e sopra an- cora una bella terrazza riservata agli o- spiti degli sponsor e agli addetti ai lavori. Nella parte sinistra di questo edificio, a RICAMBIO D'ARIA^ forma di torre, si trovano invece la dire- EFFICIENZA NEL RICAMBIO DE.LUARIA NELL'ABITACOLO. AERODINAMICA: zione di gara, la sala cronometristi, uffici ANCHE. LA RIVISTA SUATTRORUOTE. RILEVA IL MIGLIORAM^HTO DEXtlX e tre sale stampa, con i telex e i telefoni. ELIMINAZIONE. bELLA TURBOLENZA A VETRJ APERTI QUINCI '. PIHt. DEI Sono sale comode ma relativamente pic- COLPI b'ARIA, DOLORI CERVICALI ECC.. ELIMINA U APPANNAMEWro b&J VETRI aUAHttO PIOVE.'. APERTURA PAR2.ULE. &EL, FlKE.iTR.tNO. cole e per il gran premio è stato aggiunto un capannone prefabbricato che ha però ^ BREVETTI IHTfftNRZIOHALI PEK IL COMFORT f LA SICUREZZA DELL' AUTOMOBILISTA il merito di trovarsi yicinissimo all'edifi- cio «ufficiale». A sinistra di questo edifi- cio sorge l'eliporto e un centro medico perfettamente attrezzato. ) Tei» 551041 (ORA I Proprio di fronte all'edificio dei box c'è la tribuna principale (collegata da due passerelle), moderna e dotata di cinque- mila posti a sedere (con poltroncine di plastica individuali). Il tutto è sovrastato dalle cabine dei commentatori radio e TV, che sono particolarmente ampie. Dietro alle tribune sorgono ristoranti, buvettes e negozi di souvenir. A circa KIT DI ILtTTKinCAZIOHf 200 metri, su un poggio, c'è la torre «Tio Pepe», attualmente affittata allo sponsor pfff «micci »••• del GP (appunto lo sherry Tio Pepe) che la capacità attuale sembra buona). od apertura manuale ospita pure una parte della direzione di I piloti si sono lamentati del rivestimento gara. Da qui si domina tutto il tracciato troppo ondulato (in certi punti si salta e la vista è veramente spettacolare. Al leggermente) ed è probabile che il circui- riguardo c'è da segnalare che gli spettato- to venga riasfaltato per l'anno prossimo. ri hanno un'ottima visuale potendo do- Inoltre l'uscita dei box suscita qualche minare almeno la metà del tracciato da perplessità, visto che sfocia direttamente qualsiasi punto. nella zona di staccata a fine rettilineo, e Per quanto riguarda ja sicurezza, sono molti piloti si sono 1 amentati degli spazi stati piazzati nei punti più critici sabbia di fuga non troppo ampi, apparendo vulcanica e gomme vecchie. La pista è preoccupati dalla presenza del muretto a circondata da un muretto in cemento, nudo in molti punti (sebbene non critici). spesso preceduto da un guard rail. Il In ogni ca so tanto il delegato della FI- manto stradale è stato rifatto tre settima- SA, Ongaro, come Ecclestone e i piloti ne fa. Praticamente tutti i lavori sono hanno dato il loro benestare per la sicu- stati terminati. rezza, nel corso dei sopralluoghi effettua- II problema più pressante da risolvere o- ti (non si è riusciti a sapere chi avesse ra sono gli accessi, visto che per arrivare rappresentato i piloti in quelle occasioni: al circuito, da qualsiasi direzione si pro- si è detto Emìlio Villota ma l'interessato venga, bisogna prendere una statale assai ha smentito, ha fatto da consulente ma stretta e molto frequentata, con l'inevita- non è mai stato a Jerez in missione di bile formazione di intoppi monumentali. ispezione FISA). In ogni caso si tratta di ALTA TECNOLOGIA AL SERVIZIO Nuove vie di accesso sono già in costru- punti secondari che verranno certamente DEL COMFORT E DELLA SICUREZZA POLITECNICA 801 zione, così come nuovi parking (anche se corretti nei prossimi mesi. JEREZ - «Non voglio sentir parlare di soldi. nto spagnolo non sfugge alle polemiche (d'invidia) L'importante è che il circuito c'è ed è venuto bene. Ci sarà tempo per pagare i debiti, il cir- cuito ormai non se lo porta via nessuno». Con queste parole, visibilmente soddisfatto, Pedro Pacheco, il sindaco di Jerez e artefice indiscusso del circuito, ha accolto i giornalisti alla presen- tazione del GP, avvenuta in un albergo madri- za più frontiere leno la settimana prima della gara. Il circuito di Jerez è molto, molto di più di un semplice impianto sportivo. È la punta dell'ice- berg di un ambizioso progetto economico che può stravolgere la vita economica di questa cit- tadina andalusa ed è, soprattutto, la vittoria di ardi si fa un autodromo in 5 mesi! un gruppo di persone coraggiose su tutti i mali ancestrali del profondo sud spagnolo, perfetta- mente paragonabile a quello italiano. I primi a rimanere a bocca aperta davanti al nuovo im- Una panoramica dalia parte pianto sono stati gli spagnoli stessi che non pen- posteriore delle tribune savano che un'operazione del genere fosse pos- del nuovo impianto di Jerez sibile, e ancora meno in Andalusia. E invece sì. con la sua sinuosa configurazione L'inizio del recupero del GP di Spagna è avenu- da pista molto impegnativa ma stretta to nel 1983 quando Saridro Rocci, allora presi- dente della federazione spagnola, si è fissato co- me obbiettivo prioritario durante il suo manda- to di saldare i debiti che il RACE aveva con la FOCA, condizione sine qua non per poter spe- rare di riavere il GP dalla FISA. Fatto questo, bisognava trovare una sede per la corsa. Il Jara- ma infatti non riuniva più le condizioni richie- ste per ospitare una gara di F.l e il RACE, proprietario dell'impianto, non aveva alcuna intenzione di sborsare i soldi necessari per i la- vori chiesti dalla FISA (nuovi box, nuove vie di fuga). Poco dopo, come si ricorderà, si fece strada il progetto di un GP a Fuengirola, stazione bal- neare andalusa sulla Costa dei Sol. Questo pro- getto era portato avanti dal sindaco di Fuengi- rola, Sancho Adam, da imprenditori inglesi sta- bilitisi nella zona, con l'appoggio di qualche sceicco arabo, che sono oramai i veri padroni della costa di Malaga, dedita al turismo di lusso. Ecclestone si mostrò interessato alla cosa, po- nendo come condizione che il GP di Spagna fosse controllato dalla FOCA, ma il progetto non si concretizzò, per oscure ragioni e per la poca credibilità che offriva un tracciato cittadi- no nelle vie di Fuengirola. La cosa però agì come una molla nella mente di Pedro Pacheco, sindaco di Jerez de la Fron- tera, altra cittadina andalusa, a trenta km da Cadice, nota per sue antiche tradizioni, quali la produzione dello sherry (che in spagnolo si chiama proprio Jerez), l'allevamento di tori da corrida e di cavalli di razza. Più o meno allo stesso tempo, Barcellona si è candidata come sede del Gran Premio, propo- nendo di ospitare la gara al Motjuich (facendo- vi i lavori necessari) in attesa che venga costrui- to l'impianto permanente dell'Automobile Club Catalano, a Montmelo. L'operazione bar- cellonese si inseriva nel quadro delle numerose azioni sportive e culturali portate avanti dalle autorità locali per spalleggiare la candidatura di Troppo cari i prezzi del socialista Barcellona come sede dei giochi olimpici nel 1992. La prima sorpresa è venuta qualche mese fa JEREZ - II numero totale di spettatori non è andato stati soprattutto dal «jet set» di Marbella e dai tanti quando il GP è stato attribuito ufficialmente a oltre i 25.000, ben al di sotto delle ottimistiche previ- «senoritos» andalusi, appartenenti alle famiglie nobili Jerez. La piccola cittadina andalusa, pur senza sioni del sindaco di Jerez, il socialista Pacheco. Ma per che hanno in mano la produzione vinicola e l'alleva- disporre di alcun impianto, sconfiggeva così la gli specialisti spagnoli di automobilismo, questo risul- mento dei cavalli. Già dal prossimo anno il numero metropoli catalana, ricca e potente. I barcello- tato non è da considerarsi come un fiasco. «Il circuito dei biglietti «cari» verrà incrementato. è molto grande e può ospitare quasi 200.000 persone, nesi non sono riusciti a convincere FISA e FO- per cui così a occhio sembrava quasi vuoto - segnala- Il problema vero però è che l'ubicazione del tracciato, CA di cambiare la data (in questo periodo al vano i colleghi spagnoli - ma non era logico sperare in nell'estremo sud della penisola, una zona con una rete Montjuich si svolge la fiera di Barcellona) e più di tremila persone. In questa zona non ci sono stradale disastrosa, preclude praticamente la possibilità hanno chiesto a Ecclestone garanzie che il pa- molti appassionati e non bisogna scordare che questa è di avere un grosso numero di spettatori stranieri (salvo drino ha ritenuto esagerate. la regione più povera del paese, e pochi possono per- qualche portoghese). Il vero problema del circuito Una volta ottenuto il GP, Pacheco si è lanciato mettersi il lusso di comprare un biglietto a 60.000 lire di Jerez è questo. Molti segnalavano a ragione che un in una scommessa apparentemente impossibile: (prezzo del biglietto meno caro)». tracciato del genere nel nord della Spagna, soprattutto Il pubblico presente ha acquistato in maggior parte in Catalogna attirerebbe migliaia di francesi e di italia- creare dal nulla un circuito capace di ospitare posti nei prati, quelli più economici appunto, mentre ni che potrebbero raggiungerlo facilmente in autostra- una corsa di F.l in cinque mesi. Pacheco tra le tribune sono rimaste quasi vuote. Curiosamente i da o coi traghetti che da Sete e Genova portano a l'altro non aveva nemmeno l'appoggio delle au- biglietti più cari, quelli per «Vip», da quasi trecento Barcellona. La speranza, ora, è che gare bellissime co- mila lire l'uno, sono stati esauriti prima del GP, acqui- me quella di quest'anno attirino il pubblico spagnolo. Alfredo Filippone

ROMBO 17 JEREZ ogni giorno» ha detto rivolgendosi chiaramente «colonne d'Ercole», sull'Oceano Atlantico, alle foc: al governo. Della federazione spagnola ha detto che sono inetti e «attaccati alla poltrona come tonta sportive nazionali che non hanno nasco- Ferdinand Marcos» mentre della candidatura ci sulle strette strade spagnole. sto di preferire l'opzione barcejlonese. Soltanto barcellonese per ospitare il GP ha detto che «la la federazione motociclistica si è schierata ac- C'è anche chi, come il camion della Benetton, si con- Catalogna non ha avuto il GP perché non han- cede una deviazione, e passa per Madrid. Lì, poco canto a Jerez che, peraltro, sino al 1970 ha p- no avuto la determinazione necessaria, capacità distante dall'aeroporto Barrajas, sonnecchia il circuito spitato una gara di moto (nelle strade della cit- e appoggi ne hanno fin troppi». di Jarama. Anzi, per dire tutta la verità, al Jarama tà) che ha visto protagonisti Nieto, Sheene e Chiuderemo su una nota più romantica: la stanno lavorando per aggiornarlo. Comunque la pista altri grossi nomi. creazione del circuito di Jerez è una benedizio- è a disposizione, e Fabi e Berger possono fare qualche Beninteso, il municipio di Jerez da solo non giro, per collaudare definitivamente le loro vetture. A ne per lo sport-auto iberico che si ritrova fra le Jerez non si può naturalmente girare. Nemmeno con poteva fare quanto è stato fatto. Si è intravisto mani uno strumento eccezionale che può con- allora l'abbozzo di un vasto progetto economi- le auto di serie. Per cui i primi arrivati non possono tribuire molto allo sviluppo e alla modernizza- fare altro che visionare brevemente la pista a piedi. co ideato dagli imprenditori della zona (alcuni, zione di questo sport. Valga per tutti il com- quelli dello sherry, per esempio, molto potenti, mento di Emilie De Villota che vedendo il trac- come Domecq e Osborae). L'idea di base è lan- ciato finito ha esclamato: «Ora siamo davvero MERCOLEDÌ 9 ciare come nuova zona turistica di lusso il trian- europei». golo compreso fra Jerez, Cadice e Puerto Santa Maria, per fare concorrenza alla zona di Mar- Arrivano bella. Il progetto prevede tra l'altro la costruzione di Diario della vigilia i charter un porto sportivo sull'Atlantico (Puerto Sher- MARTEDÌ 8 Sul piccolo aeroporto di Jerez, privo di radioassistenze ry), di vari villaggi turistici, e di un golf club di a livello minimo, arriva un solo volo di linea da Ma- 450.000 metri quadrati che sorgerebbe nelle drid. Per cui, per raggiungere la cittadina spagnola, colline attorno a Jerez. Il circuito ovviamente BENETTON tutti si sono arrangiati in qualche modo. Dall'Italia, può essere un elemento di richiamo internazio- per interessamento personale di Giuncarlo Minardi, nale molto efficace ed ecco spiegato come Pa- rispolvera Jarama con la complicità della Hersa Viaggi si riesce a orga- checo ha trovato i soldi per costruire l'impian- nizzare un grosso charter (un DC9 Alitalia) riempien- to. Fra l'altro alcuni personaggi del mondo mq- Dalla domenica praticamente i grossi camion officina dolo con i componenti dei tre teams tricolori, Ferrari, toristico locale come il pilota Paco Remerò e il delle varie squadre sono già in giro per raggiungere Minardi e Osella, e qualche giornalista. Jerez de la Frontera, che si affaccia quasi passate le Il charter parte da Bologna: ma lo raggiungono anche presidente delFAC di Jerez Vidal sono fra gli imprenditori che guidano il progetto che abbia- mo menzionato. Il circuito è costato in tutto circa 1 800 milioni di pesetas, cioè 20 miliardi di lire. Di questi la metà sono serviti a comperare i 73 ettari di terreno necessari per l'impianto. Allo sforzo de- gli imprenditori di Jerez bisogna aggiungere gli appoggi che Pacheco ha ottenuto subito dalle autorità pubbliche. Il consiglio superiore per lo sport (il CONI spagnolo) ha versato a fondo perso 150 milioni di pesetas (un miliardo e mezzo di lire) e il governo regionale andaluso altri 50, mentre il fondo per la ricostruzione dell'Andalusia ha concesso prestiti agevolati per circa 200 milioni di pesetas. Il tutto nonostante Pacheco appartenga a unpartito (il Partito So- cialista Andaluso, PSA) che è acerrimo nemico del partito socialista al potere a Madrid e Sivi- glia. Il PSA in pratica è nato da una scissione del PSOE, accusato dai partenti di aver tradito gli ideali socialisti e di essersi scordati dello svi- luppo del sud. Il circuito è proprietà della Cijer- sa (, SA), una società creata apaposta per la costruzione e la gestione del- l'impianto, costituita con fondi del municipio di Jerez (60%) e del governo regionale andaluso (40%). In cambio dell'aiuto economico la Cijer- sa si è impegnata a promuovere al massimo e a partecipare alle azioni in corso per lanciare l'E- xpo-92, la gigantesca esposizione universale che Ecco uno dei si svolgerà a Siviglia nel 1992 per commemora- punti pù discutibili della pista dì Un impianto da discoteca re il quinto centenario della scoperta dell'Ame- rica. Jerez: l'uscita dei box. Le macchine JEREZ - Veramente nel costruire l'impianto di Jerez non hanno badato a Pedro Pacheco, un personaggio indescrivibile, spese. Il gioiello tecnico è l'assemblaggio effettuato per la megafonia di tutto il uomo tutto d'un pezzo, senza peli sulla lingua e si immettono circuito. Sono stati impiantati 17 complessi di altoparlanti stereofonici con pittoresco come tutti gli andalusi, ha conferma- proprio sulla una potenza in uscita di ben 10.000 watt in totale che, per non dar fastidio to che il GP di Spagna rimarrà a Jerez sino al traiettoria delle all'ascolto vengono utilizzati al 50 per cento. In aggiunta ai 10.000 watt ve ne 1992 compreso, anno in cui scade il contratto vetture in arrivo sono 6400 nella zona dei box che potrebbero ben reggere un concerto di con la FOCA, e che spera di pagare poco a lungo il rettilineo musica leggera. Chissà che non sia stato fatto proprio m previsione di tale che impostano la utilizzo, visto che detto impianto si trova proprio di fronte alla tribuna centra- poco i debiti con i soldi che frutteranno i sette le e potrebbe ospitare comodamente 5000 persone. GP previsti ( e cioè il 60 per cento degli incassi Il tutto commissionato alla Montaggio Craftsmann di Barcellona è costato di biglietteria, visto che il 40% rimanente e i 200 milioni di lire solo di apparecchiature National Panasonic e RAMSA, diritti pubblicitari e televisivi vanno alla FO- • ORGANIZZAZIO- una consociata specializzata in impianti solo professionali. Senza distorsione CA). Per l'87 sono previste a Jerez 21 gare, fra alcuna, con trasmissione ai vari centri di altoparlanti vi si arriva tramite onde NE - Meglio non parlar- radio con un suono che va da 86 decibel a 110. La disposizione è stata curata auto e moto. Ricordiamo che sinora si sono ne ma al sabato ne è in modo che l'acustica possa essere perfetta in qualsiasi parte del circuito corse qui una manche del Campionato spagno- successa una delle bel- senza dare fastidio all'orecchio. lo turismo (in dicembre) e una del Campionato le. Tutti i mezzi dell'or- Scorrendo questi dati si comprende anche il progetto a lunga scadenza da nazionale moto (a Pasqua). ganizzazione, mezzi di parte della regione e del comune di Jerez. Infatti esso non si ferma solo Nel corso dell'incontro con la stampa, Pacheco, servizio per la pista e all'autodromo, ma in futuro ci saranno lo stadio del tennis,!! palazzetto dello ovviamente, ha regolato i conti con più o meno sport, il campo da golf e anche un ippodromo con piste da trotto e da non, si sono trovati galoppo. In parole povere fra non molto Jerez de la Frontera dovrebbe diven- tutti. «L'Andalusia aveva bisogno di investi- senza benzina... Il fatto tare un centro dove manifestzioni sportive ad alto livello possano abbracciare menti di questo tipo, perché non ci danno fab- è che non si sapeva chi svariati sport non sporadicamente, ma nel corso dell'intero anno. briche e la disoccupazione e la povertà crescono dovesse pagarla. r /-i /

piloti di altre squadre, come Patrese, padovano, e Ar- anatomia, noux che ha ancora la casa nei pressi di Modena. An- zi, il biondo pilota della Ligier. ne approfitta per schiacciare un pisolino, sdraiato su tre poltroncine, vi- sto che in coda qualche posto è rimasto libero. Sull'ae- reo si respira l'aria di una scampagnata: i tecnici e i meccanici si conoscono bene, è ancora il tempo, relax. de!6.P. per scambiarsi qualche battuta. L'aereo arriva puntualmente a Jerez in tarda mattina- ta, quasi assieme ad un altro aereo privato, provenien- te dalla Francia, con il grosso del team Ligier. Da Nizza invece arriva un altro jet privato del mecenate amico di Albereto, con il ferrarista a bordo assieme ad alcuni amici. Per visionare la pista i piloti giocano a guardie e ladri con i custodi, e naturalmente ne hanno la meglio. Pri- mo assaggio delle strutture: i telefoni vanno subito in crisi, ma non ci si poteva attendere di più dagli opera- tori locali, che stanno intrecciando in fretta i fili... Le macchine sono arrivate quasi tutte. Ultimo è il ca- mion della Osella: manca ancora quello della Za- ksoeed II circuito intanto, miracolosamente, sta nascendo co- me un fungo... Ed è ben lieto di mostrarne le potenzia- lità il direttore delFAC andaluso, dott. Vidal, che illu- Anche PICCININI stra tra l'altro, ad Arnoux, Mezzanotte e tecnici Pirelli, dopo averli intrattenuti a pranzo, il futuro del com- prensorio, su un plastico gigante. Così si viene a sapere cosa c'è sotto a questo impianto sportivo. Si parla di una mega-lottizzazione per VIP con campi da golf, da «scopre» SENNA polo, tennis e piscine, 2 alberghi e tante ville. Insom- mma una anti-Marbella ancora più a sud. E il munifi- co senor Vidal è pronto ad offrire, una di queste villet- te, ad Arnoux nel caso vincesse nel GP! Naturalmente SO, nelle verifiche pOSt-gara, gli Otto passat0 più recente (e se è vero si dovrebbe mangiare nel business c'è Bernie Ecclestone, che ha il contratto piloti Che hanno tagliato il traguardo le dita) dopo l'exploit del brasiliano nelle prove del GP per la F.l, con questo circuito, sino al 1992... del GP di Spagna a Jerez. Quanto di Spagna si è lasciato andare a cauti elogi, «Lasciamo Olla benzina la capacità del serba- stare la parola fenomeno - commenta - indubbiamen- GIOVEDÌ 10 tnin riolln I ntiiQ rii <ìpnnn prn rpnnln- te siamo di fronte a un ottimo pilota ma io non aggmn- °'° ±"°KL° t* Ì8""aJI?,n 9±. SO niente di nuovo, ormai mi sembra sia un, eosa ^V re, solo che il brasiliano aveva... me- ftES.!; sapptemoSSi Non mi sentirei invece di V no di un litro di carburante! paraBonarlo a nessuno, ma se proprio volete un raf- L'errore fronto ricordo che exploit del genere, in extremis, li del computer m Occhio alle MEDIE! poteva fare solo Ville- Per tutta la notte hanno lavorato ancora addetti di neuve...». tutti i settori. Mancano ancora un sacco di cose, ma W per la «POLE» sul giro in CORSA al traguardo Anche Jean Sage, re- almeno l'essenziale, la pista, telex e telefoni sono in sponsabile dei motori atto. Quelli privati, sulle motorhome grazie anche al- Renault, un passato da l'impegno personale della FOCA che si è assunta ulte- direttore sportivo, non riori spese-garanzia di 3 milioni per ogni apparecchio. 185,'352 kmh 174,186 kmh 167,486 kmh può che aggiungersi al dopo che era stata pagata regolare cauzione mesi pri- coro: «Ve l'avevo detto ma... poco fa che i motori Re- Dalle prime ore del pomeriggio tutte le macchine sono Ayrton SENNA Nigel MANSELL Ayrton SENNA nault erano ottimi per la pronte: i piloti fremono per conoscere il primo esito qualifica. Su Senna tutti del cronometro, come regolare i rapporti e per vedere in 1 '21 "924 in 1 '27" 176 dicono la stessa cosa. An- come si comporterà l'asfalto. Con solo mezz'ora di che a me sembra un caso ritardo Sandrq Rocci, che oltre che disegnatore della ecce/ionale, incredibile. pista è anche il direttore di gara, fa accendere la luce Un uomo con una con- verde. La prima macchina a infilarsi, su una pista •M molto sporca di terra, è la Zakspeed, poi pian piano le sue possibilità che so- tutti gli altri. E subito ci si rende conto che il compu- no enormi. È incredibile Classifica i o o fi 1 f | | 8 I come riesca a dare il ter, che aveva sentenziato una media sul giro sui 140 O) kmh si è questa volta sbagliato di grosso, visto che alla Mondiale 1 | | g •§, i < g i i I i .g s | _o* massimo in quel giro vo- "o lante. Sì, avete ragione, fine della giornata Prosi avrà realizzato il suo miglior Piloti '86 1:S ^ J f 8 1 £ 1 § f f I Ì.;I.Ì: giirro a 177,712 kmh! io non ho mai visto una Molte squadre ne approfittano per fare diverse prove. Senna 6 9 cosa del genere. Ma for- se Arnoux, quello dei bei La Brabham fa provare a De Angelis il motore con Piquet 9 - 9 trombette di aspirazione più lunghe e diverso cassonci- no (si vede chiaramente la gobba al di sopra dell'abi- Mansell - 6 6 te volte. Ma non certo metodicamente come il tuale cofano), Brundle scende in pista con la nuova Laffite 4 - 4 Tyrrell 015. 11 primo a fermarsi è il ferrarista Johan- brasiliano». sson, con una vistosa perdita di olio. C'è subito chi Prost - 4 4 Sentiamo il parere di Ducarouge, ma il «du- maligna che possa essere uscito da una finestra del Arnoux 3 - 3 carter provocata dal girovagare di una biella... Ma in- ca» è impegnato: ci viene vece i meccanici Ferrari sistemano in fretta il tutto. Rosberg - 3 3 incontro Peter Warr. re- sponsabile della Lotus. mentre lo svedese esce col muletto (il telaio ultimo Brundle 2 - 2 prodotto). che sorride. E da duro e Subito si mettono in luce le due McLaren: Senna è il Fabi - 2 2 antipatico, come è abi- tualmente, si scioglie a primo ad accorgersene. «Stale attenti a Prosi - dice Berger 1 1 2 subito - con tutti questi salti e ondeggiamenti la sua parlare del suo pilota: vettura sarà la migliore...». «La cosa incredibile del- Dopo un'ora e dieci minuti le prove sono sospese per Mondiale o 0 0 s s 5 s la sua professionalità è andare a recuperare le macchine ferme in pista. C'è la che certe volte, prima del Costruttori!» | | | ,A | f f f !••§.-„ I 1 | giro record, sta fino a 15 Brabham di De Angelis, la Ligier di Laffite. E poco 1 dopo si fermerà l'altra Ligier, quella di Arnoux, per la O minuti in macchina a rottura di un giunto. Ancora problemi in casa Ferrari. F.l '86 l'S^JfSsItsfflIll concentrarsi. In quei mo- Johansson ritorna a piedi. Lui dice ai meccanici «mo- menti non c'è per nessu- tore» e probabilmente si tratterà di una rottura di tur- Williams 9 6 15 no. Tutto il circuito gli bina, mentre la chiusura sarà per Nannini: che anche gira nel cervello, esamina lui per il cedimento della turbina mette a fuoco la sua Lotus 6 9 15 curva dopo curva, le stac- Minardi, rovinandola in malo modo. Ligier 7 - 7 cate, le frenate, le cam- biate. Lui sa, in ogni Alle sei di sera termina questa giornata di assaggio. 7 Due valutazioni: il fondo ha tenuto a meraviglia, ma McLaren - 7 punto, dove rosicchiare il soprattutto la pista è risultata ben più veloce di quanto Benetton 1 3 4 centesimo, il metro., la fosse stata pronosticata. Che il computer fosse ubriaco miglior traiettoria. È un Tyrrell 2 - 2 professionista incredibile» di Jerez? I.C.

ROMBO 19 ILG.R DALLA TRIBUNA... Gli ultimi trenta giri del G.P. di SPAGNA

1. Senna 15'21"462, han fatto dimenticare il «trenino» d'avvio media 164,790 Kmh; 2. Piquet a 0"798; 3. Ro- sberg a !"353; 4. Prost a ]"803; 5. Mansell a 3" 179; 6. Arnoux a 3"774; 7. Laffite a 4"553; 8. Johansson a 7"642; 1. Albereto a 8"500; 10. Berger a Da SENNA a... SENNA 25"972; 11. Dumfries a 27"694; 12. Brundle a JEREZ - Non avremmo veramente scommesso una 32"891; 13. Boutsen a Piquel, che ha già problemi di indurimento del cam- Jones 36" 180; 14. Surer a lira sulla puntualità del via al GP di Spagna... Invece bio. Due giri dopo stessa manovra Ira compagni di contro 37"»53; 15. Streiff a con soli tre minuti di ritardo tutto era pronto, e il squadra: è Prosi che passa Rosberg e si avvicina peri- Palmer! 39"018. semaforo era acceso. Novità dell'ultimo minuto non colosamente a Piquel. Il brasiliano ora deve cercare ci sono state: in casa Renault solo Senna e Laffite Iraiettorie difensive, anche Iroppo evidenti, come alla 1. Senna 30'25"OS9, avevano a disposizione i motori con molle pneumati- fine del rettilineo al 37. passaggio. Così Senna e Man- media 166,401; 2. Pi- che. Per la scelta delle gomme tutti i Goodyear aveva- sell si allonlanano, mentre le due McLaren devono quel a 1"660; 3. Ro- sberg a 2"874; 4. Man- no le B, con Pirelli più morbide partiva De Angelis. vedersela con Piquel, che fa abbondantemente da lap- sell a 3"2!9; 5. Prost a I primi ad avere guai sono i due della Minardi. Nanni- po. Dopo 39 giri si arrende Arnoux alzando il braccio, 3"790; 6. Arnoux a ni non ce la fa nemmeno a partire, con il differenziale menlre Mansell prepara con cura l'attacco a Senna. 5"907; 7. Laffite a 11 "552; 8. Alboreto a a pezzi, e viene spinto ai box. De Cesaris farà pratica- Conlro la potenza del suo motore Honda c'è poco da 24"367; 9. Berger a mente un solo giro, finendo fuori gara con la stessa fare, e al quarantesimo giro, al termine del rettilineo in 44"96S; IO. Dunfries a anomalia. La partenza avviene in maniera abbastanza salita, Mansell va al comando. Pochi attimi dopo il 50"447; 11. Brundle a regolare. Senna mantiene la prima posizione, Mansell suo compagno deve dichiarare forfail nello slesso pun- 50'681; 12. Boutsen a fa pattinare le gomme, Piquet si infila in seconda posi- to: il motore di Piquet scoppia di botto, facendo sban- 57"009; 13. Surer a Attenti l'00"284; 14. Streiff a zione. Dal centro emerge bene Johansson, che gua- dare il brasiliano che è bravo a conlrollare la macchi- i'03"878; 15. Fabi a a De Angelis! dagna qualche posizione. Non dura più di tre curve la na e a parcheggiarla a lalo pisla. l'07"887. corsa di Palmer e Jones che si urtano malamente fi- nendo fuori pista. 1. Senna 45'23"723, media 167,250 Kmh; 2. Al termine del primo giro Senna conduce davanti a Piquet a 2"236; 3. Piquet, Mansell e Rosberg, ma alla fine della salita del Duello all'ultima curva Mansell a 3"669; 4. Ro- rettilineo d'arrivo il finlandese della McLaren si instal- sberg a 5" 113; 5. Prost Rosberg rallenla ancora e lascia passare anche Dum- a 6"460; 6. Laffite a la tra le due Williams. Alle loro spalle Prosi e Laffite. 13"288; 7. Berger a Si ferma ai box Fabi, che ha un baffo acciaccato, cam- fries. Ma la soddisfazione del visconte non durerà a 1'07"282; 8. Brundle a bia musetto e riparte. Le posizioni non cambiano sino lungo. Il suo motore cede di schianto dopo 53 giri sul l'I! "590; 9. Dunfries rettilineo e il pilola della Lolus, che manteneva la l'17"436; 10. Boutsen al quarto giro, quando Patrese forza i tempi e passa a 1 giro; 11. Surer a 1 Brundle seguito da Tambay. quinta posizione, deve parcheggiare la sua macchina giro; 12. Fabi a 1 giro; In testa sempre Senna e Piquet, ma al settimo passag- poco dopo il traguardo. Solo a questo punto la corsa si Primi 13. De Angelis a 1 giro; problemi 14. Tambay a 3 girl; 15. gio Prosi, che si era avvicinato passa decisamente ravviva, per il rush finale di Senna, o meglio per il per Piquet? Arnoux a 7 giri. Mansell. Dopo 8 giri quindi Senna, Piquel, Rosberg, degradarsi sempre maggiore delle gomme di Mansell. Prosi e Mansell, leggermente staccate le due Ligier di Dopo 56 giri il distacco è di meno di un secondo, Arnoux e Laffite, poi le due Ferrari di Johansson e quando i due arrivano alle spalle di Rosberg. attimo di 1. Mansell suspense, ma va tutto bene: Mansell passa a deslra, l.00'21"187, media Albereto. Dietro più staccali Berger, Dumfries e Patre- 167,733 Kmh; 2. Senna se, che mollerà di schianto alla fine del rettilineo il giro Senna si infila a sinislra, menlre le due Benellon batta- a 1"517; 3. Prost a dopo per un problema al cambio ( ha ceduto il cusci- gliano ira di loro. Le due Tyrrell ormai sono ferme 7"509; 4. Rosberg a con i motori fuori uso per perdile varie di olio. 12" 173; 5. Laffite a netto del primario). 56"478; 6. Berger a Ormai è chiaro che Mansell è in difficollà, e lo si vede l'28"966; 7. Piquet a 1 dalle Iraiettorie di difesa che è costretto a fare. Ma ha giro; 8. Brundle a 1 giro; un mastino come Senna alle sue spalle. Al 59. passag- 9. Dumfries a 1 giro; 10. Paura per JOHANSSON Surer a I giro; 11. Fabi gio Senna si decide alla fine del rettilineo, ma Mansell a 1 giro; 12. Boutsen o Al decimo passaggio si ferma Tambay ai box con un 10 lascia all'esterno... Senna tenia di slaccare il più 2 giri; 13. Tambay a 4 problema di freni, e perde diverso lempo per sistemar- lungo possibile, ma alla fine deve frenare di brutto giri; 14. De Angelis a 11 Mansell lo. Si fermano ai box malinconicamente le due Osella girl; 15. Arnoux a 11 gi- posso spiattellando anche leggermente le gomme. Dai box rl. Senna! con i motori fuori uso. Ma lutta l'attenzione è per la esce Rosberg, che ha cambiato gomme, come una pal- Ferrari di Johansson, che fila diritta in testacoda, ter- la da schioppo, ed è un miracolo se non si tocca col minando malamente conlro le barriere. Il pilola si povero Boulsen che procedeva sul rettilineo. Col suo 1. Mansell slaccia le cinlure, scende, ma cade malamente a terra. rilmo più lento, al sessantesimo giro, Prosi si avvicina I.15'14"971, media 168,161 Kmh; 2. Senna Per fortuna niente di grave, solo una gran botta alla a larghi passi, menlre Senna continua a sludiare il suo a 2'875; 3. Prost a schiena e la slrelta delle cinlure. «Certamente un pro- avversario. 5'866; 4. Rosberg a blema di freni» confermerà in aeroporto. «Il pedale è Lo affronterà alla staccala di una curva a novanla 55'121; 5. Dumtriesa 1 giro; 6. Berger a 1 giro; andato giù, non ho potuto fare altro che finire in testa- gradi, con precisione e decisione infilandolo seguilo da 7. Fabi a 1 giro; 8. Bou- coda. La schiena? Beh, mi fa un gran male...». Prosi. Ormai Mansell non ha scelta, e richiamato ai tsen a 3 giri; 9. Tambay Nei giri seguenti il trenino dei primi non cambia. Do- box entra in fretta e furia per cambiare le gomme. Si a 5 giri; 10. Brundle a 9 girl; 11. Laffite a 10 giri; po 17 passaggi De Angelis, che ha già problemi al prospetta un finale enlusiasmanle per la rimonte del 12. Piquet a 11 giri; 13. cambio, enlra ai box ed esce con gomme fresche. Cosi pilola della Williams. Difatti Mansell, dopo aver stabi- Non si Surer a 11 girl; 14. De facendo, esce dai box davanti al plotone, bloccando lito il record sul giro, si fa avanti a larghi passi, e si cambiano Angelis a 21 girl; 15. le gomme! Arnoux a 21 giri. Senna alla prima curva, e poi stringendolo, fino a co- avvicina a Prosi. Prova a passarlo in rettilineo al 68. stringerlo all'interno sull'erba, Cominciano i doppiag- giro, sciabordando da sinistra a deslra, ma perde solo gi, al comando caracollano in cinque. Al 24. passaggio tempo. Lo passerà mezzo giro dopo, mettendosi in 1. Mansell enlra ai box Albereto. Parlotta un pò con i tecnici, poi caccia del fuggitivo Senna. l.30'24"655; media 167,953 Kmh; 2. Senna scende. Piccinini spiegherà che ha ceduto un disco dei All'ultimo giro Mansell è in scia a Senna, il direttore di a 0"377; 3. Prost a freni (SEP) anteriore, senza peraltro chiarire che ciò è gara prepara la bandiera a scacchi. La volala è assicu- 1"541; 4. Rosberg a 1 avvenuto per colpa di un cuscinetto, che si è sballato rala, ma il brasiliano non si farà sorprendere. Mezza giro; 5. Fabi a 1 giro; 6. Berger a 1 giro; 7. Bou- pian piano creando gioco. Il giro dopo si ferma anche macchine gli baste per passare primo sotto la bandiera. tsen a 3 girl; 8. Tambay Arnoux con un problema alla scatola di accensione Al parco chiuso Senna, affaticalo e dolorante a una a 5 girl; 9. Dumfries a 8 Ancora doppiaggi verso il Irenlesimo giro, e Senna che girl; 10. Brundle a 19 gi- spalla, dovrà chiedere aiuto per scendere dalla macchi- ri: 11. Laffite a 20 girl; è decisissimo se ne avvantaggia un poco, per esempio na. E si troverà faccia a faccia con Mansell poco dopo. 12. Piquet a 21 girl; 13. con Surer. Alla fine del rettilineo Mansell, che aveva 11 pilota inglese è furibondo: «E' l'ultima volta che mi Surer a 21 girl; 14. De Prost caricalo al massimo il turbo, passa di prepotenza Ro- chiudi la porta...». «E tu l'ultima che mi vieni addos- Angelis a 31 girl; 15. frena Arnoux a 31 girl. Mansell? sberg, infilandosi in terza posizione. so...». Per fortuna qualcuno li separa, allrimenti la zuf- Al irentalreesimo giro Mansell forza ancora i tempi e fa sarebbe assicurata. alla fine del rettilineo affianca e passa il compagno Leopoldo Canetoll nso.v:- ...DAL VIDEO fotocolor PELATI

Potrebbe essere un .monotone- do tante più immagini. Scatta I L'ALTALENA (ridotta) dei GIRI VELOCI deciso (i) Senna al via, Johan- sson invece un brivido di paura quando (2) resta senza freni. giro pilota tempo media La crisi di Piquet (3) si avverte quando Mansell lo passa così, e 5. Fabi 1'30"

«Un pilota bravo è l'introduzione di lifiche, insistenza nel voler andare a Lauda - che conosce bene i limiti cercare il giro pulito sempre negli ul- della sua macchina ed i suoi; nor- timi minuti con un calcolo ben preci- malmente al primo assaggio va al so, che nulla lascia al caso». limite della macchina, per poi riser- Il pilota inglese ex campione del vare l'abbassamento di questi met- mondo centra il bersaglio e gli altri tendoci del proprio». componenti la tavola rotonda, pur Un concetto molto caro al pilota con parole diverse, lasciano traspa- austriaco il quale nei suoi tempi mi- rire una certa riverenza nei con- gliori era solito fare il bello e il catti- fronti del loro forte collega senza vo tempo come e quando voleva. sommare alla bravura di Senna il «La determinazione di Senna ag- mezzo che lui ha a disposizione. giungeva James Hunt - non va vista «Tra i primi cinque o sei piloti della solo come dote innata del pilota griglia di partenza a livello umano brasiliano. I piloti che vanno per la ci può ej«r£-spiegava Piquet - uno // feeling creatosi tra maggiore hanno tra di. loro un di- o due decimi dì secondo di differen- gli uomini del box stacco misurabile in decimi di se- za. Il resto lo fa la macchina, l'as- Lotus e Senna è condo. Quando questi decimi diven- sorbimento che ognuno di noi ha tale che c'è una tano dei secondi allora entrano in delle difficoltà del circuito, il traffico perfetta assonanza ballo altri fattori. La macchina che operativa al box. si presta di più allo sforzo delle qua-

Per l'uomo che deve chiedere. Mai /Z.G.P. PROVE*

JEREZ - Dopo Rio de Janeiro sia- Senna avvicina sempre di più la LOTUS mo riusciti a vedere la stella cometa anche in Spagna...Ma no, a cosa pensate, a quella di Halley? Ora la al record nelle prove della Ferrari cometa più importante è quella di Ayrton Senna, che ancora una vol- ta ha sbalordito nel corso delle pro- ve del GP di Spagna. Chi ha assistito al «giro volante» della cometa, tra le scintille e le spanciate su tutte le parti del circui- Cento di queste pole! to, non lo dimenticherà molto pre-

pa99U924da LA RAGIONE poi con sistematica «crudeltà» negli ultimi secondi quando gli avversar! non hanno più né il tempo né forse la voglia di cercare di mettere dei ripari, la domanda dentro e fuori dai box è una sola: qual'è il limite del talento del brasiliano? Nella storia dell'automobilismo dimostrazioni di cosi scioccante superiorità possono probabilmente farsi risalire solo a due nomi: Nuvolari e Clark. Gli unici due ad avere in tasca sempre non il classico mezzo secondo o secon- do di scorta dei piloti di talento, ma un qualcosa di incommensurabilmente più grande. Proprio quel capitale in più che Ayrton dimostra oggi di avere sempre e quando vuole, su qualsiasi tipo di tracciato, veloce e o medio veloce, conosciuto o sconoscim^, come era appunto il caso di Jerez. Accanto leggete quale genere di reazione negli uomini del suo team, ma soprattutto nei suoi avversar!, possono generare gli exploit di Ayrton. Ma ancora più interessante è registrare le sue impressioni. Nel complesso come vedete forse ci fu proprio un grosso errore di fondo tempo fa a paragonare Senna a Villeneuve. Perche, come si intuisce immediatamente, l'unico punto di contatto tra il brasiliano e il canadese è solo nel loro emergere ad ogni costo dalla mediocrità e dall'anonimato e nel voler essere protagonisti sempre agli occhi del pubblico, anche se a volte con commenti malevoli che non tengono affatto conto di cosa significhi essere in competizione. Per il resto, tanto in Gilles l'istinto era ragione, altrettanto al contrario in Ayr- ton la ragione è istinto. Infatti sul segreto di come nello spazio di un solo giro, riesca a togliere regolarmente alle sue prestazioni manciate intere di secondi, e quindi a conquistare pole positiqn per le quali è spendibile solo l'aggettivo: incredibi- le, Ayrton offre una disamina cosi semplice e lucida da non capire se ti prende in giro oppure se può essere proprio solo così banalmente facile. «Con il primo treno non sono mai al limite spiega il brasiliano - anche se a volte la macchina in queste condizioni mi consente egualmente di fare degli ottimi tempi. Nell'intervallo, prima di fare la seconda uscita in pista, mi concentro al massimo sulle sensazioni del primo giro. Ripasso mentalmente metro per metro le mie prestazioni e quelle della macchina, per cercare di capire dove si possa ancora fare meglio, e quanto. In questo modo quando scendo in pista so già perfettamente quello che o/arò, e la percentuale di rischia in più, anche se è chiaro che c'è, è in realtà molto meno grande di quello che può sembrare vedendo la cosa dal di fuori. Ripeto, è più una questione di razionalizzare i propri pensieri e di concentrarsi su dì essi per trarre il meglio dalle informazioni del primo giro, più che di rischiare inutil- mente. Anche perché, per fortuna, nel seguire i miei pensieri Ducarouge è altrettanto bravo nel preparare la macchina in modo che essa risponda sempre a quello che sto per chiederle. Non a caso la mia guida normalmen- te è più pulita nel giro più veloce piuttosto che in quello più lento, a testimo- nianza evidente che non sto prendendo rischi inutili e oltre il necessario». Circa la tattica di uscire solo negli ultimi minuti Ayrton dichiara egualmen- te che non ci sono segreti ne tantomeno intenzione di giocare al «gatto col topo» con i rivali... «E' solo perché in quei momenti c'è meno traffico in pista. Proprio come nei primi giri, quando di solito cerco di vedere come va con il primo set dì gomme. Ma non diamo troppe spiegazioni. Dite solo che vado forte perché ho la macchina fuori regolamento». Eugenio Zigliotto \ SENNA ventano anche dei secondi». che si trova e tanti altri piccoli fattori Dello stesso avviso di Piquet sono i che nulla hanno a che vedere con la compagni velocisti Rosberg e Prosi. bravura o la determinazione che so- Prosi addirittura spiega che anche no innate in tutti noi, altrimenti in- lui, nel periodo della superiorità in- vece di fare i piloti dovremmo anda- contrastata della Me Laren giocava re a fare gli impiegati. Fare una cur- con il fare il tempo all'ultimo mo- va in pieno o staccare al limite pos- mento proprio perché si prova più sibile sono cose che si possono fare soddisfazione. sempre che la tua macchina te lo «Le gomme da tempo o quelle uti- permetta: una volta assicuratoti che lizzate per fare il tempo sono uguali la macchina te lo permette allora ci per tutti. Però sentenziava Rosbere - puoi mettere qualcosa del tuo che fa su una macchina si adattano meglio quella minima differenza di decimi che su un 'altra e allora quella mac- La ricerca del limite anche per Senna a volte vuoi dire rischio di secondo. Poi, quando hai a dispo- china ha un qualcosa in più che, ac- del testacoda. In questo caso, durante le prove, per una sizione un mezzo largamente supe- coppiata alla bravura del pilota, fa vistosa avaria di motore. Le fiamme han durato dì più sull'a- riore nelle prove allora i decimi di- la differenza». sfalto!

26 ROMBO sto. Perché Senna, il venerdì pome- riggio, a due minuti esatti dalla fine delle prove, è schizzato fuori dai IN (e OUT) nelle PROVE j box con la vettura sulla quale i meccanici avevano appena monta- to il nuovo motore, e non avevano •Dumfries nei top ten- controllato le altezze della parte in- feriore. Ma andateglielo voi a dire a Come al solito non si sono viste novità di grosso è stata la decisione di cambiarlo, e così nel bel Senna di andar piano, perché sotto tipo alla Lotus, sulle 98: stessi telai di Rio siglati mezzo della sessione cronometrata Senna aspet- tocca... Chissà se lui se ne è accorto, 03 per Senna, 02 per Dumfries e 01 muletto. Su tava ancora la sua macchina, e continuava a gira- così concentrato per andarsi a pren- una carrozzeria sono riapparsi gli alettoncini late- re col muletto. Poca strada ancora per Dumfries, dere la pole position. E quando è rali, ma compenso non si sono visti i deviatori di che incappava in un testacoda rovinando la care- arrivato ai box, tra i meccanici fe- flusso. Ma non sono poi stati usati. L'unica cosa natura inferiore della vettura. Così solo a 2 minuti stanti, era pure arrabbiato che la certa era l'utilizzazione, sui motori Renault, di un dalla bandiera a scacchi Senna riusciva sparare la macchina non andava come voleva nuovo cassoncino di aspirazione per migliorare la solita incredìbile bordata che gli garantiva la pole lui. distribuzione del flusso gassoso. Solo per Lotus, position. Quanto sia «fenomeno» questo perché sotto il cofano delle Ligier non ci stava- Nella seconda giornata ancora lungo lavoro di Senna lo leggerete a parte, con le no...Per la gara motori con molle valvole pneuma- messa (i punto, grazie al quale Senna otteneva in tiche per entrambi i piloti, come per le qualifiche. mattinata il quinto tempo, ma con gomme da dichiarazioni di tutti i personaggi I guai sono cominciati subito il venerdì mattina gara, prima di danneggiare un motore. Migliora- della F.l. Ma quanto sia anche per Dumfries che, dopo 4 giri, ha sgranato la va nettamente anche Dumfries, che sfruttava otti- buona la sua macchina lo vedete trasmissione ed è dovuto rimanere per tutta la anche dai tempi del visconte Dum- mamente i due treni da qualifica e si inseriva alla fries, che è stato davanti alle Ferra- sessione a guardare. Poco dopo è entrato Senna ai fine al decimo posto dello schieramento, davanti ri. Va bene che queste Ferrari erano box, fumando e con una vistosa perdita di olio. alle Ferrari. Senna invece verso la fine della ses- solo la brutta copia, l'ombra di Rapido consulto dei meccanici e scoperta che c'era sione scendeva in pista: 1 '22"307 col primo treno. quelle baldanzose che lo scorso an- una perdita all'attacco del filtro olio. Meno rapida 1 '21 "924 col secondo. no spadroneggiavano a Montreal. E con un Albereto febbricitante, la Il cocktail di Michele - crisi dei semiassi, e via dicendo, non sono mai state in corsa per i primi La novità più significativa, nei neppure mossi, e così Stefan im- e poi anche per Albereto. Nella dieci posti dello schieramento. Oc- box della casa di Maranello, era precando è dovuto tornare ai macchina dell'italiano la carbu- cupati dai nomi soliti: le due Wil- la presenza del terzo telaio, ma- box a piedi, ed è salito sul mu- razione è stata migliorata e Mi- liams, le due McLaren (lo stesso tricola 89, della serie F. 1 86. Per letto. Àlboreto ha continuato a chele ha ottenuto un incorag- schieramento di Rio), le due Ligier il resto solo modifiche di detta- lavorare con la sua vettura, ma giante sesto tempo, con un co- e le due Benetton. Tra le squadre glio, tra le quali la sistemazione, è rimasto appiedato proprio sul cktail di gomme B ed E. Cam- sempre più in crisi, da segnalare an- in cima al sedile, della speciale finire della sessione per la rottu- biati i motori sulle macchine da cora la Brabham, scesa sotto il cinghia che la Ferrari ha fatto ra del semiasse sinistro. Più mo- gara, e il gruppo turbine sul mu- mezzo schieramento, acciaccata di costruire per sollevare la mono- vimentata la sessione cronome- letto, ancora in pista per l'ulti- motori e di maneggevolezza, e la posto dallo stretto buco sotto il trata. Johansson lascia la sua ma sessione. Albereto è rientra- Minardi che ha accusato un preoc- rollbar in caso di incidente... macchina ai meccanici per siste- to presto, dopo essersi legger- cupante cedimento di propulsori, Non è stato comunque un ini- mare l'assetto, e sale sul mulet- mente migliorato, col motore i- anche se alcuni dovuti a fuorigiri zio buono di prove per la Ferra- to. nondato d'olio, pare perso da dei piloti. ri. Dopo aver lavorato molto in Ma rientrerà subito dopo ai un tappo sul coperchio della di- Cosi, tra pochi intimi, sul nuovo mattinata, per sistemare il cari- box, con tutta la parte posterio- stribuzione. Salito sul muletto si tracciato spagnolo, Senna ha man- co dell'alettone e l'assetto, i due re in fiamme per la rottura di è dovuto fermare dopo 3 giri tenuto anche il sabato la sua terza piloti si sono trovati con mac- un tubetto che porta benzina a- per la rottura del semiasse sini- pole consecutiva, nona in due anni, chine con scarsa aderenza al re- gli iniettori. Albereto da parte stro, il terzo della serie. Johan- centesima per la Lotus. Anche il re- trotreno. Johansson è poi finito sua era già fermo, per la rottura sson invece non ce l'ha fatta a cord, delle 103 pole position della nella sabbia dopo un testacoda, dell'altro semiasse, quello di de- migliorarsi per problemi di as- Ferrari in tutta la storia della F.l e si è spento il motore. Il pilota stra. setto, rimediando una ramanzi- moderna, è destinato a crollare en- ha fatto larghi segni ai commis- Per la seconda giornata è appar- na dal direttore di gara per esse- tro l'anno. sari di percorso affinchè lo spin- so un flap supplementare sotto re uscito dalla corsia box col se- gessero, ma quelli non si sono l'alettone, prima per Johansson maforo rosso acceso. DOMENICA MATTINA Un festival di motori - Dopo le prove record a Fiorano la Minardi si era entrato all'interno, e De Cesaris di valvole ne ha McLAREN presentata ringalluzzita in Spagna, con le solite fatte fuori più di una (fuorigiri?). Sta di fatto che tre vetture con un paio di modifiche aerodinami- nella sessione non cronometrata in due hanno che, due prese NACA sulle pance, per estrarre fatto dieci giri, e per la sessione di qualifica è in recupero meglio l'aria, e ancora una ulteriore «finestra» di rimasta una sola macchina usata poco da De Ce- uscita d'aria sui fianchi. saris, mentre Nannini non ha neppure girato. JEREZ - Sono le nove e mezzo del mat- tino, quando di fronte ad un pubblico I guai però sono cominciati subito, sin dal giove- Con quattro motori in meno si è dovuto correre scarsissimp i piloti si lanciano in pista dì, costretti a lavorare di notte per rimettere in ai ripari, facendone arrivare altri due che sono per gli ultimi collaudi. Le macchine con sesto la macchina che era andata a fuoco. Nanni- giunti al circuito a mattina avanzata. Nannini al gomme Goodyear montano nella totali- ni il venerdì mattina ha rotto subito la turbina mattino è rimasto per la seconda volta con l'acce- tà pneumatici di tipo B, vale a dire le più sinistra, mentre De Cesaris in una escursione sui . leratore bloccato, rimediando una bella paura. dure. Infatti i tecnici della casa america- cordoli, aveva compromesso la geometria dello Per le qualifiche ancora problemi: De Cesaris ha na, dopo le prove, hanno ritenuto che la sola possibilità di non dover fare soste sterzo. Ma il guaio peggiore era ancora sui moto- rotto il motore nel giro di riscaldamento, mentre per cambiare sia la soluzione più dura. ri: Nannini ha impiegabilmente piegato una val- Nannini con un motore molto stanco, ha fatto Va notato che Brundle, dopo l'incidente vola, forse per un pezzo di materiale estraneo quello che ha potuto. del sabato, è in pista con la 014 dello scorso anno. Anche Piquet è sempre sul Boutsen non «risponde»- muletto. I primi guai sono per De Ange- «No.Non sono dell'idea di fare a del GP del Belgio». pomeriggio il fuorigiri lo ha fat- lis che si gira per ben due volte nella cur- va che immette sul rettilineo. spron battuto una macchina Generalmente molto affidabili, to il belga, e così se ne è andato Alla fine il migliore è Prost che negli ulti- nuova tutti gli anni», diceva Oli- le Arrows hanno avuto a Jerez un altro motore. Il sabato la si- mi secondi passa il suo compagno di ver, «se arrivi lì in officina e stril- tutti i problemi del mondo: Su- tuazione non è migliorata: Surer squadra Rosberg. L'incognita, visto che li ai tecnici: voglio una cosa nuo- rer ha subito rotto un motore ha rotto ben due motori, uno il tempo l'hanno fatto alla fine, è sapere va... loro te la fanno in fretta e per un fuorigiri, mentre Boutsen sulla sua macchina e uno sul quanta benzina avevano nel serbatoio le furia, anche rivoluzionaria. Ma si lamentava del tempo di rispo- muletto, mentre Boutsen ha a- due McLaren perché se giravano sul pie- poi come andrà? No, meglio an- sta, e di un noioso sottosterzo vuto problemi di candele pro- de di I'27'7r28" con 195 litri potrebbe dare passo dopo passo: la novità della vettura. prio nel suo giro migliore della significare che alla Porsche hanno recu- perato con ampio margine il problema nostra non sarà pronta prima Questo il venerdì mattina. Nel giornata. di Rio. PROVE

ZAKSPEED Meglio l'ala vecchia Cambiata sbagliata Un passo alla volta I soliti tre telai, 01 per Laffite, 02 per Arnoux Tambay per le prime prove aveva ancora il Solite due vetture anche per Palmer, siglate e 03 muletto con unica novità un diverso alet- motore usato, poco, a Rio. Si è scoperto infat- 861/01 e 02, che il dottore inglese ha usato a tone, triplano, con una inedita aletta in posi- ti che le rotture in Brasile erano state solo rotazione. Unica novità la presenza di un cas- zione avanzata, prospettata ai tecnici francesi elettriche, la spazzola del distributore per Jo- soncino di aspirazione ulteriormente rinforza- da un noto ingegnere-giornalista italiano. Do- nes e l'alternatore per Tambay. A Jerez le to. Palmer, ancora sofferente leggermente alla po i problemi del giovedì alla macchina di macchine avevano come unica modifica delle gamba (a Rio aveva corso con 10 punti di Arnoux (due rotture di giunti} sono continuati diverse prese aria posteriori per i freni e turbi- sutura per un taglio provocato da una botti- i guai per l'ex ferrarista, che ha rotto un mo- ne più piccole. Di motori Ford non se ne è glia rotta, usata a mò di arma dai soliti tore per lo sfasamento della distribuzione, parlato: una sessione di prove era stata appe- «trombadinos») era comunque soddisfatto del proprio quando Laffite spiccava un ottimo na fatta a Donington, e un'altra è prevista per comportamento della sua macchina. Il vener- tempo. Ma grazie alla intercambiabilità dei questa settimana a Silverstone. Certamente u- dì ha usato in mattinata la 01, per passare alla piloti, negli abitacoli identici, Arnoux ha pre- no di questi motori sarà in gara a [mola. qualifica con la 02. so la macchina di Laffite, riuscendo a sopra- Non è stata malvagia la prima giornata di «Con un ulteriore sviluppo si possono gua- vanzarlo pur di poco con il primo treno, prove, nonostante Tambay abbia sbagliato li- dagnare ancora un paio di secondi» ci diceva. mentre il secondo lo sprecava incontrando De na cambiata chiave nella prima curva proprio Così pian piano anche il sabato è andato a- Angelis. nel giro migliore. Jones invece si è lamentato vanti, fino a guadagnarsi un buon sedicesimo II sabato Laffite ha trovato problemi per la di problemi di frizione, e col muletto si è tro- posto nella classifica. mancanza di pressione di sovralimentazione. vato a disagio per la lentezza di risposta dei mentre Arnoux in extremis, con l'ala vecchia grossi turbo. Il sabato il miglioramento non è tipo Rio, un pò più veloce sul rettilineo, ha stato consistente: Jones comunque è passato guadagnato qualche posizione. davanti al compagno di squadra Tambay

WILLIAMS MCLAREN «Battesimo» 015 Piquet come a Rio Pieno bilanciato Dopo la presentazione a Silverstone si è vista Dopo aver avuto a sua disposizione in Brasile Nessuna novità di rilievo sulle McLaren por- in pista per la prima volta la nuova Tyrrell macchina e muletto, Piquet ha dovuto lascia- tate in Spagna, telai 1 e 3 per Prost, e 2 per 015 affidata a Martin Brundle. A vedersi ìl re questo vantaggio a Mansell a Jerez. I telai Rosberg. I tecnici della TAG hanno analizza- telaio non sembra molto differente, ancora gli stessi. 01 per il brasiliano, 02 e 03 per to a fondo i motori avariati a Rio, scoprendo squadrato ma naturalmente più basso. Mo- Mansell, su uno dei quali erano montati i fre- che in entrambi i casi si è trattato del cedi- dificata la posizione dei radiatori, non più a ni a doppi dischi, usati solo il venerdì. Su tutte mento del pistone n.6, probabilmente per un ventaglio, mentre entrambe le sospensioni so- le macchine modifiche al condotto aria per i problema di gestione elettronica, e miscela no «push rod». freni. Mansell che aveva le due macchine da troppo magra. Difatti di questi problemi in Brundle è andato subito molto bene, acchiap- scegliere, ha scartato subito quella con doppi prova non se ne sono più verificati in Spagna. pando un buon 11 tempo il venerdì, mentre freni, mentre Piquet, incappato in un lungo Nella prima giornata di prove Rosberg si è Streiff con la macchina vecchia s lamentava testacoda, con la macchina a cavallo del cor- lamentato di un impreciso funzionamento del di problemi di accensione. I guai sono venuti dolo a dente di pescecane, è rientrato ai box cambio, mentre Prost, quarto, non era molto invece il sabato, quando i due piloti si sono con la sospensione posteriore destra piegata, contento delle scelte fatte per bilanciare la sua messi a tirare al massimo. Brundle per primo ma soprattutto una scocca tutta raspata. macchina, con la quale aveva ottenuto il mi- è incappato in un grosso testacoda, finendo Il sabato mattina Mansell ha utilizzato la glior tempo con gomme B. Le cose non sono duramente contro il guardrail, nella curva ve- scocca riparata, diventata muletto, ottenendo migliorate, né peggiorate, il sabato. Prost era loce dietro al paddock. La monoscocca è stata il miglior tempo della sessione. Ma Piquet, soddisfatto del bilanciamento della sua mac- danneggiata, il pilota si è procurato solo un pur compiendo un piccolo errore, lo ha supe- china col pieno, ma quando cominciava a ematoma nel braccio destro, ed ha continuato rato nella classifica dei tempi nella sessione svuotarsi trovava sottosterzo, poi quando ha con la vecchia. Streiff si è esibito da parte sua cronometrata, ottenendo così la stessa posizio- spinto al massimo nella sessione cronometra- in un testacoda nel medesimo punto. ne in griglia che aveva a Rio, in prima fila. ta, ha trovato gran traffico in pista.

BRABHAM BENETTON Il telaio flette? E subito Berger Quasi aspirata Dopo l'ulteriore test brasiliano, dove erano Rory Byrne non ha avuto il tempo di appor- Tutto preso dalla costruzione delle nuove vet- stati provati anche motori con trombette di tare nessuna novità alle Benetton per Fabi (te- ture, Enzo Osella non ha potuto spostare aspirazione più lunghe, alla Brabham erano laio 03 e muletto 01) e Berger, telaio 02. Pare nemmeno un uomo, e un soldo, per le vec- venuti in Spagna con diverse sospensioni po- che a Rio il problema di «misfire» che aveva chie che erano tali e quali a Rio, e cioè la steriori, e modifiche anche al sistema di ali- afflitto entrambi fosse un problema di alimen- FA1G passo lungo per Danner e la FA1F/02 mentazione, tazione. passo corto, ex muletto, per Ghinzani. Tutto Ma la «sogliola» non è migliorata di molto. Berger è stato subito più veloce dal venerdì, sommato le macchine non sono andate malis- Anzi Patrese era disperato, perché non aveva mentre Fabi si lamentava di problemi di freni, simo anche se Osella ha fornito ai suoi piloti trovato nessun miglioramento con le sospen- e del molto traffico in pista. Ci si aspettava un una pressione di sovralimentazione ridicola. sioni diverse, e cominciava a pensare che il ulteriore miglioramento il sabato, ma ci si è Ma tant'è bisognava arrivare alla fine. E così guaio stesse nel telaio... Il venerdì la macchina messo di mezzo il motore a funzionare irrego- solo Danner ha rotto un motore il sabato del padovano ha accusato un problema agli larmente, per entrambi, per cui ci si è dovuti mattina, e non ha quindi girato il pomeriggio: scarichi, mentre De Angelis si lamentava della accontentare del settimo e nono tempo della ma alla fine dei conti, le due Osella quasi aspi- elettronica. Il sabato De Angelis è rimasto a prima giornata. rate, nello schieramento non erano poi le ulti- piedi per il cedimento del cambio (ce n'erano me... di due tipi, un Weissman con ingranaggi ame- ricani e un'altro con ingranaggeria made in Germany), 11 sabato le cose non sono migliorate di molto: Patrese aveva problemi di motore, che funzio- nava irregolarmente, mentre De Angelis si la- mentava della guidabilità della macchina. PADELLE G.R SPAGNA MC LAREN ZAKSPEED

Gli inconvenienti di Rio sono stati subito risolti a testimo- In prova ha fatto vedere interessanti progressi. Ma pur- nianza che le macchine campioni del mondo hanno an- troppo in gara Alan Jones si è incaricato di farla rinviare cora molto da dire anche in questo Campionato 1986, per un voto. Non è però ancora il massimo per la McLaren. PALME» S.V. PROST 8 Causa Alan Jones non può essere giudicato. Ha combattuto fin che ha potuto, facendo vedere di non avere scelto la strada del riposo anticipato ARROWS ROSBERG 7 Non sanno quando la nuova macchina sarà pronta per il Non ha ancora in mano la macchina come vorrebbe, debutto, anche se si parla di Spa, però pare che il Belgio ma l'apprendistato promette di non essere troppo lun- per loro sia sempre la prossima gara. Peccato, perché il complesso del team ha buone qualità. BOUTSEN 6 TYRRELL Con il materiale che gli affidano non può fare i miracoli nemmeno lui. Avevano portato in Spagna un solo esemplare della SURER 6 nuova macchina e, a causa di un incidente, hanno finito II suo obbiettivo è non sfigurare nei confronti del com- per correre con entrambe le vetture dello scorso anno. pagno di team e a Jerez c'è riuscito molto bene. Questo però ha fatto vedere che il team è ancora di Beta serie A. BENETTON BRUNDLE 7 UTENSILI Nonostante lo choc delle prove non ha dimenticato di Con il motore BMW e soprattutto con le gomme Pirelli esser il solo leene britannico ancora autorizzato a ruggi- giuste, la squadra ha alzato il tiro delle ambizioni. Fabi re avrebbe potuto essere anche più avanti forse. STREIFF 5 FABI 8 Non ha fatto molto più dì quello che ci si aspettava, che Una corsa in rincorsa ma proprio per questo encomiabile in verità era anche poco. perché fatta senza complessi. WILLIAMS BERGER 7 Un avvio bruciante, e una prima parte, prima di dover nelle mani rientrare ai box, dicono che l'austriaco è uno di quelli da Non chiude con la vittoria ma 95 centimentri di meno tenere d'occhio, possono continuare a dire che è senza dubbio il team dei meccanici da battere. Imola lo confermerà? C'è da scommetterci. OSELLA MANSELL 9 Mansueto tutto cuore e poca testa, è riuscito a fare un II vecchio Alfa che equipaggia le macchine di Ghinzani di Brabham fifty-fifty e per un pelo, non solo per modo dì dire, face- e Danner non può certo reggere il passo con la concor- va l'en plein. renza. Però a Torino sono riusciti a rabberciarlo con suffi- ciente dignità e questo per il momento è già un merito. McLaren PIQUET 6 GHINZANI 6 Dopo l'uscita in prova che lo ha costretto a usare il mu- letto, è sembrato come deconcentrato. Anche se per Cosa deve fare un pilota con la Osella se non dimostra- e Williams parecchi giri ha fatto da ombra di Senna in maniera re di essere la potenziale prima guida? impeccabile DANNER 5 Certo con la Osella non è una bella palestra, ma il te- il successo BRABHAM desco per ora non sembra fare molto per imparare. MINARDI del loro Murray non dorme la notte, e si vede dal suo viso tirato, mo la «sogliola», sembra purtroppo già fritta. L'ultima an- cora è un colpo di genio di -genius- ma c'è da crederci, Una piccola Waterloo la trasferta in Spagna, prima con i piloti e....gli PATRESE 7 motori poi con le trasmissioni. Per Imola c'è la volontà di evitare un bis? La delusione di aver sbagliato macchina non si fa fatica a leggergliela in viso, ma appena si mette il casco ritor- DE CESARIS S.V. utensili Beta na il leone di sempre. Per correre ci vuole una macchina e Andrea a Jerez non DE ANGELIS 6 l'aveva, se si eccettua quella a noleggio per venire dal- l'albergo. Lui invece la delusione se la fa leggere sia quando è a viso scoperto sia quando si infila il casco. NANNINI . S.V. Stesso discorso di quello fatto per De Césaris LOTUS LIGIER Ha ereditato dalla Brabham il ruolo di team a monopilo- ta e in Spagna gli è andata più che bene; ma quanto La squadra ha un notevole potenziale. Dopo Rio adesso Senna c'è in questo successo e quanto Lotus e Renault? si può dire senza paura di smentite, anche se il consunti- vo della Spagna parla di due ritiri causa trasmissioni. SENNA 9 LAFFITE 5 Beta impeccabile come sempre in prova e questa volta an- che in gara perché ha sciorinato un repertorio dì tattica Nonostante i suoi anni non ha avuto saggezza sufficien- UTENSILI e di guida da consumato primattore. te alla prima curva. DUMFRIES 5 ARNOUX 7 Con una Lotus non si può cedere così facilmente a Ha dato alla squadra di Vìchy quel pizzico di grinta che chiunque si affacci alle tue spalle, anche se non è la è sempre stata la sua forza e che si vede adesso non è Lotus di Senna. venuta meno. LOLA FERRARI

Le macchine con il Brian Hart, al congedo, non sono Non ci siamo. La nuova macchina ha una gestazione sembrate poi tanto malaccio. Certo con il Ford sarà anche troppo faticosa, Per adesso c'è ancora lo scher- un'altra musica. Ma per quando, cominciano a chiedersi mo dei difetti di gioventù. Ma a Imola, dopo tre gare, Hass e i suoi? varrà ancora come linea difensiva? TAMBAY 6 ALBORETO 6 Ha avuto dei problemi con i freni, ma da buon professio- Ha cercato di darsi un ritmo da impegnato, ma poi i freni nista è arrivato al traguardo. hanno ridotto di molto i suoi programmi. JOHANSSON ~ 6 JONES 4 I freni lo hanno ancora tradito. Peccato perché in Ha fatto il pierino cattivo con Palmer. E alla sua età non Spagna Stefan voleva e poteva forse fare una gara sta bene. non in ombra come altre volte.

ROMBO 29 Ancora prove questa settimana JEREZ-Il GP di San Marino deve indubbiamente presentare qual- che preoccupazione per la maggior parte delle squadre, se è vero che • tutti si stanno organizzando per fare prove in pista prima della fatidica data. E' cosi che la Benetton ha deciso di scendere a Valle- lunga con due macchine il prossimo fine settimana, mentre il giove- dì proveranno in Inghilterra sia il team Porce che McLaren. Ma il grosso sarà ancora a Imola: da giovedì è attesa la Brabham e la Lotus con Senna, e se verrà pronta, la Minardi. Dal venerdì ci sarà la Ferrari, e anche la Ligier per completare la messa a punto in vista del terzo GP dell'anno.

motivazioni politiche, sportive e cronachistiche azzardate, ne suggerisco una del tutta particola- re, ma che forse potrebbe essere una chiave di interpretazione più utile di tante altre. Rene Arnoux, arrivando a Jerez martedì scor- so, è andato a colazione in un ristorante vicino all'autodromo. Al momento del conto il france- se si è sentito dire dal proprietario del locale che era ospite di un signore seduto in un tavolo accanto che lo aveva riconosciuto e aveva per- ciò il piacere di dare al pilota della Ligier una forma particolare di benvenuto in terra andalu- sa. Correttamente Arnoux si è avvicinato per ringraziare e per scambiare due chiacchiere di circostanza e parlando parlando ha scoperto che il suo gentile ospite era uno dei promotori della costruzione del circuito. Sull'onda del discorso il mecenate spagnolo ha addirittura in- vitato Rene a visionare il plastico della pista e delle realizzazioni che verranno messe in opera per completarlo nei prossimi anni, visto che il G.P. di Spagna per contratto Bernie Ecclestone ha garantito che almeno fino al 1992 resterà a Jerez. Nell'insieme di pista, campi da tennis, di golf, ippodromo, Arnoux ha però notato sul proget- to anche un gran numero di villette. Per la maggior parte a schiera, e tutte bene ordinate. Incuriosito il francese ha chiese spiegazioni. E si per scrivere non solo questo piccolo appunto, è sentito rispondere che era stata proprio la lot- FINE DI UN' EPOCA tizzazione di quelle villette la chiave dell'investi- ma forse una intera enciclopedia. Infatti è im- mento nell'autodromo. Anche perché l'impian- mediato intuire che quella del primo gennaio è to sportivo aveva consentito di avere dalla Stato la data ufficiale della fine della storia dei motori spagnolo e dalla regione i contributi a fondo La cosa è passata sotto silenzio e in pochi, an- aspirati nel settore delle competizioni automo- bilistiche e a parer mio non solo di F.l. Non perduto necessari per le opere di urbanizzazio- che tra gli addetti ai lavori, ne erano a co- ne. Ad un Arnoux sempre più esterrefatto l'in- noscenza. Dal primo gennaio il regolamento fosse altro perche, a livello delle attuali co- terlocutore a quel punto cercava di addolcire la della F. 1 prevede, alla voce motori, la semplice noscenze tecnologiche della motoristica, per ot- pillola con una singolare quanto generosa offer- dizione: «cilindrata massima 1500 cc. La sovra- tenere da un motore senza sovralimentazione ta. «Se domenica vinci il Gran Premio ti regale- limentazione è concessa». quello che si può ottenere da un motore dotato di turbocompressore bisognerebbe partire da un rò una villetta. Così, quando verrai ancora a cor- Dicono quelli della FISA e della FOCA che rere, non avrai i problemi di trovare l'albergo!». l'hanno elaborata al termine di lunghe e pole- rapporto ben diverso da quel 1:2 previsto una miche consultazioni, e che con questa precisa- ventina di anni fa. » zione si sono poste le basi per poter un domani Dicono quelli che se intendono che, con ap- limitare la cilindrata senza doversi imbarcare in prossimazione per difetto, bisognerebbe oggi co- FURTO D'AUTORE pericolose comparazioni tra motori aspirati e me oggi parlare almeno di 1:5. Cioè per avere i motori sovralimentati. Come senza ombra di cavalli di un turbo da un litro di cilindrata ci dubbio è successo negli anni scorsi quando si è vorrebbe un aspirato perlomeno di cinque litri. Attorno alla F. 1 e all'enorme prestigio pubblici- trattato di verificare anche sui regolamenti quel- Con gli aggravi di peso e di consumi che tutti tario perlomeno sul piano dell'immagine che lo che sulle piste era diventante ovvio anche per possono immaginare e che quindi rendono im- essa promuove, ruotano in tanti. Pavoni di pri- i più sprovveduti: ovvero che un motore con proponibile il confronto. ma fila còme gli sponsor miliardari delle grandi turbo da un litro e mezzo non era certo parago- Nel prendere atto così della chiusura di un ciclo multinazionali e piccoli «anatroccoli» dalle nabile ad un motore aspirato di tre litri. E certo tanto importante per la storia delle corse, non grandi ambizioni ma dai confini limitati, so- non nelle proporzioni tutte a favore dell'aspira- rimane che da chiedersi quale sia il miglior epi- prattutto sotto il profilo economico. to che sussistevano quando, nel 1965 venne ela- taffio per lasciare ai posteri la memoria del mo- In prima fila in questa categoria i fabbricanti di borato il presente «tetto» delle cilindrate per'la tore aspirato. Forse un concerto con gli scarichi accessori per automobili. Sono in tanti, da quel- F.l, che rimase in vigore anche quando una degli ultimi dodici cilindri Ferrari? li degli attrezzi per meccanici, a quelli dei vo- decina di anni dopo, la Renault decise di riper- lanti, a quelli dei caschi, a quelli dei cerchi. Ed è correre la strada suggerita dal tema tecnico del- proprio a questi ultimi che fa riferimento la sto- la sovralimentazione. riella del «furto di autore» che ci è stata raccon- Tuttavia al di là della specifica questione di PERCHE' JEREZ tata da esperti del settore e che vi vendiamo creare un regolamento attinente alla realtà pre- pari pari, ovviamente senza mettere la mano sente delle competizioni della massima formu- sul fuoco per la sua veridicità, dato che in fun- la, e per quanto possibile anche alle sue evolu- zione dell'argomento prevediamo smentite an- zioni future, quello che è certo è che dietro la Non sono stati in pochi quelli che, arrivando in che roventi. piccola «rivoluzione» messa in atto dal primo Andalusia per recarsi al primo Gran Premio di Padrona incontrastata del settore cerchi per F. 1 gennaio 1986 sotto il profilo storico e (perché Spagna da disputarsi sul nuovo circuito di Je- è una piccola azienda artigiana inglese: la Dy- no anche sentimentale della F.l) c'è materia rez. si sono chiesti: perché Jerez? Tra le tante mag. Da sempre fabbrica cerchi per i team in-

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II pesce d'aprile di SPENCER Dicevano che era malato; perciò ave- da F.l con la quale parteciperà al va saltato la gara di Daytona e i test- prossimo mondiale di F.l a comin- invernali con la Honda. Ma con un ciare dal GP di Montecarlo. Rinun- eccezionale scoop fotografico il setti- ciando per sempre alle moto. Le im- manale di moto francese Moto Re- magini esclusive della rivista francese vue ha svelato cosa c'era all'origine hanno tratto in inganno più d'un let- della misteriosa «scomparsa» pubbli- tore. Passato il primo momento di ca di Freddie Spencer: il bi-campione stupore ci si rende conto che si tratta del mondo si è recato in segreto a di uno dei più bei pesci d'aprile mai provare, in Brasile, la Williams-Hon- fatti. Complimenti... glesi e tutti i progettisti sono entusiasti dei risul- non può permettersi di perderlo, e infine lascia- di civetteria e romanticismo che per effettiva tati. L'attività della F.l è talmente importante re tranquillo Head che per le sue ruote non necessità, visto che in Califoraia una decina di per la Dymag che essa vi ha concentrato tutto il sente altra campana che quella Dymag. Un ca- anni fa ha trovato un cronometro al quarzo che suo potenziale produttivo, con rare eccezioni polavoro di strategia manageriale ma pur sem- le permette di prendere i tempi di tutti i concor- per le monoposto delle formule minori, ma pre, se vero, un piccolo «furto di autore». An- renti in pista. Infatti su un foglio enorme Anne non certo per la industrializzazione massiccia. che se ovviamente qualcuno a Bergamo dirà scrive ad ogni passaggio il tempo che appare Proprio il contrario delle grandi aziende italiane che non è questo il modo di inquadrare la que- sullo schermo del cronometro e poi con una e tedesche, che di ruote ne producono a centi- stione. velocità mentale impressionante fa la sottrazio- naia per la motorizzazione di tutti i giorni, ma ne che le consente di dare il tempo esatto sul che difficilmente riescono ad ottenere dai pro- giro. Il cronometro che usa purtroppo non lo gettisti di F. 1 lo stesso indice di gradimento del CORDOLI CHE PASSIONE fanno più da parecchi anni ma la signora rivale inglese, con la conseguente ovvia perdita Boisnard incrociando le dita dice che per fortu- di quello che pubblicitariamente può significare La cosa che ha sconvolto di più i piani dei piloti na ne ha un altro di scorta. per un marchio in termini di prestigio il poter nella prima presa di contatto con la pista di Dopo aver fatto la cronometrista ufficiale al dire «le nostre ruote equipaggiano anche le mo- Jerez è stata in merito al disegno dei cordoli che team Renault negli anni scorsi, da un paio di noposto di F.l». costeggiano le curve. anni la «professoressa» collabora con la Me La- L'unico argomento per poter sfondare in F. 1 è Abituati da sempre ad allargare le curve appro- ren. II suo solo problema è adesso con Patrese e perciò quello di offrire, oltre ai cerchi, anche dei fittando anche dei pochi centimetri di asfalto, o De Angelis che, di fronte, hanno i caschi presso- soldi ai team manager che ovviamente, tra l'i- meglio di cemento, supplementari, i big della ché uguali. A Jerez, seduta all'inizio del muret- potesi di dover pagare i cerchi alla Dymag e F. 1 hanno visto con favore che all'inizio i cor- to dei box, con le macchine che le passavano quella invece di avere un attivo in bilancio alla doli di Jerez erano abbastanza piani e bassi. davanti a velocità bassissima, oltre a prendere i voce cerchi, non hanno generalmente dubbi. Tuttavia con loro scorno (e molti di persona) i tempi in prova e a fare il contagiri completo in Sempre ammesso che anche il progettista sia piloti hanno poi verificato che mano mano che gara, le è avanzato il tempo di parlar anche di convincibile dal punto di vista tecnico. Di que- andavano verso l'esterno i cordoli salivano di questo suo strano mestiere che oramai, in un sti conflitti tra cuore e portafogli ce ne sono livello fino a concludere con una specie di certo senso, appartiene alla preistoria delle cor- parecchi durante le trattative invernali con cui «dente di pescecane» rivelatosi micidiale non se, come purtroppo tanti altri. «A , ogni buon team manager cerca di assicurarsi i solo per la traiettoria e le gomme, ma in alcuni conclude Anne sorridendo mentre con la sinistra budget per la stagione successiva. Il modo più casi anche per il fondo scocca. stringe il suo cronometro pronta a schiacciare il originale per risolverli però al momento sembra Come, primi fra tutti, possono testimoniare Pi- pulsante, con le macchine che ti passano davanti averlo trovato Frank Williams che, da buon in- quet e Brundle costretti entrambi ad usare la a trecento all'ora non mi sarebbe certo stato pos- glese con l'animo del latino quando si tratta di vettura di riserva perché la loro aveva ricevuto sibile!». affari è sempre inarrivabile. Infatti alla voce cer- danni irreparabili grattando con il fondo sui chi Frank ha costruito per il suo team 1986 un denti dei cordoli di Jerez. piccolo «furto di autore» che, se non è il primo d QUIZ I nella storia della F.l, è certamente al momento il più clamoroso. PROFESSORESSA Infatti guardando le monoposto di Piquet e I Tra gli habituees del gioco di azzardo, le scom- Matiseli da quest'anno si vedono cerchi ripor- messe nei retrobox non si fanno più su chi sarà tanti vistosi adesivi con il nome della Fondme- Monica, Sophie, Maria Grazia, Ann, Valerie, il migliore al termine delle prove o del Gran tal, una azienda bergamasca. Osservando me- Luise, per la maggioranza nomi senza volto, Premio. Con un Senna ed un Piquet in circola- glio però si vede che il disegno e la costruzione ma per chiunque frequenti un paddock di F. 1 zione ci sarebbe solo da perdere il tempo o fare sono in tutto e per tutto eguali ai cerchi Dy- precisi punti di riferimento per ottenere cortesia la figura degli sprovveduti. Molto più comodo, mag. La soluzione del mistero si troverebbe, ed informazioni. Allontanate dai computers dal quindi, rivolgersi all'unico dato senza possibilità stando ai nostri informatori - abbastanza inte- muretto dei box, dove per decenni come crono- apparente di previsione e quindi ideale per ressati, visto che fabbricano a loro volta cerchi - metriste avevano superato l'istintiva diffidenza chiunque voglia affidarsi solo alle leggi del caso. nel fatto che quando la avvicinò dei maschi, le donne del Circus si sono infatti Il quiz in questione, che dopo il Brasile e la Williams per fornire i cerchi alla sua scuderia, riciclate in maggioranza nel non meno ingrato Spagna è ancora senza risposta e rischia di ri- con il consistente supporto di un buon numero ruolo di P.R. o di assistenti. Solo una, Anne manere tale per molto tempo ancora, non ri- di milioni, il costruttore si trovò subito di fronte Boisnard, resiste impavida al sole e alla pioggia guarda però come molti credono ad alcun par- alla inamovibile opposizione del suo progettista con il cronometro in mano. E non per incapa- ticolare tecnico. E' infatti un rebus tutto basato Patrick Head. Infatti il responsabile tecnico del- cità. Ma al contrario perché è tanto brava che su componenti umani o meglio su uomini. Va- la Williams, dopo aver fatto alcuni test con i tutti alla Me Laren, a cominciare da Prosi che le a dire che tutti vorrebbero sapere se parlerà l'ha voluta a tutti i costi con se quando è partito prima Senna con Dumfries oppure Fabi con cerchi Fondmetal, disse che non c'erano sul dalla Renault, si fidano più dei suoi appunti che Berger. Dai bollettini che emergono periodica- piano tecnico sufficienti motivazioni per sosti- del computer della Olivetti Longines. mente dai box della Lotus e della Benetton sul- tuire i cerchi italiani con quelli inglesi. Né a Al cronometro Anne però si è avvicinata quasi lo stato della «guerra fredda» tra i rispettivi pi- convincerlo del contrario servirono i risvolti di per scherzo. Una quindicina di anni fa quando loti, si può solo dedurre che qualsiasi azzardo è natura economica che Frank certo non gli lesi- il marito, operatore cinematografico per conto possibile, visto che il rigetto di Senna e Fabi nei nava. della Elf, cominciò a tirarsela dietro ai Gran confronti dei loro compagni di squadra è tal- Alla fine, visto che Head non ne voleva proprio Premi. Non avendo mai visto né una automo- mente totale da non lasciare intravvedere la mi- sapere, Williams avrebbe appunto trovato il si- bile da corsa né una gara, la giovane parigina nima possibilità di schiarita. stema di dare un colpo alla botte di Head e al disse a se stessa che doveva «inventarsi» qualco- Unico dato attualmente immagazzinabile per cerchio del portafogli della squadra. Vale a dire sa da fare altrimenti sarebbe impazziata con cercare di arrivare alla possibile soluzione del incamerare i soldi Fondmetal, fare contenti gli tutto quel rumore. Per fortuna del team Tyrrell principale quiz del Mondiale 1986, è che Berger italiani a caccia di pubblicità applicando gli a- (e di Cevert e Stewart) la sua decisione fu quella tutto sommato-può anche fregarsene dell'atteg- desivi Fondmetal sui cerchi Dymag, con la si- di darsi al cronometraggio. All'epoca con un giamento di Fabi, visto che per il momento si curezza tra l'altro di non avere problemi dall'ar- grosso cipollone meccanico. Quello che Anne sta dimostrando veloce come l'italiano, se non tigiano di casa che un cliente come Williams rimpiange ancora, ma forse più con un pizzico di più. ULTIMO MINUTO 2. PARTE

Sfiorata la tragedia nel bagnatissimo «VIA» della F.3000:1° FABRE Quel diavoletto Eeco il primo via con la March 86 B di Pino, all'estrema destra; al centro Fabre precede Spence a destra invece vediamo II recupero della malridotta Ralt di PASCAL Honda RT20-2 del giapponese Nakajina

SILVERSTONE - La prima gara Spence ottiene cosi una provvisoria si. Dopo appena 4 giri della secon- stare un buon piazzamento. di F.3000 avrebbe potuto conclu- leadership della gara. Satoku Naka- da partenza, Pirro era secondo. La Il francese Michel Fertè aveva il dersi con un dramma che fortuna- jima è stato toccato da un altro sua guida sul bagnato era pratica- morale proprio a terra dopo le qua- tamente è stato solo sfiorato. concorrente alla curva Beckett, una mente simile a quella su asfalto lificazioni, infatti la sua posizione in Drammaticamente, dopo solo 23 curva veloce, ed è stato così man- asciutto. Sempre preciso e diretto e griglia era tutt'altro che buona: era dei 44 giri, la gara è stata fermata a dato in testacoda, per poi fermarsi vederlo scivolare tra le 'pozzanghere ventpttesimo. Ma ogni giro gua- causa del terribile incidente che ha definitivamente in mezzo al traccia- aveva veramente qualcosa d'incre- dagnava posizioni e dopo 10 giri, coinvolto Thierry Tassin e Domini- to. Per questo intralcio la gara veni- dibile. Una capacità e una destrezza risalendo, era quindicesimo. que Delestre. va sospesa e veniva data una nuova eccellenti. Weekend sfortunato per Ivan Cap- Ma veniamo alla partenza. Le mo- partenza. Intanto anche Pascal Fabre faceva pelli. Solo ventiquattresimo in gri- noposto di F 3000 hanno preso i Quando l'azione ricominciava, la sua parte diventando terzo al set- glia, dopo aver passato un conside- loro posti in griglia mentre la piog- Spence si staccava ed era immedia- timo giro. Intanto la fortuna che a- revole numero di monoposto, ha gia iniziava a cadere. Pascal Fabre, tamente primo, ma il campione te- veva accompagnato il giovane Wei- dovuto cedere ali' evidenza, infatti l'uomo-pole della gara, ha fatto ini- desco di F.3 volava letteralmente. dler fino a raggiungere la posizione il suo motore si è rotto e il giovane zialmente la miglior partenza, ma è Volker Wiedler guadagna infatti di testa gli volta le spalle. Il suo mo- pilota italiano è stato costretto al ri- stato Russel Spence che ha capita- ben sei posizioni in un solo giro. tore non è più buono e come in tiro. lizzato la sua gran conoscenza del Prestazione che ha dell'incredibile. fretta aveva guadagnato la prima Intanto le grandi manovre per i sor- tracciato di Silverstone e ha sorpas- Un giro ancora e passa Spence per posizione, altrettanto in fretta la passi stavano terminando, a parte sato Fabre alla fine del giro. Fabre, ottenere un considerevole primo perde. Al nono giro l'esperienza di la gran battaglia tra Mike Tha- ben lontano dal demordere, stava posto. La spiegazione è da cercarsi ha la meglio e il ckwell che cercava di sorpassare, attaccato a Spence per due giri. Al nel suo grande talento che lo ha giovane tedesco retrocede notevol- ma senza fortuna, il suo precedente terzo giro ha cercato la sua occasio- portato appunto a questa notevole mente. Anche nelle posizioni cen- compagno di squadra John Niel- ne alla chicane Woodcote. Alla fine progressione. Anche Emanuele Pir- trali e di coda c'è gran bagarre. La del quarto giro Fabre si stacca e ro ha fatto rapidi e similari progres- lotta è feroce per cercare di conqui- Tasha Fulkerson

ROMBO 71 SILVERSTONE F. 3000 DAILY EXPRESS INTERNATIONAL TRO- PHV - Sara Internazionale di velocità In circuito valida come prima prova del Campionato Internazionale di F. 3000 - Silverstone (Inghilterra), 13 a- prlle I486 36 alla PARTENZA John Nielsen Pascal Fabre Ralt PT 20 Lola T86/50 I'20"I6 ri»"83 Mike Thackwell Russe! Spence Loia T86/50 March 86B l'20"65 l'20"65 Emanuele Pirro Jetf McPherson March 86B March 86B l'20"79 l'20"69 Lamberto Leoni Gary Evans March 86B Lola T66/50 rji-oi l'20"91 Alessandro SantinMauricio Gugelmin Lola T86/50 March 86B l'21"24 l'21"12 Philippe Aliici Volker Weldler March 8óB Ralt RT20 l'21"59 l'2l"56 John Jones Satoru Nakajima March 86B Ralt «20 l'22"02 I'21"60 DIAVOLETTO numero dei partecipanti e dei Altfrid Hager Alain Forte Dimezzate March 86B March 86B teams. Lo scorso anno, per esem- l'22"92 l'22"65 sen. Al ventesimo giro il «trenino» pio, a Silverstone c'erano solo 17 Luis Perez Sala Mario Hytten che sì era intanto formato con San- le prove macchine. Quest'anno ne figurava- Ralt RT20 March 8ÓB tin, Tassin, e Kaiser ha perso un no ben 37. ma potevano qualifi- l'23"29 |'23"06 concorrente, infatti il motore di dal maltempo carsene solo 36. Così il team sfortu- Thomas Kaiser PierluigiMartini Tassin ha esalato l'ultimo respiro. nato è stato la RAM che lo scorso Lola T86/50 Ralt RT20 Sfortunatamente il doppiato Domi- SILVERSTONE - È iniziato l'an- anno gareggiava in F.l. La pole po- T23"62 '23"30 nique Delestre non ha visto la mac- no della F.3000. Con la prima gara sition è stata fatta da Pascal Fabre. Andrew G. Scoti P.-H. Raphanel Lola T86/50 March 86B china di Tassin che procedeva mol- della stagione si è visto aumentare il un po' a sorpresa, infatti il francese l'23"98 l'23"86 to lentamente in mezzo alle altre e Ivan Capelli Cary Bren comle è arrivato allo Shell Bridge, March 86B March 86B sul rettilineo dei box. Delestre è t'24"28 l'24"10 piombato sulla vettura di Tassin. Il Michel Ferie Jori Nurminen March 86B March 86B risultato avrebbe potuto essere una l'24"52 T24"29 tragedia, e da quello che si poteva D. Dolestre Franco Scopini vedere si è pensato subito al peggio. March 8ÓB March 86B L'incidente è stato di quelli vera- l'25"25 i'24"63 mente terribili e dato che Tassin a- Adrian Campos Thierry Tassin veva già staccato le sue cinture, il March 868 March 86B risultato avrebbe potuto essere tra- l'2«"73 gico. Fortunatamente i due piloti se Cor Euser Ken Johnson March 85B Lola T86/50 la sono cavati con poco, almeno ri- I'28"30 T27"30 ferito a ciò che poteva essere. Un Guido Daccò Claudio Antonioli braccio rotto per ciascuno. March 86B March 86B In testa ancora un pò di battaglia, l'29"ll T28"73 John Nielsen aveva raggiunto la Jean Pierre Frey Steven Andskar terza posizione quando la bandiera March 85B March 85B I'32"40 l'30"99 sigiava la fine della gara al 23. giro soltanto. Le posizioni sono state prese dopo la fine del 22. giro. Data 23 all'ARRIVO la gara raccorciata, il risultato finale Al secondo via (in alto) scatta subito in testa Pascal Fabre, seguito è stato ottenuto aggregando en- 1. Pascal Fabre (Lola-) in da Spence e Nielsen. Qui sopra a sinistra lo sfortunato Ivan Capelli 35'33"97, alla media di 190,918 kmh; trambe le partenze e perciò Pascal 2. Pirro (March-Cosworth) 35'35"19; 3. Fabre è stato proclamato vincitore. (March 86 B-04) e a destra un momento della gara di F.3 col vinci- Nielsen (Ralt-Honda) 35'50"28; 4. Tha- 4 giri la prima, 23 la seconda: una ckwell (Lola-Cosworth) 35'51"50; 5. Kaiser (Lola-Cosworth) 36'OV'Oó; 6. gara dimezzata che vede dimezzato Santin (Lola-Cosworth) 3ó'01"32, 7. E- anche il punteggio assegnato ai pi- vans (Lola-Cosworth) 3ó'07"78; 8. Ma- loti. cPherson (Morch-Cosworth) 3ó"13':07; 9. Fertè (March-Cosworth) 3ó'20"35; Questa non è stata esattamente la 10. Weidler (Ralt) 36'22"09; 11. Leoni partenza del campionato di F 3000 (March-Cosworth) 36'22"09; 12. Perez che avremmo voluto, ma certa- Sala (Ralt RT20) 36'24"8ó: 13. A. Ferie (March-Cosworth) 3ó'24"87; 14. Gu- mente nei prossimi appuntamenti gelmin (March-Cosworth) 3ó'25"77; di campionato la competitivita non 15, Hytten (March-Cosworth) mancherà. 36'51"03; 16. Campos (March-Co- sworth) 36'57"5 3; 17. Scopini (March- 4 VINI. Si apriranno il 24 aprile le Cosworth) 36'59"85; 18. Spence (March-Cosworth) a 1 giro; 19. Martini iscrizioni alla settima edizione del Rally (Ralt RT20) a 1 giro; 20. Jones (March- dei Vini e dello Spumante. La gara a- Cosworth) a 1 giro; 21. Bren (March- stigiana, dopo due anni di interruzione Cosworth) a 1 giro; 22. Tassin (March- Cosworth) a 1 giro; 23. Heger (March- è arrivata grazie alla fattiva collabora- Cosworth) a 1 giro. zione tra AG Asti, Comune di Asti e la Giro più veloce: Fabre in 1r26':65, alla scuderia Asti Corse. La lunghezza del media dì 734 kmh. percorso sarà di 295 Km con 5 PS da ripetersi due volte. fotocolor PHOTO 4 prio allo scadere del tempo. Il se- condo tempo è stato fatto dal dane- D'un soffio^*ALA nella F.3 inglese se John Nielsen che anche quest'an- no è con il team Ralt. La Ralt ha ben impressionato durante tutta la prova ed è stata sempre veloce, in- dubbiamente aiutata dalla potenza del motore Honda. Stranamente il terzo posto è stato un ex-aequo tra Russe! Spence e Mike Thackwell. Volata per sei Non molto dietro di loro il sorpren- dente americano Jeff MacPherson. SILVERSTONE - La gara del E per la vittoria non c'è più stata Emanuele Pirro si è classificato solo campionato inglese di F.3 di con- storia. Molto bella, più indietro, la al sesto posto perché ha avuto pro- torno all'International Trophy è battaglia ingaggiata da Andy Walla- blemi di traffico in pista durante il stata nuovamente una gara ce. .Gerrit Van Kouwen e Davind suo giro veloce. Stessi problemi di eccitante e piena di interesse. In po- Hunt per il quarto posto, con Tim traffico per Gugelmin, pupillo e le c'era ancora Mauricio Sandro Sa- Davies apparentemente tranquillo grande amico di Senna, e per San- la, che ha approfittato del fatto che terzo. tin. Inaspettata assenza per il team Silverstpne è uno dei suoi circuiti Tutto è andato avanto così sino al di Enzo Coloni che aveva iscritto preferiti, ma accanto a lui in prima 15. giro, quando BNrabham è rien- tre macchine, apparentemente non fila era risalito Gary Brabham, tor- trato nella scia di Sala costringendo- apparse perché non pronte, visto nato velocissimo dopo la frustrante lo ad un piccolo errore: è bastato che le March '85 che usano non so- gara di Thruxton: il più giovane dei questo perché il «pacchetto» dei no ancora completamente modifi- figli di Sir dichiarava primi sei si ricomponesse, con Sala cate. comunque di voler solo accumula- ancora in testa, poi Brabham, Da- Il tempo durante le qualificazioni è re esperienza. Le prove di F.3, a dif- vies, Wallace, Hunt e Van Kouwen stato prettamente inglese. La piog- ferenza di quelle per la F.3000, si muso contro coda, in una lotta di gia è caduta per tutta la durata del- sono svolte in condizioni di pista scie e staccate tipiche di questo ve- la prima sessione di prove e tutti i asciutte in entrambe le sessioni. locissimo tracciato. giri più veloci sono stati fatti alla Sullo schieramento, tutto era pron- Ma il brasiliano ha mantenuto il è dal 1984 che non partecipa ad li- fine della seconda sessione. Per la to per il via quando, inspiegabil- suo sangue freddo, e le posizioni al- na intera stagione di gare su mono- gara, tutti i primi sei avevano le mente, la monoposto di Julian Bai- le sue spalle sono variate di pochis- posto. medesime possibilità. Questo Cam- ley ha perso una ruota. Con la vet- simo, con il solo Davies vittima del Fabre è stato particolarmente fortu- pionato dovrebbe infatti presentare tura immobilizzata in mezzo allo gioco di scie proprio nell'ultimo gi- nato, infatti è riuscito a compiere il un notevole equilibrio perché le vet- schieramento, la gara è stata rinvia- ro. Alla fine, dopo un sudatissimo giro che gli ha fatto guadagnare la ture, almeno le migliori, pratica- ta di qualche minuto e accorciata terzo posto. Wallace ha dichiarato: pole mentre la pista si stava asciu- mente si equivalgono. E questo da di un giro. Finalmente è stato dato «Credevo di essere tornato in gando; parecchi suoi colleghi invece un interesse in più alla F. 3000. il via, e per qualche centinaio di F;Ford, eravamo sempre nell'erba non sono riusciti a terminare que- metri Brabham è riuscito a tenere dappertutto....!» t.f. sto giro «in volata» perché era pro- t.f. testa a Sala, che poi se ne è andato.

Campionato inglese F.3 - Silverstone, 13 aprile 1986 I primi 6 alla partenza Gary Brabham Mauricio Sala Ralt Ralt l'2o"33 l'26"02 Gerrit Van Kouwen Tim Davies Ralt Ralt l'26"64 l'26"31 David Hunt Andy Wallace Rolt Ralt l'27"05 P26'66 I primi 6 UN'ARRIVO 1 Mauricio Sandro Sala (Ralt) 20 giri in 27'51"24 alla media di 193.080 kmh; 2. Brabham (Ralt) 27'51"84; 3 Wallace (Ralt) 27'52"27: 4. Hunt (Ralt) 27'52"84; 5 Van Kouwen (Ralt) 27'53"22: 6 Da- vies (Ralt) 27'54"54. Giro più veloce: Wallace in r2ó"40 al- la media di 196.555 kmh. tare, il brasiliano Maurizio Sandro Sala che precede Gary Brabham, come lui al volante della Ralt RT30 . Sotto invece vedia- Torna Pavanello? mo la Ralt di , a sinistra, affiancata da Hytten JEREZ Alla Lola Porce, non ne fanno da un noto pilota e da un altrettanto fa- mistero. Le attuali tre monoposto Lola moso ex direttore sportivo. dotate di motore Brian Hart, che an- A questo proposito a ROMBO è giunta dranno in pensione a Imola, quando anche la contemporanea notizia che usciranno le nuove THL 2 dotate del Paolo Pavanello il boss della scomparsa motore turbo della Ford, preparato da Euroracing, non ha del tutto messo da Cosworth, saranno vendute in Italia o in parte le sue velleità di comparire ancora Australia. Entrambi i potenziali acqui- sulla scena della F.l. Infatti Pavanello a- renti, di cui però Teddy Mayer, non vuo- vrebbe detto a parecchie persone del giro le fare il nome, avrebbero intenzione di che, dopo Detroit, ci sarebbero in pista utilizzare il materiale per correre in F.l. delle vetture da fui gestite nei Gran Pre- Mentre nej gruppo australiano che ha mi europei. Sempre con l'argentino Lar- chiesto di rilevare il materiale della Porce rauri, che dovrebbe portare uno sponsor non è difficile identificare ti gruppo che da almeno un milione di dollari, nei già aveva voluto ad inizio di stagione panni della prima guida. Resta da veder aiutare la RAM, che oltretutto utilizzava come Pavanello possa rientrare nel giro proprio i motori Hart, più difficile appa- senza provocare reazioni da parte dei re l'identificazione dell'offerta italiana, suoi ex dipendenti, che non sono solo anche se la ipotesi più verosimile è che si Patrese e Cheever. tacitati con la metà tratti qualcuno che con la F.l ha già a- delle loro spettanze. Infatti i 14 meccani- vuto a che fare, piuttosto che quella che ci che accettarono a osuo tempo il trasfe- vuole dietro alla operazione Lola una rimento dalla Autodelta alla Euroracing, cordata di industriali lombardi guidata sono tutti a spasso, licenziati in tronco,

ROMBO-73 Nella terza dell'Europeo Turismo ad Hockenheim stop alle Rover e finalmente al traguardo la Siena Riecco la VOLVO! HOCKENHEIM - Dopo i due successi della tra le due Volvo di Grandberg e Cecotto e la squadra di a Monza e Do- Holden Commodore dell'australiano Allan Ori- nington, in Germania, sul circuito di Hocken- ce. Orice per tanti giri è riuscito a stare al co- heim, è tornata alla vittoria la Volvo, gestita mando della gara ma le due Volvo gli restava- quest'anno dalla squadra belga RAS e diretta no sempre alle spalle. Questa lotta andava a- dal noto John Wickham, ex-capo della Spirit vanti fino al 25. giro quando Orice si trovava F. 1. Infatti hanno trionfato in una gara piena di sempre in testa con la Holden Commodore pri- tensione Johnny Cecptto e il campione europeo vata. Infatti alla prima curva dopo il traguardo in carica, Thomas Lindstroem. erano entrate in collisione una VW Golf e una La gara è cominciata con un duello eccezionale Mazda della divisione minore, e Orice non Presentata a Montecarlo una nuova L'ultima Dywa MONACO - Annunciato fin sui biglietti d'invito disinibiti dal Monaco Racing Service, Alberto Gri- maldi ha mantenuto la promessa e si è presentato di ottimo umore, puntuale all'appuntamento da- vanti a quella che è stata presentata come «la pri- ma monoposto che dovrà tenere alti in un cam- pionato del mondo i colori del Principato». E quando ha visto che in bella evidenza sul muso c'era il solito beneaugurante numero 1 ha fatto partire un pungente: «Questo mi sembra un pò troppo presuntuoso; primeggiare in F. 3000 non sarà certo facile...». Divertilo dalla risposta di Fulvio Maria Ballabio. prontissimo a spiegargli che FI più che alle imme- diate ambizioni della squadra si riferisce al fatto che quella deve esser considerata la capostipite di una lunga generazione di monoposto monegasche, prima ancora di calarsi nell'abitacolo per soddisfa- re i fotografi (foto sopra), ha voluto sapere lutto della nuova monoposto che dovrà confrontarsi in pista con le varie March, Ralt e Lola. Nuova in realtà lo è solo relativamente visto che, realizzata dal mai domo Dìdo Monguzzi, deriva dall'espe- rienze maturate con le sue Diwa. Si tratta di una macchina molto convenzionale sia nel disegno che nella realizzazione, molto curata pur se ancora La Holden ha tenuto lungo testa alla Volvo, tutta da scoprire. che poi ha trionfato con Cecotto e Lin- Il costruttore italiano, decisamente euforico per a- ver finalmente trovato uno sbocco agonistico alle dstroem. Sotto, ottimo Ravaglia nonostante sue idee, non stava nella pelle alla « vernice» mo- un incidente alla sua BMW negasca: «In Italia non mi aspettavo più niente, ma qui tutto è diverso e mi è bastato vedere con quanto entusiasmo ci hanno accolti per avere la certezza che si può fare qualcosa di buono: è vero che siamo un piccolo team, ma il lavoro non ci spaventa ed a casa abbiamo già materiale suffi- ciente per assemblare altre quattro monoposto. Esaurita la parte mondano-pubblicitaria, adesso per la squadra comincia il lavoro di collaudo e sviluppo. Dopo il primo impatto con l'asfalto del mini-circuito provenzale di Le Lue la nuova F. 3000 sarà a Ledenon nelle mani di Ballabio e Dal- lest per I1 indispensabile sgrossatura in vista del de- butto previsto a Pau con il pilota marsigliese che nel corso della stagione si alternerà a Ballabio. g.r. La scheda tecnica della MRS1 MOTORE: Cosworth 3000. SCOCCA: in avional 24 rivettata. CARROZZERIA: in lana di vetro. FRENI: doppi Lockheed autoventilantì su ciascuna ruota. SOSPENSIONI: anteriori a quadrilatero de- formabile, posteriori a bìlancere. PASSO: 2600 cm CARREGGIATA: anteriore 168 cm, poste- riore 151 cm. riusciva ad evitare la collisione distruggendo la sorpresa in casa BMW, che con la 635 CSi è sua Holden sulle fiancate della G9lf. Per fortu- stata competitiva per tutto il fine settimana. In- EUROT a HOCKENHEIM na i piloti sono rimasti illesi e tutti gli altri han- fatti Ravaglia, che avrebbe dovuto correre que- no passato questo punto critico sul circuito te- sta volta con Oscar Larrauri, dopo l'incidente Gara internazionale di velocità In circuito valida quale desco. Cosi per qualche attimo era in testa all'inizio con Allam è salito sulla vettura di terza prova del Campionato europeo turismo - Ho- Grandberg davanti a Cecotto, ma poi la Volvo Quester portandola alla fine al secondo posto ckenheim (Germania), 13 aprile 1986 di Grandberg-Olofsson si è ritirata con proble- insperato senza grandi problemi. Sorpresa e 47 alla PRTENZA mi al motore. gioia anche in casa Eggenberger che con il terzo Così Cecotto e il suo partner Lindstroem non posto di Niedzwiedz-Soper con la Ford Sierra. Walkinshaw-Percy Schlesser-Hanne Walkinshaw-Percy alla fine hanno conquistato Rover Vitesse Rover Vitesse avevano più avversali che già nelle prime fasi si 2-22"99 2'22"67 erano eliminati. Ritirate sia la Ford Sierra turbo il quarto posto alle spalle della Sierra, mante- Olofsson-Granalbera Grice-Bailey di Dieudonné-Mueller, anche quella di Grohs, nendo così la testa nel Campionato piloti. Per Volvo 240 Turbo Holden Commodore un soffio hanno battuto la Holden Commodore 2'23"10 2'23"06 Feitler con il trubo rotto come le due Rover Cecotto-LIndstroem Ravoglia-Larrouri Vitesse di Brancatelli-Allam e Schlesser-Hahne. di Brock-Moffat che, come a Donington, han- Volvo 240 Turbo BMW 635 CSI Allam aveva perso parte della carrozzeria dopo no raggiunto il quinto posto precedendo la 2'23"21 2'23"I3 Grons-Feitler Brancatelli-Allam il suo incidente della giornata prima, coinvol- BMW 635 CSi di Rene Metge e la Mercedes Ford Sierra XR4 TI Rover Vitesse gendo anche a la BMW 635 CSi di Roberto 190 F 2,3-16 di Cudini-Snobeck, che così ha 2-24"36 2-23"92 Ravaglia che era costretto al ritiro a causa del assicurato alla Mercedes la sua prima vittoria Oppitzhauser-Pacher-Gerold Niedzwiedz-Soper Ford Sierra XR4 TI Ford Sierra XR4 TI radiatore distrutto. Hahne invece è stato co- nella seconda divisione. 2'24"63 2-24"40 stretto al ritiro a causa di problemi al motore. Nella divisione minore ha vinto la Toyota di Quester-Rensing Brock-Moffat La vettura di Walkinshaw-Percy quasi mai è Eichmann-Mueller come a Monza. BMW 635 Gli Holden Commodore 2'26"10 2'24-92 stata davvero in gara e perdeva anche parecchio Metge-Guyoux Mueller-Dieudonné tempo quando perdeva una gomma. Grande Thomos Voigt BMW 635 CSI Ford Sierra XR4 TI 2'27"44 2-27-08 LE PROVE Jeff Allam, è uscito di strada alla ORA COSÌ IL Vogt-Oestreich Rossi-Marco Micangeli «Ostkurve» capotandosi e distrug- BMW 3251 BMW 635 CSi CAMPIONATO 2'29"08 2'27"99 gendo la Vitesse. Piloti Palma-Gasparri Koenig-Wagenstetter Molto veloce di nuovo la Holden BMW 635 CSI BMW 635 CSI Schlesser Commodore di Grice-Bailey, terzi, 2-30-28 2'30-H Walkinshaw 71 Snobeck-Cudlni Goering-Haldi davanti alla Volvo di Olofsson- Mercedes 190 E 2,3-16 BMW 635 CSI Grandberg, a sopresa più veloce Percy 71 2-30-97 2-30-41 in pole della seconda Volvo-RAS di Cecot- Hoider-Dauer Combiaghi-Bosshard Cudini 52 Mercedes 190E 2,3-16 BMW 635 CSI to-Lindstroem. Grande sorpresa in- 2-31-29 2-30"99 HOCKENHEIM - Con la ormai vece in campo BMW dove Roberto Snobeck 52 Salam-Oestic Dufter-Massimo Micangeli quasi obbligatoria pole position del- Ravaglia, questa volta con Oscar Mercedes 190 C 2,3-16 BMW 3251 le Rover si è conclusa la giornata di Oestreich 44 2-32-03 2-31"47 Larrauri, ha segnato un tempo Lovato-Pietromarchi Carlsson-Vojtech prove sul circuito di Hockenheim eccellente di 2'23" 13 grazie al nuo- Vogt 44 BMW 635 CSI Mercedes 190 E 2,3-16 che, per la prima volta negli ultimi vo propulsore che ha circa 30 ca- 2'32"18 - 2-32-16 Eichmann 40 Capra-Da Senio Felder-Faubel anni, ha ospitato una gara del valli in più del vecchio. Le Ford BMW 635 CSI BMW 635 CSI Campionato Europeo Turismo. In- Sierra hanno avuto dei problemi Marche 2-33"45 3-32-25 fatti il francese Jean Louis Schlesser coi motori: Steve Soper ne ha rotto R.SigalG-M.MIcangeli Hamelmann-Muelier Toyota 60 Mercedes 190 E 2,3-16 BMW 3251 è stato il più veloce con la Rover uno e così è stato di nuovo Harald 2'34"01 2-33"73 Vitesse del team Walkinshaw giran- Grohs con la Sierra del team BMW 52 Wollstadt-Haas Van De Beck-Coronel do in 2'22"67 e precedendo il capo HWRT il più veloce, però solo di BMW 3251 Mazda 929 Rover 50 2-36-38 2'35"80 squadra, lo stesso Walkinshaw, che qualche centesimo davanti a Nie- Dalm-Schnurr Mueller-Eichmann però ha girato solo in mattinata. dzwiedz con la Fqrd-Eggenberger. Mercedes 50 Toyota Corolla GT Toyota Corolla GT Sfortunato è stato invece Gianfran- Nella seconda divisione il più velo- 2-41-51 2-37"43 Volvo 36 Suster-Seikel Bychl-Ognio co Brancatelli: nella prima sessione ce è stato Vogt con la BMW 325i Audi 60 GlE Toyota Corallo di prove si era rotta la frizione e nel mentre nella divisione minore Muel- Audi 30 2-42"41 2'41"63 pomeriggio il suo copilota, l'inglese Nielsen-Hoyer-Thiim Grassetto-Toffoli ler-Eimeri. Toyota Corolla Toyota Corolla 2-42"94 2-42"42 Accoppiata Andersson-Stureson Turismo Australe Kudrass-Puetz Lingmann-Hoelzl VW Gol! GTi Toyota Corolla 2-43"79 2'43"12 Schoerg-Capra Alber-Mayer Audi 60 GLE Toyota Carello Vo-Vo anche nel Tedesco La 2'44"25 2-44-10 Bussinger-Lauterbach Sidery Smith-Fermine HOCKENHEIM - Anche la seconda prova del Campionato Audi 80 Toyota corolla Tedesco Turismo sul circuito di Hockenheim è stata domina- come una Fury 2'45"70 2-44"70 Ley-Stollmonn Burton-Katsers ta dalle Volvo 240 Turbo. Sin dall'inizio i due svedesi Per- VW Golf GTI VW Golf GTI Gunnar Andersson e Per Stureson hanno condotto la gara MELBOURNE - La terza prova del 2-46-38 2-46"07 non lasciando possibilità alle altre. In prova si era sperato Campionato australiano Turismo è stata Artl-Feuerleln vinta dalla Nissan Skyline Turbo di Audi 80 nella Mercedes 190E 2,3-16 di Peter Oberndorfer con il mo- George Fury, sulla Volvo 240 Turbo di 2-46"77 tore AMG, che si era piazzata in prima fila accanto alla Robbie Francevic e Neil Lowe terzo con Rover Vitesse di Kurt Thiim, più veloce delle prove. Thiim si la Holden Commodore. Primo della 23 all'ARRIVO i ritirato già al secondo giro dopo un contatto con la Ford classe fino a 2500 e quarto assoluto si è Sierra di Manuel Reuter. piazzato Colin Bond « con l'Alfetta 1, Cecotto-Lindstroem (Volvo 240 Turbo) 74 giri in Tutta la gara è stata caratterizzata dai ritiri. Cosi anche Ober- GTV6. 3,03'33"17 alla media di 164,487 kmh; 2. Quester-Ra- La gara è stata una bellissima battaglia a vaglia (BMW 635 CSi) a 1'37"92: 3 Niedzwiedz-Soper ndorfer pochi giri prima del traguardo è stato costretto al tre dopo che il giovane compagno di (Ford Sierra XR4 TI) a 1 giro; 4. Walkinshaw-Percy (Rover ritiro dopo un incidente, come Manthey con la BMW 325i. Vitesse) a 1 giro; 5. Brock-Moffat (Holden Commodore) squadra di Fury, Len Seton, ha provoca- a 1 giro; 6. Metge-Guyaux (BMW 635 CSi) a 2 giri; 7. Dopo un duello eccellente è finito terzo Klaus Niedzwiedz to un incidente multiplo al vìa nel quale Snobeck-Cudini (Mercedes 190 E 2,3-16) a 2 girl; 8. che solo per un soffio ha preceduto la BMW 635 CSi di Kurt sono rimasti invischiati molti dei possibi- Cambiaghi-Bosshard (BMW 635 CSi) a 3 giri; 9. Palma- Koenig. Quinto , mentre ha fatto una bellissi- li aspiranti alla vittoria, inclusi Dick Gasparri (BMW 635 CSi) a 3 giri; 10. Oppitzhauser-Pa- Johnson, John Harvey, Grahame Cro- cher-Gerold (Ford Sierra XR4 TI) a 3 giri; 11. Salam-De- ma gara la Beate Nodes, risalita alla seconda gara con la stic (Mercedes 190 E 2,3-16) a 3 giri; 12. Micangeli-Du- Ford Sierra dalla 22. posizione in prova alla nona al traguar- sby e Jim Richards. Ad ogni modo, Fury ffer-Vogt (BMW 325Ì) a 4 giri; 13. Carlsson-Vojtech do. Cosi nel Campionato tedesco, che vede al comando An- non ha rubato nulla essendo andato in (Mercedes 190 E 2,3-16) a 4 giri; 14. Wollstadt-Hass pole con il tempo di l'50"7 (BMW 325Ì) a 6 giri; 15. Mueller-Eichmann (Toyota Corol- dersson, è già tra i primi. t_y_ la) a 7 giri; .-16. Van De Beck-Coronel (Mazdd) a 7 giri; 17. Suster-Seikel (Audi 80 GLE) a 9 giri; 18. Lingrnann- CAMPIONATO TEDESCO TURISMO • 2. provo - Hockenheim, 13 oprile LA CLASSIFICA Hoelzl (Toyota Corolla) a 9 giri; 19. Ley-Stallmanr. (VW 1986 1 George Fury (Nisan Skyline Turbo) 21 giri Golf GTi) a 9 giri; 20. Alber-Mayer-Charquz (Toyoto Co- LA CLASSIFICA in 39'43"2; 2. Francevic (Volvo 240 T) rolla) a 10 giri; 21. Nielsen-Hoyer-Thiim (Toyota Corolla) 1. Per-Gunnar Andersson (Volvo 240 Turbo) 15 giri 38'20"60 alla media di 39'44"8; 3. Lowe (Holden Commodore) a 11 giri; 22. Burton-Karsers-Heukelom (VW Golf GTi) a 159.611 kmh; 2. Stureson (Volvo 240 Turbo) o 5"37; 3. Niedzwiedz (Ford 40'23"3; 4. Bond (Alfa Romeo GTV6) •11 giri; 23. Sidery Smith-Fermine (Toyota Corolla) a 18 Sierra XR4TI) a 13"71; 4. Koenig (BMW 635 CSi) a 14"16; 5. Ludwig (Ford 41'04"7; 5. McLeod (Holden Commodore) giri. Sierra XR4TI) a 25"08; 6. Mueller (BMW 635 CSi) a 37"30; 7. Brever (Merce- 41'17"4; 6. Harvey (Holden Commodore) eira |più veloce: II 21. di Grice in 2'24"74 alla media di des 190E 2.3-16) a 48"02; 8. Peli (Volvo 240 Turbo) a 1'18"97; 9. Nodes 4r20"3. 169,131 kmh. (Ford Sierra XR4TI) a -I'25"40; 10. Kroeber (Volvo 240 Turbo) a 1'38"50. Giro pfù veloce: Francevic in 1'52"2, nuo- Gira più veloce: il 4. di Andersson in 2'31"29 alla media di 161,808 kmh. vo record.

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